Non hanno più voglia di parlare di Cittadella viola. E' il primo punto della ritrovata armonia fra il sindaco Matteo Renzi e il patron della Fiorentina Diego Della Valle. Armonia scoppiata il giorno dopo l'ultima lettera dei Della Valle alla città. L'ennesima in cui hanno chiesto alla città da che parte sta: con il loro progetto di squadra oppure con quella parte di tifosi sempre scontenta e critica nei confronti della società.
Di fatto il progetto Cittadella è, ormai da qualche anno, impantanato nella piana di Castello in attesa di risposte complicate. L'area è ancora sotto sequestro della magistratura e non è ancora stata presa una decisione sulla posizione della pista dell'aeroporto (si punta adesso sull'obliqua). Ecco perchè è tornato all'orizzonte il progetto di un corposo restyling per il vecchio Stadio Artemio Franchi. Un'operazione che consentirebbe comunque alla città di avere uno stadio all'altezza dei suoi omologhi europei. Niente a che fare con gli 80 ettari di cittadella dei quali i Della Valle avevano abbozzato un progetto di massima che comprendeva ampi spazi commerciali, strutture alberghiere e una sorta di Disneyland (un parco giochi) interamente dedicata al mondo del calcio. «La ristrutturazione del Franchi — interviene l'«esperto» Eugenio Giani, da poco invitato dalla stessa società viola a far parte del suo cda — è una cosa completamente diversa ma potrebbe garantire ampi spazi commerciali in modo da assicurare quella autosufficienza economica che da tempo i Della Valle cercano di regalare alla Fiorentina». Il progetto piace anche al sindaco tifoso Matteo Renzi che in passato aveva ipotizzato anche la possibile demolizione di una parte del Franchi per realizzare una struttura più moderna. Fino a questo momento la Sovrintendenza ha strenuamente difeso l'opera d'arte firmata dall'architetto Pierluigi Nervi alla fine degli anni 20. Però il progetto di copertura presentato dall'allora assessore allo sport, Eugenio Giani, nel 2005 per adeguare lo stadio alle richieste della Uefa ha già ottenuto il sì dei controllori del Ministero dei beni culturali.
Costo previsto 60 milioni di euro. Trenta dei quali destinati a pagare la copertura dello stadio realizzata in modo da non toccare la struttura del Franchi. 1.440 metri quadrati coperti al posto dell'attuale parterre della tribuna. Con tavoli, sedie e una vetrata che affaccia sul rettangolo di gioco. Più un salotto per chiacchierare che per vedere la partita e pazienza per gli attuali 2000 posti (seduti e in piedi) oggi presenti in quello spazio. Nel progetto poi ci sono ventitré «sky box», ognuno destinato ad accogliere 8/10 persone. Come negli stadi inglesi. Veri e propri salottini riservati con divani, in posizione panoramica e con altri servizi esclusivi. Riservati agli sponsor sia per vedere le partite che per altri eventi extracalcistici.
Due nuovi edifici in corrispondenza degli attuali ingressi laterali della tribuna coperta: accoglieranno due nuovi ascensori e le scale di emergenza adeguate alle richieste Uefa. Al posto del parcheggio di Maratona, poi, laddove per i Mondiali del '90 fu allestito il grande 'precario stampa' è prevista la costruzione di una torre circolare di tre piani che ospiti un auditorium, un ristorante e il museo del calcio. E ancora una volta il dibattito è aperto.
http://www.violanews.com/news.asp?idnew=84118 (http://www.violanews.com/news.asp?idnew=84118)
Restyling Franchi: la Soprintendenza e i dubbi di Nardella. Commisso apre al nuovo stadio
Per il Sindaco di Firenze è un rischio troppo forte mettersi totalmente nelle mani della Soprintendenza per un progetto del genere
Spazio all'ipotesi restyling del Franchi su La Repubblica. Dario Nardella – si legge – negli ultimi due giorni ha riunito la giunta e i vertici della macchina di Palazzo Vecchio per impostare obiettivi e piani di lavoro. Il sindaco è tornato a valutare con attenzione la possibilità di rimettere mani allo stadio Franchi procedendo ad una ristrutturazione che magari possa prevedere una copertura e la creazione di nuovi spazi commerciali intorno, magari con un nuovo parcheggio interrato da 500 posti auto in zona. Non mancano però le perplessità: per Nardella è un rischio troppo forte mettersi totalmente nelle mani della Soprintendenza per un progetto del genere.
Nessuna polemica con l'ente ministeriale guidato dall'architetto Andrea Pessina, piuttosto un timore di natura strategica: il progetto del nuovo stadio lascerebbe autonomia decisionale al Comune, mentre la ristrutturazione del vincolatissimo stadio Franchi darebbe potere sull'operazione alla Soprintendenza. Tanto più rischioso questo scenario, hanno riflettuto il sindaco e i suoi, dal momento che i soprintendenti vanno e vengono. Pessina, ad esempio, pare parta in autunno. Da mettere in conto anche la volontà di Commisso, che ritiene fattibile l'idea di un nuovo stadio, magari con modifiche al piano Mercafir.
Redazione VN
Commisso a pranzo con l'architetto Casamonti, favorevole al restyling del Franchi
La domenica di Commisso in famiglia e con l'architetto degli stadi
Il Corriere Fiorentino racconta la domenica di Rocco Commisso. Il presidente viola ha fatto visita allo studio Archea, quello dell'architetto Giovanni Casamonti, famoso per aver costruito lo stadio di Tirana e riammodernato la Dacia Arena. Secondo l'architetto, come ha spiegato al giornale qualche settimana fa, la ristrutturazione del Franchi è preferibile alla costruzione di un nuovo impianto. Nella conferenza di venerdì scorso Commisso ha annunciato che il tema delle infrastrutture sarebbe stato un tema caldo che in queste due settimane avrebbe affrontato con una nuova conferenza stampa. La visita allo studio, insomma, non appare del tutto casuale. Il tycoon ha poi voluto vedere il progetto della Cantina Antinori realizzata proprio da Casamonti, dove poi Commisso e l'architetto sono andati a pranzo con le famiglie.
Redazione VN
Ristrutturazione del Franchi: i pro e i contro
Commisso al bivio: nuovo impianto o ristrutturazione del Franchi?
Nuovo stadio o ristrutturazione del Franchi. Commisso valuta i pro e i contro. Come scrive il Corriere Fiorentino, a breve il presidente della Fiorentina si vedrà nuovamente col sindaco di Firenze, Dario Nardella. Pare che il patron dei viola voglia ritornare negli Usa con le idee ben chiare su cosa scegliere, se rimettere le mani sul Franchi o procedere per l'operazione cittadella viola. Dopo averne già discusso alcune volte con il sindaco, e aver fatto lavorare i suoi tecnici, tornerà con le ultime domande e considerazioni. E già entro una decina di giorni potrebbe tirare davvero le fila sulla vicenda.
Il giornale si concentra sui pro e i contro della ristrutturazione del Franchi.
L'attuale impianto ha dei vincoli architettonici. Per fare un «upgrade» che competerebbe alla Fiorentina bisogna mantenere la capienza attuale, prevedere una copertura e avvicinare gli spalti delle curve, oltre a nuovi parcheggi interrati. L'architetto Marco Casamonti sostiene che si possa ricostruire le curve più vicine al campo e che la copertura possa essere elemento di tutela di una struttura in cemento armato. Ma la sovrintendenza che margini di manovra darà agli eventuali progettisti? Il sovrintende Andrea Pessina ha fatto una timida apertura. Il quotidiano ricorda anche che il costo stimato 9 anni fa era di 70 milioni (non pochi) che potrebbero essere in parte finanziati con le attività commerciali che potrebbero nascere sotto le tribune. Ci sarebbe però un effetto positivo per la zona, con un nuovo grande parcheggio e che sarebbe in effetto volano per il progetto ipotizzato dal sindaco Nardella, con la pedonalizzazione (forse anche parziale interramento) del viale Paoli. Da qui al 2025 dovrebbe esserci anche la tramvia .
SONDAGGIO
Il nuovo stadio. Novoli o Franchi bis?
Novoli
Franchi ristrutturato
Redazione VN
Stadio Franchi, la Fiorentina riflette su interventi di restyling. La situazione
Prima di mettere le mani sul Franchi, che come è noto gode dello status di bene culturale, il club viola dovrà passare dal placet della Soprintendenza
Con l'incontro odierno tra Rocco Commisso e il Sindaco Nardella a Palazzo Vecchio è tornato d'attualità il tema legato allo stadio, con un'attenzione particolare dedicata all'ipotesi di un nuovo intervento sul Franchi. «Ci sono varie opzioni, dobbiamo ragionare e capire quanto tempo ci vuole per intervenire», ha detto il Presidente. «Dobbiamo capire cosa ci farebbe fare la soprintendenza». Come è noto infatti lo stadio comunale è un bene culturale e al pari di tutti gli altri ogni intervento deve passare al vaglio della Soprintendenza di Firenze.
Ciò non significa che in quanto monumento lo stadio sia intangibile, tutt'altro; la Soprintendenza stessa si è mostrata aperta a ricevere e analizzare progetti di sana riqualificazione funzionale. Nessun rifiuto e nessuna preclusione a priori, insomma. Semplicemente la Fiorentina dovrà presentare una proposta che sia in linea con i requisiti dell'ufficio: un progetto di qualità, che osservi il rispetto del monumento e la capacità di coniugare esigenze di funzione con la conservazione dei valori culturali. D'altronde a partire dalla sua edificazione (1930-1932) sono già state apportate numerose modifiche, alcune molto recenti.
Già durante lo scorso anno il club viola aveva avviato un dialogo con la Soprintendenza, e i tecnici delle due parti si sono confrontati fino ad inverno inoltrato nell'ottica di migliorare la funzionalità della struttura. Dopodiché i contatti sono stati interrotti per riprendere negli scorsi mesi, a seguito del cambio di proprietà. Con una differenza sostanziale: sebbene non sia ancora stata presentata alcuna proposta, la portata della complessità progettuale su cui le parti sono al lavoro oggi è maggiore. Tradotto: nel rispetto delle normative, l'intervento a cui la Fiorentina sta pensando è più impegnativo rispetto a quello che aveva in mente la precedente proprietà. Anche per questo motivo Commisso continua a chiedere tempo e pazienza. I tecnici sono al lavoro su più opzioni e la sensazione è che presto il club potrà bussare ufficialmente alla porta della Soprintendenza.
Simone Torricini
@TorriciniSimone
Nardella: "Nuovo stadio o restyling del Franchi, sono ottimista"
"Bene l'incontro con Commisso, sono ottimista: si troverà la soluzione migliore, che si tratti del restyling del Franchi o del nuovo stadio. Passi avanti fatti, il prossimo step è la sovrintendenza. Come dice Rocco obiettivo "fast fast fast" e ce la stiamo mettendo tutta", lo ha scritto il Sindaco di Firenze, Dario Nardella, su Twitter, dopo l'incontro con il proprietario della Fiorentina
(https://pbs.twimg.com/media/EDFKeFlWsAEaOwC?format=jpg&name=small)
Dario Nardella
✔
@DarioNardella
Bene l'incontro con #Commisso, sono ottimista: si troverà la soluzione migliore, che si tratti del restyling del Franchi o del nuovo stadio. Passi avanti fatti, il prossimo step è la sovrintendenza. Come dice Rocco obiettivo "fast fast fast" e ce la stiamo mettendo tutta 😉💜
Redazione VN
La Soprintendenza apre al restyling del Franchi: lo stadio dentro una teca di vetro
Ecco cosa prevede il progetto dell'architetto Casamonti per ristrutturare il Franchi
Ieri a Palazzo Vecchio c'è stato un incontro tra il sindaco di Firenze, Dario Nardella, e il presidente della Fiorentina, Rocco Commisso. Argomento di discussione: lo stadio. La Nazione ha interpellato La Soprintendenza e oggi il quotidiano scrive che il dottor Andrea Pessina ha aperto al restyling del Franchi.
Dei molti progetti arrivati in Comune e alla Fiorentina ce ne sono due in pole position: quello già realizzato dall'archistar fiorentina, Marco Casamonti, ormai uno specialista internazionale nel recupero e ristrutturazione degli stadi e quello presentato dall'architetto uruguaiano naturalizzato statunitense Rafael Viñoly, amico di Rocco Commisso. A oggi un passo avanti nelle preferenze di Commisso e del suo braccio destro Joe Barone c'è l'opera di Casamonti . Il progetto di Casamonti, realizzato con il suo studio Archea associati, prevede l'esaltazione delle parti monumentali del Franchi, la demolizione delle due curve che saranno ricostruite come tribune, allo stesso modo di come è stato fatto a Bergamo, mentre negozi e attività commerciali troveranno spazio all'interno dello stadio. Ma la ciliegina del progetto sta nella copertura: una teca di vetro che, al modo del Louvre, riparerà i tifosi e la struttura dagli agenti atmosferici e, allo stesso tempo, lascerà intatta la bellezza dell'architettura razionalista, preservandola dal deterioramento. Ci vorranno due anni e mezzo per la realizzazione, ma lo stadio potrà essere sempre utilizzato chiudendo alternatamente le due curve per demolizione e ricostruzione. Bellissimo ma forse un tantino troppo ardimentoso il progetto di Viñoly che prevede la realizzazione di un secondo stadio (che verrebbe messo in comunicazione con il Franchi) dove ora c'è il centro sportivo Astori, l'Affrico, il Cerreti e l'Olimpia.
Soprintendente: "Ok al recupero del Franchi, non vogliamo venga abbandonato"
SONDAGGIO
Il nuovo stadio. Novoli o Franchi bis?
Novoli
Franchi ristrutturato
Redazione VN
Soprintendente: "Ok al recupero del Franchi, non vogliamo venga abbandonato"
Il Soprintendente Andrea Pessina apre al restyling del Franchi
Su La Nazione troviamo le parole di Andrea Pessina, Soprintendente all'Archeologia, alle Belle arti e al Paesaggio. C'è l'apertura verso il restyling del Franchi dopo l'incontro di ieri tra Dario Nardella e Rocco Commisso.
Aspettiamo che ci vengano a illustrare idee e progetti per la realizzazione del nuovo stadio o per il recupero del Franchi. Costruire un nuovo stadio a Novoli comporterebbe il rischio che il Franchi venga abbandonato a se stesso: un'ipotesi che ci preoccupa moltissimo. Se mi piace il Franchi coperto da una teca di vetro? Tutto dipende dalla qualità del progetto, se sarà di grande qualità può essere l'occasione perfetta non solo per tutelare l'opera storica ma addirittura per valorizzarne e far risaltare le architetture di maggior pregio. Noi siamo per il recupero funzionale del monumento. Il Franchi è nato come stadio e mi auguro che possa continuare ad esserlo.
Andrea Pessina è stato interpellato anche dal Corriere Fiorentino:
Certo che concederemo l'incontro a Commisso. E anche a breve. I vincoli di per sé non rendono impossibile fare le cose, le subordinano ad un'approvazione del progetto. E' evidente che lo stadio ha bisogno di manutenzione che permetta la conservazione. Bisogna, quindi, anche capire come il progetto essa essere utile per permettere l'uso dello stadio. Un edificio, se non viene usato, viene destinato al degrado. Un nuovo stadio significa costruire un nuova struttura e consumare nuovo suolo. Sul Franchi bisogna vedere se gli interventi proposti sono compatibili con l'integrità del bene o addirittura non vengano a facilitarne la manutenzione. Ma si può solo valutare in base al progetto. Perché ormai anche la conservazione dei materiali moderni (come il cemento armato con cui è fatto il Franchi, ndr) è un problema drammatico. Dovrò anche ascoltare le valutazioni del Comune. Penso ci sarà un incontro a breve.
SONDAGGIO
Il nuovo stadio. Novoli o Franchi bis?
Novoli
Franchi ristrutturato
Redazione VN
L'altro progetto: riqualificazione di Campo di Marte
Ieri l'incontro tra Commisso e Nardella: si va verso il restyling del Franchi
La Nazione si concentra sul restyling del Franchi dopo l'incontro di ieri tra Dario Nardella e Rocco Commisso. Uno dei progetti è quello di Bbc di Carlo Bandini che prevede la riqualificazione complessiva dell'area del Campo di Marte. Rispetto alla prima presentazione il progetto è stato rivisto con altri tre obiettivi: avvicinare le curve al campo, ricomponendo una geometria degli spalti più "quadrata" rispetto all'attuale; coprire tutti i posti disponibili, sia quelli delle nuove curve che quelli della Maratona; recuperare negli spazi lasciati liberi tra le nuove curve e le vecchie per attività sportive complementari, attività commerciali, espositive e per eventi. Il costo totale stimato è di circa 38 milioni complessivi per il restyling del Franchi per 30 mesi di lavori compatibili con lo svolgimento delle partite.
SONDAGGIO
Il nuovo stadio. Novoli o Franchi bis?
Novoli
Franchi ristrutturato
Redazione VN
L'idea della Fiorentina: nuovo Franchi senza curve. Tre anni di lavori senza giocare altrove
La Repubblica fa il punto sulle ipotesi riguardanti l'impianto del futuro dopo l'incontro tra Nardella e Commisso
La Fiorentina una preferenza ce l'ha: è il progetto di restyling del Franchi dell'architetto Marco Casamonti, il patron dello studio Archea con cui ha pranzato domenica. Il vecchio impianto – scrive La Repubblica – in alcune sue parti è vincolato dalle Belle Arti e per questo il Comune e i viola hanno già fissato un incontro con il soprintendente Andrea Pessina già nei prossimi giorni, che però avrebbe già fatto delle aperture. E l'operazione Franchi sembra prendere quota.
Ridare vita al Franchi è un'ipotesi richiamata più volte nelle sue prime settimane in viola dal nuovo proprietario americano. Che il progetto dell'architetto Casamonti, sul tavolo del Comune durante l'incontro di un'ora e mezzo di ieri, venga preso seriamente in considerazione lo si capisce dai continui richiami «ai tempi della Soprintendenza» . L'ente guidato da Pessina, infatti, gioca un ruolo centrale e dovrà fornire delle risposte. Le parti del Franchi vincolate sono scale elicoidali, pensilina di Nervi, tribune. Si procederebbe quindi alla demolizione delle curve per costruire una struttura rettangolare capace di sorreggere la copertura integrale dello stadio. Un intervento – prosegue il quotidiano – che modificherà la forma a "D" del Franchi, trasformando Fiesole e Ferrovia da curve a gradinate come negli stadi di ultima generazione. Il costo del restyling è stimato in 150 milioni di euro e la durata dei lavori in tre anni, durante i quali la Fiorentina non dovrà giocare altrove perché si procederà per gradi: si partirà dalla demolizione e dal rifacimento della Ferrovia per poi passare alla Fiesole.
Redazione VN
Marcheschi (FdI): "Restyling del Franchi strada da seguire, una svolta per Firenze"
Le parole del Consigliere Regionale sullo stadio
Il nuovo corso della Fiorentina passa anche dall'ormai molto chiacchierato progetto del nuovo stadio. Nella giornata di oggi il Consigliere Regionale Paolo Marcheschi (Fdi) ha accolto con favore la proposta di Commisso di operare un restyling del Franchi:
Da imprenditore ma anche amante della Fiorentina, Rocco Commisso vuole un progetto di uno stadio sostenibile economicamente e urbanisticamente e si parla di una struttura realizzabile. Per Firenze è una svolta: da sempre sono favorevole a un restyling del Franchi e anche il Sindaco Nardella sembra voler abbandonare l'idea del progetto Mercafir. Si può e deve mettere mano al Franchi, come avvenuto per altri stadi. È necessario realizzare una struttura funzionale per i tifosi, con costi contenuti e tempi rapidi, evitando un vuoto nel mezzo della città. Di questi progetti ne ho visti parecchi, penso che la ristrutturazione del Franchi sia la strada maestra da seguire.
Redazione VN
Nuovo stadio: 36 anni di parole. Ora la svolta, ma per il restyling del Franchi (forse)
1983: inizia la corsa al nuovo stadio della Fiorentina. Sarà fatto nella piana di Sesto e avrà 80mila posti. I titoli dei giornali sono roboanti. 36 anni di dibattiti senza sbocco perché adesso si parla di restyling del Franchi
1983. A Firenze la Soprintendenza delle Belle Arti vincola lo stadio comunale: la torre di Maratona, le scale elicoidali, la copertura della tribuna e la particolare forma a D ne fanno un monumento nazionale. Non si può modificare ed ampliare.
Inizia allora la corsa al nuovo stadio (sigh). Si farà nella piana di Sesto, assicurano i tecnici. Sarà un vero affare ed avrà 80mila posti. I giornali annusano la notizia, intervistano i politici e i dirigenti della Fiorentina. Forse ci credono davvero. I titoli sono roboanti.
E' il 1983. In Italia il Presidente della Repubblica è un partigiano, Sandro Pertini, al governo si alternano Amintore Fanfani e Bettino Craxi. Viene messo in commercio il primo telefono cellulare, scompare Emanuele Orlandi e al cinema esce Scarface con Al Pacino. Nel calcio l'Aberdeen batte il Real Madrid in finale e vince la Coppa delle Coppe.
Nella Fiorentina è l'epoca dei Pontello. L'amministratore delegato è Italo Allodi, l'allenatore Giancarlo De Sisti. In estate sono arrivati importanti rinforzi: Daniel Passarella, Gabriele Oriali e Pasquale Iachini. Daniele Massaro viene schierato terzino destro con il numero 5 e ha facoltà di scorrazzare sulla fascia. Nella rosa compare anche Walter Mazzarri, ma non giocherà mai.
Il 6 novembre, tre giorni prima dell'uscita del primo degli articoli riportati, la Fiorentina schianta il Catania con uno squillante 5-1 e si porta a soli due punti dalla capolista Roma.
E' il 1983. A Firenze il viale XI Agosto è ancora in costruzione e serve per le corse clandestine in moto, la caserma dei carabinieri non esiste e la pista di Peretola è più corta di 250 metri.
E' il 1983 e la canzone "Parole Parole" di Mina e Alberto Lupo è già un cult senza tempo.
36 anni di parole, 36 anni di discussioni senza sbocco. Anzi, dopo l'incontro tra il sindaco di Firenze, Dario Nardella, e il presidente della Fiorentina, Rocco Commisso, l'ipotesi nuovo stadio pare finita in soffitta. La Soprintendenza ha aperto alla ristrutturazione dell'Artemio Franchi. Il progetto dell'architetto Casamonti prevede la demolizione delle curve e la copertura con una teca di vetro in stile Louvre.
"Fast, fast, fast"? Vedremo.
SONDAGGIO
Il nuovo stadio. Novoli o Franchi bis?
Novoli
Franchi ristrutturato
Stefano Niccoli
@stefanoniccoli3
Restyling del Franchi? Dalla Soprintendenza: "Ma per demolire le curve serve il via libera del Ministero"
Le parole di Andrea Pessina, che parla della situazione attuale del Franchi e di come si potrà agire in futuro
Chi pensava all'operazione restyling del Franchi – che tanto piace a Rocco Commisso – fosse già incardinata sui binari del successo rimarrà deluso. Bando ai facili entusiasmi, avverte il sovrintendente Andrea Pessina dalle pagine di Repubblica: quella del responsabile fiorentino dell'ente per la tutela dei momumenti e del paesaggio non è una chiusura, ma un avviso pieno di paletti e un altolà alla nuova proprietà viola e al progettista cui si è per ora affidata, l'architetto Marco Casamonti. "Il sindaco Nardella mi ha chiamato, ci incontreremo presto insieme anche al patron della Fiorentina. A noi spetta il compito di dire ciò che non si può fare, ma un Franchi in abbandono non farebbe piacere nemmeno a noi. Tutto dipende dalla qualità del progetto, ma attenzione, se lavoriamo sul Franchi ci dobbiamo mettere nelle mani della Soprintendenza".
Se l'ipotesi restyling appare l'ipotesi più gradita a Nardella e Commisso, l'idea del secondo stadio dell'architetto Vinoly resta aperta solo come via di fuga, quella della Mercafir sta tramontando definitivamente anche se questo non vuol dire che i mercati generali di Novoli non si debbano preparare al trasloco. Ma – tornando al Franchi – per abbattere le curve servirà un ok anche da Roma. E la salvaguardia della forma dell'impianto a "D" avrà la sua importanza nella valutazione. Da Palazzo Vecchio incrociano le dita: "Il vincolo del Franchi è fatto di parole parche però il modo in cui Nervi fece le curve, le gradinate e le scale elicoidali furono ritenute geniali all'epoca. Un vincolo non impedisce cambiamenti ma li subordina. Il patron della Fiorentina vuole rapide indicazioni, noi ci prenderemo i nostri tempi" ribadisce Pessina. Se l'operazione decollasse nascerà anche un parcheggio interrato: 1000 posti tra i Campini e lo stadio, lato Maratona.
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Il nuovo stadio. Novoli o Franchi bis?
Novoli
Franchi ristrutturato
Redazione VN
Nuovo stadio? No, gli architetti tifano per il Franchi
Le parole di Duilio Senesi, presidente dell'Ordine degli Architetti
Restyling del Franchi o nuovo stadio? Questo è il dilemma. Intervistato da La Nazione, Duilio Senesi, presidente dell'Ordine degli Architetti, "tifa" per la ristrutturazione dell'impianto di Campo di Marte.
Se per la decisione finale serviranno la conoscenza e la padronanza di molte informazioni, non ultime le valutazioni economiche, la verifica di compatibilità con i vincoli, la tempistica delle eventuali riallocazioni. Alla luce degli elementi che avevamo ci siamo da tempo espressi a favore di una soluzione che vedesse la valorizzazione, il restauro, l'adeguamento alle nuove esigenze dello stadio di Campo di Marte per due ordini di considerazioni. Temiamo le incertezze sul futuro della struttura attuale nel caso si proceda a toglierle la funzione principale, con i rischi di degrado e di inadeguatezza di risorse per il mantenimento e potenziali conseguenze sulla qualità del tessuto urbano circostante.
Gli architetti auspicano il rilancio di Campo di Marte con:
le opportunità che potrebbero derivare da massicci investimenti per la riqualificazione che vrebbero estendersi all'intera area, con parcheggi, mobilità, qualificazione dello spazio pubblico. Il mantenimento della centralità del Franchi toglie di mezzo le incognite sul suo destino e un intervento di altissima qualità valorizzerà la parte monumentale.
SONDAGGIO
Il nuovo stadio. Novoli o Franchi bis?
Novoli
Franchi ristrutturato
Redazione VN
L'architetto: "Vi spiego i vincoli del Franchi"
Parla Valerio Tesi, architetto e dirigente dell'area funzionale patrimonio architettonico. E' lui a tenere in mano i vincoli de Franchi insieme al soprintendente Andrea Pessina
Sul Corriere Fiorentino troviamo le parole di Valerio Tesi, architetto e dirigente dell'area funzionale patrimonio architettonico. E' lui a tenere in mano i vincoli de Franchi insieme al soprintendente Andrea Pessina:
Non esiste una specificazione di parti vincolate da altre che non lo sono. Anche perché non c'è un decreto specifico di vincolo sullo stadio, ma una deflatoria di Angelo Calvani, soprintendente nei primi anni '80. Fu lui, nel 1983, a stabilire che l'opera doveva essere soggetto alla tutela secondo la legge 1089/39, la legge Bottai.
E' questo il passaggio fondamentale: il vincolo non deriva da un decreto ministeriale, ma da una decisione della soprintendenza locale perché il Franchi aveva appena compito mezzo secolo. Calvani "allega una planimetria che circoscrive l'intera area come bene culturale". Tutto vincolato? L'esatto opposto dice Tesi: "Vincolo non vuole intangibilità o giogo della sovrintendenza ma che a quel bene è riconosciuto un interesse culturale".
La chiave per avere successo nella proposta del restyling è evitare che "vengano fatte proposte progettuali che non muovono dallo studio e analisi degli elementi significativi della struttura. Non si può fare tutto, ma molto: basta che venga fatto un progetto di restauro che riesca a far funzionare quella struttura in accordo alle esigenze e agli standard di oggi. Rispettando i suoi elementi più rilevanti, quelli di maggior quoziente culturale".
Nuovo stadio: 36 anni di parole. Ora la svolta, ma per il restyling del Franchi (forse)
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Il nuovo stadio. Novoli o Franchi bis?
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Franchi ristrutturato
Redazione VN
Restyling Franchi, ora anche Campo di Marte chiede un progetto
Riqualificazione dell'intero quartiere per proseguire con la Fiorentina: ecco come
Un parcheggio interrato, il più grande di Firenze, da oltre 2-3 mila posti: è quanto ha chiesto Palazzo Vecchio alla Fiorentina per rendere sostenibile il restyling del Franchi. Dovrebbe nascere sul lato Maratona, tra lo stadio e il Centro Sportivo e sarebbe uno degli interventi necessari per sfruttare il Franchi e riqualificare tutta l'area di Campo di Marte. E soprattutto per iniziare a rendere minore l'impatto delle partite per i residenti. Questo ciò che scrive il Corriere Fiorentino, secondo cui da anni si vuole interrare viale Paoli, pedonalizzare e puntare tutto sulla cittadella dello sport e rendere il quartiere il cuore sportivo di Firenze.
Parte del problema mobilità sarà risolto dal 2025/2026, quando sarà attiva una linea della tramvia che passerà sotto la curva Ferrovia. Nell'attesa, chi userà quella per Bagno a Ripoli (pronta entro il 2023) potrebbe però scendere alla fermata Pellico, vicino a viale Mazzini. E poi sarà pronto il completamento del sottopasso pedonale da via Mannelli a viale Fanti. Da lì allo stadio ci sono 500 metri.
Redazione VN
Nuovo Franchi: prossima settimana incontro tra Commisso, Nardella e il soprintendente
Commisso dal soprintende probabilmente giovedì. Il ministero: "La competenza sullo stadio è di Firenze"
Sul Corriere Fiorentino si parla del restyling dell'Artemio Franchi. Come si legge si terrà la prossima settimana (probabilmente giovedì) il primo incontro tra il sindaco Dario Nardella, il presidente Rocco Commisso e il soprintende Andrea Pessina. Sul tavolo ci saranno già le linee progettuali elaborate per conto del patron viola.
La ristrutturazione prevede di rifare le vecchie curve e crearne di nuove che siano più vicine al campo. Con una soluzione architettonica che vuole esaltare le scale elicoidali. Il primo nodo per la soprintende è che il Franchi non venga abbandonato e che non perda la funzione per cui è nato nel 1932.
L'avvicinamento delle curve e la copertura sono i due interventi necessari perché il Franchi rispetti gli standard per le competizioni europee e possa davvero rimanere la casa della Fiorentina. Senza quelli inutile intervenire. L'altro tema è su chi debba rilasciare l'autorizzazione ai lavori: tutte queste decisioni passano dal peso del progetto stesso del restyling dello stadio. Il dubbio è che, forse, sarà necessario, da Firenze, fare un passaggio più o meno lungo a Roma. L'autorizzazione per dire sì al progetto potrebbe rimanere a Firenze. Il Franchi è vincolato da una deflatoria, un'indicazione del soprintende che nel 10983, indicò la struttura come "meritevole" dal punto di vista architettonico. Non vincoli derivanti da un decreto ministeriale. La direzione generale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio del ministero dei Beni Culturali, al Corriere Fiorentino, chiarisce: la riforma del ministro Alberto Bonisoli "non ha modificato le competenze relative al rilascio dell'autorizzazione" come quella per il Franchi "tranne che nei casi di progetti che rientrino nelle competenze di più soprintendenze" e "tale ipotesi non corrisponde alla fattispecie del progetto che interessa lo stadio Artemio Franchi". L'opera di Nervi "rimane di precipua competenza della Soprintendenza". Questo, ovviamente, se il soprintende Pessina non decide di operare in modo diverso.
L'architetto: "Vi spiego i vincoli del Franchi"
SONDAGGIO
Il nuovo stadio. Novoli o Franchi bis?
Novoli
Franchi ristrutturato
Redazione VN
VN – Vicenda stadio, domani Commisso incontra Nardella e la Soprintendenza
Sarà il terzo incontro tra il Presidente Commisso e il Sindaco Nardella: il tema stadio all'ordine del giorno
Tra le due ipotesi, quella di muoversi per una nuova struttura e quella di ammodernare il Franchi, Rocco Commisso pare deciso a puntare sulla seconda. Il motivo? Le tempistiche, ma anche la libertà di movimento all'interno di un progetto ambizioso. In questi giorni fiorentini il patron viola ha messo in agenda anche un importante appuntamento legato proprio allo stadio: domani – secondo quanto raccolto da Violanews.com – si incontrerà infatti con i delegati della Soprintendenza di Firenze in un vertice che vedrà partecipe anche il Sindaco Dario Nardella. E chissà che non possano emergere già novità decisive.
Simone Torricini
@TorriciniSimone
Restyling Franchi: oggi l'incontro tra Commisso, Comune e Soprintendenza
Commisso illustrerà al soprintendente Pessina le linee guida del progetto di restyling del Franchi
Oggi – come anticipato ieri da violanews.com – Fiorentina, soprintendenza e Comune si troveranno per la prima volta insieme al tavolo. E Commisso – scrive il Corriere Fiorentino – illustrerà al soprintendente Pessina le linee guida del progetto di restyling del Franchi, in modo da rendere fruibile sette giorni su sette, anche grazie a spazi commerciali.
Pessina ha già espresso la disponibilità ad esaminare le carte e la compatibilità di interventi, anche importanti, purché si rispettino i vincoli esistenti, fermo restando la possibilità di chiedere al ministero un parere prima del via libera. Per il Comune ci saranno dirigenti dell'urbanistica e il direttore Giacomo Parenti e l'incontro, per quanto importante, sarà interlocutorio: serviranno tempi non brevi in ogni caso, ha sottolineato la soprintendenza, sia per le autorizzazioni che per passare dalla carta ai cantieri che, dovendo operare su un bene preesistente, saranno delicati. Secondo gli addetti rifare il Franchi costa come fare uno stadio ex novo.
Oggi si parlerà probabilmente solo del Franchi, anche se Commisso ha espresso la volontà di realizzare un centro sportivo che vada oltre i campini, idea che si sposa con quella del Comune di fare di Campo di Marte una cittadella sportiva e riqualificarla anche con pedonalizzazioni.
Sul tavolo del soprintendente arriverà anche l'idea di avvicinare le curve al campo e di coprire lo stadio con un intervento che non tocchi le altezze attuali delle tribune, ma le scavalchi magari con superfici trasparenti. Le modifiche riguarderebbero anche gli spazi adiacenti o sottostanti le strutture in cemento armato per realizzare servizi e spazi nuovi.
Redazione VN
VIDEO VN – Commisso: "Incontro positivo con Nardella ma serve tempo, nessun Presidente è riuscito a farlo"Parla il Presidente dopo l'incontro
Simone Torricini
@TorriciniSimone
Stadio Franchi, incontro tra Commisso e istituzioni. Il Pres: "Serve molto lavoro, datemi tempo"
Il Presidente si è visto con il Sindaco e il Soprintendente nella sede di Palazzo Pitti
Continua a tenere banco la vicenda stadio in questi giorni fiorentini di Rocco Commisso. Come anticipato ieri, questa mattina il Presidente aveva in programma un appuntamento alla sede della Soprintendenza con le istituzioni coinvolte nel progetto di restyling del Franchi. Accompagnato dalla moglie Catherine, dal figlio Joseph e da Barone, Commisso si è recato a Palazzo Pitti intorno alle 8 ed è stato dentro per poco più di due ore.
«Siamo abbastanza fiduciosi, ma non voglio fare nessun tipo di commento o previsione», ha detto Nardella alla fine dell'incontro ai media presenti, tra cui Violanews. «Ora bisogna lasciar lavorare la Soprintendenza». Dopo l'incontro interlocutorio dello scorso 28 agosto la Fiorentina ha infatti presentato per il tramite dell'architetto Casamonti il progetto di ristrutturazione.
Molto cauto anche lo stesso Commisso: «Ci vuole molto lavoro, non si può fare tutto in un giorno. Da Pontello a Cecchi Gori ai Della Valle, in venticinque anni lo stadio si è fatto? No. E allora datemi un po' di tempo», ha detto uscendo da Palazzo Pitti. «Sia i Pitti sia i Medici sono andati in fallimento: io non voglio fallire», ha concluso sorridendo. La strada per lo Stadio, nel frattempo, sembra ancora lunga.
Simone Torricini
@TorriciniSimone
Franchi: fra due mesi il decreto di vincolo. Ecco i costi
Copertura con una teca di vetro come l'Ara Pacis, giù le curve. L'architetto Casamonti ha illustrato il progetto al soprintendente
Ieri si è tenuto l'incontro tra Commisso, Nardella e Soprintendenza per parlare della ristrutturazione del Franchi. Il progetto dell'architetto Casamonti prevede l'esaltazione delle parti monumentali, mentre il piatto forte sarà la copertura con una teca di vetro simile a quella dell'Ara Pacis di Roma. Il punto dolente è la demolizione delle curve che saranno ricostruite come tribune, a rettangolo come quelle di Bergamo. Negozi e attività commerciali, nel progetto di Casamonti, troveranno posto all'interno dello stadio.
I tempi? Non sarà tutto immediato. Ma le prime risposte – scrive La Nazione – potrebbero arrivare con una certa rapidità. E da quelle si capirà se il progetto potrà essere accolto così, nella sua integrità, o se si dovranno apportare modifiche sostanziali che potrebbero far fare un passo indietro alla Fiorentina. I costi potrebbero essere un altro tasto fragile del progetto che per essere realizzato richiederà circa 160 milioni di euro, una cinquantina in più rispetto a quanto servirebbe per tirare su un impianto nuovo.
Cosa succederà adesso? Partirà immediatamente l'analisi storico artistica del Franchi in cui sarà dettagliato quali sono le parti storiche dello stadio e quali quelle aggiuntive già modificate, per completarla servirà circa un mese, un mese e mezzo. L'analisi sarà il primo passo per arrivare al decreto di vincolo (più forte dell'attuale declaratoria) che sarà firmato dal ministero al fine di precisare quali sono gli elementi di rilevanza, così da poter dire con chiarezza cosa si può fare e ciò che invece proprio non si può. Nuovo stadio: 36 anni di parole.
Redazione VN
Commisso: "Non voglio che i tifosi si bagnino allo stadio. Serve aumentare i ricavi. Rispetto per le altre squadre"
Una parte dell'intervista rilasciata da Commisso al Corriere Fiorentino
Sul Corriere Fiorentino troviamo una lunga intervista al presidente della Fiorentina, Rocco Commisso. Riportiamo alcuni concetti e alcuni virgolettati:
Si parte dall'incontro con la Soprintendenza sul restyling del Franchi. Il patron dice che la ristrutturazione del Franchi è un compromesso. "Sto per investire del denaro e non lo posso fare se qualcun altro ha il controllo della situazione. Però quando un investimento è giusto, io voglio fare fast". Commisso conferma che preferirebbe costruire un nuovo stadio, ma sa che poi si creerebbero dei problemi sul Franchi, "monumento che va salvaguardato".
Si parla anche del centro sportivo delle giovanili e della squadra femminile. In ballo c'è l'ipotesi Campi Bisenzio: "In questi giorni non sono stato lì. Abbiamo più opzioni, ma non dico quali perché, se indico un posto o un altro, il prezzo sale subito, dice Commisso che scarta l'ipotesi di allargare l'attuale centro sportivo: "Se facciamo qualcosa, voglio che sia bellissimo e grandioso". Il presidente aggiunge che è importante aumentare i ricavi: "Dobbiamo estendere il nostro marketing nel new world of the sports. Bisogna lavorare sull'internalizzazione del marchio, per esempio in Cina". Commisso torna poi sull'argomento stadio: "Non vogliamo che i nostri tifosi debbano bagnarsi quando piove o stiano sotto il sole". Il patron dice che è importante che le curve non siano lontane dal campo e aggiunge che allo stadio non vuole razzismo. Continua: "Il primo giorno che sono arrivato qui un gruppo di tifosi mi ha chiesto un selfie e nella foto hanno mostrato una sciarpa con scritto 'Juve merda'. Io non lo sapevo, non mi è piaciuto per niente. Tutti si devono rispettare, sia le altre squadre che i tifosi".
Redazione VN
Il soprintendente Pessina sul Franchi: "Ora faremo la verifica di interesse culturale"
Ieri l'incontro tra Commisso, Nardella e Pessina sul restyling del Franchi
Ieri mattina si è tenuto l'incontro tra tra Commisso, Nardella e il soprintende Pessina sul restyling dello stadio Artemio Franchi. Sul Corriere Fiorentino troviamo un virgolettato di quest'ultimo:
Abbiamo esaminato un progetto e adesso faremo la verifica di interesse culturale, cioè cosa deve essere vincolato e cosa no, dato che il vincolo attuale non è espresso, ma si tratta di una norma generale. Chiederemo al Comune, proprietario dello stadio, tutti i documenti relativi ai vari interventi nel corso del tempo e ci siamo impegnati a fare presto per redigere la verifica, a darla in tempi rapidi, uno-due mesi
Come si legge sempre sul Corriere Fiorentino, la squadra continuerà a giocare al Franchi durante i lavori che saranno eseguiti in lotti. Occorrerrano tre anni prima che l'intero Franchi sia ristrutturato.
Redazione VN
Franchi, Soprintendenza chiede due mesi per i vincoli. Commisso: "Così perdo tempo"
Il retroscena svelato dal Corriere Fiorentino sull'incontro dedicato al restyling del Franchi
In casa Fiorentina tiene banco il restyling del Franchi. E di questo argomento ieri mattina hanno parlato Commisso, Nardella e il soprintendente Andrea Pessina.
Il Corriere Fiorentino svela un retroscena. La soprintendenza ha chiesto fino a due mesi per un parere e per i vincoli che saranno comunque decisivi. "Ma così perdo tempo", pare abbia detto Rocco Commisso.
Redazione VN
Restyling Franchi, operazione partita: Commisso punta sui cantieri dal 2020
La Fiorentina non sarebbe costretta a giocare lontano dal Franchi
In due mesi Rocco Commisso saprà se si può intervenire sullo stadio Franchi. Nella riunione di ieri in Palazzo Pitti col sindaco Nardella e il soprintendente Pessina sono emersi anche i tempi stimati da Commisso e i suoi architetti. Nel caso il restauro dello stadio dovesse sbloccarsi, Rocco vorrebbe che i lavori partissero già dal 2020. In questo modo gli interventi finirebbero nel 2023. Lo scrive Repubblica. Tempi, tutto sommato, decisamente rapidi aggiungiamo noi considerando che i cantieri non costringerebbero la Fiorentina ad andare a giocare in un altro stadio.
Redazione VN
Restyling del Franchi, e poi? L'articolo per la proprietà (a tempo) dello stadio
Tra i club ad usufruirne, oltre a Juventus, Udinese e Atalanta, potrebbe esserci presto anche la Fiorentina
Sorpresa: lo Juventus Stadium non è un impianto di proprietà. Proprio così, almeno da un punto di vista tecnico. Stesso discorso vale per la Dacia Arena ed il Gewiss Stadium, futura casa dell'Atalanta. Il perché si riassume in tre semplici parole: diritto di superficie. Si tratta dell' art. 952 del Codice Civile, che recita: "Il proprietario può costituire il diritto di fare e mantenere al di sopra del suolo una costruzione a favore di altri, che ne acquista la proprietà. Del pari può alienare la proprietà della costruzione già esistente, separatamente dalla proprietà del suolo".
Semplificando e declinando, senza perdersi nella traduzione dal burocratichese all'italiano, il diritto di superficie è l'istituto che garantisce la possibilità all'amministrazione comunale di cedere a tempo determinato la proprietà dello stadio. Tra i club ad usufruirne, oltre alle già citate Juventus, Udinese e Atalanta, potrebbe esserci presto anche la Fiorentina, nel caso in cui la soprintendenza dia il via libera alla ristrutturazione del Franchi (confermati i due mesi di attesa prima della risposta al progetto dell'architetto Casamonti).
Tale opzione – che ovviamente ha un costo (a Udine 4,55 milioni, ad esempio) – permetterebbe alla società viola di andare oltre i vantaggi derivati dalla semplice concessione che attualmente la lega al comune di Firenze nella gestione dello stadio. D'altronde, è difficile immaginare che un investimento del genere venga varato a fondo perduto. L'argomento è stato affrontato ieri nella riunione tra Commisso, il sindaco Dario Nardella ed il soprintendente ai beni culturali dott. Andrea Pessina. Le parti sono d'accordo: qualora si dovesse davvero puntare sul restyling del Franchi, la durata della cessione del diritto di superficie alla Fiorentina avrà durata di 99 anni.
Alessio Crociani
@AlessioCrociani
Il nuovo Franchi alto 32 metri, sky box anche in Fiesole: i dettagli del progetto
Una grande teca di vetro, la copertura in metallo, le curve che diventano tribune
Il Corriere Fiorentino illustra i dettagli del progetto di ristrutturazione del Franchi a cura dell'architetto Casamonti. 32 metri, 12 in più dell'attuale stadio, è la misura della teca di vetro che avvolgerà il Franchi e sosterrà la nuova copertura. Dentro il nuovo catino, una lunga serie di sky box a dominare la Maratona e persino sopra le curve che a loro volta si avvicineranno al campo e si raddrizzeranno per diventare Tribuna Fiesole e Tribuna Ferrovia (sempre che i tifosi lo consentano). Il progetto per il nuovo Franchi è da 37mila posti a sedere. La cancellata verde che circonda lo stadio sarà eliminata. E la teca di vetro che la sostituisce consentirà di ammirare meglio la struttura dell'impianto. Le pareti di vetro saliranno fino a 32 metri dove curveranno dolcemente verso l'esterno per creare una sorta di tettoia per proteggere dalla pioggia i tifosi in attesa all'esterno. Sopra, una struttura di metallo in lega leggera, di forma rettangolare, sarà la nuova copertura dello stadio. Le attuali curve saranno abbattere, al loro posto gli spazi commerciali e i negozi. Le nuove "curve" sono vicine e parallele alle linee di fondo campo, alte quando l'attuale Maraton e collegato, come ora, anche alla Tribuna coperta.
(Gli altri dettagli sul progetto nel quotidiano in edicola)
Redazione VN
Commisso e la scelta anti concorrenza
Il retroscena su perché Commisso sta optando per il restyling del Franchi
Su Repubblica Firenze si parla anche del progetto di restyling dell'Artemio Franchi. "Se io mi metto a fare ora un nuovo stadio da un'altra parte, poi arriva un altro imprenditore interessato a investire a Firenze nel calcio, rilancia una squadra e la fa crescere e si trova il Franchi già pronto con il Comune che comunque, come accade ora, deve attrezzarsi per garantirne la manutenzione?", è pressappoco il dubbio che sta assillando il proprietario viola. E proprio questo è uno degli elementi che lo ha spinto ad imbarcarsi nell'operazione Franchi. Cioè la verifica della fattibilità di una ristrutturazione hard firmata Casamonti, su cui è partito l'iter con la Soprintendenza.
Redazione VN
Restyling Franchi, Pessina: "Stadio già ritoccato nel '90, non si può cambiare troppo"
Pessina sul possibile restauro dello stadio Franchi
Un intervento radicale di ristrutturazione dello stadio Artemio Franchi di Firenze? Potrebbe essere di difficile esecuzione, stando almeno a quanto dichiarato oggi dal Soprintendente Archeologia, belle arti e paesaggio per Firenze Andrea Pessina.
Ad oggi sullo stadio della Fiorentina, ha detto Pessina, parlando dei progetti per la ristrutturazione del Franchi, a margine di un convegno oggi a Firenze organizzato dai musei del Bargello, "ci sono delle esigenze diverse: la famiglia Commisso ha rappresentato quelle che sono le loro esigenze, comprensibili, di avere uno stadio moderno. Ci sono delle ipotesi come quella di coprire lo stadio che sarebbero funzionali anche alla tutela dello stesso, adesso dobbiamo capire in che misura possono essere accolte".
"Il Franchi – ha spiegato Pessina – è già stato toccato per i mondiali '90, è una struttura destinata ad accogliere decine di migliaia di spettatori, non può non essere continuamente mantenuta e adeguata alle esigenze di sicurezza. Bisogna vedere in che misura viene chiesto di metterci le mani sopra, è lì il punto di equilibrio. Credo – ha concluso Pessina – che la proprietà stia valutando anche di andare a costruire un nuovo stadio e su questo noi non abbiamo voce in capitolo".
Ilsitodifirenze.it
Redazione VN
No al restyling del Franchi: ecco i dubbi della Soprintendenza
Pare che il no al restyling del Franchi sia arrivato dal ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschini
Ieri Nardella, al congresso del Psi, ha chiuso all'ipotesi nuovo stadio a Campi Bisenzio, dicendo addio anche al restyling del Franchi. Come scrive il Corriere Fiorentino a pesare sul progetto chiesto da Casamonti sarebbe il forte dubbio della Soprintendenza a concedere di abbattere le curve, dietro le quali ci sono le scale elicoidali del Franchi, un'operazione che snaturerebbe l'opera del '38 di Nervi. Pare che il segnale sia arrivato dal ministro dei Bene Culturali, Dario Franceschini, prima dell'incontro che Nardella avrà la prossima settimana. Il restyling costerebbe 200 milioni di euro, con 100 milioni si può fare un nuovo stadio da 50mila posti.
"L'ipotesi Campi Bisenzio" ha detto Nardella. Pare, però, – si legge ancora – che non sia così. Perché l'unica esigenza della Fiorentina è di far presto e bene. In attesa del possibile no della Soprintendenza, sceglierà la soluzione più rapida e più conveniente. Se la spunterà Campi, sarà per la rapidità con cui il Comune potrà concedere la variante urbanistica: potrà farlo grazie alla legge stadi voluta dall'allora deputato Pd Nardella.
Redazione VN
Franchi, quale futuro? Le posizioni di ministero e soprintendenza. Il nuovo stadio...
Le ultime novità
Su La Nazione troviamo gli ultimi aggiornamenti riguardo il restyling dello stadio Franchi. La decisione della soprintendenza arriverà a conclusione del lavoro di ricognizione già cominciato. Il sindaco Nardella incontrerà il ministro Franceschini in settimana, ma dal ministero per i Beni e le attività culturali sono già arrivate forti perplessità sulla demolizione delle curve. Dalla soprintendenza non è arrivato un no al restyling, che anzi è fortemente auspicato e, come annunciato dallo stesso Nardella, se ne farà carico il Comune in una versione 'leggera', recuperandone la versione polifunzionale. E lo stadio nuovo della Fiorentina? La Mercafir è l'unica opzione per la quale Nardella s'impegna a farla realizzare in cinque anni, per la società viola Novoli è l'ultima ipotesi da prendere considerazione.
Redazione VN
La soprintendenza: "Restyling Franchi infattibile, da demolire il 30% dell'impianto"
Il restyling del Franchi non si può fare
"Ci hanno proposto di demolire il 30% della struttura curve comprese, infattibile" lo ha detto Andrea Pessina, Soprintendente dei Beni Culturali. Commisso, durante il suo ultimo soggiorno a Firenze, lo ha incontrato per capire se esistono i margini per restaurare il Franchi. Ma da queste parole riportate da Repubblica pare proprio che non sia così.
Redazione VN
Soprintendente: "Le curve non si possono demolire, semmai altre più interne. Bisogna tutelare il monumento"
Parla il Soprintendente
Queste le parole del Soprintendente Andrea Pessina, raccolte da TGR Toscana:
"Far mantenere allo stadio la sua funzione originaria è importante, perché non diventi un monumento fine a se stesso. La struttura è ancora quella originale, di Nervi: la demolizione ampia delle curve, 30-40% della struttura, non è contemplabile, incompatibile con la sua qualifica di monumento. Semmai si possono costruire curve interne, più vicine. L'obiettivo è tutelare lo stadio, si tratterebbe di estendere quella che nel progetto originario era la copertura della tribuna centrale a tutto lo stadio".
Redazione VN
Restyling Franchi: ecco quando arriverà la risposta della Soprintendenza
Difficile che la Soprintendenza dica sì al restyling del Franchi
In casa Fiorentina, oltre che di nuovo stadio, si parla anche di restyling del Franchi. Come scrive il Corriere Fiorentino, tra due settimane arriverà la prima risposta, quella della Soprintendenza. Commisso vuole avere tempi definiti e percorsi certi. Che siano a Firenze o a Campi, poco importa: l'importante è che il nuovo stadio arrivi il prima possibile perché lui lo stadio lo vuole "lasciare alla città" in tempi brevi.
Redazione VN
Pres. Quartiere 2: "Perdere la Fiorentina e tenere il Franchi sarebbe un disastro: valutiamo il restyling"
Parla Michele Pierguidi, sulla Fiorentina e lo stadio Franchi
Le parole del presidente del quartiere 2 sulla Fiorentina e sul destino dello stadio Franchi.
(https://images2-gazzanet.gazzettaobjects.it/wp-content/uploads/sites/21/2019/10/news-viola/schermata-2019-10-10-alle-16-29-10.png?v=20191010194800)
Redazione VN
"Nardella isolato dai sindaci. Fiorentina deve restare al Franchi"
Nuovo stadio: parla Paolo Marcheschi, consigliere regionale di Fratelli d'Italia
"Nardella è il Sindaco metropolitano, ma sembra che nessuno glielo riconosca più. E' isolato e solo contro tutti! Quei furbetti dei Sindaci Pdini quando c'è da prendere (tramvia e progetti di sviluppo che portano oneri di urbanizzazione) si precipitano ad arraffare tutto il possibile. Più che campanilismo è l'egoismo della sinistra che pensa solo al proprio orticello comunale senza avere una visione di insieme. Quando c'è da aiutare Firenze o pensare in ottica di area metropolitana (aeroporto, termovalorizzatore) i furbetti si defilano o addirittura montano la rivolta contro Firenze.
Al di là dell'isolamento politico di Firenze, si sta dimostrando fallimentare la linea del sindaco di obbligare Rocco Commisso ad investire alla Mercafir. La Fiorentina deve restare al Franchi, anche in questi giorni si stanno moltiplicando gli appelli a tenere il Franchi vivo. Il restyling dello stadio si può fare in pochi anni, ci sono progetti già pronti che rispettano anche i requisiti della Sovrintendenza, perché il sindaco non li verifica? Non si capisce l'ostinazione di voler andare necessariamente alla Mercafir che allunga i tempi, i costi e genera incertezze in chi vuole fare "fast fast fast" – dichiara il Consigliere regionale Paolo Marcheschi (FdI) – Cosa succederebbe avere un Franchi vuoto 12 mesi l'anno? E, visto l'accordo per il nuovo Centro sportivo a Bagno a Ripoli, gli attuali campini di allenamento della Fiorentina a che uso verranno destinati? Si tratterebbe di un enorme danno urbanistico, ci ritroveremmo con un contenitore vuoto e in disuso: dal rilancio della "Cittadella dello sport" si passerebbe alla "Cittadella dell'abbandono". Lo scrive l'agenzia di stampa Italpress.
Redazione VN
Pres. ingegneri: "Restyling? Meglio un altro stadio. Franchi può ospitare rugby e atletica"
Il presidente dell'ordine degli ingegneri è favorevole alla realizzazione di un nuovo stadio
Su La Nazione troviamo l'intervista al presidente dell'ordine degli ingegneri Giancarlo Fianchisti, favorele alla realizzazione del nuovo stadio:
E' arrivato il momento di cambiare, il Franchi non è più adatto. Credo che oggi serva un impianto con due caratteristiche: la funzionalità e la fruibilità. Uno stadio deve essere come un teatro, con le tribune e le curve vicine al campo. E poi ci si deve arrivare bene: servono parcheggi. Il Franchi? Va tutelato in ogni modo. Può ospitare le gare di calcio femminile, le partite di rugby. E l'atletica. Non dimentichiamo che Firenze non ha un impianto dedicato a questo sport. Se la struttura è solida? Il calcestruzzo dello stadio è ottimo. Nervi aveva fatto un gran lavoro e seguì la costruzione da vicino. Non ci sono tracce di degrado, di cedimenti. E' una bella struttura è vale la pena di valorizzarla senza 'appiccicarci' nulla intorno.
Redazione VN
Futuro incerto per l'Artemio Franchi, le ipotesi
Si studiano utilizzi alternativi
Secondo quanto riportato dal Corriere dello Sport-Stadio, il comune e gli assessori starebbero già passando al vaglio soluzioni alternative per lo Stadio Artemio Franchi. Nel caso in cui l'Iter per il nuovo impianto sportivo alla Mercafir vada a buon fine, sarà necessario valorizzare e riutilizzare l'opera di Pier Luigi Nervi. Le alternative al momento più probabili sembrano il Rugby o l'Atletica (inserendo nuovamente la pista), ci sarà la necessità di tenere viva una zona della città che da sempre è stata al centro dello sport fiorentino.
Redazione VN
La provocazione: "No al restyling del Franchi? Abbattiamolo"
Dal Q2 arriva la soluzione drastica
Sul Corriere Fiorentino si leggono le parole di Michele Pierguidi, presidente del Quartiere 2, in merito al futuro dello Stadio Franchi, che fra quattro o cinque anni non sarà più la casa della Fiorentina:
Un restyling del Franchi si può fare. Ho visto un progetto bellissimo, con le curve all'interno, che rispettano i voleri della Soprindendenza. Me lo auguro, e lo andrò a chiedere direttamente al soprintendente. Ma se così non fosse, noi non possiamo tenere uno stadio da 40.000 posti vecchio, perché è del 1931 e in cemento armato, nell'area di Campo di Marte e chiederò quindi che venga abbattuto e che qui venga fatto il nuovo parco della musica di Firenze.
Redazione VN
"Caro Rocco rimani al Franchi". Campo di Marte raccoglie le firme
L'appello del presidente del Quartiere 2
"Caro Rocco, non portare via la Fiorentina dal nostro quartiere e non abbandonare il Franchi". A lanciare la controffensiva di Campo di Marte è il presidente del Quartiere 2, Michele Pierguidi, che a La Nazione scrive idealmente a Rocco Commisso e apre una raccolta di firme tra i residenti. Il timore per la costruzione di un nuovo stadio è quello che abbandonare il Franchi comporti un danno irreparabile per la zona sviluppatasi intorno all'impianto. "Pensiamo che l'Artemio Franchi sia un grande patrimonio di Firenze e della Fiorentina, ma che senza questa unione sia inesorabilmente destinato a perdersi. E siamo convinti, che oggi sia possibile attualizzare il vecchio Stadio Franchi e renderlo nuovamente al centro di un grande sviluppo per la società, la squadra e tutta la città. [...] Lei, Mr. Rocco, ci può aiutare: prima di arrivare ad una decisione definitiva ci permetta di collaborare con i suoi uomini per esplorare tutte le possibilità. Faccio fatica ad accettare l'idea che il nostro quartiere debba in futuro ospitare una cattedrale vuota delle dimensioni del Franchi, abbandonata a un destino di decadenza".
Redazione VN
Stadio Franchi, Nardella: "Rugby protagonista, sarà luogo di vitalità. Ora mi accusano di andare veloce"
Parla Dario Nardella, sindaco di Firenze, a proposito del futuro dello stadio Franchi
Firenze-(Italpress)-"Ho già detto che in parallelo al lavoro che si sta facendo col nuovo stadio c'è un gruppo di lavoro presieduto dall'assessore Guccione che studia già da ora tutte le forme di valorizzazione dello stadio Franchi sotto il profilo dello sport e del tempo libero". Lo ha detto il sindaco Dario Nardella parlando del futuro dello stadio 'Franchi' a Firenze una volta che sarà costruito da parte della Fiorentina un nuovo impianto calcistico in città. "Il rugby sarà sicuramente protagonista di questa nuova vita del 'Franchi', senza togliere nulla al quartiere perché il 'Franchi' dovrà continuare a essere un luogo di vitalità-ha proseguito Dario Nardella-. Quello che toglieremo al quartiere sono tutti i disagi e fastidi legati alle grandi partite, al traffico, al caos la sera, ai parcheggi che non si trovano. Quello che rimarrà è uno stadio punto di riferimento per tante attività sportive e ludiche". E a chi gli ha domandato se a suo avviso quattro anni, come lui ha annunciato che verrà realizzato, siano un po' pochi per erigere un nuovo stadio a Firenze, Dario Nardella ha replicato:"E' la prima volta che mi viene contestato che stiamo andando troppo veloci, prima ero abituato al fatto che andavo troppo lento. Prima mi dicevano che le tramvie non le avremmo mai fatte: abbiamo fatto due linee di tramvia in quattro anni. Credo di aver dimostrato che quando ci prendiamo un impegno quasi sempre riusciamo a portarlo in porto, soprattutto per le cose più sfidanti. Lo abbiamo fatto nello scorso mandato, non vedo perché non dovremmo crederci sullo stadio".
Redazione VN
Nardella rivela: "L'attuale centro sportivo potrebbe restare alla Fiorentina. Il Franchi invece..."
Dario Nardella parla della Fiorentina
Avanti tutta sul nuovo stadio alla Mercafir, al lavoro per non far morire il Franchi: è il doppio binario su cui intende muoversi Palazzo Vecchio. Lo ha spiegato stamani il sindaco Dario Nardella intervistato a Lady Radio.
Nei frequenti colloqui con Joe Barone è emersa l'ipotesi che la Fiorentina non abbandoni del tutto Campo di Marte, potrebbe mantenere la sua presenza ai campini e destinare quest'area ad attività di calcio legate ai settori più giovanili e ai bambini. Sabato sarò a vedere la nostra squadra di rugby a Firenze, vedrò il presidente della Federazione italiana di rugby, vorrei che il Franchi diventasse un riferimento per la nazionale. Inoltre il Franchi nasce anche per l'atletica, quindi può vivere anche una nuova vita legata all'atletica. Olimpiadi 2032? Condivido l'idea di lanciare una grande consultazione a livello nazionale, una gara di idee non solo sugli aspetti strutturali ma anche sulle attività da fare. Sarà coinvolta la cittadinanza. Ad esempio si possono realizzare uffici, ma anche un museo legato allo sport, alla Fiorentina: un progetto del genere può essere sostenuto con un project financig, coinvolgendo privati che possono lanciare delle idee. Nell'ambito del project possiamo valutare la copertura del Franchi.
Redazione VN
Marcheschi (FdI): "C'è l'esempio di Udine: restauro e concessione diritto di superficie"
L'opinione sul Franchi anche se ormai la Fiorentina è intenzionata a costruire nell'area Mercafir
Firenze – " Il sindaco Nardella ha il dovere di valutare tutti i progetti possibili prima di abbandonare l'ipotesi del restauro del Franchi . Il progetto del Franchi coperto non prevede l'abbattimento delle curve, un progetto di fattibilità che potrebbe piacere anche alla Soprintendenza. C'è l'esempio di Udine da poter seguire: restaurare lo stadio e concedere il diritto di superficie per 99 anni al gestore. Un progetto meno costoso e meno difficile da realizzare rispetto a quello di costruire un impianto nuovo. Accontenterebbe i tifosi, la Fiorentina, salvaguarderebbe il futuro del Campo di Marte e le tasche dei fiorentini. Non si capisce perché un tale progetto sia stato scartato a priori dal sindaco Nardella: quali interessi ci sono a spostare il Franchi in un'altra zona di Firenze? -dichiara il Consigliere regionale Paolo Marcheschi (Fdi) – Le procedure per un nuovo stadio non sono così brevi come vengono raccontate inoltre andrebbero messi all'asta dei terreni del Comune alla Mercafir, siamo sicuri che poi l'asta venga vinta da Commisso? Come amministratore penso inoltre a quale uso se ne potrebbe fare di una struttura così grande che rimarrebbe vuota. Rugby, atletica, nessuno altro sport, eccetto il calcio e la Fiorentina, può garantire 1 milione di euro all'anno che serve per la manutenzione. E allora sarebbe il Comune a doversi far carico della gestione del Franchi, e da dove prenderebbe questo milione? Aumenterà le tasse ai fiorentini? Taglierà i bus? Aumenterà le tariffe degli asili?".
Redazione VN
Il comitat 'Vogliamo il Franchi' contro il No al restyling
Il comunicato del comitato che si oppone all'abbandono del Franchi
Pubblichiamo in maniera integrale il comunicato stampa appena uscito del Comitato "Vogliamo il Franchi" che si oppone al divieto di restyling dello stadio.
Egr. Soprintendente Pessina,
continuiamo a stupire della leggerezza con cui Lei ha confermato in questi giorni il suo No al restyling dello stadio Franchi inizialmente proposto dalla stessa società ACF Fiorentina. Diventa così chiaro che la sua Istituzione si trincera dietro norme anche diversamente interpretabili, e che non soltanto si pronuncia contro il volere della stragrande maggioranza dei fiorentini, ma si assume anche alcune terribili responsabilità.
Con tutto il rispetto, siamo costretti a farLe notare che per salvare le due curve dello stadio, Lei condanna a morte un intero quartiere, ovvero tutte le attività economiche che vivono grazie alla presenza della Fiorentina: ristoranti, negozi, bar, artigianato, affittacamere, studi medici e fisioterapici. Attività che solo in parte residuale potranno trasferirsi a Novoli nel caso in cui si realizzasse il nuovo stadio.
Non a caso, ai vari appelli per il restyling aderiscono anche i titolari delle attività di Campo di Marte e lo stesso Consiglio di Quartiere. Questo perché la Fiorentina non vive soltanto nei giorni delle partite, ma anche durante l'intera settimana. La squadra maggiore si alterna infatti a quella femminile e ai ragazzi dei vari vivai, molti dei quali alloggiano in residence della zona. In più le persone che nella Fiorentina lavorano negli uffici o prendendosi cura del campo e delle tribune.
In assenza di tutto ciò Campo di Marte perderebbe la sua stessa identità e gran parte dei suoi connotati economici. Altri sport hanno un pubblico insufficiente a garantire il costo di una simile struttura. Per il rugby e i suoi 7/800 spettatori al massimo si tratterebbe di un contenitore incredibilmente sproporzionato, mentre rifare la pista di atletica produrrebbe un inutile e costoso doppione dell'impianto lì accanto.
Concerti? Altre manifestazioni? Sono tutti progetti oggettivamente non credibili, gettati là al solo scopo di giustificare il nuovo stadio. Per il Franchi si preannuncia un destino di degrado che coinvolgerà inevitabilmente anche le curve che Le sono così care. Le pare che ci sia una logica? A noi pare di no. A Novoli toccherà invece un'ennesima colata di cemento in un'area già follemente intasata. Sono anche queste responsabilità che Lei si prende. Il conto, purtroppo, lo pagheremo noi.
Per questi motivi Le chiediamo di rivedere 'fast fast fast' la sua decisione, dalla quale dipendono tutte le mosse successive. Inoltre, bene farebbe il comune, invece di progettare sconquassi, a vendere il Franchi alla Fiorentina, in modo che il dottor Commisso possa prendere le oneste decisioni che gli competono a vantaggio di tutta la città. Cordialmente
Il Comitato Vogliamo il Franchi
Redazione VN
Pres. Quartiere 2: "Firenze ha già uno stadio meraviglioso. Ci sono tanti progetti ok per la Soprintendenza"
Le parole del presidente del Quartiere 2 sul Franchi
Il Presidente del Quartiere 2, Michele Pierguidi è intervenuto a TeleIride, parlando di stadio e restyling: "Firenze lo Stadio lo ha già, è bellissimo. Era uno stadi più belli del mondo quando è stato fatto. E' meraviglioso. Ora va reso più funzionale – ha detto Pierguidi – ci sono dei progetti che non toccherebbero la struttura esterna e che potrebbero andar bene anche alla Sovrintendenza e quindi avvicinerebbero le curve e creerebbero spazi commerciali, e spazi per il museo, per gli uffici, per gli sky box e i servizi. Tutto ciò che serve ad uno stadio moderno e funzionale, facendo rimanere l'area del Campo di Marte l'area sportiva più bella della Toscana ma tra le più belle d'Italia e d'Europa".
Redazione VN
Il Soprintendente: "No al restyling del Franchi, ecco perché. Commisso li chiama ostacoli..."
Il Soprintendente dei Beni Culturali Andrea Pessina è intervenuto ai microfoni di Lady Radio. Queste le sue parole sull'ipotesi restyling del Franchi: "La possibilità, per come ci è stata proposta dalla Fiorentina attraverso l'unico progetto visionato, è saltata. Chi mette le mani sul Franchi deve tenere conto del fatto che in ballo c'è un monumento progettato da un figura importante come Nervi. Le richieste non sono state ritenute accettabili perché le demolizioni non sono possibili. Era accettabile costruire le due nuove curve, ma a patto di mantenere anche le vecchie. E Commisso ha scartato quest'ipotesi fin dall'inizio.
Incontri con Commisso? Sono stati due. Devo dire ci siamo sempre confrontati in un clima di grande rispetto, ma da due mesi non ho più sentito nessuno. Anche perché noi abbiamo avviato la verifica dell'interesse culturale che si concluderà con una proposta di vincolo e sostanzialmente con i paletti entro i quali muoversi se si vuol mettere mano al Franchi. Ho fatto un sopralluogo con Nardella ad inizio settembre e ha convenuto che le nostre richieste fossero congrue: abbattere il 30-40% della struttura è troppo. A questo punto credo che Commisso preferisca costruire ex novo uno stadio che risponda alle sue esigenze piuttosto che mettere mano ad una costruzione che poi lo vincola inevitabilmente. Lui li chiama ostacoli; capisco che in America le cose funzionino diversamente, ma noi difendiamo molto di più la nostra identità".
Redazione VN
No al restyling del Franchi, Cellai (FI): "Dichiarazioni Pessina clamorose"
Il capogruppo di Forza Italia ha diffuso un comunicato stampa in merito a quanto emerso nella giornata odierna
Ecco il pensiero di Jacopo Cellai:
Le dichiarazioni del Sovrintendente Pessina riportate oggi dal Corriere Fiorentino sono a dir poco clamorose. Pessina dice che non gli è mai stato inviato formalmente una richiesta in merito al progetto di riqualificazione/revisione dello stadio Franchi e questa è una notizia incredibile. Perché Nardella non ha indirizzato l'ACF Fiorentina a presentare formalmente un progetto? La forma è sostanza più che mai in un caso del genere, anche perché a fronte di un probabile diniego potrebbero comunque venire fuori indicazioni da parte della Soprintendenza per raggiungere un accordo. Forza Italia sposa la localizzazione più semplice e rapida per la realizzazione di uno stadio moderno, sia essa dentro o fuori dal Comune di Firenze, per venire incontro alla volontà seria e concreta di un investitore privato, ma è evidente che la prima cosa da fare fosse una richiesta nero su bianco in merito al Franchi. Scopriamo oltretutto che la Sovrintendenza non ha dato alcuna autorizzazione al progetto della tramvia a Bagno a Ripoli poiché non gli è stato ancora presentato il progetto definitivo mentre Nardella ha già annunciato i tempi dei lavori. E anche qui restiamo basiti.
Redazione VN
Franchi, nuovo progetto per il restyling. Un masterplan per cambiare anche Campo di Marte
Il piano riguarda anche la zona di Campo di Marte
L'architetto Fulvio Giraldi ha proposto un piano per ristrutturare il Franchi senza stravolgerlo. Come scrive La Nazione, "un giardino pensile sopra le Fiesole e la Ferrovia; sulle nuove gradinate una copertura fatta di leggerissimi pannelli solari, oltre 30mila metri quadri di spazi commerciali, un asilo per far divertire i bambini mentre babbo e mamma tifano viola". Altri dettagli del progetto: impianto tutto coperto, nuove tribune a 7,5 metri dal piano di gioco, le vecchie lasciate intatte all'esterno e completate con dei solai che permettono il riutilizzo degli spazi a fini ludici e commerciali, per una capienza di 34mila spettatori. Investimento da 80 milioni di euro, lavori in due fasi da completare in due anni. Nel masterplan sono compresi anche l'interramento di viale Paoli e la creazione di un parcheggio sotterraneo da 2600 posti, oltre alla nascita di un'unica area verde da viale Fanti a viale Malta.
Redazione VN
Stadio Franchi, il soprintendente: "Il vincolo è pronto"
Ormai è questione di giorni. La prossima settimana – scrive La Nazione – arriverà la proposta di vincolo per lo stadio Artemio Franchi, con la lunga relazione della soprintendenza che spiega nel dettaglio cosa e assolutamente vietato toccare in caso di restyling. "Per adesso abbiamo ricevuto e valutato solo il progetto dell'architetto Casamonti – spiega il soprintendente Andrea Pessina –, se ce ne arriveranno altri, vedremo cosa è possibile fare e cosa no. In linea generale posso dire che il Franchi non può essere sezionato e riassemblato. Si possono accettare piccoli sacrifici, ma il suo valore è nell'insieme".
Il soprintendente ricorda infatti che il vincolo interessa essenzialmente le parti costruite all'inizio negli anni Trenta su progetto di Pierluigi Nervi, con le sue tribune coperte e laterali, maratona, scale elicoidali. Le curve invece sono state aggiunte in occasione dei mondiali di calcio Italia Novanta. E si potrebbero anche modificare. Una volta avviato l'iter di tutela dell'impianto nei suoi elementi di pregio, il Comune che ne è proprietario, ha 120 giorni di tempo per le controdeduzioni. "Fino ad ora non era stato necessario proteggere il Franchi con prescrizioni – conclude Pessina –, perché si tratta di un bene con più di settant'anni di vita, e quindi naturalmente "vincolato", in quanto proprietà di un ente pubblico".
Redazione VN
La nuova proposta del comitato "Vogliamo il Franchi"
Per il comitato la soluzione è "Abbattere il Franchi e ricostruirlo dov'era. Altrimenti il nuovo stadio in alto mare"
Se il restyling del Franchi è proibito, il nuovo stadio della Fiorentina potrebbe non essere fatto neppure a Novoli. Questo il senso delle dichiarazioni rilasciate stamani alla stampa dal signor Rocco Commisso circa il prezzo che intende pagare per i terreni su cui l'impianto dovrebbe sorgere.
Commisso ha infatti parlato di € 400 mila a ettaro, ovvero lo stesso prezzo pagato per i terreni di Bagno a Ripoli dove sorgerà il centro sportivo viola. In totale € circa 6 milioni per i 15 ettari previsti. Salta però immediatamente all'occhio la differenza abissale con i 17 / 21 milioni ipotizzati dal Comune, oltretutto senza alcuna garanzia sul costo finale, né sui tempi di realizzazione dell'impianto. Si parla di 4 anni, ma non ci sono certezze.
C'è dunque la possibilità che la Fiorentina vada davvero a giocare a Campi Bisenzio. In questo caso si tratterebbe di terreni agricoli e il prezzo calerebbe sensibilmente.
La vera alternativa resta perciò il vecchio Franchi. Il Presidente del Consiglio di Quartiere 2 Michele Pierguidi ha proposto di abbatterlo pur di non abbandonarlo al degrado. Un'ipotesi ripetuta nei giorni scorsi dal soprintendente Pessina in un'intervista con il Corriere Fiorentino. Eliminare solo le curve ne farebbe un'opera monca, ha spiegato, ma abbatterlo e ricostruirlo perché no? Un provocazione oppure un percorso percorribile?
Questa ipotesi convince anche noi del comitato Vogliamo il Franchi. Piuttosto che abbandonarlo, meglio sarebbe costruire il nuovo stadio sulle ceneri del vecchio e riqualificare anche l'area di Campo di Marte sia a vantaggio dei residenti che delle attività economiche.
Si tratta di una proposta razionale destinata a costare infinitamente meno del progetto Novoli, e viene oltretutto incontro ai desiderata del signor Commisso: stadio a Campo di Marte, costi e tempi accettabili. Fast, fast, fast.
Il Comitato Vogliamo il Franchi
Redazione VN
VIDEO VN – Pres. Q2: "Franchi? C'era un progetto che piaceva a tutti, serve chiarezza su Campo di Marte"Michele Pierguidi alza (nuovamente) i dubbi sull'ipotesi di un Franchi inutilizzato
Federico Targetti
@fedetarge
VIDEO VN – Pres. Q2: "Rischio che il Franchi diventi come il Flaminio". E solleva il problema calcestruzzoI dubbi del presidente del Quartiere 2, Michele Pierguidi, che aggiunge: "Se il Franchi non potrà essere mantenuto per la Fiorentina, ci metteremo all'opera perché abbia altre destinazioni. Le opzioni in campo in questo momento non ci convincono"
Federico Targetti
@fedetarge
Pessina: "Speriamo che il Franchi venga riutilizzato, ma non possiamo deciderlo noi. Le curve..."
Le parole di Andrea Pessina con i membri del Quartiere 2. I dubbi sul futuro del Franchi
"Noi ci occupiamo esclusivamente della tutela del monumento dal punto di vista architettonico, che sopravanza altri aspetti, economici e sociali". Così il Soprintendente Andrea Pessina ha parlato a margine del dibattito con i membri del Quartiere 2 in corso di svolgimento a Palazzo Pitti: "Siamo un ufficio tecnico, non dobbiamo fare nessun'altra valutazione. L'Art. 9 della Costituzione pone il patrimonio culturale come valore fondamentale, ci atteniamo ad esso. Solo un rischio per la vita delle persone può indurci ad ammettere interventi come quelli richiesti. È comprensibile che questo non sia chiaro, ma il resto a noi non interessa, non è nostro oggetto di valutazione. Anche noi speriamo che il Franchi possa essere utilizzato, ma non è una possibilità che possiamo contemplare nella nostra valutazione. Dobbiamo soppesare il progetto e capire quali danni rischia di apportare al monumento". Infine aggiunge: "La Soprintendenza, in occasione del sopralluogo, ha ventilato il progetto della realizzazione di curve interne, non toccando il monumento. Si lavora per addizione, non per sottrazione, in modo tale da non falsare il monumento. Il patron della Fiorentina però non ne è stato soddisfatto, la cosa è finita lì.
Federico Targetti
@fedetarge
VIDEO VN – Pessina: "Curve? Non possono essere demolite. Intervenire? Solo con restauro"Le parole del Soprintendente Andrea Pessina nel dibattito con i membri del Q2 sul futuro del Franchi
Federico Targetti
@fedetarge
VIDEO VN – Ass. Urbanistica: "Commisso era disposto ad investire moltissimo sul Franchi. Ma ad oggi..."Le parole di Cecilia Del Re sulla volontà di Commisso di mettere pesantemente mano al Franchi. L'idea è però sfumata
Federico Targetti
@fedetarge
Ass. Urbanistica ammette: "Progetto Casamonti non attuabile, la Fiorentina ha virato sulla Mercafir"
Le parole di Cecilia Del Re, che ammette come la Fiorentina abbia cambiato obiettivo dopo il no al progetto Casamonti
L'assessore all'Urbanistica del Comune di Firenze, Cecilia Del Re, ha parlato a margine dell'incontro con i rappresentanti del Quartiere 2 a Palazzo Pitti: "Abbiamo proposto alla nuova proprietà di valutare il restyling del Franchi. È stato illustrato il progetto di Casamonti, che però prevedeva la demolizione delle curve. Siamo consapevoli che la visibilità è ridotta e che le norme UEFA non sono rispettate, e quindi la Fiorentina ha virato su altre opzioni, come la Mercafir. Questo non vuol dire che il lavoro non deve andare avanti, in ogni caso le mani sul Franchi dovremo metterle come Comune. È importante per città e quartiere, ci impegneremo per mantenerlo in funzione. È chiaro che se la Fiorentina rimanesse lì sarebbe meglio, ma le esigenze di club e Soprintendenza non sono conciliabili".
Federico Targetti
@fedetarge
Ancora Pierguidi: "Maggioranza e opposizione unite per il Franchi. Commisso? Non perdiamo l'occasione"
Le parole di Pierguidi all'uscita da Palazzo Pitti, dove si è svolto l'incontro con Soprintendenza e Comune per decidere il futuro del Franchi
All'uscita da Palazzo Pitti, il presidente del Quartiere 2 Michele Pierguidi ha parlato ai giornalisti presenti dopo la riunione tra Comune e Soprintendenza per capire quale sarà il futuro del Franchi: "Sono soddisfatto delle spiegazioni avute, ma preoccupato da fiorentino e presidente del Quartiere 2 da quello che ho sentito. Progetto alternativo per il Franchi? Dobbiamo crederci, non abbiamo alternative. Mi ha fatto piacere che maggioranza e opposizione siano concordi nel far rimanere il Franchi lo stadio di Firenze, bello e attuale. Altri progetti ci sono, anche quello di Casamonti è da prendere in considerazione; va trovato il progetto che vada bene alla Fiorentina, alla Soprintendenza e al Comune di Firenze. Commisso? Bisogna continuare a lavorare con la Fiorentina, la Soprintendenza e l'amministrazione comunale: non ho trovato chiusura da nessuna delle tre parti, anzi ho trovato aperture. Non perdiamo l'occasione, perché Commisso rappresenta una chance non solo per la Fiorentina ma per la città di Firenze e bisogna trovare una soluzione che vada bene anche a lui".
Federico Targetti
@fedetarge
Il Comitato Vogliamo il Franchi: "Lo stadio come l'Ilva"
Ancora dichiarazioni del comitato sorto per cercare di mantenere il Franchi come stadio di Firenze
Riceviamo questo comunicato.
Fast fast fast, e siamo d'accordo. Ma forse il dottor Commisso, nuovo patron della Fiorentina, nel suo apprezzabilissimo dinamismo made in Usa manifestato con non comune simpatia e una preziosa enfasi futuristica sulla velocita, non ha considerato appieno i danni economici e sociali che trasferire altrove il terreno di gioco comporterebbe per Campo di Marte e l'intero Quartiere 2. Paragonare il caso Franchi all'Ilva è ovviamente una forzatura, ma serve a dare l'idea di quanto anche lo stadio sia vitale per centinaia di strutture economiche e migliaia di famiglie della città, e quanto sia connaturato all'identità della stessa Fiorentina in quanto patrimonio di Firenze.
Il Comitato Vogliamo il Franchi esorta il dottor Commisso e il suo principale collaboratore dottor Barone a valutare anche questi aspetti, che per la città di Firenze non sono per niente secondari, soprattutto in un periodo come l'attuale di stagnazione economica. Per non essere fraintesi, l'arrivo del clan Rocco, il dottor Commisso ci permetta la confidenza, è più che benvenuto. Ha portato entusiasmo e capitali che hanno consentito un immediato arricchimento della squadra e finalmente maggiore attenzione anche dai media nazionali.
Ma il punto è che, si tratti di realizzare un nuovo stadio a Novoli o a Campi Bisenzio, non fa alcuna differenza. Campi Bisenzio non è il plurale di Campo di Marte, per cui andando lì la Fiorentina moltiplicherebbe automaticamente le proprie chance. E Novoli è semplicemente un azzardo enorme giacché, come si è capito, niente è sicuro, né il prezzo dell'area, né i tempi di realizzazione in quattro utopici anni.
Quel che invece è certo al cento per cento è che, una volta persa la Fiorentina, per Campo di Marte e dintorni sarebbe la rovina, nell'impossibilità assoluta delle attività economiche di trasferirsi nell'area del nuovo stadio. Ne' garantiscono alcunché i vari, vaghissimi progetti ipotizzati per mantenere in vita il Franchi, destinato inevitabilmente all'abbandono. Un catino di 40 mila posti, lo capisce anche un bebè, non si riempie così facilmente. Nessun altro sport o manifestazione è in grado di assicurarne continuativamente lo sfruttamento con l'appeal del grande calcio.
La riunione che il Soprintendente Pessina ha avuto giovedì con l'assessore allo Sport Del Re e il presidente del Consiglio di Quartiere 2 Pierguidi, è servita a chiarire alcuni punti importanti: che l'ipotesi del restyling del Franchi per farne una struttura moderna secondo i desiderata del dottor Commisso non incontra ostacoli. Si tratta solo di conservare le curve Nervi. Il resto, lati corti a ridosso del campo, coperture, illuminazione, sky box, negozi e museo, per la soprintendenza si può fare. In più, con tempi assai più corti e costi molto minori di quanto prospettato per Novoli e Campi.
Chiediamo perciò al dottor Commisso e al dottor Barone, persone pragmatiche, di accettare un compromesso onorevole a suggello della volontà di fare il bene di Firenze e della Fiorentina.
Il Comitato Vogliamo il Franchi
Redazione VN
Franchi e Campo di Marte, parte il piano rinascita
L'analisi de La Nazione sulla riqualificazione di Stadio e Quartiere 2
Il Comune comincia a dar forma al progetto del Franchi dopo Fiorentina, nella consapevolezza che ogni anno per la manutenzione servirà trovare almeno un milione di euro. Che pesa, come scrive La Nazione, visto che nel 2018 il bilancio di Palazzo Vecchio è stato chiuso con una spesa destinata alla disabilità di 5 milioni e 800mila euro. Affrontare un restyling, tra restrizioni della Soprintendenza e ricerca di partner disposti a finanziare l'opera in project financing, non sarà uno scherzo ma i comitati nati a sostegno della rinascita del Franchi con la Fiorentina continuano a dare battaglia, esagerando nel paragonare la situazione di Campo di Marte a quella dell'Ilva a Taranto. I commercianti invece temono ripercussioni sul quartiere, ma tanti residenti sono esasperati di restare ostaggio in casa nei giorni della partita. Cosa fare? La preoccupazione è che l'impianto faccia la fine del Flaminio, e toccherà al vincitore del concorso di idee dare organicità ai desiderata. Rugby, calcio femminile, eventi: la riqualificazione del quartiere parte da un maxi parcheggio interrato. E dalla pedonalizzazione del quartiere per creare nuovi centri di aggregazione e spazi più vivibili per godersi la città con lentezza.
Redazione VN
Sgarbi: "E' una follia lasciare il Franchi. La Fiorentina ne sia orgogliosa"
Il noto critico d'arte Vittorio Sgarbi è tornato a parlare del futuro del Franchi. Queste le sue parole riportate dal sito nove.firenze.it: "Abbandonare il Franchi di Nervi? E' peggio di un'idiozia, è una follia. Abbatterlo tutto o in parte neanche per idea, ha ragione il soprintendente Pessina. E' un monumento degli anni '20, nato con la passione per il calcio, e appartiene a una stagione architettonica sublime. Lasciarlo è condannarlo a morte. Firenze lo ammoderni, ma non tocchi la struttura. La Fiorentina deve essere orgogliosa di giocare in un tale capolavoro".
Redazione VN
VIDEO VN – Nardella: "La condizione necessaria al nuovo stadio è un progetto per il futuro del Franchi"Le parole del sindaco di Firenze
"Il progetto è parallelo, oltre alla costruzione del nuovo stadio nell'area mercafir, vogliamo una valorizzazione del Franchi"
Federico Targetti
@fedetarge
Pres. Quartiere 2: "Progetto per il Franchi necessario se si fa stadio allo Mercafir. Intanto mettiamo una ztl"
Le parole di Michele Pierguidi sul Franchi e sul nuovo stadio
Con le dichiarazioni di ieri, rilasciate a Villa Viviani a margine dell'evento dell'Associazione Macellai, il sindaco di Firenze, Dario Nardella, ha precisato che l'iter della realizzazione del nuovo stadio alla Mercafir è condizionato dall'approvazione di un progetto per l'utilizzo futuro dello stadio Franchi. A seguire le parole di Michele Pierguidi, Presidente del Quartiere 2:
Noi pensiamo che il Franchi sia un orgoglio per Firenze e per la Fiorentina. Pensiamo anche che non ci sia soluzione migliore per fare "fast" che il restyling del Franchi tenendo conto delle prescrizioni della Soprintendenza che si è mostrata molto possibilista sulle ipotesi di riqualificazione e copertura del Franchi che non prevedano l'abbattimento delle curve. Nonostante ciò, abbiamo preso atto della libera scelta imprenditoriale della Fiorentina che al momento pare orientata nel costruire un nuovo impianto. Per questo abbiamo chiesto a gran voce una soluzione per il Franchi. Perché, una volta che la Fiorentina se ne sarà andata, il Franchi rimarrà dove è, con i costi di manutenzione che graveranno sul Comune e quindi sui fiorentini. Quello che non possiamo accettare è il rischio che, con la realizzazione del nuovo stadio, il Franchi possa rimanere abbandonato. Per questo apprezziamo le parole del Sindaco. Se la Fiorentina confermerà la scelta di andarsene da Campo di Marte, allora occorrerà avere fin da subito un progetto su cosa fare di quello spazio, dell'area sportiva circostante e su come tutelare il tessuto commerciale limitrofo. Quanto ai residenti, ai parcheggi e alla viabilità il Quartiere 2 chiede che non si attendano quattro anni e che si risolvano fin da subito i disagi creando una ztl stadio nei giorni delle partite e aumentando i controlli sui parcheggi selvaggi di auto e motorini.
Redazione VN
Franchi, il futuro in sei mesi. Obiettivo Coverciano del rugby
Si decide il futuro del Franchi: passerà da un concorso di partecipazione tra cittadini e associazioni
Il futuro del Franchi e di Campo di Marte passerà da un percorso di partecipazione con i residenti del quartiere, che si intreccerà parallelamente con la costruzione del nuovo stadio alla Mercafir. La partecipazione di associazioni e cittadini – scrive il Corriere Fiorentino – rientra nel rinnovo del regolamento urbanistico che scade a maggio 2020 ed è l'occasione per coinvolgere la città sul futuro del Franchi quando non sarà più la casa della Fiorentina.
Si punta ad evitare il degrado, dando all'impianto nuova vita. Ma come riporta il quotidiano, non è ancora chiaro però quale siano le idee di Palazzo Vecchio a riguardo. L'idea ambiziosa è quella di interrare viale Paoli così da riqualificare l'area tra lo stadio e il Centro Sportivo, creando nuove aree verdi e percorsi ciclabili. Sono previsti incontri e assemblee con residenti e associazioni professionali, e alla fine il materiale dovrebbe contribuire alla realizzazione del nuovo "piano operativo".
Una delle idee è fare del Franchi la casa della Nazionale di rugby, ospitando a Firenze le gare interne del (ricco) Sei Nazioni. Una Coverciano della palla ovale, sfruttando anche la vicinanza dei Campini. L'obiettivo resta quello di non far diventare il gioiello progettato da Nervi un Flaminio-bis.
Redazione VN
Franchi, futuro incerto. Palazzo Vecchio chiede aiuto a Roma
Oggi l'incontro con l'archistar Fuksas, ma il nodo resta: cosa ne sarà del Franchi quando non ci sarà più la Fiorentina?
Sulle pagine del Corriere Fiorentino trova nuovamente spazio la questione relativa al Franchi. L'assessore all'urbanistica del Comune di Firenze Cecilia Del Re e le sue dichiarazioni sono in linea con quelle dell'archistar Massimiliano Fuksas (che incontrerà oggi): "Se la soprintendenza aprisse maggiormente... Ma con l'unica soluzione prospettata sulle curve, quella di costruirle più vicine ma su quelle attuali non abbattendole, la Fiorentina non è disponibile a investire".
La Fiorentina infatti vuole un nuovo stadio, moderno, che sta rendendo vane le discussioni in corso tra l'amministrazione, il presidente del Quartiere 2 e la Soprintendenza. Il nodo però resta, cosa ne sarà del Franchi? Senza Fiorentina, rischia di fare la fine dello stadio Flaminio a Roma, ormai a rischio crollo. Del Re chiede un finanziamento al governo per la manutenzione dell'impianto e un progetto operativo realizzato in sei mesi attraverso un concorso di progettazione internazionale che terrà conto proprio delle richieste dei cittadini.
Redazione VN
Fuksas: "Ristrutturare il Franchi è fattibile. Il mio progetto? DV poco motivati"
Le parole dell'archistar che è intervenuto per parlare del possibile restyling del Franchi
Presente al teatro della Pergola di Firenze per il primo incontro dell'iniziativa "Dialoghi sul rispetto, sulla scia dei giorni", il celebre architetto Massimiliano Fuksas (che fu chiamato dai Della Valle per il progetto relativo al nuovo stadio, progetto presentato nel 2008 ma mai realizzato) ha rilasciato queste dichiarazioni:
In Italia c'è poca capacità nel programmare. Dopo tanti anni di esperienza ho notato che gli altri sembrano lenti ma poi vanno veloci, noi italiani sembriamo veloci ma poi ci fermiamo, proprio per le lacune organizzative e nella programmazione. Il mio progetto per un nuovo stadio a Firenze? Risale a tanti fa. Per fare un progetto servono 3 componenti: un buon cliente (e non è facile trovarlo), un buon costruttore (idem) e un architetto. Forse da parte dei Della Valle non c'era tutta questa voglia di arrivare in fondo, in quel periodo Firenze aveva problemi più importanti e altre priorità. Lo stadio Flaminio di Roma ha lo stesso progettista del Franchi, Nervi. Sembra un'analogia terribile ma spero che il Franchi non faccia la fine del Flaminio. Mettere le mani sul Franchi è fattibile. Quando non si sa a chi dare la colpa spesso viene data all'architetto o alla soprintendenza mentre la responsabilità è di tutti. Casamonti? È un ottimo architetto. L'ultimo contatto avuto con i Della Valle? Un incontro casuale durante un mio viaggio a Marrakech ma non parlammo. Commisso? Non lo conosco. Ma una volta ho sfiorato Pallotta a Roma e gli ho detto "Lo stadio nuovo a Roma non si farà mai", in compenso ci sono tante denunce e processi, speriamo che a Firenze non avvenga la stessa cosa. Tutto però fa ben sperare, serve dare fiducia alla nuova proprietà".
Alessandro Guetta
@AleGuetta93
M. Nervi: "Giocare nel Franchi un onore, serve umiltà. Rischio degrado? Nullo, e vi spiego perché"
Le parole del nipote dell'autore del progetto per lo stadio della Fiorentina
Marco Nervi, ingegnere, nipote di Pier Luigi, ha difeso sulle colonne del Corriere Fiorentino l'opera del nonno, schierandosi idealmente da Bruxelles al fianco della Soprintendenza nel voler preservare le curve dell'impianto. "Il Berta (primo nome del Franchi) è una delle opere più importanti del Novecento, presente anche nella filigrana dei nostri passaporti". Nervi prosegue sostenendo che nel 1990 fu commesso un errore: togliere allo stadio la sua vocazione polivalente, rendendolo solo un impianto di calcio. "Assurdo che oggi per qualcuno le curve siano un problema, non può esserne fatto uno spezzatino".
E il rischio "cattedrale nel deserto"? Pressoché nullo, se si riporta lo stadio a com'era prima del 1990, facendone, oltre che un monumento unico per la storia del Novecento, anche un polo sportivo e culturale per il quartiere. "Prima riconosciamo il valore del monumento, poi pensiamo a come valorizzarlo"; gli esempi, come l'Olympiastadion di Monaco, non mancano e possono insegnare.
La Fiorentina, secondo Nervi, non dovrebbe lasciare il Franchi, ma essere onorata di giocare in un tale monumento. "Serve umiltà, il sindaco dovrebbe farlo capire".
Redazione VN
Che ne sarà del Franchi? La sinistra chiede un confronto
Intanto la petizione dei residenti raggiunge quota 2mila firme
Al partito di chi si oppone allo spostamento della Fiorentina alla Mercafir (già 2mila le firme del comitato di residenti "Salviamo il Franchi"), si aggiunge Sinistra Italiana Firenze. Lo si legge sul Corriere Fiorentino. Ecco cosa scrive Sinistra Italiana:
La maggioranza sta riuscendo a scrivere un'altra pagina di pessima amministrazione pubblica: dopo aver fatto ponti d'oro ai Della Valle per anni senza ottenere niente, ci riprovano ora con Commisso, abdicando al ruolo di controparte nel dialogo tra pubblico e privato. No alla riqualificazione del Franchi? Un'ipotesi caldeggiata da molti in città, proprietà viola compresa, con l'amministrazione che ha assecondato un progetto destinato a bocciatura sicura solo per rispostare la Mercafir. Non deve una specializzazione in beni architettonici per sapere che la demolizione, anche parziale, di un bel vincolato non è fattibile. Forse era comodo dimenticarsene per scaricare la responsabilità sulla Soprintendenza? Serve un reale percorso che individui una programmazione sul futuro del Franchi. La Fiorentina e la città hanno diritto a uno stadio dignitoso dove guardare le partite e vedere un concerto, ma senza abbandonare il Franchi a sé stesso il Franchi e il rione di Campo di Marte. Crediamo che si debba da subito apre un reale tavolo di confronto con tutti gli interlocutori pubblici e privati, mentre fino ad ora ci sembra di aver assistito più a task force interne al Comune, utili ad uscire sui giornali.
Redazione VN
Arch. Casamonti: "Stadio Tirana? Tempi impensabili in Italia"
Parla l'architetto Marco casamonti che curerà il centro sportivo della Fiorentina a Bagno a Ripoli
L'architetto Marco Casamonti che curerà la realizzazione del centro sportivo della Fiorentina a Bagno a Ripoli e che ha inaugurato, domenica, il nuovo stadio della nazionale albanese a Tirana, ha parlato a Radio Bruno Toscana:
Il Franchi è una grande opera di architettura, per alcuni aspetti eccezionali è un monumento contemporaneo, ma non è uno stadio confortevole per il calcio di oggi. Non esistono opere intangibili, ma che devono essere migliorate. A Tirana abbiamo costruito lo stadio in 3 anni: lo abbiamo progettato, abbiamo avuto le autorizzazioni e lo abbiamo realizzato in questo arco di tempo. Tempi impensabili in Italia. A Udine abbiamo lavorato sul vecchio stadio. La via maestra è costruire stadi nuovi sulle ceneri di quello già esistente. In questo modo si hanno risparmi e comodità. Lo stadio di Tirana è vissuto 24 ore al giorno. Il centro sportivo? Non riesco a essere distaccato, anche se dovrei esserlo per motivi di lavoro. lavorare per la Fiorentina mi dà uno stress superiore. E' bello lavorare con Commisso, è una persona seria. Non ci poteva esser miglior proprietà per i tifosi viola. Sul centro sportivo la proprietà ha dimostrato serietà: hanno trovato il terreno e fatto il progetto, in soli cinque mesi.
Redazione VN
Futuro Franchi, Nardella annuncia: "Pronto un progetto di riqualificazione"
Avviata dalla Soprintendenza la "procedura di vincolo" dell'Artemio Franchi. La soddisfazione del Sindaco: "Renderemo lo stadio funzionale per più attività"
Nuovi aggiornamenti sulla questione stadio ed in particolare futuro dell'Artemio Franchi. "La prossima settimana dovremo avviare formalmente la procedura di vincolo" ha detto stamattina Andrea Pessina, Soprintendente per la città metropolitana di Firenze. "È un fatto positivo" il commento di Dario Nardella che ha aggiunto: "La decisione della Soprintendenza permetterà di fare chiarezza una volta per tutte su quali interventi si possano o non si possano fare sul Franchi, mettendo a tacere una polemica infondata e inutile. Qualunque sia la decisione della Soprintendenza, già da ora confermo che il Comune porterà avanti, da solo o con l'intervento di privati, un progetto di riqualificazione che renda lo stadio più funzionale per ogni tipo di attività compatibile" le parole riportate dal Sito di Firenze.
Redazione VN
FdI: "Speriamo che il Franchi non diventi una cattedrale nel deserto"
La reazione del capogruppo di Fratelli d'Italia a Palazzo Vecchio Alessandro Draghi
"Oggi mentre si votava la variante urbanistica dell'area Mercafir, in vista della costruzione del nuovo stadio della Fiorentina, ho presentato alcuni atti che ponevano attenzione sulla ridestinazione del vecchio Artemio Franchi – dichiara il capogruppo di Fratelli d'Italia Alessandro Draghi – affinché non diventi l'ennesima cattedrale nel deserto e una raccomandazione a valutare l'impatto sul traffico del nuovo stadio in zona Novoli; l'area della Mercafir sarà in grado di sopportare le partite serali di campionato e mi auguro di coppa? Il partito democratico al governo della città ha realizzato una tramvia che non passa di fronte allo stadio e ha promesso una stazione ferroviaria che sarà costruita alle "calende greche" cioè chissà quando. È naturale pensare che i veicoli dei tifosi all'uscita di una partita serale vadano ad incrociarsi con i camion che vanno a scaricare alla Mercafir".
"Nardella – conclude l'esponente di destra – dopo che si è fatto abbindolare dai fratelli Della Valle per anni, ha strumentalizzato e preso in giro Firenze e i fiorentini; la giunta non ha una rotta chiara ma naviga a vista. In questo caso la politica faccia un passo indietro e lasci decidere a Commisso dove fare lo stadio, sia messo in condizione di non scappare a Campi Bisenzio e il Comune pensi alle soluzioni conseguenti".
Redazione VN
Franchi, restyling bocciato. No della Soprintendenza, ma si deve intervenire per... conservare
Niente restyling, sì alla conservazione di un impianto in condizioni "critiche"
Il restyling del Franchi "non si può fare". Come si legge su La Nazione è arrivato informalmente il no della Soprintendenza al progetto firmato Casamonti. Nella relazione di 15 pagine stilata da Paola Ricco e Valerio Tesi, non viene reso esplicito il niet sulle modifiche alle curve che risultano gli elementi architettonici maggiormente deteriorati. Ma allo stesso tempo la risposta negativa si evince dal fatto che «la Soprintendenza non ritiene possibile demolire in maniera estesa le curve, in quanto parte integrante del monumento». Il Franchi resta comunque un progetto di cantiere, da rendere maggiormente fruibile e da risanare per proteggerlo dall'usura del tempo. Il quotidiano specifica dunque che la relazione non indica nello specifico dove si può agire, ma sancisce il valore culturale della struttura nel suo insieme. Si deve agire, perché l'impianto ha bisogno di cure.
Redazione VN
Franchi deteriorato? L'ACCVC chiede chiarezza con una lettera aperta
Vi proponiamo il comunicato del Centro di Coordinamento Viola Club: si parla delle condizioni del Franchi
A seguito dell'articolo pubblicato su La Nazione questa mattina a proposito della bocciatura del restyling dello Stadio Artemio Franchi da parte della Soprintendenza, l'Associazione Centro Coordinamento Viola Club, nella persona del Presidente Filippo Pucci, chiede chiarezza sulla seconda parte dell'articolo nel quale si evidenziano le criticità e il deterioramento di più settori del nostro stadio. A tutela dell'incolumità di tutti i tifosi, chiediamo a Soprintendenza e Comune di Firenze – in qualità di proprietario dell'impianto – cosa s'intenda per "condizioni critiche" e se lo stesso Comune è a conoscenza delle suddette condizioni. Sopra ogni cosa ci preme che i nostri tifosi non corrano alcun pericolo, ci aspettiamo dunque risposte chiare ed esaustive in merito.
Redazione VN
Ass. Urbanistica sul futuro del Franchi: "Una cittadella aperta a tutti per evitare il degrado"
La strada che porta ad un nuovo stadio a Firenze sembra segnata e presto il Franchi dovrà trovare un'altra funzione perché fra qualche anno non sarà più la casa della Fiorentina. Che fare allora di un impianto sportivo da 40mila posti che ha fortemente condizionato lo sviluppo dell'intero quartiere del Campo di Marte? L'assessore all'Urbanistica del Comune di Firenze, Cecilia Del Re, prova a dire la sua a La Nazione: "Un'operazione coraggiosa, che saldi l'architettura contemporanea su quella moderna con un mix di funzioni che facciano vivere quel luogo tutti i giorni".
E' questo dunque il momento per ripensare tutta la zona di Campo di Marte e capire quali funzioni potrà avere il Franchi: "Funzioni culturali, di aggregazione, residenziali, oppure spazi per congressi e fiere" Fermo restando che ci sono i vincoli della Soprintendenza, anche se come sottolinea Del Re "Il soprintendente ci ha sempre detto che si può lavorare per adduzione sull'impianto, senza demolire niente ma realizzando altri volumi". In particolare sotto le curve dove possono sorgere sale per congressi, proiezioni o attività pubbliche e private. Una cittadella aperta tutta la settimana, senza cancellate dove serve evitare il degrado: "No. Lavoriamo perché ciò non accada. Scommettiamo sulla valorizzazione della struttura e sull'opera di un architetto che lasci un segno nuovo".
Redazione VN
Nardella: "Franchi? Non ho ricevuto i documenti della Soprintendenza. In futuro..."
"Non ho ancora ricevuto la documentazione della Soprintendenza. Quando la riceverò mi esprimerò in merito". Lo ha detto il sindaco Dario Nardella all'agenzia Italpress rispondendo ad una domanda dei giornalisti che gli hanno chiesto se il comune di Firenze abbia ricevuto da parte della Soprintendenza ai Beni culturali una relazione che, secondo quanto anticipato da alcuni organi di stampa nelle scorse ore, avrebbe bocciato l'ipotesi di restyling del Franchi.
"Non commento anticipazioni di stampa soprattutto quando si tratta di documenti ufficiali il cui destinatario è il comune di Firenze, quindi quando riceverò questa documentazione la valuterò e farò dei commenti – ha aggiunto Dario Nardella -. Fino ad allora non posso che ripetere quello che ho sempre detto: se come finora è apparso non ci sono le condizioni per andare incontro alle esigenze della nuova proprietà della Fiorentina sul Franchi, si procederà comunque a un progetto nuovo di rilancio e di riqualificazione di questo stadio che non dovrà mai e poi mani essere abbandonato e continuerà ad ospitare funzioni importanti per il quartiere e per la città".
Redazione VN
"Le curve non si possono toccare, punto e basta. Il Franchi resti cittadella dello Sport"
Il parere di Antonio Natali, ex direttore degli Uffizi
Antonio Natali, ex direttore degli Uffizi, è stato intervistato da La Nazione, sul destino dell'Artemio Franchi:
Il vincolo? Non lo conosco nei dettagli, ma se fossi stato soprintendente ne avrei deciso uno analogo nella sostanza anche io. Intervenire sulle curve? Sarebbe come dire che siccome gli Uffizi non sono più in grado di accogliere tutti i visitatori, allora si deve costruire un terzo piano. Oppure che si aggiungono dieci versi all'Infinito di Leopardi perché così è troppo corto. Non si può fare e basta, sarebbe antistorico. Magari tutti i soggetti interessati dovrebbero sedersi intorno a un tavolo per studiare come si può continuare a sfruttare l'area. Firenze deve recuperare le sue antiche vocazioni, non solo culturali ma anche sportive. E quell'impianto deve restare un punto fermo. Quali potrebbero essere le prospettive? Uno stadio per la grande atletica come per il rugby internazionale, per esempio. Ma è un dibattito che andrebbe approfondito nelle sedi e con gli interlocutori giusti. Costruirci delle case? Io ne sostengo l'utilizzo sportivo, finché possibile. Non riesco a capire cosa significherebbe portare altre funzioni nella magnifica struttura di Nervi. Il Campo di Marte è la nostra cittadella dello sport.
Redazione VN
Case e fiere: ecco il nuovo Franchi
Il futuro del Franchi è ancora tutto da scrivere. A Palazzo Vecchio si lavora, pensando a quando la Fiorentina traslocherà. Se succederà. Perché nonostante la volontà condivisa (da Comune e Fiorentina) di realizzare il nuovo impianto, restano da sciogliere molti nodi. Le due strutture sono legate a doppio filo, è evidente. "Per far vivere il Franchi tutti i giorni pensiamo a un mix di funzioni", spiega l'assessore all'urbanistica Cecilia Del Re. Ormai abbandonata l'idea di destinarlo unicamente alle attività sportive e ai concerti che terrebbero il Franchi scollegato dalla città, e a rischio morte, si sta pensando a qualcosa di più omogeneo e articolato. "Vorremmo che diventasse un luogo aperto, senza confini né cancelli, vivibile tutti i giorni dai cittadini", dice l'assessore. Un mix di funzioni, ma quali? Fiere, congressi e una porzione di housing sociale destinato alle giovani coppie a canone agevolato. "Sì, vista la vocazione di Firenze sui congressi e considerato il futuro arrivo della tramvia a Campo di Marte, si può ipotizzare uno spazio polifunzionale dedicato a queste attività, come accaduto anche in altri impianti sportivi europei".
Per la parte social housing una fonte di ispirazione è Highbury a Londra. Il vecchio stadio dell'Arsenal si è trasformato in un residence. Per quanto riguarda fiere e congressi, invece, il modello preso a esempio è Las Arenas che, a Barcellona, ha mantenuto la struttura esterna della plaza de toros (l'arena per corride) mentre dentro è diventato un polo fieristico e centro commerciale.
Redazione VN
Franchi, ancora attesa sul vincolo: il Comune scrive al soprintendente
E Comisso aspetta ancora una risposta ufficiale dal soprintendente
Come si legge su La Nazione, l'iter di vincolo sarà avviato dalla Soprintendenza, che ha concluso la relazione dettagliata sul monumento. Si chiuderà nel giro di quattro mesi con la firma del decreto da parte del ministero dei Beni e delle attività culturali. Ma il primo step prevede il passaggio in Comune: Palazzo Vecchio, proprietario dell'immobile, e che ancora non ha ricevuto il materiale e per questo ha inviato una lettera, ufficiale e protocollata, al soprintendente Pessina. Si chiede di sapere quali sono gli effetti del vincolo sulla struttura: cosa si può fare e cosa no? Dal momento del ricevimento dei documenti il Comune avrà 80 giorni per le osservazioni.
Redazione VN
Fuksas: "Due stadi sono troppi, devono decidere i fiorentini"
Parla l'archistar che 11 anni fa progettò la nuvola dell'impianto da realizzare a Castello
La Nazione ha intervistato l'archistar Massimiliano Fuksas che 11 anni fa progettò la nuvola dell'impianto da realizzare a Castello:
L'architetto dice che il Franchi deve continuare a vivere e fa l'esempio del Teatro Marcello a Roma: "Nasce nel primo secolo e si trasforma in una cava di pietra e di marmo, poi diventa fortezza medievale, palazzo rinascimentale e ora ospita appartamenti per abitanti di buongusto".
Dice che "Il Franchi è il luogo per la Fiorentina". Secondo Fuksas devono essere i fiorentini a scegliere. Aggiunge che due stadi sono troppi. "Se si decide di farlo nuovo, l'altro va riconvertito. Non è possibile farlo funzionare con gli altri sport, sarebbe un fallimento: è già successo al Flaminio".
Redazione VN
Pres. ingegneri Firenze: "Franchi e campini cittadella sport". Sulle case nello stadio...
Parla Giancarlo Fianchisti, presidente dell'ordine degli ingegneri di Firenze
La Nazione ha intervistato Giancarlo Fianchisti, presidente dell'ordine degli ingegneri di Firenze. Si parla del futuro dell'Artemio Franchi. Prima di tutto, afferma, deve essere chiarito se si punta o no allo spostamento. "L'area fiorentina è talmente grande che potrebbe permettersi un 'Franchi' cittadella dello sport, se e quando la Fiorentina deciderà di trasferirsi altrove", dice Fianchisti.
Su un recupero del Franchi a fini abitativi, il presidente è scettico. "Se si può abbattere è un conto. Se resta questa struttura...". Consiglia di ospitare sedi di società sportive e associazioni commerciali negli spazi chiusi. All'esterno, "ripristinando la pista, uno stadio per l'atletica, altri sport e appuntamenti di richiamo". Alcuni sostengono che Campo di Marte morirebbe senza la Fiorentina. Secondo Fianchisti è riduttivo legare la sopravvivenza di un quartiere a venti partite l'anno. Stadio a Novoli o a Campi Bisenzio? Per il presidente è opportuno ragionare in un'ottica comunale. "Potendoselo permettere, è arrivato il momento di realizzare uno stadio nuovo. Rispetto al passato ora c'è molta più attenzione allo sport: il 'Franchi' più l'area dei campini, che tornerà al Comune quando sarà lasciata libera dalla Fiorentina, potrà diventare una cittadella per tante società. Un polo in grado di attrarre attività e persone per tutta la settimana".
Redazione VN
Nardella: "Franchi non è cedibile, rimarrà vivo anche senza la Fiorentina"
La conferenza stampa da Palazzo Vecchio sul futuro dello stadio Franchi
Il sindaco di Firenze Dario Nardella ed il Soprintendente Andrea Pessina hanno preso la parola in conferenza stampa da Palazzo Vecchio sulla questione dello stadio Artemio Franchi e del suo possibile futuro in caso di nuovo stadio. Questi i passaggi più significativi:
"Abbiamo concordato col Soprintendente di fare una verifica sull'interesse culturale – ha detto Nardella -. Il Franchi è considerato un monumento nazionale, e per trasparenza credo sia stato giusto fare chiarezza sul livello di tutela che lo stadio merita. Se da un lato Firenze merita di avere uno stadio nuovo, è anche vero che dobbiamo sapere cosa fare col Franchi, che non potrà mai essere di proprietà di una squadra ma solo dato in concessione. Noi come proprietari del Franchi ci metteremo al lavoro, è mia intenzione avere una discussione a livello nazionale su come si può utilizzare questo stadio, fermo restando che si farà quello nuovo con controllo totale della Fiorentina. Noi garantiremo una nuova vita al Franchi, con la stessa finalità di impianto sportivo. Atletica, calcio, rugby, spettacolo, concerti, visite del Papa: già in passato il Franchi si è mostrato versatile. A febbraio apriremo un dibattito pubblico: la prima parte raccoglierà i massimi esperti in architettura, sport, urbanistica a livello nazionale, chiamerò anche il Ministro dei Beni Culturali, sul tema Franchi. La seconda parte sarà aperta a Firenze tutta. Massima disponibilità e apertura a idee, proposte, suggerimenti" le parole del sindaco. "Il motivo per cui abbiamo parlato con Commisso insieme è che le proposte devono essere presentate alla Soprintendenza su delega del Comune, che è il proprietario dell'impianto".
Federico Targetti
@fedetarge
Pessina sul Franchi: "Restyling accettabile ma senza demolizioni"
Il soprintendente spiega perchè è naufragato il progetto di restauro del Franchi da parte della Fiorentina
Così Andrea Pessina, soprintendente ai Beni culturali della Toscana, dalla conferenza stampa congiunta di oggi con Nardella: "Abbiamo condotto analisi per evidenziare elementi di pregio e fasi di costruzione. Gli edifici vincolati possono essere toccati, ma solo con autorizzazione della Soprintendenza. Non si può proporre la demolizione, ma solo delle addizioni, che vengono incontro al nuovo modo di concepire il calcio o alla sicurezza. La copertura rientra perfettamente tra le operazioni possibili. Si può pensare a diversi utilizzi, per gli spazi sotto le curve ad esempio, mantenendo la serialità, lo scheletro dell'opera. Dipende tutto dalla qualità del progetto proposto. Ad oggi non vi è nessun progetto in attesa di risposta, l'unico incontro è stato con Commisso e Nardella nel settembre 2019. Non siamo contrari ad un restyling, ma siamo contrari ad un restyling che prevede la demolizione del 40% dello stadio. Ci auguriamo che il Franchi mantenga la sua funzione, se non vi si potesse più giocare a calcio sarebbe un peccato, perché perdendo lo stadio la città perderebbe un monumento".
Federico Targetti
@fedetarge Em
VIDEO VN – Soprintendente Pessina: "Ecco come si può intervenire sul Franchi"Le dichiarazioni a margine della conferenza stampa sul futuro del Franchi senza la Fiorentina, nel momento in cui verrà costruito il nuovo stadio
Federico Targetti
@fedetarge
L'architetto: "Serve la riqualificazione del Franchi. Auspichiamo la copertura"
Parla Valerio Tesi, l'architetto della Soprintendenza che ha scritto la relazione inviata al ministre per il riconoscimento dell'interesse culturale dell'Artemio Franchi
La Nazione ha intervistato Valerio Tesi, l'architetto della Soprintendenza che ha scritto la relazione inviata al ministre per il riconoscimento dell'interesse culturale dell'Artemio Franchi.
Dice che con il decreto di vincolo non cambierà praticamente niente, saranno esplicitati gli elementi su cui si fonda l'interesse culturale dello stadio. Sottolinea che il Franchi non è un monumento nazionale, termine vecchio usato intorno al 1880, ma è un bene culturale. Il Franchi può essere venduto a un privato? "Sì, previa autorizzazione della Soprintendenza e di un progetto di valorizzazione", afferma Valerio Tesi. Il restyling del Franchi non può essere realizzato perché, secondo la Soprintendenza, interviene in maniera troppo incisiva sulla struttura, sacrificandone una parte importante. Tesi dice che formalmente non è stato presentato nessun progetto di restyling, "non è mai stata richiesta l'espressione di un parere". Sul progetto di Casamonti dice: "Una proposta affascinante e suggestiva, ma il Franchi è troppo importante perché se ne possa demolire una porzione così rilevante". L'architetto aggiunge che il Franchi può essere modificato, ma prima devono essere individuate le possibilità di adeguamento alle nuove esigenze. Lo stadio può essere coperto. Avvicinare le curve al campo? "Lo spero ma fa parte di un percorso di ricerca in cui non esistono esiti scontati. Però è una sfida progettuale e culturale mai stata intrapresa". Cosa si può realizzare nel futuro Franchi? Soprattuto attività sportive. Negli spazi coperti attività commerciali. Ma indipendentemente da tutto, per il Franchi è indispensabile un intervento di restauro e di riqualificazione, conclude Valerio Tesi.
Redazione VN
Restyling Franchi? Il progetto Casamonti diminuiva gli spazi commerciali
Continua il dibattito sull'Artemio Franchi
Il Corriere Fiorentino si concentra sulla vicenda Artemio Franchi:
La soluzione scelta da Rocco Commisso, quella dell'architetto Marco Casamonti, non rispondeva solo all'esigenza di avvicinare di molto le curve e raggiungere i 40 mila spettatori, prevedendo allo stesso tempo la copertura. Abbattendo le curve, lasciando le scale elicoidali, si recuperavano grandi spazi dietro alle curve stesse dove erano previste tutte le attività commerciali — negozi, servizi, ristorazione etc — funzionali a sostenere il costo dell'operazione stadio. «Appoggiando» le curve nuove, più vicine, su quelli esistenti — come si capisce dagli altri progetti — non libera quegli spazi o ne crea alcuni, minori, di difficilissima fruizione. L'alternativa c'era: concedere i «campini» o altre aree contigue per metterci gli spazi commerciali. Ma serviva una variante urbanistica: altro che 'fast, fast, fast'.
Redazione VN
L'appello: "Non togliete lo sport allo stadio Franchi"
L'appello del Corriere Fiorentino contro la "commercializzazione" dell'impianto a Campo di Marte
Sul Corriere Fiorentino si torna a parlare di stadio, ed in particolare del Franchi dopo le spiegazioni del sindaco Nardella e del soprintendente Pessina. Il quotidiano scrive che si dovrà evitare in maniera assoluta la trasformazione di un luogo pensato al calcio e all'atletica leggera. Il primo "scempio" avvenne sul finire degli anni '80, quando per l'incombente mondiale di calcio furono spesi 100 miliardi per qualche migliaio di posti in più, eliminando una pista d'atletica di livello internazionale e abbassando di qualche metro il terreno di gioco. Adesso invece per garantire i costi di gestione l'errore da evitare sarebbe quello di fare del Franchi un complesso di case o l'ennesimo centro commerciale, che nulla ha a che fare con la vocazione dell'impianto di Nervi, che anzi aveva pensato ad un secondo ordine di gradinate per portare la capienza ad 80.000 posti.
Redazione VN
Franchi, la storia infinita: consegnato a Commisso il progetto di restyling
L'idea
Il progetto di restyling dello stadio Franchi realizzato dallo studio Giraldi associati architetti è nelle mani di Rocco Commisso. Il progetto di ristrutturazione rispetta precisamente le indicazioni della soprintendenza: non solo quindi l'intangibilità della torre di Maratona, delle tribune e della pensilina sospesa, oltre che delle scale elicoidali, ma anche delle curve. In particolare, le curve sarebbero avvicinate al campo e gli spazi recuperati, circa 30mila metri quadri, sarebbero utilizzati con funzione commerciale e di altro tipo, mentre accanto nascerebbero dei giardini. Nell'area sportiva di Campo di Marte, interrando viale Paoli, con un parcheggio da 2.600 posti, un albergo e percorsi pedonali che tagliano tutta l'area. Lo stadio ha due varianti, da 34 mila e 43 mila spettatori. Lo scrive il Corriere Fiorentino.
Redazione VN
Comitato 'Vogliamo il Franchi': lettera aperta a Nardella e Commisso
"Occhio allo spettro della Fontana di Trevi di Totò"
Gentile sindaco Nardella, gentile dottor Commisso,
assistiamo purtroppo da molti mesi a un oscuro intrigo di intenzioni che stanno agitando il Dossier Stadio fino a rendersi sospette. Da problema semplice che era, è stato reso complicato, forse non intenzionalmente, certo finendo per esporre lei ad una trappola, signor Rocco Commisso, tycoon audace e generoso. Impreparato ad affrontare i fumosi bizantinismi di casa nostra, rischia nei fatti di acquistare una Fontana di Trevi come accade all'incauto miliardario nella mitica gag di Totò.
Che le cose non quadrano deve però ormai averlo capito e che le troppo solerti profferte di Novoli e di Campi possano nascondere sorprese non gradite le è ora probabilmente chiaro.
Del resto, la sua iniziale intuizione era avveduta e sensata, la più risparmiosa e la più desiderata dalla città: restaurare il Franchi, fare della vecchia e gloriosa casa della Fiorentina uno stadio moderno dotato di ogni comfort, ma rispettandone le caratteristiche artistico-monumentali. Trasformare cioè un apparente handicap in plus valore. Nessun'altra squadra al mondo gioca in un'opera d'arte. Progetti belli e realizzabili non mancano.
Peraltro, restaurare il Franchi significa non solo salvarlo, ma anche mantenere in vita il quartiere di Campo di Marte e i suoi tanti legami economici e affettivi con la Fiorentina che un eventuale trasloco annienterebbe.
Il soprintendente Pessina ha sgombrato il terreno dagli equivoci: il Franchi è restaurabile fino a diventare un gioiello. Basta volerlo, basta non avere malsane idee speculative. Rocco Commisso verifichi e proceda. Non si troverà che bene.
Chi resta con dispiacere incomprensibile è purtroppo lei, sindaco Nardella, ormai costretto ad arrampicarsi sugli specchi e a negare perfino l'innegabile, ossia la possibilità di vendere lo stadio. Leggiamo che intende consultare mezzo mondo, ma per cosa? In realtà continua a dirigere a tutta forza la corazzata comunale sull'obiettivo Novoli/Mercafir, lo scoglio su cui inevitabilmente andrà purtroppo a sbattere. Onestamente non capiamo il perché di tanta ostinazione. A invertire la rotta è ancora in tempo. Cordialmente
Comitato Vogliamo il Franchi (3000 firmatari)
Redazione VN
Mercafir e Franchi, 2020 decisivo. Il futuro del vecchio stadio dipende... dal nuovo
Nuovo stadio e futuro del Franchi, nel giro di un mese potremmo avere le idee più chiare
Per il Comune di Firenze sarà un 2020 fitto di scadenze, con un gennaio che parte già col piede sull'acceleratore. Le scadenze più attese – scrive La Nazione – sono quelle per due grandi opere, tra cui il nuovo stadio. E' già certo il bando di gara per la vendita dell'area sud della Mercafir, la zona dove, secondo la programmazione urbanistica potrà essere costruita la nuova casa della Fiorentina. 22 milioni di euro la stima per i 14,8 ettari dell'area, anche se per ora la Fiorentina non ha fatto sentire la sua voce. L'asta però ci sarà e rispettando i tempi, potrebbe svolgersi a fine febbraio. Decisa la sorte dell'area Mercafir il secondo passaggio non potrà che essere quello di ridisegnare il destino dell'Artemio Franchi e dell'intero quartiere di Campo di Marte.
Redazione VN
Stadio: no a Mercafir e Campi, nuovo progetto di restyling del Franchi. Commisso deluso
Torna di moda il restyling del Franchi?
Il TGR Rai Toscana fornisce importanti aggiornamenti sulla vicenda stadio. La Mercafir costa troppo (la perizia pubblicata il 20 dicembre scorso ha stabilito in 22 milioni il valore dell'area) e Campi Bisenzio non convince. La Fiorentina starebbe, quindi, ripensando alla possibilità di ristrutturare il Franchi. Dopo la partita di Bologna, Commisso (che arriverà in Italia domenica 5 gennaio) ed i suoi collaboratori torneranno a lavorare sullo stadio. Casamonti è già stato informato per un nuovo progetto di restyling da presentare al soprintendente Andrea Pessina. Rivoluzionare un monumento, rendendolo più moderno possibile: questa la sfida del presidente, fin qui molto deluso.
Ma sempre al TGR Barone parla in tutt'altro modo.
Redazione VN
Barone sullo stadio: "Necessario per il Fair Play"
Pronta la replica del Direttore Generale viola sulla ristrutturazione del Franchi
Dopo le notizie arrivate nel pomeriggio il dg viola Joe Barone ha parlato al TGR Rai Toscana sempre sul nuovo stadio di Firenze: "Chiaramente per il Fair Play Finanziario lo stadio nuovo è una struttura necessaria per migliorare la posizione, comunque domenica arriverà Commisso e parleremo anche se adesso non vogliamo distrarci dal campionato".
Redazione VN
Franchi, lo spiraglio di Commisso al restyling: contatto con Casamonti
Dopo la frenata per l'area Mercafir, si torna a parlare di Franchi
Si torna a parlare di Stadio e sul Corriere Fiorentino c'è un interessante approfondimento sul Franchi. Sì, perché la perizia che ha fissato il presso d'acquisto dell'area Mercafir a 22 milioni ha dirottato nuovamente l'attenzione di Rocco Commisso sull'impianto a Campo di Marte, chiedendo all'architetto Casamonti di verificare la fattibilità di un ammodernamento del Franchi. Senza abbattere le attuali curve, ovvero secondo le indicazioni del soprintendente Pessina. Un'ipotesi – sottolinea il quotidiano – che ridurrebbe al minimo le chance di vedere uno stadio nuovo a Firenze, ma che porterebbe la Fiorentina ad essere il punto focale del quartiere.
L'idea di restyling era stata la prima presa ad essere presa in considerazione del patron viola, ma i no della Soprintendenza all'abbattimento delle curve aveva dato la frenata decisiva. O forse no, perché adesso nell'ottica del "fast fast fast" lo stadio alla Mercafir forse non c'è più. Un'ipotesi da non scartare del tutto, mentre l'altra soluzione, quella di Campi Bisenzio, sembra raffreddarsi: i costi per l'acquisto dei terreni sono convenienti, tuttavia i collegamenti stradali e tramviari sono totalmente assenti e finirebbe per essere più complicata e costosa per creare le infrastrutture necessarie.
Redazione VN
Commisso nervoso per i vincoli della Soprintendenza. Il paragone con il Dall'Ara
Commisso innervosito per i tempi e la burocrazia italiana
Sul possibile restyling dell'Artemio Franchi, il Corriere Fiorentino svela un curioso retroscena:
Nella rifondazione della Fiorentina avere uno stadio moderno (con servizi che danno altri ricavi) è fondamentale. Com'è importante che sia di proprietà (ma anche una concessione lunga si può mettere a patrimonio. Pare che, però, la burocrazia e i tempi italiani abbiano innervosito Commisso. Così come i vincoli della soprintendenza: quando ha incontrato il canadese Joe Saputo, patron del Bologna, che gli ha mostrato il progetto di ristrutturazione del Dall'Ara, pare che il presidente viola ci sia rimasto male per i minori vincoli posti in Emilia.
Redazione VN
Le opposizioni all'attacco di Nardella: "non è credibile, siamo tornati al punto di partenza"
Draghi (capogruppo FdI) ci va giù pesante e critica le mosse compiute fino ad oggi dalla giunta Nardella in materia di stadio
Questi alcuni, significativi passaggi, del comunicato stampa del gruppo di opposizione, a firma del capogruppo Alessandro Draghi:
Dalla conferenza stampa del Presidente Commisso si evince che investirà tanto per la città e la squadra, ma non vuole spendere troppi soldi e tempo per costruire lo stadio. Ed è così che i 22 milioni per l'acquisizione del terreno alla Mercafir sono stati giudicati eccessivi. E dopo tanto peregrinare alla ricerca di "nuovi stadi" si torna al progetto iniziale: il rifacimento del vecchio Artemio Franchi.
Il sindaco Nardella dieci anni fa era assessore allo sport e vice sindaco nella giunta Renzi, l'odierno presidente di quartiere 2 Michele Pierguidi anche lui era consigliere e sedeva nei banchi della maggioranza a Palazzo Vecchio, entrambi erano abili con il loro voto di poter veramente incidere sul futuro dello stadio di Campo di Marte, ma alla proposta di Giovanni Galli e di Francesco Torselli di coprire l'Artemio Franchi votarono contrariamente! Questi signori che oggi determinano il futuro dello stadio sono credibili? Come si può credere ad un sindaco che nemmeno un mese fa ipotizzò di fare delle case dentro al vecchio stadio, dando per scontato che il campo fosse già a Novoli. Mi sovviene la frase di un famoso romanzo di Proust che recita: "Ciascuno chiama idee chiare quelle che hanno lo stesso grado di confusione delle sue". Le idee sullo stadio Fratelli d'Italia le ha sempre avute chiare. E a quanto pare queste idee garbano anche oltre oceano.
Redazione VN
Restyling Franchi, la richiesta di Commisso: "Un outlet al posto del baseball"
Il patron viola pensa sempre di più ad un restyling dell'impianto a Campo di Marte
Se nelle prime riunioni con Palazzo Vecchio Rocco Commisso non sembrava avere più di tanto interesse verso i mega centri commerciali – sì allo stadio ma no ad un'enorme cittadella – qualcosa è cambiato nei piani del patron viola. Negli ultimi giorni in Comune si sono parecchio sorpresi dei suoi nuovi ragionamenti del tycoon americano sulla Mercafir: 18.000 metri quadrati di spazi commerciali, cinque volte tanto rispetto alla variante urbanistica. Come scrive l'edizione fiorentina di Repubblica, nell'eventualità di un restyling del Franchi, Commisso ha sviluppato un'idea di rilancio del business commerciale nell'area di Campo di Marte. In particolare la riconversione dello stadio del baseball, il Cerreti, in un outlet. Enormi perplessità urbanistiche e tecniche affioravano ieri dagli ambienti più vicini a Nardella sull'ipotesi, visto che l'impianto è sovradimensionato così come l'area dedicata all'atletica. Favorevole invece il presidente del Quartiere 2, Michele Pierguidi, da sempre baluardo a difesa del Franchi.
Redazione VN
VIDEO VN – Commisso strizza l'occhio al nuovo Franchi: "Ho visto la Soprintendenza più flessibile"La porta per il "nuovo Franchi" resta sempre un opzione più che valida per il Presidente
Iacopo Nathan
Stadio, Commisso rivaluta il restyling del Franchi: copertura, curve interne e un albergo
La Fiorentina valuta di rimanere al Franchi con altre idee
Repubblica in edicola oggi fa il punto sulla vicenda stadio. Adesso è tornata d'attualità la soluzione restyling del Franchi: Commisso ha incontrato la soprintendenza, presto sarà tutto più chiaro. La Fiorentina potrebbe coprire lo stadio, costruire nuove curve all'interno di quello esistenti e ricavare lì delle aree commerciali. Inoltre, questa è la novità, il presidente vorrebbe un albergo accanto allo stadio. Proprio com'è il nuovo impianto di Tirana restaurato dall'architetto Casamonti. L'area Mercafir sembra non convincere, soprattutto per le tempistiche relative allo spostamento del mercato ortofrutticolo.
Redazione VN
Sul tavolo torna l'ipotesi restyling soft del Franchi: costi inferiori, ma meno ricavi
Tra le ipotesi al vaglio della Fiorentina c'è anche il restyling del Franchi: con molti vincoli
Dopo il pessimismo che si respira per la costruzione del nuovo stadio alla Mercafir, rispunta l'ipotesi restyling del Franchi. Se ne parla sul Corriere Fiorentino, che parla dei vantaggi che può avere la Fiorentina da tale decisione. Il primo è una media spettatori già alta che potrebbe aumentare apportando alcune migliorie alla struttura: più ricavi, più margine d'azione per la gestione sportiva. Non solo, essendo la concessione decennale (scade nel 2022) si potrebbe già programmare da oggi l'investimento e metterlo a bilancio con un valore più alto.
Gli ostacoli? Vendere l'impianto alla società viola pare invece l'ipotesi meno percorribile e la Soprintendenza rivendica il vincolo "nella sua interezza". Nessun margine per l'abbattimento delle curve e la relativa creazione di spazi commerciali sotto di esse. Al momento infatti solo 4.000 metri quadri sono disponibili, meno di un quarto di quanto la Fiorentina avesse previsto nell'operazione Mercafir, niente albergo e qualche migliaio di parcheggi in meno (ma sotterranei) di cui si farebbe carico Firenze Parcheggi per una spesa tra i 60 e i 75 milioni di euro da aggiungere ai 70-100 per il restyling. Non solo, la Fiorentina deve presentare un progetto vero che costa altri 2-3 milioni, non proprio noccioline. Complessivamente, un investimento minore: come minore sarebbero i ricavi.
Redazione VN
Pessina apre al restyling? "Pronti a parlare della copertura del Franchi"
Molti vincoli, pochi margini di manovra sul Franchi: ma il Soprintendente apre alla copertura
Un'apertura dalla Soprintendenza per il restyling del Franchi. E' quello che ha dichiarato un Andrea Pessina felice, ma altrettanto fermo sui vincoli e limite di modernizzazione dell'impianto di Campo di Marte al Corriere Fiorentino. "Si può intervenire, ma non demolendo le curve come ipotizzato in precedenza. Si può coprire lo stadio, ci sono tecnologie diverse per fare addizioni ma non demolizioni alle curve". Per addizioni il Soprintendente intende spazi commerciali sottostanti e addirittura andare sotto terra, dove non ci sono vincoli monumentali.
Nessun progetto è stato però esposto, ma c'è un'apertura e una disponibilità a valutare interventi sul Franchi, fermo restando che la forma a D e le scale elicoidali non possono essere toccate. E se l'impianto venisse abbandonato? "La proprietà non è dello Stato, ma del Comune" – dice sibillino Pessina, che però è disposto a collaborare. E sui vincoli: "Non si potranno togliere, semmai con il tempo aggiungersene altri. Così come resa la necessità di manutenzione restauro e conservazione dell'impianto".
Redazione VN
Pessina ribadisce: "Sul Franchi si può lavorare per addizione. ACF non ci ha presentato niente"
Parla il Soprintendente, che ribadisce le differenze tra il Franchi e il Dall'Ara di Bologna
Ancora in attesa di una "chiamata" da parte di Rocco Commisso e di un progetto per il restyling del Franchi. Il Soprintendente Andrea Pessina attende e resta a disposizione del n° 1 viola, ma a La Nazione fa chiarezza sugli interventi che si possono realizzare sull'impianto di Campo di Marte: "Possiamo lavorare per addizione, ossia c'è la possibilità di realizzare la copertura e si possono utilizzare sia gli spazi sotterranei che quelli a livello del suolo per attività commerciali". Le curve però non possono essere toccate, anche se per il Soprintendente le soluzioni alternative ci sono. E sulle differenze tra il Franchi e il Dall'Ara di Bologna, al quale la stessa Soprintendenza ha dato il via libera ai lavori di ammodernamento, risponde: "Non è un monumento e non è un'opera vincolata, quindi è una condizione completamente diversa".
Redazione VN
Tramonta l'opzione Mercafir, si va verso il restyling. Ma ci sono delle questioni da risolvere
Il punto della situazione
Il Corriere Fiorentino si concentra anche sulla vicenda legata allo stadio. Commisso si sarebbe tirato indietro dal costruire un nuovo impianto a causa dei costi troppo elevati e degli ostacoli troppo alti, e allora l'unica soluzione in piedi resta quella di un ammodernamento del Franchi. Sì, ma a carico di chi? Essendo di proprietà del Comune, le spese dovrebbero essere a carico dell'Amministrazione, incaricata come da accordi di provvedere alle spese ordinarie e straordinarie di manutenzione. Da Palazzo vecchio non filtra nulla, se non la promessa di investire circa 1,5 mln in lavori che esulano dal restyling per il prossimo anno sull'impianto di Nervi. Tra due settimane Commisso sarà di nuovo in città, e forse allora si potrà sciogliere qualche nodo.
Redazione VN
Franchi, ingegnere del comune Dreoni: "I lavori di restauro sono già stati programmati"
L'ingegnere del comune di Firenze ha rassicurato sulle condizioni del Franchi
L'ingegnere del Comune di Firenze Alessandro Dreoni, in occasione di uno speciale del Tgr Toscana ha parlato delle condizioni del Franchi:
Lo scopo dei nostri interventi è quello di rendere sempre sicuro lo stadio. Se si notano delle parti mancanti di calcestruzzo nelle gradinate è proprio perché le abbiamo fatte venir via con le nostre ditte nell'attesa dell'intervento del ripristino del calcestruzzo. Abbiamo già in corso circa 600mila euro di opere e un altro milione e 300mila euro è già stato messo a bilancio. A breve completeremo l'intervento di restauro delle scale elicoidali della Curva Ferrovia e della Curva Fiesole.
Redazione VN
E il vecchio Franchi fa... acqua. Quanti limiti alla ristrutturazione
Ristrutturare il Franchi? Non è così semplice
Questa mattina vi abbiamo parlato della questione stadio, con non poche limitazioni legate alla possibilità di costruire la nuova casa della Fiorentina. Il dossier del Corriere Dello Sport riparte anche dall'ipotesi di poter ristrutturare il vecchio Franchi, attualmente home sweet home dei viola, sottolineando come le operazioni di un'eventuale rimessa a punto non siano così semplici come si può pensare. Infiltrazioni d'acqua, servizi igienici da rifare, illuminazione con lampade antiche e non più sul mercato, tanto per citare alcuni aspetti. Inoltre, la concessione dello stadio e del Centro Sportivo scade nel prossimo 2022: fino allo scorso giugno sono stati sborsati 950.000 euro l'anno, mentre da qui alla scadenza il costo salirà a 1,1 milioni. A questi si aggiungono i lavori di piccola manutenzione, migliorie sotto il profilo business o adeguamenti UEFA, risoluzione di criticità nell'impianto, primo soccorso, tutte spese a carico di ACF.
A questo si aggiungono gli evidenti danni che il tempo ha arrecato a una struttura vecchia, risalente agli anni '30, per la quale sarebbe necessaria una ristrutturazione completa e sostanziale. Ma i fondi sono inadatti e le limitazioni della Soprintendenza altrettanto evidenti, nonostante si parli di lavori già programmati. La situazione resta ancora tutta in divenire, ma il rischio di rimanere bloccati in una palude è decisamente vivo.
Redazione VN
VIDEO VN – Pres. comm. sport: "Ecco quanto il comune spenderà per il Franchi nel 2020"Le parole del responsabile della Commissione Sport Giorgetti
Iacopo Nathan
VIDEO VN – Pierguidi: "Franchi ha vita solo con la Fiorentina, la spesa del Comune..."Michele Pierguidi dice la sua sulla situazione dello stadio Franchi
Iacopo Nathan
Marcheschi: "Franchi si può fare. La scelta più logica"
Lo sostiene il Consigliere regionale Paolo Marcheschi (Fdi) dopo aver partecipato al sopralluogo allo stadio con la commissione sport del Comune di Firenze
"Sono sempre più convinto che la struttura dello stadio Franchi sia la più adatta, la scelta più logica". Lo sostiene il Consigliere regionale Paolo Marcheschi (Fdi) dopo aver partecipato al sopralluogo allo stadio con la commissione sport del Comune di Firenze. "E' la struttura più adatta per Firenze che avrebbe un impianto nuovo e in sicurezza. Per la Fiorentina che realizzerebbe un bello stadio nuovo a minori costi ed in minor tempo e con importanti volumi commerciali. Per i tifosi che, finalmente, potrebbero andare in uno stadio coperto e con i servizi adeguati ad uno stadio moderno. Per gli abitanti del Campo di Marte che avrebbero la riqualificazione dell'area con minori disagi per i posti auto nella zona. Con ragionevolezza e con voglia di fare bene, si può fare. Tutti quanti dovrebbero, forse, fare un piccolo passo di lato, per farne uno grande in avanti".
Redazione VN
Ordine degli Architetti sul Franchi: "Serve un restauro per mantenerlo in vita"
Il parere del Consiglio dell'Ordine degli Architetti di Firenze sullo stadio Franchi
"Se l'attenzione torna a concentrarsi sul Franchi, è giusto chiamare le cose con il loro nome: non si deve parlare di restyling dello stadio, ma quello che serve al Franchi è un buon intervento di restauro. Che, nell'accezione moderna e completa del termine, significa garantire il mantenimento delle sue qualità vincolate ma anche la possibilità di integrazioni e aggiunte. L'opera di Nervi ha moltissimi significati da salvaguardare, ma non deve nemmeno essere corso il rischio che senza nessun intervento la struttura possa cadere a pezzi: deve essere trovato un punto di equilibrio tra la necessaria tutela e la possibilità di far vivere il monumento": è quanto sostiene il Consiglio dell'Ordine degli Architetti di Firenze dopo l'annuncio della Fiorentina di non partecipare alla gara pubblica per i terreni della Mercafir.
"Ribadiamo la proposta che avevamo lanciato qualche tempo fa: tutte le realtà coinvolte, società, soprintendenza, ministeri, istituzioni, si mettano insieme a un tavolo per definire quale possa essere la portata di trasformazione ammissibile, mettendo in chiaro tutte le rispettive esigenze, vincoli e possibilità. Con queste idee chiare venga poi bandito un concorso internazionale di architettura, che risponda a tutte le esigenze emerse, con regole precise. In questo modo sarà possibile capire se possa esserci una soluzione che soddisfi questi bisogni, un progetto compatibile con quello che deve essere mantenuto del monumento. È questa la via di uscita più rapida: anche il recente caso di Genova insegna che si possano fare concorsi velocemente", spiega il Consiglio dell'Ordine degli Architetti di Firenze, che conclude: "Un intervento sul Franchi potrebbe infine eliminare le incognite sul destino di una parte della città. Far funzionare il sistema stadio a Campo di Marte significherebbe mantenere in vita struttura e quartiere".
Redazione VN
FOTO: scale forate, tombini ammaccati, cavi elettrici in evidenza. Il tour all'interno dello stadio FranchiLe condizioni precarie dello stadio della Fiorentina
In mattinata vi abbiamo proposto una gallery che racconta le attuali condizioni dello stadio Franchi. Il Pentasport di Radio Bruno propone altre immagini che ritroviamo nel seguente tweet:
Redazione VN
Per Sinistra Progetto Comune "Sul Franchi si naviga a vista"
Il parere di Bundu e Palagi "Abbandonare Campo di Marte per l'ipotesi di uno stadio al Mercafir è soprattutto una volontà politica, gestita male"
"Questa mattina la Commissione Sport e Cultura si è riunita allo stadio Artemio Franchi con i tecnici del Comune, tra cui l'ingegner Alessandro Dreoni. Presenti anche il presidente ed i consiglieri del Quartiere 2.
Indipendentemente da quello che sarà il futuro del Franchi, le condizioni attuali necessitano di un restauro e/o restyling con copertura. Dalle risposte date alle domande dei consiglieri – sottolineano Antonella Bundu e Dimitrij Palagi – si evince come abbandonare Campo di Marte per l'ipotesi di uno stadio al Mercafir sia soprattutto una volontà politica, gestita male. Si capisce come non sia stata fatta alcuna ipotesi seria sul futuro del Franchi e dall'area di Campo di Marte. Soprattutto non ci è dato sapere come faremo fronte al milione e centomila euro (€1.100.000) che rappresenta la quota attuale che la Società Viola versa ogni anno nelle casse della città, per la manutenzione e per il personale dell'Artemio Franchi. Alla domanda su chi potrebbe usufruire dello stadio, oltre agli spettacoli già esistenti, ci è stato risposto – concludono Bundu e Palagi – che si potrebbe giocare a rugby ma questo sport non potrebbe mai garantire e sostenere i costi di manutenzione dello stadio".
Redazione VN
Franchi, quanto mi costi? Oltre tre milioni per la manutenzione
Tra Comune e Fiorentina il costo per la manutenzione ordinaria dell'impianto costa oltre tre milioni di euro l'anno
Cosa è emerso dal sopralluogo di ieri al Franchi tra i rappresentanti di Palazzo Vecchio e del Quartiere 2? Come scrive La Nazione, il Comune spenderà nel solo 2020 oltre due milioni di euro, il doppio di quello che incassa dalla Fiorentina. Anche la società viola, ieri assente nonostante i ripetuti inviti, investe molto sulla struttura che ha ormai bisogno di frequenti interventi di manutenzione: un milione e 100mila euro è il costo della convenzione con il Comune che andrà avanti fino al 2022, quello della manutenzione un altro milione e 250 mila euro. Non solo, la Fiorentina spende anche per la manutenzione ordinaria dei locali in uso esclusivo e di tutte le strutture realizzati dalla società: aree hospitality, sky box, tribuna stampa e naturalmente tutti gli impianti tecnologici.
Redazione VN
Ruggine, vernice finita e toppe: lo stadio finisce sotto i ferri
Molti punti critici all'interno del Franchi: la manutenzione costa 1,9 milioni
Da una parte lo stadio nuovo al momento resta un miraggio, dall'altra l'Artemio Franchi ha bisogno di una bella manutenzione. Come riporta il Corriere Fiorentino, basta fare un giro per rendersi conto che l'aspetto dell'impanto non è dei migliori. Nonostante il milione e 900 mila euro stanziati dal Comune, i punti critici sono diversi: la mancanza di copertura e gli anni che passano favoriscono infatti degrado e infiltrazioni d'acqua da minare la resistenza del calcestruzzo.
Gli operai sono al lavoro, ma quel che resta al momento è un effetto scacchiera dato dagli antiossidanti e dalla mancanza di verniciatura in alcuni punti. In alcuni punti addirittura, i ferri sono rimasti scoperti e con l'antiruggine a vista. Anche le scale in ferro sono piene di ruggine e in alcuni punti consumate e bucate, ci sono tombini rovinati e terreno sconnesso, muri con grosse infiltrazioni di acqua che lascia segni nerastri o color ruggine, pezzi di intonaco caduti e mai sistemati.
Redazione VN
Franchi, i paletti della Soprintendenza anche su seggiolini e maxischermo
Lo stadio sembra "intoccabile": ecco le limitazioni della Soprintendenza
La manutenzione del Franchi costa, ma quel che più sembra paradossale riguarda le autorizzazioni da parte della Soprintendenza: come scrive il Corriere Fiorentino, quello che emerge dall'incontro di ieri tra la Commissione Sport del Comune e quella del Quartiere 2, sono i tempi elefantiaci della burocrazia italiana. Basti pensare che il colore dei seggiolini e la tonalità di viola devono essere autorizzati dalla Soprintendenza, così come dopo un anno la Fiorentina non ha potuto ancora installare il nuovo maxi schermo già pronto per la mancanza del via libera.
Redazione VN
Di Giorgi (Pd): "Proporrò legge per ristrutturare il Franchi"
L'onorevole fiorentina del Partito Democratico, Rosa Maria Di Giorgi si fa portavoce di un'iniziativa legislativa per superare un empasse infrastrutturale
"Questa situazione di stallo a Firenze non può che preoccupare tutti noi. C'è bisogno di una legge diversa che consenta ristrutturazioni anche importanti negli stadi comunali". A fronte della possibilità di investimento di capitali da parte di Rocco Commisso ma di una sua indisponibilità, ufficializzata ieri, di partecipare al bando per l'area Mercafir, l'onorevole fiorentina del Partito Democratico, Rosa Maria Di Giorgi si fa portavoce di un'iniziativa legislativa per superare un empasse infrastrutturale che procastinandosi rischia di danneggiare la città e la squadra.
"Gli stadi comunali, anche se tutelati come beni di interesse storico artistico o riconosciuti come monumenti nazionali, potranno essere ristrutturati con la sola delibera dell'amministrazione comunale competente. Il nuovo progetto, autorizzato dalla Soprintendenza, dovrà mantenere parti esterne del precedente stadio, in grado di assicurarne la memoria e la tradizione architettonica.
E' questo il contenuto della proposta di legge che depositerò oggi stesso in Parlamento e che, una volta approvata, renderà più semplici le procedure e meno stringenti i vincoli per la ristrutturazione dello stadio Franchi, in maniera da accogliere le sollecitazioni che ci arrivano da più parti, non ultimo dal presidente della Fiorentina Rocco Commisso che ieri ha lanciato un appello alle Istituzioni.
Un provvedimento di carattere generale, che salvaguarda l'ordinamento posto a tutela dei beni storici ed architettonici, e riguarda esclusivamente gli stadi, ovvero strutture che se non aggiornate nella loro funzione, rischiano di decadere e diventare dei luoghi di degrado, come sta accadendo ad esempio allo stadio Flaminio di Roma.
Ho letto la lettera di Commisso e la risposta del Sindaco. Spero che si possa trovare una soluzione. Non credo ci siano chiusure di principio da parte del Ministero. Si deve andare fino in fondo nel verificare questa possibilità", ha concluso Di Giorgi.
Controradio.it
Redazione VN
On. Di Giorgi: "Pronto disegno di legge per il Franchi. Il ministero sarà sensibile. Commisso? Presto lo sentirò"
Le parole dell'onorevole sulla nota questione Stadio
L'onorevole Rosa Maria Di Giorgi è intervenuto ai microfoni del Pentasport di Radio Bruno per parlare della nuova possibile
Gli stadi sono aeree pregiate delle città, non dobbiamo far degradare una struttura così importante, come sta accadendo per lo stadio Flaminio a Roma. Abbiamo un nuovo proprietario che vuole investire su quest'area, tutte le norme burocratiche che sta incontrando gli faranno sicuramente accapponare la pelle, presto avrò la possibilità di parlarci. Il restyling del Franchi è l'idea più percorribile per avere un nuovo stadio nel centro di Firenze. Possiamo lavorare per introdurre delle nuove normative entro poche settimane per tutelare proprio il possibile restauro degli stadi comunali italiani e non considerarli più come semplici beni culturali. La proposta di legge è già pronta, lavoreremo al meglio per ottenere i massimi risultati in tempi brevi come richiede Commisso. Il ministero come il comune di Firenze hanno a cuore le sorti di uno stadio che rappresenta la storia di Firenze, per questo credo che saranno sensibili.
Redazione VN
Pres. Architetti sul Franchi: "Non dobbiamo dimenticarci di Nervi. Sbagliato avere un atteggiamento superficiale"
Le parole di Duilio Senesi
Duilio Senesi, presidente dell'ordine degli architetti di Firenze, è intervenuto al Pentasport di Radio Bruno per parlare dell'accesa questione Stadio:
Dobbiamo ricordarsi chi è stato Pier Luigi Nervi, che senza i calcolatori di adesso è riuscito a costruire un monumento, il restauro è necessario ma serve il rispetto verso una persona unica come è stato Nervi. Firenze è una città metropolitana, tutti i suoi undici comuni fanno parte di Firenze, dobbiamo uscire da questa mentalità provinciale, l'unico problema di costruire lo stadio "fuori" Firenze resterebbe solo il futuro della zona di Campo di Marte. Legge sugli Stadi Comunali? Non so se la soluzione legislativa sia la migliore, ma ricercare un punto di equilibrio tra le esigenze tutelari e il futuro del Franchi, è il punto fondamentale da cui partire. Non possiamo avere un atteggiamento superficiale, serve approfondire tutti i temi per esprimere un giudizio adeguato senza farsi trascinare dalle emozioni
Redazione VN
Restyling Franchi, si può. Ecco la ricetta di Nardella che può riavvicinare Commisso
Togliendo potere alla Soprintendenza, rimettere mano sul Franchi si può. Ecco la ricetta che può servire a Commisso
Il restyling del Franchi si può. Dopo le parole di Nardella ieri a La Gazzetta dello Sport si riapre il sipario sulla possibilità di sbloccare in tempi rapidi la situazione relativa a stadi monumentali come quello di Firenze o il Dall'Ara di Bologna. Come? Modificando la legge (firmata proprio da Nardella) che può aggirare alcuni vincoli e poggia su tre novità – scrive Repubblica – soprattutto quella di ridimensionare il peso delle soprintendenze. Non un guerra, bensì una scelta di buonsenso.
Una delle sfaccettature della (nuova) legge sugli stadi che interessa Commisso è quella di poter disporre di incentivi fiscali, defiscalizzazione e riduzione delle tasse sul patrimonio se un imprenditore volesse acquistare l'impianto. E calata nella realtà fiorentina questo passaggio andrebbe incontro alla doppia esigenza del n° 1 viola di poter disporre di uno stadio di proprietà e contenere i costi. L'altra è dare ai sindaci poteri straordinari per trovare investitori, ma anche per la concessione e la vendita.
Agendo in questa direzione si limitano i poteri della Soprintendenza, e si va a snellire una macchina burocratica – si legge sul quotidiano – che al momento limita di molto la possibilità di intervenire sul Franchi al di là di qualche piccolo restyling. Il rischio è quello che l'impianto fiorentino faccia la fine del Flaminio di Roma, e che il Comune si ritrovi con una "scatola vuota" qualora Rocco decide di costruire il nuovo stadio altrove. Per questo anche in Palazzo Vecchio serve una svolta, e questa ulteriore presa di posizione di Nardella riapre il dialogo con la Fiorentina. Anche perché per il primo cittadino di Firenze vedere la squadra viola emigrare in un comune limitrofo sarebbe una grande sconfitta.
Redazione VN
Soprintendenza, Pessina sul Franchi: "Negozi e ristoranti? Sotto le curve. Vi spiego la situazione"
Pessina torna a parlare della ristrutturazione del Franchi
Il soprintendente ai beni architettonici e paesaggistici Andrea Pessina ha rilasciato una lunga intervista a Repubblica. Ecco il passaggio in cui parla dello stadio Franchi:
Ribadisco che la Soprintendenza auspica che la Fiorentina continui a giocare al Franchi. È un problema di progetto. L'unico a noi presentato prevedeva la demolizione del 40% del Franchi e non era accettabile. Nelle carte di Nervi però abbiamo verificato l'esistenza di una variante mai realizzata che prevedeva l'uso degli spazi sotto le curve: coperti con vetrate potrebbero ora ospitare negozi e ristoranti. Noi non facciamo i progettisti. Forse tanto il Comune, che già lo aveva in mente, quanto la Fiorentina, potrebbero ora pensare a un concorso internazionale di idee.
Potrebbe essere la strada giusta.
Redazione VN
Il soprintendente Pessina: "Restyling Franchi partita aperta, serve trovare equilibrio"
Le parole di Pessina: "Lo studio che ha portato il vincolo del Franchi ha permesso anche di reinvenire alcune idee progettuali che Pierluigi Nervi"
Andrea Pessina, soprintendente ai beni architettonici e paesaggistici di Firenze ha parlato ai microfoni della Rai. Queste le sue dichiarazioni: "Abbiamo ben chiaro il pericolo che il Franchi venga abbandonato, sarebbe un corpo svuotato di un'anima. Uno stadio di calcio è bello che continui ad essere tale, è sempre stata la casa della Fiorentina. Si apre la partita su cosa voler fare del Franchi. Lo studio che ha portato il vincolo del Franchi ha permesso anche di reinvenire alcune idee progettuali che Pierluigi Nervi non aveva realizzato tra cui chiudere parzialmente gli spazi che sono collocati proprio sotto le curve. Questo permetterebbe di ricavare una serie di ambienti che potrebbero appunto avere la destinazione più varia, anche commerciale. Bisogna trovare un equilibrio tra l'edificio che è di fatto un monumento dell'architettura del '900 e l'esigenze della società. Se l'esigenze commerciali diventano preponderanti al punto di voler cancellare una fetta consistente dello stadio o di non voler cercare un dialogo con lo stadio questo potrebbe essere un problema".
Redazione VN
Ministro, PD, Comune: ora il Franchi è un caso che imbarazza la politica. La Fiorentina...
La situazione
Sullo stadio Franchi di Firenze ci sono due certezze. La prima è che nella direzione generale del ministero ai beni culturali si terrà in settimana la riunione sui vincoli, sul procedimento e sulle carte prodotte dal soprintendente Pessina. La seconda che l'iter parlamentare della legge per gli interventi sugli stadi vincolati come monumenti andrà avanti in ogni caso. Ieri la giornata sull'asse Roma-Firenze non è stata facile, con l'irritazione e lo stupore del ministro Franceschini per le ultime dichiarazioni della deputata dem Di Giorgi, che sta portando avanti proprio la suddetta legge. Palazzo Vecchio ieri ha preferito non commentare, ma guarda con attenzione a Roma anche per capire se nell'immediato arriveranno segnali sulla rigidità dei vincoli del Franchi. E la Fiorentina? Non ha alcuna intenzione di proseguire nel tira e molla, sorpresa anche dalla diversità di idee tra Pessina e Comune circa la demolizione delle curve. Lo scrive il Corriere Fiorentino.
Redazione VN
"Nuove regole per restyling Franchi, io ci credo. Stadio a Campi non coerente. Sosterrò Commisso come i DV"
Il sindaco di Firenze replica alle recenti questioni sullo stadio della Fiorentina
Dario Nardella torna a parlare della questione stadio, dopo gli ultimi fastidi fatti filtrare dalla Fiorentina e da Commisso: "Io non commento retroscena e rumors. Confermo la mia linea: lavorare con tutti gli strumenti per consentire ristrutturazioni anche importanti di stadi-monumenti. L'Italia è oberata da vincoli. Per me resta una priorità mantenere il Franchi e rilanciarlo" ha detto il sindaco di Firenze a Lady Radio. "Ristrutturare il Franchi deve tenere conto anche del contesto (parco, grande area attorno). Le regole possono essere cambiate e sono fiducioso in tal senso. Stadio a Campi? La storia della Fiorentina è legata a Firenze. Firenze e la Fiorentina sono un tutt'uno e dunque bisogna essere coerenti con questo concetto. La variante alla Mercafir quando sarà completata lo renderemo noto. Io sono dalla parte di chi vuole investire sulla città – ha aggiunto Nardella -. L'ho già fatto coi Della Valle, lo farò anche con Commisso. Chi vuole aiutare Firenze e la Fiorentina ha l'appoggio del sindaco".
Redazione VN
Sandrelli: "Il Franchi è un problema della città, non di Commisso. Nardella lo capisca"
Le parole del giornalista intervenuto in A pranzo col Pentasport di Radio Bruno
Massimo Sandrelli si è espresso così sulla questione stadio e in particolare sulla querelle intorno all'Artemio Franchi:
Non è un problema di Commisso o della Fiorentina, è un problema di città. Se lo stadio Franchi viene abbandonato diventa un problema enorme. Ma poi chissenefrega delle scale elicoidali e di tutti i vincoli sullo stadio, che è un impianto ormai desueto. Possono fare le foto e conservarle in un museo, ma poi si butta giù e si ricostruisce. Nardella deve trovare il modo di andare oltre perchè questo rischia di diventare un bubbone sociale.
Redazione VN
Nardella: "L'obiettivo è lavorare sul Franchi: a cosa servono stadi nuovi se non rimettiamo quelli vecchi?"
Dario Nardella parla dello stadio, vicenda che si sta sempre più complicando
Il sindaco di Firenze Dario Nardella è intervenuto in collegamento su Controradio. Fra i temi affrontati, anche quello relativo allo stadio della Fiorentina che ora vorrebbero farlo a Campi Bisenzio:
Il bando per l'area Mercafir è ancora aperto (scade domani ndr). Per noi rimane sempre un obiettivo lavorare sul Franchi. Ritengo che l'iniziativa parlamentare di una norma che riguardi non solo Firenze ma tutte le città italiane che hanno stadi sottoposti a vincoli, sia opportuna. Anzi, è necessaria e la sto sostenendo attivamente perché è inutile parlare di stadi nuovi se non riusciamo neanche a rimettere a posto quelli vecchi. Queste strutture potrebbero essere ammodernato in modo funzionale per i tifosi, ma anche per le esigenze delle società.
Redazione VN
Goggioli denunciò il (grosso) problema dello stadio 50 anni fa! Il documento originale
Nel febbraio del 1969, con la Fiorentina in piena corsa verso lo scudetto, il noto giornalista fiorentino Giordano Goggioli (nonché grande ex pallanotista) denunciò la precaria situazione del "Comunale" di Campo di Marte sul
Nel numero di febbraio 1969 di "Alé Fiorentina" (noto mensile di informazione viola pubblicato fra il 1965 ed il 1972) si poteva leggere un bell'editoriale di Giordano Goggioli, "penna raffinata" del periodo (nonché sportivo con un grande passato nella squadra della Rari Nantes Florentia), in cui veniva denunciato lo stato in cui imperversava lo stadio fiorentino che, da li a pochi mesi, avrebbe salutato il secondo scudetto della Fiorentina. Trattasi di un documento di un'attualità unica considerati i temi trattati e le problematiche rilevate.
Considerato che da allora sono passati, esattamente, 51 anni e visto il tema decisamente "caldo", abbiamo deciso di riproporre il testo integrale di quell'articolo, in modo da poterne constatare l'incredibile attualità frase dopo frase nonostante il mezzo secolo intercorso.
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Quando trentasei anni orsono fu inaugurato lo stadio comunale [cioé nel 1933, quando vennero terminate le curve e la torre di Maratona, ndr], la magnifica costruzione dovuto all'architetto Pier Luigi Nervi, autorità internazionale in fatto di edifici in cemento armato, suscitò un'ondata d'ammirazione in tutta l'Europa. Firenze, si disse (ed era perfettamente vero), ha lo stadio più bello del continente e pochi in tutto il mondo possono sostenere il confronto con esso. La stampa internazionale dette la più ampia pubblicità alla cosa, e dappertutto gli esperti e i profani poterono ammirare la linea snella e possente insieme di tutto l'edificio, della sua agile tettoia, delle varie soluzioni tecniche tutte risolte modernissimamente e senza, per questo, negare la incomparabile tradizione estetica delle costruzioni fiorentine dal trecento in poi. Ammiratissimo fu il campo di gioco costruito in modo da garantirne la regolarità e la perfetta praticabilità in qualsiasi condizione climatica. Oggi questo stadio, pur restando bellissimo, è uno dei tanti crucci dei nostri sportivi. Il tempo non ne ha diminuito il valore estetico, il suo campo ha ancora un fondo perfetto, ma con l'espandersi dello sport e in conseguenza di alcuni dolorosi incidenti non è più sufficiente a contenere il pubblico richiamato dalle grandi manifestazioni. Così Firenze ha dovuto rinunciare a grosse partite internazionali, che, tra l'altro, non interessano soltanto gli sportivi, ma il turismo con tutti i suoi agganci commerciali e industriali.
Sotto questo aspetto si incontra qualche difficoltà anche in ordine a certe importanti partite di campionato; e più se ne incontreranno, se la Fiorentina – come tutti ci auguriamo – continuerà nella sua attuale bella corsa fra le aspiranti allo scudetto, o anche soltanto se riuscirà a restare arbitra fra le squadre che puntano al massimo successo finale.
C'é dell'altro, però. La pista di atletica leggera non è fatta in modo tale da poter ospitare manifestazioni a carattere olimpico e neanche semplici manifestazioni internazionali, il che concorre largamente a ridurre la nostra città al rango di centro del tutto provinciale, giacché oggi lo sport non è più una componente che se c'é va bene, ma se non c'é fa lo stesso; è, semmai, un preciso segno distintivo del progresso e dell'attrezzatura civile di una città veramente moderna.
Il problema dello stadio, quindi, lungi dall'essere un fatto di poco momento e di interesse limitato a una porzione della cittadinanza, è problema di tutti e, quindi, dell'amministrazione comunale.
L'amministrazione comunale, però, non sembra se ne sia ancora accorta. Se ne parla da anni, in pratica dal dopoguerra (ma già prima della guerra c'era chi aveva prospettato il problema) e ultimamente – un ultimamente che, però, risale alla vigilia delle elezioni amministrative [che si tennero nel novembre del 1964, ma che non garantivano la governabilità, come succedeva spesso in quel periodo, in cui le giunte erano guidate da sindaci della D.C., ndr] – pareva si fossero mossi i primi concreti passi con un accordo tra il Comune e la Fiorentina che, pur essendo soltanto affittuaria dello stadio, aveva offerto una sua generosa collaborazione tecnica e finanziaria. C'erano stati diversi diversi colloqui tra il presidente Baglini e gli amministratori comunali e c'era stato anche un accordo che soddisfaceva tutti e che non aveva bisogno d'altro che della sanzione ufficiale.
Bene: oggi siamo quasi al punto di prima o quasi. Forse sarà costruita l'auspicata palestra sotto le gradinate di Maratona e quasi certamente il Comune provvederà a certi lavori di manutenzione assolutamente indilazionabili. Ma della vera grossa questione, ossia della sistemazione totale dello stadio in modo da renderlo capace di ospitare pubblici e manifestazioni ad alto livello nazionale e internazionale sia calcistiche, che atletiche che d'altro genere sportivo, si continua a parlare in termini molto vaghi. In una sua abbastanza recente intervista, il dott. Mario Leone, assessore comunale allo sport, dopo avere ammesso che "negli ultimi anni si è speso molto per dei «rattoppi»" e dopo avere annunciato di aver "chiesto e ottenuto ulteriori lavori per 14 milioni" e riaffermato la "buona volontà" del Comune, ha detto che "l'aspetto più positivo del recente colloquio col comm. Baglini e i suoi più diretti collaboratori è stato la constatazione che amministrazione comunale e Fiorentina intendono adottare un linguaggio improntato al massimo realismo e sono disposte a collaborare" ed ha concluso esprimendo la sua fiducia in un "concorso di idee" che entro 3 mesi dovrebbe partorire un perfetto progetto per la ristrutturazione dello stadio.
"Campa cavallo che l'erba cresce", si dice a Firenze. Purtroppo abbiamo l'impressione che erba ne dovrà rasare parecchia l'ottimo Materassi sul campo dello stadio, prima che si faccia qualcosa sul serio. E non ci rimetterà soltanto la Fiorentina, ma Firenze, il che è assai peggio con tutto l'amore che abbiamo per la società e per la squadra viola.
Roberto Vinciguerra
@RobWinwar
Restyling Franchi, Nardella punta sul decreto Semplificazione. Fiorentina fredda
Il comune pensa alla ristrutturazione del Franchi. E poi? La Fiorentina si potrà accontentare degli spazi commerciali? Siamo al dunque
Anche su La Nazione trova spazio il dibattito sullo stadio. A Firenze la questione è calda e, dopo il burrascoso tramonto dell'opzione Mercafir, i messaggi a distanza fra il sindaco e la proprietà viola si sono moltiplicati. Ieri Nardella ha rilanciato l'ipotesi di una cittadella dello sport nella zona di Campo di Marte: il sindaco spinge per un intervento sul decreto Semplificazione al quale stanno lavorando i ministri Franceschini e De Micheli e che arriverà sul tavolo del governo a inizio di giugno. La partenza per il cambio di rotta del comune, da Mercafir alla ristrutturazione del Franchi, sta tutta in quel decreto.
Campo di Marte si trasformerà nella cittadella dello sport. Un grande parcheggio interrato, viale Paoli pedonalizzato. E poi? La Fiorentina si potrà accontentare degli spazi commerciali? Siamo al dunque. Perché chi si farà carico del restyling dell'impianto potrà avere a disposizione 30mila metri quadri, suddivisi fra commerciale, direzionale e ricettivo. Esattamente come previsto nell'area Mercafir. Potrebbe essere arrivato il momento del disgelo ma intanto, in attesa di conoscere i dettagli della proposta, la reazione informale della Fiorentina è stata molto fredda.
Redazione VN
Franchi, quale futuro? Il rischio è doppio: restyling... senza la Fiorentina
Nardella lavora al decreto Semplificazione: ma c'è il rischio che si dia il via al restyling senza la Fiorentina
Con la Fiorentina sempre più orientata a spostarsi verso Campi Bisenzio resta da capire cosa ne sarà del Franchi. Nella giornata di ieri il sindaco Dario Nardella ha fatto sapere pubblicamente che lo stadio di Firenze è e resterà quello a Campo di Marte, ristrutturato. Ma La Nazione si chiede: cosa succederà se davvero Rocco Commisso dovesse portare a termine la trattativa per la nuova casa viola fuori dai confini cittadini? Servirà una variante urbanistica ma a prescindere da come andranno le cose, la prima operazione da portare a termine è di far decadere i vincoli che non consentono un vero ammodernamento della struttura. Nardella sta lavorando per proporre una modifica alla legge Lotti-Nardella che consenta la costruzione di zone commerciali, uffici e alberghi – anche in altre zone del territorio comunale – per facilitare investimenti privati nel caso di ristrutturazione di stadi "storici". E con la Fiorentina che vuole dirottare verso la Piana, il Comune si ritroverebbe a dover finanziare un restyling e contemporaneamente a trovare una soluzione che ne preveda un diverso utilizzo.
Redazione VN
On. Di Giorgi: "Restyling Franchi possibile dopo aver mantenuto le sue parti identitarie"
L'intervista alla parlamentare del Pd, Rosa Maria Di Giorgi
Rosa Maria Di Giorgi, parlamentare del Partito Democratico che ha proposto la legge per salvaguardare alcune strutture sportive, come gli stadi, è stata intervistata ieri da Controradio:
Stiamo lavorando a questa legge che ho presentato diversi mesi fa e che potrebbe essere trasformata in emendamento all'interno del decreto semplificazione in cui si dice, in sostanza, che alcuni stadi e strutture in Italia hanno la necessità di non cadere nel degrado. La proposta che abbiamo fatto credo che possa essere d'aiuto anche per Firenze. Proponiamo che vengano mantenute le parti identitarie del Franchi come le scale elicoidali e la torre di Maratona. Mantenendo queste parti penso che si possa poi puntare ad una ristrutturazione importante. Non ci devono essere irrigidimenti e ho trovato delle aperture da parte del soprintendente. Ma non ci deve essere irrigidimento neanche da parte della proprietà viola (...). Penso che l'emendamento sarà approvato a giugno.
Redazione VN
"Cittadella dello sport a Campo di Marte? Che senso ha se non ci sarà più la Fiorentina"
Il parere di Alessandro Bocci del Corriere della Sera
Intervenuto a Radio Bruno Toscana, il giornalista del Corriere della Sera, Alessandro Bocci, ha parlato anche dell'eventuale realizzazione del nuovo stadio della Fiorentina a Campi Bisenzio:
Se bisogna andare a Campi, ci andremo. La cosa grave è l'ottusità della politica. Non ce l'ho con il soprintendente Pessina, ma con chi permette di considerare monumento intoccabile il Franchi. Non ho mai visto una persona in coda per vedere lo stadio. La politica si conferma il nostro anello debole. Salviamo le scale, ma rifacciamo il Franchi che deve essere moderno. Sono sicuro che Nervi sarebbe d'accordo. Nardella ha detto che a Campo di Marte nascerà la cittadella dello sport? Che senso ha se la Fiorentina non giocherà più al Franchi.
Redazione VN
L'architetto: "Necessario mantenere le strutture nel tessuto vivo della città. Serve il restauro del Franchi"
Le parole dell'architetto sulla nota questione stadio
L'architetto Fabrizio Rossi Prodi, intervenuto al Pentasport di Radio Bruno, ha parlato delle possibilità di costruire una Cittadella Viola nella città fiorentina:
La direzione verso cui molte realtà stanno andando è una sorta di Parco dello Sport con diverse strutture valide sia per il tempo libero che la ristorazione. Questo è assolutamente centrale ed importante per i progetti futuri delle società. Quanto è possibile riuscire a mettere in piedi un progetto del genere a Firenze? Capisco che un imprenditore americano si trovi spaesato di fronte a tutte le liturgie che abbiamo in Italia. Occorre un buon programma e un buon progetto, oltre alla capacità delle autorità superiori di saper ascoltare, ma non vedo problemi significativi verso questa strada. La soluzione più avanzata è quella di mantenere le strutture più importanti nel tessuto vivo della città, ovviamente occorrerrà un servizio pubblico avanzato per raggiungere lo stadio senza difficoltà. Inoltre lo stadio andrebbe qualificato per viverlo tutta la settimana non solo per le due ore della partita, a questo servono le strutture attorno. Andrebbe affrontato un pensiero sul restauro del Franchi, a partire dalla struttura dello stadio che è anche bellissima, dobbiamo renderla moderna. Lo stadio Franchi è un valore aggiunto per i fiorentini e per questo è necessario restaurarlo e non abbandonarlo.
Redazione VN
Giani: "Ripartire dalla riqualificazione del Franchi"
Riqualificazione del Franchi o nuovo stadio? Il dibattito è aperto
Da una parte Firenze, dall'altra Campi Bisenzio. Dove sorgerà, se sarà realizzato, il nuovo stadio della Fiorentina? Oppure "vincerà" la via del restyling del Franchi? Sul Corriere Fiorentino troviamo un breve virgolettato di Eugenio Giani, presidente del Consiglio regionale:
Una scelta come quella dello stadio deve essere oggetto di una pianificazione di area metropolitana, non di rapporti individuali tra titolari di un terreno e la Fiorentina. Nardella ha espresso una posizione chiara sulla riqualificazione del Franchi: da lì si deve ripartire. Se non matura, si fa un ragionamento di pianificazione, infrastrutture comprese.
Redazione VN
Franchi, Fiorentina scettica sul decreto semplificazioni. Ecco quando Commisso dovrebbe parlare
Commisso è stanco di aspettare e il 6 giugno, anniversario del suo arrivo a Firenze, dovrebbe parlare
Il Corriere Fiorentino si concentra anche sull'eventuale restyling del Franchi. Dalla sede viola trapela un profondo scetticismo su quanto potrà arrivare dal "decreto semplificazioni" che, in teoria, dovrebbe permettere interventi massicci per ristrutturare i cosiddetti "stadi monumento". Stanco di aspettare insomma, Rocco (che dovrebbe parlare il 6 giugno in occasione dell'anniversario del suo arrivo a Firenze) ha fatto la sua scelta, ed è (molto) difficile che possa tornare indietro. Per andare avanti, però, c'è da camminare.
Redazione VN
Di Giorgi: "L'obiettivo deve essere il restyling del Franchi con la cittadella a Campo di Marte"
L'onorevole del PD è tornata a parlare della vicenda-stadio durante la trasmissione Platinum Calcio
Lo stadio della Fiorentina deve restare all'interno dei confini di Firenze: l'obiettivo è quello di ristrutturare il Franchi e creare la cittadella dello sport a Campo di Marte. E' sulla stessa lunghezza d'onda del sindaco Dario Nardella la deputata PD Rosa Maria Di Giorgi, sostenitrice del restyling del vecchio Comunale anche grazie alla legge su cui sta lavorando in Parlamento. Dopo il botta e risposta a distanza con il Ministro Franceschini, per l'onorevole "non è cambiato nulla e noi andiamo avanti con il nostro lavoro affinché gli stadi e gli impianti sportivi non vengano abbandonati. Io non ho contatti con la Fiorentina, ognuno agisce secondo le proprie finalità, tenere lo stadio a Firenze è quello che tutti i cittadini vogliono. Ovviamente valorizzare il Franchi sarebbe difficile se la squadra della città andasse a giocare da un'altra parte e non penso che fare lo stadio nuovo a Campi Bisenzio sia più semplice e veloce. Dobbiamo puntare al restyling ed alla cittadella dello sport a Campo di Marte". Queste le sue parole durante la trasmissione Platinum Calcio su Italia 7.
Redazione VN
Pierguidi: "Firenze ha bisogno di un nuovo Franchi, lavoriamo per abbattere i vincoli"
Le parole di Michele Pierguidi, presidente del Quartiere 2 di Firenze
Su Repubblica Firenze troviamo alcune parole di Michele Pierguidi, presidente del Quartiere 2, da sempre a favore della ristrutturazione dell'Artemio Franchi:
La Fiorentina ha bisogno di un nuovo stadio, Firenze ha bisogno di un nuovo Franchi. Lavoriamo per abbattere i vincoli. Si può fare un'area commerciale, un parcheggio interrato. Non mi scandalizzerebbe anche un albergo. Dobbiamo provarci.
Redazione VN
Torselli (FdI): "Favorevole a restyling del Franchi. Stadio a Campi? Pace"
Il parere di Francesco Torselli, coordinatore toscano di Fratelli d'Italia, su Franchi e nuovo stadio
Il coordinatore toscano di Fratelli d'Italia, Francesco Torselli, è intervenuto questa mattina durante la trasmissione Targettopoli Live parlando anche della questione stadio:
Nel 2011 l'allora PDL presentò una proposta del restyling dell'Artemio Franchi, lo presentò il mio capogruppo Giovanni Galli. La proposta venne firmata anche da me. Prevedeva già tutto, era un atto di indirizzo, ovvero il tipo di progetto, gli attori da coinvolgere, era un progetto di restyling dell'Artemio Franchi che si inseriva in un altro progetto fatto quando c'era Domenici sindaco e che aveva un senso.
Il restyling del Franchi ha senso, infatti, solo all'interno del vecchio progetto di Domenici ovvero di trasformare Campo di Marte in una cittadella dello sport. Era un progetto ambiziosissimo, con l'interramento di Viale Paoli, i parcheggi sotterranei, la pedonalizzazione a raso. Questo è morto negli anni. Al progetto di riqualificazione votò contro tutta la maggioranza, Pierguidi compreso, Nardella compreso e Renzi fece votare contro i suoi dicendo che la scelta politica del Partito Democratico era il nuovo stadio, non dicendo poi dove. Una scelta politica alla quale anche Pierguidi votò contro e che intervenne dicendo che noi guardavamo al passato. Da lì poi partì una seconda fase. Renzi fece una campagna elettorale dicendo che avrebbe fatto vedere l'area dove sorgerà lo stadio alla prima giornata della stagione calcistica successiva. Poi è successo qualcosa che non mi sono spiegato. D'improvviso l'amministrazione comunale fiorentina cambia. Pierguidi si staccò, Renzi non parlò più di Stadio e una parte del PD fiorentino si innamorò della Mercafir. E questa è diventa la battaglia: Mercafir o Morte.
Se dovessi scegliere io sceglierei per la cittadella a Campo di Marte, Restyling del Franchi ma non va lasciato come adesso, va creato uno spazio tutto intorno. Ora tutti sanno che andare allo stadio può costare 28 euro, perché non parcheggi per bene. Se hai fortuna costa zero, se non hai fortuna costa 28 euro. Non si può andare avanti così.
Se la scelta dovesse essere nuovo stadio sono liberale: se si fa a Campi? Pace. Ormai viviamo in un mondo dove la sinistra ci ha raccontato per anni che le tramvie servivano per unire Campi e Sesto a Firenze. Se lo stadio si fa a Campi, va alla fine di una di quelle due tramvie.
Redazione VN
Stadio, Nardella cambia strategia e punta tutto sul restyling
Il punto sul nuovo impianto
Secondo quanto riportato da Repubblica, il sindaco Dario Nardella si prepara ormai a cambiare strategia. Il pensiero del sindaco, secondo il quotidiano, sarebbe riassumibile nella seguente frase: "Io non sono certo contro la Fiorentina, anzi. Continuo a lavorare per lo stadio a Firenze ma non posso oppormi qualora le decisioni della società fossero diverse".
Siamo lontani dall'approvazione del progetto Campi ma non è un totale rifiuto come in passato. Se Rocco Commisso optasse per un impianto al di fuori del comune di Firenze non ci sarebbe ostracismo. Palazzo Vecchio comunque non si è arreso e punta forte sul restauro del Franchi, l'ultima carta rimasta nel mazzo dell'amministrazione. In merito sono attese novità a Giugno. Il percorso parlamentare per arrivare ad una modifica del codice dei beni culturali che renda fattibile una ristrutturazione del Franchi, è ricominciato.
Redazione VN
Stadio: oggi parla Nardella, sabato la replica di Commisso
Oggi alle 12.30 la conferenza di Dario Nardella sul tema nuovo stadio
La Nazione si concentra sul nuovo stadio. Su questo tema il sindaco di Firenze, Dario Nardella, ha convocato per oggi alle 12.30 una conferenza stampa. Commisso, intanto, sabato festeggerà il primo anno da presidente della Fiorentina. Ovviamente non sarà a Firenze, ma ha già fatto sapere che anche da New York farà sentire forte e chiara la sua voce sul nuovo stadio che ha sempre considerato fondamentale per la crescita della squadra.
Restyling del Franchi
Il percorso parlamentare per ottenere una modifica del codice dei beni culturali che consenta la ristrutturazione del Franchi è avviato. Ma è irto di ostacoli visto il deciso stop minacciato dal ministro Franceschini solo pochi giorni fa. La speranza è di arrivare a una qualsiasi conclusione entro la fine del mese. Ammesso che il ministero delle belle arti decida di derogare a quanto finora sostenuto e autorizzi un deciso intervento sullo stadio fiorentino: abbattimento delle curve compreso.
Redazione VN
Nardella: "Anche io sto con Rocco, mi batterò con la Soprintendenza. Campi? Non mi opporrei"
La conferenza stampa del sindaco in diretta testuale grazie al nostro inviato a Palazzo Vecchio
Dario Nardella prende la parola da Palazzo Vecchio per affrontare il tema stadio, argomento tornato caldissimo negli ultimi giorni. Ecco le sue parole:
"Siamo molto impegnati e ci attendono mesi di grande sforzo, ma non ho voluto rinunciare a dire alcune cose definitive di persona. Non si è giocato, non abbiamo avuto modo di commentare nulla a parte il tema stadio. Io sono attento a non fare dichiarazioni inutili, mi piace parlare coi fatti. Ho letto alcune ricostruzioni che non sono veritiere, e dunque vi dirò cosa penso di fare per il futuro e per il bene di Firenze.
Anche io sto con Rocco, da un anno, fin dal primo giorno al Franchi insieme a lui. Mi associo a chi ha messo gli striscioni, lo faremo anche noi qui a Palazzo Vecchio. Anche oggi, io sto con Rocco. Ho per lui e la sua famiglia il massimo rispetto, anche per Giuseppe Barone, col quale non ho mai smesso di essere in contatto, anche nelle ultime ore. Col Presidente ci siamo sentiti diverse volte per telefono, e lo aspetto a Firenze a braccia aperte il prima possibile.
Il dibattito sullo stadio risale a ben 51 anni fa e io dalla mia elezione nel 2014 ho sempre lavorato pancia a terra per questo obiettivo, senza fermarmi. Nessuno, in 10 mesi, ha fatto tante cose quante ne abbiamo fatte noi, dalla variante al bando pubblico. La vicenda della Mercafir è andata, e adesso si va avanti. E non è stato tempo perso, perché la variante servirà comunque per il nuovo polo della Mercafir. I sindaci devono applicare le leggi, io ho fatto solo questo: non posso stabilire io i prezzi di un'area o i costi della relativa urbanizzazione. Purtroppo siamo anche noi vittime di una burocrazia che ci vincola su qualsiasi decisione. Non ho nessun tipo di rimorso nei confronti del lavoro che ho fatto, né puntualizzazioni da fare a Commisso.
Stadio a Campi? La proprietà della Fiorentina ha la libertà di valutare qualunque ipotesi e di presentare qualsiasi progetto, io non lo contesterò mai. E io non ho nessuna irritazione, gelosia o invidia per altri Comuni. Se la proprietà vorrà tenere lo stadio a Firenze, io sarò sempre pronto a fare il possibile, a cominciare dal Franchi e dalla cittadella di Campo di Marte, con riqualificazione di tutta l'area (cosa che è nel mio programma di mandato fin dall'inizio, come obiettivo). Andrò avanti nei confronti di Soprintendenza, Beni Culturali, Governo e Parlamento: nessuno si può permettere di abbandonare uno stadio come il Franchi perché considerato un monumento, a prescindere dalle libere decisioni della proprietà.
A proposito della questione degli stadi: non c'è un problema a Firenze, ma in Italia, ed è una vergogna internazionale che non solo non si riescano a fare stadi nuovi, ma che sia pure complicato ripensare quelli vecchi. Gli unici casi sono stati possibili riedificando sugli impianti precedenti (Juventus, Udinese, Atalanta, ndr). Non è un caso, e io trovo assurda la quantità di vincoli sugli stadi italiani storici che sono slegati dalla fruizione pubblica. E lo dico da persona che ha studiato e insegnato la materia. Gli enti pubblici devono favorire la fruizione dei beni culturali: è un obbligo, non una facoltà. Lo dice la Legge. Una cosa è un acquedotto romano, un'altra è uno stadio in cemento armato, progettato per fare sport. Concludo trasmettendo la serenità con la quale continueremo a lavorare da qui ai prossimi anni.
Nella delibera approvata è specificato che la regola si può derogare in caso di connessione con la realizzazione di opere di interesse pubblico. Nel caso dello stadio, è possibile realizzare strutture di compensazione, ivi compresi gli alberghi, che altrimenti non sarebbe possibile edificare.
Aeroporto o Stadio? Come sindaco metropolitano devo garantire una armonica pianificazione di tutto il territorio. Ma non posso esprimermi su un progetto che non ho visionato. Ma ribadisco che non intendo ostacolare i privati; farò le mie valutazioni, che saranno richieste, quando sarà il momento. L'area di Campo di Marte ha già una sua destinazione di impiantistica sportiva, non va riconvertita. È chiaro che andrebbero fatte delle compensazioni per venire incontro alla proprietà, e noi saremmo pronti. Ma non è una gara, io devo fare il bene di Firenze e cercare di permettere che la Fiorentina giochi a Firenze.
Quando ho dato dei tempi, poi li ho mantenuti. Quattro anni per la Mercafir, uno per variante, stima e bando. Nel momento in cui si ragionasse completamente sullo stadio a Firenze, allora penserei a dare dei tempi. Chiaro che nell'area di Campo di Marte ci sono meno difficoltà. Noi nell'arco di due-tre mesi sapremmo quali sarebbero le norme sulle quali lavorare: il Decreto Semplificazione è in fase di approvazione, e poi c'e la fase di conversione. Si parla di tempi relativamente rapidi per lo Stato italiano. Io voglio continuare e approfondire il confronto con la Soprintendenza, confronto che non è mai terminato. Nessuno si può prendere la responsabilità di abbandonare lo stadio e l'area della cittadella.
Possibile che non ci sia un piano B sul territorio di Firenze? Niente è impossibile, come diceva Einstein "tutti sanno che le cose impossibili non si possono fare, quindi non le fanno; poi arriva uno che non lo sa, e le fa". Io sono pronto a esaminare tutte le possibilità con Rocco nel momento in cui parleremo. Io non ho mai pensato di perdere popolarità, sono stato eletto due volte consecutivamente e ho mantenuto un ottimo rapporto con i rappresentanti della tifoseria. Anzi, sono pronto anche ad aprire un tavolo di dialogo con essi, perché i tifosi mi dicono sempre, quando li incontro, che vorrebbero che, se si farà qualcosa, si facesse a Firenze. Vogliamo il bene di Firenze, e uno stadio all'altezza della passione e delle esigenze dei fiorentini".
Federico Targetti
@fedetarge
FOTO VN – Nardella e gli assessori con lo "striscione" per Commisso
Lo "striscione" esposto dal sindaco di Firenze a Palazzo Vecchio
Anche Dario Nardella "sta con Rocco". Il sindaco lo ha detto chiaramente durante la lunga conferenza stampa di questa mattina, incentrata sul tema stadio, e ha poi ribadito il concetto mostrando una sorta di striscione insieme al vicesindaco Giachi e l'assessore Guccione.
(https://images2-gazzanet.gazzettaobjects.it/wp-content/uploads/sites/21/2020/06/senza-categoria/nardella-striscione-630x415.jpg?v=20200603133253)
Federico Targetti
@fedetarge
Stadio, F.I. non ci sta: "Da Nardella solo spiegoni e ovvietà, vogliamo risposte"
Positivo, invece, il commento sulle parole del sindaco circa sul Franchi: "Ci fa piacere che il PD si sia reso conto che si debba preservare l'impianto"
Forza Italia interviene di nuovo sul tema stadio dopo le parole di Dario Nardella in conferenza stampa. "Tanto fumo e poco arrosto. Nardella dice di voler parlare attraverso i fatti ma quali fatti? Le chiacchiere forse, da dieci anni ad oggi" dichiarano i deputati Stefano Mugnai ed Erica Mazzetti e Jacopo Cellai, Capogruppo a Palazzo Vecchio.
"Nardella – proseguono gli esponenti forzisti – dice di non avere 'nessuna invidia' per eventuali altre scelte da parte della Fiorentina. Dal sindaco ci aspettavamo risposte non proclami e altre ovvietà, non può certo lui vincolare un imprenditore a determinate scelte. Un imprenditore deve essere lasciato libero di investire dove voglia. Incredibile ma vero, pur non pronunciando mai la parola 'Campi Bisenzio', Nardella, dopo aver detto e sostenuto che la Mercafir fosse l'unica opzione, ha fatto inversione a U. Per quanto riguarda le parole sul Franchi, corredate da un utile spiegone di diritto amministrativo, ci fa piacere che il PD si sia reso conto che si debba preservare l'impianto".
Redazione VN
Nuovo Stadio, le reazioni della politica alle parole di Nardella: "Una sconfitta del Sindaco"
I comunicati stampa di FDI e Sinistra Progetto Comune
Il Sindaco di Firenze Dario Nardella quest'oggi ha preso parola in conferenza stampa per affrontare il sentito tema stadio, riesploso nei giorni scorsi a causa delle numerose mobilitazioni dei tifosi viola. In serata non sono tardate ad arrivare le repliche dei gruppi politici di opposizione sul territorio:
Consigliere regionale Paolo Marcheschi (Fdi):
"Siamo al teatro dell'assurdo, Renzi e Nardella hanno perso 8 anni e hanno fatto scappare Della Valle per voler fare lo stadio alla Mercafir, La ristrutturazione del Franchi era la soluzione più rapida da seguire evitando gare improbabili. Finalmente sembra che dalle parti di Palazzo Vecchio abbiano capito che il tempo è scaduto e che servono soltanto soluzioni pratiche. A quest'ora il Franchi sarebbe già stato trovato un accordo con la Soprintendenza ed il Franchi sarebbe già stato ristrutturato. E invece schermaglie istituzionali hanno portato solo danni a Firenze e alla Fiorentina".
Sinistra Progetto Comune con Campi a Sinistra e Territori Beni Comuni:
"Ci siamo presentati alle elezioni di Firenze indicando nella ristrutturazione del Franchi la soluzione migliore, in sintonia anche con i primi atti della nuova proprietà della Fiorentina. Nonostante fosse un indirizzo condiviso anche dal Presidente del Quartiere 2, è evidente come la Giunta e il Sindaco abbiano lavorato contro questa soluzione, puntando tutto su Mercafir e dando ora colpa alla Soprintendenza. È chiaro che il Comune di Firenze così è diventato un interlocutore non credibile, causando insofferenza.
Quello che denunciamo è il girare a vuoto che da oltre un decennio accompagna la vicenda stadio. Lo ha attestato anche oggi, il Sindaco di Firenze, rivendicando l'operazione della variante Mercafir, che in tante e tanti avevamo denunciato essere un'improvvisata risposta che si sarebbe rivelata inadatta. Ora speriamo che il nuovo mercato ortofrutticolo venga realizzato anche senza i soldi dell'acquisto dei terreni per uno stadio che a Novoli non ci sarà.
Siamo preoccupati per il futuro di Campo di Marte e per il modello di sviluppo che si immagina per Campi Bisenzio. Al tempo stesso abbiamo sempre denunciato come fosse un atteggiamento miope quello del Sindaco di Firenze di disconoscere il suo ruolo di Sindaco della Città Metropolitana, senza ragionare del futuro di Firenze guardando a tutta l'area provinciale. Sulla stampa locale abbiamo assistito a un imbarazzante corsa dei vari sindaci di zona a fare l'offerta migliore. Quando una realtà privata decide di investire sul territorio sarebbe compito della politica dare indirizzi precisi su quale è la direzione complessiva, non solo dare un sì o un no alla singola opera (in questo caso non è solo lo stadio, ma anche tutto il commerciale collegato). Per non parlare di reali progetti presi in considerazione per il Franchi (la stessa sovrintendenza denuncia di aver visto un'unica ipotesi). Non ci sono ancora progetti definitivi, quindi non ci pronunciamo rispetto a quello che non c'è.
La sinistra di opposizione in questi anni ha denunciato la stessa cosa di cui si lamenta la proprietà della Fiorentina, anche se in termini diversi. Il problema non è la burocrazia e non sono nemmeno i dibattiti politici. È l'assenza della politica. Di una discussione pubblica sul futuro del nostro territorio. Di chiarezza e certezze sulle volontà in campo.
La responsabilità di questa totale incertezza, che parte dal quartiere 2 e si estende al futuro della nostra area, è purtroppo da ascrivere principalmente al Sindaco di Firenze, che forse si trova intrappolato nelle decisioni volute dal suo predecessore, noto per essere poco elastico su quello che pensa. Se manca la politica manca una visione per il futuro. Questo è quello che diciamo dai tempi dell'ipotesi della Cittadella viola a Castello. Nel frattempo è andato in scena uno spettacolo infelice, che giustifica pienamente la reazione della proprietà della Fiorentina e delle tifoserie. Noi chiediamo solo di tenere conto di tutti gli aspetti e i bisogni di chi vive nei nostri comuni, mettendo in grado la proprietà della Fiorentina di investire".
Redazione VN
Nazione e Cor. Fio controcorrente: Fiorentina soddisfatta delle parole di Nardella, ma ora...
Sabato la replica di Commisso
La Fiorentina – scrive La Nazione – ha accolto in modo positivo le parole di Nardella, ben venga l'idea di (ri)mettersi seduti per collaborare e individuare la soluzione giusta per costruire il nuovo stadio viola. Però – altro sentiment, una reazione informale – ci vorranno fatti, soluzioni e scadenze sicure per mettere a fuoco soluzioni percorribili in tempi certi e a costi ragionevoli. Come a Campi? Alt, dopodomani parlerà Rocco rispondendo – anche – a domande che gli sono state inviate via Whatsapp. L'unica certezza è che i tifosi solo al fianco di Commisso, felice assai di avere intercettato l'umore di Firenze. Nardella ha ammorbidito il clima e il tentativo è stato apprezzato dalla proprietà viola, la diplomazia ha temporaneamente ripreso possesso della scena ma nessuno può escludere nuove impuntature visto che i rapporti con l'amministrazione sono cambiati assai dopo periodi di autentica euforia.
Anche il Corriere Fiorentino scrive che, in casa viola, non sia dispiaciuta l'apertura di Nardella. Striscione compresa. Sabato parola a Rocco Commisso.
Redazione VN
Nuovo stadio o nuovo Franchi? Corsa a chi arriva primo nel labirinto dei permessi
Per la nuova pista ci vorrebbero almeno altri 5 anni, per Campi (forse) tempi più brevi
Forza, velocità e costanza. Una gara di thriathlon. Così la definisce il Corriere Fiorentino la partita sul nuovo stadio della Fiorentina. Chi presenterà per primo il proprio progetto, potrebbe avere più possibilità di vittoria. O, almeno, di arrivare in fondo. Al momento ci sono due ipotesi di collocazione: Campi Bisenzio e il rilancio del sindaco Dario Nardella su Campo di Marte. Per quest'ultima ipotesi serve la normativa ad hoc per tutti gli stadi "monumento" che potrebbe essere pronta – parola del primo cittadino – in tre mesi. Bisognerà vedere, però, quanto sarà incisiva.
Per Campi si parla, al momento, solo di un pre accordo sull'acquisto dei terreni ancora da concludere. Acquistata l'area, la Fiorentina dovrebbe chiedere una variante. Toscana Aeroporti, però, ha già detto che il nuovo stadio sarebbe incompatibile con la nuova pista. Anche questo progetto, tuttavia, è in stand-by. C'è da rifare i conti sul business plan per il nuovo Vespucci. Solo la regione si è mossa con una variante al Piano del Territorio (Pit) che andrà avanti nella prossima legislatura. L'Enac non ha fatto ripartire la procedura per la pista parallela dopo la bocciatura del Consiglio di Stato. Se Campi vincerà la prima sfida, difficilmente tutta l'operazione formalmente potrà partire prima della fine dell'anno.
La valutazione su Campo di Marte, quindi, potrebbe prendere il volo, se arriverà la nuova normativa a cui sta lavorando la deputata Pd Rosa Maria Di Giorgi e su cui conta Nardella. Ma il problema non è solo quello che si potrà fare o no al Franchi: le attività collegate sono compatibili e come in un'area così interna a Firenze?
Nel caso di Campi, la valutazione passerà da un accordo di copianificazione, con oltre al Comune di Campi, quello di Sesto, Firenze e ovviamente la Regione: lo stesso ente che ha fatto ripartire l'iter del progetto dell'aeroporto. Insomma, un bell'intreccio.Anche nel caso si vada avanti a Campo di Marte Palazzo Vecchio dovrebbe confrontarsi con la Regione (ma non con Campi) ma si aprirebbe un fronte con il ministero per i vincoli sul Franchi. Tutto questo però va fatto considerando che, prima che si arrivi al nuovo stadio, la Fiorentina dovrà ridiscutere con Palazzo Vecchio la concessione del Franchi, che scade a fine 2021.
Redazione VN
La Soprintendenza replica a Nardella: "No all'abbattimento delle curve del Franchi"
Andrea Pessina ribadisce il no al restyling del Franchi. Ma Nardella spera nel DL semplificazione
"Andrò avanti ad oltranza nei confronti di Soprintendenza, Beni Culturali, Governo e Parlamento, i vincoli sugli stadi storici sono assurdi". Dario Nardella ha tirato pesantemente in ballo le istituzioni rilanciando, ieri, l'idea del restyling del Franchi con annessa cittadella dello sport a Campo di Marte. Una linea che trova però l'ennesima replica da parte del soprintendente Andrea Pessina, che attraverso La Repubblica conferma il no all'abbattimento delle curve: "Una demolizione massiccia non mi troverà mai d'accordo. Occorre cambiare il progetto". Il sindaco di Firenze spera che l'emendamento al Dl semplificazione a cui il Pd lavora in Parlamento (manca un'intesa coi 5Stelle) possa ovviare a questo scoglio.
Redazione VN
Hotel, tramvia e un museo viola: così Nardella tenta Commisso con il Franchi
Un nuovo Campo di Marte con al centro il restyling del Franchi: ecco nei dettagli la proposta del sindaco per evitare il trasloco della squadra a Campi
Su La Repubblica si entra nello specifico della proposta "nuovo Campo di Marte" che Nardella vuole proporre a Commisso. Viale Paoli verrebbe pedonalizzato, trasformarsi in un grande corridoio alberato, e verrebbe fatta una revisione completa di tutte le funzioni intorno allo stadio. I parcheggi potrebbero essere interrati, forse sotto il campo da rugby, anche la nuova tramvia potrebbe accelerare: forse già nel 2025- 2026. E poi, aggiunge il quotidiano, spazi commerciali al posto dei campini mentre dove oggi c'è il campo da baseball Cerreti, dove potrebbe trovare spazio anche una struttura alberghiera, un museo del club e un cinema.
Questo una parte del progetto con cui Palazzo Vecchio proverà a tentare il presidente viola, che al momento ritiene molto plausibile l'idea Campi Bisenzio (terreni accanto all'Asmana già opzionati a 5 milioni). A proposito di Campi: si apprende che sulla possibile incompatibilità con la nuova pista Toscana Aeroporti è ora impegnata in nuovi approfondimenti. Eppure pare che Rocco continui a preferire la possibilità di investire in città.
Redazione VN
VIDEO VN – Anche Renzi spinge per il restauro: "Bisogna liberare il Franchi dai vincoli"Renzi sul restauro del Franchi
L'ex sindaco di Firenze e premier Matteo Renzi ha presentato il suo nuovo libro "La mossa del cavallo" a Palazzo Strozzi. Durante l'illustrazione ha parlato anche del tema stadio.
Iacopo Nathan
Consigliere PD: "Sì al restyling del Franchi. Ma venderlo è troppo complesso perchè..."
Armentano parla del futuro del Franchi e dell'ipotesi restyling
Il consigliere Pd Nicola Armentano è intervenuto a Radio Bruno per parlare del futuro dello stadio viola:
"Siamo disponibili a qualunque delle situazioni presentate dal presidente Commisso in merito allo stadio, prima Firenze e nel caso non ci fossero le condizioni prenderemo in considerazione altre opzioni. In Italia c'è troppa burocrazia, questo dal punto di vista tecnico rende difficile le cose. Il Franchi è un patrimonio, l'iter per venderlo è complicato anche per questo, se fosse considerato un bene nazionale sarebbe addirittura impossibile la cessione dell'impianto, ipotesi ad ora non plausibile. Il prezzo alto renderebbe ancora più improbabile la cessione, il restyling resta la pista più percorribile, chiaramente seguendo le linee guida del club".
Redazione VN
L'intervento: "Franchi? Le opere passano, i luoghi restano. Con nuovo stadio doppia perdita"
L'opinione sul tema dello stadio Franchi
Tramite Repubblica Firenze arriva l'opinione di Francesco Ventura, già Ordinario di Urbanistica nell'Università di Firenze. Un estratto della sua riflessione sul tema stadio Artemio Franchi:
"I reperti archeologici per le epoche remote sono spesso l'unica traccia mnemonica e documentaria del passato. Non è così per un'opera moderna come questa di Nervi. L'archivio del suo studio, a esempio, è già conservato, in parte anche nella Biblioteca di Architettura dell'Università degli Studi di Firenze alla cui acquisizione gratuita ho io stesso contribuito. Le opere passano e tuttavia ne resta vivo il ricordo e il contributo scientifico se valgono, come nel caso dello stadio nerviano. Mentre i luoghi restano, sebbene possano mutare di senso. Ma nel caso del Campo di Marte il senso calcistico è ancora perfettamente attuale. Costruire un nuovo stadio in altro luogo implicherebbe una doppia perdita: l'abbandono a un lento declino fino all'estinzione dell'opera di Nervi o al suo stravolgimento di senso nel caso di un uso diverso dal calcio e insieme l'abbandono del senso calcistico del luogo consolidato in novant'anni dalla città e dal popolo viola.
In conclusione. Si può certo decidere di costruire un nuovo stadio altrove, affrontando e risolvendo, se ci si riesce, i numerosi problemi urbanistici che questo comporta. Ma non si può certo dire che questa eventuale scelta tuteli il patrimonio culturale della città".
Redazione VN
Nardella: "Ascolteremo Rocco, ma vendita o concessione del Franchi non sono possibili"
Il sindaco ribadisce la propria apertura
La Nazione riporta le ultime parole di Dario Nardella in tema stadio: "Siamo disponibili a qualunque ipotesi prospettata dalla Fiorentina, nel rispetto delle norme. Aspettiamo di incontrare la proprietà per esaminare nel dettaglio le quattro ipotesi prospettate dal presidente Commisso, sempre con l'obiettivo di promuovere Firenze".
Parole, queste, pronunciate in consiglio comunale, che non ha avuto all'ordine del giorno la concessione dell'impianto per 99 anni o la vendita dello stesso alla Fiorentina, come avrebbe voluto la Lega, perché non sono ipotesi previste dalla Legge.
Redazione VN
Lega Salvini Firenze accusa: "Maggioranza non vuole la Fiorentina al Franchi"
Il comunicato della Lega Salvini Firenze sulla questione stadio
"Il PD in Comune di Firenze ha respinto il nostro Ordine del Giorno che cercava una soluzione per lo stadio della Fiorentina – spiega il vice presidente del Consiglio comunale Emanuele Cocollini – . Il presidente della Fiorentina ha dichiarato di non voler partecipare al bando per l'alienazione dell'area Mercafir ed ha opzionato i terreni di Campi Bisenzio per la realizzazione del nuovo stadio. Ci è stato detto dal PD che alimentavamo le solite polemiche pretestuose e tanta confusione. Fortunatamente il tempo ci è stato galantuomo. L'unica strada percorribile è la realizzazione del nuovo Franchi, mettendo nelle condizioni la proprietà Fiorentina di realizzare un grande progetto di sviluppo dell'area".
L'atto bocciato – si legge sul sito del Comune di Firenze – impegnava il sindaco e l'amministrazione comunale ad intraprendere ogni azione necessaria presso la Città metropolitana, la regione toscana e il Governo per rimuovere ogni vincolo burocratico che impedisca un efficace rifacimento dello stadio Artemio Franchi, a rendersi disponibili a dare all'ACF Fiorentina lo stadio Franchi in concessione per 99 anni o, in alternativa, a vendere l'impianto.
Redazione VN
Nardella: "Decreto Semplificazione? Non so se basterà per procedere con stadio e aeroporto"
Nardella torna a parlare dello stadio nuovo
Il sindaco di Firenze Dario Nardella stamani è intervenuto a La 7. Fra i temi affrontati, anche lo stadio, nel corso di una domanda sul Decreto Semplificazione che dovrebbe conferire un buon margine di manovra ai sindaci:
Firenze aspetta da trent'anni di costruire stadio e aeroporto. Come sindaco non so se in questo decreto semplificazione avrò gli strumenti necessari per realizzare queste opere.
Redazione VN
Pres. Ordine Architetti: "Restauro Franchi? Con cautela, è in tutti i libri di architettura e ingegneria"
Le parole del presidente dell'ordine degli architetti sul Franchi e l'ipotesi Campi Bisenzio
Duilio Senesi, presidente dell'ordine degli architetti di Firenze, è intervenuto a Radio Bruno per affrontare il tema stadio:
Come Ordine ci siamo sempre espressi, come prima battuta, in favore del rinnovamento del Franchi. Togliere da lì lo stadio avrebbe contraccolpi sul quartiere di Campo di Marte. Allo stesso tempo abbiamo sempre ribadito che non si possono avere pregiudizi verso gli altri comuni dell'area metropolitana. Per un architetto è affascinante intervenire su un impianto esistente e dargli nuova linfa, ma bisogna rispondere ad alcune esigenze come il confort dei tifosi. Entrambe le soluzioni hanno pregi e difetti: il Franchi è centrale ma ci sono i vincoli ed i tempi. Campi invece ha libertà progettuale perché non c'è nulla ma le difficoltà sono le infrastrutture. Vincoli soprintendenza? Non so cosa stiano studiando, sul Franchi sarei cauto perché lo stadio di Nervi è un'opera presenta in tutti i libri di architettura e ingegneria moderna. Rappresenta un significato storico, con un comitato scientifico si dovrebbe vedere cosa si può toccare e cosa no. Un concorso di idee di più architetti in questo primo anno avrebbe già potuto portare una decina di idee, non so perché non siano stati chiesti. I tempi di un concorso sarebbero di sei o sette mesi, tempi ragionevoli.
Redazione VN
Pessina: "Curve più vicine e copertura, è tutto possibile. Sembrava che tifassi Juve..."
Parla il Soprintendente
La Nazione ha intervistato il Soprintendente Andrea Pessina dopo l'incontro di ieri in merito allo stadio a Campi Bisenzio. Pessina racconta di aver chiesto chiarimenti a Joe Barone dopo le parole di Commisso di sabato pomeriggio, dato che avvertiva una certa ostilità nei propri confronti: "Sembrava che il problema fosse la mia antipatia verso la Fiorentina, e che addirittura tifassi per la Juventus, quando io per la verità non sono proprio tifoso di nessuno". Ribadisce poi che non è la Soprintendenza a non voler fare lo stadio, e che l'unico progetto visionato ad oggi è quello di Casamonti.
Sul vecchio stadio, continua il Soprintendente, si possono operare molte modifiche, a patto che si lavori insieme tenendo presenti sia le esigenze di tutela sia quelle della committenza. "La possibilità di fare del Franchi uno stadio dove le curve sono più vicine al campo di gioco c'è, di fare la copertura anche. Poi bisogna vedere di quanti altri spazi c'è bisogno fra hotel, negozi, ristoranti... quello però è un altro discorso". Lo stadio Franchi, conclude Pessina, è un monumento che si trova nei libri di architettura. Ammette che i tempi cambiano, e spera che la Fiorentina possa rimanere nel suo impianto, ma è categorico sul fatto che non ci si possa avvicinare con il piccone.
Redazione VN
Di Giorgi: "Pessina incoraggiante, adesso offriamo alle proprietà proposte rapide"
La soddisfazione espressa in una nota
La parlamentare PD Rosa Maria Di Giorgi, della commissione cultura e sport della Camera, ha espresso le proprie sensazioni attraverso questa nota parlamentare:
"Le precisazioni del sovrintendente Pessina che leggiamo oggi sulla stampa, mi confermano che il lavoro che stiamo portando avanti come parlamentari del Partito Democratico, per un quadro normativo che semplifichi le procedure burocratiche e permetta di coniugare l'identità storico-architettonica degli impianti con la moderna fruizione dello sport, sia la risposta giusta a tutte le esigenze in campo. Come abbiamo sempre sostenuto, non si tratta infatti di snaturare il Franchi e gli altri stadi storici italiani bisognosi di un restyling (il Dall'Ara e il Flaminio tra tutti, ma anche molti altri in tutta la penisola), quanto piuttosto stabilire quali siano le parti da conservare integre e quali sia possibile modificare.
Ora si tratta di lavorare tutti nella medesima direzione, con la maggiore solerzia possibile, per offrire quanto prima alla proprietà una proposta credibile e fattibile in tempi rapidi. Sempre nel quadro rigoroso di quell'interesse pubblico che guida la nostra azione di parlamentari".ù
Redazione VN
"Non vorrei che Commisso finisse come i DV. Il mio timore è che si stufi"
Le opinioni di Gianni De Magistris
L'ex campione fiorentino della pallanuoto Gianni De Magistris è intervenuto durante A pranzo con il Pentasport di radio Bruno Toscana:
Io personalmente ho sempre preferito uno stadio che fosse a Firenze città, senza nulla togliere a Campi o paesini limitrofi. La città metropolitana però è un concetto del futuro, e la volontà imprenditoriale di fare questa cosa per il bene della collettività mi fa ben sperare, e si va avanti a spron battuto. Certo, ci saranno diverse cose da fare, a partire da una viabilità diversa con uno svincolo autostradale, anche se non conosco bene la zona.
Al di là dell'amore dei tifosi, Della Valle voleva farlo, lo stadio. Forse ha lottato meno, ma si è parlato per anni della Mercafir. Mi auguro che Commisso non faccia la fine dei DV, anche se lui è uno che vede lontano. Evidente però che deve fare i conti con la burocrazia italiana. Mi fa ridere che il Franchi venga considerato un monumento nazionale, non è mica il Colosseo o la Reggia di Caserta. La mia paura è solo una: che Commisso alla fine si stufi. Deve fare la squadra e sì, quella è importante, ma se non ho certi fatturati non posso spendere. La situazione è complicata e purtroppo passa anche da questo benedetto stadio".
Redazione VN
Pessina: "Soprintendenza capro espiatorio. Lavoriamo per una Fiorentina al Franchi, ma dove sono i progetti?"
L'intervista-fiume al soprintendente: "Dobbiamo discutere con cultura, non si può arrivare e dire brutalmente 'io demolisco qua', 'io demolisco lì'"
Il soprintendente Andrea Pessina è intervenuto ai microfoni di Radio Bruno. Queste le sue parole: "Le notizie riportate dai giornali domenica, dopo che il proprietario della Fiorentina aveva parlato, le ho trovate ingenerose verso una disponibilità che la soprintendenza ha sempre dimostrato. Ho avuto l'impressione che si volessero gettare le colpe del mancato accordo per un nuovo stadio proprio su di noi. Stiamo semplicemente facendo il nostro dovere nel rispetto di una legge che al momento c'è, poi vedremo se verrà cambiata. Mi sembra semplicistico bollare delle regole come 'burocrazia'. Adesso dobbiamo mettere da parte le polemiche e lavorare affinché la Fiorentina possa restare a Firenze, al Franchi.
La società vuole che lo stadio sia coperto. Noi siamo d'accordo ma va visto come farlo. Va bene anche recuperare degli spazi ma non si può demolire gran parte dell'edificio e trasformarlo in un'altra cosa. Capisco la posizione di Commisso, che vorrebbe una struttura più confortevole. Non possiamo obbligarlo a restare al Franchi ma a questo punto ognuno deve prendersi le proprie responsabilità, non si può scaricare tutto sulla soprintendenza. Se Firenze è così ricca di monumenti lo si dovrà a qualcuno? Il Franchi ha un secolo ma se conservato può durare più secoli. Se discutiamo del Franchi con un minimo di cultura evitiamo di cadere nei soliti luoghi comuni.
Franchi come monumento? Invito tutti a sfogliare dei manuali di architettura per capire il valore della struttura. Nessuno dice che è intoccabile ma al momento è stato presentato un solo progetto sul tavolo della soprintendenza, oltretutto in maniera ufficiosa. Un progetto che per noi non è accettabile. Non è vero che è stato fatto di tutto in questi anni. Dobbiamo capire che il Franchi è di tutti i fiorentini, non solo dei tifosi. Non si può arrivare e dire brutalmente 'io demolisco qua', 'io demolisco lì'.
Decreto semplificazione? Non veniamo interpellati per queste cose. Vedremo, ma faccio fatica a credere che si possa accettare la demolizione di un monumento. Non si conserva solo ciò che non viene visitato. Il Colosseo è il monumento più visitato d'Italia, una struttura che prima ospitava delle gare. Dobbiamo trovare una mediazione attraverso una serie di idee progettuali. Concessione? Se ne occupa il Comune ma ci sono tanti beni concessi a lungo tempo, si possono fare anche delle vendite. Volendo le strade ci sono. Si può pensare a delle addizioni e a ricavare degli spazi attualmente inutilizzati. Contatti con la Fiorentina? Mi ha chiamato Barone, ci sono stati più volte contatti e incontri con la società viola.
Lo striscione dei tifosi? L'ho trovato divertente e ironico, in ufficio ci abbiamo riso tutti. Detto questo, non posso accettare che su di noi vengano scaricate tutte le colpe. Tutti devono prendersi le proprie responsabilità. Io e il calcio? Ho giocato a calcio da piccolo, oggi non lo seguo. Questo però non a niente a che vedere con la vicenda. Q2? Può nascere una cittadella dello sport, trovo che sia una bella idea. In questo senso sono totalmente allineato con il sindaco".
Redazione VN
Nardella: "Priorità assoluta al restyling del Franchi, aspetto Commisso per parlarne"
Le parole del Sindaco di Firenze
Dario Nardella, come riportato da Radio Bruno Toscana, ha risposto alle numerose indiscrezioni sul nuovo stadio emerse in mattinata, queste le sue dichiarazioni:
Come ho già detto la priorità assoluta per me e per il Comune è quella di lavorare alla tutela e ristrutturazione dello stadio Franchi, l'unico stadio esistente, la casa della nostra squadra, con il sostegno decisivo e irrinunciabile della Soprintendenza, del Governo e del Parlamento. Inoltre è del tutto naturale continuare ad analizzare altre ipotesi, successive e alternative, di realizzazione di uno stadio nuovo nel comune di Firenze, così da offrire un quadro definitivo con più opzioni alla nuova proprietà, che poi deciderà liberamente, come auspicato dallo stesso Rocco Commisso, che aspetto di rivedere a Palazzo Vecchio con molto piacere. Il mio obiettivo è lavorare per il bene di Firenze e della Fiorentina, che sono due dei compiti per i quali sono stato rieletto sindaco appena un anno fa.
Redazione VN
Pierguidi: "La priorità è il restauro del Franchi"
Michele Pierguidi ribadisce: serve il restyling del Franchi
Intervenuto a Lady Radio, Michele Pierguidi, presidente del Quartiere 2 di Firenze, ha parlato della questione stadio:
Il Ridolfi non è un'idea che mi convince, la priorità è il restauro dello stadio Franchi, come ha detto il sindaco.
Redazione VN
Stadio, Italia Viva: "Bene le aperture a investimenti infrastrutturali da parte di Fossi"
Italia Viva: "Ma si tenga conto anche delle sorti del Franchi"
"Bene le aperture agli investimenti infrastrutturali del sindaco di Campi Bisenzio, che speriamo si allarghino anche a tutte le altre opere necessarie per il nostro territorio, a partire dall'aeroporto".
A dirlo – scrive l'agenzia di stampa Italpress – sono la consigliera regionale della Toscana Titta Meucci, l'assessore Stefania Saccardi e il parlamentare Gabriele Toccafondi.
Italia Viva accoglie con piacere l'apertura agli insegnamenti infrastrutturali, ma sottolinea che "siamo fermi nella convinzione che qualsiasi soluzione debba tener conto delle sorti del Franchi che, se abbandonato, rischia di diventare il 'buco nero' della citta' di Firenze. Per questo riteniamo necessaria – concludono gli esponenti di Italia Viva – una riflessione che, al di là di interessi campanilistici, si focalizzi sull'obiettivo di dare una nuova casa alla Fiorentina. Una casa capace di tutelare anche ogni parte del territorio cittadino".
Redazione VN
"Sì a restauro Franchi, no a ipotesi insostenibili di nuovo stadio a Campi"
Nuovo stadio o restauro del Franchi: la presa di posizione di Legambiente Firenze
E' caldo, caldissimo il dibattito sul nuovo stadio della Fiorentina. Su questo argomento si esprime così l'Osservatorio sulla Sostenibilità, composto da Legambiente Firenze, Arci Firenze, Change For Planet, EcoLobby, Extinction Rebellion Firenze, FIAB Firenze Ciclabile, Fridays For Future Firenze, Italian Climate Network, Libera Firenze, SenzaSpreco, Valdisieve in Transizione, WWF Firenze e Fairmenti.
"Negli ultimi giorni si è riacceso il dibattito sull'ipotesi della costruzione di un nuovo stadio a Campi Bisenzio, che sembra fortemente voluta dalla Società della Fiorentina, supportata anche da parte della tifoseria con striscioni e messaggi.
In realtà la tematica va ben oltre la stretta questione sportiva. Non si tratta qui infatti solo di decidere se per la Fiorentina è utile un nuovo stadio oppure no, ma di decidere sul futuro di una importante area cittadina come Campo di Marte e nel contempo di una porzione di un'area critica dal punto di vista ambientale come la Piana Fiorentina. Non si parla quindi semplicemente del futuro sportivo della Fiorentina, bensì del futuro urbanistico, sociale ed ambientale di aree importanti del nostro territorio metropolitano.
La costruzione di un nuovo stadio a Campi, come il presidente viola Commisso sta ipotizzando, porterebbe a:
un ulteriore grave consumo di suolo nella Piana, laddove tanto si continua a parlare della destinazione a parco periurbano (il cosiddetto 'Parco della Piana'), ma poi nei fatti si va quasi sempre in direzione opposta
un sostanziale abbandono dello stadio Franchi, relegato ad inerte monumento architettonico, eventualmente saltuariamente utilizzato per eventi minori, e destinato ad inevitabile progressivo degrado (nonché a struttura economicamente insostenibile per il rapporto fra costi di manutenzione e ricavi da sottoutilizzo)
la perdita di una grande occasione per lanciare un progetto di ristrutturazione e ripensamento innovativo complessivo, ambientalmente e socialmente sostenibile, di un'area cittadina centrale e vitale come Campo di Marte, che potrebbe fare di una rinnovata cittadella dello sport il cuore di una rivisitazione volta al miglioramento della qualità di vita di tutti i cittadini
l'ubicazione nella Piana non solo di ulteriori estese volumetrie, che andrebbero a cancellare un'altra importante porzione del territorio agricolo residuo, ma anche dell'ennesimo centro commerciale (considerando quanto di servizi e connessi sarà abbinato alla struttura stadio), che si andrebbe a sommare a tutti quelli già esistenti, confermando ancora una volta la volontà di fare della Piana un centro servizi 'mordi e fuggi' per i fiorentini piuttosto che un luogo accogliente per chi vi vive davvero ed un polmone verde per tutta l'area metropolitana
l'edificazione dell'ipotetico nuovo stadio e connessi altri esercizi andrebbe a ricadere su un'area classificata per quanto riguarda il rischio idraulico come massima pericolosità, classe P3, cioè area inondabile con tempi medi di ritorno inferiori a 30 anni. Si andrebbe quindi a costruire volumi ingentissimi in zona ad alto rischio idraulico, in contrasto con qualsiasi direttiva e logica.
Ad avviso delle Associazioni che costituiscono l'Osservatorio fiorentino sulla Sostenibilità l'unico percorso sostenibile è quello di abbandonare ogni ipotesi di spostamento dello stadio e di procedere invece ad una ristrutturazione dello Stadio Franchi insieme ad una valorizzazione di tutta l'area.
Per questo l'Osservatorio chiede:
– al Comune di Firenze di procedere sulla strada della ristrutturazione del Franchi, lanciando un concorso internazionale volto a favorire l'individuazione del miglior progetto sia per lo stadio che per l'area circostante
– al Comune di Campi Bisenzio di salvaguardare tutte le aree agricole residue e procedere verso la realizzazione effettiva, insieme agli altri Comuni contigui, del Parco della Piana, opponendosi a qualsiasi progetto con esso incompatibile, come il nuovo stadio
– al Ministero dei Beni Culturali e alla Sovrintendenza di rendere possibile la ristrutturazione dello Stadio Franchi, ovviamente con tutte le preliminari cautele e valutazioni del caso. Lo stadio Franchi è stato progettato da Pier Luigi Nervi come struttura da vivere e non semplicemente da 'guardare'. Una ristrutturazione conservativa può permettere all'opera architettonica di Nervi di continuare a svolgere la funzione per cui è stata creata e ad essere struttura viva del tessuto urbano fiorentino. Un suo mantenimento inalterato e nel contempo la creazione di un nuovo stadio lo farebbero invece diventare un monumento sterile, destinato all'abbandono ed al degrado".
Redazione VN
Pres. Ordine architetti a VN: "Franchi prima opzione: le parti in causa si incontrino e favoriscano un concorso di idee"
Duilio Senesi spiega la sua ricetta per portare avanti l'ipotesi di un restauro del "Franchi"
Duilio Senesi è presidente dell'Ordine degli architetti di Firenze, lo abbiamo contattato per commentare l'ipotesi allo studio di un restauro dello stadio "Franchi".
Dott. Senesi è giunto il momento decisivo per prendere una decisione chiara sul futuro dell'impianto che ponga fine al minuetto istituzionale?
Come ordine partecipo a dei tavoli per cercare di porre rimedio ad alcuni meccanismi farraginosi, ma voglio subito sgombrare il campo da equivoci: in una società complessa come la nostra non sono possibili risposte banali, ma articolate. Più che per una semplificazione banale sono per una forte razionalizzazione. Un sistema di regole e vincoli sono quelli a tutela dei più deboli, a tutela delle cose belle che abbiamo, con un "liberi-tutti" non avrebbero senso. È chiaro che dobbiamo rendere efficiente la pubblica amministrazione, rivedere il sistema complessivo delle regole. Sul Franchi – capisco la voglia dello stadio nuovo – ma non si può nemmeno non vedere il valore dell'impianto in sé. Nervi è Pierluigi Nervi: non a a caso in Vaticano c'è una sala a lui dedicata. Sta nei libri di storia dell'architettura e dell'ingegneria mondiale. Ripeto: capisco la voglia dell'investitore, ma non si lascia la Torre di Maratona per demolire tutto il resto.
Non vede il rischio incipiente che la struttura vada incontro ad uno stato d'abbandono?
Certamente: lo stadio, qualora abbandonato, andrebbe incontro al degrado se non ci sono i soldi da investirci. Dico la verità, con gli elementi che ho in mano, credo ci potrebbe essere spazio per un restauro fortemente innovativo ed integrativo. Non solo un piccolo intervento per sistemare il cemento, ma qualcosa di più strutturale, senza distruggere gli elementi che magari fra 500 anni possono essere ritrovate in vita. Se si aggiungono elementi e si riesce a ridargli una "forma", potrebbe esserci uno spazio in tal senso. Non vedo un blocco totale da parte della Soprintendenza, neanche in passato: non è mai stato considerato un monumento al pari di Palazzo Vecchio. Consentire la copertura o elementi aggiuntivi significa, da parte loro, prevedere interventi nuovi.
La proposta che ha avanzato in radio contemplava un concorso di idee per il progetto: qual è in dettaglio?
La proposta di tutto l'ordine è quella che le tre istituzioni coinvolte si incontrino in un contesto opportuno e verifichino se sussiste la possibilità di intraprendere una traccia utile, al netto di vincoli, esigenze e disponibilità. Dopodiché si vada ad un concorso che recepisce le indicazioni emerse dal confronto a tre: soprintendenza, società e comune. A quel punto il progettista cercherà di trovare una soluzione che contempli tutti quei paletti. Invece di farlo un progettista solo, su input di un committente, l'entrata in campo di tante intelligenze potrebbe darci dei buoni risultati: è una verifica da fare. Noi abbiamo sempre detto che la prima opzione rimane il Franchi, non perché è nei confini amministrativi, ma per l'effetto che ha su Campo di Marte e per il recupero della struttura stessa. Se poi non ci sono le condizioni sarà inevitabile andare in altre direzioni, però vale la pena prima aver giocato tutte le carte. Non voglio entrare nel merito – spetta al ministero dei beni culturali – ma consentire demolizioni etc. mi pare irrealistico. Rischia di far perdere tempo ulteriormente.
Paolo Poggianti
@PaoloPoggianti
Nardella insiste: "La tutela e la ristrutturazione del Franchi sono la mia priorità assoluta"
Analizzare altre ipotesi è naturale, dice il Sindaco, ma nei piani di Palazzo Vecchio c'è anzitutto un piano di ammodernamento dello stadio comunale
Di seguito un estratto dell'intervento del Sindaco di Firenze Dario Nardella pubblicato da La Nazione in edicola oggi. Il tema è naturalmente quello dello stadio: «La priorità assoluta per me e per il Comune è quella di lavorare alla tutela e ristrutturazione dello stadio Franchi, l'unico esistente, la casa della nostra squadra, con il sostegno decisivo e irrinunciabile della Soprintendenza, del Governo e del Parlamento». Nessuna preclusione però verso altre soluzioni: «È del tutto naturale continuare ad analizzare altre ipotesi, successive e alternative, di realizzazione di uno stadio nuovo nel comune di Firenze, così da offrire un quadro definitivo con più opzioni alla nuova proprietà, che poi deciderà liberamente». Tutto questo con una posizione precisa: «Il mio obiettivo è lavorare per il bene di Firenze e della Fiorentina, che sono due dei compiti per i quali sono stato rieletto sindaco appena un anno fa».
Redazione VN
VIDEO VN – Lega: "Concentriamoci sul dramma Franchi, stiamo perdendo tempo"Federico Bussolin della Lega Firenze dopo il "tour" all'interno dell'Artemio Franchi
Al termine del tour all'interno dell'Artemio Franchi, Federico Bussolin, capogruppo della Lega Firenze, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai media presenti fuori dal centro sportivo "Davide Astori".
Redazione VN
Ex Soprintendente: "Franchi da modificare con progetti sostenibili. I tifosi insorsero già negli anni '80"
Cristina Acidini parla degli interventi allo stadio Franchi
La ex soprintendente al Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale, la storica dell'arte Cristina Acidini è intervenuta ieri a Lady Radio nel corso del dibattito sul Franchi:
Ero in Sovrintendenza negli anni '80, quando fu applicato il primo provvedimento di tutela del Franchi. I tifosi della Fiorentina insorsero perché pensavano che non si sarebbe più potuto toccare lo stadio. In realtà, come tutti ricordano, per i mondiali '90 lo stadio fu modificato nel rispetto di quel primo provvedimento di tutela. Credo che si possa procedere su quella strada, modificarlo con progetti sostenibili. Demolizione parziale? Non solamente i singoli pezzi, la torre o la scala, ma l'intera struttura ha un valore che è stato riconosciuto. Alterazioni importanti finiscono per snaturarlo e togliergli quel carattere che gli è stato riconosciuto.
Redazione VN
L'esperto: "Stadio? Rifarlo sul vecchio era la via migliore. Bene la legge, ma non i criteri"
Parola al professionista
Francesco Ventura, docente di Urbanistica all'Università di Firenze, ha parlato ad A pranzo con il Pentasport di Radio Bruno Toscana:
"Credo che la prima ipotesi avanzata dalla Fiorentina, quella di sostituire il vecchio stadio con uno nuovo, fosse la migliore, anche per implementare lo sviluppo della cultura e della ricerca scientifica e tecnica. Gli stadi possono dare lezioni di innovazione e mostrare i difetti delle opere precedenti. La traccia del passato è necessaria, ma non tutto va conservato fisicamente. Si crea una situazione paradossale: una delle peculiarità dell'opera di Nervi è la sua perfezione per lo scopo per il quale era stata pensata negli anni '30, cioè calcio e atletica. Ora le esigenze richiedono un ripensamento, per questioni di competitività e funzionali allo sviluppo del calcio. Allora è necessario conservare questa opera? Non c'è un valore assoluto sul periodo in questione, anzi il ricordo di quello che era rimarrebbe più vivo. Il Soprintendente sta facendo il suo lavoro, ma se l'impianto non può essere mantenuto in funzione... La legge di tutela va bene, ma non vanno bene i criteri al giorno d'oggi. Il vincolo non è qualcosa di divino, va fatto un ragionamento. Non ho notizia di vincoli rimossi, ma ciò non toglie che si possa fare un ragionamento inclusivo, per una struttura innovativa, come lo è stata a suo tempo quella di Nervi, e aperta verso il nuovo, cosa che invece il Franchi non è."
Redazione VN
Nardella: "Restauro Franchi prioritario, è la volontà dei tifosi. Campi? Mancano progetti ed infrastrutture"
Le parole del sindaco di Firenze
Il primo cittadino di Firenze è intervenuto durante il Pentasport di Radio Bruno Toscana:
Domani la manifestazione dei tifosi si concluderà davanti allo stadio Franchi, un segnale molto forte a sostegno dell'attuale casa della Fiorentina. Io lavoro come un leone per non abbandonare il Franchi, questa è la priorità. Tutto il resto è secondario. Farò la mia parte ma non dipende soltanto da me. In questo momento tutto converge verso un Artemio Franchi rinnovato, i tifosi che incontro per strada mi chiedono questo. Questa è l'opzione preferibile, nessuno si può prendere la responsabilità di abbandonare uno stadio vissuto in un quartiere vivo come Campo di Marte. Il rischio è che possa diventare come il Flaminio di Roma.
Mercafir? Non si sono create le condizioni giuste per edificare nell'area.
Interesse Fiorentina per Campi? Non so quasi niente di questo progetto, non c'è un disegno e nemmeno un piano delle infrastrutture. È impossibile dire se lo sosterrò, non ci sono ancora elementi per esprimere una valutazione. Io continuo a lavorare per il Franchi e penso che sia anche la prima opzione per Commisso.
Redazione VN
La priorità di Nardella e le ragioni dei tifosi. Confusione da evitare, per il bene della Fiorentina
Fanno discutere le ultime dichiarazioni del sindaco di Firenze in merito allo stadio. E intanto il popolo viola si prepara a manifestare
Dopo #iostoconrocco, ecco #iostoconitifosi. Mancano l'hashtag e lo striscione ma la strategia ed il fine sono più o meno gli stessi, con tanto di occhiolino. Dario Nardella è tornato a parlare del tema stadio polarizzando l'opinione dei nostri lettori, come testimoniano i commenti sotto alla notizia del virgolettato e quelli pubblicati sui nostri profili social. Non lo ha fatto in un giorno qualsiasi, ma alla vigilia della manifestazione "Vogliamo il nostro stadio" lanciata dai tifosi della Fiorentina con il comunicato di due giorni fa. Il sindaco di Firenze ha parlato dello stadio – dicevamo – o forse sarebbe più corretto scrivere "del Franchi"? Perché fare confusione tra tutte le ipotesi in ballo e solamente una di esse rischia di dare adito a veleni di cui nessuno ha bisogno in questo momento. Un rischio ancora più grande se in mezzo viene messa la (presunta) volontà del tifo.
Torniamo al discorso fatto poche settimane fa: le priorità di chi ha fatto del Franchi la sua ultima carta da giocare sono le stesse del popolo viola che domani farà sentire la sua voce? E soprattutto: sono le stesse di chi sta provando a riportare la Fiorentina ai livelli che merita? Se le problematiche connesse alla realizzazione di un nuovo impianto a Campi Bisenzio non sono insormontabili, come affermato dal vicesindaco del comune della Piana con deleghe all'Urbanistica e all'Edilizia Privata, quantomeno parliamone. Anzi, parlatene. Confrontate progetti, costi e prospettive, fatelo senza pregiudizi. Senza inutili campanilismi o, peggio ancora, interessi di bottega. Perché le uniche due cose che contano in questa vicenda sono la grande opportunità a tutti i livelli per l'intera Città Metropolitana ed il bene della Fiorentina. Tutto il resto – strumentalizzazioni e speculazioni comprese – è noia.
Redazione VN
Il comitato dei Fiorentini per il Franchi: "Commisso ha mostrato il volto dello speculatore"
La dura lettera della frazione dei tifosi che si è schierata contro l'ipotesi di uno stadio fuori città
La manifestazione di ieri ha lasciato il segno nel dibattito pubblico fiorentino in merito alla questione stadio, ma non tutti ne hanno condiviso la posizione. C'è anzi chi, come il Comitato de "I Fiorentini per il Franchi" ha tenuto a precisare con una lettera in dieci punti, la vede in maniera radicalmente opposta.
1) Si rende conto che portare la Fiorentina in un nuovo stadio a Campi Bisenzio sarebbe uno sgarbo enorme per la città di Firenze che l'ha accolto con simpatia a braccia aperte?
2) Si rende conto dell'ingente danno economico che la partenza della Fiorentina recherebbe a Campo di Marte e alle finanze di Palazzo Vecchio, proprio mentre la città si sta misurando con la catastrofe del virus?
3) Si rende conto che abbandonare lo stadio Franchi lo condanna alla rovina?
4) Si rende conto cheda benefattore come si era presentato all'inizio, ha via via mostrato un volto da speculatore con i suoi progetti irrinunciabili di grandi alberghi e imponenti centri commerciali?
5) Si rende conto che un nuovo stadio a Campi significa cementare ulteriormente il territorio quando uno stadio per la Fiorentina esiste già?
6) Si rende conto che tra Campi e Firenze non esistono al momento infrastrutture valide, che dovrebbero essere realizzate a spese di una collettività che oggi non se le può permettere?
7) Si rende conto che lo stadio Franchi è già appoggiato a una stazione ferroviaria di grande capacità collegata con tutta Italia?
8.) Si rende conto che l'Italia, e Firenze in particolare, ha il dovere di tutelare il proprio patrimonio monumentale, e che se la città con le sue colline si è in gran parte salvata dalla speculazione è grazie a una decisa opera di salvaguardia?
9) Si rende conto che lo stadio Franchi è un bene monumentale, un'opera d'arte da tutelare, ma che è comunque possibile rimodernarlo efficacemente facendone un unicum nel mondo?
10) E si rende conto che il sovrintendente Pessina si è dichiarato disponibile ad accogliere un progetto adeguato, basta che lei glielo presenti ufficialmente?
Sappia mister Commisso, che noi abbiamo a lungo criticato l'ipotesi Novoli e siamo lieti che il sindaco Nardella sia rinsavito, anche se avremmo preferito con maggior discrezione. Noi insistiamo nel caldeggiare l'intervento sul Franchi e le diciamo chiaramente che, se la Fiorentina dovesse traslocare a Campi, non per questo cesseremo di tifare viola. Avremo però di lei, mister Commisso, una diversa e non positiva considerazione.
Il Comitato "I Fiorentini per il Franchi"
Riccardo Catola, Vittorio Maschietto, Massimo Riconda.
Redazione VN
Pessina apre ad un sacrificio contenuto: "Demolizione molto parziale delle curve possibile. Ma..."
Il Soprintendente apre ad un "sacrificio contenuto"
Interpellato da Repubblica, il Soprintendente Andrea Pessina ha parlato riguardo la manifestazione dei tifosi viola, che si è conclusa con le ruspe sotto lo stadio che invocavano la demolizione delle curve del Franchi: "Ho visto che Joe Barone ha detto o Campi o Franchi, noi ci auguriamo che possa essere il Franchi la scelta della Fiorentina. Devo però dire quanto alla demolizione delle curve che deve essere semmai molto parziale: il progetto deve prevedere un sacrificio contenuto, non può stravolgere il Franchi. Poi sta ai progettisti portarci delle ipotesi, noi siamo ben disponibili, capisco le esigenze della proprietà e non voglio dire che sia facile ma ognuno fa il suo e io devo tutelare le esigenze della conservazione, questa è l'unica strada possibile per restare lì al Franchi".
Redazione VN
Pessina: "Franchi, presentato solo un progetto. Stadio a Campi? Non è facile farlo in poco tempo"
Parla il soprintendente: "Serve un punto d'incontro tre le esigenze della Fiorentina e la tutela del Franchi, ma ancora non lo abbiamo trovato"
Il soprintendente ai Beni culturali ed architettonici di Firenze, Andrea Pessina, ha parlato della possibile costruzione del nuovo stadio della Fiorentina. Queste le sue parole riportate dall'edizione online de Il Corriere dello Sport: "Credo che ogni opzione abbia dei pro e dei contro. Non credo che sia facile neanche fare uno stadio in poco tempo a Campi Bisenzio".
Sul dialogo con il club viola in merito al restyling dello stadio Franchi di Firenze, Pessina ha rivelato: "Il punto è trovare un progetto che, se è fattibile, coniughi le esigenze della società, che sono quelle di avere uno stadio moderno e con certe caratteristiche, con quelle che sono le esigenze della tutela. Ad oggi questo incontro non l'abbiamo ancora trovato. Ci è stato presentato soltanto il progetto dell'architetto Casamonti, abbiamo parlato, ma al momento non abbiamo ancora altre cose, si sta ragionando. Se venisse approvata una legge in Parlamento che favorisca il restyling del Franchi? Mi atterrei alla legge, come tutti".
Redazione VN
Soprintendente Bologna: "Vogliamo valorizzare la città. Franchi? Fare in fretta non è sinonimo di fare bene"
Cristina Ambrosini, soprintendente ai beni archeologici di Bologna, ha parlato dell' importanza della soprintendenza nel progetto Dall'Ara
Cristina Ambrosini, soprintendente ai beni archeologici di Bologna è intervenuta a Lady Radio:
La soprintendenza nell'iter del progetto Dall'Ara ha avuto molta importanza visto che si tratta di un bene culturale, come nel caso del Franchi. Bologna vuole continuare a vivere con il suo stadio. E' importante conservare le caratteristiche principali come ad esempio, il recupero della facciata monumentale e l'utilizzo del mattone rosso bolognese. Il decreto semplificazione? Agire sul costruito storico come vuole fare Commisso è importante. Pessina credo che insista in termini di tempistiche. Noi soprintendenti abbiamo un contatto giornaliero con i luoghi di competenza, ci confrontiamo per tutelare il patrimonio. Fare in fretta non è sempre sinonimo di fare bene".
Redazione VN
Min. Beni Culturali: "Franchi tra le opere più importanti del '900. Non è congelato, ma..."
La nota del ministero: "L'ampia fortuna critica dello stadio Franchi è testimoniata da un'estesa e persistente continuità di studi e di contributi critici"
A seguire vi proponiamo integralmente il lungo comunicato del MiBACT (Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo) in risposta all'interrogazione presentata dal deputato fiorentino Gabriele Toccafondi (capogruppo di Italia Viva in Commissione Cultura alla Camera) sui vincoli di tutela dello stadio Franchi.
L'Onorevole Toccafondi richiede notizie in merito alla situazione dello Stadio Artemio Franchi di Firenze ed accenna, in premessa, alle disposizioni del Codice dei beni culturali e del paesaggio in materia di tutela. Permettetemi di precisare che tutti gli edifici di proprietà pubblica aventi più di 70 anni e di autore non più vivente sono sottoposti alle disposizioni di tutela fino a quando non sia effettuata una verifica sul loro effettivo interesse culturale. Ed appunto lo Stadio Artemio Franchi di Firenze, progettato da Pier Luigi Nervi, è una delle più importanti opere di architettura del Novecento, riportata in tutti i libri di storia dell'architettura non solo italiani.
Su tale presupposto, il procedimento di verifica dell'interesse culturale si è concluso con un espresso provvedimento di tutela (rep. n. 15 del 20 maggio 2020) motivato dal fatto che l'immobile presenta "un rilevantissimo interesse culturale in quanto testimonia un'incessante ricerca sul rapporto tra programma funzionale, applicazione del calcolo strutturale e invenzione della forma. La sintesi tra questi tre fattori ha prodotto un'architettura che, per le sue notevoli innovazioni tecniche e per le significative soluzioni estetiche, ha contribuito al rinnovamento della cultura del progetto, avvenuto negli anni Venti del Novecento in Italia e nel mondo. Nel merito specifico dello stadio fiorentino, l'articolazione della struttura in cemento armato in blocchi separati, 24 in totale, non introduce distinzioni o separazioni tra la continuità dei telai portanti, che definiscono nella loro reiterata successione l'aspetto esterno dello stadio, la cui immagine appare comunque fortemente qualificata dagli elementi formalmente e strutturalmente più complessi, ovvero la sottile, snella pensilina a copertura della tribuna centrale, le scale elicoidali di accesso alla Maratona e alle curve (Fiesole e Ferrovia) e la torre di Maratona.
L'ampia fortuna critica dello stadio 'Artemio Franchi' è testimoniata da un'estesa e persistente continuità di studi e di contributi critici, in Italia e all'estero, su questa opera di Pier Luigi Nervi, come attestano i brevi riferimenti bibliografici allegati, sintesi un'amplissima letteratura dedicata alla figura di Nervi. "Tanto premesso si precisa che la legge di stabilità 2014, la n. 147 del 2013, detta anche"legge stadi" in riferimento ai commi 303 e 305 dell'art. 1, è norma di carattere generale che non può prescindere dal rispetto delle disposizioni del decreto legislativo n. 42 del 2004, "Codice dei beni culturali e del paesaggio", che, come noto, è norma posta a tutela di interessi pubblici prevalenti. La competenza del Ministero per i beni culturali non può essere che quella di valutare gli aspetti di tutela e non i fattori economici ed occupazionali che, seppure importanti,afferiscono alla competenza di altre istituzioni. Ora, il fatto che lo Stadio Artemio Franchi sia sottoposto alle disposizioni di tutela non lo "congela" in una condizione di non utilizzo, ma comporta che tutti gli interventi che coinvolgeranno quest'opera, siano essi di conservazione e restauro che di adeguamento a motivate esigenze funzionali, dovranno essere accuratamente progettati al fine di garantire, unitamente al suo adeguamento, la trasmissione alle generazioni future di quei valori storici e culturali che ne hanno giustificato il vincolo.
Permettetemi da ultimo di sottolineare che non è vero che si crea un "contrasto" tra le norme di tutela e la realizzazione di un impianto moderno ed efficiente perché nell'ambito di un progetto di qualità è possibile trovare un giusto equilibrio tra tutela e sviluppo. Da notizie assunte presso la competente Direzione generale comunque abbiamo appreso che, ad oggi, pur essendoci stati incontri interlocutori, non è stato ancora presentato alla competente Soprintendenza alcun progetto per le autorizzazioni di competenza. Il Ministero non ha pertanto formulato, al riguardo, nessun parere formale
Redazione VN
Toccafondi (IV): "Franchi, interessi non coincidono. Serve passo in avanti della soprintendenza"
L'onorevole di Italia Viva Gabriele Toccafondi parla al Pentasport della questione restyling del Franchi
Il deputato di Italia Viva Gabriele Toccafondi parla a Radio Bruno riguardo alla questione stadio: "Conosco il Franchi, spero che si possa migliorare però si va in una direzione diversa. Ho fatto presente che il Franchi è un monumento dai costi molto alti, che c'è una società che investe. Oggi ho fatto l'esempio del Flaminio, non mi sembra abbia fatto una bella fine. Il tema per me è reale e preoccupante. Si può fare uno stadio tutelando la torre di maratona, con le curve lontane dal campo diventa antieconomico per una società che vuole spendere per un bene pubblico. Non è detto che si possa fare tutto quello che si desidera, ci sono interessi che non coincidono. Senza un passo in avanti della soprintendenza si rischia di non vedere nascere l'ipotesi progettuale. Il decreto semplificazione può aiutare, da tempo diciamo che le infrastrutture sono un veicolo molto importante di ripartenza, adesso più che mai rispetto al passato visti i tempi di crisi".
Redazione VN
Sfiorare, ma non toccare. Franchi: altra frenata sul progetto di restyling
Il ministero dei beni culturali non apre a particolari margini di manovra sul Franchi
"Gli interventi futuri non dovranno in alcun modo stravolgere la struttura". Firmato ministero dei beni culturali. Tradotto: il Franchi – spiega La Nazione – si può al massimo sfiorare, non toccare. Nuova, brusca, frenata sul progetto di un ipotetico restyling dello stadio viola (progetto già di suo condizionato da mille variabili). L'ennesimo paletto all'ambizione, cara a Palazzo Vecchio, di trasformare il gioiello di Nervi in uno stadio più moderno e confortevole arriva da Roma dove, in questi giorni, si sta lavorando al decreto semplificazione.
Ebbene da quanto filtrato ieri dagli ambienti politici capitolini si evince che nel nuovo compendio di norme non si dovrebbero aprire particolari margini di manovra per quanto riguarda la gestione degli impianti sportivi considerati monumenti di interesse nazionalei. Nessun ammorbidimento dei rigidi vincoli che ad oggi bloccano ogni progetto di ristrutturazione impattante. La conferma di qualcosa che era più di una sensazione è arrivata nel tardo pomeriggio di ieri allorché il MIbact ha diffuso un lungo comunicato in risposta all'interrogazione parlamentare voluta del deputato fiorentino di Italia Viva Gabriele Toccafondi.
Redazione VN
Stadio: dirigenza amareggiata dalle mosse della Sovrintendenza. Iachini in bilico
Joe Barone sta lavorando alla questione stadio e al rinnovo dei contratti di Chiesa e Milenkovic
A Joe Barone il lavoro non manca di certo. Sono tanti gli aspetti a cui il direttore generale si sta dedicando. Prima di tutto il rinnovo dei contratti di Chiesa e Milenkovic e la questione allenatore (Iachini resta in bilico). E non dimentichiamoci della questione stadio. Come scrive La Gazzetta dello Sport, le ultime mosse della Sovrintendenza hanno sorpreso e amareggiato la dirigenza viola.
Redazione VN
Italia Viva Firenze: "Via i vincoli dagli stadi, sennò col Franchi rischiamo la fine del Flaminio"
Continua il dibattito nel capoluogo toscano in merito alla questione impianto della Fiorentina
Ecco il comunicato di Italia Viva Firenze in merito alla questione nuovo stadio della Fiorentina:
La risposta del mibact alla nostra interrogazione parlamentare lascia poco spazio alle interpretazioni. La tutela del Franchi è stata ufficializzata e rafforzata, il 20 maggio 2020. Solo quando c'era un privato pronto a investire concretamente per renderlo più moderno ed efficiente, creando sviluppo economico e posti di lavoro. La ruggine, i ferri scoperti e le crepe che già c'erano non erano abbastanza importanti da attivare il procedimento?"
Questo quanto dichiarano Gabriele Toccafondi, deputato fiorentino e capogruppo di Italia Viva in Commissione Cultura, insieme alla Consigliera Regionale Titta Meucci e ai coordinatori fiorentini di Italia Viva Francesco Grazzini e Patrizia Ciabattoni: "Basta guardare l'esempio dello stadio Flaminio di Roma: un impianto sottoposto alla stessa tutela dal 2008, le cui immagini attuali parlano da sole. Abbandono, sporcizia, calcinacci, erba alta e tanto altro. Noi non vogliamo che anche il Franchi finisca così! Continueremo a chiedere, in Parlamento e in tutte le sedi competenti, che si allentino i vincoli sugli impianti sportivi. È una questione di buonsenso: altrimenti rischiamo di dichiararli beni tutelati e poi lasciarli abbandonati e costosissimi per le casse pubbliche, come il Flaminio".
Redazione VN
Nuovo stadio o restyling del Franchi? VN intervista i candidati presidente della Regione
A settembre le elezioni regionali. Sul tema stadio abbiamo intervistato i quattro candidati presidente: Eugenio Giani, Tommaso Fattori, Irene Galletti e Susanna Ceccardi
L'appuntamento è fissato per il 20 e 21 settembre. Quel fine settimana si terranno le elezioni regionali, inizialmente previste a maggio, ma rinviate in autunno a causa dell'emergenza Coronavirus. Termina dopo due mandati la presidenza di Enrico Rossi (2010-2015 e 2015-2020).
I candidati governatore della Toscana sono quattro: Eugenio Giani per il centrosinistra, Tommaso Fattori per "Toscana a Sinistra", Irene Galletti per il Movimento 5 Stelle e Susanna Ceccardi per il centrodestra.
La campagna elettorale sta entrando nel vivo. Gli argomenti di discussione sono tanti: infrastrutture, sanità, rifiuti solo per citarne alcuni. Impossibile, però, non fare riferimento anche alla Fiorentina. La domanda sorge spontanea: nuovo stadio o restyling dell'Artemio Franchi? Abbiamo chiesto ai quattro candidati, che ringraziamo per la disponibilità, la loro posizione su questo tema:
Eugenio Giani
Io penso che il restyling del Franchi sarebbe la soluzione più naturale per la storia della Fiorentina ed il legame con la città di Firenze, ma non ho assolutamente preclusioni per la soluzione di Campi soprattutto in una logica di città metropolitana in cui credo molto. Importante che Rocco Commisso sia convinto della soluzione da intraprendere. Quando sarà fatto una scelta definita offriro' la giusta collaborazione a perseguirla nell'interesse di Firenze e della Fiorentina. I tempi di costruzione del nuovo stadio? La realizzazione, come la ristrutturazione di un manufatto come il Franchi con le normative di oggi e le procedure richieste, impegnano comunque per tempi imprevedibili. L'importante è la ricerca di costante collaborazione e tenacia nell'obiettivo.
Tommaso Fattori
Non ci sono progetti definitivi, quindi non mi pronuncio su ciò che non c'è, ma di sicuro si sta perdendo tempo da oltre un decennio e manca qualsiasi pianificazione complessiva discussa con la popolazione, e la responsabilità è principalmente di Nardella. Abbiamo sempre pensato che la ristrutturazione del Franchi fosse la soluzione migliore, peraltro in sintonia anche con le prime indicazioni della nuova proprietà della Fiorentina, mentre nella piana le priorità sono il Parco e lo sviluppo del polo scientifico. Adesso sono preoccupato per il futuro di Campo di Marte e per il modello di sviluppo che si immagina per Campi Bisenzio, anche perché non c'è un confronto tra i diversi Sindaci, nonostante siano dello stesso partito.
Irene Galletti
Per ora stiamo parlando d'ipotesi. Bisogna valutare il bene dei cittadini di Firenze, anche nell'ottica di città che dovranno essere vissute diversamente dopo l'emergenza Coronavirus. In caso di stadio nuovo, dovrà essere realizzato fuori città, ma non a Novoli in modo da non trasferire lì i problemi che vive Campo di Marte. Andrebbe bene anche l'ipotesi Mercafir. Resterebbe il problema della riqualificazione dell'Artemio Franchi. Che resti o no stadio della Fiorentina, avrà bisogno di un restyling. Potrebbe essere utilizzato per altri scopi sportivi. La città è molto legata allo stadio, capisco la volontà di mantenere la struttura, magari col superamento di qualche vincolo della Soprintendenza.
Per quanto riguarda, ancora, l'eventuale nuovo impianto, perché non a Peretola? Siamo contrari al potenziamento dell'aeroporto. Visti i collegamenti presenti, potrebbe essere una zona funzionale. Con una bella ristrutturazione, l'attuale scalo diventerebbe un gioiellino. In caso di mancata realizzazione della pista, che io definisco uno scempio, ci sarebbe lo spazio per costruire lo stadio. Lì la nuova casa della Fiorentina sarebbe facilmente raggiungibile.
Campi Bisenzio? Ricominciare daccapo un percorso già bocciato in partenza, penso sia una soluzione scellerata e indica la volontà del Partito Democratico e della maggioranza di seguire, anche in futuro, una direzione perdente. Ho lanciato una controproposta chiedendo al governo di riqualificare il sistema aeroportuale toscano con i soldi destinati inizialmente alla nuova pista.
Tempi di realizzazione? Difficile stabilirli. Mi auguro tempi rapidi e non mi riferisco solo allo stadio. I controlli devono restare numerosi e il livello d'attenzione deve essere elevato. Abbiamo visto, purtroppo, i dati relativi alle infiltrazioni di n'drangheta e camorra nel Comune e nella provincia di Firenze. Non dobbiamo abbassare la guardia. Sono entrata da poco nel Coordinamento contro l'Usura della Regione Toscana. I numeri che ho ricevuto dal governo ci dicono che la situazione è potenzialmente molto pericolosa. Il rischio d'infiltrazione negli appalti è concreto. Tornando alla domanda, mi auguro che lo stadio venga realizzato presto, ma la risposta non è nelle nostre mani.
Susanna Ceccardi
Sul calcio non sono molto preparata, ma sulle infrastrutture dobbiamo fare il punto. La posizione della Lega è chiara: vogliamo restaurare l'Artemio Franchi. E' lo stadio storico dei fiorentini. Storia e calcio devono andare di pari passo. Dobbiamo sostenere calcio, sport e città. Ci sono, però, delle norme sui restauri. Ci sono criticità che non riguardano solo lo stadio di Firenze. Chi è al governo perché non si concentra anche sul restyling degli impianti storici? Passiamo da Roma e modifichiamo le norme per favorire gli interventi sugli stadi. In questo modo sarebbe più semplice restaurare il Franchi, cui i fiorentini sono tanto affezionati. Economicamente le società devono fare la propria parte, ma anche il settore pubblico deve aiutare.
Stefano Niccoli
@stefanoniccoli3
Pres. Confindustria Firenze: "Investimenti da oltre un miliardo e mezzo fermi, stadio compreso"
Il numero uno di Confindustria Firenze anche sul tema stadio
Maurizio Bigazzi, nuovo presidente di Confindustria Firenze, si è occupato del tema della ripresa della città dopo l'emergenza Coronavirus:
In un momento così difficile, ci sono investimenti fermi per oltre un miliardo e mezzo; risorse messe sul tavolo – alcune da anni – da imprese anche del territorio. Mi riferisco alla Stazione dell'Alta Velocità; alla pista di Peretola; al nuovo stadio. Ma potrei parlare anche della terza corsia della A11; della Fortezza da Basso; di tutte quelle opere congelate da anni, alcune da decenni. Opere che valgono punti strutturali di PIL; operazioni anticicliche con ricadute competitive ed occupazionali, che neppure una emergenza economica come quella attuale è riuscita a sboccare.
Redazione VN
Nardella: "Ristrutturazione Franchi fattibile, rilancio l'appello ai politici"
Le parole del sindaco di Firenze stamattina da Palazzo Vecchio
Il sindaco di Firenze Dario Nardella ha commentato il via libera del Governo al DL semplificazioni arrivato ieri:
Da sindaco di Firenze rilancio l'appello a tutte le forze politiche del Parlamento per elaborare la norma che stiamo aspettando, che può essere inserita nel decreto legge Semplificazioni, per restaurare e valorizzare impianti sportivi storici come l'Artemio Franchi. Mi aspetto che alle dichiarazioni di tutti i politici sul Franchi, compreso il PD, facciano seguito i fatti. Il messaggio mandato dai tifosi? Li ringrazio, perchè sanno bene che per me il progetto stadio è sempre stato importante. Sullo stadio o facciamo gioco di squadra e troviamo insieme una soluzione, perché i sindaci da solo non possono fare tutto, o rischiamo di far fallire per questo progetto. Per me la riqualificazione del Franchi e di Campo di Marte è obiettivo concreto e fattibile, sto facendo la mia parte.
Redazione VN
Meucci (Italia Viva): "Siamo per il restyling del Franchi. Nessun muro di Pessina"
"Non è sbagliato guardare alla dimensione metropolitana, tuttavia pensiamo che si debba insistere per trovare una soluzione per il Franchi"
Titta Meucci, vicepresidente del gruppo Italia Viva in consiglio regionale, è intervenuta nel corso della conferenza indetta dal suo partito sul tema infrastrutture. Queste le sue parole: "La posizione di Italia Viva è di dare una casa alla Fiorentina, uno stadio moderno soprattutto per chi assiste alle partite. Oggi non ci sono i requisiti necessari. Se questo stadio moderno può essere trovato solo altrove, noi non siamo in via di principio contrari. Non è sbagliato guardare alla dimensione metropolitana, tuttavia pensiamo che si debba insistere per trovare una soluzione per la riqualificazione.
Richiamiamo l'attenzione allo stadio Flaminio a Roma, città più grande di Firenze che non ha tutelato il suo impianto: ecco che fine ha fatto. Bisogna evitare il rischio-buco nero. Ora, la tutela al Franchi è stata rinnovata, ma non vediamo muri da parte della Soprintendenza, che non ha avuto modo di esaminare progetti. I beni si tutelano mantenendone la funzione, e in presenza di un investitore volenteroso crediamo che si possa trovare un compromesso".
Federico Targetti
@fedetarge
Nardella: "La Fiorentina resti a Firenze. Restauro Franchi? Sono abbastanza fiducioso"
Parla il primo cittadino
Dario Nardella, sindaco di Firenze, ha parlato al Corriere Fiorentino: "Nuovo stadio? Mi sto muovendo, senza parlare, con governo, Regione, Parlamento. L'unica strada è Campo di Marte: ho trovato più disponibilità nel soprintendente e nel Parlamento. Sono abbastanza fiducioso nel restyling del Franchi. Ora o mai più, per una norma che con tempi e costi ragionevoli permetta a un privato di ristrutturarlo. Ipotesi Campi Bisenzio? Non posso trattenere con la forza la Fiorentina a Firenze, ma ritengo che debba rimanere a Firenze. Non ho posto veti, però le grandi opere non sono un menù dove uno sceglie cosa ci piace, occorre disegnare lo sviluppo complessivo".
Redazione VN
On. Toccafondi (IV): "Franchi, proviamoci. Altrimenti Campi" Sul dl Semplificazione...
"Il Decreto Semplificazione ci viene un po' incontro, ma ripetiamo: serve una deroga alle amministrazioni sugli impianti sportivi"
Anche l'onorevole Gabriele Toccafondi, oltre a Titta Meucci, è intervenuto nel corso della conferenza stampa di Italia Viva sulle infrastrutture. Queste le parole del deputato: "La legge vale per tutti i beni culturali, non solo per gli impianti sportivi. Noi l'abbiamo letta. 70 anni da costruzione e decesso dell'autore sono i due requisiti della tutela. Noi abbiamo chiesto al Ministero se fosse prevista una revisione, che non deve essere tout-court, ma solo sugli impianti sportivi (Dall'Ara, Franchi, Flaminio).
Bisognerebbe andare ad interpretare l'ultima legge del 2017, oppure modificare a livello normativo quella del 2004. Il Decreto Semplificazione ci viene un po' incontro, ma ripetiamo: serve una deroga alle amministrazioni sugli impianti sportivi. Tutti noi non vogliamo che il Franchi rimanga a se stesso, ci proveremo fino in fondo. Se poi non sarà possibile, saremo contenti di andare a Campi. Ma almeno proviamoci".
Federico Targetti
@fedetarge
VIDEO VN – Toccafondi (IV): "Da tifoso voglio il nuovo stadio, da fiorentino lo vorrei qua"Le parole del deputato di Italia Viva nel corso della conferenza stampa indetta oggi: si parla di infrastrutture. E in particolare del Franchi...
Federico Targetti
@fedetarge
VIDEO VN – Meucci (IV): "Pessina non ha escluso nulla. Monumento si tutela solo se..."Anche la vicepresidente del gruppo alla Regione di Italia Viva, oltre all'onorevole Toccafondi, si è espressa oggi sul tema stadio
Federico Targetti
@fedetarge
Vicesindaco Firenze: "Restyling Franchi soluzione migliore, vi spiego"
Le parole di Cristina Giachi
Cristina Giachi, Vicesindaco di Firenze, ha parlato a Radio Bruno Toscana:
Classifica Fiorentina? Abbiamo finalmente tirato un sospiro di sollievo. Abbiamo sofferto ma adesso possiamo pensare al futuro. Noi come amministrazione lavoriamo per il restyling del Franchi, posizione condivisa da tutta la politica fiorentina. Un amministratore saggio, come il nostro sindaco, sa che oltre alle visioni vanno valutate le possibilità di realizzazione. Il restyling del Franchi è la soluzione migliore. Siamo ottimisti, è una soluzione che dobbiamo provare a percorrere.
Redazione VN
Nardella: "Non passerò alla storia come ostacolo di Commisso. Lavoriamo sul restyling"
Le parole del sindaco di Firenze
Dario Nardella, primo cittadino di Firenze, ha parlato ai microfoni di Radio Toscana:
Problemi tra Fiorentina e Soprintendenza? Dobbiamo dar loro fiducia, credo e spero che il buonsenso alla fine prevarrà. Non voglio passare alla storia come il Sindaco che non ha voluto far fare lo stadio a Rocco Commisso. Con Pessina stiamo lavorando alla riqualificazione di Campo di Marte e al restyling del Franchi. Vogliamo uno stadio moderno e green da 42mila posti.
Redazione VN
Restyling del Franchi? La svolta può arrivare da Fuksas. Ma Campi resta in pole
C'è un'idea dell'architetto per ripensare l'attuale stadio
Si torna a parlare di stadio sulle colonne di Repubblica. Dopo la distensione dei rapporti fra Rocco Commisso e la sovrintendenza in relazione ai tempi di costruzione del nuovo Centro Sportivo arrivata ieri torna di attualità anche la questione stadio. Secondo il quotidiano, il sindaco di Firenze Dario Nardella avrebbe incontrato in Sicilia il noto architetto Massimiliano Fuksas, in compagnia del progettista del Centro Sportivo Marco Casamonti. L'idea? Quella di lavorare al ripensamento del Franchi. L'incontro non è passato inosservato in Fiorentina e Commisso è in attesa di scoprire cosa potrà venir fuori da questa idea. Le curve del Franchi potranno essere in qualche modo "salvate"? Fuksas – sottolinea il quotidiano – era anche stato autore del modellino dello stadio presentato ai Della Valle. Questo progetto potrebbe rientrare nella già radicata idea di ripensare diversi luoghi dopo la pandemia. Tra questi anche lo stadio e Campo Di Marte.
Tuttavia, la realtà è ancora diversa: Campi Bisenzio resta tuttora l'ipotesi più accreditata, anche se da Roma sono arrivate aperture per l'ampliamento dell'aeroporto di Peretola ma non per un nuovo stadio.
Redazione VN
Capitolo stadio: Fuksas ed il restyling del Franchi, il Comune chiarisce
Con una nota, in giornata l'amministrazione fiorentina ha negato il coinvolgimento del noto architetto nel progetto di ristrutturazione dell'impianto cittadino
Questa mattina nella nostra consueta rassegna stampa vi avevamo raccontato di un'indiscrezione de La Repubblica, secondo la quale il sindaco di Firenze, Dario Nardella avrebbe incontrato in Sicilia Massimiliano Fuksas per parlare anche del restyling dell'Artemio Franchi. Ma con una nota odierna, diffusa da Il Sito di Firenze, l'amministrazione smentisce questa ricostruzione:
In merito a indiscrezioni apparse oggi su un quotidiano, si precisa che il sindaco Nardella conosce molto bene l'architetto Fuksas, si sono incontrati anche recentemente, ma non hanno mai parlato di stadio. L'amministrazione continua comunque a lavorare per il progetto di restyling del Franchi e per la cittadella dello sport a Campo di Marte.
Redazione VN
Renzi: "Presentato un emendamento: interveniamo sul Franchi, senza il parere della Soprintendenza"
L'ex Presidente del Consiglio e Sindaco di Firenze interviene in diretta al Pentasport e spiega l'emendamento presentato per il restauro del Franchi
Matteo Renzi, è intervenuto in diretta al Pentasport di Radio Bruno per illustrare un'importante iniziativa parlamentare dello stesso Senatore che ha inserito un emendamento per rendere più semplice intervenire sullo stadio "Franchi":
Ho appena inserito un emendamento che riguarda tutte le società sportive professionistiche. Tra le infrastrutture da sbloccare ci sono anche gli impianti sportivi: non soltanto il Franchi o gli stadi di calcio. Con l'autorizzazione del Comune, delle commissioni paesaggistiche ed urbanistiche, si può intervenire senza il parere della Soprintendenza. Se mettiamo un impianto in mano ai soprintendenti non riusciremo mai ad avere stadi moderni che permettano alle società di fare un passo avanti. Non sto dicendo che decidono gli stessi presidenti, Commisso o chi per lui, ma il Comune, bypassando la Soprintendenza. Uno stadio come quello di Firenze può valere qualcosa come 250 mln per la città, d'accordo con l'amministrazione comunale si fa un progetto per risistemarlo. Nei miei pensieri l'obiettivo era sempre stato la Mercafir, ma è una storia chiusa e non ci voglio tornare sopra. Il grande vantaggio di questa operazione è scoprire le carte in tavola: o si vota sì o si vota no, altre soluzioni non esistono.
Redazione VN
Nardella: "Renzi? Strada giusta. Stadi, dobbiamo evitare che l'Italia diventi lo zimbello"
Il primo cittadino di Firenze interviene sulla novità annunciata dal suo predecessore Renzi per il restyling del Franchi
Dario Nardella è intervenuto per commentare l'emendamento presentato da Matteo Renzi in materia di stadi e infrastrutture:
Bene l'emendamento di Matteo Renzi al decreto semplificazione sul problema dell'adeguamento degli stadi italiani, come anche gli altri emendamenti del PD depositati alla Camera. Vanno tutti nella direzione di consentire in tempi rapidi l'ammodernamento degli stadi italiani. Ora il Parlamento approvi senza esitare queste proposte che spingono in questa direzione perché sulla situazione degli stadi l'Italia è diventata lo zimbello del mondo. I sindaci sono pronti a prendersi tutte le responsabilità per ammodernare gli stadi delle proprie città, ma ora ci vuole davvero una normativa nuova e risolutiva, che migliori anche la legge Lotti-Nardella che già è stata un buon passo avanti.
Redazione VN
F. Franchi: "Nuovo stadio? Non sono imparziale, ma per essere competitivi..."
Il parere del figlio di Artemio
Intervistato da La Nazione, Francesco Franchi – figlio di Artemio, a cui è intitolato dal 1991 lo stadio Comunale di Firenze – ha parlato riguardo al futuro dell'impianto che si trova a Campo di Marte: "Stadio nuovo o ristrutturato? Questa domanda non può trovarmi lucido e neutrale. E' sacrosanto per la proprietà della Fiorentina volere un impianto funzionale che permetta di incrementare la redditività e rendere Firenze e la squadra competitive in un'ottica europea. Finora se n'è parlato tanto ma non siamo a nulla e queste lentezze stanno facendo aumentare tensioni e polemiche". Una ristrutturazione del Franchi potrebbe dunque, essere un "lenitivo", permettendo di raggiungere l'obiettivo in tempi rapidi e valorizzando il patrimonio cittadino e del quartiere.
Redazione VN
Vincoli Franchi: "Legge Lotti-Nardella permette di avere tempi certi e garanzie di costruzione"
Così il Segretario del Comitato interministeriale per la programmazione economica
Luca Lotti, ex ministro dello sport oggi Segretario del Comitato interministeriale per la programmazione economica, ha parlato della possibile soluzione intorno al vincolo sugli stadi
Quella dello Stadio è una partita che non si è mai chiusa. Stiamo cercando di trovare una soluzione per semplificare quella che è la norma sugli stadi. La norma è già utilizzata da sei stadi in Italia e sta funzionando, dati alla mano. Il testo che il Pd ha preparato è semplice e chiaro per risolvere il problema del vincolo e sbloccare la situazione per quello che riguarda anche lo stadio Franchi. Questo vincolo esiste da prima e serve per tutelare determinate infrastrutture del nostro paese ma adesso va rivisto, almeno per gli stadi. Deve tutelare, ma anche consentire di demolire una struttura come lo stadio. La legge Lotti-Nardella sui tempi è chiarissimi e sono stabiliti; intervenire e costruire nei 60 giorni. L'emendamento che andremo a fare e che il parlamento voterà tra 5-10 giorni, speriamo che vada ad insistere proprio su quella norma. Questo permetterà una volta per tutte di dare tempi certi e garanzie di costruzione dei nuovi progetti, come palazzetti e stadi
Redazione VN
Nuovo Franchi senza la soprintendenza, l'idea di Renzi non piace a Pessina e Dem. Difficile il "sì" da Roma
Renzi in campo per rifare lo stadio Franchi
Raccontano nel Pd che quell'emendamento di Matteo Renzi al Decreto semplificazioni per sbloccare la ristrutturazione degli stadi tagliando fuori le Soprintendenze, dalle parti del ministero dei beni culturali sia stato preso «molto male» . Uno «schiaffo» alle competenze della tutela del patrimonio, dicono nei Dem, spiegando che una proposta simile «non avrà mai l'ok» del ministro Dario Franceschini e non potrà che restare lettera morta. Lo scrive Repubblica Firenze che aggiunge come a sostegno del lavoro di Renzi ci sia la Fondazione CR Firenze
Redazione VN
Renzi: "I veti della Soprintendenza su Leonardo e Raffaello. Stadio una priorità"
L'intervista all'ex sindaco che vuole l'emendamento per "snellire" la burocrazia
L'ex sindaco di Firenze Matteo Renzi interviene a gamba tesa sul dibattito velenoso e sfilacciato dell'ipotetico restyling del Franchi arenato nelle sabbie mobili dei veti della Soprintendenza. A La Nazione, il leader di Italia Viva dice: "Se il mio emendamento verrà approvato, per riammodernare gli stadi basterà il parere positivo dei Comuni. E questo – dichiara il senatore – si decide subito, e chi si oppone ci dovrà spiegare perché non vuole sviluppo e lavoro". Renzi spera che l'emendamento ottenga il via libera, per passare dalle chiacchiere ai fatti: "Chiediamo di approvare un veicolo normativo che permetta a chi oggi vuol intervenire su un impianto sportivo, di poterlo fare senza il parere della Soprintendenza". Soprattutto, se non si parla di "Raffaello o Leonardo", dice l'ex leader del PD, che non ha mai avuto buoni rapporti con le Soprintendenze.
Franchi
Sul nuovo Centro Sportivo a Bagno a Ripoli, Renzi fa i complimenti al sindaco Casini: "E' un progetto bellissimo, è stato bravo e veloce. Trovo le osservazioni della Soprintenza sorprendenti, anche perché arrivate all'ultimo minuto", mentre sullo stadio a Campi Bisenzio non vuole entrare nel merito. Anche perché, se l'emendamento passerà, si potrà tornare ad intervenire sul Franchi. Il nodo stadio è però "Una priorità, perché siamo in crisi e migliaia di persone stanno perdendo il lavoro. Se il proprietario di una società decide di mettere 300 milioni sul Campo di Marte io dico che la cosa non è poi così male". E le sensazioni che qualcosa possa cambiare ci sono, perché stavolta Renzi ha l'appoggio degli avversari politici.
Redazione VN
Stadio, IV Firenze: "Emendamento Renzi strada per non perdere l'investitore e non abbandonare il Franchi"
Italia Viva di Firenze sull'emendamento di Renzi che riguarda anche lo stadio Franchi
Firenze, 31 luglio 2020 – "Come dicevamo nella nostra conferenza stampa di qualche giorno fa, le strade rimaste per il futuro del Franchi erano due: modificare la legge sui vincoli, oppure un'interpretazione estensiva della norma esistente che consentisse ad un soggetto pubblico ed istituzionale l'ultima prima sui vincoli degli impianti sportivi. Dalle dichiarazioni e dalle risposte della sovrintendenza alle nostre interrogazioni parlamentari, era evidente che la strada del cambiamento della legge sarebbe stata – per usare un eufemismo – in salita. L'emendamento annunciato da Renzi va nella seconda direzione e lascia in capo ad una istituzione pubblica la decisione di un vincolo e solo per gli impianti sportivi. Per noi è fondamentale evitare che Firenze perda questo treno fondamentale sia per gli eventi sportivi sia per l'economia." Così Gabriele Toccafondi, deputato fiorentino di Italia Viva insieme a Titta Meucci, Consigliera regionale e a Francesco Grazzini e Patrizia Ciabattoni, coordinatori provinciali del partito.
"A chi in queste ore si straccia le vesti per questa ipotesi ricordiamo che stiamo parlando di un privato che intende investire centinaia di milioni di euro sullo sviluppo di un quartiere fondamentale per la città come quello di Campo di Marte. L'alternativa è semplice: perdere questi grandi investimenti, che sarebbero dirottati fuori città, aumentando sensibilmente il rischio che il Franchi resti come un mausoleo, tutelato e vincolato, ma – come il Flaminio a Roma – abbandonato e costosissimo per le casse pubbliche." Concludono gli esponenti fiorentini di Italia Viva
Redazione VN
Sen. Biti: "Vincoli non possono essere tolti. Emendamento tutela ogni tipo d'impianto"
Le parole della senatrice
Caterina Biti, membro del Senato della Repubblica Italiana, è intervenuta al Pentasport di Radio Bruno per parlare della nota questione stadio:
L'emendamento da noi proposto tutela ogni tipo di impianto. Prova a portare avanti l'idea di ammodernamento o costruzione degli impianti sportivi per adeguarli a quelli internazionali. Questo emendamento permette di mantenere soltanto gli elementi essenziali nel quale sono presenti dei vincoli che li rendono intoccabili. I vincoli sul Franchi sono equiparabili a quelli di Palazzo Vecchio, noi dobbiamo considerare le normative vigenti e in questo momento questi vincoli non possono essere tolti. Se questo emendamento viene approvato non viene comunque sopravanzata la soprintendenza, che dovrà proporre i cambiamenti che ritiene più opportuni.
Redazione VN
Nardella: "Con emendamento ampio adeguamento del Franchi"
Nardella commenta l'emendamento presentato dalla senatrice dem Caterina Biti relativo agli impianti sportivi
Con un messaggio inviato alla stampa fiorentina, il sindaco di Firenze, Dario Nardella, ha commentato l'emendamento presentato dalla senatrice dem Caterina Biti relativo agli impianti sportivi:
La norma proposta è senza dubbio molto efficace perché consentirebbe finalmente un'ampia ristrutturazione degli stadi di calcio vincolati per interesse culturale in ragione di una loro moderna funzionalità.
L'emendamento, se approvato, consentirà al Ministero di rivedere in tempi brevi e certi i contenuti del vincolo, per tener conto delle esigenze dell'attività sportiva che l'impianto dovrà ospitare.
In questo modo per Firenze sarà possibile progettare un vero e ampio adeguamento del Franchi, che ci restituisca un impianto moderno, bello, funzionale e sostenibile dal punto di vista economico, secondo le legittime esigenze del Comune proprietario e della società di calcio concessionaria.
Il Parlamento, ora o mai più, può dare una svolta alla situazione vergognosa della maggior parte degli stadi italiani che rischiano l'abbandono se non vengono ammodernati secondo le legittime esigenze di chi li gestisce e li utilizza.
Non ci sono più alibi per la politica nazionale: gli emendamenti, come quello della senatrice Biti, sono sul tavolo e depositati. Vengano votati con convinzione e senso di responsabilità. Ne beneficerà non solo Firenze per lo stadio Franchi, ma moltissime altre città che hanno problemi molto simili ai nostri.
Redazione VN
Due emendamenti per il nuovo stadio a Firenze
I due emendamenti sono stati presentati dalle due forze politiche e andrebbero a coinvolgere comunque la Soprintendenza
Questa mattina La Repubblica riporta che nelle ultime ore sono state presentati due emendamenti firmati PD e Italia Viva riguardanti il tema stadio a Firenze. Nel testo presentato da parte dei democratici si legge che vi è un'esigenza di limitare il consumo di nuovo suolo e per gli impianti con oltre 5000 posti. Pertanto dovrà essere il Ministero dei beni culturali a valutare ogni limitazione o possibilità di restauro come l'aumento di volume.
Per Renzi e Italia Viva è il Comune che deve dare l'ok per l'abbattimento o la ristrutturazione di una struttura come uno stadio, nel rispetto dei soli specifici elementi strutturali, architettonici o visuali e al fine di mantenere o riprodurre le forme originarie.
Redazione VN
Vincoli stadi, Pessina: "Si rischia precedente pericoloso, Parlamento valuti bene"
Il soprintendente di Firenze, Andrea Pessina, commenta le proposte di Italia Viva e Pd per superare i vincoli
Gli emendamenti per consentire la ristrutturazione di stadi storici come il Franchi sono stati depositati in Parlamento. Su questo argomento il Corriere Fiorentino ha intervistato il soprintendente di Firenze, Andrea Pessina:
Mi auguro che il Parlamento rifletta bene su entrambi gli emendamenti (quello di Italia Viva e quello del Pd, ndr), si rischia un precedente pericoloso. Non è mai successo che i vincoli posti su beni culturali vengano indeboliti rispetto a necessità economiche, vere o presunte. Rischio Flaminio se restano i vincoli attuali? Si parla di valutare la sostenibilità economica per togliere i vincoli: chi la valuta? Non ho mai sentito un proprietario di una squadra di calcio o di un'impresa dire che guadagna troppo. E se passa questo principio, qualsiasi richiesta su un bene vincolato potrebbe essere legato a ragioni economiche.
Redazione VN
Toccafondi (IV): "Pessina è mai stato a vedere una partita dalla curva?"
Gabriele Toccafondi, deputato di Italia Viva, contro Andrea Pessina
In una lettera inviata al Corriere Fiorentino, Gabriele Toccafondi, deputato di Italia Viva, si è soffermato sul soprintendente di Firenze, Andrea Pessina. Vi proponiamo l'ultima parte. La lettera integrale nel quotidiano in edicola:
Per non parlare delle curve. Chi ha rilasciato l'intervista è mai stato a vedere una partita dalle curve? Penso di no! Ha mai fatto un giro sotto le gradinate o sotto le scale elicoidali guardando la condizione del cemento e non solo la oggettiva bellezza della struttura? C'è un altro caso di impianto sportivo, magari non proprio di «rilevantissimo interesse culturale», magari solo «rilevante», che da alcuni anni è sotto uno stesso provvedimento di tutela, ed è sostanzialmente inutilizzato e abbandonato: lo stadio Flaminio a Roma. Non voglio — e lo dico da politico, da fiorentino e da amante della tutela della mia città — che un pezzo di storia di Firenze possa fare quella fine! Non basta definirlo di «rilevantissimo interesse culturale» perché magicamente arrivino soldi pubblici per sistemarlo, manutenerlo e fare tutti gli interventi e i lavori di cui c'è bisogno.
Redazione VN
Bocci: "Pessina andrebbe zittito più spesso. Ha fatto osservazioni che non gli competono"
Il duro commento del giornalista Alessandro Bocci su Andrea Pessina
Intervenuto a Radio Bruno Toscana, il giornalista del Corriere della Sera, Alessandro Bocci, ha commentato le parole di Rocco Commisso sul soprintendente Andrea Pessina:
Pessina ha fatto osservazioni che non gli competono, deve fare il suo mestiere, il funzionario di Stato. Mi pare che non sia favorevole a niente per ciò che riguarda lo stadio e che percepisca il Franchi come gli Uffizi. Vorrei il nuovo stadio a Campo di Marte, altrimenti rischierebbe di diventare come il Flaminio a Roma, un'opera fatiscente. Mi sorprende il fatto che la politica fiorentina non stigmatizzi le parole di Pessina che andrebbe zittito più spesso. Mi sembra che Commisso voglia fare una battaglia portandosi dietro Firenze, ma nell'attesa la Fiorentina non può non crescere, servono 2-3 titolari importanti.
Redazione VN
"Presenterò piano per cittadella olimpica che riguarderà anche restyling Franchi"
Giorgio Fiorenza, capolista di "Toscana civica", lista che insieme a Lega, a Forza Italia e a Fratelli d'Italia sostiene la candidatura a presidente della Regione di Susanna Ceccardi
Intervistato da La Nazione, Giorgio Fiorenza, capolista di "Toscana civica", lista che insieme a Lega, a Forza Italia e a Fratelli d'Italia sostiene la candidatura a presidente della Regione di Susanna Ceccardi, ha citato anche l'Artemio Franchi:
Il progetto nel cassetto? La rivoluzione urbanistica nella zona stadio. Tra pochi giorni tirerò fuori un piano praticabile per realizzare la cittadella olimpica che coinvolge anche la ristrutturazione del Franchi.
Redazione VN
Due emendamenti diventano un assist per Commisso e danno uno schiaffo alla Soprintendenza
L'emendamento al Decreto Semplificazione potrebbe diventare legge il 15 settembre
L'emendamento sugli stadi al Decreto Semplificazione potrebbe offrire un assist al proprietario della Fiorentina Rocco Commisso, e portargli un po' di serenità, dopo la sfuriata di venerdì. Questo quello che troviamo scritto nell'edizione odierna del Corriere dello Sport-Stadio: Nella versione definitiva del testo presentato dal Pd sono state inserite due frasi, che rendono più facile la costruzione del nuovo Franchi e danno uno schiaffo alla Soprintendenza. La prima prevede «forme di conservazione, anche distaccata dal nuovo impianto sportivo». Questo passaggio permette di salvare solo singole porzioni, lasciandole esterne allo stadio. Le scale elicoidali e porzioni delle curve potrebbero diventare parti espositive museali, ma non legate all'impianto. Nella seconda, si evidenzia che la «sostenibilità economico-finanziaria» e l'«adeguamento agli standard internazionali» diventano decisivi anche «ai fini delle valutazioni di compatibilità paesaggistiche dell'intervento». Nel caso di Firenze verrebbe quindi depotenziato il potere di veto, legato anche ai vincoli paesaggistici, da parte della Soprintendenza. L'emendamento verrà presentato il 10 agosto e resterà in discussione per 14 giorni e se dovesse ottenere la maggioranza, il 15 settembre diventerà legge. Quel giorno potrebbe rappresentare un giorno storico, primo passo alla presentazione del progetto del Franchi, redatto dall'architetto Marco Casamonti. Il nuovo stadio, rispondendo alle esigenze Uefa, che prevede la vicinanza delle curve al campo, potrebbe passare da una media di 15 metri di altezza a una di 30.
Redazione VN
"Bene gli emendamenti, ma è sbagliato puntare tutto sul Franchi. Campi Bisenzio..."
Forza Italia: "Si rifà lo stesso errore della Mercafir. Lasciamo scegliere Commisso senza troppi paletti"
"Commisso ha messo un vero e proprio aut aut. Nella sua intervista su Radio Bruno, il presidente viola è stato chiaro come non mai: non accetterà ulteriori ostacoli ai suoi investimenti. E come dargli torto?" affermano l'On. Erica Mazzetti, deputata di Forza Italia, e Jacopo Cellai, Capogruppo di Forza Italia in Consiglio Comunale e candidato alla Regione. "Prima il centro sportivo, poi lo stadio: se salta il primo, salta pure il secondo: chiaro ed inequivocabile".
"Anche tutta questa fiducia negli emendamenti ci sembra mal riposta. Condividiamo qualunque azione volta a semplificare la vita a chi vuole investire, che sia o meno il proprietario della Viola, ma – precisano Mazzetti e Cellai – insistere solo sul Franchi ci sembra una coazione a ripetere. Prima l'amministrazione si è arenata sulla Mercafir (di cui ora non si parla più), tentando in ogni modo di convincere Commisso che quella fosse l'area più bella, più funzionale del mondo, ora è stata vittima di una grande folgorazione sulla via delle scale elicoidali. Peccato che quando il Centrodestra nel 2011 con Giovanni Galli propose di intervenire per risanare il Franchi il PD, tra le cui fila c'erano anche alcuni c'erano anche alcuni che oggi sono diventati paladini del Franchi, fece muro".
"Sebbene quindi – spiegano gli esponenti azzurri – non sia certo da scartare l'ipotesi di un restauro del Franchi – ci spiegheranno poi dove fare parcheggi e aree commerciali, come e in che tempi – ma non si può non considerare anche la bontà di fare il nuovo stadio a Campi Bisenzio che per altro non bloccherebbe lo sviluppo di Peretola, come già dimostrato dal sindaco Fossi. Lasciamo quindi scegliere a Commisso dove preferisca fare lo stadio che ritiene indispensabile per far crescere il fatturato della squadra. Evitiamo – concludono Mazzetti e Cellai – di condizionare in alcun modo le sue decisioni, che ci sembrano sempre sagge, prudenti e concrete, visto e considerato che Commisso ha saputo portare Mediacom al novantaquattresimo trimestre di crescita consecutivo. Il rischio che perda la voglia di investire ci sembra quanto mai alto".
Redazione VN
VIDEO VN – Nardella: "Previsti spazi commerciali dentro e fuori dal Franchi"Le parole del sindaco di Firenze a margine della conferenza stampa sull'area di Campo di Marte
Alessandro Lilloni
@AleLilloni
VIDEO VN – Nardella: "Franchi unica ipotesi possibile per lo stadio a Firenze"Le parole del sindaco di Firenze
Alessandro Lilloni
@AleLilloni
Pierguidi (Quartiere 2): "Firenze avrà uno stadio bello che rispetti la storia"
Il presidente del Quartiere 2 commenta il progetto di riqualificazione di Campo di Marte, che potrebbe riguardare anche il Franchi
Presente in Palazzo Vecchio accanto al sindaco Nardella, Michele Pierguidi, presidente del Quartiere 2 di Firenze, ha detto:
Siamo contenti e saremo al fianco di chi vuole bene a Campo di Marte. C'è molto interesse per la zona ed il comune lo ha dimostrato. Con parcheggi, tramvia ed ampliamento della zona commerciale Firenze può avere uno stadio bello che rispetti la storia della città. La zona lo merita.
Alessandro Lilloni
@AleLilloni
Nardella: "Ok delibera per Campo di Marte, vogliamo agevolare ristrutturazione del Franchi"
La conferenza stampa del sindaco da Palazzo Vecchio: "Creiamo le condizioni per l'investimento del privato sullo stadio"
Da Palazzo Vecchio, il sindaco Dario Nardella aggiorna la situazione relativa al quartiere di Campo di Marte e parla della questione Artemio Franchi. Queste le sue parole in conferenza stampa: "E' stata approvata stamattina una delibera di indirizzo per riqualificare la zona di Campo di Marte ed agevolare il restyling del Franchi. Noi stiamo facendo tutto il possibile per creare le condizioni del restyling del Franchi. Faremo un grandissimo parcheggio in zona campo di Marte riqualificando la zona. La zona verde non sarà toccata. Amplieremo inoltre i volumi commerciali inserendo una linea della tramvia. Sono interventi che faremo in ogni caso indipendentemente dalle scelte della Fiorentina. Per quanto riguarda i vincoli del Franchi attendiamo le decisioni politiche riguardo all'emendamento (LEGGI QUI). La strada è una sola, non abbandonare campo di Marte. Il parcheggio a servizio del quartiere sarà realizzato soltanto con soldi pubblici non privati. Gli impianti sportivi di rugby e baseball ed atletica non saranno toccati. Mentre i campini potranno rientrare nel progetto riqualificazione del Franchi. I volumi degli spazi commerciali saranno legati alle esigenze dell'investitore privato. Metteremo a disposizione del privato volumi interni ed esterni al Franchi. L'intenzione è di arrivare a uno stadio che contenga circa 40mila persone".
Alessandro Lilloni
@AleLilloni
Il piano del comune: maxi parcheggio al servizio del Franchi ristrutturato
Il piano di Palazzo Vecchio andrebbe a risolvere una delle problematiche principali dello stadio attuale della Fiorentina
Un'area commerciale, direzionale e ricettiva intorno allo stadio, verosimilmente al posto dei campini. Con la possibilità, per chi si assumerà l'onere di ristrutturare il Franchi, di costruire nuovi volumi anche in altre zone della città. E oltre alla tramvia, per cui dovrebbero arrivare 260 milioni di euro di finanziamenti dal Ministero dei trasporti, anche i parcheggi saranno fatti con soldi pubblici. Questa l'analisi di Repubblica sul piano comunale riguardo il restyling del Franchi. Palazzo Vecchio sta infatti trattando con le ferrovie un maxi accordo per acquisire una grossa area in via Campo d'Arrigo accanto ai binari e lì realizzare 2-3 mila posti auto a spese del Comune. Tramontata definitamente l'era Mercafir, Nardella vuole convincere Commisso a provarci sulla riqualificazione di Campo di Marte e dello Stadio. Ma la domanda sorge spontanea: dove sorgerà il parcheggio? Palazzo Vecchio ha individuato un'area di proprietà di Fs Sistemi Urbani, ramo immobiliare delle Ferrovie, a Campo d'Arrigo. E' un'area che aveva anche una capacità edificatoria ampia, 12 mila metri quadrati di residenziale, che il Comune sta tentando di "spostare" in un altro terreno delle Ferrovie, le ex Officine grandi riparazioni dietro la Leopolda.
Redazione VN
Nardella vuole ristrutturare il Franchi? Tempi biblici e costi alti
L'analisi de ilsitodifirenze.it sulla proposta portata avanti con forza dal Sindaco Nardella
Dario Nardella ripropone con forza il restauro del Franchi ma non sono tutte rose e fiori come mette in evidenza questa mattina Donato Mongatti su ilsitodifirenze.it secondo cui Palazzo Vecchio vorrebbe consentire attraverso il project financing la ristrutturazione del Franchi a spese del Presidente Rocco Commisso garantendo inoltre l'edificazione di strutture extra impianto sportivo dove ora sorgono i cosiddetti "Campini", il centro di allenamento della Prima Squadra. Gli altri impianti sportivi in concessione del quartiere non sarebbero toccati, mentre il Comune con fondi pubblici, per garantire la mobilità, si occuperebbe di realizzare un grande parcheggio tra via Campo d'Arrigo e la sede ferroviaria, la linea della Tramvia 3.2.2 Campo Marte – Rovezzano e, a seguito dell'ultimazione del Tunnel Alta Velocità, sfrutterebbe i binari di superficie per la cosiddetta ferrovia metropolitana.
Il disegno nelle intenzioni andrebbe sicuramente ad alleviare il caos generato dai mezzi privati in occasione delle partite interne dei gigliati, ma affinché tali infrastrutture possano arrivare ad essere ultimate i tempi sono a dir poco incerti sia per la linea tramviaria che per il Tunnel Alta Velocità ben lontane dall'essere ultimate. Alla necessità di queste due infrastrutture strategiche si dovrebbero sommare il via libera per il parcheggio nell'area di proprietà di FS, oltre i lavori di riqualificazione di Campo di Marte.
Ipotizzando che la mobilità fosse miracolosamente risolta, – prosegue Mongatti – quali costi dovrebbe affrontare Commisso? Dovrà attuare soluzioni ingegneristiche dispendiose e per finire bisogna considerare la tutela del paesaggio.
Redazione VN
Noferi (5 Stelle): "Maxi parcheggio al Franchi? Nessun vantaggio per i commercianti"
L'opinione della candida al consiglio regionale
La Candidata al Consiglio Regionale del Movimento 5 Stelle Toscana su Firenze 1, Silvia Noferi, è intervenuta ai micorfoni di Lady Radio per commentare le notizie più importanti del panorama politico cittadino. Ecco il suo commento riguardo la notizia del possibile maxi parcheggio nel "Nuovo Franchi" pubblicata oggi su La Repubblica.
Siamo sempre stati per la riqualificazione del Franchi, perchè non volevamo una cattedrale nel deserto. Da lì a trasformare quell'area in un mega parcheggio con altre attività commerciali, come il Sindaco Nardella vorrebbe fare, ce ne vuole. Non so cosa porterebbe di vantaggio ai commercianti di Campo di Marte.
Redazione VN
Toccafondi (IV): "Franchi resterà abbandonato con nuovo stadio"
Gabriele Toccafondi a favore del restyling del Franchi
Il deputato di Italia Viva, Gabriele Toccafondi, ha scritto il seguente post su Facebook sul tema, sempre molto dibattuto, restyling dello stadio Artemio Franchi:
Nessuno mette in dubbio che l'Artemio Franchi sia un patrimonio da tutelare. Ma che ci sia bisogno di uno stadio dove da tutti i settori si veda bene e comodamente una partita è una esigenza per tutti. C'è poi un dato di fatto: una proprietà che vuole investire soldi privati nella casa della Fiorentina. Se decideranno, legittimamente, di costruire un nuovo impianto, il Franchi resterà in abbandono. Dobbiamo dirlo se vogliamo essere seri, perché i soldi pubblici per ristrutturare un impianto inutilizzato non ci sono.
Ringraziamo professori, luminari e alti funzionari di averci ricordato l'ovvietà che la legge vada rispettata. Possono anche dirci come uscire da questa situazione che porterebbe il Franchi all'abbandono? Altrimenti – e lo confermo visto che qualcuno si sente "amareggiato" – fanno come qualche samurai sull'isoletta a cui nessuno ha detto che la guerra è finita.
Redazione VN
Ceccardi sullo stadio: "Commisso va agevolato. Parlerò con Pessina per il Franchi"
Le proposte di Susanna Ceccardi della Lega, candidata alla presidenza della Regione Toscana
Intervenuta ai microfoni di Radio Bruno, la candidata alla presidenza della Regione Toscana Susanna Ceccardi ha parlato anche della questione stadio a Firenze: "Abbiamo presentato degli emendamenti sulla questione stadio per andare oltre alle problematiche della Soprintendenza. Se c'è un investitore come Rocco Commisso che vuole investire e vuole costruire uno stadio degno del nome della città e della Fiorentina, bisogna metterlo nelle condizioni di poterlo fare. Invece ci sono stati intoppi burocratici ma anche politici, su questa partita c'è un caos interno al Partito Democratico. La soluzione migliore secondo me è la ristrutturazione dell'Artemio Franchi, mantenendo le Curve e ammodernando il resto, costruendo anche aree commerciali. Parlerò con Pessina, perchè vogliamo mettere in campo progetti sostenibili che già ci sono" ha detto la candidata del centro destra.
Redazione VN
Nardella: "Franchi, lavoro intenso con il ministero. Emendamenti? Almeno uno andrà in porto"
Il sindaco: "In tanti hanno iniziato a parlare di stadio sotto elezioni ma io sono 7 anni che ci lavoro. I cittadini non sono così ingenui"
Il sindaco di Firenze Dario Nardella ha parlato a Radio Bruno: "Sono 7 anni che io lavoro per lo stadio. Tutte queste personalità che stanno saltando fuori interessandosi a questo tema non le avevo mai sentite parlare fino a qualche mese fa, casualmente lo fanno a poche settimane voto. Non credo che i cittadini siano così ingenui. Ottimismo per il Franchi? Se non fossi stato una persona ottimista non avrei costruito due linee tramviarie. Sto lavorando intensamente con il ministero delle infrastrutture per la tramvia a Campo di Marte ed il parcheggio. Servono le infrastrutture, non si può fare uno stadio in mezzo al deserto. I cinque emendamenti per gli stadi 'vincolati'? Io credo che almeno uno andrà in porto".
Redazione VN
Stadio ed emendamenti: per Repubblica vince la linea PD, Renzi e IV al palo
Il punto dell'edizione fiorentina del quotidiano che approfondisce l'iter degli emendamenti al Dl Rilancio,sul tema stadi
Repubblica, nella sua edizione fiorentina, riporta degli screzi fra il PD e Italia Viva di Matteo Renzi, per la questione emendamenti. Oggetto del contendere circoscritto in particolare alla città di Firenze e allo stadio "Franchi". Il quotidiano è convinto che nella disputa interna alla maggioranza prevarrà la proposta del Partito Democratico che ha in Caterina Biti la prima firmataria. Emendamento che Palazzo Chigi preferisce a quello di Italia Viva, promosso dal senatore Renzi. Tre, essenzialmente, le ragioni citate dal giornale: l'attenzione della norma al "rispetto dei soli specifici elementi strutturali, architettonici o visuali di cui sia strettamente necessaria a fini testimoniali la conservazione". Compito che rimarrà sì in capo alla Soprintendenza, ma con l'affermazione di vincoli sportivi primari, rispetto a quelli culturali. Infine, l'emendamento PD prevede che le esigenze sportive siano dirimenti anche rispetto ai vincoli paesaggistici. E Renzi attacca: "Pd vuol far contare di più le soprintendenze, grave errore"
Redazione VN
"Lavoriamo ad un futuro verde per il Franchi, vigileremo sulla sostenibilità"
L'esponente dei Verdi e candidato alle Regionali interviene nel dibattito sul futuro dello stadio Franchi
Eros Tetti, candidato al Consiglio Regionale della Toscana nel collegio Firenze 1 per la lista Verdi Europa, è intervenuto sulla questione nuovo stadio di Firenze:
Impensabile svuotare lo stadio di Nervi dalla funzione per cui è stato costruito: in breve tempo diventerebbe un rudere. L'unica strada è quella di conciliare le esigenze della conservazione con quelle di una moderna fruizione. Come ambientalisti non possiamo che esser favorevoli alla ristrutturazione dello Stadio Artemio Franchi. Secondo parametri che conservino gli elementi identitari della struttura, ma diano la possibilità di adeguarlo alla moderna fruizione dello spettacolo calcistico. Bene dunque l'emendamento che va in questa direzione, attualmente in discussione in Parlamento. Qualsiasi altra soluzione comporterebbe nuovo consumo di suolo, come nel caso di Campi Bisenzio, ed il decadimento della struttura che, come accade ad esempio al Flaminio di Roma, una volta perduta la sua funzione, è destinato a deperire strutturalmente. Naturalmente, come Verdi, in stretta collaborazione con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio e coinvolgendo intellettuali ed urbanisti nella fase progettuale, vigileremo affinché la realizzazione delle strutture accessorie che la proprietà richiede per rendere sostenibile l'investimento avvenga nel quadro del rispetto monumentale dell'opera e della massima sostenibilità ambientale, secondo rigorosi criteri di efficienza energetica e di implementazione del verde, ed all'interno di un quadro che tenga conto della risistemazione dell'intero quadrante sud a partire dalla delicata questione della mobilità.
Redazione VN
Marcheschi (FdI): "Sullo stadio tante marchette elettorali, lo scontro con Pessina è grottesco"
L'opinione del Consigliere di Fratelli d'Italia sulla vicenda che sta impegnando Fiorentina, Comune e Soprintendenza da ormai oltre un anno
Il Consigliere della Regione Toscana Paolo Marcheschi, di Fratelli d'Italia, è intervenuto ai microfoni di Radio Bruno durante A Pranzo con il Pentasport: "Sullo stadio mi sembra si facciano tante marchette elettorali", ha esordito, "ma le soluzioni vanno trovate sul campo; trovo incredibile che le istituzioni si scontrino come hanno fatto Nardella e Pessina. Con quest'ultimo ho parlato proprio in settimana, mi ha detto e ha ripetuto di essere d'accordo nel valutare progetti di ammodernamento. Il fatto di voler forzare la soprintendenza per buttare giù lo stadio mi sembra veramente grottesco: la politica dovrebbe servire per trovare soluzioni, non per alzare muri".
Redazione VN
DL Semplificazioni: accordo Pd-Italia Viva su emendamenti stadi
La Fiorentina spettatrice interessata della questione
"Nell'interesse di Firenze, visto che l'ultima versione dell'emendamento a prima firma Renzi ha accolto al 100% i contenuti della proposta targata PD, ho deciso di sottoscrivere il suo emendamento sugli stadi. Mi è sembrato giusto dare questa opportunità a chi è stato Sindaco e Presidente del Consiglio".
Lo afferma in una nota la senatrice fiorentina del Partito democratico, Caterina Biti, a proposito del suo emendamento al decreto-legge Semplificazioni che punta a consentire il restyling degli stadi vincolati, come l'Artemio Franchi di Firenze.
"Per noi la priorità è sempre stato l'interesse dei cittadini e con questo spirito non abbiamo mai fatto mancare la presenza per essere pronti al confronto in tutti questi giorni. Finalmente, dopo anni, diamo risposta a un'esigenza che Firenze e molte altre città italiane avevano da tempo: consentire la ristrutturazione degli stadi senza vincoli irragionevoli, in tempi rapidi e con procedure certe.
Questo emendamento contiene rigo per rigo tutte le misure previste dal testo a cui abbiamo lavorato con i colleghi del Partito democratico, segno che avevamo costruito una norma seria ed efficace. Siamo particolarmente felici che ci sia stato riconosciuto delle altre forze politiche: è stato un gioco di squadra che andrà a beneficio delle nostre città e di tutto il mondo dello sport".
Askanews
Redazione VN
Nardella: "Traguardo importante, un passo significativo per il restyling dello stadio Franchi e per il bene di Firenze"
Il primo cittadino di Firenze commenta la svolta, arrivata in serata, sugli emendamenti al Dl Semplificazioni
Dario Nardella, sindaco di Firenze, ha voluto commentare gli ultimi sviluppi sul futuro dello stadio Franchi con la novità, arrivata in serata, dell'accordo raggiunto fra PD e Italia Viva sugli emendamento al Decreto "Semplificazioni", in discussione al Senato.
Il lavoro di queste ultime ore delle forze parlamentari di maggioranza a partire da PD e IV per arrivare ad un testo condiviso di emendamento al dl semplificazione per la parte degli stadi è un traguardo importante, un passo significativo per il restyling dello stadio Franchi e per il bene di Firenze, che viene prima di tutto il resto. Ora però teniamo i piedi a terra e lavoriamo per arrivare al risultato con un voto favorevole ampio e – se possibile – trasversale. Mi appello a tutte le forze politiche che hanno a cuore il futuro degli stadi italiani: ora è il momento per dimostrare concretezza e attenzione per i territori e per lo sport. Ringrazio Biti e Renzi per la disponibilità dimostrata. Ora resta l'ultimo miglio. Il Parlamento dia la svolta tanto attesa da Firenze e dalle altre città italiane.
Redazione VN
Sbloccastadi, l'emendamento convince tutti: c'è anche la clausola fast fast fast
E' la volta buona per il restyling del Franchi?
Sulle pagine de La Nazione e del Corriere Fiorentino leggiamo dello "Sbloccastadi", la proposta di emendamento avanzata da Italia Viva e appoggiata da Lega e PD che permetterebbe finalmente il restyling del Franchi. Come? Semplicemente spostando altrove gli elementi architettonici di rilievo, sui quali la Soprintendenza manterrebbe la propria giurisdizione. La deroga sarebbe prevalente anche sulle valutazioni di impatto ambientale e paesaggistico, lasciando alla Fiorentina e alle altre squadre campo praticamente libero per procedere ai lavori. In sostanza, l'emendamento assegna più importanza alla fruibilità e all'adeguamento agli standard europei rispetto al valore testimoniale. E c'è anche la clausola fast fast fast: "il provvedimento deve essere adottato entro il termine di 90 giorni dalla richiesta del proprietario o del concessionario dell'impianto sportivo, prorogabile una sola volta di ulteriori 30 giorni per la richiesta di documenti che non siano già in possesso della sovrintendenza. Nel caso in cui i tempi non fossero rispettati il vincolo di tutela artistica, storica e culturale sull'impianto sportivo viene meno e cessano gli effetti delle dichiarazioni di interesse culturale già adottate".
Redazione VN
Franchi, con l'emendamento Renzi il restyling è più vicino
Trovato l'accordo per l'emendamento di IV che permette la semplificazione per il restyling degli impianti
Tre miliardi di Euro per riqualificare gli stadi. Con questo emendamento nel decreto "Semplificazioni" il restyling degli stadi vincolati dalle soprintendenze, come il Franchi, sarà più veloce e meno burocratico. Come scrive l'edizione fiorentina di Repubblica, Pd e Lega hanno sottoscritto la proposta di Italia Viva e ad esultare è Matteo Renzi. L'emendamento prevede la possibilità di ristrutturazione anche di impianti vincolati, «nel rispetto unicamente dei soli specifici elementi strutturali, architettonici o visuali di cui sia strettamente necessaria a fini testimoniali la conservazione o la riproduzione, anche in forme diverse da quella originaria».
E demanda al ministero per i Beni Culturali (non più alle soprintendenze) la verifica di tali presupposti, che deve essere completata entro 90 giorni dalla richiesta di ristrutturazione. A venire meno è il vincolo di tutela, che consentirà di poter "smontare e rimontare" le parti vincolate da un'altra parte. Un passo avanti per il Franchi, che mette tutti d'accordo.
Redazione VN
Pres. Architetti Firenze: "Bypassare la Soprintendenza crea un pericoloso precedente"
Le parole di Pier Matteo Fagnoni, preoccupato per l'emendamento Sbloccastadi
Il Presidente dell'ordine degli architetti di Firenze Pier Matteo Fagnoni ha commentato a Lady Radio dell'emendamento Salvastadi che potrebbe cambiare drasticamente la fisionomia del Franchi: "Indubbiamente siamo perplessi come ordine degli Architetti. Riteniamo che le leggi speciali siano necessarie in certi momenti ma bypassare la Soprintendenza potrebbe essere un precedente pericoloso e in futuro un problema abbastanza grosso"
Il Franchi
Fagnoni continua: "La questione sul Franchi andrà esaminata al momento in cui verrà sottoposto un progetto. Bisognerà capire chi valuta il progetto che elementi riuscirà a salvare dello stadio. Si crea un precedente, perché tra qualche anno può venir meno ciò che fu deciso da Spadolini anni fa di tutelare elementi architettonici non monumentali come Duomo o Palazzo Vecchio ma ugualmente importanti da un punto di vista di memoria culturale. Concorso? Nel caso in cui dovesse partire l'iter il tema del concorso è il modo migliore per mettere insieme le migliori menti e il migliore progetto per la Fiorentina, Firenze e i tifosi. Quindi ottenere un confronto tra diversi professionisti è il metodo più breve. E' ovvio che abbiamo perso abbastanza tempo perché proponevamo questo tema un anno fa. Siamo sempre in tempo ma adesso vediamo come questo emendamento verrà applicato dal comune di Firenze".
Redazione VN
Renzi: "Via il macigno della Soprintendenza dal Franchi. Se Commisso vuole fare fast fast fast..."
Le parole del leader di Italia Viva, tra i principali promotori dell'Emendamento Sbloccastadi
Dopo l'approvazione dell'emendamento Sbloccastadi, il leader di Italia Viva Matteo Renzi ha commentato a Radio Bruno la possibilità di restaurare il Franchi: "Da ora in poi dove c'è uno stadio da rimettere a posto si può andare avanti con l'avallo del Comune senza quello della Soprintendenza. E non riguardava solo il Franchi di Firenze. Se Commisso avrà la volontà di ricostruire il Franchi, non importa più il parere e il peso della Soprintendenza. Il macigno che c'era sulla strada del nuovo Franchi non c'è più. Nel primo disegno si bypassavano Soprintendenza e Beni Culturali, adesso ci sarà "solo" un passaggio in più: 90 giorni di tempo da parte dei Beni Culturali che può dire la sua, ma deve prevalere l'interesse economico. Nel caso di Firenze, parliamo di 300 milioni di investimento e migliaia di posti di lavoro, merchandising... è una bella occasione. Se Commisso vuole un progetto fast fast fast e pensa di rifare il Franchi la strada è tracciata. Nel momento in cui scavalchi la Soprintendenza territoriale, è chiaro che lo stadio abbia una valutazione di natura economica notevole. Non ci sarà più il potere di veto della Soprintendenza. Se fossi stato io il sindaco, piangerei di gioia. L'Artemio Franchi è un grande manufatto, ma se Fiorentina e Comune sono d'accordo si può procedere. Legittimità costituzionale? Il passaggio ai Beni Culturali è stato inserito ad hoc, che deve dare un parere dell'interesse economico".
Redazione VN
Nardella esulta sui social: "Grande giorno per Firenze, avanti con stadio e nuova pista"Il primo cittadino Nardella torna a commentare il buon esito dell'iter parlamentare, in materia di vincoli agli stadi italiani
Il sindaco Dario Nardella ha voluto salutare con soddisfazione il confermato accordo tra Pd e Italia Viva di Matteo Renzi per il via libera alla norma sblocca stadi – in particolare il Franchi – contenuta nel decreto semplificazioni in discussione oggi al Senato. Questo il tweet pubblicato pochi minuti fa dal primo cittadino:
Redazione VN
Marcheschi (Fdi): "La politica ha fatto la sua parte. Non ci sono più alibi, avanti con il progetto"
Anche il consigliere regionale Marcheschi, di Fratelli d'Italia, si dice soddisfatto dell'approvazione della norma sblocca stadi
Il Consigliere regionale Paolo Marcheschi (Fdi) ha commentato così la convergenza raggiunta in Senato sull'emendamento "sblocca-stadi":
Il progetto va fatto subito dalla proprietà o dal Comune, si deve spingere sull'acceleratore per verificare la fattibilità. La politica ha fatto il proprio dovere, con buona pace dei 5 stelle e dei loro continui no alle grandi opere, e Fratelli d'Italia ha svolto il ruolo di protagonista. Con l'emendamento "sblocca stadi" finalmente è stato raggiunto un traguardo significativo nell'interesse di cittadini e tifosi . Dopo anni, e dopo ritardi attribuibili al duo Renzi-Nardella, diamo risposta a un'esigenza che Firenze aveva da troppo tempo: consentire la ristrutturazione degli stadi senza vincoli irragionevoli, in tempi rapidi e con procedure certe. Adesso non ci sono più alibi, il restyling dello stadio Franchi deve diventare prima progetto e poi realtà. E con il Franchi verrà riqualificata l'intera area di Campo di Marte.
Redazione VN
Nardella: "Commisso può fare i salti di gioia, una vittoria di Firenze per la Fiorentina"
Il commento entusiasta del primo cittadino Nardella
Dario Nardella è intervenuto ai microfoni del "Pentasport" di Radio Bruno per commentare la svolta arrivata da Roma per la norma sblocca-stadi:
Sono felicissimo, non solo per la nostra città ma per tutta l'Italia. Sono orgoglioso che tutto questo sia nato da Firenze. Non esito a definirla una svolta per lo sport italiano, perché adesso possiamo rivalutare gli stadi partendo dalla loro utilità, senza per questo sminuirne il valore storico. L'anomalia nasce dalla difficoltà nel conciliare il valore sentimentale e con la necessità di ammodernare le strutture. Non c'è da prendersela con chi al Comune di Firenze, nel 1984, ha posto il vincolo per la tutela del valore architettonico. Il nodo fondamentale della nuova norma è lo stabilire dei tempi chiari, brevi e l'introduzione del silenzio-assenso che costituiscono una procedura più semplice e rapida con la quale ci dovevamo misurare fino ad oggi. Abbiamo dato un grandissimo messaggio di responsabilità, per la quale mi sento di ringraziare tutte le forze politiche che hanno lavorato insieme. Questa norma è una vittoria di Firenze e credo che anche Commisso possa ritenersi pienamente soddisfatto, penso faccia i salti di gioia ed è anche merito suo questo traguardo. Ci sono varie ipotesi praticabili, bisogna dare il tempo alla Fiorentina per indicare la propria preferenza, prima di tutto vogliamo andare incontro alle esigenze della squadra. A Ferragosto abbiamo rischiato con l'approvazione della variante urbanistica per Campo di Marte che prevede la realizzazione di volumi commerciali, ma abbiamo dimostrato che a volte occorre gettare il cuore oltre l'ostacolo.
Redazione VN
Anche l'opposizione esulta per il Decreto Semplificazioni
Lega e Fratelli d'Italia concordi: "Finalmente sbloccata la riqualificazione del Franchi"
Ceccardi: "Grazie a Lega riqualificazione Artemio Franchi sarà realtà"
"È grazie all'impegno della Lega se nella notte sono stati approvati una serie di emendamenti per liberare risorse per la riqualificazione degli stadi. In particolare il via libera alla nostra proposta a prima firma Pergreffi semplifica le procedure per gli stadi come l'Artemio Franchi vincolati dalla soprintendenza. Firenze merita uno stadio all'altezza della sua squadra e finalmente vedremo realizzarsi il nostro sogno, quello di tanti tifosi e della società. Questo sarà possibile grazie al nostro impegno, peccato per i 5s che hanno perso un'occasione per sostenere una norma utile alla nostra regione". Lo dichiara Susanna Ceccardi candidata presidente in Toscana.
Totaro (FdI): "Grazie a FdI oggi bella giornata per tutti fiorentini. Con nostro emendamento riqualificazione Stadio e Campo di Marte"
Oggi è una bella giornata per Firenze. Il via libera questa notte dell'emendamento di Fratelli d'Italia al decreto Semplificazioni consentirà di avviare la ristrutturazione dello stadio Artemio Franchi. Una notizia importante per tutti i fiorentini, non solo quelli sportivi, perchè grazie al nostro emendamento sarà possibile andare oltre lo stadio e avviare la riqualificazione dell'intera area su cui questo insiste e cioè Campo di Marte. Firenze da tempo aspettava questa occasione, perchè era inaccettabile che l'intera area rischiasse di piombare nel degrado in cui l'attuale amministrazione di Centrosinistra a guida Pd ha fatto sprofondare, purtroppo, molte altre zone della città di Firenze. E questo a maggior ragione del fatto che oggi c'è un presidente e un imprenditore, Rocco Commisso, che vuole investire e scommettere su Firenze. E grazie a Fratelli d'Italia la città non perderà questa opportunità". Lo dichiara il senatore di Fratelli d'Italia, Achille Totaro.
Redazione VN
Il testo definitivo dell'emedamento "Sblocca stadi"
Vi proponiamo il testo dell'emendamento approvato dal Senato
Ecco la mediazione finale tra l'emendamento PD e quello di Italia Viva che è passato al Senato con il voto anche dell'opposizione
"8-bis. All'articolo 62 del decreto-legge 24 aprile 2017, n. 50, convertito, con modificazioni, dalla legge 21 giugno 2017, n. 96, dopo il comma 1 sono inseriti i seguenti commi:
«1-bis. Al fine di prevenire il consumo di suolo e di rendere maggiormente efficienti gli impianti sportivi destinati ad accogliere competizioni agonistiche di livello professionistico, nonché allo scopo di garantire l'adeguamento di tali impianti agli standard internazionali di sicurezza, salute e incolumità pubbliche, il soggetto che intenda realizzare gli interventi di cui al comma precedente può procedere anche in deroga agli artt. 10, 12, 136 e 140 del d.lgs. 22 gennaio 2004, n. 42, e alle eventuali dichiarazioni di interesse culturale o pubblico già adottate, nel rispetto dei soli specifici elementi strutturali, architettonici o visuali di cui sia strettamente necessaria a fini testimoniali la conservazione o la riproduzione anche in forme e dimensioni diverse da quella originaria. L'individuazione di tali elementi, qualora presenti, è rimessa al Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, il quale ne indica modalità e forme di conservazione, anche distaccata dal nuovo impianto sportivo, mediante interventi di ristrutturazione o sostituzione edilizia volti alla migliore fruibilità dell'impianto medesimo. Il provvedimento di cui al periodo precedente è adottato entro il termine di novanta giorni dalla richiesta del proprietario o del concessionario dell'impianto sportivo, prorogabile una sola volta di ulteriori trenta giorni per la richiesta di documenti che non siano già in possesso della Sovrintendenza territorialmente competente e necessari all'istruttoria. Decorso tale termine senza che il Ministero abbia completato la verifica, il vincolo di tutela artistica, storica e culturale ricadente sull'impianto sportivo viene meno e cessano gli effetti delle dichiarazioni di interesse culturale eventualmente già adottate.
1-ter. Nell'adozione del provvedimento di cui al comma precedente, il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali tiene conto che l'esigenza di preservare il valore testimoniale dell'impianto è recessiva rispetto all'esigenza di garantire la funzionalità dell'impianto medesimo ai fini della sicurezza, della salute e della incolumità pubbliche, nonché dell'adeguamento agli standard internazionali e della sostenibilità economico – finanziaria dell'impianto. La predetta esigenza prevalente rileva anche ai fini delle valutazioni di impatto ambientale e di compatibilità paesaggistica dell'intervento.»
Redazione VN
Biti (Pd): "Impianti siano fruibili, per noi lo Sbloccastadi era una priorità"
Le parole della Senatrice dopo l'approvazione in Senato dell'emendamento che faciliterà operazioni di ammodernamento al Franchi
La Senatrice di Firenze Caterina Biti (Pd), prima firmataria dell'emendamento "Sbloccastadi" all'interno del Decreto Semplificazioni, è intervenuta ai microfoni di Radio Bruno durante il Pentasport di oggi; di seguito un estratto del suo commento. "La soddisfazione è stata grande, voi sapete quanto abbiamo lavorato a questo emendamento che per noi è stata una priorità. Ora vedo che in tanti se lo intestano, possiamo dire che il Partito Democratico abbia coalizzato le altre forze che vi hanno partecipato. Noi da fiorentini lo abbiamo fatto anche molto nell'interesse di Firenze e di chi ama lo sport. Dobbiamo avere il coraggio di tenere insieme da un lato la storia e l'architettura e dall'altro innovazioni che nel 2020 sono necessarie. Riteniamo che uno stadio debba essere anzitutto sicuro e fruibile per chi ci va a vedere le partite di qualsiasi sport".
Redazione VN
Totaro (FdI): "Sullo Sbloccastadi un lavoro di squadra. Campo di Marte non merita degrado"
L'intervento del Senatore di Fratelli d'Italia dopo il passaggio dell'emendamento che faciliterà operazioni di ammodernamento di impianti come il Franchi
Il Senatore fiorentino Achille Totaro, di Fratelli d'Italia, è intervenuto ai microfoni di Radio Bruno durante il Pentasport di oggi per commentare il successo dell'emendamento "sbloccastadi", a cui il suo partito ha contribuito a fianco della maggioranza. "Siamo riusciti a far passare questo emendamento al Decreto Semplificazioni che va incontro ad una esigenza importante non solo della Fiorentina ma della città di Firenze in generale", ha esordito Totaro.
"Secondo noi era importante evitare che la zona di Campo di Marte, uno dei quartieri più belli di Firenze, venisse lasciata al degrado. Ma poi non c'è soltanto lo stadio di Firenze, noi abbiamo la fortuna che il Presidente della Fiorentina voglia investire, ma ci sono anche altri impianti in Italia che potranno giovarne. È normale che ci siano delle regole da seguire, ma la burocrazia non può bloccare un investimento di questo tipo. Per la prima volta siamo riusciti a fare un lavoro di squadra comune anche con altre forze politiche".
Redazione VN
Svolta stadio: con il decreto Semplificazioni si può modificare il Franchi
Adesso l'interlocutore sarà il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali a cui spetterà l'ultima parola indicando modi e tempi di intervento su un impianto sportivo da ristrutturare
Questa mattina su La Repubblica si legge della svolta ottenuta nelle ultime ore grazie al decreto "Semplificazioni" presentato e approvato nelle ultime ore in Parlamento. Nello specifico, per quanto riguarda l'Artemio Franchi, potrebbero esser conservate la copertura della tribuna, le scale elicoidali e la Torre di Maratona semplicemente spostandole da quello che sarà il nuovo impianto per poi riposizionarle in forme e dimensioni differenti. Una pratica familiare all'architetto Casamonti che ha già applicato modifiche simili sullo stadio di Tirana in Albania in passato. I tempi? Una volta presentato il progetto, il Ministero avrà a disposizione al massimo 120 giorni per approvarlo e permettere l'inizio dei lavori di ristrutturazione.
Redazione VN
Restyling, la Roma scavalca la Soprintendenza. E le curve non sono più al sicuro
Altri dettagli sul documento-svolta
Il Corriere Fiorentino in edicola oggi approfondisce la questione emendamento. Le date fondamentali sono domani, quando il Senato voterà per la fiducia, e il 15 settembre, quando il verdetto definitivo verrà emesso dalla Camera. In sostanza l'emendamento dà priorità a fruizione e valorizzazione rispetto a vincolo e tutela; la valutazione del progetto spetterà al Ministero di Roma, e non alla Soprintendenza di Firenze, che dunque perderà voce in capitolo su quali saranno gli elementi da salvaguardare, siano essi le scale elicoidali, la torre di Maratona, la copertura della tribuna o altro. Commisso potrà demolire le curve e ottenere quello che ha, anche polemicamente, richiesto da tempo.
Redazione VN
Renzi a Stadio: "Con il "Salva-Stadi occasione per risollevare il paese"
Questa mattina sulle pagine de Il Corriere dello Sport Stadio troviamo un'intervista al Senatore Matteo Renzi sul tema resyling per gli impianti calcistici. L'ex premier e sindaco di Firenze si ritiene fiducioso sull'emendamento "Salva-Stadi" presentato nel decreto "Semplificazioni" e ritiene che nel giro di una settimana possa venir ratificato in legge. Renzi ritiene tale decreto una svolta epocale non solo per Firenze ma per tutte le realtà italiane per la ristrutturazione e riqualifica di impianti e infrastrutture che porterebbero di conseguenza finanziamenti, progetti e posti di lavoro da nord a sud. Sulle modifiche e la ristrutturazione del Franchi Renzi si dice favorevole e positivo sulla possibilità di rimozione delle attuali curve. Servirà infatti che l'imprenditore come Rocco Commisso presenti il progetto architettonico al Comune interessato e riceva poi l'ok da parte del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali. Per Matteo Renzi adesso la burocrazia italiana è un pò più fast-fast-fast!
Redazione VN
Ordine Ingegneri Firenze: "Restyling? Prioritaria tramvia e più parcheggi per i residenti"
Il presidente Fianchisti: "Necessario pensare a opere che garantiscano accessibilità e vivibilità per il quartiere"
Più parcheggi, la tramvia e la garanzia di accessibilità e vivibilità per i residenti. Sono le condizioni necessarie collegate al possibile restyling dello stadio Franchi secondo il presidente dell'Ordine degli Ingegneri della provincia di Firenze, Giancarlo Fianchisti. "Se la strada che si è deciso di intraprendere è questa, non possiamo prescindere da alcune infrastrutture collegate al nuovo stadio, che ne garantiscano la fruibilità ad un numero maggiore di persone e che sia inserito correttamente in un contesto urbano già congestionato".
Secondo l'Ordine, la priorità sono i parcheggi per i residenti e i tifosi, ma soprattutto "la tramvia, che dovrà necessariamente arrivare a Campo di Marte per evitare l'uso dei mezzi privati. Se il processo avviato – continua Fianchisti – sarà veloce come si prospetta, è necessario attivare contemporaneamente la realizzazione di opere che garantiscano accessibilità e abitabilità del quartiere. Altrimenti sarà, come spesso succede, un progetto realizzato a metà".
Redazione VN
Il restyling prende forma: ecco cosa si potrà fare a Campo di Marte
Si pensa ad una riqualificazione dell'area
L'emendamento "sbloccastadi" ha visto la luce ieri mattina, e l'ipotesi legata al restyling del Franchi ha preso decisamente quota, anche se, assicura La Nazione, Commisso continua a preferire Campi Bisenzio. La proposta va ancora votata in Senato e alla Camera, ma si dovrebbe trattare di una formalità. Quindi assume contorni definiti la proposta del sindaco Nardella di riqualificare l'intera area di Campo di Marte. Come? La convenzione per i campini scade nel 2022, per cui si possono ricavare addirittura 30mila metri quadri di area commerciale mettendo insieme anche gli spazi ricavati dall'impianto ristrutturato; quindi verrebbe realizzato un ampio parcheggio nell'area che confina con Campo d'Arrigo, e verrebbe fatta passare vicino allo stadio una linea tramviaria, pronta non prima del 2025. Commisso ha a disposizione la possibilità di fare la mossa decisiva.
(https://images2-gazzanet.gazzettaobjects.it/wp-content/uploads/sites/21/2015/08/altre-news/Campo-di-Marte.png?v=20150821173141)
Redazione VN
Nardella: "Sblocca-stadi occasione per Firenze, risultato storico per tutta l'Italia"
Il sindaco di Firenze si racconta ad Il Corriere dello Sport Stadio sull'emendamento firmato nel decreto "Semplificazioni"
Su le pagine de Il Corriere dello Sport Stadio questa mattina troviamo un'intervista al sindaco di Firenze Dario Nardella, felice da politico dei risultati che si otterranno con l'emendamento "Sblocca-stadi".
Il primo cittadino di Firenze si dice molto soddisfatto del risultato ottenuto, per Firenze ma anche per tutte le realtà italiane che, come il capoluogo fiorentino, si trovano bloccate per la presenza di alcuni impianti sportivi divenuti storici come l'Artemio Franchi. Proprio lo stadio della Fiorentina secondo il sindaco è stata materia d'esame e approfondimento per tale emendamento. Sulla ristrutturazione è sicuro: il Franchi manterrà tradizione e storia.
E poi c'è la riqualificazione del quartiere di Campo di Marte con Nardella che nei mesi precedenti si erà già espresso favorevole ad un restyling dell'impianto ma anche della zona limitrofa. Per il sindaco, adesso con lo "Sblocca-Stadi", è l'occasione per intensificare i rapporti per trovare i finanziamenti e per potenziare ulteriormente la tramvia sul suolo cittadino.
Redazione VN
Nuovo Franchi, tramvia e parcheggi: l'avviso dell'ordine degli ingegneri. La Fiorentina...
La situazione
La tramvia per lo stadio di Firenze e il quartiere di Campi di Marte sarà pronta solo nel 2025, ma il nuovo Franchi potrebbe essere inaugurato molto prima. In attesa di capire cosa farà la Fiorentina, che parlerà solo dopo il sì definitivo del Parlamento, l'ordine degli Ingegneri solleva un rischio, cioè che l'inaugurazione dello stadio avvenga prima e non in contemporanea alla realizzazione di parcheggi e tramvia. Intanto, è certo che il ministro della Cultura Dario Franceschini abbia preso molto male l'emendamento al Decreto Semplificazione: ora i suoi funzionari hanno ridottissime possibilità di bloccare gli interventi al Franchi. Lo scrive il Corriere Fiorentino.
Redazione VN
VIDEO VN – Fiorenza: "ACF investirebbe per poi recuperare con utile d'impresa"In tarda mattinata si è svolta la conferenza stampa del capolista di Toscana Civica sul tema nuovo stadio e riqualificazione dell'area di Campo di Marte
Federico Targetti
@fedetarge
Sbloccastadi, Cellai (FI): "Soprintendente non può essere secondo sindaco"
Il commento di Jacopo Cellai di Forza Italia sull'emendamento stadi
"Emendamento stadi? Speriamo che aiuti a velocizzare scelte che altrimenti rimangono al palo. Il principio è condivisibile e infatti ha incontrato il favore di tante forze politiche, come la nostra" ha spiegato Jacopo Cellai, candidato per Forza Italia nel collegio di Firenze 1 stamani in diretta su Italia7.
"Una volta individuati elementi essenziali da tutelare è giusto che sia l'amministrazione comunale a decidere perché gode di una legittimazione popolare. Un conto è la tutela di un bene storico, un conto è arrivare ad una situazione assurda, come si era talvolta creata, che il Soprintendente diventa un secondo sindaco. E questo non va bene: il sindaco è uno e decide. È sacrosanto riordinare competenze. I proprietari di una società sportiva, come Commisso, ma in generale tutti gli imprenditori sono interessati a certezze sui tempi e sui costi. Non possiamo permetterci di perdere tempo e soldi dietro progetti che poi vengono bloccati. Il salto di qualità per il nostro Paese è arrivare a dare a chi vuole investire certezza di tempi e costi".
Redazione VN
Comitato fiorentini per Franchi: "Orgasmi elettorali sulle ceneri dello stadio"
La posizione del comitato dopo le ultime novità sull'Artemio Franchi
Il Comitato fiorentini per il Franchi prende posizione sulla questione stadio dopo le ultime novità relative all'emendamento sbloccastadi all'interno del Decreto Semplificazioni:
Non può fare che piacere che lo stadio Franchi venga restaurato e ammodernato, evitando così alla Fiorentina di traslocare da Firenze nel contado, con l'abbandono in città di un costoso rudere ingestibile. E fa piacere in particolare a noi, co-fondatori del comitato Vogliamo il Franchi, che fin dall'inizio ci siamo battuti per la causa, raccogliendo adesione e sostegno di migliaia di avveduti fiorentini.
Ma c'è modo e modo di ottenere un risultato, e dunque piace poco e punto una vittoria raggiunta per via politica, in vista di elezioni, cedendo fin troppo ai miliardi di un simpatico tycoon americano, per compiacere il quale viene creato un rischiosissimo precedente mettendo fuori gioco la tutela della soprintendenza.
Se lo stadio Franchi è stato considerato fin qui un'opera d'arte, non era impossibile garantirne la sopravvivenza aggiornandolo dov'è consentito, ma salvaguardando le parti nobili. Con le moderne tecnologie ormai è solo questione di volontà e la Fiorentina avrebbe così avuto il suo impianto all'altezza degli standard europei, con in più la qualifica di monumento.
Le ambizioni eccessive del tycoon, l'idea che una cittadina di 350 mila abitanti possa competere con le metropoli europee del calcio grazie a un pugno di dollari, hanno degradato il buonsenso a nonsenso e, per fame di consenso e di voti, ecco dunque l'orgasmo dei politici con la norma che concede ai sindaci anche libertà di radere al suolo il Franchi, perché tale è il desiderio del tycoon, per costruire sulle sue rovine uno stadio nuovo di pacca.
Precedente rischioso? Non solo vari soprintendenti, ma gli stessi architetti mettono in guardia e citano ipotesi allarmanti. Qui ci limitiamo a ricordare quanto troppi dimenticano: che se Firenze è ancora la splendida città che è, se le sue colline non sono invase dal cemento come a Genova, Napoli e altrove, lo si deve ai funzionari dello Stato che hanno stroncato sul nascere non pochi tentativi palazzinari.
All'opposto, i trecenteschi palazzi di Por Santa Maria e dell'area intorno al Ponte Vecchio distrutti dalle mine tedesche, potevano essere riedificati com'erano e dov'erano così come nel dopoguerra chiedevano i grandi esponenti della cultura e dello Stato. Vinse però la speculazione e il risultato sono i tristi, periferici, anonimi edifici anni Cinquanta che oggi dobbiamo sopportare.
Anche il futuro stadio Franchi apparirà per qualche anno un modello di modernità. Ma non sarà più il Franchi di Nervi e prima o poi, caro signor Commisso e caro sindaco Nardella, a Firenze ce ne pentiremo.
Redazione VN
Decreto Semplificazioni: il Senato approva l'emendamento stadi
Il decreto dovrà ora ottenere il via livera della Camera dei Deputati
La conversione in legge del decreto Semplificazioni a Palazzo Madama si conclude dopo un tour de force che ha visto le commissioni Affari costituzionali e Lavori pubblici del Senato, approvare ben 200 emendamenti. Maggioranze trasversali e veti incrociati, come ad esempio sulla norma riguardante la riqualificazione degli stadi che è passata grazie al centrodestra e con il 'no' dei 5 Stelle, hanno contraddistinto l'iter del testo, rallentandone il percorso. Ora, dopo il voto di fiducia dei senatori, il decreto dovrà ottenere il via libera della Camera dei Deputati in tempi strettissimi (i termini per convertire il dl scadono a metà settembre).
L'emendamento fortemente voluto dal leader di Italia Viva Matteo Renzi, approvato grazie al sostegno decisivo del centrodestra, consentirà di accelerare anche gli interventi di ristrutturazione o rifacimento ex novo degli impianti sportivi italiani, superando alcune prescrizioni paesaggistiche e culturali che richiedono l'ok della sovrintendenza (queste ultime se reputano necessaria la tutela di alcuni "specifici elementi", possono comunque dare indicazioni in tal senso ma secondo tempi contingentati). La norma punta ad adeguare gli impianti a "standard internazionali di sicurezza, salute e incolumità pubbliche".
Adnkronos
Redazione VN
GALLERY – Toscana Civica: "Ecco il nostro progetto per il Franchi e Campo di Marte"
La conferenza stampa del capolista alle regionali: "Non si possono distruggere le curve, vogliamo valorizzare le particolarità poste sotto vincolo"
In tarda mattinata si è svolta la conferenza stampa di Giorgio Fiorenza, capolista di Toscana Civica, lista che insieme a Lega, a Forza Italia e a Fratelli d'Italia sostiene la candidatura a presidente della Regione di Susanna Ceccardi, sul tema nuovo stadio e riqualificazione dell'area di Campo di Marte. Queste le sue parole: "Il nostro progetto verrà consegnato al Comune di Firenze, che è il primo soggetto interessato alla riqualificazione dell'area. A febbraio abbiamo letto che forse c'è un'ipotesi che vede Firenze e Bologna come organizzatrici delle Olimpiadi 2032. Ora, la vocazione dell'area è da sempre sportiva, ma ci siamo attivati per valutare cosa si può fare.
Innanzitutto, l'impatto che un progetto del genere può avere su residenti e negozianti. A livello di sicurezza e gestione ordinaria è già tutto a posto, e il Comune può intervenire in maniera molto agevole dove serve (ad es. sulla viabilità) grazie ai fondi che arriverebbero dal Comitato Internazionale Olimpico. Serve una linea tramviaria che circumnavighi il ferro di cavallo che si chiude con Viale Malta. Inoltre, è necessario mantenere la storicità di strutture come lo stadio Franchi.
La Juventus ha realizzato un albergo per gli ospiti, ma tale albergo è autosufficiente, non funziona solo in relazione alle partite. La struttura ricettiva sarebbe affiancata, nella zona dove attualmente sorgono i campini, da un centro polivalente che rimane poi al Comune di Firenze per un centro di ascolto e un parcheggio interrato di 4 piani (4 ettari ciascuno) e alla Fiorentina per la realizzazione di una vera e propria sede, con Museo, Viola Club, info point e biglietteria".
Sul Franchi, in particolare, Fiorenza ha aggiunto: "Abbiamo le curve, ma se effettivamente non le possiamo distruggere, possiamo almeno avvicinare i tifosi al campo. La struttura verrebbe coperta con pannelli traslucidi che valorizzerebbero, anziché danneggiare, le particolarità che hanno indotto lo Stato a porre il vincolo. Noi quindi non vediamo il vincolo come un ostacolo. Parcheggi? Sarebbero utili per i pullman turistici, molto ingombranti e in numero elevato nel centro storico, per i tifosi e soprattutto per i residenti, che in concomitanza con gli eventi hanno gravi disagi. Lì potrebbero parcheggiare, loro residenti, gratuitamente. Avrebbero un piano dedicato, con circa 2600 posti".
Infine, i tempi di realizzazione: "Il progetto è a disposizione del Comune e al Comune (e alla Fiorentina) tutto rimarrà in automatico. Grazie a questo progetto Firenze potrà presentarsi al CIO con qualcosa di già pronto, per rafforzare la candidatura. La Soprintendenza? Lo presenterei anche domani questo progetto, perché valorizza gli elementi tutelati. Si riutilizza la volumetria esistente, in maniera non invasiva. Credo che la Sovrintendenza non avrebbe nulla da eccepire. Perché demolire? Perché avvalersi dell'emendamento? Lo stadio ha un vissuto da parte di tutti, manteniamolo. Matteo Barucci e Thomas Brilli sono gli architetti che mi hanno assistito".
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Federico Targetti
@fedetarge
VN – Nuovo Franchi, ecco il percorso che attenderebbe la Fiorentina con lo sbloccastadi
Quali sono le tappe che la società viola dovrebbe percorrere in base al nuovo emendamento?
L'emendamento sblocca stadi è nella fase finale del percorso verso la promozione a legge: si parla di metà settembre. In molti ne hanno discusso, anche perché il periodo è molto intenso sul versante politico, ma in pochi hanno capito veramente cosa comporta all'atto pratico per la Fiorentina. Allora ecco una panoramica dell'intero iter legislativo che la società del presidente Commisso deve intraprendere per mettere mano al Franchi, che sia per ricostruirlo o semplicemente per ristrutturarlo.
Parte prima – Presentazione e valutazione del progetto, pre-emendamento
Già a partire dal 2014 (Legge 27 dicembre 2013, n. 147, articolo 1, comma 304) un soggetto che voglia intervenire su un impianto sportivo è tenuto a presentare al relativo Comune uno "studio di fattibilità", ovvero una sorta di progetto corredato da un piano economico-finanziario e da un accordo con una o più associazioni o società sportive che andranno ad utilizzare la struttura in questione (nel caso della Fiorentina, chiaramente, non serve l'accordo con nessuna società, essendo la società stessa il soggetto interessato). L'Amministrazione Comunale deve quindi valutare la proposta riunendo tutti gli individui competenti in un incontro detto "conferenza di servizi", ed emettere un parere entro 90 giorni dalla presentazione.
Dopo aver incassato questo primo parere positivo, la Fiorentina dovrebbe apportare le ultime modifiche e presentare il progetto definitivo al Comune, che avrebbe altri 30 giorni per valutarlo e dare finalmente il via libera. Il problema è che la Sovrintendenza ha posto il proprio veto sull'unico progetto presentato fino ad ora, quello a firma dell'Architetto Casamonti.
Parte seconda – Approfondimento sullo studio di fattibilità
Secondo il Decreto Legge 24 aprile 2017, n.50, articolo 62, comma 1, lo studio di fattibilità di cui abbiamo parlato può prevedere costruzioni anche non destinate all'attività sportiva, purché siano funzionali al finanziamento (ristoranti, centri commerciali etc.) e all'agibilità dello stadio. È possibile demolire l'impianto, ricostruirlo, riconvertirlo. Se l'impianto è pubblico, come lo è il Franchi, lo studio di fattibilità può contemplare la cessione ad un privato da parte dell'Amministrazione Pubblica del diritto di superficie o del diritto di usufrutto.
Cosa sono? Il diritto di superficie concede a chi se ne avvale, la proprietà di una costruzione all'interno di un terreno altrui; il diritto di usufrutto invece concede di servirsi di un bene di proprietà altrui, godendo dei ricavi a patto di non cambiare la destinazione economica di tale bene. In sostanza, nel primo caso la Fiorentina sarebbe proprietaria del nuovo Franchi, nel secondo non lo sarebbe, ma percepirebbe ogni tipo di incasso derivante da esso. Il diritto di superficie e quello di usufrutto non possono essere ceduti per una durata superiore al periodo di tempo previsto per il recupero dell'investimento, stabilito nel piano economico-finanziario, con un massimo rispettivamente di novanta e trenta anni.
E' esattamente qui che entra in scena l'emendamento. Letteralmente: il testo si riallaccia al comma 1, inserendo i commi 1-bis e 1-ter. Cosa stabiliscono? Andiamo avanti...
Parte terza – Cosa cambia con l'emendamento
La Fiorentina, stando a quanto si legge nello sblocca stadi, può intervenire sullo stadio nonostante sia un bene culturale, a patto che gli elementi di valore architettonico, culturale e testimoniale vengano tutelati. Fin qui niente di nuovo.
L'emendamento però ammette la possibilità di riprodurre tali elementi anche altrove e in dimensioni diverse da quelle originali, e assegna al Ministero dei Beni e delle Attività Culturali (d'ora in poi "Mibact"), non più alla Sovrintendenza, il compito di individuarli. Quindi, il Dottor Pessina e i suoi uffici vengono privati di ogni voce in capitolo? No: possono ancora fornire indicazioni e raccomandazioni sulla tutela di alcuni specifici elementi, ma lo devono fare entro tempi molto più brevi rispetto a prima, e, cosa fondamentale, non hanno più il diritto di veto. La valutazione del Mibact deve pervenire entro 90 giorni dalla presentazione del progetto, termine prorogabile a 120 giorni nel caso in cui mancassero dei documenti necessari al procedimento. Scaduto questo termine, qualsiasi vincolo di interesse culturale decade, risultando comunque in un semaforo verde per la Fiorentina. La palla è quindi nelle mani del Comune, unica entità che può bloccare l'avanzamento dell'iter burocratico, con le tempistiche indicate nella parte prima; è chiaro che nessuno può fare quel che vuole, ci sono delle regole e delle istanze da rispettare e l'Amministrazione Comunale, con le varie commissioni, deve assicurarsene; nessuna brusca frenata, tuttavia, potrà più giungere da Palazzo Pitti.
Le valutazioni di interesse culturale e di impatto ambientale e paesaggistico, in definitiva, non avranno mai la meglio sulle esigenze di funzionalità, di adeguamento agli standard europei e di sostenibilità economico-finanziaria dell'impianto. In linea teorica, ogni tipo di intervento è possibile, anche una completa demolizione e ricostruzione, previo parere del Mibact su cosa si debba salvare e dove lo si debba ricollocare e con il via libera del Comune di riferimento. Rocco Commisso potrà finalmente tentare di raggiungere con lo stadio Artemio Franchi gli standard delle big europee, sempre che voglia mettere da parte l'alternativa Campi Bisenzio e lo stadio di proprietà.
Federico Targetti
@fedetarge
Pres. Confindustria Firenze: "Da 20 anni si parla di stadio, è arrivato il momento di farlo"
Le parole di Bigazzi: "La nuova pista dell'aeroporto, l'alta velocità, le linee ferroviarie, la tramvia, lo stadio e la banda ultra larga... tutti progetti fondamentali"
Infrastrutture, semplificazione, politiche industriali: questo è ciò che chiede l'industria fiorentina, nelle parole di Maurizio Bigazzi, presidente di Confindustria Firenze, intervistato da Il Sole 24 Ore – Centro. "E' da 20 anni che parliamo delle stesse cose. La differenza è che questa volta è arrivato il momento di farle, non si può più aspettare. La nuova pista dell'aeroporto, la stazione dell'alta velocità e le linee ferroviarie, la tramvia, lo stadio, la diffusione della banda ultra larga... tutti progetti fondamentali".
La prima richiesta per il nuovo presidente della Regione Toscana, per Bigazzi, sarà quella di avere una burocrazia più snella: "Anche la Regione deve imparare a essere più snella e a dare risposte in tempi industriali. Bisogna mettere in grado la Toscana di competere con le economie più dinamiche dell'Europa, aumentare il tasso di industrializzazione".
Redazione VN
Renzi: "Sbloccastadi un successo. Ora Nardella può ristrutturare il Franchi"
Le parole dell'ex premier
Intervistato da La Nazione, il leader di Italia Viva ed ex premier Matteo Renzi ha toccato anche il tema relativo allo stadio Franchi, dopo il via libera all'emendamento sbloccastadi che potrà permettere di scavalcare la Soprintendenza in tema di ristrutturazioni. Un successo per Renzi quello "del via libera del parlamento su due questioni fondamentali come lo stadio Franchi e l'aeroporto. Un trionfo per Firenze, anche se ora spetta al sindaco fare la sua parte. Nardella potrà ristrutturare il Franchi grazie a una legge nazionale, così come ha potuto realizzare le linee 2 e 3 della tramvia grazie al supporto di Palazzo Chigi".
Redazione VN
Nardella: "La Fiorentina non vuole radere al suolo il Franchi"
Nardella ha parlato del nuovo stadio e del nuovo emendamento
Dario Nardella, sindaco di Firenze, ha parlato del nuovo stadio e dell'emendamento di Renzi, queste le parole raccolte da Italpress:
"Apprezzo l'atteggiamento corretto ed istituzionale di Pessina che giustamente non esprime opinioni politiche visto il suo ruolo. La sua preoccupazione è anche mia, nessuno vuole, neanche i tifosi, che il Franchi sia raso al suolo. E' un impegno che mi sento di prendere, ma dalla Fiorentina non ho mai sentito parlare di devastazione del Franchi, raderlo al suolo sarebbe inutile. L'obiettivo sarebbe avere uno stadio in linea con la loro gestione, bello e in regola con le normative dell'Uefa".
Redazione VN
Renzi entusiasta: "Sul Franchi passo epocale per Firenze"
Matteo Renzi commenta le ultime novità sul Franchi
"Venerdì si è compiuto un passo epocale per la nostra città. Perché avere sbloccato lo stadio è una cosa per la quale avrei fatto carte false da sindaco. Non c'è più il vincolo della sovrintendenza, e questi sono fatti e non chiacchiere. Mette in minoranza i conservatori, compresi i grillini".
Lo dichiara, nel corso di una conferenza stampa dedicata alle elezioni regionali, il senatore e leader di Italia viva, Matteo Renzi, parlando dell'approvazione del decreto Semplificazioni. "Dall'altra– aggiunge- abbiamo avuto la semplificazione per la pista aeroportuale, che è dovuta tornare alla casella iniziale. Questo decreto cambia la prospettiva di Firenze".
Agenzia di stampa Dire
Redazione VN
Pessina: "Fiorentina dovrà assumersi paternità di eventuale scempio sul Franchi"
Il soprintendente Andrea Pessina commenta le ultime novità sugli impianti sportivi contenute nel Decreto Semplificazioni
"Credo che la proprietà e la società viola avranno la responsabilità di presentare un progetto che non sia devastante sul Franchi, diversamente si assumeranno la paternità di un eventuale scempio. Spero che sul progetto si possa lavorare insieme la disponibilità della sovrintendenza c'è e bisogna vedere anche quali sono le proposte che arrivano".
Lo ha detto – scrive l'agenzia di stampa Italpress -il sovrintendente ai Beni culturali della Città metropolitana di Firenze, Andrea Pessina, parlando dei possibili progetti di ristrutturazione dello stadio 'Franchi' di Firenze.
Commentando i possibili effetti dell'emendamento approvato la scorsa settimana al Senato, inserito nel decreto semplificazioni, che potrebbe permettere la ristrutturazione dei cosiddetti impianti sportivi vincolati dalle sovraintendenze, Pessina ha aggiunto: "In quanto numi tutelari dei monumenti siamo un po' preoccupati dal passaggio che dice che da un monumento si possono selezionate singoli elementi che addirittura possano essere spostati e riproposti in scala ridotta. Aspettiamo chiarimenti dal ministero bisogna anche capire se sarà la soprintendenza ad esaminare il progetto oppure se sarà il ministero a livello centrale. Sono ancora fiducioso, ma naturalmente un po' di preoccupazione c'è.
Sicuramente è un precedente, è la prima volta che nelle valutazioni ai nostri uffici viene chiesto di valutare anche la sostenibilità economica – ha concluso Pessina – Ad oggi nella storia della tutela questo non è mai stato un elemento determinante. E' un cambio di rotta, so che il dicastero di Franceschini aveva espresso parere contrario. Bisogna vedere se rimarrà un precedente limitato a questa vicenda degli impianti sportivi o se inizierà a diffondersi".
Redazione VN
Soprintendente Pessina: "Il Franchi come il Colosseo, è nel passaporto a pagina 31"
Pessina si adegua alla legge e fornisce il proprio parere
Dopo le parole di ieri pomeriggio, il Soprintendente Andrea Pessina ha affidato a La Nazione altri ammonimenti sulla questione stadio. Per l'organo presieduto da Pessina la responsabilità era molto pesante, ma far rispettare i vincoli sul Franchi era un dovere da assolvere; adesso c'è preoccupazione per quello che lo sblocca stadi può permettere. "Ci adegueremo ovviamente, ma non si capisce bene cosa succede se il progetto è irricevibile: quali sono i margini? Se venisse chiesto l'abbattimento per ragioni economiche?"
"Nelle pagine del nostro passaporto – ha detto Pessina -, in filigrana sono disegnati una serie di monumenti. Ben tre sono di Pier Luigi Nervi: uno è lo stadio di Roma, uno la Sala delle Udienze Paolo VI in Vaticano e a pagina 31 c'è l'Artemio Franchi. Questo dà l'idea dell'importanza che è stata data a questo edificio, che è stato ritenuto uno dei monumenti più significativi dell'architettura moderna nazionale e che fa parte dell'identità nazionale. Quindi io credo che le esigenze anche legittime di adeguare lo stadio agli standard di oggi, debbano tenere conto che il Franchi è come la Cupola di San Pietro o il Colosseo. E' come abbattere qualcosa che sta sulle monete. Chi prenderà questa decisione, spero che lo faccia consapevolmente, perché legherà il suo nome a qualcosa di pesante".
Redazione VN
FOTO – Passaporto, pagina 31: c'è la tribuna del Franchi (poi modificata per Italia '90)
Pessina ha spiegato che l'importanza del Franchi si spiega anche con la raffigurazione sul passaporto italiano. Ma la tribuna da allora ha già subìto modifiche (che costarono critiche proprio alla Soprintendenza)
Alzi la mano chi, nel tempo libero sfogliando il passaporto, non aveva notato lo stadio Franchi a pagina 31. A raccontare di questa presenza è stato direttamente Andrea Pessina, Soprintendente delle Belle Arti in una intervista a La Nazione. L'affermazione deriva dal forte desiderio di ribadire l'importanza di tutelare un monumento storico che, in maniera un po' ardita, Pessina ha equiparato al Colosseo. Insomma, il simbolo dell'Italia nel mondo vale il Franchi. Un po' come dire che Antognoni e il Tanque Silva hanno la stessa importanza visto che entrambi hanno vestito la maglia numero dieci della Fiorentina. Incuriosisce, fra l'altro, che sul passaporto si vede la tribuna dello stadio com'era prima degli interventi realizzati in occasione dei mondiali di Italia '90. Rispetto ad oggi nell'immagine manca la copertura in metallo sulla tribuna laterale. Fu quella un'opera che, sul finire degli anni '80, venne fortemente criticata e sul banco degli imputati ci finì la Soprintendenza stessa che avallò la realizzazione di elementi che sul piano estetico cozzavano col l'impianto originale. Insomma, il passaporto evocato da Pessina riporta "l'opera" Franchi come non è più oggi. Il messaggio della Soprintendenza voleva sottolineare la rilevanza storico-culturale dell'impianto, siamo sicuri che il messaggio passato sia quello giusto? Se avete il passaporto a portata di mano mettetelo controluce, guardando bene noterete anche una parte esterna dello stadio con una parte di una scala elicoidale.
(https://www.violanews.com/wp-content/uploads/sites/21/2020/09/senza-categoria/schermata-2020-09-08-alle-09-20-21.png)
Stefano Rossi
@StefanoRossi_
Renzi contro Pessina: "Pensi ai beni da tutelare, del Franchi non si deve più preoccupare"
Renzi risponde a Pessina sul futuro del Franchi
Repubblica Firenze in edicola oggi riporta alcune parole di Matteo Renzi che risponde al soprintendente Pessina sul destino della stadio Franchi:
Dopo l'approvazione dell'emendamento che porta il mio nome il dottor Pessina non deve più occuparsi dello stadio Franchi. Il sovrintendente ha molti beni da tutelare, si occupi di quelli e lasci stare lo stadio di Firenze, su cui decidono il Comune e la Fiorentina.
Redazione VN
Di Giorgi (Pd): "Non sosterremo mai progetti che devastano il Franchi"
L'onorevole del Pd, Rosa Maria Di Giorgi, replica al soprintendente Andrea Pessina
E' scontro tra i sostenitori delle ultime novità sul Franchi contenute nel Decreto Semplificazioni e il soprintendente di Firenze, Andrea Pessina, che ha paragonato lo stadio Artemio Franchi niente meno che al Colosseo.
Con un lungo post pubblicato su Facebook, l'onorevole Rosa Maria Di Giorgi, membro dell'Ufficio di Presidenza del PD alla Camera dei Deputati e della Commissione Cultura e Sport della Camera, replica ad Andrea Pessina:
Voglio rassicurare il Soprintendente con cui ho avuto uno scambio di opinioni molto proficuo. Non concordo assolutamente con le recenti dichiarazioni di Matteo Renzi che escludono il ruolo del Ministero dei Beni Culturali. Quando ha firmato il nostro emendamento, presentato dalla senatrice Caterina Biti, chiedendo di esserne il primo firmatario, ha condiviso il nostro testo, su cui lavoravamo da mesi, in solitudine, che semplificava l'iter di approvazione dei progetti sugli #stadi, dando priorità al mantenimento delle funzioni, ossia del gioco del #calcio.
Apprezzo quanto dichiara il sindaco Dario Nardella che ben ha compreso il senso del nostro emendamento. Si dovrà collaborare con la #Soprintendenza e dovranno essere esaminati i progetti in armonia fra le istituzioni preposte, ossia il Comune e la Soprintendenza.
Ora vorremmo vedere i progetti. Vorremmo qualcosa di concreto. Il #Pd in Parlamento e con la Presidenza del Consiglio ha fatto un ottimo lavoro di cui siamo giustamente soddisfatti. Ho letto in questi giorni di un'appropriazione dell'iniziativa da parte di #ItaliaViva e del suo leader, compresi altri autorevoli esponenti fiorentini di quel partito. Così come la #Lega, disinteressata da sempre e poi improvvisamente pronta a rivendicare un successo che solo il lavoro del Pd, paziente e misurato, ha invece consentito di acquisire. Ricordo che la proposta di legge a mia prima firma e di altri 50 deputati del Pd è la base del lavoro che abbiamo portato avanti per mesi fino all'emendamento, scritto da noi Pd, poi 'rivendicato' da altri con le consuete "mosse del cavallo" cui siamo abituati.
Serietà ed equilibrio. Questo serve adesso. Ampia collaborazione fra istituzioni per trovare la soluzione per lo stadio Franchi che tutti aspettiamo. La legge certamente cambia lo scenario. I parlamentari e il Governo hanno fatto la loro parte. In questa settimana voteremo il decreto Semplificazioni alla Camera e sarà legge. Adesso fateci vedere i progetti per il Franchi su cui discutere. Concretezza e velocità. Ora non ci sono più scuse.
Redazione VN
Franchi, la proposta di M. Nervi: "Firenze, fai come Roma: il modello Flaminio funziona"
L'opinione del nipote dell'ingegnere che quasi un secolo fa progettò e realizzò lo stadio comunale
Mentre gli esponenti della politica e i tecnici della sovrintendenza si esibiscono in quello che sta assumendo ogni giorno di più i connotati di uno scontro frontale, da La Nazione oggi in edicola emerge un interessante suggerimento da parte di Marco Nervi, nipote del Pier Luigi che negli anni '30 realizzò il Franchi. Ingegnere come il nonno (anche se elettronico), Nervi è venuto recentemente a Firenze da Bruxelles per incontrare il Sindaco Nardella e presentare la proposta della sua associazione, che dal 2008 opera per valorizzare l'opera del nonno, per mettere mano allo stadio comunale.
«A Firenze vorremo proporre ciò che stiamo facendo a Roma con lo stadio Flaminio», ha spiegato Nervi (che nel frattempo si è visto rimandare l'incontro da parte di Nardella), «perché il Franchi ha analoghe esigenze di conservazione e ristrutturazione. A Roma abbiamo individuato un percorso virtuoso, che sta mettendo insieme tutti i soggetti interessati per arrivare a una soluzione condivisa. L'idea è arrivare a un piano di conservazione con linee guida e le criticità, e soprattutto la scala di tolleranza rispetto a ciò che è possibile modificare e ciò che invece ne rappresenta le peculiarità».
Redazione VN
Renzi: "Firenze non può diventare un cumulo di macerie, dobbiamo investire"
"Se fosse per la sovrintendenza non ci sarebbe mai contemporaneità da nessuna parte", ha chiosato Renzi
Il Senatore di Italia Viva nonché ex Premier e Sindaco di Firenze Matteo Renzi ha rilasciato un'intervista a La Nazione in merito al testa a testa che lo ha visto impegnato, assieme a molti altri colleghi della politica, con la soprintendenza di Firenze:
Ho firmato quell'emendamento per cambiare ciò che era vincolato. Ho combattuto con la sovrintendenza in tanti momenti quando c'era da buttar giù la pensilina alla stazione, per fare le pedonalizzazioni in un certo modo. Ora sull'Artemio Franchi dico con forza che il sovrintendente non ha più titolo per parlarne. Basta.
Una città non può diventare un cumulo di ricordi. Nessuno deve toccare Palazzo Vecchio, gli Uffizi, Ponte Vecchio, Il Bargello, la chiesa di Orsanmichele... ma sostenere che non si possono mettere le mani sul Franchi significa condannare una città a non cambiare mai. Il Franchi è un bellissimo impianto, ma è vetusto e la Fiorentina ha tutto il diritto, direi il dovere, di cambiarlo come crede. Dopodiché se fosse per la sovrintendenza non ci sarebbe mai contemporaneità da nessuna parte. E una città si trasformerebbe in un cumulo di macerie. Noi abbiamo bisogno di investire e di innovare rapidamente anche sugli impianti sportivi.
Redazione VN
Quartiere 2, approvata mozione per il restyling del Franchi
Il Consiglio del Quartiere 2 di Firenze ha approvato una mozione, presentata dalla maggioranza e sostenuta fortemente anche dalla minoranza, relativa al restyling dello Stadio Artemio Franchi.
Il Consiglio del Quartiere 2 chiede all'amministrazione comunale la realizzazione di nuove curve al posto di quelle esistenti, la realizzazione di nuovi bagni, l'abbattimento delle barriere architettoniche e la copertura dell'impianto. E' una battaglia che il Quartiere 2 porta avanti già da quattro anni, da quando venne approvata una mozione avente il solito oggetto di quella appena approvata, il 22 Febbraio 2016. Soddisfazione è stata espressa dal presidente del Quartiere 2 che ricorda l'emendamento cosiddetto "Salva Stadi", inserito nel DL. 76/2020 (Decreto Semplificazioni), che supera i vincoli della Soprintendenza in merito agli stadi monumentali, sul quale il governo metterà la fiducia. Insieme all'emendamento dei parlamentari, la Giunta fiorentina in agosto ha deliberato il piano di riqualificazione dell'area di Campo di Marte, con particolare attenzione alla nuova tramvia e al grande parcheggio che verranno realizzati nella zona. Il Consiglio del Quartiere 2 chiede di essere coinvolto in tale progetto. In merito a ciò, tramite un ordine del giorno presentato sempre dalla maggioranza, si chiede al Comune che vengano attuati tali interventi, previo puntuale confronto con i competenti organi del Quartiere 2.
Redazione VN
Stadio Franchi in declino: non supera i parametri Uefa e le norme anti-sismiche. Il punto
Le ultime novità sul tema stadio Franchi
Il Corriere dello Sport si sofferma sull'emendamento all'interno del decreto crescita relativamente al tema degli stadi. Il Franchi, scrive il quotidiano, attualmente non è in grado di superare i parametri Uefa e nemmeno quelli anti-sismici per via di alcune parti in stato di abbandono. Pessina ha parlato di "scempio" nel caso di ristrutturazione, ma Rocco Commisso vuole modificare l'impianto in modo così bello che se ne parli in tutto il mondo. Negli Usa inoltre sono convinti che anche il soprintendente resterà colpito dal progetto. Intanto il patron viola non ha risposto alle parole di Pessina perchè è stanco delle schermaglie politiche.
Redazione VN
Pierguidi (Quartiere 2): "Abbiamo liberato il Franchi! Parcheggio e tramvia per agevolare i tifosi"
Le parole del presidente del Quartiere 2
Michele Pierguidi, Presidente del quartiere 2, ha parlato ai microfoni di Radio Bruno Toscana. Queste le sue dichiarazioni:
Sono molto contento per l'emendamento che diventerà legge. Finalmente abbiamo liberato il Franchi dagli eccessivi vincoli che lo rendevano un antico monumento equestre. Lo Stadio diventerà moderno ed utilizzabile da famiglie con grande comodità. Uno stadio finalmente all'altezza della città. Insieme a Nardella abbiamo trovato soluzioni per risolvere i problemi di parcheggio inserendo anche il progetto Tramvia nell'area Campo di Marte. Abbiamo pensato alle esigenze di cittadini e tifosi. Senza dimenticare gli spazi commerciali che abbiamo destinato alla Fiorentina, fuori e dentro il nuovo Artemio Franchi.
Redazione VN
L'appello contro l'emendamento: "Cancelliamo lo sblocca stadi, è anticostituzionale"
Una raccolta di firme della Società italiana restauro dell'architettura. Il presidente della Sira: "E' in contrasto con la tutela dei beni culturali"
Una firma per evitare agli stadi italiani «lo smantellamento, il sezionamento, l'alterazione, il decadimento del vincolo in tempi veloci e certi». Come si rischia che avvenga per l'Artemio Franchi. Maurizio de Vita, presidente della prestigiosa Sira (Società Italiana Restauro dell'Architettura), ha inviato a 140 docenti di restauro e a persone vicine al mondo della conservazione un appello per il Mibact "contro l'emendamento stadi".
«L'emendamento ignora o addirittura si pone in contrasto con i principi della tutela dei Beni culturali e della Costituzione – afferma De Vita a La Nazione –, ricordando la necessità di preservare la memoria e la conservazione del patrimonio culturale, favorendone fruizione e valorizzazione. Si vuole sottolineare dunque il carattere anticostituzionale dell'emendamento ed anche la negazione del principio legislativo attraverso la sottrazione alle Soprintendenze delle loro funzioni, che comprendono per legge la trasformazione, l'innovazione e l'adeguamento ma secondo il principio della compatibilità del progetto con il bene». Per questo si chiede la cancellazione o la profonda modifica dell'emendamento.
Redazione VN
Ufficiale, anche la Camera approva: l'emendamento sblocca-stadi è legge
Anche la Camera dei Deputati ha approvato la proposta. L'emendamento va a toccare la tutela e la conservazione degli impianti sportivi
Il Decreto Semplificazioni, comprensivo dell'emendamento sblocca-stadi è ufficialmente legge. Dopo il via libera da parte del Senato, anche la Camera dei Deputati, poco fa, ha approvato la proposta. L'emendamento, lo ricordiamo, va a toccare la tutela e la conservazione degli impianti sportivi.
Redazione VN
Fiorentina, la soddisfazione per l'emendamento: "Adesso si studierà come agire per il nuovo stadio"
La Fiorentina esprime la propria soddisfazione e ricorda le linee guida dettate da Commisso
In seguito all'odierna approvazione da parte del Parlamento dell'emendamento a favore della realizzazione di nuove infrastrutture sportive in Italia, la Fiorentina – tramite il proprio sito ufficiale – esprime la propria soddisfazione e ringrazia tutte le Istituzioni ed i soggetti coinvolti, sia politici che sportivi che, insieme al Club Viola, rappresentato in particolare da Joe Barone, si sono adoperati in questi mesi affinché una nuova Legge per gli stadi si potesse davvero concretizzare.
Rocco Commisso e la Società Viola hanno già da giugno dello scorso anno preso a cuore questa necessaria riforma che, con l'ausilio della nuova Legge, si spera possa contribuire a far crescere il sistema calcio italiano ed a farlo ritornare competitivo in Europa e nel mondo.
Nei prossimi giorni verranno analizzati nel dettaglio tutti gli aspetti applicativi affinché la Fiorentina possa comprendere al meglio le nuove possibilità sulle quali potrà contare per realizzare un nuovo stadio a Firenze.
Rimangono invariati i punti cardine già espressi il 6 giugno 2020 da Rocco Commisso in merito ad un possibile nuovo stadio al posto dell'attuale Artemio Franchi, ovvero la responsabilità del progetto, inclusi il controllo da parte di chi investe, la certezza di tempi giusti e la concreta possibilità di realizzare un nuovo stadio moderno e funzionale che la Città di Firenze e tutti i tifosi della squadra Viola meritano.
Redazione VN
VIDEO – Passa l'emendamento, Pierguidi esulta: Tiger Man diventa Harry PotterPierguidi aveva sottolineato già in passato l'importanza di rivalutare il Franchi e di non perdere la Fiorentina
Michele Pierguidi, presidente del Quartiere 2, esulta in questo video per l'emendamento sblocca-stadi che è stato approvato in Parlamento dopo che era già avvenuto in Senato. Anche la Fiorentina, con un comunicato, ha espresso la proprio soddisfazione.
Redazione VN
Franchi, dalla prossima settimana si fa sul serio: Rocco pronto al pressing su Nardella
Il sindaco, scrive Poesio sul Corriere Fiorentino di oggi, dovrà cercare di arginare la voglia matta del patron viola di fare il più possibile piazza pulita del vecchio Franchi
L'emendamento 'Sbloccastadi' è stata una chiave fondamentale. Quello che adesso Commisso e Nardella hanno di fronte, si legge sul focus del Corriere Fiorentino in edicola oggi, è la possibilità di una totale riqualificazione del Franchi e di tutta l'area di Campo di Marte. Un progetto da qualche centinaia di milioni con il sindaco che solo pochi giorni fa aveva rassicurato lo stesso Pessina preoccupato per un «possibile scempio» e che adesso dovrà cercare di arginare la voglia matta del patron viola di fare il più possibile piazza pulita del vecchio Franchi, lasciando in piedi (o ricostruendo) solo tre elementi distintivi: le scale elicoidali, la copertura della tribuna e la torre di Maratona. Già dalla prossima settimana con Rocco probabilmente a Firenze la partita entrerà davvero nel vivo. Con l'obiettivo di cogliere al volo una possibilità impensabile fino a pochi mesi fa.
Redazione VN
Nardella: "Al lavoro per il nuovo Franchi"
Dario Nardella commenta l'approvazione alla Camera dell'emendamento Sblocca stadi
"Siamo molto contenti che finalmente è norma l'emendamento che riguarda il futuro degli stadi italiani, è una piccola grande rivoluzione del mondo dello sport e del calcio".
Lo ha dichiarato il sindaco di Firenze, Dario Nardella, commentando – scrive Italpress – l'approvazione anche alla Camera dell'emendamento cosiddetto 'sblocca stadi', che permetterà la ristrutturazione anche degli impianti sportivi storici italiani fino ad oggi vincolati dalle sovraintendenze.
"Noi come Comune di Firenze siamo già a lavoro per avere il nuovo stadio Franchi in un'area, quella di Campo di Marte, che avrà tutte le strutture necessarie a partire dai parcheggi e dalla tramvia. Ora non resta che avere il progetto col piano di fattibilità: noi saremo al fianco della Fiorentina per portare poi il progetto al ministero, che dovrà dare entro 60 giorni, estendibili a 90, il proprio parere".
Redazione VN
"Nardella si muova sul Franchi. Gara internazionale per progetto restyling"
Il commento del consigliere regionale di Fratelli d'Italia, Paolo Marcheschi, sullo stadio Franchi
Il consigliere regionale Paolo Marcheschi (FdI), stamani (venerdì 11 settembre, ndr), ha accompagnato il capogruppo alla Camera di Fratelli d'Italia Francesco Lollobrigida in visita all'aeroporto di Firenze e allo stadio Franchi.
Prima l'incontro con i 'sorvolati' di Brozzi e delle Piagge e poi il sopralluogo a Campo di Marte. "Finalmente siamo in una nuova fase per le infrastrutture fiorentine. La politica nazionale, con l'emendamento "sbloccastadi", ha fatto la sua parte adesso tocca al sindaco Nardella fare la propria. La politica nazionale ha fatto ciò che, negli anni, non è riuscito al Comune di Firenze – ha detto Marcheschi – Da Nardella ci aspettiamo che bandisca subito una gara internazionale per un nuovo progetto di restyling del Franchi. Uno nuovo stadio per una grande proprietà e una grande Fiorentina". Lo scrive l'agenzia di stampa Adnkronos.
Redazione VN
Renzi: "Franchi? Dipende dal Consiglio comunale". E attacca Pessina
Matteo Renzi duro nei confronti del soprintendente Andrea Pessina
"Lo stadio Franchi può essere buttato giù ed essere rifatto. Lo hanno fatto a Wembley e questo dipenderà dal Consiglio comunale di Firenze. Se decide la Sovraintendenza sono migliaia di posti di lavori buttati via".
Lo ha detto – scrive Italpress – il segretario e senatore di Italia viva, Matteo Renzi, nel corso della kermesse 'Quelli della Leopolda' in svolgimento a Firenze.
"Il sovraintendente ai Beni culturali – il riferimento ad Andrea Pessina – ha detto che non vuole vedere scempi a Firenze. L'unico scempio è quello di un funzionario che non rispetta la legge. Sullo stadio Franchi non ha più diritto di parola. Non accetto che gente non eletta decida cosa è scempio e cosa no".
Redazione VN
Nardella: "Faremo un Nuovo Franchi, alla Fiorentina ho garantito la massima collaborazione"
Così il Sindaco Nardella a margine di un intervento telefonico con la redazione di Radio Bruno
Di seguito un estratto dell'intervento del Sindaco di Firenze Dario Nardella ai microfoni del Pentasport di Radio Bruno: "La conquista della norma sugli stadi è un passaggio storico, lo possiamo dire. Noi sappiamo quanta resistenza c'è in certi ambiti del mondo burocratico, quindi non vorrei tralasciare l'importanza di questa norma che cambierà la storia degli stadi non solo a Firenze ma in Italia. Ora possiamo lavorare veramente ad una profonda ristrutturazione del Franchi, penso possiamo parlare davvero di un "nuovo Franchi". Credo che i progettisti della Fiorentina siano già al lavoro. Io ho garantito a Barone e lo dirò anche a Commisso la massima collaborazione per portare avanti il progetto dello Stadio".
Redazione VN
Franchi, tanto degrado e... un fico ai piedi della Fiesole. Nardella: "Serve profonda ristrutturazione"
Il servizio della TGR Rai Toscana evidenzia lo stato di degrado del Franchi
Passano i mesi, i primi senza calcio causa lockdown e quelli successivi senza tifosi, ma la situazione non è cambiata. Anzi, a dirla tutta è decisamente deflagrata in peggio per quel che riguarda lo stato dell'arte sulle condizioni dello stadio Artemio Franchi. L'edizione del TG Rai Toscana testimonia come l'impianto a Campo di Marte e gli spalti versino in una situzione al limite della praticabilità. Infiltrazioni di acqua, bagni fatiscenti, cavi scoperti, pezzi di cemento che si staccano da pareti e soffitti, ruggine e addirittura... un albero di fichi. Ebbene sì, ai piedi della curva Fiesole, al confine con il terreno di gioco, è spuntato un fico alto ormai un metro e mezzo. Tutto questo nonostante la manutenzione ordinaria dei tecnici del Comune, che continua ad investire soldi in una struttura vetusta e degradata. E pensare che tutto ciò sia avvenuto in soli sette mesi (dall'ultima gara con i tifosi sugli spalti, con la Spal il 16 febbraio n.d.r.) è significativo: il Franchi rischia senza calcio di fare la fine del Flaminio. Ma – si chiede l'emittente – conviene investire ancora in questo stadio? La risposta la dà Nardella: "Le immagini dimostrano che anche gli sforzi che abbiamo, tantissimi fino ad ora, fatto non bastano. La vera soluzione è solo una profonda ristrutturazione di questo impianto".
Redazione VN
Gli Accademici in difesa del Franchi: lettera a Mattarella, Conte, Nardella e Franceschini
L'Accademia delle Arti del Disegno preoccupata per le ultime novità sul Franchi
Gli Accademici in difesa dello stadio Franchi. E del ruolo della Soprintendenza. L'Accademia delle Arti del Disegno – scrive La Nazione – ha infatti scritto al sindaco Dario Nardella, al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, al premier Giuseppe Conte e al ministro Dario Franceschini: oggetto della missiva, il rischio che l'articolo «sbloccastadi» possa portare a una ristrutturazione deregolata dell'impianto progettato nel 1930 da Pier Luigi Nervi.
"All'unanimità il consiglio accademico condivide ed esprime viva preoccupazione per le sorti dello stadio fiorentino, sottratto a quella tutela, che il provvedimento di vincolo degli anni '80 aveva assicurato alla struttura, vincolo che – ricordano i membri dell'Accademia – comunque, non impedì un concordato adeguamento per i Mondiali di calcio del 1990".
L'articolo integrale nel quotidiano in edicola
Redazione VN
Nardella esulta sui social: "Ecco i 250 mln per la tramvia che passerà dal Franchi"
Le parole del sindaco di Firenze: "Grazie a Paola De Micheli per il supporto del ministero in quest'opera che sarà fondamentale per la nostra città!"
Il Franchi, la riqualificazione dell'area di Campo di Marte ma anche le infrastrutture. Il sindaco di Firenze Dario Nardella – dopo aver accolto con soddisfazione il sì del parlamento all'emendamento sblocca-stadi – esulta sui social per l'arrivo dei fondi necessari per la costruzione della nuova tramvia. Queste le sue parole su Facebook: "Un'ottima notizia: arrivano a Firenze 250 milioni di euro per la nuova tramvia Libertà-Rovezzano che passerà dallo stadio Franchi. Grazie a Paola De Micheli per il supporto del ministero in quest'opera che sarà fondamentale per la nostra città!".
(https://scontent-waw1-1.xx.fbcdn.net/v/t1.0-9/119734019_3361046327316450_8988622121455848655_n.jpg?_nc_cat=110&_nc_sid=110474&_nc_ohc=2p7ciYv_bl4AX9KIAII&_nc_ht=scontent-waw1-1.xx&oh=2ecbee2d736b21a46e9129f157ada3b2&oe=5F8C3CE3)
Dario Nardella
Un'ottima notizia: arrivano a Firenze 250 milioni di euro per la nuova tramvia Libertà-Rovezzano che passerà dallo stadio Franchi.
Grazie a Paola De Micheli per il supporto del ministero in quest'opera che sarà fondamentale per la nostra città! #RinasceFirenze
Stefano Giorgetti
Redazione VN
"Nuovo Artemio Franchi", la Fiorentina presenta l'impatto economico del progetto
Fissata per dopo domani una conferenza stampa alla presenza di Commisso e di Capitanio di Monitor Deloitte
ACF Fiorentina comunica che giovedì 24 settembre alle ore 11:00 si terrà la conferenza stampa di presentazione dello Studio degli impatti economici, effettuato da Monitor Deloitte | Strategy Consulting, in caso di costruzione di un Nuovo Stadio da edificare al posto dell'attuale impianto. All'incontro con i media, che si svolgerà all'interno della Rinascente Lounge dello Stadio "Artemio Franchi", parteciperanno Rocco Commisso, Presidente di ACF Fiorentina, e Luigi Capitanio, Director di Monitor Deloitte | Strategy Consulting.
Redazione VN
Stadio Franchi, il Comune insieme alla Fiorentina al Ministero: si aspetta il piano di fattibilità
La reazione da Palazzo Vecchio dopo il confronto fra Nardella e Commisso sul tema Franchi, lo stadio della Fiorentina
Dopo la riunione con Rocco Commisso, il sindaco di Firenze Dario Nardella ha preferito non rilasciare dichiarazioni a differenza del patron viola. Da Palazzo Vecchio tuttavia fanno sapere che l'incontro è andato bene. Adesso si aspetta il piano di fattibilità della Fiorentina. Il Comune e la società viola lo porteranno insieme al Ministero. La volontà di entrambe le parti dunque è chiara e condivisa.
Stefano Rossi
@StefanoRossi_
VIDEO VN – Commisso: "Lo stadio si deve fare per Firenze. Non possiamo stare in un posto dove piove e crolla cemento"Le parole di Rocco Commisso
Iacopo Nathan
VIDEO VN – Commisso: "Andremo a Roma per il progetto preliminare, vogliamo investire"L'intervento da Palazzo Vecchio
Iacopo Nathan
VIDEO VN – Commisso: "Non voglio distruggere il Colosseo, ma uno stadio che nel 2020 non dovrebbe esserci"Le parole del patron gigliato
Iacopo Nathan
Commisso: "Campi Bisenzio e Franchi, due ipotesi percorribili ma ci sono pro e contro"
Rocco Commisso ha fatto il punto sullo stadio, che sia un nuovo Franchi o a Campi Bisenzio
Al termine dell'incontro con Emiliano Fossi, sindaco di Campi Bisenzio, il patron viola Rocco Commisso ha parlato così.
Forse lì si può fare più veloce. Ci sono altri costi che non voglio confrontare oggi, un conto è Campi e uno Campo di Marte. Devo sedermi con gli architetti e valutare. Nella mia testa oggi tutte e due le situazioni sono percorribili. 50 e 50? Forse 51 e 49 (ride ndr). Ci sono cose belle e cose brutte, voglio solo distruggere quelle brutte. Forse "distruggere" è una parola forte ma il concetto è che se si fa deve essere bello. Ho incontrato Nardella, è stato positivo e vogliamo andare a Roma il prima possibile per capire cosa possiamo fare. A Campi invece si può fare uno stadio nuovo con molti parcheggi, ci sono pro e contro.
Iacopo Nathan
VIDEO VN – Commisso e lo stadio: "Campi Bisenzio e Franchi, costi diversi ma entrambi percorribili"Commisso parla ancora dello stadio
Rocco Commisso sull'ipotesi stadio a Campi Bisenzio e sul Franchi
Iacopo Nathan
Stadio Franchi, la "mamma" dell'emendamento chiarisce: "Non si parla di distruggere"
Le parole di Caterina Biti sullo stadio Franchi
"L'emendamento è chiaro: permette alla proprietà e al concessionario di rifare l'impianto e renderlo moderno. Non si parla di distruggere". Così a Lady Radio la senatrice del Pd Caterina Biti, "madre" dell'emendamento sugli stadi poi firmato insieme al senatore Matteo Renzi e ormai diventato legge. Biti, commentando le parole del presidente della Fiorentina che dice di voler "distruggere" il Franchi, prova a gettare acqua sul fuoco: "E' stato un termine utilizzato per provocare". "Si capisce che l'intenzione della società è quella di usare la legge per ammodernare il Franchi". La senatrice democratica torna anche sulla procedura dettata dalla nuova normativa: servirà adesso "un progetto da presentare al Ministero, che dirà quali sono le parti che devono assolutamente restare, anche spostandole". Ma Rocco Commisso sembra avere idee diverse
Redazione VN
Nardella: "Il Franchi ha serissimi problemi di sicurezza, serve una soluzione definitiva"
Le parole del primo cittadino sullo stadio
Il sindaco di Firenze Dario Nardella, a margine della conferenza stampa di presentazione di "Corri la Vita", ha parlato dell'incontro di ieri con il presidente viola Rocco Commisso:
La riunione di ieri è stata molto proficua e positiva, la Fiorentina ha preso l'impegno di presentare entro due mesi il progetto preliminare che consegneremo al Ministero. Il Parlamento ci ha messo nelle condizioni di fare un grande lavoro e la riunione è andata bene, inoltre abbiamo commissionato uno studio dell'Università di Firenze dove emerge che lo stadio ha serissimi problemi di sicurezza. Nell'ultimo decennio abbiamo speso 600.000 euro l'anno anno di soldi pubblici per consentirne l'utilizzo e fare interventi di manutenzione straordinaria. Non possiamo più andare avanti così, c'è bisogno di una soluzione definitiva attraverso un intervento straordinario e profondo.
Redazione VN
Pres. Ordine Ingegneri Fi: "Demolizione Franchi? Non ne parliamo nemmeno, messa in sicurezza possibile"
Il presidente dell'Ordine degli Ingegneri della provincia di Firenze sulla demolizione del Franchi
"Demolizioni del Franchi? Non scherziamo, non starei nemmeno a parlarne. La messa in sicurezza e l'adeguamento sismico sono assolutamente possibili. Ma per lo stadio credo sia necessario altro, un progetto complessivo sulla viabilità e la garanzia di poterlo raggiungere in maniera adeguata e sicura", così Giancarlo Fianchisti, presidente dell'Ordine degli Ingegneri della provincia di Firenze, è intervenuto questa mattina a Lady Radio sulla questione stadio commentando le parole del presidente della Fiorentina Rocco Commisso. "Sono necessari posti auto, tramvia, soluzioni sulla viabilità e anche un parcheggio interrato se ci sono le condizioni giuste. L'importante è fare un progetto integrato: è inutile fare uno stadio bellissimo, quando fuori è un disastro". Lo stadio a Campi, "presenta di certo molti meno vincoli rispetto a Campo di Marte, ma non sta a noi entrare in queste scelte".
Redazione VN
Ass. sport: "Interventi non rinviabili sul Franchi per 800mila euro"
Interventi sull'Artemio Franchi: le parole dell'assessore allo sport Cosimo Guccione
È stata consegnata la relazione dell'Università di Firenze sullo stadio Franchi commissionata dal Comune di Firenze su volontà del sindaco. L'ateneo ha svolto un programma pluriennale di monitoraggi su incarichi dell'amministrazione dal 2016 ad oggi. Dopo la delibera dell'11 agosto 2020 sulla riqualificazione dell'area di Campo di Marte, il sindaco ha chiesto una relazione dettagliata sulla situazione dello stadio sia dal punto di vista della vulnerabilità sismica sia dal punto di vista delle condizioni statiche. Dalla relazione dell'Università di Firenze emerge l'urgenza di fare alcuni interventi che il Comune farà in tempi rapidi per un importo totale di circa 800mila euro.
"Questa relazione – dice l'assessore allo sport Cosimo Guccione in una nota stampa del Comune di Firenze – incoraggia fortemente il progetto di restyling per avere un nuovo stadio Franchi. Non è in gioco soltanto il tema di rendere lo stadio funzionale ma quello di farlo diventare più sicuro per i prossimi anni. Ciò non significa che fino ad oggi non si sia utilizzato lo stadio in sicurezza, anzi, tutte le partite sono sempre state autorizzate. Per il futuro è evidente che non si può continuare in questo modo, sarà necessaria un'opera straordinaria. La relazione che abbiamo commissionato è molto chiara: vanno eseguiti lavori estremamente costosi e impattanti. Noi faremo intanto spese immediate per 800mila euro per interventi non rinviabili".
Redazione VN
Fuksas sicuro: "Non c'è bisogno di abbattere il Franchi, vi spiego"
Le parole dell'architetto sullo stadio
Questa mattina su Repubblica troviamo un'intervista all'architetto Massimiliano Fuksas in conseguenza delle parole di Commisso ma anche del preoccupante studio pubblicato dall'Università di Firenze. Secondo l'esperto non sarà necessario abbattere l'impianto, poiché è possibile trasformarlo ripensandolo per altri scopi, anche se nella città è difficile operare. "Si è voluto trasformare il centro storico in una zona completamente turistica, rinunciando a una visione per il futuro" dice Fuksas. L'architetto sostiene poi che sia necessario adesso guardare oltre, perché in questo momento c'è da arrampicarsi sugli specchi: è necessario trovare una collocazione a un Franchi ancora funzionante, ma che necessita di un'importante messa a punto. Ovviamente, continua l'esperto, non è possibile che rimanga identico: bisognerà operare un check approfondito e capire in quale direzione andare con la ristrutturazione, pur tenendo in vita scale elicoidali e Torre di Maratona. E poi c'è una scelta: costruire un nuovo impianto o adeguare il Franchi. Spalti e curve possono essere ritoccati e in parte riutilizzati, ma non c'è solo il problema architettonico, anche quello di fruibilità per persone e famiglie con spazi commerciali e culturali. Infine, Fuksas è possibilista: "Si può intervenire cambiando, modificando, usando l'agopuntura e non il caterpillar".
Redazione VN
"Franchi simbolo per Firenze, fare concorso per valorizzarlo"
Questione Artemio Franchi: il parere di un avvocato e presidente della Fondazione Politica Ora!
Roberto D'Ippolito, avvocato e presidente della Fondazione Politica,Ora! interviene in merito alla questione stadio Artemio Franchi:
Il Franchi – si legge in una nota stampa – non possiamo demolirlo, è chiaro a tutti, quindi è nostro dovere valorizzarlo e riqualificare la zona circostante anche con un concorso internazionale di idee che è stato annunciato, ma mai davvero realizzato. E' il momento di farlo. La discussione in corso, anche le proposte di modifica della legge, devono andare in un'unica direzione: tutelare il bene architettonico. Capiamo le esigenze economiche, ma queste non possono passare sopra a un simbolo della nostra città
La riqualificazione dell'intera area passa indiscutibilmente da una nuova utilità dello stadio Franchi. Una funzione che dovrà essere realizzata in armonia con il quartiere, che sia garanzia di vivibilità e decoro per i suoi abitanti. Per farlo è necessario il contributo di tutte le realtà istituzionali ed economiche della città per costruire un progetto che renda questa zona di Firenze più bella e verde.
Redazione VN
SONDAGGIO – Campi vince sul Franchi rifatto ex novo: i risultati
Il cerchio si stringe: Rocco ha due possibilità davanti per il nuovo stadio della Fiorentina
E' tornato caldo, caldissimo il dibattito sul nuovo stadio della Fiorentina. Sopratutto in seguito all'incontro di ieri tra il presidente Rocco Commisso e il sindaco di Campi Bisenzio, Emiliano Fossi. Vi abbiamo sottoposto il sondaggio che leggete sotto. I numeri parlano chiaro: 71% per l'opzione Campi, 29% per il Franchi costruito ex novo. Se non è una percentuale bulgara, poco ci manca.
SONDAGGIO
Stadio: quale nuova ubicazione preferite?
Campi Bisenzio (71%, 2.506 Voti)
Franchi ricostruito ex novo (29%, 1.037 Voti)
Totale Votanti: 3.543
Redazione VN
Di Giorgi (Pd): "Per Franchi concorso d'idee. Parole di Commisso inappropriate"La parlamentare del Pd critica Rocco Commisso
Con un post pubblicato su Facebook, la parlamentare del Partito Democratico, Rosa Maria Di Giorgi, ha commentato la vicenda Artemio Franchi e le parole di Rocco Commisso, da lei definite "inappropriate":
La ristrutturazione del Franchi, ovvero di uno dei simboli dell'architettura del '900, merita un concorso di idee: dobbiamo chiamare a Firenze le migliori menti ed i migliori talenti: solo così potremo tenere insieme le esigenze di fruizione con quelle del rispetto della storia e della cultura.
Mi trovo molto d'accordo con quantodichiarato dall'ordine degli architetti e da quello degli ingegneri, ed in perfetta sintonia con le parole di Massimiliano Fuksas. Firenze, attraverso la ristrutturazione del Franchi, può ritrovare una centralità anche nella storia dell' architettura contemporanea.
Ho trovato invece inappropriate le parole del presidente della Fiorentina che rischiano di creare solo inutili polveroni. Confido nel fatto che si sia trattato solo di uso sbagliato dei termini, perché distruggere opere d'arte non è nelle nostre corde di democratici italiani.
https://www.facebook.com/rosa.m.digiorgi/posts/3804553849577038Redazione VN
Nuovo stadio: oggi o domani possibile annuncio di Commisso. Centro sportivo...
Nuovo stadio: novità in vista oggi o domani
E' caldo, caldissimo il dibattito sul nuovo stadio della Fiorentina. E su questo argomento sono attese novità a breve. Come riportato, infatti, da Lady Radio, il presidente Rocco Commisso, tra oggi e domani, dovrebbe annunciare dove sarà realizzata la nuova casa viola.
Per quanto riguarda, invece, il centro sportivo a Bagno a Ripoli, gli scavi inizieranno nel gennaio 2021. Questo è ciò che è emerso dalla riunione che il patron ha avuto ieri con l'architetto Marco Casamonti.
Redazione VN
Da Palazzo Vecchio, nessuna reazione ufficiale. Collaborazione Nardella-Fossi
I due sindaci collaboreranno nonostante siano "rivali" in questa partita
Dopo le parole di Commisso in conferenza stampa, da Palazzo Vecchio non è arrivata nessuna reazione ufficiale ma la prima mossa di Dario Nardella è stata quella di incontrare Emiliano Fossi, sindaco di Campi Bisenzio. Tra i due è stata ribadita la massima collaborazione, visto che il presidente viola oltre a lavorare sul Franchi come prima opzione, non ha chiuso le porte alla costruzione del nuovo impianto nella Piana.
Redazione VN
Vicepres. FAI: "Commisso non si può sentire, è un po' Attila. C'è assenza di educazione artistica"
Marco Magnifico entra in tackle sul presidente della Fiorentina
La Nazione ha intervistato il Vicepresidente del FAI (Fondo Ambiente Italiano), Marco Magnifico, che segue con grande attenzione la vicenda legata allo stadio. "Non è pensabile che uno dica di volerlo tirare giù, è assenza di educazione artistica". Magnifico argomenta che persino la Bombonera, lo stadio del Boca Juniors, è ispirata al Franchi. Perciò non si deve rinnegare il passato, ed operare quindi, semmai, una ristrutturazione. L'idea è la stessa dell'Onorevole Di Giorgi.
Il presidente della Fiorentina ha detto delle cose che non si possono sentire. Ma da Palazzo Vecchio nessuno gli ha dato ragione: Nardella è rimasto a metà solo perché non si può lasciare andare via il pesce con i soldi. Posso capire che trovare finanziamenti non sia facile, ma se viene un Attila con i soldi e dice distruggiamo tutto noi lo accettiamo? Commisso è un po' Attila. E poi non si può pretendere di fare tutto in due mesi: siamo in Italia, mica nel deserto in Texas.
Se all'interno della Cittadella dello Sport non si trovasse spazio per le attività commerciali, allora tento varrebbe, sostiene Magnifico, costruire il nuovo impianto da un'altra parte e lasciare il Franchi come monumento, anche se dipenderebbe molto da quale sarebbe il nuovo utilizzo.
Redazione VN
Commisso come Attila il Distruttore? Facciamo chiarezza
L'insolito paragone che ha visto protagonista il Presidente viola nelle ultime ore
Non sono passate sicuramente inosservate le parole di Marco Magnifico, Vicepresidente del FAI (Fondo Ambiente Italiano), oggi su La Nazione. Tra queste dichiarazioni spicca senza dubbio il forte paragone tra il Presidente viola e il Re degli Unni, Attila. Il flagello di Dio ricordato alla storia come un insensato Distruttore. E' giusto specificare che l'obiettivo di Commisso, è quello di ricostruire e rivitalizzare l'intera area di Campo di Marte per metterla al passo con i tempi. E non "distruggere per il gusto di farlo" come prassi per il condottiero barbaro. Il paragone quindi se ben di forte impatto, risulta essere azzardato e inopportuno. Certo, il termine "distruggere" è stato usato da Rocco, ma è giusto talvolta non soffermarsi alla superficialità di una semplice parola, e analizzare con cura i progetti e le idee che lo stesso Presidente ha mostrato al panorama fiorentino nella conferenza stampa di pochi giorni fa.
Gabriele Moschini
La caciara sullo stadio, Commisso e quel paragone fastidioso. Ma al Franchi serve aria
La Fiorentina cerca di vincere la battaglia delle infrastrutture
Non si sono risparmiati, il vicesindaco di Firenze Cristina Giachi e il vicepresidente del FAI, Marco Magnifico, nel commentare le parole di Rocco Commisso in conferenza stampa giovedì scorso. Il presidente viola non ci sta, non vuole recitare la parte del barbaro che distrugge tutto, ma piuttosto di un imprenditore che rivitalizza l'intera area sulla quale vuole investire. L'erba, insomma, è destinata a ricrescere senza alcuno spargimento di sale, e l'esempio sorgerà a Bagno a Ripoli. La sfida, quella di adeguare i ricavi a quelli dei top club, è complicata ma essenziale, e Commisso vuole riuscirci passando per il Franchi. L'alternativa Campi è sempre in piedi, comunque. Caciara o meno, chiude La Nazione, al Franchi servono interventi e subito. Che sia la Fiorentina o il Comune ad operarli.
Redazione VN
Franchi: il Comune stanzia oltre un milione per un mini restyling. Da lunedì via alle verifiche
Via libera della Giunta ai lavori di adeguamento del Franchi
In un comunicato diffuso dal Comune di Firenze, si parla dell'adeguamento dello stadio Franchi. Palazzo Vecchio stanzierà 1 milione e 225mila euro per dare una "rinfrescata" all'impianto a Campo di Marte, apparso in un condizioni fatiscenti negli ultimi mesi. 525mila euro verranno stanziati negli ultimi mesi del 2020, 700mila nel 2021: da lunedì il via ai lavori, con le verifiche strutturali degli esperti del Comune. Non solo, la Giunta ha approvato l'adeguamento antiscivolo della pavimentazione esterna dello stadio. Costo: 225mila euro.
Lunedì prossimo riprenderanno i saggi, le verifiche e le analisi puntuali degli elementi strutturali più significativi al fine del raggiungimento del migliore livello di conoscenza strutturale dello stadio Franchi, in stretta collaborazione tra Università di Firenze ed amministrazione comunale. Viste le criticità al momento rilevate con l'attuale livello di conoscenza, il Comune, in accordo con il professionista incaricato della redazione del certificato di idoneità statica decennale, a titolo puramente cautelativo ha deciso di limitare la capienza del complesso al 60% di quella attualmente in vigore fino al completamento delle indagini in corso, tenuto conto che comunque in questo periodo lo stadio non è aperto al pubblico per disposizioni Covid. L'amministrazione comunale ha già programmato investimenti sul Franchi, finalizzati alla risoluzione delle problematiche statiche e alla ripresa del calcestruzzo degradato delle gradinate. Oggi la giunta ha approvato un primo intervento pari 300mila euro, mentre un secondo intervento pari ad 700mila euro è stato previsto nel 2021. Altri 225mila euro stati stanziati, sempre nella giunta di oggi, per la l'adeguamento antiscivolo della pavimentazione esterna dello stadio.
Redazione VN
Nardella: "Franchi? Fiera delle dichiarazioni non serve. Aspetto il nuovo progetto"
L'intervista del sindaco
In una lunghissima intervista concessa al Corriere Fiorentino, il sindaco di Firenze Dario Nardella ha occato nuovamente anche il tema relativo al restyling del Franchi, sottolineando i limiti che presenta il progetto della Fiorentina: "Sono quelli della legge che parla di funzionalità e valore testimoniale, ne ho parlato con Commisso. La fiera delle dichiarazioni non serve: aspetto il nuovo progetto, che arriverà entro due mesi, e come Comune accompagneremo al ministero a Roma per presentarlo". E se il nuovo impianto viola dovesse sorgere a Campi Bisenzio "con il sindaco Fossi c'è gioco di squadra. Noi, nel rispetto della legge, abbiamo sempre assecondato i desideri della proprietà viola, prima con i Della Valle, non l'ho inventata io l'idea dell'area Mercafir, poi con Commisso sul Franchi".
Redazione VN
Pres. Quartiere 2: "Franchi prima opzione per Commisso. E va restaurato"
Le parole di Michele Pierguidi sulla situazione del Franchi
Il presidente del Quartiere 2 Michele Pierguidi ha parlato a Lady Radio riguardo alle dichiarazioni di Rocco Commisso sullo stadio: "Deciderà Commisso se presentare un progetto su Campo di Marte o su Campi Bisenzio, e penso che la prima opzione sia la sua preferita. Il primo progetto di ristrutturazione è stato bocciato, ora con il nuovo emendamento si può fare ma mi auguro semplicemente che venga fatto lo stadio per la Fiorentina e che venga costruito a Campo di Marte. Se così non dovesse essere, vedremo di trovare delle soluzioni. Sono tranquillo perché la politica ha fatto tutto in tempi brevi affinché il presidente fosse messo nelle condizioni di fare un nuovo Franchi, e adesso c'è una legge che lo agevola. Da Presidente del Quartiere 2 mi auguro che sia qua, altrimenti tiferò lo stesso viola a Campi. Parcheggi? A prescindere dalla ristrutturazione di Commisso o meno, ne sarà fatto un parcheggio uno in zona stadio per i residenti, inoltre ci sarà la Tramvia che passerà da Viale dei Mille. Resta il fatto che il Franchi vada restaurato, indipendentemente che lo faccia Commisso o qualcun altro. È un dovere per gli amministratori di Firenze di tutelare e impegnarsi a restaurare le infrastrutture della città".
Redazione VN
Nardella: "Presto novità sullo stadio. Costruire al posto del Ridolfi? Possibile, vi spiego"
Le parole del sindaco di Firenze
Dario Nardella, primo cittadino di Firenze, ha parlato al Pentasport di Radio Bruno:
Sullo stadio manca poco, sapremo presto dalla Fiorentina le sue intenzioni. Confido ed ho fiducia sulla dedizione ed impegno del club gigliato. Costruire al posto dello stadio Ridolfi? Come comune siamo aperti a qualunque tipo di ipotesi che comprende la riqualificazione della zona di Campo di Marte. Ovviamente per esprimersi in maniera definitiva servono maggiori dettagli. Rocco Commisso ha l'energia di un ventenne. Non è abituato a ristrutturare ma c'è sempre una prima volta...
Redazione VN
Ex Dir. Uffizi: "Serve uno stadio nuovo, al Franchi un museo dell'arte"
L'ex direttore degli Uffizi parla dello stadio Franchi
"Le leggi vanno rispettare e il capitale privato non le può fagocitare". Così Antonio Natali, storico dell'arte ed ex direttore degli Uffizi, in un'intervista a Lady Radio. "Lo stadio è un'opera di architettura che è sui manuali di tutto il mondo, perché è considerato una vetta. Un tempo si chiamavano 'capi d'opera' e in quanto tale non può essere toccato. Può dispiacere ma non può essere toccato". Nemmeno in parte. "E' inutile che mi dicano che si potrebero mantenere le scale elicoidali e la torre di maratona, questi sono discorsi da ignoranti, sarebbe come dire che di una scultura si tocca qualcosa e il resto si lascia". "Mi chiedo perché non si faccia uno stadio nuovo altrove – prosegue Natali – quasi sempre gli stadi sono fuori dal comune dove opera la squadra, se la squadra è grande. Costruiamo uno stadio che vada sui manuali del ventunesimo secolo: se poi la squadra va a giocare altrove a me francamente non interessa, mi interessa che vinca". Cosa fare del Franchi, una volta che la Fiorentina giocasse altrove? "Un museo dell'arte a Firenze nei primi cinquant'anni del Novecento". E poi "lo stadio di atletica e, avendo un giorno una squadra degna di questo nome, anche uno stadio di rugby".
Redazione VN
Franchi, parte il conto alla rovescia. Il Ministero ha 90 giorni per rispondere ad ACF
La richiesta è stata inviata
La richiesta di indicare formalmente quali elementi siano da preservare in occasione dell'intervento sullo stadio Franchi. E una lettera di Nardella, che ribadisce come il Comune lavori al fianco della Fiorentina. Questo il contenuto della raccomandata che sarà spedita oggi a Roma, dopo una riunione telematica di alcuni giorni fa tra ACF, Comune di Firenze e Ministero dei Beni Culturali in merito alla questione nuovo impianto. Commisso, scrive il Corriere Fiorentino, non vuole imbarcarsi nel progetto senza sapere nel dettaglio cosa può e non può fare, perché un "non va bene" può costargli milioni di euro. L'incontro online ha dato buoni esiti, ed è stata riscontrata un'apertura al dialogo. Da qui l'invio della lettera, che contiene le indicazioni del nuovo progetto Casamonti; la risposta sarà importante per capire come muoversi e decidere se finalmente ci saranno gli estremi per farlo. La legge assegna 90 giorni di tempo al Ministero per rispondere, ma da Roma fanno l'occhiolino e assicurano che ne sapremo qualcosa molto prima.
Redazione VN
La Fiorentina vuole demolire il Franchi: il Ministero risponderà in tempi brevi
Il punto
La richiesta della Fiorentina al Ministero è molto chiara: demolire lo Stadio Franchi per ricostruirlo secondo le esigenze del club e degli standard UEFA. A Roma il compito di indicare in tempi relativamente brevi quali siano gli elementi da salvare; in caso di risposta negativa, l'ipotesi Franchi verrebbe definitivamente accantonata e si virerebbe sulle alternative Ridolfi o Campi Bisenzio. Pare che il Ministero, continua il Corriere Fiorentino, brucerà le tappe e risponderà in un mese anziché in tre: allora si saprà tutta la verità sul futuro del nuovo impianto viola.
Redazione VN
Franchi, Fiorentina e Palazzo Vecchio uniti. Lettera condivisa a Franceschini
Il ministro per i Beni culturali darà risposta entro un mese
Dopo il lungo susseguirsi di eventi, Fiorentina e Palazzo Vecchio si sono mosse in un'unica direzione. Nella serata di ieri, hanno infatti spedito un plico, contenente una lettera della società viola in cui si descrive per linee generali quello che sarà il progetto per il nuovo Franchi dell'architetto Marco Casamonti.
Questo quanto troviamo scritto nell'edizione odierna di La Repubblica Firenze. Il destinatario della lettera, in cui si chiede di individuare gli elementi strettamente necessari per la conservazione dell'opera di Nervi, è il ministro per i Beni culturali Dario Franceschini. Oltre a questa, nel plico è presente anche una lettera di Dario Nardella.
Il sindaco di Firenze ha comunicato il pieno appoggio delle istituzioni per supportare le proposte progettuali che la Fiorentina presenterà. Ma in particolare la lettera del primo cittadino sarà fondamentale perché conterrà "tutte le informazioni utili sulle criticità degli elementi strutturali e sulle carenze impiantistiche che necessitano di essere risolte per garantire la fruibilità in sicurezza dello stadio".
Le problematiche non mancano, dal rischio sismico al degrado a cui lo stadio è sottoposto da anni. L'ultima parola sarà di Franceschini, ma intanto Commisso aspetta speranzoso. Una volta arrivata la risposta del ministro, entro un mese, l'architetto Casamonti dirà al Presidente cosa si possa realmente fare o meno, quanto ci si possa spingere sui lavori. E lì starà solo a Rocco decidere se questo rispondere ai suoi voleri e interessi.
La Fiorentina vuole demolire il Franchi: il Ministero risponderà in tempi brevi
Redazione VN
"Franchi, lettera inviata al Ministero svelerà vera anima dello sblocca stadi"
La Fiorentina ha richiesto al Ministero di demolire il Franchi
Intervenuto alla trasmissione "A pranzo con il Pentasport" in onda su Radio Bruno Toscana, il giornalista del Corriere Fiorentino, Ernesto Poesio, ha parlato della richiesta della Fiorentina al Ministero dei Beni Culturali di demolire il Franchi:
La risposta del Ministero dei Beni Culturali dovrebbe arrivare nel giro di un mese. La Fiorentina avrà poi la base su cui decidere: lavorare sul Franchi o abbandonare Campo di Marte. La lettera svelerà la vera anima della legge sblocca stadi, capiremo se sarà possibile superare i vincoli.
Redazione VN
Stadio Franchi, al Ministero arriva un'altra richiesta: "Non toccate il sacrario del 1944!"
Idra scrive al Ministro Franceschini
Nella storia recente della città di Firenze, il "Franchi" è qualcosa di più di uno stadio. E' un luogo infatti che conserva una memoria tragica dell'ultima guerra. Era ancora il "Berta" quando, la mattina del 22 marzo 1944, sotto la curva lato ferrovia, poco lontano dalla torre di Maratona, vennero fucilati cinque giovani trascinati qui dai campi coltivati del Mugello, colpevoli di essersi sottratti all'arruolamento nelle fila della Repubblica Sociale Italiana, per un'esecuzione che servisse da monito ai coetanei. A cominciare dalle giovani reclute schierate ad assistere alla fucilazione. Ezio Campani, storico associato di Idra, scrive una lettera al Ministro Dario Franceschini, trasmessa per conoscenza al sindaco di Firenze Dario Nardella:
"Oggi un Altare con un Cristo alto 2 metri e una lapide in ricordo dei 5 giovani martiri è ben visibile attraverso una cancellata di protezione, sotto quella curva". Il Cristo è opera di Emanuele Zambini, scultore e pittore, che abitava nel viale Manfredo Fanti, a pochi metri dallo stadio comunale. "Nei giorni successivi alla fucilazione, l'allora parroco della chiesa di San Gervasio si recò a casa dello scultore chiedendogli di fare un Cristo da sistemare sul luogo del triste evento. Emanuele lo fece, e ancora oggi l'Opera è lì, vigile sui cinque nomi"
Senza entrare nella complessa matassa della querelle sul futuro dello stadio comunale Franchi, l'associazione fiorentina Idra, iscritta al registro regionale del volontariato per la tutela del patrimonio ambientale e culturale della Toscana, così conclude la sua nota al ministro Franceschini:
"In queste ultime ore, abbiamo appreso, l'ACF Fiorentina Le ha trasmesso alcuni quesiti circa le conseguenze che la nuova normativa sugli stadi produrrebbe in relazione alla conservazione del complesso progettato da Pier Luigi Nervi e Gioacchino Luigi Mellucci.
Noi Le scriviamo qui, sollecitati dal sig. Campani, affinché non si trascuri – nel contesto del dibattito sull'opera – l'importanza e il valore della tutela del sacrario.
Il monumento di Campo di Marte infatti – a nostro avviso – rappresenta di per sé per Firenze e per il Mugello un presidio inamovibile di memoria collettiva, un valore civile profondo la cui conservazione appare necessaria e ineludibile a fini testimoniali."
Redazione VN
Franchi: lettera degli eredi di Nervi alla Fiorentina e Nardella. E Pessina scrive a Roma
Il soprintendente Andrea Pessina sta preparando la relazione da inviare al ministero. Intanto gli eredi di Nervi lanciano un appello: "Sediamoci intorno a un tavolo"
"Caro sindaco, cara società viola, come intendete trasformare lo stadio Artemio Franchi? In qualità di eredi del progettista abbiamo il diritto di conoscere il destino di questo monumento". L'ingegner Marco Nervi, nipote del celebre Pierluigi Nervi, insieme alla Fondazione che porta il nome di colui che ha ideato l'impianto al Campo di Marte, nei giorni scorsi ha scritto una lettera ufficiale a Dario Nardella e alla Fiorentina, per proporre una collaborazione e suggerire un percorso di recupero che soddisfi tutti.
L'obiettivo – scrive La Nazione – è rendere il Franchi un impianto moderno, senza distruggere un monumento che è su tutti i manuali di storia dell'architettura. Per ottenere questo, senza arrivare allo scontro delle carte bollate, la Fondazione Nervi propone un tavolo tecnico sul modello di quanto fatto nella capitale con lo stadio Flaminio. "A Roma è stato possibile avviare un processo che sta dando grandi risultati – spiegano i responsabili della Fondazione – definendo cosa e come modificare lo stadio, anch'esso progettato da Pierluigi Nervi. Va detto che il Franchi non ha i problemi strutturali del Flaminio, e lo dimostra il fatto che la Nazionale azzurra continua a giocare lì. Abbiamo ragione di credere che il Comune voglia intervenire in maniera pesante sull'edificio, un'ipotesi a cui ci opporremo in tutti i modi".
(...)
Nel frattempo il soprintendente Andrea Pessina sta preparando la relazione per il ministero, che servirà per decidere cosa abbattere e cosa salvare del Nervi.
L'articolo integrale nel quotidiano in edicola
Redazione VN
Italia Nostra a Franceschini: "Giù le mani dal Franchi. Stop all'ipotesi demolizione"
Italia Nostra auspica che il ministero dei Beni culturali "dia una ferma e decisa risposta alle proposte di demolizione di una parte del Franchi"
"Lo stadio Artemio Franchi non si può demolire o manomettere" nelle sue parti storiche. Questo, in sintesi, il pensiero di Italia Nostra (associazione onlus a salvaguardia dei beni culturali) espresso nella lettera inviata al ministro dei Beni e delle attività culturali e turismo, Dario Franceschini, e alla direzione generale archeologia, belle arti e paesaggio del Mibact. Come si legge su La Nazione, Italia Nostra ribadisce "la preoccupazione per i gravi effetti che l'art. 55-bis del decreto legge 'Semplificazioni (n. 76 del 2020) sta producendo nell'azione di tutela del ministero sullo stadio".
Il presidente di Italia Nostra Ebe Giacometti sottolinea come gli elementi dello stadio da conservare siano dettagliatamente descritti nel decreto di vincolo del complesso emanato a maggio di quest'anno degli organi periferici del ministero. Tra l'altro, nei documenti del decreto di vincolo si tiene in debito conto delle condizioni attuali dello stadio e delle problematiche di varia natura indicate dagli stessi uffici tecnici del Comune di Firenze. Italia Nostra auspica che il ministero dei Beni culturali, attraverso il suo organo centrale deputato, "dia una ferma e decisa risposta alle proposte di demolizione di una parte delle strutture storiche dello stadio Franchi e riconfermi le ragioni della tutela secondo il dettato dell'art.9 della Costituzione".
Redazione VN
Toccafondi (Italia Viva): "Sullo stadio Franchi teniamo insieme bellezza e sviluppo"
Il commento: "Firenze è oggettivamente bella. Ma la bellezza, senza lavoro, visione, prospettiva rischia di perdere in parte il suo significato"
A seguire vi proponiamo un estratto dell'articolo di Gabriele Toccafondi, deputato di Italia Viva, su La Repubblica. Il tema è la possibile ristrutturazione dello stadio Franchi.
Nessuna città è rimasta immobile, una fotografia, una icona cristallizzata. Anche Firenze. E questo cambiamento deve proseguire. Perché non pensare che sull'impianto sportivo della città non sia possibile tenere insieme la giusta tutela dello spirito che ispirò Nervi e la altrettanto giusta necessità di arrivare ad un impianto moderno, comodo, utile? Firenze è oggettivamente bella. Ma la bellezza, senza lavoro, visione, prospettiva rischia di perdere in parte il suo significato. Una città senza sviluppo e prospettiva non ha futuro. La rendita di posizione per una città rappresenta delle sabbie mobili. Tra attesa e prospettiva, lavoriamo tutti per la seconda. Anche sullo stadio Franchi
Redazione VN
Il commento: "Franchi gioiello, non va distrutto. Politici arroganti, tifo e Commisso..."
L'articolo di Antonio Natali su La Nazione: "Dispiace che a premere sulla sua trasformazione siano anche molti tifosi della Fiorentina"
Su La Nazione troviamo il commento di Antonio Natali alla situazione riguardante lo stadio Franchi. A seguire vi proponiamo un estratto:
Disegnato da Pier Luigi Nervi e tirato su agli esordi degli anni Trenta, è unanimemente riconosciuto come uno degli esempi più alti dell'architettura del Novecento. E dispiace, specie a me che sono viola dalla nascita (da bimbo vestivo la maglia 7 di Hamrin) che a premere sulla sua trasformazione siano anche molti tifosi della Fiorentina, quelli cioè che al Franchi ci vanno da quand'erano piccini e che dovrebbero custodirlo come un gioiello di famiglia. Capisco che non vogliano correre il rischio di sdegnare il ricco imprenditore italo americano disposto a investire nella squadra molto danaro (almeno è quanto promette) purché gli si consenta di modificare lo stadio. E comunque i tifosi sono sempre meno molesti d'alcuni politici che ne cavalcano il malumore per consensi elettorali. Politici arroganti; che rivelano peraltro la mancanza d'ogni rispetto nei riguardi del nostro patrimonio e della legislazione saggia pensata per proteggerlo. (...)
Redazione VN
"Il Franchi non si tocca": l'ente dell'Unesco scrive a Franceschini e Nardella
L'Icomos scrive al sindaco e al ministro per i beni culturali: "Il Franchi è un'opera iconica che deve restare integra"
Repubblica Firenze si concentra non solo sulla sconfitta della Fiorentina contro il Milan, ma anche sul futuro dell'Artemio Franchi. L'Icomos, International Council on Monuments and Sites, ente consultivo dell'Unesco, ha invitato due lettere, una per il sindaco di Firenze e l'altra per il Mibact, firmate dal presidente mondiale Icomos Toshiyuki Kono e da quello italiano Maurizio Di Stefano, che bocciano la possibilità di demolire anche in parte lo stadio realizzato da Nervi, su cui è atteso un parere del ministero.
I vertici di Icomos rendono noto di aver emanato un "alert heritage", un " allarme sul patrimonio", proprio relativo allo stadio Franchi ( condiviso da Ordine degli architetti, Italia Nostra, Docomomo e Fai) e chiedono agli enti pubblici italiani di "riconsiderare" la loro "approvazione anche di uno smantellamento parziale dello stadio" annunciando pure "una vigorosa campagna internazionale per prevenire la deturpazione del Franchi in modo da garantire la salvaguardia della sua integrità nel suo complesso, come tesoro da preservare per le generazioni a venire".
Una "terribile situazione" la definisce l'Icomos, definendo il Franchi "un'opera iconica del patrimonio culturale italiano del XX secolo che dovrebbe essere preservato", "per il design sportivo, l'ingegneria strutturale, le forme audaci e gli elementi architettonici poetici ed evocativi" e richiedendo "che venga condotto uno studio completo per determinare le condizioni effettive della struttura e quali siano i cambiamenti necessari per mantenerlo in vita ed assicurare la sua funzione come luogo di interesse culturale e sportivo". Icomos si appella al ministro e al sindaco: "È imperativo che il Comune e il Ministero si ritirino da ogni progetto di smantellamento o addirittura distruzione dello stadio".
Ma che cos'è l'Icomos?
Fondato nel 1965, è un'organizzazione internazionale non governativa che fornisce consulenza al Comitato per il patrimonio mondiale dell'Unesco. Non ne è diretta emanazione, ma si tratta in pratica del principale organismo tecnico di analisi e indagini sul territorio per conto dell'organizzazione delle Nazioni Unite.
Redazione VN
"Stadio? Quando si vuole veramente qualcosa, in Italia, lo si ottiene. Guardate la tramvia"
L'opinione dell'esponente di Forza Italia sull'impianto gigliato
Jacopo Cellai, capogruppo consiliare di Forza Italia nel Comune di Firenze, è intervenuto a Lady Radio sulla questione stadio:
"Conosceremo presto l'esito della lettera con la quale la Fiorentina chiede al Ministero quale parti non possono essere toccate del Franchi. La risposta su una possibile ristrutturazione dello stadio passerà da lì e capiremo anche anche i tempi. Magari si avrà una visione diversa da quella che il sovrintendente di Firenze ha dato fino ad ora. Quelli che sostengono il no, che non vogliono toccare il Franchi, devono anche dare una soluzione al tema.
La nuova legge? Quell'emendamento è un compromesso e può lasciare campo aperto a possibili ricorsi. Quando in Italia si vogliono portare a casa i risultati, anche su questioni molto più delicati, si raggiungono. Basta vedere la questione tramvia a Firenze. Campi è un'operazione ancora più che valida. Nel momento in cui Commisso avrà la certezza che il Franchi non si può toccare allora andrà altrove. L'importante è che non ci siano derby tra le amministrazioni comunali".
Redazione VN
Nardella: "Franchi? Non resto tra chi lo ritiene intoccabile e chi vuole spianare"
Il sindaco torna a parlare dello stadio: "L'obiettivo è fare in modo che il Franchi continui ad esser utilizzato per lo sport, quello per cui è nato"
Dario Nardella è intervenuto oggi pomeriggio a 'Un giorno da pecora', trasmissione in onda su Radio 1 Rai. Dopo aver ribadito la vicinanza a Cesare Prandelli, il sindaco di Firenze ha parlato del tema stadio. Queste le sue dichiarazioni: "L'obiettivo è fare in modo che il Franchi continui ad esser utilizzato per lo sport, quello per cui è nato. Non voglio rimanere in mezzo tra chi lo vuole spianare e chi lo vuole intoccabile, il rischio è che poi venga abbandonato come il Flaminio a Roma. Questo scontro non fa bene a nessuno".
Redazione VN
Il New York Times parla del Franchi: "La minaccia che fa infuriare i conservazionisti"
Anche il New York Times, una tra le testate più prestigiose al mondo si interessa allo stadio di Firenze
Il futuro del Franchi è sulla bocca di tutti e a parlarne arriva anche uno tra i giornali più venduti al mondo, il New York Times. In un dettagliato articolo della versione digitale, il quotidiano ripercorre le fasi più importanti del dibattito sullo stadio di Firenze. Tra queste "quando il nuovo proprietario americano della Fiorentina, ha annunciato che voleva demolire lo stadio per costruirne uno più confortevole e moderno per i tifosi, gli ambientalisti e le associazioni del patrimonio sono scesi sul sentiero di guerra". Sull'articolo si ripercorrono tutte le fasi che hanno caratterizzato l'era Commisso rispetto alla possibile costruzione del nuovo stadio di Firenze. Il tema è lo stesso che ben conosciamo a Firenze: da una parte l'imprenditore che cerca di modernizzare un impianto per far crescere la Fiorentina. Dall'altra una serie di oppositori punta alla salvaguardia di un monumento che viene considerato di altissimo valore storico.
Redazione VN
Capolavoro o rudere, il dilemma dello stadio che divide Firenze
L'analisi del Corriere della Sera, il caso Franchi resta un tema caldo a livello nazionale
Sulle pagine del Corriere della Sera vengono approfondite le vicende relative allo Stadio Artemio Franchi, tema sempre più caldo anche livello nazionale. Tra oppositori e sostenitori del restyling, il dibattito si fa sempre più acceso. La volontà del presidente Commisso è chiara ormai da tempo. Intanto il FAI protesta paragonando il Franchi, a cui servirebbe solo un limitato adeguamento, alla Scala di Milano. A breve arriverà il parere del ministero dei Beni culturali, che dovrà indicare quali parti della struttura vanno salvate. A prima vista, riporta il quotidiano, tutti hanno tutti ragione. Lo stadio di Firenze viene definito uno dei capolavori del razionalismo mondiale, apice del lavoro di Pier Luigi Nervi. Al tempo stesso l'impianto nel cuore del Campo di Marte non sta bene, come riconoscono anche i suoi difensori. Il progetto del professor Marco Casamonti, presentato alla Fiorentina e finora mai reso pubblico, prevede la conservazione di tutte le parti storiche del Franchi. A cominciare dalla celebre tettoia in cemento armato, fino alle le scale elicoidali, e alla torre di Maratona, da integrare in una teca di vetro e acciaio. Non è detto che basti, tanti organi di categoria promettono battaglie legali.
Redazione VN
Uva: "Riqualificare il Franchi è una grande occasione. Firenze merita uno stadio moderno"
Parla l'ex vicepresidente della Uefa
Michele Uva, consulente di Nardella riguardo al nuovo stadio, ha parlato al Corriere Fiorentino della questione relativa alla casa viola. "Un club come la Fiorentina ha bisogno di un impianto che diventi la sua casa, uno stadio moderno che porti benefici economici" – dichiara Uva (le sue parole sullo stadio) – . L'ex vicepresidente della UEFA si dice fiducioso sulla questione riqualificazione del Franchi, visto che l'attuale stadio viola si trova in una bella zona di Firenze. Uva poi parla dei vincoli che potrebbero essere imposti: "Dovrà essere uno stadio moderno e funzionale, altrimenti è meglio lasciar perdere, se non fosse possibile coprirlo interamente lascerei perdere".
Il consulente di Nardella si dice ottimista sulla volontà del comune di mettere mano al Franchi, ma lo stadio dovrà essere all'altezza di Firenze e bisognerà sfruttare il momento, anche grazie agli interventi sulla legge Nardella del 2013. Per far questo però, servirà sedersi intorno ad un tavolo e analizzare tutti i problemi. Il Franchi – secondo Uva – potrebbe tornare utile per far giocare Primavera, la squadra femminile e magari anche la nazionale di rugby, un'occasione che Firenze non può permettersi di lasciarsi scappare.
Redazione VN
Gli archistar si mobilitano per il Franchi. La lettera a Conte e Mattarella: "No a demolizione"
Una nuova lettera agita il caso Franchi. E questa volta, a causa delle firme prestigiose che l'appoggiano, potrebbe scoppiare una "piccola bomba"
Dopo l'appello dell'Icomos, ente dell'Unesco, una nuova lettera agita il caso Franchi. Questa è stata ancora indirizzata al sindaco Nardella e al ministro Franceschini, ma stavolta pure al presidente Mattarella e al premier Giuseppe Conte. La lettera è promossa dalla Pier Luigi Nervi Project Association presieduta da Marco Nervi, nipote del progettista dello stadio, e porta in calce firme importanti. A partire dagli archistar Santiago Calatrava, Rafael Moneo, Norman Foster. E accanto a loro decine di figure di spessore del mondo della cultura, della progettazione, della storia dell'arte (l'architetto statunitense Steven Holl e grandi ingegneri e prof come Bill Baker e via dicendo). Questo quanto troviamo scritto nell'edizione odierna di La Repubblica Firenze. L'appello è chiaro "Come architetti, ingegneri, esperti della conservazione del patrimonio moderno e studiosi dell'architettura del Novecento siamo preoccupati per le informazioni che giungono sul pericolo di parziale distruzione o demolizione che corre lo stadio Artemio Franchi". Secondo il giornale questa lettera è una "piccola bomba" in quanto così tanti nomi grossi in prima linea porteranno il caso a fare il giro del mondo. E se già ne dopo la petizione dell'Unesco il futuro del Franchi è finito sul New York Times, il solo rischio di una pur parziale demolizione ha smosso i più famosi del settore: "Lo stadio municipale di Firenze è stato pubblicato in tutto il mondo all'epoca della sua costruzione; è stata la prima opera di Nervi a ottenere un riconoscimento internazionale e la sua pensilina a sbalzo, le scale elicoidali e i dettagli evocativi della sua struttura hanno ispirato ingegneri e architetti in tutto il mondo". La petizione, aggiunge "Le proposte per alterare o ampliare il capolavoro di Nervi dovrebbero rispettare il valore paradigmatico della sua importanza storica. Numerosi progetti di stadi negli ultimi anni hanno rivitalizzato impianti storici, elaborando strutture moderne pur preservando l'opera originale e migliorando l'esperienza degli spettatori combinando il nuovo con il preesistente. Vi esortiamo a considerare la lunga storia e tradizione dello Stadio Franchi, e a ascoltare la comunità professionale e scientifica internazionale".
Redazione VN
L'opinione: "Franchi? Battaglia di retroguardia, Commisso ha ragione da vendere"
Parla Stefano Cappellini, giornalista de La Repubblica: "Commisso mette i soldi ma giustamente vuol fare come preferisce"
Stefano Cappellini, giornalista de La Repubblica, ha parlato del tema stadio nel corso del suo intervento a Radio Bruno. Questo il suo pensiero: "Negli ultimi tempi c'è stata una forte offensiva per la conservazione del Franchi, ma per me è una battaglia di totale retroguardia. Quando l'architettura non è più utile alla gente perde il suo significato. Su Commisso si può avere le idee più disparate ma non c'è dubbio che sulla questione stadio abbia ragione da vendere. Mette i soldi ma giustamente vuol fare come preferisce".
Redazione VN
Restyling Franchi, attese diverse limitazioni da Roma. Le tre opzioni di Commisso
L'approfondimento de La Gazzetta dello Sport, gli aggiornamenti sul restyling del Franchi
La Gazzetta dello Sport si pone un quesito, l'Italia è all'ultimo stadio? Ovviamente si parla di impianti sportivi, una nota dolente per il nostro paese. La Serie A indossa la maglia nera dell'Europa che conta. Oggi soltanto Juventus, Atalanta, Udinese e Sassuolo hanno uno stadio di proprietà. Tra Bundesliga, Liga e Premier in media ben oltre il 50% dei club ha una casa completamente sua con incassi economici molto superiori. Come riportato dal quotidiano, oggi almeno sei società di Serie A stanno lavorando per avere stadi nuovi di zecca: Inter, Milan, Bologna, Roma, Cagliari, Fiorentina. La burocrazia tuttavia in Italia è stringente e per le società non sarà semplice arrivare al traguardo.
In casa Fiorentina sono momenti di grande attesa. La dirigenza sta aspettando una risposta dal Ministero dei Beni Culturali per decidere se costruire o meno il nuovo Franchi. Commisso vuole sapere quali sono le parti di valore storico e architettonico della struttura. Al momento però sembra che da Roma possano arrivare diverse limitazioni non gradite al club viola. Le opzioni in caso di addio al progetto Franchi restano tre. Aspettare la ristrutturazione da parte del Comune, spostare il progetto in un'area a Campi Bisenzio oppure rinunciare a tutto davanti alle troppe difficoltà emerse da ogni angolo. Commisso ha fretta, a inizio 2021 il verdetto.
Redazione VN
Restyling Franchi, nulla di fatto rischio concreto. Le numerose battaglie di Commisso
Il focus sul caso Artemio Franchi, le tante voci contrarie rischiano di far saltare i piani di Commisso
Secondo quanto riportato da La Nazione, la questione Franchi rischia seriamente di tradursi in un ennesimo doloroso nulla di fatto per i tifosi della Fiorentina. Le battaglie, verbali e legali attuate o promesse, aumentano ogni giorno di più. Il fronte dei conservazionisti si allarga, non solo quello locale, ma anche quello internazionale che annovera architetti di fama. La volontà di Commisso di regalare a Firenze uno stadio comodo e moderno in cui non prendere la pioggia rischia di restare un sogno. Archistar del calibro di Santiago Calatrava e Norman Foster, il New York Times in un articolo intitolato «una minaccia a uno stadio pietra miliare dell'architettura» e persino l'Icomos stanno gridando al mondo l'intoccabilità dell'impianto. Impianto che in realtà per essere a norma di legge dovrà essere toccato in ogni caso, perchè uno studio dell'Università di Firenze ha evidenziato, non molto fa, problemi di resistenza al carico degli spettatori. Il quotidiano si domanda se con questa mentalità nel '400 avrebbero impedito a Brunelleschi di tirar su la Cupola perché irrispettosa del passato. Si profila l'ennesima occasione persa.
Redazione VN
L'Unesco: "Franchi simbolo della storia. Commisso vuole troppo"
Le parole di Gunny Harboe sul possibile restauro del Franchi
Gunny Harboe, presidente dell'Icomos (consiglio scientifico dell'Unesco), si è unito al coro delle prestigiose voci che hanno commentato il presente e futuro dell'Artemio Franchi. Le parole riportate dal Corriere Fiorentino chiariscono la sua posizione senza tuttavia allietare gli animi pro-restyling:
Non diciamo che i cambiamenti non siano possibili, ma siamo contrari alla demolizione. Il Franchi è una proprietà pubblica, un simbolo della storia dell'architettura. Forse ci sono soluzioni alternative, per intervenire e rinnovare. O forse i nuovi proprietari vogliono troppo da quello che puoi ottenere da quello stadio.
Redazione VN
Bonetti: "Il campo dirà chi siamo davvero, momento buio alle spalle"
Le parole della calciatrice gigliata intervista dal Corriere Fiorentino
Tatiana Bonetti, attaccante della Fiorentina Femminile, ha rilasciato un'intervista al Corriere Fiorentino in cui analizza lo stato di forma della sua Fiorentina. La squadra di mister Cincotta scenderà in campo oggi alle 12: 30 contro il Milan in una partita che la gigliata vuole vincere a tutti i costi. Al quotidiano racconta come la squadra si sia ripresa dal momento buio raggranellando una serie di risultati positivi. Rivela anche che l'entusiasmo ed il gioco corale sono di nuovo protagonisti. Spazio anche per la Champions League. Viene mostrata soddisfazione per un sorteggio più semplice rispetto a stagioni passate, senza tuttavia sottovalutare lo Slavia Praga (prossimo avversario). "Il campo sarà il giudice e stabilirà le ambizioni della squadra", conclude la Bonetti.
Redazione VN
Ex soprintendente: "Commisso non può fare come vuole, lo stadio se lo faccia in America"
Le parole di Paola Grifoni
Paola Grifoni, ex soprintendente ed attuale segretaria del Ministero dei beni culturali per la Toscana, ha parlato al Corriere Fiorentino. Tema caldo resta il Franchi, grandi critiche vengono riservati ai sostenitori del restyling corposo. Stoccate pesanti riservate anche al mondo della politica, colpevole di aver approvato la norma Salva Stadi, quest'ultima definita vergognosa. Questo un breve estratto:
Commisso pensa di poter fare tutto quello che vuole come se fosse in America, vuole trattare il Franchi come un pezzo di Lego spostando i pezzi. Se lo facesse in USA lo stadio allora.
Redazione VN
Sen. Biti sul Franchi: "Va ammodernato e reso sicuro, non distrutto. Questione di volontà"
Interviene la senatrice Biti, dopo che negli ultimi giorni si sono susseguiti prese di posizione da più parti, in difesa dello stadio Franchi
Sulle colonne dell'edizione fiorentina di Repubblica troviamo un commento sulla vicenda relativa allo stadio Franchi, a firma della senatrice del PD Caterina Biti. Prima firmataria della cosiddetta norma "sbloccastadi", approvata dal parlamento lo scorso settembre.
Un intervento volto a "fornire il quadro completo intorno all'Artemio Franchi". La norma – spiega la Biti – consente la ristrutturazione e l'adeguamento funzionale degli stadi vincolati, a patto di mantenere gli elementi essenziali ai fini testimoniali. L'obiettivo è tenere insieme l'esigenza di mettere in sicurezza l'impianto con la volontà di non cancellarne l'identità storico-culturale. In sostanza l'esponente del Pd ribadisce che lo stadio non può essere distrutto: "non è la nostra posizione e non corrisponde al contenuto dell'emendamento". Un lavoro con il quale dare risposta alle esigenze reali di Firenze: "un Franchi sicuro, moderno e funzionale, all'altezza degli standard internazionali". Il Franchi si può ammodernare – il suo pensiero – per trasformarlo in uno stadio di prim'ordine. Senza snaturarne l'identità, ma con la visione e l'ambizione che si richiedono alla città di Firenze. Ma, ribadisce "adesso è solo una questione di volontà di trovare un accordo e mettendo fine alla stagione dei veti incrociati".
Redazione VN
Pres. Quartiere 2: "Franchi o Campi, alla Fiorentina serve uno stadio nuovo"
Le parole di Pierguidi che apre anche alla soluzione Campi
Il presidente del Quartiere 2, Michele Pierguidi, ha parlato a Italia 7 in merito alla questione dello stadio Franchi: "Non ho mai detto che non si tratta di un'opera architettonica, ma ci si dimentica che è uno stadio dove vedere le partite a cui serve manutenzione. Nervi l'ha progettato per starci bene, non per visitarlo come un monumento equestre. Se si interviene prontamente e in modo profondo è possibile mantenerlo ma è evidente che Firenze non vuole uno stadio degradato e allo stato attuale è difficile mantenere per il Franchi la funzione di stadio. In più il Comune fa fatica a mantenerlo: dispiacerebbe privarsene, ma rischiamo un Flaminio-bis. Campi? Il Franchi resta la prima opzione, in caso contrario facciamolo là. Adesso c'è una legge dello Stato che dice come un restauro si può fare, che il Ministero specifichi cosa deve rimanere. In ogni caso lo stadio alla Fiorentina serve, altrimenti il Comune dovrà trovare una soluzione perché il Franchi non è più adatto alla Serie A. Magari uno dei tanti ammiratori tirerà fuori i milioni necessari...".
Redazione VN
Franchi, nel 2021 via ai lavori di adeguamento delle curve
Buone notizie per il Franchi
Nei primi mesi del 2021 dovrebbero vedere la luce i lavori per il rifacimento del calcestruzzo deteriorato delle curve dello stadio Artemio Franchi di Firenze.
A fine settembre scorso la Giunta di Palazzo Vecchio ha stanziato alcuni interventi: 300.000 euro per la ripresa del calcestruzzo degradato delle gradinate, 225.000 per l'adeguamento antiscivolo della pavimentazione esterna dello stadio. Per il 2021 sono previsti ulteriori interventi per una cifra intorno ai 700.000 euro.
Nel mese corrente dovrebbe essere pubblicato il bando per gli interventi di ripresa del calcestruzzo deteriorato e delle armature, mentre a gennaio saranno assegnati i lavori di adeguamento antiscivolo. Lo riporta ilsitodifirenze.it.
Redazione VN
Nardella sul Franchi: "Perché nessuno ha denunciato le modifiche di Italia '90?"
Le parole del primo cittadino di Firenze
Il sindaco Dario Nardella si è collegato con il Pentasport di Radio Bruno:
Sarà un natale molto particolare. Io penso che più passano i giorni più possiamo arrivare con speranza al 25 dicembre, i numeri stanno migliorando. La città sta reagendo bene a questo periodo limitativo. Prima usciamo dall'emergenza, prima aiuteremo l'economia in modo strutturale. Un po' di allentamento da qui al 21 dicembre è stato previsto. Non so se fino a quel periodo la Toscana andrà in zona gialla, me lo auguro. Stadio? Non conosco le reazioni di Commisso, ma tutto quello che in generale succede a Firenze finisce nell'interesse delle televisioni di tutto il mondo. Ma una cosa mi colpisce: durante Italia 90′ dove il Franchi fu trasfigurato in peggio, perchè tutto queste voci autorevolissime non si elevarono per "denunciare"?. Per il futuro del Franchi stiamo aspettando una sorta di verdetto, il parere del ministero è importantissimo, perchè arriverà a commentare una norma nuova. Proprio in attesa di questa "sentenza", io credo che tutti quanti dobbiamo abbassare i toni. Anche per rispetto delle istituzioni. Fiorentina? Questo 2020 è un anno da dimenticare da tutti i punti di vista. Io credo che i problemi della squadra siano esclusivamente di testa. I viola non erano partiti con l'idea di salvarsi, devono cambiare atteggiamento
Redazione VN
Il Rettore sul Franchi: "Immobilismo non vuol dire tutela, ma scarsa lungimiranza"
Il rettore dell'Università di Firenze, Luigi Dei, scrive su Repubblica riguardo al tema del Franchi
Sul tema della riqualificazione dello stadio Franchi, sulle pagine fiorentine di Repubblica è intervenuto Luigi Dei, rettore dell'Università di Firenze e divulgatore scientifico. "Un grande restauratore di dipinti, Paul Philippot, scrisse che il restauro deve rimediare, nella misura del possibile, al divorzio fatale fra la materia che invecchia e la forma che incarna". E per il Franchi – scrive Dei – questo divorzio è in atto, dunque essendo un paese ricchissimo di beni culturali non si può prescindere dall'obbligo di salvaguardare quelle forme che inevitabilmente si deteriorano.
Il tema principale è: "Una città moderna e proiettata nel futuro vive e si sviluppa se coglie le istanze della contemporaneità e le armonizza nel quadro della preservazione delle impronte del suo passato. Non possiamo continuare a pensare che tutela dei beni culturali significhi immobilismo e che viceversa dinamismo progettuale presupponga totale libertà d'azione nei confronti dell'esistente. Troppo spesso la nostra città si è introflessa sul suo glorioso passato ritenendo che questo fosse sufficiente a garantirle sviluppo e che pertanto la conservazione dell'inestimabile patrimonio fosse l'unica cifra della propria vocazione".
E il tema relativo al Franchi – secondo il Rettore – si inserisce perfettamente in questa cornice, dove è difficile trovare una via di mezzo tra due poli opposti. Allo stesso tempo serve, grazie alla tecnologia e all'innovazione, un intervento che rimedi alle scalfiture del tempo e proietti il Franchi in una nuova realtà. In caso contrario, si tratterà di scarsa lungimiranza.
Redazione VN
Stadio Franchi, ecco la lettera degli architetti internazionali a Nardella: oggi la consegna
Un'anticipazione del testo
Su La Nazione trova spazio la vicenda relativa alla lettera firmata da alcuni dei volti più noti dell'architettura e dell'ingegneria mondiale in difesa dello stadio Artemio Franchi. Ad un elenco dei nomi coinvolti segue qualche passaggio della missiva stessa, che verrà consegnata oggi al sindaco Nardella (che ieri ha parlato dell'argomento):
Lo stadio municipale di Firenze – si legge nella missiva che oggi arriverà a Palazzo Vecchio – è stato pubblicato in tutto il mondo all'epoca della sua costruzione; è stata la prima opera di Pier Luigi Nervi a ottenere un riconoscimento internazionale e la sua pensilina a sbalzo, le scale elicoidali e i dettagli evocativi della sua struttura fiorentina hanno ispirato ingegneri e architetti nell'Europa intera, in Nord America e nel resto del mondo.
Lo stadio Franchi ed il settore Maratona
La lettera esorta a rinnovare il monumento senza demolirlo, per preservare l'opera originale migliorando l'esperienza degli spettatori e unendo il nuovo con il preesistente. Il Corriere Fiorentino aggiunge che la Fiorentina non commenta, intenzionata a non arretrare di un millimetro rispetto alle proprie posizioni.
Redazione VN
Nardella sul futuro del Franchi: "Invito gli archistar ad un confronto in videoconferenza"
Dario Nardella apre al dibattito sul futuro dello stadio Franchi
Questa la replica del sindaco Dario Nardella alla lettera di alcuni architetti sullo stadio Artemio Franchi e la discussione sulla natura degli interventi di un eventuale restauro. Ecco quanto riporta Ilsitodifirenze.it:
"Ho letto con interesse la lettera firmata da importanti architetti sullo stadio Artemio Franchi (il contenuto della missiva), che evidenzia ancora una volta la grande attenzione internazionale in generale per la città di Firenze e oggi in particolare per lo stadio progettato da Pier Luigi Nervi. Un'attenzione amplificata dalla stampa internazionale, dal New York Times alla Süddeutsche Zeitung. Non posso non rilevare che quella stessa attenzione è mancata quando lo stadio Franchi è stato fortemente modificato per i mondiali di calcio del 1990. Ma è evidente a tutti, anche agli stessi archistar, che un impianto sportivo – se non è adeguato ai tempi per funzionalità, agibilità e sostenibilità – perde la sua funzione originaria. Ho grande rispetto per gli illustri firmatari della lettera e credo sia importante ascoltare la comunità professionale e scientifica internazionale, cogliendo la disponibilità offerta. Come noto, siamo in attesa di una risposta del Ministero dei Beni Culturali per l'interpretazione corretta delle nuove norme e – per rispetto istituzionale – credo sia doveroso attendere quel parere. Desidero fin da ora invitare tutti i firmatari della lettera a una riunione in videoconferenza per un confronto aperto e, mi auguro, costruttivo. Attendo con impazienza un riscontro positivo a questo invito da parte di tutti loro".
Redazione VN
Franchi, difficile un via libera totale. Ma la Fiorentina rimane ferma sulle sue posizioni. Adesso...
La situazione che riguarda la casa della Fiorentina vive di continui sviluppi
Il Corriere Fiorentino riepiloga quanto avvenuto ieri, con le parole di Nardella in risposta alla lettera degli archistar sullo stadio Franchi. Alla fine del pezzo, il quotidiano avverte: servirà un dialogo. Perché le condizioni dell'impianto non sono adeguate, ma soprattutto perché il Ministero difficilmente avallerà una demolizione dopo tante alzate di scudi. Eppure la Fiorentina ha deciso per uno stadio adeguato, dunque se non sarà possibile intervenire come si vuole sul monumento Franchi, continuerà a pagare l'affitto mentre si guarda intorno. Dalla Sinistra viene invocato il Consiglio Comunale, ma la partita è ancora ben lontana dal fischio finale.
Redazione VN
Nardella: "Problema di agibilità al Franchi. Nervi? Gli fu chiesto uno stadio, non un museo"
Dario Nardella torna a parlare dello stadio Franchi e lo fa con toni decisi
Dario Nardella, sindaco di Firenze, ha parlato così a Lady Radio del tema stadio Artemio Franchi:
"La nuova norma approvata dal Parlamento prevede 90 giorni di tempo per la risposta da quando è arrivata la lettera al Ministero, non mi stupirei se ci rispondesse in meno di 90 giorni. I pareri contrari? Movimenti come Italia Nostra hanno bloccato per tempo il piano urbanistico della nostra città, con una serie di interventi nel centro. Il nostro Paese ha una parte di opinione pubblica che pensa che le città debbano restare in naftalina, senza toccare nulla. Ma questo 'blocco' quando c'è stata Italia '90 non ha avuto grande veemenza, alla fine c'è stato uno scempio al Franchi. La domanda che pongo è la seguente: vogliamo che il Franchi venga abbandonato, o che viva come stadio di calcio molto più moderno? Il Franchi vive per le migliaia di tifosi che vanno alla partita. A Nervi non è stato chiesto di progettare un palazzo o un museo, ma uno stadio di calcio dove si gioca a pallone. Se non si fa in modo che si possa giocare, si uccide l'opera. Chiedo un confronto per mettere in tavola i pro e i contro. Stiamo parlando di come potrà vivere nei prossimi 50-100 anni lo stadio Franchi, realizzato peraltro in cemento armato. Ci si dia mano per trovare soluzioni. Sono arrabbiato che ci sia sempre il partito del no. Io sono per il sì. Sennò rimaniamo indietro. Stabilità? Ogni volta che si sono giocate le partite c'è sempre stata una procedura ad hoc per consentire l'agibilità. Io ho sempre detto fin dall'inizio che c'è un problema serio di agibilità. Quest'anno abbiamo investito più di 500 mila euro come Comune di Firenze, l'anno prossimo serviranno 700 mila euro. Sono soldi dei fiorentini, delle tasse che pagano i cittadini. Spendiamo questi soldi per dare l'agibilità al Franchi. Serve un intervento anche per evitare ciò".
Redazione VN
Toccafondi (I.V.): "Franchi? Non perdiamo il treno Commisso. Tenerlo così costa"
Il deputato: "Il rischio è quello o di veder giocare la nostra squadra altrove, in un nuovo stadio, trasformando il Franchi nel 'Flaminio fiorentino' "
"Queste settimane appaiono sempre più decisive per il futuro del nostro stadio ed è per questo che ho scritto al sindaco Dario Nardella per avere una panoramica sulla questione, soprattutto sulle spese che ricadono sui cittadini, ovvero sul comune". Questo quanto detto a Lady Radio da Gabriele Toccafondi, deputato fiorentino di Italia Viva.
"L'amministrazione fiorentina ogni anno deve affrontare per lo stadio Artemio Franchi spese per la gestione quotidiana, spese per la manutenzione annuale ma anche spese per rendere agibile l'impianto. Vengono quindi utilizzati tanti, tanti soldi dei cittadini. Nel frattempo, però, avremmo un privato che vorrebbe mettere soldi suoi e gestire, sempre con soldi privati, un impianto sportivo. Lo vorrebbe moderno ed efficiente, così o sistema, ammoderna, il Franchi oppure non fa niente o decide di costruire altrove, lasciando però l'Artemio Franchi così come è. E di conseguenza, al comune, cioè a tutti noi, resterebbero le spese di gestione, di manutenzione e uno stadio sempre più inagibile.
Troppi parlano, spiegano, raccolgono firme, pontificano ma nessuno spiega con quali soldi lo stadio dovrebbe rimanere così come è, monumento nazionale tutelatissimo ma inutilizzato", ha continuato il deputato.
"Non perdiamo questo treno, non solo per la squadra Fiorentina ma per Firenze tutta. Il rischio, in caso contrario, è quello o di veder giocare la nostra squadra altrove, in un nuovo stadio, trasformando il Franchi nel 'Flaminio fiorentino' bello, tutelato ma in abbandono o di continuare a spendere tanti, tanti soldi pubblici nei prossimi anni per mantenere l'impianto in sicurezza e magari pure vuoto", ha concluso Toccafondi.
Redazione VN
Ex dir. Uffizi: "Il Franchi non va toccato. Ma facciamo uno stadio nuovo all'altezza di Firenze"
Il parere di Antonio Natali
Antonio Natali, storico dell'arte ed ex direttore degli Uffizi a Firenze, è intervenuto a Lady Radio per parlare del tema stadio:
"Ognuno di noi che allo stadio è andato fin da piccolo, dovrebbe considerarlo un gioiello di famiglia da non toccare". E fin qui Natali è in linea col pensiero espresso, in Italia e non solo, da architetti, intellettuali e storici dell'arte. La differenza sta nel futuro dello stadio al Campo di Marte, che nelle idee dell'ex direttore degli Uffizi è senza la Fiorentina. Natali è convinto che sia un errore insistere con il Franchi, "già straziato per i mondiali", e che non si possa pensare di salvarne solo delle parti, seppur quelle più significative da un punto di vista architettonico.
"Perché non possiamo fare quello che fecero i fiorentini negli anni '30? Se si trova un italoamericano che si impegna col denaro – così almeno dice, speriamo lo faccia anche per la squadra – perché non sfruttare questa possibilità per manifestare anche noi la nostra presenza nella storia? Facciamo uno stadio, dovunque sia, in cui la Fiorentina giochi e che sia all'altezza di questa città, che è orgogliosa del proprio passato ma non fa nulla per essere in linea con esso. Facciamo uno stadio e facciamolo disegnare da un architetto, non importa una delle cosiddette archistar. Il Franchi? Potrebbe diventare, nelle parti già frazionate e coperte, un luogo dove si ricordi (non lo chiamo 'museo'), e si conservi la memoria di quello che negli anni '30 in pittura scultura e architettura fu fatto a Firenze".
Redazione VN
Pessina: "Franchi monumento conservato benissimo". Fond. Nervi: "Un gioiello"
Una presa di posizione che va in direzione contraria rispetto a quanto dichiarato dal sindaco Nardella e confermato dallo studio dell'Università di Firenze
Torna a parlare Andrea Pessina. E anche stavolta le sue dichiarazioni – riprese dal Corriere Fiorentino – sono destinate a far discutere. "Lo stadio Franchi è un'opera fondamentale anche perché è estremamente ben conservata, ha subìto poche manomissioni soltanto negli anni Novanta e conserva intatto il fascino del suo geniale progettista che fu Pier Luigi Nervi", ha dichiarato ieri il soprintendente alle Belle Arti di Firenze durante un incontro online sulla pagina Facebook della Manifattura Tabacchi dal titolo "Cinema Nervi". Una presa di posizione che va in direzione contraria rispetto a quanto dichiarato dal sindaco Nardella e confermato dallo studio dell'Università di Firenze sul Franchi, concordi sul constatare un "problema di sicurezza" nella struttura che fa da cornice alle partite casalinghe della Fiorentina.
Pessina ha poi aggiunto sempre in riferimento al Franchi: "Lo stadio è importante perché rappresenta la prima opera che proiettò Nervi sul palcoscenico internazionale, la straordinaria innovazione di questo edificio che noi definiamo senza paura monumento venne colta da tutti, tanto che Michelucci definiva Nervi come uno dei sommi protagonisti dell'architettura contemporanea". Ed Elisabetta Margiotta Nervi, segretario generale dell'associazione che si prefigge di tutelare e valorizzare l'opera di Nervi, ha aggiunto: "Firenze ha bisogno di conoscere meglio Nervi per amarlo di più, speriamo di riportare sotto gli occhi dei fiorentini questa meravigliosa struttura e portare un fato di luce su questo gioiello del Novecento che merita sempre di essere tutelato e amato".
Redazione VN
Franchi, il commento: "Pessina, fuga dalla realtà. Ma Commisso non aiuta il dibattito"
De Ponti bacchetta anche Commisso: "Non aiuta certo il dibattito quando spiana le ruspe e pensa di radere al suolo l'intero Franchi"
A seguire vi proponiamo un estratto del commento di Roberto De Ponti, direttore del Corriere Fiorentino, alle ultime dichiarazioni del soprintendente Pessina sul Franchi:
Estremamente ben conservato. Verrebbe da chiedersi quali sono i parametri del soprintendente Andrea Pessina, senza dubbio un romantico ottimista, quando certifica come "estremamente ben conservato" lo stadio Artemio Franchi, alla cui difesa è stato chiamato sulle barricate (si spera meno fatiscenti delle tribune dell'impianto fiorentino) un esercito di archistar. E chissà quanti di loro hanno mai varcato l'ingresso dello stadio, soprattutto di questi tempi.
(...) Di sicuro non è per trasformarlo poi in un diroccato monumento a se medesimo che Nervi ha progettato questo impianto novant'anni fa. A meno di non immaginare, diciamo tra un duemila anni, Firenze invasa dai turisti per la foto ricordo sulle rovine del Franchi, un po' come oggi Roma per il Colosseo. Soprattutto, una battaglia chiaramente diventata ideologica, non può essere combattuta girando molto alla larga dalla realtà dei fatti. Rocco Benito Commisso non aiuta certo il dibattito quando spiana le ruspe e pensa di radere al suolo l'intera struttura (...)
Redazione VN
Nardella promette: "Non permetterò che il Franchi rimanga un monumento abbandonato"
Le nuove dichiarazioni del sindaco di Firenze sulla querelle Artemio Franchi, rilanciata nelle ultime ore dal soprintendente Pessina
"Posso assicurare che il mio obiettivo è non permettere in nessun modo, costi quel che costi, che il Franchi rimanga un monumento abbandonato, degradato, con tutte le conseguenze negative su un quartiere che invece vive dell'attività di quello stadio, di quell'area di impianti sportivi, di attività commerciali connesse, culturali". Lo ha detto il sindaco di Firenze Dario Nardella, ai microfoni di Controradio, a proposito dello stadio Artemio Franchi. Parole che suonano come un'ulteriore replica alle dichiarazioni di stamattina del soprintendente Pessina. E sull'eventualità di fare un nuovo stadio al posto dell'attuale impianto di atletica 'Ridolfi' Nardella ha detto: "E' un'ipotesi che non abbiamo approfondito al momento. Finché il ministero non dà una risposta alla lettera inviata dalla Fiorentina per una ristrutturazione del Franchi non aggiungerei ulteriori opzioni che potrebbero generare confusione o aspettative. Dobbiamo avere un po' di pazienza, non penso che il parere del ministero si farà attendere più di tanto".
Redazione VN
Sen. Biti: "Il Franchi non sta affatto bene, serve pensare al meglio per Firenze"
La politica fiorentina si è occupata del decreto semplificazioni: "Aspettiamo la risposta del Ministero sui vincoli del Franchi"
Sulla querelle Artemio Franchi, dopo le parole di Pessina e Nardella, interviene anche la senatrice Caterina Biti, che si è occupata del decreto semplificazioni, ai microfoni di Radio Bruno. Queste le sue parole: "Cerco di non entrare in queste polemiche, certo sappiamo che lo stadio Artemio Franchi, come altri impianti, non stanno proprio benissimo. Non è una struttura moderna e abbiamo testimonianze delle difficoltà anche di usufruire dei bagni. Abbiamo fatto una legge, la Fiorentina ha presentato un progetto e aspetta una risposta del Ministero, che deve esprimersi su alcuni vincoli legati al Franchi. Nessuno di noi ha mai detto che non riconosce il valore architettonico degli stadi, ma siamo Firenze e amiamo la cupola del Brunelleschi, ma pensiamo che nel 2020 si debba tener conto dell'esigenza di modernità e sicurezza di uno stadio. Forse gli attori in campo dovrebbero fare un passo indietro e pensare al bene della città, anche perchè se il Franchi fosse abbandonato dalla Fiorentina, diventerebbe un impianto degradato in un quartiere importante".
Redazione VN
Il commento: "Dibattito sul Franchi surreale, la sua conservazione è merito dei tifosi"
Un estratto dell'intervento del Prof. Ventura, ordinario della scuola di architettura dell'Università di Firenze
Per approfondire il tema stadio, tornato all'ordine del giorno dopo le dichiarazioni del soprintendente Pessina, Radio Bruno ha parlato con il Prof. Francesco Ventura, ordinario della scuola di architettura dell'Università di Firenze. "Il dibattito ha assunto i connotati di uno scontro insanabile tra demolizione e conservazione dell'opera di Nervi", ha esordito Ventura, "ma è un dibattito surreale, perché non esiste né un progetto di demolizione concreto né uno di restauro e di mantenimento. Il proprietario del Franchi, il Comune, non ha mai prospettato un progetto di restauro al solo scopo del valore storico-artistico dell'opera. Se il Comune e i cittadini preferiscono che il Campo di Marte resti il luogo del calcio, allora occorre trovare un compromesso. Lo stadio oggi è conservato per merito dei tifosi della Fiorentina che hanno continuato negli anni a viverlo. Il Franchi deve restare il luogo del calcio, altrimenti si rischia di fare veramente un danno".
Redazione VN
"Il Franchi preoccupa: criticità in caso di terremoto e problemi di stabilità". Ma Pessina...
Emergono nuovi dubbi sul Franchi
Secondo quanto riportato su La Repubblica, emergono nuove preoccupazioni riguardo allo stadio Franchi. La facoltà di ingegneria dell'Università di Firenze ha rilevato tutte le proprie criticità riguardo all'attuale casa viola. Esisterebbe un forte pericolo in caso di terremoto, oltre a dei noti problemi di stabilità e delle parti dell'impianto fiorentino che sarebbero ormai logorate dalla pioggia. Non si placano dunque la polemiche e il caos intorno al Franchi. Nei giorni scorsi Pessina ha trasmesso un'integrazione alla sua relazione inviata al Ministero dei beni culturali, il dossier sottolinea la presenza di problemi di manutenzione ma niente di insuperabile. Tesi che di fatto non giustifica il messaggio: "O si butta giù tutto il Franchi oppure cade a pezzi".
Redazione VN
La risposta a E. Nervi: "Senza il calcio inutile spendere soldi per il Franchi"
Il direttore del Corriere Fiorentino risponde alla segretardia della Fondazione Nervi
In risposta alla lettera di Elisabetta Margiotta Nervi, sul Corriere Fiorentino il direttore Roberto De Ponti replica alla segretaria della Pier Luigi Nervi Association con un fondo dal titolo "Senza il calcio è inutile": "Ogni volta che si parla dello stadio si perde di vista lo scopo per il quale è stato progettato e costruito: ospitare partite di calcio. E se le condizioni dell'impianto non dovessero più permettere di mandare in campo due squadre per giocare, allora lo stadio perderebbe la sua principale ragione d'essere". In sostanza, si scrive come l'Uefa abbia già concesso più deroghe alla Fiorentina per poter giocare nell'impianto competizioni nazionali e internazionali, e che la mancanza di copertura e la – secondo De Ponti – fragilità della struttura possa indurre l'organismo del calcio europeo a mandare i viola altrove. "Per essere in regola lo stadio dovrà subire trasformazioni importanti, sempre nel rispetto delle leggi" perché rispetto a 90 anni fa, quando era "perfetto, anzi innovativo, è profondamente inadeguato al calcio del 2020". E allora – si chiude – è inutile "Spendere milioni di euro per riportarlo alla sua originaria, ma a quel punto inutilizzabile, forma".
Redazione VN
La lettera di E. Nervi: "Franchi ben conservato, ci è pervenuto senza mutilazioni. Restaurare è prassi
Le parole di Elisabetta Margiotta Nervi, segretaria generale della Pier Luigi Nervi Association
Dopo le parole di ieri del Soprintendente Pessina che hanno fatto tanto discutere e l'immediata risposta del direttore del Corriere Fiorentino il quotidiano riporta una lettera di Elisabetta Margiotta Nervi, che rettifica come il Soprintendente si sia reso 'colpevole' di "avere pronunciato tre parole: «estremamente ben conservato» a proposito dello Stadio Artemio Franchi". Parole non condivise dalla segretaria generale della Pier Luigi Nervi Association, che allo stesso tempo aggiunge: "Lo Stadio Artemio Franchi è estremamente ben conservato come opera di architettura, in quanto è pervenuto a noi senza essere stato mutilato nel tempo da manomissioni inappropriate. Gli interventi, certamente molto infelici, effettuati per i Mondiali del '90, in parte ne hanno offuscato la percezione estetica, ma non ne hanno intaccato in maniera significativa la sostanza architettonica".
La Margiotta Nervi allo stesso tempo non nega che i segni del tempo sul Franchi siano innegabili, ma ciò non pregiudica la conservazione dell'impianto: "Consolidare e restaurare sono prassi correnti e necessarie per qualsiasi edificio, in cemento o muratura, che abbia raggiunto l'età del Franchi. Ma che l'impianto sia fatiscente e che a medio termine non potrà ospitare più manifestazioni né partite è tutto da dimostrare". In sostanza bisognerà che Fiorentina e Comune rendano pubblica la relazione del Dipartimento di Ingegneria Strutturale dell'Università di Firenze riguardo all'inagibilità della struttura. "Ma se fosse stato inagibile, lo stadio non si sarebbe potuto utilizzare".
Redazione VN
Giani: "Restyling Franchi unica soluzione, Pessina è nel giusto. Campi? C'è un ostacolo"
Le parole del Presidente della Regione sullo stadio, chiusura netta per Campi Bisenzio
Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana, ha rilasciato una lunga intervista al Corriere Fiorentino oggi in edicola. Tema principale della chiacchierata il destino dello Stadio Artemio Franchi ed il possibile restyling. Espresso sin da subito il pieno sostegno verso la FIGC ed il CONI in seguito alla lettera inviata al governo per muovere la questione infrastrutture. L'esigenza del rinnovamento, almeno parziale, è considerata una priorità per l'Italia.
Nello specifico queste alcune delle sue parole sul Franchi:
Il restyling del Franchi è l'unica soluzione percorribile, la cosa più ragionevole. Volontà Commisso di demolire? Si scontra con le leggi di tutela italiane, la posizione del soprintendente Pessina è giusta. Soluzione Campi? Possibile solo con il consenso del sindaco di Firenze, se la Fiorentina esiste è merito del comune. Il problema della viabilità è serio, chi la pagherebbe?
Redazione VN
Malagò si schiera con la Fiorentina: "Firenze deve avere uno stadio moderno"
Anche i vertici del calcio sono ormai dalla parte viola della barricata
"Sono con la Fiorentina. Firenze deve avere uno stadio moderno, efficiente e funzionale", ha commentato Giovanni Malagò, presidente del CONI, che ha inviato una lettera al Premier Conte e ai ministri di Economia, Sport e Beni Culturali insieme a Dal Pino e Gravina. Palazzo Vecchio ha accolto l'invio della lettera con favore, così come la Fiorentina ha fatto trapelare la sua soddisfazione. "Dobbiamo denunciare lo stato obsoleto delle infrastrutture sportive nel nostro Paese", si legge. A riportarlo è La Nazione, che specifica come al CONI non interessi se si procederà alla ristrutturazione del Franchi o alla costruzione di un nuovo impianto; quel che importa è che lo stadio sia all'avanguardia.
Redazione VN
Stadi, Gravina: "Possibile che ci siano gli investitori ma non si possa costruire?"
Le parole del numero uno del calcio italiano
Il presidente della FIGC Gabriele Gravina ha parlato a Radio RAI, toccando tra gli altri anche il tema stadi:
"Non so per quanto tempo ancora gli stadi resteranno chiusi, dipende dalla pandemia, vedremo se a gennaio ci potrà essere già un primo step, me lo auguro, visto anche che riapriranno per esempio gli impianti da sci. La burocrazia va snellita, dobbiamo fare gli stadi per avere un calcio moderno e all'avanguardia, e oltre a questo servono investimenti anche sui settori giovanili. Servono impianti all'altezza per proseguire la crescita del nostro calcio. Non si capisce come sia possibile che nonostante ci siano investitori pronti a costruire alcune norme impediscono di fare nuovi impianti".
Redazione VN
M. Nervi: "Nardella non aspetti il ministero e Commisso chiarisca le ambizioni sul Franchi"
L'intervento del nipote d'arte dell'ingegner Nervi, progettista dello stadio Franchi
Controradio ha intervistato Marco Nervi, nipote di Pierluigi, ingegnere padre dello stadio "Artemio Franchi", struttura inaugurata nel 1931.
La nostra lettera? A dimostrazione del ruolo propositivo che vogliamo avere come fondazione, Non siamo qui soltanto per criticare, ma anche per proporre. Questa missiva è la tappa successiva all'appello firmato da tanti nomi noti dell'architettura mondiale. Da parte della Fiorentina, nella persona del presidente Commisso, ci aspettiamo un chiarimento sugli obiettivi, in particolare sui volumi e gli spazi commerciali. Ne abbiamo sentite di tutti i colori, se gli obiettivi si limitassero al restyling dell'impianto potremmo prenderlo in considerazione. Il tutto da inserire in una prospettiva più ampia con gli altri impianti sportivi della zona. Si potrebbe fare un master-plan della zona di Campo di Marte, prevedendo di costruire il nuovo stadio al posto del Ridolfi, accanto allo stadio già esistente. Il sindaco dovrebbe ritirare la domanda fatta al ministero che mi sembra una scusa per non agire. Prendiamo in mano il quartiere e ragioniamo su cosa si può fare, senza aspettare il parere da Roma. La vicenda del Franchi può essere l'occasione per un progetto ambizioso di ridisegno del quartiere e di rilancio della città: lo stadio è un'occasione, non un ostacolo. Le parole di Giani? Non dimentichiamoci che con la pista d'atletica di nuovo al suo posto, il Franchi potrebbe tornare ad ospitare i grandi eventi e le manifestazioni internazionali.
Redazione VN
Toccafondi (I.V.): "Questione Franchi? Brutto biglietto da visita, investitori spaventati"
"Nessuno pensa a demolire tutto ma a fare uno stadio bello, comodo, dove si vede veramente una partita"
Gabriele Toccafondi, deputato fiorentino di Italia Viva, ha parlato ai microfoni di Lady Radio in merito alla questione Franchi:
"La questione stadio comunale Artemio Franchi potrebbe essere un bruttissimo biglietto da visita per Firenze e rischia di spaventare potenziali investitori privati, facendoli desistere da possibili operazioni in grado di portare posti di lavoro e ricchezza in città.
Stiamo vivendo un periodo di crisi economica pesante. Ce lo ricorda l'Irpet, secondo il quale la nostra Toscana ha perso il 13% del Pil regionale rispetto al 2019. La produzione industriale invece è calata rispetto all'anno scorso del 18%, mentre gli ordinativi hanno subito un crollo di quasi il 40%. In questa fase così drammatica, inoltre, Firenze si ritrova anche uno stadio comunale del 1929 in pessime condizioni, dichiarato in alcune parti inagibile. La gestione, la manutenzione, rendere agibile l'impianto sono costi, che ricadono sui fiorentini.
In questa situazione c'è un imprenditore pronto ad investire.
Nessuno pensa a demolire tutto ma a fare uno stadio bello, comodo, dove si vede veramente una partita, sì. Se si dice che le curve non si possono toccare, non si possono avvicinare al terreno di gioco, per esempio, si rischia di non fare niente.
Rischiamo di perdere un'occasione più unica che rara e a me sembra un paradosso. Rischiamo di perdere un investitore e di far pagare ai fiorentini il rifacimento dello stadio. Penso che il sindaco e la città abbiano la necessità di spendere quei soldi per altre esigenze, soprattutto in questo periodo".
Redazione VN
Franchi, il 2021 per la scelta finale. Nardella: "Non posso permettermi di aspettare"
Le parole del sindaco di Firenze
Il sindaco di Firenze Dario Nardella non può più permettersi di aspettare. Il Ministro deve ancora indicare quali siano le parti da salvaguardare in seguito alla richiesta ufficiale di Fiorentina e Comune. Commisso ci va con i piedi di piombo e raffredda gli entusiasmi, ormai conscio delle difficoltà, ma Nardella spinge sull'acceleratore a RTV38: "Il 2021 sarà l'anno decisivo per le tramvie e per lo Stadio Franchi. Non posso permettermi, come sindaco prima di tutto, di passare un altro anno senza una soluzione definitiva, che porteremo avanti insieme alla Fiorentina, qualunque essa sia". Rimane comunque in piedi l'ipotesi di un trasferimento a Campi Bisenzio: "Non posso comunque escludere altre opzioni se la Fiorentina le volesse prendere in esame", anche se è chiaro quale sarebbe la preferenza del sindaco.
Redazione VN
Stadio, Nardella: "Presto dalle parole ai fatti. Restyling Franchi profondo e strutturale"
Il sindaco di Firenze: "Lo stadio ha praticamente 90 anni, è in cemento armato e ha bisogno di interventi di ristrutturazione molto importanti"
Dario Nardella, durante l'intervista di fine anno rilasciata a Florence TV, ha parlato anche del futuro del Franchi e del Viola Park. Queste le sue dichiarazioni: "Dovremo passare presto dalle parole ai fatti. Aspetto il parere del Ministero dei Beni Culturali che auspico arrivi presto, per l'inizio di quest'anno. In base a questo capiremo se e come potremo intervenire sullo stadio Franchi per un opportuno restyling molto profondo, strutturale. Lo stadio ha praticamente 90 anni, è in cemento armato e ha bisogno di interventi di ristrutturazione molto importanti".
Nardella ha poi continuato: "Dopo il parere potremo intraprendere una strada definitiva, nel frattempo noi creiamo tutte le condizioni affinché si possa rilanciare l'area di Campo di Marte. Per questo andiamo avanti con la progettazione della linea tramviaria dello stadio che partirà da Piazza Libertà per arrivare fino a Rovezzano. Tramvia e stadio sono fondamentali anche per il rilancio economico di Firenze. Senza la ristrutturazione, il Franchi rischierebbe di essere abbandonato. Centro sportivo? Sono molto contento per questo nuovo polo sportivo della Fiorentina, si può creare un vero e proprio asse tra Bagno a Ripoli e la zona sud di Firenze".
Redazione VN
Forza Italia attacca sullo stadio: "Sinistra incapace di cogliere le ambizioni di Commisso"
La destra fiorentina attacca sindaco, presidente della regione e Soprintendenza: "300 milioni di Commisso arricchirebbero il nostro paese"
"Da troppi mesi, ormai, la Toscana è vittima di un gioco di potere senza precedenti" commentano così il Senatore di Forza Italia Massimo Mallegni e il Presidente del gruppo Forza Italia al Consiglio Regionale Marco Stella attraverso un comunicato: "Da un lato c'è un imprenditore americano che si presenta nel nostro paese con l'amore sconfinato per le proprie origini ed è pronto a donare una parte della sua fortuna per modernizzare ed arricchire il paese. Dall'altra, un cumulo di politici e politicizzati incapaci, che non sono in grado di cogliere la grandezza del dono che gli chi capita fra le mani e invece di supportarlo, lo ostacola solo per il gusto di riempirsi la bocca di parole e apparire davanti ai riflettori" spiegano i due esponenti azzurri nella nota.
"Inoltre c'è da considerare che ormai il Franchi è vecchio e obsoleto e non più in grado di ospitare una squadra di serie A con ambizioni europee. Commisso è pronto a spendere fino a 300 milioni per regalare a Firenze una struttura moderna e di livello ma sulla strada trova inevitabilmente personaggi ambigui tra cui il sindaco di Firenze, che gli ha fatto perdere più di sei mesi con la Mercafir, il presidente Giani che in campagna elettorale ha dichiarato l'opposto di quanto poi affermato a carica ottenuta, Pessina e infine Franceschini, che si vocifera essere irritato da una battuta del presidente Commisso".
I due rappresentanti di FI proseguono: "La costruzione di uno stadio nuovo porterebbe un'ondata di posti di lavoro e turismo. Invece cosa fanno? Non avendo il benché minimo fiuto imprenditoriale vogliono fare gli interventi che piacciono a loro, ma con i soldi del Sig. Commisso. La sinistra sta nuovamente fallendo su un palcoscenico troppo importante per i suoi cittadini e per tutti gli amanti dello sport. Quello che chiediamo come esponenti di Forza Italia è che il Presidente Commisso possa procedere con la realizzazione del nuovo impianto quanto prima e che la politica torni a fare il suo lavoro".
Redazione VN
Franchi, entro poche settimane la risposta del MiBACT: si definirà come poter intervenire
Il Ministero dei Beni Culturali dirà la sua sul Franchi: tra poche settimane si capiranno i margini d'intervento
Come riporta ilsitodifirenze.it, a poche ore dalla fine del 2020 è arrivata dal MiBACT al Comune di Firenze una comunicazione sullo stadio Artemio Franchi. La missiva del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo arriva a seguito della richiesta congiunta dello scorso novembre dove Comune e ACF Fiorentina chiedevano al Ministero quali parti dello stadio Franchi siano tutelate e in quale misura si possa intervenire per un eventuale restauro o rifacimento.
Da Roma – scrive il portale – in attesa della formalizzazione del provvedimento, vengono chiesti chiarimenti riguardo la concessione dello stadio a Campo di Marte, affinché la legittimazione ad eseguire i lavori sia di pertinenza esclusiva del Comune o della Fiorentina. Una richiesta pro-forma, visto che si conoscono perfettamente i soggetti proprietari (Palazzo Vecchio) e concessionari (la società viola) dell'impianto. Il prossimo passo? Secondo il sito, il MiBACT stabilirà entro poche settimane come poter intervenire sul Franchi.
Redazione VN
Stadio, Mallegni (Forza Italia): "Diamo una medaglia a Commisso che vuole investire"
Il senatore sulla questione stadio: "Basta discussioni della politica, facciamo fare un nuovo impianto che rilanci la Fiorentina e la Toscana"
Sulla querelle stadio, che intreccia interessi sportivi e politici, si è espresso stamani Massimo Mallegni, senatore di Forza Italia: "Arriva uno che decide di mettere 300 milioni per fare un impianto nuovo, che rilanci la squadra, la Toscana, la sua immagine e il Partito Democratico dice no e si dilania nelle discussioni. Commisso se ne poteva stare tranquillamente negli Stati Uniti e invece ha deciso di venire in Italia e di investire. Non facciamole stancare queste persone. Dobbiamo dare una medaglia a Rocco e fargli fare lo stadio che consentirà una rinascita della squadra che rappresenta la nostra regione".
Redazione VN
L'Unione internazionale architetti scrive a Nardella: "Migliorate il Franchi, non demolitelo"
L'appello dell'organizzazione per il quale il Franchi rappresenta "un importante monumento della moderna architettura del ventesimo secolo"
Nell'edizione odierna del Corriere Fiorentino troviamo uno spazio dedicato anche alla nota questione Stadio. Nel giornale infatti si riporta una lettera dell'Unione internazionale degli Architetti inviata al sindaco Nardella per chiedere la tutela dello stadio Franchi "Miglioratelo, ma senza demolizioni o alterazioni permanenti". Il presidente di questa associazione chiede infatti di salvare il Franchi, spiegando come sia stato recentemente informata del rischio di "demolizione, alterazioni irreversibili o sostituzione" dell'impianto. Impianto che viene definito come "un importante monumento della moderna architettura del ventesimo secolo ed uno dei più influenti e internazionalmente riconosciuti lavori di Pier Luigi Nervi". Da questo il significato della lettera "la demolizione o il radicale cambiamento sarebbe una grande perdita culturale, sia per l'Italia che per la comunità internazionale dell'architettura". Con una richiesta esplicita al sindaco di considerare il restauro. Da Palazzo vecchio non è arrivata nessuna risposta alla lettera. Il sindaco infatti parlerà in merito soltanto dopo la risposta del ministero alla richiesta dell'amministrazione della Fiorentina su quali siano gli elementi intoccabili dello stadio e se si possa eventualmente spostarli.
Redazione VN
"No all'abbattimento del Franchi". E' guerra di ricorsi per la casa della Fiorentina
L'associazione Nervi Project è pronta a presentare un dossier al Tar, forte dell'appoggio di altre associazioni e nomi illustri nel campo dell'architettura
Su le pagine di La Repubblica questa mattina troviamo un'importante analisi di quello che potrebbe avvenire nelle prossime ore intorno al mondo Fiorentina e la questione stadio. Nei prossimi giorni il Ministero dei beni culturali darà la propria risposta alla richiesta della società viola per l'abbattimento dello stadio Franchi.
L'associazione Nervi Project però non ci sta e si dichiara pronta a presentare un dossier di ricorso al Tar qualora il Ministero dovesse concedere qualsiasi forma di stravolgimento della struttura ideata dal Nervi. L'associazione potrebbe trovare forza nel comitato Salviamo il Franchi ed il Fai oltre a figure illustri nel mondo dell'architettura.
I critici da mesi sostengono che si tratti di una norma incostituzionale e potrebbero porre la questione nel ricorso, spingendo il Tar ad interpellare la Corte Costituzionale per un pronunciamento che avrebbe tempi lunghi ed esito molto incerto. Che succederà a quel punto? Il patron viola, già da mesi convinto che l'opzione Franchi sia fattibile solo a patto di poterlo abbattere e ricostruire spostandolo più avanti, cosa che difficilmente il Mibact permetterà nel parere, tornerà a valutare l'ipotesi di Campi Bisenzio, fin qui congelata, che potrebe essere agevolata dalle nuove tramvie su cui il governatore Giani vuole puntare?
(...) Uno dei temi rilevanti è sulla salvaguardia dei cosiddetti elementi testimoniali: quali andranno salvati? E dove? In loco o anche in altra sede, come ipotizza la legge? Difficile che il parere possa autorizzare uno spostamento delle scale elicoidali o della Torre di Maratona altrove. Ma magari darà qualche margine sull'abbattimento delle curve. E qui viene il bello perchè l'associazione Nervi non ne vuole nemmeno sapere ed è pronta ad andare al Tar, persuasa che l'impianto vada consolidato ma conservato integro. Tesi su cui archistar come Calatrava, Foster e Moneo si sono già schierate e ora pure il Consiglio nazionale degli architetti e volti internazionali come Kazuyo Sejima e Ryue NIshizawa e Kai-Uwe Berrgmann di Big. E a sorpresa, anche Massimiliano Fuksas, partner di Marco Casamonti, il progettista della Fiorentina
Redazione VN
MiBACT: il Franchi non si può abbattere. Ecco i possibili margini di intervento
La lettera del ministero apre alla copertura integrale, allo spostamento delle curve e a nuovi spazi commerciali: basterà a Commisso?
Il Franchi non si può abbattere, ma si potrà intervenire sulla struttura esistente. È quanto emerge dalla relazione del Ministero arrivata oggi alla Fiorentina e al Comune di Firenze,firmata dall'Architetto Federica Galloni, che indica quali interventi si possono effettuare sull'attuale stadio della squadra viola. Da Roma si spiega – riporta ilsitodifirenze.it – che lo stadio può essere coperto integralmente ("con parziali interruzioni in corrispondenza della torre di Maratona e della pensilina che copre la tribuna autorità, consentendo il mantenimento e la percezione dello sviluppo complessivo dello stadio"), le curve potranno essere avvicinate al campo di gioco, le aree della parte esterna delle gradinate potranno essere destinate a servizi e spazi commerciali e nuove volumetrie potranno essere costruite per spazi di hospitality e commerciali. Pensilina, scale elicoidali, torre di Maratona e anello strutturale sono individuati come elementi "testimoniali" di cui è necessaria la conservazione, scrive Repubblica.it.
Basteranno queste "concessioni" a Rocco Commisso per giustificare un investimento comunque ingente di ristrutturazione? Ricordiamo che nei mesi scorsi più volte il presidente della Fiorentina aveva fatto intendere di essere pronto ad abbandonare il progetto se non gli fosse stata lasciata libertà di manovra ("lo stadio si deve azzerare" aveva detto a novembre).
Redazione VN
Responso Mibact, anche il Comune fa filtrare delusione
Le notizie trapelate da Palazzo Vecchio
Secondo quanto si apprende ascoltando Radio Bruno durante il Pentasport, Dario Nardella non commenta il responso del Mibact e attende di incontrare il presidente Commisso dopo la partita col Napoli. L'emittente, comunque, svela che dal Comune trapela una certa delusione in merito ad alcuni passaggi del comunicato giunto da Roma. Ci si aspettava di più da parte delle istituzioni governative e invece la risposta del Ministero sembra la pietra tombale sul rinnovamento dell'Artemio Franchi.
Redazione VN
Comunicato ACF: "Tema stadio è chiuso". Commisso: "Ristrutturate il Franchi con altri soldi"
La dura replica della Fiorentina alla lettera del Ministero che apriva solo ad una parziale ristrutturazione del Franchi
Dopo aver ricevuto la lettera dal MiBACT (Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo) in cui si confermano alcuni vincoli intoccabili in una eventuale ristrutturazione dello stadio Artemio Franchi, arriva la risposta molto dura della Fiorentina e di Commisso attraverso i canali ufficiali viola. Ve la riportiamo integralmente:
In riferimento alla comunicazione ricevuta oggi da parte del MIBACT a firma del Direttore Generale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, ACF Fiorentina comunica che ringrazia tutte le realtà coinvolte, che si sono interessate alla possibile realizzazione di un nuovo stadio per la città di Firenze e i tifosi della Fiorentina nello stesso luogo dove la squadra ha sempre giocato.
"Con la nuova Legge Salva Stadi credevo che per il calcio italiano specialmente in questo momento di grave crisi per tutto il Paese, il Governo potesse prendere una direzione più utile per il futuro del sistema calcio e l'economia italiana in generale. Purtroppo, vedo che c'è più interesse a conservare una struttura fatiscente di cemento armato di 90 anni che permettere ai tifosi di assistere a un evento sportivo con tutti i servizi moderni e i comfort di uno stadio all'avanguardia che Firenze avrebbe meritato. Ora immagino che la burocrazia italiana insieme a tutte le realtà che si sono fortemente attivate per evidenziare al Mibact la necessità di salvare il Franchi come Archistar, Fondazioni e Comitati, siano altrettanto rapidi a raccogliere i fondi necessari che occorreranno al Comune per ristrutturare lo stadio. Bisognerà assolutamente evitare che il Franchi possa diventare una struttura abbandonata e cadente nel cuore della bellissima Firenze" ha dichiarato il Presidente della Fiorentina Rocco Commisso.
Redazione VN
De Magistris: "Questo Paese mi fa ribrezzo, se fossi stato Commisso avrei già mandato tutto all'aria"
Il commento sugli ultimi sviluppi e sul prossimo futuro viola
Al Pentasport di Radio Bruno è intervenuto l'ex campione della pallanuoto e tifoso viola Gianni De Magistris:
"E' impensabile che non si possa metter mano ad uno stadio che sta cadendo da solo. Commisso è una persona che vuole investire, credo che qualsiasi cosa faccia sarebbe un abbellimento per la nostra città. Mi sento deluso prima di tutto da italiano, provo veramente ribrezzo per questa e per tante altre cose in Italia. Se fossi stato Commisso, avrei già mandato tutti a quel paese. La Fiorentina? Mi complimento con Prandelli per quello che sta dicendo e facendo, lo sfoltimento della rosa è sacrosanto per la serenità del gruppo. Paradossalmente mi è piaciuta di più la sconfitta con l'Inter che la vittoria col Cagliari. Col Napoli vedo una partita che la Fiorentina può giocare. Credo che la squadra dovrebbe giocare un pochino più sfacciata, se non con due punte piene almeno con tre giocatori offensivi, ma lo dico da tifoso e non da tecnico. Prandelli è stato criticato, ma zitto zitto si è tirato fuori da una situazione spinosa".
Redazione VN
Guetta non ci sta: "Arrabbiato con i comitati, è una sconfitta per tutti"
L'intervento durante il Pentasport
Radio Bruno ha ospitato l'intervento del direttore David Guetta, che ha parlato in merito alla comunicazione del Mibact e alla relativa risposta della Fiorentina:
"E' una sconfitta per tutti. La decisione della Fiorentina mi trova d'accordo nei temi e nei toni, adesso si occupino dello stadio i comitati che si sono riuniti per evitarne il fantomatico scempio. Commisso era disposto a metterci i soldi di tasca sua e solo sua; i Della Valle volevano compartecipazioni. Io credo che un aspetto importante sia stata la levata di scudi da parte di tante forze che si sono messe in moto solo adesso in nome della pagina 31 del passaporto, in nome della torre di Maratona e delle scale elicoidali, che prima non si consideravano. Io dubito che si possa andare a Campi, e non avere un nuovo stadio vuol dire vivacchiare. Adesso basta, la Fiorentina dice basta e fa benissimo a dire basta. Perché se fosse stato possibile agire, state pur certi che ci sarebbe stato un ricorso di qualche tipo da parte di persone che non concepiscono che allo stadio si va per veder giocare a calcio. E' folle, sono molto arrabbiato perché sapevo che sarebbe andata a finire così. Ora speriamo che dal mercato esca una squadra più forte, ma è dal 2008 che stiamo cercando risorse, della Cittadella non se n'è fatto di nulla, della Mercafir idem, ci sono persone che hanno alzato il sopracciglio in nome di un passato che non interessa nulla ai tifosi della Fiorentina, che hanno solo bisogno di stare comodi e coperti. Abbiamo perso più partite in una volta".
Redazione VN
L'architetto: "Franchi, è stata scelta la morte naturale. La nuova legge non ha cambiato nulla"
L'intervento in diretta radio
L'architetto e docente universitario Francesco Ventura è intervenuto in collegamento su Radio Bruno:
"In realtà le nuove norme non hanno cambiato nulla, perché il potere è rimasto al Ministero. Invece di chiedere al Soprintendente, si chiede al Ministero, che ha approvato in effetti la maggior parte delle richieste, ma la risposta non ha comunque soddisfatto la Fiorentina. L'unico modo di cambiare qualcosa sarebbe stato revocare il decreto in vigore, invece è stata fatta un'operazione ipocrita. La Fiorentina ha il suo scopo, un nuovo impianto, e se non si può sostituire il vecchio se ne fa uno nuovo altrove. E il vecchio Franchi verrà abbandonato, perché chi ha le forze di fare un investimento del genere?
Non si trattava di chiudere un occhio, si trattava di estendere il concetto di conservazione all'ambito della memoria, magari prevedendo un museo. Il parere del Mibact è in linea con le norme vigenti, su questo non ci piove. I Della Valle non hanno fatto nulla, anche questa è una possibilità. Per come si sono messe le cose, è stata scelta la morte naturale dello stadio Franchi. Occasione persa? Sì, si può dire così, dove c'è il valore culturale ma non c'è il valore venale c'è abbandono, nessuno visita lo stadio Franchi come monumento. Se fosse vendibile per il turismo, ci sarebbe già chi ci investe. I soldi degli interventi pubblici li pagano i cittadini con le tasse, ma i cittadini sono disposti?".
Redazione VN
Pres. Serie A al fianco di Commisso: "Stanno facendo di tutto per farlo scappare"
Dal Pino, presidente della Lega Serie A, non usa giri di parole: "E' triste che in Italia la burocrazia blocchi qualsiasi investimento"
"Condivido l'amarezza e le riflessioni del Presidente della Fiorentina Commisso dopo la comunicazione di oggi da parte del Mibact. E' triste dover constatare come in Italia la burocrazia blocchi e rallenti qualsiasi investimento volto a creare valore". È questo il commento del Presidente della Lega Serie A Paolo Dal Pino dopo la comunicazione di oggi del Mibact sullo stadio Franchi di Firenze:
"La città di Firenze ha trovato un imprenditore innamorato della squadra di calcio, pronto a investire cifre importanti e il solito masochismo italiano fa di tutto per farlo scappare. Oggi è stato approvato un progetto di riforma e ristrutturazione del Franchi in cui la Fiorentina non crede e non investirà, per cui mi chiedo a cosa sia servita una decisione del genere, se non a lasciar abbandonato lo stadio visto che non sarà ristrutturato".
"Mi spiace per la tifoseria viola e per gli appassionati di calcio, Commisso già col nuovo centro sportivo di allenamento ha dimostrato cosa è in grado di fare e avrebbe certamente trasformato in un gioiello il Franchi, che invece è destinato a diventare l'ennesima cattedrale di cemento nel deserto".
(calcioefinanza.it)
Redazione VN
Toccafondi: "Già tutto scritto dal 20 maggio, emendamento ignorato. I costi del Franchi..."
Il commento dell'onorevole fiorentino di Italia Viva
"Sembra che fare uno stadio moderno e funzionale sia possibile in tutto il mondo tranne che a Firenze. Saranno i tecnici e gli architetti a dire, leggendo le 9 pagine della risposta del Ministero dei beni culturali, cosa è possibile fare al Franchi, ma quello che capisco è che molti sono e rimangono i vincoli e le parti intoccabili, comprese le curve per le quali dovresti non toccare quelle vecchie ma casomai costruirci sopra".
Questo quanto dichiarato dal deputato Fiorentino di Italia Viva Gabriele Toccafondi."Sembra che fosse già tutto scritto nella relazione della sovrintendenza della Toscana del 20 maggio 2020 che definiva lo stadio Franchi di "rilevantissimo interesse culturale", senza che sia cambiato granché anche dopo l'intervento del Parlamento con l'emendamento approvato quasi all'unanimità.
Continuo a dire che i costi di gestione e manutenzione dello stadio Franchi sono salatissimi e costano tantissimo alla comunità, soldi che, soprattutto in questo momento, sarebbero utilissimi per altre esigenze ed emergenze", ha concluso Toccafondi.
Redazione VN
Ordine Architetti: "Ora che c'è chiarezza sul restauro, il Comune intervenga sullo stadio"
Il comunicato
Vi proponiamo il comunicato ufficiale pubblicato dall'Ordine degli Architetti:
"Il Ministero dei beni culturali ha fatto chiarezza con una relazione precisa, non fraintendibile, per identificare quali siano gli elementi strutturali, architettonici o visuali necessari per il restauro del Franchi. Sono gli stessi che aveva individuato la Soprintendenza con l'aggiunta dell'anello strutturale originario. Il parere del Ministero definisce inoltre le opere che dovranno essere realizzate sia per la funzionalità ai fini della sicurezza, sia per l'adeguamento agli standard internazionali, che condividiamo.
Ci siamo da tempo espressi a favore di una soluzione che prevedesse la valorizzazione, il restauro e l'adeguamento alle nuove esigenze dello stadio Franchi, necessità dovuta anche allo stato in cui si trova attualmente l'impianto, e abbiamo sostenuto che il restauro di un manufatto come lo stadio potesse o dovesse prevedere interventi anche con un linguaggio architettonico nuovo e contemporaneo, come la creazione di una copertura o la possibilità di integrare le curve in modo da avvicinare gli spettatori al campo.
Ora auspichiamo che l'Amministrazione comunale metta in atto tutti gli strumenti per intervenire sullo stadio seguendo la strada indicata dal Ministero, avviando contemporaneamente un percorso di progettazione urbanistica dell'intera area del Campo di Marte attraverso un concorso di progettazione che possa integrare il restauro dello stadio, la rifunzionalizzazione delle aree che saranno libere in seguito all'apertura del nuovo centro sportivo di Bagno a Ripoli, le nuove infrastrutture della tramvia e le necessarie opere per l'organizzazione della viabilità e della sosta".
Redazione VN
La parola ai tifosi: "La Fiorentina non avrà lo stadio, siamo indignati"
Il comunicato congiunto del Centro di coordinamento e dell'Associazione tifosi fiorentini
Anche il Centro coordinamento Viola Club e l'ATF intervengono con un comunicato sul tema (scottante) del giorno, ovvero la decisione del club viola di chiudere il discorso relativo al Franchi dopo quanto comunicato dal MiBACT. Le due organizzazioni del tifo gigliato si dicono "a dir poco indignate per come si è conclusa la questione. Dal giugno del 2020 abbiamo dato vita ad una serie di iniziative, non c'è bisogno di ricordare quanto hanno fatto i tifosi fino ad oggi e tutto ciò che è accaduto. A seguito del comunicato di ACF Fiorentina, che ringraziamo per l'onestà d'intenti e la trasparenza tenuta sul tema, prendiamo atto di quello che temevamo fin dall'inizio, ovvero che lo stadio nuovo per la Fiorentina non si farà mai... Constatiamo che nessuno è stato capace di trovare una soluzione reale, fattiva e realizzabile in tempi brevi per fare in modo che noi tifosi potessimo avere una casa dove condividere la nostra passione avendo finalmente trovato un investitore certo, reale e soprattutto disposto a metterci i soldi". Il comunicato integrale potete leggerlo sulle due pagine Facebook o sul sito dell'Accvc.
Redazione VN
Franchi, il Comune ci prova con i soldi del Recovery Fund. Ma la convenzione...
Nardella si incontrerà con Commisso, ma questa operazione è solo una suggestione
Dopo il comunicato del Mibact e la relativa presa di posizione da parte della Fiorentina l'edizione odierna di Repubblica tratta il tema stadio, in particolare concentrandosi sulla delusione di Palazzo Vecchio che adesso si ritrova a dover gestire con i soldi comunali gli interventi straordinari per garantire la stabilità del Franchi. Il Comune tenterà un colpo di coda, un'operazione con la regia pubblica cercando di capire se anche i denari provenienti dal Recovery Fund potrebbero essere in parte sfruttati e coadiuvati da un investimento privato. Per adesso – scrive il quotidiano – è solo una suggestione, ma lunedì Nardella ne parlerà direttamente con Commisso. Anche dagli ambienti viola filtra delusione, nemmeno la società viola si aspettava che sulle curve il verdetto fosse quello. In caso di ristrutturazione a spese del Comune, potrebbe essere rivista al rialzo la convenzione (da un milione di euro l'anno) che la Fiorentina versa nelle casse di Palazzo Vecchio, ma restano tutte ipotesi più o meno fondate.
Redazione VN
Boomerang Nardella, ora la copertura del Franchi potrebbe ricadere sul Comune
Lo scenario peggiore per il sindaco, che si era speso per l'ammodernamento delle infrastrutture sportive
Nella lettera del Mibact, oltre a certificare l'impossibilità di realizzare uno stadio moderno all'interno del territorio fiorentino, viene sottolineato come al Comune spetti manutenzione straordinaria del Franchi, e quindi "la protezione dalle acque meteoriche sia degli spettatori della struttura architettonica". Come scrive il Corriere Fiorentino, torna dunque in auge il tema relativo alla copertura del Franchi. Una spesa che sarebbe a carico di Palazzo Vecchio, e che Nardella sarebbe costretto a fare senza l'aiuto economico della Fiorentina. Lo scenario peggiore per il sindaco – si legge – visto che in questi mesi si era speso in più di un'occasione perché il caso Franchi aprisse la strada a una stagione di rinnovamento delle strutture sportive.
Redazione VN
Nuovo stadio: 38 anni di parole. E ora "salta" anche l'opzione restyling del Franchi
1983: inizia la corsa al nuovo stadio della Fiorentina. 38 anni di dibattiti senza sbocco. E senza sbocco lo è anche il percorso che avrebbe portato al restyling dell'Artemio Franchi
1983. A Firenze la Soprintendenza delle Belle Arti vincola lo stadio comunale: la torre di Maratona, le scale elicoidali, la copertura della tribuna e la particolare forma a D ne fanno un monumento nazionale. Non si può modificare ed ampliare.
Inizia allora la corsa al nuovo stadio (sigh). Si farà nella piana di Sesto, assicurano i tecnici. Sarà un vero affare ed avrà 80mila posti. I giornali annusano la notizia, intervistano i politici e i dirigenti della Fiorentina. Forse ci credono davvero. I titoli sono roboanti.
Nuovo stadio, articolo del 1983
Articolo del 9 novembre 1983 pubblicato su "La città"
Articolo del 3 dicembre 1983 pubblicato su "Paese Sera"
Articolo del 3 dicembre 1983 pubblicato su "Paese Sera"
E' il 1983. In Italia il Presidente della Repubblica è un partigiano, Sandro Pertini. Al governo si alternano Amintore Fanfani e Bettino Craxi. Viene messo in commercio il primo telefono cellulare. Scompare Emanuela Orlandi e al cinema esce Scarface con Al Pacino. Nel calcio l'Aberdeen batte il Real Madrid in finale e vince la Coppa delle Coppe e il supergol di Magath stende la Juventus nella finale di Coppa dei Campioni vinta dall'Amburgo.
Nella Fiorentina è l'epoca dei Pontello. L'amministratore delegato è Italo Allodi, l'allenatore Giancarlo De Sisti. In estate sono arrivati importanti rinforzi: Gabriele Oriali e Pasquale Iachini. Daniele Massaro viene schierato terzino destro con il numero 5 e ha facoltà di scorrazzare sulla fascia.
Il 6 novembre, tre giorni prima dell'uscita del primo degli articoli riportati, la Fiorentina schianta il Catania con uno squillante 5-1 e si porta a soli due punti dalla capolista Roma.
E' il 1983. A Firenze il viale XI Agosto è ancora in costruzione e serve per le corse clandestine in moto. La caserma dei carabinieri non esiste e la pista di Peretola è più corta di 250 metri.
E' il 1983 e la canzone "Parole Parole" di Mina e Alberto Lupo è già un cult senza tempo.
38 anni di parole, 38 anni di discussioni senza sbocco. E senza sbocco lo è anche il percorso che avrebbe potuto portare al restyling dell'Artemio Franchi. Il Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo ha confermato alcuni vincoli intoccabili. "Il tema stadio è chiuso, ristrutturate lo stadio con altri soldi", ha risposto Rocco Commisso. Dalla vicenda Mercafir niente è cambiato. E' stato perso solo tempo. La battaglia è finita con una sconfitta quasi annunciata. Il presidente avrebbe i suoi buoni motivi per abbandonare la nave. Ma non lo farà perché è un uomo forte, ambizioso e testardo (nel senso buono del termine). Virerà su Campi Bisenzio?
Stefano Nic
Pres. Ordine Ingegneri Firenze: "Tavola rotonda per il Franchi. MiBACT? Mi aspettavo di più"
Le parole di Giancarlo Fianchisti: "Vogliamo fare il punto, con i dati in mano, per capire lo stato di degrado dello stadio e proporre delle soluzioni"
Giancarlo Fianchisti, presidente dell'Ordine degli Ingegneri della provincia di Firenze, è intervenuto a Radio Bruno per commentare le ultime vicende sul Franchi. Queste le sue parole: "Avevamo fissato ad un incontro con il Comune e Pessina già prima degli ultimi sviluppi. Vogliamo fare il punto, con i dati in mano, per capire lo stato di degrado dello stadio e proporre delle soluzioni. E' questo il senso della tavola rotonda, altrimenti si rischia di parlare per sentito dire. Se mi aspettavo la risposta del MiBACT? Mi aspettavo la possibilità di demolire qualcosa e di poterlo sostituire, pensavo che consentissero qualcosa in più. Sostanzialmente non si può toccare quasi nulla, non vedo come si possa alterare la struttura attuale. Il tema ora è come recuperare il Franchi e quali sono i costi".
Redazione VN
Nardella studia la soluzione per il Franchi. Giani consiglia il mutuo, la Fiorentina...
Riflessioni del giorno dopo
Il sindaco di Firenze Nardella non parla. Si chiude nelle sue riflessioni, interpella i tecnici circa le possibili piste da percorrere per intervenire comunque sul Franchi, cerca risorse per far sì che il 2021 sia davvero l'anno dello stadio cittadino. Su La Nazione si legge che l'unica via per evitare di avere un buco nero inutilizzabile nel cuore di Campo di Marte è quella dell'intervento pubblico. Ieri il presidente della Regione Giani ha incontrato il sindaco e ha consigliato di concentrarsi sugli interventi improcrastinabili, come la copertura, che può essere evasa con un mutuo a tasso zero dal Credito Sportivo, estinguibile in 15-20 anni, anche con un aumento dell'affitto. In questo modo, lo stadio via via potrebbe generare comunque maggiori introiti rispetto ad adesso. In settimana, forse già lunedì, Commisso ha in programma di vedere il primo cittadino per discutere delle ipotesi che rimangono sul tavolo, e non è da escludere un nuovo confronto con il sindaco Fossi di Campi Bisenzio.
Redazione VN
AD Lega Serie A: "Mibact? E' una presa in giro, siamo ai confini della realtà"
Le parole del fiorentino Luigi De Siervo
Sul Corriere Fiorentino troviamo un'intervista a Luigi De Siervo, Amministratore Delegato della Lega Serie A, che confida di essere rimasto pietrificato dal responso del Mibact sul Franchi arrivato nella serata di venerdì. Un responso, spiega De Siervo, che non ha tenuto conto di tutti gli sforzi fatti dalle istituzioni, e che anzi è sembrato dileggiare gli appelli che sono arrivati dalla Serie A e la voglia di investire di Commisso. "E' una presa in giro dire che si può intervenire, ma solo rispettando quei vincoli. Vanifica tutto, siamo ai confini della realtà".
De Siervo, fiorentino, si chiede cosa ne sarebbe stato di Firenze se secoli fa fossero esistiti i vincoli odierni, e promette che la Lega chiederà un'interlocuzione con il Ministero. "La politica non capisce che forniamo immagini di un calcio da anni '90 per schermi piatti e hd, sono senza parole. Basterebbe saper copiare dalla Germania. Invece..."
Redazione VN
Pessina sul Franchi: "Sono soddisfatto, spero che i fiorentini abbiano capito il valore dell'opera"
L'intervento del Soprintendente dopo quello a La Nazione: "Immagino che qualche fiorentino mi ringrazierà, forse qualche tifoso no, ma io ho fatto il mio dovere"
Sono parole di soddisfazione quelle del Soprintendente Andrea Pessina, che con il verdetto del Mibact si è visto riconosciuto il lavoro portato avanti nell'ultimo anno e mezzo circa in difesa (a oltranza) della conservazione del Franchi. "Non nego di essere soddisfatto, a livello istituzionale e personale, per la risposta del Ministero", ha esordito in una intervista a Repubblica e poi si augura che i fiorentini abbiano capito il valore dell'opera di Nervi.
A chi gli rimprovera di aver messo i bastoni tra le ruote al rifacimento dello stadio, Pessina risponde così: "La Soprintendenza non ha mai detto che il Franchi fosse intoccabile, solo che la strada non poteva essere la demolizione delle curve o addirittura dell'impianto. Le aperture date dal Ministero sono tante: le tamponature sotto le curve, i parcheggi, la possibilità di creare nuovi spazi commerciali anche sotterranei, le sedute, la copertura".
Pessina ha poi continuato augurandosi che il Franchi resti casa della Fiorentina e spera anche che la società accetti l'idea di un lavoro secondo le indicazioni Mibact e aggiunge che "potrebbe essere il Comune a promuovere un intervento chiedendo risorse statali o europee. Io condivido l'idea di un impegno dello Stato sul Franchi". Sulla proprietà viola: "Loro pensano da imprenditori, ma allo stesso tempo non potevano pensare di chiedere carta bianca... Immagino che qualche fiorentino mi ringrazierà, forse qualche tifoso no, ma io ho fatto il mio dovere".
Redazione VN
Commisso si ritira (ma non del tutto) e per il Franchi servono fondi pubblici. Il punto
Il coinvolgimento di capitali privati sarebbe in ogni caso presente, e Repubblica suggerisce che nonostante la delusione la proprietà viola potrebbe comunque restare legata alla vicenda
Un nuovo Franchi con soldi in gran parte pubblici? È l'idea che il Comune di Firenze è tornato a valutare dopo aver appreso l'intenzione di Commisso di non investire sullo stadio. Il grosso delle risorse, ipotizza Repubblica oggi in edicola, potrebbe arrivare da mutui, istituti come il Credito Sportivo hanno linee di finanziamento ad hoc. Forse essendo un bene culturale pure il meccanismo dell'Art Bonus potrebbe aiutare. E per le opere collaterali potrebbe essere usato anche il Recovery Fund.
Ma non è detto che anche soggetti privati non possano essere coinvolti: in fondo il parere del Mibact ha anche detto che nuovi spazi commerciali possono nascere nei sottocurve e intorno al Franchi. Un piano che al momento in Comune si suppone potrebbe valere 100-120 milioni di euro potrebbe prevedere un 60-70% di finanziamenti pubblici e la restante parte di capitali privati interessati alla gestione. E qualche segnale che persino la Fiorentina, ora delusissima, possa essere interessata quantomeno a valutare un'impresa di questo tipo ieri è rimbalzato. E chissà se nel vertice di domani tra Nardella e Commisso non salti fuori il ragionamento.
Redazione VN
Ancora Pessina: "Valore del Franchi riconosciuto. Approccio della Fiorentina scorretto"
La risposta del Mibact ha soddisfatto la Soprintendenza
La Nazione ha intervistato il Soprintendente Andrea Pessina, che si dichiara soddisfatto del documento inviato dal Ministero, perché in sostanza conferma il lavoro della Soprintendenza di Firenze. "Sono stato sorpreso anche io, vi assicuro che Roma ha deciso in totale autonomia rispetto a noi".
Il valore del Franchi, prosegue Pessina, è universalmente riconosciuto, come ha tentato di spiegare più volte a tutti. Per il Soprintendente non ci sono né vincitori né vinti, ognuno sta facendo il proprio lavoro e si tratta solo di capire come conciliare gli interessi in campo. "L'approccio della Fiorentina non è stato corretto, l'intervento di tanti professionisti lo ha fatto capire nel tempo". La Soprintendenza rimane a disposizione, e Pessina si augura che si riparta da tutto ciò che, comunque, si può fare. La palla passa ora al Comune, che deciderà il da farsi nei prossimi giorni.
Redazione VN
Forza Italia: "Stadio a Campi e il Franchi resti come un Museo"
Il parere di tre esponenti a livello nazionale e locale del partito di opposizione
Queste le dichiarazioni dell'On. Stefano Mugnai, Vice Presidente del Gruppo Forza Italia alla Camera dei Deputati, del Coordinatore Cittadino di Forza Italia Firenze e Capogruppo in Palazzo Vecchio di Forza Italia, Jacopo Cellai e del Consigliere della Città Metropolitana di Forza Italia, Paolo Gandola:
Purtroppo vediamo che c'è più interesse a conservare una struttura fatiscente di cemento armato di 90 anni che permettere ai tifosi di assistere a un evento sportivo con tutti i servizi moderni e i comfort di uno stadio all'avanguardia che Firenze avrebbe meritato. Sono sacrosante quelle del Presidente Commisso! Ha pienamente ragione il Presidente ad esprimersi così, noi lo diciamo da anni ormai, Firenze merita di più! A quanto pare però nè alla Giunta Nardella nè alla politica di Governo interessa fare passi avanti. Ed allora è giusto volgere lo sguardo altrove per costruire un nuovo stadio, altrettanto corretto chiudere con la vicenda Artemio Franchi, per accelerare visti anche tutti gli anni buttati sulla Mercafir progetto forzato e sbagliato finito nel "teatrino" Della Valle- Comune di Firenze. Ci sono ora altre opportunità territoriali ed è bene coglierle nel rispetto di tutta la città.
Forza Italia si è schierata dalla parte della collocazione più idonea al raggiungimento dell'obiettivo di uno stadio moderno sia esso all'interno che all'esterno dei confini comunali. Siamo pronti ad aiutare il Presidente Commisso. Forza Italia è favorevole infatti alla realizzazione del Nuovo stadio della Fiorentina a Campi Bisenzio. Ciò in considerazione delle opportunità di sviluppo e di ricchezza che si verrebbero a creare nell'indotto metropolitano e regionale, vista la posizione (vicina alla città di Firenze, baricentrica rispetto all'area metropolitana, vicina all'autostrada). Riteniamo inoltre che lo stadio Franchi debba essere comunque restaurato, secondo il progetto originario del suo autore Ing. Nervi. Lo stesso è da considerare quale museo e testimonianza di architettura moderna. Infine come Forza Italia suggeriamo alle Amministrazioni Comunali interessate (Firenze e Campi Bisenzio) di adoperarsi affinché si possa attingere ai progetti di finanziamenti previsti dalla procedura "Recovery Fund" per la realizzazione delle nuove infrastrutture viarie.Si apra inoltre fin da subito un tavolo di lavoro e tecnico per organizzare la Nuova viabilità di collegamento a Campi Bisenzio. L'idea dello stadio a Campi potrà così decollare velocemente."
Redazione VN
Nardella non si arrende. Si segue il modello Dall'Ara?
C'è attesa per la reazione del sindaco al provvedimento del Mibact, mentre spunta un ipotesi alternativa
Come riportato da La Nazione, è stato rinviato a data da destinarsi l'incontro tra Nardella e Rocco Commisso. Il sindaco quest'oggi presenterà le sue considerazioni sul restyling dello stadio Franchi e sul provvedimento del Mibact. A Palazzo Vecchio si continua a lavorare sull'ipotesi di finanziare il massiccio intervento sul vecchio Franchi mettendo insieme forze pubbliche e private. L'esempio da seguire potrebbe essere il percorso che a Bologna si è già intrapreso per la ristrutturazione dello stadio Dall'Ara. Per lo stadio bolognese, ugualmente vincolato, è stato programmato un intervento pubblico-privato da 112 milioni di euro. Tra qualche ora si attendono ulteriori novità in merito, seguite tutte le parole di Nardella in tempo reale su Violanews.
Redazione VN
VIDEO VN – Nardella: "Nuovo stadio grande opportunità per la Fiorentina, spero ci giochi"Le parole del sindaco
Iacopo Nathan
VIDEO VN – Nardella: "Commisso? Preso atto della sua scelta, il rapporto prosegue"Le parole del primo cittadino Dario Nardella che commenta il suo rapporto col patron della Fiorentina, Rocco Commisso
Iacopo Nathan
VIDEO VN – Nardella: "Il Franchi è salvo, ma adesso si faccia avanti chi lo ha difeso"Dario Nardella annuncia con orgoglio che il Comune di Firenze darà una nuova vita allo stadio Franchi
Iacopo Nathan
Franchi: nei prossimi giorni l'incontro tra Commisso e Nardella
Rocco Commisso vuol vederci chiaro e aspetta di analizzare il progetto annunciato oggi dal sindaco Nardella per lo stadio Franchi
Secondo quanto apprende la redazione di Violanews.com, nei prossimi giorni andrà in scena un confronto tra Rocco Commisso e il sindaco, Dario Nardella. A seguito della conferenza stampa, tenuta oggi dal primo cittadino di Firenze, la Fiorentina vuol incontrare l'amministrazione comunale per entrare nel dettaglio di quanto comunicato oggi alla stampa.
Redazione VN
Franchi, Giorgetti: "Investimento minimo di 100 milioni di euro per il restyling del Franchi"
Il Presidente della commissione cultura e sport accoglie con favore l'iniziativa di Dario Nardella
Fabio Giorgetti – Presidente Commissione cultura e sport del comune di Firenze – commenta in una nota l'annuncio odierno del sindaco Dario Nardella, sul futuro dello stadio "Artemio Franchi":
Esprimo soddisfazione per la scelta del Sindaco Dario Nardella nel porre un punto sulla vicenda del restyling del Franchi. La volontà dell'amministrazione comunale di prendersi in carico la ristrutturazione dello stadio di Firenze tramite un bando internazionale di progettazione, con un investimento minimo di 100 milioni di euro, dopo un percorso che ha evidenziato un bando per operatori privati presso l'area Mercafir ed una relazione del ministero che delinea i caratteri architettonici peculiari per la presentazione di un project da parte di Acf Fiorentina, mostra il desiderio di pensare ai cittadini ed ai tifosi.
Voler ristrutturare un impianto sportivo, monumento nazionale e simbolo dell'architettura del '900, che necessita di modifiche strutturali e possibilità di sviluppo, così come indicato dalla relazione del ministero per i beni e le attività culturali, attingendo a risorse proprie è la soluzione migliore. Valuto positivamente l'immediato inizio dei lavori al fine di provvedere ai lavori di ripristino delle condizioni di staticità e anti sismicità dell'impianto ed in special modo l'impegno, anche considerato il grande sforzo finanziario da parte del Comune di Firenze, a non toccare gli stanziamenti annuali nel bilancio riguardanti le società sportive, vero cuore pulsante dello sport cittadino e di base, imprescindibile dello sport professionistico.
Redazione VN
Marcheschi (Fdi) sul Franchi: "Roma lo ha rimbalzato, Commisso pure. Nardella agisca subito, noi faremo la nostra parte"
Il commento sulla vicenda Franchi del Vice Presidente Direzione Nazionale di Fratelli d'Italia fiorentino e tifoso doc
"Era presumibile che la scorciatoia degli emendamenti taglia vincoli, si sarebbe potuta infrangere al Ministero eppure, come sempre, non c'è alcun piano B.
Il Sindaco Nardella non ha un progetto pronto, non sa come trovare risorse e partner necessari, il che fa apparire l'odierno e orgoglioso annuncio del 'Faremo da soli!' come la solita boutade del duo Renzi-Nardella. Più che frutto di una visione della Città, l'annuncio di Nardella appare come un rimedio necessario per salvare la faccia ora, che si è trovato il cerino in mano. E' rimasto solo, vittima dei propri e dei precedenti percorsi sbagliati, che hanno fatto perdere la fiducia anche dei nuovi proprietari americani.
Il Comune ha ora un DOVERE: salvaguardare l'impianto dal punto vista strutturale, di fruibilità sportiva, ma anche dal punto di vista urbanistico perché all'interno del quartiere di Campo di Marte che necessita di una riorganizzazione e riqualificazione.
Pur non dimenticando la pesante responsabilità della serie di insuccessi del duo Renzi-Nardella, prima con Della Valle e ora con Commisso (restyling Franchi prima mai e ora solo quello! Il plastico del nuovo stadio alla Mercafir senza dire cosa fare del Franchi, il bando deserto alla Mercafir, la spesa del Comune per i Campini e la fuga del Centro sportivo da Firenze ecc.), ritengo che sia il momento di unire idee e forze per uscire da questa situazione che rischia di indebitare il Comune, far scappare i proprietari della Fiorentina, privare di uno spazio vitale un quartiere intero della città.
Ora che il Comune è rimasto solo e debole, è indispensabile più che mai remare dalla stessa parte. Da opposizione responsabile siamo disponibili a fare la nostra parte, ma ad alcune condizioni.
E' necessaria una presa di posizione netta, inequivocabile da approvare in Consiglio Comunale che individui il Restyling del Franchi come opera strategica di rigenerazione urbana senza ulteriore consumo di suolo pubblico.
Se il Sindaco ha intenzione di presentare un progetto di interesse pubblico non solo per uno Stadio moderno completamente rinnovato dal punto di vista strutturale, tecnologico e per servizi commerciali e usi offerti, ma che sia per tutta la città e che consenta di rigenerare un grande monumento sportivo valorizzandone la storia e la sua funzionalità sociale, nel contesto di una riqualificazione dell'area idonea e con vocazione sportiva come quella del Campo di Marte, noi porteremo il nostro contributo.
Se ci sono strade per trovare soldi pubblici magari anche dal settore della Cultura (Art Bonus o fondi Europei per la salvaguardia del patrimonio artistico), vanno perseguite senza indugi.
Si potrebbe percorrere, vista la passione sconfinata della città per la propria squadra, un coinvolgimento dei tifosi, sportivi ma anche quegli amanti del 'monumento Franchi' che si sono prodigati per la sua salvaguardia, in una compartecipazione popolare alle spese. Ogni sottoscrittore potrebbe avere un giglio a proprio nome inciso nel nuovo Stadio. Un piccolo ma significativo sostegno. Iniziamo da me. Io ci sono.
Inutile ora commentare il Ministero, o speculare sulle molteplici figuracce dei nostri Sindaci. Serve agire.
Non serve capire chi ha vinto o chi ha perso, se non si agisce in fretta e con determinazione, perderemo tutti. Tifosi, Comune, residenti del Campo di marte e Fiorentina: in una parola Firenze!
Se il cerino diventerà un'opera strategica noi ci saremo".
Paolo Marcheschi – Vice Presidente Direzione Nazionale Fratelli d'Italia
Redazione VN
Franchi, Ordine Ingegneri: "Bene la scelta del sindaco, importante riqualificare l'area"
Si susseguono le prese di posizione delle varie istituzioni interessate sugli interventi da realizzare allo stadio Franchi
L'Ordine degli Ingegneri di Firenze ha diffuso un comunicato, in reazione alle dichiarazioni odierne del sindaco Dario Nardella, in materia stadio Franchi:
Accogliamo con piacere e sollievo la scelta annunciata dal sindaco Nardella sul nuovo stadio Franchi. Noi siamo pronti a dare il nostro contributo progettuale appena saranno disponibili tutti i dati e le informazioni necessarie. Lo riteniamo fondamentale per lo sviluppo del territorio". Così il presidente dell'Ordine degli Ingegneri della provincia di Firenze, Giancarlo Fianchisti, in merito all'annuncio fatto oggi dal primo cittadino di Firenze. Riteniamo altrettanto importante, come più volte ribadito, creare un progetto integrato di riqualificazione dell'intera area, che sia adeguata ai flussi e alla finalità sia sportive che commerciali e garantisca la qualità della vita dei residenti in un'ottica di sostenibilità ambientale e salvaguardia della tenuta sociale.
Redazione VN
Ordine Architetti: "Con concorso, Firenze tornerà ad avere stadio di cui andare fiera nel mondo"
L'Ordine degli Architetti ha apprezzato le parole del sindaco Dario Nardella
L'Ordine degli Architetti di Firenze commenta in una nota stampa le parole del sindaco fiorentino e della Città Metropolitana, Dario Nardella, sulla vicenda Artemio Franchi:
Apprezziamo e condividiamo la scelta annunciata dal sindaco Nardella di realizzare un concorso internazionale di progettazione per il restauro dello stadio Franchi. Abbiamo sempre sostenuto che questa potesse essere la strada migliore da percorrere per portare Firenze ad avere uno stadio unico al mondo, unendo la valorizzazione della parte monumentale dell'opera di Nervi all'inserimento di segni contemporanei, per un intervento di grande suggestione. Grazie al concorso di progettazione, una sana competizione fra le migliori intelligenze potrà portare ad avere i risultati più interessanti per lo stadio e per la città.
Ci mettiamo fin da subito a disposizione per supportare il Comune di Firenze in questo percorso virtuoso che ha deciso di intraprendere, e che siamo certi potrà portare Firenze ad avere nuovamente uno stadio di cui andare fiera in tutto il mondo. Uno stadio bello e funzionale che sia un manifesto della cultura architettonica e un motivo di orgoglio per la città.
Riteniamo che il percorso di progettazione sarà caratterizzato anche dalla pianificazione urbanistica dell'intera area del Campo di Marte, integrando il restauro dello stadio con la rifunzionalizzazione delle aree che saranno libere in seguito all'apertura del nuovo centro sportivo di Bagno a Ripoli, le nuove infrastrutture della tramvia e le opere per l'organizzazione della viabilità e della sosta, anche in considerazione dell'imminente definizione del Piano Operativo.
Redazione VN
Mugnai e Cellai (F.I.): "Nardella vuole il restyling del Franchi. Noi uno stadio moderno a Campi"
Per gli esponenti dell'opposizione "Troppi i dubbi su progetto, tempi realizzazione e ottenimento licenza Uefa."
"Prendiamo atto della decisione della proprieta' della Fiorentina di considerare il capitolo dei lavori sul 'Franchi' un capitolo chiuso. A questo punto faremo da soli, e faremo tutti noi, anche perche' lo stadio e' di proprieta' del Comune di Firenze". Con queste parole il sindaco Nardella in conferenza stampa ha annunciato la scelta dell'amministrazione comunale. Una decisione che nei fatti non collima con quella della Presidenza della AC Fiorentina e che si porta dietro molte perplessità. Sono molte le domande che ci poniamo: Lo stadio serve alla città ed ai tifosi vero... ma anche alla società. Quali fonti di reddito ci sarebbero pertanto per la società? Come crescerebbe la Fiorentina secondo progetto Nardella? Quali saranno i tempi di realizzazione? il Presidente Commisso non crediamo intenda aspettare 6/7 anni per uno stadio. Ed ancora: Ma se lo Stadio viene fatto a Campi, cosa ne sarà del Franchi? Ed infine la più importante, ma lo Stadio otterrà la licenza Uefa?"
"Il Sindaco Nardella ha fatto capire in conferenza stampa che si gioca la credibilità del suo mandato con questo impegno. Peccato che Nardella non potrà ricandidarsi per legge, per nostra fortuna! Cosa fa prende in giro i fiorentini pertanto? Chissà quale potrà quindi essere il reale interesse di chi fra qualche anno se ne andrà dalla nostra città per un posto "garantito" ed "al caldo" casomai alla Camera, al Senato o ancora meglio al Parlamento Europeo (Domenici docet...)."
"Noi come Forza Italia restiamo coerenti con le nostre idee ed al fianco della Fiorentina e del suo Presidente Rocco Commisso. Restiamo per l'opzione Campi Bisenzio senza perdere ulteriore tempo. Questa città ha già visto e vissuto negli anni troppe sceneggiate. Ad iniziare da quella vissuta sulla Mercafir con la gestione Della Valle senza che il Comune esprimesse il benché minimo interesse per il Franchi."
Dichiarazioni dell'On. Stefano Mugnai, vice Presidente del Gruppo Forza Italia alla Camera dei Deputati e del Coordinatore Cittadino di Forza Italia Firenze e Capogruppo in Palazzo Vecchio di FI, Jacopo Cellai
Redazione VN
"Il parere del Ministero apre a un nuovo Franchi, ma il rischio è un intervento Matrioska"
L'opinione della rivista "Archistadia", specializzata in architettura sportiva, a proposito degli interventi sullo stadio Franchi
In data odierna siamo stati contattati dalla redazione di Archistadia che cura una rivista online di architettura sportiva e divulgazione culturale. L'approfondimento, pubblicato sul loro sito, tratta della questione riguardante lo Stadio "Artemio Franchi".
Dopo i recenti sviluppi, seguiti al parere del MiBACT, all'interno dell'articolo si elencano alcuni esempi di stadi esteri sottoposti a vincolo; sui quali si è intervenuti in tempi recenti. Condizione che li rende accomunabili all'impianto progettato da Pierluigi Nervi. La Fiorentina ha fatto sapere di ritenere conclusa ogni discussione riguardo all'impianto di Campo di Marte.
L'analisi a firma "Archistadia"
L'articolo porta la firma del direttore e critico di architettura sportiva, Antonio Cunazza. Ve ne proponiamo alcuni estratti per avere un pertinente metro di confronto, da chi conosce e si occupa di impiantisca sportiva.
[...] Partendo da presupposti accademici sicuramente giusti, e consapevole di essere sotto pressione mediatica da tempo, il team del MiBACT incaricato di valutare la fattibilità degli interventi sullo stadio Franchi, ha prodotto un testo di nove pagine in cui si specifica chiaramente: "No alla demolizione, sì alla ristrutturazione. Ma con dei limiti".
I limiti sono l'individuazione delle porzioni dello stadio da conservare (ed eventualmente integrare nel nuovo impianto), e per le quali la Fiorentina aveva chiesto chiarimenti. Oltre alla Torre Maratona, le scale elicoidali esterne d'accesso e alcune porzioni della tribuna centrale, anche le curve e la loro struttura vanno preservate, ma si potranno "avvicinare le gradinate al campo con interventi di replica in parallelo a quelle attuali". Impossibile, quindi, tagliar via le due curve ricostruendo due settori rettilinei, come già fatto a Bergamo, dall'Atalanta, e all'Anoeta dalla Real Sociedad, ma si potrà soltanto realizzare un "intervento-Matrioska" di dubbio valore.
[...] Ovviamente, il Ministero dei Beni Culturali si occupa della sua sfera di competenza, e si propone di preservare il significato architettonico dello stadio Franchi: questo si propone il dispositivo di vincolo. In questi casi, però, è doveroso porsi delle domande da cui partire: cosa serve alla Fiorentina per poter usufruire di un Franchi moderno e al passo con i tempi (e con la funzione che deve svolgere)? Quali e quanti interventi bisogna realizzare per adeguare lo stadio a standard e necessità contemporanee? Questi interventi sono compatibili con la salvaguardia di alcune porzioni dell'impianto (anche se, eventualmente, non tutte quelle che si vorrebbe)?
Redazione VN
Nardella: "Prendiamo atto della decisione della Fiorentina, lo stadio lo facciamo da soli e sarà il miglior restyling del Mondo"
Dario Nardella, sindaco di Firenze, ha parlato del tema stadio in una conferenza stampa
Dario Nardella, sindaco di Firenze, ha parlato durante una conferenza stampa speciale, indetta per parlare del tema stadio, cercando di fare maggiore chiarezza e trovare la soluzione migliore per tutti tra le tante paventate:
"Vogliamo presentare la decisione presa in merito allo Stadio Franchi, anche dopo la risposta del Ministero. Da ora in poi lavorerò per portare in fondo il progetto di Restyling dello stadio Franchi, mettendo da parte tutte le polemiche e respingendo le critiche arrivate da ogni direzione. Da oggi in poi lavoreremo duramente per portare alla città di Firenze uno stadio all'altezza delle ambizioni sportive. Nel decreto ci sono alcune aperture che si possono sfruttare, la prima riguarda gli interventi che servono per adeguare l'impianto alle norme Uefa. Il secondo punto, che sfrutteremo, è la possibilità di realizzare aree commerciali. Poi c'è la possibilità di creare delle nuove curve e coprire lo stadio. Per la prima volta ci sono atti ufficiali dove ci viene detto cosa si può e cosa non si può fare al Franchi.
Prendiamo atto della decisione della Fiorentina di non investire sullo stadio, a questo punto faremo da soli. Lo stadio è di proprietà del comune di Firenze, e non possiamo permetterci di non onorare la storia della città e che questo stadio venga abbandonato. Abbiamo già deciso il processo che ci porterà al nuovo Franchi. Sono due fasi, la prima partirà già a febbraio, quando i muratori andranno ad intervenire sulla sicurezza, per un investimento da 300 mila euro. Entro settembre, poi, finiremo gli interventi sulla sicurezza statica per un investimento totale di un milione di euro, che sono già a bilancio. Vogliamo regalare ai tifosi uno stadio senza problematiche, quando potranno tornare al Franchi. Nel prossimo anno, poi, si investiranno 7 milioni per il miglioramento sismico. La seconda fase è il restyling vero e proprio, per il quale abbiamo deciso di aprire un concorso internazionale, di altissimo livello, che ci permetterà di dare alla città di Firenze un risultato di altissima qualità. Vogliamo realizzare uno degli interventi di restyling più importanti al mondo.
Il concorso verrà già presentato quest'anno, nella prima parte ci sarà da presentare il progetto ideologico, coloro che presenteranno il progetto migliore passerà ad una seconda fase, quando dovrà essere presentato un progetto concreto. Vogliamo essere sicuri che possa vincere il progetto più efficace e più innovativo, puntiamo a realizzare un nuovo Franchi, tenendo insieme la sua storia e allo stesso tempo costruire un impianto moderno ed innovativo, ecologico. Vogliamo arrivare all'assegnazione entro il 2023, per far iniziare i lavori entro la fine del mandato. Non ci sarà nessun aggravio sul bilancio del Comune di Firenze e dai cittadini, cercheremo finanziatori, il nostro obbiettivo è trovare un finanziamento a tasso zero, e già da queste ore ho attivato i contatti con la Banca Europea degli Investimenti, la Cassa depositi e Prestiti e il fondo sportivo, sceglieremo chi ci farà la proposta migliore. Prevediamo un rientro con l'adeguamento della concessione dello stadio e delle aree commerciali. Vogliamo anche costruire il museo della storia della Fiorentina.
La strada intrapresa è senza ritorno, mi gioco la mia credibilità, ma la decisione è di fare il nuovo stadio, una delle migliori iniziative mai fatte prima in ogni stadio del Mondo. Parlo a tutti gli architetti che hanno firmato appelli per salvare il Franchi, adesso potete firmare progetti, non tiratevi indietro adesso. Vogliamo anche realizzare un grande parcheggio per residenti e tifosi nella zona delle ferrovie dello Stato, con una nuova passerella che faciliti l'arrivo allo stadio. In un periodo di emergenza sociale ed economica, i lavori su Campo di Marte ci porteranno ad un impegno economico di diversi milioni di euro, più di cento solo per lo stadio Franchi. Voglio dire che la politica, sulla questione Franchi, ha fatto dei grandi passi, non ha fatto perdere tempo, ma dobbiamo distinguere atti firmati da tecnici e quelli da politici. Sono fiducioso sul vedere Commisso a breve, voglio illustrargli il nostro piano, è necessario continuare andare avanti con collaborazione. Con il patron Commisso, l'intervento pubblico è sempre stato uno scenario presente, nonostante nel tempo abbiamo provato in ogni modo a dare al privato la possibilità di intervenire.
Campi o altre aree? Non sono a presentare un tentativo, noi realizziamo il nuovo Franchi, non intendo prevedere altre opzioni. Se poi l'attuale proprietà della Fiorentina, intende realizzare nuovi stadi fuori dal comune di Firenze, io non mi metterò in mezzo. La Fiorentina è libera di fare cioè vuole, ma noi continueremo a lavorare sul Franchi. Io non voglio convincere nessuno, ho l'obbligo di mettere in sicurezza e rilanciare un immobile di proprietà di Firenze e dei Fiorentini.
Passato? La differenza con il passato, Castello o Mercafir, è che prima dovevamo sempre parlare con altri soggetti privati, mentre adesso gioco da solo. Io non posso non credere a me stesso, e se la Fiorentina vorrà stare con noi, cosa che credo, ancora meglio. Prima dovevamo essere in due, adesso siamo da soli.
Fiorentina? Voglio essere molto chiaro, il nostro rapporto con la Fiorentina è ottimo. Andiamo avanti da soli, ma con un confronto costante e continuo con la proprietà. Abbiamo preso atto della loro decisione con la massima serenità. Il rapporto con Commisso è sempre stato ottimo, andiamo d'accordo perfino sulla musica. Ho grande rispetto verso Rocco Commisso e continuerò ad averlo. Quando c'è da dire le cose si dicono, ma sempre con grande rispetto. Senza rimproverare nulla a nessuno, abbiamo tentato di fare l'operazione del nuovo stadio con un privato, non ce l'abbiamo fatta, allora i lavori li faccio io, trovando io l'investitore. Nel percorso progettuale daremo grande importanza alla Fiorentina, il mio obbiettivo che venga fatto un nuovo stadio e che ci giochi la Fiorentina. Se la proprietà della Fiorentina vorrà entrare nella realizzazione dei beni commerciali, sono ben accetti, è una strada percorribile. In questi giorni ho avuto contatti con Giuseppe Barone, ci siamo sentiti anche nella giornata di ieri. Al più presto ci vedremo, non c'è niente di conflittuale con la proprietà.
Investimento? Come cap minimo ho messo 100 milioni, è un'operazione impegnativa. Dobbiamo anche calcolare una cifra tra i 30 ed i 50 per la riqualificazione dell'area di Campo di Marte. Per quel quartiere è un impegno straordinario, che significano posti di lavoro e possibilità di investimento.
Campini? Per il progetto di riqualificazione dell'area useremo anche l'area dei Campini, visto che sono di nostra proprietà. Inutile fare le cose a metà, adesso si fanno le cose in grande".
Iacopo Nathan
Stadio, in vista un incontro tra Nardella e Commisso. La Fiorentina cerca chiarimenti
Nonostante la decisa presa di posizione del Presidente, la Fiorentina resta come è naturale parte interessata del progetto per il rifacimento del Franchi
L'invito a vedersi è arrivato dallo stesso sindaco Nardella, durante la conferenza di ieri, e da parte della società viola c'è totale apertura a un incontro che si terrà nei prossimi giorni. Probabilmente già in questa settimana. Perché comunque da parte della Fiorentina c'è voglia di capire, anche se la posizione di Commisso resta sempre la stessa. In fondo, si percepisce dagli ambienti della società viola, dalla conferenza stampa di ieri ci sono molti punti rimasti in sospeso: tra questi le tempistiche dell'intervento, quali potrebbero essere i ricavi potenziali per la Fiorentina, che capienza avrà lo stadio una volta che saranno eseguiti i lavori, come saranno gestiti eventuali spazi commerciali. Tutte domande che la Fiorentina, ora più che mai, si sta ponendo.
Redazione VN
L'archistar Fuksas risponde a Nardella: "Restyling Franchi? Necessario affrettare i tempi"
Le parole dell'architetto Massimiliano Fuksas
Massimiliano Fuksas, architetto di fama internazionale, contattato da La Nazione ha commentato il progetto illustrato ieri da Nardella per il restyling del Franchi. L'archistar sull'accesa diatriba su come procedere al restyling dell' Artemio Franchi non ha dubbi. La priorità è chiamare i migliori progettisti ma fare alla svelta. Un mix di idee e praticità. La facilità con cui si arenano i cantieri in Italia è uno spettro da non sottovalutare. Queste alcune delle sue parole:
Se io fossi Nardella chiamerei una decina tra i più bravi architetti internazionali e chiederei loro di presentare in tempi rapidi, tipo tre mesi, un progetto di recupero. Necessario un concorso di realizzazione. Chi vince il bando realizza il nuovo Franchi, altrimenti i rischi di trovare ostacoli con il piano attuale aumentano notevolmente.
Redazione VN
Pres. Nervi Ass.: "Finalmente Franchi capolavoro riconosciuto come tale"
La felicità di Marco Nervi, che accoglie di buon grado le parole di Nardella
Sulle colonne de La Nazione, troviamo un fondo di Marco Nervi, nipote di Pier Luigi e presidente della associazione "Pier Luigi Nervi Project Association", dove si spiega che il Franchi "viene riconosciuto come monumento identitario di Firenze e la sua riqualifica viene vista come una grande opportunità per la città". Le parole di Nardella – sottilinea Nervi – rappresentano un onore per la Fondazione e "illustrano un progetto a scala cittadina per lo sviluppo urbano del quartiere di Campo di Marte, nel quale inserire il restauro e ripristino dello stadio Artemio Franchi, operando così anche il rilancio dell'intero quartiere che lo ospita". L'associazione inoltre, si conferma disponibile a collaborare con il Comune per il progetto di riqualifica grazie a "competenze e contributi provenienti da tutto il mondo".
Redazione VN
Il Comune studia il nuovo Campo di Marte: dai parcheggi alla tramvia, il punto
Tanti i progetti del Comune di Firenze per investire sull'area dove sorge lo stadio Franchi
Sulle pagine di Repubblica Firenze in edicola oggi si legge di una profonda trasformazione che dovrebbe riguardare l'area del Campo di Marte nei prossimi anni: "Un mega parcheggio da 2-3 mila posti nell'area delle Ferrovie in via Campo D'Arrigo che Palazzo Vecchio è ormai prossimo ad acquisire. Il viale Paoli pedonale, col traffico interrato, e intorno nuovi alberi e nuovo verde. Al posto dei campini e probabilmente del Cerreti nuovi volumi commerciali, direzionali e forse anche alberghieri. Non i 50 mila metri quadrati di cui a volte ha parlato mister Commisso ma meno, forse 10 o 15 mila metri quadrati: comunque spazi sufficienti a trarre buoni profitti per un privato gestore. Tanto più che in questo nuovo, futuribile Campo di Marte si arriverà entro il 2026-2027 in tramvia, su una nuova linea di tramvia Libertà-stadio che passerà sotto la ferrovia, il cui progetto preliminare ha appena avuto, venerdì scorso con lettera della ministra De Micheli, l'ok ad un finanziamento governativo da 249 milioni di euro".
Redazione VN
Commisso, da Nardella quasi un ultimatum sul Franchi. Il patron ci pensa... dall'albergo
Tanti interrogativi, una sola certezza: se il Franchi sarà ristrutturato dal Comune, cadono molti punti di contatto con le ambizioni di Commisso
Dopo la conferenza stampa di Nardella che ha aperto al restyling da parte del Comune, da Rocco Commisso non è arrivato nessun commento. Il n° 1 viola, scrive il Corriere Fiorentino, si è preso una pausa di riflessione prima di incontrare il sindaco e capire come potrà andare avanti la partita a scacchi sullo stadio. Le parole arrivate da Palazzo Vecchio sono apparse un po' troppo ottimiste – in particolare sui tempi – hanno lasciato più di un dubbio. Il patron comunque andrà a vedere le carte e poi deciderà se rassegnarsi a un Franchi di cui non avrebbe il controllo totale e consenta alla Fiorentina di competere ai vertici. Commisso ci pensa, chiuso nella sua stanza d'albergo, messo alle strette dal primo cittadino di Firenze.
L'ipotesi Campi
L'alternativa secondo il quotidiano, è rilanciare la candidatura di Campi Bisenzio. Commisso chiederà a Nardella tre cose: i tempi di realizzazione del Franchi (2026?), il progetto sull'area di Campo di Marte e i ricavi. Ma non solo. Con il Franchi ristrutturato da Palazzo Vecchio e non dalla Fiorentina, cade definitivamente il modello di concessione per 99 anni: lo stadio è e resterà di proprietà del Comune che poi stipulerà la convenzione con il club ad un prezzo rialzato per l'utilizzo della struttura. Un cambio di prospettiva decisivo visto che lo stadio di proprietà rappresenta in Europa l'unico strumento di crescita in termini di ricavi e di risultati sportivi. Cade anche un'altra fonte di ricavo, ossia la cessione temporanea dei Naming rights, ossia la possibilità di dare allo stadio il nome di uno sponsor scelto dalla Fiorentina.
Redazione VN
Bellinazzo sul restyling del Franchi affidato al Comune: "Nessun presidente lo vorrebbe"
Le parole del giornalista ed esperto di economia
Marco Bellinazzo, giornalista de Il Sole 24 Ore e grande esperto di economia nel calcio, ha parlato della situazione legata al Franchi dopo le parole di Nardella di ieri: "Il decreto sblocca stadi avrebbe dovuto facilitare l'iter per la ristrutturazione di impianti inadeuguati alla fruizione del calcio. Il pessimismo è giustificato anche perché i Comuni non hanno i soldi per ristrutturare gli stadi: più del 90% delle strutture sportive sono comunali e molte di queste hanno più di sessanta anni. L'idea che ristrutturare gli stadi sia una mossa assegnata al Comune lascia un senso di amarezza: episodi come quelli di Roma e Firenze sono nefasti. Oggi nessuna proprietà nuova sceglierebbe di investire nel calcio senza avere uno stadio di proprietà o di poter mettere mano alle infrastrutture. E poi la Fiorentina, quando verrà fatto questo restyling, dovrà giocare altrove e avere perdite al botteghino non aiuterà molto. Sicuri che il gioco valga la candela?".
Redazione VN
Pierguidi (pres. Q2): "Sì al Franchi 2026 per il centenario viola, primi lavori a febbraio"
Michele Pierguidi, presidente del Quartiere 2 di Firenze, non ha dubbi: "E' quello che la città attendeva da anni e che ora diventerà realtà"
Michele Pierguidi, presidente del Quartiere 2 di Firenze, ha commentato su Facebook le recenti dichiarazioni del sindaco Dario Nardella in merito alla ristrutturazione dello stadio Franchi. Queste le sue parole:
Sì al nuovo stadio di Firenze, sì con orgoglio al grande recupero annunciato dal sindaco Dario Nardella per il Franchi del futuro. Un "Franchi 2026" per celebrare nel modo più bello e concreto i cento anni della Fiorentina. Lo merita la città, lo meritano i fiorentini, e lo merita il Quartiere Campo di Marte.
Oggi che il ministero ha specificato cosa si può fare e cosa no, la parola va ai migliori ingegni, al talento degli architetti: loro dovranno saper sfruttare questa opportunità, perché il Comune ha lanciato una grande sfida, quella di realizzare uno degli interventi di restauro più importanti al mondo, un'opera che farà il bene di Firenze e della Fiorentina.
I primi lavori per il Franchi partiranno già a febbraio. E ci sono già i piani per gli interventi nel quartiere: con la Tramvia, il futuro grande parcheggio nell'area ferroviaria, la pedonalizzazione del viale Paoli; opere che porteranno a un profondo rinnovamento di tutta l'area dello sport della città. E' quello che il nostro quartiere e Firenze attendevano da anni e che ora diventerà realtà.
Redazione VN
Il FAI esulta: "Il Ministero ha salvato il Franchi, sorpresi dalla poca sensibilità dei fiorentini"
Il comunicato diramato dalla fondazione dopo i recenti sviluppi relativi allo stadio Artemio Franchi
Il FAI (Fondo Ambiente Italiano) ha diramato in serata un comunicato atto a commentare tutti gli sviluppi recenti che hanno coinvolto l'Artemio Franchi:
"Il FAI accoglie con grande soddisfazione le decisioni del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo e del Comune di Firenze in relazione al futuro dello Stadio Franchi di Firenze, capolavoro di Pier Luigi Nervi e dell'architettura della prima metà del XX secolo. Il FAI rinnova al sindaco Dario Nardella, che si è assunto con slancio l'impegno di realizzare con concorso internazionale il restyling dello stadio, tutta la propria disponibilità a collaborare a un progetto di valorizzazione che possa, raccontandone nei modi più opportuni la storia e i protagonisti, rafforzare la sensibilità dei fiorentini e della nazione nei confronti dell'importanza storica, architettonica e civica di questo capolavoro.
Il MiBACT e il Comune di Firenze, con l'appoggio di una larghissima parte di opinione pubblica nazionale e internazionale, hanno segnato, con le loro decisioni, un fondamentale nuovo punto di partenza per un indispensabile progetto di educazione, sia scolastica che non, della collettività nel riconoscere alle grandi opere del XX secolo il fondamentale ruolo che hanno avuto nella identità del nostro Paese. La vicenda dello stadio Franchi, al cui 'sacrificio' una larghissima parte della collettività anche fiorentina era sorprendentemente pronta, la dice lunga sulla arretratezza di tale sensibilità".
Redazione VN
Nuovo Franchi, Nardella contatta le banche. Servono 100 milioni per il restyling
L'indiscrezione riportata da La Nazione, prosegue il percorso del sindaco di Firenze
Dopo l'annuncio choc che ha sorpreso tutta Firenze, come riportato sulle pagine de La Nazione, Nardella è proiettato con forza verso la realizzazione del nuovo Franchi. Il comune vuole rifare da solo lo Stadio percorrendo una strada tutt'altro che semplice. Il primo cittadino, senza perdere tempo, ha già avviato i primi contatti con le banche ed i tecnici, in particolare verso l'istituto europeo d'investimenti Bei, il Credito Sportivo e la Cassa depositi e prestiti. Per realizzare l'ambizioso progetto serviranno infatti circa 100 milioni di euro. Dopo mesi passati sotto scacco, Nardella ha ripreso l'iniziativa compiendo un vero e proprio All-in su questa operazione.
Redazione VN
C'è già un progetto regalato al comune. I dettagli
Le ultime notizie sul fronte stadio
Come riportato questa mattina da La Nazione, due architetti fiorentini hanno ceduto (a titolo gratuito) al comune un progetto di ristrutturazione dell'Artemio Franchi. I due professionisti (Guido Maria Bonatti, insieme all'architetto Massimo Ruffilli) hanno voluto dare seguito alle parole di Nardella dando un forte contributo, seppur simbolico, alla causa. Nei loro piani nessuna modifica alla struttura progettata da Nervi, salvo il risanamento delle zone danneggiate. La novità è rappresentata dal terreno di gioco che verrà sollevato con l'obiettivo di creare uno spazio sottostante dedicato alle attività commerciali. Programmato anche l'avvicinamento al campo delle curve e la copertura totale dell'impianto. Nel risultato finale del progetto, la capienza sarà maggiore di circa 10mila posti rispetto a quella attuale.
Redazione VN
VN – Stadio Franchi, ieri Nardella ha incontrato il n°1 del Credito Sportivo. Oggi appuntamenti a Roma
Ieri Nardella ha incontrato il presidente del Credito Sportivo. Oggi è a Roma per l'emergenza Covid ma approfitterà della trasferta per altri appuntamenti sullo stadio
Il Comune di Firenze ha ricevuto il primo progetto per effettuare il restyling del Franchi. In attesa di programmare l'incontro con Rocco Commisso, che ad oggi non è stato fissato, il sindaco Dario Nardella sta effettuando già altri passi. Ieri a Palazzo Vecchio è arrivato Andrea Abodi, presidente del Credito Sportivo ovvero l'istituto che finanzia progetti sportivi a tassi agevolati. Oggi Nardella si trova a Roma per un incontro coi colleghi sindaci metropolitani Anci in merito all'emergenza Covid. Approfitterà di questa trasferta per altri appuntamenti per la vicenda stadio.
Stefano Rossi
@StefanoRossi_
Ex Dir. Uffizi: "Commisso? Non può dire certe cose. Il Franchi deve diventare una cittadella"
L'ex direttore degli Uffizi parla dello stadio Franchi e di Commisso
Antonio Natali, ex direttore degli Uffizi, è intervenuto a Lady Radio per parlare dello stadio e della Fiorentina:
"I progetti di architettura vanno visti direttamente sulla carta. Il fatto che un progetto sia regalato non vuol dire niente, sapeste quante opere hanno provato a regalare agli Uffizi... Ho sempre pensato che Firenze meritasse uno stadio nuovo e che dovesse seguire i crismi di un'ideologia attuale. Io penso che non fare una cittadella a Campo di Marte sia una sorta di pigrizia mentale: per il Franchi non c'è niente di peggio dell'abbandono e salto sulla sedia quando sento Commisso e Nardella dire che è fatiscente. Lo fosse stato, saltandoci sopra in 40mila sarebbe crollato.Sovrintendenza? Una Legge del 2004 dice che se un Sovrintendente vede qualcosa che non va, lo deve dire. Tutela e valorizzazione sono i concetti fondanti delle leggi italiane. E su questo termine ci hanno giocato in molti. Il punto secondo me è che se investi su qualcosa, poi viene automaticamente anche la valorizzazione. Che non è soltanto economica".
Il Franchi? Si potrebbe investire e fare le strutture che vuole Commisso. Qualche sacrificio va fatto ma gli spazi sono grandi e ci sono. Le scale elicoidali sono una delle cose più straordinarie del novecento e non solo. Quando sento dire che ha solo 90 anni, ho paura gliel'abbia scritta in italiano qualcuno. Vorrei ricordargli che il museo più bello americano, il Guggenheim fa 90 anni tra qualche anno. La manutenzione di solito tocca al proprietario, però anche chi usa un bene dovrebbe contribuire. Nardella deve fare un concorso di idee: io ho proposto che al Franchi venga fatto un museo del Novecento fiorentino.
Commisso? Non si può dire: 'Io ci metto i soldi e faccio come mi pare'. Io agli Uffizi dagli americani ho avuto in 10 anni più di 6 milioni di dollari per i restauri, però glielo dissi io di farlo. Non si può tenere per le palle il popolo viola dicendo che senza Franchi se ne va. La dignità costa più dello stadio Franchi. È giusto che lo stato agevoli questi patrimoni esteri ma non ci possiamo piegare alle loro volontà".
Redazione VN
Futuro Franchi, incontro fra categorie. Ingegneri: "Arrivano le idee, può essere modello di ripartenza"
Stadio, Ingegneri: "Arrivano le idee. Il Franchi può essere un modello di ripartenza"
Firenze, 21 gennaio 2021 – "Giungono le prime proposte per il restyling dello stadio Artemio Franchi di Firenze. Un segnale positivo, indice che anche la fase di riqualificazione sta a cuore com'è stato fino ad ora il desiderio di conservazione". Così Giancarlo Fianchisti, presidente dell'Ordine degli Ingegneri della provincia di Firenze, sul tema stadio. "Ben vengano nuove idee e l'apertura verso ogni progetto. La questione deve entrare nel dibattito pubblico, finalmente, anche da un punto di vista tecnico e non potrebbe essere diversamente: l'impianto di Nervi è un patrimonio collettivo da salvaguardare nel migliore dei modi. Adesso il Franchi, da apparente problema, può diventare un modello di rilancio strutturale e una spinta per l'edilizia e l'economia locale nell'era post Covid".
Per questo motivo la prossima settimana, il 29 gennaio, si terrà un primo incontro tra l'Ordine degli Ingegneri, il Comune di Firenze, la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggi, nonché numerosi esperti del settore. Sarà la "Tavola rotonda sul recupero architettonico e strutturale dello Stadio Franchi di Pierluigi Nervi". Verrà presentato uno studio sul livello di salute dell'impianto. E sarà l'occasione per valutarne la messa in sicurezza, così come gli interventi di ammodernamento. "Adesso, dopo la decisione del MiBACT, sappiamo in che direzione muoverci – aggiunge il presidente Fianchisti – Lo stadio dovrà essere ristrutturato per evitare che finisca in uno stato di abbandono. E' il momento del confronto e il dibattito tra i professionisti potrà fare la differenza come mai accaduto prima".
Redazione VN
Franchi, il Recovery Fund potrebbe aiutare Nardella: un miliardo per i beni culturali
Il sindaco di Firenze, Dario Nardella, vuole portare in fondo il progetto del restyling del Franchi
Dario Nardella, sindaco di Firenze, non ha alcuna intenzione di tornare indietro sulla questione Franchi, ed ha tutta la volontà di portare a termine la missione entro la fine del suo mandato. Ieri si è recato a Roma, per incontrare lo staff del premier Conte, con il quale ha avuto un confronto molto proficuo. Come racconta Massimo Basile su il Corriere dello Sport, nei finanziamenti europei del Recovery Fund è prevista la destinazione di un miliardo di euro per i beni culturali, tra i progetti sotto osservazione c'è già la Manifattura Tabacchi delle Cascine, e potrebbe rientrarci anche lo stadio Franchi, visti anche gli elogi ricevuti dal Mibact e dal soprintendente. Un restyling da 150 milioni di euro, di cui 90 che arrivano dal ministero dei beni culturali, con le curve a ridosso del campo, posti riscaldati, ristoranti interni e copertura totale. Con l'arrivo di un aiuto pubblico, si ridurrebbero sensibilmente i tempi, attirando anche investitori privati intenzionati a legare il proprio nome con il nuovo Franchi, mentre ancora si aspetta una risposta ufficiale della Fiorentina. In tutto questo Nardella lunedì incontrerà i tifosi, per fargli capire che il progetto è concreto e solido.
Redazione VN
Nardella: "Sul Franchi sento la città compatta. E il Governo sostiene la ristrutturazione"
Il sindaco: "Riqualificare il Franchi è diventata una sfida di orgoglio per Firenze e per i fiorentini. Una sfida difficile ma alla portata della città"
"Ho incontrato i collaboratori del presidente del Consiglio Giuseppe Conte, abbiamo analizzato nel dettaglio il progetto di ristrutturazione e riqualificazione del Franchi. Sono molto contento perché ho trovato una grande disponibilità ed anche l'impegno del governo italiano a sostenere il progetto di riqualificazione". Lo ha dichiarato il sindaco Dario Nardella che ieri, a Palazzo Chigi, ha incontrato alcuni collaboratori del presidente del Consiglio per parlare del progetto che il Comune di Firenze ha rilanciato alcuni giorni fa per arrivare ad una ristrutturazione dello stadio Franchi.
La posizione del governo, favorevole al progetto lanciato pochi giorni fa dal Comune di Firenze "la trovo coerente perché – ha aggiunto Nardella – se da un lato lo Stato ha stabilito tutta una serie di regole e di limiti per l'utilizzazione del Franchi e ha indicato anche la strada per la sua riqualificazione, dall'altro credo che sia giusto ed opportuno che lo Stato si impegni anche dal punto di vista economico ad aiutarci in questa operazione".
"Devo dire che in questi giorni sento la città molto compatta e molto determinata in quello che può essere un progetto d'importanza storica, una sfida difficile ma alla portata di Firenze – ha concluso Nardella -. A questo punto riqualificare il Franchi è diventata una sfida di orgoglio per Firenze e per i fiorentini che mostreranno al mondo intero che è possibile prendere una struttura di 90 anni, conservarla ma allo stesso tempo trasformarla in un impianto sportivo moderno, innovativo e pienamente fruibile, secondo gli standard stabiliti dalla Uefa, per la nostra squadra di calcio".
Redazione VN
Nardella: "Nuovo Franchi obiettivo concreto, pronti a collaborare"
Le dichiarazioni del primo cittadino
In attesa delle dichiarazioni post incontro con Eugenio Giani (Presidente Regione) ed Emiliano Fossi (sindaco Campi Bisenzio), vi riportiamo le parole pronunciate ieri sera dal sindaco Dario Nardella nel corso di una diretta svoltasi sulla pagina Facebook del Pd Firenze. Queste le frasi riportate da Italpress:
La nostra ambizione è fare un nuovo Franchi che sia una risposta prima di tutto ai nostri tifosi e alla Fiorentina, una società che si aspetta di poter giocare e di poter vivere in uno stadio all'altezza. Noi faremo la nostra parte e faremo in modo per non gravare neanche per un euro in piu' sui cittadini in questa operazione economica. Siamo pronti per collaborare con tutti quei soggetti istituzionali che sono davvero interessati al futuro di questo stadio. Il nostro obiettivo è consegnare ai tifosi e alla Fiorentina uno stadio degno della sua storia ma anche pronto a vivere una nuova vita e speriamo anche con qualche successo sportivo.
Redazione VN
Nardella e Commisso, storia di una sintonia smarrita. Chi sta con chi?
L'analisi del direttore del Corriere Fiorentino
Roberto De Ponti, prestigiosa firma e direttore del Corriere Fiorentino, ha analizzato il presente della questione Stadio sulle pagine del quotidiano. Al centro di tutto le figure di Nardella e Rocco Commisso. "Prima di srotolare un'altra volta lo striscione «Io sto con Rocco», Nardella dovrebbe verificare se anche Rocco sta con lui. Perché incontrare a pranzo con il sindaco di Campi Bisenzio, e lasciare seduto in sala d'attesa il primo cittadino di Firenze, non è un segnale incoraggiante nei confronti del moribondo Franchi". Questo l'incipit del pezzo che sottolinea la freddezza istituzionale tra le due figure dopo la totale bocciatura arrivata dal Ministero ai piani di Commisso.
Nardella ha rilanciato con un piano indipendente, a carico del comune, ma sarà possibile portarlo fino in fondo senza un dialogo con la società Viola che in linea teorica dovrebbe poi pagarne l'affitto? In chiusura una stoccata riservata anche al patron: "Il patron viola ha tutto il diritto di mettere i propri soldi dove meglio crede. Ma se chiedi aiuto a Palazzo Vecchio un confronto è dovuto prima di andare a cercare nuovi territori là dove anche il presidente della Regione ha ammonito: Campi solo se Nardella dice ok." La versione integrale sulle pagine quotidiano.
Redazione VN
VIDEO VN- Giani: "Mi auguro che la Fiorentina trovi un futuro di serenità"Arrivano anche le parole del Presidente della Regione Toscana
Iacopo Nathan
VIDEO VN – Ancora Nardella: "Il governo è impegnato per aiutarci a realizzare il Franchi"Le parole di Dario Nardella, tanti i temi discussi durante la riunione
Iacopo Nathan
VIDEO VN- Nardella: "Restyling del Franchi prioritario. Campi? Sta alla Fiorentina presentare un progetto"Arrivano anche le parole del primo cittadino di Firenze, queste le sue dichiarazioni post meeting
Iacopo Nathan
VIDEO VN- Fossi: "In primis c'è il Franchi, che è la casa della Fiorentina. Campi un'alternativa"Le parole del primo cittadino di Campi Bisenzio al termine dell'incontro con il sindaco Nardella ed Eugenio Giani
Iacopo Nathan
"Siamo ad uno spartiacque, Commisso deve prendere una decisione su Campi"
Il parere di Marzio Fatucchi: "Per pensare ad un Franchi rinnovato è necessario sapere se dentro ci sarà o meno la Fiorentina"
Marzio Fatucchi, firma del Corriere Fiorentino, è intervenuto ai microfoni di Radio Bruno per commentare l'esito dell'incontro andato in scena a Palazzo Vecchio:
Le parole di Nardella le interpreto come una richiesta esplicita rivolta alla Fiorentina. Siamo ad uno spartiacque. Commisso deve prendere una decisione definitiva su Campi Bisenzio. Per Campi al momento esiste solo una manifestazione d'interesse. Adesso è tutto fermo ed i soggetti istituzionali sono in difficoltà. Anche per pensare ad un Franchi rinnovato è necessario sapere se dentro ci sarà o meno la Fiorentina.
Redazione VN
Summit a Palazzo Vecchio, i punti principali della riunione. Anche Campi a sostegno del Restyling
Il resoconto dettagliato del meeting andato in scena tra Nardella, Giani e Fossi
Di seguito vi proponiamo il comunicato diramato dal sito del comune di Firenze in merito all'incontro di questa mattina a Palazzo Vecchio. Il punto numero 3 è quello che interesserà maggiormente ai tifosi della Fiorentina in quanto incentrato sulla vicenda stadio.
Questi i punti principali:
1) Il Presidente della Regione Eugenio Giani, il sindaco Metropolitano e di Firenze Dario Nardella, il sindaco di Campi Bisenzio Emiliano Fossi, hanno stabilito di lavorare ad un piano strategico di sviluppo per la città di Campi Bisenzio nel contesto dell'area Firenze – Prato, che riguarderà:
• la realizzazione del lotto 2 della linea Tramvia n.4 (Stazione Leopolda);
• la realizzazione della metrotramvia Peretola – Pecci con fermata prevista di interconnessione presso l'area Gigli;
• la realizzazione di un collegamento "spola" di trasporto pubblico "Pistoiese – Osmannoro" per collegare il parcheggio scambiatore Osmannoro di Autostrade, in via di realizzazione, con l'abitato di Campi e il sistema tramviario;
• lo sviluppo e la qualificazione del polo dei "Gigli";
• la realizzazione del polo scolastico per il nuovo Istituto Superiore nella zona via Palagetta;
• la realizzazione della rete di ciclopiste collegata alla super-ciclovia Firenze – Prato.
La Regione Toscana, la città metropolitana di Firenze e il comune di Campi ritengono infatti Campi Bisenzio come il riferimento baricentro dell'area della piana per la rete dei trasporti, pubblici e privati, l'erogazione di servizi, l'integrazione metropolitana.
2) Le istituzioni si impegneranno a sviluppare un confronto pubblico entro i prossimi mesi sull'attuazione del piano strategico in oggetto. L'intendimento comune è quello di arrivare a sottoscrivere un protocollo di intesa con questi obiettivi.
3) Sullo stadio si prende atto del lavoro importante che sta facendo il sindaco di Firenze per la messa in sicurezza e il restyling dello Stadio Franchi, patrimonio pubblico di rilevante interesse culturale e architettonico, e si ribadisce il sostegno condiviso a questa operazione. Quanto all'ipotesi di uno Stadio a Campi, se e quando la Fiorentina intenderà proseguire su questa strada, le istituzioni si impegnano ad un incontro congiunto con la società per prendere eventualmente in esame un progetto di fattibilità tecnico-economica presentato dal proponente ai sensi della legge sugli stadi cd. "Lotti-Nardella".
Redazione VN
Patto a tre sullo stadio: istituzioni compatte, ora Commisso deve scegliere
Dal governo locale e regionale nessun veto, ora la Fiorentina dovrà portare atti concreti e non solo idee
Dopo l'incontro a tre fra Giani, Nardella e Fossi, la Repubblica analizza le due opzioni riguardo la nuova casa della Fiorentina. Dal meeting, il sindaco di Campi ne esce rafforzato, perché se Commisso decidesse di traslocare fuori dal Comune di Firenze, la città Metropolitana e la Regione si impegneranno a non porre veti. Fra i tre amministratori, è un patto "a denti stretti" – scrive il quotidiano -, che evita lo strappo e sfida Commisso. La palla infatti, passa adesso al patron viola, che continua a portare idee ma non atti concreti.
L'alleanza
La Fiorentina – si legge – non ha preso benissimo la nuova "allenza" delle istituzioni, che mette Commisso ad un bivio: da una parte il Franchi, con il faraonico disegno di Nardella da 100 milioni, una concessione di 99 anni e 10/15 mila metri quadrati di commerciale. Dall'altra l'area della Piana, dove l'impianto non andrebbe ad impattare con la previsione della nuova pista aeroportuale: Commisso sarebbe tentato da questa ipotesi, ma intanto deve vedersela con un Pd metropolitano compatto.
Redazione VN
Il professore: "Restyling Franchi possibile, è solo una scelta politica"
Il parere del direttore del dipartimento di architettura dell'Università di Firenze: "Assurda la scelta del Mibact, il Franchi non è adeguato all'ambito urbano
Il restyling dell'Artemio Franchi è tema caldo, caldissimo. E proprio su questo argomento La Nazione ha intervistato Giuseppe De Luca, direttore del dipartimento di architettura dell'Università di Firenze.
Secondo il professore, il restyling è possibile: "E' una decisione squisitamente ed esclusivamente politica, non tecnica, nel senso che tecnicamente si può fare benissimo. La proposta di un adeguamento soft si può fare, ha una sua ragione d'essere, ma non deve passare come intervento per salvare il Nervi. (...). Lo stadio Nervi è già stato violentato pesantemente in occasione di Italia '90 e non si può più parlare di integrità dell'opera.
Per De Luca la scelta del MIBACT di porre dei vincoli sul Franchi "è assurda, fatta per non scontentare nessuno. I limiti attuali? E' uno stadio urbano che durante le partite blocca una parte della vita della città. Questo perché non è adeguato all'ambito urbano in cui si colloca, è messo malamente nello scacchiere urbano. Uno dei veri problemi è quello viario, perché non riesce ad assorbire il traffico. E ciò anche a causa di scelte mai concluse, come per esempio il ponte di Varlungo. Ecco, quella è una vergogna per una città che si classifica come rinascimentale: arrivi a Varlungo e hai le "corna" di una città interrotta. Oltretutto, il proseguimento del ponte avrebbe risolto non pochi problemi proprio per lo stadio".
Redazione VN
Rocco-Campi, l'amore del patron traballa. Silenzio che fa rumore
Il punto sulla situazione stadio dopo il meeting a tre di ieri
Come riportato da La Nazione, non è ancora stata fissata la data per un incontro tra il sindaco Dario Nardella e Rocco Commisso. Il pranzo di quest'ultimo con il sindaco di Campi Emiliano Fossi non ha portato bene. Ieri, infatti, Fossi ha deciso di abbandonare il suo ruolo di alfiere viola metropolitano per tornare al fianco del presidente della Regione Eugenio Giani e Nardella. Così il patron, già abbastanza nervoso dopo la disfatta contro il Napoli, ha deciso di optare per il silenzio. La partita per lo stadio, dal punto di vista di Rocco, ha preso una brutta piega. Il fast fast fast è stato seppellito sotto montagne di burocrazia. Secondo il quotidiano, gli spazi commerciali ricavabili dal progetto di restyling del Franchi non sarebbero sufficienti per influire sul bilancio della società. Da adesso in poi è probabile un attenzione maggiore venga dedicata esclusivamente alla vicenda Centro Sportivo già ampiamente indirizzata.
Redazione VN
La politica si allei pure, ma lasci a Commisso libertà di scelta
Ieri summit coordinato da Eugenio Giani fra Dario Nardella e Fossi. La politica ha trovato un'intesa per lo sviluppo della città metropolitana
Lo scenario politico
Dopo le diverse frecciatine esplicite e sottintese dei mesi scorsi sull'asse Firenze-Campi, sembra proprio che i due responsabili politici abbiano trovato un accordo di massima. Giani, Nardella e Fossi hanno disegnato lo sviluppo della città metropolitana in direzione nord ovest e tutto questo non può che essere positivo per Firenze, Campi Bisenzio e Sesto Fiorentino che gravita a metà distanza, ma non solo perché lo sviluppo in quell'area darà una mano anche a Prato il cui sindaco potrà ottenere finalmente la terza corsia dell'A11 sino Pistoia e il raddoppio della Perfetti Ricasoli. Giani esce rafforzato nel suo ruolo di mediatore fra i contendenti e potrà dire di aver gettato nei cinque anni della sua presidenza regionale le basi per una vera Firenze metropolitana.
E lo stadio?
Non dovrà esserci assolutamente nessun obbligo verso Commisso che dovrà essere libero di scegliere l'opzione da lui preferita. Se opterà per il restyling del Franchi, quanto risparmiato dal Comune dal fronte Recovery Fund potrà contribuire a riqualificare altre aree urbane (utilizzando altre sezioni dello stesso Recovery Fund). Oltre agli stadi di Prato e Pistoia che non sono in condizioni ottimali. Se invece il patron viola deciderà di migrare verso Campi ci sarà un forte sviluppo imprenditoriale privato, verso quella zona. Il Franchi impiegherà meno fondi, in quanto saranno necessari meno lavori e ne dovrà beneficiare l'intera area di Campo di Marte che sarà riqualificata e rimarrà un polo sportivo all'interno di Firenze.
Il futuro
Tutto questo potrà funzionare al meglio e portare prosperità al territorio e una miglioria ai tifosi della Fiorentina se saranno rispettati i ruoli e mantenuti i patti. La prima mossa sarà della Fiorentina e di Commisso che dovrà esaminare le due opzioni sul tavolo e decidere, poi di conseguenza dovrà entrare in scena la politica con lo sviluppo cittadino e metropolitano. Guai se i fattori dovessero invertirsi, si potrebbe generare un corto circuito deleterio per tutti.
Saverio Pestuggia
@s_pestuggia
Telenovela nuovo stadio: Commisso incontrerà Nardella. E Barone telefona a Fossi
Nel frattempo il patron è soddisfatto per l'evoluzione del centro sportivo a Bagno a Ripoli
Deve ancora essere fissata la data dell'incontro tra Rocco Commisso e il sindaco di Firenze Dario Nardella: avverrà questa settimana. Già sabato invece il dg viola Joe Barone ha telefonato al sindaco di Campi Bisenzio Emiliano Fossi, che aveva già visto venerdì. Commisso orientato sul Franchi? Chissà, anche se appare difficile che scelga di entrare nell'affare. Il problema dei tempi è noto, perché le scelte del Comune si intrecciano con quelli imprenditoriali e sportivi del patron gigliato. Prima dell'estate non si conoscerà il bando del concorso, che si dovrebbe concludere entro il 2022 e, essendo un progetto esecutivo, i lavori potrebbero partire subito se le risorse necessarie saranno pronte. Palazzo Vecchio dovrà scegliere il modello di business economico che sosterrà i lavori: se con una parte di project financing o con una concessione; in entrambi la Fiorentina potrebbe rispuntare tra i soggetti interessati, se ovviamente lo sarà davvero. Lo scrive il Corriere Fiorentino.
Redazione VN
Sindaco Campi: "Stadio? Istituzioni unite, priorità al Franchi ma noi ci siamo. Ora tocca alla Fiorentina"
Il sindaco di Campi Bisenzio Fossi sul tema stadio della Fiorentina
Emiliano Fossi, sindaco di Campi Bisenzio, al Pentasport di Radio Bruno:
Siamo tutti compatti per affrontare insieme il tema stadio con le altre istituzioni politiche. È una buona notizia anche per la Fiorentina che può decidere qual è la soluzione migliore. Qualsiasi scelta faranno, le istituzioni sono pronti ad accompagnare la società secondo i propri ruoli. I comuni e la regione hanno fatto la propria parte. È giusto che la Fiorentina guardi in primis l'ipotesi sul capoluogo e sul Franchi che è sempre stata la casa viola. Allo stesso modo è legittimo che il comune di Firenze adotti tutte le strategie per valutare al massimo il Franchi, che sia con la società viola o con un intervento dell'amministrazione per il restyling. L'alternativa può essere Campi Bisenzio, in quel caso andrebbero fatti dei passi avanti. Fino ad oggi abbiamo fatto ciò che ci competeva, a questo punto il passo ulteriore sarebbe il progetto preliminare e dunque lo studio di fattibilità della Fiorentina. Questa cosa l'abbiamo condivisa con la società quando ci siamo incontrati nei giorni scorsi.
Redazione VN
Cunazza: "Franchi, approccio sbagliato e sbrigativo. Udine può essere il modello"
Parla il critico dell'architettura sportiva
Antonio Cunazza, critico dell'architettura sportiva e fondatore della pagina Facebook 'Archistadia', ha parlato a La Nazione della questione Franchi: «C'è un approccio sbagliato, troppo sbrigativo. Non si può ragionare per visioni contrapposte, è impossibile mantenere l'impianto così com'è ed è sbagliatissimo al tempo stesso abbatterlo. Serve parlarsi, trovare un compromesso. Mantenere la storica struttura perimetrale svuotando e ricostruendo l'impianto all'interno credo sia una buona strada da seguire. Udine può essere un modello».
Redazione VN
Nardella: "Fondi pubblici sul Franchi, qualcuno fraintende". E sull'incontro con Commisso...
Un estratto dell'intervento del Sindaco sulla questione del rifacimento del Franchi
Il Sindaco di Firenze Dario Nardella è intervenuto ai microfoni del Pentasport di Radio Bruno per parlare dello Stadio Franchi, accennando ad un incontro forse già in settimana con il Presidente della Fiorentina Commisso: "C'è qualcuno che legge in modo sbagliato il fatto che si voglia andare in fondo sul Franchi con i contributi pubblici, come se fosse una cosa che andando avanti si porrebbe in contrasto con Commisso, in realtà credo che la Fiorentina sarebbe ben contenta di questa soluzione. Noi dobbiamo correre perché quando il Franchi riaprirà dopo l'emergenza covid i tifosi possano tornarci senza problemi di alcun tipo. Se entro il fine settimana penso di vedere qualche cittadino americano (chiara l'allusione all'incontro con Commisso, ndr)? Chissà, potrebbe succedere, fino ad ora abbiamo avuto dei reciproci impegni che ci hanno impedito di vederci".
Redazione VN
L'ex assessore: "Il Franchi e Italia '90, vi racconto. Lo stadio resti dov'è, non siamo la Juve"
L'intervista a Tea Albini: "Nuovo stadio? Il bacino d'utenza della Fiorentina è modesto, si ferma alla città e un po' alla provincia. Dov'è il business?"
Su La Nazione troviamo l'intervista a Tea Albini, assessore allo sport ai tempi dell'ultima ristrutturazione del Franchi risalente a Italia '90. L'ex assessore ricorda che allora come oggi ci furono molte polemiche attorno al restyling dello stadio: "Fu dura, ma anche una grande soddisfazione". La ristrutturazione era già stata programmata quando Albini prese in mano la vicenda, non avendo quindi molti margini di manovra. E le polemiche sulla pista di atletica? "Era già al tempo obsoleta, di fatto inutile. E la forma a D dello stadio impediva di allargarla", risponde Albini.
Poi l'ex assessore ricorda la complessità dei lavori e le problematiche nell'andare a modificare la struttura. "Volevamo coprire dei settori ma ci fu concesso solo di 'allungare' le coperture alle tribune. Poi ci fu da rinforzare il cemento armato delle curve". In molti – conclude Albini – ritengono quella del 1990 un'occasione sprecata perché poteva essere l'occasione per costruire altrove uno stadio più grande, "ma il bacino d'utenza della Fiorentina è modesto, si ferma alla città e un po' alla provincia. Dov'è il business? Non siamo l'Inter o la Juve, lo stadio sta bene lì dov'è".
Redazione VN
Pessina: "Spero che la Fiorentina rimanga al Franchi, abbattimento sarebbe stato un delitto"
Il Soprintendente ribadisce: "Abbiamo a cuore lo stadio che è un monumento protetto ma anche la città di Firenze"
E' stata inaugurata oggi la mostra Pier Luigi Nervi-Architettura come Sfida. Presente anche il soprintendente Andrea Pessina, che ha rilasciato a margine alcune dichiarazioni sull'Artemio Franchi (fonte Lady Radio): "L'abbattimento dello stadio sarebbe stato un autentico delitto. Le decisioni del nostro Ministero confermano l'importanza dello stadio, adesso si apre la seconda parte del capitolo. Sappiamo in che misura possiamo metterci le mani, adesso dobbiamo capire se la Fiorentina rimarrà a giocare in questo stadio. Un abbandono del Franchi sarebbe una sconfitta per tutti. Nervi è stato un grande personaggio non solo per le costruzioni fatte, ma anche per la loro bellezza. Dobbiamo raccogliere la sua eredità e proseguire in questo senso, ripensando l'aria di Campo di Marte. La disponibilità è totale, abbiamo a cuore lo stadio e la città di Firenze. La presa di posizione di Commisso? Non eravamo disponibili a distruggere tutto, abbiamo fatto semplicemente il nostro dovere. Abbiamo dato la disponibilità ad avvicinare le curve: non si possono distruggere perché è un monumento protetto".
Redazione VN
Pessina: "Franchi, inizia un nuovo capitolo. Demolizione? Contenti di averla evitata"
Le parole del sovrintendente
Andrea Pessina è intervenuto per parlare del Franchi nel corso dell'incontro organizzato dall'Ordine degli Ingegneri fiorentini, tra il Comune di Firenze e la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggi sul recupero e la ristrutturazione funzionale dello stadio Artemio Franchi di Firenze. Queste le parole di Pessina:
Il Franchi è una struttura molto complessa che ha una serie di problemi non solo derivanti dalla sua età. Lo Stadio Franchi è a tutti gli effetti un monumento, opera di un personaggio incredibile come Pierluigi Nervi. Siamo contenti di aver scongiurato l'ipotesi della demolizione. Non c'è nessun trionfalismo da parte della soprintendenza, si apre ora un nuovo capitolo dello Stadio Franchi. Dobbiamo riunire le competenze di tutti quanti perché dobbiamo intervenire su una struttura che è ai limiti della sua età, ma è di grandissima bellezza e importanza. Questi mesi ci sono stati toni accesi, sia con i tifosi, e a Fiorentina che dovrà decidere ora quali sono le sue intenzioni. Da parte nostra c'è la piena disponibilità per sedersi ad un tavolo e parlarne. Lo abbiamo già fatto col Comune. Spero che l'ottica demolitiva che sembrava destinata a prevalere sia solo un lontano ricordo
Redazione VN
Ass. Sport: "Giusto modificare il Franchi, va tenuto vivo. Sono già stati spesi..."
Le parole dell'assessore allo sport di Firenze
L'assessore allo sport del comune di Firenze, Cosimo Guccione, è intervenuto all'evento organizzato dall'Ordine degli Ingegneri fiorentini tra il Comune di Firenze e la Soprintendenza:
Come tutte le opere architettoniche il Franchi è cambiato nel corso della sua storia. E' giusto modificarlo per farlo stare al passo coi tempi, come è stato fatto durante tutti questi anni. Un organismo vivo nel cuore di Campo di Marte, un impianto sportivo che non è solo destinato al calcio. Anche ad altri eventi. C'è la necessità di mantenere vivo questo impianto, attraverso la manutenzione. Sono sicuro che con la collaborazione di tutti si potrà rendere lo stadio un orgoglio vivo e pubblico di questa città. Per lo stadio Franchi sono stati spesi 7 milioni e mezzo in 10 anni per la manutenzione ordinaria, 2,5 circa per quella straordinaria e 2 mln previsti per i prossimi due anni, più 7 mln spesi dalla Fiorentina di cui 6 per dei miglioramenti inerenti agli sky box
Redazione VN
Nardella: "Ristrutturazione Franchi? Non è un'ipotesi, ma una certezza. E Rocco..."
Così il sindaco di Firenze questa mattina, durante un'iniziativa benefica
Ecco quanto riporta l'Ansa riguardo alle ultime dichiarazione in tema stadio, fatte questa mattina dal sindaco di Firenze Dario Nardella:
Stiamo cercando le risorse pubbliche, faremo il concorso internazionale di progettazione: non è più in discussione l'ipotesi di fare o no il Franchi nuovo, lo faremo, rispettando tutti i criteri di conservazione ma anche tutti gli standard per avere uno stadio di assoluta modernità dal punto di vista ambientale e funzionale. Il restyling dello stadio è una certezza. Parleremo con Commisso e la Fiorentina di tutti questi aspetti perché io credo che il Franchi continuerà ad essere, come sempre, la casa viola, della grande famiglia viola, e confido che Commisso possa trovare le ragioni positive per stare con noi in questa operazione sicuramente importante. Le valuteremo liberamente con loro e non sono preoccupato.
Redazione VN
Franchi, da Nardella parole distensive. Ma Commisso strizza l'occhiolino a Campi
Le ultime sullo stadio da La Nazione
Se da una parte non ci sono date certe per l'incontro tra Commisso e Nardella, il sindaco nella giornata di ieri ha ostentato tranquillità. Parole distensive da parte del primo cittadino di Firenze nonostante – scrive La Nazione – Commisso e il suo staff siano ancora alla ricerca di un'alternativa al Franchi. Il problema è che il restyling non prometterebbe tutti gli spazi commerciali che la società viola ha invece espressamente richiesto alla ricerca di quella sostenibilità economica che potrebbe garantire alla squadra bilanci positivi. Fra le alternative resta sempre possibilità di costruire lo stadio ex novo nell'area di Campi Bisenzio che è già stata opzionata dalla Fiorentina.
L'opzione scade a giugno ma può proseguire fino a dicembre secondo accordi verbali già presi. I tempi allungati potrebbero consentire alla Commisso la presentazione di quello studio di fattibilità che ancora potrebbe riaprire la partita. Un impegno che – assicurano all'unisono Nardella, Giani e Fossi – andrà di pari passo con le esigenze viola. E i tempi di realizzazione? Tra la costruzione ex novo a Campi e la ristrutturazione del Franchi non c'è troppo divario, ma l'idea di uno stadio di proprietà e con la metratura commerciale garantita, continua a essere per Commisso molto più attraente. E se davvero la Fiorentina decidesse di costruire il suo stadio a Campi il restyling del Franchi potrebbe dover cambiare per assicurare funzioni diverse da quella sportiva.
Redazione VN
Nardella amareggiato dalle parole di Commisso: "Si è sentito definito un buffone"
La sensazione è quella di grande gelo tra Nardella e Commisso, tra i due dovrebbero ugualmente incontrarsi
Repubblica Firenze si concentra sulle dichiarazioni di ieri di Rocco Commisso sullo stadio Artemio Franchi. Palazzo Vecchio – si legge – incassa senza rispondere. Nardella legge le parole del presidente dai lanci di agenzia che arrivano sul suo cellulare. Inizia a chiamare dirigenti e amministratori Pd che lo descrivono amareggiato, deluso e irritato: "Definendo la Mercafir una buffonata si è sentito definito lui stesso un buffone" , raccontano. Le chances di una collaborazione di Commisso sul Franchi apparivano a ieri sera in caduta libera. La sensazione quella di un grande gelo. Eppure pare che un incontro con Nardella ci sarà nelle prossime ore. "Noi sul Franchi andiamo avanti" , continua a ripetere il sindaco, che ha già aperto la caccia ai finanziamenti per la ristrutturazione andando pure a Palazzo Chigi.
Redazione VN
Commisso al pres. Q2: "So che sei per Campo di Marte. Fate una cosa bella e veloce"
Ieri a pranzo Commisso ha incrociato Michele Pierguidi
La Fiorentina non ha intenzione di investire sull'Artemio Franchi. A favore del restyling dell'impianto di Campi di Marte è il presidente del Quartiere 2 Michele Pierguidi. E ieri a pranzo in una nota trattoria del centro di Firenze, Rocco Commisso ha incontrato proprio Pierguidi. "Lo so che tu sei per Campo di Marte. Ma quello lo dovete fare voi. Fate una cosa bella e fate veloce" è il virgolettato riportato da Repubblica Firenze. Commisso gli parla mostrandosi molto contrariato per tutto il coro di archistar e tutori del Franchi intoccabile mobilitati dall'Associazione Nervi project
Redazione VN
Zero margini: Nardella e Commisso, due strade che non si incontrano sullo stadio
Una frattura diventata difficilmente sanabile
Se ci fosse stato ancora qualche dubbio sulle intenzioni di Rocco Commisso, ci ha pensato lo stesso presidente a fare chiarezza ieri: nessuna partecipazione al restyling del Franchi. E non è un caso, scrive La Nazione, se il famoso incontro con il sindaco Nardella ancora non c'è stato. Il quotidiano parla di strade mai incrociate, di risposta che suona più come uno schiaffo per le ambizioni della Fiorentina e del suo proprietario. Non è piaciuta, si legge, nemmeno la scelta del primo cittadino di non contestare, ma di rilanciare con un "ci penso io". Difficile, a questo punto, dire se Commisso sia ancora interessato ad un nuovo stadio.
Redazione VN
Nardella: "Franchi? Avanti con il restyling da 200 milioni. Dialogo aperto con Commisso"
Le parole del primo cittadino, novità sul Franchi: "Abbiamo preventivato un investimento da mezzo miliardo per Campo di Marte"
"Durante l'incontro di ieri la proprietà della Fiorentina ci ha fatto presente che sul Franchi vorrebbe avere delle ulteriori informazioni su quelli che possono essere i margini di profitto per loro. Incontreremo i tecnici della Deloitte ai quali esporremo gli aspetti tecnico-economici del progetto di restyling del Franchi". Queste le parole del sindaco Dario Nardella riportate dall'agenzia ANSA.
Il primo cittadino ha risposto anche a chi gli chiedeva un parere sulle dichiarazioni di Commisso in relazione all'opzione Mercafir con il presidente viola che ha definito una "buffonata" quella soluzione: "Io mantengo il mio stile, quello di chi rappresenta le istituzioni – ha aggiunto Nardella -. Questo stile ci impone di non cadere nelle trappole di polemiche e provocazioni. Noi badiamo alla sostanza, facciamo gli interessi di città e cittadini". Il sindaco ha ricordato le cifre dell'operazione che riguarda tutto il quartiere di Campo di Marte: "Abbiamo preventivato un investimento eccezionale su tutta l'area, mezzo miliardo di euro, di cui i 250 milioni per la tramvia già stanziati, 40 milioni per riqualificazioni e sistemazioni urbane, circa 200 milioni per il restyling dello stadio e le opere annesse perché il decreto ministeriale non esclude la realizzazione di opere commerciali fuori dallo stadio. Noi siamo in grado di partire col restyling grazie al fatto che al Franchi arriva la ferrovia, arriverà la tramvia con la linea Rovezzano, vi è già la viabilità e la previsione di un parcheggio nell'area ferroviaria di Campo di Marte di tremila posti ai quali si aggiungeranno altri mille posti in prossimità dello stadio. Questo investimento consentirà di attivare più di 1000 posti di lavoro tra diretti e indiretti, sarà anche una spinta formidabile all'economia della città".
"Tra gli obiettivi che ci siamo dati per il nuovo Franchi – ha concludo il primo cittadino – vi è la realizzazione, all'interno dell'impianto sportivo, del museo della Fiorentina e di quello del calcio in costume"
Redazione VN
Commisso: "Franchi? Voglio certezze sui tempi. A Campi nessuno ostacolerà, la Soprintendenza..."
Commisso, dopo aver parlato con Nardella, parla del tema stadio
Dopo l'incontro di ieri col sindaco di Firenze Dario Nardella, il patron viola Rocco Commisso ha affidato le sue sensazioni al sito ufficiale del club:
Ieri ho fatto il turista per sei ore prima di andare a Palazzo Medici-Riccardi, ho mangiato la bistecca alla fiorentina. Ho visto che c'era un giornalista che mi spiava, potevano andare a vedere la Mercafir senza aspettare che lo dicevo io. Nardella? I giornalisti hanno scritto e non hanno saputo che ieri ho incontrato il sindaco. C'è sempre stato un buonissimo rapporto. Sono deluso, due anni fa eravamo da Pessina e abbiamo mostrato cosa volevamo fare. I tifosi non sono stati tutelati, aspettavo qualcosa di più per far andare più veloce la Fiorentina. Ho parlato con Nardella, gli ho detto che a queste condizioni non metto soldi. Dobbiamo sapere che tempi ci saranno per rifare il "Franchi", poi dovranno dirmi che controllo avrà la Soprintendenza. Non mi voglio mettere sotto il loro potere.
Abbiamo parlato anche di Campi Bisenzio, sia il sindaco Fossi che il presidente Giani hanno incontrato Giani. Nardella mi ha assicurato che so voglio andare avanti con Campi non mi metterà il bastone fra le ruote. Voglio avere più di un'opzione, i fiorentini hanno aspettato molto tempo per avere una casa degna. Io parlo per tutto il popolo viola, anche la Regione ci aiuterà per Campi se vorremo andare lì. Progetto per Campi? Servono tempi e soldi, dobbiamo capire se tempi e controllo ci saranno. Lì sono disposto a mettere i miei soldi. Bagno a Ripoli? Ho buone notizie, stiamo concludendo i contratti e siamo quasi alla fine. Sono scaramantico, prestissimo dirò quando si potrà mettere la prima pietra".
Redazione VN
Commisso e Nardella, l'accordo non c'è. Altro nulla di fatto, presto nuovi incontri per lo stadio
La questione si protrae ancora
Si legge su La Nazione che il presidente della Fiorentina Rocco Commisso e il sindaco di Firenze Dario Nardella viaggiano su rette parallele. Martedì sera un incontro "spigoloso" non ha appianato le divergenze, si è risolto in un nulla di fatto. Nardella va avanti sulla strada del restyling pubblico, Commisso non si schioda dalla richiesta di controllo privato che la burocrazia non concede. Ci saranno altri incontri in merito a tutto, da Campo di Marte a Campi Bisenzio, e anche con il Presidente di Regione Giani. Il patron vuole avere più di una opzione e si dichiara deluso (le sue parole), ma Nardella non indietreggia di un centimetro nella sua risposta. Convergenze? Inesistenti.
Redazione VN
Commisso-Nardella, così è andato l'incontro di lunedì. "Rocco un po' sopra le righe"
La situazione legata allo stadio della Fiorentina continua ad essere intricata
L'incontro segreto tra Rocco Commisso e il Sindaco Nardella si è svolto lunedì sera nelle stanze di Palazzo Medici Riccardi. Una riunione, si legge sul resoconto del Corriere Fiorentino, in cui il patron viola ha ribadito che non metterà soldi sul Franchi, ma poi ha passato l'incontro a capire come "fare profitto" sempre con il Franchi, come spiega il sindaco. "La proprietà della Fiorentina – ha detto Nardella – ci ha fatto presente che sul Franchi vorrebbe avere ulteriori informazioni su quelli che possono essere i margini di profitto per loro". In realtà, si legge sul quotidiano, il confronto sarebbe stato più complicato, con un Commisso un po' sopra le righe e Nardella in versione "keep calm". Il Sindaco non ha risposto neanche alle critiche del patron viola sul progetto della Mercafir, definito "una buffonata". L'articolo completo è disponibile sul Corriere Fiorentino in edicola oggi.
Redazione VN
Comune Firenze sicuro: Fiorentina può ricavare anche con restyling Franchi meno impattante. Campi...
Pare che Commisso sostenga: "Non possono mica obbligarmi a stare al Franchi"
Repubblica Firenze si concentra sulla questione Artemio Franchi alla luce anche delle parole di ieri del presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani. Palazzo Vecchio – si legge – è comunque convinto che anche da un restyling meno impattante la Fiorentina possa ricavare. Non solo per la gestione degli spazi commerciali ma anche sul naming dello stadio e su qualche suggestiva opzione che rimbalza in queste ore, come un ristorante e un albergo dentro lo stadio. Anche con 40 mila posti e 15 mila metri quadrati di commerciale mister Commisso può guadagnare col Franchi, magaridiventando partner della ristrutturazione, ritengono in Comune. In casa Fiorentina guardano con scetticismo ai tempi del restyling con regia pubblica: a Commisso hanno spiegato che i tempi medi di un'opera pubblica italiana sono 15 anni. "Non possono mica obbligarmi a stare al Franchi", pare sostenga Commisso.
Ipotesi Campi Bisenzio
I tempi prospettati al patron in quel caso ben più brevi. Due anni per i permessi e 2- 3 per i lavori. Anche l'eventuale architettura finanziaria piace di più a Commisso: acquisto terreni da un privato, stadio di proprietà, controllo su progetto e lavori, la chance di gestire 40-50 mila metri quadrati di commerciale e alberghi. Però serve l'ok della Regione. E un'intesa con Toscana Aeroporti, che ha fin qui osteggiato uno stadio zona Asmana perchè impatterebbe col progetto della nuova pista. Questa è una delle preoccupazioni di Giani. Il Comune di Campi ritiene che non ci sia incompatibilità, ha già fatto simulazioni. Commisso non vuole entrare in nuove guerre puniche.
Redazione VN
Nardella sul Franchi: "Sono stanco di aspettare, diventerà un gioiello"
Il sindaco va avanti per la sua strada: "La Fiorentina è libera di fare quello che vuole"
"Io sono stanco di aspettare. Da molti anni aspetto, a questo punto lo stadio lo faccio io, nella mia città, sistemo il Franchi trasformandolo in uno degli stadi più belli del mondo" Lo ha detto Dario Nardella, intervenuto stamattina a Lady Radio pochi giorni dopo l'incontro con Rocco Commisso, concluso con un nulla di fatto. "La proprietà della Fiorentina è libera di fare quello che vuole. Noi come Comune andremo avanti e io non mi fermerò davanti a niente, è nostro compito rimettere a posto lo stadio di proprietà del Comune di Firenze e già a febbraio cominceremo con i lavori. Lo dobbiamo ai tifosi, lo dobbiamo ai cittadini, lo dobbiamo alla storia e all'orgoglio di questa città. Il Franchi può diventare uno stadio gioiello dal punto di vista della funzionalità" ha aggiunto il sindaco di Firenze. Ma oggi è la giornata del nuovo centro sportivo: i dettagli.
Redazione VN
Nazione: Franchi, il primo a volere un passo verso il futuro sarebbe stato Nervi stesso
L'analisi del quotidiano
Se Pier Luigi Nervi fosse vivo, sarebbe il primo a stupirsi dei veti posti dalle istituzioni sul suo impianto a Campo di Marte. Lui, architetto rivoluzionario che costruì uno stadio tanto avveniristico per l'epoca, si legge su La Nazione, che i suoi carpentieri stentavano a credere che la pensilina avrebbe retto senza crollare. Nervi tolse di persona i sostegni, con grande stupore di tutti. Se ne "strabatteva" delle burocrazie, cosa che oggi non si può fare, ma il quotidiano paragona gli uffici di oggi agli scettici carpentieri di allora. Oggi ci sono esigenze diverse rispetto ad ottant'anni fa, ma questo qualcuno, nella sua diffidenza verso il futuro, pare non capirlo. E Nervi sarebbe il primo a criticare.
L'articolo completo nel quotidiano in edicola.
Redazione VN
Giachi: "Stadio a Campi, perché consumare altro suolo?". Su Nardella e il Franchi...
Il parere della Consigliere regionale Cristina Giachi
La consigliera regionale del Partito Democratico, Cristina Giachi, è intervenuta al "Pentasport" di Radio Bruno Toscana:
Mi piacerebbe continuare ad andare a vedere la Fiorentina in un Franchi ristrutturato. La determinazione del sindaco Nardella è importante, Firenze edeve essere soddisfatta perché sarà un investimento importante. Dobbiamo chiederci cosa succederebbe senza questo investimento. Poi la Fiorentina farà la sue scelte. Una volta avviato il restyling, si potrà trovare la funzionalità della struttura modernizzata nel caso in cui la Fiorentina non giocasse più al Franchi. L'opzione Campi Bisenzio? Consumare suolo per erigere una struttura quando ce n'è un'altra (il Franchi, ndr) rappresenta un'operazione non economica. Dobbiamo consumare il suolo in modo intelligente, usando razionalmente le risorse.
Redazione VN
Nardella a 360°: "Dalla messa in sicurezza al restyling, il percorso per il nuovo Franchi"
Il sindaco: "Il 18/02 sopralluogo con i rappresentanti di ACF e tifosi, poi via alla messa in sicurezza, al restyling e alla riqualificazione di Campo di Marte"
Dario Nardella, sindaco di Firenze, durante il Consiglio Comunale di oggi ha illustrato il percorso che porterà alla restaurazione del Franchi. Queste le sue parole:
Intervengo per condividere con i Consiglieri Comunali il percorso che abbiamo immaginato per il profondo restyling dello stadio Franchi e per la riqualificazione complessiva dell'area di Campo di Marte. Sebbene potessimo avere le nostre ragioni per avanzare osservazioni e critiche al decreto del ministero, ci siamo messi a lavoro mettendo da parte le polemiche. Abbiamo preso atto della decisione da parte della proprietà della Fiorentina di non investire sul nuovo stadio Franchi, quindi porteremo in avanti autonomamente il nostro percorso. La Fiorentina è un privato libero di fare le proprie scelte.
Come sindaco della città metropolitana, però, sono disponibile alla costruzione di uno stadio nuovo a Campi Bisenzio e a valutare lo studio di fattibilità se e quando sarà proposto, perché la decisione spetta alla proprietà. Lo stadio, eventualmente, andrebbe inserito in una zona di infrastrutture con rete ferroviaria e tramviaria, con dei parcheggi adeguati. Tornando al Franchi, dobbiamo partire dai concetti positivi del decreto. Abbiamo un perimetro delineato e chiaro in cui operare in modo trasparente e veloce, perché è scritto cosa si può e cosa non si può fare.
Useremo le aperture a nostro favore contenute nel documento: 1) possibilità di una copertura dell'intero stadio e costruzione di curve parallele; 2) tamponare le curve esistenti per nuovi servizi anche commerciali; 3) volumi esterni e interrati sempre per finalità commerciale. Lo stadio è di proprietà del Comune, è un simbolo del calcio italiano e della storia della Fiorentina in cui hanno pianto e gioito intere generazioni. Ma ora c'è l'obiettivo di onorare la storia di Firenze e della Fiorentina con uno stadio all'altezza dei loro sogni e adeguato a standard europei. Mai avremmo permesso di tenere un impianto abbandonato, anche in caso di un nuovo stadio.
Ora siamo determinati a impegnarci su Campo di Marte. Il progetto è ambizioso e coinvolge tutti gli assessorati competenti, lo coordinerà l'ingegner Parenti e ci sarà bisogno di tutti, consiglio e quartiere. L'obiettivo è di realizzare un nuovo Franchi che preservi le sue qualità fondamentali ma sia adeguato al calcio moderno. Stadio innovativo e funzionale. Mettendo in sicurezza il bene architettonico con interventi ad hoc e dotando la Toscana di uno spazio iconico. Ricorderete l'incontro con Papa Francesco nel novembre 2015 e i grandi concerti e le grandi competizioni europee di calcio o rugby: la vocazione di un grande luogo di eventi rimane al centro del progetto.
Metteremo nel bando anche un polo museale del calcio, della Fiorentina ma anche della Nazionale e del calcio in costume in collegamento con quello di parte guelfa. Vogliamo inoltre decongestionare il quartiere con i problemi di viabilità e di parcheggio. E' una sfida che sono sicuro anche la Fiorentina sarà in grado di raccogliere. Perciò siamo disponibili a collaborare con la società, con una distinzione dei ruoli: il Comune ha l'interesse pubblico di rivalutare l'area, mentre la società persegue un fine di lucro. Daremo un impianto innovativo e starà all'imprenditore farlo funzionare.
La prima tappa sono gli interventi di sicurezza statica, con un primo lotto da 300.000 euro: il 18 febbraio faremo un sopralluogo con i rappresentanti di Fiorentina e tifosi, entro settembre completeremo il tutto, per un milione totale, permettendo un ritorno al Franchi senza limitazioni. In queste settimane sono allo studio le analisi per la progettazione dei lavori per la sicurezza sismica per 7 milioni di euro, risorse già individuate. Quando al Consiglio verrà sottoposta la DUP dalla giunta, vedrete che saranno coinvolte tante aree: la riqualificazione, il centro sportivo, viale Malta e giardini, via Toti, area ferroviaria tra le due passerelle, la linea definitiva della linea che porterà la tramvia, con il parcheggio che realizzeremo alla fermata. L'obiettivo sono 4.000 posti complessivamente a disposizione di spettatori e residenti. Poi nuove funzioni private con nuove volumetrie dentro e fuori lo stadio.
La terza tappa sarà il concorso internazionale, come lo vinse Nervi a suo tempo per impatto a vista, contenimento costi e velocità. Con lo stesso principio vogliamo lanciare il concorso tenendo conto della sostenibilità ambientale e dell'innovazione. Trattandosi di un bene pubblico non possiamo scegliere una strada diversa. Pensiamo ad uno stadio con polo museale, un centro congressi, ristoranti, area commerciale, palestre e altri servizi che ne garantiscano fruibilità sette giorni su sette, raggiungibili anche con tramvia e treno oltre che dall'autostrada grazie al casello di Firenze Sud.
Cari architetti, partecipate al concorso, chi si è battuto per salvare il Franchi dia una mano concreta. Entro due mesi definiremo il concorso con tutti i documenti necessari, sarà aperto solo a soggetti con determinate esperienze. Due fasi: ci sarà una prima selezione che porterà ad individuare i finalisti, mentre nella seconda fase verrà prodotto uno studio di fattibilità che sarà giudicato da persone competenti. Al vincitore verrà affidata progettazione anche esecutiva per non perdere tempo. Entro il 2023 la partenza dei lavori, entro la fine del mio mandato. Insomma, non ci fermeremo mai con i lavori: prima la messa in sicurezza statica e sismica, poi il restyling.
Ma ci impegniamo anche a disegnare una nuova viabilità per campo di Marte: abbiamo già il finanziamento di 249.000 euro per la tramvia, un'occasione per riqualificare tutta quella zona. Poi c'è il tema della pedonalizzazione di viale Paoli, il completamento della galleria pedonale e la riqualificazione della stazione. Non dirotteremo qui un euro dai servizi ai cittadini né dall'impiantistica sportiva di tutta la città. Anche se il restyling è pubblico, non graveremo sulle tasche dei cittadini. Ci siamo già attivati con il Governo e con l'Europa. Poi ci sarà l'adeguamento del canone sportivo e degli spazi privati. L'investimento sarà di 500 milioni di euro con mille posti di lavoro in un momento difficile, vogliamo andare avanti in questa sfida con coraggio. L'investimento aumenterà l'attrattività di tutta l'area e non solo, comporterà anche il recupero dei flussi turistici anche per lunghi periodi. Consegneremo alla società un impianto innovativo, funzionale e sicuramente più redditizio.
Redazione VN
Nardella/2: "Franchi al momento unica opzione. Mercafir? Vi spiego com'è andata"
Il sindaco si rivolge alla Fiorentina: "Prima non ha partecipato al bando per la Mercafir, poi ha scelto di non investire sul restyling del Franchi"
Dopo quelle pubblicate a metà pomeriggio, vi proponiamo altre dichiarazioni del sindaco Dario Nardella sul progetto di restyling del Franchi e della riqualificazione dell'area di Campo di Marte.
L'appunto sull'inadeguatezza a coinvolgere il privato non l'accetto. Non elenco i tanti privati che hanno investito con il Comune, ma ne cito alcuni: dalla Manifattura Tabacchi, l'area Belfiore, lo Student Hotel, Sant'Orsola, Le Querce, le Tramvie con partecipazione di soggetti privati. Il mondo del privato ha investito più di 3 miliardi a Firenze, anzi a sinistra ci dicono che apriamo troppo al privato. Ogni giorno dialoghiamo con i privati, ma secondo le leggi. E poi che proposta alternativa fornite? Per questo vi invito a considerare il nostro progetto. Ora c'è solo il Franchi, esiste forse un altro progetto per uno stadio con infrastrutture già previste e finanziate? C'è un contratto di acquisto del proprietario?
Il dialogo con la Fiorentina è continuo ma la stessa proprietà viola prima non ha partecipato al bando per la Mercafir, poi è tornata sul Franchi dicendo di voler abbattere le curve e di fronte al decreto ha concluso di non voler investire sul Franchi, lo dico senza polemica. Noi cosa dobbiamo aspettare ancora? Anche con lo stadio alla Mercafir avevamo in mente di restaurare il Franchi, in collaborazione con la Federazione rugby. Ma poi la Mercafir ce la siamo inventati noi svegliandoci un bel giorno? L'idea c'era dal 2012, la Fiorentina dei Della Valle aveva portato faldoni per la costruzione di uno stadio lì, l'interesse c'era. Poi con la nuova proprietà abbiamo guardato varie opzioni: sulla Mercafir voleva il total control, quando abbiamo formalizzato gli atti per lo stadio il presidente Commisso ha esultato ma poi ha ritenuto di non voler andare avanti. Ripeto: lo dico senza polemica. Oggi alla Mercafir va avanti la progettazione del nuovo mercato, è chiuso il discorso sullo stadio. Vogliamo rimanere fermi senza una prospettiva? Noi andiamo avanti per mettere a nuovo il nostro stadio dove gioca la nostra squadra. Se c'è un percorso alternativo siamo pronti ad affrontarlo. Di fronte ad un progetto possiamo fare le considerazioni corrette ma ora non c'è.
Di sicuro ascolteremo la Fiorentina per capire le esigenze, sono convinto che continuerà a giocarci. Noi in ogni caso non possiamo che mettere a nuovo e in sicurezza quello stadio, anche se dovesse farsi un nuovo stadio a Campi o altrove. Vogliamo fare uno stadio bello perché continui a giocarci la Fiorentina, è la nostra speranza. Tutto quello che accadrà a latere lo valuteremo con grande interesse ma noi proseguiamo con la nostra strada e vogliamo farlo collaborando con la Fiorentina perché il Comune ha sempre collaborato con i privati, naturalmente nel rispetto dei ruoli. Siamo sicuri che la proprietà viola riuscirà a trarre frutti maggiori da uno stadio così ristrutturato. Il nostro dialogo con la Fiorentina andrà avanti, non solo per la convenzione che andrà rinnovata ma per il futuro. Non possiamo permetterci di lasciare lo stadio e campo di Marte in questa situazione. Certo, se avessimo saputo tutto nel 2012 avremmo subito fatto il restyling senza perdere tempo, ma non erano improvvisazioni bensì situazioni alle quali arrivavamo con atti formali
Redazione VN
"Franchi, incartati nell'esigenza politica di non creare nuove strutture in determinate zone"
Il parere del giornalista de Il Sole 24 Ore
Intervistato da TMW Radio, il giornalista de Il Sole 24 ORe, Marco Bellinazzo, ha commentato il caso Artemio Franchi:
Ho l'impressione che si siano un po' incartati nella solita esigenza politica di non creare nuove strutture in determinate zone, perché magari non confacenti del tutto alle esigenze di chi ci abita, e in certi disastri che solitamente accompagnano le opere pubbliche, con dispersione di denari e risorse, i vari comitati del no fioriscono. Gli stadi che si andranno a costruire non dovranno essere pensati solamente per la partita, e non per questo diventare centri commerciali, anche se lo sono già, ma entrare nel tessuto urbano offrendo servizi che non ci sono, aumentando il valore dell'area e fornendo elementi migliorativi sulla vita delle persone. A quel punto si potrebbero superare anche limiti architettonici e urbanistici.
Redazione VN
Commisso e il Franchi: "Caro Nardella, non posso aspettare 20 anni. E a Giani dico..."
Le parole del presidente anche sul centro sportivo: "Voglio finire prima di settembre 2022 e mi aspetto che finiscano presto anche la tramvia"
Così Rocco Commisso, nell'intervista di oggi al sito ufficiale, sul tema infrastrutture:
Centro sportivo pronto a settembre 2022? No, io spero prima, almeno agosto. Ho messo dei paletti nel contratto perchè le cose si facciano in tempi certi, ci saranno edifici come la villa e la sede che saranno finiti già a Primavera o ad inizio estate. Col sindaco Casini ho scommesso che il nostro centro sportivo sarà finito prima che la tramvia arrivi a Bagno a Ripoli, che è un'opera importantissima. Lo stadio? Ringrazio il sindaco che sta cercando di portare avanti il suo progetto per Campo di Marte, però ad ora ho sentito solo quando si può cominciare ma non quando si può finire. Essendo a Firenze da due anni ho le mie perplessità sui tempi, ho visto che davanti agli Uffizi c'è una gru da 20 anni per terminare un progetto approvato. Caro sindaco per il Franchi non si possono aspettare 20 anni, noi vogliamo sapere i tempi e che tipo di accordo potremo fare, visto che l'attuale contratto scade tra un anno e tre mesi. L'ipotesi Campi Bisenzio? Non ho ancora deciso se andare avanti o no. Ringrazio il presidente Giani che si è detto disposto a darmi un appuntamento, ma per come la vedo io la politica dovrebbe facilitare gli investimenti del privato, invece mi pare che qui in Italia la politica voglia soprattutto controllare e non facilitare. Se ci sono investitori come me disposti a spendere molti soldi, dovrebbero prenderli a braccetto.
Redazione VN
La Giunta regionale approva una mozione sul Franchi
Approvata a maggioranza una mozione che vede come primo firmatario Andrea Vannucci del Pd. Si tratta del recupero delle volumetrie esistenti del Franchi
Approvata a maggioranza una mozione che vede come primo firmatario Andrea Vannucci del Pd. Sì anche di Italia Viva e Forza Italia, no di M5S, astenuti Fratelli d'Italia e Lega.
La Giunta regionale dovrà impegnarsi a favorire soluzioni di recupero delle volumetrie esistenti dello stadio di calcio Artemio Franchi di Firenze. Lo prevede una mozione, approvata a maggioranza dal Consiglio regionale: a favore si sono dichiarati i gruppi Pd, Italia Viva e Forza Italia, mentre Lega e Fratelli d'Italia si sono astenuti, il Movimento 5 stelle ha votato contro.
L'atto "in merito alla riqualificazione dello stadio Artemio Franchi", che vede come primo firmatario Andrea Vannucci (Pd), impegna la Giunta regionale a partire dall'ipotesi di rifacimento complessivo della struttura, in seguito alle indicazioni del Mibact (ministero per i Beni e le Attività culturali e per il Turismo), a favorire soluzioni che "prediligano interventi, anche finalizzati a incrementare i servizi e le attività, principalmente mediante il recupero e la riqualificazione delle volumetrie esistenti, in coerenza con gli obiettivi dettati dalla normativa regionale in materia di governo del territorio".
Vannucci, illustrando la mozione in aula, ha spiegato che c'è la necessità di tutelare questo bene "materiale e immateriale" e che il ministero "apre alla possibilità di riadattare il vincolo alla funzione".
Redazione VN
Pres. Ordine Ingegneri: "Il restyling del Franchi utile per evitare l'abbandono. Le tempistiche..."
L'Ordine degli Ingegneri si espone sul restyling del Franchi
Il presidente dell'Ordine degli Ingegneri della provincia di Firenze, Giancarlo Fianchisti, interviene sul restyling dello Stadio Franchi:
"Il Consiglio Regionale della Toscana si impegnerà nella riqualificazione dello stadio Artemio Franchi di Firenze, favorendo soluzioni di recupero delle volumetrie esistenti. "Una notizia importante, che dimostra ancora una volta il valore di questo impianto, il cui richiamo travalica i confini comunali e coinvolge tutta la Toscana". Così Giancarlo Fianchisti, presidente dell'Ordine degli Ingegneri della provincia di Firenze. "Questa mozione, approvata dalla maggioranza, ci fa ben sperare sulle tempistiche dei prossimi mesi: ci auguriamo che il bando di concorso per la progettazione si possa aprire già in primavera, senza slittamenti. Ora che il Ministero per i Beni Culturali ha tracciato le linee guida è giusto e doveroso procedere alla ristrutturazione in tempi rapidi. I primi interventi di messa in sicurezza, finanziati dal Comune, è previsto che inizino già in queste settimane. Nonostante la partecipazione della Regione, e ci auguriamo anche di nuovi protagonisti internazionali, il progetto resterà comunque in mano alla città di Firenze. Finalmente però, dopo anni d'immobilismo, osserviamo quella partecipazione attiva che era a lungo mancata.
Il 29 gennaio scorso l'Ordine degli Ingegneri ha organizzato un incontro sul recupero architettonico dello stadio, coinvolgendo Comune, professionisti di settore e Soprintendenza – prosegue il presidente Fianchisti -. In futuro non è escluso che seguiranno altri appuntamenti. Dobbiamo portare avanti questo confronto d'idee e la cooperazione tra esperti, che sarà la vera salvezza del Franchi, garanzia di un recupero di qualità. Il progetto del restyling permetterà all'opera di Nervi di non finire in uno stato di abbandono. E sarà l'occasione per riqualificare anche l'area di Campo di Marte, migliorando infrastrutture e aprendo nuovi spazi culturali e sportivi destinati a tutta la città di Firenze
Redazione VN
"Franchi? Necessarie sinergie tra impegni economici e vivibilità dello stadio"
Pampaloni e Giorgetti commentano le parole di Pessina
Il soprintendente Andrea Pessina è stato ascoltato in una Commissione congiunta Urbanistica e Cultura e Sport sullo stadio Artemio Franchi. Un dibattito articolato e molto costruttivo – hanno dichiarato i presidenti di Commissione Renzo Pampaloni (Territorio, urbanistica, infrastrutture, patrimonio) e Fabio Giorgetti (Cultura e Sport) – che ha fatto emergere non solo i vincoli sullo stadio di Firenze ma anche le possibilità di sviluppo all'interno delle linee guida del Mibact. Secondo Pessina, con una adeguata manutenzione, lo stadio, soprattutto grazie alla futura copertura, è in grado di raddoppiare i suoi anni di vita. È necessario trovare sinergie tra impegni economici per la manutenzione ed una piena vivibilità dello stadio e del territorio circostante. Per vera vivibilità dello stadio intendiamo anche l'introduzioni di altre funzioni pubbliche, una condizione fondamentale per garantire nel tempo tutti gli investimenti infrastrutturali e manutentivi che lo stadio Franchi merita e necessità. Il concorso di progettazione, che presto verrà bandito – concludono Pampaloni e Giorgetti – è lo strumento che oggi abbiamo a disposizione".
Redazione VN
Pessina sul Franchi: "Aggiunte anni '50 e '80 si possono demolire, ok la copertura. La gru agli Uffizi? Necessaria"
Pessina parla del futuro del Franchi e risponde a Commisso sulla gru agli Uffizi
Il soprintendente dei boni culturali di Firenze Andrea Pessina è intervenuto in commissione consiliare 3 e 5 (Territorio e cultura e sport) del comune di Firenze. Un estratto delle sue parole sul percorso che l'amministrazione sta intraprendendo per dare nuova vita al Franchi:
"Franchi? Vanno definite le funzioni accessorie dello spazio. Una delle potenzialità è, come un passato, per altri sport e concerti. È un equilibrio difficile, da una parte non puoi strozzare la gallina ma devi dirgli dove fare le uova. Faccio parte di concorsi, a volte capita che ne vengano proposti di inaccettabili per la città ed il monumento. Per questo bisogna spiegare bene a chi parteciperà al bando come si può intervenire. Parere Mibact? Non è vangelo, le aggiunte degli anni '50 e '80 si possono demolire. Spero non vengano sostituite con qualcosa di peggiore. Va chiarito anche un altro aspetto: la Fiorentina deve poter giocare, lo stadio non sarà nuovo in poco tempo. Una delle questioni da porre a concorso è come intervenire lasciando giocare la squadra in quel periodo.
La gru agli Uffizi (in risposta a Commisso)? È servita a far sì che gli Uffizi non fossero mai chiusi durante i lavori. Mentre si interveniva era necessario continuare le visite, sono cose da chiarire. Un conto è un cantiere a stadio vuoto, un'altro con le partite da giocare. Questo può incidere anche sulle scelte progettuali, su che tipo di intervento fare. Non siamo nel caso in cui si demolisce e si ricostruisce. Coperture? Possono essere fatte, ne avevamo parlato con la Fiorentina: loro immaginavano dei teli speciali. Si può fare con grandi pali intorno allo stadio che non devono rendere invisibile lo stadio da fuori. Ma si potrebbe fare anche costruendo curve all'interno dello stadio, in ogni caso serve materiale leggero. Franchi che sta crollando? È stato scritto su alcuni giornali ma non è così. Certe richieste commerciali da parte della proprietà della Fiorentina, se non trovano spazio dentro lo stadio, sotto lo stadio, potrebbero essere create negli immediati spazi vicini allo stadio.
Se lo stadio venisse coperto e poi si procedesse a verificare le armature, sicuramente lo stadio avrebbe una vita altrettanto lunga tale da giustificare un investimento consistente. Restauro? Ammette che se una parte non è salvabile venga sostituita, ma non che in maniera semplicistica venga demolita. In questo anno e mezzo non ho mai cambiato posizione, ho sempre ribadito la disponibilità a confrontarsi per capire come evitare che questa struttura venga abbandonata. Perdonatemi lo sfogo, a volte la Soprintendenza è il capro espiatorio: la nostra è una struttura con pecche e limiti, lo so per primo e ammetto. E' semplice dire che siamo noi a bocciare quando invece certe cose sui nostri tavoli non sono mai arrivate. Ci vuole correttezza nei rapporti, è facile giocare al massacro con noi. Ai giornali ha fatto comodo alimentare alcune polemiche che non ci sono mai state".
Redazione VN
Nardella risponde a Commisso: "Il cantiere del Franchi? Non rischiamo anni di lavori. Le gru degli Uffizi..."
Il sindaco di Firenze risponde al patron gigliato
Il sindaco di Firenze, Dario Nardella, ha voluto rispondere a Commisso che nei giorni scorsi aveva invitato il primo cittadino a far si che i lavori di ristrutturazione dello stadio 'Franchi' non durino come la permanenza delle gru all'esterno del museo degli Uffizi di Firenze. Ecco le parole di Nardella riprese da Italpress:
Capisco l'impazienza di Commisso verso le gru degli Uffizi, quell'impazienza è anche mia perché il cantiere è di competenza della Soprintendenza. Da anni è lì, i lavori procedono ma anche noi avremmo piacere procedessero più velocemente perché ormai la gru degli Uffizi è diventata quasi parte dello skyline della città. Il cantiere dello stadio Franchi sarà sotto il controllo e la direzione del Comune di Firenze e quindi non rischiamo di vedere le gru del cantiere degli Uffizi per anni. Auguriamoci che il nuovo governo possa accelerare una serie di cantieri tra cui anche quello degli Uffizi, di cui il Comune purtroppo non è competente ma di cui è competente il Ministero
Redazione VN
Nardella: "Commisso ci ha stimolato ad accelerare restyling. Con nuovo stadio Franchi adattato ad altro"
Le parole del sindaco sullo stadio a Radio Bruno
Intervenuto a Radio Bruno, il sindaco di Firenze Dario Nardella ha risposto alle domande a 360° degli ascoltatori sul tema-stadio. "La volontà politica dà l'impressione di non voler aiutare la Fiorentina? Io faccio il sindaco di Firenze, il mio primo obiettivo è dare ai fiorentini e ai tifosi uno stadio funzionale, moderno e redditizio. Sul tavolo ad oggi c'è il Franchi che è la casa della Fiorentina, che in queste condizioni non può rimanere e non può restare abbandonato. Se la proprietà vuole fare uno stadio nel territorio metropolitano è libera di farlo, noi non metteremo nessun bastone tra le ruote e ostacolo. Se la Fiorentina vorrà costruire il suo stadio a Campi, lo accetteremo con la massima collaborazione. Il Franchi è di proprietà del Comune, ho il dovere di occuparmene. In passato abbiamo speso 6/700 mila euro l'anno per la manutenzione e anche con i Della Valle abbiamo sempre detto che dovevamo riqualificarlo e lo faremo a partire dalla prossima settimana. Partiamo dalle performance della staticità, dal 2022 ci occuperemo della stabilità sismica e coinvolgeremo architetti da tutto il mondo per ridisegnare l'area di Campo di Marte. Ci saranno ristoranti, musei, aree congressi per una spesa di mezzo miliardo di euro tra stadio, parcheggi e tramvia, perché è necessario costruire strutture per arrivarci.
La durata dei lavori? La sapremo quando avremo i progetti, inizieranno prima del 2024 e saranno più veloci rispetto alla costruzione di qualsiasi stadio nuovo. I fondi? Saranno pubblici, rispetto la Fiorentina nella volontà di non voler investire nel Franchi ma non li prenderemo dalle tasche dei fiorentini: abbiamo chiesto un contributo allo stato e abbiamo già parlato con il Credito Sportivo e Cassa Deposito e Prestiti per ripagare attraverso le concessioni che la Fiorentina ci versa ogni anno. Il primo cittadino di Firenze prosegue: "Fino ad oggi non c'è stata la volontà del recupero del patrimonio, dovevamo aspettare l'arrivo di Commisso? Ho sempre avuto un grande rispetto per Commisso, non ho problemi a manifestare simpatia e totale collaborazione. Io devo però anche andare avanti per la mia strada augurandomi che Rocco possa assecondare il nostro progetto, ma avrà sempre il sostegno delle istituzioni. La spinta ad accelerare c'è stata, anche grazie a lui mi sono convinto ad andare avanti per il Franchi: passano i sindaci, i proprietari, ma la Fiorentina resta. Adesso però la vera preoccupazione è per la squadra e per la partita con lo Spezia.
La riqualificazione di Campo di Marte? La facciamo a prescindere, per uno stadio avere le infrastrutture già pronte è fondamentale. Progettandolo fuori, questo aspetto viene meno e serve ulteriore tempo. Se il Franchi non verrà più utilizzato dalla Fiorentina troveremo una nuova destinazione, sportiva e non solo; ma solo quando ci sarà la certezza assoluta che avrà un altro tipo di utilizzo ci adatteremo e verranno apportate modifiche al progetto. Ma perchè succeda questo devono succedere molte cose. É bene parlare con gli atti, non con le parole. Nuovo stadio alla Caserma Perotti a Coverciano? Chiedete ai proprietari (il Ministero della Difesa n.d.r.), un'altra area a Firenze c'era, ed era la Mercafir ma nonostante ci abbiamo investito tempo e soldi, non è stata la soluzione giusta".
Redazione VN
Stadio Franchi, domattina il sopralluogo di Nardella. Le info
Il sindaco visiterà lo stadio Artemio Franchi per poi fare il punto della situazione sugli interventi necessari e sul prossimo restyling
Come era stato annunciato, si terrà domani, giovedì 18 febbraio, il sopralluogo del sindaco Dario Nardella allo stadio Artemio Franchi. Il primo cittadino ha ribadito anche nelle ultime ore la sua volontà di portare avanti un restyling importante, nella speranza che Rocco Commisso non decida di portare altrove la Fiorentina in futuro. Previsto anche un incontro con la stampa domattina alle ore 10, sarà presente – come sempre – anche Violanews. Stay tuned.
Redazione VN
Nardella in visita al Franchi, tifosi lo accompagnano sotto la Fiesole. Ecco i presenti
Il sindaco di Firenze in visita al Franchi per constatare le condizioni della struttura. Nei giorni scorsi l'annuncio dei lavori per la messa in sicurezza
Dopo le parole dei giorni scorsi, è arrivato il giorno del sopralluogo di Dario Nardella al Franchi. Il sindaco, accompagnato da Fabio Giorgetti (presidente della commissione Sport e Cultura del Comune di Firenze), Michele Pierguidi (presidente del Quartiere 2), l'assessore allo Sport Cosimo Guccione e alcuni tecnici, è in visita allo stadio per constatare le condizioni della struttura. Per la Fiorentina sono presenti Edoardo Miano, stadium manager, e Simone Francini, responsabile della sicurezza. Per l'occasione si segnala la presenza di alcuni tifosi viola che hanno accompagnato Nardella sotto la Curva Fiesole.
Iacopo Nathan
VIDEO VN – Nardella: "Con il nostro progetto, ACF sarà invogliata a restare al Franchi"Sopralluogo al Franchi stamattina per il sindaco Dario Nardella. Al termine della visita, il primo cittadino di Firenze ha rilasciato alcune dichiarazioni alla stampa
A seguire la prima parte delle parole di Dario Nardella rilasciate ai giornalisti presenti a margine del sopralluogo di stamattina al Franchi: "Quando scrissi la legge sugli stadi chiarii che sarebbero servite le infrastrutture per raggiungerli come in tutti i paesi moderni. Metropolitane, tramvie, autostrade: spostare 40.000 persone non è uno scherzo. L'area di Campo di Marte è ideale perché già c'è la ferrovia, poi ci saranno anche la tramvia ed i posti auto. L'obiettivo è far vivere lo stadio sette giorni su sette, dando risposte anche ai residenti. Con un progetto del genere la Fiorentina può trovare tutte le ragioni e gli stimoli possibili per essere invogliata a continuare a giocare nella casa della Fiorentina. Perché questa è la casa viola".
Iacopo Nathan
VIDEO VN – Nardella dopo il sopralluogo: "Franchi non agibile? Non è vero, vi spiego"Obiettivo Franchi per il Comune di Firenze: stamattina il sindaco Dario Nardella ha fatto il punto della situazione dopo il sopralluogo nella struttura
Arrivano altre dichiarazioni da parte di Dario Nardella a margine del sopralluogo al Franchi avvenuto stamattina: "Grazie a questa radiografia che si sta completando, nelle prossime settimane inizieranno i lavori per togliere le criticità statiche del Franchi. Questo non significa che lo stadio non fosse agibile, non ci sono documenti a riguardo. Il Comune di Firenze ha chiesto l'agibilità per 1.000 posti perché questo era il limite previsto dalle norme Covid. Quando terminerà l'emergenza e gli stadi verranno riaperti ai tifosi, il Franchi sarà tranquillamente utilizzabile e accessibile come sempre".
Iacopo Nathan
VIDEO VN – Nardella annuncia: "Vi illustro i lavori che stiamo facendo per il Franchi"Le dichiarazioni del primo cittadino di Firenze: "Complessivamente abbiamo un impegno di circa 9 milioni di euro in lavori che sono iniziati oggi"
Terminato il sopralluogo di oggi al Franchi, il sindaco Dario Nardella ha parlato anche dei lavori che verranno fatti sullo stadio dopo la messa in sicurezza statica: "La seconda fase, dopo la messa in sicurezza statica, riguarda il miglioramento sismico. Abbiamo deciso di impegnare 7 milioni di euro per fare ulteriori lavori a riguardo. E' un'esigenza che nasce ora, dalle nuove normative, quando lo stato è nato non esistevano i problemi di certificazioni del miglioramento sismico. Complessivamente, quindi, abbiamo un impegno di circa 9 milioni di euro in lavori che sono iniziati oggi. Quelli destinati al miglioramento sismico riguardano l'anno prossimo e quello successivo. Il nostro impegno è che possa essere tenuto sempre meglio e che gli interventi di manutenzione straordinaria lo rendano quanto meglio fruibile possibile. Allo stesso tempo proseguiremo con il concorso internazionale, il progetto per la ristrutturazione di tutto lo stadio".
Iacopo Nathan
VIDEO VN – Nardella: "La storia non si fa con i se, noi sul Franchi andiamo fino in fondo"Il sindaco: "Il nostro obiettivo è iniziare i lavori per la ristrutturazione di tutto lo stadio per l'inizio del 2024, ovvero entro la fine del mio mandato"
Dario Nardella, alla fine della visita di oggi al Franchi, ha tracciato la road map dei lavori che interesseranno lo stadio: "Al di là dei se, noi con il Franchi andiamo avanti fino in fondo. Anche perché con questi metri quadri di attività economiche c'è assolutamente piena possibilità di avere le risorse economiche necessarie per poterlo gestire e mandarlo avanti. Tempi? Ora iniziamo con i lavori di manutenzione straordinaria e miglioramento sismico, interesseranno il 2022 e il 2023. Nel frattempo abbiamo il concorso internazionale che ci impegnerà per quest'anno. Il nostro obiettivo è iniziare i lavori per la ristrutturazione di tutto lo stadio per l'inizio del 2024, ovvero entro la fine del mio mandato".
Iacopo Nathan
VIDEO VN – Nardella: "Ecco le differenze tra il progetto Casamonti ed il nostro"Il sindaco di Firenze non ha dubbi sulla strada da seguire: "Noi andiamo avanti e informeremo la Fiorentina su tutti i passaggi e sull'idea di fondo"
A conclusione del suo intervento dopo il sopralluogo di stamattina al Franchi, il sindaco Dario Nardella ha illustrato le differenze tra il progetto di ristrutturazione del Franchi adottato dal Comune e quello proposto tempo fa dall'architetto Casamonti: "Noi andiamo avanti e informeremo la Fiorentina su tutti i passaggi e sull'idea di fondo. Credo che i progettisti che lavorano per la Fiorentina abbiamo già mostrato le potenzialità di questo stadio. Ricordo che l'architetto Casamonti ci fece vedere il progetto dello stadio Franchi con le curve demolite. La differenza è che nel nostro progetto ci saranno le nuove curve più vicine ma rimarranno quelle vecchie esterne".
Iacopo Nathan
Franchi inagibile? Il Comune: "Capienza limitata dalle misure anti-Covid"
Il comunicato di Palazzo Vecchio, in merito alla querelle sulle mancate condizioni necessarie per l'agibilità del Franchi di Firenze
Stamattina vi abbiamo raccontato le parole di Dario Nardella, a margine del sopralluogo allo stadio "Artemio Franchi". Il sindaco, accompagnato dai tecnici del comune di Firenze, si è espresso anche sulla presunta inagibilità dell'impianto. La nota di Palazzo Vecchio in merito:
Come risulta dagli atti ufficiali del Comune che stanno circolando, l'agibilità dello stadio Franchi è attualmente limitata a 1000 spettatori perché è questa la quota che era stata prevista dalle norme nazionali per le misure anti-Covid. Non è superiore a mille perché non c'era motivo di richiedere alla Commissione di Vigilanza un numero maggiore di spettatori. Quanto alla questione del rinnovo decennale del certificato statico dello Stadio A. Franchi, esso è stato limitato alla tribuna coperta, dove era previsto l'afflusso del pubblico. Non appena sarà superata l'emergenza sanitaria della pandemia e le norme nazionali consentiranno la riapertura degli stadi, il certificato statico sarà esteso all'intera struttura e sarà richiesta l'agibilità sulla base della documentazione disponibile al momento, rafforzata peraltro dai lavori straordinari che proprio oggi sono stati avviati e che vengono effettuati anche approfittando della chiusura al pubblico dell'impianto.
Redazione VN
GALLERY VN – Le condizioni del Franchi nel giorno del sopralluogo. Via ai lavori
Le immagini che testimoniamo la condizioni della struttura, oggi via ai lavori per la messa in sicurezza statica. Entro l'inizio del 2024 parte il restyling
Sopralluogo tecnico-amministrativo e via ai lavori oggi al Franchi. A partire dalla messa in sicurezza per finire con l'obiettivo di iniziare il restyling vero e proprio entro l'inizio del 2024. Nella foto gallery che vi proponiamo qua sopra, gli scatti realizzati oggi dal nostro inviato che testimoniano lo stato della struttura.
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Iacopo Nathan
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Franchi: Nardella rilancia sugli spazi commerciali, freddezza Commisso
Il punto sugli ultimi avvenimenti in merito al restyling del Franchi. Tra rilanci, smentite e delusioni
Ieri mattina, come vi abbiamo ampiamente documentato in diretta, il sindaco Dario Nardella ha condotto un sopralluogo al Franchi per illustrare i primi lavori di consolidamento sotto la Maratona. Durante l'occasione ha inoltre ribadito ai giornalisti presenti i suoi piani a medio-lungo termine per la struttura. Per convincere Commisso ad entrare nel piano di lavoro del restyling, il primo cittadino ha promesso passaggi certi e 10mila metri quadrati di commerciale dentro lo stadio più altri 15mila fuori (al posto degli attuali campini). Tuttavia, come riportato da Repubblica, tra comune e Fiorentina sembra esserci una distanza che assomiglia alla guerra fredda. Il braccio destro di Commisso, Joe Barone, non si presenta al sopralluogo e contemporaneamente comincia a rimbalzare un atto sulla presunta inagibilità dello stadio. Un documento in cui si cita il fatto che manca il rinnovo decennale del certificato statico dell'impianto di Nervi. Dopo un iniziale caos il tutto viene poi smentito dal comune. Commisso, che forse sperava nel Ridolfi, non pare affatto attratto dalle idee di Nardella. E forse quando ritornerà a Firenze riproverà con Campi, queste le conclusioni del quotidiano.
Redazione VN
Una cascata di soldi per il Franchi. Ma intanto non c'è la licenza Uefa
Per Nardella non ci sono documenti che accertino l'impossibilità di accedere allo stadio. La Fiorentina però non ha potuto presentare il fascicolo completo
Su La Nazione troviamo un approfondimento sullo stadio Franchi dopo il sopralluogo di ieri del sindaco Nardella e della giunta comunale. Se da una parte l'input di Palazzo Vecchio è quello di non creare allarmismi sulle condizioni della struttura, permane tuttavia il giallo legato all'agibilità: nelle ultime ore – scrive il quotidiano – sia Guccione che Nardella hanno ribadito che non esiste alcun documento che accerti l'impossibilità di accedere allo stadio per questioni di sicurezza.
Il Comune ha sì chiesto l'agibilità di mille posti solo in conformità alle disposizioni in materia di Covid, ma solo per una questione relativa all'emergenza Covid. Resta però da capire come mai non sia stato rinnovato nei mesi scorsi il certificato statico della durata decennale (scaduto da tempo) e soprattutto perché alcuni lavori di manutenzione ordinaria negli anni non siano stati effettuati, dovendo ricorrere oggi a quelli straordinari. Anche per questo motivo la Fiorentina (in mancanza di documentazione completa) non ha potuto presentare entro la scadenza del 31 gennaio il fascicolo per ottenere la licenza Uefa.
Redazione VN
Pierguidi: "Il Franchi verrà restaurato profondamente. Se i viola vogliono altro..." (VIDEO)
Così il presidente del Quartiere 2 di Firenze a Italia 7
"Il Franchi deve essere restaurato ed ammodernato profondamente, e questo accadrà. Il restyling inizierà tra due anni, se la Fiorentina non è interessata non ci sono problemi, si tratta di un progetto che vedrà il Comune protagonista, senza chiedere niente ai cittadini". Così Michele Pierguidi, presidente del Quartiere 2, a Italia 7. Che poi ha aggiunto: "Il club gigliato vuole lo stadio nuovo, magari da un'altra parte? Benissimo, faccia pure e presenti un progetto esecutivo". Queste e tutte le altre sue parole nel video integrale (sotto) ripreso dalla pagina Facebook di Italia 7 (che ringraziamo).
[facebook]https://www.facebook.com/italia7tv/videos/450611706382073/
Redazione VN
Giorgetti: "Assenza della Fiorentina al sopralluogo? Modus operandi della società"Il commento di Giorgetti all'assenza di un vertice dirigenziale viola al recente sopralluogo sul Franchi
Il Presidente Commissione cultura e sport del comune di Firenze, Fabio Giorgetti, è intervenuto ai microfoni di Italia 7. Questo il suo commento riguardo la mancata presenza di un dirigente viola al recente sopralluogo al Franchi dove erano presenti, sindaco, assessore dello sport, lo stesso Giorgetti e il presidente del quartiere due:
Nessun vertice dirigenziale viola presente al sopralluogo? Il 5 di marzo del 2020 ho convocato la commissione sport allo stadio e non sono venuti neanche lì. E' un loro modus operandi, secondo me quando noi andiamo lì loro non si presentano. Mi ricordo che facemmo quel sopralluogo per verificare lo stato del Franchi e anche in quel caso non si presentò la Fiorentina.
Redazione VN
Tutela Franchi, il nipote di Nervi si rivolge al Parlamento europeo
Presentata un'istanza alla commissione petizioni per presunta violazione dei Diritto Ue, dopo il via libera al restyling
La mobilitazione per salvare lo stadio Artemio Franchi di Firenze approda in Europa. Marco Nervi, nipote dell'architetto Pier Luigi, che tra il 1929 e il 1932 realizzò l'opera, si è rivolto alla commissione petizioni del Parlamento europeo. Lo riporta l'Ansa che cita un'istanza sulla presunta violazione di Diritto Ue a nome del 'Pier Luigi Nervi Research e Knowledge Management Project', perché nonostante l'edificio sia stato dichiarato di interesse culturale, rischia di essere alterato, in virtù di una legge approvata di recente. La rappresentante della Dg Istruzione e Cultura della Commissione europea, Catherine Magnant, ha risposto che l'Ue "non ha competenza diretta o indiretta sulla conservazione o la promozione del patrimonio culturale, che è primariamente responsabilità nazionale". La presidente della Commissione per le petizioni, Dolors Montserrat, ha infine deciso di tenere aperta la discussione e inviarla per informazione alla Commissione Cultura.
Redazione VN
Architetto Meis: "Stadio Fiorentina? Vorrei partecipare per dimostrare una cosa"
L'architetto Meis parla anche dello stadio della Fiorentina
Lo stadio della Roma di Tor di Valle non sarà realizzato. O almeno non il progetto che era stato disegnato e presentato nel marzo del 2014 dall'architetto statunitense Dan Meis: questa la decisione presa dalla nuova proprietà giallorossa, resa nota negli ultimi giorni. L'architetto, nel corso di una lunga ed interessante intervista concessa a Siamolaroma.it ha parlato anche dell'impianto di Firenze, lo stadio Franchi che il comune intende ristrutturare anche senza la partecipazione della proprietà Commisso:
Assumiamo solo pochi progetti alla volta. L'Everton è come l'AS Roma in quanto è stato importante attingere sia all'incredibile storia che alle ambizioni per il futuro nello sviluppo del design. Adoro lavorare con club più piccoli con una storia reale e fan profondamente appassionati per mostrare come un nuovo stadio possa renderli più competitivi. Sono pochissimi i club che dispongono di risorse come il Man City, il Tottenham o il Real Madrid e i nuovi stadi non devono costare £ 1 miliardo. Mi piacerebbe lavorare con una Fiorentina o un Bournemouth per dimostrare che gli stadi possono essere allo stesso tempo all'avanguardia e alla portata di un club più piccolo. Sono anche molto appassionato di preservare gli edifici. Negli Stati Uniti ho visto diverse squadre allontanarsi da edifici che erano ancora utili e possedevano una storia incredibile, solo per costruire uno stadio nuovo ma sterile e senz'anima. Ci sono diversi stadi in Europa che potrebbero essere ristrutturati per essere all'avanguardia senza abbandonare il luogo o generazioni di storia. Bologna ne è un ottimo esempio. È molto importante riconoscere che la magia di questi edifici sia molto più dell'acciaio e del cemento.
Redazione VN
Nardella: "Recovery Fund per ristrutturare lo stadio Franchi"
Le parole del primo cittadino
Dario Nardella è intervenuto ai microfoni di TgCom24. Queste alcune delle sue dichiarazioni:
Noi abbiamo chiesto per il Recovery Fund investimenti sui trasporti pubblici che servono prima di tutto ai cittadini e poi anche ai turisti, non dimentichiamolo, ma anche per il turismo legato allo sport. Noi stiamo lanciando un progetto di ristrutturazione dello stadio 'Franchi' e vorremmo realizzare nello stadio di calcio della Fiorentina il Museo della Fiorentina ma anche il museo del Calcio in costume.
Redazione VN
Franchi, braccio di ferro tra Comune e Fiorentina. Resiste il disaccordo
Commisso vuole costruire uno stadio nuovo in sintonia con Firenze e la sua bellezza, ma gli ostacoli non mancano
Il tema stadio in questo momento ricopre un ruolo secondario rispetto a quello sportivo, ma che tuttavia resta nell'agenda della società. Come scritto da La Gazzetta dello Sport, definiti gli ultimi step dell'avanguardistico centro sportivo (80 milioni), adesso Commisso vorrebbe uno stadio completamente nuovo. Il problema è la mancanza di un'area adeguata, a Firenze o dintorni. per realizzarlo. Gli scontri burocratici con le leggi italiane sono ben noti ed hanno condotto ad uno stallo. L'amministrazione fiorentina sta invece puntando forte sul restyling del Franchi, a proprie spese, sperando che poi Commisso decida di far giocare la sua squadra nell'impianto di Campo di Marte. Le due posizioni sono per il momento inconciliabili. Servirà trovare velocemente un punto di compromesso per il bene di tutti.
Redazione VN
Gravina: Nuovo Franchi? Massima vicinanza a Nardella"
Nuovo Franchi
Ho incontrato il sindaco Nardella. Dario ha piacere di coinvolgere sport e cultura, di ampliare questo concetto. Riteniamo che dovremo far rientrare il tema stadi nelle schede del Recovery Found perchè ripeto, lo sport è cultura. Dedicare gli spazi al Museo sarebbe molto importante per far conoscere la storia delle nostre nazionali a milioni di appassionati. Per un ottica anche di un tour turistico: dalle gallerie fiorentine ai musei dentro il gioiellino del nuovo Franchi sul quale Nardella sta lavorando. Da parte nostra massima vicinanza al sindaco e alla Fiorentina. Guai a chi non agevolasse percorsi di questo tipo con società che hanno voglia di investire
Gabriele Moschini
Museo del Calcio nel nuovo Franchi? C'è l'ok della Figc
Gabriele Gravina condivide ed apprezza il progetto di Dario Nardella sul restyling del vecchio Comunale
Come riporta il Corriere Fiorentino, il presidente della Figc Gabriele Gravina ed il sindaco di Firenze Dario Nardella sono sulla stessa lunghezza d'onda per quanto concerne il futuro dello stadio Artemio Franchi. I due condividono anche l'intenzione di fare del vecchio Comunale una sorta di hub della storia del calcio, sia nazionale che locale. L'idea sarebbe quella di portare all'interno di quello che sarà il nuovo Franchi tutto il materiale storico inerente sia alla Fiorentina ma anche della Nazionale, e pure tutto quello che riguarda il calcio storico fiorentino. Si può dunque pensare che un domani, a Firenze, i turisti possano visitare gli Uffizi, ma anche il Museo del calcio italiano a Campo di Marte.
Redazione VN
Recovery, Franceschini: "Favorevole a inserire il Franchi nel piano"
"Se dal Parlamento arriva questa indicazione per l'opera di Nervi"
"Per quanto riguarda lo stadio di Firenze, ho ricevuto una lettera anche dal sindaco. Siccome la voce 'grandi attrattori' dovrà essere adeguata, se dal Parlamento viene questa indicazione per un'opera di grande valore di Nervi è una integrazione, che sono favorevole a fare". Così il ministro della Cultura, Dario Franceschini, rispondendo alle sollecitazioni dei parlamentari sull'inserimento dello stadio Artemio Franchi nella lista dei grandi attrattori da inserire nel PNRR. (Dip/ Dire)
Redazione VN
Franchi, Nardella ringrazia il Ministro: "Finalmente istituzioni unite"
Il commento di Palazzo Vecchio sulle ultime dichiarazioni
Arriva il commento del sindaco di Firenze Dario Nardella all'intervento del ministro della Cultura Franceschini a favore dell'inserimento del nuovo stadio Franchi tra i progetti finanziati con il Recovery Fund:
Ringrazio a nome della città il Ministro Dario Franceschini per aver annunciato oggi di fronte alle Commissioni cultura e sport di Camera e Senato in audizione congiunta, la disponibilità a finanziare con i fondi europei del Recovery Plan il nuovo progetto per un moderno Stadio Artemio Franchi. Ringrazio anche i parlamentari Riccardo Nencini, Flavia Piccoli Nardelli, Gabriele Toccafondi e Vittorio Sgarbi per aver sottolineato con chiarezza questa esigenza. E ringrazio ancora tutti i parlamentari fiorentini, nessuno escluso, che si sono attivati per arrivare a questo risultato. Finalmente le istituzioni tutte unite, Governo, Parlamento, Comune, prendono un impegno forte e chiaro per dare un nuovo futuro allo stadio progettato dall'architetto Nervi, un bene pubblico, un simbolo del calcio, di bellezza architettonica che ci è invidiato in tutto il mondo e che resterà per sempre di Firenze e dei fiorentini. Ora attendiamo fiduciosi la formalizzazione in vista della redazione finale del Piano. Avanti tutta! W Fiorenza W la Fiorentina!
Redazione VN
Toccafondi (IV): "Fiducioso sul Franchi, necessario il contributo del Ministero"
Il commento dell'onorevole fiorentino di Italia Viva
Gabriele Toccafondi, membro della Camera dei Deputati per Italia Viva, è intervenuto durante il Pentasport di Radio Bruno per commentare le parole del Ministro della Cultura Dario Franceschini:
Sul Franchi resto fiducioso. Se lo stadio è equiparato ad un'opera di altissimo valore culturale dalla Soprintendenza, allora il ministero dovrà aiutare il comune nel restauro e nel mantenimento. Giusto che il Ministero dei Beni Culturali faccia la propria parte. Le parole di Franceschini sembrano in linea con questa tesi. In generale devo far notare che un investitore straniero è scoraggiato dai tanti episodi che hanno accompagnato anche Commisso durante questa vicenda. Firenze e la Regione Toscana avrebbero bisogno di investimenti reali, ma le difficoltà per realizzarli sono tante.
Redazione VN
Nuovo Franchi, il progetto prende forma. Prima pietra nel 2024
Il nuovo stadio si farà. E la Fiorentina?
A gennaio il sindaco Nardella aveva annunciato l'intenzione di intervenire sul Franchi a prescindere dalla Fiorentina. Ieri è arrivata la conferma, da parte del Ministro per la Cultura Franceschini, che parte dei soldi del Recovery Plan saranno destinati a questo progetto. Oggi La Nazione fornisce qualche dettaglio in più: già entro la fine di quest'anno ci sarà la decisione sul concorso internazionale di idee che avrà il via ad aprile, nel 2022 sarà completato il piano per il miglioramento sismico e nel giugno del 2024 si conta di posare la prima pietra. Dei 150 milioni previsti per la ristrutturazione, 95 dovrebbero arrivare dal fondo europeo. Un aiuto niente male, per un progetto che, chi lo sa, potrebbe attirare anche le attenzioni di Rocco Commisso.
Il Corriere Fiorentino aggiunge che proprio nel 2022 dovrebbero partire i primissimi lavori, ai quali sono interessati architetti di fama mondiale. 25 mila metri quadri di spazi commerciali, adeguamento agli standard UEFAm avvicinamento delle curve. E' previsto anche un parcheggio interrato da 5mila posti e un'integrazione con la linea tramviaria da Rovezzano. In attesa di capire il da farsi per le altre infrastrutture e per l'interramento di Viale Paoli...
Redazione VN
Di Giorgi (Pd): "Franchi monumento, nuova vita sarà volano per Firenze"
La parlamentare elogia il progetto del comune di Firenze che potrebbe contare anche sui fondi del ricovery fund. I dettagli
Rosa Maria Di Giorgi, parlamentare del Partito Democratico, membro della commissione Cultura della Camera e dell'Ufficio di Presidenza del Pd, ha commentato così lo scenario relativo al restyling dello stadio Artemio Franchi di Firenze: "E' il riconoscimento del valore anche culturale, oltre che urbanistico, di un'operazione nella quale, come parlamentare Pd fiorentina, ho sempre creduto, impegnandomi in prima persona proprio perché si tratta di un monumento di straordinario rilievo storico-architettonico, la cui nuova vita può innescare un volano positivo per il futuro della città, senza sacrificare nulla della sua identità e del suo pregio originario, dovuto al genio di Pier Luigi Nervi. Il sindaco Nardella ha già assicurato che sarà il Comune a finanziare l'operazione attraverso fondi pubblici: avere la possibilità di accedere alle linee di credito del Recovery Fund, come affermato ieri dal ministro Franceschini, rappresenta un ulteriore tassello di un'operazione ambiziosa ma concreta, da cui potrà dipendere il ridisegno di un quadrante intero della Firenze del futuro".
Redazione VN
Nardella e Giani all'unisono: "Scelta di Franceschini giusta. E' un bel segnale"
Il sindaco di Firenze e il Presidente della Regione commentano così l'apertura del ministro Franceschini
I rappresentanti delle due istituzioni toscane erano oggi presenti alla presentazione della corsa ciclistica internazionale dedicata ad Alfredo Martini. Soffermandosi a parlare con i giornalisti, entrambi hanno avuto modo di commentare le parole di Franceschini sul possibile inserimento del Franchi all'interno del Recovery Fund.
Nardella:
E' un bel segnale di attenzone. E' un bene culturale di proprietà pubblica. Tutti hanno detto se è di proprietà pubblica dobbiamo metterci i soldi, tutti hanno detto che questi non possono essere presi a discapito dei cittadini facendo debiti. E infatti questo è un finanziamento a fondo perduto dell'Unione Europea destinato ai beni culturali, quindi non si levano soldi ad altri settori. Non aggiungo altro perchè per ora non possiamo ufficializzare
Nuovo Franchi, il progetto prende forma. Prima pietra nel 2024
Giani:
E' giustissimo. Ne avevo parlato anche con Franceschini quando mi aveva chiesto un opinione. E' l'approccio di chi sa benissimo le difficoltà, perchè siamo in presenza di un bene vincolato. Ma allora se non possiamo giocare con i gestori dello Stadio, è più che giusto trovare le strade che il pubblico può avere. In questo caso il Recovery Fond.
Alessandro Guetta
@AleGuetta93
"Franchi nel Recovery Plan? Potrebbe essere somma più importante spesa per Firenze"
Le parole di Riccardo Nencini, presidente della Commissione Istruzione e cultura del Senato
Intervenuto al "Pentasport" di Radio Bruno Toscana, Riccardo Nencini, presidente della Commissione Istruzione e cultura del Senato, ha commentato il possibile inserimento dell'Artemio Franchi nel Recovery Plan:
Non dire sacco se non ce l'hai nel sacco. Ieri il ministro Franceschini è venuto in audizione, è stato impostato un lavoro di squadra col sindaco Nardella. Io e altri (compreso Vittorio Sgarbi) abbiamo voluto far inserire i finanziamenti del Recovery Plan per il recupero e il restauro del Franchi. Franceschini ha detto: 'Mi adeguo, sono d'accordo'. Non siamo entrati nel merito dell'investimento. Potrebbe essere la somma più importante spesa sulla città di Firenze. Il Parlamento approverà il Recovery Plan il 30 marzo.
Redazione VN
Soldi europei per il nuovo Franchi? C'è l'incognita dei tempi
La lunghezza dell'iter potrebbe essere un ostacolo
Il ministro Dario Franceschini ha aperto alla possibilità di utilizzare il Recovery Fund per ristrutturare lo stadio Artemio Franchi.
Come scrive Repubblica Firenze, tra l'idea di chiedere i soldi all'Europa e il riuscire a utilizzarli c'è però una bella distanza. L'ostacolo più grande ha un nome preciso: burocrazia. Le scadenze si avvicinano, le procedure restano complesse e un po' alla volta si muove il timore di non fare in tempo a sfruttare i fondi del Recovery. Lo ha detto chiaramente il sindaco di Prato, Matteo Biffoni: "O cambiano le regole o possiamo tranquillamente lasciare i soldi all'Europa: così sarà impossibile spenderli in opere pubbliche" .
Secondo Biffoni occorrono iter più veloci, fiducia ai sindaci, meno pratiche e puntare sul personale della pubblica amministrazione. "Come ci si può aspettare che, con le attuali norme, si sia in grado di realizzare un investimento significativo entro il 2026 quando per realizzare una scuola ci vogliono almeno quattro anni? Mi appello al Governo: cambiate le norme». Un discorso che potrebbe presto ricadere sul Franchi.
Redazione VN
Franchi: Nardella vuole coinvolgere altri partner
Il sindaco vuole blindare il restyling: oltre al Recovery anche fondazioni e banche
Il ministro Dario Franceschini ha aperto alla possibilità di utilizzare il Recovery Fund per ristrutturare lo stadio Artemio Franchi.
Come scrive il Corriere Fiorentino, è in corso un lavoro di coinvolgimento di tutti gli attori che potrebbero contribuire al progetto. Nardella vuole una città compatta dietro l'operazione. C'è infatti da trovare altri fondi (il costo totale per l'operazione Campo di Marte è tra i 150 e i 160 milioni) ma soprattutto da creare le condizioni perché il progetto vada avanti, senza intoppi. Per questo nella commissione per il concorso di progettazione ci sarà sicuramente la sovrintendenza, ma forse anche la Fondazione Nervi, cioè chi ha raccolto centinaia di firme di intellettuali e archistar, smuovendo l'Icomos dell'Unesco, per dire no alla «demolizione e ricostruzione» dell'opera del Nervi. E poi sicuramente ci si rivolgerà a tutti gli altri stakeholders, a partire dai big (grandi gruppi bancari, fondazioni come Cr Firenze che potrebbe anche avere il ruolo di «mediatore» in tutta la vicenda, università, Ordini professionali). La partita è solo cominciata e entro aprile deve partire il concorso internazionale.
Sul quotidiano troviamo le parole di Elisabetta Margiotta Nervi della Fondazione Nervi: "Noi crediamo sia davvero possibile. E qui parlando con le istituzioni europee daremo una mano. Abbiamo un proficuo dialogo con sindaco, tecnici, sovrintendenza. Il valore dell'operazione nasce dal fatto che è rivolta a tutta l'area di Campo di Marte".
Redazione VN
Calenda polemico sul RF: "Con tutti i gap che abbiamo, finanziamo lo stadio?"
E arriva la risposta di Nardella
Carlo Calenda, eurodeputato, su Twitter esprime tutta la propria perplessità sulla possibilità di destinare parte dei fondi previsti dal Recovery Fund alla ristrutturazione dello stadio Franchi: "A parte il fatto che dubito fortemente che possa essere finanziato con RF. Ma con tutti i gap educativi, di genere, età, istruzione, reddito etc...lo stadio. Come sbagliare completamente l'ordine delle priorità".
Arriva nelle risposte anche il sindaco Nardella che ribatte: "Caro Carlo, mi dispiace correggerti ma lo stadio Franchi, progettato dall'architetto Nervi, è classificato come bene culturale di proprietà pubblica, vincolato e di interesse mondiale, certificato dall'Unesco, e per questo rientra tra i progetti del RP di competenza del MiBACT. Per i gap educativi e ambientali ci sono altri finanziamenti dello stesso Piano, di entità decisamente superiore. Poi se sei contrario a usare fondi europei per la cultura, rispetto la tua opinione, ma io penso che abbiamo l'obbligo di tutelare il nostro patrimonio storico".
Redazione VN
Sgarbi: "La politica ha risposto a Commisso, Franchi bene prezioso"
Vittorio Sgarbi parla delle ultime vicende riguardanti l'Artemio Franchi: "Lo stato può intervenire immettendo 100 milioni di euro"
Il noto critico d'arte, ed onorevole, Vittorio Sgarbi ha parlato al Pentasport di Radio Bruno per affrontare il tema restyling del Franchi:
Nardella è stato preciso, il Franchi è un bene prezioso per la città. Il sindaco ha scelto la posizione più giusta, ovvero quella di ripristinare la bellezza dell'opera di Nervi. Insieme al Flaminio di Roma una testimonianza importante della sapienza architettonica italiana. Il Franchi dimostra la metà dei suoi anni. Anche Franceschini è stato chiaro, una volta che l'azione principale è in mano al comune lo stato può intervenire finanziando. Il Recovery Fund prevede tanto denaro per il Ministero della Cultura, 100 milioni per una città come Firenze sono ragionevoli, in ottica recupero Franchi. Adesso aspettiamo la parola finale del parlamento per l'approvazione dei 100 milioni. Commisso ha avuto le risposte dalle istituzioni che attendeva. L'Italia è diversa dagli Stati Uniti, la salvaguardia degli edifici qua è prioritaria. Non si può distruggere tutto.
Redazione VN
Galli: "Recovery fund? La prima pietra quando Nardella non ci sarà più"
L'opinione di Giovanni Galli
L'ex Fiorentina Giovanni Galli è intervenuto ai microfoni di Lady Radio dove ha analizzato anche il capitolo stadio:
Ormai mi sembra che il Recovery Fund venga usato per qualunque cosa, detto ciò ancora mi pare che si sia nel campo delle ipotesi, non c'è alcuna certezza. Si parla di prime pietre nel 2024, quando ormai Nardella avrà già concluso il suo mandato. La Fiorentina arriva alla partita sulle ali dell'entusiasmo dopo Benevento e avrebbe la possibilità di fare risultato pieno. Oggi c'è uno Spezia-Cagliari che potrebbe dare delle sentenze importanti e rendere diversa la sfida di domani. Milan? E' sempre andato a raschiare il fondo del barile anche nelle difficoltà in questa stagione, tutti si sacrificano per l'obiettivo e questo è un grande messaggio che il gruppo ha dato a Pioli e alla società
Redazione VN
Nardella: "Franchi ok al Recovery Fund. Commisso? Mi aspetto più visione e ambizione"
Il sindaco è deciso ad andare avanti sul restyling e dichiara: "Stiamo aiutando la Fiorentina"
Il sindaco di Firenze Dario Nardella, intervistato dal Corriere Fiorentino, è tornato sul tema stadio ed in particolare sul restyling del Franchi. Il primo cittadino ha dichiarato che vuole andare avanti sulla strada tracciata, e che dopo aver perso cinque anni per il progetto Mercafir adesso è deciso a non perdere ulteriore tempo. Il Franchi resta l'unica opzione dentro il territorio comunale e – dopo il no di Commisso – i soldi statali l'unica via per la ristrutturazione: "Se lo Stato vincola il Franchi come monumento di interesse mondiale, ha anche la responsabilità di aiutare la città a tutelarlo e a renderlo funzionale. E poi questi fondi del Recovery Fund sono finanziamenti a fondo perduto destinati a beni culturali. Questi soldi sono solo per il Franchi e per la riqualificazione del quartiere, se non li usiamo sono persi. Non potremmo utilizzarli per ospedali o scuole: per quelli ci sono altri capitoli del Recovery Fund".
Il sindaco inoltre si è detto più volte contrario all'abbattimento dell'impianto, ma non per questo non sta dalla parte della Fiorentina: "Anche oggi noi stiamo aiutando la Fiorentina nella battaglia sul Viola Park. Devo dire però che per come sono andate le cose mi aspetterei da Commisso più visione e ambizione, perché il restyling del Franchi è una sfida molto più bella e difficile che fare uno stadio nuovo. Lo stadio nuovo lo sanno progettare tutti, il restyling del Franchi è per persone visionarie e coraggiose".
Redazione VN
Nardella: "Cinque priorità col RF, c'è anche il nuovo Franchi"Il post del sindaco aggiorna su epidemia e progetti economici
Vi riportiamo il post del sindaco di Firenze Dario Nardella, nel quale vengono annunciate, in merito alle risorse che proverranno dal Recovery Fund, "5 priorità:
– Tramvie, con la nuova linea Firenze-Sesto e il collegamento Careggi-Meyer
– Metrotram Firenze-Prato
– People mover stazione Santa Maria Novella – stazione Foster per un sistema integrato delle sue stazioni
– Nuovo stadio Franchi
– "Uffizi diffusi" (realizzazione di sedi espositive del museo in alcuni luoghi del comune e della città metropolitana.
L'unione fa la forza! Toscana e Firenze insieme per combattere questa crisi pandemica ed economica".
https://www.facebook.com/darionardella/posts/3863942367026841Redazione VN
Fondazione Cr FI, Salvadori: "Franchi-Recovery Fund? Soldi sicuri al 90%"
Così il presidente della fondazione sul restauro del Franchi
Luigi Salvadori, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, ha rilasciato un'intervista al Corriere Fiorentino per parlare della città di Firenze. Fra i tanti temi toccati anche quello dello stadio Artemio Franchi. Salvadori si definisce un grande tifoso Viola e segue in maniera attenta le vicende intorno allo stadio della Fiorentina. Il presidente della fondazione non ha dubbi sul fatto che Nardella abbia l'obbligo di investire in questo progetto che rilancerebbe l'area di Campo di Marte. E sui soldi provenienti dal Recovery Fund è certo: "Sono sicuri al 90%". Certo, quei fondi potrebbero coprire soltanto i costi per l'area commerciale, ma per completare lo stadio ne basterebbero altri 20 al massimo, ribadisce Salvadori. Siamo ben lontani dai trecento milioni complessivi di cui aveva parlato Commisso. 50 milioni di area commerciale, 20 di struttura "il resto li spenda per fare una squadra di calcio". Salvadori lo considera un vero e proprio affare ed è sicuro che i soldi per questo progetto si troveranno.
Redazione VN
L'accusa: "Fiorentina assente al sopralluogo al Franchi, loro modus operandi"
Fabio Giorgetti sulla Fiorentina che non ha mandato un esponente di spicco al sopralluogo al Franchi
Fabio Giorgetti, presidente commissione sport e cultura del comune di Firenze, a Italia 7 ha parlato dell'ultimo sopralluogo effettuato al Franchi per verificarne le condizioni. Giorgetti ha posto l'accento sull'assenza di un esponente del club viola in quell'occasione.
Redazione VN
L'accusa: "Fiorentina assente al sopralluogo al Franchi, loro modus operandi"
Fabio Giorgetti sulla Fiorentina che non ha mandato un esponente di spicco al sopralluogo al Franchi
Fabio Giorgetti, presidente commissione sport e cultura del comune di Firenze, a Italia 7 ha parlato dell'ultimo sopralluogo effettuato al Franchi per verificarne le condizioni. Giorgetti ha posto l'accento sull'assenza di un esponente del club viola in quell'occasione:
Il 5 marzo 2020 ho convocato commissione sport allo stadio, acf non è venuto. È un loro modus operandi, quando andiamo lì non si presentano. Non so perché, sono scelte. Facemmo quel sopralluogo per verificare lo stato del Franchi, andammo con la Soprintendenza. La Fiorentina non c'era. C'era Edoardo Miano, figura storica del club (è stadium manager). Esserci rientra nel bon ton istituzionale.
Redazione VN
Stadio, Fratelli d'Italia: "Commisso e Joe Barone in commissione sport per audizione"
Draghi: "Ieri il consiglio ha approvato un odg che invita i vertici della Commisso e Barone Fiorentina in audizione"
"Oggi Commisso torna a Firenze (in realtà lo farà dopo Pasqua ndr), agenda fitta d'impegni, ed uno glielo abbiamo aggiunto ieri. Quasi a termine del consiglio comunale infatti è stato approvato un ordine del giorno di Fratelli d'Italia presentato durante la comunicazione del Sindaco Nardella, avvenuta lo scorso Febbraio, mediante cui s'incarica la commissione sport di chiamare i rappresentanti e i vertici della società ACF Fiorentina in audizione.
Fino ad adesso i vertici della Fiorentina hanno solo incontrato più volte sindaco e giunta ma mai sono venuti in commissione sport a relazionare sulla loro idea di stadio; Nardella è partito in quarta con l'idea del restyling e ha promesso un bando internazionale per il maxi progetto entro fine Aprile, ma è veramente quello che Commisso desidera? Mi piacerebbe insieme agli altri membri domandarglielo e ascoltarlo da lui presto in commissione, anche per dare lustro e dignità all'istituzione che rappresentiamo".
Questo l'intervento del capogruppo di Fratelli d'Italia Alessandro Draghi.
Redazione VN
Di Giorgi: "Franchi? Opera da mantenere anche se alcuni tifosi non sono d'accordo"
Di Giorgi parla del futuro del Franchi e della scelta di Nardella di dare nuova vita all'impianto
La deputata Rosa Maria Di Giorgi, intervenuta a Italia 7, ha parlato così del tema stadio Franchi
Redazione VN
https://www.violanews.com/video/di-giorgi-franchi-opera-da-mantenere-anche-se-alcuni-tifosi-non-sono-daccordo/ (https://www.violanews.com/video/di-giorgi-franchi-opera-da-mantenere-anche-se-alcuni-tifosi-non-sono-daccordo/)
Di Giorgi (PD): "Dal Recovery Fund 95 milioni per ristrutturazione Franchi"
Vi riportiamo la dichiarazione dell'On. Rosa Maria Di Giorgi, capogruppo Pd in commissione Cultura
"Sono particolarmente soddisfatta perché tra progetti che l'Italia presenterà all'UE per ottenere il finanziamento previsto dal Recovery (Plan Next generation Eu/ Recovery and resilience plan) ci sia anche la riqualificazione dello Stadio Franchi, all'interno del piano strategico Grandi attrattori culturali. Un obiettivo a cui con il sindaco Nardella lavoriamo da tempo, con la convinzione che si tratti di una strada non solo giusta ma anche percorribile, nel rispetto tanto dell'identità architettonica del monumento quanto della fruizione moderna del calcio.
Chiarita la questione dei finanziamenti ora si tratta di fare bene ed in fretta. Firenze e Campo di Marte hanno un'occasione straordinaria per riqualificare e ammodernare un intero quadrante della città, attraverso un piano di opere pubbliche che vale nel complesso 500 milioni, tramvia e parcheggi compresi.
Convinti dell'ottimo e tempestivo lavoro svolto dalle amministrazioni pubbliche auspichiamo che l'ACF Fiorentina riveli quanto prima cosa intenda fare, per collaborare insieme a vantaggio della città e della squadra".
Redazione VN
Ufficiale: il Franchi sarà finanziato con le risorse del Recovery Fund
Confermato il piano del comune per il Franchi, le parole di Nardella
È ufficiale, come riportato dal sito del comune di Firenze, lo stadio Artemio Franchi è stato inserito tra i 14 progetti che saranno finanziati con le risorse del PNRR previste nel Fondo complementare del Piano strategico grandi attrattori culturali. Per la riqualificazione dello stadio progettato da Pierluigi Nervi è previsto un finanziamento di 95 milioni di euro.
"A questo punto - ha dichiarato il sindaco Dario Nardella - possiamo partire nel giro di poche settimane con la pubblicazione del bando per il concorso internazionale di progettazione. È un'ottima notizia che conferma l'impegno del Ministero della Cultura, che oltre a vincolare questo monumento, si è attivato per trovare le risorse che consentiranno di renderlo moderno e funzionale".
Redazione VN
Toccafondi (IV): "Dopo il Recovery serve collaborazione ACF-Comune"
Il commento dell'onorevole fiorentino di Italia Viva: "auspico una collaborazione tra Comune e Fiorentina"
Gabriele Toccafondi, membro della Camera dei Deputati per Italia Viva, ha commentato gli ultimi sviluppi relativi allo Stadio:
"Il Mibact rende noto che sono previsti 95 milioni di euro del Pnrr per lo storico stadio Artemio Franchi. Nonostante nel testo disponibile alla Camera non sia citato espressamente, nel comunicato il Ministero ha inserito lo stadio comunale tra i monumenti da tutelare e per il quale sono previsti 95 milioni di euro del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. A questo punto è assolutamente necessario un progetto per realizzare quanto previsto e quindi una collaborazione tra il Comune e la Fiorentina per comprendere quali siano le reciproche volontà, le tempistiche che riguardano l'arrivo delle risorse e la durata dei lavori."
Redazione VN
Guetta: "Franchi vittoria di Nardella. Ora Comune e ACF trovino una soluzione"
"Vorrei che questa vittoria non fosse contro Commisso, ma ci si mettesse ad un tavolino per trovare la soluzione migliore."
Il direttore del "Pentasport", David Guetta è intervenuto in diretta a Radio Bruno per commentare la notizia riguardante l'inserimento del Franchi all'interno del Recovery Fund:
"Con questa ufficialità ogni progetto al di fuori dello stadio Franchi viene chiuso. Niente Campi Bisenzio o altro, a questo punto è presumibile che lo stadio rimarrà il Franchi. Senza togliere un euro alla collettività 95 milioni di euro vanno allo stadio. Una vittoria notevolissima del sindaco Nardella, sulla quale non ci credeva nessuno. Avevamo dubbi anche sulla capienza superiore ai 40.000, invece anche questa è stata da poco confermata. Mai avrei pensato che una cifra così importante venisse investita sul Franchi. Vorrei che questa vittoria non fosse contro Commisso, ma ci si mettesse ad un tavolino per trovare la soluzione migliore. Commisso avrà uno stadio molto diverso rispetto a quello attuale. A sorpresa lo stadio verrà rifatto con i fondi europei. Nessuno ci avrebbe scommesso un euro. Se non fosse stato un monumento nazionale non avremmo avuto accesso a questo provvedimento. Il problema è che le risorse previste dalla Fiorentina datate 2008 per dare ai viola 40-50 milioni l'anno difficilmente arriveranno. Le istituzioni viola e quelle della città devono tornare a parlarsi, perchè siamo ad uno snodo cruciale."
Redazione VN
Nardella: "Franchi, bando quasi pronto. Faremo tutto entro 5 anni"
Il sindaco di Firenze: "E' un progetto di riqualificazione urbana complessivo che ridarà vita all'intero quartiere di Campo di Marte"
Con una nota audio inviata al Pentasport di Radio Bruno, il sindaco di Firenze Dario Nardella commenta così l'inserimento dello stadio Franchi all'interno del Recovery Fund:
"L'ufficialità della notizia è una spinta straordinaria per andare avanti nella riqualificazione del Franchi. Siamo quasi pronti per pubblicare il bando internazionale, mi auguro che partecipino architetti illustri di tutto il mondo. Il progetto riqualificazione riguarda tutto il quartiere, ci sono tutti i soldi per avere infrastrutture adeguate. Inoltre abbiamo già la disponibilità economica per la linea tranvia che si incrocierà con la fermata di Campo Marte. Sarà possibile raggiungere l'impianto con numerosi mezzi pubblici. Ed oltre a questo realizzeremo un grande parcheggio. E' un progetto di riqualificazione urbana complessivo che, quindi, ridarà vita all'intero quartiere di Campo di Marte. Lo Stadio sarà la punta di diamante ma non mancheranno aree verdi, infrastrutture e parcheggi. Siamo contenti, ci dobbiamo rimboccare le maniche per far sì che questi soldi siano spesi bene e al più presto. Per i tempi che impone il Recovery, entro 5 anni dovremo finire tutto".
Redazione VN
Ordine degli Ingegneri Firenze: "Soddisfatti per la scelta del Recovery Fund"
Il comunicato stampa con le parole del Presidente Fianchisti
"Esprimiamo soddisfazione per la scelta di destinare parte dei fondi del Recovery Fund allo stadio Artemio Franchi di Firenze. Un'opera di valore storico e artistico, che necessita di una ristrutturazione importante per continuare ad ospitare eventi sportivi e culturali di rilievo, mantenendo al tempo stesso intatte le sue caratteristiche architettoniche originarie". Così Giancarlo Fianchisti presidente dell'Ordine degli Ingegneri della provincia di Firenze. "Leggiamo di una pubblicazione in poche settimane del bando per il concorso di progettazione ed è un'altra notizia positiva che dimostra concretezza e fa ben auspicare sulle prossime tempistiche. Sarà un intervento importante non solo per ridare prestigio al lavoro di Pierluigi Nervi, ma anche per riqualificare il quartiere di Campo di Marte. Crediamo che possa essere solo il primo passo di un più ampio piano di interventi che coinvolga nei prossimi anni anche le infrastrutture e gli edifici circostanti".
"Un plauso a chi ha creduto e avuto il coraggio di portare la questione dello stadio Franchi fino ai tavoli del Ministero. Con questa decisione - aggiunge Fianchisti - si chiude probabilmente una discussione che si protrae ormai da anni e si apre una fase di rinnovamento che siamo certi potrà essere positiva per la cittadinanza, lo sport e l'economia locale".
Redazione VN
Nuovo Franchi, il piano del Comune: 8 mesi per il progetto preliminare
Starà poi alla Fiorentina stabilire se il nuovo impianto sarà congruente alle esigenze della proprietà
L'annuncio dell'investimento di 95 milioni di euro provenienti dal Recovery Fund per il restyling del Franchi è arrivato ieri; il Corriere Fiorentino, dopo aver riportato le parole di soddisfazione del sindaco Nardella e dei politici coinvolti, piazza le prossime pietre miliari sul percorso da seguire: nelle intenzioni di Palazzo Vecchio c'è il lancio del bando internazionale a maggio, quindi 8 mesi di valutazioni e a inizio 2022 il progetto preliminare per il nuovo stadio di Firenze. E della Fiorentina? Questo sta alla dirigenza viola, che non ha ancora commentato...
Redazione VN
Di Giorgi (PD): "Restyling Franchi garantirà uno stadio al passo coi tempi"
Le parole dell'onorevole
La parlamentare del Partito Democratico, Rosa Maria Di Giorgi,è intervenuto a Lady Radio per commentare l'ingresso del Franchi nel piano Recovery Fund. Queste le sue parole:
"Questo impianto è stato considerato tra gli attrattori culturali nel nostro paese. E' un passaggio importante perchè il Franchi potrà essere ristrutturato mantenendo le parti importanti dello Stadio, grazie all'emendamento sul decreto semplificazione, ma allo stesso tempo considereremo la sostenibilità economica e la fruizione. C'è la possibilità di avere un restyling importante per rendere questa struttura al passo con i tempi. Dalla copertura ad altre migliorie per garantire ai frequentatori un impianto moderno. Può essere realizzato un bellissimo nuovo monumento a disposizione della nostra città. Fondi pubblici? Sì sono fondi pubblici, ma certamente non vanno a togliere fondi a bilancio del Comune di Firenze. Sono fondi aggiuntivi a disposizione delle opere sul quale c'è un investimento dell'unione europea. Non ci sono risorse che verranno tolte ai servizi della città. Concessione di 99 anni per la Fiorentina? Non è compito mio rispondere. Auspico, però, che ci sia una valutazione seria da parte della Fiorentina perchè le condizioni ci possono essere. Per tutti noi che vogliamo mantenere i viola a Campo di Marte e che abbiamo fatto di tutto per quello ci auguriamo questo è il nostro auspicio. Credo sia abbastanza naturale decidere per la Fiorentina di restare in quell'area. Penso che questo possa essere un punto di svolta in questa vicenda".
Redazione VN
Franchi, accordo Comune e Ordine Architetti sul concorso di progettazione
Il comunicato che sancisce l'accordo tra Comune di Firenze e Consiglio dell'Ordine degli Architetti di Firenze sulle modalità del concorso di progettazione
Il comunicato stampa dell'organo fiorentino che vi proponiamo in seguito in versione integrale:
Un concorso di progettazione a due gradi su piattaforma on line per il restauro dello stadio Franchi e la connessa riqualificazione del Campo di Marte. È la modalità che sarà utilizzata garantendo qualità del progetto e snellimento delle procedure nel rispetto del bene culturale oggetto dell'intervento e dei vincoli storico-artistici ad esso connessi, secondo i principi del Codice dei contratti. È quanto prevede l'accordo tra Comune di Firenze e Ordine degli Architetti di Firenze, che metterà gratuitamente a disposizione dell'Amministrazione la piattaforma concorsiawn.it, di cui si è dotato il Consiglio nazionale degli Architetti.
"Un primo e importante passo verso la definizione di un concorso di progettazione destinato a cambiare il volto di una parte della nostra città - ha detto l'assessore all'Urbanistica Cecilia Del Re -, e che avrà un'eco e una partecipazione da tutto il mondo. Si tratta infatti di una grande occasione non solo per la rigenerazione urbana del nostro territorio, ma anche per tanti professionisti che potranno cimentarsi in un progetto ambizioso per il naturale richiamo che la Città di Firenze ha e per l'intervento su un bene culturale come quello dell'architetto Nervi. Ci fa piacere intraprendere questo percorso insieme all'Ordine degli Architetti di Firenze, che ringraziamo per la disponibilità a concederci l'uso della piattaforma informatica per lo svolgimento del concorso in pieno anonimato, secondo i principi del codice dei contratti pubblici. Un membro della giuria sarà poi designato nell'ambito di una terna di soggetti da loro proposti; infine vi è il reciproco impegno a promuovere il concorso, non solo nella fase di apertura, ma anche una volta che sarà concluso per raccontare i migliori progetti pervenuti in un'ottica di crescita collettiva della cultura sui temi della rigenerazione urbana".
"Un modello di concorso che promuove la qualità degli interventi attraverso una piattaforma sempre più utilizzata dalle amministrazioni locali – ha detto l'assessore ai Lavori pubblici Titta Meucci -, ponendosi come elemento di semplificazione delle procedure nel momento in cui si va a ristrutturare un bene di valore culturale. Ma anche un'occasione per promuovere un momento di crescita della cultura collettiva sui temi dell'architettura e della trasformazione delle realtà urbane e territoriali. Una collaborazione che abbiamo cercato e portato avanti con l'Ordine degli architetti e che oggi arriva a un risultato importante".
"Abbiamo da sempre promosso il concorso di progettazione come migliore strumento per ottenere in tempi brevi un progetto capace di soddisfare tutte le esigenze – ha detto il presidente dell'Ordine degli Architetti di Firenze Pier Matteo Fagnoni -. Siamo contenti della scelta del Comune di Firenze di utilizzare la piattaforma informatica messa a disposizione del Consiglio Nazionale degli Architetti attraverso gli ordini provinciali. Il risultato del concorso internazionale di progettazione sarà la risposta a tutti gli appelli che nel corso dell'ultimo anno sono stati fatti per la salvaguardia di una delle opere italiane più importanti manifesto dell'architettura moderna. L'Ordine degli architetti si rende quindi disponibile per supportare il Comune nella stesura del bando e si augura che, assieme a tutti i soggetti che fino ad oggi hanno partecipato al dibattito sull'infrastruttura di Pier Luigi Nervi, si possano definire le linee guida necessarie ad ottenere il miglior progetto che renda nuovamente Firenze orgogliosa di possedere un'opera straordinaria, consapevole della grandezza di questo monumento, con l'opportunità di traguardarne la memoria nell'era contemporanea".
Obiettivo dell'accordo tra Comune di Firenze e Ordine degli Architetti di Firenze è quello di mettere in campo iniziative di collaborazione e supporto per la realizzazione del concorso di progettazione, tenendo anche conto dell'importanza del bene culturale oggetto di intervento e della recente integrazione del vincolo storico-artistico sullo stadio Artemio Franchi. A tal fine, l'Ordine metterà a disposizione del Comune di Firenze, gratuitamente e per tutta la durata del concorso, un'apposita piattaforma informatica (concorsiawn.it) sulla quale svolgere il concorso in pieno anonimato, secondo i principi del Codice dei contratti pubblici. Inoltre, fornirà consulenza nella stesura del bando, contribuendo anche alla promozione nazionale e internazionale del concorso. La giuria, da nominare nel rispetto delle professionalità e dei tempi previsti dalla normativa, sarà composta da almeno cinque membri di chiara fama, esperti sul tema del concorso, di cui uno nominato nell'ambito di una terna di soggetti designati dall'Ordine. I progetti ammessi alla seconda fase e i primi 10 migliori non ammessi, saranno pubblicizzati attraverso una mostra che sarà realizzata dopo la conclusione del secondo grado del concorso. Ai concorrenti ammessi alla seconda fase sarà corrisposto un premio. (sc)
Redazione VN
Pierguidi: "Il Franchi rinnovato è importante per Firenze, ma la Fiorentina..."
L'opinione di Michele Pierguidi sul Franchi
Michele Pierguidi, presidente del quartiere 2 e del calcio storico e ora nuovo consigliere speciale alle tradizioni popolari del comune di Firenze, è intervenuto a Radio Bruno nel corso di A Pranzo col Pentasport: "Il Franchi è lo stadio di Firenze, averlo rinnovato è sicuramente un elemento importante per tutta la città. Avere un impianto moderno è sicuramente meglio rispetto ad uno stadio vecchio di 90 anni, è un grande orgoglio che tra queste opere ci sia lo stadio Franchi. I tempi sono molto stringenti, si parla di 2022 e di un concorso di idee per la zona di Campo di Marte. La tramvia potrà portare tanta gente e può risolvere problemi di viabilità. Avere uno stadio bello a Firenze non preclude altre cose, non so cosa abbia in mente la Fiorentina per il futuro. Vedo tante squadre con lo stadio di proprietà che sono indebitate, mi viene in mente il Tottenham. Io sono anche tifoso della Fiorentina, come amministratore sono felicissimo perché viene riqualificato lo stadio e la zona, io mi auguro che la viola possa rimanere sempre al Franchi, ma non sono nella testa dei dirigenti della Fiorentina. Immagino che il club voglia restare nell'attuale stadio. La società prenderà le migliori decisioni per il bene della Fiorentina".
Redazione VN
Il Franchi vince la lotteria del Recovery Plan. Addio a Campi Bisenzio?
Previsti 95 milioni per ristrutturare l'impianto di Nervi
Il Franchi vince la " lotteria" del Recovery Plan. Dopo mesi di polemiche e guerra fredda sul nuovo stadio Palazzo Vecchio - scrive Repubblica Firenze - porta a casa un colpo destinato a cambiare lo scenario: tra i 14 mega progetti di grandi attrattori culturali che accederanno ai finanziamenti europei del Recovery Fund spunta proprio lo stadio Franchi, la ristrutturazione con copertura e nuove curve dell'impianto di Nervi. Negli allegati del testo che ieri il premier Draghi ha illustrato alla Camera e che il 30 dovrà essere presentato ufficialmente all'Europa ci sono 95 milioni di euro per lo stadio fiorentino. Due terzi del possibile investimento di restyling fin qui ipotizzato dal Comune con la regia pubblica, dopo che il patron viola Rocco Commisso ha declinato l'idea di investire lui. E questa è una grossa svolta dal punto di vista delle risorse, perchè a questo punto quel che manca potrebbe essere ottenuto dal Comune con un mutuo. Ma non basta, perché anche sui tempi l'accesso ai denari europei comporta impegni stringenti: completamento delle opere entro il 2026 è uno dei criteri generali per gli asset del Recovery, che godrà pure di una legge speciale anti burocrazia.
(...)
Il piano di massima vale intorno a 150 milioni: nuovo Franchi con copertura, sottocurva chiusi con tamponature in vetro e adibiti a commerciale, nuovi parcheggi, nuove curve interne davanti alle attuali. A parte, riqualificazione del Campo di Marte, nuova viabilità e nuova tramvia, altri 300- 350 milioni.
A questo punto, visto che anche il governatore Eugenio Giani stracondivide l'operazione Franchi, Commisso mollerà l'opzione Campi Bisenzio? « La Fiorentina adesso è con le spalle al muro » annotano gli osservatori più ferrati in questa vicenda. Forse la prima occasione per parlarne potrebbe arrivare la prossima settimana, quando Giani e Nardella andranno in visita ai cantieri del Viola Park di Bagno a Ripoli.
Redazione VN
Franchi, la riqualificazione fa discutere: "No corsie preferenziali. E il Flaminio?"
Il finanziamento di 95 milioni per lo stadio cittadino non sta passando inosservato
Fa discutere la destinazione di 95 milioni di euro per la riqualificazione dello stadio Artemio Franchi. Una cifra che non rientra direttamente nel Recovery Fund, ma che farebbe parte del Fondo complementare nazionale. E le reazioni politiche non mancano.
"Ci meraviglia non poco che lo stesso trattamento del Franchi non sia stato riservato al Flaminio di Roma, il quale, versando da anni in uno stato di profondo abbandono, necessita di un intervento ben più urgente", la nota congiunta di Claudio Barbaro (senatore di Fratelli d'Italia), Fabrizio Ghera (capogruppo FdI alla Regione Lazio) e Andrea De Priamo (capogruppo FdI in Campidoglio).
Perplessità anche dal Movimento 5 Stelle. "I 95 milioni del governo per il Franchi sono di certo un bene perché vanno a vantaggio dello sport, ma non mi sembra ci sia dietro una strategia complessiva. Un finanziamento del genere avrebbe potuto essere diffuso. Non si possono dare corsie preferenziali, nemmeno nel caso di stadi importanti come il Franchi, bisogna pensare a tutto lo sport", ha affermato Simone Valente, ex sottosegretario e punto di riferimento pentastellato in tema di sport. Lo riporta Gazzetta.
Redazione VN
Galli avverte: "Il Franchi sarà finanziato dai soldi degli italiani"
Giovanni Galli precisa che "i famosi 95 milioni rientrano infatti nello scostamento del nostro bilancio interno"
"Al contrario di alcuni esponenti della Sinistra che plaudono alla generosità dell'Europa, leggi Recovery Fund, nei confronti dello stadio Franchi- afferma Giovanni Galli, Consigliere regionale della Lega - vado doverosamente controcorrente, perché i famosi 95 milioni di euro destinati al restauro dell'impianto sportivo che va necessariamente recuperato e messo in sicurezza, in realtà proverranno da quelli presenti nello scostamento di bilancio; in parole povere, sono soldi targati Italia e non certamente un aiuto europeo. Non comprendiamo, dunque perché se c'è un imprenditore pronto ad investire 300 milioni di euro per un nuovo impianto, si debba, invece, chiedere a tutti gli italiani un oneroso sacrificio pari a svariate decine di milioni da destinare al restauro della stessa struttura. Oltre a ciò- conclude Giovanni Galli- siamo ora curiosi di leggere il bando annunciato da Nardella per capire come intenderà rendere appetibile lo stesso impianto; ma, questa, è un'altra storia, su cui torneremo in seguito....".
Redazione VN
Commisso-Nardella, prove di riavvicinamento. Presto un meeting al Viola Park
Con il progetto del restyling del Franchi sempre più avviato, sembra inevitabile un nuovo coinvolgimento di Commisso
Con l'opzione Campi Bisenzio che appare ormai quasi impossibile da percorrere, scrive Repubblica, Commisso adesso dovrà riprendere il dialogo con le istituzioni. L'obiettivo è fare chiarezza sulle questioni irrisolte/dubbi inerenti al Franchi restaurato. Il patron Viola, riporta il quotidiano, la prossima settimana incontrerà il sindaco Nardella insieme al governatore Giani al Viola Park a Bagno a Ripoli. Un contatto tra emissari viola e Palazzo Vecchio è già avvenuto, si tenterà un accordo concreto più avanti. L'obiettivo è tentare di lavorare nuovamente insieme per il bene della Fiorentina.
Redazione VN
Franchi: si delinea la strategia del comune, ma Commisso resta freddo
Si delinea la la road map del Franchi, l'iter e le tempistiche
Come riportato questa mattina dall'approfondimento di Repubblica, grazie ai 95 milioni garantiti dal Recovery Fund la road map del Franchi è adesso delineata. Il bando di concorso internazionale sarà pubblicato entro metà maggio. Il progetto vincitore potrebbe essere presentato a primavera 2022. Quindi subito progettazione definitiva e partenza dei cantieri tra fine 2023 e inizi 2024. L'ambizione è quella di inaugurare il nuovo stadio nel 2026.
I grandi nomi internazionali dell'architettura stanno già guardando con attenzione a Firenze, riporta il quotidiano, da Piano a Boeri, da Meis a Foster. C'è anche Casamonti, uomo fidato di Commisso. Al progettista, oltre al lavoro sullo stadio, sarà richiesto anche un concept del nuovo Campo di Marte, tra mobilità, spazi commerciali e culturali. Un rinnovamento totale del quartiere. Tuttavia Commisso al momento non appare per nulla interessato ad un ruolo da protagonista nell'operazione. Troppi gli interrogativi posti dal patron ancora senza risposta. Quest'ultimi relativi al futuro affitto del nuovo impianto, la gestione degli spazi commerciali e le tempistiche di realizzazione.
Redazione VN
Bellinazzo: "Assurdo disincentivare Commisso e usare 95mln pubblici per Franchi"Franchi e Campi Bisenzio, il giornalista s'interroga: "Perché usare le risorse del Recovery Fund per non fare un nuovo stadio?"
Continua a far discutere la scelta di destinare una parte dei soldi del Recovery Fund per il riammodernamento del Franchi. L'ultima voce a riguardo in ordine temporale è quella di Marco Bellinnazzo, giornalista del Sole 24 Ore. Questo il suo pensiero su Twitter: "Solo a me pare assurdo che a Firenze si sia disincentivato un privato a investire 250 milioni per un nuovo stadio e si useranno 95 milioni del Recovery Fund (pubblici) per ristrutturare il Franchi (somma peraltro insufficiente a renderlo redditizio)?".
Redazione VN
Franchi ristrutturato, a chi giova?
Una riflessione sulla recente decisione di destinare 95 milioni di euro per la ristrutturazione dello stadio Franchi.
Gli antichi romani ammonivano spesso dicendo 'cui prodest' ovvero 'a chi giova' e noi oggi lo vogliamo riproporre in funzione della notizia ormai ampiamente risaputa che tra i fondi destinati dallo Stato al recupero delle opere d'arte ci sono anche 95 milioni di euro per la ristrutturazione del Franchi. Ovviamente a Firenze non potevano mancare le polemiche sull'operazione portata avanti da Dario Nardella con l'aiuto del Governo. Molto hanno pensato che tutti quel soldi sarebbero potuti servire per sistemare altro a Firenze, ma non è proprio così perché il 95 milioni fanno parte di quanto è stato destinato al "Piano strategico grandi attrattori culturali", che fa capo al Mibac il tutto insieme a grandi opere centrali per il futuro di intere città: si va dal potenziamento della Biennale di Venezia al Parco archeologico sull'Appia antica di Roma, dal porto vecchio di Trieste al Waterfront di Reggio Calabria. Un totale di circa un miliardo e mezzo per 14 progetti. Fra cui appunto il Franchi, unico stadio. Ergo se Franceschini non avesse inserito la ristrutturazione del Franchi in questo 'pacchetto' Firenze non avrebbe avuto altro in cambio.
Il punto però è un altro: una volta che, conoscendo la burocrazia italica notoriamente dal passo lento e cadenzato, il Franchi subirà fra molto anni un deciso miglioramento, questo farà il gioco della Fiorentina e del suo patron Commisso? E qui credo di non sbagliarmi nel rispondere di no. Se Commisso dovesse decidere di restare al Franchi avrebbe sempre uno stadio in concessione per il quale pagare un affitto e non uno stadio di proprietà che il patron avrebbe desiderato per vari motivi. Il primo è quello dei poter inserire nell'asset societario una proprietà immobiliare di un certo valore economico capace di dare più respiro al valore societario. Il secondo motivo è che uno stadio di proprietà genera profitti (magari non da subito) ma non obbliga a pagare un affitto annuale. Il terzo motivo non è economico ma riguarda la comodità dei tifosi che sicuramente potranno trarre giovamento dalle migliorie che verranno fatte sul Franchi che comunque retterà pur sempre uno stadio costruito negli anni 30 del ventesimo secolo, ovvero quasi cento anni fa. Uno stadio costruito ex novo avrebbe sicuramente un criterio completamente diverso di far godere la partita ai tifosi e non solo magari delle curve più vicine e qualche posto coperto in più.
Allora eccoci al titolo: a chi giova avere uno stadio Franchi rimesso a nuovo con i soldi del Mibac? Certamente i tifosi potranno avere maggiori comodità e questo non dovrebbe essere in dubbio, ma la vera vittoria è quella del Sindaco Dario Nardella che si potrà vantare (giustamente) di aver riportato il Franchi a nuovo senza far spendere una lira al Comune e quindi alla cittadinanza. E nell'ipotetico incontro tra lui e Rocco Commisso adesso il cerino è nelle mani del patron italo americano che dovrà decidere se accettare un Franchi tirato a lucido ma non di sua proprietà oppure continuare nella sua ricerca di un terreno per costruire uno stadio tutto suo per la Fiorentina.
Saverio Pestuggia
Nardella:" Faccio tutto per il bene della Fiorentina. Franchi? Ha vinto Firenze"
Nardella sul restyling del Franchi: "E' la vittoria di Firenze"
Il sindaco di Firenze Dario Nardella è intervenuto a Rtv38 dove ha toccato il tema legato allo stadio Franchi, inserito nel Recovery found: "E' una vittoria di Firenze. Lo Stato ha messo la faccia su un progetto che è di grande livello culturale. Vorrei rispondere ad alcune critiche sul fatto che si usino questi soldi per uno stadio ricordando che tali risorse fanno parte di un fondo dedicato proprio al patrimonio culturale. Il nuovo stadio sarà dieci volte più funzionale e interessante dal punto di vista dei servizi e delle attività commerciale rispetto a quello di ora. Ho sempre mantenuto un ottimo rapporto con la Fiorentina e con Commisso in particolare: ci siamo visti anche qualche giorno fa, ci rivedremo a breve. Quello che io faccio, lo faccio per la città e lo faccio anche per la Fiorentina".
Redazione VN
Tramvia, ok alla linea per Rovezzano: nel progetto il parcheggio per lo Stadio
L'assessore Giorgetti: "Per la zona dello stadio e per l'area sportiva la tramvia porterà in dote circa 3.000 posti auto a servizio dei residenti e di chi usa le strutture sportive."
Questo il comunicato integrale del Comune di Firenze che sancisce il via libera della giunta per la progettazione della linea per Rovezzano. Nel progetto è previsto un parcheggio da 3.000 posti a Campo di Marte e un altro scambiatore al capolinea di Rovezzano:
"Ancora un passo avanti per il sistema tranviario fiorentino e per la riqualificazione di tutta l'area di Campo di Marte. La giunta ieri ha approvato, su proposta dell'assessore alla Mobilità Stefano Giorgetti, gli indirizzi per la progettazione definitiva della linea 3.2.2 piazza Libertà-Rovezzano. Progettazione che sarà a cura della Tram di Firenze, come da contratto di concessione. E tra le indicazioni emerse nel corso di approfondimenti alla progettazione che si sono svolti tra gli uffici comunali, del Quartiere 2 e i tecnici di Tram, la previsione di due grandi parcheggi scambiatori: il primo da 3.000 posti a Campo di Marte a servizio anche dell'area sportiva e dello stadio. E il secondo al capolinea di Rovezzano, dove sorgerà l'hub intermodale collegato direttamente al Viadotto Marco Polo grazie al prolungamento già in corso di progettazione. "La realizzazione di una infrastruttura così importante rappresenta l'occasione anche per riqualificare interi pezzi di città, ad iniziare dalla viabilità e della sosta- sottolinea l'assessore Giorgetti -. Per la zona dello stadio e per l'area sportiva la tramvia porterà in dote circa 3.000 posti auto a servizio dei residenti e di chi usa le strutture sportive. Senza dimenticare la vocazione di interscambio tra mezzi di trasporto su ferro e su gomma già presente nella zona di Campo di Marte e che con la tramvia diventerà ancora più forte". Il grande parcheggio da circa 3.000 posti si prevede sia realizzato su area ferroviaria e proprio per agevolare il più possibile l'intermodalità tramvia-mezzi privato, è prevista in prossimità la fermata "Piscina" della tramvia. Il secondo grande parcheggio sarà realizzato al capolinea di Rovezzano dove sorgerà un grande hub intermodale. Un nodo di interscambio ferro-gomma che sarà collegato direttamente al Viadotto Marco Polo. É in corso di progettazione il prolungamento del viadotto fino a via della Chimera che prevede anche il sottoattraversamento della linea ferroviaria. Grazie a questo collegamento chi arriva dall'autostrada potrà lasciare l'auto e raggiungere con la tramvia lo stadio e altre zone della città. Tra gli altri indirizzi ai progettisti anche quello di studiare l'allargamento di via del Mezzetta come alternativa per la corsia sud a via del Gignoro dove sarà realizzata la sede tranviaria. Per quanto riguarda la linea 3.2.2 piazza della Libertà-Campo di Marte-Rovezzano, si tratta di circa 6 chilometri con 15 fermate. Rappresenta la prosecuzione della 3.2.1 Bagno a Ripoli-Libertà e che, una volta completati i cantieri dei due rami, si svilupperà su circa 14 chilometri dotando tutta la zona sud di un sistema di trasporto pubblico efficiente, efficace ed ecologico collegato, grazie alle altre linee, anche al centro storico, Careggi e l'Aeroporto solo per citare i più importanti. Il progetto preliminare ha un costo di 260 milioni di euro di cui 10 milioni di euro stanziati dal Comune e 250 milioni finanziati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti."
Redazione VN
VIDEO VN – Giani sul Franchi: "Visto interesse della Fiorentina"
Il Presidente della Toscana Eugenio Giani all'uscita dall'incontro con Commisso e Nardella
Alessandro Guetta
https://www.violanews.com/video/video-vn-giani-mi-e-piaciuto-il-progetto-del-nuovo-franchi/ (https://www.violanews.com/video/video-vn-giani-mi-e-piaciuto-il-progetto-del-nuovo-franchi/)
Giani: "Nuovo Franchi? Ho visto Commisso molto interessato al progetto"
Le parole del presidente della Regione Toscana
Eugenio Giani, presidente Regione Toscana, ha parlato ai cronisti presenti all'esterno di Palazzo Vecchio sulla questione stadio Franchi:
"Non avevo mai visto come i tecnici del Comune di Firenze, in collaborazione con coloro che hanno compilato le prime analisi di fattibilità della Fondazione Cassa di Risparmio, hanno fatto questo progetto, molto interessante e compatibile con le prescrizioni della Sovrintendenza. Commisso l'ho visto molto interessato rispetto al passato, rispetto al passato dove invece aveva parlato con molta resistenza dell'ipotesi ristrutturazione del Franchi.
Io dovevo solo vedere il progetto, la fase di interlocuzione per una partecipazione collettiva tra Comune, Cassa di Risparmio e Commisso si sviluppa tra loro, preferisco non esserci perché non è di mia competenza. Ho visto interesse da parte della Fiorentina.
Franchi in vantaggio su Campi Bisenzio? Non possiamo fare ipotesi di questo genere. Oggi veniva presentata un'ipotesi progettuale che s'inserisce in un'area nella quale si parla di tramvia, parcheggi e collegamenti pedonali, oltre alla compatibilità ambientale e alla riqualificazione del quartiere. Sta venendo fuori un'idea di città molto interessante".
Alessandro Guetta
FOTO VN – Anche Giani a Palazzo Vecchio con Commisso e Nardella
All'incontro a Palazzo Vecchio fra Rocco Commisso e Nardella è arrivato anche il Governatore della Regione Toscana Eugenio Giani. Ecco le foto della nostra redazione.
(https://prd-images2-gazzanet.gazzettaobjects.it/uDK0BkEfeET46xtzrXmDvAE2zBg=/full-fit-in/528x329/smart/filters:format(webp)/www.violanews.com/assets/uploads/202105/93beb5194c1bb5692b6a6ab3dafbe314.jpg)
Alessandro Guetta
VIDEO VN – Giani sul Franchi: "Visto interesse della Fiorentina"
Il Presidente della Toscana Eugenio Giani all'uscita dall'incontro con Commisso e Nardella
Alessandro Guetta
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VIDEO VN – Commisso a Palazzo Vecchio incontra Nardella
Dopo una calda mattinata Commisso va a Palazzo Vecchio per incontrare il sindaco Nardella. Le immagini del suo arrivo
Federico Targetti
https://www.violanews.com/video/video-vn-commisso-a-palazzo-vecchio-incontra-nardella/
VIDEO VN – Commisso lascia Palazzo Vecchio senza rilasciare dichiarazioni
Il presidente viola oggi si è incontrato con il sindaco di Firenze Dario Nardella, sul tavolo anche il progetto del nuovo Franchi
Alessandro Guetta
https://www.violanews.com/video/video-vn-commisso-lascia-palazzo-vecchio-senza-rilasciare-dichiarazioni/
Vertice sullo stadio Franchi: stavolta Commisso non dice di no
L'incontro è servito a dare a Commisso le prime indicazioni su come sarà strutturato il concorso internazionale sul Franchi
Sulle pagine de La Nazione trova spazio anche l'incontro di ieri tra il sindaco sulla riqualificazione dello stadio Franchi. Due ore dense e pesanti quelle che hanno visto attorno allo stesso tavolo da un lato il sindaco Dario Nardella e il direttore generale del Comune Giacomo Parenti e dall'altra Commisso, sui figlio Joseph e il direttore della comunicazione Alessandro Ferrari. Ma all'incontro erano presenti anche il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio Luigi Salvadori, il direttore Gabriele Gori e il presidente della Camera di Commercio Leonardo Bassilichi.
Un incontro che è servito a dare a Commisso le prime indicazioni su come sarà strutturato il concorso internazionale di cui il Comune pubblicherà il bando entro la fine del mese. Toni che sembra siano stati se non altro interlocutori, come ha confermato Eugenio Giani (unitosi in corsa alla riunione): "Ho visto Commisso molto interessato rispetto al passato".
Redazione VN
Restauro del Franchi, il sondaggio dei fiorentini: ok, ma non è la priorità
I cittadini esprimono un apprezzamento ma credono che la città abbia bisogno anche di altre opere
Nell'edizione odierna di Repubblica Firenze troviamo i risultati di un sondaggio sulle preferenze dei cittadini fiorentini per quanto riguarda le opere pubbliche. I dati, raccolti da Quorum e You Trend, riguardano anche la riqualificazione dello stadio Franchi. Su 802 intervistati, il 56,1% opta per un restauro dell'impianto già presente contro il 31,4% che preferisce un nuovo stadio in un altro Comune. Tuttavia, continua il quotidiano, "quando si parla di opere pubbliche in generale lo stadio è all'ultimo posto: prima c'è la tramvia ( 0,61 in un indice che va da 0 a 1), poi la nuova pista dell'aeroporto ( 0,54), la nuova stazione dell'Alta Velocità ( 0,46) e infine lo stadio ( 0,25)".
Redazione VN
Franchi: passi avanti, tra Commisso e Nardella clima disteso
Il vertice andato in scena ieri sul restyling dello stadio Franchi sembra sancire il riavvicinamento di Commisso e Nardella
"Un incontro interlocutorio ma positivo" - così il Corriere Fiorentino definisce il vertice di ieri. Andato in scena a Palazzo Vecchio tra Rocco Commisso e il sindaco Dario Nardella. Argomento il restyling dello stadio "Franchi" con i soldi del Recovery Fund, sul quale né il patron viola né il primo cittadino hanno rilasciato dichiarazioni, al termine del summit. Nella "Sala d'Arme" erano presenti inoltre il direttore generale del Comune Giacomo Parenti e i presidenti della Camera di Commercio e di Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, Leonardo Bassilichi e Luigi Salvadori.
Pare che Commisso si sia convinto dell'utilità del progetto per la Fiorentina e per il quartiere di Campo di Marte. I lavori dovranno iniziare entro la fine del suo mandato, nel 2024. Gli architetti che parteciperanno dovranno presentare in una prima fase un progetto di idee. L'assegnazione definitiva dovrà avvenire entro il 2023 per far iniziare i lavori entro la fine del mandato appunto. Un punto cruciale per il patron viola riguarda la metratura dell'area commerciale, legata al bando. Il clima è tornato disteso e le parti sono tornate a parlarsi, un segnale molto positivo per Firenze come ha spiegato il presidente della Regione Giani, all'uscita.
Redazione VN
Franchi, Toccafondi: "Ministero ha confermato le risorse e il cronoprogramma"
Le parole del deputato fiorentino di Italia Viva su quello che sarà il nuovo stadio Franchi
"Il Mibact, rispondendo alla mia interrogazione odierna, ha confermato l'intervento economico sullo stadio Franchi di 95 milioni attraverso il Pnrr e di 13 milioni del comune di Firenze. Ha, inoltre, illustrato il cronoprogramma della riqualificazione che dovrebbe finire entro dicembre 2025" come dichiarato oggi da Gabriele Toccafondi, deputato fiorentino di Italia Viva, nel corso della trasmissione "Parliamoci chiaro" su LadyRadio.
"Lo stadio Franchi progettato nel 1929 dall'ingegnere Pier Luigi Nervi è un bene artistico e quindi tutelato in quanto di alto valore storico artistico e architettonico, come ribadito dal Ministero per i beni culturali. Indicato tra le opere più importanti del 900. Un patrimonio culturale tutelato, quindi, come sottolineato dalle sovrintendenze. Giusto allora che il governo lo abbia inserito tra i 14 progetti strategici inseriti nel Pnrr per i grandi attuatori culturali. La risposta all'interrogazione odierna del Mibac conferma l'intervento economico di 95 milioni del Ministero attraverso il Pnrr e i 13 milioni del comune di Firenze ed indica un cronoprogramma che parte dalla progettazione entro settembre 2021, passa alla gara tra ottobre 2021 e marzo 2022 e la realizzazione e collaudo tra gennaio 2023 e dicembre 2025" ha continuato il deputato.
"Noi abbiamo sempre preferito la possibilità di un nuovo stadio salvaguardando alcuni elementi del Franchi e quindi di vedere investite risorse del privato, questa strada purtroppo non è stata percorribile. Bene, quindi, questo intervento del ministero. Non sarà un nuovo impianto ma almeno il Franchi verrà reso funzionale per noi tifosi" ha concluso Toccafondi.
Redazione VN
Nardella: "Prosegue l'impegno per il nuovo Franchi. Voglio cose giuste per ACF"
Nardella su Firenze e Fiorentina: "Voglio cose giuste. Con Commisso ci siamo salutati"
Il sindaco di Firenze Dario Nardella ha parlato ai microfoni di Radio Bruno: "Commisso? Ci siamo salutati prima della sua partenza è una persona combattiva e sanguigna, spero di rivederlo presto, mi parla sempre del suo amore per la città. Quello che mi preme è fare le cose giuste sia per la Fiorentina che per Firenze, per questo continuiamo con l'impegno sul nuovo Franchi, ormai mancano pochi giorni al concorso internazionale di progettazione".
Redazione VN
Guccione: "Avanti col nuovo Franchi, Commisso e la Fiorentina decideranno"
L'assessore allo Sport del Comune di Firenze sul nuovo Franchi, a margine dell'inaugurazione della "Corte dei Campioni"
L'assessore allo Sport del Comune di Firenze Cosimo Guccione è intervenuto ai microfoni di Toscana Tv, a margine dell'inaugurazione della "Corte dei Campioni" nel Museo del Calcio di Coverciano:
"Il nostro obiettivo, come detto dal sindaco Nardella, è quello di fare del nuovo Franchi un luogo di cultura. Cercheremo di inserire anche degli spazi per ampliare il Museo del Calcio. Chi verrà al Franchi, da tifoso o spettatore, potrà visitare un museo con la storia della nostra Nazionale". Fiorentina coinvolta? "Decideranno Commisso e la proprietà viola, noi lavoriamo per far uscire velocemente il bando. Si tratta di un progetto veramente ambizioso per la nostra città. Parteciperanno tanti architetti di fama mondiale, a testimonianza dell'importanza del progetto".
Redazione VN
Nardella: "Tempi record per il nuovo Franchi, vi illustro l'iter verso il 2026"
Il sindaco di Firenze Dario Nardella ha parlato stamattina dei temi principali legati al progetto nuovo Franchi. Queste le sue dichiarazioni ai microfoni di Lady Radio: "Stiamo andando molto velocemente sul Franchi. Il bando è praticamente chiuso, nei prossimi giorni lo presenteremo. Voglio farlo a Roma, nella sala stampa Esteri perché Firenze è una delle città più conosciute al mondo. Un progetto come il restyling del Franchi è di interesse internazionale, siamo sicuri che parteciperanno tanti architetti, progettisti e ingegneri. Non solo italiani ma anche stranieri. Deve essere una grande occasione per la nostra città. Grazie al decreto sul PNRR potremo sapere anche quali saranno le regole, mentre i tempi sono confermati. Per utilizzare quei circa 100 milioni di euro per il Franchi dobbiamo appaltare i lavori entro la fine dei prossimi 30 mesi e l'opera deve essere terminata entro il 2026. Credo che siano tempi da record per la burocrazia italiana e andranno di pari passo con la linea di Bagno a Ripoli che vogliamo iniziare il prima possibile, anche in funzione del Viola Park. Spero entro la fine del mio mandato di chiudere la progettazione della linea di Campo di Marte e Rovezzano che servirà per lo stadio".
Sul nuovo Franchi pronto per la prima partita casalinga della stagione 2026/2027: "Dobbiamo farcela. Non è una cosa inverosimile perché stavolta i tempi li detta l'Europa. Meglio così perché il governo deve semplificare le norme e lo sta facendo".
Sulla data dell'uscita del bando: "E' questione di giorni, stanno mettendo a posto le ultime cose. Nell'arco di 2-3 giorni fisserò la conferenza stampa per presentarlo".
Redazione VN
Basile sul bando del nuovo Franchi: "Pessina e Nervi fuori, decisione legittima"Così il giornalista sul suo profilo Facebook
Massimo Basile, noto giornalista e tifoso viola, accoglie con favore la possibilità che Nervi e Pessina possano rimanere fuori dal board per il nuovo stadio Franchi. "Ostinata difesa del passato", attraverso un post sul suo profilo Facebook dice la sua su questa possibilità.
https://www.facebook.com/massimo.basile.9/posts/10225068307391249Redazione VN
Bando del nuovo Franchi, tutto pronto. Ma le tensioni non mancano
Alcuni attriti sono emersi nelle ultime ore ma non dovrebbero esserci grosse frenate
Nell'edizione odierna di Repubblica Firenze troviamo un aggiornamento per quanto riguarda il nuovo stadio Franchi. Da Palazzo Vecchio annunciano che presto il bando sarà pubblicato ed il Comune ha grandissime aspettative. Il primo cittadino Nardella si augura che partecipino i grandi dell'architettura internazionale. Qualche nome è già circolato: si parla di Piano, Boeri, Meis, Foster o Casamonti. Tuttavia, va registrata anche qualche tensione emersa nelle ultime ore.
"Proprio oggi un incontro tra l'assessora all'urbanistica Cecilia Del Re e il presidente degli architetti fiorentini Matteo Fagnoni dovrebbe dire l'ultima parola sull'uso o meno della piattaforma nazionale dell'Ordine per il concorso. La faccenda sembrava fatta invece c'è stato qualche problema e non è detto che sarà usato il sistema 'concorsiawn. it'. E anche con l'associazione 'Nervi Project', guidata dal nipote di Nervi, Marco, le acque sono agitate: nella giuria a 5 è scattata una corsa pazzesca per entrare e un posto per un membro scelto dagli eredi del progettista del Franchi non è per ora saltato fuori, con loro somma ira. Ma non è una questione di " poltrone", assicura l'associazione: il punto è che tipo di ruolo si intenda darle come soggetto garante della qualità del progetto, si spiega. Su questo punto un'intesa non c'è. Ma il conto alla rovescia può scattare." Questo quanto scrive il quotidiano.
Comunque, sarà una gara internazionale di grande prestigio con il Franchi che si appresta a ricevere un restyling totale. Per i tempi si parla del 2025, massimo 2026, per rientrare correttamente nel Recovery Plan. Da capire quando il numero uno Viola Rocco Commisso deciderà di scendere in campo.
Redazione VN
Nardella: "Domani la data del bando. Sarà simile a stadio Besiktas"
Così il sindaco di Firenze ai microfoni di Radio Bruno
Dario Nardella ha parlato ai microfoni di Radio Bruno nella trasmissione Il Pentasport. Queste le dichiarazioni del primo cittadino Fiorentino:
"Sono in Turchia ad un incontro col sindaco di Instanbul. Sono a Besiktas e sono venuto a visitare lo stadio della squadra che ha vinto il campionato turco. Lo stadio, la Vodafone Arena, ha caratteristiche simili a quelle che vorremmo per il nuovo Franchi. Hanno fatto un grande intervento di restauro di cui mi sono fatto spiegare i dettagli. Un progetto molto funzionale. C'è anche la possibilità di avere buoni introiti, Vodafone paga 8 milioni all'anno al Besiktas per il nome dello stadio. Ci sono ristoranti e servizi, la posizione è simile a quella del Franchi. L'investimento per il restauro fu di 110 milioni di Euro. Altra cosa, domani mattina avremo l'ultimo briefing coi tecnici e daremo la data della pubblicazione del bando."
Redazione VN
Ufficiale – Franchi, la data per il bando di progettazione
Lo aveva già preannunciato ieri il sindaco Nardella, oggi l'ufficialità del bando per la progettazione del nuovo Franchi
Lo aveva anticipato ieri Dario Nardella, in collegamento da Istanbul col Pentasport. Questione di ore per conoscere la data di apertura del bando per il nuovo "Franchi". E così è effettivamente stato.
Infatti, fa sapere la stessa amministrazione comunale di Firenze, il bando internazionale di progettazione per lo stadio Franchi e l'area di Campo di Marte sarà pubblicato mercoledì 16 giugno.
Redazione VN
Nuovo Franchi, partito l'iter del restyling. I tempi tecnici del percorso
Piano preliminare entro sei mesi, il via dei cantieri nel 2023
La data per il bando di progettazione del nuovo Stadio Franchi, e l'annessa area di Campo di Marte, sarà pubblicato mercoledì 16 giugno. Il primo passo ufficiale del percorso voluto fortemente dal comune di Firenze. Come riportato da Il Corriere dello Sport-Stadio, se tutto andrà secondo i piani, in 4 anni e mezzo Firenze si doterà di uno stadio coperto, moderno e funzionale. Presto Commisso dovrà fare una scelta e decidere se vorrà partecipare in qualche maniera al piano di lavoro che modificherà non soltanto la struttura dello stadio ma anche il quartiere in cui è incastonato.
I 95 milioni provenienti dal Recovery Fund garantiscono buoni spazi di manovra per tutti i prestigiosi studi che decideranno di partecipare al concorso per l'assegnazione dei lavori di ristrutturazione. I tempi per l'apertura delle buste sono calcolati dal quotidiano in sei mesi circa. Il piano preliminare è quindi atteso entro la prossima primavera. A seguire il progetto definitivo e poi il via dei cantieri nel 2023. Il nuovo stadio di Firenze dovrà essere terminato non oltre i primissimi mesi del 2026 proprio per rispettare le regole del Recovery Plan.
Redazione VN
Nardella: "Restyling Franchi orgoglio nazionale, procedura in arrivo"
Il sindaco annuncia con orgoglio le novità in tema di ristrutturazione dello stadio di Firenze
A margine della cerimonia di consegna del Fiorino d'Oro a Franco Gabrielli, a Palazzo Vecchio, il sindaco di Firenze Dario Nardella ha avuto modo di parlare anche di stadio Franchi e del bando per la sua ristrutturazione.
"Abbiamo parlato del bando, ho informato il Ministro Franceschini della conferenza stampa nel corso della quale lo presenteremo. La procedura di conversione dei decreti che riguardano i progetti di finanziamento via Recovery Fund come il Franchi è in dirittura d'arrivo in Parlamento. Non si parla di uno stadio qualunque, si parla dello stadio di Firenze: ho trovato grande attenzione da parte di tutti, è un progetto di livello nazionale e io come tutta l'Italia ne vado orgoglioso".
Redazione VN
Concorso di progettazione 'nuovo Franchi' e Campo di Marte: iter e tempistiche
"Nel bando verranno dati dei tempi congrui per dare la possibilità a chi parteciperà di poter redigere un progetto che si preannuncia molto complesso. Si procederà in due fasi."
Il comunicato del Comune di Firenze:
Sul bando per il concorso di progettazione dello stadio Franchi e dell'area di Campo di Marte che sarà parte integrante del nuovo piano urbanistico la vice presidente del Consiglio comunale Maria Federica Giuliani ed il presidente della Commissione urbanistica Renzo Pampaloni hanno presentato due domande d'attualità, alle quali ha risposto l'assessora Cecilia Del Re.
"Un tema discusso ampiamente – ricorda il presidente della Commissione urbanistica Renzo Pampaloni – nei tavoli di Firenze Prossima, al quartiere 2 ed all'interno delle Commissioni urbanistica e cultura e sport. Come ha spiegato l'assessora Del Re gli uffici stanno lavorando per far uscire, quanto prima, il bando per il concorso di progettazione e che richiede attenzione per la sua stesura. Sui tempi per l'uscita del bando si ipotizza metà giugno. Nel bando verranno dati dei tempi congrui per dare la possibilità a chi parteciperà di poter redigere un progetto che si preannuncia molto complesso. Si procederà in due fasi. Nella prima verranno valutati tutti i requisiti per poter partecipare; nell'ultima fase verranno ammessi otto progetti. Il vincitore svilupperà anche le fasi successive della progettazione. È stata, inoltre, deliberata dalla giunta una somma per il premio al vincitore ed il rimborso spese per i restanti classificati. C'è stato l'accordo con l'ordine degli architetti ed è stata attivata una collaborazione con il Consiglio nazionale degli architetti per definire gli strumenti necessari per supportare le procedure concorsuali.
Appena saranno maturi i tempi per la presentazione del bando, sarà mia cura – aggiunge il presidente Pampaloni – invitare l'assessora in Commissione Urbanistica per approfondire il tema".
"Il grande lavoro che sta facendo l'assessore è arrivato a metà percorso. C'è già stato un primo incontro nel quartiere del Campo di Marte. Un quartiere – spiega ancora la vice presidente del Consiglio comunale Maria Federica Giuliani – che ha una chiara vocazione sportiva, una vocazione che deve rimanere anche al termine dell'approvazione del nuovo piano urbanistico. Si sono svolti già alcuni incontri. Alle Murate per il quartiere 1, in piazza delle Cure per il quartiere 2, successivamente saremo in piazza Bartali nel quartiere 3, piazza dell'Isolotto per il quartiere 4, alla Mercafir per il quartiere 5. In particolare, per il quartiere 2 è stato chiesto un report per il concorso di progettazione del nuovo stadio Artemio Franchi. Chi si candiderà per partecipare a questo concorso di progettazione deve essere in grado di conoscere anche quali sono state le idee e le proposte della cittadinanza per quanto riguarda la rigenerazione di quest'area, le eventuali funzioni da inserirvi e le modalità di fruizione. Questi temi sono stati affrontati nei cinque tavoli di lavoro: non solo in quello dedicato alla rigenerazione urbana ma anche in Firenze vive, Firenze si muove e Firenze lavora. Presto questo report sarà disponibile sul sito di Firenze Prossima ed i progettisti ne dovranno tener conto per le loro idee progettuali.
Gli incontri che sono stati fatti e quelli programmati nei vari quartieri sono importanti. Tutti i quartieri hanno assunto una loro centralità ed una loro specificità. Siamo soddisfatti del percorso avviato – ha concluso la vice presidente del Consiglio comunale Maria Federica Giuliani – e profondamente convinti che il nuovo stadio Franchi e la riqualificazione dell'area del Campo di Marte debbano essere inseriti nel nuovo documento urbanistico".
Redazione VN
Nazione: svolta Fiorentina, il Franchi è tornato l'interesse principale
Lo stadio Franchi verrà ristrutturato nei tempi previsti: la Fiorentina segue con sempre maggiore interesse
Quella che filtra dalla Fiorentina è un'apertura netta nei confronti del Comune sullo stadio Franchi. Un passo in avanti sostanziale, con La Nazione che, al contrario del Corriere Fiorentino, si mostra poco possibilista su un eventuale ritorno a Campi Bisenzio, dove i terreni in viale Allende rimangono opzionati. In questo momento – contrariamente a qualche tempo fa, quando i rapporti con il Comune erano meno diplomatici – l'interesse principale è tornato ad essere il Franchi. La prossima settimana sarà presentato il bando internazionale per la trasformazione non solo del Franchi, ma anche dell'intero quartiere di Campo di Marte, come afferma il sindaco Nardella. I tempi promessi sono, finora, rispettati. Il cronoprogramma prevede la progettazione entro settembre 2021, la gara gara tra ottobre 2021 e marzo 2022, la realizzazione e il collaudo del nuovo Franchi tra gennaio 2023 e dicembre 2025.
Redazione VN
Franchi, E. Nervi scrive a Nardella: "Sbagliato tenerci fuori dal progetto"
La nipote dell'ingegner Nervi a capo della "Pier Luigi Nervi Association" critica sul bando di progettazione dello stadio Franchi
Sulle pagine del Corriere Fiorentino leggiamo alcuni passaggi della lettera scritta da Elisabetta Margiotta Nervi, architetto a capo della "Pier Luigi Nervi Association". Missiva indirizzata al sindaco Dario Nardella, riguardo il bando di ristrutturazione dello stadio Franchi. La nipote dell'ingegnere si dice contrariata dall'esclusione della propria organizzazione:
Fare non basta, bisogna fare bene. Gentile Sindaco Nardella, per ribadire pubblicamente quanto più volte già esplicitato senza purtroppo aver ricevuto una risposta. La stesura del bando può non bastare, è indispensabile possedere le competenze necessarie per portare avanti una progettazione degli interventi di tutela e di recupero che sia all'altezza delle ambizioni del bando e che permetta di rispettare le tempistiche richieste dal finanziamento europeo.
Redazione VN
Nardella sul Franchi: "Diventerà un nuovo polo turistico e culturale"
Le parole del sindaco di Firenze sul progetto Franchi, che sarà finanziato (anche) con i soldi del Recovery Fund
Durante il consiglio comunale di oggi, Dario Nardella ha parlato della ristrutturazione del Franchi grazie anche ai soldi del Recovery Fund. Queste le sue parole:
Il prefinanziamento all'Italia dovrebbe arrivare a luglio. Per Firenze abbiamo previsto un investimento di circa 3 miliardi di euro. Per quanto riguarda lo stadio Artemio Franchi, il progetto di riqualificazione mira non solo a recuperare il monumento architettonico ma a generare un nuovo attrattore di interesse turistico e culturale per la città. A brevissimo presenteremo le indicazioni del concorso internazionale di progettazione.
Redazione VN
Stadio Franchi: oggi presentato il bando per il restauro, obiettivo 2026
Si terrà stamattina la presentazione del bando di progettazione dedicato al nuovo Franchi e alla riqualificazione di Campo di Marte
Come leggiamo sulle pagine del Corriere Fiorentino, alle 11 sarà presentato il concorso internazionale per la ristrutturazione del Franchi. Obiettivo trasformarlo in uno stadio moderno e riqualificare Campo di Marte. Il bando avrà durata sei mesi, per circa 160 milioni di costi previsti per il restyling e 2 milioni di euro per il vincitore. Un tassello fondamentale per la rivoluzione del quartiere - prosegue il quotidiano - con cantieri che andranno avanti almeno fino al 2026.
Il perimetro esterno dello stadio non potrà essere cambiato, ma si potranno chiudere gli spazi sotto le curve così da realizzare aree commerciali e di ospitalità. Inoltre si potranno realizzare curve più vicine al campo di gioco all'interno delle attuali, si potrà coprire interamente la struttura, come previsto dallo stesso Pier Luigi Nervi. Non si potranno toccare né le celebri scale elicoidali, né la torre di Maratona e la capienza del "nuovo Franchi" sarà intorno ai 40 mila spettatori. Per ammodernare lo stadio in cui gioca la Fiorentina ci sono 95 milioni dati dallo Stato attraverso il Pnrr e questo obbliga a tempi certi, cioè al taglio del nastro del restyling a metà del 2026.
Redazione VN
Nuovo stadio: ecco cosa si potrà fare nel dettaglio
A seguire le schede mostrate dal sindaco Dario Nardella durante la conferenza stampa di oggi con il dettaglio dei requisiti per ristrutturare lo stadio Artemio Franchi.
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Redazione VN
Nardella: "Ecco il bando per stadio e Campo di Marte. 3500 posti di lavoro"
Il sindaco illustra il progetto per trasformare lo stadio Franchi in un impianto moderno. Obiettivo 2026
Va in scena questa mattina la presentazione del concorso internazionale per la riqualificazione dello stadio di P.L. Nervi (l'Artemio Franchi) e dell'area di Campo di Marte. Presenti, oltre al sindaco di Firenze Dario Nardella, anche Leonardo Bassilichi, Presidente della Camera di Commercio di Firenze); Luigi Salvadori, Presidente della Fondazione CR Firenze; Luca Severini, Direttore regionale Toscana e Umbria Intesa Sanpaolo; Giacomo Parenti, Direttore generale Comune di Firenze.
Queste le parole di Nardella: "Si tratta di un bando molto importante e complesso che sono sicuro avrà l'interesse di tutto il mondo. (viene poi trasmesso un video di presentazione con immagini di Firenze e del Franchi, ndr). Il bando viene inviato proprio oggi alla gazzetta ufficiale dell'Unione Europea e sarà visualizzabile da venerdì. Il concorso riguarda un progetto di riqualificazione di tutta l'area di Campo di Marte, per creare una nuova area sportiva e sociale, da vivere 7 giorni su 7. Il progetto attiverà 1500 posti di lavoro diretti per i lavori dello stadio, che arrivano a 3500 considerando tutta l'area. Il nuovo stadio e l'area di Campo di Marte devono creare una nuova attrattività turistica per la città di Firenze, potenziando anche l'attrazione di questo luogo in termini di meeting e business. Un elemento fondamentale per gli stadi moderni è renderli accessibili e potremo arrivare a livelli di eccellenza europei grazie ad una nuova linea tramviaria che collegherà lo stadio a tutti i luoghi più importanti di Firenze compreso il nuovo Viola Park. La nuova linea tramviaria prevede un investimento di 250 milioni, che sono già stati stanziati dal governo. La frequenza sarà di 1 tram ogni 4 minuti verso Campo di Marte, potremo dire che lo stadio è super connesso. Avremo una nuova viabilità con percorsi pedonali e ciclabili, viale Paoli sarà semi pedonalizzato.
Previste inoltre aree verdi e un nuovo parcheggio di 3mila posti nella zona ferroviaria, per un investimento di 30 milioni. Si inseriranno nuove funzioni ricettive e commerciali. Per quanto riguarda il concorso internazionale, l'importo previsto è di 190 milioni iva inclusa per tutto l'intervento, di cui 137,5 milioni per il solo stadio Artemio Franchi. Il concorso si svolge in due fasi, prima verranno selezionate le 8 migliori proposte e tra queste verrà poi scelto il vincitore a cui sarà dato l'incarico di progettazione e direzione dei lavori fino a 16 milioni. La commissione giudicatrice sarà composta da un numero compreso tra 5 e 9 membri, di cui almeno 3 con laurea tecnica. Tra i vari requisiti c'è quello di conservare alcuni elementi già esistenti, come il giardino pubblico Niccolò Galli e il mercato rionale, che potrà essere però ricollocato. Nell'area dell'attuale centro sportivo "Davide Astori", di proprietà del Comune e in concessione alla Fiorentina, non potrà essere toccata la palestra mentre potranno essere modificati o demoliti gli altri edifici e gli attuali campi. Altri parcheggi saranno realizzati uno sotto alla Curva Ferrovia, uno dietro alla Maratona. A sostegno dell'operazione di restyling sono previsti 15mila metri quadrati a destinazione commerciale, turistico e di servizi. Mi appresterò a scrivere alla Uefa per avere a disposizione un loro esperto che ci aiuti nel progetto stadio. Nello stadio prevediamo un polo museale aperto al pubblico tutti i giorni dell'anno, ma sarà un polo unico nel suo genere perchè abbraccerà tre musei integrati e complementari. Il museo del calcio Figc che ha già sede a Coverciano e ho già parlato con Gravina che ringrazio per la sua disponibilità, inoltre il Museo Fiorentina e il Museo del calcio storico. L'obiettivo è completare tutti i lavori per il 2026, in concomitanza dei 100 anni dalla fondazione della Fiorentina".
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Simone Bargellini
Ancora Nardella: "Commisso interessato, Fiorentina guadagnerà dal Franchi"
Le parole del sindaco a margine della presentazione del bando per la ristrutturazione del Franchi e dell'area di Campo di Marte
A margine della conferenza stampa di oggi, Dario Nardella ha risposto così ad una domanda inerente al coinvolgimento della Fiorentina nel progetto:
Nell'ultimo incontro avuto con Commisso e Joe Barone abbiamo registrato un interesse concreto a questo progetto e voglio ringraziarli per questo. Le valutazioni conclusive spetteranno alla Fiorentina ma per quel che ci riguarda intendiamo coinvolgere pienamente il club nel percorso che ci porterà alla realizzazione dello stadio e di tutto il masterplan. La Fiorentina potrà approfittare di questo progetto sia sotto l'aspetto sportivo che economico, perchè il nuovo Franchi avrà un potenziale remunerativo non paragonabile a quello attuale. Abbiamo studiato il piano che la Fiorentina ha fatto con una società di redditività sulla zona di Campo di Marte, la Deloitte. Un coinvolgimento diretto di Commisso nell'investimento? Me lo auguro.
Redazione VN
Pres. Q2: "Nuovo Franchi all'altezza dei desideri dei tifosi. Ora ACF valuti"
Pierguidi esprime la sua soddisfazione, ma precisa: "La Fiorentina sarà libera di scegliere se rimanere al Franchi o prendere altre strade"
Michele Pierguidi, presidente del Quartiere 2 comprendente l'area del Franchi, ha commentato così su Facebook la presentazione odierna del bando per il restyling dello stadio: "Primo passo per il futuro del Franchi e di tutta l'area di Campo di Marte: come era stato annunciato, oggi il sindaco Dario Nardella ha presentato il bando internazionale per il progetto, il più grande concorso internazionale mai fatto a Firenze e una sfida per gli architetti di tutto il mondo. E' una giornata importante per la città e una grande vittoria per il nostro quartiere: il Campo di Marte del futuro sarà bello, moderno, più vivibile ed ecologico, e avrà uno stadio all'avanguardia che risponderà a tutti i requisiti del calcio di oggi".
Pierguidi prosegue: "Nei prossimi mesi arriveranno le proposte, ma il Comune ha già definito i requisiti principali: Campo di Marte sarà uno spazio sportivo, culturale e sociale, con un nuovo parcheggio da tremila posti e il collegamento con la tramvia, con il viale Paoli in parte pedonalizzato e attraversato da piste ciclabili e percorsi pedonali. E il nuovo Franchi resterà il centro del nostro quartiere: una struttura moderna, con le nuove curve e 15mila metri quadri di negozi e uffici".
Infine: "La Fiorentina sarà libera di scegliere se rimanere al Franchi o prendere altre strade, ma potrà farlo valutando uno stadio all'altezza dei desideri dei tifosi e inserito in una zona moderna, bella e funzionale. Aspettiamo i progetti, sono davvero curioso di vedere su carta quali sono le idee dei più grandi architetti del mondo per il nostro quartiere, ma intanto possiamo festeggiare l'avvio di un percorso che aspettavamo e che renderà Firenze ancora più bella e vivibile".
Redazione VN
VIDEO – Le caratteristiche salienti del nuovo Franchi
Con le immagini fornite dal Comune di Firenze durante la presentazione del progetto, ecco quali saranno le caratteristiche che dovrà avere il nuovo Franchi
Redazione VN
https://www.violanews.com/video/video-le-caratteristiche-salienti-del-nuovo-franchi/ (https://www.violanews.com/video/video-le-caratteristiche-salienti-del-nuovo-franchi/)
Ecco il bando: Franchi sul modello del nuovo stadio olimpico di Helsinki
Nardella ha presentato il bando internazionale per riqualificare l'Artemio Franchi
Ieri il sindaco di Firenze, Dario Nardella, ha presentato il bando internazionale per riqualificare lo stadio Artemio Franchi. Repubblica Firenze tratta così l'argomento (l'articolo integrale nel quotidiano in edicola):
Un Franchi più alto di quello attuale ma a livelli sfalsati, sul modello del nuovo stadio olimpico di Helsinki. Con le nuove curve, costruite davanti alle esistenti, e la tribuna Maratona, 10- 15 metri più alte di quelle di oggi, e con la tribuna monumentale che probabilmente rimarrà all'altezza attuale. Il parterre di Maratona potrà essere abbattuto, come pure i parterre delle curve, i manufatti di Italia90, i riflettori e lo schermo a led. In cima, lungo tutto il perimetro degli spalti, dunque anche tra le attuali e le nuove curve, una copertura con materiali leggeri e moderni, forse circondata da pannelli fotovoltaici, sostenuta da una pensilina esterna, con appoggi sulla strada. Le sottocurve saranno coperte da tamponature in vetro e all'interno nasceranno ristoranti, negozi, palestre. Scale elicoidali e Torre di Maratona salve. Dentro, tutto un altro stadio rispetto ad oggi: il doppio degli sky box, dai 25 attuali a 50, 40 mila posti a sedere coperti ( di cui 4 mila vip) con visibilità stramigliorata rispetto ad oggi, un punto ristoro da almeno 7 metri quadrati ogni mille spettatori, il museo del calcio Figc, un Fiorentina store, postazioni "lancia cori" per i tifosi e le tribune fin " dentro" al campo da gioco, separate solo da un parapetto in vetro alto un metro.
Redazione VN
Franchi, Fiorentina in silenzio. Ancora in piedi la soluzione Campi Bisenzio
Molti tifosi caldeggiano l'opzione Campi Bisenzio
La Fiorentina ufficialmente non commenta ma osserva attentamente quando sta accadendo attorno allo stadio Franchi, col bando lanciato nella giornata di ieri dall'amministrazione comunale in vista del restyling promesso entro il 2026 (tramite recovery fund). Il club di Rocco Commisso - scrive Repubblica Firenze - guarda l'evolversi della situazione e attende di capire cosa accadrà. Studia tutte le carte, i progetti, il rendering. Ascolta le parole del sindaco Nardella e tiene aperto anche il tavolo che riguarda Campi Bisenzio. Perché l'opzione sui terreni individuati in quella zona (viale Allende, ndr) scadrà il prossimo ottobre, anche se chiaramente in questa fase l'attenzione è tutta per quel che potrebbe accadere nello stadio progettato da Pier Luigi Nervi.
Redazione VN
Nuovo Franchi: ecco l'ammontare del premio per il vincitore
Domani il bando internazionale sarà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea
Oltre 3.500 posti di lavoro attivabili, tra stadio in sè e lavori collaterali. E il Pil dell'area di Campo di Marte, che oggi vale 2,8 miliardi di euro l'anno, che potrebbe raddoppiare con un nuovo Franchi. Sono i "sogni di gloria" dell'operazione Franchi, scrive Repubblica Firenze.
Domani il bando sarà pubblicato. Entro 80 giorni arriveranno le proposte, nel frattempo si insedierà la commissione ( 5- 9 membri) per cui Nardela vuole un presidente di fama internazionale e dentro esperti Uefa e personalità dello sport, non la Fondazione Nervi.
In 175 giorni (cioè sei mesi) arriverà il vincitore (metà marzo 2022) a cui spetterà un premio da 1,2 milioni di euro ( agli altri 7 selezionati durante il bando 58.500 euro). Il vincitore potrà anche essere direttore dei lavori ma questa è una scelta che Palazzo Vecchio si riserva di fare in un momento successivo.
Redazione VN
Pubblicato il bando per il nuovo Franchi: tempi e costi del progetto
È stato finalmente pubblicato il bando di progettazione per riqualificare Campo di Marte e lo stadio Franchi, dell'Ing. Nervi
Il/La Comune di Firenze bandisce un concorso internazionale di progettazione per Concorso internazionale di progettazione per la riqualificazione dell'area di Campo di Marte Nord (Ambito A) e dello stadio di P.L. Nervi (Ambito B) di Firenze, situato in , con procedura aperta, il cui oggetto è l'acquisizione, dopo l'espletamento del secondo grado, di un progetto con livello di approfondimento pari a quello di un progetto di fattibilità tecnica ed economica. Il concorso, aperto agli Architetti e agli Ingegneri, è articolato in due gradi in forma anonima. Per garantire anonimato e condizioni uniformi di partecipazione le procedure del concorso e il rapporto fra Ente banditore e concorrente avverranno esclusivamente per via telematica attraverso il sito www.stadionervifirenze.concor rimi.it.
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Al sito sopra citato il concorrente avrà accesso mediante registrazione e potrà scaricare il materiale necessario alla partecipazione, formulare quesiti, consultare l'apposita pagina "news" e consegnare mediante caricamento gli elaborati delle proposte progettuali sia del primo che del secondo grado.
CALENDARIO DEL CONCORSO
Le principali scadenze della procedura del Concorso sono le seguenti:
28.07.2021 ore 12:00:00
Termine per la ricezione delle richieste di chiarimento per il primo grado;
07.08.2021 ore 12:00:00
Termine per la pubblicazione delle risposte alle richieste di chiarimento pervenute entro il 28.07.2021 per il primo grado;
06.09.2021 ore 12:00:00
Termine ultimo per la ricezione delle proposte progettuali relative al primo grado;
31.10.2021 ore 12:00:00
Comunicazione delle proposte progettuali ammesse al secondo grado del concorso;
05.12.2021 ore 12:00:00
Termine ultimo per la ricezione delle richieste di chiarimento per il secondo grado;
15.12.2021 ore 12:00:00
Termine ultimo per la pubblicazione delle risposte ai quesiti formulati per il secondo grado;
31.01.2022 ore 12:00:00
Termine ultimo per la ricezione delle proposte progettuali relative al secondo grado;
PREMI E RIMBORSO SPESE
Il vincitore del concorso riceverà un premio di € 1.252.748,71 (al netto di IVA e ogni altro onere di legge).
Ai concorrenti risultati classificati da secondo a ottavo è riconosciuto un rimborso spese per ciascuno pari a € 58.500,00.
Redazione VN
Recovery Fund, in arrivo 77 milioni. Una parte verrà destinata al Franchi
Inizia il piano Next Generation EU
Dovrebbe arrivare a breve la prima tranche, destinata alla città di Firenze, da 77 milioni di Euro per il piano Next Generation EU. La notizia è riportata da Repubblica Firenze in edicola questa mattina. Come spiega il quotidiano, questi fondi serviranno per riqualificare il capoluogo fiorentino sotto diversi aspetti. Dall'ambito culturale, passando per quello digitale, fino ad arrivare ai trasporti e allo sport. Una parte di questi primi fondi dal Recovery Fund sarà destinata anche allo stadio Artemio Franchi. Per la precisione, 6 milioni verranno investiti per il miglioramento sismico dell'impianto.
Redazione VN
Stadio Franchi, in commissione il bando per la riqualificazione
La nota da Palazzo Vecchio sulla riqualificazione dell'impianto
"Si è svolta una commissione congiunta: Cultura e Sport, presieduta da Fabio Giorgetti e Urbanistica e patrimonio, presieduta da Renzo Pampaloni, per affrontare il tema del nuovo stadio Artemio Franchi e la riqualificazione dell'area del Campo di Marte. Alla commissione sono intervenuti gli assessori Cecilia del Re, Cosimo Guccione, Stefano Giorgetti ed Elisabetta Meucci.
"È stata presentata ai consiglieri – spiegano i presidenti Fabio Giorgetti e Renzo Pampaloni – il bando per del concorso internazionale per la riqualificazione dell'Artemio Franchi e dell'area Nord del Campo di Marte. Uno sforzo, portato avanti dall'Amministrazione, insieme all'Ordine degli Architetti, che ha consentito di arrivare ad un bando complesso in tempi rapidi. Un elemento positivo che rileviamo è che il bando non si concentra solo sul recupero dello stadio ma anche di una vasta area del Campo di Marte, rafforzandone il ruolo di polmone verde oltre che di polo sportivo.
Nel corso della Commissione – aggiungono Fabio Giorgetti e Renzo Pampaloni – siamo scesi nei dettagli di un progetto che arricchirà la nostra città e che permetterà la riqualificazione urbana della parte Nord del Campo di Marte. Contemporaneamente è stato illustrato il quadro di contorno al progetto caratterizzata dalla presenza di nuovi sistemi di mobilità sostenibile (treno, tramvia e piste ciclabili) e di nuovi parcheggi che consentiranno di trasformare molte delle attuali parcheggio attorno allo stadio in aree a verde e di connessione. Sono tutti segnali positivi verso il futuro del Quartiere e della città.
Sono state 68 le richieste di informazione. Il bando è in due fasi. I migliori 8 passeranno alla seconda fase. I requisiti di partecipazione sono ben precisi e sono ammesse forme aggregative.
Il Comune di Firenze – concludono i presidenti Fabio Giorgetti e Renzo Pampaloni – dirà qual è la migliore soluzione per il finanziamento dell'opera. Le Commissioni seguiranno tutto l'iter del concorso che prevede la selezione dei primi 8 progetti la cui presentazione scadrà il prossimo 6 Settembre. La seconda fase con la selezione del progetto vincitore di fattibilità tecnica e amministrativa di concluderà entro Marzo 2022. La conclusione dell'intervento, legata anche alla scadenza dei fondi raccolti dal Comune, è prevista entro la fine del 2026".
Redazione VN
Riqualificazione Franchi: più di 60 richieste d'informazione
Fiorentina impegnata al Franchi in amichevole il 7 e 8 agosto
Tuttosport scrive brevemente anche del bando di riqualificazione dello stadio Artemio Franchi, dove la Fiorentina giocherà in amichevole il 7 agosto contro l'Espanyol e l'8 contro una squadra da definire prima del debutto in Coppa Italia contro l'Ascoli. Come sottolinea il giornale sono arrivate ben 68 richieste di informazione.
Redazione VN
Franchi, da Foster a Boeri e Casamonti: tutti in gioco per il restyling
Prosegue il bando di progettazione per la riqualificazione dello Stadio Artemio Franchi e dell'intero quartiere di Campo Marte
Il vincitore non sarà noto prima di marzo, ma quella per il progetto del nuovo stadio Franchi sta diventando una gara mondiale. Con i maggiori archistar pronti a sfidarsi: Foster, Boeri, Casamonti, e con loro giovani progettisti e grandi studi americani. Se ne occupa oggi il Corriere Fiorentino che scrive delle oltre settanta richieste di precisazione pervenute da chi intende partecipare al concorso. Si è messo in moto un intero mondo, con i principali studi di architettura e progettazione, italiani ed esteri. C'è tempo fino al sei di settembre per le idee progettuali.
Nessuna informazione filtra da Palazzo Vecchio che vuol garantire la necessaria segretezza. Persino ai sopralluoghi, i nomi di chi ha partecipato alla visione del Franchi sono finiti in busta chiusa. si sono fatti avanti archistar, grandi gruppi specializzati ma anche giovani architetti e ingegneri che si sono messi insieme per provare a raggiungere gli 8 milioni di fatturato, conditio sine qua non per poter partecipare alla selezione. Tanto interesse, una quarantina di concorrenti: il premio, tra gli otto selezionati, è 1 un milione e 250 mila euro. Se verranno affidate anche progettazione definitiva, esecutiva e direzione dei lavori, si tratterebbe di una commessa da oltre 12 milioni di euro.
Redazione VN
Bando Franchi, scelta la commissione. Nardella: "Nomi di valenza internazionale"
Il sindaco Nardella commenta la scelta della commissione che giudicherà il miglior progetto per il Franchi: "Compito di portata storica"
Il Comune di Firenze ha scelto la commissione giudicatrice che dovrà stabilire il miglior progetto per il concorso internazionale di progettazione per la riqualificazione dello stadio di Pier Luigi Nervi e dell'area di Campo di Marte. La commissione è composta da: - Architetto Goncalo Byrne - esperto con specifiche competenze storico-critiche per la lettura e interpretazione dei valori propri della struttura preesistente, presidente dell'ordine degli architetti del Portogallo, insignito della Medaglia d'oro dell'accademia di architettura di Francia nel 2000; architetto Giovanna Carnevali – esperta di architettura e urbanistica, già direttore della Mies van der Rohe Foundation di Barcellona, Direttore esecutivo di piano urbanistico di Neom e direttore master internazionali di design e sostenibilità; ingegnere Carla Cappiello – esperta restauro strutture complesse in cemento armato, presidente dell'Ordine degli Ingegneri della Provincia di Roma; architetto Odile Decq – esperta di architettura e urbanistica; architetto Antonia Pasqua Recchia - esperta di tutela dei beni culturali e paesaggistici, già direttore generale e poi segretario generale del Ministero per i beni e le attività culturali; dottore Eike Schmidt – esperto luoghi della cultura, direttore delle Gallerie degli Uffizi, già research curator alla National Gallery of Art di Washington, Curatore del dipartimento di scultura e delle arti decorative del J. Paul Getty Museum di Los Angeles e Direttore Scultura e Arti Decorative Europee a Sotheby's a Londra; architetto Andy Simons – esperto realizzazione impianti sportivi, (ha progettato tra gli altri il Baltic sports village di Riga, la conversione dell'Olympic stadium di Londra, lo stadio Al Rayyan del Qatar, lo stadio di Brighton); Luigi Ludovici – esperto gestione impianti sportivi, responsabile Ufficio sport e periferie e sviluppo infrastrutture sportive di Sport e salute spa; dottor Andrea Santini - esperto in economia, gestione dello sport e impianti sportivi, stadium manager all'Olimpico di Roma.
Presidente della commissione sarà l'architetto Odile Decq e vicepresidente l'architetto Giovanna Carnevali.
Architetto e urbanista francese, Odile Decq (1955) si distingue nel panorama internazionale per i molti eclettici progetti realizzati assieme a Benoît Cornette (1953-1998), fino alla morte di quest'ultimo. In anni recenti ha realizzato il ristorante Phantom, all'interno dell'Opéra Garnier a Parigi (2011); il Museo di Arte Contemporanea Frac Bretagne a Rennes (2012); il Fangshan Tangshan National Geopark Museum, Nanjing in Cina (2015); il complesso dirigenziale GL Events a Lione (2014); la residenza Saint-Ange Residence a Seyssins (2015). In Italia ha firmato l'espansione del MACRO (Museo d'Arte Contemporanea di Roma (2010). Nel 2013 Odile Decq è definita "Designer of the Year" da Maison & Object; è inoltre membro dell'Accademia di architettura francese dal 1997, commendatrice dell'Ordine delle Arti e delle Lettere dal 2001, Cavaliere della Legion D'onore dal 2003.
"Gli esperti scelti - afferma il sindaco Dario Nardella -, che ringrazio per aver accolto con entusiasmo il nostro invito, hanno valenza internazionale e una competenza multidisciplinare, così come previsto nel bando di gara per un concorso così complesso. Il compito che li attende è sfidante e di portata storica. A tutti loro il nostro augurio di buon lavoro, nell'interesse della città". Il sindaco ricorda inoltre "il fondamentale apporto della Fondazione CR Firenze e di Banca Intesa Sanpaolo per l'attuazione del concorso" e li ringrazia per il sostegno in questa iniziativa.
''Abbiamo contribuito al concorso internazionale – dichiara il presidente di Fondazione CR Firenze Luigi Salvadori - perché vogliamo collaborare al ridisegno di un importante quartiere di Firenze. La formazione della Commissione era il primo step importantissimo e siamo lieti che sia stato compiuto con la scelta di nomi di primissimo piano. Anche noi auguriamo buon lavoro e auspichiamo che il progetto finale valorizzi l' importanza e il prestigio che la struttura progettata da Nervi ha in tutto il mondo".
Redazione VN
Pres. giuria restyling Franchi: "Rinnovare, non demolire. Non seguo il calcio"
Odile Decq spiega il piano d'azione per la ristrutturazione dello stadio della Fiorentina
La Repubblica propone oggi nella sua edizione fiorentina un'intervista alla presidente della giuria che dovrà valutare e stabilire quale sia il miglior progetto per la riqualificazione dello stadio Franchi e dell'area di Campo di Marte, Odile Decq.
Decq si dichiara orgogliosa del suo incarico vista l'importanza dello stadio per la città di Firenze, che la affascina da sempre. Entro settembre verranno scelti i competitori, entro febbraio la valutazione finale. Il concetto-chiave, prosegue Decq, sarà "rinnovare, non demolire", per via dello spirito di innovazione insito nell'opera risalente al secolo scorso.
"Uno stadio urbano, dentro la città, ridefinisce l'aspetto del quartiere. Nel caso di Firenze lo stadio ha ridefinito Campo di Marte. La sua trasformazione dovrà tenere conto di tutto questo, ridefinendo di nuovo il quartiere", dice l'architetto francese, sollecitata sul paragone tra uno stadio cittadino e i moderni impianti di baseball americani, situati in vaste zone rurali. Decq non segue il calcio, ma afferma che questo non ha importanza. E' come se fosse necessario essere un medico per costruire un ospedale. "Non ci sono fiorentini in commissione? Potremo essere tutti più obiettivi. Non credo che io, co Parigi, riuscirei ad esserlo". Il progetto vincente guarderà alla storia, ma senza nostalgia.
Redazione VN
VIDEO – Pierguidi e lo stadio: "Ci sarà nel 2026. Mercafir un insuccesso"
Intervenuto ai microfoni di Italia 7, Michele Pierguidi dà una data per quando riusciremo a vedere il nuovo stadio della Fiorentina.
Redazione VN
https://www.violanews.com/video/video-pierguidi-e-lo-stadio-ci-sara-nel-2026-mercafir-un-insuccesso/ (https://www.violanews.com/video/video-pierguidi-e-lo-stadio-ci-sara-nel-2026-mercafir-un-insuccesso/)
Franchi: scaduti termini del concorso, 31 proposte. I prossimi passi
Scaduto oggi alle 12 il termine per la presentazione delle domande al Comune di Firenze, per il progetto del Franchi
Il Comune di Firenze ha diffuso un comunicato relativo al bando di progettazione per lo Stadio "Artemio Franchi":
Sono 31 le proposte progettuali arrivate per il concorso internazionale di progettazione per la riqualificazione dello stadio di Pier Luigi Nervi e dell'area di Campo di Marte. Il termine ultimo per la ricezione è scaduto oggi alle 12. La comunicazione delle otto proposte ammesse al secondo grado del concorso avverrà il 16 ottobre. Da domani sarà al lavoro la segreteria tecnica per le verifiche di conformità dei progetti presentati con quanto richiesto dai documenti di gara. La commissione giudicatrice individuerà le 8 migliori proposte sulla base dei criteri definiti nel bando. Gli altri step saranno: il 31 ottobre il termine ultimo per ricevere la presentazione della documentazione amministrativa di secondo grado; il 5 dicembre il termine ultimo per la ricezione delle richieste di chiarimento per il secondo grado; il 15 dicembre il termine ultimo per la pubblicazione delle risposte ai quesiti formulati per il secondo grado; il 31 gennaio 2022 il termine ultimo per la ricezione dei progetti preliminari. Seguirà la proclamazione del vincitore entro la prima quindicina di marzo.
Redazione VN
Nuovo Franchi, presentati 31 progetti. Svelati i primi nomi
Tanti i progetti presentati alla prima scadenza di ieri. Da qui a marzo 2022 le varie tappe per l'assegnazione definitiva del restyling
Sono ben 31 i progetti che sono stati presentati per la ristrutturazione dello stadio Artemio Franchi. Ieri mattina scadeva il termine ultimo e tante sono state le proposte depositate in Comune a Firenze. Come riporta La Repubblica, da qui al prossimo 16 Ottobre, si scopriranno le otto ammesse al secondo grado (il vincitore sarà proclamato a marzo 2022).
Tra i nomi certi della partecipazione e famosi si segnalano "Peluffo & Partners", studio internazionale di architettura contemporanea con sedi tra Roma Milano Francia e Egitto e "Rudy Ricciotti", dall'omonimo architetto francese famoso per la demuseificazione. Da scoprire se invece sarà presente tra i trentuno depositari, anche Santiago Calatrava o se la sua partecipazione era solo un rumors. Presenze anche fiorentine: con "Archea Associati" dell'architetto del Viola Park, Marco Casamonti e un altro studio come "Hydea Architettura".
Redazione VN
Nardella: "Stasera incontro Commisso, lo aggiornerò sul nuovo Franchi"
Il primo cittadino di Firenze sugli ultimi sviluppi per il restauro del Franchi e la proroga della concessione alla Fiorentina
Il sindaco di Firenze Dario Nardella è intervenuto a Lady Radio, in merito al bando di progettazione per il nuovo stadio "Franchi":
La giuria internazionale sarà a Firenze tra il 12 e il 14 ottobre per lavorare ai 31 progetti arrivati da tutto il mondo. La Fiorentinapuò guadagnare indue modi dal nuovo stadio. Il primo passa attraverso il decuplicare gli introiti annuali. Attualmente la società paga un milione di canone, a fronte dei sette di introiti. I dati sono nello studio di Deloitte, commissionato dalla stessa Fiorentina. Potranno essere realizzati nuovi Sky Box gestiti dalla Fiorentina, così come tutte gli altri servizi, in modo tale da far crescere i ricavi. Il secondo metodo riguarda gli investimenti all'esterno dello stadio. Abbiamo previsto 15mila metri quadri di spazi commerciali. Spero Commisso lo veda prima di partire, intanto stasera ci incontriamo per una chiacchierata di aggiornamento. Sono sicuro che porterà in alto la Fiorentina, io porterò in alto Firenze con il nuovo stadio. Gestione? In parallelo ai lavori, ci metteremo a sedere per trovare il modello di gestione migliore, tenendo conto che lo stadio resterà pubblico. La società ci ha chiesto una proroga alla Convenzione che scade tra pochi mesi.
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Redazione VN
Giuria a Firenze, si chiude la 1° fase. I prossimi passi
Palazzo Vecchio aggiorna sul lavoro della commissione internazionale, incaricata di assegnare il progetto per il restauro del Franchi
Oggi si conclude la prima fase di selezione dei progetti per il nuovo stadio Franchi e l'area di Campo di Marte. Il comune di Firenze ha diffuso un comunicato per aggiornare sui prossimi passi dell'iter di progettazione:
La giuria internazionale, che sta esaminando i progetti da inizio settembre, si è riunita in presenza a Firenze questa settimana per selezionare gli 8 progetti che accedono alla fase successiva. Gli altri step saranno: il 2 novembre il termine ultimo per ricevere la presentazione della documentazione amministrativa di secondo grado; il 6 dicembre il termine ultimo per la ricezione delle richieste di chiarimento per il secondo grado; il 15 dicembre il termine ultimo per la pubblicazione delle risposte ai quesiti formulati per il secondo grado; il 1 febbraio 2022 il termine ultimo per la ricezione dei progetti preliminari. Seguirà la proclamazione del vincitore entro la prima quindicina di marzo. Ieri sera a Palazzo Vecchio i membri della commissione sono stati ricevuti dal Sindaco Dario Nardella e dal presidente e direttore della Fondazione CR Firenze Luigi Salvadori e Gabriele Gori.
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Nella foto (da destra): Andy Simons, Luigi Ludovici, Andrea Santini, Odile Decq, Dario Nardella, Giovanna Carnevali, Luigi Salvadori, Carla Cappiello, Eike Schmidt, Antonia Pasqua Recchia, Gabriele Gori, Gonzalo Byrne.
Redazione VN
Nardella: "Siamo nei tempi, il nuovo Franchi sarà svelato a marzo"
Il primo cittadino di Firenze commenta i lavori della commissione internazionale incaricata di assegnare il progetto del nuovo Franchi
L'iter relativo alla riqualificazione del Franchi procede spedito. Il sindaco Dario Nardella ha commentato così il lavoro della commissione internazionale, ricevuta in questi giorni a Firenze:
È una commissione di altissimo profilo a livello internazionale quella che sta esaminando i 31 progetti per il nuovo stadio Franchi e per il recupero e il rilancio dell'intera area di Campo di Marte. Desidero ringraziare ciascuno dei membri della giuria per l'impegno con cui stanno affrontando questo compito. Come sindaco non posso partecipare ai lavori della commissione, ma so che si stanno svolgendo in un clima di collaborazione e di serietà. Siamo riusciti a mettere insieme personalità di primo piano in tutti i settori e le discipline fondamentali per valutare ogni singolo aspetto di un progetto così complesso. Tutto sta procedendo nei tempi stabiliti ed entro metà marzo vedremo come sarà il nuovo stadio della nostra città.
Redazione VN
Scelti gli 8 progetti finalisti (top secret): le ipotesi sul tavolo
Scelti gli otto finalisti del concorso fra i 31 progetti presentati per la riqualificazione dello Stadio Artemio Franchi
Procede l'iter per la riqualificazione dello stadio Franchi. La Giuria Internazionale ha scelto gli otto finalisti fra i trentuno progetti in gara. I nomi - riporta Lady Radio - restano top secret. Nei prossimi giorni dovrà essere perfezionata la documentazione di secondo grado e a primavera verrà proclamato il vincitore. C'è curiosità nello scoprire quale idea verrà premiata fra i vari studi fiorentini(Archea, Hydea) e internazionali(Peluffo, Ricciotti). L'emittente radiofonica fa un bilancio su quanto ci possiamo aspettare, da un punto di vista strettamente architettonico. Due (più una) le ipotesi sul tavolo, sulla base dei vincoli posti dal Mibact e dei paletti messi dal bando.
Il "modello teca"
Preservare l'attuale Franchi con una vetrata, una teca appunto, che ne protegga l'essenza e di coprire tutte le altre parti oltre la tribuna. Un qualcosa di molto simile al primo, e per certi versi unico, progetto presentato fino a ora, quello del 2019 dell'architetto Casamonti. L'esempio vale solo per la copertura e la gestione dell'involucro stadio, perché lì originariamente era previsto anche l'abbattimento delle curve non possibile adesso visti i vincoli della soprintendenza.
Il modello "Matrioska"
L'attuale impianto nerviano sarebbe la premessa, il guscio, per accogliere al suo interno un nuovo involucro, nuove curve e un nuovo stadio interamente coperto. Gli elementi vincolanti sarebbero mantenuti nel loro posto originario e anzi avrebbero una funzione nuova. Rappresenterebbero l'immagine del vecchio che alimenta il nuovo, la continuità tra passato e futuro. Il vecchio stadio sarebbe spazio per esempio per il mercato rionale, e il nuovo per le partite e tutto ciò che gira intorno al mondo calcio.
La "terza via"
Utilizzare la struttura di Nervi per le funzioni complementari mentre si costruisce uno stadio ex-novo all'interno del parco di Campo di Marte. L'opzione è interessante ma di fatto si scontra con le motivazioni che hanno portato a stanziare 95 milioni del recovery fund per il nuovo stadio.
Redazione VN
Nardella: "Tempi per lo stadio stringenti, se non rispettati perderemo i fondi"
Il sindaco è intransigente sui tempi di realizzazione del progetto che verrà selezionato
Il sindaco di Firenze, Dario Nardella, ha parlato alla TGR Rai Toscana della roadmap per la ristrutturazione dello stadio Artemio Franchi:
"Entro il 2023 si deve appaltare il lavoro per lo stadio Franchi, entro il 2026 tutto dovrà essere terminato, altrimenti i 100 milioni dall'Europa andranno persi. Questi sono i tempi per i fondi connessi al Pnrr"
Redazione VN
Nardella: "Stadio alla Mercafir? Era l'obiettivo dei Della Valle. Commisso..."
L'intervento del sindaco di Firenze a margine del Consiglio odierno del Quartiere 2
Intervenuto al Consiglio del Quartiere 2 insieme alla sua giunta, il sindaco di Firenze Dario Nardella ha parlato anche del tema-stadio. Ecco le sue parole:
Cosa è successo con la Mercafir? Non ce la siamo inventata come soluzione, era l'obiettivo dei Della Valle fare lì il nuovo stadio. Poi la proprietà della Fiorentina è cambiata ed al suo arrivo Commisso ci ha detto di voler andare avanti per quella strada. Noi intanto pensavamo a come gestire il Franchi senza la Fiorentina per tenere in vita la struttura, pensando ad esempio al rugby e contattando alcune agenzie di spettacolo. La situazione è cambiata quando il bando per la Mercafir è andato deserto. Commisso è tornato sull'ipotesi di rifare il Franchi, in pratica però distruggendolo, e questo non gli è stato permesso dal governo. Nata poi l'opportunità del Recovery Fund, come Comune l'abbiamo presa al volo per poter attuare noi il restyling.
Redazione VN
Nardella: "Al lavoro per uscire dalla crisi della pandemia. Sul Franchi..."
Le parole del primo cittadino di Firenze
Il sindaco di Firenze, Dario Nardella, presente al Tuscany Hall in occasione della prima edizione degli Stati Generali delle Società Sportive, è stato intercettato dal nostro inviato sul posto. Queste le sue dichiarazioni:
"Lo sport ha subito, come tanti altri settori, l'effetto della pandemia. Però ha anche avuto delle reazioni straordinari grazie a questo tessuto di volontariato e professionisti. Oggi abbiamo tutte le società sportive delle aree di Firenze e siamo al lavoro per uscire definitivamente dalla crisi della pandemia più forti di prima. Ci sono investimenti importanti dai fondi europei per intervenire sugli impianti sportivi, abbiamo 6 milioni di euro. Franchi? Con il Credito Sportivo abbiamo collaborazioni su vari fronti, anche su realizzazione di impianti d'interesse culturale, piste ciclabili. E stiamo collaborando anche con il Franchi. Questa collaborazione per noi è molto buona. Non siamo abituati a fare i solisti, ci piace lavorare in squadra."
Federico Targetti
Lotti (Deputato PD): "Franchi, impegno importante che va nella giusta direzione"
"Anche l'impegno regionale va in questa direzione."
Il deputato del Pd ed ex ministro dello sport, Luca Lotti, ha rilasciato alcune dichiarazioni dal Tuscany Hall, dove sta andando in scena la prima edizione degli Stati Generali delle Società Sportive. Queste le sue dichiarazioni, intercettate dal nostro inviato:
"Un anno e mezzo difficile per lo sport, ma c'è voglia di ripartire e ricominciare. Ora bisogna tradurre tutto questo impegno in qualcosa di concreto per le società sportivo dilettantistiche. Perchè sono alla base dello sport e di quelli che saranno i successi del futuro. Infrastrutture? Penso ai sostegni come lo "sport bonus" che è stato rintrodotto nell'ultima legge di bilancio. Mi viene anche da pensare anche alla riforma dello sport, perchè è. Percorso di Nardella sul Franchi? Sul Franchi credo che l'impegno dell'amministrazione e di chi ha voluto fortemente l'inserimento nel PNR dello stadio Franchi è un impegno importante che va nella giusta direzione. Anche l'impegno regionale va in questa direzione. Noi speriamo con i fondi che arriveranno dal PNR e non solo, di poter far ripartire veramente lo sport di base.
Federico Targetti
VIDEO VN – Nardella sul Franchi: "Ci piace lavorare in squadra"
Il sindaco di Firenze, Dario Nardella, presente al Tuscany Hall in occasione della prima edizione degli Stati Generali delle Società Sportive parla così dello stadio Franchi
Giovanni Zecchi
https://www.violanews.com/video/video-vn-nardella-sul-franchi-ci-piace-lavorare-in-squadra/ (https://www.violanews.com/video/video-vn-nardella-sul-franchi-ci-piace-lavorare-in-squadra/)
Nuovo Franchi, ok definitivo del governo ai fondi. Lavori al via entro il 2023
Approvato il decreto che assegna i 95 milioni per la riqualificazione dell'impianto
Arrivano ottime notizie per quel che riguarda la riqualificazione dello Stadio Artemio Franchi di Firenze. Come riportato dall'ANSA, infatti, il Ministero della Cultura ha approvato il DPCM che assegna in maniera definitiva i 95 milioni destinati all'opera e lo schema di disciplinare per dare il via all'operazione. "Nessun ritardo (che qualcuno aveva ipotizzato) ma scadenze precise fissate da Roma: i lavori dovranno iniziare entro fine 2023, con conclusione entro il 2026". Il Comune di Firenze fa sapere che l'obiettivo è giocare la prima partita della stagione 26-27 nel nuovo impianto. La durata precisa dei lavori verrà resa nota soltanto una volta che sarà noto e approvato il progetto. La Fiorentina si prepara a rinnovare casa...
Redazione VN
Il restyling del Franchi si farà: la giuria ha 8 progetti, occhio ai tempi
La roadmap per il progetto vincente parte da marzo 2022. Ecco il programma fino ad allora
Come si legge oggi su La Nazione, i tempi per il restyling dello stadio Franchi sono ben scanditi, l'obiettivo, che in questo caso diventa più un obbligo, è quello di terminare i lavori entro il 2026, pena il ritiro dei 95 milioni stanziati dal PNRR. Dei 31 progetti iniziali, la giuria ne ha selezionati 8 in fase preliminare. Domani sarà l'ultimo giorno per avanzare richieste di chiarimento in secondo grado. Quindi ci sarà tempo fino al 31 gennaio per portare progetti preliminari all'attenzione degli esperti. Da quel momento, in poco meno di un mese e mezzo (deadline a metà marzo) verrà scelto il progetto vincente, mediante un sistema telematico molto efficiente che ha snellito molto le operazioni.
Redazione VN
Nardella sul Franchi: "Progetto di alto livello. Collaborazione con ACF? Vi spiego"
Nardella sul Franchi: “Progetto di alto livello. Collaborazione con ACF? Vi spiego”
Le parole del Sindaco di Firenze
In un'intervista a La Repubblica, il sindaco di Firenze, Dario Nardella, ha parlato del tema Stadio Franchi. Sul livello del progetto il primo cittadino non ha dubbi: "Sarà molto alto. Posso solo anticipare che coi nostri uffici stiamo capendo se possiamo trovare oltre ai 95 milioni del capitolo cultura altre risorse del Pnrr per gli interventi su Campo di Marte, dove l'investimento vale 150-200 milioni. Sarebbe una grande operazione per la città riuscire a realizzare tutto con risorse pubbliche".
Per quanto riguarda, invece, la collaborazione con la Fiorentina, Nardella ci tiene a spiegare: "Per noi è indispensabile. È stato lo stesso Commisso a non escludere che la realizzazione sia tutta a carico del Comune. È ovvio che dovremo fare una nuova concessione parametrata sulla base delle revenues del nuovo impianto che dovrà essere finito entro il 2026. Quella che scade nel 2022 sarà rinnovata alle stesse condizioni salvo piccoli aggiustamenti. Per l'accordo futuro, come base di partenza useremo lo studio sugli introiti del nuovo Franchi fatto fare proprio dalla Fiorentina a Deloitte".
Redazione VN
Nuovo Franchi: "La Fiorentina dovrà traslocare". La viabilità il punto critico
Il presidente dell'Ordine degli Architetti di Firenze dice la sua sulla riqualificazione del Franchi e di Campo di Marte
"Da questo bando potrà nascere una nuova Firenze, ma di certo dovremo passare attraverso molte difficoltà. La prima è far traslocare la Fiorentina altrove per almeno un anno. Dubito fortemente infatti che i lavori potranno consentire l'apertura dell'impianto ai tifosi". Così al Corriere Fiorentino, il presidente dell'Ordine degli Architetti di Firenze Piermatteo Fagnoni parla del progetto di riqualificazione del Franchi dopo la conferma dell'arrivo dei 95 milioni da parte del Ministero dei Beni Culturali infatti. I lavori inizieranno nel 2023 e vedranno la fine nel 2026, e daranno un'impronta nuova al quartiere di Campo di Marte partendo proprio dallo stadio. "Il tutto sta andando avanti nel migliore dei modi - dice Fagnoni - con tempi e vincoli certi e caratteristiche chiare". Entro il 31 gennaio gli otto candidati rimasti in gara porteranno gli elaborati, a marzo verrà svelato il progetto vincitore che consentirà di "curare una grande opera e di costruire una casa più al passo coi tempi per la Fiorentina".
Oltre ai 30 milioni che riguardano gli spazi commerciali e all'auspicio che Commisso sia interessato alla riqualificazione dell'impianto, l'altro punto focale riguarda l'ipotesi trasloco che costringerà la Fiorentina a giocare altrove per un anno: "Dubito, per la mia esperienza, che si possa gestire l'afflusso di 30.000 persone a Campo di Marte durante lavori così imponenti. L'impressione è che si debba fare come per Italia '90 quando la squadra traslocò altrove, per restare al Franchi l'unica soluzione che vedo sarebbe ridurre drasticamente la capienza". Inoltre, l'ultimo problema riguarda il deflusso degli spettatori e verrà studiato un nuovo parcheggio da 4.000 posti che decongestioni via Campo d'Arrigo (quella che corre parallela ai binari ferroviari n.d.r.).
Redazione VN
VIDEO VN – Nardella: "Franchi, a febbraio conosceremo il vincitore"
Il sindaco Dario Nardella fa il punto sull'avanzamento del bando internazionale per la riqualificazione dello stadio Franchi
Filippo Caroli
https://www.violanews.com/video/video-nardella-franchi-a-febbraio-conosceremo-il-vincitore/ (https://www.violanews.com/video/video-nardella-franchi-a-febbraio-conosceremo-il-vincitore/)
Nardella: "Nuovo Franchi, si parte nel 2023. Durante i lavori la Fiorentina..."
Il sindaco di Firenze Dario Nardella parla del restyling del Franchi, che partirà nel 2023. E su Vlahovic sta dalla parte di Commisso
Intervistato dal quotidiano Leggo, il sindaco di Firenze DarioNardella ha parlato anche di Fiorentina, toccando soprattutto il tema legato allo stadio Franchi: "Il progetto che si aggiudicherà il restyling dell'Artemio Franchi verrà svelato all'inizio di marzo. La Giuria internazionale verrà infatti dal 2 al 4 marzo a Firenze e dirà chi ha vinto tra le 8 idee progettuali in gara". Ma dove giocheranno i viola nel periodo dei lavori? Quello di Nardella è un auspicio: "Spero si possa restare a Firenze anche durante i lavori. Altrimenti dovremo andare altrove. Presto il Comune e la società si incontreranno, dal 2023 si parte con il cantiere. La squadra merita di stare in Europa".
Su Vlahovic infine conclude: "Sono dalla parte del presidente Commisso e della società, contro i procuratori e tutti coloro che avvelenano la passione dei tifosi. La Fiorentina ha fatto bene la sua parte, Vlahovic avrebbe dovuto valutare e accettare certe proposte che pure gli sono state fatte. Invece solo niet. Brutto così, trovo offensiva tutta la vicenda: le storie d'amore nel calcio sembra non crescano più".
Redazione VN
Commisso contro il Franchi: Nardella non sarebbe sorpreso dalle dichiarazioni
Durissimo attacco di Rocco Commisso contro il Franchi e non solo
Repubblica Firenze riporta le parole rilasciate da Rocco Commisso al Financial Times. Il presidente ha parlato anche dello stadio Artemio Franchi definendolo "la cosa più m...osa che sia mai stata inventata" ("the shittiest thing that's ever been invented").
Come scrive il quotidiano, da fonti vicine al sindaco Nardella filtra irritazione ma non particolare sorpresa per le dichiarazioni. Da un anno a questa parte, dopo il tramonto del progetto di costruzione di un nuovo impianto voluto da Commisso e l'inizio del bando per l'aggiudicazione dei lavori per il restyling (a fine febbraio il vincitore), i rapporti tra l'amministrazione fiorentina e il numero uno viola non sono certo brillanti. Tanto che Nardella, che qualche mese fa aveva incontrato Commisso, sta cercando le risorse per fare interamente con soldi pubblici l'operazione Franchi, senza partnership con la Fiorentina.
Redazione VN
Margiotta Nervi: "Allibiti da parole di Commisso, valutiamo la querela"
Parla Margiotta Nervi, a capo della Fondazione Nervi
Stanno facendo discutere le parole di Rocco Commisso al Financial Times sul tema stadio Artemio Franchi. Tanto che, scrive Repubblica Firenze, la fondazione Nervi starebbe valutando una querela o quantomeno una diffida nei confronti di Rocco Commisso per aver definito il Franchi "la cosa più schifosa che sia stata inventata".
Il quotidiano riporta poi le dichiarazioni di Margiotta Nervi a capo della Fondazione Nervi: "Orripilante. Siamo allibiti, sconcertati e indignati dalle parole di Commisso. Certamente questa uscita la dice lunga sul personaggio di Commisso, che si conferma quel che è con questa esternazione. Troviamo molto grave che abbia detto quelle cose ad un giornale di prestigio e diffusione internazionale come il Financial Times. E troviamo grave anche che non ci sia stato alcun tipo di scusa, nè da parte di Commisso nè da parte della Fiorentina. Vediamo se ci sono gli estremi per una querela per la portata della frase incriminata e anche di tutto ciò che ha detto. Mi meraviglio che la città non prenda posizione, quello che dice Commisso è un'offesa a Firenze che lo ha accolto, alla sua storia, alla squadra e ad un monumento riconosciuto dell'architettura moderna come lo stadio Franchi, cosa che anche alla fine di quel percorso molto particolare che è stato fatto l'anno scorso è stata riconosciuta. Dicono che si riferiva alle condizioni dell'impianto? Nell'intervista a FT non dice questo. Ora valuteremo una diffida".
Redazione VN
E la Fondazione Nervi va per vie legali: "Inviata lettera di diffida a Commisso"
Arriva la decisione della Fondazione Nervi
"Abbiamo deciso di mandare tramite Pec una lettera di diffida alla ACF Fiorentina - spiega Elisabetta Margiotta Nervi a La Nazione in edicola oggi, dopo 24 ore di riflessione in seguito alle parole di Rocco Commisso al Financial Times -. Le frasi ingiuriose del presidente della società, ledono l'immagine e la reputazione di Pier Luigi Nervi, e questo non è accettabile. Chiediamo che Rocco Commisso risponda di quello che ha detto".
Redazione VN
Nardella annuncia: "Niente più ruota a Firenze, Pessina ha detto un altro no"
La Soprintendenza è intransigente, come lo è già stata in passato per questioni attinenti alla Fiorentina
Dopo le ingerenze della Soprintendenza sui progetti viola per il nuovo stadio e per il Viola Park, anche la ruota panoramica installata alla Fortezza da Basso deve arrendersi al volere/dovere di Andrea Pessina. Il Soprintendente, infatti, ha respinto la richiesta del sindaco Nardella di concedere una proroga alla presenza dell'attrazione turistica, come ha annunciato lo stesso primo cittadino con un post su Facebook.
Redazione VN
Fuksas: "Perché perdere tempo con Commisso? Il Franchi è un monumento"
L'archistar Fuksas sceglie di non commentare le contestate dichiarazioni di Rocco Commisso in merito allo stadio Franchi
Sulle pagine dell'edizione odierna de La Nazione troviamo un'intervista realizzata a Massimiliano Fuksas. L'architetto di fama internazionale viene interrogato sulle parole di Rocco Commisso che tanto hanno fatto discutere nei giorni scorsi:
Perché perdere tempo a spiegare qualcosa a Commisso? O una persona sente il bisogno di acculturarsi oppure no. Noi abbiamo fatto il primo progetto del Franchi per i Della Valle, anche se poi non ne abbiamo saputo praticamente più nulla. Nuovo Franchi? In questo momento andrebbe realizzato uno stadio da 30-35mila posti, massimo 40mila, e usare il Franchi in altro modo, anche se è difficile adeguare un edificio nato per una specifica funzione. Il Franchi è un monumento. Perché Nervi è stato uno dei più grandi ingegneri che abbiamo mai avuto. Non vorremmo che facesse la fine che ha fatto il ponte Morandi per colpa della cattiva manutenzione.
Redazione VN
Nardella: "Commisso rimarrà sbalordito dal nuovo Franchi, ne sono sicuro"
Il sindaco Dario Nardella ha parlato del progetto del nuovo Franchi e di quanto sarà importante il mese di marzo per scegliere il progetto
Il sindaco di Firenze, Dario Nardella, è intervenuto ai microfoni del Pentasport per parlare anche del progetto sull'Artemio Franchi e della Fiorentina: "Avevamo cominciato un confronto con Commisso e a questo punto la strada che è stata imboccata la porterò avanti. A marzo verrà scelto il progetto e di seguito si inizierà ad agire per realizzarlo. Delle parole del presidente viola preferisco non parlare, perché non è il mio lavoro. Con 100 milioni di euro possiamo fare un grande lavoro e credo che verrà fuori un progetto con i fiocchi. Sono certo che alla fine Commisso rimarrà colpito dal risultato ottenuto per il Franchi".
Redazione VN
Nardella-Pessina, è scontro totale. "Rischia" anche il Franchi?
E' alta tensione tra il sindaco Nardella e il soprintendente Pessina, dopo il recente scontro sulla ruota panoramica e i rallentamenti dei lavori per la tramvia verso Bagno a Ripoli. Una situazione che adesso - secondo La Repubblica - rischia di avere ripercussioni anche sul progetto Franchi, con in ballo i 95 milioni di finanziamenti ottenuti dall'Europa via Pnrr. Sono soldi che vanno spesi entro il 2026, pena la restituzione. In Comune si ritiene che tutto l'iter autorizzativo sul progetto nuovo stadio passerà dal Mibact, anche perchè il bando di concorso è stato concordato col ministero stabilendo che Torre di Maratona e scale elicoidali sono intoccabili e cosa si può fare su curve, coperture, negozi.
Poi però c'è un progetto da fare. E la Soprintendenza verrà interpellata. Filerà tutto liscio? «Sarebbe assurdo se Pessina volesse pestare i piedi ad un bando concordato e ad un'opera finanziata dal suo Ministero» ragionano gli strateghi comunali. Ma per evitare veti e contro veti una mossa è stata decisa: il progetto preliminare di fattibilità tecnico-economica che conosceremo a fine febbraio sarà inviato al Ministero per un consulto preventivo, per evitare che su quello definitivo possano poi spuntare bocciature a sorpresa dalla Soprintendenza.
Redazio
Restyling Franchi, ancora 8 progetti in gara. Due sono fiorentini, i tempi...
Tra poco più di un mese sapremo quale sarà il vincitore del bando
Tutti e otto i concorrenti rimasti per il restyling del Franchi e la riqualificazione di Campo di Marte sono rimasti in gara. Lo scrive La Nazione, che può confermare che due di essi sono fiorentini. Adesso la giuria incaricata di scegliere il vincitore ha ottenuto tutti i documenti necessari per continuare a valutare i progetti ammessi al concorso. Ieri infatti si sono concluse le operazioni per la consegna degli elaborati della seconda fase (i cosiddetti "progetti preliminari") del bando lanciato dall'amministrazione comunale. I tempi sono stati rispettati, a marzo verrà decretato il vincitore, che avrà tre anni a partire dal 2023 per completare l'opera.
Redazione VN
Franchi e Campo di Marte, Nardella si copre anche in caso di addio di Commisso
Il Comune cerca di tutelarsi anche nella peggiore delle ipotesi
"Trovare le coperture economiche per portare in fondo l'intero progetto di riqualificazione di Campo di Marte, anche senza i soldi di Rocco Commisso. È questo il piano B a cui sta lavorando Palazzo Vecchio, che da un lato spera che quello del presidente viola sia solo uno sfogo, ma dall'altro continua ad andare avanti per la sua strada. I soldi del PNRR per il Franchi infatti ci sono, tanto che i 95 milioni arrivati dal Ministero della Cultura sono già stati inseriti nel bilancio chiuso proprio martedì scorso".
Così scrive oggi il Corriere Fiorentino, che assicura che il sindaco Nardella ha già incontrato diverse volte Joe Barone per discutere del rinnovo della convenzione sullo stadio fino all'inizio dei lavori. Il Comune sta valutando il Credito Sportivo e la Banca europea degli investimenti qualora la riqualificazione di Campo di Marte dovesse essere realizzata senza i 30 milioni da parte della Fiorentina. Inoltre, il PNRR potrebbe fornire altri fondi, sempre che il Soprintendente non ponga il suo veto.
Redazione VN
Nardella: "Stadio? Finire entro il 2026 una sfida. Commisso? Sempre disponibili"
Le parole di Nardella sul restyling del Franchi e non solo
Intervenuto a Violafun, il sindaco di Firenze Dario Nardella ha toccato alcuni dei temi caldi di casa Fiorentina, in particolare quelli relativi al Franchi: "Aspettiamo Commisso, speriamo che venga presto a Firenze. Stadio? Sono molto contento del lavoro, abbiamo gli otto finalisti e la giuria si riunirà nella prima settimana di marzo per decretare il progetto vincitore. Siamo riusciti a portare a casa tanti soldi, quasi 100 milioni di euro. Credo sia l'unico caso in Italia, forse in Europa, dove c'è un impegno di soldi importanti per la ristrutturazione di uno stadio di calcio, che non abbiamo levato a ospedali o scuole perché riservati ai beni culturali. L'ultima volta che ci siamo visti con Commisso a Firenze abbiamo parlato dello stadio ed io sono sempre stato molto disponibile, aperto e collaborativo, quindi se la Fiorentina ha voglia e disponibilità noi ci siamo, altrimenti comunque noi puntiamo a realizzare un gioiello da mettere nelle mani della società e della squadra perché questa società e questa squadra meritano un grande stadio ed il nuovo Franchi sarà un grande stadio. Ne sono convinto".
La discussione si sposta su dove potrebbe giocare la Fiorentina durante i lavori di ammodernamento dell'impianto: "Quando avremo il progetto vincitore, e manca poco, sarà una valutazione che dovrà fare la società. Negli altri casi in Italia si è giocato contestualmente ai lavori, a volte in altri stadi. La presenza della squadra allo stadio condiziona i tempi dei lavori, si dovrà tenere di conto anche di questo e per fare i lavori più velocemente servirà una disponibilità complessiva. Non posso che parlarne con la Fiorentina, sono loro i primi a dover fare le loro considerazioni sulla base degli interessi della squadra e della società. Noi siamo pronti a vagliare tutte le opzioni. I tempi di realizzazione della ristrutturazione sono dettatati dall'Europa sennò perdiamo i soldi: dobbiamo appaltare i lavori entro la fine dell'anno prossimo e dobbiamo finirli entro il 2026. Abbiamo questo timing molto serrato, è una sfida molto difficile ma ce la possiamo fare. Penso che faremo la più grande operazione a livello di ristrutturazione sportiva legata ad uno stadio di calcio. Sarebbe una festa straordinaria nel 2026 festeggiare i 100 anni della Fiorentina con il completamento della ristrutturazione dello stadio".
Redazione VN
Nuovo Franchi: il punto della situazione dopo la giornata di ieri
Nuovo Franchi con o senza Commisso
All'interno dell'edizione odierna del Corriere Fiorentino si fa il punto sulle situazioni che riguardano il Viola Park e lo stadio. Quella del nuovo Franchi è una partita che Dario Nardella vuole vincere. Per farlo è pronto a camminare da solo, ma le sue dichiarazioni di ieri lasciano la porta aperta alla Fiorentina. Il sindaco lavora da tempo per trovare quei 100 milioni circa necessari a coprire interamente il progetto di riqualificazione dell'intero quartiere di Campo di Marte. Ha attivato canali con il Credito Sportivo e con la Banca Europea degli Investimenti, ma ultimamente si è mosso anche per ottenere ulteriori fondi europei del Pnrr. La Fiorentina, dal canto suo, aspetta di conoscere il progetto vincitore e solo dopo sceglierà se investire i 30 milioni per l'area commerciale.
Redazione VN
Presidenti di AST e USSI: "Caro Nardella, ricordiamo Rialti al Franchi"
I presidenti dell'AST e di USSI Sandro Bennucci e Franco Morabito hanno scritto una lettera per Dario Nardella sul Franchi
Il presidente dell'Associazione Stampa Toscana Sandro Bennucci e Franco Morabito, presidente del Gruppo toscano giornalisti sportivi-Ussi, hanno scritto una lettera al sindaco di Firenze Dario Nardella. Il motivo? Chiedere un coinvolgimento dei rappresentanti dei giornalisti nella fase progettuale di rifacimento dello stadio Artemio Franchi per quanto riguarda le aree di stampa. Di seguito le parole:
"Caro Sindaco, Associazione Stampa Toscana e Gruppo toscano giornalisti sportivi-Ussi, chiedono la sua attenzione in vista della fase di progettazione e ammodernamento dello stadio Artemio Franchi. Nel senso che sarebbero interessati a far parte di un'eventuale commissione che si possa occupare dell'allestimento e della realizzazione di tutte le aree destinate alla stampa. Questo per evitare quel che è accaduto in passato e che costringe tutt'ora i giornalisti che seguono gli eventi dalla tribuna stampa del Franchi a lavorare in condizioni di notevole disagio, non solo per le dimensioni assai ridotte delle postazioni – dove prima della pandemia era difficile entrare indossando un giubbotto più pesante – ma anche per la difficoltà di ingresso e di uscita: per accedere ai posti centrali bisogna far alzare tutti coloro che sono seduti a destra o a sinistra. Cogliamo anche l'occasione, caro Sindaco, per ricordare la nostra proposta, rimasta ferma nonostante l'accoglienza entusiasta del primo momento, di dedicare allo scomparso collega Alessandro Rialti la tribuna stampa del Franchi. Anche la Fiorentina aveva espresso il suo gradimento di fronte alla proposta, ma, forse anche a causa della pandemia, l'iniziativa si è fermata. Ecco, noi non vorremmo che il nome di Rialti, cronista appassionato e innamorato del suo lavoro e della città di Firenze, cadesse nell'oblio. Per questo le chiediamo di fare in modo che si possa realizzare l'aspettativa di tutti i giornalisti, sportivi e non sportivi, che ci hanno sollecitato a scriverle. Restiamo in attesa di un suo riscontro, per entrambe le nostre premure, e molto caramente la salutiamo".
Redazione VN
Nuovo Franchi, Pessina esce di scena. L'ultima parola sarà del Ministero
Il 7 marzo scopriremo il progetto vincitore per il nuovo Franchi: adesso la palla passa direttamente a Roma
Sarà Roma, e non Firenze, a dire l'ultima parola sul Franchi. Spetterà infatti al Ministero dei Beni Culturali dare il via libera al progetto di riqualificazione da 95 milioni di euro dell'impianto di Campo di Marte, che beneficerà di una parte dei fondi europei che verranno erogati dal Pnrr e dalla creazione al Ministero una soprintendenza speciale capace sia di svolgere funzioni di tutela che tagliare le tempistiche. Come scrive il Corriere Fiorentino, al soprintentende Andrea Pessina potrà essere chiesto soltanto un parere e nemmeno vincolante, che al quotidiano rivela: "A noi potrà essere chiesta un'istruttoria ma la decisione finale spetta agli uffici del ministero. Anche per questo certe discussioni recenti mi hanno sorpreso".
Il prossimo step sarà quello della commissione giudicante, che si riunirà per decretare - il 7 marzo - il migliore tra gli otto progetti rimasti. Dopodiché il progetto passerà nelle mani di Federica Galloni, direttore generale del Ministero e braccio destro di Franceschini, che mise paletti precisi a Rocco Commisso su curve e scali elicoidali: "Lo stadio non si può abbattere", scrisse nella lettera di risposta al presidente viola alla domanda su quali fossero le parti da tutelare dell'impianto. Nardella però non si era fatto scoraggiare, ed è andato avanti: adesso dopo il Franchi il sindaco punta ad altri fondi per la riqualificazione dell'intera area di Campo di Marte.
Redazione VN
Nardella: "Nuovo Franchi? Fiducioso che la Fiorentina ci sarà. Ho sentito Barone"
Le parole del sindaco: "Il 7 marzo sapremo chi sarà a realizzare il restyling del Franchi"
Dario Nardella è stato ospite della trasmissione Monitor su Italia7 e tra i tanti temi toccati ha parlato anche dello stadio, rispondendo ad una battuta:
"Nuovo Franchi pronto per la prossima visita di Papa Francesco? Sarebbe sicuramente un bell'auspicio, chissà. Non dobbiamo mettere limiti alla provvidenza. Sicuramente il 7 marzo sapremo chi sarà il vincitore del concorso internazionale per il progetto del nuovo Franchi. Partecipazione della Fiorentina? Sono molto fiducioso e ottimista perchè stiamo costruendo la nuova casa della Fiorentina e i rapporti sono molto buoni. Capisco l'amarezza di Commisso, le contestazioni sono accettabili solo nella misura in cui non superano la mancanza di rispetto. Ma credo che dobbiamo lasciarci alle spalle tutto questo e guardare il futuro, aspettiamo Rocco Commisso presto a Firenze ma nell'attesa continuiamo a lavorare e ho sentito Joe Barone anche negli ultimi giorni, non solo per il progetto Franchi ma anche per tutti gli altri".
Redazione VN
Nardella: "Sveleremo il nuovo Franchi il 7 marzo". E Draghi conferma
Il sindaco di Firenze Nardella ha svelato la data in cui si saprà il vincitore del concorso per il restauro dello stadio Franchi
Il sindaco di Firenze, Dario Nardella, ha svelato la data in cui sarà annunciato il vincitore del concorso internazionale per il restauro dello stadio "Artemio Franchi". La presentazione si terrà il 7 marzo. Lo ha detto oggi il primo cittadino, accogliendo il Presidente del Consiglio Mario Draghi, nella sua visita fiorentina. Lo stesso premier nel suo discorso, pronunciato dal "Teatro del Maggio Musicale Fiorentino", ha confermato le parole del sindaco: "Riqualifichiamo uno storico quartiere come Campo di Marte e lo stadio Artemio Franchi di Firenze".
Redazione VN
Nardella: altri 55 milioni per lo stadio. Sui lavori per la tramvia...
Il punto sulle parole del sindaco nella giornata di ieri
Nell'edizione odierna de La Nazione si riportano i passaggi più importanti dell'intervento di Draghi (omaggiato dalla Fiorentina) al teatro del Maggio che come argomento principale ha visto l'annuncio della fine dell'emergenza Covid. Per quanto riguarda, invece, tematiche più vicine alla città di Firenze, si deve registrare delle importanti novità riguardo allo stadio Franchi. Dario Nardella, presente al teatro, ha infatti parlato come segue: "Quanto al Pnrr,sono felice di ricordare alla sua presenza che lunedì 7 marzo presenteremo il progetto vincitore del concorso internazionale di progettazione per il restauro e la riqualificazione dello Stadio Franchi, monumento di interesse nazionale, che a sua volta innescherà un progetto di rigenerazione dell'intero quartieredi 450 milioni di euro con la nuova tramvia e nuovi spazi pubblici e verdi».
Poi, lo stesso primo cittadino ha spiegato: "Ci candideremo per ottenere un finanziamento nell'ambito dei Piani Integrati delle Città Metropolitane già varati dal Ministero dell'Interno per coprire tutto il fabbisogno per la realizzazione del nuovo stadio". Più o meno una richiesta di altri 55 milioni di euro. Ma il cuore degli investimenti del Pnrr è rappresentato a Firenze dalle tramvie: un sistema di 7 linee, 3 delle quali già realizzate. E in questa direzione arriva l'annuncio: "L'8 marzo inizieranno i lavori della Variante al centro storico ed entro l'anno inizieremo i lavori della linea di Bagno a Ripoli"
Redazione VN
Lavori al Franchi, dove traslocherà la Fiorentina? Le ipotesi
Il 7 marzo sarà annunciato il vincitore del concorso internazionale per il restyling dello stadio
E' stata rinnovata per un anno la convenzione fra Palazzo Vecchio e la Fiorentina per lo stadio Artemio Franchi.
La Nazione si chiede dove potrebbe giocare la Fiorentina durante il restyling dell'impianto di Campo di Marte. Sul piatto ci sono tutte le ipotesi: Empoli, in primis. Ma si valutano anche gli stadi di Reggio Emilia, Perugia, La Spezia. Bologna non è al momento presa in considerazione in quanto anche il Dall'Ara sarà interessato da un imponente restyling.
Redazione VN
Il 7 marzo sarà svelato il progetto del nuovo Franchi. Ci sarà anche Bati
Fra 6 giorni svelato il progetto vincitore
Ci siamo, il 7 marzo Firenze conoscerà la nuova casa della Fiorentina. A renderlo noto è il il Comune del capoluogo fiorentino attraverso un comunicato:
Lunedì 7 marzo, nel salone dei Cinquecento, sarà svelato il progetto vincitore fra gli otto finalisti del concorso internazionale per la riqualificazione dello stadio Franchi di Pier Luigi Nervi e dell'area di Campo di Marte, reso possibile grazie al contributo di Fondazione CR Firenze e di Intesa Sanpaolo. La presentazione del progetto vincitore, scelto dalla commissione di esperti che hanno esaminato gli otto progetti finalisti, avverrà nel corso di una seduta pubblica (solo su inviti) del concorso internazionale. Tale iniziativa, realizzata con il sostegno di Fondazione CR Firenze, inizierà alle ore 18 e sarà trasmessa in diretta sul canale YouTube Città di Firenze "dirette streaming del Comune di Firenze". Vi parteciperanno varie personalità del mondo dello sport, del calcio e del mondo viola: il direttore generale della Fiorentina Giuseppe Barone, i campioni dello scudetto 68/69, Gabriel Batistuta e Giancarlo Antognoni. Saranno presenti anche il presidente del Coni Giovanni Malagò e il presidente della Figc Gabriele Gravina.
Redazione VN
Ecco il nuovo Franchi: i dettagli della presentazione. Ci sarà Bati, ma non solo
La data da cerchiare in rosso è quella del 7 marzo, ma già ieri Batistuta è stato accolto del sindaco di Firenze a Palazzo Vecchio
L'edizione odierna del Corriere Fiorentino pone l'attenzione sulla presenza a Firenze di Gabriel Omar Batistuta. Il Re Leone, oltre ad assistere stasera a Fiorentina-Juventus dalle tribune del Franchi (inevitabile la standing ovation che gli riserverà lo stadio), sarà uno degli ospiti di Dario Nardella nel giorno della presentazione del progetto per il restauro del Franchi. La data da cerchiare in rosso è quella del 7 marzo, ma già ieri Batistuta è stato accolto del sindaco di Firenze a Palazzo Vecchio per mettere a punto i dettagli in vista di lunedì. Nel Salone dei Cinquecento, oltre a Bati, saranno presenti una delegazione della Fiorentina scudettata del '69, Giancarlo Antognoni, il presidente del Coni Giovanni Malagò ed il direttore generale viola Joe Barone.
La Nazione aggiunge tra i presenti anche il presidente della Figc Gabriele Gravina. La tabella di marcia prevede che i lavori debbano iniziare entro dicembre 2023, così come tutti i progetti legati al Pnrr. Riguardo i tempi di realizzazione, lo sguardo punta al 2026, data entro la quale Firenze dovrebbe avere lo stadio completamente rinnovato. Il fondo per il restyling del Franchi ammonta a 95 milioni di euro. La presentazione del progetto vincitore, scelto dalla commissione di esperti che hanno esaminato gli otto progetti finalisti, avverrà nel corso di una seduta pubblica (solo su inviti) del concorsi internazionale. La cerimonia è prevista per le 18 e Violanews.com - come sempre - vi fornirà tutti gli aggiornamenti in diretta.
Redazione VN
Nuovo Franchi, Nardella: "Rinnovamento profondo. Fine lavori? Ecco quando"
Aggiornamenti sulla nuova casa Viola
Intervenuto nel corso di Tutti Convocati su Radio 24, Dario Nardella ha fornito alcuni aggiornamenti sul rifacimento del Franchi. Queste le parole del sindaco di Firenze:
Lunedì presentiamo il nuovo Franchi, un rinnovamento profondo dello stadio. Abbiamo ottenuto un finanziamento importante dal recovery plan, il Franchi è un monumento nazionale, siamo partiti con un concorso internazionale, 8 finalisti e lunedì ci sarà il vincitore. Nel 2023 inizieranno i lavori e entro il 2026 finisce tutto. Il nuovo stadio Franchi è pensato per essere una struttura vivibile tutti i giorni, avremo lì museo Fiorentina, il museo della Nazionale, eventi, manifestazioni, congressi
Redazione VN
Franchi, progetti top secret. Il grande assente è la Fiorentina
Lunedì 7 marzo sarà svelato il progetto vincitore del restyling del Franchi
Lunedì 7 marzo alle 18 nel Salone dei Cinquecento sarà annunciato il progetto vincitore per il restyling del Franchi. La curiosità è che gli 8 autori dei progetti finalisti sono stati invitati tutti ma in forma anonima, coi loro codici alfanumerici associati perché la commissione che sta valutando i lavori non sa a quale architetto corrispondono per fare una scelta sull'opera e non sul progettista.
Repubblica Firenze pone l'accento sul grande assente, la Fiorentina, e si chiede: "che diranno, come saranno accolti, ma soprattutto, vorranno essere della partita, prima o poi, i vertici della Fiorentina? Che farà Rocco Commisso, una volta che il progetto Franchi sarà svelato e l'operazione pubblica da 150 milioni di euro per rifare lo stadio partirà ufficialmente? Si terrà alla larga o se il progetto vincitore lo convincerà proverà a dialogare, magari avventurandosi nella gestione degli spazi commerciali?.
Palazzo Vecchio cercato e trovato le risorse per costruire lo stadio da solo (salvo aumento costi) emancipandosi da Commisso, si sta organizzando anche per una gara di project financing per la parte commerciale- alberghi. Ma col nuovo Franchi è pronto ad aumentare e di molto il canone d'affitto dello stadio, basandosi proprio sullo studio Deloitte che la stessa Fiorentina fece fare".
Redazione VN
Franchi, da martedì 8 progetti finalisti visibili a Palazzo Vecchio
Da martedì sarà possibile vedere gratuitamente gli otto progetti finalisti per il restyling del Franchi
Lunedì 7 marzo scopriremo il progetto vincitore a cui verrà assegnato il restyling dello stadio Franchi. Gli otto finalisti sono stati valutati in forma anonima dalla commissione e tra poco più di 48 ore scopriremo quale studio ha proposto il lavoro migliore.
Se al momento è tutto top secret, le otto opere arrivate alla fase finale saranno esposte nel cortile di Michelozzo a Palazzo Vecchio dall'8 marzo e saranno visibili gratuitamente da tutti negli orari di apertura del Palazzo. Si potrà dunque vedere i plastici e farsi un'idea su tutti i finalisti.
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Redazione VN
Dall'area di Castello al restyling: 15 anni di ipotesi e bluff
Ci sono voluti 3 sindaci, 3 progetti, un'inchiesta della magistratura e un emendamento del governo prima di trovare una soluzione
"Dall'area di Castello al restyling: quindici anni di ipotesi e bluff": Repubblica Firenze ripercorre la storia delle varie ipotesi di costruzione del nuovo stadio della Fiorentina.
Il quotidiano parte dal 2007 quando Matteo Renzi era presidente della Provincia. "Da allora - si legge - sono passati quindici anni, tre sindaci, un'inchiesta della magistratura, un emendamento del governo e tre progetti prima di arrivare fino ad oggi. In mezzo scontri politici, ipotesi, varianti urbanistiche, dimissioni e polemiche. Perché a Firenze lo stadio non è mai stato solo una questione sportiva".
Giuseppe Calabrese, l'autore dell'articolo, scrive dell'ipotesi Scandicci (stadio nell'area del palazzo delle finanze), Sesto (Osmannoro 2000 ai tempi del sindaco Gianni Gianassi), Castello (area Fondiaria).
Da non dimenticare la presentazione all'hotel Four Seasons nel 2008, da parte dei Della Valle, del progetto firmato dall'archistar Massimiliano Fuksas. "'Un progettino', come lo definirà l'assessore alla cultura di Firenze Giovanni Gozzini durante un'intervista a Controradio entrata ormai nella leggenda.
Nel 2012 si inizia a parlare dell'area Mercafir: "Un sussurro che nel 2014 — adesso il sindaco è Nardella — diventa certezza: il Comune è pronto a cedere alla Fiorentina tutta l'area del mercato per realizzare lo stadio e la cittadella. Un'offerta che convince i Della Valle, d'accordo anche a farsi carico dei costi per lo spostamento del mercato a Castello, ormai libero da vincoli giudiziari. La presentazione del progetto (sono passati tre anni, siamo arrivati al 2017) con tanto di plastico, stavolta è in Palazzo Vecchio. Un rilancio in grande stile, prima che il ricorso al Tar di Unipol contro la proposta di variante urbanistica non rallenti di nuovo l'iter. Si procede a fatica e di stadio si parla e basta. Finalmente nel 2018 il Comune approva il piano urbanistico per l'area di Castello, ma la Fiorentina è in crisi e i Della Valle sono a un passo dall'addio. Lo stadio viene congelato fino a quando, e questa è storia recente, non arriva Commisso".
Redazione VN
Operazione Franchi, ecco cosa cambierà: investimento da 450 milioni
Domani il progetto vincitore
Nella giornata di domani, Palazzo Vecchio svelerà il progetto vincitore del restyling dello stadio Franchi. Il concorso internazionale di progettazione prevede l'intervento su tutta l'area sportiva posta tra viale Valcareggi-viale Paoli e viale Fanti. Un investimento di riqualificazione che vale 450 milioni di euro, tra i 95 del Pnrr che andranno allo stadio (ma il Comune ne ha chiesti altri 50) e i 190 milioni della tramvia piazza della Libertà-stadio-Rovezzano.
Il nuovo Franchi sarà coperto e dovrà avere 40.000 posti a sedere. Dovranno essere mantenute tribune, torre e scale elicoidali, si potranno realizzare nuove curve e le tribune del parterre possono essere demolite. All'interno vi nascerà il museo della Fiorentina, del Calcio in costume, della Figc e un Viola Store.
Quanto al resto del progetto, sono previsti un albergo, uffici e spazi commerciali e direzionali, ma anche modifiche all'Affrico, all'attuale centro sportivo viola e al Cerreti, mentre il diamante del baseball non si può toccare. Viale Paoli diventerà semipedonale, il giardino e gli spazi verdi saranno ampliati, nell'area ferroviaria di Campo di Marte sorgerà un parcheggio da 3.000 posti. Un'operazione complessiva che può partire nel 2023, con tempi di conclusione diversa a seconda dei progetti. Lo scrive il Corriere Fiorentino.
Redazione VN
Restyling Franchi, è il giorno X: ecco i possibili finalisti
Alle 18 la cerimonia in Palazzo Vecchio
Non solo calcio giocato. Repubblica Firenze si concentra anche sulla presentazione del progetto di restyling dell'Artemio Franchi. L'appuntamento è per oggi alle 18 nel Salone dei Cinquecento in Palazzo Vecchio.
Tra i finalisti - si legge nel quotidiano - si ipotizza da giorni la presenza di fiorentini come Marco Casamonti e Fabrizio Rossi Prodi ma si parla anche di studi giapponesi e francesi come Wilmotte. Platea di stelle stasera alla cerimonia: Gabriel Omar Batistuta, Giancarlo Antognoni, i campioni dello scudetto 68/ 69 e poi i vertici dello sport italiano, il presidente del Coni Giovanni Malagò, il presidente della Figc Gabriele Gravina, il ct della Nazionale Roberto Mancini. Ci sarà anche il governatore Eugenio Giani.
Non potrà esserci invece la Fondazione Nervi, che era stata invitata: Marco Nervi ha scritto al sindaco comunicando che non potrà assentarsi da Bruxelles a causa della situazione internazionale ma ringrazia per l'invito e si complimenta «per avere svolto il concorso in tempi così rapidi e in maniera così efficiente ». Commisso è negli Usa, ma ci sarà Joe Barone.
Redazione VN
Restyling Franchi, è il giorno X: alle 18 svelato il progetto vincitore
Parata di stelle per la presentazione del nuovo Franchi in Palazzo Vecchio: ci sarà anche Gabriel Batistuta, per la Fiorentina il Dg Barone
È oggi il giorno per la presentazione del progetto di restyling dello stadio "Artemio Franchi". L'appuntamento è alle 18, nel Salone dei Cinquecento in Palazzo Vecchio. Tra i finalisti si ipotizza la presenza di fiorentini come Marco Casamonti e Fabrizio Rossi Prodi, ma anche studi giapponesi e francesi come Wilmotte.
Platea di stelle stasera alla cerimonia: Gabriel Omar Batistuta, Giancarlo Antognoni, i campioni dello scudetto 68/ 69 e poi i vertici dello sport italiano, il presidente del Coni Giovanni Malagò, il presidente della Figc Gabriele Gravina, il ct della Nazionale Roberto Mancini. Ci sarà anche il presidente della Toscana, Eugenio Giani. Rocco Commisso è negli Usa, ma a rappresentare la Fiorentina ci sarà il Dg Joe Barone.
Redazione VN
Mancini: "La Fiorentina beneficerà del rinnovamento del Franchi"
Il pensiero di Roberto Mancini sulla situazione internazionale e sui benefici che il nuovo Franchi porterà alla Fiorentina
In Palazzo Vecchio per la presentazione del nuovo Stadio Franchi anche il ct dell'Italia Roberto Mancini:
La situazione in Ucraina è drammatica, lo sport solitamente unisce e può aiutare, ma siamo in un momento molto difficile. Cerchiamo di fare qualcosa per le persone che soffrono. Al Franchi ho giocato tanti anni, ma credo che rinnovare questo stadio mantenendo la sua storia sia la strada giusta da seguire anche per altri impianti. Credo che anche la Fiorentina beneficerà del nuovo stadio. Playoff Mondiale? Dobbiamo uscire fuori da una situazione che ci siamo complicati da solo. Dovremo fare una grande partita, penso che andrà bene. Sono ottimista, anche se so che saranno dieci giorni duri e difficili.
Redazione VN
Nardella: "Franchi una grande sfida, per unire passato e futuro"
Il primo cittadino Dario Nardella introduce l'evento di presentazione del progetto vincitore per il restauro dello stadio Franchi
Il sindaco Dario Nardella ha preso la parola, nell'introdurre la cerimonia di presentazione del progetto vincitore per il nuovo 'Franchi':
È una serata storica perché c'è voluto un po' di tempo per arrivare fin qui. È una sfida grande, la presenza di autorità e protagonisti dello sport e del paese testimonia l'importanza di questo passaggio. Il nostro stadio non è uno dei tanti, è un monumento nazionale, quindi la sfida era riuscire a trasformare uno stadio di novanta anni in una struttura moderna funzionale. La scommessa di uno stadio che deve unire passato e futuro.
Redazione VN
VIDEO VN – Batistuta: "Io mi sento fiorentino"
Tra i primi a prendere la parola dopo le autorità presenti è Gabriel Batistuta. Ecco le sue parole
Filippo Caroli
https://www.violanews.com/video/video-vn-batistuta-io-mi-sento-fiorentino/ (https://www.violanews.com/video/video-vn-batistuta-io-mi-sento-fiorentino/)
VIDEO VN – De Sisti: "Questi progetti piacciono anche ai nostalgici"
Prende la parola anche Giancarlo de Sisti capitano della Fiorentina del secondo scudetto e allenatore di una ottima Fiorentina che lo scudetto lo sfiorò nel 1982
Filippo Caroli
https://www.violanews.com/video/video-vn-de-sisti-questi-progetti-piacciono-anche-ai-nostalgici/ (https://www.violanews.com/video/video-vn-de-sisti-questi-progetti-piacciono-anche-ai-nostalgici/)
VIDEO VN – Barone: "Crediamo tanto nelle strutture"
È la volta del direttore generale della Fiorentina Joe Barone che ricorda quanto la Fiorentina sia interessata alle strutture per far crescere la società stessa.
Filippo Caroli
https://www.violanews.com/video/video-vn-barone-crediamo-tanto-nelle-strutture/ (https://www.violanews.com/video/video-vn-barone-crediamo-tanto-nelle-strutture/)
VIDEO VN: I primi quattro progetti per il Franchi e il vincitore è...
Al termine della cerimonia arrivano i primi quattro progetti e il nome del progetto Vincente: si tratta del gruppo Arup Italia, con progettista Hirsch David
Filippo Caroli
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VIDEO – Ecco come sarà il nuovo stadio Franchi
La clip del progetto vincitore per il concorso di restyling del Franchi. Dovrebbe essere pronto nel 2025
Redazione VN
https://www.violanews.com/video/video-ecco-come-sara-il-nuovo-stadio-franchi/ (https://www.violanews.com/video/video-ecco-come-sara-il-nuovo-stadio-franchi/)
Il video con il progetto del nuovo Franchi
La clip con la presentazione del nuovo Franchi e del quartiere di Campo di Marte realizzata dal Comune di Firenze
Redazione VN
https://www.violanews.com/video/il-video-con-il-progetto-del-nuovo-franchi/ (https://www.violanews.com/video/il-video-con-il-progetto-del-nuovo-franchi/)
Nardella: "Nuovo stadio, Barone positivamente colpito. Con la Fiorentina..."
Le parole del Sindaco di Firenze, Dario Nardella, a margine della presentazione del nuovo stadio di Firenze.
Filippo Caroli
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VIDEO VN – L'architetto: "Il cantiere durerà 30 mesi"
Filippo Minoara senior architect dello studio vincitore spiega che il cantiere durerà 30 mesi ma i tifosi potranno seguire lo stesso la Fiorentina a Firenze perché i lavori saranno portati avanti a settori distinti.
Filippo Caroli
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Barone: "Rocco crede nel calcio a Firenze"
Joe Barone, Dg della Fiorentina, ha preso la parola a margine dell'evento di presentazione del nuovo Stadio Franchi
Joe Barone, direttore generale della Fiorentina, ha preso la parola, a margine dell'evento per il nuovo Stadio Franchi:
Vorrei ringraziare Commisso per il suo investimento nel calcio italiano e nella Fiorentina. Stiamo imparando la storia viola. Crediamo tanto nelle strutture, siamo attivi in Lega su questo aspetto. Viola Park? Ringrazio Rocco per credere nella Fiorentina, nel calcio italiano e in Firenze.
Redazione VN
Batistuta: "Firenze la sento casa mia, anche il Franchi è parte di me"
Il re leone rinnova la propria dichiarazione d'amore a Firenze, Batistuta elogia la scelta di non abbandonare lo stadio Franchi
Presente alla presentazione del nuovo stadio "Artemio Franchi" anche Gabriel Omar Batistuta:
Firenze è casa mia, ho più amici qui che in Argentina. Ora me la godo molto più che in passato. Quando giochi in uno stadio per tanti anni diventa parte di te, triste se fosse stato costruito un altro impianto al posto del Franchi. Cosa consiglio ai giovani calciatori? Di smettere se vogliono diventare il nuovo Ronaldo o Messi, spesso si pensa subito alle copertine, ma servono volontà e passione per raggiungere gli obiettivi e diventare un calciatore.
Redazione VN
FOTO VN – Il nuovo Franchi: ecco il progetto vincitore
Il progetto vincitore del concorso internazionale di progettazione: il nuovo stadio Artemio Franchi sarà realizzato da Arup Italia
Il progetto vincitore del concorso internazionale: il nuovo stadio "Artemio Franchi" sarà realizzato da Arup Italia. Il capo progettista è l'architetto David Hirsch.
Maratona
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Nuovo Auditorium
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Curva Fiesole e Ferrovia
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Redazione VN
Ancora Batistuta: "La prima impressione è buona"
Le parole di Batistuta sul Franchi
Intervenuto dopo la presentazione del progetto vincitore per la riqualificazione del Franchi, la leggenda viola Gabriel Batistuta ha parlato ai microfoni dei cronisti presenti e detto la sua sul momento viola e sul nuovo stadio: "La prima impressione è buona, tutti e gli otto progetti mi sembravano carini, qualcuno più invasivo di altri e questo è quello giusto. Rimanere al Franchi sentimentalmente è la cosa più importante per me, desideravo che la Fiorentina continuasse a giocare lì.
Filippo Caroli
Galli: "Franchi? Non il più accattivante ma scelta giusta che salvaguarda Firenze"
Le parole di Giovanni Galli che spiega come il progetto vincitore del nuovo Franchi è quello giusto per Firenze
Intervenuto ai microfoni dei cronisti presenti dopo aver scoperto il progetto vincitore che riguarda il nuovo Franchi, l'ex portiere e dirigente viola Giovanni Galli ha detto la sua: "Inizialmente tanti erano veramente futuristici, delle barche che sembravano l'arca di Noè. Poi c'è stata la scelta di andare su un profilo più lineare che salvaguardasse lo skyline di Firenze. Come primo impatto poteva sembrare il meno accattivante ma non ci si può fermare solo alla bellezza ma anche all'efficienza e all'ambiente, al fotovoltaico e al recupero delle acque piovane. I presupposti ci sono, lo abbiamo solo intravisto per ora ma per molti versi sono temi a me cari che già da consigliere regionale avevo fatto presente insieme all'Università Sant'Anna di Pisa. Ma come impatto è positivo e non va ad invadere il panorama di Firenze.
La Champions? Quella che giocavo io era diversa, la disputava solo chi vinceva il titolo. Adesso si può arrivare quarti e dobbiamo essere ambiziosi e sognare. Avere uno stadio che ti aiuta può essere un valore in più. Chi sarà il portiere del nuovo stadio? Io no di sicuro (scherza n.d.r.)
Filippo Caroli
SONDAGGIO VN – Vi piace il progetto del nuovo Franchi?
Come giudicate a caldo il nuovo Franchi. Vi piace o no? Votate il nostro sondaggio
È stato da poco svelato il progetto vincitore per la ricostruzione dello stadio Artemio Franchi con nuovi criteri logistici. Considerando che è stato mostrato solo un breve video e qualche fotografia cosa ne pensate, vi piace o no?
SONDAGGIO
Il nuovo Franchi
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Redazione VN
VIDEO VN – Batistuta: "Franchi? Alcuni progetti invasivi, questo è quello giusto"
Batistuta condivide la scelta sul progetto vincitore del concorso per la riqualificazione del Franchi
Filippo Caroli
https://www.violanews.com/video/video-vn-batistuta-franchi-alcuni-progetti-invasivi-questo-e-quello-giusto/ (https://www.violanews.com/video/video-vn-batistuta-franchi-alcuni-progetti-invasivi-questo-e-quello-giusto/)
Nardella: "Lavori entro il 2026 sennò perdiamo i soldi. Nuovo Franchi sobrio"
Le parole di Nardella, che crede fortemente nel progetto relativo al nuovo Franchi
Intervenuto a margine della presentazione dei progetti per il restyiling del Franchi il sindaco di Firenze Dario Nardella ha parlato così ai giornalisti presenti: "Sono molto contento, non era facile ma ci siamo arrivati finalmente. Devo ringraziare la giuria internazionale e il Ministero dei beni culturali, la Cassa di Risparmio di Firenze, il Coni e la Figc. I lavori devono iniziare entro il 2023 e finire entro il 2026. Ringrazio anche la Fiorentina che è stata paziente e si è dimostrata disponibile. Ci metteremo subito a lavoro con loro per definire i dettagli del progetto. Tutti i progetti erano belli, quello che ha vinto rappresenta al meglio la sobrietà di Firenze, è sostenibile e valorizza la storia dell'architettura di Nervi".
Nardella prosegue: "E' stata trovata una soluzione per le vecchie curve, che verranno riutilizzate per sale congressuali, mi piace anche il modo in cui è stato ideato il parco di Campo di Marte. È un ottimo inizio, ora mettiamoci sotto per procedere rapidamente in modo di poter cominciare i lavori secondo i tempi stabiliti. Joe Barone? Mi sembrava positivamente colpito, poi dopo sentiremo direttamente lui. Voglio ringraziarlo, insieme a Commisso e alla Fiorentina. Creeremo il gruppo di lavoro per monitorare tutte le fasi di avanzamento dei lavori. La presenza dei grandi campioni, come Batistuta, è un senso di spinta. La famiglia Nervi per motivi di forza maggiore non hanno potuto partecipare, mi hanno inviato una lettera e speriamo siano contenti. Mi sento fiducioso, se non andiamo in fondo perdiamo i soldi e non ce lo possiamo permettere. Firenze oggi è vista in Italia come un modello. Non so chi altro in Italia è riuscita a trasformare uno stadio in qualcosa di moderno".
Filippo Caroli
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Nuovo Franchi, ecco il progetto vincitore! Nardella: "Casa degna delle ambizioni viola"
Scopriamo insieme come cambierà lo stadio cittadino e il quartiere
Il Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio fa da cornice alla presentazione del progetto vincitore del concorso internazionale per la riqualificazione dello stadio Artemio Franchi e dell'area di Campo di Marte.
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19:56 - 7 mar
Finisce qui la presentazione del nuovo Franchi.
19:56 - 7 mar
Riprende la parola il Sindaco Nardella: "Mi ha convinto la sobrietà e l'eleganza dello stadio, Firenze non è mai troppo. Valorizza sia la storia del Franchi e s'inserisce bene nella storia del quartiere. Mi è piaciuto il riferimento alla sostenibilità e alla fattibilità, perché dobbiamo farlo entro il 2026".
19:52 - 7 mar
Prosegue l'esposizione del progetto: "L'intervento consiste in due grandi foglie: il dispositivo di copertura dello stadio e un grande lenzuolo verde che copre gli edifici commerciali per mitigare l'intervento edilizio".
20:26 - 7 mar
Parla Filippo Minoara, senior architect dello studio Arup Italia: "Firenze è una delle poche città con uno skyline tutelato, questo, unito al progetto elegante e leggero di Nervi, ci ha portato a creare una copertura sottile come una lama. La copertura va integrarsi con la forma molto particolare del Franchi, un rettangolo che segue la forma di un campo da calcio. Un profilo basso e elegante per celebrare il progetto di Nervi, ma anche le icone della città. La copertura si apre e lascia spazio alla torre di Maratona e alla tribuna, celebrando il design originale e proteggendo le tribune nuove, creando un disegno pulito che inquadra il progetto originale".
20:03 - 7 mar
Il progetto vincitore è di Arup Italia.
VIDEO VN: I primi quattro progetti per il Franchi e il vincitore è...
19:40 - 7 mar
Arriva la busta con i risultati, dall'ottavo posto fino al vincitore.
19:39 - 7 mar
Di nuovo sul palco il Sindaco Dario Nardella, che ringrazia tutte le istituzioni, calcistiche e non, e poi sulla Fiorentina dice: "Vogliamo dare alla Fiorentina una casa degna delle sue ambizioni".
19:37 - 7 mar
Tra poco scopriremo il progetto vincitore. Prima parla Prima, parla l'architetto Giovanna Carnevali, vicepresidente della giuria: "Non è stato semplice scegliere il vincitore. Tutti i progetti hanno rispettato la capacità di riqualificare Campo di Marte integrando spazi sportivi e non, e poi mantenere le funzionalità e le specificità del progetto del Nervi. È un progetto di una Firenze che sta rinascendo con l'aspirazione di diventare modello".
19:31 - 7 mar
Le parole di direttore di Michele Uva, "Football & Social Responsability" della UEFA: "In Europa sono sorti 400 impianti, tra nuovi e ristrutturati. In Italia 4. A Firenze c'è coraggio e rischio, i frutti del seme piantato in questi anni non arriveranno. Il percorso inizia stasera, è lungo. Nuovi stadi vuol dire economia e nuovi investimenti. Firenze lo merita, i tifosi della Fiorentina lo meritano. Penso e spero che sarà uno degli stadi fondamentali per ottenere gli Europei del 2032".
20:03 - 7 mar
Adesso è Joe Barone, direttore generale della Fiorentina, ha prendere la parola: "Vorrei ringraziare Commisso per il suo investimento nel calcio italiano e nella Fiorentina. Stiamo imparando la storia viola. Crediamo tanto nelle strutture, siamo attivi in Lega su questo aspetto. Viola Park? Ringrazio Rocco per credere nella Fiorentina, nel calcio italiano e in Firenze".
VIDEO VN - Barone: "Crediamo tanto nelle strutture"
19:23 - 7 mar
Video emozionale sullo stadio di Firenze. Si ripercorre la storia dell'impianto con immagini riguardanti non solo la Fiorentina. Chiusura dedicata a Davide Astori.
19:21 - 7 mar
Prende la parola anche Giancarlo Antognoni: "Da cinquant'anni vivo a Firenze e da sempre ho questo connubio con la città e i tifosi. Ho passato più tempo al Franchi che a casa mia, mi fa piacere vedere il restyling attraverso la soluzione di rimodernare uno stadio storico. A Firenze il pubblico è il dodicesimo uomo, lo sarà ancora di più con lo stadio nuovo".
20:04 - 7 mar
Ecco sul palco Gabriel Omar Batistuta: "Firenze è casa mia, ho più amici qui che in Argentina. Ora me la godo molto più che in passato. Quando giochi in uno stadio per tanti anni diventa parte di te, sarei stato triste con un altro impianto al posto del Franchi. Cosa consiglio ai giovani calciatori? Di smettere se vogliono diventare il nuovo Ronaldo o Messi, spesso si pensa subito alle copertine, ma servono volontà e passione per raggiungere gli obiettivi e diventare un calciatore".
VIDEO VN - Batistuta: "Io mi sento fiorentino"
20:04 - 7 mar
È il momento dei campioni viola, dagli eroi dello scudetto passando per Riganò, Dainelli, Borja Valero e Roggi.
"Per me è stata una soddisfazione e un orgoglio vincere lo scudetto, ti fa camminare sollevato da terra. Ero tra quelli che non avrebbe mai abbandonato il Franchi, ma un ammodernamento del genere lo condivide anche chi è nostalgico e legato al passato", dice De Sisti.
VIDEO VN - De Sisti: "Questi progetti piacciono anche ai nostalgici"
19:10 - 7 mar
19:05 - 7 mar
Svelati gli altri quattro progetti finalisti.
19:00 - 7 mar
Ecco sul palco Gabriele Gravina, presidente FIGC: "Il calcio ha bisogno di strutture e settori giovanili. A livello infrastrutturale siamo indietro, sia per burocrazia che per scarsa intraprendenza privata. La lungimiranza del sindaco Nardella e della Fiorentina è da ammirare, il domani è ora e non possiamo più tardare per recuperare il tempo perso finora. Spero che questa iniziativa possa essere da stimolo per altre realtà".
18:59 - 7 mar
Prende la parola Giovani Malagò, presidente del CONI: "C'era un'impasse in partenza dovuta alla connotazione di stadio monumento. Sono stati tutti bravi a livello istituzionale, c'è stato coraggio per venire fuori da questa situazione. La commissione che giudica i progetti è di livello altissimo, altrove non è sempre così".
18:59 - 7 mar
Svelati i primi quattro progetti.
18:59 - 7 mar
18:43 - 7 mar
In Palazzo Vecchio anche Andrea Pessina, Soprintendente per l'Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Firenze.
18:42 - 7 mar
18:38 - 7 mar
Sale sul palco il ct azzurro Roberto Mancini: "La situazione in Ucraina è drammatica, lo sport solitamente unisce e può aiutare, ma siamo in un momento molto difficile. Cerchiamo di fare qualcosa per le persone che soffrono".
Poi sui temi calcistici: "Al Franchi ho giocato tanti anni, ma credo che rinnovare questo stadio mantenendo la sua storia sia la strada giusta da seguire anche per altri impianti. Credo che anche la Fiorentina beneficerà del nuovo stadio".
Infine sul playoff Mondiale: "Dobbiamo uscire fuori da una situazione che ci siamo complicati da solo. Dovremo fare una grande partita, penso che andrà bene. Sono ottimista, anche se so che saranno dieci giorni duri e difficili".
18:32 - 7 mar
Prende la parola il Sindaco Nardella: "È una serata storica perché c'è voluto un po' di tempo per arrivare fin qui. È una sfida grande, la presenza di autorità e protagonisti dello sport e del paese testimonia l'importanza di questo passaggio. Il nostro stadio non è uno dei tanti, è un monumento nazionale, quindi la sfida era riuscire a trasformare uno stadio di novanta anni in una struttura moderna funzionale. La scommessa di uno stadio che deve unire passato e futuro".
18:24 - 7 mar
Trentuno progetti presentati in forma anonima, valutati dalla commissione con un punteggio per arrivare agli otto finalisti. Oggi si scoprirà il vincitore del concorso internazionale.
18:21 - 7 mar
La presentazione inizia con un video con le bellezze di Firenze e la voce di David Sassoli, ex presidente del Parlamento Europeo, scomparso lo scorso 11 gennaio.
18:13 - 7 mar
Il Sindaco di Firenze Dario Nardella insieme a Antognoni e Batistuta.
18:13 - 7 mar
18:12 - 7 mar
In Palazzo Vecchio ecco anche il dg Joe Barone e il ds Daniele Pradè in rappresentanza della Fiorentina. In loro compagnia il giornalista Matteo Marani, presidente della Fondazione Museo del Calcio.
18:11 - 7 mar
18:07 - 7 mar
La Fiorentina in una foto: Giancarlo Antognoni e Gabriel Omar Batistuta.
18:06 - 7 mar
18:00 - 7 mar
Ecco anche Gabriel Omar Batistuta.
18:00 - 7 mar
17:58 - 7 mar
È arrivato il commissario tecnico della Nazionale Italiana Roberto Mancini.
17:58 - 7 mar
17:49 - 7 mar
Parteciperanno varie personalità del mondo dello sport, del calcio e del mondo viola: il direttore generale della Fiorentina Joe Barone, i campioni dello scudetto 68/69, Gabriel Batistuta e Giancarlo Antognoni. Saranno presenti anche il presidente del Coni Giovanni Malagò e il presidente della Figc Gabriele Gravina.
17:48 - 7 mar
La presentazione del progetto vincitore, scelto dalla commissione di esperti che hanno esaminato gli otto progetti finalisti, avverrà nel corso di una seduta pubblica del concorso internazionale.
https://www.violanews.com/cronaca-live/live-nuovo-franchi-segui-la-presentazione-del-progetto-vincitore/ (https://www.violanews.com/cronaca-live/live-nuovo-franchi-segui-la-presentazione-del-progetto-vincitore/)
Filippo Caroli
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CorFio: "Un cantiere da 190mln per un Franchi sostenibile e green"
L'analisi del quotidiano che descrive le caratteristiche portanti del progetto vincitore per il nuovo Franchi, disegnato da Arup Italia
Una grande lamina metallica piatta a copertura del Franchi, per ridurre l'impatto visivo sul panorama fiorentino, e un ampio parco verde. Così il Corriere Fiorentino racconta i due elementi caratterizzanti del progetto vincitore dello Studio "Arup Italia. Il restyling dell'Artemio Franchi di Firenze sarà un «cantiere» da 190 milioni di euro che interesserà stadio e quartiere.
Altra caratteristica, la sostenibilità. Il colosso Arup, impiega 11 mila persone, tra cui centinaia di architetti e ingegneri, e dà attenzione massima alla sostenibilità ecologica. È stato partner di Norman Foster nella progettazione della stazione dell'Alta velocità agli ex Macelli. Il team progettuale per il Franchi è stato guidato da David Hirsch e Filippo Minora. La nuova copertura permetterà la produzione di energia rinnovabile tramite pannelli fotovoltaici, in più è previsto anche il recupero dell'acqua piovana, riutilizzabile per l'irrigazione. I cantieri poi sono pensati per consentire alla Fiorentina di continuare a giocare in casa, anche se con capienza limitata, per i 30 mesi di lavori previsti, con inizio alla fine del 2023 e conclusione entro il 2026.
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Redazione VN
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Studio Arup e la nuova casa viola: tra Bayern Monaco e Pechino
Il progetto dello studio Arup si aggiudica la vittoria nel concorso del nuovo stadio Franchi. Ecco le altre opere del noto gruppo di architetti
40 mila posti, nuove curve, spazi commerciali e un albergo. Ecco come sarà il nuovo stadio Artemio Franchi che, come visto nel progetto scoperto ieri nel Salone dei Cinquecento, porterà un netto cambiamento all'impianto, mantenendo però gli elementi caratteristici come la Torre Maradona e le scali elicoidali. Scopriamo dunque a chi appartiene il progetto vincitore.
Lo studio Arup, come riportato dal Corriere dello Sport, è il gruppo leader mondiale nel settore dell'ingegneria e della progettazione. Il loro intervento è stato fondamentale anche per impianti come quello del Bayer Monaco e quello di Pechino. Il capo progettista è l'architetto David Hirsch, vero esperto nell'ambito della progettazione. Il progetto del noto team di esperti in ingegneria è risultato quello più interessante e allo stesso tempo affascinante, in grado di integrare a questa operazione di cambiamento non solo il Franchi, ma anche il quartiere di Campo Marte.
Redazione VN
Ieri solo il calcio di inizio: le tappe del nuovo Franchif ino al 2026
La tabella di marcia per la realizzazione dell'intervento sullo stadio Franchi: dal rendering ai lavori realizzati per Campo di Marte
Per lo stadio Franchi quello di ieri - scrive il Corriere Fiorentino - è stato solo il calcio di inizio. La tabella di marcia prevede 60 giorni di tempo, per trasformare i rendering in un progetto di fattibilità tecnica ed economica. Sarà poi la volta della conferenza dei servizi, dove la soprintendenza avrà un ruolo chiave. Quindi la variante urbanistica e nella primavera 2023 il bando di gara. I cantieri del restyling del Franchi dovranno partire entro il 2023 e concludersi entro il 2026. Per poter usufruire dei fondi del Pnrr che costituiscono 95 milioni, sui 190 milioni di spesa massima prevista.
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Redazione VN
CorSport: "Ecco le risorse del Comune di Firenze. Cifre e tempi del progetto"
Ecco i tempi e i costi del nuovo Franchi secondo il noto quotidiano
Erano 31 i progetti consegnati alla giuria internazionale lo scorso Settembre. Dagli otto finalisti, è stato quello dello studio Arup a essere considerato il migliore. Il Corriere dello Sport, riporta tempi e costi dell'operazione di ristrutturazione dello stadio Artemio Franchi.
Secondo il moto quotidiano infatti, i tempi saranno certi e stretti e come ribadito dal sindaco Dario Nardella, dovranno rispettare i parametri disposti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. I cantieri apriranno nell'ottobre del 2023 e la data di chiusura e compimento dei lavori non potrà superare la fine del 2026. Per quanto riguarda i costi, il Comune di Firenze avrebbe trovato parte delle risorse attraverso il Recovery Fund. La cifra ottenuta è pari a 95 milioni, ma sarebbero in arrivo altri 50 milioni. Cifra richiesta negli ultimi giorni.
Redazione VN
CorSera, che cifre: "Franchi? Non solo. Investimento da 450 milioni"
Il Corriere della Sera riporta la cifra dell'investimento per il nuovo stadio della Fiorentina e non solo. Si parla di ben 450 milioni
Mentre i tempi sembrano essere ormai chiari, inizio nel 2023 e fine prevista entro la fine del 2026, sulle cifre dei costi del progetto ancora ci sono tante differenze tra i vari quotidiani. Secondo il Corriere della Sera, la nascita del nuovo Franchi sarà un investimento di ben 450 milioni di euro. All'interno di questa cifra però, bisogna considerare i 95 milioni del Pnrr e i 190 milioni della tramvia Piazza della Libertà-stadio-Rovezzano. Insomma, indipendentemente dai costi, il Franchi è pronto per un importante cambiamento.
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Redazione VN
E la Fiorentina? "Il grande freddo": in ballo l'investimento per l'area commerciale
La Fiorentina era rappresentata da Joe Barone e Daniele Pradé: il Dg gigliato non ha commentato il progetto vincitore per il nuovo Franchi
Il Nuovo Franchi è stato svelato ieri nel corso della cerimonia andata in scena a Palazzo Vecchio. Come ha reagito la Fiorentina? A rispondere ci pensa il Corriere Fiorentino che racconta del mutismo della società. A cominciare da Joe Barone, presente nel Salone dei Cinquecento. Non una parola sul progetto, sul nuovo Franchi e sul lavoro di Palazzo Vecchio. Il Dg gigliato ha scelto il silenzio anche quando i conduttori della serata l'hanno chiamato sul palco. Durante la cerimonia, il dirigente viola, accompagnato dal ds Daniele Pradè ha parlato a lungo con il sindaco Nardella, con Malagò e Gravina.
Il grande freddo, naturalmente, non è passato inosservato, anche se il sindaco Nardella pensa positivo. La nuova convenzione biennale per il Franchi firmata una settimana fa impegna il Comune e la Fiorentina ad istituire, entro fine marzo, un tavolo tecnico specifico. Per studiare gli accorgimenti, far procedere speditamente il cantiere e consentire l'utilizzo da parte della Fiorentina delle strutture. Di certo, ai dirigenti viola, non sarà sfuggito che il progetto dello studio Arup non prevede il trasloco della squadrain un altro stadio. «Ho visto Barone positivamente colpito— ha detto Nardella a fine cerimonia. In ballo, tra Nardella e Commisso, c'è l'area commerciale da 5.000 metri quadri, per un investimento totale da circa 30 milioni. Il nuovo Franchi andrà a triplicare gli attuali introiti viola dallo stadio. Commisso - chiosa il pezzo - avrebbe voluto di più: farsi uno stadio nuovo, di proprietà e portare la Fiorentina a ricavi da top club.
Redazione VN
All'insegna dell'eleganza, nel rispetto della storia: Campo di Marte rinasce
Parole d'ordine: eleganza e storia. Ecco la rinascita dell'area di Campo di Marte
La scoperta del progetto vincitore, che porterà un netto cambiamento allo stadio Franchi, si è basata su due concetti molto importanti: eleganza e storia. Sì, perché il disegno del nuovo stadio della Fiorentina dimostra come l'idea di Pier Luigi Nervi non sarà assolutamente messa in discussione. La sottile lama metallica rettangolare, che andrà ricoprire l'intero impianto, non lederà allo spettacolo e al fascino dello skyline della città, lasciando spazio per gli elementi caratteristici di quello che sarà il vecchio Franchi.
Inoltre, come evidenziato dal Corriere dello Sport, questo progetto porterà anche alla rinascita del quartiere di Campo di Marte. Infatti, verrà creato un nuovo parco, insieme ad un polo ricettivo e direzionale di 5000 metri quadrati ed ad un polo commerciale, della stessa dimensione. L'impatto ambientale sarà ridotto al massimo con un sistema di raccolta delle acque meteoriche e la capacità della copertura dello stadio, tramite pannelli fotovoltaici, di produrre energia rinnovabile.
Redazione VN
La Fondazione Nervi storce il naso: "Interdetti dalla cerimonia"
Secondo gli eredi dell'architetto Nervi, la cerimonia è stata "troppo focalizzata sul mondo del calcio"
La Fondazione Nervi non ha potuto prendere parte alla cerimonia di ieri che presentava il progetto di riqualificazione del Franchi volto a preservare gli elementi più importanti dell'opera originaria. "Complimenti per avere svolto il concorso in tempi così rapidi e in maniera così efficiente" aveva scritto Marco Nervi rivolgendosi al sindaco Nardella. Dopo mesi di discussioni e la diatriba con toni alti con Commisso, quella di ieri si potrebbe leggere come una "vittoria". Sono però arrivate critiche sul modo in cui si è svolta la giornata: "Ha lasciato un po' interdetti che la cerimonia si sia soprattutto focalizzata sul mondo del calcio" hanno fatto sapere dalla Fondazione Nervi stando a quanto riportano alcuni quotidiani.
Redazione VN
Fiorentina, niente trasloco: la squadra al Franchi anche durante i lavori
Tramonta l'ipotesi Castellani come stadio casalingo ad interim della Fiorentina
Tra gli aspetti su cui far luce nel progetto di restyling del Franchi c'era la questione del possibile trasloco. Si era parlato ad esempio del Castellani di Empoli come stadio che potesse ospitare la Fiorentina nel periodo dei lavori. Ma invece non sarà necessario. Il progetto vincitore prevede infatti la possibilità di far convivere l'avanzamento dei lavori (che si concentreranno su un settore alla volta) e le partite casalinghe dei viola, ovviamente con una capienza un po' ridotta. Un po' quanto aveva già fatto l'Atalanta negli anni scorsi.
Redazione VN
Studio Populous-Dini: "Scelto il progetto più brutto. Faremo ricorso"
Arrivano le prime critiche alla scelta del nuovo Franchi. Uno studio escluso per vizio di forma farà ricorso
"Faremo ricorso". Il designer Luca Dini, direttore dello studio "Luca Dini Design & Architecture", attraverso il quale ha collaborato alla stesura del progetto con lo studio Populous (uno degli otto finalisti per il progetto del restyling del "Franchi"), non ci sta. E racconta a Lady Radio:
"Populous è uno studio internazionale che ha fatto lo stadio del Tottenham e rifarà San Siro. Siamo tra i due studi esclusi per un presunto vizio di forma e per questo il nostro progetto non è stato quindi nemmeno valutato. Siamo sicuri che a Firenze sia stato scelto il miglior progetto, da realizzare con i soldi pubblici? Stamani ho appuntamento con gli avvocati perché vogliamo fare il ricorso. Per me quello che ha vinto è il più brutto degli otto progetti. Parlavo ieri con il Ct Mancini e anche lui mi ha detto che gli altri progetti avevano un taglio più internazionale. Quello che ha vinto ha proposto di abbassare di alcuni metri il livello del campo per mantenere la stessa altezza delle coperture, poi bisognerà vedere se non ci saranno problemi con le faglie".
Redazione VN
Nardella: "I ricorsi? Non ritarderanno i lavori neanche di un giorno"
Il sindaco sicuro: "Siamo tranquilli sul piano giuridico. Le norme sul PNRR impediscono interferenze con i lavori"
All'indomani della cerimonia di presentazione del progetto di restyling dello stadio Artemio Franchi, Dario Nardella risponde da Palazzo Vecchio (a margine di altri impegni) ad una domanda sul tema, anche alla luce delle prime avvisaglie di ricorsi in arrivo:
"La giornata di ieri mi ha dato una carica e un entusiasmo come mai prima nel progetto stadio e fiducia nel futuro. A questo punto siamo in ballo e giocheremo tutte le carte per realizzare questa opera, siamo già a buon punto. Entro 60 giorni ci verrà consegnato il progetto di fattibilità, necessario per avere il finanziamento del Ministero. I ricorsi? Li avevamo messi in conto, anche perchè questo è stato il concorso più difficile e complesso realizzato in Italia negli ultimi anni. Ma posso dire che i nostri uffici hanno fatto un ottimo lavoro anche nel supporto giuridico e siamo piuttosto tranquilli. Ci tengo a dire che qualunque ricorso non inficerà la tempistica neanche di un giorno, grazie alle nuove norme del governo relativi ai progetti finanziati con i soldi del fondo PNRR, i contenziosi amministrativi non ritarderanno neanche di un giorno i tempi dei lavori".
Redazione VN
SONDAGGIO VN – Vi piace il nuovo Franchi? Prevale il no
Come giudicate a caldo il nuovo Franchi. Vi piace o no? Votate il nostro sondaggio
È stato da poco svelato il progetto vincitore per la ricostruzione dello stadio Artemio Franchi con nuovi criteri logistici. Considerando che è stato mostrato solo un breve video e qualche fotografia cosa ne pensate, vi piace o no?
SONDAGGIO
Il nuovo Franchi
Non mi piace (63.60% , 2570 votanti)
Mi piace (36.40% , 1471 votanti)
Totale votanti: 4041
Redazione VN
Ord. Ingegneri sul Franchi: "La sfida è tenere insieme velocità e qualità"
Il presidente Fianchisti: "Aspettiamo di vedere il progetto vero e proprio, in particolare le soluzioni per la mobilità e i parcheggi: partita centrale per la città"
"Il progetto che ha vinto il concorso per la riqualificazione dello stadio e di Campo di Marte sembra avere due caratteristiche molto positive: il buon inserimento paesaggistico e la sostenibilità ambientale. Nella realizzazione dell'opera sarà fondamentale mantenerle e valorizzarle, usando materiali e soluzioni all'avanguardia".
Così il presidente dell'Ordine degli Ingegneri di Firenze, Giancarlo Fianchisti, commenta l'esito del concorso internazionale lanciato da Palazzo Vecchio sul restyling del "Franchi" e dell'area circostante.
"Aspettiamo di poter visionare per bene gli elaborati più dettagliati del progetto per poterlo giudicare – dice Fianchisti – perché ieri di fatto abbiamo visto solo un rendering. E aspettiamo di vedere le concrete soluzioni per la mobilità, sia per quanto riguarda i percorsi per le auto private che la linea della tramvia che arriverà a Campo di Marte, e per i parcheggi: una partita centrale non solo per il quartiere e i frequentatori dello stadio ma per tutta Firenze".
"Quel che ci preme sottolineare – conclude il presidente dell'Ordine degli Ingegneri – è che ora a fare la differenza saranno la velocità di realizzazione dell'opera, per non perdere i fondi del Pnrr, e la sua qualità, per far diventare il Franchi un antico stadio moderno e Campo di Marte un quartiere più vivibile per tutti e soprattutto per gli abitanti".
Redazione VN
Presidente Q2: "Stadio moderno e aree verdi, Firenze deve essere contenta"
Le parole di Michele Pierguidi: "Ho letto tanti commenti sui social nello spirito fiorentino. A me piace anche esteticamente"
Ai microfoni di Radio Bruno è intervenuto il presidente del Quartiere 2 di Firenze (di cui fa parte l'area di Campo di Marte). Queste le parole di Michele Pierguidi sul progetto del nuovo Franchi:
"Sono molto contento che Firenze avrà uno stadio coperto, accogliente e con le curve vicino al campo. Campo di Marte avrà più verde, la tranvia e un parcheggio di 3mila posti, quindi ci sarà un miglioramento a livello di viabilità. La ritengo una bella vittoria per tutto il Consiglio di Quartiere che sempre ha chiesto la riqualificazione dello stadio Artemio Franchi. Ho letto dei commenti sui social molto divertenti, in pieno spirito fiorentino. A me il progetto piace molto. Giocare al Franchi durante i lavori? L'ingegner Parenti del Comune mi ha detto che sarà così".
Redazione VN
Arch. Hirsch (Arup): "Vinto con progetto rispettoso. Copertura torre? Vi spiego"
Parla l'architetto a capo del progetto vincitore per la ristrutturazione dello stadio Franchi di Firenze
Il concorso per il restyling dello stadio Artemio Franchi è stato vinto dallo studio Arup. Un progetto che non ha riscontrato troppo favore nel giudizio dei tifosi, soprattutto sul piano estetico. L'architetto David Hirsch, capo progettista di Arup, è intervenuto a Radio Toscana e ha detto:
"Arrivare primi è stato un grande successo per tutto il team. Noi come Arup siamo una società di progettazione con una lunga tradizione in ambito sportivo, abbiamo lavorato per il Manchester Stadium e fornito servizi di ingegneria per i più grandi stadi al mondo. Il nostro progetto ha cercato di essere molto rispettoso, sapendo che ci sono dei vincoli e che lo stadio Franchi è un esempio di eccellenza. Il tutto con l'inserimento di elementi che potessero trasformare l'impianto in uno stadio moderno che rispondesse all'esigenza della squadra. Il progetto si compone in due parti, la riqualificazione dello stadio e quella della zona circostante, le due componenti sono in sinergia grazie ai pannelli che comporranno la copertura e raccoglierà anche acqua che servirà ad irrigare tutto il campo verde. Il progetto risponde alla capienza richiesta di 40mila posti e ai requisiti che permettano di ospitare grandi eventi sportivi e non sportivi. Punti di contatto col progetto dei Della Valle? Sono molto diversi, il precedente era un progetto completamente nuovo e con altre funzioni. Questo è un progetto più urbano che porta a rivitalizzazione un edificio che è già inserito nel tessuto cittadino. La copertura intorno alla torre di Maratona? L'idea è che si fermi prima della torre per garantirne la riconoscibilità, con la possibilità di inserire una copertura rimovibile con un sistema di cavi per la zona sottostante alla torre".
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Redazione VN
Lotti: "Restyling Franchi? Finalmente qualcosa di concreto. La mia legge..."
L'ex Ministro dello Sport Luca Lotti ha detto la sua tramite la piattaforma ViolaFun sul restyling del Franchi:
Ieri a Firenze è iniziato un percorso che l'amministrazione aveva lanciato già sei mesi fa: finalmente si parte e si vede qualcosa di concreto. Un concetto diverso per fare uno stadio? Sì ma arriva allo stesso obiettivo: negli anni passati ci siamo battuti per avere stadi nuovi o di proprietà per permettere alle società di fare introiti. La legge mia e di Nardella aiuterà a fare investimenti come questi; qualsiasi delle due strade si scelga, pubblico o privato, aiuterà ad ammodernare gli stadi in Italia. La riqualificazione di Campo di Marte? E' stata una scelta corretta: finalmente qualcosa si muove dopo anni di parole e discussioni. Se è il progetto più bello o più facilmente realizzabile? In Italia siamo un Paese di architetti, virologi, ct, non posso rendermi conto da un rendering come sia davvero: credo si sia messo insieme un progetto che non deturpasse lo skyline fiorentino e l'impatto sull'ambiente. La Fiorentina mi piace molto, anche domenica ha fatto una buona partita: Italiano è arrivato quasi da sconosciuto a Firenze ma il suo gioco è stato molto buono subito
Redazione VN
Bellinazzo a VN: "Franchi? Un ripiego. Ecco quanto potrà crescere la Fiorentina"
L'esperto di calcio e business: "Se l'aspirazione è diventare un top club, non basta. Lo stadio nuovo sarebbe stato tutta un'altra cosa"
Franchi ristrutturato e possibilità per la Fiorentina di incrementare i guadagni grazie alle nuove aree commerciale. Tutto bello? Lo abbiamo chiesto ad uno dei massimi esperti di economia applicata al calcio, Marco Bellinazzo del Sole24Ore. Che ci ha aiutato a capire i pro e i contro, provando a snocciolare le cifre in ballo, per quanto lo consenta un progetto ancora da scoprire nei suoi dettagli. Queste le sue parole a Violanews.com:
Come giudichi il progetto del Nuovo Franchi?
"E' una soluzione importante ma di ripiego rispetto ad uno stadio nuovo. Una soluzione che mi piace poco perchè utilizza soldi pubblici e ho un po' di dubbi sul fatto che questo restyling sia efficace per la Fiorentina. Potrà aumentare un po' i ricavi ma non quanto servirebbe per fare un salto di qualità".
Se Commisso avesse potuto rifare il Franchi da zero cosa sarebbe cambiato?
"Il progetto di Commisso da 250 milioni sarebbe stato un investimento equo. E avrebbe prodotto maggiori ricavi. Il tema non è solo la modernità degli impianti, ma la visione dello stadio nella contemporaneità. L'impianto deve esso stesso fungere da centro commerciale polifunzionale, creare osmosi tra squadra e territorio 24 ore al giorno. E poi ci sono altri vantaggi connessi, ad esempio la cessione dei 'Naming Rights', il Borussia Dortmund che è un club equiparabile alla Fiorentina ha appena venduto i diritti al nome dello stadio a 10 milioni all'anno per 10 anni. Purtroppo per la Fiorentina non è stato possibile ricostruire lo stadio ex novo per i vincoli che ci sono e per la scelta fatta dal Comune".
Nardella ha detto che con le nuove aree commerciali, la Fiorentina potrà triplicare gli introiti rispetto a quanto avveniva finora. E' plausibile?
"La Fiorentina pre-pandemia incassava circa 8/9 milioni all'anno dal Franchi. La stima del sindaco mi sembra esagerata, un conto è il giro di affari ma triplicare il guadagno con le aree commerciali esterne sarà difficile. Le attività esterne a differenza di quelle interne all'impianto comportano costi maggiori, a partire dall'affitto. E poi ci sono limiti architettonici con cui fare i conti. Con uno stadio nuovo invece, già nel primo anno si può raddoppiare i soli ricavi dalla biglietteria, lo dicono le analisi internazionali".
In questo modo però la Fiorentina ha il vantaggio di non dover fare l'investimento iniziale...
"E' vero, il privato ci mette pochi soldi e avrà un beneficio, può essere un compromesso. Ma se la Fiorentina aspira ad essere un club di vertice non può avere un fatturato che è meno della metà delle concorrenti come Roma e Lazio, di Juventus, Milan e Inter non parliamone neanche. Alla Fiorentina servirebbe un introito da stadio di almeno 35-40 milioni e non credo che i servizi commerciali in quanto tali messi intorno allo stadio possano bastare".
Simone Bargellini
De Magistris: "Nuovo Franchi come una fermata dell'autobus, sono basito"
Le parole del noto opinionista e medaglia olimpica
L'ex campione della pallanuoto e tifoso viola Gianni De Magistris è stato ospite in studio a Radio Bruno:
Il progetto del nuovo stadio non mi piace, non capisco davvero questa operazione. Spero ancora che Commisso costruisca un impianto a Campi Bisenzio. Il presidente vuole uno stadio di proprietà per aumentare il fatturato e con il Franchi restaurato non succederà. Aveva molto più senso dare il permesso a Commisso di usare il proprio patrimonio per una struttura moderna e nuova e non spendere tanti milioni della collettività per uno stadio dentro uno stadio con tante limitazioni. Anche esteticamente non mi convince proprio, la copertura sembra una pensilina alla fermata dell'autobus. Sono rimasto basito, non so se la Fiorentina investirà per sposare questo progetto.
Redazione VN
L'architetto Hirsch: "Spoglieremo e rivestiremo il Franchi, è una sfida"
L'intervista al frontman del progetto vincente
Dopo le parole di ieri a Radio Toscana, l'architetto David Hirsch ha parlato al Corriere Fiorentino, sottolineando come la progettazione del nuovo Franchi sia stata una grande sfida: "L'idea sostanziale è stata: eliminare tutto quello che era stato aggiunto dagli anni '30 in poi in contesti con sensibilità sul restauro del moderno, riportare a nudo l'aspetto originale e poi intervenire". Un po' come spogliare lo stadio e rivestirlo con un abito nuovo. "La Torre di Maratona è un esempio di reversibilità. L'elemento nuovo, la copertura, si mantiene a distanza e quella parte vuota verrà coperta attraverso un elemento tessile che si aprirà e chiuderà in caso di pioggia o di bisogno. Confrontarsi con la Torre è stato una parte molto complicata del progetto". Le esigenze storiche e quelle di uno stadio moderno sembravano incompatibili e la forma originale non è simmetrica, tutti elementi di difficoltà.
Spazi e gestione del lavoro
Hirsch spiega che le curve saranno leggermente più alte rispetto ad ora, ma senza esagerare per non impattare sulla skyline di Firenze. Quanto alle tribune, "Vorremmo intervenire sulle gradinate ma per il momento stiamo lavorando ancora su questa interpretazione. È un dettaglio che ci riserviamo di affrontare al momento del progetto. Apriremo anche un tavolo di discussione con il ministero e la sovrintendenza per costruirli insieme". I lavori su stadio, area commerciale e tramvia andranno di pari passo: "Sarà interessante". Nessuna preoccupazione, semmai un dispiacere perché in un contesto di apertura saranno comunque inseriti i tornelli di accesso.
Redazione VN
Nuovo Franchi, la città si divide: si riflette sull'area commerciale
La città di Firenze si divide sul progetto vincitore per il restyling del Franchi. Tempo 60 giorni per realizzare lo studio di fattibilità
La città di Firenze ha ancora qualche dubbio sul progetto vincitore del concorso per il restyling del Franchi. I sondaggi sul web non riportano molti consensi e la motivazione principale sembra esse quella estetica. La curiosità principale, sta negli spazi aperti vicini alla torre di Maratona. L'opera progettata da Nervi dovrebbe rimanere intaccata e l'idea sarebbe di inserire delle coperture rimovibili, attraverso l'utilizzo di un sistema di cavi. La Fiorentina è in attesa dei dettagli del piano, come scrive il Corriere dello Sport, al di là della certezza di non doversi trasferire altrove nei trenta mesi di lavori. Servirà capire come verranno gestiti i 5000 metri quadrati dell'area commerciale, col relativo investimento da 30 milioni di euro e valutare l'impatto economico del nuovo impianto.
Sarà dunque sviluppata anche l'idea di sostenibilità, attraverso la copertura fotovoltaica dello stadio, in grado di produrre energia e da un sistema di raccolta dell'acqua piovana. Il progetti vincitore ha a disposizione meno di 60 giorni per realizzare lo studio di fattibilità tecnico-economica da mandare al ministero per ottenere i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
Redazione VN
Nuovo Franchi: i vip Baglioni, Pieraccioni e Buonamici valutano il progetto
Ironia e comprensione nelle opinioni di tre fiorentini famosi
La Nazione ha intervistato alcuni vip tifosi della Fiorentina, ecco qualche passaggio dei più significativi: Leonardo Pieraccioni ironizza: "Mi piace molto il progetto che ha vinto. Lo stadio però l'avrei fatto fare al mio amico Cavalli, almeno lo fa tutto maculato, almeno non si vedono le macchie d'umido". Lorenzo Baglioni cerca di conciliare: "Sicuramente non è quel progetto che ti fa venire la pelle d'oca o i brividi, non fa sognare al colpo d'occhio diciamo. Ho grande fiducia però nella giuria internazionale che ha fatto la scelta più ponderata, e credo che certe opere vadano viste dal vivo prima di commentarle". Cesara Buonamici applaude la pedonalizzazione di viale Paoli, ma fa un appunto: "Nonostante la salvaguardia, si perde la bellezza della torre di Maratona; cioè in sostanza il progetto di Nervi viene salvaguardato nelle sue strutture essenziali, ma se ne perde l' immagine strutturale complessiva. Però capisco anche che i tempi cambiano..."
Redazione VN
Il parere: "Franchi inscatolato e nascosto, che dice la Fondazione Nervi?"
Arrivano anche pesanti stroncature per il progetto vincitore del bando
"E ora che il Franchi è salvo e inscatolato, come si fa con le cose di casa che poi si mettono in cantina, siamo contenti? Era la strada giusta? Ora che lo slancio della Torre di Maratona è spezzato dalla squarcio della copertura, le scale elicoidali nascoste, la pensilina priva di sostegni ingoiata dalla balena come Pinocchio la vera domanda è: cosa resta del Franchi di Nervi? Davvero lo abbiamo conservato? Valeva la pena conservarlo così? Che dice ora la Sovrintendenza o la Fondazione Nervi?"
Si conclude così l'analisi negativa di Eugenio Tassini, in contrapposizione a quella positiva di Ernesto Poesio ("La forma cambia, ma l'anima resta intatta") proposte dal Corriere Fiorentino sul nuovo stadio Franchi. Tassini parla di "pasticciaccio di Campo di Marte", un rebus irrisolvibile che tenta di conciliare le esigenze di mantenimento dell'opera e di giocarci a calcio.
Redazione VN
La vera partita si gioca sul commerciale: senza quello, Commisso può salutare
La Repubblica propone un focus sul vero tesoro del restyling: quei 15mila metri quadrati di spazi commerciali che nasceranno intorno al nuovo stadio. L'assegnazione degli spazi dovrà necessariamente passare attraverso una procedura...
La Repubblica propone un focus sul vero tesoro del restyling: quei 15mila metri quadrati di spazi commerciali che nasceranno intorno al nuovo stadio. L'assegnazione degli spazi dovrà necessariamente passare attraverso una procedura pubblica, per cui la Fiorentina non avrà garanzie. E nel caso in cui ad aggiudicarsele sarà un altro privato, la società viola non avrà margini di crescita in futuro. Tradotto: Commisso può mollare tutto. "Da giorni in città circola la voce di una possibile acquisizione del club da parte del fondo arabo Pif. Per il momento sono soltanto voci non confermate, ma se Rocco dopo aver rinunciato allo stadio rinunciasse anche alla parte commerciale è possibile che quelle voci diventino qualcosa di più", si legge.
Redazione VN
L'ass. Giorgetti: "Ci saranno disagi, ma i problemi saranno risolti
La promessa che arriva direttamente da Palazzo Vecchio
"Si tratta di lavori e investimenti molto importanti, che comporteranno disagi ma poi la soluzioni di problemi annosi della zona, miglioreranno l'ambiente, porteranno valore ai residenti e alla città". Così l'assessore alle grandi opere del Comune di Firenze, Stefano Giorgetti, le cui parole sono riportate dal Corriere Fiorentino. Giorgetti promette che verranno rispettate le tempistiche sia per lo stadio, sia per la tramvia, sia per il parcheggio scambiatore in area ferroviaria.
"Si dovranno considerare le modifiche delle viabilità anche in funzione dei cantieri e dei loro approvvigionamenti da viale Paoli e via Lungo l'Affrico, immagino allo stadio di estate si intensificheranno le lavorazioni, con più turni, ma c'è tutto il tempo per affrontare queste questioni. I disagi ci saranno, ma troveremo anche le soluzioni per ridurli".
Redazione VN
Dir. Uffizi spiega: "Il nuovo Franchi in linea con Brunelleschi e Vasari"
L'intervista all'unico membro "fiorentino" della commissione per il restyling
Eike Schmidt, il direttore del Museo degli Uffizi, ha rilasciato un'intervista all'edizione fiorentina de La Repubblica, della quale vi riportiamo alcuni passaggi:
"Ero l'unico in commissione a ricoprire un incarico a Firenze. Molti membri venivano da Roma, gli altri dal resto d'Europa. Ognuno ha contribuito dal proprio campo di competenza, io da storico dell'arte, gli altri da architetti e ingegneri. Il progetto vincente ha la nettezza e la pulizia del Brunelleschi e del Vasari, le linee che definiscono l'urbanistica del centro storico. Se avessi dovuto scegliere per Friburgo, la mia città, avrei usato altri esempi. Adesso, le due strutture, quella originale e quella nuova, sono in simbiosi".
Il difetto
Avevano tutti soluzioni innovative ed interessanti, ma prendevano altre strade che portavano lontano da Firenze. Il loro difetto, a mio parere, era il somigliare ad altri stadi sparsi in giro per il mondo. Non erano molto 'fiorentini', ecco. Se piacerà ai fiorentini? Accontentarli tutti è impossibile, altrimenti non sarebbero fiorentini. Il progetto di Arup Italia soddisfa tutti i criteri nel miglior modo. Nonostante questo, conosco la città e mi aspetto lunghe polemiche. Io non vedo l'ora di vederlo costruito. Alla prima partita della Fiorentina ci sarò".
Redazione VN
VIDEO – Pres. ACCVC: "Arup? Pensavo fosse l'unico che non avrebbe mai vinto"
Il presidente del Centro Coordinamento Viola Club ha una perplessità sul nuovo stadio: l'impatto in larghezza
Redazione VN
https://www.violanews.com/video/video-pres-accvc-arup-pensavo-fosse-lunico-che-non-avrebbe-mai-vinto/ (https://www.violanews.com/video/video-pres-accvc-arup-pensavo-fosse-lunico-che-non-avrebbe-mai-vinto/)
Marani: "Nuovo Franchi bello e sobrio, rispetta vecchia struttura e skyline"
Il parere del giornalista: "Nel nuovo Franchi ci sarà anche un tema green. Anche se non ruba l'occhio, è molto sobrio e bello"
Matteo Marani, giornalista e direttore del Museo del Calcio di Coverciano, è intervenuto ai microfoni di Lady Radio. Queste le sue parole sul restyling del Franchi: "La serata è stata molto bella, si è vista la bellezza e la grande forza della città di Firenze. Il progetto è interessante e rispettoso della struttura architettonica che già c'è, tiene conto dell'esistente. C'era bisogno di non impattare sullo skyline di Firenze e sulle case del quartiere di Campo di Marte. C'è anche un tema green: anche se non ruba l'occhio, è molto sobrio e bello".
Redazione VN
Nardella: "Con ACF grande sinergia, lavoriamo per Euro 2032"
Il sindaco di Firenze Dario Nardella parla del nuovo progetto Franchi, che diventerà un fiore all'occhiello della città
Sulle pagine del Corriere Dello Sport troviamo una lunga intervista al sindaco di Firenze Dario Nardella, che si esprime a tuttotondo sulla questione stadio e non solo. Anche perché il progetto ormai varato del nuovo stadio proietta la città verso il futuro. Secondo il Primo Cittadino si tratta del progetto di più grande impatto urbanistico degli ultimi 50 anni, nonché una delle scommesse più importanti. Servirà a tutti, non solo - ovviamente - alla Fiorentina. "Il club viola è in completa sinergia, i rapporti sono più chiari e delineati, avremo collaborazione costante con la società" assicura Nardella.
Il nuovo impianto avrà una redditività almeno del triplo rispetto a quella attuale, sulla scia del progetto della Juventus. "A me piace tanto - continua - non sovrastando i monumenti e valorizzando la storia della Fiorentina". Ci sarà un tetto fotovoltaico e un piano di recupero del 100% delle acque, a impatto zero. Per arrivare a questo risultato è stato importante aprire a tutti i progettisti del mondo in un percorso condiviso, fra politica e professioni. Una risposta - secondo Nardella - anche a chi ha definito spezzo l'Italia senza visione e coraggio. Di fatto, il nuovo Franchi sarà un modello alternativo agli stadi di proprietà, seguendo un modello europeo molto usato in Francia. E chissà che non possa essere di ispirazione anche per altre grandi città...
Infine, una battuta anche sul futuro: "Con questo stadio vogliamo essere il più bel biglietto da visita del Paese per la candidatura per Italia 2032".
Redazione VN
Soprintendente Pessina: "Vorrei capire certe motivazioni. Ma non decidiamo noi"
Torna a parlare il Soprintendente
"Noi faremo una relazione tecnica per il ministero per i beni e le attività culturali. Ma ci sono 60 giorni di tempo. Poi non saremo noi a decidere". Non si sbilancia Andrea Pessina, il Soprintendente di Firenze, sulle domande de La Nazione. "Questo progetto mi sembra che sia fra quelli presentati quello che non impatta sulla skyline, a differenza di altri molto sviluppati in altezza". Il riferimento è al Palazzo di Giustizia, che non è stato un inserimento felice secondo Pessina. "Difficile giudicare. Vorrei leggere le motivazioni della commissione giudicatrice. E anche le relazioni allegate al progetto. Non capisco se ci siano indicazioni ingegneristiche precise che abbiano suggerito di realizzare una copertura rettangolare anziché seguire il profilo originario dello stadio che lo avrebbe maggiormente caratterizzato, anche nella visione aerea, per com'era. Aspetto di ricevere il materiale".
Redazione VN
L'architetto: "Curve? Prima erano attaccate con lo scotch, ora opera completa"
Il parere dell'esperto sul futuro del Franchi
Gianni Pettena, uno dei protagonisti della grande stagione fiorentina dell'Architettura Radicale, ha solo belle parole per il progetto vincitore del bando per la ristrutturazione del Franchi e riqualificazione dell'area di Campo di Marte. Ecco alcuni passaggi della sua intervista al Corriere Fiorentino:
"Anche se ora passa dall'avere una forma a D a una forma a C, è un ottimo progetto. La curva Ferrovia era più che maltrattata, prova lampante che non si dovevamo realizzare altre scale o strutture in cemento per i tabelloni luminosi. Tutti elementi che dimostrano quanto poco abbiamo imparato dalla storia, anche da quella recente. Il progetto cerca di non entrare in competizione col passato a differenza della pesantezza degli interventi precedenti. Lo studio vincitore è una garanzia assoluta della possibilità e della necessità che quest'opera di Nervi ha di essere da una parte difesa e dall'altra attualizzata, senza essere mortificata dall'aggiunta di nuove funzioni. Anzi direi che viene quasi "completata" dalle aggiunte".
Il quartiere di Campo di Marte ne uscirà migliorato, non perde nulla, sostiene l'architetto, che si mostra possibilista anche su una svolta maggiormente green rispetto a quella già esistente. "Le curve? Prima erano quasi attaccate con lo scotch e il resto dello stadio si sposava male. Questo progetto propone una maggiore continuità linguistica e il riutilizzo delle vecchie due curve per ospitare funzioni di cui lo stadio è mancante, commerciali ed espositive". Il progetto ha una natura poco presuntuosa, si presta alle esigenze di oggi ma porge la mano anche a quelle del futuro. E poi, sottolinea Pettena, la Fiorentina non dovrà traslocare durante i lavori.
Redazione VN
Il piano B di Palazzo Vecchio: Commisso non interessato? Project financing
Allo studio la soluzione di ripiego per il Comune
Nel caso in cui il presidente della Fiorentina Rocco Commisso non volesse investire sulle strutture, come da alcuni paventato, il Comune ha un piano B. Lo scrive La Nazione: per realizzare le strutture serviranno almeno 30 milioni di euro. Dunque si studia la modalità con cui poter realizzare un project financing. La finanza di progetto pubblico-privato. Per ora il patron viola è rimasto in silenzio. Tace proprio in attesa di vedere nel dettaglio l'estensione della parte commerciale. "Se Commisso dovesse fare un passo di lato, chi sarà l'investitore?" si chiede il quotidiano. Di questi tempi anche difficile che qualcuno, estraneo all'interesse calcistico e lontano dalla famiglia Commisso, possa imbarcarsi in un'operazione del genere.
Redazione VN
VIDEO VN – Nardella: "Oggi presentiamo la squadra che lavorerà al nuovo Franchi"
Dario Nardella, primo cittadino di Firenze, apre la conferenza stampa di presentazione del nuovo Franchi. Si parlerà delle scelte che hanno portato alla decisione finale, oltre che del team Arup, vincitore del bando
Paolo Poggianti
https://www.violanews.com/video/video-vn-nardella-oggi-presentiamo-la-squadra-che-lavorera-al-nuovo-franchi/ (https://www.violanews.com/video/video-vn-nardella-oggi-presentiamo-la-squadra-che-lavorera-al-nuovo-franchi/)
VIDEO VN – Nardella: "Parlato con Barone, progetto consente di giocare durante i lavori"
Il sindaco di Firenze parla della sinergia con la Fiorentina per il nuovo Franchi e della possibilità di giocare durante i lavori
Paolo Poggianti
https://www.violanews.com/video/video-vn-nardella-parlato-con-barone-progetto-consente-di-giocare-durante-i-lavori/ (https://www.violanews.com/video/video-vn-nardella-parlato-con-barone-progetto-consente-di-giocare-durante-i-lavori/)
Hirsch (Arup): "Il nuovo Franchi connubio tra due elementi che si parlano"
Il capo progettista di Arup Italia racconta la genesi del progetto e i dettagli di intervento sullo stadio Artemio Franchi
David Hirsch, responsabile architettura all'interno di Arup, ha preso la parola per presentare il progetto dello stadio Franchi:
Il nostro gruppo è a capo del team, ma siamo affiancati nel progetto da Luciano Cupelloni (Cupelloni Architettura) e Mario Cucinella (Mario Cucinella Architects). Siamo onorati di poter lavorare su un'opera del grande Pier Luigi Nervi. Il progetto ha cercato un rapporto di equilibrio tra la storia dello stadio Franchi, per valorizzare eredità architettonica e culturale con la fruibilità ed efficienza. Elementi di due piani che si parlano: la copertura dell'impianto e il secondo foglio che è la mantella verde che avvolge tutte le altre funzioni dell'area attorno allo stadio. Complessità? Ogni progetto ha la propria. Confrontarsi con un maestro come Nervi è una grandissima sfida. Abbiamo le competenze tecniche e la sensibilità per affrontare con serenità la sfida, insieme all'amministrazione comunale e la stessa città. Il progetto risponde ai requisiti del bando, gli spazi definiti all'esterno hanno il grado di flessibilità per adeguarsi alla normativa. I progetti sono un processo di scambio, discussione. Non sono mai finiti finché non sono ultimati. La forma "a D" corrisponde alla presenza originaria della pista di atletica. Per dare un'immagine nuova, per dare maggiore forza all'uso per il calcio la forma rettangolare ci sembrava fosse la più adeguata e rispettosa del disegno originario.
Paolo Poggianti
Piani di intervento
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VIDEO VN – Hirsch: "La nuova curva Fiesole restituirà senso di comunità ai tifosi"
Il capo progettista Arup presenta il nuovo Franchi ponendo l'accento sulla struttura della futura Curva Fiesole
Paolo Poggianti
https://www.violanews.com/video/video-vn-hirsch-la-nuova-curva-fiesole-restituira-senso-di-comunita-ai-tifosi/ (https://www.violanews.com/video/video-vn-hirsch-la-nuova-curva-fiesole-restituira-senso-di-comunita-ai-tifosi/)
Nardella: "Discussioni sul nuovo Franchi ci fanno molto piacere. Con ACF..."
Il sindaco: "Siamo fiorentini, figuriamoci se non ci sarebbe stata una discussione animatissima un minuto dopo l'annuncio del vincitore"
A seguire vi proponiamo il discorso integrale pronunciato da Dario Nardella durante la conferenza stampa di stamattina sul nuovo Franchi: "Questa discussione mi piace. Siamo fiorentini, figuriamoci se non ci sarebbe stata una discussione animatissima un minuto dopo l'annuncio del vincitore. Ci fa molto piacere che la città discuta, proprio per questo vogliamo fare un road show con tutti gli steakholder della città. Ovviamente ci sarà la massima attenzione agli organi istituzionali, con i quali studieremo tutta la documentazione tecnica che ci deve essere consegnata entro 60 giorni dalla giudicazione. Quando avremo il progetto tecnico potremo esaminarlo in maniera formale, fino ad allora saremo a disposizione per tutti gli aspetti formali. Chiedo ai giornalisti di avere un po' di pazienza perché non siamo nelle condizioni di dare risposte specifiche di dettaglio tecnico, ma siamo pronti strada facendo a farlo via via che si implementerà il processo di progettazione.
Nardella prosegue: "Ieri mi sono sentito con il direttore generale della Fiorentina Barone, ci vedremo la prossima settimana per iniziare a lavorare insieme. Costituiremo un gruppo di lavora per analizzare tutte le esigenze della squadra e della società. Il progetto consente la doppia opzione di portare avanti i lavori con la squadra di calcio che continua a giocare oppure con la squadra che gioca da un'altra parte. Questi sono aspetti che approfondiremo con la Fiorentina coinvolgendo anche i progettisti. Questo stadio sarà per i tifosi ma anche per i cittadini perché parliamo di tutta l'area di Campo di Marte, per questo parleremo con loro. Organizzeremo presto un incontro con il consiglio di quartiere ed i cittadini di Campo di Marte".
Paolo Poggianti
Nardella/2: "Ecco il costo totale del nuovo Franchi ed il budget a disposizione"
Il sindaco precisa: "La sfida per la costruzione del nuovo Franchi è ardua, ma non è vero che siamo da soli nel portare avanti questa sfida"
Nel corso della conferenza stampa di oggi, il sindaco Dario Nardella ha risposto anche alle domande dei giornalisti circa i costi totali messi a bando (nuovo Franchi, creazione del parco, etc...) ed il budget a disposizione. Queste le sue parole: "135 milioni di euro, al netto di IVA. Col finanziamento aggiuntivo richiesto al Ministero dell'Interno, richiesti dalla Città Metropolitana ma non ancora stanziati, riusciremmo a coprire tutte le spese: 95 dal PNRR + 55 della Città Metropolitana, provenienti dai fondi del ministero. La sfida è ardua, ma non è vero che siamo da soli nel portare avanti questa sfida".
Il primo cittadino di Firenze conclude: "Ci sono con noi la Fondazione CR di Firenze e la stessa Fiorentina con cui portiamo avanti un'interlocuzione proficua. La porteremo avanti nei prossimi mesi per definire tutti gli aspetti necessari alla realizzazione dei lavori. Non è previsto un mega centro commerciale, ci sono 5mila mq di commerciale, siamo fiduciosi che non danneggerà il tessuto già esistente".
Paolo Poggianti
Nuovo Franchi, la conferenza: Arup si presenta, Nardella spiega la scelta
Nel Salone dei Dugento la presentazione del progetto sul quale si è scelto di puntare per il nuovo Franchi
Dopo l'annuncio di tre giorni fa, è stato presentato stamattina a Palazzo Vecchio, nel Salone dei Duegento, il progetto Arup per il restyling dello stadio Franchi.
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12:55
13:41 - 10 mar
E' tutto da Palazzo Vecchio, buon proseguimento a tutti i nostri lettori!
12:49
13:40 - 10 mar
Nardella in zona mista al termine della conferenza: "Il Franchi sarà lo stadio più green d'Italia. Smentito il ricorso"
13:04 - 10 mar
Parla l'assessore allo sport Cosimo Guccione: "La palestra attuale in uso alla Fiorentina rimarrà e sarà integrata all'interno del parco. Mentre i campini, con lo spostamento della Fiorentina nel nuovo Viola Park, non serviranno più"
12:46 - 10 mar
Anche il sindaco Dario Nardella si concede alle domande degli inviati a Palazzo Vecchio. Si parla dei costi del nuovo Franchi
12:43 - 10 mar
Hirsch (Arup) risponde alle domande dei giornalisti presenti: "Confrontarsi con un maestro come Nervi è una grandissima sfida. l progetto risponde ai requisiti del bando, gli spazi definiti all'esterno hanno il grado di flessibilità per adeguarsi alla normativa"
12:02
12:13 - 10 mar
Nel corso del suo intervento, Nardella commenta anche la discussione degli ultimi giorni in città sul progetto vincitore:
11:50 - 10 mar
Prende la parola David Hirsch, responsabile architettura Arup: "Il nuovo Franchi connubio tra due elementi che si parlano. Nuova Curva Fiesole restituirà senso di comunità". CLICCA QUI per le altre dichiarazioni di Hirsch
11:21 - 10 mar
Il sindaco Nardella, dopo il preambolo introduttivo, entra nel merito del progetto: "Ho parlato con Barone, il progetto Arup permetterà alla Fiorentina di giocare al Franchi durante i lavori"
11:10 - 10 mar
Dario Nardella apre la conferenza stampa annunciando che stamattina, oltre a presentare il team Arup, verranno esposte le ragioni per le quali si è arrivati alla scelta del progetto vincitore
Inizia la presentazione del nuovo Franchi nel Salone dei Dugento, a Palazzo Vecchio
10:45 - 10 mar
Tra i presenti, anche David Hirsch (a destra nel trio in primo piano), capo progettista Arup
10:25
10:44 - 10 mar
Buongiorno a tutti i lettori di Violanews.com! Tutto pronto a Palazzo Vecchio per la presentazione del progetto Arup
Hanno partecipato all'evento - tra gli altri - gli assessori Cecilia Del Re (Urbanistica), Cosimo Guccione (Sport), Stefano Giorgetti (Mobilità), Titta Meucci (Lavori pubblici) e i progettisti David Hirsch (Responsabile Architettura Arup), Michele Olivieri (Project Director MC A), Mario Cucinella (Mario Cucinella Architects) e Luciano Cupelloni (Cupelloni Architettura).
Rivivi la diretta di Violanews.com!
Paolo Poggianti
//https://www.violanews.com/cronaca-live/nuovo-franchi-la-conferenza-arup-si-presenta-nardella-spiega-la-scelta/
Ass. Sport: "Palestra attuale verrà integrata, i campini non serviranno più"
La specifica di Guccione: "La palestra attuale in uso alla Fiorentina rimarrà e sarà integrata all'interno del parco"
Anche Cosimo Guccione, Assessore allo Sport del Comune di Firenze, ha preso la parola durante la conferenza stampa di presentazione del nuovo Franchi. Queste le sue dichiarazioni "Verrà realizzata la nuova piscina, il campo da baseball resterà inalterato così come il campo dell'Affrico".
Guccione continua: "La palestra attuale in uso alla Fiorentina rimarrà e sarà integrata all'interno del parco. Mentre i campini, con lo spostamento della Fiorentina nel nuovo Viola Park, non serviranno più".
Paolo Poggianti
Nardella/3: "Il Franchi sarà lo stadio più green d'Italia, smentito il ricorso"
Le dichiarazioni del primo cittadino
Nel corso della conferenza stampa a tema stadio il sindaco Dario Nardella ha risposto ad altre domande poste dai giornalisti presenti. Queste le sue parole:
Abbiamo ricevuto i complimenti di tutti, CONI e FIGC comprese. Il nuovo Franchi sarà un vero modello, dobbiamo essere molto fieri. Nel prossimo futuro organizzeremo una serie di incontri con tutti i cittadini di Campo di Marte per risolvere quesiti e dare ulteriori informazioni. Incontreremo anche il mondo economico e sportivo della città e lo faremo insieme alla Fiorentina con la quale abbiamo firmato una proroga della convenzione. In quest'ultima è scritto chiaramente che prepareremo insieme un gruppo di lavoro che seguirà l'andamento dei lavori dello stadio. Eventuali ricorsi? Intanto il primo ricorso è stato smentito, non ci sarà. In ogni caso, se un soggetto dovesse fare un ricorso al TAR avrà la sua sentenza ma non potrà sospendere i cantieri. Mi ha colpito molto una certa lettura errata data da alcuni sul fatto che si sia scelto il progetto più economico e più fattibile, non è così. Non è questione di spesa ma di tenere insieme tanti criteri come quello estetico, di praticità e comodità. Non ultimo quello ambientale, quello di Firenze sarà lo stadio più green della nazione.
Redazione VN
Marchini: "Nuovo Franchi? Commisso a un bivio, le sue scelte peseranno"
La firma de "La Nazione" sulle possibili conseguenze dei lavori di ristrutturazione al Franchi per la Fiorentina. Su Commisso...
Giampaolo Marchini ha parlato ai microfoni di Radio Bruno. Ecco alcune delle parole affidate all'emittente:
La prospettiva di giocare fuori Firenze per due anni non è entusiasmante. Anche avere la capienza ridotta sarebbe economicamente un danno concreto per la Fiorentina. È una situazione di disagio che va gestita con estrema attenzione. Tuttavia questo progetto è un'opportunità importante per crescere come piazza, qualche sacrificio può essere tollerato. Adesso la palla passa a Rocco Commisso che dovrà decidere se entrare o meno nell'opera. Ritengo che molto dipenderà da quella che sarà la sua valutazione sulle strutture commerciali realizzabili intorno all'impianto sportivo.
Redazione VN
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Nuovo Franchi, nome e aree commerciali: prove di dialogo tra Comune e Fiorentina
In ballo c'è la sponsorizzazione dell'impianto, ma soprattutto la gestione dell'albergo e degli spazi esterni
Repubblica Firenze si concentra sul nuovo Franchi. Ci sono prove di dialogo tra il Comune di Firenze e la Fiorentina. Come si legge, infatti, sul quotidiano, "mercoledì c'è stato un primo contatto informale definito « positivo » con il dg Joe Barone. Domani rendez vous al cantiere " supersonico" del Viola Park di Bagno a Ripoli con tutte le istituzioni e le categorie economiche fiorentine. Settimana prossima un vertice vero e proprio con due obiettivi: esaminare la road map della progettazione e della futura cantierizzazione dello stadio sperando di evitare il trasloco e iniziare a buttare un occhio su un paio di ipotesi di lavoro delicate eppure molto suggestive già sul tavolo. Da una parte una collaborazione sullo sfruttamento dei diritti potenzialmente milionari del "naming" del nuovo avveniristico Franchi, dall'altra un confronto per cercare di capire se la proprietà viola potrà entrare nell'operazione da 15 mila metri quadrati di commerciale, terziario e alberghiero prevista a Campo di Marte.
Probabilmente è presto per parlare di disgelo. Ma un canale di dialogo tra Palazzo Vecchio e la Fiorentina sembra essere tornato. Uno spiraglio di diplomazia da qualche giorno si è riaperto. Timido, pieno di insidie, forse destinato a richiudersi non appena Rocco dagli Usa tornerà e valuterà che senza certezza di fatturato non è disposto a tirare fuori un euro. Eppure un barlume di speranza adesso affiora".
Redazione VN
Nuovo Franchi, ci sono partite ancora aperte. E 30 mesi potrebbero non bastare
I dubbi sulla parte del progetto non vincolata ai fondi del Pnrr
I tempi di realizzazione dell'area extra stadio (non finanziata dal Pnrr e quindi non vincolata al 2026) e la gestione del parco urbano, con i 5 mila metri di commerciale, i 5 mila di hotel e i 5 mila di uffici e direzionale. Sono queste le partite aperte sul nuovo Franchi, scrive il Corriere Fiorentino. Sarà decisiva la posizione della Fiorentina — che domani ha invitato al Viola Park tutti i sindaci della Città Metropolitana, Nardella compreso — mentre per i tempi potrebbero non essere sufficienti i 30 mesi previsti da Arup per lo stadio.
Redazione VN
Nuovo Franchi più ricco: finanziamento da 150 milioni
Ai 95 milioni del Pnrr si potrà sommare anche un fondo aggiuntivo da 55 milioni stanziato dal Ministero dell'Interno
Il Corriere dello Sport scrive del finanziamento previsto per il nuovo Franchi. Il sindaco di Firenze Dario Nardella, ieri, è sceso nel dettagli. Ai 95 milioni del Pnrr si potrà sommare anche un fondo aggiuntivo da 55 milioni stanziato dal Ministero dell'Interno. Il costo della ristrutturazione dell'impianto - si legge nel quotidiano - è stato indicato in 135 milioni al netto di iva, a fronte dei 150 che potrebbero arrivare: nel complesso, il progetto porterà ad un investimento totale di 450 milioni, di cui 280 già stanziati per la tramvia e per il parcheggio da 3mila posti di cui fruiranno nella quotidianità i residenti.
Redazione VN
Restyling Franchi, la Fiorentina apre. E Viola Park pronto entro il 2022
Segnali di apertura da parte della Fiorentina al restyling del Franchi. Dal cantiere del Viola Park sorrisi e ok
Dopo l'incontro di ieri tra Fiorentina e istituzioni al cantiere del Viola Park, il Corriere Fiorentino riassume i temi della visita, con un occhio al progetto di restyling dello stadio Franchi. A sei giorni dalla presentazione del progetto dello studio Arup - si legge - arrivano dal fronte viola ed in particolare da Joe Barone le prime parole di commento se non altro per il passo avanti sul tema stadio, e la disponibilità al confronto. Il sindaco di Firenze Dario Nardella invece, ha fatto trapelare anche una certa soddisfazione da parte del club viola perché le battaglie per la costruzione del nuovo stadio hanno contribuito ad accelerare il restyling del Franchi attraverso il Pnrr.
Inoltre, il dg viola ha sottolineato che il Viola Park, con spazi commerciali per i ristoranti, un padiglione eventi e un teatro ad avere questo compito servirà alla Fiorentina per alzare il fatturato viola e che l'inaugurazione è confermata per fine anno. Da Bagno a Ripoli sono apparsi tutti contenti, sia dal fronte viola che da quello istituzionale della Città Metropolitana. E per il 2023 (e forse già prima) sono previsti anche i lavori della tramvia che partirà dal parcheggio del Viola Park e che porterà a Firenze.
Redazione VN
VIDEO – On. Di Giorgi: "55 mln per il Franchi? Ancora non ci sono, ma quasi scontati"
La deputata del Partito Democratico ha parlato a Italia 7 dei finanziamenti pubblici in arrivo per la ristrutturazione del Franchi
Redazione VN
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Nuovo Franchi, Cecchi scrive: "Vi spiego perchè, secondo me, è bellissimo"
Il commento del giornalista: "Progetti condizionati da vincoli folli e borbonici posti dalla Soprintendenza"
Nella pagina dei commenti de La Nazione sui temi inerenti alla città di Firenze, Stefano Cecchi parla anche del progetto di restyling del Franchi. Questi alcuni passaggi:
A giudicare dai commenti, alla maggior parte dei fiorentini il progetto del nuovo stadio non è piaciuto granché. Ma viste le premesse, davvero si sarebbe potuto fare meglio? In quasi tutte le critiche è infatti passato inosservato il dover costruire il nuovo senza poter toccare minimamente il vecchio. Sarebbe un po' come se io, entrando in un negozio per comprare una giacca, trovassi un commesso che mi obbligasse a tenere indosso la giacca vecchia sotto la nuova: potrei mai risultare decente? Continuo a pensare ci sia qualcosa di folle e di borbonico nei vincoli messi dalla soprintendenza sullo stadio. (...) Insomma: il nuovo stadio non piacerà a molti, ma, viste le premesse, secondo me è bellissimo. E facciamo voti che alla soprintendenza qualche funzionario non si alzi la mattina e trovi qualcosa di incongruente anche in questo progetto, che se no l'acqua continueremo a prenderla non solo aspettando il tram ma anche assistendo alle partite nello stadio per i prossimi 50 anni.
Redazione VN
VIDEO VN – Barone sul nuovo Franchi: "Ho fissato l'incontro con Nardella"
Le parole del DG dal Museo del Calcio, a margine della consegna di due trofei della Coppa Carnevali vinti dalla Fiorentina negli anni '60 e '70
Redazione VN
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Nuovo Franchi, incontro tra Barone e Nardella: sul piatto il nuovo progetto
Il sindaco e Barone si sono incontrati: si parla del tema stadio
Il sindaco Nardella e Barone si sono incontrati oggi, hanno visto insieme le caratteristiche generali del progetto per lo stadio e hanno concordato le prossime tappe.
E' in agenda un nuovo incontro a partire dalle prossime settimane per entrare nei particolari.
Redazione VN
La commissione Sport sullo stadio: "Sia semplificato". E la soprintendenza...
La commissione cultura e sport parla del capitolo stadio
Nella Commissione cultura e sport è stato approvata una risoluzione, primi firmatari i consiglieri della Lista Nardella Mimma Dardano e Luca Santarelli, e che presto verrà portata in Consiglio comunale, per favorire la fruizione pubblica dei beni a rilevanza storico-artistica soggetti a pareri di competenza delle Soprintendenze
Con questa risoluzione – spiega la capogruppo della Lista civica Nardella Mimma Dardano – si chiede al Governo che venga "semplificata" la procedura della Sovrintendenza e, di fatto, di non ritenere vincolanti i pareri della stessa, appellandosi a un organismo superiore che a livello nazionale "uniformi" le Sovrintendenze. Non si tratta di depotenziare la funzione di controllo della Sovrintendenza, in vista dei fondi del PNRR come hanno detto i consiglieri di Sinistra Progetto Comune e Movimento 5 Stelle che non hanno votato l'atto si tratta di dare avvio agli iter per la realizzazione dei progetti finanziati con il PNRR, tra cui lo stadio Artemio Franchi, il cui progetto di restyling è stato recentemente presentato, ma non solo.
I tempi per l'approvazione, la realizzazione e la rendicontazione dei tanti progetti legati al PNRR sono strettissimi se paragonati al tempo medio di completamento di un'opera pubblica in Italia.
Si deve arrivare ad una effettiva semplificazione normativa con lo snellimento delle procedure per l'attuazione dei progetti relativi al Piano Nazionale Ripresa e Resilienza - PNRR, come già previsto con l'introduzione delle Soprintendenze speciali.
Questa problematica – prosegue la capogruppo Dardano – è ancor più sentita nelle città d'arte nelle quali spesso la realizzazione di nuovi progetti riguarda beni vincolati o si interseca inevitabilmente con essi. La tutela e la valorizzazione di un bene a rilevanza storico-artistica non può essere slegata dall'interesse pubblico dei cittadini di fruirne ed è necessaria una valutazione centrale del Ministero della Cultura che uniformi i comportamenti tenuti a livello periferico dalle varie Soprintendenze".
La risoluzione invita il Sindaco ad attivarsi in tutte le forme possibili presso gli organi di governo affinché:
Nei pareri espressi dalle Soprintendenze Archeologia, Belle arti e paesaggio sia premiato l'interesse pubblico connesso alla fruizione dei beni storico-artistici insieme all'interesse legato alla sua conservazione e valorizzazione. Per i progetti inseriti nel PNRR venga attivato un coinvolgimento diretto delle Direzioni Generali del Ministero della Cultura, che possano garantire tempi certi per l'emissione dei pareri e valutare uniformemente sul territorio nazionale l'equilibrio tra fruizione e conservazione del bene.
Ridurre i margini di discrezionalità delle Soprintendenze anche nella richiesta della documentazione progettuale nei casi di nuove realizzazioni, al fine di semplificare le procedure autorizzatorie e garantire agli enti proponenti tempi certi.
Redazione VN
Nardella conferma: "Con la Fiorentina si è rotto il ghiaccio"
Il primo cittadino conferma il buon esito dell'ultima riunione con la società viola
Ecco le parole del sindaco di Firenze Dario Nardella a Controradio:
"Penso che tra noi e la Fiorentina si sia rotto il ghiaccio, semmai ce ne fosse stato. La situazione si è sbloccata: abbiamo dimostrato a città e tifosi che noi facciamo sul serio. Abbiamo trovato risorse pari a quasi cento milioni e ne troveremo probabilmente altre per completare lo stadio. Chi critica perché dice che potevamo utilizzare i soldi pubblici per altro, dico che quei fondi erano destinati a beni culturali ed il Franchi e la Fiorentina lo sono e vanno tutelati. La Fiorentina credo abbia compreso l'impegno della nostra amministrazione; con il direttore generale Barone in questi giorni abbiamo esaminato alcuni aspetti del progetto ed aperto successivamente un tavolo di lavoro comune. Lo scopo di questo dialogo è definire le esigenze specifiche della squadra riguardo allo stadio, ad esempio in merito a sky box, spazi pubblici, bar e ristoranti, tutto ancora da decidere visto che siamo ancora in una fase di progettazione preliminare".
Redazione VN
Nuovo Franchi, via libera alla task force: la Fiorentina è interessata
C'è ottimismo sul nuovo Franchi dopo l'incontro andato in scena nelle scorse ore tra le parti in causa
Il Corriere Fiorentino sottolinea come nonostante le bocche cucite dei presenti all'uscita dell'incontro fra ACF e Comune, il ghiaccio si starebbe sciogliendo in merito al futuro del nuovo Franchi. Alla Fiorentina, infatti, il progetto piace. La sinergia tra il club e il Comune sta proseguendo e nelle prossime settimane verrà istituita una task force che accompagnerà il percorso dei lavori dell'impianto. Da stabilire se la squadra dovrà traslocare e soprattutto se Commisso vorrà acquistare i terreni circostanti, destinati al commerciale.
Redazione VN
Campo spostato di 4 metri? Rispunta l'ipotesi trasloco
Questo renderebbe impossibile ospitare la Fiorentina. E' uno dei nodi al centro del dialogo tra società e Comune
Non solo Inter-Fiorentina. Repubblica Firenze scrive anche del restyling dell'Artemio Franchi. Il quotidiano sottolinea lo scetticismo della Fondazione Nervi nei confronti del disegno vincitore del concorso firmato Arup, tanto che sta già preparando un confronto fra i primi tre classificati, per mostrare i pregi degli altri due, specialmente il secondo. Nel frattempo il sindaco di Firenze Dario Nardella ha incontrato il Dg viola Joe Barone.
Il quotidiano elenca poi i nodi ancora sul tappeto:
"Primo cruccio: le partite durante i cantieri. I progettisti di Arup hanno aperto alla possibilità di giocare a cantieri aperti e destinare i lavori più ingenti alle fasi estive col campionato fermo. È chiaro però che questa strada sembra decisamente inattuabile. L'abbassamento e la traslazione di 4 metri del campo da gioco verso la tribuna coperta necessitano di un lavoro ingente, dura in due mesi. E anche l'impatto di un lavoro di costruzione di un nuovo stadio integrabile con il vecchio è diverso rispetto al demolire e ricostruire che ha consentito ad Atalanta e Udinese di continuare a giocare. La Fiorentina vuol capire anche l'eventuale capienza: un Franchi aperto per 20mila spettatori, la media stagionale di abbonati viola pre Covid, è un conto, diversi 5mila spettatori. Nella seconda ipotesi i viola potrebbero giocare a Empoli, anche se la capienza complessiva del Castellani è di 16mila spettatori, oppure a Perugia, come tanti anni fa. Ancora più complicato il discorso se la Fiorentina dovesse svolgere competizioni europee: l'unico stadio nelle vicinanze degno di nota per l'Europa sarebbe il Mapei Stadium di Reggio Emilia".
Redazione VN
Nardella: "Giocare al Franchi durante i lavori o traslocare, deciderà ACF"
Il sindaco di Firenze racconta il primo incontro con la Fiorentina riguardo al tema restyling del Franchi
Intervenuto a Toscana TV durante la trasmissione 'A tutto gol', il sindaco di Firenze Dario Nardella ha toccato argomenti importanti, e pure delicati, riguardo al tema stadio:
Il primo incontro con Joe Barone e la Fiorentina lo definisco assolutamente positivo ed a fine marzo-inizio aprile ne avremo un secondo. Stiamo parlando di un progetto molto importante e di grandi investimenti che riguardano non solo l'impianto ma anche la zona di Campo di Marte. Sarà il club gigliato a scegliere se giocare al Franchi durante i lavori o traslocare momentaneamente, nel primo caso è ovvio che questo rallenterebbe gli interventi e darebbe alla società meno posti a disposizione per il proprio pubblico. Del resto la tempistica è troppo importante, ricordo che dobbiamo finire i lavori al massimo entro il 2026 altrimenti perderemmo i fondi. Le critiche arrivate da più parti al progetto? Mi fido della giuria e dello studio vincitore, magari altre proposte potevano sembrare a prima vista più spettacolari ma quella scelta è sobria e valorizza la storia del Franchi, oltre che tener conto dei vincoli paesaggistici.
Redazione VN
Franchi, Nardella e il segnale alla Soprintendenza: "No alle bocciature"
Il Comune di Firenze ha inviato un chiaro segnale alla Soprintendenza, sostenendo che sulla questione stadio e tramvie, la decisione spetta al ministero. In commissione cultura la maggioranza ha approvato una nozione che invita il sindaco Dario Nardella ad attivarsi, perché i pareri dell'ufficio locale non siano vincolanti su due temi importanti come lo stadio e le tramvie. Con questa decisione, in arrivo critiche da M5S e Sinistra e con Italia Nostra che parla di "atto eversivo".
Come scrive La Repubblica, la questione stadio è pronta ad entrare nel vivo, con la Soprintendenza pronta ad inviare un duro messaggio all'ente fiorentino. Si tratta della risoluzione numero 86 del 2022. Approvata nelle scorse settimane a maggioranza dalla commissione cultura e sport di Palazzo Vecchio e ora attesa in Consiglio Comunale. Atto destinato a creare discussioni, con l'obiettivo di Nardella di sfidare il Soprintendente, Andrea Pessina, in vista delle prossime battaglie. L'idea è quella di non farlo intervenire sulla questione Franchi e sulla linea 3.2 della tramvia, di modo da evitare stop e bocciature che farebbero solo perdere tempo.
Redazione VN
Nardella: "Franchi? Incontro ok col ministro. In arrivo fondi extra PNRR"
Il sindaco di Firenze Dario Nardella ha parlato dell'incontro con il ministro della Cultura Franceschini, sullo stadio Franchi
Il sindaco di Firenze Dario Nardella ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Italpress, in merito allo stadio Franchi:
Colloquio col ministro Franceschini? È stato molto positivo, sono contento di questo incontro e ringrazio il ministro. Gli abbiamo illustrato il progetto dello stadio che ha apprezzato moltissimo. Abbiamo anche condiviso quelle che sono le procedure da portare avanti, da qui alla fine della progettazione e all'affidamento dei lavori. Abbiamo condiviso le tempistiche tenendo conto che si tratta di un progetto finanziato da fondi correlati al PNRR. Ho fatto presente che siamo in dirittura d'arrivo per ottenere il finanziamento aggiuntivo di 55 milioni che ci permetterebbe di coprire tutto il costo dello stadio. Devo ringraziare il ministro Franceschini perché ricordo che questo finanziamento è del ministero della Cultura. Poi c'è stato anche un grande supporto del mondo del calcio: Figc, della Lega Serie A e Coni. In generale dal mondo dello sport, ma è chiaro che senza il ministero della Cultura non avremmo potuto fare questo passo così importante. Ricordo che si tratta di un monumento nazionale. La reazione sullo stadio è stata estremamente positiva, per altro con il ministro era presente anche il segretario generale del ministero Salvo Nastasi, ed i dirigenti del settore. Quindi abbiamo anche fatto un approfondimento tecnico che ci porterà ad avere il nuovo stadio a Campo di Marte.
Redazione VN
Nardella: "Positivo l'incontro con Franceschini, curve e capienza del Nuovo Franchi"
Il sindaco di Firenze Dario Nardella ha parlato dell'incontro con il ministro della Cultura Franceschini
Il sindaco di Firenze Dario Nardella è intervenuto ai microfoni del Pentasport di Radio Bruno, queste alcune delle sue parole:
L'incontro con il Ministro per i beni e le attività culturali Dario Franceschini è andato molto bene. Abbiamo parlato nei dettagli del progetto di restyling del Franchi che ha apprezzato molto. Gli abbiamo spiegato i criteri che hanno portato la giuria a scegliere questo piano di lavoro. Non condivido le critiche estetiche rivolte da alcuni, lo trovo molto bello pulito ed ordinato. Smentisco anche le voci su una presunta riduzione della capienza e dei posti in curva, non sarà così. La capienza, come previsto, sarà di 42mila posti mentre le curve saranno su modello inglese a ridosso del campo.
Redazione VN
VIDEO VN – Chiarugi: "Il nuovo Franchi? Alla fine saremo tutti soddisfatti"
Ecco l'opinione di 'Cavallo Pazzo' riguardo al restyling dello stadio fiorentino
Paolo Mugnai
https://www.violanews.com/video/video-vn-chiarugi-il-nuovo-franchi-alla-fine-saremo-tutti-soddisfatti/ (https://www.violanews.com/video/video-vn-chiarugi-il-nuovo-franchi-alla-fine-saremo-tutti-soddisfatti/)
VIDEO VN – Merlo sul nuovo Franchi: "E' stato scelto il progetto migliore"
L'ex centrocampista della Fiorentina non ha dubbi: grazie al restyling l'impianto fiorentino diverrà più accogliente e funzionale
Paolo Mugnai
https://www.violanews.com/video/video-vn-merlo-sul-nuovo-franchi-e-stato-scelto-il-progetto-migliore/ (https://www.violanews.com/video/video-vn-merlo-sul-nuovo-franchi-e-stato-scelto-il-progetto-migliore/)
VIDEO VN – La battuta di Galli: "Lavori Franchi con i soldi degli juventini"
"Insieme ai fondi del PNRR verranno utilizzati i soldi dei cittadini italiani e quindi anche dei tifosi juventini"
Redazione VN
https://www.violanews.com/video/video-vn-la-battuta-di-galli-lavori-franchi-con-i-soldi-degli-juventini/ (https://www.violanews.com/video/video-vn-la-battuta-di-galli-lavori-franchi-con-i-soldi-degli-juventini/)
Pessina: "Demolizione Franchi sarebbe stata una macchia gravissima"
Parla il soprintendente di Firenze: "Non sono il signor no"
Intervistato da Repubblica Firenze, il soprintendente Andrea Pessina ha parlato anche dello stadio Artemio Franchi. Riguardo al progetto Arup, dice che lo esaminerà nel dettaglio "solo quando e se mi sarà richiesto dalla nostra Direzione generale, alla quale spetta ogni decisione. Credo che un giudizio equilibrato non possa non tener conto della relazione della Commissione ove si troveranno sicuramente molte risposte ai tanti dubbi che il progetto ha sollevato. Ma mi si permetta di dire che il vincolo sullo stadio di Nervi è la cosa di cui sarò sempre più orgoglioso. Risultato di una mobilitazione nazionale e internazionale. La sua demolizione sarebbe stata macchia gravissima sulla coscienza di Firenze. Capisco la delusione della Fiorentina, ma ciò che si chiedeva non era fattibile".
Redazione VN
Nuovo Franchi, in estate la risposta definitiva della Fiorentina: il programma
Il cronoprogramma per il nuovo impianto
Il gruppo di progettazione Arup e i tecnici del Comune si incontrano un paio di volte a settimana per definire come elaborare un progetto di fattibilità tecnico ed economico completo da sottoporre a una pre-conferenza dei servizi. Ne rende conto La Nazione, che spiega come si stiano affinando i dettagli, per rispondere a tutte le esigenze sia normative che funzionali: passaggio che richiede particolare attenzione visto che il Franchi è e rimane un monumento. Ci vorranno fra le quattro e le sei settimane, e allora inizierà il conto alla rovescia dei 60 giorni che. a norma di bando di concorso, sono stati concessi agli architetti vincitori per la consegna del progetto di fattibilità tecnico-economica. Il progetto dovrebbe essere pronto fra la fine di giugno e i primi di luglio. E allora le parti in causa potranno confrontarsi sul possibile trasloco e sull'opportunità di acquisto delle aree commerciali. La posa della prima pietra è comunque già fissata nell'autunno del 2023. Da quel momento ci saranno tre anni per concludere i lavori e consegnare il nuovo Franchi alla città.
Redazione VN
Firenze 2026, non solo il Franchi: come cambia Campo di Marte
Il Franchi, ma non solo: l'intervento del comune di Firenze (obiettivo 2026) ridisegnerà in gran parte il quartiere di Campo di Marte
Entro il 2026 Firenze non avrà solo uno stadio nuovo, ma un intero quartiere. Lo scrive l'edizione odierna de La Nazione, nella cronaca fiorentina, in riferimento a Campo di Marte che sarà in gran parte ridisegnato. Oltre al Franchi, infatti, nel concorso internazionale del Comune erano contenute precise indicazioni sulle aree intorno all'impianto. Un nuovo pezzo di città che potrà essere raggiunta con la nuova linea tramviaria che circumnavigherà lo stadio. Inoltre sorgerà un mega parcheggio nell'area ex ferroviaria di via Campo d'Arrigo. Per risolvere i problemi dei residenti, finora assediati dalle manifestazioni sportive.
Il mercato rionale sotto la curva Fiesole - prosegue il quotidiano - dovrà essere ripensato nel nuovo assetto, riservandogli 1700 metri quadri. Ripensate dai progettisti anche la palestra e la piscina sotto lo stadio. La piscina avrà a disposizione una superficie di 1000 metri quadrati e una vasca da 25x12,5 metri. Fulcro del nuovo assetto urbanistico dell'area sarà il parco urbano realizzato con l'ampliamento dell'attuale giardino pubblico. Si passerà da 30 a 60mila metri quadri di verde utilizzando gli spazi dei campi da calcio del Cerreti e i famosi campini della Fiorentina. Capitolo ancora da risolvere quello degli spazi commerciali. Nell'area intorno al Franchi ci sono 15mila metri quadrati tra commercio, ricettivo e direzionale (5 mila per ogni destinazione) tra nuovi centri commerciali (sotto i 2.500 mq), alberghi e strutture per il terziario
Redazione VN
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Soprintendente Pessina: "Signor no? Ma siamo noi i prigionieri della burocrazia"
La difesa del funzionario
Il soprintendente Andrea Pessina sente di non aver avuto la possibilità di spiegarsi e percepisce la propria funzione come vittima di un pregiudizio: "Dici "soprintendenza" ed ecco "i signor no"». E invece sono proprio loro a essere prigionieri della burocrazia e pesantemente sotto organico". Ieri all'auditorium dell'Archivio di Stato un folto numero di addetti ai lavori si è radunato per la presentazione dei primi due volumi del Notiziario dei primi quattro anni di esercizio da parte di Pessina, che nelle intenzioni del curatore dovrà diventare una rivista o almeno una pubblicazione annuale, bilancio delle cose fatte (e non capite a sufficienza). Perché mettere nero su bianco anni di temi passati al vaglio della polemica? "I progetti del Pnrr impongono fretta. Ma non si può dire quant'è bella Firenze e poi andare in un'altra direzione".
"Tutela & Restauro", questo il titolo dei volumi. La querelle legata al Franchi diventa la vittoria della tutela contro lo sciagurato emendamento sblocca-stadi di Renzi. "Viene spesso data una versione di parte delle cose e la gente pensa che sia io a prendere le decisioni; ho l'ultima parola, è vero, ma il procedimento è complesso. Non siamo persone bizzose e sono anche molto collaborativo". Ma c'è sfiducia nella pubblica amministrazione e soprattutto nelle soprintendenze. Con questi libri vorrebbe combattere proprio questa sfiducia., scrive il Corriere Fiorentino.
Redazione VN
Nardella: "Nuovo Stadio? Il riferimento a Franchi rimarrà"
Il sindaco di Firenze interviene in merito al futuro dello stadio Franchi che non perderà il proprio riferimento ad Artemio Franchi
Il sindaco di Firenze Dario Nardella è intervenuto in Palazzo Vecchio, in occasione dell'inaugurazione della mostra per i 100 anni dalla nascita di Artemio Franchi:
Una persona della quale avremmo bisogno oggi. È un uomo che ha lasciato il segno, non solo nel calcio italiano e nello sport nazionale, ma anche nella nostra città. Per questo il rapporto della città con Franchi viene celebrato con questa mostra. Credo sia la prima volta che nel 'Cortile di Michelozzo' si tiene una mostra sulla storia di una persona. Questo è il segno della grande considerazione che la nostra città ha per Franchi e per ciò che ha fatto. Voglio rassicurare alcuni tifosi che mi hanno chiesto dell'intitolazione dello stadio. Anche con il nuovo impianto il riferimento a Franchi rimarrà e lo stadio rinato avrà sempre un collegamento ad Artemio Franchi, al di là di quelle che saranno le scelte commerciali.
Redazione VN
VIDEO VN – Giani: "Franchi? Unico ad avere stadi intitolati a Siena e Firenze"
A margine dell'inaugurazione del Museo dedicato ad Artemio Franchi è intervenuto il presidente della Toscana Eugenio Giani
Redazione VN
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500 volte Franchi: dalla sconfitta all'esordio alle 10 vittorie di Sousa
Mezzo migliaio di partite della Fiorentina nella massima serie nello stadio prossimamente ristrutturato
La gara contro l'Empoli rappresenterà la sfida numero 500 in Serie A che si gioca allo stadio da quando è stato intestato ad Artemio Franchi, stimato ex dirigente viola oltre che presidente Figc e Uefa, e vice presidente Fifa. A Franchi venne offerto dal Conte Pontello anche il ruolo di presidente della Fiorentina nei primi anni ottanta, poco prima della sua morte, proposta declinata. Roberto Vinciguerra su "La Nazione" fornisce alcuni dati storici: la prima gara che si giocò all'Artemio Franchi fu Fiorentina-Sampdoria 1-2, il 5 gennaio 1992. Da quell'esordio il bilancio generale è abbastanza positivo (254 vittorie e 102 sconfitte), anche se è doveroso ricordare le uniche due retrocessioni della Fiorentina dal dopoguerra. I 'picchi' raggiunti, invece, ci riportano al 1999 col terzo posto della Fiorentina di Trapattoni e al 2007 col terzo posto ottenuto "sul campo" dalla formazione di Prandelli. Il record di vittorie in un singolo campionato risale al 2005-06 (16 successi), mentre 3 è il minimo assoluto di affermazioni toccato nel 2001-02. In attesa di tempi migliori, intanto, la Fiorentina contro l'Empoli ha l'occasione di tornare a toccare le 10 vittorie stagionali in campionato al 'Franchi', cosa accaduta per l'ultima volta nel 2016-17 con Paulo Sousa in panchina.
Redazione VN
VIDEO VN – 100° anniversario Artemio Franchi: il taglio del nastro
L'inaugurazione della mostra dedicata ad Artemio Franchi, in occasione del 100° anniversario dalla nascita del dirigente toscano
Redazione VN
https://www.violanews.com/video/video-vn-100-anniversario-artemio-franchi-il-taglio-del-nastro/ (https://www.violanews.com/video/video-vn-100-anniversario-artemio-franchi-il-taglio-del-nastro/)
VIDEO VN – Nardella: "Lo stadio rinato manterrà omaggio a Franchi"
Dario Nardella è intervenuto in Palazzo Vecchio, in occasione dell'inaugurazione della mostra per i 100 anni dalla nascita di Artemio Franchi
Redazione VN
https://www.violanews.com/video/video-vn-nardella-lo-stadio-rinato-manterra-omaggio-a-franchi/ (https://www.violanews.com/video/video-vn-nardella-lo-stadio-rinato-manterra-omaggio-a-franchi/)
VIDEO VN – Nardella sul Franchi: "Si candida ad essere la casa degli Azzurri"
Nell'evento a Palazzo Vecchio dedicato alla ricorrenza dei 100 anni dalla nascita di Artemio Franchi, il sindaco Dario Nardella ha parlato così del futuro che attende lo stadio della Fiorentina
Federico Targetti
https://www.violanews.com/video/video-vn-nardella-sul-nuovo-franchi-si-candida-a-essere-la-casa-degli-azzurri/ (https://www.violanews.com/video/video-vn-nardella-sul-nuovo-franchi-si-candida-a-essere-la-casa-degli-azzurri/)
Antognoni sul nuovo Franchi: "Possibile che il Comune abbia già accordi con ACF"
Le parole dell'Unico 10
Anche Giancarlo Antognoni è presente oggi a Palazzo Vecchio per la commemorazione di Artemio Franchi. Queste le sue parole rilasciate ai media presenti:
Franchi? Un uomo che ha creato situazioni nuove anche a livello internazionale. Già il fatto che due stadi siano intitolati a lui vuol dire che ha seminato bene. Ha lavorato bene in Italia come presidente della Federazione. Oggi lo ricordiamo tutti con affetto. Nei suoi anni ha portato il calcio italiano a livelli internazionali. La Fiorentina continuerà a giocare al Franchi? Se lo dice Nardella allora significa che ha già degli accordi col club. Sicuramente quando il Franchi sarà ultimato sarà molto meglio di quello di oggi.
Alessandro Guetta
VIDEO VN – Infantino: "Stadio Franchi? Ha fatto storia, ma guardiamo avanti"
Le parole del presidente della FIFA Gianni infantino ai microfoni dei media presenti a palazzo Vecchio sul progetto del nuovo Franchi
Federico Targetti
https://www.violanews.com/video/video-vn-infantino-nuovo-franchi-ha-fatto-storia-ma-guardiamo-avanti/ (https://www.violanews.com/video/video-vn-infantino-nuovo-franchi-ha-fatto-storia-ma-guardiamo-avanti/)
VIDEO VN – Vezzali sullo stadio: "Evento di grande importanza"
Valentina Vezzali, sottosegretario di Stato del Consiglio dei ministri con delega allo sport, ha parlato dell'importanza della ristrutturazione del Franchi
Federico Targetti
https://www.violanews.com/video/video-vn-vezzali-sullo-stadio-evento-di-grande-importanza/ (https://www.violanews.com/video/video-vn-vezzali-sullo-stadio-evento-di-grande-importanza/)
Nardella e il nuovo Franchi: "Esposto il progetto a Casini, gli è piaciuto"
Le parole del sindaco che ha illustrato il progetto al presidente di Lega Calcio
Il sindaco Dario Nardella ha parlato ai microfoni dei media presenti durante l'evento di commemorazione di Artemio ranchi in Palazzo Vecchio. Ecco le parole del primo cittadino:
Associamo Franchi al nostro stadio e non è un caso perché ha dedicato gran parte della sua vita a Firenze. Forse è stato il più grande dirigente italiano anche a livello internazionale. Ricordarlo oggi significa riflettere sul fatto che serve una nuova classe dirigente. A maggior ragione adesso dopo l'eliminazione ai play off della Nazionale. Abbiamo dato oggi il benvenuto a Lorenzo Casini e gli abbiamo illustrato il progetto del Franchi, gli è piaciuto tanto. Abbiamo discusso su come andare avanti sui progetti per gli stadi nel nostro paese.
Federico Targetti
Nardella presenta il nuovo Franchi: Infantino e Vezzali in prima filaDario Nardella, sindaco di Firenze, ha mostrato la sua presentazione del nuovo Franchi fatta a Gianni Infantino e Valentina Vezzali
Il sindaco di Firenze, Dario Nardella, attraverso un tweet sul suo profilo social, ha mostrato un'anteprima della sua presentazione del nuovo stadio Franchi al Presidente della FIFA, GianniInfantino e al Sottosegretario per lo sport, Valentina Vezzali.
Redazione VN
Franchi: in arrivo ricorso contro la scelta del Comune?
Ci sarebbero problemi per la scelta del Comune di Firenze fatta per il progetto del nuovo stadio Franchi. Ecco cosa potrebbe accadere.
Secondo quanto riferito da Manfredi Pontello dagli studi di Italia 7 sarebbe stata inviata al Comune di Firenze un'istanza in via di autotutela sulla questione stadio Franchi. Ma cosa significa in pratica: tutto questo dovrebbe portare ad un ricorso presso il Tar da parte di uno dei due studi che erano stati esclusi dalla 'short list' per vizio di forma. Lo stesso studio aveva intenzione di presentare subito un ricorso ma nel PNRR è presente una norma che 'anestetizza' questi possibili ricorsi, ma non li vieta del tutto. Vedremo se questa notizia verrà confermata nei prossimi giorni e quali potrebbero essere le conseguenze.
Redazione VN
Nuovo Franchi: via libera ad Arup, ora il progetto di fattibilità. I tempi
Le ultime sul nuovo stadio
Arrivano aggiornamenti per quel che riguarda il rifacimento dello stadio Franchi. Il Comune di Firenze fa sapere che oggi è stata firmata la determina che aggiudica ad Arup la progettazione del nuovo stadio. Da oggi quindi decorrono i 60 giorni per presentare il progetto di fattibilità tecnica ed economica. Dovranno dunque essere presentate tutta una serie di documentazioni che certificheranno la fattibilità del progetto. Il progetto di fattibilità è infatti il presupposto necessario per l'affidamento delle successive fasi di progettazione. I lavori, confermato, dovranno iniziare entro il 2023 e terminare entro il 2026.
Redazione VN
Nuovo Franchi, la Soprintendende al Pnrr: "La D non era essenziale"
L'intervento sul nuovo impianto che ospiterà la Fiorentina
Federica Galloni, alla guida della soprintendenza speciale per il Pnrr, ha rilasciato un'intervista al Corriere Fiorentino: vi riportiamo il passaggio sul nuovo Franchi.
"In base alla norma sugli stadi che dichiara prioritario garantirne la funzionalità, la direzione generale che presiedo, con il provvedimento del 15 gennaio 2021, ha autonomamente individuato gli elementi strutturali e architettonici dello stadio Franchi da conservare. La famosa D? Nel progetto vincitore queste prescrizioni sono state tutte rispettate. Nello stesso provvedimento la direzione generale, anche in considerazione dell'applicazione delle norme Uefa, ha indicato le modalità e le forme di conservazione ritenute compatibili ai fini della migliore fruibilità dell'impianto e fra queste anche la possibilità di copertura della struttura che nella formulazione del progetto vincitore risulta compatibile con i criteri indicati".
Redazione VN
Nardella avvisa: "PNRR a forte rischio. Così la ristrutturazione si complica"
Le parole di Nardella sulla futura ristrutturazione dello stadio Franchi
Dario Nardella, sindaco di Firenze, ha parlato ai microfoni del TGR Toscana durante un evento della presso la Città Metropolitana, soffermandosi sul futuro restyling del Franchi. Ecco le sue parole:
Sono arrivati solo 50 milioni del PNRR riservato alla ristrutturazione del Franchi. Se lo stato non ci permetterà di adeguare i prezzi delle materie prima sarà difficile attuare il piano previsto. Questo è un problema nazionale, non ci sono le giuste condizioni e l'Unione Europa non ha intenzione di fare sconti
Redazione VN
Sindaco Nardella: "Vi spiego la situazione legata allo stadio"
Il sindaco di Firenze, Dario Nardella, ha parlato della questione stadio, dando importanti aggiornamenti sul progetto
Il sindaco di Firenze, Dario Nardella, è stato intervistato durante il Pentasport di Radio Bruno per fare chiarezza sulla situazione legata al restyling del Franchi. Di seguito le sue parole:
"Ci sono arrivati tutti i soldi necessari per applicare il restyling completo dello stadio, si tratta di circa 150 milioni di euro. L'altra certezza sono i tempi, molto rapidi in caso di partenza dei lavori. I problemi arrivano dal costo delle materie prime, quindi va risolto questa situazione. La soluzione potrebbe essere utilizzare i soldi del Recovery plan per pagare le materie prime. Se il Governo ce lo permette, possiamo iniziare senza problemi, rispettando anche i tempi prefissati. Sono fiducioso che tutto venga confermato. Ho sempre informato passo dopo passo Joe Barone. Abbiamo aggiornati la società su tutti i passaggi, poi vogliamo incominciare a parlare con la Fiorentina di come gestire il legame tra le due parti".
Redazione VN
L'esperto: "Nardella ha ragione. Con un privato non ci sarebbero stati problemi"
L'esperto dice la sua sulla situazione stadio in casa Fiorentina
Giuseppe Peluso, esperto d'economia, è intervenuto al Pentasportper commentare ciò che succederà con il PNRR dopo le parole del sindaco Nardella. Ecco il suo commento:
Le parole del Nardella non vanno sottovalutate, con il costo delle materie prime che stanno aumentando. Quindi, i costi aumenteranno. Il problema grosso è dove si potrà trovare la differenze. Vedo dura la realizzazione dell'opera. Se tutto ciò fosse stato in mano ad un privato, non ci sarebbero stati questi problemi
Redazione VN
Pessina: "Sul Franchi noi concilianti. Dissidi con Rocco? Interessi diversi"
Parola al soprintendente sullo stadio e le divergenze con la Fiorentina
Il soprintendente alle belle arti del comune di Firenze Andrea Pessina è intervenuto a Toscana Tv dove ha parlato dello stadio Franchi e dei dialoghi con la Fiorentina. Ecco le sue parole:
Non mi sento il 'dottor no'. Chiaro che i no fanno più rumore dei tanti sì che esprimiamo continuamente. Nel caso dello stadio è stato un 'no' particolare. Ma era un 'no' alla demolizione del Franchi. I miei uffici hanno avuto una posizione conciliante e disponibile. Che però non coincideva con le visioni della proprietà Viola, che ha altre esigenze. Capisco che chi va a vedere una partita guarda aspetti dello stadio e non è interessato ad altri. Ognuno fa il suo mestiere. Quel che è fuori dubbio è che il Franchi sia un monumento d'importanza addirittura sovranazionale. Non per nulla il ministero ha messo in campo risorse importanti per il suo restauro. Il riconoscimento del Franchi come monumento obbliga la comunità a prendersene cura. Divergenze con Commisso? È un imprenditore e un uomo d'affari e vede le cose da un certo punto di vista. Le sue parole non mi hanno sorpreso perché più volte ci eravamo incontrati e so bene che lui parte da un'ottica differente. Ma io rappresento un interesse pubblico, lui, giustamente, quello suo di imprenditore. Progetto Arup? Non l'ho ancora visto. Ho visto solo quello che hanno presentato alla serata in Palazzo Vecchio. Bisogna calarsi anche sugli aspetti tecnici, servirà capire quanto si inciderà sulla struttura originaria. Lo potremo vedere solo in un progetto successivo.
Redazione VN
Hirsch (Arup): "Col nuovo Franchi la Curva Fiesole sarà un muro viola"
David Hirsch, capo progettista per 'Arup Italia' nel restyling del Franchi ha chiarito alcuni dettagli sulla nuova Curva Fiesole
Sulle pagine del Corriere dello Sport troviamo un'intervista a David Hirsch, capo progettista per 'Arup Italia' nel restauro dello stadio "Artemio Franchi". L'architetto ha chiarito alcuni dettagli del restyling, in particolare riguardo la conformazione che avrà la Curva Fiesole:
La Fiesole avrà un effetto arena, con posti molto vicini al campo. Alzeremo la curva e la avvicineranno al terreno di gioco. Immaginiamoci cosa accadrà con le curve più vicine al campo. Un muro viola. Un'esperienza totale: con l'inserimento di una serie di enormi schermi, sul retro delle nuove gradinate, per godersi il prima e dopo gara.
Redazione VN
VIDEO – Nardella rassicura: "Per lo stadio basteranno i 150 milioni"
Le parole di Dario Nardella che rassicura i cittadini per quel che riguarda il prezzo del rifacimento dello stadio Franchi. I 150 milione del PNRR basteranno. Immagini che arrivano per gentile concessione di Italia 7
Redazione VN
https://www.violanews.com/video/nardella-rassicura-per-lo-stadio-basteranno-i-150-milioni-sono-fiducioso/ (https://www.violanews.com/video/nardella-rassicura-per-lo-stadio-basteranno-i-150-milioni-sono-fiducioso/)
VIDEO – Garantisce Giani: "Stadio? Se non bastano i soldi li mettiamo noi"
Le parole del presidente della Regione Eugenio Giani per quanto riguarda il progetto di rifacimento dello Stadio Franchi. Immagini che arrivano per gentile concessione di Italia 7
Redazione VN
https://www.violanews.com/video/video-garantisce-giani-stadio-se-non-bastano-i-soldi-li-mettiamo-noi/ (https://www.violanews.com/video/video-garantisce-giani-stadio-se-non-bastano-i-soldi-li-mettiamo-noi/)
VIDEO – Nardella sullo stadio: "Se non bastano i soldi li mettiamo noi"
Il sindaco di Firenze Dario Nardella ha dichiarato a Italia 7 la disponibilità del Comune a coprire in parte le spese per lo stadio. Ringraziamo l'emittente per la concessione delle immagini
Redazione VN
https://www.violanews.com/video/video-nardella-sullo-stadio-se-non-bastano-i-soldi-li-mettiamo-noi/ (https://www.violanews.com/video/video-nardella-sullo-stadio-se-non-bastano-i-soldi-li-mettiamo-noi/)
Nardella: "Franchi? Presto incontro col gruppo di lavoro e ACF"
Il sindaco di Firenze, Nario Nardella, sugli ultimi sviluppi nel dialogo con la Fiorentina in tema restyling dello stadio Artemio Franchi
Filippo Caroli
https://www.violanews.com/video/nardella-franchi-presto-incontro-col-gruppo-di-lavoro-e-acf/ (https://www.violanews.com/video/nardella-franchi-presto-incontro-col-gruppo-di-lavoro-e-acf/)
Nardella: "Ecco quanto inizieranno i lavori del Franchi. Fine entro il 2026"
Il sindaco di Firenze, Dario Nardella, è tornato a parlare della questione legata alla ristrutturazione del Franchi
Dario Nardella, sindaco di Firenze, ha parlato nuovamente della situazione legata alla ristrutturazione del Franchi, durante la cerimonia della Hall of Fame del calcio italiano. Le sue parole: "Entro l'anno prossimo dobbiamo cominciare il lavori per il nuovo Franchi, senza smarrire la sua identità e la sua storia. Abbiamo dei tempi stabiliti e cercheremo di portarli a termine entro il 2026".
Redazione VN
I prossimi venti giorni saranno decisivi per il futuro del Franchi
Entro metà giugno il Gruppo Arup dovrà presentare il progetto di fattibilità per la ristrutturazione del Franchi. Commisso pronto a tornare in Italia per analizzare la situazione di persona
Quelli in arrivo saranno venti giorni decisivi per il nuovo Franchi. A riportare la notizia è Repubblica che sottolinea come entro metà giugno il Gruppo Arup, vincitore del concorso internazionale, dovrà presentare il progetto di fattibilità per il nuovo stadio. Il passaggio formale è molto importante perché darà una prima chiave di lettura per tutta l'opera, sicuramente più incisiva rispetto al modello visto a Palazzo Vecchio il giorno della proclamazione dello studio vincitore.
All'interno del progetto di fattibilità dovranno essere inseriti infatti tanti aspetti: i tempi della realizzazione, i costi computati non solo stimati, il piano di fattibilità, il rispetto dei vincoli paesaggistici, come si integreranno i nuovi posti con i vecchi e altre situazioni che serviranno anche alla stessa Fiorentina per farsi un'idea più approfondita del progetto.
Verrà poi analizzato come i lavori impatteranno sulla capienza del Franchi e se si deciderà di giocare a Firenze quanti spettatori potranno accedere nelle varie fasi della cantierizzazione oltre a analizzare i benefici in termini di ricavi che le aree commerciali potranno garantire. In ogni caso la cosa importante da sottolineare è che i rapporti tra tutte e tre le parti restano ottimi e i colloqui vanno avanti: il Comune ha incontrato più volte la Fiorentina per analizzare la questione e anche lo stesso Commisso, voglioso di ritornare in Italia ad agosto, potrà dire la sua in prima persona durante l'estate con un quadro decisamente più chiaro.
Redazione VN
Nardella: "Il nuovo Franchi piace alla Fiorentina. Ecco quanto potrà guadagnare"
Dario Nardella è intervenuto questa mattina a Lady Radio e ha parlato diffusamente del restyling del Franchi e delle ricadute sulla Fiorentina. Queste le sue parole: "Giovedì scorso c'è stata la riunione tecnica al Ministero dei beni e delle attività culturali, stiamo rispettando la tabella di marcia. C'è stato anche il confronto con i tecnici della Fiorentina, mi risulta che la riunione sia andata bene e che il progetto piace e convince. Confermo che la capienza sarà di 40mila posti".
Il sindaco ha spiegato quali potranno essere i ritorni economici per la Fiorentina: "Il nuovo Franchi avrà 10-15 mila metri quadri di attività economica al suo interno capaci di rendere circa 25 milioni di euro all'anno rispetto ai 6-7 attuali. E con quei soldi si può comprare un gran bel giocatore, di fatto il nuovo Franchi varrà quanto il cartellino di un giovane talento del calcio. Poi c'è il commerciale esterno che va realizzato e la Fiorentina potrebbe essere interessata a partecipare alla gara. Studieremo insieme alla Fiorentina una convenzione per il futuro, che riguarderà lo stadio e tutto ciò che rientra nel nuovo impianto, magari con una durata lunga sulle concessioni per dar modo alla Fiorentina di fare investimenti. Non abbiamo interesse a fare lo stadio nuovo per guadagnarci come Comune. Noi vogliamo dare uno stadio nuovo al quartiere, ai tifosi e alla società che da questo stadio potrà incassare almeno il triplo di quello che può avere oggi dal Franchi".
Redazione VN
Nuovo Franchi, on. Di Giorgi: "Speriamo che ACF capisca il valore del progetto"
Le parole della parlamentare sul progetto stadio
Dopo le dichiarazioni del sindaco Nardella, anche l'onorevole Rosa Maria Di Giorgi interviene sulla questione relativa al nuovo stadio Franchi. Ecco le parole della Presidente gruppo Pd della Commissione Cultura della Camera:
La notizia data dal sindaco Nardella che il percorso per la realizzazione dei lavori di restyling dello stadio Franchi e dell'area circostante procedono nei tempi previsti è motivo di grande soddisfazione per chi come me (e altri colleghi parlamentari fiorentini) si è impegnato fin dal primo momento nel percorso legislativo e politico che ha condotto a questa soluzione di grande prestigio ed importanza non solo per la città di Firenze, in quanto rappresenta un modello anche per altre realtà similari. Spero davvero che la Fiorentina sappia cogliere la valenza del progetto nella sua complessità, sia dal punto di vista delle ricadute economiche, per aumentare i ricavi come chiesto in conferenza stampa dallo stesso presidente Rocco Commisso, sia per il valore simbolico. Infatti siamo riusciti, come fiorentini, a trovare le modalità per conservare e valorizzare un monumento simbolo dell'identità cittadina e sportiva di Firenze.
Redazione VN
Nuovo Franchi: le Commissioni visionano il progetto di fattibilità
Le Commissioni congiunte Urbanistica, Ambiente, Sport e Sviluppo economico hanno visionato il progetto di fattibilità tecnico economica dello stadio Artemio Franchi alla presenza del Sindaco, della Giunta, del RUP e dei progettisti.
"Sono state due ore intense di approfondimento e di confronto su molti aspetti connessi allo stadio. Si tratta – affermano i quattro presidenti Enrico Conti (Sviluppo economico), Renzo Pampaloni (Urbanistica), Leonardo Calistri (Ambiente) e Fabio Giorgetti (Sport) – di una sfida davvero importante per il Quartiere 2 e per tutta la città di Firenze che comporterà la cantierizzazione e il completamento dello stadio, della tramvia e del parcheggio scambiatore da 2500 posti entro il 2026. Uno nuovo stadio non solo più moderno e confortevole – proseguono Conti, Pampaloni, Calistri e Giorgetti – ma anche più sostenibile grazie anche all'autoproduzione di energia, alla vasta sistemazione a verde dell'area circostante e ad un nuovo sistema di mobilità che punta prioritariamente sulla sostenibilità con il completamento della rete tramviaria e ciclabile. La sostenibilità economica sarà garantita dai 15.000 mq. destinati ai servizi privati che troveranno posto sia all'interno del nuovo stadio che sotto le 'foglie' del nuovo parco a servizi del Quartiere 2". L'aggiudicazione della gara è prevista a Luglio 2023 mentre l'inizio dei lavori, sono previsti entro la fine del 2023 – inizio 2024. Le Commissioni, per i settori di competenza, continueranno a seguire ed approfondire i vari livelli progettuali. Già in estate è previsto anche un approfondimento sull'area esterna allo stadio.
Redazione VN
"Franchi" tiratori e inguaribili ottimisti: stadio, speranze o illusioni?
Lo stadio Franchi paradigma dell'irresistibile tendenza fiorentina a dividersi in fazioni, eredità della tradizione di guelfi e ghibellini
La sconfinata saga relativa allo stadio "Artemio Franchi" si arricchisce di un nuovo capitolo. Se si trattasse di una serie televisiva, gli sceneggiatori avrebbero materiale per prolungarla ben oltre le prime stagioni. Complice la capacità di attrarre e, al tempo stesso, sdegnare molti degli spettatori. Non solo i tifosi, ma tutti coloro interessati a vario titolo agli sviluppi della vicenda. Una sintesi perfetta dell'irresistibile tendenza dei fiorentini a dividersi in fazioni, ereditari della tradizione della città di guelfi e ghibellini.
Attivismo e passività
Il comune di Firenze prosegue senza sosta nella sua frenetica corsa a rispettare i tempi dell'iter di progettazione delineato. Intrapreso ormai un anno fa con l'apertura del bando internazionale di progettazione. A distanza di tre mesi dalla proclamazione del vincitore, oggi si è aggiunto un nuovo tassello con la presentazione del progetto di fattibilità tecnico-economica dell'opera. Nel susseguirsi di conferenze stampa e magniloquenti annunci, il convitato di pietra rimane la Fiorentina di Rocco Commisso. La squadra che al Franchi - non scordiamolo - ci gioca abitualmente. Tra qualche giorno - ha assicurato Nardella - sarà svelato anche il progetto per la parte esterna. Quella del project financing per la rigenerazione urbana di Campo Marte, compresa di galleria commerciale e attività. Un particolare di non trascurabile rilevanza nell'ottica del club gigliato. Inoltre, interrogato sulla possibilità di disputare le partite casalinghe a Firenze, il sindaco Nardella non è voluto entrare nel merito, rimandando ogni decisione alla Fiorentina. Con la quale – ha assicurato – prosegue il confronto al tavolo tecnico aperto qualche mese fa.
Non c'è due senza tre
Il terzo elemento di criticità riguarda la bolla speculativa dei prezzi delle materie prime. Un problema di portata generale che affligge tutte le opere finanziate dai fondi dell PNRR. La primaria forma di finanziamento del quale si avvale tutto il progetto di restyling. Lo stadio fiorentino, infatti, rappresenta un'eccezione in Italia, in quanto unico impianto prettamente sportivo che si avvale dei fondi stanziati nel "Recovery Fund". A differenza, ad esempio, dello stadio "Flaminio" a Roma, anch'esso opera di Pier Luigi Nervi. Per il quale l'amministrazione capitolina ha scelto di non ricorrere ai bandi afferenti al "Next Generation EU". Il sindaco si è dichiarato tranquillo in merito alla copertura di questi costi, grazie al fondo di 3 miliardi stanziato nel DL50. Con la speranza, non celata, di arrivare ad una stabilizzazione verso il ribasso dei costi, da qui alla aggiudicazione dei lavori. Ecco, ci permettiamo di dire la speranza da sola non può bastare. Di fronte a tutti i nodi da sciogliere, legati a piccoli e grandi "se" . Tra ostinata contrarietà e inguaribile ottimismo, sarebbe salutare una via mediana.
Paolo Poggianti
GALLERY VN – Le prime foto del nuovo Franchi. Ecco come sarà
https://www.violanews.com/gallery/gallery-vn-le-prime-foto-del-nuovo-franchi-ecco-come-sara/ (https://www.violanews.com/gallery/gallery-vn-le-prime-foto-del-nuovo-franchi-ecco-come-sara/)
Franchi: oggi scatta il conto alla rovescia. Incognita sulle gare in casa
Palazzo Vecchio e Arup scopriranno le carte sul nuovo Franchi. La Fiorentina potrebbe dover giocare lontano da Firenze per due stagioni
Come riporta il Corriere Fiorentino, oggi, Palazzo Vecchio e Arupscopriranno le carte sul nuovo Franchi. Con una settimana di anticipo sulla data fissata dal bando internazionale, il sindaco terrà una conferenza stampa, dove illustrerà la «fattibilità tecnica ed economica». Tappa importante nel progetto del valore di 150 milioni di euro, finanziato dal PNRR,. Il bando prevede la possibilità di una copertura e di costruire curve davanti alle attuali, per una capienza totale di 40.00 spettatori.
I lavori vanno assegnati entro il luglio 2023 e devono chiudere entro giugno 2026. Un aspetto delicato riguarda i cantieri interni allo stadio. L'idea originale è di realizzare curve e coperture in due fasi, nell'arco di due stagioni. Così da poter giocare al Franchi con capienza ridotta. Ma la necessità di rispettare i tempi del Pnrr potrebbe cambiare la prospettiva. E la Fiorentina potrebbe dover giocare lontano da Firenze per due stagioni.
Redazione VN
Nuovo Franchi: le tappe principali del restyling dello stadio viola
Ecco le date precise sulla nascita del nuovo Franchi
Il nuovo Franchi è pronto a sorgere. Come sottolineato dal sindaco Nardella, le tappe per il restyling dello stadio viola sono ben precise e dettagliate. Entro dicembre 2023 l'assegnazione della gara e l'avvio dei cantieri, nel 2026 prevista invece la conclusione dei lavori. Inoltre, ci potrebbe essere un anticipo sull'inizio dei lavori verso luglio 2023. Ipotesi però ancora da accertare. Entro l'8 luglio dovrà essere inviato il parere dai 26 soggetti diversi dal Comune invitati, più tutti gli enti comunali. A Gennaio 2023 è previsto il progetto completo dell'intero impianto.
Redazione VN
Il dilemma della Fiorentina: lasciare il Franchi o dimezzare la capienza
Tocca alla Fiorentina decidere: giocare con capienza ridotta durante i lavori al Franchi o migrare per le partite interessate?
È andato in scena ieri un incontro molto importante sul tema stadio, che ha presentato tutti i lavori e le migliorie per il nuovo stadio Franchi, volte a riqualificare anche l'intera area di Campo di Marte. Sono però le tempistiche a preoccupare i tifosi, perché con i lavori in corso la capienza si ridurrebbe fino al 50%, circa 20.000 posti disponibili. Repubblica oggi in edicola si approccia proprio a questo tema, visto che nei prossimi giorni ci saranno incontri fra i dirigenti viola e il sindaco Nardella per trovare una soluzione congeniale per tutti.
Le opzioni, in questo caso, sarebbero due: giocare con il cantiere in corso o lasciare momentaneamente il Franchi. La prima richiederebbe maggior tempo di esecuzione dei lavori ma consentirebbe di avere il proprio stadio a disposizione, la seconda li velocizzerebbe ma costringerebbe la squadra a migrare per non poche partite. La decisione spetta alla Fiorentina.
Redazione VN
Pres. Ordine Ingegneri: "Preoccupazione per opere collegate al Franchi"
"L'opera in sé porta dei vantaggi ma dobbiamo evitare un rischio: concludere lo stadio molto prima rispetto alla tramvia e ai parcheggi"
"Non vogliamo entrare nel merito dell'estetica del progetto di riqualificazione dello stadio Artemio Franchi di Firenze vincitore del concorso. Tuttavia esprimiamo un po' di preoccupazione perché mancano i dettagli sulle opere collegate, come parcheggi, viabilità, tramvie. L'opera in sé porta sicuramente dei vantaggi ma dobbiamo evitare un rischio: concludere lo stadio molto prima rispetto, ad esempio, alla tramvia e ai parcheggi. In quel caso potrebbero sorgere problemi". A dirlo è il presidente dell'Ordine degli Ingegneri di Firenze Giancarlo Fianchisti, a proposito della presentazione del progetto di fattibilità tecnico-economica del nuovo Franchi.
Restyling Franchi, la posizione dell'ordine ingegneri
"Serve una progettualità avanzata anche su tutti gli interventi connessi al nuovo stadio ed alla riqualificazione funzionale del quartiere – ha specificato -. L'aspetto della viabilità non è secondario: come si arriverà al nuovo Franchi? Vorremmo avere più approfondimenti sul tema dei parcheggi, capire meglio come sarà gestito il traffico, anche a vantaggio del quartiere tenuto conto delle nuove aree commerciali previste in progetto. E poi c'è il nodo tramvia: i tempi sono molto stretti per evitare di avere il nuovo stadio pronto senza i mezzi per arrivarci"
Redazione VN
Nardella: "Restyling Franchi? Per metà 2023 puntiamo all'affidamento dei lavori"
Le parole di Nardella sul restyling del Franchi: c'è ottimismo
A Radio Bruno il sindaco di Firenze Dario Nardella ha parlato della questione relativa al restyling del Franchi: "La nostra non è una fiducia campata in aria, stiamo macinando tappe una dopo l'altra. Abbiamo trovato tutte le risorse, ovvero i 150 milioni di euro di fondi europei, abbiamo pubblicato il concorso e presentato il progetto preliminare, poi siamo andati al Ministero e la prima riunione tecnica è andata bene".
Si tirano le somme
"Infine due settimane fa si è svolta la conferenza dei servizi - ha detto il primo cittadino di Firenze - adesso l'obiettivo è chiudere la questione, presentare il progetto delle aree esterne allo stadio e affidare i lavori per la seconda metà dell'anno prossimo".
Redazione VN
Pres. Architetti: "Non mi aspettavo vincesse quel progetto, ma ho cambiato idea"
Un progetto che trova molti consensi tra gli addetti ai lavori
Pier Matteo Fagnoni, presidente dell'Ordine degli Architetti di Firenze, ha rilasciato delle dichiarazioni ai media presenti, tra cui anche Violanews.com, prima del dibattito in programma con tutti i partecipanti al bando per la ristrutturazione del Franchi:
"Il convegno è stato organizzato per parlare principalmente del tema dei concorsi di progettazione. L'esperienza dello stadio Franchi ha dato esiti importanti perché hanno partecipato tanti studi a livello mondiale. Oggi batteremo su come si possono ottenere risultati che valorizzino le opere e soprattutto forniscano strumenti per utilizzare al meglio i soldi dei cittadini".
Progetto vincitore
"E' una soluzione che non mi aspettavo. Dentro di me pensavo che non avrebbe vinto perché era quello meno spettacolare. Oggi però mi rendo conto che è un'idea molto interessante. Le due viste reali, da Piazzale Michelangelo e da Fiesole, fanno rendere conto di quanto si possa inserire nel panorama. L'intuizione sull'area di Campo di Marte con le due colline che si alzano e offrono spazi commerciali mi piace. Non possiamo non tenere gli occhi aperti sull'area, che è importantissima per il parcheggio scambiatore e la tramvia"
Redazione VN
Hirsch: "Progetto nuovo Franchi, nessun intoppo. ACF? Siamo a disposizione"
Parla l'architetto ARUP: "Il progetto? Credo sia molto adatto a questa città, molto rispettoso dello skyline"
David Hirsch, architetto del progetto ARUP, vincitore per il restyling del Franchi, è intervenuto prima del convegno "Lo stadio di Pier Luigi Nervi e il Campo di Marte" alla stampa presente: "Penso che questo concorso sia stata una grande opportunità per la città, ci siamo sfidati con un progetto ambizioso. Abbiamo consegnato il completamento del progetto di fattibilità tecnico-economica. Abbiamo migliorato e aggiustato il progetto mantenendo mantenendone lo spirito. Stiamo andando a pieno ritmo riuscendo a consegnare addirittura in anticipo. Adesso stiamo aspettando l'esito della conferenza dei servizi".
Hirsh prosegue: "Al momento, vista anche la grande determinazione del Comune, non c'è motivo per pensare che le cose non vadano bene. Non ci risulta che ci siano delle prescrizioni che possano allungare i tempi, non sono emerse grandi criticità. Siamo positivi. Il progetto? Credo sia molto adatto a questa città, molto rispettoso sia del progetto originale che di uno skyline, quello di Firenze, che non può essere violentato. Contatti con la Fiorentina? Alla società è stato presentato il lavoro prima di andare alla conferenza dei servizi. Siamo ovviamente a disposizione per lavorare insieme".
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Nardella: "Nuovo Franchi, non conta solo l'estetica. I progetti si fanno così"
La tabella di marcia verso il nuovo stadio: "Entro il 2023 appalteremo i lavori, poi inizieremo. L'opera dovrà essere conclusa entro il 2026"
Dario Nardella, sindaco di Firenze, è intervenuto ai microfoni dei giornalisti presenti per parlare del progetto di restyling del Franchi prima del convegno "Lo stadio di Pier Luigi Nervi e il Campo di Marte": "Il progetto sullo stadio e sul quartiere di Campo di Marte sta suscitando sempre più interesse e consensi, per questo sono grato all'ordine degli architetti che vuole approfondirlo. Si parte da un concorso internazionale; abbiamo preso un impegno e lo abbiamo mantenuto. La selezione è stata improntata sulla qualità. Abbiamo scelto un progetto che si inserisce bene nel contesto urbano. Non sempre vale solo il canone estetico, bisogna anche guardare la funzionalità dei luoghi che non sono monumenti da guardare ma da vivere. Vogliamo realizzare uno stadio che non consumi energia ma che, anzi, la produca grazie alle fonti rinnovabili. La cosa importante è che lo stadio è la punta dell'iceberg di un progetto che cambia tutta Campo di Marte".
Il primo cittadino di Firenze prosegue: "I progetti si fanno così, non realizzando cattedrali nel deserto. Questo modello è la nostra grande scommessa nei prossimi anni. Dobbiamo terminare la prima fase della conferenza dei servizi preliminari. Tutti i soggetti incaricati dovranno esprimersi. Entro la fine del 2023 appalteremo i lavori per poi iniziarli. L'opera dovrà essere conclusa entro il 2026, cosa che vale anche per le altre opere connesse. Sarà importante prendere insieme alla Fiorentina la decisione su come organizzare i lavori; se con la squadra che gioca contestualmente al cantiere o in un altro luogo. L'ultima parola ce l'ha il club. Oggi gli stadi sono pensati per essere utilizzati tutti i giorni. I tecnici della Fiorentina stanno parlando con quelli del comune e con i progettisti. I tempi sono molto stringenti, mi appello affinché ci sia la volontà di fare il tutto al più presto".
Redazione VN
L'architetto Giovanna Carnevali: "Ecco i criteri per la scelta di Arup..."
Giovanna Carnevali, architetto presente nella giuria che ha determinato il progetto vincitore del bando per la ristrutturazione del Franchi, ha spiegato, all'interno dell'incontro organizzato da Ordine e Fondazione Architetti Firenze...
Giovanna Carnevali, architetto presente nella giuria che ha determinato il progetto vincitore del bando per la ristrutturazione del Franchi, ha spiegato, all'interno dell'incontro organizzato da Ordine e Fondazione Architetti Firenze dal titolo 'Lo stadio di P.L. Nervi e il Campo di Marte', perché è stato selezionato il progetto di Arup.
"I criteri chiave per la scelta del progetto sono stati innanzitutto l'impatto ambientale e la valutazione positiva relativa alle aree verdi limitrofe allo stadio, anche perché la sostenibilità ambientale ci sta particolarmente a cuore. È stata valutata positivamente anche la funzione sociale destinata allo stadio, che non sarà più solamente un centro di aggregazione sportiva ma avrà anche centri commerciali ed aree per eventi ed incontri culturali. Sono state valutate positivamente anche le nuove gradinate che assolveranno a questa doppia funzione pubblica e sociale. Anche la scala del progetto è stata apprezzata, in quanto trovandosi il Franchi in un'area transitata e non larghissima, passandoci accanto la troppa imponenza non lo avrebbe valorizzato nella sua interezza. Lo skyline non è stato fondamentale come questi punti".
Redazione VN
Nardella: "Buona notizia sullo stadio. Seguiremo il progetto senza deviazioni"
Le parole del sindaco Nardella sullo stadio
Dario Nardella, durante il congresso della Uil tenuto a Firenze, ha annunciato delle novità in vista dello stadio. Ecco le sue parole:
Il 30 giugno è arrivato il consenso del ministro della Cultura al progetto stadio. Sono contento e ringrazio per la tempestività di questo parere. Questo accelera il percorso burocratico, adesso ci sarà l'approvazione in giunta per poi passare alla progettazione definitiva dei lavori. Pessina? Ognuno ha dato le sue opinioni, ma l'ultima parola spetta al ministero che, come detto, ha dato l'ok al progetto.
Redazione VN
Fiorentina, il Franchi si farà: fissato l'incontro tra Commisso e Nardella
La soprintendenza ha dato il via libera per il restyling del Franchi
Arrivano buone notizie anche sul fronte stadio per la Fiorentina. Infatti, dopo i dubbi iniziali della soprintendenza fiorentina per il restyling del Franchi, nella giornata di ieri, Dario Nardella, ha confermato di aver avuto il via libera per procedere.
La Fiorentina, come scrive La Repubblica, dal canto suo aspetta il definitivo evolversi della faccenda, per poi essere pronta sedersi al tavolo per saperne di più. L'ultimo incontro con i tecnici del Comune e gli addetti all'urbanistica della società viola risale allo scorso 27 maggio, per visionare il progetto definitivo. Sul fronte viola ci saranno novità da agosto, mese in cui è previsto il ritorno in Italia di Rocco Commisso. A quel punto il presidente incontrerà Dario Nardella per osservare e valutare alcune situazioni: partendo dalla possibilità di poter giocare a Firenze durante i lavoro, fino alla gestione e ai ricavi delle aree commerciali.
Redazione VN
Nardella: "Ho sentito Barone. Intesa con i viola salda"
Dario Nardella sul restyling del Franchi e l'ottimo rapporto con la Fiorentina
Il sindaco di Firenze, Dario Nardella, è stato intervistato questa mattina su Controradio sul tema del restyling dello stadio Artemio Franchi. Di seguito le sue parole:
Questa mattina ho sentito Joe Barone e da ambo le parti c'è stata la conferma sulle volontà di lavorare insieme per lo stadio. Adesso loro devono pensare alla preparazione e al ritiro di Moena, ma quando torneranno a Firenze organizzeremo un incontro per definire al meglio i particolari del progetto. Il restauro del Franchi sarà un'opera non solo per i tifosi, ma per tutta la città intera. Lavorando insieme si possono ottenere grandi risultati".
Redazione VN
Nardella: "Riqualificazione C. Marte, Stadio e rapporto con ACF: vi dico tutto"
Le dichiarazioni del primo cittadino: "Sarà la più grande rigenerazione mai fatta a Firenze"
Il Sindaco di Firenze, Dario Nardella, in Sala d'Arme a Palazzo Vecchio ha presentato il progetto di riqualificazione dell'area di Campo di Marte. Queste le sue dichiarazioni ai giornalisti presenti, tra cui Vioanews.com:
Oltre allo stadio riqualificheremo tutta l'area di Campo di Marte con un ulteriore investimento di 70 milioni di euro: è un progetto a tutto tondo che non riguarda soltanto i tifosi viola, ma tutti i cittadini del quartiere. Passeremo da 700 a 4000 posti auto per garantire ai residenti parcheggi sicuri. Daremo una soluzione importante anche alla soluzione del traffico grazie alla realizzazione della tranvia da Piazza Libertà-Stadio-Firenze Rovezzano. Sarà complessivamente un investimento di mezzo miliardo di euro, la più grande rigenerazione mai fatta a Firenze. Tempi? Devono coincidere con i tempi del Pnnr, finire tutto entro il 2026. I lavori intorno allo stadio dovrebbe iniziare nel 2024. Faremo di tutto per impattare il meno possibile sui possibili disagi alla popolazione.
Sul Progetto dello Stadio e rapporto con la Fiorentina
Sul progetto siamo in dirittura di arrivo. La conferenza dei servizi, che è servita per procedere alla progettazione, ha dato una serie di indicazioni che sono tutte compatibili con il progetto: i pannelli solari che non devono riflettere la luce e tutta una serie di aspetti sulla struttura. Appuntamento con Barone? Ieri si è tenuto un incontro tecnico tra Fiorentina e Comune di Firenze. Ho sentito Joe 2 giorni fa e ci siamo lasciati con l'obiettivo di vederci per studiare insieme gli aspetti più importanti sullo stadio. A cominciare dalla concomitanza dei lavori con le partite della Fiorentina. C'è grandissima sintonia. Ho sentito anche Rocco Commisso, mi auguro che venga ad agosto a Firenze per mostragli questo meraviglioso progetto. Se noi mettiamo insieme Viola Park, Stadio e Campo di Marte saremo la prima città ad avere una visione strategica di tutte quelle che sono infrastrutture al servizio della squadra. Rischio che crisi governo incida sui progetti? Abbiamo messo al sicuro tutti i progetti. Un eventuale cambio di governo non inciderebbe nel nostro caso su Campo di Marte e Stadio.
Alessandro Guetta
Hirsch (Arup): "Nessun rallentamento per lo stadio. Con ACF parleremo..."
Le parole dell'architetto
Dopo l'evento a Palazzo Vecchio di questa mattina dedicato alla presentazione del progetto di riqualificazione dell'area di Campo di Marte, l'architetto David Hirsch ha rilasciato dichiarazioni ai media presenti, tra cui Violanews.com:
Come abbiamo detto oggi è la giornata dedicata alla riqualificazione di Campo di Marte, dello stadio abbiamo già parlato abbastanza. L'idea è quella di realizzare un grande parco, una serie di edifici che rimangono sotto questo mantello verde che dialoga con la copertura dello stadio. Progetto definitivo per lo stadio? Stiamo raccogliendo i pareri conclusivi della conferenza dei servizi, di cui siamo in attesa di sapere l'esito che verrà portato in giunta per concludere le ultime integrazioni. Rallentamenti? Non ci sono novità, sta andando tutto bene. I cantieri saranno prima realizzati quelli dello stadio e poi quelli di Campo di Marte? Direi di sì, ma il tema dei cantieri dovrò essere poi discusso anche con la Fiorentina, soprattutto in merito allo stadio. Emozione? Sono sempre molto cauto, facciamo un passo alla volta come dico sempre, abbiamo ricevuto una serie di indicazioni da parte del ministero. Andiamo avanti cercando di condurre la nostra progettazione nel rispetto delle indicazioni che ci vengono date. C'è ancora tanto da fare.
Alessandro Guetta
Sindaco Empoli frena: "Fiorentina al Castellani? Gestire 2 squadre non semplice"
La sindaca di Empoli non sembra proprio entusiasta di voler ospitare la Fiorentina...
Sul fronte restyling del Franchi, dal sindaco di Firenze Dario Nardella arrivano parole di distensione e massima collaborazione con la Fiorentina, così come quelle del presidente dell'Empoli Fabrizio Corsi, che si dice felice di poter ospitare il club viola durante i lavori di ristrutturazione dell'impianto di Campo di Marte. La frenata invece arriva dalla sindaca Brenda Barnini che non sembra disposta ad ospitare i viola: "Abbiamo già un campionato di serie A, gestirne due non sarebbe semplice. Sono sicura che Nardella saprà ascoltare le richieste della nostra città nel caso ci dovesse davvero essere la prospettiva della Fiorentina al Castellani", è quanto si legge su La Nazione.
Redazione VN
"Il significato del Franchi va oltre il calcio: Firenze legge un nuovo futuro"
Il nuovo impianto significa molto per Firenze intera, non solo per la Fiorentina
Sulle pagine de La Nazione troviamo un articolo dedicato al nuovo stadio Franchi:
"Rinascerà sotto il profilo stilistico e architettonico grazie ai 95 milioni di euro che il sindaco Dario Nardella è riuscito a far rientrare nel Piano di ripresa, l'unico in Italia. Ma, al di là della funzionalità e della sua mission (anche la prospettiva di intesa con il club viola non appare così lontana), la ristrutturazione del nuovo stadio ha un significato che travalica il calcio. Attraverso il rinnovato Franchi, infatti, Firenze «legge» la possibilità di sdoganarsi dalla propria musealizzazione ultrasecolare: è possibile innovare pur nel rispetto di una tradizione estetica che per secoli ha fatto la fortuna della città".
Redazione VN
Fiorentina, capitolo restyling Franchi: cresce l'ipotesi Castellani
Fiorentina, sarai te a scegliere dove giocare: le possibilità
Già nei mesi scorsi, il presidente dell'Empoli, Fabrizio Corsi, aveva dato la sua disponibilità ad accogliere la Fiorentina nel suo stadio durante i lavoro di ristrutturazione del Franchi. Come scrive Il Tirreno, i viola sarebbero in attesa di capire se ci fosse la possibilità di utilizzare lo stadio anche durante i lavori, ovviamente a capacità ridotta, oppure che si debbano trasferire per almeno due stagioni altrove.
Come ribadito più volte anche dal sindaco di Firenze Dario Nardella, i lavori inizieranno all'inizio del 2023 e dovrebbero avere una durata di circa 30 mesi. La decisione su dove svolgere le partite è completamente nelle mani dei viola, ma non è improbabile che per due intere stagioni, Fiorentina ed Empoli si troveranno a condividere il Castellani.
Redazione VN
Nardella entusiasta: "Apertura di ACF sul Franchi: valuteranno opzioni"
"A livello di vertice è la prima volta che c'è un'apertura, ma questo non mi stupisce"
Il sindaco di Firenze, Dario Nardellaè intervenuto ai microfoni di Lady Radio. Queste le sue parole sul Franchi ma non solo:
Barone? Dopo la conferenza l'ho chiamato personalmente. Ci siamo detti di vederci dopo Moena. C'è una buona predisposizione della società nei confronti del progetto dello stadio. Abbiamo fatto vedere di esser seri, che stiamo lavorando molto e con impegno. Credo che questi elementi abbiano convinto la Fiorentina quantomeno a mettersi a sedere per valutare tutte le opzioni per l'utilizzazione dello stadio. Collaborazioni?Noi già stiamo collaborando con la Fiorentina. I dati per il bando internazionale li abbiamo raccolti proprio insieme alla società. A livello di vertice è la prima volta che c'è un'apertura: questo non mi stupisce perchè da mesi ci sono contatti molto positivi con Barone. Giocare ad Empoli durante i lavori? Non c'è nulla di concreto. E non potrà essserlo finchè non parleremo con la Fiorentina per capire le esigenze della squadra
Redazione VN
Fiorentina ospite al Castellani? Corsi apre, Empoli si divide
Corsi: "Per Empoli positivo ospitare la Fiorentina", ma la sindaca Barnini frena
La Fiorentina ci pensa, Corsi apre all'ipotesi, il sindaco Barnini frena. Così La Nazione sintetizza l'opzione "Castellani" per i viola. Più che una semplice idea come casa temporanea, in attesa dei lavori che al Franchi. Per una piccola città come Empoli potrebbe non essere così semplice gestire l'afflusso di una tifoseria così importante. Sul tema si è espresso il presidente azzurro Fabrizio Corsi: «Ne ho parlato con i dirigenti viola e con Joe Barone. Nel segno di dialettica e rapporti collaborativi mi sembra normale dare la nostra disponibilità, anche perché il sindaco Barnini ne è al corrente. Penso che per il nostro club e anche per tutta la città sia una cosa positiva ospitare la Fiorentina. Nel caso ci faremo trovare pronti e ci impegneremo affinché l'impianto e il terreno di gioco vengano gestiti al meglio».
La città di Empoli frena
Più cauta la sindaca Brenda Barnini: «Massima disponibilità a mettersi seduti e analizzare nel dettaglio tutti gli aspetti di ordine pubblico, sicurezza, viabilità e impatto sulla città. Abbiamo già un campionato di Serie A, gestirne due non sarebbe affatto semplice e richiede soprattutto da parte di Prefettura e Questura grande impegno, disponibilità di personale e maggiore flessibilità nel corrispondere alle esigenze dei cittadini del quartiere di Serravalle e in generale nella parte est della città. Sono sicura che il sindaco Nardella, con cui collaboro in modo proficuo da 8 anni in Città metropolitana, saprà ascoltare e sostenere le richieste della nostra città nel caso ci dovesse essere la prospettiva della Fiorentina al Castellani.
Redazione VN
Franchi, la crisi di governo non preoccupa. Cosa manca per il "sì" viola
Gli ultimi dubbi della Fiorentina sul nuovo stadio
Il nuovo Franchi si farà. Così, la Nazione apre il suo articolo sulla situazione del nuovo stadio della Fiorentina. La crisi di governo non ha messo in pericolo i finanziamenti concordati in precedenza e adesso, si attende solo il "sì" della società viola, anche per quanto riguarda la bonifica di Campo di Marte.
I dubbi viola...
I principali dubbi viola riguardano, in primo luogo il canone d'affitto che la Fiorentina dovrà pagare al Comune. Così come il canone d'affitto per i luoghi commerciali interni allo stadio e con annessa gestione dei ricavi. Inoltre, il club viola vuole sapere il tempo in cui i cantieri non renderanno utilizzabile il Franchi. Infine, sullo sfondo anche il quesito intorno ai parcheggi. I lavori renderanno la zona stadio caotica e per quello serve un intervento importante dal punto di vista dei posti auto.
Redazione VN
La Fiorentina trasloca? Attesa per il progetto e Empoli si prepara
Ipotesi trasloco per la Fiorentina sempre più probabile. Si attende il progetto e poi si deciderà
La Nazione si sofferma sul futuro dello stadio viola che, durante i lavori, potrebbe non essere utilizzabile. Ecco quindi che, come durante i Mondiali del 1990, prende vita l'ipotesi trasloco. Le soluzioni sono tante, ma quella più comoda porterebbe i viola a giocare al Castellani. Si attende il progetto ufficiale, per capire meglio i tempi. Poi, si deciderà il da farsi.
Redazione VN
Franchi fino al 2024, poi Empoli e Mapei. Le ipotesi durante il restyling
Aggiornamenti sul nuovo stadio
Nell'edizione odierna di Repubblica Firenze, troviamo alcuni aggiornamenti per quanto riguarda il Franchi ed il suo rifacimento. Spettatrice interessata, ovviamente, la Fiorentina, da cui si attendono delle risposte per quanto riguarda la possibilità che giochi nell'impianto durante i lavori o meno. L'ipotesi più probabile è il trasloco a Empoli per il campionato '24-'25 e almeno per un bel pezzo di quello successivo, con l'opzione di giocare le eventuali coppe europee al Mapei Stadium di Reggio Emilia del Sassuolo visto che al Castellani manca la capienza. L'altra possibilità è quella che la Fiorentina resti a giocare al Franchi per tutta la fase della cantierizzazione, anche quella più " hard" tra il 2024 e il 2025, quando la capienza sugli spalti potrebbe arrivare al 30- 40% di quella attuale e con l'area intorno allo stadio in versione "ground zero".
Nei prossimi 4 mesi va presa necessariamente una decisione e il Comune di Firenze ha chiesto alla Fiorentina di dare una risposta entro la fine dell'anno. La Viola, però, pare che voglia aspettare il progetto esecutivo ( siamo ancora al preliminare ora) del restyling firmato dallo studio Arup per decidere, ma quello non arriverà prima di metà 2023. Almeno un orientamento la Fiorentina dovrà darlo entro poco. E le settimane cruciali potrebbero essere proprio le prossime. La valutazione che ad ora viene fatta in Comune è che se la Fiorentina giocasse fuori da maggio 2024 la fase cruciale dei lavori di restyling dell'impianto potrebbe accelerare in maniera decisiva. E l'obiettivo di completare tutto per il 2026 sarebbe assicurato. All'opposto, potrebbe esserci qualche complicazione di tipo logistico. Senza considerare le prescrizioni di sicurezza di Prefettura e vigili del fuoco. Alla dirigenza viola l'idea di trasferirsi non fa impazzire, vorrebbero evitare. Eppure i contatti con Empoli ci sono già stati. Nel frattempo, da Palazzo vecchio hanno chiesto che il castellani venga ammodernato per permettere un accesso facilitato nel caso in cui la Fiorentina dovesse temporaneamente trasferirsi lì.
Redazione VN
Trasloco ad Empoli nel 2024? Perplessità di Comune e ACF, ma è probabile
Le ultime su quel che può succedere tra un paio di stagioni
Su La Repubblica si fa il punto sulla prospettiva della Fiorentina di giocare le partite casalinghe ad Empoli nella stagione 2024-25 e parte della successiva. Si legge che questa rimane ancora la soluzione più probabile, anche se il pensiero non fa fare i salti di gioia alla dirigenza viola. E anche il Comune di Firenze vorrebbe da Empoli rassicurazioni e garanzie sull'accessibilità e il miglioramento dei servizi allo stadio Castellani.
Redazione VN
Problemi di viabilità: c'è chi dice no al trasloco della Fiorentina ad Empoli
Il sindaco di Empoli e non solo dicono no al trasloco della Fiorentina ad Empoli
Repubblica Firenze si concentra sull'eventuale trasloco della Fiorentina ad Empoli durante il restyling del Franchi. Se Fabrizio Corsi, presidente del club azzurro, dice sì allo spostamento, il fronte del no è rappresentato dal sindaco Brenda Barnini, dal comandante della Polizia Municipale Empoli e Valdelsa Massimo Luschi, dalla Confesercenti e da Claudio Marchetta, presidente di Toscana atletica che divide l'impianto con il calcio.
"A me tocca essere realista più che favorevole o contraria e dalle prime valutazioni fatte, sia per ragioni di viabilità che di vivibilità per il quartiere di Serravalle, non mi sembra fattibile - dice il sindaco -. Lo stadio Castellani non è fuori città, bensì si trova in una zona densamente abitata e priva di altri collegamenti stradali. Se per garantire la sicurezza poi si devono chiudere le strade e bloccare mezza città come già avviene per l'Empoli è evidente che non sia sostenibile farlo più di una volta ogni due settimane".
"Portare 16 mila spettatori ogni due settimane in città sarebbe una criticità non da poco e gestire il doppio impegno prevede forze notevoli e un dispiegamento di energie non da poco. Siamo pronti a collaborare ma mi auspico che la decisione sia presa ragionevolmente", aggiunge il comandante della Polizia Municipale.
"Finora, con difficoltà, siamo riusciti a studiare un calendario che tenesse conto di tutte le necessità. Un eventuale raddoppio degli impegni a Empoli comporterebbe non pochi disagi. Numeri alla mano al Castellani non riuscirebbero nemmeno ad entrare tutti gli abbonati viola. Forse sarebbe preferibile un percorso a lotti che consenta un utilizzo continuo, anche se parziale, dello stadio di Firenze" si legge in una nota di Confesercenti.
Infine il parere di Claudio Marchetta: "Se arrivassero i viola saremmo costretti a chiudere la nostra attività. Oltre alla pista di atletica sotto la maratona abbiamo 2 mila metri quadri di cittadella sportiva, che dividiamo con altre associazioni come il judo e la ginnastica artistica. Già siamo in difficoltà a fare allenare i nostri atleti, 1.500 soci, con una partita ogni quattordici giorni, figuriamoci con una la settimana".
Redazione VN
Situazione stadio: con Rocco si sblocca tutto e il Viola Park...
Commisso darà delle risposte anche sul futuro del Franchi
Come riportato dal Corriere dello Sport, il ritorno di Commisso a Firenze darà delle riposte anche sul fronte stadio. Infatti, si dovrà capire se la Fiorentina cambierà luogo delle gare o giocherà al Franchi con i cantieri in corso. Inoltre, il patron viola visiterà il Viola Park, che verrà inaugurato entro la fine dell'anno.
Redazione VN
UFFICIALE: ok al progetto di fattibilità tecnico-economica del nuovo Franchi
Procede spedito l'iter burocratico che riguarda il nuovo impianto
"Step dopo step, la riqualificazione dello stadio Artemio Franchi va avanti senza nessuna sosta. E' stato infatti approvato in giunta – con una delibera a firma del sindaco - il progetto di fattibilità tecnico-economica per la realizzazione del nuovo stadio Artemio Franchi di Pier Luigi Nervi", comunica il Comune di Firenze. Di seguito il resto della nota ufficiale:
"Un atto che rappresenta un nuovo passo avanti fondamentale nelle procedure dopo la conferenza dei servizi che ha chiuso i lavori lo scorso 8 luglio. Grazie a questa delibera adesso il Comune può procedere con l'affidamento della progettazione definitiva tramite una procedura negoziata: l'obiettivo di Palazzo Vecchio è quello di non perdere tempo e ricevere a stretto giro di posta gli elaborati della progettazione necessari a convocare una nuova conferenza dei servizi entro il prossimo gennaio".
Roadmap
"I prossimi step adesso prevedono a gennaio 2023 la consegna del progetto definitivo, con l'obiettivo di chiudere entro marzo la conferenza dei servizi; entro luglio 2023 è previsto l'appalto integrato per l'aggiudicazione dei lavori e la progettazione esecutiva oppure a dicembre 2023 l'appalto per l'aggiudicazione dei lavori. L'Amministrazione sceglierà la procedura per la realizzazione dell'intervento: appalto integrato e quindi affidamento alla ditta esecutrice della realizzazione dell'opera e della progettazione esecutiva, oppure appalto di lavori su progetto esecutivo previa redazione da parte di Arup Spa della progettazione esecutiva. Il progetto sarà sviluppato in coerenza con le indicazioni previste nel Documento di Indirizzo alla progettazione (Dip) ed inserendo la richiesta, avanzata successivamente dall'Amministrazione comunale, di prevedere la riprofilatura delle gradinate della tribuna Maratona al fine di garantire il massimo confort agli spettatori. Il Dip è stato redatto, nella parte in cui si definiscono le caratteristiche dello stadio, con la collaborazione attivata con l'Istituto per il Credito Sportivo che ha supportato il Comune anche nell'analisi e nella verifica delle scelte progettuali.
Il progetto di fattibilità approvato è stato elaborato dal raggruppamento vincitore del concorso di progettazione, con capogruppo Arup Spa, seguendo tutte le prescrizioni ed indicazioni inserite nel Documento di Indirizzo alla progettazione. L'Amministrazione comunale si è avvalsa della collaborazione offerta da INVITALIA per l'individuazione della società che si dovrà occupare della verifica del progetto e dei professionisti incaricati del collaudo dell'opera. Le gare sono attualmente in corso e si prevede che entro settembre, previa conclusione delle procedure da parte di INVITALIA, l'Amministrazione comunale potrà stipulare i relativi contratti in maniera tale da poter affiancare la società per la verifica del progetto al gruppo di progettazione durante la progettazione definitiva".
Redazione VN
Nuovo Franchi: un passo importante verso il progetto definitivo
Novità importanti sul fronte stadio
La giunta di Palazzo Vecchio approva il progetto di fattibilità tecnico-economica per la realizzazione del nuovo stadio Artemio Franchi. Questa è l'ultima notizia sul fronte nuovo stadio. Una novità importante, che avvicina sempre di più il progetto definitivo all'attuazione. Come riportato dal Corriere Fiorentino, il passaggio definitivo dovrebbe avvenire nel Gennaio 2023.
Redazione VN
Nardella: "Con Rocco clima sereno. Il Franchi rimane la nostra priorità"
Ecco le parole del sindaco Dario Nardella sul tema stadio e l'incontro con Rocco Commisso
Dario Nardella, sindaco di Firenze, è tornato a parlare dell'incontro con Rocco Commisso a tema stadio. Ecco le sue parole riportate da Italpress:
L'incontro avuto domenica scorsa allo stadio 'Franchi' di Firenze col presidente della Fiorentina, Rocco Commisso è andato molto bene, è stato un bell'incontro, sono stato felicissimo di rivederlo a Firenze, ho salutato lui, sua moglie Caterina, gli amici con cui si è accompagnato allo stadio e ci siamo detti assolutamente di vederci in questi giorni per fare il punto della situazione su tutto ciò che riguarda il rapporto fra la Fiorentina ed il Comune. Il clima è di totale serenità e collaborazione. Ho parlato anche con Joe Barone di tutto quello che dovremmo mettere in campo per l'avvio dei lavori per il nuovo stadio, quindi le varie opzioni da prendere in considerazioni. Io credo che la priorità sia quella di valutare l'ipotesi che la squadra giochi al 'Franchi' contestualmente ai lavori. Questa è la priorità, poi con la Fiorentina vedremo tutte le altre alternative possibili
Redazione VN
Fiorentina al Franchi durante i lavori? Il club vuol vederci chiaro
Le ultime sul nuovo stadio
Restano ancora alcuni punti relativamente oscuri per quanto riguarda il rifacimento del Franchi. Uno di questi, riguarda la possibilità che la Fiorentina continui a giocare all'interno dell'impianto durante i lavori o che, viceversa, decida di spostarsi altrove durante i cantieri. E si era parlato degli stadi di Empoli e di Reggio Emilia anche se la Fiorentina finora non ha mai detto nulla su questo. Prima la società di Commisso vuole vedere le carte, quelle che il Comune mostrerà, avere ogni garanzia che i lavori saranno finiti nei tempi anche se si dovesse giocare al Franchi e si dovrà considerare anche il fattore gare europee , che non si possono giocare in un Franchi a capienza ridotta. Il tempo c'è, come ha sottolineato in altre occasioni il sindaco, dato che si parla del prossimo campionato. Ma forse il rinnovato entusiasmo attorno alla squadra e la necessità di capire se la Fiorentina parteciperà anche all'operazione «extra stadio» che vale 70 milioni di euro da trovare attraverso i privati faranno accorciare la decisione. Anche per dare ai progettisti il tempo per mettere ogni cosa a punto. Lo scrive stamattina il Corriere Fiorentino.
Redazione VN
Galli sullo stadio: "Renzi in malafede o smemorato. Confusione sul Pnrr"
Parla l'ex portiere e consigliere regionale
L'ex Viola Giovanni Galli, consigliere regionale per la Lega, si è espresso nei confronti del progetto del nuovo stadio e di Matteo Renzi. Queste le sue parole:
Sono rimasto allibito dalle dichiarazioni di Matteo Renzi. La sua contrarietà al progetto ed ai fondi necessari per realizzare il nuovo stadio a Firenze è disarmante. Ma come? proprio lui che, anni fa, trascinava i Della Valle da una parte all'altra della città per trovare un luogo idoneo, ora si oppone all'idea di vedere sorgere un nuovo impianto cittadino? Quindi, o ha la memoria corta, oppure non può che essere in malafede. Voglio ricordare infatti la famosa posa della prima pietra nel settembre del 2009 di cui, poi, si sono perse miseramente le tracce. Cambiare idea è lecito ma è pure giusto non disconoscere quanto affermato, con forza, in passato. Anche sulla questione dei fondi per la ristrutturazione, leggi quelli del Pnrr, c'è confusione e mala informazione. I suddetti fondi infatti sono stati messi dal Governo italiano e non dall'Europa e sono arrivati grazie all'amico comune, o ex amico comune, con Nardella, il Ministro Franceschini. Insomma, come suo solito, Renzi tende ad essere un istrionico tuttologo; una figura che, sinceramente, non ci convinceva quando era Sindaco ed ancor di più, stadio o non stadio, non ci convince tuttora
Redazione VN
Nardella: "Decideremo con Commisso come gestire il Franchi durante i lavori"
Le ultime sul percorso da seguire per la ristrutturazione dello stadio
Il sindaco di Firenze, Dario Nardella, ha rilasciato un'intervista a La Nazione: di seguito il passaggio in chiave Fiorentina e nuovo Franchi.
"A breve ci sarà l'incontro con Commisso decideremo le modalità di utilizzo del Franchi durante i lavori. Il progetto definitivo sarà consegnato da Arup entro il 20 gennaio. Il 14 settembre Conferenza dei servizi per la parte restante del quartiere Campo di Marte. A marzo 2023 decidere il tipo di gara per i lavori, ma non sono preoccupato per i rincari: il presidente Draghi mi ha rassicurato sulla copertura".
Redazione VN
Nardella: "Felici del rapporto con ACF, tempi per lo stadio verranno rispettati"
Le parole del Sindaco che spiega: "Le cose che ha detto oggi Rocco Commisso in conferenza stampa ce le siamo dette anche nella riunione"
In risposta alle parole del Presidente Commisso in conferenza stampa, in cui c'è stato modo di parlare anche del futuro stadio Franchi, Dario Nardella ha commentato così ad Italpress:
Le cose che ha detto oggi Rocco Commisso in conferenza stampa ce le siamo dette anche nella riunione. Noi siamo in realtà molto contenti dei rapporti con la Fiorentina, con Commisso, con Barone, e di come sta andando la procedura per il nuovo stadio e per la riqualificazione di Campo di Marte. Siamo in grado di confermare anche oggi il rispetto dei tempi. Non ci sono problemi riguardanti le risorse economiche, perché nei 157 milioni ci sono margini per affrontare anche eventuali rincari oltre al supporto del governo. Per quel che riguarda il discorso dello stadio, mi pare ovvio che Commisso si riferisse a risorse da investire sullo stadio, non al rapporto della concessione, che come a Udine, Bergamo e in tutte le altre città italiane, si è una concessione che si basa su una convenzione che viene firmata tra la città proprietaria dello stadio e il club.
Redazione VN
Stadio, giorni caldi: Commisso aspetta Arup e Comune, ecco le carte in tavola
Il punto sull'agenda del presidente in merito allo stadio
Palazzo Vecchio definisce costruttivo l'incontro avuto ieri con la Fiorentina, ma Commisso tra qualche giorno vedrà Arup, lo studio vincitore del bando per la ristrutturazione del Franchi, e allora verrà ragguagliato su due punti fondamentali: l'intervento sull'area circostante lo stadio (e relativa redditività), a carico di privati - 75 milioni da reperire, non coperti dal PNRR - e l'opportunità di giocare o meno altrove nel 2023-24. Quindi si discuterà della concessione, di 99 o 50 anni, ma comunque non gratuita: qui il Comune, scrive il Corriere Fiorentino, si aspetta che una convergenza venga trovata.
Redazione VN
Fiorentina e il nuovo Franchi: lo stadio ospite per l'Europa
La Fiorentina avrebbe scelto lo stadio che la ospiterà l'anno prossimo in caso di Europa durante il lavori al Franchi
Il tema nuovo Franchi rimane tutt'oggi vivo e in attesa di aggiornamenti. Intanto, come riportato da Enzo Bucchioni in esclusiva per Violanews.com, la Fiorentina avrebbe scelto lo stadio ospite in caso di qualificazione all'Europa anche il prossimo anno, durante il periodo di lavori al Franchi. Si tratta del Mapei Stadium, teatro delle sfide interne del Sassuolo. Scelta presa anche qualche stagione fa dall'Atalanta.
Redazione VN
VN – Nuovo Franchi, incontro tra Commisso, Nardella e Arup: ecco com'è andata
Saranno necessari ulteriori incontri
Quest'oggi a Firenze è andato in scena un incontro tra Commisso, Nardella e Arup per aggiornarsi sulle vicende relative al nuovo stadio Franchi (Leggi il pensiero del Presidente a riguardo). Secondo quanto raccolto da Violanews, l'incontro tra le parti ha avuto un esito positivo, ma al momento restano ancora numerosi i particolari da conoscere prima che la società viola possa esprimere una valutazione finale. In particolare, durante l'incontro di oggi, è stato osservato da vicino soltanto il progetto relativo allo stadio. Mentre la Fiorentina resta ancora in attesa di sapere se ci sarà la possibilità o meno per la squadra viola di giocare al Franchi durante i lavori per il restyling, oppure se sarà necessario accasarsi altrove durante questo periodo. Per questo i rappresentanti della società gigliata e il Comune di Firenze si rivedranno nei prossimi giorni.
Redazione VN
Commisso: "Stadio progettato benissimo, ma abbiamo bisogno di alcune risposte"
Il commento del Presidente a margine dell'incontro per il Nuovo Franchi
Il Presidente della Fiorentina, Rocco Commisso, a margine dell'incontro con Dario Nardella e la società Arup per il progetto del Nuovo Franchi, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai media presenti, tra cui Rtv38:
Lo stadio è stato progettato benissimo, ci sono molte cose da vedere. Abbiamo bisogno di risposte dal Sindaco su cosa succederà. Ottimismo? Ho imparato in tre anni che non si può... Guardate che è successo con il ViolaPark, i tempi in Italia sono lunghi per fare qualsiasi cosa. Con il Sindaco, però, ho un ottimo rapporto. Non ho mai criticato il progetto e spero che lo facciano.
Il presidente poi risponde: "Vittoria col Verona ha portato serenità? La zizzania l'avete messa voi (ride, ndr)... Uno di questi giorni parlerò ancora prima di tornare in America"
Redazione VN
Nardella: "Ecco quando partiranno i lavori per il nuovo Franchi"
Il Sindaco di Firenze a margine dell'incontro con Arup e ACF
Il Sindaco di Firenze Dario Nardella ha partecipato oggi all'incontro con Arup e Fiorentina relativo alla progettazione del Nuovo Franchi, rilasciando alcune dichiarazioni ai media presenti, tra cui Violanews:
L'incontro con Arup, la Fiorentina e la famiglia Commisso è andato bene. I progettisti hanno illustrato nei dettagli il progetto vincitore, confermando le tempistiche di realizzazione. Come Comune insieme all'Ingegner Parenti abbiamo a nostra volta confermato la data di termine dell'appalto dei lavori, cioè dicembre 2023, di modo da poter cominciare i lavori a gennaio 2024. L'incontro è stato molto produttivo. Il patron Commisso ha fatto tante domande, giustamente, per poter avere il quadro completo della situazione. Abbiamo inoltre rassicurato sul fatto che i 157 milioni di euro sono ad oggi sufficienti per la realizzazione dei lavori dello stadio, ed anche in caso di ulteriori aumenti legati al costo delle materie prime ci sarà una copertura.
Redazione VN
Il Franchi attende, ma intanto arrivano i primi cambiamenti
Lo stadio Franchi attende il grande rinnovamento e intanto, la Fiorentina si occupa di modificare qualche elemento interno
Commisso ha visto il progetto e l'ha commentato. Sale l'attesa per il nuovo Franchi, mentre quello attuale subisce i primi fenomeni di cambiamento. Infatti, il Corriere Fiorentino si è soffermato su una particolare novità. Per gli striscioni dei vari Viola Club è stata proposta un'innovazione che porta ad un'omologazione, con lo scopo di modificare lo skyline interno. In Maratona e in Tribuna, la cosa è stata ben accetta. Diverso per i settori delle curve, dove la tradizione regna sovrana. Insomma, in attesa del grande rinnovamento, alcuni piccoli dettagli iniziano già a cambiare.
Redazione VN
Restyling del Franchi: ecco dove potrebbe giocare la Fiorentina
Durante una fase dei lavori per la ristrutturazione del Franchi, la Fiorentina potrebbe giocare in un piccolo impianto
La Repubblica di oggi analizza il tema Stadio, riflettendo sui possibili risvolti che potrebbe riservare il restyling dell'Artemio Franchi. Secondo il quotidiano, infatti, in un momento particolare dei lavori per la ristrutturazione della casa dei viola, la Fiorentina potrebbe usufruire provvisoriamente dell'impianto di Castello, in particolare nel periodo tra maggio 2024 e dicembre 2025. Si tratterebbe di quello stesso terreno dove già ai tempi dei Della Valle si discuteva di un nuovo stadio firmato Fuksas, lì sui terreni al di là del viale XI Agosto. Adesso Castello torna sul tavolo per un altro scenario, quello di un trasloco della Fiorentina in un impianto esistente ma da adeguare e ingrandire, quello della Scuola marescialli e brigadieri dell'Arma dei carabinieri. Così facendo la Fiorentina eviterebbe l'opzione Empoli, oppure di Reggio Emilia in caso di competizioni europee. Inoltre, utilizzare l'impianto di Castello scongiurerebbe anche un'altra ipotesi, quella della permanenza della Fiorentina in un Franchi a capienza molto ridotta e coi cantieri in corso, una eventualità che non dispiacerebbe alla Fiorentina ma che preoccupa molto il Comune visto che rischia di rallentare i cantieri. Quello di Castello è di fatto un piccolo impianto già completato. È sorto in questi anni ed ha una capienza di circa 5.000 posti, che potrebbero essere ampliati con strutture temporanee fino a 10.000 e anche oltre, anche se andrebbe adeguato in quanto a sedute, accessi ed illuminazione per essere utilizzato per le partite di Serie A. Servirebbe, in aggiunta, anche un accordo con il ministero della Difesa per l'uso e il restyling del mini stadio dei carabinieri. Tra i vantaggi dell'ipotesi c'è però il facile raggiungimento dell'impianto, dato che la ferrovia non è lontana, e che ci sono la fermata Guidoni e aeroporto della tramvia, oltre ai parcheggi disponibili. Questi sono tra l'altro i motivi principali per cui la possibilità Viola Park è fin qui stata scartata. La Fiorentina non potrebbe utilizzarlo, infatti, visto che il vincolo paesaggistico, unito alla mancanza ancora della tramvia e dei parcheggi, non consentirebbe un utilizzo del nuovo centro sportivo per il periodo dei lavori al Franchi. Chissà che alla fine, allora, anche se solo per poco tempo, la Fiorentina giochi davvero a Castello.
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Redazione VN
Nardella conferma: "Fiorentina a Castello? Ipotesi possibile"
Il punto sullo spostamento della Fiorentina durante il restyling del Franchi
"L'ipotesi Castello non è impossibile". Il sindaco di Firenze Dario Nardella conferma che al vaglio delle opzioni per la Fiorentina, durante i lavori di restyling del Franchi, c'è anche l'impianto della Scuola Marescialli e Brigadieri dell'Arma dei Carabinieri. "Ma servirebbero alcuni interventi e adeguamenti" ha aggiunto.
"Ci sono varie opzioni tecniche e vanno viste tutte con attenzione. Abbiamo tempo sufficiente per valutare con la Fiorentina tutte le possibili opzioni. Tutte hanno un obiettivo, dare alla società le migliori condizioni per giocare e realizzare i lavori il prima possibile. E' chiaro poi che c'è da tenere conto delle esigenze dei tifosi" le parole di Nardella stamani da Palazzo Vecchio (fonte lanazione.it).
Redazione VN
Palazzo Vecchio frena: "Fiorentina a Castello? Nessuna ipotesi concreta"
La precisazioni: "opzione Castello mai stata discussa con la società viola"
Stamani da Palazzo Vecchio sembrava arrivare un'apertura - seppur timida - per l'ipotesi stadio a Castello. Invece il comune di Firenze ha diffuso una nota in merito che raffredda la pista.
La nota di Palazzo Vecchio
Non c'è nessuna ipotesi concreta su Castello per lo stadio dove giocherà la Fiorentina durante i lavori allo Stadio "Franchi". Stamani, a margine di una conferenza stampa, alcuni giornalisti hanno chiesto dell'opzione Castello. Il sindaco ha risposto evidenziando una serie di interventi e adeguamenti che sarebbero necessari. Nardella ha aggiunto che con Fiorentina saranno valutate tutte le opzioni possibili, ma è giusto precisare che l'opzione Castello non è mai stata discussa con la società viola.
Redazione VN
Caso Franchi: troppi ostacoli per l'opzione Castello. Le alternative
Fiorentina, opzione Castello da non considerare
Dove traslocherà la Fiorentina, temporaneamente, durante il periodo dei lavoro al Franchi, ancora non si sa. Dal 25 maggio 2024 al dicembre 2025 il campo dello stadio non sarà agibile, perché interessato dai lavori di ristrutturazione. Ogni opzione al momento è possibile, tranne quella della struttura sportiva della Scuola marescialli e brigadieri dell'Arma dei carabinieri. Infatti, come riportato da La Nazione, dopo una fibrillazione durata circa una mattinata, il sindaco di Firenze, Dario Nardella, ha chiarito il suo pensiero dopo che l'opzione sembrava aver preso un minimo di fiato. L'opzione Castello non è quindi concreta, perché per "accontentare" una squadra come la Fiorentina servirebbe un qualcosa di alto livello e non la prima cosa che capita. Le alternative sono quindi un tema molto caldo di Palazzo Vecchio, ma anche della società viola, che dal canto suo attende di capire se i lavori effettivamente non gli permetteranno di utilizzare al 100% lo stadio.
L'opzione più logisticamente facile sarebbe quella di Empoli, pur considerando tutti i disguidi del caso e le indiscrezioni degli ultimi mesi. Si è parlato anche dello Stadio di Reggio Emilia, ma senza approfondire troppo la situazione. Il Mapei Stadium è già pronto da tempo per la Serie A, ma la logistica non convince fino in fondo. Ecco perché torna di moda l'opzione Livorno. Una suggestione che al momento sembrerebbe essere nel cassetto, ma che potrebbe rappresentare un'opzione valida e il giusto compromesso per i tifosi. Commisso comunque, prima di ripartite per gli Stati Uniti, rincontrerà ancora Nardella e Arup, per capire alcune situazioni e sciogliere gli ultimi dubbi rimasti.
Redazione VN
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Nardella esulta: "Altri 110 mln dal Governo Draghi per tramvie e nuovo Franchi"
"Firenze corre più che mai!" il commento festante del Sindaco
Attraverso un tweet, il Sindaco di Firenze, Dario Nardella, ha espresso tutta la sua soddisfazione per una manovra del Governo che interessa da vicino tutti i tifosi viola e non solo. Questo l'aggiornamento del Primo cittadino sul progetto delle nuove Tramvie e del nuovo Stadio Franchi:
Altri 110 milioni € dal Governo Draghi per mettere al sicuro le nuove tramvie e il nuovo stadio Franchi! Anticipiamo a fine anno l'inizio gara per stadio e linea 4 di Campi e affidamento lavori linea Bagno a Ripoli, per totali 1,1 miliardi di lavori. Firenze corre più che mai.
Redazione VN
Nardella: "Entro fine anno bando per Franchi. Disponibili 180 milioni"
Il Sindaco di Firenze Dario Nardella ha parlato oggi del rinnovamento dell'Artemio Franchi, per il quale sono arrivati altri fondi.
Il Sindaco di Firenze Dario Nardella ha parlato oggi a Italpress all'interno dell' UniCredit Firenze Open, dove è intervenuto dando aggiornamenti anche sul rinnovamento dello stadio Franchi. Ecco le sue dichiarazioni.
"Il Governo Draghi ha mantenuto le promesse e sono arrivati i fondi aggiuntivi per tranvia e stadio. È una grande notizia, sono grato al Governo Draghi che non ha smesso di lavorare nemmeno negli ultimi giorni. Questi 110 milioni di euro ci permetteranno di mettere totalmente e definitivamente in sicurezza le opere più importanti della nostra città, ovvero le linee tranviarie e lo stadio con la riqualificazione circostante. Questi 110 milioni ci permetteranno di partire subito con una gara unica di due lotti della linea Firenze-Campi Bisenzio e di farlo entro la fine dell'anno e di avviare la procedura di affidamento dei lavori per la linea di Bagno a Ripoli. Inoltre, ci permettono sempre entro la fine dell'anno, di bandire la gara per il progetto finale dello stadio Franchi avendo questo margine in più che ci porta da 157 a quasi 180 milioni di euro. Abbiamo più disponibilità economica, e questo ci aiuta ad affrontare l'aumento dei costi delle materie prime."
Redazione VN
Nardella: "Stufo degli attacchi a Firenze. Incassi triplicati col nuovo Franchi"
Parla il primo cittadino
Il sindaco di Firenze Dario Nardella ha parlato dalle frequenze di Lady Radio dove ha parlato del caso del tifoso interista aggredito al Franchi e non solo. Queste sono le sue parole:
Ho sempre condannato la violenza negli stadi. Però mi auguro che lo facciano tutti, anche gli altri sindaci. Non se ne può più di questi attacchi contro Firenze. Non esiste il 'caso Firenze'. È la più grande bufala di sempre, il problema stadi c'è dappertutto. Ne parlerò con Casini, Gravina, il CONI e la stampa. Pare che Firenze sia diventata la città dei problemi del calcio. Poi chi sbaglia deve pagare e pagherà. Ma la responsabilità è spesso individuale, non collettiva. Mai visto cose gravi in tribuna, e ci vado da anni. Sono stanco di vedere la città trattata così sui media nazionali. O si si indicano cose specifiche o si sta zitti. Non si fanno critiche in generale. Questo non aiuta a risolvere i veri problemi del calcio.
Il nuovo stadio
Il governo ha messo in campo nuove risorse: 30 milioni in più che potremo mettere a disposizione per stadio e Campo di Marte ma che andranno spesi entro fine anno per il progetto. A inizio novembre ci incontreremo coi cittadini della zona per analizzare il progetto. Per quanto riguarda la Fiorentina, col nuovo stadio ci saranno introiti 3 volte almeno maggiori fra negozi, ristoranti, e attività varie. Sarà una struttura da vivere ogni giorno, anche se delle opere esterne ancora non abbiamo parlato col club. La società non avrà spese, come voleva Commisso e così sarà. Terremo la storia e innoveremo. È una grande scommessa. Poi ci sarà la concessione per 50 anni alla Fiorentina, il massimo. Il canone sarà da stabilire. I soldi potevano essere spesi in altre maniere? Chi lo dice non ha capito, non è così. Proprio perché il Franchi è un monumento i soldi sono arrivati, altrimenti li avremmo persi. Dove giocherà la Viola durante i lavori? Presto per decidere, dobbiamo parlarne con loro. L'obbligo è quello di rispondere a tutte le esigenze logistiche. Se la Fiorentina scegliesse di continuare a giocare al Franchi dovremmo dare tutto il nostro supporto.
Redazione VN
Nardella: "A breve incontro con nuova Soprintendente. Stadio? Viaggiamo spediti"
"Abbiamo in programma a breve un'assemblea cittadina nel Quartiere 2 sullo Stadio e riqualificazione di Campo di Marte"
Il Sindaco di Firenze, Dario Nardella ha commentato ai microfoni dei giornalisti l'insediamento della nuova soprintendente di Firenze, Antonella Ranaldi e non solo:
Ho sentito parlare solo bene della soprintendente, non vedo l'ora di poterla incontrare. E' una donna di esperienza, sensibilità istituzionale e propensione alla collaborazione. Sono molto felice del suo arrivo alla quale da subito garantirò impegno a collaborare. Non ho ancora una data dell'incontro, ma sarò felicissimo di poterla incontrare il prima possibile. Stadio? Non ci sono stati colloqui con la Fiorentina. Abbiamo in programma a breve un'assemblea cittadina nel Quartiere 2 sullo Stadio e riqualificazione di Campo di Marte. Stiamo andando avanti spediti anche perché il PNRR prevede delle date precise che dobbiamo rispettare
Redazione VN
Franchi, Nardella: "Fiorentina favorevolmente colpita. Trasloco? Decidono loro"
Il sindaco ragguaglia sullo stato delle discussioni con la società viola
Il sindaco di Firenze Dario Nardella ha parlato a RTV38:
"L'ultima volta che noi abbiamo illustrato al presidente Commisso, al direttore generale Barone e alla signora Commisso, il progetto del nuovo stadio devo dire che la proprietà è stata favorevolmente colpita dalla bontà del progetto. Lo studio Arup è considerato uno dei più importanti, se non il più importante studio di progettazione di impianti sportivi al mondo. Credo che quindi possiamo essere tranquilli della professionalità e della competenza, oltre che dalla qualità del progetto, che ci consegnerà uno stadio nuovo ma anche uno stadio ecosostenibile al 100% visto che si parla di molto del problema dei consumi energetici".
Fiorentina
"Con la Fiorentina abbiamo un'agenda di incontri che stiamo svolgendo, ovviamente dovremmo presto arrivare a prendere alcune decisioni insieme fra come gestire le partite della Fiorentina in concomitanza con il cantiere e come strutturare ed impostare la convenzione per la concessione dello stadio, da parte del Comune, nei prossimi anni, la legge prevede un massimo di 50 anni. Voglio ricordare che il Comune resterà proprietario dello stadio ma la Fiorentina avrà, in quanto concessionaria, il controllo totale dello stadio e di tutte le strutture interne che hanno una rilevanza economica. Quindi il nuovo stadio sarà un valore aggiunto per la squadra e per i progetti sportivi della squadra. Il nuovo stadio consentirà alla squadra di avere piu'introiti e quindi poter anche investire ancora di piu' sulla squadra per la felicità dei tifosi".
Ma si dovrà traslocare?
"Il progetto è stato apprezzato a livelli di massima complessità e trasparenza, da parte dello studio Arup, per consentire entrambe le opzioni: quindi sia col cantiere che procede da solo con la Fiorentina che gioca fuori, sia la concomitanza. E' chiaro che la concomitanza delle partite con la Fiorentina che resterebbe a giocare al 'Franchi' ed i cantieri, comporterebbero dei tempi un po' più lunghi, fermo restando il termine ultimo che non può superare il 2026 come previsto dalle regole europee. Dovremmo tenere conto di questi fattori ma abbiamo ancora qualche mese. Noi siamo a supporto totale della Fiorentina, cerchiamo di dare alla Fiorentina tutte le informazioni possibili affinché la squadra e la società possano prendere la decisione migliore per loro e per i tifosi".
Redazione VN
Nuovo Franchi e Campo di Marte: ecco quando si terrà l'incontro pubblico
Ecco qual è la data da cerchiare in rosso sul calendario
La data da cerchiare in rosso sul calendario è il 18 novembre. Quel giorno, infatti, si terrà l'incontro pubblico dedicato al nuovo stadio Artemio Franchi e alla riqualificazione di Campo di Marte. L'appuntamento è per le 17.30 al Mandela Forum. I cittadini potranno fare domande e considerazioni su un'opera attesa da tutta Firenze, così come sulla riqualificazione del quartiere: è obbligatoria la prenotazione. Saranno presentati anche gli interventi sulla mobilità e le soluzioni urbanistiche che caratterizzeranno la Campo di Marte dal 2026 in poi. Lo riporta il sito de La Nazione.
Redazione VN
Nardella: "Con nuovo stadio e Viola Park, la Fiorentina sarà prima in Italia"
Le parole del sindaco di Firenze al Pentasport
Il sindaco di Firenze Dario Nardella è intervenuto ai microfoni di Radio Bruno per parlare del suo libro. Ma c'è stato spazio anche per qualche considerazione legata alla Fiorentina, queste le sue parole:
Freddezza della Fiorentina sul restyling stadio? Capisco siano più concentrati sul Viola Park, perchè è un progetto nuovo. Quando avremo uno stadio completamente rinnovato e un centro sportivo all'avanguardia, Firenze sarà prima in Italia come infrastrutture calcistiche. Giocare al Franchi durante i lavori? Dovrà essere soprattutto la Fiorentina a decidere, valutando l'aspetto economico e le esigenze della squadra. Sicuramente i lavori dovranno partire nel 2023.
Redazione VN
Nardella assicura: "Tempi per il Franchi saranno rispettati. E su Barone..."
Il Sindaco parla del progetto di riqualificazione
Le parole prima dell'incontro con i cittadini per illustrare il progetto, di Dario Nardella ai giornalisti
Incontro molto atteso e importante perché ci permette di lavorare insieme ai cittadini a quello che è uno dei progetti più ambiziosi e rilevanti della nostra città. Si tratta di quasi mezzo miliardo di euro di investimenti di cui più della metà riguardano la riqualificazione di tutto il quartiere. Tra strutture sportive, il grande parco e poi la linea tranviaria che trasporterà 12 milioni di passeggeri. Realizzeremo più di 3500 posti auto. Poi ovviamente parleremo anche del nuovo stadio sentendo anche il parere dei cittadini. Teniamo conto dell'aspetto anche lavorativo, dobbiamo considerare che tutto il progetto porterà 950 posti di lavoro di cui circa la metà permanenti per la gestione delle strutture. Progetto dà più servizi ai cittadini e residenti e ai tifosi uno stadio nuovo che risolverà anche il problema di accesso con i parcheggi.
Rapporto con Fiorentina
Abbiamo dato piena disponibilità ad ACF per vederci, aspettiamo loro per andare avanti su tutte le modalità di gestione del cantiere. Non c'è nessun problema sull'anno prossimo, percè il cantiere si aprirà tra la fine del 2023 e inizio 2024. Parole Barone? Noi non abbiamo ricevuto nessuna istanza della Fiorentina per quanto riguarda le modalità di gioco della squadra durante il cantiere. Ma come abbiamo detto, siamo pronti ad incontrarci anche domani mattina
Tempi
Sullo stadio non li detta la Fiorentina o il comune, ma li detta la legge italiana con il Pnrr e noi li stiamo rispettando perchè dobbiamo finire tutto entro il 2026. Lo stesso per quanto riguarda la tranvia per il Viola Park. Il progetto esiste da prima.
Filippo Caroli
L'obiettivo: inaugurazione nuovo Franchi per il centenario. L'opzione Empoli...
Il 29 agosto 2026 cadrà di sabato: un'occasione perfetta per chiedere alla Lega serie A di far giocare in anticipo la Fiorentina
L'idea è intrigante: inaugurare il nuovo Artemio Franchi esattamente nel giorno del centesimo compleanno della Fiorentina. Il 29 agosto 2026 infatti cadrà di sabato, un'occasione perfetta per chiedere alla Lega serie A di far giocare in anticipo la squadra viola (come è ormai consuetudine a fine estate infatti iniziano i campionati) e godersi quella che sarebbe una serata storica. Così si legge sul Corriere Fiorentino.
Le associazioni del tifo viola, ieri presenti all'incontro pubblico per il restyling di Campo di Marte organizzato al Mandela Forum, spingono per rendere concreta l'ipotesi e sia Palazzo Vecchio che Fiorentina naturalmente sarebbero ben lieti di accontentarli: i tempi ci sarebbero, perché l'inizio dei cantieri allo stadio è previsto «tra la fine del 2023 e l'inizio del 2024», come ha ricordato il sindaco Nardella, con la fine dei lavori che dovrebbe arrivare 24 mesi dopo. Certo, l'ipotesi (sempre più concreta) che la Fiorentina resti a Firenze anche durante la riqualificazione dello stadio, rallenterebbe tutto, ma i tecnici di Arup sono convinti di poter comunque rispettare, addirittura anticipare, i tempi imposti dal Pnrr.
(...)
Il rischio, proprio nel momento della costruzione delle due curve, è che la capienza si riduca al minimo anche per questioni di sicurezza, ma come già emerso anche nei giorni scorsi, l'ipotesi di traslocare a Empoli o altrove si fa più remota.
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Redazione VN
Nuovo Franchi, bando anticipato per maggiori finanziamenti: le cifre
Tutte le cifre dei finanziamenti ricevuti dal Comune in vista del nuovo Franchi. Si aggirano intorno ai 200 milioni
Questa mattina La Nazione riporta una notizia che riguarda i finanziamenti per la costruzione del nuovo Franchi. Infatti, il bando per l'assegnazione dei lavori per il restyling dello stadio verrà reso pubblico prima della fine di dicembre. Così facendo, il Comune potrà ottenere 15 milioni in più nei finanziamenti, considerando le nuove condizioni del Governo che premiano chi riesce a rispettare i tempi. Saranno 200, così, i milioni che arriveranno da Roma. I 10 milioni che rimangono saranno aggiunti dal Comune stesso.
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Redazione VN
Campo di Marte: futuro tra mille dubbi. E Nardella lancia la stoccata a Barone
L'idea del nuovo stadio piace, ma i cittadino sono preoccupati per la viabilità
Il Corriere Fiorentino si concentra sul dibattito pubblico tenutosi ieri al Mandela Forum dedicato alla riqualificazione di Campo di Marte. "Quali saranno le tutele dei residenti?", "Dove parcheggeremo durante le partite?", "Quale sarà la scaletta dei lavori?»"e "Per quanto tempo avremo le ruspe sotto casa?": sono le domande più frequenti poste dai residente del quartiere.
Lo stadio viola - si legge - è un'idea che piace, le preoccupazioni riguardano la vivibilità e il reale collegamento tra il nuovo quartiere pedonalizzato e il resto della città. L'incontro pubblico su Campo di Marte lo apre il sindaco Nardella, che racconta il progetto dello stadio, i soldi già ottenuti da Stato e Pnrr (135 milioni), lo sviluppo della nuova linea della tramvia (che a regime trasporterà 16 mila persone l'ora) e poi risponde alla Fiorentina: "Barone dice che aspettano risposte? Non abbiamo mai ricevuto nessuna istanza formale, da parte nostra nessuna domanda è rimasta inevasa. Noi comunque siamo disponibili a incontrarli quando lo riterranno opportuno. Anche domattina. Il progetto di Campo di Marte vale quasi mezzo miliardo di euro e porterà 950 posti di lavori, metà dei quali permanenti. Ascolteremo i residenti e ci proietteremo nel futuro".
Al microfono si alternano l'arhitetto David Hirsch, numero uno dello studio di architettura Arup, autore del progetto, e gli altri professionisti degli studi tecnici che si occuperanno del restauro dell'opera di Nervi e della «foglia verde» che coprirà la nuova area commerciale adiacente allo stadio: "Abbiamo puntato sull'orizzontalità per non impattare sullo skyline di Firenze", ribadisce Hirch. "È un progetto di rigenerazione urbana — aggiunge Mario Urso, studio Mca — sorgeranno una Vela Nord e una Vela Sud, da una parte ci saranno area commerciale e piscina, dall'altra uno spazio urbano integrato con viale Paoli".
Redazione VN
Renzi punge Nardella: "Nel 2022 gli stadi si fanno con i soldi privati"
"Un errore ristrutturare il Franchi con i soldi pubblici"
Il progetto del restyling dello stadio Artemio Franchi a carico del Comune, grazie anche ai fondi destinati dal Pnrr, è prossimo a prendere forma. Ma non si placano le polemiche. E a muovere una critica al sindaco Dario Nardella è il suo (ex) amico e predecessore Matteo Renzi: "Io tifo per la Fiorentina ma utilizzare i soldi pubblici per lo stadio è un errore, secondo me per lo stadio servono denari privati. In questo caso della Fiorentina. Nel 2022 gli stadi si fanno privati" ha detto oggi a margine della presentazione del suo libro.
Redazione VN
Fossi: "Fiorentina determinata. Stadio e Viola Park? Vi dico la mia"
Le parole di Emiliano Fossi, ex Sindaco di Campi Bisenzio
L'ex Sindaco di Campi Bisenzio, Emiliano Fossi, presente al Tuscany Hall per l'evento sugli Stati Generali delle Società Sportive, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai giornalisti presenti, tra cui Violanews.com. Queste le sue parole:
Se penso allo Stadio a Campi? Penso allo stadio nuovo che verrà a Firenze. Mi auguro che avvenga tutto rispettando i tempi. Vedo una grande determinazione dell'amministrazione comunale fiorentina. Credo che verrà una bella struttura e mi auguro che il tutto venga caratterizzato da un'armonia generale tra la Fiorentina come società sportiva e l'amministrazione come. Quello è lo stadio di Firenze, quella è la prospettiva su cui si è lavorato negli ultimi mesi. E' giusto che si vada in quella direzione. Viola Park? La società viola si è caratterizzata di una grande determinazione. C'è stato un cambio di passo con un meccanismo virtuoso tra le istituzioni in gioco. Questo dimostra che se si collabora le cose si possono realizzare, creare una struttura come il Viola Park non era affatto facile considerando tutti i vincoli che si sono opposti strada facendo
Filippo Caroli
Nardella: "Stadio? Lavoriamo sulle tempistiche. Franchi modello per tanti"
"Il progetto dello stadio Franchi può essere un ottimo esempio anche per altri stadi, non a caso si parla di modello Firenze"
Dario Nardella era presente al Tuscany Hall per l'evento sugli Stati Generali delle Società Sportive. Il sindaco di Firenze ha rilasciato alcune dichiarazioni ai giornalisti, tra cui Violanews, parlando dello stadio Franchi:
Al momento non abbiamo ricevuto indicazioni negative della Fiorentina sul progetto dello stadio nuovo, stiamo lavorando sulla tempistica: conciliare i lavori sulle attività della società. Per quanto riguarda la riqualificazione del quartiere abbiamo accolto tutte le proposte dei cittadini e le stiamo esaminando con grande attenzione. Il progetto dello stadio può essere un ottimo esempio anche per altri stadi. Ci sono problemi degli stadi vincolati come il Maradona a Napoli e lo stadio San Siro. Firenze sta diventando un modello, interveniamo con i fondi pubblici vincolati al patrimonio culturale perché lo stadio di Nervi è un patrimonio nazionale legato al comune.
Filippo Caroli
Nardella: "Invitato il ministro della Cultura a vedere lo stadio"
Dario Nardella sul nuovo stadio e un invito speciale
Il sindaco di Firenze, Dario Nardella, ha parlato ai microfoni di Toscana Tv dell'incontro avuto qualche giorno fa col Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano. Queste le sue parole anche sul tema stadio:
"Ci siamo soffermati a parlare dello stadio Franchi, visto che il progetto coinvolge pure lo Stato. Il progetto è ambizioso e il lavori cominceranno entro la fine del prossimo anno. Stiamo andando molto velocemente con la progettazione, così ho inviato il ministro a vedere di persona il progetto dello stadio di Nervi, che è di grande storia ma che deve essere anche rinnovato insieme a tutta Campo di Marte".
Secondo quanto riportato da Italpress, a visita nel capoluogo toscano del ministro della Cultura è prevista per il 27 dicembre.
Redazione VN
L'idea di Campo di Marte: una ZTL tutta "viola" per concerti e partite
Una ZTL "viola" per favorire i residenti di Campo di Marte
Una ZTL tutta "viola". Questa la nuova idea di Campo di Marte in vista delle partite della Fiorentina e i concerti, soprattutto per permettere ai residenti della zona di vivere con maggior serenità determinati eventi. Infatti, una volta realizzato il parcheggio in via Campo d'Arrigo, nella zona stadio potranno entrare solo i residenti, che inoltre chiedono di far passare la tramvia da viale Paoli e non da viale Malta. Questa scelta permetterebbe di salvaguardare al meglio le attività sportive come il rugby e l'Affrico e come scrive La Repubblica, anche un risparmio di circa 50 milioni di euro. L'idea piace molto a Palazzo Vecchio, ma come per ogni cambiamento le obiezioni non tardano ad arrivare.
Redazione VN
Nardella: "Stadio? Ci siamo"
Le parole del Sindaco Dario Nardella
Il Sindaco di Firenze Dario Nardella è intervenuto all'interno del Pentasport di Radio Bruno.
"Stadio? I progetti stanno andando molto veloci e sono piuttosto ottimista. Questo studio di progettazione è serio e va veloce. A gennaio potremmo avere il progetto finale."
Salvini: "Mancano soldi per lo stadio a Firenze, chi ce li mette?"
Salvini fa il paragone tra Firenze e Milano sulla questione stadio
"So che per lo stadio di Milano ci sono dei privati che metterebbero a disposizione 1,3 miliardi e il Comune rallenta inspiegabilmente. Qua mi sembra che sia il contrario, ossia che i soldi messi a disposizione dal pubblico non siano sufficienti, e quindi manchino dei quattrini. Quindi chi ce li mette?". Lo ha detto il vicepremier e ministro per le Infrastrutture, Matteo Salvini, nel corso di un incontro con la stampa avvenuto nel cortile del Consiglio regionale toscano a Firenze parlando del progetto dello stadio nel capoluogo di regione toscano.
Redazione VN
Nardella: "Non abbiamo parlato di stadio. Le risorse sono sufficienti"
Nardella sull'incontro con Salvini e questione stadio
Durante l'incontro terminato poco fa con la stampa insieme a Matteo Salvini nel cortile del Consiglio regionale toscano, il sindaco di Firenze, Dario Nardella, ha voluto fare chiarezza sui temi raccontati dal vicepremier e chiarire la situazione legata allo stadio. Di seguito le sue parole:
"Non abbiamo parlato dello stadio e comunque sullo stadio non cambia niente, siamo in linea con i tempi e le risorse a disposizione sono assolutamente sufficienti. Lui ha ribadito anche che non è una cosa di sua competenza quindi non ha espresso nessun tipo di perplessità".
Redazione VN
Salvini getta ombre sul nuovo Franchi: le cifre, però, non mentono
Le parole di Salvini mettono qualche dubbio sul futuro del nuovo Franchi, ma i dati di Palazzo Vecchio tranquillizzano la situazione
Il Corriere Fiorentino si sofferma sulle parole di Salvini sul nuovo Franchi. Il vicepresidente del consiglio ha sottolineato come i soldi attuali non siano sufficienti per ricoprire i costi del nuovo progetto. Uscita curiosa, visto che i dati in mano a Palazzo Vecchio dicono l'esatto contrario. Il leader leghista, molto probabilmente, si riferisce a circa 300 milioni di euro che servono per l'area commerciale esterna, dove molto probabilmente interverranno anche enti esterni. Per lo stadio però, non ci sono dubbi. Anche tenendo conto dei rincari per le materie prime ed energia, l'importo dovrebbe aggirarsi intorno ai 197 milioni già ottenuti.Così ripartiti: 95 sono i milioni del Pnrr assegnati dal ministero della Cultura e 55 milioni quelli assegnati dal ministero dell'Interno per la riqualificazione urbanistica. A queste cifre va aggiunto l'adeguamento dei prezzi dopo i rincari, poco più di 43 milioni.
Redazione VN
Sentite Sgarbi: "Restyling Franchi? Pnrr serve per il ponte sullo Stretto"
Dopo Salvini, un altro politico alimenta dubbi sul restyling dell'Artemio Franchi
Vittorio Sgarbi, sottosegretario alla Cultura, riprende e rilancia i dubbi di Salvini sul progetto del restyling dello stadio Artemio Franchi con i soldi dei finanziamenti europei. A margine di un evento a Firenze, Sgarbi ha detto:
"Salvini avrà parlato a ragion veduta. Certamente dobbiamo spendere molto denaro per il ponte sullo Stretto e quindi ci rimane poco per lo stadio. Non posso parlarne perché Salvini mi ha diffidato dal farlo, però se risparmi un po' di soldi, fai una campata in meno sul ponte poi ti viene un po' di Franchi. Ne parlerò con il ministro il 23 dicembre, avrò una riunione sul Pnrr per vedere dove vanno i soldi e quindi è una tematica che va affrontata".
Redazione VN
Lavori al Franchi, si parte nel 2023: le opzioni della Fiorentina
Lavori al Franchi: le opzioni sul piatto dei viola
Il 2023 sarà un anno di grande importanza per la Fiorentina, che oltre a chiudere i lavori intorno alla fine della primavera al Viola Park, dovrebbe dare il via a quelli per il rinnovamento del Franchi. Come scrive Repubblica.it, anche se la vera e propria fase di cantierizzazione concreta sarà nel giugno del 2024, i viola potrebbero avere due opzioni alternative per il corso delle stagioni successive.
Le opzioni della Fiorentina
Partendo dal presupposto che ancora la Fiorentina non si è espressa ufficialmente sull'argomento, nella stagione 2023-2024 il club viola dovrebbe comunque disputare le partite a porte aperte e con poche limitazioni nel suo stadio, mentre in quelle del 2024-2025 e 2025-2026 dovrà quasi sicuramente andare a giocare altrove. Le sedi alternative, visto il secco no da parte del sindaco di Empoli per l'utilizzo del Castellani, potrebbe far tornare in auge la scuola dei Marescialli di Castello, che costruita di recente e grazie allo sfruttamento di una deroga, potrebbe arrivare ad accogliere circa 10mila spettatori.
Redazione VN
Cecchi: "Campo Marte? Quando provarono a spostare il Franchi protestarono tutti"
Il commento di Stefano Cecchi sul Franchi: " Quando si tentò di trasferire lo stadio in altra parte della città protestarono tutti"
Stefano Cecchi, sulle pagine della Nazione, ha commentato il tema Franchi. Una ZTL utile per gli eventi e per evitare i disagi con la presenza di tantissime auto. Curiosa però, la posizione del Quartiere 2 contro lo spostamento dello stadio, ma che adesso protesta verso le condizioni attuali di Campo Marte:
La cosa che però qualche perplessità sulla vicenda la desta è la posizione assunta dallo stesso Quartiere 2. Quando infatti negli anni scorsi, proprio per sanare i disagi che questo comportava nell'area, si ventilò l'ipotesi di trasferire lo stadio in altra parte della città. I prima a insorgere furono proprio gli amministratori di quel Quartiere. Essi sostennero con forza l'opzione restyling del Franchi contro altre idee in campo (lo stadio a Campi Bisenzio in primis) ritenendo fondamentale la conferma dell'impianto sportivo dov'è adesso, pena un impoverimento culturale ed economico di tutta l'area. Ora: è vero che la politica è l'arte del possibile, ma se scegli di conservare in una zona ad alta densità abitativa un impianto il cui scopo è quello di richiamare più persone possibile, non puoi poi ostacolarle se queste cedono al richiamo e arrivano. Davvero, dunque, l'idea di vietare l'ingresso con le auto a Campo di Marte ai tifosi viola è la soluzione salvifica?
Redazione VN
La Soprintendente Ranaldi: "Dubbi sul fotovoltaico del nuovo Franchi"
Le parole della Soprintendente Ranaldi sui progetti che coinvolgono la Fiorentina
La Repubblica riporta oggi sulle proprie pagine un'intervista alla nuova Soprintendente Archeologia, Belle arti e Paesaggio per la città metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato Antonella Ranaldi, succeduta i primi di novembre ad Andrea Pessina. Ecco le sue dichiarazioni riguardo al nuovo Franchi ed al Viola Park.
Sul nuovo Artemio Franchi
«È un progetto interessante, soprattutto perché quello che sembrava inizialmente un limite - la tutela dell'architettura di Nervi - si è rivelato invece una risorsa. Il nuovo stadio rispetta filologicamente l'originale e protegge le gradinate. Il punto più critico semmai è il fotovoltaico. Mi aspetto una soluzione tecnologicamente più
avanzata rispetto alla semplice posa dei pannelli sulla copertura. La tettoia è molto visibile dalla collina di Settignano, ci vuole qualcosa che sia esteticamente più accettabile. Si potrebbe trattare di materiali più performanti oppure di pellicole fotovoltaiche, meno impattanti. Aspetto la proposta degli architetti».
Sul Viola Park e sulla diatriba sui campi in sintetico
«La soluzione proposta e autorizzata è un prato misto che è all'85% prato naturale, e il resto sintetico. Alla vista e al tatto ha tutte le caratteristiche del prato erboso naturale, ma è più resistente, consuma meno acqua ed è migliore dal punto di vista della manutenzione».
Redazione VN
Fotovoltaico sopra al Franchi, Nardella: "Nessun problema"
Il sindaco risponde all'appunto della Soprintendente
Dario Nardella replica con serenità all'appunto mosso dalla nuova soprintendente a proposito dei pannelli del fotovoltaico da applicare sulla copertura dello stadio Artemio Franchi durante il restyling. "Non c'è nessuna notizia, questa prescrizione sui pannelli era già stata fatta presente, vuol dire che faremo i pannelli meno impattanti e più belli. Per il resto apprezzo il fatto che la soprintendente abbia espresso un giudizio positivo su tutto il progetto. Noi andiamo avanti, senza nessun problema" le parole del sindaco di Firenze riportate da Italpress. Ricordiamo che pochi giorni fa Nardella ha rassicurato ancora una volta sul fatto che il progetto possa andare regolarmente in porto con i fondi del PNRR.
Redazione VN
Franchi, i dubbi sul fotovoltaico: nuovi materiali potrebbero costare di più
Botta e risposta tra la soprintendente e il sindaco di Firenze Dario Nardella
Il sindaco di Firenze, Dario Nardella, ha replicato alla soprintendente a proposito dei pannelli del fotovoltaico da applicare sulla copertura dello stadio Artemio Franchi durante il restyling. Come scrive Repubblica Firenze, viene chiesto un cambio di passo. Che porta con sé qualche dubbio: i nuovi eventuali materiali potrebbero anche avere un costo maggiore. E poi i pannelli nel progetto attuale servono anche a fornire energia allo stadio e al quartiere.
Sarà lo stesso così con la possibile modifica? Gli architetti dello studio Arup, che sta gestendo il progetto insieme allo studio MCA — Mario Cucinella Architects, con la consulenza di Cupelloni Architettura, stanno lavorando sul tema cercando una soluzione. Anche da Arup fanno sapere che erano già a conoscenza delle osservazioni. Quindi, spiegano, vedranno ora fino a che punto potranno spingersi con i pannelli e che si lavorerà a una soluzione condivisa con sindaco e soprintendenza. Ma ci tengono anche ad assicurare che sulla realizzazione del progetto nel suo complesso non ci sono problemi.
Ranaldi è invece colpita dalla parte sotto tutela, che viene curata dallo studio Cupelloni: "Le infrastrutture di Nervi non solo saranno restaurate e riabilitate — commenta l'architetto Luciano Cupelloni — ma riproporremo anche alcune soluzioni originarie molto belle e particolari che nel corso del tempo si sono perdute, come per la torre di Maratona". I prossimi step sono la consegna del progetto definitivo entro gennaio, poi l'avvio della conferenza dei servizi.
Redazione VN
Nardella: "Franchi? I fondi ci sono, e i pannelli non sono un problema"
Nessun intoppo per il restyling del Franchi, assicura Nardella. I fondi del PNRR ci sono, ma sulle attività commerciali...
In una lunga intervista a La Nazione, il sindaco di Firenze Dario Nardella è stato stuzzicato anche sul capitolo Franchi, il cui progetto di rinnovamento negli ultimi giorni sembra aver subito alcune frenate improvvise: "Sono state dette molte imprecisioni, i soldi ci sono e sono sufficienti". Nardella fa riferimento ai 197 milioni, comprensivi dei 40 dati dal governo Draghi per fare fronte ai rincari delle materie prime, e incalza: "Entro il 31 dicembre partirà la gara, è questione di giorni".
Riguardo alle attività che nasceranno a due passi dal terreno di gioco "Non abbiamo mai detto che sarebbero state finanziate con fondi pubblici. Faremo un bando per individuare gli investitori che realizzeranno spazi commerciali, piscina e parco". Un bando aperto a tutti, anche alla Fiorentina che però potrebbe anche non partecipare. E sulla copertura il sindaco smorza le polemiche delle ultime ore: "Non ci sono modifiche rilevanti della copertura, solo la richiesta di usare un tipo di pannelli diversi".
Redazione VN
Nuovo Franchi, l'idea della soprintendente: "Tetto inclinato verso l'interno"
La soluzione ai problemi per il nuovo Franchi
Spicca fra tutte l'idea della soprintendente Antonella Ranaldi per quanto riguarda il progetto di restyling del Franchi. Infatti, secondo quanto riportato da La Repubblica, l'idea fa riferimento alla copertura fotovoltaica sopra il nuovo stadio e riguarda l'inclinazione verso l'interno del tetto. Scelta che potrebbe contribuire a risolvere il problema dell'impatto visivo dall'alto del nuovo impianto. Inoltre, si è pensato anche ad una rivisitazione dei colori e delle forme della pannellatura pensata per il tetto, non rettangolari tendenti al nero/blu, ma pannelli a losanga con un colore più affine all'abitato fiorentino che lo circonda.
Redazione VN
Nuovo Franchi, via alla gara per il rifacimento. Nardella: "Siamo in anticipo"
Aggiornamenti da Palazzo Vecchio
Al via la procedura per la gara di riqualificazione dello stadio Artemio Franchi. Arriva la notizia direttamente da Palazzo Vecchio che, con una nota ufficiale, annuncia come sia stato pubblicato oggi l'avviso sulla gazzetta ufficiale della Comunità Europea. Queste le parole del sindaco del capoluogo Dario Nardella:
Passo dopo passo, il progetto del nuovo stadio diventa realtà - ha detto il sindaco Dario Nardella-. In pochi credevano alla nostra capacità di concretizzare ciò che fino a un anno fa era solo un'ipotesi, ma abbiamo lavorato con umiltà e tenacia e ora aggiungiamo un altro tassello decisivo. Potevamo rischiare che il Franchi venisse abbandonato come successo al Flaminio di Roma, invece l'idea di utilizzare i fondi europei del PNRR destinati alle opere pubbliche di rilevanza culturale, cosa che è lo stadio del grande architetto e ingegnere Luigi Nervi, ci permette oggi di riqualificare un bene di proprietà del Comune e renderlo ultramoderno. Siamo in anticipo rispetto ai temi stabiliti all'inizio. Voglio ringraziare ancora una volta gli uffici del Comune
Redazione VN
Nardella sullo stadio: "Lavoriamo per far giocare il 2023-24 al Franchi"
Il sindaco sul tema Franchi e le partire interne della Fiorentina
Il sindaco di Firenze Dario Nardella, ha parlato così a Repubblica della questione del restauro dello stadio Franchi:
Ieri abbiamo pubblicato il bando di gara per progetto esecutivo e realizzazione, in anticipo rispetto ai tempi ipotizzati. Stiamo lavorando per partire coi lavori entro fine 2023 e consentire alla Fiorentina di fare dentro il Franchi tutto il campionato 23-24. Già comunicato a Joe Barone. Sul dopo la decisione sarà presa con loro, ben sapendo che è molto meglio avere la squadra che gioca fuori per finire i lavori presto. Quanto ai soldi noi abbiamo tutto quel che serve per la riqualificazione del Franchi. Per l'area esterna abbiamo sempre parlato di soldi privati. Chi investe dovrà fare parco, piscina e palestra pubblici, interventi per 20 milioni. Ma potrà anche sfruttare 15 mila metri di commerciale, alberghiero, direzionale. Io sono molto ottimista sul fatto che appena faremo la call ci saranno molte proposte. E sulla copertura fotovoltaica: nessuna criticità ad adattarla alle indicazioni della Soprintendenza.
Redazione VN
Nardella: "Franchi? C'è stato un incontro con la Fiorentina prima di Natale"
Nardella: "Commisso è in America e non ci siamo parlati. lo faremo. Il colloquio con il sottosegretario Sgarbi è stato molto positivo"
Il sindaco di Firenze, Dario Nardella è intervenuto ai microfoni dei giornalisti per parlare del tema stadio. Ecco le sue parole:
Stadio Franchi? Con la Fiorentina prima di Natale c'é stato un incontro tecnico. Commisso è in America e non ci siamo parlati. Lo faremo. Il colloquio con il sottosegretario Sgarbi è stato molto positivo. Si va avanti. C'è un intesa di massima con tutti. Su questi temi vogliamo lavorare con il governo
Paolo Poggianti
Nardella: "Franchi? Stiamo procedendo spediti. Rispetteremo i tempi"
Il sindaco di Firenze Dario Nardella è intervenuto durante la conferenza di servizi per il progetto definitivo di riqualificazione dello Stadio Artemio Franchi. Ecco il suo intervento:
E' un altro importante passo avanti nella realizzazione del progetto per lo stadio di Firenze. Stiamo procedendo spediti, nel rispetto dei tempi che ci siamo prefissati, per recuperare un bene culturale di rilievo internazionale realizzando un impianto all'avanguardia. Ringrazio gli uffici – ha aggiunto il sindaco – che stanno lavorando senza sosta. Il nuovo stadio Franchi sarà pronto nel 2026, nel centenario della Fiorentina
Redazione VN
Franchi e aree esterne, ci siamo: "I due percorsi saranno paralleli"
Nuovo Franchi: " Nessuno in Italia ha un progetto così importante. Tutti sono a parlare di stadi, qui si fa"
La Nazione riporta le parole di Cucinella, responsabile della rigenerazione dell'area esterna dello stadio Franchi. Il progetto ufficiale è stato approvato e il Comune sta velocizzando i tempi per garantire due percorsi paralleli: il restyling del Franchi e della realizzazione delle aree esterne. Ecco le parole:
La copertura è un elemento identitario del progetto e non sarà modificata. Si è trattato unicamente di approfondire gli studi sulla scelta dei materiali. Arup ha un centro di ricerca internazionale che si occupa di questo. Oggi esistono molte varietà di materiali opalini, antiriflesso. Anche perché problemi di questo genere non emergono solamente qui. Anche per il parco e per i servizi la progettazione ha avuto un'accelerazione come richiesto dal Comune. L'obiettivo è fare in modo che i due percorsi procedano in parallelo. Ne abbiamo parlato con il sindaco Nardella: il parco dà respiro allo stadio. E tutto insieme genera quel tessuto importante di rigenerazione urbana. C'è un percorso di approfondimento. Con il Comune una convergenza a fare le cose per bene: nessuno in Italia ha un progetto così importante. Tutti sono a parlare di stadi, qui si fa
Redazione VN
Franchi e una nuova recinzione: l'obiettivo del nuovo progetto
Si studia una nuova recinsione intorno al Franchi in grado di garantire sicurezza e coesione con il quartiere
La Nazione, analizzando il progettò del nuovo Franchi, si sofferma su un elemento nuovo che andrà a caratterizzare Campo di Marte. Infatti, l'obiettivo principale è quello di creare uno spazio coeso tra le sue parti e non diviso come c'è in questo momento. Gli addetti ai lavori stanno studiando una recinzione in grado di garantire la sicurezza durante l'evento, ma allo stesso tempo sparire alla fine di ogni organizzazione sportiva. In questo modo, il Franchi e Campo di Marte diventerebbe una sola cosa.
Redazione VN
Nuovo Franchi, Nardella ribadisce: "Tempi ok nonostante la burocrazia"
Da Palazzo Vecchio
Arrivano ancora una volta le rassicurazioni del sindaco di Firenze Dario Nardella in merito al rifacimento del Franchi e sulle sue tempistiche. Queste le parole da Palazzo Vecchio:
Ribadisco che, nonostante la burocrazia oppressiva, noi sullo stadio stiamo andando molto bene e siamo assolutamente in linea con i tempi
Redazione VN
Restyling Franchi, spunta Modena per giocare durante i lavori: pro e contro
Dove giocherà la Fiorentina durante i lavori del Franchi? Tra Empoli e Reggio Emilia spunta l'idea Modena. Tifoserie gemellate
Non si sa ancora quando la Fiorentina lascerà il Franchi per i lavori di riqualificazione, ma una cosa sembra quasi sicura. Il club viola dovrà trovare una soluzione "temporanea" per giocare durante il periodo dei lavori e nel pieno dei cantieri dentro e fuori dallo stadio. Come ipotizza La Nazione, tra la vicina Empoli e la facilmente raggiungibile Reggio Emilia spunta Modena. Le tifoserie viola e gialloblu - si legge - sono gemellate e dunque non ci sarebbero problemi di ordine pubblico. Facilmente raggiungibile in auto (150 chilometri), lo stadio Braglia ha ospitato le gare interne del Sassuolo dal 2008 al 2013, ha una capienza di 21.000 posti a sedere e si trova in centro città.
Pro e contro
I dubbi? L'unica tribuna coperta è quella centrale, come al Franchi, e il grande parcheggio non è sufficiente a soddisfare le esigenze dei tifosi. Non ci sono fermate dell'alta velocità, come invece a Reggio Emilia dove ha giocato anche l'Atalanta. E lo stadio non risponde alla normativa Uefa, quindi per le competizioni europee bisognerebbe trovare (eventualmente) un'alternativa. Di buono c'è lo stato di salute dell'impianto, che la famiglia Rivetti (fondatori di Stone Island) sta cercando di riqualificare per guardare al futuro.
Redazione VN
Arup: "Nuovo Franchi, 200 milioni basteranno. Pannelli grigi, ecco perché"
Ecco le idee dello studio Arup per perfezionare le criticità sul nuovo Franchi
155 milioni, che dovrebbero lievitare a 200 grazie ai meccanismi premiali cui Palazzo Vecchio ha avuto accesso per aver rispettato il cronoprogramma di presentazione dei progetti e delle gare. Il restyling del Franchi dovrà essere una via di mezzo tra lusso ed etica, e La Nazione ne ha parlato direttamente con ingegneri e progettisti dello studio Arup. "Qualsiasi progettista vorrebbe avere più soldi perché consentono di realizzare opere di qualità più elevata" dice Mauro Olivieri, ingegnere amministratore delegato di Arup Italia, ma trattandosi di fondi pubblici "i soldi basteranno" puntualizza l'ingegnere Luca Stabile.
Copertura
Secondo l'architetto del progetto David Hirsh per rendere meno impattante la vista dei pannelli fotovoltaici che copriranno il nuovo Franchi, "abbiamo previsto una tintura di colore grigio, una pittura materica che si integri perfettamente ai materiali utilizzati, mimetizzandosi nel sistema di copertura". Più chiaro sarà il colore della copertura, meno energia sarà in grado di attrarre, ma - spiega - nel giro di 4-5 anni la tecnologia potrà rispondere ancora meglio alle esigenze. Riguardo il tema della sicurezza, è prevista una recinzione che si estende per un chilometro e mezzo, fatta di tubolari metallici verticali a distanza di 10 centimetri l'uno dall'altro, che delineeranno l'area nei giorni delle partite. "Per questo abbiamo progettato grandi porte apribili nei giorni in cui non ci sono eventi sportivi per non sciupare l'armonia. Crediamo di aver raggiunto un buon compromesso" conclude l'architetto.
Redazione VN
Nardella annuncia sui social: "Due novità per il nuovo Franchi"Il sindaco Nardella mette in luce due novità per la costruzione del nuovo Franchi. Sempre più vicino l'inizio del lavori
«Due novità per il nuovo `Franchi´: colorazione dell'impianto fotovoltaico integrata con i materiali utilizzati per evitare riflessi, e recinzione visivamente permeabile con tubolari metallici. Fine 2023 l'inizio dei lavori. Nel 2026 il nuovo stadio».
Ecco il tweet del sindaco di Firenze Dario Nardella, a proposito del progetto di restyling dello stadio Franchi
Redazione VN
Nuovo Franchi: tutte le tappe prima dell'inizio lavori. Nel 2026 stadio pronto
Complessivamente il finanziamento totale potrebbe arrivare a toccare i 200 milioni di euro: 95 arrivano dal PNRR
Sulle pagine dell'edizione fiorentina del Tirreno trovano spazio le ultime novità relative alla costruzione del nuovo Franchi. Il progetto - si legge - viaggia a gonfie vele: entro il 28 febbraio il progetto sarà depositato in comune, il 30 giugno ci sarà l'assegnazione, a fine anno cominceranno i lavori e nel 2026 il nuovo stadio sarà pronto.
Complessivamente il finanziamento totale potrebbe arrivare a toccare i 200 milioni di euro: 95 arrivano dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza mentre altri 55 dal Ministero dell'Interno, e tutto il quartiere di Campo di Marte vivrà una seconda giovinezza grazie alle nuove soluzioni urbanistiche.
Quando inizieranno i lavori la Fiorentina dove andrà a giocare? Il Mapei Stadium potrebbe essere una soluzione grazie ad i treni ad alta velocità e gli ampi parcheggi, Modena invece non sembra essere in cima alle preferenze. Un'altra ipotesi presa in considerazione è quella di rimanere al Franchi anche con i lavori con un pubblico ridotto, stringendo i denti per 30 mesi.
Redazione VN
Nuovo Franchi: arrivano le prime risposte, ma i dubbi rimangono tanti
Domande e riposte. Ecco ulteriori dettagli sul nuovo Franchi e Campo di Marte tra parcheggio, tram e agibilità
Il Comune di Firenze ha pubblicato le risposte alle tante domande poste dai circa 300 cittadini intervenuti al Mandela Forum lo scorso 19 novembre. Il Corriere Fiorentino si è soffermato su vari aspetti sottolineati dai dubbi dei residenti. Andando per ordine: l'obiettivo è inaugurare il tram a Campo di Marte lo stesso anno del nuovo stadio, cioè nel 2026. E il parcheggio? Sarà costruita una nuova zona che potrà essere usata gratuitamente dai residenti durante i giorni normali, mentre durante le partite dovrà essere divisa con i tifosi. Ultimo tema fondamentale è stato lo stadio stesso e la sua agibilità durante i lavori. Le opzioni rimangono due, sottolinea il Comune di Firenze, ma la decisione spetterà a Commisso.
Redazione VN
Nardella sullo stadio: "Il nuovo Franchi sarà lo stadio più green d'Italia."
Le novità spiegate dal sindaco
Il sindaco di Firenze Dario Nardella ha parlato a Rtv38, durante l'evento dell'inaugurazione dell'anno giudiziario 2023. Ecco le sue parole riguardo alla situazione stadio:
"Dopo la conferenza dei servizi abbiamo potuto mettere a punto il progetto dello stadio. Soprattutto sul tetto, che sarà un unico grande impianto fotovoltaico. Abbiamo trovato grazie alla sovraintendenza, le soluzioni per creare dei pannelli solari di colori diversi. Sarà lo stadio più green d'Italia. Questi pannelli alimenteranno tutti i consumi dello stadio, e forniranno tutta l'energia anche per le attività circostanti allo stadio stesso. E potremmo illuminare anche tutta l'area di Campo di Marte. Spero di vedere presto Commisso, anche perchè stiamo rivedendo tutti i dettagli sulla concessione dello stadio".
Redazione VN
Franchi, convenzione Comune-Fiorentina: per ora breve, ma si punta la Juventus
Nardella scioglie ogni dubbio sulla copertura del Franchi e intanto studia il rinnovo della convenzione Comune-Fiorentina
Il Corriere Fiorentino fa il punto sulla situazione che riguarda i lavori di innovazioni dello Stadio Artemio Franchi di Firenze. Il sindaco Nardella ha tolto i dubbi sulla copertura, che renderà l'impianto uno dei più green d'Italia. Le novità riguardano la convenzione tra Comune e Fiorentina. Infatti, i tempi dell'accordo saranno brevi, proprio per far partire i lavori. La convenzione attuale scade nel a giugno 2023, quindi è possibile che ci sia già un accordo per il rinnovo fino al 2024, con sguardo al 2025. L'obiettivo però è ottenere un maxi contratto (50 anni?), imitando la situazione che riguarda la Juventus. La convenzione tra il Comune di Torino e il club bianconero per lo Stadium e di 99 anni.
Redazione VN
I punti irrisolti di Commisso per il nuovo Franchi: si attende un nuovo incontro
Il Comune ha sistemato gli ultimi dettagli per il nuovo Franchi. Adesso tocca a Commisso e alla Fiorentina risolvere i dubbi rimanenti
Il Corriere Fiorentino continua con il suo punto sul nuovo stadio Franchi. Il Comune ha chiarito gli ultimi dubbi, con i lavori che dovrebbero partire alla fine del 2023, con due anni di cantieri per arrivare, come vorrebbero i tifosi, all'inaugurazione il giorno del centenario viola. I punti irrisolti, sottolinea il quotidiano, riguardano Commisso e la Fiorentina. La squadra resta o trasloca durante i lavori? Sarà interessata a gestire l'area commerciale del nuovo Campo di Marte magari investendoci? Non arrivano risposte da parte del Club e per questo motivo si attende a breve un nuovo incontro la Nardella e il Patron viola per sistemare i dettagli di queste questioni.
Redazione VN
Lavori al Franchi: si allungano i tempi. Intanto i residenti protestano
Gara per i lavori al Franchi, i tempi si allungano. Intanto i residenti protestano contro il centro commerciale e la tranvia
La Nazione si sofferma sul piano del nuovo Franchi e sui tempi dedicati ai lavori. I tempi sarebbero scaduti se il Comune per dare più tempo per una più larga partecipazione non avesse posticipato la scadenza al 14 febbraio. Adesso altre aziende avranno la possibilità di candidarsi alla gara. L'augurio del Comune è che la gara riscontri molto interesse, così da non allungare troppo i tempi per i lavori. Da segnalare la protesta dei residenti di Campo di Marte verso il possibile centro commerciale che potrebbe sorgere al posto dei conosciuti giardini e sulla possibilità di vedere la tranvia nel quartiere.
Redazione VN
Ass. Del Re: "Progetto Franchi selezionato per un motivo green"
La carta vincente dello studio Arup è stata il parco pubblico
"Ci teniamo a ribadire che la scelta di ristrutturare e fare il restyling dello stadio Artemio Franchi va nella scelta del consumo di suolo zero perché se avessimo deciso di farlo altrove, il consumo di suolo sarebbe stato notevole. Qua invece non lo è, ed avremo una nuova area a verde pubblico dove ora ci sono i parcheggi e dei campini che non sono accessibili". Lo ha detto l'assessore all'Urbanistica del Comune di Firenze, Cecilia Del Re, a margine dell'inaugurazione a Firenze di un nuovo negozio Enel X. Il progetto che ha vinto il concorso internazionale per la ristrutturazione dello stadio 'Franchi' e per la riqualificazione del quartiere di Campo di Marte, riporta l'agenzia di stampa Italpress, "è il progetto che maggiormente puntava sulla sostenibilità sia per la copertura dello stadio con gli impianti fotovoltaici che per il recupero dell'acqua piovana, che per la realizzazione di un parco perché sarà un parco pubblico".
Redazione VN
Stoccata del Min. Giorgetti: "I fondi PNRR per il Franchi aiutano l'economia?"
Così il leghista
Il Ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti è intervenuto in un'intervista al Corriere della Sera dove ha tirato in ballo anche il progetto del nuovo Franchi:
Durante il primo anno (di Pnrr, ndr) siamo stati investiti dalle conseguenze della guerra in Ucraina forse ha senso rivedere la scadenza del 2026 almeno di un anno. Progetti? Andate a vedere i progetti finanziati dai comuni italiani con i soldi del Pnrr e chiedetevi se possono aiutare l'economia e crescere. Nel fondo complementare c'è anche uno stadio (riferimento al Franchi, ndr)
Redazione VN
Nuovo Franchi, il parterre resta scoperto? Il governo dice no alla tettoia
Le ultime sul progetto
Arrivano aggiornamenti sul progetto di rifacimento dello Stadio Franchi direttamente dalle colonne di Repubblica Firenze. E sono notizie non particolarmente piacevoli per gli habitué del parterre di tribuna. Il Ministero della Cultura, infatti, ha frenato sulla copertura che avrebbe dovuto rivestire il parterre. Una copertura, quella della pensilina progettata da Pierluigi Nervi, che così come previsto dall'ammodernamento non va bene. Perché quell'elemento specifico, come spiegato nei mesi scorsi, «non dovrà avere alcuna modifica sostanziale, né tanto meno essere coperta da struttura mobile/retrattile» Il progetto originario ideato da Arup prevedeva la realizzazione di un'estensione retraibile che fosse un prolungamento della copertura già esistente della Tribuna. La modifica, secondo il Mic, va ad impattare negativamente sul vincolo paesaggistico. Dal Comune, però, arrivano rassicurazioni: questa frenata non inciderà sulla data d'inizio e fine dei lavori e i tecnici sono già al lavoro per trovare soluzioni alternative.
Redazione VN
Nardella: "Incontro molto positivo con ACF". I temi trattati
Le parole del primo cittadino dopo l'incontro odierno
Dario Nardella, sindaco di Firenze, ha commentato l'incontro odierno con i vertici della Fiorentina:
"Abbiamo avuto un incontro molto positivo. Ho visto Rocco Commisso in grande forma. Abbiamo parlato molto dei progetti futuri per i prossimi anni che ci vedranno collaborare insieme con sempre più intensità. Andiamo avanti sul progetto dello stadio con l'obiettivo di non perdere neanche un giorno. C'è stata piena sintonia. Sono molto contento. Abbiamo anche avuto occasione di confrontarci con il sindaco di Bagno a Ripoli per quanto riguarda il Viola Park e l'utilizzo del centro. È stato un incontro estremamente proficuo".
Redazione VN
Trasloco Fiorentina, il cerchio si restringe a due opzioni. E il commerciale?
Anni di lavori al Franchi, con la Fiorentina che avrà bisogno di una nuova casa
Il Corriere dello Sport torna sull'esito degli ultimi incontri tra Comune e Fiorentina sul tema nuovo stadio: Palazzo Vecchio è vicino a trovare un accordo com i viola su dove traslocherà la squadra per circa due anni. Restano in ballo due ipotesi: o lo stadio Castellani di Empoli o la ristrutturazione del campo sportivo della Scuola marescialli e brigadieri di Firenze, a pochi passi dall'aeroporto. Rimane però da sciogliere il nodo legato agli investimenti che Commisso potrebbe decidere di fare sull'area commerciale destinata a sorgere nei pressi del nuovo Franchi. In questo caso la partita resta tutta da giocare.
Redazione VN
VN – Pierguidi: "Firenze avrà un grande stadio. Icomos? Non mi interessa"
Le parole del presidente del calcio storico Michele Pierguidi
Michele Pierguidi; presidente del calcio storico e del quartiere 2 di Firenze, parla della situazione stadio. Queste le sue parole:
Sull'incontro tra comune e Fiorentina: "Quando ci si parla è sempre una buna cosa. Poi da quello che mi hanno riferito l'incontro è anche andato bene.L'importante è che Firenze avrà uno stadio bello, coperto e in grado di ospitare grandi eventi. Delle dichiarazioni degli entine sento troppe e non mi interessano. Il sindaco è stato bravissimo a farsi dare i fondi del PNRR. Lo stadio è stato dichiarato un monumento. Quindi è stato giusto far restaurare lo stadio. Quei soldi li non potevano andare nella sanità o nella scuola. Credo che il sindaco abbia fatto un gran servizio alla città"
Giovanni Zecchi
Icomos non ci sta: "Nuovo Franchi? Una lapide sull'opera di Nervi"
Icomos: "Se il nuovo Franchi sarà modificato come previsto dal progetto Arup verrà posta « una lapide sull'opera di Pier Luigi Nervi"
Icomos (International Council on Monuments and Sites), ente consultivo dell'Unesco non ci sta. Questo è quello che scrive Repubblica per quanto riguarda il nuovo Franchi. Possibili altri intoppi per Nardella, che comunque ha tranquillizzato tutti.L'ente sottolinea l'assenza di storici dell'architettura e boccia completamente il progetto Arup:
Se il nuovo Franchi sarà modificato come previsto dal progetto Arup verrà posta « una lapide sull'opera di Pier Luigi Nervi e sul suo significato per Firenze e per l'architettura nazionale » . Per cui « onorevole ministro Sangiuliano, confidiamo in un suo intervento, sollecitando una revisione radicale del parere della Soprintendenza per il Pnrr in sede di conferenza dei servizi, che si concluderà il 16 febbraio
Redazione VN
Nardella: "2023-2024 al Franchi, poi troveremo una soluzione. Commisso sereno"
Dario Nardella, sindaco di Firenze, è intervenuto a Lady Radio. Tra i vari temi ha affrontato anche quello dello stadio Franchi:
I fondi destinati allo stadio non potevano essere destinati ad altri settori. Per quelli ci sono altri fondi. Noi abbiamo usato il fondo per il bene culturali. Tutti discutono dello stadio, sono 50 anni. Io ho deciso allora di investire su quella struttura. Abbiamo usati i fondi dei monumenti per un monumenti. Il Franchi sarà uno stadio moderno, grande e aperto a tutti. Ogni volta leggiamo notizie di blocco del progetto. Non conta nulla, noi stiamo correndo veloci. Siamo ormai oltre il punto di non ritorno. UNESCO? Sa già tutto dal 2021. Nessuno non si è mai lamentato. Abbiamo un esperto per quanto riguarda il progetto e ha fatto un lavoro di analisi egregio. Noi siamo tranquillissimi. Dove giocherà la Fiorentina? L'incontro con Commisso è stato molto positivo. Abbiamo parlato anche del futuro. Lui è molto motivato. Il nostro obiettivo è quello di consentire di finire il campionato 23-24 al Franchi. Anche se inizieremo i lavori da quest'anno. Dal 24-25 al 25-26 i lavori saranno più importanti e insieme stiamo decidendo una soluzione utile con la Fiorentina. Io sono al fianco di Commisso. Giocare fuori consente di finire i lavori in tempi rapidi. Stadio dei Carabinieri? Complicato. L'incontro? Un bel clima, sono contento. Posso dire che i rapporti tra ACF e Comune non sono mai stati negativi. Io sempre lavorato per l'interesse comune. Secondo me stanno capendo che stiamo facendo sul serio, mentre prima le mie sembravano parole al vento. Abbiamo trovato credibilità agli occhi di Commisso. Lo vedo molto coinvolto, anche parlando del Viola Park. Tra poco la Fiorentina avrà il centro sportivo più bello del paese e uno degli stadi più belli d'Europa. Tribuna parterre? L'estensione della copertura non va bene. Dobbiamo trovare un'altra soluzione. Area commerciale? Ci sono tanti soggetti che ci stanno contattando. Il parco sarà chiamato "Davide Astori". Faremo un centro commerciale, cioè una piccola serie di negozi. Braga? Da tifoso la Fiorentina è una delle poche società impegnate su tre fronti. Non ha una grande rosa quindi giocare tre competizioni non è facile. Non do un giudizio negativo. Siamo in semifinale di Coppa Italia con ottime chance di andare in finale. Braga è una sfida difficile, con una squadra davvero ostica. I nostri giocatori hanno bisogno di essere stimolati e fiducia.
Redazione VN
Incontro Nardella-Commisso: Franchi ok, attesa per il parcheggio
Incontro Commisso-Nardella. Entra nel vivo la costruzione del nuovo Franchi. Limati anche alcuni dettagli del Viola Park
La Nazione fa il punto sull'incontro avvenuto ieri a Palazzo Vecchio tra Rocco Commisso, Joe Barone e Nardella. Il sindaco di Firenze ha rassicurato il patron viola sull'andamento del processo burocratico per il nuovo Franchi, ribadendo le tappe che porteranno al nuovo impianto. Nessuna puntualizzazione sulla zona commerciale al di fuori del Franchi, ma arrivano altre rassicurazione anche sul Viola Park. Infatti, sarà predisposto un parcheggio di 200 posti, in attesa di quello da 360, con tanto di linea di Autolinee toscane dedicata. Insomma, i rapporti Fiorentina-Comune stanno entrando nel vivo.
Redazione VN
Sgarbi tuona: "Rivedere il progetto sul Franchi. Chiamerò Soprintendente"
Le parole del sottosegretario alla cultura Vittorio Sgarbi
Su La Repubblica, le parole del sottosegretario alla cultura Vittorio Sgarbi, il quale è sceso in campo a favore delle riflessioni di Icomos sul restyling dell'opera di Nervi. «Ho visto l'appello di Icomos, ne ero a conoscenza. Mi confronterò col ministro Sangiuliano. E chiamerò la soprintendente Ranaldi per pregarla di riprendere in mano la pratica del progetto Franchi. Parlerò anche col sindaco Nardella. Non voglio fare guerre. Certamente evitare l'abbattimento del capolavoro di Nervi è stata idea più intelligente di quella di Sala con San Siro a Milano. Ma il documento di Icomos contiene riflessioni che approvo e che credo possano portare i progettisti a fare delle revisioni entro i limiti del possibile». Per l'Icomos, ente consultivo dell'Unesco, andare avanti col disegno vincitore del concorso internazionale firmato dallo studio Arup e dall'architetto Cupelloni sarebbe come mettere «una lapide» sul capolavoro nerviano, che in pratica «sparirebbe» anche senza essere abbattuto. Sgarbi invoca una trattativa sul progetto chiedendo un summit: « Ricordiamoci che se non troviamo una linea conciliante e di dialogo potremmo trovarci in difficoltà con la famiglia Nervi, con cui entrerò in contatto e delle cui preoccupazioni mi ha informato Gianni Letta: hanno dalla loro l'arma del diritto d'autore sulla struttura, potrebbero trascinarci in una causa. Sono convinto che il progetto possa essere migliorato secondo le suggestioni dell'Icomos, vediamo se c'è spazio per un'interlocuzione». E nel frattempo anche l'associazione Nervi Project, presieduta dal nipote di Nervi, «concorda con Icomos nel denunciare il pesante impatto che il progetto vincitore del bando avrà sulla struttura originaria di Nervi, contraddicendo l'annunciata volontà di preservarne i valori originari. Confidiamo nell'intervento del ministro per evitare che l'opera diventi irriconoscibile »
Redazione VN
Nervi, parla il nipote: "Intervenga il ministro. Salviamo il Franchi!"
Nervi, il nipote: "Salviamo il Franchi. Concordiamo con Icomos nel denunciare il pesante impatto del progetto vincitore"
L'associazione Nervi Project, presieduta dal nipote di Nervi, si è unita alla critica dell'ICOMOS sulla stadio Franchi. Ecco il pensiero riportato da Repubblica:
Concordiamo con Icomos nel denunciare il pesante impatto che il progetto vincitore del bando avrà sulla struttura originaria di Nervi, contraddicendo l'annunciata volontà di preservarne i valori originari. Confidiamo nell'intervento del ministro per evitare che l'opera diventi irriconoscibile
Redazione VN
Non c'è pace per il Franchi: "Si pensa solo al profitto. Va bene così com'è"
Altre polemiche sul Franchi: "Il quartiere, soprattutto per la parte commerciale, non ne ha bisogno. Lo stadio meritava maggior manutenzione in questi anni"
Il nuovo Franchi ha portato a varie proteste. Dopo le parole del Sindaco Nardella, le critiche dell'ICOMOS e lo sfogo di Sgarbi, ecco che altri enti hanno parlato contro il nuovo impianto. Italia Nostra, associazione di salvaguardia dei beni culturali per cui il progetto Campo di Marte ha sottolineato la sua disapprovazione, così come Sinistra Progetto Comune:
un'operazione all'insegna del profitto. Il quartiere, soprattutto per la parte commerciale, non ne ha bisogno. Lo stadio meritava maggior manutenzione in questi anni. Il Franchi è uno stadio e un monumento: deve esser funzionale e può esserlo tutelando il progetto originale, magari spendendo pure meno
Redazione VN
Nardella: "Sgarbi può dire ciò che vuole, ma l'alternativa sarebbe l'abbandono"
Nardella risponde a Sgarbi: "l'alternativa, se dovessimo perdere i soldi, ma questo non avverrà, sarebbe quella di abbandonare questo monumento, e penso che nessuno lo voglia, Sgarbi per primo"
Dario Nardella, sindaco di Firenze, ha risposto alle parole dure di Vittorio Sgarbi sul nuovo progetto dello stadio Franchi. Ecco le sue parole riportate da Italpress:
Nessuna preoccupazione. Sgarbi con cui ho un ottimo rapporto ovviamente è libero di esprimere il suo punto di vista, noi ci atteniamo alle procedure e alle regole. Ci sono dei finanziamenti stanziati, voglio anche ricordare che il progetto è stato approvato nella Conferenza dei servizi su progetto di fattibilità tecnica ed economica e si sono espressi tutte le realtà istituzionali pubbliche compreso il ministero della Cultura e la sovraintendenza. I pareri espressi nella Conferenza dei servizi sul progetto definitivo inoltre non possono differenziarsi dal progetto di fattibilità tecnico-economica, e l'incontro di presentazione con tutti i soggetti invitati ad esprimersi sul progetto definitivo è stato verbalizzato ed il verbale è stato notificato. Il ministero della Cultura e la sovraintendenza non hanno manifestato pareri diversi da quelli che sono stati espressi sul progetto di fattibilità, sono stati richiesti alcuni particolari, ed è stato richiesto anche di modificare alcuni aspetti tecnici, e su questo abbiamo trovato l'accordo. Quindi c'è un percorso ormai avviato e condiviso da tutte le autorità con risorse stanziate che altrimenti andrebbero perse. Noi siamo assolutamente tranquilli e siamo ovviamente disponibili a confrontarci con il ministro ed il sottosegretario alla Cultura perché se nell'ambito di queste regole stabilite si possono applicare delle migliorie, senza perdere soldi, e senza perdere tempo, noi non siamo contrari pero' come detto abbiamo tutto verbalizzato e ci sono i pareri favorevoli di tutti i soggetti coinvolti, il ministro della Cultura per primo. Credo che il governo dovrebbe fare di questo progetto un esempio ed un modello, e lo stesso Sgarbi lo ha detto osservando che il modello di intervento sullo stadio di Firenze è migliore di altri progetti di altre città, quindi da questo punto di vista prendo le parole positive che il sottosegretario ha espresso sulla soluzione di Firenze perché noi in questo modo non solo preserviamo il patrimonio storico-artistico rappresentato dal monumento nazionale ma lo rendiamo funzionale. Anche perché l'alternativa, se dovessimo perdere i soldi, ma questo non avverrà, sarebbe quella di abbandonare questo monumento, e penso che nessuno lo voglia, Sgarbi per primo
Redazione VN
Fiorentina, senti Corsi: "Ospitare ACF al Castellani sarebbe un onore"
Corsi: "Forse i viola non avranno mai bisogno di una società come l'Empoli, ma noi siamo pronti a dialogare per qualsiasi cosa"
Fabrizio Corsi, presidente dell'Empoli ha rilasciato un'intervista al Tirreno. Tra i tanti temi ha affrontato anche quello del Franchi e della possibilità di vedere i viola al Castellani:
I rapporti con la Fiorentina sono ottimi. Siamo sereni. Forse i viola non avranno mai bisogno di una società come l'Empoli, ma noi siamo pronti a dialogare per qualsiasi cosa. Castellani? Saremmo onorati ad ospitare la Fiorentina. Ovviamente questo tipo di impegno deve essere concordato con l'amministrazione comunale, che magari potrà dire qualcosa rispetto all'organizzazione delle gare. Probabilmente è un impegno più per loro che per noi. Per quel che ci riguarda bisognerebbe avere un'attenzione particolare al campo da gioco, ma non mi sembra un problema
Redazione VN
Campo di Marte, c'è il via libera alla "ZTL Viola": le novità
La nota ufficiale del Comune
Di seguito quanto si legge sul portale del Comune di Firenze in merito alle novità sulla ZTL Viola, provvedimento che interessa l'area di Campo di Marte e dello stadio Artemio Franchi:
"Il Consiglio del Quartiere 2 Campo di Marte ha approvato all'unanimità l'ordine del giorno, presentato dal capo gruppo del Partito Democratico Gabriele Sandrelli, che chiede che sia applicato nel più breve tempo possibile il provvedimento di "ZTL Viola" che pertanto si inibisca la circolazione nell'area compresa all'interno del perimetro delle strade comprese tra viale De Amicis angolo via D'Annunzio, da un lato; viale Ojetti; viale Righi; viale Volta e viale dei Mille, angolo via Pacinotti, in occasione di manifestazioni sportive ed eventi.
Il Consiglio del Quartiere 2 chiede che all'interno dell'area individuata sia consentita la circolazione ai soli residenti e alle eccezioni garantite, favorendo altresì la sosta ai residenti, compatibilmente con le recenti disposizioni di ordine pubblico. Inoltre si chiede che per l'accesso alla "ZTL Viola" vengano installate porte telematiche da attivarsi nelle tre ore antecedenti all'orario delle partite e degli altri eventi che si tengono nella zona di Campo di Marte e che, in attesa della realizzazione della tramvia, venga studiata la possibilità di accedere a tale ZTL favorendo il mezzo pubblico tramite un piano di attivazione degli spazi destinati a parcheggio "scambiatore" (v.le Europa, p.zza Alberti, Beccaria, Parterre) e di individuarne dei nuovi, anche provvisori, prevedendo per i parcheggi attrezzati tariffe agevolate comprendenti il trasferimento di bus andata/ritorno. Infine la richiesta è che sia favorita, nel complesso, la viabilità pedonale e ciclabile per raggiungere lo stadio Artemio Franchi. Soddisfazione è stata espressa dal presidente del Quartiere 2 Michele Pierguidi per l'approvazione, all'unanimità, di un ordine del giorno su un tema molto caro ai residenti del Campo di Marte".
Redazione VN
Renzi: "Firenze, soldi pubblici meglio sugli aeroporti che sugli stadi"
L'attacco alla città da parte del politico durante un'interrogazione
Il leader di Italia viva, Matteo Renzi, interroga in Senato il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, sugli orientamenti del governo Meloni sull'aeroporto di Peretola; durante il confronto, ecco una stilettata contro l'amministrazione comunale di Firenze:
"Lo dico anche prendendo le distanze da alcune realtà della mia città, ma forse è più utile investire soldi pubblici su aeroporti e infrastrutture che non sugli stadi di calcio". Il rimando immediato è proprio al progetto di riqualificazione dello stadio della Fiorentina. "Se Firenze non cresce, Pisa è finita, su questo non credo che qui tutti siano d'accordo, apprezzo molto che abbiate cambiato idea sullo sblocca-Italia, anzi dopo averlo contestato sia sulle trivelle che sugli aeroporti siete in prima linea per applicarne i principi, mi auguro, e anche per prorogarne le norme. Sul Pnrr staremo a vedere".
Redazione VN
Nardella: "Tante parole inutili, avanti su stadio e al Governo chiedo coerenza"
La dichiarazione del sindaco
Il sindaco di Firenze Dario Nardella ha voluto rilasciare una dichiarazione dopo le parole di Matteo Renzi, leader di Italia Viva, che ha attaccato la destinazione dei fondi pubblici al restyling del Franchi:
"Io sono felicissimo che dopo tanti anni di discussioni inconcludenti siamo riusciti a trovare una soluzione concreta per realizzare anche questa nuova infrastruttura, il nuovo stadio, nell'interesse dei cittadini e dei tifosi. Andiamo avanti, Firenze cresce con l'aeroporto e lo stadio, e ci aspettiamo che il governo sia coerente con i suoi impegni".
Redazione VN
Restyling Franchi, arriva il via libera anche da Roma. Arup può procedere
Da Roma parere positivo, si può procedere con le osservazioni. Limati alcuni dettagli di "pulizia" all'esterno del nuovo Franchi
Per il restyling del Franchi si va avanti. La soprintendenza speciale per il Pnrr nella giornata di giovedì ha dato il suo parere ai fini della conferenza dei servizi e adesso i progettisti di Arup partiranno con le osservazioni per chiudere la pratica. Come scrive La Nazione, da Roma era stata richiesta una relazione firmata dalla soprintendente fiorentina Antonella Ranaldi, dal quale è emerso "parere favorevole con prescrizioni e condizioni che riguardano soprattutto il controllo delle operazioni di restauro delle strutture progettate da Pier Luigi Nervi". La tutela del monumento e del paesaggio è il cardine dell'azione delle soprintendenze. "Il ministero ha dettato le linee guida per il concorso. Nell'ultima fase si è lavorato sulle migliorie del progetto definitivo, soprattutto sul tema del fotovoltaico e si è liberato l'intero circuito intorno allo stadio per esaltare le travature di sostegno liberate da box e volumi più recenti risalenti ai mondiali '90" spiega Ranaldi.
Via dunque il cemento aggiuntivo e scongiurata la demolizione delle curve. Quello relativo al Franchi - si legge - è un lavoro di "pulizia e coerenza", una sfida tra "conservare e rinnovare" che dovrà impegnare amministratori e architetti, controllori e controllati, in quanto il riuso, il risparmio di suolo saranno e sono elementi chiave dell'urbanistica del presente e, sempre di più, del futuro. Un importante elemento sarà anche quello relativo alla colorazione dei pannelli solari, che i progettisti condivideranno proprio con la soprintendenza. C'è poi il tema della recinzione di sicurezza per le partite, che si intenderebbe far sparire del tutto, o quasi, nei giorni in cui non ci sono eventi al Franchi. Palazzo Vecchio si prende ancora qualche giorno di tempo per accogliere altre eventuale osservazione, ma i pareri sono arrivati quasi tutti.
Redazione VN
Franchi, dalla Soprintendenza ok al restyling: "Sfida tra rinnovare e conservare"
L'ok della Soprintendenza al restyling del Franchi dopo la conferenza dei servizi
La gara per il restyling dello stadio Franchi non è andata deserta, anzi sono pervenute più offerte, e alla conferenza dei servizi per il maxi cantiere è arrivato anche il parere positivo della soprintendenza. Una doppia notizia positiva per Palazzo Vecchio - scrive il Corriere Fiorentino - per la gara da 150 milioni che partirà entro fino anno e terminerà nel 2026 non perdere il finanziamento che arriva dai fondi del Pnrr.
Le richieste di partecipazione, che saranno sottoposte al vaglio del Comune per vedere se rispettano i requisiti richiesti, sia il sì della soprintendenza, aprono nuove prospettive. La Soprintendenza ha detto "sì" al recupero delle strutture vincolate del Franchi come la tettoia-pensilina della tribuna centrale. Il ministero inoltre ha dettato le linee guida sulle migliorie del progetto definitivo per il tema del fotovoltaico e altro: scongiurata la demolizione, si può coprire gli spalti in un lavoro di "pulizia e coerenza ma anche una sfida tra conservare e rinnovare".
Redazione VN
Ministro Sangiuliano: "Restyling Franchi è di competenza tecnica, non politica"
La precisazione del ministro alla cultura
Su La Nazione troviamo alcune precisazioni del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano relativamente al restyling dello stadio Artemio Franchi di Firenze. "Il tema della riqualificazione dello stadio è di esclusiva competenza tecnica e su di esso non vi è mai stata alcuna valutazione politica". Il ministro spiega di non doversi pronunciare sulle relazioni delle soprintendenze con le quali non sono intercorse conversazioni. "La relazione della soprintendente Ranaldi è stata condivisa non da me ma dalla soprintendente speciale Pnrr di Roma che, giovedì scorso, ha reso il parere (vincolante) ai fini della conferenza di servizi decisoria" spiega.
"Il parere finale è della soprintendenza speciale per il Pnrr diretta da Luigi La Rocca – dice Sangiuliano – Alla soprintendenza fiorentina è riconducibile solo il parere istruttorio di mercoledì sulla base del quale il soprintendente Pnrr ha chiuso l'iter autorizzatorio senza alcun mio intervento". Il ministro ribadisce che "si tratta di procedimenti che coinvolgono solo gli uffici periferici dell'amministrazione dei beni culturali quando si tratta di autorizzare interventi su beni culturali e/o su beni paesaggistici. Su cui il ministro non ha competenza a pronunciarsi, in omaggio alla distinzione tra indirizzo politico e attività amministrativa".
Redazione VN
Nardella: "Sul Franchi avanti speditamente. Fatti di Braga? Vedrò il sindaco"
Dario Nardella sul restyling del Franchi e sui fatti di Braga
Presente in Palazzo Vecchio per un evento, il sindaco di Firenze, Dario Nardella, ha parlato anche dello stadio Artemio Franchi e dei fatti di Braga. Queste le sue parole riportate dall'agenzia di stampa Italpress:
"Sulla stadio, che è un progetto strategico della nostra città, io faccio parlare gli atti e i fatti. E i fatti sono che il Ministero della Cultura e i suoi uffici tecnici si sono espressi in modo positivo. Accogliamo senza trionfalismi, ma con positività questa autorizzazione perché stiamo conseguendo tutti pareri positivi da parte di tutti i soggetti preposti. Si va avanti speditamente. Non permetteremo mai di lasciare abbandonato lo stadio Franchi come successo con lo stadio Flaminio a Roma. Lo stadio Franchi deve essere non solo tutelato come monumento, ma anche vissuto come stadio moderno.
I fatti di Braga? La prossima settimana vedrò il sindaco di Braga a Barcellona, gli chiederò cos'è successo. Alla base c'è un rapporto di amicizia tra le due città e comunità. Questo caso è spiacevole, speriamo che le autorità locali trovino i responsabili di quanto accaduto.
Redazione VN
Nardella: "Abbiamo parlato con Abodi del Franchi. Nelle prossime settimane..."
Le parole del Sindaco Nardella dopo l'incontro con il Ministro Abodi
Il sindaco di Firenze Dario Nardella ha parlato dopo l'incontro di oggi con il Ministro dello Sport Andrea Abodi. Ecco le sue parole.
"Firenze quest'anno ospiterà diversi eventi sportivi importanti e con il Ministro abbiamo parlato di questi. Poi, insieme, abbiamo parlato del nuovo Artemio Franchi e devo dire che il Ministro Abodi sa bene di cosa stiamo parlando. Ci siamo dati appuntamento nelle prossime settimane con lo Studio Arup per illustrargli il progetto nel dettaglio. Ha apprezzato molto il nostro lavoro".
Redazione VN
Nuovo Campo di Marte tra stadio, tramvia e non solo: l'approfondimento in Consiglio comunale
La nota del Comune di Firenze
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Un quartiere riqualificato con uno stadio rinnovato, un sistema di trasporto moderno ed efficiente come la tramvia, un grande parcheggio scambiatore, aree verdi, un nuovo spazio sportivo-culturale e sociale per tutta la città e la più grande comunità energetica di Firenze: è il nuovo Campo di Marte previsto dal Masterplan, che è stato oggetto di un approfondimento in Consiglio comunale, con gli interventi dell'assessora all'Urbanistica Cecilia Del Re, dell'assessore alla Mobilità Stefano Giorgetti e del presidente del Quartiere 2 Michele Pierguidi.
"Grazie al nuovo stadio Artemio Franchi nascerà la più grande comunità energetica di Firenze - ha detto l'assessora all'Urbanistica Cecilia Del Re in accordo con il sindaco Dario Nardella -: il progetto vincitore infatti punta molto sugli aspetti ambientali e sarà capace di trasformare uno stadio attualmente energivoro in uno stadio che invece produrrà energia consentendo di realizzare, grazie alle superfici della copertura fotovoltaica, una comunità energetica che fornirà energia pulita a oltre mille abitazioni dell'area di Campo di Marte. Il nuovo stadio - hanno proseguito - quindi non solo sarà auto-sostenibile perché non necessiterà del ricorso ad energia da combustibili fossili, ma addirittura sarà proprio la superficie grazie alla quale il Comune di Firenze realizzerà poi una comunità energetica".
L'assessore Giorgetti si è concentrato in particolare sulla tramvia. L'assessore ha ricordato il tracciato della linea Libertà-Campo di Marte-Rovezzano che rappresenta la prosecuzione della linea Libertà-Bagno a Ripoli sottolineando che al termine dei lavori il saldo dei posti auto sarà positivo come pure quello delle alberature. "Grazie alla riorganizzazione della viabilità legate al passaggio del tram e al parcheggio scambiatore a Rovezzano gli stalli a disposizione saranno circa 140 in più rispetto alla situazione attuale anche se distribuiti diversamente, senza contare i posteggi sotto lo stadio e il centro direzionale e il grande parcheggio multipiano da 2.500-3.000 posti previsto nell'area ferroviaria".
"Siamo contenti che si crei un parcheggio da tremila posti nella zona ferroviaria di Campo d'Arrigo che risolverà il problema nella zona. I giardini Niccolò Galli non verranno toccati ma diventeranno ancora più belli. Avremo più verde sopra i campini gestiti dall'Aics e i campini della Fiorentina. Sopra l'asfalto ci saranno strutture utili al Quartiere in mezzo ad un parco pubblico. Il verde aumenterà e non diminuirà", ha detto il presidente Pierguidi.
Redazione VN
Campo di Marte, i residenti lasciano il Consiglio: "Non ci hanno fatto parlare!"
La maggioranza nega tutto, sottolineando come ci sia stata più volte la possibilità di intervenire.
Il Corriere Fiorentino si sofferma su ciò che è successo ieri durante il Consiglio Comunale a tema Campo di Marte. La maggioranza si è incontrata con l'opposizione e il comitato dei residenti per parlare del futuro dello stadio Franchi e di tutto il quartiere. La seduta però non è stata conclusa nei migliori dei modi, con la maggioranza accusata di non dare spazio ai cittadini presenti che, all'ennesimo rinvio di parola, hanno deciso si abbandonare l'aula con l'opposizione. La maggioranza nega tutto, sottolineando come ci sia stata più volte la possibilità di intervenire.
Redazione VN
Nuovo Franchi: possibile inaugurazione in una data storica
Il nuovo Franchi potrebbe essere inaugurato nel giorno del centenario della Fiorentina
Nel concentrarsi sullo stadio Franchi candidato ad ospitare gli Europei 2032, il Corriere Fiorentino ripercorre le tappe del restyling dell'impianto di Campo di Marte. I lavori partiranno entro la fine di quest'anno e dovranno completarsi entro il 2026: l'idea del Comune, della Fiorentina e soprattutto dei tifosi viola è inaugurarlo sabato 29 agosto 2026, nel giorno del centenario della Fiorentina. Per riuscirci, si va a avanti a tappe forzate: il prossimo obiettivo è approvare il progetto definitivo, con delibera di giunta comunale già entro marzo o al massimo entro il 15 aprile, in maniera tale da procedere con l'aggiudicazione della gara per i lavori entro il 30 giugno.
Redazione VN
Fiorentina e stadio Franchi, convenzione per un altro anno. Ma nel 2024...
Il club viola deve decidere cosa fare quando l'impianto di viale Fanti sarà un cantiere
Il presidente viola Rocco Commisso è tornato negli States ma ovviamente resterà in contatto non solo con il mondo-Fiorentina ma anche con l'amministrazione comunale di Firenze. Il tema stadio, del resto, è caldissimo e le prossime mosse devono essere programmate in sinergia con il Comune. Intanto il Corriere Fiorentino scrive che la convenzione per poter utilizzare il Franchi è stata rinnovata dal club gigliato per dodici mesi, quindi per la stagione 2023/2024. Resta da capire cosa e come la Fiorentina deciderà di organizzarsi nella successiva, quando l'impianto di viale Fanti sarà un vero e proprio cantiere: giocarvi a capienza ridotta o spostarsi da qualche altra parte?
Redazione VN
Campo di Marte, voto sulla riqualificazione. No dei comitati
Oggi il Consiglio comunale di Firenze vota il Piano Operativo Comunale (POC)
In votazione oggi in Consiglio Comunale a Firenze il POC, il Piano Operativo Comunale, che contiene le linee di indirizzo di trasformazione urbanistica della città. Tra queste anche la riqualificazione complessiva dell'area di Campo di Marte, legata al restyling dello stadio Franchi, cui si oppongono alcuni comitati di residenti e commercianti, come il comitato "Vitabilità", che sabato scorso ha organizzato una nuova manifestazione di protesta, disseminando di palloncini colorati un'ampia area della zona.
"Lo abbiamo fatto per far capire alla gente che la parte oggetto di trasformazione è più grande si quanto si immagina: 15.000 metri quadri, di cui solo 5.000 destinati a parco, il resto negozi e un albergo da 18 metri di altezza" spiega Francesca Marrazza del comitato "Vitabilità": "Oggi il progetto sarà votato con il POC, ma non ci arrendiamo". Tra le ipotesi, anche quella di un referendum tra i cittadini. Lo scrive novaradio.info.
Redazione VN
Comitato Vitabilità sul Franchi: "Progetto disastroso! Solo speculazione"
Altre polemiche sul Franchi
Il futuro dello stadio Franchi continua a suscitare molte critiche. Questa volta tocca al Comitato Vitabilità, che ha commentato il tutto con Francesca Marrazza, su Tag24.it:
Abbiamo chiesto chiarimenti e ci è stato dato solo un rendering: volevamo misure però più certe e al consiglio comunale ci è stato impedito di parlare. L'amministrazione non ha intenzione di parlare e vuole portare in porto il progetto disastroso
Redazione VN
Nardella: "Franchi? Ci Siamo. Ultimo parere positivo ottenuto"
Dario Nardella sul Franchi
Il sindaco di Firenze, Dario Nardella, ha parlato al Pentasport degli ultimi aggiornamenti sul restyling del Franchi: Queste le sue parole:
"Abbiamo avuto anche l'ultimo parere positivo del Coni. Disco verde quindi per la fase finale della progettazione del Franchi. Ora dobbiamo chiudere le procedure di affidamento dei lavori. Lunedì darò anche degli aggiornamenti in più sulle gare nello stadio".
Redazione VN
On. Fossi: "La Fiorentina merita un nuovo Franchi all'altezza, avanti tutta"
C'è ottimismo e soddisfazione per la scelta del Comune di Firenze sull'impianto in cui gioca la squadra gigliata
Emiliano Fossi, deputato PD ed ex sindaco di Campi Bisenzio, ha parlato nel contesto del congresso regionale di Fiesole; ecco alcune delle sue parole, riportate da Italpress:
"Credo che la scelta della riqualificazione del Franchi sia una scelta importante. Partire dal capoluogo era fondamentale, il sindaco Nardella si è attivato e credo sia una cosa bella: verrà riqualificato un monumento che diventerà la nuova casa della Fiorentina che se lo merita. Finalmente sono arrivati un po' di risultati e guardiamo con ottimismo alla Conference: avanti tutta".
Redazione VN
Fossi: "Stiamo allestendo un Viola Club. E sullo stadio ecco come andò"
Le parole dell'ex sindaco di Campi ed attuale Segretario del PD Toscana
Il Segretario Regionale del PD Emiliano Fossi ha parlato ai microfoni del Pentasport di Radio Bruno. Sentite le sue parole.
"Stiamo allestendo il Viola Club Montecitorio. Abbiamo molte idee e vogliamo costruire progetti che valorizzino la storia del calcio a Firenze. Stadio? Quando ero Sindaco ho sempre dato disponibilità per Campi. Quando è stata scelta la ristrutturazione del Franchi comunque ho approvato da subito, perché è un patrimonio di tutti i fiorentini. Poi ci sono altri aspetti, come quello del PNRR, e lì la collaborazione sarà fondamentale".
Redazione VN
Pnrr e inaugurazione nel 2026: il piano per la nascita del nuovo Franchi
L'obiettivo per il Franchi che verrà
La Gazzetta dello Sport si sofferma sulla notizia del trasloco della Fiorentina, per due anni, dallo stadio Franchi:
Il cronoprogramma è certo, l'obiettivo idem. Iniziare il campionato 2026-27 nel "Nuovo Franchi", sapendo peraltro che ad agosto '26 ci saranno i festeggiamenti per il centenario della nascita della Fiorentina. Con il Pnrr poi non si scherza, quindi bisogna correre ed il prossimo sarà l'ultimo campionato giocato nel vecchio Franchi prima dell'arrivederci. Fino a qui tutto chiaro. Logico che i tifosi (poco felici e che vorrebbero essere coinvolti nella decisione sul dove giocare) adesso siano ansiosi di capire quale stadio per due anni ospiterà il proprio club. Curiosità che resterà inevasa ancora per qualche tempo
Redazione VN
Franchi, la Fiorentina quando decide? La Lega attende una risposta certa
I tempi per la risposta della Fiorentina
La Nazione si sofferma sui tempi che la Fiorentina ha a disposizione per la scelta dello stadio che sostituirà il Franchi per 2 stagioni. Il club viola ha a disposizione diversi mesi, visto che la Lega Calcio vorrà conoscere la nuova sede della Fiorentina (per la stagione 2024/2025) solo all'inizio del prossimo anno solare (gennaio), ma sono già iniziati i contatti per trovare una soluzione che possa rendere un po' meno complicata la vita dei tifosi.
Redazione VN
Fiorentina, due anni in trasferta: la Viola cerca la sua nuova casa
La Fiorentina cerca casa
La Nazione si sofferma sulla notizia del giorno, ovvero il trasloco della Fiorentina per due anni durante i lavori allo stadio Franchi. Tutto ufficializzato ieri dal sindaco Nardella, adesso bisogna vedere quali sono le possibilità del club viola. Tenuto conto della possibilità di utilizzare l'impianto della Scuola dei Marescialli e quindi rimanere a Firenze (ma la capienza sarà ovviamente molto bassa), sono al vaglio cinque (forse anche qualcuna in più) sedi. Si parte dallo stadio di Empoli, quello dei cugini azzurri, quello dove – in caso di accordo fra i club – sarebbe più facile prevedere una logistica tutto sommato non impossibile da digerire. Quindi la soluzione – come detto, già utilizzata – di Perugia. Meno comoda di Empoli, certo, ma comunque fattibile a livello organizzativo. Ed eccoci alle tre ipotesi di trasferimento sull'asse emiliana (Parma, Modena e Reggio Emilia), con due stadi dalla capienza all'altezza delle attuali esigenze e dei numeri di pubblico della Fiorentina come quelli di Parma e Reggio.
Redazione VN
Il calendario del nuovo Franchi: tutte le tappe salienti
Il calendario del nuovo Franchi
La Nazione evidenzia il calendario delle tappe fondamentali per la nascita del nuovo Franchi. Nel dettaglio, la tempistica per la realizzazione del nuovo stadio condizionerà così le stagioni della squadra viola. Campionato 2023/2024: inizierà e finirà a Firenze. Ma nella seconda parte (da gennaio a giugno 2024) con l'inizio della fase 'invasiva' dei lavori, sono previste inevitabili limitazioni. Quindi, Fiorentina lontana da casa nelle stagioni 2024/2025 e 2025/2026. Poi, l'idea sarebbe quella di inaugurare l'impianto per il centenario della Fiorentina.
Redazione VN
Pistoia-Perugia, il precedente in casa Fiorentina
Il precedente
La Nazione si sofferma sul precedente in casa Fiorentina quando, nella stagione 1989-1990, il club viola dovette cambiare stadio. Il Franchi venne modificato in vista del Mondiale in Italia del '90. Il club viola così decise di giocare le gare di campionato nello stadio della Pistoiese. Mentre per quanto riguarda la Coppa Uefa venne scelto lo stadio del Perugia.
Redazione CV
Mapei sì, ma solo per l'Europa. Campionato? Vari stadi, ma tanti limiti
Tanti impianti, ma tanti limiti
Il Castellani insomma non sembra il profilo ideale di stadio, anche perché il rapporto tra le tifoserie è teso. Per la Questura di Firenze insomma gestire una partita ogni domenica (via Zara è competente anche per Empoli) sarebbe durissima. Il Mapei Stadium di Reggio Emilia da questo punto di vista sarebbe l'ideale, ma con un problema oggettivo: se la Reggiana salirà in B, sarà lei a dividere lo stadio con il Sassuolo. E nessun altro. Il Mapei dunque sembra più spendibile come sede delle eventuali coppe europee viola che per il campionato. In Emilia ci sarebbe Parma, uno stadio che fino a poco tempa fa ospitava la serie A senza troppi problemi, ma per il momento i contatti non sono stati approfonditi. E lo stesso discorso vale per Modena. Da tener viva anche l'opzione Picco di La Spezia (sarà riqualificato nei prossimi mesi) anche se la capienza di 12 mila posti lascia perplessi i viola. Lo riporta il Corriere Fiorentino.
Redazione VN
Viola via dal Franchi, tifosi arrabbiati: "Speriamo in decisione condivisa"
La Fiorentina fuori casa per due anni? I tifosi non ci stanno e auspicano un maggiore coinvolgimento nei loro confronti
La notizia dello stop al Franchi per due campionati ufficializzata ieri dal sindaco Dario Nardella non ha colto di sorpresa la Fiorentina, che nelle ultime settimane si era già adoperata per trovare soluzioni ad hoc. Commisso e soci sono già al lavoro per capire quale sarà la nuova casa temporanea della Fiorentina per le prossime stagioni. Secondo Repubblica, l'ipotesi più percorribile è quella del Braglia di Modena: 20.000 spettatori di capienza, è di ristrutturazione recente e rappresenta una soluzione vicina. La società cerca un impianto che possa garantire l'ingresso almeno agli abbonati: bocciate così la candidatura di Empoli, Perugia e Grosseto, oltre alla scuola marescialli a Castello. Eventualmente, in caso di nuova qualificazione alle coppe europee i viola potrebbero giocare al Mapei Stadium di Reggio Emilia, off limits nei weekend per la convivenza di Sassuolo e Reggiana. La sede resta da scegliere, anche se è certo che i costi di gestione si alzeranno a dismisura.
Tifosi arrabbiati
La decisione del trasloco non è ovviamente piaciuta a molti tifosi. In questa stagione, il botteghino del Franchi aveva registrato un incremento importante, con medie di 30.000 spettatori a gara con picchi di 40.000 contro le big. Giocare "in trasferta" sempre, poi, significa spostare migliaia di persone ogni weekend per un aumento considerevole di costi. Il Viola Park potrà sicuramente dare una mano in questo senso, ma i sostenitori viola non ci stanno "Auspico che la decisione sia condivisa, perché saranno i tifosi a doversi organizzare per stare due anni in trasferta" sono le parole al quotidiano del presidente ATF Federico De Sinopoli.
Redazione VN
Fiorentina al Franchi fino maggio '24, ma ci saranno già i primi lavori
La Fiorentina continuerà a giocare al Franchi fino al 2024 (compreso), ma già alcuni lavori prenderanno il via prima
Era nell'aria, ora è realtà seppur ancora lontana nel tempo. La Fiorentina dovrà stare due stagioni lontana da casa e il dubbio su dove giocherà è più che mai lecito. Come scrive il Corriere Dello Sport, due anni sono due campionati: 2024/'25 e 2025/'26. Nella realtà i lavori inizieranno prima, già questa estate, ma da dicembre si cominceranno a scorgere le prime migliorie.
Metà e metà
Nei primi sei mesi del 2024, la Fiorentina resterà comunque nel suo stadio: la scelta è quella di scindere il cantiere dalle partite della squadra. Al di là della "caccia allo stadio" che sarà la casa temporanea dei viola, la squadra di Italiano potrà giocare ancora al Franchi per tutta la prossima stagione, mentre nei sei mesi da gennaio a maggio 2024 ci sarà capienza ridotta. I primi lavori riguarderanno la Curva Ferrovia, che diventerà inagibile.
Redazione VN
Chi ospita la Fiorentina? Almeno tre ipotesi per i viola in trasferta
La Fiorentina valuterà gli impianti fattibili per i due anni senza Franchi: si potrebbe scegliere uno per campionato e uno per coppe
È vero che la deadline è ancora molto lontana, ma nella testa di tutti (tifosi compresi) c'è una grande domanda: dove giocherà la Fiorentina nelle due stagioni lontano dal Franchi? La risposta, semplicemente, ancora non c'è. Per scegliere il nuovo impianto che ospiterà i viola si dovrà attingere da una lunga lista di stadi disponibili, che siano possibilmente non troppo distanti da Firenze e che abbiano un comfort da Serie A (oltre a una licenza UEFA).
Lunga lista
Secondo il Corriere Dello Sport, il favorito resta Reggio Emilia nonostante le criticità legate alla presenza di Sassuolo e Reggiana, ma rimangono fattibili anche Parma, La Spezia ed Empoli. Nessuno di questi ultimi ha però la possibilità di ospitare le coppe europee. L'altra opzione prevede uno stadio solo per le partite di campionato (Parma, La Spezia o Empoli) ed eventualmente uno per l'Europa. Le discussioni, in ogni caso, proseguiranno fino ai prossimi giorni e aumenteranno con il ritorno in città di Commisso.
Redazione VN
Fiorentina in trasferta: ecco la distanza degli stadi possibili
La Fiorentina dovrà giocare due campionati in trasferta.ecco le possibili soluzioni con chilometri e tempo di percorrenza per gli stadi presi in esame per ovviare alla mancanza del Franchi.
Ieri Dario Nardella ha ufficializzato che per ben due stagioni la Fiorentina dovrà giocare sempre in trasferta vista la ricostruzione del Franchi. Oltre alla squadra il problema investe soprattutto i tifosi che dovranno, se vorranno seguire la Fiorentina, sobbarcarsi tanti chilometri per ogni partita Vediamo insieme le possibili scelte della società per ovviare questo problema.
Iniziamo con gli stadi più probabili come scritto questa mattina da LaNazione riportando la distanza da Piazza della Libertà che abbiamo preso come punto idealmente centrale di Firenze e il tempo medio di percorrenza:
Empoli 32 km 39'
Perugia 149 km 1.50'
Modena 141 km 1.43'
Parma 190 km 2.15
Ci sono anche delle alternative toscane o limitrofe che al momento hanno meno possibilità di essere prese in considerazione
Pistoia 41 km 44'
Grosseto 152 km 2.05'
La Spezia 149 km 1.57'
In ogni caso, salvo due eccezioni (Empoli e Pistoia) i chilometri sono circa 300 tra andata e ritorno che moltiplicati per 19 partite fanno quasi 6000 km in un anno solo pe seguire la squadra. Non c'è che dire, un bel sacrificio anche economico.
Saverio Pestuggia
"Caso" Franchi, le Iene: "Ristrutturato coi soldi nostri"
Il servizio delle Iene sullo stadio Franchi
Nella serata di ieri il noto programma televisivo "Le Iene", ha trasmesso un servizio sullo stadio Franchi. Il tema principale? I soldi del Pnrr usati per ristrutturare l'impianto viola. Sì, perchè il programma si chiede come sia possibile che soldi pubblici vengano usati per scopo privato, quando c'era la possibilità di sfruttare investimenti proprio di Rocco Commisso? Le Iene ripercorrono tutte le tappe, dalla bocciatura del primo progetto proposto dal Presidente della Fiorentina, all'approvazione di quello che sarà il nuovo Franchi. A tale servizio ha partecipato anche la segretaria della fondazione "Pier Lugi Nervi" che sottolinea più volte come il nuovo progetto occulti le caratteristiche principali dello stadio Franchi: dalla tribuna alle scale elicoidali. C'è anche un intervento di Commisso, risaliente alla sua visita all'università di Economia di Firenze, dove ribadisce come in America sia molto più semplice intervenire sulle infrastrutture.
Redazione VN
Sgarbi: "Nuovo Franchi una scatola". Nardella replica: "Lo stadio sarà tutelato"
Sgarbi e Nardella sul tema stadio
Sempre all'interno del servizio delle Iene,Vittorio Sgarbi e il sindaco Dario Nardella intervengono sul tema stadio. Il primo si sofferma sulla storia di Nervi e spiega tutte le critiche al nuovo progetto: "Nervi era un architetto che ha rappresentato la capacità di indicare una tensione delle forme attraverso il cemento armato. Adesso Nevi non è un cognome, ma una tecnica. Franchi? Il problema è che il nuovo intervento copre e occulta le forme conclamate. Mantenendo la struttura, ma allargandola e coprendola non vedi le opere di Nervi. Diventerebbe una scatola. Adesso i figli di Nervi rivendicano che questi elementi rimangano ben visibili. Il tribunale chiamato in causa può agire attraverso il diritto d'autore". Il sindaco Dario Nardella replica così a Sgarbi e a chi critica l'uso dei soldi del Pnrr: "Il Franchi è un bene pubblico, monumento nazionale. Questo è l'unico stadio in Italia con queste caratteristiche. I soldi pubblici come sarebbero serviti in ogni caso. Commisso? Poteva benissimo farlo lo stadio, certo. Il Franchi verrà tutelato"
Redazione VN
Cercasi stadio: dal Mapei, al Picco passando per Empoli. Tutti i pro e contro
Tutte le soluzione per il trasloco della Fiorentina
DOVE GIOCARE?
La Fiorentina cerca un nuovo stadio per almeno due anni. Le dichiarazioni del sindaco Nardella hanno scatenato il panico nei tifosi e non solo. Dove giocherà la Fiorentina? Tanti stadi nominati, tutti con i loro pro e i loro contro. Andiamo a vedere le caratteristiche di tutti gli impianti che potrebbero ospitare la Fiorentina
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Giovanni Zecchi
Cercasi stadio: dal Mapei, al Picco passando per Empoli. Tutti i pro e contro
CASTELLANI
Il primo stadio ad essere valutato è stato quello di Empoli. Lo stadio "Carlo Castellani" è stato inaugurato nel 1965 ed ha una capienza di 16.284 posti. Questo rappresenta uno dei primi limiti. Una capienza così ridotta andrebbe a danneggiare la Fiorentina, per gli introiti e per i suoi tifosi. Inoltre il rapporto con l'Empoli non è dei migliori e i problemi di ordine pubblico, come sottolineato dalla sindaca Barnini, non sono da sottovalutare. Il pro, ovviamente, è la distanza. 32 i km che dividono il Franchi dal Castellani.
Giovanni Zecchi
Cercasi stadio: dal Mapei, al Picco passando per Empoli. Tutti i pro e contro
PARMA O MODENA
Due gli stadi più osservati dalla Fiorentina, oltre al Castellani. Il primo è il "Tardini" di Parma (190 km), mentre l'altra soluzione porterebbe la Viola a Modena, al "Braglia" (141 km). Il primo, inaugurato nel 1924 e ristrutturato nel 1993, ha una capienza di 22.352 posti. Lo stadio del Parma ha ospitato la Serie A per molti anni, ma avrebbe bisogno di qualche intervento di modernizzazione. Mentre il "Braglia", inaugurato nel 1838 e ristrutturato nel 2003, ha una capienza di 21.151 posti. Le tifoserie sarebbero anche in buoni rapporti, ma lo stadio è in centro città e dal punto di vista logistico sarebbe davvero complicato da raggiungere.
Giovanni Zecchi
Cercasi stadio: dal Mapei, al Picco passando per Empoli. Tutti i pro e contro
MAPEI O PICCO
Il Mapei Stadium (184 km), per quanto riguarda l'Europa, è una certezza. Inaugurato nel 1995 e ristrutturato nel 2015, con una capienza di 21.525 posti, rappresenta l'unico impianto a norma per possibili competizioni europee. Perchè non giocare anche il campionato? Discorso semplice. In caso di passaggio in Serie B della Reggiana lo stadio verrebbe diviso tra loro e il Sassuolo.C'è anche l'ipotesi dello stadio "Alberto Picco" di La Spezia (149km). Inaugurato nel 1919, a breve riceverà dei lavori di modernizzazione. La capienza però, 12.ooo posti, è troppo ristretta per una tifoseria come quella della Fiorentina.
Giovanni Zecchi
Cercasi stadio: dal Mapei, al Picco passando per Empoli. Tutti i pro e contro
PERUGIA
Infine rimane viva la pista che ripercorrerebbe il passato della Fiorentina e cioè Perugia. Al "Curi" la Fiorentina tornerebbe dopo la stagione 1989-1990. Inaugurato nel 1975, la capienza è buona con 23.625 posti. La struttura è piuttosto vecchia, ma la piazza sarebbe conosciuta e la distanza sarebbe minore rispetto alle altre (149 km)
Giovanni Zecchi
Nardella: "Rapporti con la Fiorentina eccellenti non c'è motivo di preoccuparsi"
Le dichiarazioni del sindaco sullo stadio
Dario Nardella ha parlato del tema stadio, e della possibile destinazione viola per 2 anni. Queste le sue parole anche sui rapporti con la Fiorentina:
"I rapporti con la Fiorentina sono eccellenti, mai stati così buoni. Ci siamo visti molte volte, abbiamo aperto il tavolo tecnico. Prenderemo le decisioni più opportuno per questa fase complessa, ma entusiasmante che ci porterà ad avere uno stadio nuovo. Non ci sono motivi di ansia o preoccupazione, stiamo lavorando bene e con grande spirito di collaborazione. Per l'interesse della città e della squadra"
Redazione VN
Giani: "Fiorentina fuori dalla Toscana? Non ammissibile. La mia soluzione"
Eugenio Giani sul tema stadio
Eugenio Giani, il presidente della Regione Toscana, ha parlato a Lady Radio su tema Franchi. Ecco le sue parole:
Non possiamo arrivare alla situazione del 1990 quando la Fiorentina andava a giocare a Perugia. Non sarebbe ammissibile non giocare in Toscana. La soluzione di Empoli è sicuramente da perseguire, ma a Firenze c'è un secondo stadio, in corso di completamento, quello della 'Scuola dei Carabinieri' di Castello, da 7mila posti. L'impianto è al centro delle reti di trasporto, come treni e autostrade. Ci sarebbero da costruire delle tribune provvisorie per avere più spettatori, mentre le dimensioni del campo non preoccupano perché anche quello di La Spezia è più piccolo del dovuto
Redazione VN
Fiorentina via dal Franchi, la preoccupazione dei commercianti: "Incassi giù"
Dai pub alle paninoteche, dalle pizzerie ai bar: allarme per i " due anni senza calcio e senza concerti"
La Fiorentina sarà costretta a lasciare lo stadio Franchi per due stagioni. Ad essere arrabbiati e preoccupati non sono solo i tifosi, ma anche i commercianti di Campo di Marte. "Da uno a dieci sono arrabbiata undici. Lo stadio aperto e la Fiorentina a Firenze significano lavoro e oggi giorno il lavoro significa sopravvivere". Dice a Repubblica Firenze Sofia Federighi, titolare della rosticceria Le Delizie del Palato in Piazza Nobili all'angolo con Via Marconi. "Abbiamo superato gli anni della pandemia speriamo di passare velocemente anche questi due anni di lavoro", dice Danilo Conti, proprietario della storica gelateria Conti all'angolo tra Viale dei Mille e Viale Fanti. Ivo Pieroni dipendente della paninoteca "L'esclusiva di Francesco", aperta due anni fa, dall'altro lato della strada inizia a conteggiare le perdite derivate dall'assenza di Fiorentina: "Quando ci sono le partite in casa noi facciamo il 60- 70% dell'intero incasso del fine settimana. Con l'Europa poi ci siamo abituati bene e anche durante la settimana alziamo i nostri ricavi. Senza i match diventi un negozio normale, sopravviveremo e speriamo che l'iter sia veloce. Capisco però che non si potevafare altrimenti e sono convinto che con lo stadio nuovo le cose miglioreranno sensibilmente".
Redazione VN
Franchi, tifosi preoccupati e arrabbiati. E c'è chi propone le Cascine
Fiorentina costretta a lasciare il Franchi per due stagioni
Dove giocherà la Fiorentina quando lo stadio Franchi sarà inagibile per via dei lavori? E' il tema caldo di discussione fra i tifosi. Alcuni sono stati interpellati da Repubblica Firenze presso lo storico Bar Marisa." Purtroppo noi cittadini paghiamo le scelte dei politici, se avessero fatto fare lo stadio a Commisso a quest'ora sarebbe finito", "L'Udinese e l'Atalanta hanno giocato con il cantiere aperto, noi invece non si può", "Mi piacerebbe l'idea di Modena, stadio carino e accogliente" sono alcune delle opinioni. I fiorentini più intransigenti si sono messi invece a scandagliare le alternative cittadine: "Andiamo alle Cascine come per i concerti", "A Novoli c'è spazio", "Al polo scientifico c'è già un campo".
Redazione VN
Viola a Sassuolo, ma solo nelle coppe. Si fa avanti l'opzione Braglia
Il club di Commisso cerca una soluzione
La Nazione fa il punto su quali potrebbero essere le opzioni possibili per il trasloco della Fiorentina nel biennio 2024-2026. Quella più vicina, cioè Empoli perde quota dopo le dichiarazione della sindaca. Le altre 2 opzioni allora sono entrambe emiliane. La prima è Sassuolo, che però non è praticabile in campionato a causa della presenza già della Reggiana. L'ultima alternativa, e quella più fattibile è Modena, allo stadio Braglia. L'impianto Mapei comunque potrebbe essere la soluzione per le gare interne in Europa, in caso di partecipazione.
Redazione VN
Stella: "Imperativo giocare a Firenze, si lavori a soluzione stadio Castello"
Marco Stella sulla questione stadio
"Non è neanche pensabile che la Fiorentina giochi le sue partite casalinghe per oltre due anni fuori dalla Toscana, in Emilia, in Umbria o in Liguria come si legge in queste ore sulla stampa. Le gare vanno disputate a Firenze o comunque nelle vicinanze dell'area metropolitana. Le soluzioni non mancano, e gli enti locali devono fare ogni sforzo possibile per trovare rapidamente la sede sostituiva del 'Franchi'. Giocare fuori da Firenze significherebbe, per la Fiorentina, giocare di fatto sempre fuori casa, e privare i tifosi della possibilità di assistere alle partite".
Redazione VN
Nuovo Franchi: due novità nel progetto. Ecco le anticipazioni
Novità sul futuro dello stadio Franchi
Il progetto definitivo nel suo complesso sarà presentato, a completamento delle verifiche, dal sindaco Dario Nardella e dai progettisti Arup. Intanto vediamo due anticipazioni. Riguardano le nuove aree lounge (di fronte alla Maratona) che si sviluppano per circa 250 metri, che non c'erano nel progetto preliminare: spazi per poter rispondere ai diversi bisogni delle differenti categorie di tifosi, con servizio ristorante e ogni tipo di comfort, utilizzabili anche nei giorni in cui non ci sono eventi. Ci sono poi i due mezzi anfiteatri coperti: le aree ricavate dietro le nuove tribune di Fiesole e Ferrovia sugli spalti delle curve, che potranno diventare spazi polifunzionali per spettacoli, concerti e mostre (possono ospitare fino a mille persone), il perno della filosofia dello stadio da vivere tutti i giorni e tutto l'anno, non solo grazie ai tifosi, ma coinvolgendo tutti i cittadini. Lo riporta La Nazione
Redazione VN
Trasloco Viola, Fiorentina e Comune già d'accordo: il canone sarà ridotto
Fiorentina e Comune già d'accordo sul Franchi
La Nazione riporta dei dettagli sul futuro della Fiorentina lontano dal Franchi. Nonostante le varie polemiche, il Comune e il club Viola erano già d'accordo su questo trasloco. Quindi non sembrerebbe esserci nulla di improvviso o improvvisato. Inoltre, la convenzione attuale fra Comune e Fiorentina per la gestione dello stadio, in scadenza a giugno, contiene già la previsione di un canone ridotto per l'utilizzo del Franchi durante i lavori. Qualora la Fiorentina restituisca i campini (il prezzo complessivo è di 550 mila euro a semestre) subentrerà un canone ridotto per i primi 5 mesi del 2024 in cui non saranno disponibili curva Ferrovia (settore di gran lunga meno remunerativo) e campini, ma sarà garantito l'utilizzo dei parcheggi interrati sotto la curva Ferrovia. La Repubblica aggiunge che starà poi alle parti mettersi d'accordo sul concetto di stadio di proprietà, una volta terminati i lavori: una concessione sul modello Juventus tra i 4 e i 5 milioni l'anno e una corsia preferenziale per Commisso sulla gestione delle aree commerciali potrebbero essere le chiavi. E nel frattempo? Condizione necessaria: qualsiasi sarà la destinazione per il trasloco, sarà scelto uno stadio comodo sul fronte sicurezza, con tifoseria di casa non ostile.
Redazione VN
Franchi, la Fiorentina riflette e cerca una destinazione. Poi la convenzione
Riflessioni in corso in casa Fiorentina
Riflessioni sul Franchi. L'individuazione e soprattutto la scelta di un altro stadio in cui giocare le partite dal 2024 al 2026 invece è esclusiva prerogativa della Fiorentina. Il club viola sta ancora facendo le sue valutazioni, anche in attesa di capire quanto, il sacrificio economico-sportivo del trasloco, potrà pesare sulla partita della convenzione a lungo termine. Quella che, sul modello Juventus, permetterebbe ai viola di gestire uno stadio nuovo di zecca, anche se non di proprietà. Lo sottolinea il Corriere Fiorentino
Redazione VN
Il Braglia tra gli stadi papabili? Ecco cos'abbiamo saputo da Modena
Le ultime da Modena, una delle piazze disponibili per il trasloco temporaneo della Fiorentina
Lo stadio Alberto Braglia, casa del Modena, è tra quelli indicati o almeno idonei per ospitare la Fiorentina durante il periodo di restyling del Franchi, dal 2024 al 2026: traslocare in un'altra regione sarebbe scomodo, ma date le ritrosie da Empoli e le difficoltà presentate da altre soluzioni a livello regionale, l'ipotesi non è del tutto campata per aria. Solo che, secondo quanto raccolto dalla nostra redazione, a Modena, e al Modena, non sono pervenute al momento richieste di alcun tipo da parte della Fiorentina. E' probabile che il club aspetti il rientro in città di Rocco Commisso, che dovrebbe essere fissato tra circa un mese.
Filippo Caroli
Fiorentina alla scuola marescialli? Arriva la risposta sul tema stadio
Le impressioni raccolte
Il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani propose come soluzione sul tema stadio, la scuola marescialli a Castello. Adesso Firenzepost ha intervistato Pietro Oresta, comandante della Scuola dal 6 marzo 2023, subentrando al generale Maurizio Stefanizzi. Ecco le sue impressioni avute dalla testata sul tema stadio:
"Come primo punto. L'idea di Castello dovrà essere finanziata. Ma la domanda è, da chi? Si può pensare subito a Palazzo Vecchio. Però è dura che lo faccia lo stato. Hanno già speso diversi soldi nella realizzazione della scuola, con le tribolazioni passate legate ad appalti, inchieste, sospensioni dei lavori. Da escludere l'opzione della Fiorentina. Il presidente Commisso ha già dichiarato che non metterà soldi, in qualsiasi progetto dove lui non abbia il controllo. E sarebbe impossibile, ovviamente, affidare a lui, soggetto privato, un pezzo della Scuola dei carabinieri. Il progetto, del resto, dovrebbe prevedere tante cose: oltre al collaudo del campo dove far rimbalzare un pallone da serie A, inoltre la capienza andrebbe aumentata, e non di poco. Bisognerebbe passare dai 5mila attuali a una cifra intorno ai 15mila. E poi servirebbero un grande parcheggio e ingressi che non siano quelli della Scuola Marescialli".
Redazione VN
Stadio della Fiorentina, la provocazione: "Perché non a Prato?"
Soluzioni particolari proposte alla Fiorentina?
La Fiorentina sta cercando una nuova casa per 2 anni. E stanno arrivando idee da molte parti. L'ultima delle quali porta a Prato. Dall'Arno al Bisenzio? Da Manfredo Fanti al Lungobisenzio? Francesco Cappelli, coordinatore di Forza Italia Prato, lancia la provocazione:
"Ricordo che alcuni anni fa Commisso, che è un grande imprenditore, disse di impiegare ogni giorno quasi un'ora per andare e per tornare dal lavoro negli States. Lo disse, se non erro, quando si parlava dell'opzione Campi Bisenzio. Perché non spostare la Fiorentina esule dal suo Franchi a Prato? Un'amministrazione sveglia e sul pezzo avrebbe già dovuto proporre questa soluzione. Certo, qui non ci sono tribune sospese o scale elicoidali ma la scelta di spostarsi nello stadio di Prato potrebbe offrire numerosi vantaggi per entrambe le squadre: da una parte, la Fiorentina potrebbe continuare a giocare le sue partite in Toscana, vicino casa, permettendo ai propri tifosi di seguirli da vicino, mentre dall'altra il Prato avrebbe l'opportunità di ospitare una squadra di prestigio come la Fiorentina, che potrebbe attirare al Lungobisenzio un pubblico sicuramente più vasto di quanto non accada oggi. Inoltre, la presenza della Fiorentina a Prato potrebbe rappresentare un'occasione per ristrutturare completamente lo stadio, creando un impianto all'avanguardia e moderno, in grado di ospitare squadre di livello nazionale e internazionale. Capisco che per i fiorentini possa essere un'onta venire in pellegrinaggio a 'Praho' ma così facendo prenderemmo due piccioni con una fava: uno stadio nuovo, e una nuova casa per una squadra che ha una grande storia come la Fiorentina. E poi, diciamolo, sine ira et studio, Commisso è stato bistrattato a Firenze, accogliamolo a Prato"
Redazione VN
Marchini sullo stadio: "Persa una grande occasione. Franchi così è un ibrido"
"Nessuno aveva pronosticato un esilio così lungo... E' una soluzione complicatissima"
Il commento del giornalista de La Nazione, Giampaolo Marchini, intervenuto in collegamento telefonico ai microfoni del Pentasport sul nuovo Franchi:
La Fiorentina è molto silenziosa e credo che Commisso sia molto irritato per la questione stadio. Giocare due anni lontano da Firenze non può farlo felice. Nessuno aveva pronosticato un esilio così lungo... E' una soluzione complicatissima. Secondo me è stata persa una grande occasione. Sarebbe stato meglio assecondare la volontà di Commisso di costruire lo stadio, con tutti i paletti necessari. Così è stato partorito un ibrido. Il Franchi viene sì ristrutturato, ma al punto di perdere la sua vera identità. Se deve essere un vero monumento nazionale lo deve essere fino in fondo. Io avrei preferito che coi soldi del Pnrr si consolidasse la struttura del Franchi, preservando la sua integrità e lasciando costruire al Presidente un altro stadio come nuova casa della Fiorentina.
Redazione VN
FOTO – Nardella-Commisso, contatto: Rocco cicerone a casa sua
I due attori principali della vicenda stadio e delle questioni burocratiche relative alla Fiorentina insieme e sorridenti a New York
Era logico attendersi un contatto tra il sindaco di Firenze, Dario Nardella, e il presidente della Fiorentina, Rocco Commisso, entrambi a New York in questi giorni: dopo una partita dei Nets vista assieme a Joseph, il primo cittadino toscano è stato accompagnato da Rocco in un tour del campus della Columbia University, frequentata proprio dal patron viola che la sostiene ogni anno con le sue risorse. Sicuramente i due avranno parlato in maniera informale anche della reazione di Firenze all'annuncio del trasloco per il restyling del Franchi.
Dario Nardella
Una bellissima visita del Campus della Columbia University accompagnato da Rocco Commisso, uno dei più importanti sostenitori di questa università.
(https://pbs.twimg.com/media/FsFYN7RXsAAfIZF?format=jpg&name=small)
Redazione VN
Il consigliere regionale: "Fiorentina fuori dalla provincia? Sarebbe un peccato"
Le parole di Andrea Vannucci
Il consigliere della regione Toscana Andrea Vannucci ha parlato ai microfoni di A pranzo con Il Pentasport dove ha detto la sua sulla necessità che la Fiorentina giochi lontano dal Franchi durante i lavori di rifacimento dello stadio:
A volte la nostra città mette la pancia davanti alla ragione. Non sarebbe così clamoroso che la Fiorentina andasse a giocare fuori dalla Toscana. Era possibile fare un cantiere in stile Dacia Arena, però si sarebbero dilatati i tempi. Io credo che comunque vada trovata una soluzione all'interno della città metropolitana, altrimenti significherebbe disperdere un patrimonio. Empoli, per esempio, ha la stazione piuttosto vicina alla stadio. Chiaro che deve esserci grande rispetto per il territorio. Credo anche sia necessario anche parlare con la tifoseria organizzata.
Redazione VN
Sindacato Carabinieri: "Favorevoli a Fiorentina alla scuola Marescialli, ma..."
Ipotesi scuola Marescialli per la Fiorentina durante i lavori al Franchi?
Dove giocherà la Fiorentina nelle stagioni 24/25 e 25/26? Nelle ultime settimane si sono fatte tante ipotesi, anche se ancora non c'è un impianto che sembra essere destinato a ospitare i viale. L'ultima, rilanciata dal governatore Giani, è quella di far giocare la Fiorentina nell'impianto della scuola Marescialli. La Nazione ha intervistato Gianluca Pittoni, segretario generale provinciale del sindacato Carabinieri: "Come sindacato non abbiamo nulla in contrario al fatto che la Fiorentina giochi nell'impianto della scuola Marescialli.
Il tutto però deve passare dall'Arma, quindi sarebbe opportuno che il governatore Giani o il sindaco parlino con i vertici, perché sono loro che devono trovare un accordo. Come sindacato - continua - c'è apertura, naturalmente a patto che anche per i Carabinieri ci sia un ritorno, come può essere quello di un nuovo impianto. Servirebbe un progetto, perché l'impianto è in rifacimento, e lo stadio sarà esterno alla scuola Marescialli. Come tempi forse siamo un po' stretti, anche se sicuramente avere un nuovo impianto sarebbe un'opportunità per tutti. In questo momento lo stadio ha una capienza di circa 5mila posti, troppo pochi per ospitare la Fiorentina".
Redazione VN
Franchi, rischia di saltare tutto? UE chiede ulteriori indagini a Palazzo Chigi
Nuovo Franchi, e ora che succede? Serve indagine sull'utilizzo dei fondi del PNRR
Da Palazzo Chigi arriva una nota a proposito dei fondi necessari per il restyling del Franchi: "A seguito degli incontri del Ministro per gli Affari europei, del Sud, delle politiche di coesione e Pnrr, Raffaele Fitto, e il Commissario europeo per l'Economia, Paolo Gentiloni, e con la task force PNRR della Commissione Ue, è stato concordato di prolungare di un mese la fase di assesment per consentire ai servizi della Commissione di completare le attività tecniche di campionamento e verifica, proseguendo la proficua discussione che ha già consentito di valutare positivamente la maggior parte dei target fissati per il 31 dicembre 2022.
In particolare, sono oggetto di ulteriore approfondimento alcune misure che erano state approvate dal precedente Governo. Tra queste i Piani Urbani Integrati, approvati il 22 aprile 2022, per i quali la Commissione ha contestato l'ammissibilità degli interventi relativi al "Bosco dello Sport" di Venezia e allo "Stadio Artemio Franchi" di Firenze. Il Governo fornirà ulteriori elementi a sostegno dell'ammissibilità di tutti questi interventi, in particolare quelli previsti nei Piani Urbani Integrati di Venezia e Firenze. Il Governo continuerà a lavorare in modo costruttivo con la Commissione Europea pRedazione VNer garantire il positivo completamento delle attività di valutazione".
Redazione VN
Indagine UE sui fondi per il Franchi: "Riguarda solo parte del finanziamento"
La nota di Palazzo Vecchio
Dopo la nota di Palazzo Chigi riguardo gli approfondimenti chiesti dall'UE sui fondi del PNRR che riguardano anche il Franchi, arriva la risposta di Palazzo Vecchio:
Il sindaco Nardella si è appena sentito col ministro Fitto, con il sindaco di Venezia Brugnaro e con il presidente dell'Anci Decaro, in merito alle considerazioni della Commissione europea a cui fa riferimento la nota di Palazzo Chigi diramata oggi. C'è un impegno condiviso con il governo, con il Comune di Venezia e con Anci, determinato a fornire tutti i chiarimenti e le indicazioni tecniche, economiche e giuridiche per motivare la correttezza della procedura e l'ammissibilità del finanziamento. Con l'occasione si fa presente che le osservazioni della Commissione UE non riguardano la totalità del finanziamento (di circa 200 milioni complessivi) ma solo i 55 milioni del contributo relativo ai Piani Urbani Integrati. Siamo fiduciosi e certi della validità dell'intervento, come del resto è stato riscontrato in occasione delle verifiche precedenti, che hanno portato non solo ad assegnare il finanziamento ma anche a sottoscrivere un atto formale con il Ministero degli Interni per la quota parte di 55 milioni di euro.
Redazione VN
Nuovo Franchi sotto esame, ballano 71,5 milioni. E' una questione filosofica?
Il punto all'indomani del comunicato
La Commissione europea vuole vederci chiaro, balla più di un quarto del totale previsto dal PNRR. Si tratta di un contributo del Ministero dell'interno attraverso i piani urbani integrati. Tra questi, la Commissione ha deciso di approfondire il dossier dello stadio Franchi e del «Bosco dello sport» di Venezia per valutare l'ammissibilità del finanziamento e il governo ha ottenuto un mese in più per fornire chiarimenti.
Rincaro
"Il finanziamento per il rifacimento del Franchi", scrive il Corriere Fiorentino, "si divide in due tranche. Quella principale, da almeno 97 milioni, è certa e arriva dal Ministero della cultura. L'altra, da 55 milioni, dal Ministero dell'Interno attraverso i piani urbani integrati ed è quella della quale si parla. Va detto che un recente decreto ha aumentato entrambi i finanziamenti per adeguarli al rincaro delle materie prime, arrivando alla cifra finale di 200 milioni". Tradotto: se le cose andassero male le risorse perse potrebbero essere più di 55 milioni,qualcosa come 71,5. Uno scenario pessimistico che al momento nessuno, né da Palazzo Vecchio né dal Governo, sembra contemplare. In quel caso, verrebbero probabilmente presi provvedimenti di compensazione. Ma intanto c'è preoccupazione.
Filosofia
All'UE, si legge invece su La Nazione, risulta particolarmente indigesto vedere i fondi destinati alle periferie delle città metropolitane immessi in uno stadio. Potrebbe trattarsi di una questione filosofica, e qui non c'è verifica o elemento a sostegno che tenga.
Redazione VN
Uno stadio in caserma? L'impianto provvisorio e i problemi dei costi comunali
La Fiorentina in caserma?
Il Corriere Dello Sport fa il punto sulla questione stadio. La soluzione dello stadio provvisorio in stile Cagliari e Bologna sarebbe la migliore. L'unica alternativa a Firenze però è quella della Scuola Marescialli e Brigadieri "Felice Maritano" a Castello. Nome che rimbalza da anni, ma che porta con se diversi problemi. La scuola darebbe il via libera per essere il giardino di casa dei viola per 2 anni. In regione Eugenio Giani è uno dei sostenitori maggiori della proposta. Tutto dovrebbe essere fatto in simbiosi tra comune e arma dei Carabinieri. Il problema però sarebbero i costi. L'impianto attuale da 5000 posti non è catalogabile come stadio. E per renderlo tale servirebbero diversi lavori. E queste spese non se le accollerebbe la Fiorentina, ma probabilmente il comune. I problemi come le tempistiche, e la vicinanza alla pista del Vespucci rimarrebbero. La possibilità di perdere la Fiorentina a Firenze per 2 anni sembra concreta
Redazione VN
Caso stadio, Giorgetti: "Commisso perfetto. Questo show lascia l'amaro in bocca"
Così la firma de La Nazione
Angelo Giorgetti è intervenuto ai microfoni di Radio Bruno Firenze. Queste le sue parole sul tema stadio:
Sulla vicenda stadio Commisso è intoccabile perché si è esposto fin da subito. Penso che lui osservi che cosa accada, e lo show lascia l'amaro in bocca, troppe cose sono state date per scontate. A Bologna c'è un rapporto diverso fra Saputo e il Comune. A Firenze ci siamo incagliati su certe rigidità e i problemi adesso emergono. Quando c'è stata la possibilità di attingere ai soldi pubblici si è sottovalutato un aspetto: devi stare attento, perché sono risorse di tutti. Ora l'UE vuole capire che zona sia Campo di Marte. Io aggiungo che non era il momento che fosse fatto un annuncio del genere sullo stadio, vista la bella situazione sportiva che sta vivendo la Fiorentina
Redazione VN
Bardazzi: "Sullo stadio Nardella ha fatto all-in. Fermarsi ora è un suicidio"
Così la firma del Corriere Fiorentino
Leonardo Bardazzi interviene a Radio Bruno in riferimento al progetto dello Stadio Franchi e la richiesta dell'Unione Europea:
Le trasferte richiederebbero sacrifici importanti a tutti, in primis ai tifosi. Nardella si è giocato tutto su questo progetto. La richiesta dell'UE mi pare strana, si era già firmato tutto. Si va a riqualificare qualcosa che ha un profilo culturale, il Franchi è importante per tutto ciò che sappiamo. Poi nel progetto si parla anche della periferia urbana, e i 55 milioni riguardano quella parte lì. Abbiamo un iter burocratico alle spalle importantissimo. C'è da capire se Nardella abbia o meno un piano B sui 55 milioni. Fermarsi ora sarebbe un harakiri pazzesco
Redazione VN
Stadio, Giani approva: "Castello come Cagliari? Per me è sì, ecco perché"
Così i presidente di Regione
Eugenio Giani è intervenuto ad una conferenza della regione Toscana dove ha parlato anche dei progetti che riguardano la Fiorentina ai microfoni dei nostri inviati
Richiesta UE? Mi auguro che il progetto non sia a rischio. Il Franchi presenta peculiarità architettoniche uniche e ci mettiamo a disposizione come regione per darne testimonianza all'Unione Europea. Castello? Ho visto cosa è accaduto a Cagliari, ci sono le condizioni per costruire una struttura provvisoria di circa 20mila posti. Costerebbe meno che affittare uno stadio in un'altra città. Si è parlato del problema dei 110 metri di campo, ma anche la Spezia gioca con una deroga con un campo da 104 metri. Comunque, ci sono altri stadi in toscana che dorvanno essere presi in considerazione.
Paolo Poggianti
Fiorentina, perché non al Ridolfi? C'è un ostacolo
Fiorentina, perché non prendere in considerazione lo stadio Luigi Ridolfi di atletica leggera?
Tante le voci attorno alla Fiorentina per quanto riguarda la questione stadio, così come i problemi che stanno emergendo per dare il via al restyling del Franchi. Diversi i possibili luoghi presi in considerazione per andare a giocare altrove durante i lavori, anche se per il momento non c'è niente di concreto. Difficile pensare che la società viola possa andare a giocare le partite casalinghe lontano da Firenze. E con tutti i posti presi in considerazione, perché non lo stadio di atletica Luigi Ridolfi? Visto che è posto praticamente di fianco al Franchi.
Il problema
Ovviamente l'impianto avrebbe bisogno di un ampliamento della capienza, ma sarebbe in una posizione ideale, praticamente accanto al Franchi. Ed è proprio questo che ne limita e forse ne impedisce l'utilizzo temporaneo perché da quanto abbiamo raccolto l'area del Ridolfi e anche quelle limitrofe come quella del Centro Sportivo Astori saranno 'off limits' in quanto zona di cantiere. Il Comune di Firenze, proprietario dell'impianto, non si è voluto esporre in merito, ma cercheremo di capire se c'è una minima possibilità di utilizzare lo stadio di atletica.
Le caratteristiche dello stadio
Il Firenze Marathon Stadium "Luigi Ridolfi" è l'impianto sportivo di Firenze progettato per l'atletica leggera. Lo stadio fu costruito nel momento in cui in città non c'era più una vera e propria pista di atletica, dopo l'eliminazione nel 1990 dallo stesso Artemio Franchi. Intitolato alla memoria del dirigente sportivo fiorentino Luigi Ridolfi Vay da Verrazzano, nel 2001 ci fu l'inaugurazione che lo presentò come un impianto moderno e funzionale alle esigenze di utilizzo.
Al momento della realizzazione, lo stadio venne subito apprezzato dalle associazioni del quartiere, soprattutto per l'inserimento dell'opera nel verde del quartiere. Realizzato con una copertura in legno lamellare, tirantata da cavi in acciaio, in modo da ottenere una struttura più bassa rispetto agli alberi circostanti. Per il momento ha una capienza massima di 7.900 spettatori, ma con alcuni piccoli aggiustamenti potrebbe arrivare ad ottenere circa 10.000 posti. Inoltre, come già accennato precedentemente, si troverebbe proprio di fianco al Franchi, ovvero in una zona già organizzata per questi tipi di eventi sportivi.
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Matteo Bardelli
Renzi sbotta: "Mai parlato di soldi del PNRR per il Franchi"
Matteo Renzi sui soldi del PNRR e il Franchi
Matteo Renzi ha voluto chiarire la situazione riportata in mattinata da Il Fatto Quotidiano per quanto riguarda i soldi del PNRR e il restyling del Franchi. Queste le sue parole scritte attraverso il profilo Twitter:
"Oggi Il Fatto Quotidiano scrive che la riqualificazione dello stadio Franchi si farà coi soldi del PNRR "su spinta di Matteo Renzi". È falso, tanto per cambiare. Ho sempre detto che i soldi del PNRR devono andare alle case popolari e ai progetti sulle Cascine, non sullo stadio. Per me lo Stadio va rifatto coi soldi dei privati, non con le tasse dei contribuenti".
Redazione VN
Financial Times: "Franchi, la Commissione Europea contesta la ristrutturazione"
La nota del Financial Times
Anche il Financial Times dedica un articolo sullo stadio Franchi, soffermandosi sulla decisione della Commissione Europea di chiedere maggiori informazioni sull'uso di parte dei fondi del PNRR:
Il controverso piano italiano di destinare 55 milioni di euro di fondi UE alla ristrutturazione di uno stadio di calcio a Firenze è stato contestato dalla Commissione europea, evidenziando la lotta di Roma per trovare progetti adatti per il fondo di ripresa pandemica del blocco
Redazione VN
Nucciotti: "Partita dello stadio a Campi Bisenzio ancora aperta. Vi spiego"
Nucciotti riapre il discorso stadio della Fiorentina a Campi Bisenzio
Fiorentina a Campi, non è finita? Non per Riccardo Nucciotti, candidato sindaco con la sua lista civica alle prossime amministrative. Il politico ha scritto una nota in merito:
L'abbiamo scritto nel programma e lo diciamo con ancora più forza. Bisogna riprendere in mano seriamente la realizzazione dello stadio della Fiorentina a Campi Bisenzio. C'è un imprenditore, Rocco Commisso, che vuole investire e dare una nuova "casa" alla Fiorentina e lo vuole fare con i suoi soldi. L'area già individuata e di cui si è parlato in passato è quella più idonea per la crescita della società viola. A Campi arriverebbero investimenti lavoro e infrastrutture, come la tramvia con il tracciato Peretola-Osmannoro-Campi. Ritengo che si debba lavorare in sinergia con il sindaco della Città Metropolitana, Dario Nardella, e con il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, ciascuno per le proprie competenze. Non si può parlare, infatti, della grande Firenze e della Città Metropolitana senza tenere in considerazione che Campi Bisenzio ne fa parte, così come credo che il presidente Giani, che ama la nostra regione, possa non prendere in considerazione questa grande opportunità. Uno stadio di proprietà permetterebbe alla Fiorentina di crescere ancora dopo la realizzazione del Viola Park a Bagno a Ripoli. Una società sana che ha voglia di vincere deve avere uno stadio di proprietà. Perché non puntare sulla sua realizzazione a Campi Bisenzio? Naturalmente sarà necessario prendere contatto con la proprietà per capire se c'è ancora interesse nella realizzazione. Questa è un'occasione unica e molto importante per la crescita della nostra città. Quindi avanti senza indugi e senza ripensamenti nel proporlo. Per la città di Campi, per la Città Metropolitana di Firenze, per la Toscana e per la Fiorentina.
Redazione VN
Nardella: "Franchi, era meglio l'abbandono? Incontrerò l'Unione Europea"
Le parole di Nardella sullo stadio
Il sindaco di Firenze Dario Nardella è tornato a parlare del tema stadio e in particolare sul futuro del Franchi:
Siamo riusciti in pochissimo tempo ad ottenere ben 39 pareri positivi da altrettante autorità nella conferenza dei servizi. Abbiamo realizzato un concorso internazionale, tutto questo in un anno e mezzo. Vale la pena dire che lo stadio Franchi è un caso unico in Italia ed Europa. Non può essere paragonato ad altre situazioni se non al Flaminio di Roma, adesso vergognosamente abbandonato. L'alternativa qual era? Lasciarlo abbandonato a sé stesso? Come il Flaminio che porta anch'esso la firma dell'architetto Nervi. Sono stati spesi molti soldi pubblici per varie opere. Solo a Cortina 85 milioni per la pista da Bob e non si può per il Franchi? Lo stadio di Firenze ha tantissimi vincoli e nessun privato è intervenuto sul tema. Sul Franchi tutti parlano, ma nessuno ha mai portato una soluzione. Io l'ho trovata e l'Unione Europea deve riconoscerlo. Noi porteremo avanti la procedura senza problemi. Ricordo che l'importo che verrà controllato è solo una parte non il totale. Nei prossimi giorni incontreremo le varie parti interessate.
Redazione VN
Nardella/2: "Trasloco Fiorentina? Decide il club. Troveremo una soluzione"
Nardella sul trasloco della Fiorentina
Dopo aver parlato degli intoppi europei sui fondi per lo stadio Franchi, Dario Nardella ha risposto in merito al trasloco della Fiorentina:
Siamo in contatto con la Fiorentina per capire dove poter giocare in futuro. La scelta spetta alla società che avrà sempre il nostro appoggio. Nel rispetto delle regole. Siamo fiduciosi che troveremo una soluzione che soddisferà la stragrande maggioranza degli utenti, del resto si sta parlando del campionato 2024-25 e non del prossimo. Dobbiamo far presto, ma non si tratta di decidere domani mattina. Potete stare tranquilli.
Redazione VN
Casamonti: "Vi spiego il mio progetto. Franchi? Possibile giocare con i lavori"
Marco Casamonti, architetto della Fiorentina, è stato intervistato al Pentasport. Il primo progetto presentato da Commisso presenta la sua firma Ecco le sue parole:
Il nostro progetto prevedeva la demolizione delle due curve. La sovrintendenza ha deciso di non demolire ma farne altre al loro interno e quindi il progetto non è andato avanti. In questo modo c'era possibilità di giocare al Franchi anche durante i lavori con, ovviamente, una riduzione dei posti. Durata? Ormai non ha senso fare polemica. Ha vinto ARUP, le strategia e gli obiettivi sono finiti. Secondo me si può fare i lavori senza stare lontani dal Franchi. Guardate che è successo a Udine. Burocrazia? Abbiamo un patrimonio storico rilevante. In questo caso le curve vengono considerate fondamentali. In Italia la burocrazia è nota, ma non dipende dai pubblici o dai privati. Viola Park? Prima società che unisce giovani, prima squadra e femminile. Sarà un orgoglio per tutti i tifosi della Fiorentina. Bisogna ringraziare Rocco Commisso
Redazione VN
Altra idea: "Lo stadio della Fiorentina alle Cascine è possibile"
Emanuele Cocollini, vicepresidente del Consiglio Comunale di Firenze, ha dato un'idea su dove costruire il nuovo stadio della Fiorentina sul proprio profilo Twitter:
Presenterò un'osservazione al Piano Operativo Comunale per prevedere la realizzazione del nuovo stadio, di proprietà della Fiorentina, nell'area dell'ippodromo del Visarno alle Cascine. Con le notizie delle ultime ore sta diventando ormai chiaro a tutti come impiegare soldi pubblici per restaurare lo stadio Franchi sia una strada non percorribile
Redazione VN
Renzi: "Lo stadio deve essere pagato dalla Fiorentina, non dai cittadini"
"La Fiorentina, faccia il suo progetto buttando giù le curve e dando uno stadio degno di questo nome alla città, ma uno stadio pagato dalla Fiorentina, non dai cittadini"
Matteo Renzi, sul proprio profilo Facebook, è intervenuto sul tema stadio. Ecco le sue parole:
I soldi del PNRR devono andare su case popolari, scuole e Parco delle Cascine. Non sullo stadio. Stiamo rischiando di buttare via 80 milioni di €. Dico a tutti: fermiamoci! Faccio un appello istituzionale e bipartisan a Giorgia Meloni e Dario Nardella: togliete lo stadio dal progetto del PNRR. La Fiorentina, faccia il suo progetto buttando giù le curve e dando uno stadio degno di questo nome alla città, ma uno stadio pagato dalla Fiorentina, non dai cittadini
Redazione VN
Il commento: "Franchi, stoppare gli investimenti non avrebbe senso"
Il commento: "Bloccare i finanziamenti già assicurati significherebbe bloccare lo sviluppo del quartiere fiorentino in cui sorge l'impianto"
L'onorevole Federico Granassi, ex Assessore al Bilancio e Commercio del Comune di Firenze ha detto la sua sul tema Franchi. Ecco le sue parole:
Bloccare i finanziamenti già assicurati significherebbe bloccare lo sviluppo del quartiere fiorentino in cui sorge l'impianto realizzato da Pierluigi Nervi dal punto di vista ambientale, economico e crescita occupazionale. Lo stop non avrebbe davvero senso perché il progetto legato al Franchi rispetta tutti i criteri del piano di Recovery e da quanto sappiamo ha ottenuto una quarantina di pareri positivi di altrettanti soggetti istituzionali coinvolti e perché non si mettono a rischio finanziamenti approvati e confermati in un anno e mezzo di lavoro, con scambi di lettere e documenti e di accordi formali firmati.
Redazione VN
Bellinazzo: "Non credo che il restyling del Franchi aiuti la Fiorentina"
Marco Bellinazzo, noto giornalista, ha parlato della questione stadio che sta circondando il mondo Fiorentina, dove ha espresso il suo parere riguardo alla gestione del progetto di restyling dell'Artemio Franchi. Ecco le sue parole.
Marco Bellinazzo, noto giornalista, ha parlato di Fiorentina e della questione stadio su TMW, dove ha espresso il suo parere riguardo alla gestione del progetto di restyling dell'Artemio Franchi. Ecco le sue parole.
"Lo stadio della Fiorentina verrà ristrutturato con i nostri soldi e non abbiamo permesso di farlo a Commisso. Non credo che questa soluzione porti una grande mano alla Fiorentina. Questi soldi potrebbero essere usati per altro e la colpa non è di Commisso, visto che non gli è stato reso possibile investire".
Redazione VN
Nardella: "Rispettati tutti i parametri. Non ci aspettiamo un definanziamento"
"Lunedì sono stato informato dal ministro Fitto della nota dell'Unione Europea sulle risorse da destinare allo stadio: le osservazioni sollevate si concentrano su tre punti"
Dario Nardella, sindaco di Firenze, ha parlato oggi al Consiglio Comunale. Ecco le sue parole sul tema Franchi:
Lunedì sono stato informato dal ministro Fitto della nota dell'Unione Europea sulle risorse da destinare allo stadio: le osservazioni sollevate si concentrano su tre punti e uno di questi riguarda due progetti legati ai Piani Urbani Integrati, tra cui appunto il Franchi. Oggi mi sono risentito con il presidente dell'Anci De Caro e con il sindaco di Venezia Brugnaro: l'Anci è fortemente convinta della bontà del progetto di Firenze e della correttezza delle procedute, che rispettano tutti i parametri del recovery plan. Non c'è, pertanto, alcun provvedimento di definanziamento
Redazione VN
Nucciotti contro Fossi: "Portare la Fiorentina a Campi è possibile"
La risposta del candidato a sindaco di Campi Bisenzio, Riccardo Nucciotti, sulle parole in mattinata rilasciate da Fossi
Il candidato a sindaco di Campi Bisenzio, Riccardo Nucciotti, attraverso un post su Facebook ha commentato le parole in mattinata rilasciate a Lady Radio da Fossi:
Ritengo che le parole del parlamentare del PD ed ex sindaco della città di Campi Bisenzio rilasciate questa mattina a Lady Radio non vadano nella direzione dell'interesse della Città metropolitana di Firenze e soprattutto della nostra città. Ritengo fortemente percorribile - e l'ho già detto nella giornata di ieri - la strada di portare lo stadio della Fiorentina a Campi, una scelta seria e coraggiosa da parte del nostro Comune e soprattutto della società viola. La proprietà ha sempre dimostrato l'interesse e la volontà di realizzare A PROPRIE SPESE il nuovo stadio, un vero e proprio salto di qualità per una società che vuole vincere. Mi dispiace che il Parlamentare eletto nel nostro Collegio e che ha ricoperto la carica di primo cittadino di Campi non sostenga questa ipotesi, mi dispiace per la Fiorentina ma soprattutto per Campi e i suoi cittadini.
Redazione VN
Montelatici: "Lo stadio? Campi Bisenzio posto migliore per realizzarlo"
Le parole di Antonio Montelatici, candidato a sindaco della lista civica Campi Domani e Fratelli d'Italia, sullo stadio della Fiorentina a Campi Bisenzio
Attraverso un comunicato stampa, Antonio Montelatici, candidato a sindaco della lista civica "Campi Domani" e Fratelli d'Italia, ha parlato dello stadio della Fiorentina a Campi Bisenzio:
Se la Fiorentina vuole avere uno stadio di sua proprietà, Campi Bisenzio è il posto migliore per realizzarlo. Da qualche settimana stiamo studiando i vari aspetti, compresi quelli inerenti viabilità, mobilità e infrastrutture. Per Campi sarebbe una grande opportunità di rilancio e sviluppo. La città è stato governata a lungo da persone che si sono spese in slogan e passerelle mediatiche. Per poi far saltare il progetto senza assumersi la responsabilità degli impegni assunti. Il mio impegno, se sarò eletto sindaco, sarà quello di favorire il sogno del popolo viola di avere una nuova casa.
Redazione VN
Coord. Italia Viva Firenze: "C'è un modo per sbloccare il caso Franchi"
Francesco Grazzini, coordinatore di Italia Viva, ha parlato del caso Franchi e della situazione con il Pnrr
Il coordinatore di Italia Viva Firenze, Francesco Grazzini, si è espresso sul Franchi ela situazione PNRR attraverso un comunicato stampa:
C'è un solo modo per risolvere la grana dello Stadio Franchi e sbloccare la situazione. Viste le ultime osservazioni dell'Unione Europea che rischiano di condurre Firenze ancor di più in un vicolo cieco. Serve fare retromarcia finché si è in tempo e tornare a chiedere con forza il celebre "emendamento Renzi" che consentirebbe massicci interventi sullo stadio di Firenze, finanziati da investitori privati. La nostra città ha diritto a uno stadio davvero moderno e i 30 mila fiorentini che mediamente occupano le tribune dell'impianto hanno il diritto sacrosanto di non venir esiliati per almeno due anni. Il modello Viola Park deve essere la stella polare. Nessun euro speso dalla collettività, un privato che investe, l'amministrazione che garantisce le parti e la tutela del territorio. Ciò che è stato fatto a Bagno a Ripoli sia modello per Firenze. La strada PNRR, con centinaia di milioni a finanziare lo stadio, ci pare impercorribile. Presenta spiacevoli sorprese come quella della squadra in trasferta per due anni consecutivi.
Redazione VN
Repubblica: Franchi fuori dal Pnrr, ma il Governo può finanziare il progetto
Stadio Franchi e nuovo stadio di Venezia fuori dai progetti del Pnrr: il Governo verso la rinuncia dei due progetti contestati
Palazzo Chigi proverà fino alla fine a convincere che il finanziamento europeo con le risorse del Pnrr degli stadi di Firenze e Venezia è legittimo, cercando di far capire che non viola regole urbanistiche e rispetta la filosofia del Recovery. Però - stando a quanto scrive Repubblica.it - è molto probabile che alla fine in Governo sarà costretto a rinunciare a questi due cantieri. La ragione principale sarebbe la pressione della Corte dei Conti europea sulla Commissione, costretta a sua volta a stringere le maglie dei controlli sulle milestone. In queste ultime ore si sta parlando molto approfonditamente della questione Franchi e dello stadio di Venezia, con la novità che alla fine di questo percorso di approfondimento mensile imposto da Bruxelles, l'Italia rinunci ai due progetti contestati. A pagare questi finanziamenti, però, potrebbe essere direttamente lo Stato utilizzando fondi nazionali. Meloni proverà comunque fino all'ultimo a evitare questo scenario, premendo sulla Commissione per sbloccare i fondi per i due progetti.
Redazione VN
Fossi: "Stadio a Campi? Mai scartato. Strada tracciata per il Franchi"
Le parole di Emiliano Fossi, deputato e segretario del PD Toscana, sull'ipotesi Campi Bisenzio per la Fiorentina e il caso Franchi
Le parole di Emiliano Fossi, già sindaco di Campi Bisenzio e adesso deputato e segretario del PD Toscana, ha parlato ai microfoni di Lady Radio delle ultime voci su Campi Bisenzio e il caso Franchi:
"Campi Bisenzio ancora opzione credibile per la Fiorentina? Questa ipotesi è sempre stata disponibile ed è questo l'atteggiamento che abbiamo sempre tenuto come amministrazione: essere disponibili qualora la questione stadio non si fosse risolta all'interno del capoluogo. Poi una volta che l'amministrazione fiorentina ha individuato la strada della ristrutturazione del Franchi, è chiaro che la priorità sia giustamente quella. Credo che la strada sia tracciata".
Redazione VN
Il mutismo tattico della Fiorentina: sorpresa per le parole di Nardella
La Fiorentina scossa dalle parole di Nardella. Il club viola non è intervenuto attraverso una risposta ufficiale che potrebbe arrivare in futuro, anche se continua a prevalere il rispetto della diplomazia
La Fiorentina continua il proprio mutismo tattico, ma è rimasta spiazzata da alcune dichiarazioni del sindaco Nardella: si aspettava in particolare risposte e non indicazioni che lasciano in sospeso molti aspetti, compreso quello del trasloco della squadra durante il restyling del Franchi. Non solo: una frase di Nardella in particolare ha fatto sobbalzare Commisso a settemila chilometri di distanza: «Nessun privato si è reso disponibile a intervenire su questo stadio». Il club viola non è intervenuto attraverso una risposta ufficiale che potrebbe arrivare in futuro, anche se continua a prevalere il rispetto della diplomazia ma certamente ha accolto con grande sorpresa la dichiarazione del sindaco. Lo riporta La Nazione.
Redazione VN
Commisso e quel progetto rifiutato: serviva più collaborazione, come a Bologna
Commisso pretendeva più collaborazione. Nel settembre del 2019 la Fiorentina aveva presentato un piano di riqualificazione del Franchi firmato dall'architetto Casamonti
Nel settembre del 2019 la Fiorentina aveva presentato un piano di riqualificazione del Franchi firmato dall'architetto Casamonti, un progetto poi bocciato dalla Soprintendenza che non ritenne possibile demolire in maniera estesa le curve, in quanto «parte integrante del monumento». Da lì in poi la prospettiva dell'intervento privato di Commisso si chiuse. Nardella ieri ha anche precisato che sullo stadio erano stati posti vincoli statali, ma la Fiorentina probabilmente è sempre rimasta convinta che una miglior collaborazione con gli organi comunali avrebbe favorito una sintesi praticabile per raggiungere l'ok della Sovrintendenza, magari modificando in parte il progetto iniziale. Non a caso i riferimenti sono sempre a quello che è successo a Bologna, dove la proprietà americana di Saputo investirà 140 milioni per ristrutturare il Dall'Ara e sempre grazie ai buoni rapporti con il Comune di Bologna riuscirà a costruire uno stadio temporaneo a 5 chilometri dalla città per ospitare le partite durante i due campionati necessari per compiere i lavori al Dall'Ara. Lo riporta La Nazione.
Redazione VN
Caso Franchi: tutti i dubbi di Palazzo Vecchio
Stop ai finanziamenti del Pnrr per il restyling del Franchi
Repubblica Firenze si concentra sullo stop della commissione Ue ai 55 milioni di finanziamenti europei dl Pnrr assegnati per la riqualificazione del Franchi e di Campo di Marte. Per tutto il giorno - si legge - impazza la caccia al documento ufficiale da cui si evincano le motivazioni formali per cui 55 milioni di euro sono finiti nel mirino. In Palazzo Vecchio c'è chi nota che in uno dei decreti contenenti i criteri di accesso a quella particolare tranche di fondi Pnrr (i cosiddetti " Piani integrati") si parli di « ampie aree degradate » , e Campo di Marte certo non si può definire tale. Un altro dei sospetti che aleggia in Comune riguarda invece il possibile dubbio sulla concorrenza, il convincimento cioè che la Ue metta in discusione un finanziamento pubblico per uno stadio che poi verrà dato in concessione ad un privato.
Redazione VN
"Operazione Franchi al limite, ma può rientrare tra i progetti ammissibili"
Parla Annalisa Giachi, esperta di PNRR
In casa Fiorentina l'argomento caldo di discussione è il caso Franchi. Per fare chiarezza il Corriere Fiorentino ha intervistato Annalisa Giachi, esperta di PNRR:
"Credo che la Commissione nutra dei dubbi perché quel capitolo di spesa è stanziato per finanziare progetti il cui filo conduttore sia la rigenerazione urbana, con cadute dunque anche sociali, ambientali, occupazionali. Le faccio un esempio: con quella tranche di Pnrr io non posso fare delle strade, ma posso realizzare delle piste ciclabili e delle tratte ferroviarie, perché in questo caso si tratta di infrastrutture che offrono un servizio pubblico e che hanno ricadute positive sull'ambiente. Lo stadio è qualcosa che è un po' al limite. Tutti hanno interesse a spendere i soldi del Pnrr, dunque se si mettono al lavoro per dimostrare che ne so, per esempio, che il Franchi riammodernato servirà ad aumentare l'occupazione o a riqualificare il quartiere di Campo di Marte, non sarà impossibile farlo rientrare tra i progetti ammissibili".
Redazione VN
Vannucci: "Chi spera che il restyling del Franchi salti non vuol bene alla città"
Così su Facebook l'ex assessore allo sport del Comune di Firenze
L'ex assessore allo sport del Comune di Firenze Andrea Vannucci, oggi consigliere in Regione, con un post su Facebook difende a spada tratta il progetto del restyling del Franchi:
Il progetto Arup per il nuovo stadio Franchi mi piace un sacco. Credo sia bellissimo. L'ho sempre pensato. Credo che vada gestita con grande attenzione la fase dei lavori e credo che si debba fare ogni sforzo per far giocare la Fiorentina nella città metropolitana. Non mi sognerei mai di rimettere tutto in discussione. Chi lo fa non vuole bene alla città e nemmeno alla Fiorentina. Non capisco quale sia la stranezza di investire soldi pubblici per opere pubbliche. Il ministero ha messo il vincolo e il ministero ha trovato le risorse, tramite il Pnrr, per ristrutturare e dare un futuro allo stadio e a Campo di Marte. Adelante!
Redazione VN
Nuovo Franchi, bloccati 55 milioni dall'UE: c'è un piano B
Nuovo Franchi, nel mirino la ristrutturazione con i fondi pubblici dell'impianto della Fiorentina: il piano B c'è
Un mese per farsi ascoltare, spiegare e convincere la Commissione europea a cambiare idea con il suo no al finanziamento di una parte del progetto del nuovo stadio Franchi di Firenze con i fondi del Pnrr. Al pressing del sindaco Dario Nardella, che ha riconfermato la richiesta di audizione per illustrare le ragioni dell'operazione e la sua coerenza con le regole e la filosofia del Recovery fund, si sono unite le parole di Raffaele Fitto, il ministro per gli Affari Europei. Fitto ha auspicato una «soluzione di confronto» annunciando la predisposizione di «risposte di chiarimento» allo scetticismo di Bruxelles. La road map per il nuovo Franchi sembra viaggiare spedita tanto che per dicembre sono calendarizzati i primi lavori preliminari e si ipotizza come giugno 2024 l'apertura a pieno regime del cantiere. Ora, però, c'è un'altra priorità: evitare che l'eventuale vuoto lasciato dai fondi europei bloccati (i 55 milioni) possa mettere in crisi il progetto. Anche se nelle ultime ore, fra le pieghe della crisi, si starebbe immaginando anche un piano B che consentirebbe di mettere in sicurezza il percorso per il nuovo stadio e la rigenerazione del quartiere di Campo di Marte.
Piano B
Senza fondi europei ci sarebbe un'alternativa, incoraggiata dalla candidatura italiana all'Europeo: il finanziamento mancante sarebbe sostituito dalle risorse del fondo pubblico-privato su cui dovrebbe lavorare il comitato interministeriale istituito dal Dpcm. Il governo sta preparando e che integrerà il dossier che la Figc deve consegnare all'Uefa entro il 12 aprile. Firenze, peraltro, era una delle 5 città (su 11) in cui lo stato dell'arte era incoraggiante per il livello dell'impianto o per la copertura finanziaria dei lavori, insieme con l'Allianz Stadium di Torino, l'Olimpico di Roma, San Siro (o il suo erede), Bologna (progetto pubblico-privato per il nuovo Dall'Ara) e Cagliari (in cui sorgerà anche un grande hotel). L'Uefa deciderà entro ottobre fra Italia e Turchia e quindi risolvere la situazione Franchi, piano A o piano B che sia, servirebbe anche per giocarsi con più possibilità la partita dell'Europeo.
Redazione VN
Fiorentina con le valigie in mano? Due anni per i tifosi sarebbero troppi
La Fiorentina osserva mentre si studiano le possibilità in caso di partenza dei lavori al Franchi: i tifosi non ci stanno
Smarrimento. Forse è la parola giusta per descrivere lo stato d'animo della città di fronte al colpo di scena dell'UE a un pezzo del finanziamento con fondi del Pnrr del progetto del nuovo Franchi. Oltre allo stadio, con Museo e Auditorium, prevede anche un parco, la nuova linea della tramvia e un grande parcheggio da 3000 posti. La Fiorentina, come scrive La Gazzetta dello Sport, che com'è noto ambiva alla possibilità di costruirsi uno stadio tutto nuovo, resta spettatrice. Rocco Commisso parla a New York e si limita a elogiare il Viola Park.
A proposito di Commisso, l'europarlamentare leghista Susanna Ceccardi e il consigliere regionale (ed ex portiere) Giovanni Galli chiedono al sindaco Nardella un cambio di rotta verso l'ipotesi di uno stadio nuovo in altra sede. Ma il presidente della regione Toscana, Eugenio Giani, difende la scelta del Franchi e si sofferma sulle due stagioni di «trasloco» viola per i lavori. Per Giani, per evitare di trasferirsi in un'altra città, la «soluzione più comoda è quella del campo di calcio adiacente alla Scuola Carabinieri a Castello». Ovviamente aggiungendo spalti provvisori all'attuale capienza di 7000 spettatori. In ogni caso il problema «trasloco» continua a tenere banco. È di ieri la presa di posizione di un gruppo di tifosi dell'associazione «Solo Viola»: «Firenze è la nostra casa e noi non ci vogliamo spostare!». La soluzione è quella, e si citano i casi di Udine e di Bergamo, è quella di continuare a giocare convivendo con il cantiere. Ciò rallenterebbe i tempi, mettendo a rischio il traguardo del 2026. L'ipotesi di uno stadio costruito solo con fondi «italiani» potrebbe però consentire di spostare il punto d'arrivo.
Redazione VN
Nardella bloccato dall'Europa sullo stadio. L'alternativa sono i fondi nazionali
Nardella è stato bloccato sul fronte della ristrutturazione dello stadio dal mancato arrivo dei fondi economici dell'Unione Europea
Il blocco del Pnr, e di conseguenza dei fondi europei destinati all'Italia, mette in allarme il sindaco di Firenze, Dario Nardella, bloccato nel progetto di ristrutturazione dello Stadio della Fiorentina, l'Artemio Franchi.
La commissione ha messo nel mirino i progetti. Nardella ieri ha sentito Fitto, che ha parlato di polemiche "lunari". Il governo proverà fino alla fine a convincere Bruxelles, ma se fallirà, ed è probabile, finanzierà gli impianti con fondi nazionali. Fonte Repubblica
Redazione VN
Arup: "Franchi? Si può fare anche con 125 milioni, ma ci sono dei rischi"
Le parole del direttore di Arup, Luca Stabile, sul progetto per il restyling del Franchi e le voci sui fondi dell'ultimo periodo
Il direttore di Arup, Luca Stabile, ha parlato al Corriere Fiorentino della situazione attuale per la ristrutturazione del Franchi. Queste le sue parole:
Negli studi Arup stiamo continuando a lavorare a pieno ritmo, l'amministrazione è fiduciosa e le cose vanno avanti. Questo progetto è un esempio di rigenerazione urbana. Il più bello stadio d'Europa, perché nasce dal recupero di un monumento bellissimo. E oggi lo scrivono tutti. Non mi risulta che esista al mondo uno stadio moderno con al suo interno un monumento. Uno stadio aperto alla città, con dentro musei e attività pubbliche. Qualcosa di unico che rappresenta pienamente la filosofia dell'evoluzione dei piani di recupero urbano delle città. Di riuso, senza consumo di nuovo suolo. All'avanguardia per la produzione di energia solare che alimenterà una parte del quartiere. Se non ci fossero 200 milioni a disposizione? Non sarebbe più realizzabile esattamente lo stesso progetto, perché questo è calibrato sull'investimento reso disponibile. Con 125 milioni saremmo costretti ad andare a ridurre probabilmente qualcosa che appartiene al programma. E pertanto delle esigenze. Sarebbe un vero peccato che dovesse essere richiesto di dovere mettere mano per esempio all'impianto fotovoltaico, magari realizzandolo in un secondo momento, piuttosto che ridurre una parte dei parcheggi interrati. Oppure dover rinunciare al bellissimo recupero della Maratona o dover rivisitare le soluzioni degli sky box... Il fotovoltaico costa tanto ed è il fulcro del progetto ecosostenibile. Bisogna fare molta attenzione, perché in un progetto così complesso tutto è collegato. I tempi sono comunque dettati dai vincoli legati ai finanziamenti. Noi continuiamo a lavorare sodo portando avanti il progetto nella sua interezza. Di stadi nel mondo ne abbiamo realizzati tanti e molto grandi e importanti, ma davvero nessuno è come questo. La sua realizzazione può rappresentare un gioiello per l'Italia.
Redazione VN
L'Unione Europea spiega il perché dello stop ai fondi per il nuovo Franchi
Ecco svelato il motivo del blocco dei fondi europei destinati all'Italia ed in parte anche alla ristrutturazione del Franchi
Il motivo della tempesta che si è abbattuta da giorni su Firenze, sul suo stadio Franchi, e su 55 milioni che sarebbero dovuti arrivare dal Pnrr, è stato spiegato dalla stessa Commissione Ue, o per essere più precisi, dalla sua struttura dedicata che si chiama Recovery and Resilience Facility.
Quest'ultima, come riportato da Repubblica, spiega che se c'è una misura per «rivitalizzare aree urbane degradate» i progetti devono riguardare aree urbane degradate, e Campo di Marte non lo è.
Redazione VN
Lady Pnrr chiude i rubinetti: "Ecco come devono essere localizzati i progetti"
Le parole di lady Pnrr, Céline Gauer, sulla situazione Franchi e come devono essere localizzati i progetti per rispettare l'obiettivo
«I progetti devono essere localizzati in grandi aree urbane degradate e rispettare l'obiettivo sociale della misura». Così Céline Gauer in risposta alla mail de la La Nazione, colei che si trova a capo della task force per il Recovery fund della Commissione europea. Lady Pnrr ha parlato delle motivazioni che hanno portato l'UE ad avanzare dubbi sulla legittimità di erogazione di 55 milioni di finanziamento, legato ai piani di investimento per la rigenerazione delle Città metropolitane, indispensabile per coprire integralmente i costi per la realizzazione del restyling del Franchi. Si tratta di «osservazioni che la Commissione europea ha fatto e che tuttavia ancora dobbiamo vedere», dice il sindaco Dario Nardella, che ha già messo sotto il direttore generale di Palazzo Vecchio, responsabile del progetto Campo di Marte. Toccherà a lui preparare tutte le argomentazioni, che entro 30 giorni dovranno essere presentate alla Commissione Ue per tentare di ribaltare quel che sembra un verdetto già scritto.
Redazione VN
Franchi, Commisso non vuole metterci soldi. E lo stadio Marescialli...
Il patron viola non parteciperà con un intervento privato ad un eventuale ristrutturazione del Franchi che non preveda l'uso di fondi Europei
Tra le alternative all'utilizzo dei fondi europei per la ristrutturazione dello Stadio Artemio Franchi, c'è l'opzione legata ai fondi privati, con il nome di Commisso che potrebbe essere nella lista. L'imprenditore italo-americano non sembra però intenzionato a mettere un euro, dopo che gli è stato respinto il piano del nuovo stadio nell'area di Campi, così come il restyling del Franchi stanziando centinaia di milioni di tasca propria in entrambi i casi.
Lo stesso discorso varrebbe se gli venisse domandato di "partecipare" alla costruzione di uno stadio provvisorio in città per evitare che la Fiorentina vada a giocare lontano da Firenze per due stagioni. Resta in goni caso viva l'ipotesi che vedrebbe i viola disputare le proprie gare nella "Scuola Marescialli" a Castello, con l'attuale impianto che sarebbe portato da una capienza di 7.000 a 27.000 posti, aggiungendo tutte le infrastrutture interne ed esterne necessarie per le licenze. Fonte Corriere dello Sport-Stadio.
Redazione VN
Franchi, il Comune di Firenze replica alla Ce: "Già iniziato il restyling"
Il comune di Firenze risponde alla Ce con un comunicato
Tramite un comunicato ufficiale arrivato da Palazzo Vecchio, il comune di Firenze ha voluto replicare alla portavoce della Commissione Europea in merito ai fondi del Pnrr destinati al Franchi:
Riguardo alla dichiarazione della portavoce della Commissione europea e in seguito ad alcune ricostruzioni circolate in merito ai finanziamenti PUI (Piani Urbani Integrati), si fa presente che il progetto dello Stadio Franchi è inserito nel PNRR approvato con decisione di esecuzione del Consiglio Ecofin del 13 luglio 2021, che ha recepito la proposta della Commissione europea. La Decisione contiene un allegato - https://www.camera.it/temiap/2021/07/13/OCD177-5010.pdf - con cui vengono definiti, in relazione a ciascun investimento e riforma, precisi obiettivi e traguardi, cadenzati temporalmente, al cui conseguimento si lega l'assegnazione delle risorse su base semestrale.
Detta decisione è stata notificata all'Italia con nota del 14 luglio 2021 in cui si dettaglia come possono essere impiegati i fondi suddividendoli in MISURE , COMPONENTI, INVESTIMENTI.
In relazione ai piani di investimento concernenti i Piani Urbani Integrati, nell'allegato (p. 469 nella versione italiana) si prevede che i relativi progetti facciano "riferimento ai seguenti tipi di interventi":
a) manutenzione per il riutilizzo e la rifunzionalizzazione delle aree pubbliche;
b) miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale e ambientale;
c) miglioramento della qualità ambientale e del profilo digitale delle aree urbane."
L'art. 21 del d.l. 152/2021, recante "Disposizioni urgenti per l'attuazione del PNRR", ha poi disposto che i «Piani Integrati - M5C2 - Investimento 2.2» debbano essere diretti a:
1. "Favorire una migliore inclusione sociale riducendo l'emarginazione e le situazioni di degrado sociale
2. Promuovere la rigenerazione urbana attraverso il recupero, la ristrutturazione e la rifunzionalizzazione ecosostenibile delle strutture edilizie e delle aree pubbliche
3. Sostenere progetti legati alle smart cities, con particolare riferimento ai trasporti ed al consumo energetico".
Il progetto di riqualificazione dello stadio Artemio Franchi di PL. NERVI prevede, esattamente, la ristrutturazione e la rifunzionalizzazione ecosostenibile di una struttura pubblica e di un'area pubblica, e dunque il miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale, economico e ambientale con particolare riferimento allo sviluppo e potenziamento dei beni culturali e alla promozione delle attività economiche culturali e sportive.
Gli obiettivi del progetto di riqualificazione dello stadio di Firenze rientrano appieno tra le varie finalità connesse al PNRR, così come testualmente esplicitate con la citata Decisione del Consiglio e, quindi, recepite nel DL 152/2 021.
Per i piani urbani integrati sono stati definiti i soggetti e le modalità di attuazione degli interventi con decreto legge 6 novembre 2021 n.152 .
Con tale decreto è stata definita altresì la modalità di ripartizione dei finanziamenti tra città metropolitane in base al peso della radice quadrata media della popolazione residente moltiplicato per il quadrato della mediana dell'Indice di Vulnerabilità sociale e materiale IVSM.
Con il medesimo decreto sono stati stabiliti i criteri da rispettare, segnatamente di intervenire su aree urbane il cui IVSM e superiore a 99 o superiore alla media a dell'area territoriale.
Come è evidente da quanto sopra, il progetto di riqualificazione dello stadio Artemio Franchi di PL. NERVI:
1. PROMUOVE LA RIGENERAZIONE URBANA, ATTAVERSO IL RECUPERO LA RISTRUTTURAZIONE LA RIFUNZIONALIZZAZIONE ECOSISTENIBILE DI UNA STRUTTURA PUBBLICA E DI UNA AREA PUBBLICA
2. Ha come oggetto la manutenzione e il riuso e la rifunzionalizzazione ecosostenibile di area pubblica e di struttura edilizia pubblica esistenti per finalità di interesse pubblico, il miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale , economico e ambientale con particolare riferimento allo sviluppo e potenziamento dei culturali e alla promozione delle attività economiche culturali e sportive.
3. lo Stadio è inserito nell'area Campo di Marte ed ha un IVSM pari a 100.3 quindi superiore a 99 o superiore alla media a dell'area territoriale (come prescritto dal decreto 152/21).
Quindi nella decisione della commissione ECOFIN non ci sono limitazioni agli stadi e il progetto rientra negli obiettivi della decisione ECOFIN e negli oggetti e vincoli del decreto dello Stato italiano.
Per questo motivo il progetto è stato finanziato con Decreto Interministeriale.
Si fa presente inoltre che i finanziamenti sono stati formalizzati da tempo e il Comune di Firenze ha già iniziato le attività per il restyling dello stadio, SPENDENDO FINO AD ORA OLTRE 8,5 MILIONI per le seguenti attività:
- 2,2 milioni per rilievi, modello Bim, indagini, concorso di progettazione e progetto di fattibilità
- Oltre 6,5 milioni per progettazione definitiva, servizio di verifica della progettazione, spese varie per istruttoria pratiche, saggi e sondaggi per verifica archeologica e bonifica bellica (queste ultime imputate ai fondi ottenuti in coerenza con i decreti di finanziamento e le convenzioni sottoscritte)
Redazione VN
Commissario UE: "Ecco perché contrari all'immissione di fondi per il Franchi"
Il delicato equilibrio tra Unione Europea e politica italiana rischia di essere rotto sulla questione Franchi
Il commissario europeo Virginijus Sinkevicius con deleghe all'Ambiente, Oceani e Pesca, a margine della sua visita al Bosco verticale di Milano con l'architetto Stefano Boeri ha parlato anche della pendenza sullo stadio Franchi.
Se si guarda al complesso della nostra legislazione sulla "nature restoration", che adesso è in discussione con i legislatori, abbiamo un target molto chiaro per il 2030 di non diminuire le superfici verdi nelle città. Per quanto riguarda i due progetti di Firenze e Venezia, capisco che si parla di attività sportive e di calcio che è una parte importante della cultura italiana, per la quale vi ammiriamo. Ma è anche chiaro fin dall'inizio che i fondi del PNRR devono essere destinati a investimenti volti ad aumentare la resilienza e a consentire la creazione di nuovi posti di lavoro. Non possiamo tuttavia concentrare gli interventi su strutture che a lungo termine non andranno a beneficiare da questo punto di vista, ma anzi potrebbero richiedere ulteriori interventi di manutenzione".
Redazione VN
Caso Franchi, il governo si schiera. Abodi: "A favore dei fondi PNRR"
Così il ministro
Il Ministro dello Sport Andrea Abodi è intervenuto ai microfoni di Radio 1 dove si è espresso a proposito del caso Franchi:
Sono assolutamente favorevole all'utilizzo dei fondi del PNRR per la ristrutturazione dello stadio di Firenze
Redazione VN
Caso Franchi, l'On. Di Giorgi: "Stallo incomprensibile. L'UE sia coerente"
L'appello della deputata
L'Onorevole Rosa Maria Di Giorgi, deputata PD, è intervenuta sul tema stadio e sullo stallo a seguito della richiesta UE sui fondi del PNRR:
Da Parlamentare ho seguito e condiviso il percorso che ha portato all'inserimento del Franchi nei progetti finanziabili dal PNRR. Scoprire oggi che viene rimesso tutto in discussione mi lascia oltremodo perplessa. Se non è regolare l'intervento oggi, non lo era nemmeno prima. E allora come mai ne è stata ammessa la finanziabilità. Chiediamo all'Europa di dare un segno di coerenza ed anche di lungimiranza, ed allo stesso tempo ci auguriamo che la vicenda del Franchi non diventi il terreno di gazzarre politiche di cortile
Redazione VN
On. Di Giorgi sul Franchi: "Prima si poteva, perché ora non si può più?"
Uno stop inatteso per il Franchi che lascia di stucco chi ha seguito in prima persona la genesi del progetto
Vi riportiamo il testo della nota diffusa dalla parlamentare On. Rosa Maria Di Giorgi (PD) in merito alla questione stadio:
"Come Parlamentare ho seguito sin dall'inizio la vicenda della ristrutturazione dello stadio Franchi. Essendo stata una delle promotrici del percorso che poi ha portato alla Legge sulla tutela e la valorizzazione degli impianti sportivi storici. Tra cui quello di Firenze rappresenta, per indubbie ragioni artistico-monumentali, uno tra gli esempi di maggiore rilievo.
Redazione VN
Franchi, l'Istat smentisce l'Europa: Campo di Marte è area degradata
Uno dei tanti motivi che ha spinto la Commissione Europea a bloccare i 55 milioni del PNRR per lo stadio Franchi e il capitolo "degrado". Infatti, secondo l'Europa, l'area dove sorge il Franchi non rientrerebbe nei parametri adeguati.
Uno dei tanti motivi che ha spinto la Commissione Europea a bloccare i 55 milioni del PNRR per lo stadio Franchi e il capitolo "degrado". Infatti, secondo l'Europa, l'area dove sorge il Franchi non rientrerebbe nei parametri adeguati. Ma come sottolinea La Nazione, l'Istat parla in modo chiaro e smentisce il tutto. Sulla base dell'indicatore di vulnerabilità sociale e materiale (Ivsm) dell'Istat, aggiornato al 2013 (sulla base del censimento del 2011), l'ultimo disponibile, la porzione del quartiere di Campo di Marte dove insiste la campana del Poggi che contiene lo stadio comunale Artemio Franchi, è classificata con il coefficiente 100,3006088, ovvero al di sopra della soglia di 100, il limite fissato nel bando del Pnrr per rientrare nelle zone disagiate delle periferie delle Città metropolitane. Quindi o la svista è colossale o la Commissione EU considera non veritieri questi dati.
Redazione VN
Stadio, Barone boccia l'ipotesi Castello: "E' un'altra Mercafir"
Joe Barone boccia l'ipotesi di andare a giocare alla scuola dei Marescialli a Firenze che però avrebbe bisogno di adeguamenti per 10- 20 milioni
Sponsorizzata e caldeggiata come soluzione dal presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, l'idea di uno stadio provvisorio dentro la scuola dei marescialli e brigadieri di Castello - scrive Repubblica Firenze - non convince minimamente la Fiorentina. Il direttore generale Joe Barone lo scorso fine settimana ha fatto un ulteriore sopralluogo nell'impianto dentro la caserma e alle persone più vicine, come riportato dal Tg Rai Toscana, avrebbe confidato che "Castello è un'altra Mercafir". Una confessione importante, un paragone con una vicenda del passato non finita bene, che la dice lunga sul pensiero della dirigenza viola: chi suppone che la Fiorentina possa finanziare uno stadio temporaneo a Castello si sbaglia di grosso. Il presidente Commisso non ha alcuna intenzione di investire i 10-20 milioni previsti per la costruzione di uno stadio di tubi innocenti da 20mila postioltre che altre opere come l'omologazione del campo per la Serie Adi cui poi non avrebbe il controllo e che non porterebbe introiti né nell'immediato, né nel futuro.
Redazione VN
Fiorentina, il trasloco adesso è in secondo piano: tanti dubbi sul Franchi
Nardella ha ricevuto il sostegno di Fitto e dell'Anci e il governo italiano sembra essere schierato positivamente in questa vicenda. Si attendo sviluppi importanti nei prossimi giorni.
Il Corriere dello Sport si concentra sulla vicenda stadio Franchi. Ormai, i due anni che la Fiorentina dovrebbe passare lontano dallo stadio di Campo di Marte sono passati in secondo piano. La Commissione Europea sembra certa nelle sue dichiarazioni: "I progetti sullo stadio di Firenze e sul "Bosco dello Sport" di Venezia non erano parte del piano di recovery iniziale dell'Italia". Portando avanti il tema del degrado, lo stadio Franchi sembrerebbe non rientrare in questi aspetti. Palazzo Vecchio però, risponde con i fatti, sottolineando come ogni operazione sia stata motivata e giustificata. Nardella ha ricevuto il sostegno di Fitto e dell'Anci e il governo italiano sembra essere schierato positivamente in questa vicenda. Si attendono sviluppi importanti nei prossimi giorni.
Redazione VN
Il commento: "Franchi? Farci del male non basta più. Vogliamo anche la lode"
Il commento sul tema Franchi: "Farci del male non ci basta più. Vogliamo anche la lode. Con bacio accademico e applauso social. Storie di stadio dall'ordinaria surrealtà"
Il Corriere dello Sport, attraverso la penna di Marco Evangelisti, commenta il tema Franchi:
Farci del male non ci basta più. Vogliamo anche la lode. Con bacio accademico e applauso social. Storie di stadio dall'ordinaria surrealtà. Persino la Juventus, che conosceva bene i suoi polli e sapeva spennarli con classe, dall'ideazione all'inaugurazione ha impiegato diciassette anni a costruirsi il proprio impianto. Nel frattempo abbiamo attraversato diverse vicende esemplari, da Nord a Sud alle Isole, con il picco del progetto Tor di Valle a Roma, fermato di volta in volta dalle peculiarità paesaggistiche, dalle rivalità ideologiche, dal traffico, dalle elezioni, dai cieli imbronciati, dalle rane in via d'estinzione. E adesso eccoci a Firenze, in particolare alla ristrutturazione dell'Artemio Franchi, perla architettonica su cui ha posto mano tra gli altri Pier Luigi Nervi. Per questo e non solo per questo opera più che meritevole di attenzione e cura, custodia e salvezza. In mezzo alla possibile castrazione delle ambizioni calcistiche della Fiorentina e alla frustrazione dei piani gestionali di Commisso ci sarebbe anche quell'aspetto da considerare: la tutela di un monumento nazionale artistico, sportivo, storico. Nell'epoca peraltro di un governo che dalla protezione dei valori tradizionali, qualsiasi cosa significhi, sostiene di farsi ispirare
Redazione VN
Perché il Franchi è stato inserito nel Pnrr? La risposta è nell'acronimo "Ivsm"
Campo di Marte non rientra nelle aree degradate, ma è stato inserito nel Pnrr. La risposta sta in uno strano acronimo di cui il ministero ha tenuto conto
Repubblica Firenze si chiede perché il Franchi è stato inserito nei piani urbani integrati del Pnrr se non rientra nelle "aree degradate". La risposta sta nell'acronimo "Ivsm", "indice di vulnerabilità sociale e materiale" di cui il ministero dell'Interno ha tenuto conto nel decretare l'elenco dei progetti ammessi a quei fondi. Si basa - spiega il quotidiano - su una serie di aspetti, tra cui numero di famiglie monogenitoriali, disagiate, incidenza percentuale del numero di giovani fuori dal mercato del lavoro o dalla formazione scolastica, famiglie con disagio economico. Ecco, il criterio di riparto delle risorse è stato effettuato anche sulla base di quest'indice: superati i 98,5 si poteva accedere. Campo di Marte è a 100,3. Quindi zona "vulnerabile". Con delle storture. Perché secondo quest'indice l'area di Firenze con un indice più alto è Cascine del Riccio, poi Poggio Imperiale, due quartieri che non possono essere certo definiti " degradati", mentre invece la misura del Pnrr punta a ridurre "emarginazione, degrado sociale" oltre che il "recupero, ristrutturazione e la rifunzionalizzazione ecosostenibile delle strutture edilizie e delle aree pubbliche" , fattispecie — quest'ultima — in cui lo stadio rientrerebbe.
Redazione VN
Il piano B di Palazzo Vecchio: impegno della Fiorentina a completare il Franchi
Palazzo Vecchio potrebbe convincere la Fiorentina ad impegnarsi a completare l'opera per ovviare alla possibile mancanza dei 55 milioni ad ora bloccati dall'Europa
Trasformare le foto con Dario Nardella e Rocco Commisso, abbracciati davanti alla Columbia University, in qualcosa di più. In una collaborazione vera, pratica, perché alla fine gli interessi di Fiorentina e Palazzo Vecchio sembrano sempre più convergere.
Lo stop arrivato dall'Europa - scrive il Corriere Fiorentino - se da una parte rischia di essere una bomba a orologeria per Dario Nardella che su questa operazione ha scommesso tutto, non può certo far felice la società viola che, non è un mistero, ha più volte ribadito come un impianto moderno sia indispensabile e che non imputa al primo cittadino le difficoltà emerse negli ultimi giorni. Per questo tra i piani B (che al momento sono solo embrionali) che Palazzo Vecchio si trova costretto a valutare, c'è anche quella di un impegno della Fiorentina sul completamento dell'opera per ovviare alla possibile mancanza dei 55 milioni ad ora bloccati dall'Europa.
Certo la strada appare al momento piuttosto stretta e tortuosa. Per prima cosa dovrà essere valutata la fattibilità di un intervento privato all'interno di una ristrutturazione effettuata con soldi pubblici. Non proprio un dettaglio. Ma, e questo potrebbe essere già un buon inizio, la società viola potrebbe essere intenzionata a sedersi intorno a un tavolo per valutare pro e contro
Redazione VN
Nardella: "Lo stadio si farà". Ma i rapporti tra Comune e Fiorentina peggiorano
Questa cosa non è piaciuta, ovviamente, alla Fiorentina e adesso i rapporti di forza possono cambiare davvero. Infatti, è giusto ricordare che ci sarà un incontro tra le parti per la convenzione e non sarà un affare semplice
Il Corriere Fiorentino si sofferma sul tema stadio. Infatti, dopo l'annuncio dei lavori e del trasloco della Fiorentina, Nardella ha visto bloccarsi tutto dall'Europa. Questa cosa non è piaciuta, ovviamente, alla Fiorentina e adesso i rapporti di forza possono cambiare davvero. Infatti, è giusto ricordare che ci sarà un incontro tra le parti per la convenzione e non sarà un affare semplice. Dopo il lungo comunicato tecnico diffuso nella serata di giovedì per rispondere ai rilievi sollevati da Bruxelles, Palazzo Vecchio ieri ha scelto di lavorare sottotraccia al fascicolo, con contatti che vanno da Roma alla Commissione europea. Nonostante ciò, intervenendo al convegno del Collegio dei Geometri per parlare del Piano Operativo il sindaco non è riuscito a trattenersi quando dalla platea in diversi hanno gridato: «E lo stadio?». «Lo stadio si farà, io ho la testa dura: non mi fermano». Dichiarazione accolta dalla platea con un applauso.
Redazione VN
Stadio, per il Franchi tempi stretti. E si discute al Parlamento Europeo
La mozione Franchi continua a far discutere e nei prossimi giorni approderà anche al Parlamento Europeo: la questione va risolta
Sulle pagine del Corriere Dello Sport si parla della questione stadio per la Fiorentina. Una partita parallela che si sta giocando fra la Toscana e Bruxelles per capire se si potrà evitare lo stop definitivo a parte dei fondi del PNRR per intervenire sul Franchi e sulle aree circostanti. Secondo il quotidiano è una partita destinata a giocarsi in pochi giorni dopo le perplessità mosse dalla Commissione UE.
Si muove la politica
Il ministro per gli affari europei Fitto è partito per il Belgio per sottoporre le argomentazioni in accordo con Firenze e Venezia (coinvolta per gli investimenti al Bosco dello sport) e confutare le perplessità. C'è però soltanto un mese di tempo per decidere. Nelle ultime ore, anche il ministro Abodi ha supportato il progetto, parlando favorevolmente in direzione dell'investimento. L'alternativa - si legge - qualora non si dovessero sbloccare i 55 milioni europei, sarebbe procedere tramite fondi nazionali. Ma ad oggi resta un'opzione in secondo piano.
Redazione VN
Stadio a Campi? I candidati sindaci: "Partita aperta, Fiorentina ci dica"
I candidati sindaci di Campi Bisenzio dicono la loro sulla partita stadio, clamorosamente riaperta dopo lo stop dall'Europa ai soldi del PNRR. C'è anche chi non la considera una priorità
Nel corso del podcast Cercasi sindaco, episodio Stadio o son desto, i vari candidati a sindaco di Campi Bisenzio si sono espressi sulla questione stadio:
Riccardo Nucciotti
"La partita è ancora aperta, in questi giorni ancora di più dato che sembra che i soldi del PNRR siano stati bloccati. La Fiorentina sarebbe economicamente più potente, a Campi ci sarebbero più infrastrutture e posti di lavoro. Io ero nella giunta con lo scorso sindaco, aggiungo che Nardella deve pensare alla Città Metropolitana dato che è sindaco della Città Metropolitana, come Giani da presidente della Regione deve fare gli interessi della Regione. C'erano già stati degli incontri fra Comune e Regione, lo stadio creerebbe una nuova urbanistica compresa anche la realizzazione di una tramvia capace di arrivare fino a Prato".
Antonio Montelatici
"Avere lo stadio sarebbe una grande opportunità di rilancio, stiamo studiando quale possa essere la viabilità migliore. Se Commisso vorrà, noi faremo di tutto per avere lo stadio a Campi. Io mi chiedo: se il nostro predecessore non è riuscito a far partire il progetto, perché dovrebbe riuscirci chi faceva parte della sua giunta?"
Paolo Gandola
"Non gettiamo fumo negli occhi ai campigiani, il progetto è stato affossato ai tempi, se mai fosse stato possibile. I mesi in cui si è lavorato a questa possibilità erano i mesi in cui si doveva affrontare il problema reale, quello delle infrastrutture. Non ci possiamo permettere di avere a che fare con progetti che aumentano il traffico in città senza preoccuparci delle soluzioni. Anche io amerei uno stadio di proprietà da tifoso viola, ma devo pensare ai veri problemi dell'amministrazione".
Francesco Veneri
"Siamo pronti al confronto con la cittadinanza. Bisogna recuperare la fiducia del cittadino e il consenso, lo stadio fa parte degli argomenti e anche su quello oltre che sull'aeroporto si può giocare la partita".
Leonardo Fabbri
"Dobbiamo essere assolutamente seri sul tema. Non è in discussione la fede viola, ma c'è da capire che il Comune di Firenze e la Fiorentina hanno preso posizioni diverse rispetto alla disponibilità del Comune di Campi. Noi dobbiamo valutare l'impatto che avrebbe un'opera del genere. Il percorso intrapreso prescinde dalla nostra volontà, ma se le cose dovessero cambiare noi saremmo disponibili a un nuovo confronto".
(https://prd-images2-gazzanet.gazzettaobjects.it/fpYYzhoTaxdhJMYDx3K-eBSNWcc=/712x402/smart/filters:format(webp)/www.violanews.com/assets/uploads/202009/senza-categoria/commisso-campi-bisenzio.jpg)
Redazione VN
Franchi, il governo tratta con l'Europa ma si va verso la resa
Nulla è ancora deciso nel braccio di ferro con l'Europa per il Franchi, ma il governo non farà le barricate per salvare il finanziamento agli stadi. Difendendo da una parte l'impianto del Pnrr e facendo dall'altra alcune concessioni
Il Corriere Fiorentino si sofferma sul tema Franchi. Ormai la situazione è in stallo e si attendono sviluppi nei prossimi giorni. Il governo sta trattando con l'Europa per limare i dubbi della Commissione sui fondi destinati anche al Franchi, ma la sensazione attuale è che non ci sia grande possibilità di trattare su questi temi. Nulla è ancora deciso nel braccio di ferro con l'Europa per il Franchi, ma il governo non farà le barricate per salvare il finanziamento agli stadi. Difendendo da una parte l'impianto del Pnrr e facendo dall'altra alcune concessioni per andare incontro alle perplessità dell'Ue.
Redazione VN
Renzi: "Si ai soldi del PNRR per le scuole, no al progetto del Franchi"Le parole dell'ex sindaco fiorentino
Matteo Renzi già nei giorni scorsi aveva ribadito la sua contrarietà al progetto della ristrutturazione del Franchi. Alla base l'utilizzo sbagliato, secondo l'ex sindaco di Firenze dei soldi del PNRR. Oggi attraverso un tweet ha confermato la sua posizione. Le sue parole
Redazione VN
Gentiloni: "Progetti Pnrr modificabili. Commissione pronta a esaminare"
Le parole di Paolo Gentiloni, commissario europeo per gli affari economici e monetari nella Commissione von der Leyen, sul Franchi
«C'è un margine certamente. Abbiamo già approvato la revisione di piani per tre Paesi quando arriveranno le proposte di emendamento da parte italiana la Commissione è pronta ad esaminarle con il massimo di collaborazione e di flessibilità». Queste le parole, da Cernobbio, di Paolo Gentiloni, commissario europeo per gli affari economici e monetari nella Commissione von der Leyen. Come scrive il Corriere Fiorentino, Gentiloni apre all'ipotesi di un cambiamento dei piani italiani per il Pnrr: un'ipotesi alla quale sta lavorando il ministro Fitto e che potrebbe interessare anche il Franchi.
La Commissione europea e il Pnrr
La Commissione europea infatti ha più di un dubbio sull'opportunità di pagare i 55 milioni teoricamente previsti per lo stadio fiorentino, perché, come ormai noto, l'obiettivo della misura europea è «rivitalizzare aree urbane degradate, consentendo la trasformazione di territori vulnerabili in città intelligenti e sostenibili». Sebbene la misura inclusa nel Pnrr non definisse ex ante i progetti specifici da includere nei piani, i progetti stessi «devono essere localizzati in grandi aree urbane degradate e rispettare l'obiettivo sociale della misura». Per questo, nonostante il restyling del Franchi preveda una svolta green tramite il fotovoltaico e il recupero dell'acqua piovana, sembra sempre più difficile che a fine mese arrivi il via libera della Commissione.
Redazione VN
Nardella: "Collaborazione intensa con la Fiorentina, troveremo una soluzione"
Nuove dichiarazioni del sindaco di Firenze sul progetto del restyling del Franchi e sui fondi del PNRR
Il sindaco Dario Nardella ha rilasciato nuove dichiarazioni questa mattina sul restyling dello stadio Artemio Franchi e questione Pnrr. Ecco le sue parole (fonte Italpress):
In questi giorni stiamo lavorando con grande serietà, pazienza e discrezione evitando di partecipare a questa ridda di commenti o dichiarazioni sugli aspetti più importanti come quello della individuazione della soluzione per far giocare la Fiorentina durante i lavori. Come già detto e ribadito dal direttore generale viola, Joe Barone, c'è una collaborazione molto intensa e siamo al lavoro perché siamo fiduciosi di trovare una buona soluzione, guardando prima di tutto all'interesse della città e dei tifosi. Il governo ha detto attraverso le parole del ministro Fitto che è impegnato al massimo su questo fronte, e noi vogliamo credere al governo.
Redazione VN
Giani sul Franchi: "No allarmismi, sono ottimista. Le mie opzioni per il trasloco"
Le parole del governatore sulla questione Franchi: "C'è un impegno collettivo da parte dei ministri"
Dopo le parole di Nardella, arriva anche l'intervento del presidente della Regione Toscana Eugenio Giani questa mattina:
Sulla questione dello stadio, vedo un impegno collettivo dai ministri Abodi e Fitto, ma anche dagli approfondimenti che abbiamo fatto noi, sono convinto che il progetto andrà avanti. Non mi porrei in una posizione di allarmismo. Sono ottimista che dopo i dovuti chiarimenti, si potrà partire come previsto con i lavori. Dove giocherà la Fiorentina durante i lavori? Questo dovrà deciderlo il club, io mi ero fatto l'idea sull'impianto della Scuola Marescialli a Castello o sugli stadi di Empoli, Pistoia o Siena. Altrimenti vi sono stadi fuori regione, ma l'auspicio che faccio è che si giochi in Toscana.
Giovanni Zecchi
Incontro sindaci-Governo: emersi "elementi utili" per rispondere all'UE
Il nuovo Franchi è in pericolo per quello che è il progetto di restyling varato dal Comune di Firenze: si muove Palazzo Chigi, ecco cosa è emerso dall'incontro
Di seguito riportiamo una nota diffusa da Palazzo Chigi in merito alle operazioni in risposta alle perplessità provenienti da Bruxelles sui progetti di Firenze e Venezia per i fondi del PNRR:
"Si è tenuto questa mattina un incontro tra il Ministro per Affari Europei, il PNRR, il Sud e la Politica di coesione Raffaele Fitto, il Sottosegretario agli Interni Emanuele Prisco, il Presidente dell'Anci Antonio De Caro e i sindaci di Firenze Dario Nardella e di Venezia Luigi Brugnaro per un confronto in merito alle problematiche connesse ai rilievi sollevati dalla Commissione Europea inerenti l'ammissibilità di alcuni interventi finanziati dal PNRR nell'ambito dei Piani Urbani integrati (stadio Artemio Franchi di Firenze e Bosco di Venezia). Nel corso dell'incontro, sono stati approfonditi tutti gli aspetti tecnici e sono emersi elementi utili che il Governo italiano, in sintonia con i sindaci interessati, trasmetterà alla Commissione Europea al fine di superare tutte le criticità riscontrate dalla stessa e, quindi, poter consentire la realizzazione degli interventi previsti. Un lavoro e un confronto, con spirito costruttivo, che sin dalle prossime ore proseguirà con la Commissione Europea".
Redazione VN
PNRR, Tajani getta acqua sul fuoco: "Qualche giorno e si risolve col dialogo"
Il Ministro degli Esteri non ha dubbi sulla risoluzione del nodo PNRR che coinvolge anche il progetto per la ristrutturazione dello stadio Franchi di Firenze
Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha risposto ad una domanda sui ritardi per i fondi del Pnrr (ANSA):
Noi diciamo che i progetti e i tempi devono essere rispettati ma con la giusta flessibilità se cambiano le cose. Mi pare che la Commissione europea, nelle parole di Gentiloni, abbia compreso bene la necessità di flessibilità, credo che si possa risolvere con qualche giorno di tempo, c'erano due progetti su cui c'era stato un iniziale via libera sullo stadio di Firenze, ora c'è qualche riserva ma sono convinto che nel dialogo il problema si risolverà. Qua non cade né l'Europa né l'Italia né il Pnrr, io sono ottimista, con il dialogo si risolve.
Redazione VN
Trasloco Fiorentina: un'opzione toscana sta affrontando problemi seri
Un'opzione era proprio lo stadio omonimo del Siena che sta passando momenti pessimi. Infatti, l Comune di Siena ha comunicato di non aver ricevuto nessuna richiesta di sottoscrizione del cronoprogramma dei lavori relativi allo stadio
Il tema stadio dovrà dare delle risposte anche sul fronte trasloco. Infatti, la Fiorentina dovrà decidere dove andare giocare nei due anni in cui il Franchi sarà "sotto i ferri". Un'opzione era proprio lo stadio omonimo del Siena che sta passando momenti pessimi. Infatti, l Comune di Siena ha comunicato di non aver ricevuto nessuna richiesta di sottoscrizione del cronoprogramma dei lavori relativi allo stadio "Artemio Franchi". Entro il 28 marzo doveva arrivare una risposta per quanto riguarda i lavori di adeguamento antisismici dell'impianto. Adesso il Siena potrebbe ritrovarsi in guai grossi. Lo riporta il sito "La Casa di C".
Redazione VN
Salvini: "Rimoduleremo alcune voci di spesa, impossibile destinare ai privati"
Il Ministro appare scettico sulla risoluzione del nodo che per il momento blocca i fondi europei che il Comune vorrebbe destinare allo stadio Franchi
Il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti nonché vicepremier Matteo Salvini ha parlato in conferenza stampa, toccando anche il tema legato ai fondi del PNRR e quindi anche al progetto per la ristrutturazione del Franchi:
"Sicuramente alcune voci di spesa dovranno essere rimodulate, trasferiremo dove abbiamo progetti pronti. Ad esempio? Gli stadi, l'idrogeno. Dove c'è una richiesta maggiore, ci sarà un investimento maggiore. La polemica sugli stadi? Il nostro obiettivo è spendere bene perché sono soldi a prestito. Io non credo che l'Italia o l'Europa avessero in mente di usare i fondi per lo stadio di Firenze o per iniziative private, quindi ripeto: se c'è da rimodulare, lo faremo".
Redazione VN
Giani: "Firenze fa bene a rivendicare i soldi del Pnrr per il Franchi"
Il Comune di Firenze ha fatto bene ad attivare" il Pnrr per lo stadio Franchi "e fa bene a cercare di rivendicare quelle risorse che fino a questo momento avrebbe acquisito, quasi 200 milioni. E' stata posta l'interrogazione dicendo "ma si potevano spendere in altro modo". Il ragionamento è apparentemente di buonsenso, ma le procedure con cui il Pnrr è stato impostato prevede che a livello nazionale, sulla base di indirizzi di una cabina di regia della presidenza del Consiglio, si facciano dei bandi da parte dei vari ministeri". Lo ha detto il presidente della regione Toscana, Eugenio Giani, a margine del Consiglio regionale toscano, rispondendo ad una interrogazione postagli durante i lavori d'aula odierni. "E' evidente che se mi venissero dati i soldi come Regione Toscana, io potrei scegliere le priorità e decidere di investire le risorse in quello o quell'altro argomento prima che in uno stadio-ha aggiunto Giani-. Ma noi questo non lo possiamo fare, dobbiamo seguire dei canali che sono i bandi che i singoli ministeri, sulla base del documento approvato il 30 aprile 2021 dal parlamento, attivano. In questo caso se è stato attivato un finanziamento per 100 milioni sulla base della missione 1, ovvero i beni culturali, e lo stadio ha tutte le caratteristiche per essere finanziato, quindi ha fatto bene il comune di Firenze ad attivarlo. Ma non è confrontabile con lo spendere i soldi in altro modo. O partecipi a quel bando o non partecipi. Le risorse se non le spendiamo per lo stadio, lo Stato se le riprende e vorrà dire che procederà ad assegnarle ad altri in quelle linee di finanziamento". Lo riporta Italpress.
Redazione VN
F. Franchi: "Spero che la Fiorentina non si allontani durante il restyling"
La speranza di Francesco Franchi, figlio di Artemio a cui è intitolato lo stadio viola
"Spero che, durante i lavori di restyling dello stadio che porta il nome di mio padre, la Fiorentina non si allontani da Firenze. Lo spero con tutto il cuore perché ricordo l'amore e l'impegno di mio babbo per questa città e la sua gente. Tenere la squadra lontana da Firenze sarebbe un danno ma se non abbiamo alternative valide non potrà che restare una opzione da prendere in considerazione".
Francesco Franchi, figlio di Artemio Franchi, e presidente della Fondazione intitolata al grande dirigente del calcio italiano e internazionale, segue da vicino lo svolgersi degli eventi: "So che il sindaco Dario Nardella e la Fiorentina si stanno prodigando per trovare, di comune accordo, una soluzione nell'interesse della società viola e dei suoi tifosi. Sono certo che il sindaco sta facendo un lavoro ottimo per utilizzare tutti i fondi del PNRR come dimostra l'incontro odierno con il ministro Fitto e i conseguenti passi nei confronti della Commissione Europea per superare le criticità riscontrate. Sarebbe una grave perdita non sfruttare i soldi del PNRR per riqualificare uno stadio che mi auguro possa ospitare il grande calcio che questa città si merita. Sono sicuro che Firenze anche questa volta ce la farà".
Redazione VN
Nardella incontra il ministro. Da Palazzo Vecchio filtra ottimismo
Un confronto col ministro Fitto con l'obiettivo di "superare tutte le criticità riscontrate dalla commissione Ue e, quindi, poter consentire la realizzazione degli interventi previsti"
Mattinata romana per Dario Nardella. Il sindaco di Firenze ha raggiunto la capitale, insieme al suo collega di Venezia Luigi Brugnaro, per incontrare il ministro per gli Affari Europei e il Pnrr Raffaele Fitto sulla vicenda stadi. Un confronto con l'obiettivo di "superare tutte le criticità riscontrate dalla commissione Ue e, quindi, poter consentire la realizzazione degli interventi previsti" è il commento che arriva da Palazzo Chigi. Spiegando anche che nel corso dell'incontro sono "emersi elementi utili per superare le criticità sollevate da Bruxelles sull'ammissibilità di alcuni interventi finanziati dal Pnrr nell'ambito dei Piani Urbani integrati (come appunto lo stadio Artemio Franchi e il Bosco di Venezia)". Palazzo Chigi poi conclude che si è trattato di "un lavoro e un confronto con spirito costruttivo, che sin dalle prossime ore proseguirà con la Commissione Europea" . Un incontro giudicato positivo anche dallo stesso Nardella, visto che da Palazzo Vecchio filtra ottimismo. Lo scrive Repubblica Firenze.
Il Corriere Fiorentino aggiunge che la Commissione Europea ha concesso una proroga di un mese per approfondire i due progetti e capire la loro compatibilità nell'ambito dei Piani urbani integrati.
Redazione VN
Palazzo Vecchio e i 55 milioni: "O si usano per il Franchi o andranno persi"
Gli assessori del Comune di Firenze Benedetta Albanese (casa) e Cosimo Guccione (sport) in risposta a chi chiede di utilizzare diversamente i fondi dei piani urbani integrati:
Se non vanno sullo stadio, i 55 milioni del PUI andranno persi perché non si possono mettere su nessun altro progetto della città. Chi afferma queste cose non conosce le regole e i documenti, né i progetti dell'amministrazione comunale, oltre a provocare un danno gravissimo alla città. Ricordiamo a tutti che i contributi sono stati già assegnati e che vi è una gara pubblica europea in corso per l'aggiudicazione che impone cautela, trasparenza e attenzione
Redazione VN
Missile di De Laurentiis a Nardella: "Nemico del calcio. Ecco cosa dice Rocco"
Tranchant il patron del Napoli
Aurelio De Laurentiis è intervenuto ad un convegno organizzato da Il Sole 24 Ore dove ha parlato anche di stadi e, in particolare, di quello di Firenze. Le sue parole raccolte dal nostro inviato:
Quello degli stadi è un problema. Quando diciamo che dobbiamo rifarli, per chi li vogliamo rifare? Per farceli distruggere? Tempo fa fu gettato un motorino dagli spalti di San Siro, l'anno scorso si lucrava in maniera illegale. Ieri al CONI un signore di Firenze illustrava la facilità di costruire gli stadi, e Fenucci del Bologna mi raccontava di tutte le sue difficoltà per l'impianto rossoblù. Siamo il paese delle sovrintendenze, basterebbe cedere alle società che vogliono investire e dare ad esse le autorizzazioni. Poi vietano di mettere mano il comparto residenziale. L'attuale sindaco di Firenze è nemico del calcio italiano, il povero Commisso ha le mani nei capelli e mi dice 'Aurelio, non so come fare, non posso fare nulla'. Ma questo è il calcio? Cecchi Gori quando prese la Fiorentina mi diceva 'Ci lamentiamo del cinema, ma non sai nel calcio cosa passa'. Aveva ragione, me ne sono accorto. Così non andiamo da nessuna parte
Federico Targetti
Nardella: "Trovi un progetto per il Franchi e vieni insultato. Ecco l'Italia"
Dario Nardella, sindaco di Firenze, è tornato sul tema Franchi e sul futuro dello stadio viola:
In Italia accade questo: un sindaco e un'amministrazione trovano risorse per realizzare un'opera pubblica salvaguardando un monumento nel rispetto delle norme e affrontando tanti vincoli e procedimenti burocratici imposti, fanno un concorso internazionale con 31 progetti concorrenti, ottengono 40 pareri favorevoli senza scorciatoie, e oggi vengono insultati e minacciati. Siamo di fronte a una totale assurdità. Tutto questo con un decreto approvato da un anno, che assegna queste risorse e una gara europea pubblica in corso da 167 milioni di euro che impone rigore, sobrietà e rispetto della legalità. Non permetteremo che lo stadio Franchi, come qualcuno vorrebbe, faccia la fine dello Stadio Flaminio, dello stesso autore Nervi, lasciato abbandonato e degradato. Non resta che continuare a lavorare con serietà e allo stesso tempo attivare tutti gli strumenti che la legge ci mette a disposizione per difendere la legalità, la nostra città, i nostri tifosi e il nostro patrimonio
Redazione VN
Linea dura di Bruxelles sugli stadi pagati dal Pnrr. Stop a Firenze e Venezia?
Sulla possibilità di utilizzare i fondi del Pnrr per finanziare la ristrutturazione dello stadio di Firenze ci sono ancora alcuni (piccoli) spiragli
La situazione potrebbe essere letta sostanzialmente così: sulla possibilità di utilizzare i fondi del Pnrr per finanziare la ristrutturazione dello stadio di Firenze ci sono ancora alcuni (piccoli) spiragli dalla Var, mentre per quanto riguarda quello di Venezia il fuorigioco è talmente evidente che nemmeno il supplemento d'indagine alla moviola potrà farlo rientrare tra i progetti finanziati con i fondi europei. L'edizione odierna de La Stampa, parla così in merito alla possibilità di ottenere i fondi per il restyling dello stadio Franchi. Questa sembra essere la linea prevalente a Bruxelles, dove comunque restano forti dubbi anche sul progetto relativo all'Artemio Franchi.In sintesi: per Venezia è no, per Firenze è più no che sì. Ma non è ancora detta l'ultima parola.
La speranza
Il quotidiano prosegue: la quota del Pnrr destinata allo stadio di Firenze vale 55 milioni di euro (su un costo totale di circa 200), mentre quella per Venezia 93,5 milioni (su oltre 300). Teoricamente l'Italia non perderà in automatico quei soldi, ma per salvarli bisognerà trovare progetti alternativi validi in tempi strettissimi. Per quanto riguarda Firenze, nello specifico,il progetto dello stadio è inserito nell'area Campo di Marte, che ha un"indice di vulnerabilità sociale e materiale" superiore alla media dell'area territoriale o comunque superiore a 99, a differenze di Venezia, il che potrebbe rendere l'intervento compatibile con l'obiettivo di rigenerazione di un'area urbana metropolitana degradata. Su questo sono in corso interlocuzioni tra il governo e la Commissione e lo stesso sindaco di Firenze, Dario Nardella, si sarebbe messo direttamente in contatto con gli uffici di Bruxelles. Dove però gli è stato consigliato di iniziare prendere in considerazione la possibilità di finanziare anche il resto dell'opera con le risorse nazionali del Fondo complementare. C'è infatti un ostacolo che continua a far storcere più di un naso all'interno del Palazzo Berlaymont e che è considerato "difficilmente sormontabile": l'intervento finirà per avvantaggiare una società professionistica privata - la Fiorentina, alla quale lo stadio verrà dato in concessione – e questo potrebbe essere in contrasto con le norme dell'Unione europea sulla concorrenza e sugli aiuti di Stato.
Redazione VN
Sgarbi: "Mi hanno detto che i soldi del PNRR non ci sono"
Vittorio Sgarbi sottosegretario alla cultura, ha parlato così a Radio Rai1:
"Stavo dialogando a questo proposito col sindaco Nardella mediando tra conservazione e innovazione, ma poi è arrivata questa botta che non dipende certo da me: pare che abbiano ribadito che i soldi del PNRR europeo non ci sono, quindi non so cosa faranno"
Redazione VN
Nardella: "Lo stato ha preso un impegno con Firenze, difenderemo il Franchi"
Il sindaco di Firenze Dario Nardella parla ancora dello stadio
Dario Nardella, sindaco di Firenze ha parlato sulle reti de La7:
"Chiederemo di rispettare le norme, dunque di rispettare l'impegno che lo Stato italiano si è preso con la città di Firenze. Poi vedremo ciò che accadrà, ma ci sono dei decreti emanati. Sarebbe un segnale bruttissimo lanciato al paese. Che messaggio passa se, dopo addirittura aver rispettato i tempi previsti dal PNRR, tutto salta. Tecnicamente non ho ancora compreso le intenzioni dell'Unione Europea. Ciò che posso promettere è che faremo di tutto per difendere la città e lo stadio Franchi".
Redazione VN
Nardella sul fronte stadio: "Progetto Franchi perfetto. Basta polemiche"
Il sindaco di Firenze Dario Nardella, durante la conferenza stampa a Palazzo Vecchio, è tornato sul tema stadio. Ecco le sue parole riportate da Italpress:
Fino all'ultima ora dell'ultimo giorno del mio mandato io mi impegnerò perchè le cose si facciano e si faccia anche lo stadio, e sono convinto che non si tornerà indietro. Non ho motivo di credere che il ministro domani nella sua relazione cambi posizione rispetto a quello che ha detto a me e al sindaco di Venezia, e di quello che lui ha detto pubblicamente. Insisto su un concetto e cioè che in Italia non è possibile che chi si impegna per fare le opere pubbliche, vince i bandi, trova i soldi e parte pure con l'affidamento dei lavori venga penalizzato. Diamo un messaggio devastante al Paese che è già in difficoltà perchè non riesce a fare le opere pubbliche, se c'è qualcuno che ha tutte le carte in regola per farle e viene penalizzato mi sembra che siamo all'assurdo, quindi penso che la difesa di Firenze oggi sia anche farlo nei confronti di chi vuole fare le cose. Purtroppo c'è il partito del non fare che è un partito molto grande, che ha tanti esponenti e che rischia di non farci fare tante opere pubbliche ma io voglio essere il sindaco del fare. Il sindaco del fare le tramvie, lo stadio, l'aeroporto, io ho sempre lavorato in questa direzione, ed i cittadini sono un po' stanchi di vedere sempre queste polemiche, questa commedia dell'arte dove c'è sempre qualcuno che prova a far fallire i progetti per bloccarli. Io ho trovato nell'atteggiamento del ministro Fitto correttezza ed attenzione verso i progetti di Venezia e Firenze e poi si è visto in questi giorni quanti progetti finanziati con il Pnrr in ambito sportivo e non solo, e piu' vedo quanta roba è stata finanziata in giro per l'Italia e piu' mi rendo conto che il nostro progetto dello stadio è serio e credibile, non a caso ha avuto 40 autorizzazioni da altrettante autorità ed ha vinto un bando ed ha ricevuto un finanziamento. Per altro ricordo che il finanziamento del ministero della Cultura di 130 milioni di euro è assodato ed acquisito, stiamo parlando solo di una parte del budget complessivo
Redazione VN
Incontro Nardella-Barone. Trovato l'accordo per la convenzione del Franchi
L'incontro tra il dg della Fiorentina e il sindaco Dario Nardella
Arrivano novità sul fronte stadio. Secondo quanto riportato dal Tgr Rai Toscana ieri è avvenuto un incontro tra la Fiorentina e il comune. Barone e Nardella hanno discusso delle incomprensioni, uscite nelle ultime settimane. Inoltre i 2 hanno definito l'accordo per la convenzione sullo stadio Franchi. In particolare quella della stagione 2023/24.
Redazione VN
Franchi, Fiorentina al lavoro per il rinnovo annuale a prezzo ridotto
Le ultime sullo stadio Franchi e sul progredire del dialogo della Fiorentina con il Comune di Firenze, in attesa di una risposta sui fondi del Pnrr
Avanti tutta sul prolungamento di concessione dello stadio Franchi per la stagione 2023/24. Come si legge su Il Tirreno, Fiorentina e Comune di Firenze sono al lavoro per limare i dettagli dell'accordo in scadenza tra pochi mesi. Mancherebbe solo la firma. Si parla, come detto, di un accordo annuale, in previsione dei lavori di ristrutturazione dell'impianto sportivo a partire dal 2024/25.
Lo sconto
Il costo, rispetto al milione e centomila euro attuali, sarà, però, sensibilmente ridimensionato rispetto al milione e centomila euro attuale. Costo ridimensionato. L'accordo potrebbe essere trovato a metà strada, attorno ai 500-600/mila euro, visto che, dall'estate, con il trasferimento al Viola Park di Bagno a Ripoli, la Fiorentina restituirà sia il centro sportivo Davide Astori, sia l'uso degli uffici all'interno del Franchi. Per altro, val bene ricordarlo, se non ci saranno intoppi sotto il profilo dei fondi necessari per la ristrutturazione, la curva Ferrovia sarà chiusa già dal prossimo gennaio, con conseguente riduzione degli introiti sul versante dell'incasso biglietti.
Il D-Day
Il prossimo 30 aprile, la commissione europea dovrà dare il proprio via libera definitivo ai progetti finanziati dal Pnrr rimasti in stand-by, alla luce dell'ulteriore mese richiesto dal governo italiano. Nel frattempo, si dovrà capire - in questa direzione starebbe lavorando Arup, lo studio vincitore del concorso di idee indetto per ristrutturare il Franchi - se il trasloco per due anni sarà davvero l'unica via percorribile e, in caso affermativo, dove "emigrare" in questo lasso temporale, consapevoli, dal lato viola, dell'importante ammanco economico che si verrebbe creando, tra mancati ricavi da biglietteria, hospitality, food&beverage ma anche diritti televisivi. Per due stagioni, l'ammanco potrebbe sfiorare addirittura quota 30 milioni.
Redazione VN
Fiorentina-Comune, prove di disgelo. Intanto Fitto: "Serve responsabilità"
Definito l'accordo per la convenzione sul Franchi relativo alla stagione 2023-2024, mancano ancora i dettagli da mettere nero su bianco, quelli che la società viola intende chiarire con urgenza
La Nazione si sofferma sull'incontro, avvenuto giorni fa, tra Palazzo Vecchio e la Fiorentina.Il Franchi rimane un tema caldo e dopo tutte le polemiche degli ultimi giorni, la squadra viola è tornata ad incontrare il Comune e ovviamente, il sindaco Nardella, per parlare del tema stadio. Definito l'accordo per la convenzione sul Franchi relativo alla stagione 2023-2024, mancano ancora i dettagli da mettere nero su bianco, quelli che la società viola intende chiarire con urgenza, relativi alla stagione successiva con particolare attenzione al tipo di canone che sarà richiesto e alla ripartizione dei futuri spazi commerciali. Intanto il ministro Fitto, torna a parlare del PNRR: "Le nostre parole d'ordine sono serietà e responsabilità. Non c'è un tema di polemica o di scaricabarile. Noi non vogliamo farlo nei confronti di nessuno, però è altrettanto palese, evidente, chiaro che nessuno può dopo soli cinque mesi pensare di fare scaricabarile su questo governo, questo non sarà in alcun modo consentito perché questo sarebbe prima ridicolo e poi paradossale".
Redazione VN
Nardella: "Il nuovo Franchi sarà più bello di quello del Lech Poznan"
Le parole del sindaco di Firenze Dario Nardella in merito al nuovo Franchi, con tanto di frecciatina ai polacchi
Il sindaco di Firenze, Dario Nardella, ha rilasciato delle dichiarazioni ai microfoni di Italpressin merito al nuovo Franchi, con tanto di frecciatina ai polacchi del Lech Poznan. Queste le sue parole:
"Lo studio Arup che ha vinto il concorso internazionale per lo stadio 'Franchi' ha realizzato più di 50 stadi nel mondo ed io credo che il progetto per il nuovo stadio di Firenze è molto bello, ed anche molto più bello di quello di Poznan, con tutto il rispetto, perché ha una grande storia, quella dell'ingegner Nervi, avrà una grande funzionalità anche grazie agli interventi che saranno fatti per renderlo di livello mondiale dal punto di vista della qualità dei servizi, ed anche della fruizione della godibilità sportiva degli eventi. Uno stadio che fra l'altro quello di Firenze che verrà realizzato in meno tempo di quanto sia stato realizzato quello di Poznan".
Redazione VN
Salvini: "A Firenze scelta bizzarra, Europa ha parlato: no ai soldi sul Franchi"
Filtra sempre meno ottimismo sul progetto di ristrutturazione dello stadio Franchi, per via dell'irrigidimento di Bruxelles sulla destinazione dei fondi internazionali
Nel corso di un'intervista rilasciata a Il Gazzettino del NordEst, il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti e Vicepremier Matteo Salvini ha parlato anche dei fondi del Pnrr, che sembra non possano essere destinati nel restyling del Franchi
"Mi sembra che l'Europa abbia parlato chiaramente e vorrei capire come nascono questi dossier. Mi spiego: se ti danno dei soldi per la sostenibilità, l'innovazione e la riduzione delle emissioni, ma tu li usi per uno stadio, evidentemente fai una scelta quanto meno bizzarra. Non ho idea delle valutazioni fatte dal governo precedente ma l'Europa ha chiarito: i soldi per quello non li usate. Quindi dovremo trovare un'alternativa. Vedrò Fitto la settimana prossima perché c'è un problema di mancata spesa degli anni passati da recuperare".
Redazione VN
Trasloco Franchi: la Fiorentina guarda l'Atalanta e coltiva una speranza
Commisso vuole puntare sul fatto che i lavori strutturali più rilevanti possano essere eseguiti da giugno a settembre-ottobre: una prospettiva accettabile sarebbe quella di disputare 5-6 partite in campo esterno
La Nazione sottolinea un dettaglio importante sul tema Franchi. Per quanto riguarda il trasloco, la Fiorentina sta coltivando una speranza. Prendendo spunto da club proprio come l'Atalanta, il club viola vorrebbe provare a giocare al "Franchi" durante i mesi di ristrutturazione, diminuendo quindi i giorni del trasloco. Commisso vuole puntare sul fatto che i lavori strutturali più rilevanti possano essere eseguiti da giugno a settembre-ottobre. Una prospettiva accettabile sarebbe quella di disputare 5-6 partite in campo esterno, non 19.
Redazione VN
Franchi, la Fiorentina vuole chiarezza. E quel paragone con il Lech Poznan
Con il viaggio in Polonia, il club viola ha potuto assistere a una situazione particolare in casa del Lech Poznan. Una struttura, modernissima e all'avanguardia in ogni senso. Il club polacco corrisponde al comune circa 400mila euro
La Nazione torna sul tema Franchi. Quando Rocco Commisso tornerà in Italia dovrà affrontare vari temi che riguardano lo stadio viola. Il primo riguarda la convenzione. La Fiorentina attualmente paga circa 1 milione e 100 mila euro al Comune (la cifra è comprensiva dell'uso del centro sportivo Astori e quindi sarà ridotta quando il club traslocherà nel Viola Park), ma è in attesa di conoscere le intenzioni per il futuro; non solo, in ballo c'è anche il possibile utilizzo delle aree commerciali. Con il viaggio in Polonia, il club viola ha potuto assistere a una situazione particolare in casa del Lech Poznan. Una struttura, modernissima e all'avanguardia in ogni senso. Il club polacco corrisponde al comune circa 400mila euro all'anno, comprensivi di manutenzione. Insomma, tanti temi in ballo tra Fiorentina e Comune.
Redazione VN
Campo di Marte scrive alla Commissione Europea: "Non dateci questi soldi!"
"Lo stadio Franchi è un bene pubblico, ma in usufrutto ad un soggetto privato. Il soggetto privato si è rifiutato di ristrutturarlo perché non avrebbe avuto il suo legittimo tornaconto"
La Nazione riporta di una lettera proveniente dal quartiere di Campo di Marte indirizzata a Céline Gauer, capo della task force per il PNRR della Commissione europea. Il tema riguarda i fondi per il Franchi. Parte di questi soldi saranno usati per ampliare e migliorare il quartiere fiorentino, ma per i residenti non ci sarebbe nessun motivo per cui intervenire. Inoltre, viene criticato aspramente il progetto che riguarda lo stadio:
La situazione dei progetti relativi al Campo di Marte ed allo stadio Franchi, che lei pensiamo già conosca presenta a nostro avviso delle anomalie, che noi riteniamo di poter riassumere così: il Campo di Marte non è una zona degradata da recuperare, bensì è il quartiere di Firenze dove attualmente si vive meglio. Lo stadio Franchi è un bene pubblico, ma in usufrutto (con contratto d'affitto o comodato) ad un soggetto privato. Il soggetto privato si è rifiutato di ristrutturarlo perché in quella sede non avrebbe avuto il suo legittimo tornaconto.
Redazione VN
L'appello di Casini sugli stadi: "Bisogna alleggerire la burocrazie"
Così il numeri uno della Lega
Lorenzo Casini, presidente della Lega Calcio, è intervenuto ai microfoni di Radio 1 dove ha parlato del tema relativo agli stadi in Italia, argomento che riguarda da vicino anche la Fiorentina:
Gli stadi sono la priorità della Serie A ed il principale ritardo. Le cause sono anche di sistema e per questo abbiamo chiesto aiuto al governo. Non tanto e non solo per la componente economica, che pure è importante, ma per le procedure che precedono la costruzione dell'impianto: troppo lente, farraginose e con il coinvolgimento di tante amministrazioni. Serve una cabina di regia governativa che aiuti a sciogliere i nodi burocratici
Redazione VN
La burocrazia rallenta gli investimenti in Toscana: Esciua dopo Commisso-Knaster
I proprietari stranieri in Toscana cercano di portare innovazione e progetti che poggiano sulle infrastrutture, ma devono fare i conti con la burocrazia italiana
Il Corriere Fiorentino dedica un approfondimento alle proprietà straniere nel calcio toscano: Fiorentina-Commisso, Pisa-Knaster, Pistoiese-Lehmann e ora anche Livorno-Esciua. Il magnate franco-brasiliano, nuovo proprietario dei labronici, ha dichiarato in conferenza stampa:
Bisogna guardare oltre l'aspetto tradizionale del presidente mecenate. Oggi le dinamiche del calcio internazionale sono cambiate: i proprietari spesso sono imprenditori che niente hanno a che vedere con il paese o la regione del loro club, multiproprietà, altre squadre o fondi di investimento. La distanza con le grandi è siderale e per colmarla non basta salire di una o più categorie: occorrono stadi, infrastrutture, settori giovanili all'avanguardia. Atalanta e Udinese dimostrano che anche nel calcio è possibile fare le cose bene senza comunque mai derogare al dogma della sostenibilità economica.
Commisso sta per terminare la costruzione del Viola Park tra mille lungaggini burocratiche, cosa che sta sperimentando anche Knaster con il nuovo centro sportivo del Pisa: il presidente Corrado ha rivelato che al proprietario nerazzurro dà più fastidio un paio di giorni di ritardo nei suoi progetti rispetto a una sconfitta in campionato.
Redazione VN
Giani sul Franchi: "Restyling? Deciso per evitare la fine del Flaminio"
Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana, è tornato a parlare del restyling del Franchi e dell'ipotesi Scuola Marescialli
Il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, è tornato a parlare del restyling del Franchi durante l'intervista rilasciata ai microfoni de Il Tirreno. Queste le sue parole:
"Resto dell'idea che la ristrutturazione del Franchi sia un'esigenza per contrastare il degrado, questo perché il nostro stadio rischierebbe di farebbe la fine del Flaminio a Roma senza restyling. Io sono per Campo di Marte. Sarà importante vedere quello che farà l'Unione Europea, ma la voce in discussione è una, non tutte. Se non dovessero arrivare i 55 milioni vorrà dire che il progetto vincitore sarà un po' ridimensionato. Ma spero ancora che l'Europa ci dia il via libera. Non scordiamoci che quello è un bene culturale. Il Franchi è la prima opera pubblica progettata con il cemento armato della scuola razionalista di cui Pierluigi Nervi è uno dei massimi rappresentanti. Ampliamento dell'impianto presente alla Scuola Marescialli? La Fiorentina dovrebbe comunque pagare un affitto per un altro stadio. Io dico, piuttosto di pagare l'affitto potrebbe mettere strutture provvisorie a Castello sul modello dello stadio provvisorio di Cagliari. Io sono convinto che la Fiorentina pagherebbe una cifra equivalente fra noleggio e adeguamento. Ma serve la disponibilità della società".
Redazione VN
Nodo Franchi, la Fiorentina non ci sta. Ecco quando le probabili risposte
La Repubblica tratta oggi lo scivoloso tema dell'Artemio Franchi, ribadendo quanto alla Fiorentina non vada a genio la soluzione che vedrebbe i viola giocare lontani dalla propria casa e da Firenze per circa due anni. Una soluzione che al club non piace perché implicherebbe il doppio nodo dei costi - di trasferta e mancati ricavi - e l'altro, cruciale, della tifoseria. Che certo non potrebbe trasferirsi in blocco ogni settimana e che, infatti, non è per niente d'accordo sull'andarsene troppo distante dalla sua casa abituale. Palazzo Vecchio da quasi un mese, ormai, evita di esporsi troppo sulla questione, e infatti anche stavolta non replica. La linea, in mancanza di notizie ufficiali o di decisioni prese, è quella di non dire niente sullo stadio se non ai diretti interessati e quindi, in questo caso, alla Fiorentina. Un incontro potrebbe avvenire, comunque, a stretto giro, ed allora si parlerà dell'eventuale trasloco e delle concessioni, probabilmente già con la risposta della Commissione sulla tranche dei fondi del Pnrr in mano. La scadenza è fine mese, e prima di allora, in tempo per la partita di ritorno contro la Cremonese, dovrebbe tornare anche il presidente Rocco Commisso. Sul finanziamento europeo notizie ufficiali non ci sono ancora, ma per il via libera dovrebbero esserci buone chance. In caso contrario, il governo dovrà decidere che strada prendere, sapendo però - come riportato da Repubblica - che gli altri 6 progetti che fanno parte del "Piano urbano integrato" in cui è incluso lo stadio non risentirebbero, a cascata, della decisione.
Redazione CV
Nardella: "Siamo al lavoro per giocare a Firenze se non disponibile il Franchi"
Il Sindaco di Firenze Dario Nardella ha parlato questa mattina del tema Franchi e del possibile trasloco della Fiorentina
Il Sindaco di Firenze Dario Nardella è intervenuto questa mattina a Toscana Tv, dove ha risposto alla dichiarazioni di Joe Barone sul Franchi e sul possibile trasloco della Fiorentina durante i lavori del restyling. Parole anche per i possibili rischi di ordine pubblico in occasione di Fiorentina-Lech Poznan. Ecco le sue dichiarazioni.
"Stiamo lavorando insieme da molte settimane. Ci son stati molti incontri tecnici e ci siamo scambiati molte informazioni. Siamo d'accordo che bisogna trovare la migliore soluzione possibile. Condivido che bisogna impegnarsi al massimo affinché si giochi al Franchi o comunque a Firenze. Siamo al lavoro affinché ciò succeda. Siamo sereni e contenti per questa collaborazione comunque. Se non riusciremo a giocare al Franchi cercheremo una soluzione per giocare comunque in città".
Sull'ordine pubblico e Fiorentina-Lech Poznań
"Ci siamo sentiti con il prefetto. Ho chiesto al questore di evitare che siano delegazioni di tifosi che possano entrare in centro con accaduto a Napoli. Il ministro Piantedosi mi ha tranquillizzato e credo che siamo ben organizzati".
Sugli obiettivi stagionali della Fiorentina e sul Viola Park
"Incrociamo le dita: potrebbe essere un grande anno. Ci tengo a fare i miei complimenti a Rocco Commisso per il Viola Park".
Redazione VN
Nardella: "A lavoro con la Fiorentina. Noi avanti rispetto ad altre città"
Il sindaco di Firenze, Dario Nardella, è intervenuto ai microfoni del Pentasport per parlare della situazione legata al Franchi. Queste le sue parole:
"Curioso come in questo paese più ti dai da fare per fare qualcosa e più ti danno contro. I soldi pubblici già ci sono, adesso aspettiamo le risposte del Pnrr. Il ministro Fitto ha dimostrato coerenza e sta lavorando per venirci incontro. Vogliamo dare alla Commissione Europea ogni tipo di soluzione per far capire quanto il progetto faccia bene alla città. È un anno e mezzo che stiamo lavorando al progetto. Stiamo rispettando i tempi previsti, mi sembra strano che un'opera del genere venga stoppata. Stiamo cercando delle soluzione per far rimanere la squadra a Firenze a giocare durante i lavori. Giocare allo stadio sarà complicato, ma proveremo a trovare la giusta soluzione per completare il tutto nel 2026. Quando avremo delle certezze le faremo sapere. Stiamo lavorando con la Fiorentina per trovare delle soluzioni che facciano contenti tutti quanti. Non vedo fibrillazione tra noi e la società. Abbiamo sempre risolto ogni scoglio in modo tranquillo. Se poi salta sarà difficile trovare un altro sindaco che nei prossimi anni lavori in questa maniera per risolvere questo problema. Siamo molto più avanti rispetto alle altre città, perché abbiamo già i soldi e molti altri benefici".
Redazione VN
Fiorentina-Comune, sul piatto la convenzione del Franchi: i punti cruciali
I discorsi sul paventato trasferimento s'intrecciano con quelli sulla convenzione del nuovo stadio, ovvero l'affitto che il club pagherà al Comune. L'accordo per i primi anni non potrà non tenere conto dei mancati introiti
Il Corriere Fiorentino analizza un altro aspetto che riguarda lo stadio Franchi. La Fiorentina dovrà discutere con il Comune anche la convenzione che scaturirà dal restyling dello stadio. I discorsi sul paventato trasferimento s'intrecciano con quelli sulla convenzione del nuovo stadio, ovvero l'affitto che il club pagherà al Comune. L'accordo per i primi anni non potrà non tenere conto dei mancati introiti e delle eventuali spese per le partite da giocare altrove. E dei lavori che in ogni caso, anche restando al Franchi, impatteranno sulla capienza. In attesa del parere definitivo della Commissione europea sui 55 milioni di euro (dei 200 totali) che ballano.
Redazione VN
Gentiloni: "Ottimista che i progetti del Pnrr possano concludersi positivamente"
Le parole di Paolo Gentiloni, Commissario UE agli Affari Economici, sui progetti del Pnrr per gli stadi e i porti in Italia
Il Commissario UE agli Affari Economici, Paolo Gentiloni, ha parlato dei progetti del Pnrr relativi agli stadi. Questo quanto raccolto dall'ANSA:
"La terza richiesta di pagamento dell'Italia è oggetto di una valutazione in corso, non è la prima volta che abbiamo rinviato la valutazione. La questione che stiamo valutando in modo molto costruttivo con l'Italia riguarda le concessioni portuali e e due piano di rigenerazione urbana e sono piuttosto ottimista sul fatto che queste valutazioni possano concludersi positivamente. Ma è chiaro che per l'Italia l'assorbimento della somma totale del Recovery resta una sfida che dovrà essere affrontata".
Redazione VN
Caso Franchi, Nardella: "Sarebbe incredibile se bocciassero i fondi dal PNRR"
Così il primo cittadino
Dario Nardella è intervenuto su Radio 1 dove è tornato a parlare del caso Franchi e i fondi del PNRR a rischi. Le sue parole riportate da Italpress:
Fondi PNRR per il Franchi? Noi abbiamo fatto tutto quello che c'era da fare. Ci siamo dati da fare per ottenere le risorse, abbiamo fatto tutte le procedure nei tempi ed abbiamo ottenuto 40 autorizzazioni ma rischiamo che il progetto venga bocciato. A me sembra veramente un paradosso... Se io devo guardare agli aspetti tecnici e giuridici quei finanziamenti me li devo assolutamente aspettare. Sarebbe incredibile se bocciassero il progetto da un punto di vista tecnico. Se ciò dovesse succedere le motivazioni dovrebbero essere di altra natura, e non voglio neanche saperlo...
Redazione VN
Franchi, bocciatura PNRR: ora per il restyling si muove il Ministero
Le ultime da Bruxelles e la reazione del ministro Abodi, che punta forte su Euro 2032 per rilanciare le infrastrutture calcistiche in Italia
Niente da fare per i nuovi stadi di Firenze e Venezia, che ormai secondo La Gazzetta dello Sport sarebbero fuori dal «portafogli» del Pnrr. In particolare, il punto di criticità con l'Europa è rappresentato dai 55 milioni destinati ai "piani urbani integrati" in capo al ministero dell'Interno. Secondo Bruxelles queste risorse devono essere utilizzate in aree di forte disagio sociale e quindi le scelte di Firenze e Venezia non sarebbero coerenti con questa mission. Morale della storia: bisognerà trovare altri soldi per coprire il "buco" creato dai fondi mancati del Pnrr.
Come fare?
È in corso, si legge, una verifica sulla possibilità di attingere a fondi strutturali europei, ma è possibile che si debba trovare una soluzione all'interno delle risorse finanziarie nazionali. Di recente è stato istituito un comitato interministeriale presieduto dal ministro dello sport Andrea Abodi proprio sul tema stadi, anche in vista della volata della candidatura per l'Europeo di calcio 2032 (la Uefa deciderà fra Italia e Turchia il 10 ottobre). Il Franchi di Firenze è uno delle dieci sedi del dossier italiano. Potrebbe dunque essere cercata una soluzione nell'ambito di tutti gli investimenti che si contano di generare sul fronte stadi. Il problema è che il progetto Franchi, con quelli di Bologna e di Cagliari, è già a uno stadio avanzato e il rischio è che questo contesto generi una frenata sulla tabella di marcia.
Redazione VN
Ministro affari esteri: "Faremo di tutto per realizzare Franchi con fondi Pnrr"
Il vicepremier e ministro agli Affari Esteri Antonio Tajani, nel corso di un intervento con la stampa a Siena, ha avuto modo di parlare degli stadi di Firenze e Venezia, opere previste grazie ai fondi del Pnrr:
Sono state accettate le proposte elaborate dal precedente governo. Poi ci sono state chieste delle giustificazioni, è stata data una risposta alla Commissione europea. Faremo di tutto affinché possa essere garantita la realizzazione dell'opera, come prevista, sia a Firenze che a Venezia. Intendiamo lavorare per utilizzare tutti i fondi a disposizione
Redazione VN
Ufficiale: restyling Franchi, la Commissione europea non concede i 55 milioni. E ora?
Niente da fare, la Commissione Europea esclude dalle risorse legate al Pnrr lo stadio Artemio Franchi di Firenze ed il Bosco di Venezia. Dunque adesso dovrà essere trovata un'altra soluzione
Con un comunicato del Ministro per gli Affari Europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il PNRR Raffaele Fitto, si ufficializza quanto era emerso nelle ultime ore, ovvero che la Commissione europea ha escluso i progetti relativi agli impianti di Firenze e Venezia dalle concessioni economiche legate ai fondi Pnrr:
Gli interventi del Bosco dello Sport di Venezia e dello stadio Franchi di Firenze non potranno essere rendicontati a valore delle risorse PNRR. I servizi della Commissione, infatti, a seguito di un ulteriore approfondimento istruttorio, hanno confermato la non eleggibilità di entrambi gli interventi nell'ambito dei Piani Urbani integrati (PUI) delle rispettive città metropolitane. I PUI erano stati approvati con decreto del Ministro dell'Interno di concerto con il Ministro dell'Economia e delle Finanze il 22 aprile 2022. A fronte delle osservazioni pervenute a fine Marzo 2023, il Governo, il 4 Aprile ha convocato i sindaci delle città metropolitane di Venezia e Firenze, al fine di acquisire ogni elemento utile per superare le criticità segnalate. Elementi poi trasmessi alla Commissione e oggetto di due ulteriori incontri tecnici. Ieri sera i servizi della Commissione europea, pur apprezzando lo sforzo del governo, hanno confermato l'ineleggibilità degli interventi dello Stadio di Firenze e del Bosco dello Sport di Venezia che pertanto non potranno essere rendicontati a valore delle risorse PNRR.
Redazione VN
Nardella: "Delusi ma determinati a trovare un'alternativa. Grazie al Governo"
Ecco la replica del primo cittadino di Firenze dopo l'ufficialità della decisione della Commissione europea di non dare per il restyling del Franchi i 55 milioni dei fondi Pnrr
Queste le dichiarazione del sindaco di Firenze Dario Nardella dopo la decisione ufficiale della Commissione europea di non dare per il restyling del Franchi i 55 milioni dei fondi Pnrr:
"Siamo profondamente delusi per questa decisione dell'Unione Europea sulla quota di finanziamento di 55 milioni di euro del PNRR sul progetto di restauro e riqualificazione dello Stadio Franchi di Firenze, che non è semplicemente uno stadio ma un monumento nazionale vincolato dallo Stato. Attendiamo di apprendere le motivazioni reali, ma a noi è sempre stata chiara la correttezza del procedimento, tanto è vero che lo Stato più di un anno fa ha attribuito alla Città Metropolitana e al Comune di Firenze tale finanziamento con un apposito decreto interministeriale sul quale nessuno fino a ieri aveva mosso formali obiezioni. Firenze subisce un danno grave, ingiusto e ingiustificabile e perde 55 milioni di euro del PNRR pur avendo rispettato tutti i tempi imposti dalle regole europee e avendo ricevuto ben 40 autorizzazioni. C'è chi ha remato contro Firenze e la Fiorentina e c'è chi ancora spera che lo Stadio Franchi faccia la fine dello Stadio Flaminio dello stesso architetto Nervi, abbandonato e degradato. Un buco nero nel quartiere di Campo di Marte. Ma noi non ci arrendiamo minimamente! Non fermiamo la procedura di gara pubblica già avviata, anche perché attualmente il progetto è destinatario del finanziamento statale del Ministero della Cultura per 140 milioni di euro circa che non possiamo perdere. Inoltre abbiamo speso già 8,5 milioni di euro nella progettazione e nella verifica della progettazione. Ringrazio il Ministro Fitto e il governo per aver difeso il progetto condividendo con il Comune di Firenze le motivazioni a difesa della correttezza del procedimento adottato. A questo punto chiediamo allo Stato italiano di lavorare insieme a una soluzione per sostituire la quota mancante e coprire quindi l'intero importo, anche perché il nuovo stadio di Firenze è parte del piano di candidatura degli Europei di Calcio 2032 già presentato ufficialmente dalla FIGC alla UEFA".
Redazione VN
Renzi: "Ora si autorizzi la Fiorentina a rifare il Franchi con il proprio progetto"
Il parere dell'ex sindaco di Firenze e leader di Italia Viva: l'UE ha fatto bene, non si potevano usare quei soldi per rifare lo stadio Franchi
Matteo Renzi è d'accordo con la Commissione europea: per lo stadio di Firenze non si possono usare soldi del Pnrr. E su Twitter scrive: "L'Unione Europea conferma quello che tutte le persone di buon senso hanno sempre pensato: non si possono usare i soldi del PNRR per rifare lo stadio della Fiorentina. I soldi dell'Europa devono andare alle case popolari e alle scuole, non per gli stadi di Serie A. Adesso c'è solo una strada: autorizzare la Fiorentina a fare i lavori al Franchi a proprie spese seguendo il progetto che la società ha già presentato con l'abbattimento delle curve. I funzionari della sovrintendenza non possono bloccare la città. I soldi dell'Europa vadano alle scuole e alle case popolari. E si interrompa finalmente questa telenovela infinita".
Redazione VN
Franchi, niente da fare: dossiers su dossiers, ma l'Europa non ha pietà
Nulla di fatto, l'Europa non si è mossa di un centimetro dalla sua posizione ed è arrivato il no. Adesso, bisognerà cambiare i piani ma la situazione è tutt'altro che semplice
Il Franchi non potrà usufruire dei 55 milioni del Pnrr.Questa la notizia su cui si sofferma la Nazione questa mattina. Una brutta, brutta notizia per i piani del Comune e della Fiorentina che vedono assottigliarsi e non di poco, i 200 milioni per il restyling dello stadio fiorentino. Nardella aveva allungato al ministro per il Pnrr Fitto tutte le carte, obiezioni tecniche e legali, per salvare i 55 milioni di finanziamento della Ue che lady Pnrr a Bruxelles, Céline Gauer, aveva già messo in discussione un mese fa. Non solo. Il comune di Firenze aveva consegnato a Fitto un dossier con centinaia di pagine che dimostrava come il progetto avesse ottenuto oltre 40 autorizzazioni, procedendo negli anni attraverso i vari step. Un papier corredato da pareri legali. Nulla di fatto, l'Europa non si è mossa di un centimetro dalla sua posizione ed è arrivato il no. Adesso, bisognerà cambiare i piani ma la situazione è tutt'altro che semplice.
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Franchi e Pnrr, 55 milioni di perdita? Non solo. La Fiorentina si tira indietro
A questi 55 milioni se n'erano aggiunti 15, per un totale di 70, per sostenere l'aumento dei costi. Un incremento arrivato con un decreto del Governo e che quindi ora resta in bilico in attesa di capire come sarà sostituito il finanziamento...
Il Corriere Fiorentino si sofferma su un aspetto che riguarda la vicenda del Franchi. Infatti, è arrivato il no ai 55 milioni del Pnrr, ma la cifra potrebbe aumentare in maniera importante. A questi 55 milioni se n'erano aggiunti 15, per un totale di 70, per sostenere l'aumento dei costi. Un incremento arrivato con un decreto del Governo e che quindi ora resta in bilico in attesa di capire come sarà sostituito il finanziamento saltato. Non sembra intenzionata a coprirlo la Fiorentina, almeno non su un progetto di cui non ha pieno controllo, ma legata al restyling c'è la trattativa per il futuro utilizzo dell'impianto che pesa molto sul bilancio della società.
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Franchi, e ora? Lo Stato tentenna e Arup scuote la testa. Servono i 200 milioni
Nonostante ciò, Nardella conferma che la gara pubblica per l'assegnazione dei lavori non sarà fermata, anche perché il progetto è comunque destinatario del finanziamento statale del ministero della Cultura
La Nazione si sofferma su quale possa essere il futuro dello stadio Franchi di Firenze. Quale possa essere la soluzione migliore. Nardella, a questo punto, si aspetta un intervento importante da parte dello Stato ma Fitto non è sembrato molto favorevole. Dello stesso conto è Salvini che non è intenzionato a usare i soldi statali per l'impianto viola. Nonostante ciò, Nardella conferma che la gara pubblica per l'assegnazione dei lavori non sarà fermata, anche perché il progetto è comunque destinatario del finanziamento statale del ministero della Cultura per per 95 milioni, che con la rivalutazione dei listini salgono a 140. Ci sono già 8,5 milioni spesi per la progettazione e per la verifica della progettazione. Arup invece è molto diffidente. Come sottolineato dalla società che ha realizzato il progetto, senza i 200 milioni si dovrà rinunciare a parti essenziali del lavoro. Come per esempio l'ingegneria della copertura in pannelli fotovoltaici che alimenterà anche parte del quartiere.
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Franchi, Commisso osserva. E crescono i rimpianti per i vecchi progetti
Rocco Commisso nel frattempo osserva con interesse la situazione del Franchi e crescono i rimpianti per il suo progetto bocciato presto
La vicenda stadio, con gli sviluppi delle ultime ore, non lascia certo la Fiorentina e i suoi dirigenti soddisfatta per la situazione: nessuna rivincita, anche perché da Commisso in giù tutti seguono la questione con spirito di collaborazione verso il sindaco Nardella, ma anche con il distacco che riguarda solo le cose relative al club. Vedasi concessione sul Franchi e gli interessi di squadra e tifosi, che nei fatti sarebbero costretti a traslocare per due anni.
In stand-by
Come scrive il Corriere Dello Sport, il club sta alla finestra, nonostante lo stadio resti un pensiero primario nei progetti del patron sin da quando ha messo piede a Firenze quattro anni fa. Quando Commisso si è sentito rispondere con diniego alla possibilità Campi o non ha avuto le garanzie dalla Mercafir, o ancora è rimbalzato sul piano di ricostruire il Franchi ha lasciato perdere, attendendo gli eventi. Oggi l'italo-americano assiste, senza partecipare, alla situazione, tornando sulla scena solo per cercare di evitare lo spostamento forzato. Se mai - si legge - oggi Commisso ripensa alle risposte non avute dal Comune nel tempo breve, poi scivolate via: di tasca propria, stando così le cose, non investirà nemmeno un euro. E su questo non ha dubbi.
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Salvini: "PNRR? Fondi europei non per stadi, per quelli investano i privati"
Le parole del Vicepresidente del Consiglio dei Ministri Matteo Salvini sul nodo Franchi
"Tutta Italia ha bisogno di stadi nuovi, più moderni, più sicuri, ma penso che ci siano privati che a Firenze, come a Milano, a Roma, come ovunque possano investire denari privati. I fondi del Pnrr servono per le scuole, per le ferrovie, per sistemare le case popolari, non per gli stadi". Lo ha detto il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, questa mattina a Campi Bisenzio (Firenze), a margine di un'iniziativa in vista delle prossime elezioni comunali, commentando la bocciatura dell'Ue allo stanziamento di fondi del Pnrr per gli stadi di Firenze e Venezia.
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Concessione del Franchi per la prossima stagione: dettagli e tempi
Il Tirreno riporta oggi un approfondimento sulla concessione del Franchi per la prossima stagione
Il Tirreno riporta oggi sulle sue pagine un approfondimento sulla concessione dell'impianto da gioco della Fiorentina per la prossima stagione. Come scrive il quotidiano, dal canto suo, i gigliati attendono di mettere nero su bianco l'accordo, in linea di massima già sancito col dg Barone, per la concessione dell'impianto per la prossima stagione, con un costo sensibilmente ridotto (quasi del 50%) rispetto ai costi attuali. La firma dell'accordo dovrà essere sancita prima del 30 giugno, data di scadenza di quella in essere, mentre vanno avanti colloqui per capire quelli che saranno i costi dal 2026, da quando cioè il nuovo Franchi si svelerà con le sue nuove vesti. La società viola, infatti, è in attesa di conoscere quelli che saranno i costi da sostenere, la durata e il tipo di convenzione che, di conseguenza, verrebbe ad essere sottoscritta, oltre a voler capire dove andare a giocare nei due anni in cui sarà aperto in cantiere.
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Il silenzio assordante della Fiorentina: Commisso sta aspettando da tempo
La concessione, l'affitto e la parte commerciale sono i temi caldi che la Fiorentina sta discutendo da tempo con il Comune, ma il presidente viola è consapevole come tutto ciò sia legato al Pnrr e al buon esito del progetto
E la Fiorentina? Come ha reagito il club viola al no dell'Europa a questi 55 milioni del Pnrr? Come sottolinea la Nazione, Commisso rimane sullo sfondo. Sa che questi temi sono importanti, ma vuole intervenire solo su cose che lo riguardano direttamente. La concessione, l'affitto e la parte commerciale sono i temi caldi che la Fiorentina sta discutendo da tempo con il Comune, ma il presidente viola è consapevole come tutto ciò sia legato al Pnrr e al buon esito del progetto. Nonostante ciò, la Fiorentina attende delle risposte che tardano ad arrivare e come fatto negli ultimi mesi, rimane in attesa.
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Nardella spalle al muro, adesso due ipotesi: prestito o...Commisso!
Senza soldi statali però, a Nardella non resterebbero che due strade: riprovare con Commisso oppure chiedere un prestito. In quest'ultimo caso per altro potrebbe rientrare in gioco proprio Abodi
Il Corriere Fiorentino si sofferma sul futuro del Franchi. Nardella sta cercando delle soluzioni per portare avanti il progetto e non abbandonare tutti i piani fatti fino a questo momento. Nei prossimi giorni comunque, tra ministro e sindaci sono in programma diversi colloqui sul tema: la partita insomma è ancora tutta da giocare. In piedi, almeno teoricamente, c'è anche l'ipotesi di ribussare alla porta europea, per far rientrare il Franchi nei finanziamenti del Fondo di coesione, nato per favorire progetti legati all'ambiente e ai trasporti. Arrivassero altri no, Nardella andrebbe comunque avanti. I tempi infatti non cambiano (sono legati al 2026 anche i finanziamenti del Mibact), tanto che entro il 31 luglio Palazzo Vecchio affiderà i lavori di ristrutturazione. Senza soldi statali però, a Nardella non resterebbero che due strade: riprovare con Commisso oppure chiedere un prestito. In quest'ultimo caso per altro potrebbe rientrare in gioco proprio Abodi: l'attuale ministro infatti è stato anche il numero uno del Credito Sportivo, la banca romana che finanzia gli impianti italiani. Il prestito ovviamente sarebbe solo l'extrema ratio , ma a guardar bene non certo l'ipotesi meno probabile. Intanto però la posizione della Fiorentina è chiara. Commisso non ha intenzione di intervenire su uno stadio non suo.
Redazione VN
Nardella non ci sta: niente Franchi? Pronte le vie legali contro il governo
Proprio per questo motivo Nardella, nel caso in cui il governo dovesse opporsi a questo finanziamento, avrebbe tutte le carte in regole per andare per vie legali e difendere la sua posizione
La Nazione si sofferma nuovamente sul tema Franchi. Sì, perchè questo dietro front del governo ha stupito un po' tutti. Quei 55 milioni erano stato stanziati proprio per lo stadio e non ci sono mai stati grossi problemi. Basta andare sul sito del Dipartimento per gli affari interni e territoriali del governo per verificare l'assegnazione effettiva delle risorse ai soggetti attuatori dei piani integrati selezionati dalle Città metropolitane. E' scritto nero su bianco in venti pagine, esclusi gli allegati, che per il restyling dello stadio Franchi il Comune era come se avesse già in cassa i 55 milioni e tutte le procedure con norme antiriciclaggio per l'incasso. Proprio per questo motivo Nardella, nel caso in cui il governo dovesse opporsi a questo finanziamento, avrebbe tutte le carte in regole per andare per vie legali e difendere la sua posizione. Intanto il progetto potrebbe comunque procedere con il finanziamento dei 95 milioni del ministero della Cultura, cui si deve aggiungere la maggiorazione per le materie prime.
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La soluzione di Renzi: 55 milioni su altro e per il Franchi una vecchia scelta
Mentre per quanto riguardo il Franchi, Renzi sottolineerà la possibilità di tornare al progetto "Casamonti" con l'abbattimento delle curve. Anche se il vincolo non permetterebbe un intervento del genere
Oggi alle 16.30, Matteo Renzi presenterà la sua opzione per salvare i 55 milioni del Pnrr e al tempo stesso tenere viva la possibilità di vedere un restyling al Franchi. Per il senatore vorrebbe far reindirizzare quei fondi sul progetto dell'ex caserma Lupi di Toscana, la più grande operazione di residenza sociale in termini di metri quadri, numero di alloggi e servizi per i residenti. Mentre per quanto riguardo il Franchi, Renzi sottolineerà la possibilità di tornare al progetto "Casamonti" con l'abbattimento delle curve. Anche se il vincolo non permetterebbe un intervento del genere. Lo sottolinea La Nazione.
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Giani: "Spero che i 55mln si possano recuperare. Altrimenti faremo senza"
Il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani è tornato stamattina sul tema dei fondi del PNRR negati dall'Europa al progetto di restyling del Franchi. Queste le sue parole:
"Se si possono recuperare dobbiamo fare tutto quanto è possibile per recuperarli. So che ci sono atteggiamenti costruttivi da parte di esponenti del governo e spero che tutti insieme, Comune, Regione e Governo possano far capire che in questo caso non si va ad intervenire su uno stadio, ma su un'opera pubblica importante. E' la prima testimonianza dell'architettura razionalista, quella del Nervi, che poi fu importante in tutta Italia. Se poi venissero a mancare quei 55 milioni, faremo con quei 125-130 milioni ridimensionando un po' il progetto, ma deve andare avanti. Gli stadi pubblici in Italia sono spesso una necessità e lo dimostra proprio il caso di Firenze all'epoca del fallimento della Fiorentina di Cecchi Gori, se fosse stato uno stadio privato sarebbe finito nel cespit fallimentare e la Fiorentina dei Della Valle non avrebbe potuto giocarci".
Alessandro Guetta
Salvini chiude: "Franchi? I soldi che abbiamo li usiamo per altro"
Salvini da Firenze: "Gli stadi servono e anche velocemente. Ma i soldi devono metterli i privati"
Il ministro delle infrastrutture Matteo Salvini, presente oggi a Firenze, ha risposto in modo perentorio alla domanda relativa ai soldi negati dall'Europa per il restyling del Franchi. "Se li metterà il Governo? I soldi che abbiamo li usiamo per altro" ha detto. Quasi una risposta alla richiesta che Dario Nardella aveva rivolto due giorni fa.
"Avere stadi nuovi, più moderni e più sicuri, non interessa solo i tifosi ma tutto il Paese. Ma è giusto che li paghino i privati, questo a Firenze, a Milano, a Torino, a Roma. I soldi del PNRR, almeno quelli che sto gestendo io, li sto gestendo per migliorare le ferrovie, i quartieri e le case popolari, bisogna investire in scuole, ospedali, tribunali. Gli stadi servono velocemente, servirebbe anche una procedura accelerata però è giusto che siano i privati a metterci i quattrini. Se metteremo noi i 55 milioni che mancano per il Franchi? I soldi che abbiamo li usiamo per altro".
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Franchi, Renzi: "Faremo un emendamento". E Commisso è pronto a tuonare
L'ex premier Matteo Renzi è intervenuto sui problemi legati al Franchi, proponendo una sua soluzione
La Repubblica riporta oggi sulle sue pagine l'intervento del Senatore Matteo Renzi sul tema stadio. L'ex Premier ha affermato che è pronto a proporre una revisione del progetto riguardante il restyling dell'Artemio Franchi: "Secondo me le curve si potrebbero abbattere già oggi: svelo alla soprintendenza che la legge è superiore al decreto che mette il vincolo. Ma per stare sicuri faremo un emendamento per togliere il vincolo sulle curve e lo porteremo in Parlamento: Meloni ci sostenga. E il Pd che farà?". Un siluro al Sindaco Nardella, col progetto stadio che arranca sempre più e un centrodestra di governo che non sembra intenzionato a salvare l'operazione, lo scontro rischia di deflagrare con conseguenze imprevedibili. Tanto più che tra qualche giorno torna Commisso e si annunciano saette: secondo il quotidiano il patron tuonerà sullo stadio, su quel che non ha potuto fare lui e il flop di ora.
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Giani: "Lo stadio Franchi è giusto che sia pubblico. Sì ai soldi del Pnrr"
Il presidente della Regione Toscana promuove l'uso dei fondi europei riguardo al Franchi
Eugenio Giani ha parlato dello stadio, nella giornata del 25 aprile:
"Io ritengo che sullo stadio sia giusto aver ricercato fondi che qualificassero lo stadio del comune. Quando lo sport rispecchia i valori della città come a Firenze, trovo sia giusto che lo stadio sia pubblico. Quindi approvo cosa sta facendo il comune riguardo al PNRR. 200 milioni sarebbero stati meglio, ma intanto usiamo 120 milioni. Nel 2002 lo stadio veniva riassegnato alla Florenzia, ma rischiava di finire nel cespite fallimentare"
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La soprintendenza risponde a Renzi: "Vincolo sulle curve? Non verrà tolto"
La risposta della soprintendente della città di Firenze, Antonella Ranaldi, alle parole di Renzi sul Franchi di ieri pomeriggio
Dopo l'intervento di ieri dell'ex sindaco di Firenze Matteo Renzi, la soprintendente della città, Antonella Ranaldi, ha risposto al quesito riguardante il vincolo sulle curve ai microfoni del Corriere Fiorentino. Queste le sue parole:
"Sulle curve c'è un vincolo del Ministero, di dichiarazione d'interesse culturale, che non può essere tolto: né lo stadio, né tantomeno le curve, possono essere demolite. Nemmeno un provvedimento del Consiglio dei Ministri può togliere il vincolo, e non è mai successo".
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Franchi, altri problemi: la concessione non arriva e la licenza UEFA è a rischio
Entro il 30 Aprile si dovrà comunicare alla FIGC il luogo dove la Fiorentina giocherà la prossima stagione per poi comunicarlo alla UEFA. Ancora però, ci sono solo indiscrezioni
Altri problemi per lo stadio Franchi. La Nazione si sofferma sulla concessione dello stadio viola che però non è ancora arrivata. Entro il 30 Aprile si dovrà comunicare alla FIGC il luogo dove la Fiorentina giocherà la prossima stagione per poi comunicarlo alla UEFA. Ancora però, ci sono solo indiscrezioni, ma nessun accordo firmato. In questo modo, la Fiorentina rischierebbe di perdere la propria licenza UEFA. Stando a quanto detto da Barone prima del match con il Monza, sabato scorso c'è stato un altro incontro con il Comune. Tutto sembra essere ok, con un accordo verbale già raggiunto, ma di documenti da firmare non c'è ne traccia. Gli argomenti sono stati vari, dal tempo della concessione all'affitto del Franchi, ma non è stato firmato nulla. Il ritorno di Commisso dovrebbe essere decisivo per dare lo sprint decisivo a questa trattativa.
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Commisso atteso a Firenze. Sostegno ai viola, ma incombe il tema stadio
Rocco Commisso arriverà nei prossimi giorni a Firenze per sostenere la squadra in Coppa italia. Ma a tenere banco è ovviamente il tema stadio Franchi
Rocco Commisso è in procinto di tornare a Firenze, giusto in tempo per la semifinale di ritorno con la Cremonese, per un viaggio pianificato da tempo dal patron viola. Obiettivo sostenere da vicino la squadra verso la conquista della finale di Coppa Italia, proprio prima della semifinale di Conference League con il Basilea.
Non solo
Ovvio - ricorda il Corriere Dello Sport - che fra i temi portanti c'è anche la questione stadio, pronta a tornare di attualità non solo per il rischio di giocare in trasferta per due anni, ma anche per una convenzione Franchi da rinnovare e inaugurare il Viola Park. Gli impegni sono tanti, così come i problemi da risolvere e le soluzioni da trovare. Il nodo stadio è ad ora il principale: Commisso ha ricevuto indicazioni dettagliate sul no di Bruxelles ai fondi, così come sulla richiesta del sindaco Nardella al Governo di coprire il buco che rischia di far saltare tutto, con relativa poca apertura. Il patron prenderà presto posizione, aspetterà la chiarezza definitiva e le prossime mosse, poi entrerà in gioco.
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Quattro anni di no: lo stadio non s'ha da fare. Quale il prossimo capitolo?
Da quando ha acquistato la Fiorentina, Rocco Commisso ha sempre avuto il pallino del nuovo stadio, ma finora sono stati quattro anni di no
Si avvicina il quarto anniversario dell'avvento di Rocco Commisso alla guida della Fiorentina e da quando è arrivato - insieme ai tanti progetti fatti, Viola Park in primis - è sempre la questione stadio a rimanere irrisolta. Ora più che mai. Va detto, spiega il Corriere Dello Sport, che l'imprenditore italo-americano ha fatto della costruzione del nuovo impianto di proprietà una ragione di vita: uno stadio moderno, efficiente e in grado di garantire introiti in abbondanza è un pallino da sempre.
Tentativi falliti
Il quotidiano ripercorre le varie idee che Rocco ha provato a proporre: prima si è andati con decisione sulla ristrutturazione del Franchi: restyling a firma Casamonti con salvaguardia di scale e Torre di Maratona ma non delle curve, bocciato dalla Sovrintendenza. Poi la Mercafir come soluzione tampone, ma Commisso non ha partecipato al bando pubblico per mancanza di certezze finanziarie e contrattuali. Quindi si è pensato alla soluzione Campi Bisenzio: stavolta Nardella ha messo il veto per evitare uno stadio fuori dai confini comunali, con rivalutazione progettuale della città. Infine, niente possibilità di intervenire sullo stadio Ridolfi e quindi lo stop ai 55 milioni del PNRR per il Franchi. Quale sarà il nuovo capitolo? Intanto la Fiorentina deve decidere dove giocherà nella stagione prossima.
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TGR RAI: "Commisso è arrivato a Firenze". I programmi del Presidente viola
"Commisso è arrivato a Firenze". Annuncia così TGR RAI sui propri canali social. Il Presidente della Fiorentina sarebbe atterrato poco fa. Ecco i suoi programmi
"Commisso è arrivato a Firenze". Annuncia così TGR RAI sui propri canali social. Il Presidente della Fiorentina sarebbe atterrato pochi minuti fa ed è pronto per iniziare questa nuova parte di periodo a Firenze. Rocco Commisso seguirà dallo stadio il match di domani contro la Cremonese, ma non solo. Starà vicino alla squadra in questi giorni fondamentali e poi incontrerà Nardella per discutere del tema stadio. Su quel fronte si attendono novità nelle prossime settimane.
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Franchi, oggi il decreto tanto atteso: una soluzione c'è, ma con tanti ostacoli
Adesso, si dovrà trovare una soluzione per lo stadio di Firenze. Quella più papabile riguarda un intervento sostitutivo attraverso i fondi del Piano nazionale complementare
Il Sole 24 ore si sofferma sul tema Franchi. Secondo il noto quotidiano, il ministro Fitto parlerà oggi alla camera e l'esclusione dello stadio viola dai progetti finanziati dal PNRR, o meglio, dai fondi destinati ai piani Urbani Integrati sarà ufficiale. Adesso, si dovrà trovare una soluzione per lo stadio di Firenze. Quella più papabile riguarda un intervento sostitutivo attraverso i fondi del Piano nazionale complementare. Interventi però che sono stati contestati da più di un esponente della maggioranza, a cominciare dal vicepremier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini. Gli ostacoli quindi, non sembrano pochi.
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Giani: "Franchi? Bocciati 55 milioni, non tutti. Il mio consiglio a Nardella"
Eugenio Giani, presidente della regione Toscana, è intervenuto a Italpress. Ecco le sue parole sul tema stadio: "La mia posizione è molto concreta, sono pragmatico nel voler fare le cose. Ci sono 120-130 milioni di euro messi a disposizione dal Pnrr, nella foga dell'informazione si dice 'bocciato lo stadio', ma è stato bocciato solo un capitolo da 55 milioni destinati alla prevenzione del degrado, ma le altre risorse ci sono, sono state vidimate. Quindi il consiglio che do a Nardella, visto che la scelta del restyling è una scelta giusta che nasce da lontano, è di andare avanti. Da assessore comunale allo sport realizzai tra il 1999 e il 2003 lo stadio Ridolfi, è perché in realtà il Franchi già era già stato privato della pista di atletica per il calcio e allora che facciamo si lascia al degrado? Già abbiamo fatto delle scelte difficili e delicate per mantenere la centralità del Franchi, continuiamo su questa strada con 120 milioni di euro il progetto vincitore del concorso lo ridimensioniamo, lo adattiamo alle esigenze che comunque ci sono, di una copertura e di una qualificazione, e con quello andiamo avanti".
Redazione VN
73 anni fa il sindaco di Firenze annunciò l'ampliamento dello stadio a 120.000 posti!
L'articolo completo de "La Nazione" del 7 luglio 1950, in cui il sindaco fiorentino Fabiani annunciò i lavori di ristrutturazione ed ultimazione del Comunale di Campo di Marte
Di seguito riportiamo il testo de "LA NAZIONE" del 7 luglio 1950, in cui il sindaco di Firenze Mario Fabiani presentò alla città il progetto dell'ampliamento del "Comunale" di Firenze fino a 120.000 posti. In realtà, quell'ambizioso progetto di Nervi, restò solo sulla "carta" Successivamente la proposta venne nuovamente presa in considerazione dai Pontello nel 1982, ma, anche in quel caso, non si concretizzò. L'immagine dello stadio "raddoppiato" è tratta dalla copertina di "laFiorentina" del numero di maggio 1982.
FIRENZE, 6 (luglio 1950, ndr) - Il sindaco di Firenze, signor Mario Fabiani, ha pubblicamente annunciato che nel prossimo settembre lo Stadio Comunale di Firenze diventerà il più bello d'Europa.
Abbiamo seguito gli sviluppi di quanto è stato studiato per completare la nuova costruzione sportiva al Campo di Marte, e abbiamo appreso che in settimana saranno inviati a Roma, per l'ultima approvazione, i progetti di completamento degli spalti come era previsto nel piano originale, ed il nuovo disegno per l'attuazione dei lavori che porteranno la capienza dello stadio a centoventimila posti.
L'ingegnere Nervi, progettista e costruttore dello stadio fiorentino, dettagliatamente informato dei nuovi progetti, ha approvato il completamento della sua opera, muovendo, però, alcune riserve per quelle modifiche che si ritenevano indispensabili per dare allo stadio la capienza che corrisponda alle nuove esigenze sportive. A seguito di vari colloqui con l'ingegnere Giuntolo, l'ingegnere Nervi ha infine dato il suo consenso al progetto ideato dall'Ufficio tecnico del Comune, che consiste nel ridurre la pista podistica da 500 a 400 metri, consentendo in tal modo la costruzione di un imponente gradinata di parterre divisa dalle attuali gradinate con corridoi d'accesso ben predisposti.
Un'altra innovazione consiste nel costruire ai due lati della torre di Maratona due gradinate «ad ombrello», sul tipo dello stadio di Madrid, usufruendo degli attuali piloni, che offrono la massima garanzia di sostegno del nuovo rilevante peso.
Tutti i lavori dovrebbero essere effettuati senza interrompere l'attività sportiva, nel seguente ordine: completamento delle gradinate; parterre; gradinata sopra a quelle di Maratona.
Il CONI ha già accantonato la cifra necessaria che darà in mutuo al Comune, proprietario della costruzione.
Roberto Vinciguerra
Caso Franchi, Fitto: "Fondi bloccati dall'UE, ma il Governo è al lavoro"
Così il ministro del governo Meloni
Il ministro per gli affari europei Raffaele Fitto è tornato a parlare in merito alla decisione dell'UE di bloccare 55 milioni del PNRR per il progetto dello stadio Franchi. Il ministro ha riferito quest'oggi in Senato:
Dalla Commissione Ue è emersa una valutazione negativa sul fatto che i progetti di Firenze e Venezia siano realizzati con un finanziamento del Governo nel quadro del Pnrr. In queste ore il Governo sta predisponendo per superare questa difficoltà relativa ai Piani integrati Urbani delle due città ma è evidente che i due interventi non riguarderanno più l'interlocuzione con la Commissione
Redazione VN
Nuovo Franchi: le tre (difficili) strade per salvare il progetto
La prima: ridurre il piano e fare coperture e restauro. La seconda: trovare i 55 milioni mancanti con debiti o altri partner. La terza: convincere Commisso a entrare nell'affare
Non solo Fiorentina-Cremonese. Repubblica Firenze scrive anche della questione Franchi, evidenziando le tre difficili strade per salvare il progetto del nuovo stadio a Campo di Marte. Ecco quanto si legge nel quotidiano:
"O tirare dentro Commisso proponendogli di entrare nell'operazione stadio mettendo lui i 55 milioni che mancano in cambio di un'intesa sulla concessione del " nuovo" Franchi. O tirare dritto cercando le risorse svanite dal bilancio, da partner economici o da un nuovo mutuo. Oppure provare intanto a fare con quel che c'è: coi 130- 135 milioni statali che sono sempre assegnati al restyling. Forse si dovrebbero depennare alcune sistemazioni urbane, certamente sparirebbero i pannelli fotovoltaici, ma copertura e nuove curve si potrebbero fare. Sono le ore più frenetiche per il destino del nuovo stadio, in Palazzo Vecchio. Tutte le ipotesi sono sul tavolo del sindaco Dario Nardella e del direttore generale Giacomo Parenti, il mister Wolf del dossier Franchi. Dal governo le chance di avere sotto un'altra voce di finanziamento i denari stralciati dal Pnrr dopo i rilievi della Commissione europea si stanno facendo scarsissime.
Redazione VN
Franchi, convenzione ok: l'annuncio entro il 30 aprile
Accordo fino al 2024. Oggi Commisso e sindaco in tribuna: sul tavolo il futuro dello stadio
Per la doppia firma è questione di ore. I dettagli per la convenzione per l'utilizzo dello stadio Franchi nella stagione sportiva 2023/24, infatti, sono stati ormai limati: la Fiorentina pagherà circa 650 mila euro per l'affitto dell'impianto e — visto che la curva Ferrovia chiuderà per i lavori propedeutici al restyling — avrà lo sconto richiesto rispetto al milione e centomila euro pagato finora.
L'annuncio - scrive il Corriere Fiorentino - sarà fatto in settimana e certamente entro il 30 aprile, termine ultimo per comunicare alla Figc il terreno di gioco in cui giocare le partite casalinghe e per mettere al sicuro anche la licenza Uefa. La posta in gioco comunque va ben oltre un accordo annuale. In ballo c'è il futuro del Franchi, per quei famosi 55 milioni che ballano dopo il no della Commissione europea e per la convenzione da firmare una volta che il Franchi sarà finalmente rinnovato.
Quella di oggi in questo senso potrebbe diventare una giornata importante, visto che il sindaco Nardella sarà allo stadio per la semifinale di Coppa Italia a fianco di Rocco Commisso, appena tornato dagli Usa per stare vicino alla squadra, godersi la fine dei lavori al Viola Park e provare a mettere un punto sul caso Franchi.
Redazione VN
Concessione del Franchi, i consiglieri: "Nardella irrispettoso"
Così i consiglieri dell'opposizione
Uno dei temi di maggiore attualità della Firenze calcistica è quello del rinnovo della concessione dello stadio Franchi per la Fiorentina. Un tema su cui hanno voluto porre l'attenzione i consiglieri del M5S di Palazzo Vecchio Masi e De Blasi:
Come volevasi dimostrare, nella seduta quasi deserta di oggi del Consiglio Comunale nessuna risposta è pervenuta dall'Amministrazione in merito alla domanda legittima e pertinente che abbiamo presentato circa l'importo della convenzione per l'affitto dello Stadio Franchi da parte della Fiorentina, per il periodo maggio 2023-maggio 2024. Troviamo assolutamente irrispettoso l'atteggiamento del Comune che stamani, nuovamente, ha negato qualsiasi tipo di risposta sia a noi consiglieri comunali che alla ACF Fiorentina, visto che tra soli tre giorni scadrà la convenzione in essere tra Amministrazione e società sportiva
Redazione VN
Nardella: "Troppe figure inadeguate nel calcio. Serve chi usa la testa"
Parla il primo cittadino
Dario Nardella è intervenuto ad un incontro con il liceo degli Scolopi dove ha parlato anche del tema relativo al calcio italiano. Le sue parole raccolte da Italpress:
Il calcio italiano ha bisogno di persone che usano la testa, che sanno coltivare relazioni, che sanno usare modi e toni giusti, e che sanno muoversi anche a livello internazionale facendosi rispettare. Per la mia esperienza Michele Uva è l'eccezione, la regola purtroppo nel governo del calcio è che ci sono figure spesso inadeguate rispetto alla complessità del mondo, rispetto alle regole dell'economia, delle istituzioni e delle leggi. Mi auguro che il mondo del calcio italiano migliori un po' da questo punto di vista perché serve a tutti
Redazione VN
Franchi, arriva la convezione. Ma la Fiorentina taglia 80 posti comunali
Oggi sarà firmata la convenzione per il Franchi e sarà rispettata la scadenza imposta dalla FIGC per riportare quale sarà il palcoscenico della Fiorentina per la prossima stagione
La Nazione si sofferma sul tema stadio. Oggi sarà firmata la convenzione per il Franchi e sarà rispettata la scadenza imposta dalla FIGC per riportare quale sarà il palcoscenico della Fiorentina per la prossima stagione. L'accordo c'è: rinnovo di un anno a 650mila euro. Ma nel patto si nota come la Fiorentina stia stringendo i rubinetti: i posti destinati al Comune non saranno più 110 com'è stato fino a questa stagione, dalla prossima saranno 30. Le parole di Barone hanno sottolineato come tra le parti non ci sia una grande simpatia, soprattutto dopo il tema stadio. Vedremo se nelle prossime ore ci saranno novità importanti anche da quel punto di vista.
Redazione VN
Quale sarà il futuro del Franchi? Barone punzecchia e la "linea Renzi" resiste
Il senatore Matteo Renzi continua a cavalcare la via dell'emendamento che consenta a Commisso di buttare giù le curve e realizzare il progetto di Marco Casamonti
La Nazione si sofferma anche sul futuro del Franchi e su cosa potrà accadere dopo la respinta dei 55 milioni. Nell'attesa di capire come si comporterà il governo dopo che Lady Pnrr Céline Gauer ha imposto che venissero stralciati i progetti degli stadi di Firenze e Venezia per concedere la terza rata del recovery fund all'Italia da 19 miliardi. L'assegno sarà virtualmente staccato i primi di maggio. Ma cosa succederà con i fondi per Firenze? Il governo darà seguito al decreto interministeriale con erano stati concessi i 55 milioni lo scorso anno? Fra gli stessi ministri ancora non c'è accordo. Il senatore Matteo Renzi continua a cavalcare la via dell'emendamento che consenta a Commisso di buttare giù le curve e realizzare il progetto di Marco Casamonti. Un assist è arrivato anche da Barone ieri sera, quando ha detto che «volevamo fare un investimento» ma «tutto è nelle mani del Comune». Sottolineando, peraltro, il bel progetto realizzato con il Viola Park a Bagno a Ripoli, per dire che «quando si lavora insieme» (al sindaco Francesco Casini, ndr) «si riesce a ottenere tutto».
Redazione VN
Nella festa viola c'è anche una novità. Firmata la concessione del Franchi
Commisso e Dario Nardella hanno trovato l'intesa vincente riguardo alla concessione del Franchi
Il Corriere Dello Sport riporta una novità. Oltre alla festa viola di ieri, vista la finale di Coppa Italia conquistata c'è anche la questione stadio. Infatti Rocco Commisso e Dario Nardella hanno firmato la concessione del Franchi per la stagione 2023-24. La cifra è minore del milione canonico, visto che la Fiorentina non userà più il centro sportivo Davide Astori. E si attesta sui 700mila euro.
Redazione VN
UFFICIALE- Firmata la convenzione del Franchi per la prossima stagione. La nota
Tutti i dettagli
Arriva la nota da Palazzo Vecchio in merito alla concessione dello stadio Franchi per la prossima stagione sportiva per la Fiorentina:
E' stato firmato l'accordo modificativo e integrativo della convenzione per la concessione in uso dello stadio Artemio Franchi. La giunta comunale ha approvato la delibera che recepisce l'accordo. L'importo della concessione è di 650.000 euro per la stagione calcistica 2023-24. E' ridotto rispetto al precedente accordo in previsione dei lavori che interesseranno la curva Ferrovia a partire da gennaio 2024. Inoltre Acf Fiorentina si impegna a restituire i 'campini' e locali annessi al Comune entro il 30 giugno 2023.
Redazione VN
Nardella: "Si torna in finale! Franchi? Novità nelle prossime ore"
Il sindaco di Firenze, Dario Nardella, ha parlato della gioia per la Fiorentina e la città di essere tornati in finale e delle novità che arriveranno a breve sul Franchi
"Va innanzitutto segnalato l'entusiasmo dei tifosi e della città per questa finale conquistata a distanza di tanti anni da quel brutto ricordo di Roma contro il Napoli, che per altro segnò anche un momento drammatico con la morte di un tifoso". Lo ha detto il sindaco Dario Nardella, a margine di una cerimonia di intitolazione di un tratto dei lungarni di Firenze, alla memoria del magistrato Gabriele Chelazzi. Poi, tornando sulla qualificazione della Fiorentina alla finale di Coppa Italia avvenuta ieri sera ai danni della Cremonese. "Oggi ci godiamo la gioia di una finale che arriverà fra poco meno di un mese, a Roma, e ci auguriamo tutti, facendo i dovuti scongiuri, diventi una grande giornata di festa memorabile per la Fiorentina. Questo clima di gioia già si avvertiva ieri allo stadio" ha aggiunto Nardella, che poi parlando della firma del rinnovo della convenzione fra Comune di Firenze e la società viola per l'utilizzo dello stadio Franchi: "Vi faremo sapere nelle prossime ore perché abbiamo la giunta comunale fra pochissimo". Fonte Italpress.
Redazione VN
UFFICIALE- Firmata la convenzione del Franchi per la prossima stagione. La nota
Tutti i dettagli
Arriva la nota da Palazzo Vecchio in merito alla concessione dello stadio Franchi per la prossima stagione sportiva per la Fiorentina:
E' stato firmato l'accordo modificativo e integrativo della convenzione per la concessione in uso dello stadio Artemio Franchi. La giunta comunale ha approvato la delibera che recepisce l'accordo. L'importo della concessione è di 650.000 euro per la stagione calcistica 2023-24. E' ridotto rispetto al precedente accordo in previsione dei lavori che interesseranno la curva Ferrovia a partire da gennaio 2024. Inoltre Acf Fiorentina si impegna a restituire i 'campini' e locali annessi al Comune entro il 30 giugno 2023.
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Franchi, Guccione: "I 55 milioni del fondo PUI erano solo per lo stadio"
La risposta dell'assessore allo sport, Cosimo Guccione, alle parole del senatore di Fdl Paolo Marcheschi sulla questione Franchi
L'assessore allo sport Cosimo Guccione ha risposto al senatore di Fdl Paolo Marcheschi sulla questione Franchi. Queste le parole riportato nel comunicato stampa:
I 55 milioni di euro di fondi del Pnrr negati dalla recente valutazione della commissione Ue erano vincolati al progetto per la riqualificazione dello stadio Franchi. Questo vuol dire che sono persi e non potranno essere destinati ad altri investimenti. Il sindaco Nardella ha già risposto al Ministro Fitto che gli chiedeva di verificare se ci fossero stati altri possibili progetti, di uguale importo, da sostituire con quello previsto della riqualificazione del Franchi. Dall'analisi è risultato che a Firenze le aree che rispettano i vincoli del cosiddetto indice di vulnerabilità sociale e materiale non sono molte perché la maggior parte hanno parametri troppo bassi. La nostra città si è già vista assegnare finanziamenti Pnnr per oltre 60 progetti in ambito culturale, scolastico, sociale, trasporti e ambiente per circa 850 milioni di euro su un valore complessivo superiore al miliardo di euro. In generale l'amministrazione comunale ha ottenuto, sulla base di progetti definiti o addirittura immediatamente cantierabili presentati, ingenti finanziamenti statali e comunitari oltre ai fondi Pnrr, che sommati ai finanziamenti comunali conducono al piano di investimenti per oltre 2 miliardi di euro. Questo a testimoniare la progettualità diffusa e soprattutto che le numerose esigenze della città sono garantite da altre risorse. Quei fondi non possono essere usati neanche per la ex caserma Lupi di Toscana perché quell'area non rientra nei parametri previsti dal 'piano urbano integrato' (PUI). I criteri per l'assegnazione di un finanziamento ad un progetto di questo tipo discendono dalla decisione del consiglio Ecofin del 13 Luglio 21 e dal decreto legge 152 del 2021. In particolar modo è stato sancito un criterio tassativo da rispettare per l'assegnazione dei finanziamenti dei piani urbani integrati che prevede la possibilità di intervenire solo su aree urbane con indice di vulnerabilità sociale e materiale superiore a 99 o alla media dell'area territoriale. La ex caserma Lupi di Toscana ricade in un'area con un indice pari a 97,8 e quindi non è assolutamente finanziabile. E' per questo motivo che l'amministrazione comunale ha candidato i progetti di housing ad altri bandi: gli interventi di housing sociale Lupi di Toscana al cosiddetto 'programma innovativo qualità dell'abitare' e gli interventi per di studentati al quinto bando sulla legge 338/2000 per strutture residenziali universitarie, dove il vincolo dell'indice di vulnerabilità sociale e materiale non era previsto. In breve, la nostra verifica ha confermato che non esiste nella nostra competenza alcun intervento che possa rispettare i criteri rigidamente stabiliti dalle norme comunitarie per i PUI. E che, quindi, Firenze ha perso i 55 milioni di PNRR che all'inizio erano stati concessi per la riqualificazione del Franchi. Da qui la necessità di trovare fondi sostitutivi statali.
Redazione VN
Al Franchi... con lo sconto. Ecco la nuova concessione (con lavori) ai viola
La Fiorentina sarà al Franchi per la prossima stagione... con lo sconto. Nella nuova concessione si contemplano anche i futuri lavori
Sulle pagine di Repubblica oggi in edicola troviamo un approfondimento legato al Franchi e alla sua situazione, anche alla luce del ritorno in città di Commisso. Il patron, insieme a Nardella, era sugli spalti dell'impianto cittadino in occasione del pari di Coppa Italia che ha consegnato ai viola la finale e ieri è arrivata l'ufficializzazione della firma della convenzione per la concessione in uso dell'impianto relativa alla stagione 2023/'24.
Con lo sconto
Si tratta di 650.000 euro di spesa per la Fiorentina, un prezzo ridotto rispetto al precedente (1,1 milioni) proprio in previsione dell'inizio dei lavori a gennaio 2024. Con questo accordo, si legge, Palazzo Vecchio fa capire che si andrà comunque avanti con i lavori, a prescindere dai fondi e il club è sicuro di potersi trasferire al Viola Park, a cominciare dal ritiro per la prossima stagione. I 55 milioni ormai sono persi (e non destinabili ad altri interventi), quindi serviranno progetti alternativi.
Redazione VN
FOTO – Nonostante tutto, ecco il nuovo Franchi: alcuni scatti
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Il Franchi domina, tutte le tappe della Fiorentina. E ora spunta il Padovani
Partendo dall'idea dell'architetto Casamonti di buttare giù le curve ma tenere alcuni simboli di Nervi (come la torre di Maratona e le scale elicoidali) poi bocciata dalla sovrintendenza, alla zona Mercafir
Repubblica si sofferma sul tema Franchi, ripercorrendo tutte le tappe della Fiorentina di Commisso. Partendo dall'idea dell'architetto Casamonti di buttare giù le curve ma tenere alcuni simboli di Nervi (come la torre di Maratona e le scale elicoidali) poi bocciata dalla sovrintendenza, alla zona Mercafir, passando per il sito individuato a Campi Bisenzio prima che il sindaco Nardella dichiarasse di voler fare di tutto per impedire che la Fiorentina traslocasse da Firenze. Infine la questione del restyling, il finanziamento tramite il Pnrr, il no della Commissione Europea ai 55 milioni di euro per la riqualificazione di Campo di Marte. Un via vai continuo che non trova pace, anzi. Adesso spunta l'idea Padovani per ospitare la Fiorentina durante il trasloco. Insomma, c'è ancora tanto da capire e il futuro del Franchi rimane ancora un grosso punto interrogativo.
Redazione VN
Mini stadio rugby, ipotesi in piedi. Il nodo resta la capienza ridottissima
Lo stadio del rugby ipotesi vagliata dalla Fiorentina. Ma quali pro ci sono per la Fiorentina?
Dopo essere tramontata l'ipotesi Ridolfi, l'impianto dell'atletica da 8.000 posti adiacente al Franchi, l'idea di Palazzo Vecchio per far giocare la Fiorentina durante il restyling dello stadio è lo stadio del rugby. Al Padovani - scrive il Corriere Fiorentino - la voce circolava da qualche giorno, ma restano da chiarire la fattibilità di uno stadio temporaneo, chi mette i soldi, le tempistiche.
Da un lato il Padovani confina con il Mandela, dove c'è già una tribuna da 1.200 posti, dall'altra si affaccia su viale Paoli, dove la vicinanza degli alberi rende quasi impossibile la possibilità di aumentare la capienza. Per la Serie A la capienza minima resta di 12.000 spettatori - salvo deroghe -, qui si farebbe grande fatica ad arrivare agli 8.000 attuali del Ridolfi (ipotesi tramontata ma per cui si poteva arrivare a 10.000). L'unica certezza, ad oggi, è quella che la Fiorentina non giocherà al Franchi nelle stagioni 2024/25 e 2025/26.
Redazione VN
Franchi, corsa contro il tempo: 90 giorni per finire la gara. E Nardella...
Senza i 55 milioni del Pnrr, ecco le nuove ipotesi per il restyling del Franchi
Dopo le parole di Commisso è arrivato il "rilancio" di Nardella riguardo ai 55 milioni necessari a completare l'investimento sul Franchi dopo il no della UE sul Pnrr. Come scrive La Nazione, il sindaco di Firenze tira dritto sul restyling. Nonostante la distanza siderale e le posizioni ormai cristallizzate sia da parte di ACF che del Comune, il primo cittadino tira dritto visti i tempi strettissimi e il rischio perdere un treno pieno di quattrini per il progetto. Secondo il quotidiano, per evitare che questa corsa contro il tempo vada perduta, per il restyling del Franchi "alcuni gruppi solidissimi avrebbero unito le forze" per presentare il progetto prima della scadenza fissata il 13 giugno.
A luglio invece ci sarà il gong per l'aggiudicazione dei lavori, con i progetti che dovranno rispettare 28 parametri e verranno valutati dalla commissione. Il bando ha una base di gara di 158 milioni e 895mila euro (al netto di Iva e oneri che fanno tornare la cifra ai circa 200 stimati inizialmente). Se questi verranno poi ufficialmente definanziati si dovrà intraprendere un'altra strada a ora non contemplata. Spunta infine un'ipotesi cui lo stesso Comune potrebbe in extremis prendere in considerazione: una nuova gara divisa in due lotti, uno dei quali finalizzato a coprire gli spalti dello stadio.
Redazione VN
Renzi: "Non ha senso indebitare i nostri figli per lo stadio della Fiorentina"
I soldi del Pnrr sul Franchi? Un errore, secondo Renzi
In una lunga intervista a Repubblica, l'ex sindaco di Firenze e senatore Matteo Renzi ha parlato anche della possibile scelta da parte dell'Italia di non prendere tutti i soldi a debito del Pnrr: "È una strada possibile e intelligente se fosse provato che alcuni progetti non stanno in piedi". Una frecciata, quella di Renzi, che va direttamente al restyling del Franchi: " Se dobbiamo spendere 150 milioni indebitando i nostri figli per fare lo stadio della Fiorentina, io che pure sono tifoso viola dico che non ha senso. Fitto è una persona ragionevole e conosce le carte. Certo è che le scelte devono essere rapide e serie".
Redazione VN
Gasparri: "Pnrr? Non deve riguardare il Franchi, ma strade e ospedali"
Il vicepresidente del Senato Gasparri contro lo stanziamento dei fondi del Pnrr verso lo stadio Franchi
Sulla vicenda relativa al Franchi, il vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri è intervenuto da Campi Bisenzio, dove si trova oggi in campagna elettorale verso le prossime elezioni comunali. Ecco le sue parole: "Amo il calcio e lo stadio di Firenze, a volte gli stadi sono monumenti dell'era moderna. Ma credo che il Pnrr deve pensare agli ospedali, alla viabilità, alle infrastrutture, a ciò che serve a tutti i cittadini, gli stadi riguardano solo una fetta della popolazione. Con tutto il rispetto per Firenze e per il Franchi, il Pnrr deve servire per altre priorità, ci penseranno i privati a promuovere investimenti. Intervento dello stato? Tra le prime dieci emergenze non c'è quella della ristrutturazione degli stadi, ma ci sono altre leggi che servono per finanziare opere: questa però non deve essere il Pnrr".
Redazione VN
VN – Viola al Padovani? Parla il presidente del Firenze Rugby: "Sono sorpreso, ma..."
Anche l'impianto attualmente destinato al rugby nel capoluogo fiorentino necessiterebbe di ingenti investimenti per poter ospitare le partite casalinghe della Fiorentina, a partire da spalti e spogliatoi
La Fiorentina al Padovani? La palla rotonda al posto di quella ovale per due stagioni? Le parole di Joe Barone in conferenza stampa hanno suscitato curiosità e perplessità in egual misura. Al momento lo stadio Padovani, storica casa del Firenze Rugby 1931, può contenere fino a 2000 persone. Come arrivare alla capienza di 12000 posti, la minima prevista per la Serie A? Ne abbiamo parlato con il presidente del Firenze Rugby 1931, Fabio Stellini.
Vi ha contattati il Comune? "Nello specifico no, non ne sappiamo niente. Il nostro contatto con il Comune di Firenze è solo per dei lavori per la parte illuminante del Padovani, di prassi ma importanti, inoltre da gennaio sta facendo mensilmente dei rilevamenti vicino al segnapunti in Viale Paoli per dei saggi propedeutici in profondità in vista dei lavori del restyling del Franchi".
E la Fiorentina? "Mai visti, né sentiti, siamo vicini di casa ma non so nemmeno se ci conosce".
Che ne pensa delle parole di Joe Barone? "Sono rimasto sorpreso ma fino a un certo punto. Sul Franchi ormai se ne sono dette di tutti i colori. Il Comune deve gestire la situazione del Franchi ma ora stanno cercando delle soluzioni alternative praticabili, perché pensare che la Fiorentina vada a giocare lontano da Firenze per due anni mi sembra poco proponibile".
Ma è fattibile l'ipotesi Padovani? "Al momento la capienza è di 1500-2000, ma il nostro è un impianto non vetusto ma di più. La tribuna coperta va rifatta e così gli spogliatoi. La tribuna su Viale Paoli è smontabile. Noi abbiamo la concessione, gratuita con contributo del Comune, fino a dicembre del 2030, dai 6 anni agli old siamo circa 500 tesserati".
Il rischio di una cattedrale nel deserto? "Se fanno qualcosa di troppo grande e poco sfruttabile sì, ma se fanno una struttura moderna e sfruttabile può diventare anche un centro importante per i test match della Nazionale, le coppe europee e altri eventi di prestigio".
Si è anche detto della possibilità di spostare la franchigia delle Zebre da Parma a Firenze. "Un'ipotesi anche questa, la politica può tutto ma ho dei dubbi. Parma non è una città accattivante come Firenze ma la cittadella del rugby là è spettacolare rispetto a quello che possiamo offrire al momento noi, hanno delle strutture predisposte che ancora noi non abbiamo. Qui dovremmo costruire tutto".
Insomma un nuovo stadio, la franchigia naturalmente con un nome diverso a Firenze e poi il Sei Nazioni. Solo un sogno? "Lo spererei ma la vedo molto difficile anche perché per il Sei Nazioni si parla di Roma".
Paolo Mugnai
Nuovo Franchi, il progetto restyling va avanti: presto nuovi incontri, il piano
Il Comune di Firenze non si arrende, deciso a sfruttare i fondi messi a disposizione e non farsi scoraggiare dal blocco dei 55 milioni da parte di Bruxelles
43 giorni ancora, si legge sul Corriere Fiorentino, e sapremo se sono arrivate offerte per il maxi bando per la ristrutturazione dello stadio Franchi, che beneficia comunque di una grossa fetta di fondi da parte del PNRR. Restano le incertezze sul futuro e 55 milioni da reperire altrove dopo la bocciatura dell'Unione Europea, sindaco di Firenze e proprietà della Fiorentina si vedranno nuovamente anche per stabilire dove giocherà la squadra durante i lavori, soprattutto se dovesse rimanere nelle coppe europee. Il vero nodo futuro è il prezzo dell'affitto dello stadio comunale alla società viola e la durata della sua concessione, durata che non può essere superiore ai 50 anni in base alle nuove norme, e non 99 come è accaduto per la Juventus, parametri importantissimi per la Fiorentina che deve anche fare fronte alle spese per il Viola Park. Insomma gli ostacoli non mancano, né sul breve, né sul lungo periodo.
L'obiettivo è decretare la vittoria del bando a luglio, così da far partire i cantieri a fine 2023, con la curva Ferrovia che sarà interessata dai lavori da gennaio 2024, motivo per cui la concessione del Franchi per la prossima stagione è calata di costo per i Viola (650.000 euro). In tutto questo Rocco Commisso ha ribadito che la Fiorentina non ci metterà un dollaro e quindi o si ricorrerà a un aiuto dello Stato o verrà attivato un maxi mutuo del Comune, magari attraverso il Credito Sportivo.
Redazione VN
Renzi: "Commisso simpatico, ma ricorda male: altro che zitto, e l'emendamento?"
La risposta del leader di Italia Viva, chiamato in causa sulla questione stadio e intento a garantire una via per garantire il futuro giusto al Franchi
"A me Rocco sta simpatico però temo che non ricordi bene. Quando la Fiorentina presentò quel progetto, io feci l'emendamento in Senato per eliminare il potere di veto delle Sovrintendenze. Altro che zitto, ho fatto un emendamento". Queste le parole di Matteo Renzi a La Nazione sulla questione stadio e in risposta alla conferenza stampa di Rocco Commisso.
"La mia proposta di abolire il vincolo? Ho posto il tema alla premier e al ministro Fitto la settimana scorsa. Sono intervenuto in aula e ho riscosso molti consensi da tutte le parti politiche. Io presenterò un emendamento ad hoc e vedremo chi sta con chi. I 55 milioni? A mio avviso Nardella deve prendere atto che i soldi europei non ci sono e battere cassa al Governo per Firenze chiedendo di avere le stesse risorse per altri progetti e facendo togliere il vincolo delle curve".
Redazione VN
Pierguidi: "Franchi? I soldi mancanti verranno trovati. I contrari stiano zitti"
Il presidente del Quartiere 2 di Firenze è chiaro ed ottimista: Nardella non molla e il progetto verrà portato a conclusione, chi è contrario se ne faccia una ragione
Intervenuto in collegamento durante la trasmissione "Zona Mista" su Rtv38, il presidente del Quartiere 2 di Firenze Michele Pierguidi ha detto in merito alla questione Franchi:
Il Comune è deciso e fiducioso nel continuare il progetto e confida nel fatto che la ristrutturazione dello stadio Franchi si farà. Ci sono 140 milioni di euro da spendere entro il 2026. Ne mancano 55, ma non per errore dell'amministrazione comunale. Questa parte di budget verrà trovata in qualche modo, magari tramite una sponsorizzazione, oppure con un mutuo da ripagare poi con il canone di affitto. E' una gatta da pelare ma il sindaco è determinatissimo. Io non ho mai fatto opposizione per lo stadio a Campi e nemmeno per la Mercafir, a me stava a cuore solo il destino del Franchi. Certo, adesso qualcosa dal progetto andrà tolto, specie dopo le parole di Commisso. Credo che non ci saranno più né centro commerciale né albergo. Il patron viola è stato chiaro, vorrebbe il total control, ma non è possibile. Il Padovani? Difficile che il Comune possa intervenire anche lì. Più facile che la Fiorentina vada a giocare ad Empoli durante i lavori. Poi se potrà restare a Campo di Marte, meglio ancora... Coloro che vogliono bloccare il progetto dovrebbero stare zitti, sono gli stessi che tempo addietro non hanno fatto nulla per togliere i famosi vincoli sul Franchi. Ora c'è la possibilità di realizzare un'opera che nessuno è mai riuscito a fare.
Redazione CV
Nardella: "Sta al governo trovare alternative, non stiamo indebitando nessuno"
Il sindaco di Firenze torna a parlare della questione stadio
Dario Nardella, i microfoni di Controradio parla così sulla questione stadio:
"Non è una novità che la Fiorentina non metterà soldi nel Franchi, visto che è un monumento non demolibile. Volevamo riqualificare la zona dello stadio, ma una parte dei soldi che avevamo ottenuto ci è stata tolta. Non siamo stati fermi in questi anni: abbiamo fatto un concorso pubblico, individuato un vincitore, terminato i progetti e nel frattempo abbiamo già speso 8 milioni. In questi giorni siamo passati anche alla seconda gara pubblica. Noi abbiamo già 130 milioni di euro e non possiamo perderli, quindi li abbiamo già impegnati. Sui 55 milioni tolti non abbiamo ricevuto comunicazioni formali, quando succederà dovrà intervenire lo stato. Il paino B ci può essere, ma deve dirlo il governo quale è. Noi però non possiamo fermarci e buttare via i soldi che abbiamo.
Sul Franchi abbandonato: "Non possiamo permettere che il Franchi cada in disgrazia come il Flaminio. Non si tratta di buttare i soldi dei cittadini, poi il Franchi andrà mantenuto. La candidatura ad Europ2032 per esempio, implica la spesa pubblica di grosso livello per molti stadi. Sono state fatte delle leggi per questi soldi. Noi non ci opponiamo ai provati, ma Commisso è stato chiaro"
Redazione VN
Franchi, il restyling si farà: andrà avanti un pezzo alla volta
Il restyling dello stadio Artemio Franchi si farà, andando oltre le problematiche: i lavori verranno svolti "a lotti"
Il nuovo stadio Franchi per step, ossia intanto una sorta di "lotto 1", la parte più corposa e finanziabile coi 135- 140 milioni assegnati dallo Stato, ovvero le nuove curve e la copertura, magari senza i pannelli fotovoltaici in cima. Poi, quando e se arriveranno anche i 55 milioni ora sfumati dal Pnrr, il "lotto 2", quel che manca: la parte commerciale interna, i sotto curva, le sistemazioni urbane. Giusto ieri il ministro dello sport Abodi ha chiarito che per adeguare gli stadi italiani a Euro 2032 occorreranno 1,5 miliardi di euro e certo Firenze potrebbe avere la sua parte e trovar lì i 55 milioni. Oppure chissà, forse un domani le opere mancanti potranno anche essere fatte da chi prenderà in gestione l'impianto in cambio di un accordo sul canone annuale. Anche se la Fiorentina ora non ne vuole sentir parlare. Renzi continua a cannoneggiare chiedendo che Palazzo Vecchio sospenda la gara, Commisso ha avvertito che lui ora non tirerà fuori un penny per mettere una toppa ai soldi che l'Europa non dà più (il progetto vale 200 milioni, ne mancano 55), ma la linea di Dario Nardella non cambia: tirare dritto col bando di gara e intanto premere sul governo per i soldi. La procedura d'invito alle ditte per fare i lavori ( e il progetto esecutivo), che vale 200 milioni, non verrà fermata ora. Come scrive La Repubblica, quando ci sarà la revoca formale dei 55 milioni verrà forse rivista e andrà fatto un contratto adhoc col costruttore individuato. Un contratto " a lotti", anche se Palazzo Vecchio ufficialmente non ne parla.
Il percorso scelto da Nardella
La via maestra resta la gara in corso e «il governo non può non prendersi l'impegno a trovare una soluzione per sostituire queste risorse», dice Nardella a Controradio senza tuttavia escludere il "modello teatro del Maggio": «Abbiamo fatto molte opere pubbliche in vari step. Si guardi al teatro dell'Opera, il progetto era unico ed è stato fatto a step, via via che arrivavano i finanziamenti. A noi manca solo una parte minoritaria del budget quindi intanto partiamo, rischiamo di perdere anche quelli che già abbiamo» spiega il sindaco.
Peraltro. senza più il vincolo di un finanziamento diretto europeo Pnrr, forse anche la faccenda del trasloco della Fiorentina potrebbe prendere un'altra piega: il governo potrebbe concedere una deroga sul 2026 ai denari per ora assegnati trattandosi di un fondo nazionale e poter fare i lavori a step renderà comunque il trasloco forse non obbligato. Se fosse necessario, Empoli è opzione complicata: si valutano il Ridolfi e il Padovani, ma per l'adeguamento servirebbero 3 milioni.
Redazione VN
Pierguidi: "Sono convinto che i 55 milioni per il Franchi si troveranno"
Le considerazioni del cittadino numero uno della zona di Campo di Marte, quella interessata dalla questione stadio Artemio Franchi
Michele Pierguidi, presidente del Quartiere 2 di Firenze, ha parlato a Il Tirreno della questione stadio:
"A Firenze serve uno stadio coperto, con nuove tribune, nuove sedute e servizi igienici moderni. Il Franchi, inoltre, è costruito con cemento armato vecchio di cento anni, potrebbe diventare un rischio non intervenire. Dobbiamo salvarlo dal degrado. E anche al quartiere non serve altro se non la riqualificazione dello stadio, un parcheggio da 3mila posti nella zona di Campo d'Arrigo e la tramvia.
"Mancano 55 milioni? Sono convinto che si troveranno. Abbiamo un grande sindaco, ci sta lavorando. Certo, una soluzione alternativa potrebbe esserci...Si potrebbe pensare a una sponsorizzazione come già avvenuto in altre città. Allianz dà alla Juventus 100 milioni in dieci anni perché lo stadium di Torino porti il nome della compagnia. Non vedo perché non si possa fare anche a Firenze. Stiamo parlando di mettere il proprio brand su una stadio monumentale, famoso in tutto il mondo. E poi stiamo parlando di Firenze".
Redazione VN
L'appello del Movimento Centro: privatizzare il Franchi. "Soluzione propositiva"
Ne ha parlato con noi Fabrizio Manfredini illustrandocene i dettagli
Attraverso un comunicato stampa il Movimento Centro, associazione fondata dal direttore di Italia 7 Fabrizio Manfredini, propone una soluzione per quanto riguarda il caso dello stadio Franchi:
Visto il fallimento, ormai evidente, di ogni altra ipotesi presentata dal 1983 ad oggi e, visti i dubbi della Comunità Europea sull'utilizzo dei soldi del PNRR per la ristrutturazione dello Stadio Artemio Franchi, l'unica strada per uscire dalla situazione di stallo venutasi a creare, è quella della predisposizione di un bando per l'alienazione dello stadio verso un soggetto privato. Il Movimento Centro propone di coinvolgere in questo percorso, oltre al costituendo FONDO FIRENZE (www.fondofirenze.com), ovviamente il Comune di Firenze e si ritiene necessario ascoltare il parere preventivo di AC Fiorentina e il suo Presidente Rocco Commisso. Il Movimento CENTRO, con l'auspicio che la Fiorentina trovi l'idea interessante, si augura che la stessa possa partecipare unitamente al costituendo Fondo Firenze, al bando, cosi ove se lo aggiudicasse, oltre ad avere il pieno controllo, quindi introiti derivanti dalle attività già esistenti, avrebbe tutto il tempo necessario per una nuova versione di ristrutturazione che dovrà essere comunque progettata e realizzata tenendo contro dei vincoli esistenti
A questo proposito, Violanews ha voluto contattare Fabrizio Manfredini che ha parlato così:
Vogliamo trovare una soluzione in questa situazione di stallo. La nostra proposta è fatta in maniera costruttiva e non in maniera polemica. La vendita dello stadio è per noi l'unica soluzione possibile con un fondo aperto a chiunque voglia partecipare. La nostra proposta è sia per l'amministrazione che per Commisso, che ha già speso tanti soldi per il centro sportivo. Ci sembra una soluzione propositiva, logica ed alla portata di tutti. Inoltre non si andrebbe ad indebitare una città. Aiutiamo il sindaco con una soluzione alternativa e i Fiorentina ad avere una nuova casa.
Redazione VN
La segretaria Nervi: "Caso Franchi una vergogna. Date un terreno a Commisso!"
"Nardella ha usato questa occasione nella peggiore maniera possibile"
Elisabetta Margiotta Nervi, segretaria generale della Pier Luigi Nervi Foundation, è intervenuta ai microfoni di Lady Radio dove ha parlato del caso Franchi non risparmiando critiche forti all'amministrazione:
Parole di Commisso? Non le commento, Commisso è l'unico che rispetto in questa storia. È un privato, può esprimere le sue opinioni come e quando vuole. È irrilevante, però, quello che dice e pensa Commisso. Anzi, lo è stato fin dall'inizio sul destino del Franchi. Non è nelle sue mani, chi è importante in questa storia perché possiede lo stadio e perché è un'autorità pubblica è il Comune di Firenze e il suo Sindaco Nardella che ha usato questa occasione nella peggiore maniera possibile. Franchi nel progetto PNRR? Sono stata la prima ad essere entusiasta di tale decisione, mi sembra che l'Artemio Franchi di Firenze meriti di essere tra questi attrattori. Questi fondi però sono stati assegnati con una precisa motivazione: tutela, valorizzazione e promozione culturale. Oggi di cosa si discute? Del fatto che la Fiorentina non sia riuscita ad ottenere lo stadio. Corrisponde agli intenti per cui sono stati dati questi soldi?
I fondi europei
Abbiamo fatto passare agli occhi dell'Europa, dei cittadini italiani, un'operazione di restyling.. che terribile parola. Che c'entra il restyling con un'operazione di tutela e valorizzazione. Restyling uguale tutela? Abbiamo una tradizione di valorizzazione culturale che fa invidia al mondo, abbiamo città che sono lezione per tutti. Siamo poi finiti in una situazione del genere, siamo la barzelletta del mondo. Anzi, me ne tiro fuori. C'è qualcuno che ha voluto gestire tutto in prima persona, Dario Nardella. Ha fallito un'occasione d'oro per Firenze. Recuperare un bene pubblico di grande valore per la storia e la cultura della città rendendolo ciò che è sempre stato: uno stadio municipale polivalente come potrebbe ridiventare. Siamo riusciti ad arrivare al punto dove questi soldi non verranno neanche assegnati. E' una cosa scandalosa. È onta per la città di Firenze e del Sindaco
Commisso
Perché al presidente non si dà la facoltà di fare quello che ha sempre chiesto, ovvero il suo stadio? Il Franchi non è lo stadio della Fiorentina di oggi, non potrà mai esserlo. Perché deve essere visto come una condanna? Quante città hanno uno stadio municipale che riescono a gestire? Perché non si può trovare un benedetto terreno a quest'uomo che i soldi li ha? Facesse ciò che vuole, lui sa cosa serve alla Fiorentina. E lasciate in pace il Franchi. Non si può piu dire 'con che soldi lo sistemiamo?' La Città di Firenze ha i soldi che servono a restaurare il Franchi, facciamo questo con i soldi che sono stati erogati e facciamo fare a Commisso ciò che vuole.
Redazione VN
F. Giorgetti: "Da Nervi parole offensive. Senza di noi un Franchi alla Flaminio"
La risposta alle dure parole di Margiotta Nervi non si sono fatte attendere
Queste le parole in risposta a Margiotta Nervi, da parte di Fabio Giorgetti. Presidente Commissione Sport del Consiglio Comunale
"La Signora Margiotta Nervi usa parole fuori luogo e offensive. L'amministrazione comunale ha fatto un concorso di progettazione internazionale per riqualificare un quartiere, tutelare e valorizzare lo stadio Artemio Franchi, monumento nazionale. Se non avessimo agito così sarebbe finito come il Flaminio invece noi lavoriamo per dare a firenze l'impianto migliore possibile. Peraltro certe dichiarazioni con un bando di gara pubblica aperto sono particolarmente inappropriate".
Redazione VN
Casamonti: "Giocare durante i lavori al Franchi si può"
L'architetto Marco Casamonti vede la possibilità di giocare al Franchi anche durante i lavori di ristrutturazione dello stadio, ma i paletti imposti secondo lui sono troppi
Il Corriere Dello Sport oggi in edicola, nell'affrontare brevemente il tema stadio, riporta il parere all'architetto Marco Casamonti al convegno Meet Arch, pronto ad assistere ad ogni sviluppo nella questione cantieri e rifacimento del Franchi. Il prossimo 30 giugno dovrebbero concludersi i lavori al Viola Park, poi la Fiorentina deciderà quando procedere con l'inaugurazione. Ma sugli stadi in Italia non ha usato mezze misure.
Paletti eccessivi
"Siamo messi malissimo. I nostri impianti sono inospitali e hanno un'età media di 68 anni contro i 35 dell'Inghilterra e i 38 della Germania. I paletti che ci sono qui hanno ragion d'essere ma spesso sono eccessivi. Giocare negli stadi durante i lavori si può e lo si è visto nel nostro progetto per la Dacia Arena di Udine. A Firenze, se non ci fosse il vincolo dei tempi legato ai fondi Pnrr, sarebbe possibile. So che il sindaco si sta impegnando molto e mi auguro che trovi presto una soluzione".
Abodi "Restyling stadi in PNRR? Tema dibattuto in Governo"
Il Ministro dello Sport Andrea Abodi, a margine di una iniziativa elettorale svoltasi oggi a Siena, ha parlato della questione stadi-Pnrr dopo il no della Commissione europea al restyling dello stadio Franchi di Firenze. Ecco le sue parole.
"Lo stadio è un'infrastruttura sociale? Io ritengo di sì. Se all'interno del progetto stadio c'è un progetto di riqualificazione e di rigenerazione urbana, ha un'interesse sociale questa progettualità? Io direi di si. Poi è chiaro che nell'immaginario collettivo lo stadio è associato al calcio, il calcio è associato alla proprietà di un club -ha aggiunto Abodi - e quindi si presuppone che, visto che è l'utilizzatore principale, sia il promotore di iniziative di questo genere. Cercheremo di capire comunque all'interno del progetto di Euro 2032 come mobilitare risorse anche private per fare in modo che pure i progetti non facenti parte del dossier per gli Europei si possano sviluppare''.
Redazione VN
Nuovo Franchi, presto il via ai lavori. Ma che rimpianto il vecchio progetto
Le ultime sullo stadio Franchi, che dovrebbe vedere l'inizio dei lavori di ristrutturazione all'inizio del nuovo anno ma ha ancora in sospeso moltissimi punti
Il Tirreno in edicola oggi si dedica alla questione nuovo Franchi. Il primo progetto presentato dal patron viola Rocco Commisso, quello targato Marco Casamonti, l'architetto che ha curato la nascita del centro sportivo di Bagno a Ripoli ma anche le Cantine Antinori, avrebbe potuto addirittura essere già finito. Ci ha provato in ogni modo, Commisso, a passare dalle parole ai fatti, è sempre stata la sua priorità. Il Sovrintendente Pessina bloccò tutto per le dimensioni delle demolizioni previste, ma quel che è certo è che, durante i 36 mesi di interventi lo stadio non sarebbe mai stato integralmente chiuso. Si sarebbe proceduto per settori, come per altro accaduto già in altre realtà italiane (da Udine a Bergamo) , cercando di limitare al massimo i disagi, pur consapevoli di dover rinunciare ad una parte di capienza. Da allora, mentre la società viola aspetta - pure oggi - di conoscere quali saranno i nuovi costi d'affitto, l'entità degli spazi commerciali, la possibilità di utilizzo della struttura tutti giorni dell'anno e la durata della concessione che verrà (a partire dal 2026), le attenzioni si sono concentrate sulla ristrutturazione dello stadio esistente dopo varie peripezie che l'ufficio stampa viola ha puntualmente riepilogato nell'ultima conferenza in merito.
Si comincia?
I primi lavori allo stadio dovrebbero cominciare già nei primi giorni del nuovo anno, in Ferrovia. Poi, per procedere senza intoppi sul fronte dei tempi, l'attività sportiva dovrebbe spostarsi altrove. Qui si gioca l'altra partita, che non potrà non tenere conto della volontà/necessità del club di restare dentro i confini della città e, al tempo stesso, dei mancati incassi nel periodo di chiusura dei cancelli. Non è solo una questione legata ai botteghini, in ballo ci sono le percentuali legate ai diritti tv calcolate sulla base degli ingressi allo stadio. Il futuro della Fiorentina passa (anche) da qui, dopo quasi quattro anni d'attesa.
Redazione VN
Nardella: "La gara pubblica per il Franchi è partita. Rispetteremo tempistiche"
"Quanto ai 55 milioni abbiamo un lavoro in atto affinché non vengano sottratti a Firenze. Sarebbe una cosa ingiusta e ingiustificata"
Il sindaco di Firenze, Dario Nardella, ha risposto alle domande di giornalisti a margine del consiglio comunale. Di seguito le sue parole sullo stadio Franchi:
55 mln del Pnrr? Mi sento di tranquillizzare sul fatto che la gara pubblica per il nuovo stadio è già partita. Anche per questo invito tutti ad avere un atteggiamento sobrio nei commenti e nelle dichiarazioni perché si tratta di una procedura pubblica molto importante, di decine di milioni di euro. Quanto ai 55 milioni abbiamo un lavoro in atto affinché non vengano sottratti a Firenze. Sarebbe una cosa ingiusta e ingiustificata. Lavori entro il 2023? Intanto abbiamo la gara, dobbiamo fare l'aggiudicazione questa estate. I soldi che già abbiamo sono 130 milioni di euro e questi ci impongono di rispettare le tempistiche tra cui anche l'avvio dei lavori entro la fine dell'anno.
Redazione VN
Ampliamento Coverciano, Nardella: "Pronta integrazione con il Franchi"
Approvato il progetto della FIGC sull'ampliamento di Coverciano che verrà ristrutturato e appunto, ampliato. Il sindaco Nardella ha commentato tutto ciò:
Il Centro tecnico federale di Coverciano è un vero e proprio valore aggiunto per Firenze. Dobbiamo essere più consapevoli di questa potenzialità e vivere sempre meno Coverciano come una sorta di corpo estraneo: la riqualificazione è stata condivisa fin dall'inizio col presidente Gravina, che ringrazio. il Centro tecnico in questi anni è stato sempre più aperto ai cittadini e questo è il nostro obiettivo: un Centro ad alto livello professionale con funzioni avanzate da questo punto di vista" e un'area "fruibile dalla comunità. Il Centro tecnico federale si colloca all'interno di quello che via via diventerà sempre di più il quartiere del calcio. Ci sarà una forte integrazione tra l'area dello stadio Franchi, il polo sportivo di Campo di Marte e il Centro di Coverciano
Redazione VN
"Franchi? Bocciatura dell'UE è una decisione politica. Attendiamo risposte"
Daniela Rondinelli, europarlamentare del PD, ha parlato dello stadio Franchi. Ecco la sua nota riportata dall'Ansa:
Lo scorso 6 aprile ho presentato un'interrogazione parlamentare urgente dove chiedevo spiegazioni sulla decisione da parte della Commissione europea di escludere lo stadio Franchi di Firenze dai fondi previsti per il Pnrr. Ieri sono scaduti i tempi per ricevere una risposta che non è ancora arrivata. A questo punto - aggiunge - viene da pensare che le motivazioni non sono tecniche ma esclusivamente politiche: aver negato i 55 milioni di euro per il restauro e la riqualificazione dello stadio fiorentino è uno smacco al nostro Paese che si è anche candidato a ospitare gli Europei di calcio del 2032. Lo stop al progetto da parte della Commissione europea costituisce un precedente pericoloso, soprattutto perché è arrivato dopo un anno e mezzo dal via libera al Pnrr
Redazione VN
Ipotesi dello stadio a Campi ancora in piedi? "In contatto con Commisso"
A parlare è il candidato sindaco Montelatici
Intervenuto questa mattina a Lady Radio, il candidato sindaco di Campi Antonio Montelatici ha parlato così dell'ipotesi, evidentemente non tramontata, di costruire uno stadio nuovo per la Fiorentina:
Noi già da tempo siamo in contatto e stiamo collaborando con un legale vicino a Commisso, perché riteniamo che il nuovo stadio sia una grande opportunità per Campi Bisenzio. Prima o durante i lavori, però, dovremo potenziare le arterie viarie e realizzare, in prossimità dell'impianto, un nuovo casello autostradale perché la viabilità nel Comune, per colpa di chi ci ha governato per 70 anni, è ormai compromessa e va rivista
Redazione VN
Fondi PNRR sottratti al Franchi, Report tira in ballo Renzi e Lotti
C'è qualcosa che non torna nella gestione dei fondi europei che sono stati negati in parte ai progetti degli stadi di Firenze e Venezia
Report, trasmissione in onda sulla Rai, ha dedicato uno spazio ai fondi del PNRR che sono stati sottratti ai progetti degli stadi per Firenze e Venezia: l'oggetto del contendere sono altri progetti sportivi che non sono stati contestati come invece accaduto per il Franchi. Si parla del senatore Matteo Renzi come parte interessata all'ingresso dell'Arabia Saudita nel calcio italiano.
I fondi del PNRR contribuiranno a realizzare un grande campo da golf a 18 buche in provincia di Arezzo, a Cavriglia, zona molto cara all'ex Ministro dello Sport Luca Lotti. Report sostiene che Lotti abbia agito personalmente per la destinazione di questi fondi. "Non so di cosa lei stia parlando", dice Lotti all'inviato che gliene chiede conto. I comuni esclusi, però, protestano: "Non sappiamo nulla, se sapessimo per quale motivo non siamo stati scelti ci muoveremmo per correggere i nostri difetti". Diverse federazioni sportive hanno indirizzato i finanziamenti verso le città d'origine dei propri presidenti.
Redazione VN
Franchi, parla Abodi: "Nardella e Fitto a colloquio. Visione UE sbagliata"
"L'interpretazione restrittiva adottata dalla Commissione Ue chiude alla possibilità di realizzare questi interventi con i fondi del Pnrr, ma restano i progetti con tutto il loro valore del quale potranno beneficiare le comunità"
Il governo ha promulgato il decreto di definanziamento che annulla quello interministeriale del 22 aprile 2022 con cui venivano assegnati i 55 milioni del Pnrr. Una notizia pessima per il futuro del Franchi, sul quale il ministro dello sport Abodi si è soffermato in un'intervista alla Nazione:
Il ministro Fitto è già in contatto con il sindaco Nardella che incontrerà a breve – spiega – Adesso si apre una fase nuova. Si deve ripartire da una progettualità che deve andare avanti. Rispetto la scelta fatta da Bruxelles, ma resto quantomeno perplesso – incalza Abodi – Penso sia stata data una interpretazione non corretta di cosa siano gli stadi e della loro funzione, anche plurale in termini di attività, nell'ambito della socialità non solo sportiva e dello sviluppo urbano. Il progetto di Firenze contiene anche lo stadio ma all'interno di una progettualità molto più ampia, caratterizzata proprio dalla rigenerazione urbana – spiega Abodi – L'interpretazione restrittiva adottata dalla Commissione Ue chiude alla possibilità di realizzare questi interventi con i fondi del Pnrr, ma restano i progetti con tutto il loro valore del quale potranno beneficiare le comunità. Resto ottimista, auspicando la collaborazione di tutti, privati inclusi
Redazione VN
Abodi: "Stadi? Siamo a un punto di non ritorno. Euro 2032 sarebbe un'occasione"
Lo stato di salute degli stadi italiani è pessimo. La candidatura a Euro2032 potrebbe rilanciare il calcio italiano e gli impianti, dice Abodi
Intervistato da Il Resto del Carlino il ministro dello Sport Andrea Abodi è tornato a parlare della questione stadi: "È finito il tempo delle scuse e degli alibi. Siamo ad un punto di non ritorno. Finora sono mancate visione, volontà, determinazione, insieme alla sistematicità e alla competenza. Dalla nostra però abbiamo un'occasione: la candidatura a Euro 2032. Certo, è un po' mortificante pensare che questa candidatura serva per sviluppare una progettualità infrastrutturale, ma gli Europei sembrano fatti per noi: l'Uefadeciderà tra meno di cinque mesi, e poi avremo un tempo congruo per fare il nostro dovere, migliorando gli stadi. Complessivamente servirà tra un miliardo e mezzo e due di investimenti per rifare gli impianti".
Redazione VN
Nuovo Franchi, Palazzo Vecchio non si ferma: la chiave è Euro 2032
I lavori per il nuovo stadio della Fiorentina potrebbero comunque vedere la luce, ma dipende dalla riuscita della candidatura dell'Italia per la manifestazione continentale
La bocciatura europea sottrae a Firenze 55 dei 198 milioni necessari a completare il restyling dell'Artemio Franchi, ma Palazzo Vecchio non bloccherà il bando di gara varato a dicembre e entrato nella fase operativa proprio pochi giorni fa, il 28 aprile, con la comunicazione alle imprese del progetto definitivo su cui basare le offerte. Lo scrive Il Tirreno, che sottolinea come l'assegnazione all'Italia dell'Europeo del 2032 potrebbe assicurare comunque i fondi necessari. Sarebbe questa l'ancora di salvataggio
Redazione VN
Salvini: "Perché i cittadini dovrebbero pagare gli stadi? Facciano i privati"
Avanti sulla strada del no ai fondi pubblici per la ristrutturazione degli stadi italiani, sempre più presi in un vortice burocratico dal quale è difficile uscire
Il Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Matteo Salvini ha parlato ai media presenti all'avvio dei lavori per il passante ferroviario della stazione di Campo di Marte a Firenze, soffermandosi anche sui famosi 55 milioni negati da Bruxelles per lo stadio Franchi:
"Non possiamo permetterci di avere stadi troppo vecchi e troppo poco sicuri rispetto agli standard europei. I fondi europei non vanno sugli stadi, a Firenze come a Milano, Torino, Roma, conto che i privati possano fare tanto. Non si capisce perché debbano essere i cittadini a pagare..."
Paolo Poggianti
Franchi, Renzi: "Restyling definanziato. Continuare la gara è una follia"
Tutto lo scetticismo del leader di Italia Viva: "Continuare con la gara sapendo che non c`è copertura è giuridicamente un rischio e politicamente una follia"
Il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, è tornato a parlare della questione stadio Artemio Franchi. Nelle dichiarazioni riportate da DIRE Reg. Toscana, l'ex sindaco di Firenze ha espresso tutto il suo scetticismo sul progetto di Palazzo Vecchio (che spera in un aiuto da Euro 2032):
Intanto lo stadio di Firenze è stato ufficialmente definanziato: il governo ha accettato la richiesta europea e tolto i 55 milioni dal Pnrr. Il progetto non può andare avanti. E dunque continuare con la gara sapendo che non c`è copertura è giuridicamente un rischio e politicamente una follia. Ne riparleremo presto
Redazione VN
Marcheschi (FDI): "Sullo stadio Renzi e Nardella hanno fallito nel coinvolgere i privati"/b]
Il Senatore Paolo Marcheschi nel corso di un intervento al Senato ha avuto modo di affrontare l'argomento relativo allo stadio Franchi
Nel corso di un intervento in Aula il senatore di Fratelli d'Italia, Paolo Marcheschi, capogruppo in commissione Cultura e Sport di Palazzo Madama ha rilasciato queste dichiarazioni
Vorrei soffermarmi sulla polemica ormai nazionale relativa al caso Pnnr-stadio di Firenze. L'impiego di soldi pubblici per costruire stadi non è una novità, sia nel mondo che in Italia è raro che non si realizzino stadi con contributi pubblici. E' ovvio che tali impianti devono avere funzionalità anche sociali e quindi non essere aperti solo per le 20 gare ufficiali all'anno, ma siano messi a disposizione per altre funzioni quali altri sport, eventi musicali, culturali, benefiche e di ogni genere. Per aumentare invece i ricavi delle Società calcistiche è invece auspicabile che gli stadi vengano costruiti da privati, ossia dai proprietari delle società sportive, ma per tale fine è indispensabile che i Sindaci sappiano convincere e coinvolgere con progetti credibili gli investitori; cosa non accaduta nel caso di Firenze con Renzi e Nardella che hanno fallito, prima con Della Valle, ora con Commisso su un progetto condiviso e moderno che poteva evitare l'impiego di soldi pubblici.
Redazione VN
Nuovo Franchi, lo sblocca stadi è in vigore ma non se ne fa nulla. E la colpa?
La partita sullo stadio poteva essere chiusa con il decreto Semplificazioni, ma qualcosa è andato storto: ancora oggi non si vede la fine di un lungo percorso
Il concetto è sempre quello: senza lo stadio nuovo non si fanno progressi. Rocco Commisso non perde occasione per ribadirlo anche a fronte delle continue dichiarazioni di Renzi e Salvini che invocano l'intervento dei privati, e oggi La Nazione fa un salto indietro nel tempo, a quando, nel novembre 2020, ci si provò ad appellare all'emendamento "sblocca stadi".
Proprio quella norma pensata nel decreto Semplificazioni dai senatori Renzi e Biti, in seguito all'approvazione della quale la Fiorentina e il Comune di Firenze, contemporaneamente ma separatamente, scrissero al Ministero per i Beni e le attività culturali, un paio di volte prima e dopo l'arrivo del vincolo. Quella legge è ancora in vigore e permetterebbe di bypassare qualsiasi blocco imposto sui monumenti in nome della necessità di evitare l'impiego di nuovo suolo pubblico. Non se n'è fatto di nulla, ma nessuno vuole addossarsene la responsabilità. Che ne sarà del Franchi?
Redazione VN
Nardella-Fitto, contatti continui. Per adesso, il Franchi rimane un rebus
Il tema è sempre lo stesso, lo stadio Franchi e quei 55 milioni bloccati dall'Europa. Un confronto necessario visto che la gara d'appalto da 170,5 milioni di euro per la progettazione esecutiva e la realizzazione dello stadio
La Nazione si sofferma sull'incontro di ieri a Roma tra il sindaco di Firenze Dario Nardella e il ministro per gli Affari europei, Raffaele Fitto. Il tema è sempre lo stesso, lo stadio Franchi e quei 55 milioni bloccati dall'Europa. Un confronto necessario visto che la gara d'appalto da 170,5 milioni di euro per la progettazione esecutiva e la realizzazione dello stadio, bandita a dicembre, sta continuando a fare passi avanti, pur potendo contare solo sui 95 milioni rimasti in piedi (più la rivalutazione sui costi delle materie prime che li fanno salire a 125).
Purtroppo però, adesso tutte le decisioni aspettano al Governo e il ministro ha le "mani legate". Come quanto da detto da Salvini giorni fa, non sembra possibile un'apertura. Intanto il Comune a fine aprile ha spedito alle aziende in gara la lettera per invitarle a presentare un'offerta economica. La risposta dovrà arrivare entro il 13 giugno. Ma il rebus sui 55 milioni resta.
Redazione VN
Gara per nuovo Franchi, il Comune precisa su numero di partecipanti e procedura
Il Comune di Firenze diffonde alcune precisazioni in merito alla gara che porterà all'affidamento del progetto per il nuovo Franchi dopo la sottrazione di parte dei fondi del PNRR
In merito ad alcune indiscrezioni riportate da organi di informazione in merito alla gara a procedura ristretta per l'affidamento congiunto della progettazione esecutiva e dell'esecuzione dei lavori allo stadio Artemio Franchi di Firenze, l'Amministrazione comunale di Firenze precisa quanto segue.
1) Sia il numero che il nome dei partecipanti alla gara attualmente in corso sono segreti.
2) Chi indica nomi di ditte lo fa a puro titolo personale e sulla base di supposizioni personali, violando comunque la segretezza necessaria al regolare svolgimento della gara pubblica con procedura ristretta.
3) Chi parla di interesse o meno di ditte a partecipare alla gara, dando informazioni circostanziate al riguardo, o agisce per impedire lo svolgimento della gara stessa, rischia l'accusa per il reato di turbativa d'asta in base all'articolo 353 del Codice Penale.
4) La procedura di gara è stata avviata a dicembre 2022, le imprese che hanno fatto manifestazione di interesse sono state ammesse a marzo 2023 e ad aprile è stata richiesta la presentazione delle offerte. L'atto di definanziamento non è stato ancora notificato formalmente a questa Amministrazione, per cui qualunque elucubrazione su eventuali revisioni della gara pubblica in corso rischia di produrre ulteriori effetti di turbativa. In ogni caso, solo dopo aver avviato la fase finale della gara (richiesta di offerte), l'Amministrazione farà le sue valutazioni, nel rispetto delle norme, sulle modalità realizzative dell'intervento.
Redazione VN
Tuttosport, caso Franchi: "Ipotesi trasloco non contemplata"
Tuttosport tratta oggi sulle sue pagine il nodo Franchi, interrogandosi su alcuni punti chiave della vicenda, dopo il no della Commissione Europea ai 55 milioni di euro di finanziamenti del Pnrr. Non è escluso un ricorso al Tar, anche se l'auspicio del sindaco è colmare quel " buco " accedendo ai fondi per gli Europei 2032. Sempre se l'Italia riuscirà ad aggiudicarsi l'assegnazione della competizione. La Fiorentina ha rinnovato la convenzione con il comune fino a giugno 2024, ma resta in attesa di risposte.
Nodi da sciogliere
Quanto costerà e durerà la futura concessione? Chi gestirà gli spazi commerciali del rimodernato Franchi? E soprattutto dove giocherà la squadra durante i lavori la cui fine è prevista non prima del 2026? Il trasloco non è cosa contemplata dai tifosi né da Commisso per le perdite che ricadrebbero sul club: sportive (giocare lontano da Firenze peserebbe sul rendimento) ed economiche (almeno 30 milioni a stagione). Alla luce di ciò , diventa più che mai fondamentale, per la crescita della Fiorentina, il Viola Park, gioiello di cui il magnate italo-americano comprensibilmente va fiero e che in corso d'opera ha già voluto mostrare ai massimi dirigenti sportivi (dal presidente della Fifa Infantino al numero uno della Figc Gravina) e alle massime istituzioni locali.
Redazione VN
Nardella: "Incontro positivo col ministro, il lavoro sul Franchi va avanti"
Il sindaco Nardella: "Per il restyling dello stadio Franchi il lavoro è avviato, abbiamo una gara in corso che ci impone molta prudenza"
Il sindaco di Firenze Dario Nardella è tornato a parlare dello stadio Franchi e dei fondi mancanti. L'intervento del primo cittadino, a margine di un incontro tenutosi nelle scorse ore a Firenze (Italpress):
L'incontro avuto due giorni fa con il ministro Raffaele Fitto per parlare del progetto di restyling dello stadio Franchi di Firenze è andato abbastanza bene, stiamo lavorando su diverse opzioni, quando matureranno delle decisioni certamente le comunicheremo insieme. Per arrivare a realizzare il restyling il lavoro è avviato, abbiamo una gara in corso che ci impone molta prudenza nei commenti. Il lavoro va avanti, al momento con spirito di collaborazione.
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Redazione VN
Boschi: "Elementi di criticità sul Franchi, non siamo d'accordo con Nardella"
"Dovremmo verificare quelli i programmi e le proposte per la città, per lo stadio Franchi non siamo d'accordo con quella che è stata la scelta del sindaco Nardella"
Oltre al sindaco Nardella, sul tema dell'investimento per l'intervento sullo stadio Franchiè intervenuta anche Maria Elena Boschi, fedelissima di Matteo Renzi in Italia Viva (Italpress):
Stiamo lavorando insieme alla giunta e al sindaco Nardella, con l'assessore Titta Meucci e i consiglieri comunali di Italia Viva. È ovvio che dovremmo verificare soprattutto quelli che saranno i programmi e le proposte per la città. Noi sosteniamo questo lavoro anche con degli elementi di criticità. Per lo stadio ad esempio non siamo d'accordo con quella che è stata la scelta del sindaco Nardella perché riteniamo che lo stadio vada fatto a spese del privato, e non a spese dei cittadini, soprattutto fiorentini. Anzi questi soldi vanno spesi per l'università o case popolari o investimenti per gli alloggi universitari. Visto che c'è un tema di ragazzi che giustamente hanno difficoltà a pagare gli affitti. Su quello che noi vogliamo che si investa, però ci sono tutti i tempi per poter lavorare ancora insieme anche nei prossimi cinque anni. Mi auguro che ci siano le condizioni per farlo.
Redazione VN
"Abbattere le curve del Franchi? Non si può e su ciò non c'è alcun dubbio"
Abbattere le curve dello stadio 'Franchi' di Firenze "non si può fare perché è un bene tutelato, è un monumento, è un'opera di Nervi tra le più significative. Non si può stravolgere quest'opera così importante. Una parte del finanziamento è venuto meno, ma vedremo quello che succederà. La parte del finanziamento del ministero, che è la più consistente, è confermata. Quindi l'intervento a partire dal restauro e dalla liberazione di tutti gli interventi più recenti quello verrà sicuramente realizzato. É messo in discussione forse il completamento di tutto l'intervento, ma credo, non è neppure compito mio, che le amministrazioni siano sensibili sul tema". Lo ha detto la soprintendente all'Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato Antonella Ranaldi, nel corso di un contro con la stampa svoltosi oggi a Firenze. La riqualificazione del quartiere di Campo di Marte "passa attraverso il progetto che è unito allo stadio, ma sono due parti separate-ha aggiunto Ranaldi-. Quello che adesso è finanziato è l'intervento sullo stadio, nel progetto vincitore del concorso c'era la parte sullo stadio e quella estesa sul quartiere Campo di Marte. E' un bel progetto". Fonte Italpress
Redazione VN
Nuovo Franchi, corsa contro il tempo verso il 13: spauracchio guerra legale
Gli aggiornamenti sull'infinita vicenda relativa alla ristrutturazione dello stadio Franchi di Firenze
Come scrive La Nazione in edicola oggi, ci sono due aggiornamenti sul tema restyling dello stadio Artemio Franchi. Quello buono è che il governo sta cercando soluzioni. Quello cattivo è che, anche trovandole, non arriveranno prima del 13 giugno, data in cui scadono i termini per la presentazione delle offerte per partecipare all'appalto integrato da 170,1 milioni di euro. Il tema è delicato, sono al lavoro cinque ministeri, con tutto il resto delle questioni a cui far fronte nel frattempo. Il governatore Giani ha fatto il punto della situazione: "Mi sono già impegnato con Nardella a verificare eventuali fonti di finanziamento nazionale che passano dalla Regione e che possano essere destinati a questo scopo". A poco più di una settimana dal gong, dal Comune dovrebbero essere inviate alle ditte partecipanti lettere in cui viene formalizzata l'aggiudicazione per lotti in fasi successive senza interruzione dei lavori.
Si procede
Intanto per la prima tranche la certezza sono i 95 milioni (che salgono a circa 130 milioni con l'adeguamento dei prezzi all'aumento delle materie prime) del ministero della Cultura con il Pnc, il Piano nazionale complementare al Pnrr, che è autonomo ma segue le stesse regole del Piano nazionale di ripresa e resilienza, quindi con identiche scadenze e tempistiche. E' questa la ragione per cui non è possibile fare un nuovo bando di gara, né approvare un nuovo progetto definitivo: non ce ne sarebbe il tempo, si rischierebbe davvero di mandare tutto in malora perdendo anche la fetta più grossa di finanziamento assegnata.
Scenario peggiore
Il problema, spiega il quotidiano, potrebbe verificarsi se da «delicato», come viene definito dal governo, il caso Franchi dovesse diventare proibitivo. Ovvero se alla fine delle ricerche venisse deciso che non sta allo stato investire altri 55 milioni su uno stadio che, benché sia pubblico, è destinato a un club calcistico che milita in serie A. A quel punto diventerebbe difficile anche sostenere un eventuale esborso di Regione e Comune, in quanto sempre di soldi pubblici si tratta. Ma la questione resterebbe aperta, già che all'opera di ristrutturazione erano già stati destinati i 55 milioni per decreto interministeriale. Al Comune a quel punto non resterebbe altro che andare alla guerra legale. Ma intanto pensiamo all'oggi. L'importante è mandare avanti l'opera. E dunque avvisare i concorrenti della nuova modalità di aggiudicazione. Senza incappare in grane. Perché difficilmente al momento dell'aggiudicazione potranno essere disponibili gli oltre 170 milioni alla base del bando.
Redazione VN
Pende un ricorso sul Franchi, il comune: "Non sorprende, ma non ha influenza"
Ricorso al Tar per il progetto dello stadio Franchi di Firenze contro il Ministero della Cultura , la Soprintendenza fiorentina e il Comune
Il Comune di Firenze ha appreso di un ricorso al Tar per il progetto dello stadio Franchi di Firenze. L'azione legale è nei confronti di Ministero della Cultura, Soprintendenza fiorentina e Comune. A presentarla la "PLN Project", fondazione di diritto belga, con sede legale a Bruxelles. Ne dà notizia Palazzo Vecchio in un comunicato:
La notizia non sorprende e non ha influenza diretta sulle procedure di gara in corso. Trattandosi di un progetto dotato di tutti i pareri in coerenza con le norme e i decreti del ministero della Cultura e finanziato con fondi complementari al Pnrr. Peraltro la norma nazionale per i progetti PNRR per scongiurare che i ricorsi possano pregiudicare il rispetto dei cronoprogramma prevede motivazioni particolarmente stringenti ed esplicite che il ricorrente deve aver espresso al fine di poter accettare il ricorso.
Redazione VN
Franchi, la famiglia Nervi non si arrende. Sarà battaglia contro il Comune
Non sembra esserci preoccupazione, anche perchè il Comune dovrà tagliare i tempi dei pareri e delle intese con gli enti territoriali per dare inizio ai lavori e rispettare le scadenze. Ma il nipote di Pier Luigi Nervi è determinato
La Nazione si sofferma sulla su un nuovo capitolo della questione Franchi. Nella giornata di ieri, il Comune di Firenze, con una nota ha spiegato che ci sarà un ricorso presentato dalla Pln Project, fondazione di diritto belga, con sede legale a Bruxelles che fa capo al nipote Marco dell'ingegnere Pier Luigi Nervi. Non sembra esserci preoccupazione, anche perchè il Comune dovrà tagliare i tempi dei pareri e delle intese con gli enti territoriali per dare inizio ai lavori e rispettare le scadenze. Ma il nipote di Pier Luigi Nervi è determinato nella sua battaglia. La Fondazione aveva già emesso un primo alert per la tutela dello stadio Franchi nel novembre 2020. A seguito del progetto di David Hirsch della società Arup, vincitore del concorso internazionale proclamato il 7 marzo 2022.Nel febbraio scorso la Fondazione insieme a Icomos (il Consiglio internazionale dei monumenti e dei siti, organizzazione non governativa associata a Unesco), aveva scritto una lettera al ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, esprimendo grandi preoccupazioni in merito alla tutela e alla conservazione dell'opera di Nervi, un capolavoro unico al mondo, «un'opera paradigmatica, testimone di un particolare e ben definito momento della storia nazionale, che ha inaugurato un nuovo modo di utilizzare il cemento armato, le cui strutture sono direttamente concepite come architettura». Insomma, la fondazione Nervi non sembra intenzionata ad arrendersi.
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Commisso-Nardella, incontro cordiale: tanti sorrisi sul tema Franchi
Tutti e due sarebbero usciti dalla stanza con più di un mezzo sorriso sulle labbra. Segno che la chiacchierata sul futuro del Franchi, stavolta, non si è infranta su un muro di perplessità
Un faccia a faccia positivo. È quello che si è tenuto ieri mattina a Palazzo Vecchio fra il sindaco Dario Nardella e il presidente della Fiorentina, Rocco Commisso. Tutti e due sarebbero usciti dalla stanza con più di un mezzo sorriso sulle labbra. Segno che la chiacchierata sul futuro del Franchi, stavolta, non si è infranta su un muro di perplessità. I due si sono confrontati sull'inizio dei lavori di ristrutturazione che dovrebbero scattare entro fine 2023, le opere infrastrutturali collegate a Campo di Marte, ma anche quelle che stanno nascendo a Bagno a Ripoli col Viola Park, il centro sportivo della società. Il via ai lavori, sulla carta, sarebbe possibile grazie all'aggiudicazione per lotti senza interruzione dei lavori. Una carta che il Comune potrebbe giocare per trovare le risorse mancanti, dopo i 55 milioni di euro di finanziamenti europei tolti di mezzo con decreto interministeriale, e andare avanti. Lo riporta La Nazione.
Redazione VN
La famiglia Nervi cerca la sospensione del progetto Franchi: il punto
Ipotesi con le quali fare i conti insieme al ricorso al Tar del progetto firmato Arup per il Franchi. A presentarlo i legali della Pln Project, la fondazione degli eredi di Nervi, contro ministero della Cultura, Comune e Soprintendenza
La Nazione si sofferma sul Franchi e sul ricorso messo in atto dalla società a cui fa capo il nipote di Nervi.Entro martedì prossimo infatti i soggetti che partecipano alla gara dovranno presentare le offerte per l'appalto integrato bandito dal Comune. Lo 'spacchettamento' dei lavori per lotti inoltre potrebbe consentire alla società viola di continuare a utilizzare il Franchi. Ma queste al momento sono solo ipotesi. Ipotesi con le quali fare i conti insieme al ricorso al Tar del progetto firmato Arup per il Franchi. A presentarlo i legali della Pln Project, la fondazione degli eredi di Nervi, contro ministero della Cultura, Comune e Soprintendenza. L'obiettivo: ottenere intanto una sospensiva del tribunale amministrativo sul progetto del Comune. Un obiettivo non facile visto le motivazioni di ferro che dovranno esserci per congelare un progetto in seno al Pnrr. La partita resta tutta aperta.
Redazione VN
Continui contatti tra Nardella e Commisso: il piano per il futuro del Franchi
Sarebbe, infatti, quanto mai probabile la permanenza della squadra nel proprio impianto, esattamente come auspicato più volte dal direttore generale della Fiorentina Joe Barone, semplicemente con una capienza ridotta
In quei giorni, la scure dell'Europa non si era ancora abbattuta su Firenze si pensava ancora di restituire al Franchi una nuova vita con i fondi del Pnrr. La rivoluzione si è consumata tutta dopo. Il lato positivo andrebbe letto in un altro particolare, ovvero la possibilità di non restare più imprigionati nei paletti di consegna del lavori. Se, così facendo, si dovesse andare oltre l'attuale 2026, ecco che andrebbe a beneficiare anche la società viola. Sarebbe, infatti, quanto mai probabile la permanenza della squadra nel proprio impianto, esattamente come auspicato più volte dal direttore generale della Fiorentina Joe Barone, semplicemente con una capienza ridotta e con lavori programmati a tappe, un settore alla volta. Per altro, questa è pure la speranza dei tifosi, i primi a non aver digerito in alcun modo l'idea di dover andare a giocare per un periodo lontano da Firenze. Le diplomazie sono al lavoro: Nardella continua a dialogare, nel tentativo di trovare una soluzione ed evitare così una battaglia a suon di carte bollate. Il sindaco non vuole un conflitto con Roma, anche se è evidente che di fronte a un'assenza di rotta concreta per rassicurare i fondi, il ricorso al Tar diventerebbe quasi un atto dovuto. Lo riporta Il Tirreno.
Redazione VN
Barone: "Stadio provvisorio al Padovani, 16mila posti. Starò addosso al Comune"
Nuovi sviluppi sulla vicenda stadio: Barone fornisce gli ultimi aggiornamenti e prospetta una soluzione provvisoria
Joe Barone, dg della Fiorentina, ha dato le ultime sulla questione stadio, con una soluzione che sta emergendo sulle altre:
"Quello che abbiamo sempre chiesto nell'ultimo anno lo abbiamo chiesto anche ieri, ma non abbiamo novità se non quella che è stata richiesta una perizia sugli spazi commerciali. Entro fine mese avremo una risposta sull'appalto, poi si sta lavorando sulla struttura provvisoria qui vicino, al rugby, con 16mila posti a disposizione. Questo dovrebbe accadere tra 12 mesi, quindi abbiamo bisogno di tanta attenzione. Il cantiere deve essere allestito, il bando finalizzato e poi 12 mesi per lo stadio provvisorio al Padovani. Costi? Non ci siamo ancora entrati, abbiamo visto un rendering che ci hanno presentato".
Redazione VN
Nardella: "Nuovo Franchi, affidamento lavori entro luglio. Rugby disponibile"
L'aggiornamento direttamente dal sindaco di Firenze
"La riunione di ieri è stata positiva. Stiamo andando avanti spediti per il progetto nuovo Franchi con la previsione di affidare progetto esecutivo e lavori entro luglio e abbiamo già avviato una progettazione di massima per realizzare al Padovani lo stadio temporaneo della Fiorentina. Nei prossimi giorni approfondiremo tutti gli aspetti logistici, tecnici ed economici sia con la Fiorentina che con la società di Rugby Firenze 1931 dalle quali abbiamo avuto una disponibilità concreta a collaborare. Il Padovani è a nostro avviso la migliore soluzione praticabile perché consente alla squadra e ai tifosi non solo di restare a Firenze durante i lavori ma anche a pochi metri dallo stadio Franchi senza lasciare Campo di Marte. Dobbiamo essere veloci ma siamo fiduciosi". Così il sindaco di Firenze Dario Nardella a proposito dell'evoluzione della vicenda legata al nuovo Franchi.
Redazione VN
Guccione: "Bisogna essere rapidi a trovare uno stadio provvisorio. Ecco dove"
L'Assessore allo Sport Cosimo Guccione è intervenuto oggi su Radio Bruno, dove ha parlato dei lavori che coinvolgono il Franchi e la Fiorentina
L'Assessore allo Sport Cosimo Guccione è intervenuto oggi su Radio Bruno, dove ha parlato dei lavori concernenti il nuovo Franchi. Ecco le sue parole.
"Bisogna esser veloci a trovare uno stadio provvisorio e va trovato a Campo di Marte. Uno stadio sì provvisorio, ma anche che rimanga per la città, e che possa essere utilizzato magari per il rugby. I prossimi giorni ci incontreremo con il Sindaco Nardella per parlare del Padovani. Bisogna però confrontarci riguardo alle partite di campionato della Fiorentina e del rugby, affinché sia possibile la convivenza. Ci sono tante idee e ci stiamo lavorando. Il rugby comunque nei prossimi anni avrà una casa tutta sua".
Redazione VN
Franchi, altri 15 giorni per portare le offerte di restyling. Il ricorso...
Le ultime sulla gara d'appalto per il restyling del Franchi: il Comune allunga i tempi di altri 15 giorni
Il Comune di Firenze dà 15 giorni di tempo in più alle aziende che si sono prequalificate alla gara d'appalto integrato (progettazione esecutiva + realizzazione lavori) da 170,5 milioni per il restyling dello stadio Artemio Franchi, e che avrebbero dovuto presentare le offerte entro il 13 giugno. Ora - scrive l'edizione toscana de Il Sole 24 Ore - in virtù di un provvedimento dirigenziale del 9 giugno scorso firmato dal direttore generale Giacomo Parenti, il termine è stato prorogato al 28 giugno per venire incontro – si legge nell'atto – alle richieste avanzate dalle stesse aziende. Il Comune - si legge - ha "ritenuto opportuno concedere la proroga richiesta, vista la complessità della vicenda, della prestazione da realizzare e del successivo lavoro da svolgere". La realizzazione dell'opera, ricorda il Comune, è "comunque legata alle strettissime tempistiche dettate dai finanziamenti a tal fine concessi" (cioè a quelli del Pnrr). Resta inalterato il problema dei 55 milioni di risorse Pnrr (salite a 70,3 milioni con la revisione-prezzi) revocate con decreto ministeriale del 28 aprile scorso dal Governo, e dunque mancanti, che sembra indurranno Palazzo Vecchio a effettuare l'aggiudicazione solo di alcuni lotti dei lavori (quelli coperti da finanziamento), in attesa di trovare una soluzione.
Pier F. Montalbano
Fiorentina al Padovani, Firenze Rugby ai Campini: chi sborsa il milioncino?
Le ultime sulla soluzione Padovani prospettata dal Comune e annunciata dalla Fiorentina ieri in conferenza stampa
La Direzione Servizi Tecnici di Palazzo Vecchio sta lavorando per chiudere il cerchio e consentire alla Fiorentina di restare a Campo di Marte, anche durante i lavori di restyling del Franchi. La soluzione: ampliare lo stadio da rugby Padovani e portarlo dai circa 2mila posti attuali a quota 16mila. Il progetto, scrive oggi La Nazione, potrebbe essere completato entro la prima parte dell'estate. La manovra prevederebbe il trasloco della società Firenze Rugby 1931 al centro sportivo Astori. A loro volta la Fiorentina si allenerà al Viola Park, liberando così i campini.
L'operazione, inoltre, potrebbe lasciare in eredità alcuni posti in più al Padovani visto che l'ampliamento potrebbe realizzarsi con un mix di strutture fisse, che rimarranno in eredità e altre smontabili. Il tutto per un costo di qualche milione di euro. La nebbia più fitta resta su questo fronte, non è ancora chiaro chi sborserà per tutta l'operazione: il Comune, magari tentando di intercettare fondi europei non nell'alveo del Pnrr, o statali oppure la società viola.
Redazione VN
Stadio Franchi, il nuovo cronoprogramma: scadenze cruciali a luglio e dicembre
Il tempo scorre veloce e Palazzo Vecchio ci tiene a non veder sfumare il progetto di restyling dello stadio Franchi di Firenze
Il Comune di Firenze ha concesso con provvedimento dirigenziale del 9 giugno una proroga di 15 giorni al termine di presentazione delle offerte per il bando del restyling del Franchi: ora la deadline è fissata alle ore 13 del 28 giugno. I partecipanti sono perfettamente al corrente, sanno quali sono le regole del gioco e sanno anche che difficilmente avranno a disposizione i 55 milioni bloccati da Bruxelles. L'ufficio legale di Palazzo Vecchio sta già incardinando il ricorso che sarà presentato contro lo stato entro il 4 luglio, a scadenza dei sessanta giorni dalla pubblicazione in Gazzetta ufficiale del decreto interministeriale di definanziamento.
Nuovo cronoprogramma
L'obiettivo è di completare l'opera per lotti successivi senza mai interrompere i lavori. Con la ragionevole certezza che i 55 milioni saranno finanziati, se non subito, in una fase successiva. L'amministrazione comunale ha definito il 15 aprile i soggetti da invitare alla gara ristretta. Il 28 aprile scorso ai partecipanti sono state inviate le lettere di invito con i criteri di aggiudicazione, nonché le modalità per accedere alla visione del progetto definitivo. I soggetti partecipanti hanno avuto possibilità di porre domande (entro il 31 maggio) all'amministrazione che ha già risposto nei tempi previsti. Entro martedì i partecipanti potranno presentare le offerte tecniche ed economiche. Poi il Comune, entro i primi di luglio, effettuerà le verifiche amministrative sulla documentazione consegnata. E nominerà, quindi, la commissione giudicatrice che dovrà verificare le offerte e assegnare i punteggi. Solo dopo avere assegnato i punteggi all'offerta tecnica potranno essere aperte le offerte economiche. Sulla base dei punteggi delle offerte tecniche e dell'offerta economica sarà individuata la proposta migliore e l'amministrazione effettuerà l'aggiudicazione provvisoria (come previsto dal codice degli appalti). L'obiettivo è completare tutte queste attività entro il 31 luglio. Per far partire i cantieri entro dicembre.
Redazione VN
Stadio provvisorio: ecco dove saranno curve e tribune. Ed il Viola Park...
Su La Repubblica di oggi, un approfondimento sul tema stadio e Viola Park. Durante i lavori al Franchi si punta al Padovani
Su La Repubblica di oggi, un approfondimento sul tema stadio e Viola Park. Secondo il quotidiano, ad oggi l'impianto Padovani, con i suoi sedicimila posti, sarebbe quello più papabile per uno stadio provvisorio da utilizzare durante i lavori del Franchi: la nuova curva Fiesole bipiano potrebbe essere montata nell'attuale campo sussidiario del rugby, mentre in corrispondenza di Viale Paoli si potrebbe ricavare una capiente tribuna. La vicinanza con lo stadio attuale manterrebbe poi vive anche tutte le arterie di accesso, compreso il cavalcavia della stazione. Ma tutto verrà approfondito a breve. Dal Firenze Rugby poi è stata apprezzata la controproposta del Comune, quella di utilizzare come sede di allenamento e partite il Centro Sportivo Davide Astori: i campini saranno infatti riconsegnati dalla Fiorentina in questi giorni e torneranno a disposizione del Comune. Lo spostamento del rugby potrebbe avvenire lì con grandi vantaggi per tutti. Quanto al Viola Park la prima squadra si allenerà a Bagno a Ripoli dai primi di luglio, anche se l'inaugurazione ufficiale sarà a fine agosto quando tornerà Commisso dall'America. I campi dove si giocheranno le partite saranno intitolati uno a Davide Astori e l'altro alla Curva Fiesole.
Redazione VN
Nardella: "Padovani opzione concreta, buon incontro con la Fiorentina"
Nardella conferma l'avanzamento del progetto Padovani per la sistemazione temporanea della Fiorentina
Ho avuto un buon incontro con il patron Rocco Commisso la signora Commisso e Joe Barone – ha detto il sindaco Dario Nardella ai microfoni di Radio Toscana durante un evento al Padovani, lo stadio di rugby che il Comune vorrebbe destinare provvisoriamente alla Fiorentina durante i lavori al Franchi.
"Entro luglio vogliamo affidare i lavori del Franchi, intanto stiamo lavorando sul Padovani che può diventare lo stadio della Fiorentina. L'obiettivo è arrivare a realizzare un impianto da 16mila posti che possa poi rimanere alla società di rugby. Ho parlato oggi con i vertici del Firenze Rugby 1931, ringrazio il presidente Stellini e il vicepresidente Fanelli. È un'opzione molto concreta – ha concluso Nardella – e nei prossimi giorni faremo un incontro anche con i tecnici della Fiorentina. Abbiamo un anno di tempo per realizzare questo impianto che consentirebbe alla Fiorentina di rimanere a Campo di Marte come chiedevano i tifosi".
Redazione VN
"Franchi? Lecite le parole di Commisso. Il Governo intervenga sul PNRR"
Federico Gianassi, noto parlamentare del Partito Democratico, ha parlato a margine del Calcio Storico. Ecco le sue parole sul Franchi:
I 55 milioni? Le istituzioni nazionali devono risolvere questo problema. Nardella non si è inventato queste risorse, ha vinto un bando. All'ora tutti erano d'accordo. Firenze ha fatto tutto le cose in regola. Ora nessuno può può tornare indietro, poi il PNRR finanzia un po' di tutto. Non capisco perchè solo Firenze e Venezia abbiano riscontrato solo questi problema. Il Governo deve, in tutti i modi, lottare per risolvere questo problema. Il Franchi è un impianto pubblico ed è giusto ricordarlo. Commisso ha detto cose legittime, non inserendo risorse proprie. Padovani? Non sono informato particolarmente. Se Fiorentina e Comune trovano una soluzione penso che sia un ottimo risultato. La comodità è ovvia. Italiano? Da tifoso sono molto contento della stagione. Sono stati bravi tutti, dall'allenatore alla società. Peccato per le finali perse. Ripartire da Italiano è un'ottima cosa.
Alessandro Guetta
La proposta: "Franchi? Fate scegliere i residenti. Non riguarda solo lo sport"
"Ci poteva essere un maggior coinvolgimento della popolazione, in particolare dei residenti, e si può ancora cercare di rimediare perché questo avvenga, ma senza rinunciare agli esiti di un grande concorso internazionale"
Sul tema Franchi si è espressa anche Ecolò, associazione ecologista politica ecologista di Firenze. Nel comunicato, viene proposta un'alternativa per il futuro dello stadio della Fiorentina e il quartiere di Campo di Marte:
La questione Campo di Marte è una questione pubblica, non meramente sportiva. La mobilità di 40mila persone che si spostano in contemporanea per un evento sportivo o culturale, la pressione sulla cittadinanza ospitante ogni due settimane eventi che comportano criticità, il ripensare e ridisegnare un intero quartiere. Queste sono questioni pubbliche, oltre alla tutela e alla valorizzazione di un monumento considerato tale dall'architettura mondiale. Un concorso internazionale deve essere rispettato, ne va della credibilità della città. Ci poteva essere un maggior coinvolgimento della popolazione, in particolare dei residenti, e si può ancora cercare di rimediare perché questo avvenga, ma senza rinunciare agli esiti di un grande concorso internazionale. Si possono modificare le soluzioni tecniche in corso d'opera, proporre varianti migliorative ma non si può cestinarlo
Redazione VN
Nuovo Franchi, proroga di 15 giorni per le offerte di restyling
Il termine per le ditte interessate scadeva domani alle ore 13 e nello scorso fine settimana è stato prorogato di quindici giorni portandolo alle ore 13 del 28 giugno
Una proroga «tecnica». Così Palazzo Vecchio spiega la proroga di 15 giorni per la presentazione delle offerte per la gara di restyling dello stadio Franchi. Il termine per le ditte interessate scadeva martedì 13 giugno, alle ore 13 e nello scorso fine settimana è stato prorogato di quindici giorni, alle ore 13 del 28 giugno. Come scrive il Corriere Fiorentino, ci vorrà ancora tempo insomma per sapere se le imprese parteciperanno alla gara dopo che l'Europa ha revocato 55 milioni di euro, risorse ancora da trovare, sul totale dell'appalto di 200 milioni.
La proroga, come spiega il provvedimento del Comune di Firenze, è stata concessa dopo la richiesta di alcune ditte e non cambia le altre scadenze, legate al Pnrr, con l'aggiudicazione della complessa gara in estate e l'avvio dei primi cantieri entro fine anno, con fine lavori nel giugno 2026. Lavori che potrebbero essere fatti per lotti distinti, proprio per dare più tempo per trovare i milioni mancanti, risorse che magari potranno arrivare dallo Stato se ad ottobre all'Italia saranno assegnati gli Europei 2032, per i quali è candidato anche lo stadio Franchi.
Redazione VN
Nardella: "Padovani e Franchi, ecco le tempistiche"
Le parole del sindaco: "Incontro molto positivo con Commisso, abbiamo trovato un punto di svolta"
Presente a Coverciano per un evento legato a calcio e arte, il sindaco di Firenze Dario Nardella ha avuto modo di tornare sul tema dello stadio Padovani e sull'incontro con Commisso. Queste le parole riprese da tuttomercatoweb.com:
È stato un incontro molto positivo: ci ha permesso di fare il punto della situazione su tutto e abbiamo trovato un punto di svolta. Il Padovani è una soluzione che a quanto pare piace a tutti: alla società e ai tifosi in primis. Dobbiamo correre con il progetto e la realizzazione, abbiamo già cominciato a definire tutti gli aspetti. Adesso voglio incontrare presto Barone assieme alla società di rugby. La soluzione mi pare in linea con quella di altre realtà, come quella di Cagliari. Abbiamo uno scadenziario molto preciso, specie per le risorse in nostro possesso. Le risorse sono legate a una tempistica precisa. Il Padovani dovrà essere completato in tempo per la stagione 2024/25 e terminare il Franchi per il centenario della Fiorentina nel 2026.
Redazione VN
Franchi, Nervi ricorre al TAR. E il termine per le offerte slitta a fine giugno
La famiglia Nervi ricorre al TAR contro i mancati fondi per il Franchi e intanto arriva una proroga fino a fine giugno per le offerte di restyling dell'impianto viola
Sulle pagine di Repubblica oggi in edicola troviamo un focus sullo stadio Franchi e il suo restyling, non rientrato nei fondi del Pnrr e ora alla ricerca di una nuova vita. Nei giorni scorsi Marco Nervi, nipote del progettista del Franchi, ha depositato un ricorso con richiesta di sospensiva tramite la sua fondazione Pnl Project. I motivi? Violazione delle norme sulla tutela dei beni vincolati con un bando di gara che ha portato ad un progetto che rende il disegno originario dello stadio Franchi «illeggibile», mancanza di fondi per realizzare l'impianto e per l'eventuale reversibilità del progetto ma soprattutto l'incostituzionalità dell'articolo 55 bis, lo "sblocca-stadi" approvato in Parlamento nel 2020. Se il TAR riterrà fondato il ricorso il 55 bis finirebbe alla Consulta, in caso contrario sarebbero guai. Ma non finisce qui, perché eventualmente i Nervi ritengono che il disegno vincitore di Arup violi le norme sul diritto d'autore. E sarebbe una nuova mazzata.
Proroga
Venerdì scorso si è arrivati a un atto di proroga di due settimane le offerte per lo stadio, prolungando così il limite ultimo al 28 giugno. Resta molta incertezza dopo la bocciatura del finanziamento Pnrr e nei prossimi giorni il Comune potrebbe impugnare quella mancata erogazione per tutelarsi e forse qualche certezza in più potrebbe arrivare. La soluzione Padovani può accontentare tutti, almeno fino al 2026.
Redazione VN
Giani: "Padovani? Prima pensiamo al restyling del Franchi"
Il presidente della regione Toscana Eugenio Giani ha parlato dell'idea Padovani e del restyling del Franchi
Il presidente della regione Toscana, Eugenio Giani, ha parlato ai microfoni di Italpress dell'opzione Padovani per la Fiorentina. Queste le sue parole a margine dell'inaugurazione della kermesse di moda di Pitti:
Facciamo le cose una per volta, e per gradi, non facciamo la girandola dei posti dove può giocare la Fiorentina. Ora preoccupiamoci che marci bene la prospettiva del restyling dello stadio non con 200 milioni di finanziamento, ma con 130 milioni previsti. Dunque con un progetto calibrato alla cifra che abbiamo a disposizione, poi nel momento in cui parte la progettazione ed i lavori su questo, pensiamo anche alla sede transitoria.
Redazione VN
Pres. Firenze Rugby: "Sul Padovani ancora 0 progetti. Vogliamo essere tutelati"
Così Fabio Stellini che chiede tutele per la società sportiva che rappresenta quando dovrà spostarsi negli attuali 'campini'
Il presidente della Firenze Rugby Fabio Stellini ha parlato ai microfoni di Radio Toscana dove ha parlato dei recenti sviluppi che dovrebbero portare la Fiorentina a giocare all'impianto Padovani:
Siamo in contatto col comune di Firenze. Ci hanno prospettato eventualità che però ad oggi non hanno prodotto progetti di alcun tipo. Hanno fatto un sopralluogo e si stanno redigendo piani di fattibilità sul campo del Padovani. I progetti dovrebbero prevedere la costruzione di una tribuna da 5mila posti con tutti gli uffici e gli spogliatoi all'interno. Poi prevederebbe una tribuna curva adiacente al campo in erba. E una tribuna adiacente al viale Paoli. Queste tribune collegate potranno poi essere smontate. Le tempistiche non ce le hanno date con precisione. Nella fase iniziale dei lavori la Fiorentina continuerà a giocare al Franchi, credo. Poi noi ci sposteremo al centro sportivo Davide Astori. È un gioiello, ma noi abbiamo 500 tesserati circa, dobbiamo essere tutelati nella nostra attività. Andranno effettuati lavori per adattarlo alle nostre esigenze.
Redazione VN
La Fiorentina al Padovani: il trasloco suscita molte perplessità
Cosi il Corriere dello Sport, racconta delle perplessità nate dal probabile trasloco della Fiorentina presso l'impianto Padovani, campo del Rugby Firenze 1931
Tutta una questione di traslochi. Cosi il Corriere dello Sport, parla del trasferimento della Fiorentina presso l'impianto Padovani durante i lavori di rifacimento del Franchi a partire dal 2024/25, con conseguente spostamento del Rugby Firenze 1931 presso gli attuali "campini", storico centro sportivo della società gigliata. È la prima idea alla quale da mesi il Comune di Firenze sta lavorando, sicuramente la pista più concreta di altre (la seconda, quella che portava alla scuola Marescialli alle porte del capoluogo, è stata congelata) che in attesa di trovare pieno accoglimento da parte del club viola ha creato più di una perplessità all'interno della stessa società di rugby, padrona di casa delle strutture. Motivo per il quale ieri il management del sodalizio, con in testa il presidente Stellini, si è riunito alla presenza di buona parte dei 600 tesserati e relative famiglie per, da un lato, dare garanzie agli iscritti che le attività sportive continueranno anche nel caso in cui il club dovesse migrare ma anche, al contempo, per evidenziare più di un dubbio legato al trasferimento al centro sportivo Astori, che oltre ad avere un solo terreno di gioco non è dotato né di tribune né di un impianto di illuminazione adeguato per disputare le proprie gare in notturna. La speranza del Firenze Rugby, che ha rassicurato Nardella, è quella infatti di poter godere delle migliorie che verranno fatte all'impianto sostitutivo anche quando la Fiorentina riprenderà a giocare al Franchi.
Redazione VN
Pres. Firenze Rugby: "Fiorentina al Padovani? Per adesso è solo un'ipotesi"
Il presidente di Firenze Rugby parla della possibilità che la Fiorentina si sposti al Padovani nel periodo di ristrutturazione del Franchi
Fabio Stellini, presidente del Firenze Rugby, ha parlato nel corso del Pentasport di Radio Bruno della possibilità che la Fiorentina si trasferisca all'impianto Padovani nel periodo di ristrutturazione del Franchi. Queste le sue parole:
"Per prima cosa ci tengo a sottolineare che non c'è niente di ufficiale ma siamo solo ad ipotesi. Ovviamente le famiglie dei ragazzi del rugby che si allenano qui si sono mostrate preoccupate per la possibilità che la Fiorentina si trasferisca qui. I rapporti con il comune di Firenze da parte nostra sono ottimi. Dallo stesso comune ci è arrivato l'avviso di una possibilità di trovare un campo alternativo alla Fiorentina, ipotesi a cui non ci siamo opposti. L'unica problematica è che avendo diversi ragazzi che si allenano abbiamo bisogno di un impianto che ci dia la possibilità di allenarci con le giuste strutture. Per esempio il centro Davide Astori, che è una bellissima struttura, non è attrezzato a modo perché il terreno non è adeguato e manca l'illuminazione. Qual'è l'idea per il rifacimento della nostra attuale struttura? Andrebbero inseriti tutti gli apparti per la stampa e l'infermeria, e quelli sarebbero fissi, mentre l'aggiunta delle curve per l'aumento della capienza non sarebbe definitiva. Noi come società di Rugby confidiamo che se questa soluzione dovesse andare a buon fine tra due o tre anni ci ritroveremmo un impianto nettamente migliore di quello che abbiamo adesso".
Redazione VN
Il Comune di Firenze contro il Governo: ecco il ricorso al TAR per i 55 milioni
Una determinazione dirigenziale della Direzione generale dello scorso 15 giugno, la numero 05073, autorizza l'avvocatura comunale a ricorrere in giudizio presso il giudice amministrativo competente
Repubblica si sofferma sulla situazione della stadio Franchi. Nardella non si arrende e prepara le sue carte contro il Governo. Una determinazione dirigenziale della Direzione generale dello scorso 15 giugno, la numero 05073, autorizza l'avvocatura comunale a ricorrere in giudizio presso il giudice amministrativo competente (il Tar) contro il decreto interministeriale del 28 aprile scorso con cui il governo ha tagliato i famosi 55 milioni di euro all'operazione stadio di Firenze. La strategia di Nardella è doppia: da un lato cerca di tutelare Palazzo Vecchio da un punto di vista legale e contabile visto che i denari sono stati prima assegnati con contratto dal governo Draghi nel 2022 e successivamente revocati con apposito decreto di definanziamento lo scorso 28 aprile, poi pubblicato in Gazzetta ufficiale il 4 maggio. Dall'altro continua a parale con Palazzo Chigi per trovare una soluzione a questi 55 milioni revocati. Il futuro del Franchi insomma, è ancora tutto da decifrare.
Redazione VN
Nardella: "Ricorso al TAR? Tutelo il Franchi e Firenze. Non temo nulla"
"Noi abbiamo sempre detto che ci sono delle leggi, le leggi per il finanziamento complessivo per la ristrutturazione dello stadio 'Franchi' di Firenze sono state approvate, tutelano gli interessi della città di Firenze"
Questo il commento di Dario Nardella, sindaco di Firenze, sul ricorso al TAR per quanto riguarda i 55 milioni del PNRR ritirati dall'Europa. Le sue parole riportate da Italpress:
Noi abbiamo sempre detto che ci sono delle leggi, le leggi per il finanziamento complessivo per la ristrutturazione dello stadio 'Franchi' di Firenze sono state approvate, tutelano gli interessi della città di Firenze, e per questo l'amministrazione comunale è all'opera anche per tutelare gli interessi della città di Firenze come quelli legati a quei fondi. E a chi gli ha chiesto se non tema che questo ricorso possa irritare lo stesso esecutivo Meloni. Non temo nulla, ognuno opera per difendere le proprie prerogative.
Redazione VN
Franchi, destino incerto: all'orizzonte una battaglia decisiva
Sarà una battaglia, lunga ed estenuante, alla ricerca di un via libera che non blocca i piani di Nardella per lo stadio della Fiorentina. I contorni del futuro della questione stadio restano quindi inevitabilmente ancora incerti
La Nazione si sofferma sullo stadio Franchi e sulla scelta del Comune di Firenze di fare ricorso al TAR per quanto riguarda i 55 milioni del PNRR revocati. Sarà una battaglia, lunga ed estenuante, alla ricerca di un via libera che non blocca i piani di Nardella per lo stadio della Fiorentina. I contorni del futuro della questione stadio restano quindi inevitabilmente ancora incerti. Tecnicamente Palazzo Vecchio, come anticipato ieri da Repubblica, chiederà al Tar che l'atto governativo del 28 aprile scorso venga annullatodando ufficialmente mandato all'avvocatura di difendere la tesi «presso tutte le superiori Autorità in ogni ulteriore grado di giudizio». Il destino del Franchi, per il cui restyling servono circa 200 milioni di euro, resta dunque al momento incerto.
Redazione VN
Giani: "Franchi? Superiamo i conflitti. I soldi non sono un problema"
Le parole di Eugenio Giani, presidente della Toscana, intervenuto ai microfoni di Radio Bruno, sul Franchi, sul PNRR e sul possibile trasloco al Padovani
Eugenio Giani, presidente della Toscana, è intervenuto ai microfoni di Toscana in sintonia al femminile e di Radio Bruno, queste le sue dichiarazioni:
Legato a qualche sport? Ovviamente sono legato molto al calcio. Se nel 1 agosto del 2002 non ebbi l'idea di fondare la Florentia Viola, dopo il fallimento di Cecchi Gori, con il passaggio alla famiglia Della Valle, non so di cosa staremo parlando adesso. Franchi? I soldi ci sono, cerchiamo di superare i conflitti. Ho rassicurato Nardella sulla risorse per lo stadio. Con i 130 milioni del PNRR avremmo potuto attuare il restyling previsto per il Franchi. La strada è stata quella del ricorso al TAR, vediamo quello che succederà
Redazione VN
Restyling Franchi, per il TAR il ricorso della Fondazione Nervi è inammissibile
Il progetto per il nuovo Franchi procede senza intoppi: cade nel vuoto il ricorso portato avanti dalla Fondazione Nervi
La fondazione Pier Luigi Nervi Project, che tutela la figura e le opere dell'omonimo architetto-ingegnere che nel 1929-1930 progettò lo stadio fiorentino dichiarato poi monumento di interesse nazionale dal ministero dei Beni culturali, ha depositato nei giorni scorsi un ricorso al Tar della Toscana per chiedere l'annullamento della delibera con cui il Comune di Firenze, ad aprile, ha approvato il progetto definitivo di ristrutturazione dell'impianto sportivo, progetto firmato da David Hirsch dello studio Arup, vincitore di un concorso internazionale. E' notizia di oggi che il riscorso è stato giudicato inammissibile. A Palazzo Vecchio trapela soddisfazione e si continua a lavorare con costanza e perseveranza al progetto.
Il tribunale inoltre "Condanna la Fondazione ricorrente alla corresponsione della somma di € 1.000,00 (mille/00), oltre ad IVA e CAP se dovute per ciascuna delle parti resistenti".
Redazione VN
Fondazione PLN Project: "Non ci arrenderemo mai per il Franchi!"
La risposta al TAR della Fondazione PLN Project dopo le dichiarazioni definite inammissibili per il discorso Franchi
Dopo che il TAR ha dichiarato inammissibile il ricorso che la Fondazione PLN Project aveva fatto, arriva immediatamente la risposta dei diretti interessati, spiegando le motivazioni che li hanno spinti a fare questo tipo di scelta. Di seguito alcuni passaggi del comunicato:
La velocità con cui il TAR ha espresso la sua valutazione e la scelta di non prendere posizione rispetto al tema del ricorso confermano ancora una volta la linea adottata dalle istituzioni pubbliche italiane di non ostacolare il processo dell'irreversibile manomissione dello Stadio Franchi. L'intera operazione, giustificata dal restauro e adeguamento dello stadio, si traduce nella realizzazione di un nuovo stadio che, dovendo tener conto di quello esistente, darebbe luogo a un vero e proprio "ibrido" che danneggerebbe la struttura esistente rinunciando a un'opera ex-novo in altra collocazione territoriale, coerente con la propria contemporaneità. Il ricorso chiedeva di sospendere in via cautelare l'efficacia dell'atto amministrativo contestando la delibera comunale riguardante l'approvazione del progetto definitivo di "riqualificazione" dell'opera di Pier Luigi Nervi. Tra le molte incongrue scelte progettuali, in particolare la nuova copertura dello stadio, sovrastata da un impianto fotovoltaico, risulterebbe fuori scala rispetto allo stadio, col risultato di alterare e impedire la percezione dell'opera. Inoltre, la previsione di nuove gradinate più vicine al campo di calcio in corrispondenza delle curve cancellerebbe la forma e l'immagine della struttura di Nervi, dimostrando l'erroneità della previsione di un nuovo stadio sovrapposto, di fatto, a quello originario. La Fondazione continua a credere nell'assoluta incostituzionalità della norma contenuta nel decreto Semplificazioni, articolo 55 bis, che mette in secondo piano la tutela artistica rispetto alla funzionalità, sicurezza, salute, adeguamento agli standard internazionali e sostenibilità economica dell'impianto sportivo. Si sostiene che questa norma sia incostituzionale in quanto privilegia la sostenibilità economica rispetto alla tutela artistica, chiedendo di rimettere gli atti alla Corte Costituzionale.
Queste le parole del presidente della Fondazione PLN Project, Marco Nervi, nipote di Pier Luigi:
Si tratta di una delle opere più importanti del patrimonio architettonico italiano del Novecento, per il ruolo inedito assunto dalle strutture che, prive di residui mascheramenti, inaugurano un modo nuovo di vedere e di concepire le forme, realizzandole attraverso tecnologie e modalità costruttive inedite per l'epoca. Un'opera paradigmatica, se considerata in rapporto a tanti successivi stadi in Europa e nel mondo che ripropongono e reinterpretano quella particolare bellezza che si identifica nella essenzialità.
Redazione VN
Il Padovani entro l'estate 2024: l'idea per liberare il Franchi
Il Comune di Firenze si prepara a liberare il Franchi in vista dell'estate 2024: ecco quando sarà pronto il Padovani
Un intenso lavoro che dovrebbe concludersi entro fine estate o, se le cose fileranno lisce, entro inizio agosto. È quello in cui sono impegnati i tecnici del Comune con un obiettivo: mettere nero su bianco il progetto che farà balzare le due tribune dello stadio da rugby Padovani dall'attuale capienza di 2mila posti, fino ai 16mila ipotizzati per superare il minimo di 12mila necessario per ospitare le gare di Serie A. Come scrive La Nazione, una volta pronto il progetto, i lavori dovranno scattare in 12 mesi, per consentire il restyling del Franchi. La manovra prevede il trasloco del Firenze Rugby 1931 al centro sportivo Davide Astori, con la Fiorentina che a sua volta si allenerà al Viola Park, liberando così i campini.
Redazione VN
Nuovo Franchi, il destino in due date: Palazzo Vecchio a lavoro
Sono due le date cerchiate in rosso nell'agenda di Palazzo Vecchio. Entrambe scandiscono la corsa contro il tempo in cui l'amministrazione è impegnata per arrivare al nuovo Franchi. Le due date chiave La prima è il 4 luglio e potrebbe essere...
Sono due le date cerchiate in rosso nell'agenda di Palazzo Vecchio. Entrambe scandiscono la corsa contro il tempo in cui l'amministrazione è impegnata per arrivare al nuovo Franchi.
Le due date chiave
La prima è il 4 luglio e potrebbe essere cruciale per i 55 milioni di euro negati dalla commissione europea e definanziati di conseguenza dal Governo con un decreto interministeriale che fa scendere a 130 milioni il tesoro per finanziare il nuovo stadio, garantito stavolta dal Pnc del ministero, il Piano nazionale complementare al Pnrr. Come scrive La Nazione, entro il 4 luglio scadranno i 60 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto del governo che storna i 55 milioni di euro. Sarà questo quindi l'ultimo termine utile entro il quale l'ufficio legale di Palazzo Vecchio potrà presentare ricorso contro il decreto. Se entro quella data da Roma non arriveranno segnali su fondi alternativi per riempire il buco nelle casse del progetto lasciato da Bruxelles, è quasi certo che Palazzo Vecchio bussi al Tar.
Al momento, quindi, il Comune resta fermo sulle certezze e spinge sull'acceleratore con un nuovo cronoprogramma: far scattare i lavori entro la fine di dicembre in modo da completare l'opera per lotti successivi senza mai interrompere i lavori. Il tutto dando per scontato che, in qualche modo, i 55 milioni di euro verranno finanziati successivamente.
L'obiettivo
Ma c'è anche un'altra data chiave per scrivere la storia del nuovo Franchi ed è quella di domani. Il 28 giugno infatti scade la proroga di 15 giorni concessa lo scorso 13 giugno per la presentazione delle offerte delle ditte per realizzare il progetto di Arup.
La proroga era stata concessa proprio in virtù della «complessità della vicenda, della prestazione da realizzare e del successivo lavoro da svolgere». Una volta presentate le offerte, il Comune entro i primi di luglio effettuerà le verifiche amministrative sulla documentazione consegnata. Poi toccherà alla nomina della commissione giudicatrice, che dovrà verificare le offerte e assegnare i punteggi. Solo dopo avere assegnato i punteggi all'offerta tecnica potranno essere aperte le offerte economiche. Sulla base dei punteggi delle offerte tecniche e dell'offerta economica sarà individuata la proposta migliore e l'amministrazione effettuerà l'aggiudicazione provvisoria come previsto dal codice degli appalti. L'obiettivo è completare tutte queste attività entro il 31 luglio. In questo modo i cantieri saranno pronti a partire entro dicembre.
Redazione VN
Fiorentina, respinto il ricorso al Tar contro il restyling del Franchi
Il Tar della Toscana ha infatti giudicato inammissibile il ricorso presentato dalla Pln Project, contro il progetto del rifacimento del Franchi
Il Comune di Firenze ha potuto tirare un sospiro di sollievo: il Tar della Toscana ha infatti giudicato inammissibile il ricorso presentato dalla Pln Project, la Fondazione degli eredi di Pierluigi Nervi, contro il progetto del rifacimento dello stadio di Firenze da parte del gruppo Arup, vincitore del concorso internazionale indetto da Palazzo Vecchio a marzo 2022. Come scrive Il Corriere dello Sport, il ricorso, che era stato presentato a inizio giugno contro il ministero della Cultura, la Soprintendenza fiorentina e il Comune, poneva in particolare l'accento sulla realizzazione della copertura della gradinata Maratona e delle due curve (giudicata, da un lato, antiestetica e soprattutto poco rispettosa del patrimonio architettonico lasciato in eredità da Nervi nel quartiere di Campo di Marte). Ogni argomentazione è stata rigettata, visto che nella sentenza firmata dal presidente del Tar toscano Roberto Pupilella viene specificato che il ricorso «è stato dichiarato inammissibile per difetto di legittimazione e interesse della ricorrente a proporre l'impugnazione» in virtù del fatto che «nelle opere dell'architettura l'autore non può opporsi alle modificazioni che si rendessero necessarie». Il Tar ha oltretutto condannato la Fondazione al pagamento di mille euro. Per Nardella adesso si tratta dell' ultima vera sfida, per provare a realizzare per intero il progetto del gruppo Arup: reperire al più presto quei 55 milioni mancanti che consentirebbero di riportare il disegno al piano originario da 200 milioni.
Redazione VN
Restyling Franchi: oggi l'apertura delle buste
Si terrà oggi l'apertura delle buste con le offerte delle aziende che si sono candidate per il restyling dello stadio Artemio Franchi, seppur con i 55 milioni in meno, figli della scure europea che ha cancellata la parte di finanziamento legata al PNRR. L'obiettivo - scrive Il Tirreno - è quello di procedere con uno cronoprogramma stringente, inaugurando i primi lavori a fine dicembre.
Non è un caso che la Fiorentina, proprio per questo motivo, non farà sottoscrivere tessere d'accesso stagionali per la Curva Ferrovia, il primo settore coinvolto dal restyling presentato da Arup. Palazzo Vecchio è comunque alla ricerca del denaro mancante. C'è il mandato all'avvocatura per presentare ricorso al Tar contro il decreto di definanziamento anche se queste verrebbe ritenuta una manovra ostile nei confronti del governo Meloni.
LO STADIO "PADOVANI"
Il Comune di Firenze cerca di preparare a tempo di record il progetto per uno stadio temporaneo al "Padovani", l'impianto di. rugby. Va trovata una sistemazione alle tribune che, dagli attuali duemila posti, dovranno accogliere, secondo quanto spiegato dal sindaco Nardella, sedicimila persone, oltre a capire chi finanzierà il tutto. La Fiorentina ha sempre detto di non voler investire un euro, pur provano lei stessa a dare una mano nel reperire i fondi mancanti.
Redazione VN
Franchi: asta deserta per i lavori di restyling
Oggi alle 13 è scaduto il termine per la presentazione delle offerte per l'appalto integrato per i lavori allo Stadio Artemio Franchi di Firenze. Non sono state presentate offerte, ed era una delle opzioni che il Comune aveva considerato
Scaduta oggi la possibilità di presentare offerte per assicurarsi l'appalto per i lavori di restyling al Franchi. Nessun'offerta è stata presentata al comune (L'anticipazione di Enzo Bucchioni) , il quale si era preparato a uno scenario del genere. Il Comune di Firenze presenterà ricorso al TAR contro lo Stato, con richiesta dei danni oltre al ripristino del finanziamento che era stato accordato formalmente nell'ambito dei Piani Urbani Integrati. Qui sotto il comunicato integrale:
Oggi alle 13 è scaduto il termine per la presentazione delle offerte nell'ambito della procedura ristretta per appalto integrato per progettazione esecutiva e realizzazione lavori allo Stadio Artemio Franchi di Firenze. Non sono state presentate offerte. La gara deserta era una delle opzioni che il Comune aveva considerato e alla quale l'amministrazione era preparata. Quindi si va avanti con una diversa procedura senza perdere tempo. La nuova road map prevede appalto di lavori su progetto esecutivo. Cosa cambia? Con la procedura ristretta i progettisti della ditta vincitrice avrebbero dovuto fare in tre mesi dalla aggiudicazione (prevista il 30 luglio) il progetto esecutivo, e quindi entro il 30 ottobre, per iniziare i lavori a fine dicembre. Con la nuova procedura il Comune incaricherà Arup di redigere la progettazione esecutiva in meno tempo per poi effettuare una nuova gara sulla base del progetto esecutivo, da chiudere entro il 15 novembre e fissare l'inizio lavori a fine dicembre.
Nel frattempo si procede con il progetto per lo stadio provvisorio all'attuale impianto Padovani: l'intervento sarà inserito in bilancio con gli equilibri a luglio e quindi si procederà con appalto integrato su progetto di fattibilità, con prefattibilità a ottobre. Cosa può aver influito sull'assenza di offerte? La vicenda non chiara del definanziamento sulla quota Pnrr del progetto ha indotto incertezze sulle modalità di realizzazione dell'opera. Il Comune di Firenze presenterà ricorso al TAR contro lo Stato, con richiesta dei danni oltre al ripristino del finanziamento che era stato accordato formalmente nell'ambito dei Piani Urbani Integrati e sul cui definanziamento né la Commissione Europea né il governo hanno fornito motivazioni formali e indicazioni circostanziate, e non c'è stata risposta alla procedura di accesso agli atti attivata dal Comune.
Redazione CV
Franchi, il commento: "Gara deserta? Triplice fischio per stadio con soldi pubblici"
Il commento di Francesco Grazzini dopo l'uscita della notizia dell'asta deserta per i lavori di restyling del Franchi
Il coordinatore fiorentino di Italia Viva, Francesco Grazzini, ha parlato dopo il comunicato del Comune di Firenze per quanto riguarda l'asta deserta per i lavori di restyling del Franchi. Questo il suo commento:
La gara andata deserta è la dimostrazione della ragionevolezza della posizione che ripetiamo da mesi: la ristrutturazione dello stadio Franchi con i soldi dei cittadini non è una soluzione praticabile e realistica. Adesso basta incaponirsi su quello che ormai è un binario morto e si riprenda a lavorare per trovare una soluzione che contempli l'intervento del privato. Non ci sono tempi supplementari. Andare avanti significa impiegare ulteriori risorse su quella che ormai è diventata una sorta di fiction, ma soprattutto rischiare concretamente la Corte dei Conti.
Redazione VN
Meloni: "Franchi? Non lo abbiamo inserito noi nel Pnrr"
Le parole della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni sul Pnrr e l'esempio fatto citando lo stadio Artemio Franchi
La presidente del Consiglio Giorgia Meloni, nel parlare al Senato di Pnrr e Mes, ha preso d'esempio lo stadio Franchi per trattare l'argomento. Di seguito le sue parole riportato da Adnkronos:
Sui "ritardi" sul Pnrr c'è un racconto che non corrisponde alla verità. Ci si dice che a Bruxelles non hanno visto un pezzo di carta, temo che non si sia molto preparati, perché sono molti e copiosi i documenti che noi abbiamo prodotto per la commissione europea, per essere decisi rispetto ai tempi di attuazione d'un piano di ripresa e resilienza che non avevamo scritto noi e rispetto al quale le contestazioni che vengono fatte dalla commissione non sono riferibili a noi. Vi potrei citarle lo stadio di Firenze, che la commissione dice che non ritiene debba essere finanziato con i soldi del piano nazionale di ripresa e resilienza, ma non sono stata io a inserire lo stadio di Firenze nel Pnrr. Quindi semmai noi stiamo producendo molte carte, cercando ovviamente di dare continuità, per quello che possiamo fare.
Redazione VN
Franchi: è giusto credere ancora in questo progetto?
"Il Franchi rischia di diventare una palla al piede di tutta la città per i prossimi anni, tanto più che i soldi non ci sono e reperirli sarà quasi impossibile".
L'asta per i lavori di ristrutturazione del Franchi è andata deserta, non è bastata neppure la proroga di diversi giorni per convincere qualcuno a partecipare. Tutte le più grosse aziende del settore avevano deciso da tempo di non aderire all'invito del comune di Firenze, come ampiamente previsto e prevedibile. Ma come si può pensare che una qualsiasi impresa, grossa o piccola che sia, partecipi a una gara d'appalto di un ente pubblico ben sapendo che la spesa non è coperta per intero, che non ci sono tutti i soldi per completare il lavoro?
E adesso che succede?
Ma la domanda vera adesso è un'altra: cosa succederà? Il comune fa sapere che non mollerà, batterà altre strade, Nardella è su un'auto che sta per schiantarsi contro un muro, ma non vuole nè frenare, nè scendere. Da tempo c'è la sensazione che il sindaco stia combattendo una guerra per orgoglio personale senza accorgersi che gli spazi di manovra e le soluzioni sono sempre più difficili e complicate. Con il tempo che incalza. Ma la cosa più grave, e lo dico da cittadino di Firenze, è che questa storia dello stadio da tre anni sta impegnando gran parte delle energie del sindaco e della macchina comunale togliendole a tutto il resto. Basta dare un'occhiata a tutti i problemi sempre più grandi che attanagliano la città, dal traffico alla pulizia, al caos del centro, per capire che non si può pensare solo al Franchi. Il tutto aggravato dal fatto che il sindaco è in scadenza e fra cinque mesi dovrà mollare lasciando in sospeso e irrisolta una vicenda di questa enorme portata.
Criticità insormontabili
E' dal primo giorno che ho visto in questa idea delle criticità insormontabili, ora vediamo quali strade percorrerà Nardella, ma credo che nell'interesse della città si dovrebbe aprire un grande dibattito e un movimento popolare per fermare il sindaco e rivedere interamente il discorso Franchi, magari riaprendo ai privati come da idea iniziale.
Il Franchi rischia di diventare una palla al piede di tutta la città per i prossimi anni, tanto più che i soldi non ci sono e reperirli sarà quasi impossibile. E non tiriamo neppure in ballo il governo, i famosi 55 milioni sono stati chiesti per le periferie degradate e se l'Europa li ha cassati non si può non essere d'ccordo: Campo di Marte non è una periferia degradata. Per i circa 120 milioni già stanziati dal Pnrr, per non perderli, si potrebbe cercarne un utilizzo diverso, uno storno verso un'altra iniziativa a carattere culturale. Ho già detto più volte che il ripristino della pavimentazione in pietra del centro patrimonio Unesco potrebbe essere un'idea. La butto lì da tempo vedendo come sono ridotte molte vie del centro.
La sconfitta della strategia
L'asta deserta è comunque una sconfitta clamorosa di tutta la strategia di Nardella, l'ennesima dimostrazione che questo progetto non sta in piedi, fa acqua da tutte le parti. Andare ancora avanti, cercare vie sempre più strette e impervie, da una sconfitta politica di Nardella può diventare una sconfitta per tutta la città e soprattutto per la Fiorentina che non sa ancora cosa succederà nei prossimi due-tre anni. Dovrebbe spaventare l'idea di aprire dei cantieri in maniera precaria, ammesso che qualcuno possa concorrere per un progetto ridimensionato, come pare di capire, senza avere la certezza del fine lavori. La Fiorentina deve avere certezze, deve programmare, deve sapere dove giocherà e con quanti spettatori. Insisto sulla mobilitazione generale per fermare il progetto di Nardella.
Il silenzio di tutti
Di fronte a una battuta d'arresto come un'asta deserta, la seconda dopo quella della Mercafir, al fallimento di un'idea come questa, sarebbe logico chiedere le dimissioni del sindaco. Non le darà mai, ma il silenzio che fino ad oggi ha accompagnato questa inquietante vicenda affrontata con superficialità, deve essere squarciato. E non solo dalle opposizioni. Non si può ancora dipendere dall'ottimismo e dalle promesse di Nardella che sullo stadio ha detto di tutto e di più, fatto vedere plastici, organizzato manifestazioni pubbliche oceaniche e oggi, tre anni dopo, siamo ancora al nulla. Si può continuare a credere in questo restauro senza i soldi necessari?
E se l'idea adesso è quella di ridimensionare il progetto iniziale di Arup, è una procedura possibile? Che stadio verrà fuori? Chi decide chi è che cosa?
Tutti interrogativi che aspettano risposte, le aspettano i cittadini e la Fiorentina. Dire basta, in un mondo normale, mi sembrerebbe una inevitabile conseguenza.
Enzo Bucchioni
Franchi, amara sorpresa. Ma Palazzo Vecchio non molla e chiede i danni
Palazzo Vecchio intanto, non sembra fermarsi ed è pronto a mettere in atto il ricorso al TAR contro il decreto interministeriale pubblicato in Gazzetta ufficiale il 4 maggio scorso
Arrivato il momento di procedere, si è fermato tutto. Sì, perchè nessuna azienda si è presentata per ottenere il primo bando per il nuovo Franchi. Deserto totale. Uno scenario, come scrive Nazione, immaginabile, ma allo stesso tempo abbastanza desolante. Palazzo Vecchio intanto, non sembra fermarsi ed è pronto a mettere in atto il ricorso al TAR contro il decreto interministeriale pubblicato in Gazzetta ufficiale il 4 maggio scorso (quindi c'è tempo fino al 3 luglio, ma ormai ci siamo) con cui è stato cancellato il finanziamento assegnato, sempre per decreto, il 22 aprile 2022. Palazzo Vecchio chiederà la sospensiva (se la ottenesse riceverebbe i 55 milioni, che ovviamente non userebbe prima del pronunciamento) e anche i danni. Ma le sensazioni rimangono positive tra le mura del Comune: lo stadio Franchi si farà.
Redazione VN
Fiorentina, la pazienza ha un limite. Ok al Padovani, pronti 10 milioni
La Fiorentina parteciperà alla spesa? Nonostante un Viola Park che la rende priva di ogni mancanza dal punto di vista delle strutture, Commisso non chiude alla possibilità di aiutare economicamente il Comune
Se il futuro del Franchi rimane un'incognita, anche il dove giocherà la Fiorentina rimane un dubbio abbastanza ampio. La Nazione si è soffermata sullo stadio Padovani, prima opzione e sul descrivere l'attuale situazione. Infatti, la società viola sta osservando tutto dall'alto con una pazienza però che sta giungendo al limite. Il Comune ancora non ha proposto nulla, soltanto qualche possibilità, ma il Padovani rimane la scelta più ovvia. Bisognerà diminuire i tempi, ma allo stesso tempo capire la possibilità economica. L'idea di Palazzo Vecchio è quella di prevedere uno scostamento di bilancio di circa 10 milioni, in modo da destinare la cifra alla rapida realizzazione di una struttura che sarà in parte «smontabile» e realizzata per riqualificare un'area sportiva che poi resterà nella disponibilità del movimento rugbistico. La Fiorentina parteciperà alla spesa? Nonostante un Viola Park che la rende priva di ogni mancanza dal punto di vista delle strutture, Commisso non chiude alla possibilità di aiutare economicamente il Comune. Ma sul Padovani, i dubbi, non sono finiti, anzi.
Redazione VN
Franchi e adesso? Il piano B del Comune per il futuro dell'impianto
Nel piano B al progetto esecutivo farà seguito un nuovo bando di gara, semplice, non un appalto integrato da chiudersi entro il 15 novembre. Se anche la seconda gara dovesse andare deserta a quel punto si andrebbe a procedura negoziata
La Nazione si sofferma sul futuro del Franchi. Prima del totale deserto, alcune società sino sono soffermate sul progetto Franchi, anche molto importanti.Ma adesso è giusto chiedersi se si ripresenteranno alla prossima gara? L'intenzione c'è. E se non si presenteranno, si andrà alla procedura negoziata. Nella prima tranche di lavori si assegneranno i 135 milioni del piano nazionale complementare al Pnrr (è autonomo ma segue le stesse regole), poi ci sono circa 6 milioni del Comune. Il resto si farà in lotti successivi, senza mai interrompere i lavori. Come si fa a rispettare i tempi? L'appalto integrato prevedeva l'assegnazione dei lavori, ma anche la progettazione esecutiva che avrebbe dovuto essere presentata entro il 30 ottobre. Ora non sarà più così, il progetto esecutivo lo farà Arup in un tempo più rapido, perché il progetto lo conosce bene. C'è già un accordo di massima: il costo di oltre 3 milioni e 600mila euro dovrà essere ribassato del 30% (circa 2 milioni e mezzo). Nel piano B al progetto esecutivo farà seguito un nuovo bando di gara, semplice, non un appalto integrato da chiudersi entro il 15 novembre. Se anche la seconda gara dovesse andare deserta a quel punto si andrebbe a procedura negoziata. Lo stadio nuovo si farà perché non si possono perdere i 135 milioni di euro dati dal ministero della Cultura proprio per salvare il Franchi. Entro fine dicembre partiranno i lavori. Si comincerà dalla Ferrovia, mettendo le fondamenta per la nuova curva e ripristinando il cemento con un lavoro da chirurgo con fibre di carbonio. Un modo per non impattare troppo sulla capienza dello stadio. A luglio il Comune metterà a bilancio i primi 10 milioni per il nuovo Padovani.
Redazione VN
L'incognita tifosi blocca il Padovani. Il prezzo del biglietto pronto a salire
La previsione scontata è che la richiesta supererà di gran lunga la disponibilità e qui – con grande anticipo – non è difficile prevedere un aumento dei prezzi del biglietto
Il tempo incalza e già uno scivoloso argomento si presenta all'orizzonte: come stabilire chi avrà diritto ad accedere ai 16mila posti del Padovani? In questo campionato la presenza media dei tifosi al Franchi ha superato le 32000 unità, sicché il club dovrà stabilire un procedimento trasparente e condiviso per gestire la decapitazione dei posti. La previsione scontata è che la richiesta supererà di gran lunga la disponibilità e qui – con grande anticipo – non è difficile prevedere un aumento dei prezzi del biglietto, anche per recuperare parzialmente il danno finanziario della capienza ridotta. A proposito di campagne abbonamenti: nei prossimi giorni la Fiorentina comunicherà tutti i dettagli e le condizioni per acquistare le tessere valide per la stagione 2023/24: anche in questo caso in Dg Barone ha anticipato in una recente conferenza stampa che il club sta valutando l'entità dei rincari. Lo sottolinea la Nazione.
Redazione VN
Abodi non abbandona il Franchi: "C'è disponibilità, ma ascoltate la Fiorentina"
"Noi siamo pronti a fare la nostra parte affinché il progetto Franchi arrivi a compimento. Ho visto personalmente il Viola Park e fatto i complimenti per la bellissima opera, ma da ministro mi auspico che il club venga direttamente coinvolto"
Il Corriere Fiorentino riprende delle dichiarazioni del ministro dello sport Abodi, che non chiude al Franchi, ma che si auspica una collaborazione con la Fiorentina. Il commento da da Cracovia, in Polonia, da dove ha appena assistito alle gare dei Giochi Europei d'atletica, commenta così la situazione:
C'è la disponibilità del governo ad andare incontro alle esigenze del sindaco Nardella e dello stadio Franchi. Comprendo l'amarezza di Nardella per le difficoltà attuali — aggiunge Abodi — la scelta di negare i 55 milioni però non è del governo italiano, ma semmai dell'Europa. Noi siamo pronti a fare la nostra parte affinché il progetto Franchi arrivi a compimento. Ho visto personalmente il Viola Park e fatto i complimenti per la bellissima opera, ma da ministro mi auspico che il club venga direttamente coinvolto nella ristrutturazione del Franchi. Si cita spesso il Flaminio per sbandierare lo spettro di uno stadio fatiscente, ma lì la storia è diversa perché quell'impianto è abbandonato mentre a Firenze si gioca. Le cito però due esempi: Bologna e Cagliari. Lì siamo a ottimo punto, avremo stadi nuovi e all'avanguardia, nonostante il caro prezzi. La svolta è stata l'intervento dei privati: senza quello non si sarebbe potuto far niente. Per raggiungere l'obiettivo bisogna armonizzare lo sforzo e renderlo comune
Redazione VN
Repubblica: "Franchi e i 55 milioni? Non più, la cifra aumenta"
Le parole de la Repubblica, riguardanti il ricorso al Tar da parte del comune di Firenze per la restituzione dei 55 milioni( diventati 70) legati ai piani urbani integrati del Pnrr
Quanto durerà, e che risvolto avrà, non si sa. Quel che è certo è che il ricorso al Tar contro lo Stato sul taglio dei fondi allo stadio ci sarà. Come scrive La Repubblica, Palazzo Vecchio lo ha ufficializzato ieri « Il Comune presenterà ricorso con richiesta dei danni oltre al ripristino del finanziamento che era stato accordato formalmente nell'ambito dei piani urbani integrati e sul cui definanziamento né la Commissione europea né il governo hanno fornito motivazioni formali e indicazioni circostanziate, e non c'è stata risposta alla procedura di accesso agli atti attivata dal Comune » fa sapere in giornata. L'intento, insomma, è quello ditutelarsi a fronte di fondi assegnati nel 2022 sotto il governo Draghi e poi tagliati un anno dopo, con un decreto del 28 aprile scorso con cui il governo aveva definanziato il progetto del Franchi di 55 milioni, diventati 70 con la revisione prezzi, legati ai piani urbani integrati del Pnrr.
Redazione VN
Franchi, il retroscena del bando: i nomi delle aziende che si sono ritirate
Infatti, il timore di non riuscire a completare i lavori entro il 2o26 è stata la causa del ritiro di molte ditte tra le più importanti. Ecco i nomi delle ditte
Il Tirreno riporta delle indiscrezioni sul bando deserto valido per il restyling dello stadio Franchi di Firenze. Infatti, il timore di non riuscire a completare i lavori entro il 2o26 è stata la causa del ritiro di molte ditte tra le più importanti. Webuild, Rde e Pizzarotti sarebbero le ditte che hanno rinunciato in corsa alla possibilità di partecipare al bando. Adesso, il Comune di Firenze dovrà organizzare un piano B per risolvere questo stallo.
Redazione VN
Padovani, sopralluogo Arup a Cagliari: si studia l'Unipol Domus
Il sopralluogo è servito a raccogliere elementi utili per la progettazione dello stadio provvisorio di Firenze, previsto all'attuale impianto per il rugby "Padovani"
Martedì scorso una delegazione guidata dal direttore generale Giacomo Parenti e composta da tecnici del Comune di Firenze e da progettisti di Arup, è stata a Cagliari per un sopralluogo all'Unipol Domus, lo stadio provvisorio del Cagliari Calcio, che viene utilizzato dal 2017 in attesa della costruzione del nuovo stadio dopo la demolizione del Sant'Elia. Il sopralluogo è servito a raccogliere elementi utili per la progettazione dello stadio provvisorio di Firenze, previsto all'attuale impianto per il rugby "Padovani" a partire dalla stagione 2024-25 in concomitanza con i lavori per il restyling dello Stadio Artemio Franchi.
Redazione VN
Firenze studia Cagliari: il Padovani sarà come l'Unipol Domus. I dettagli
Tutte le tribune affacciano sui bordi del terreno di gioco: la distanza massima tra gli spalti e il campo è di 8 metri. Gli spalti sono inoltre rialzati
Come riportato ieri, i tecnici Arup sono andati a Cagliari per visitare l'Unipol Domus.L'impianto del Cagliari, costruito nel 2017, sarà la base di partenza per il Padovani. Come riporta la Nazione, la scelta segue un filo logico. Dato il carattere temporaneo della struttura, è interamente realizzata in moduli prefabbricati in materiale metallico, rivestiti esternamente con pannelli lignei e plastici. La capienza massima è di 16.412 posti a sedere, tutti numerati e dotati di seduta, articolati in cinque settori: tribuna centrale coperta (3.228 posti, di cui 86 suddivisi in 9 sky box), tribuna scoperta est (3.889 posti), curva nord (dedicata alla tifoseria organizzata locale 4.475 posti), curva sud (4.405 posti), settore ospiti (entro la curva sud: 415 posti). Tutte le tribune affacciano sui bordi del terreno di gioco: la distanza massima tra gli spalti e il campo è di 8 metri. Gli spalti sono inoltre rialzati alla base rispetto al naturale livello del suolo e le barriere di separazione dal prato consistono perlopiù in bassi parapetti: solo dinnanzi al settore ospiti, per motivi di sicurezza, viene implementata una recinzione a tutta altezza.
Redazione VN
"Il fallimento più grande". Non migliorano i rapporti tra Commisso e il Comune
Lo aveva definito appena pochi mesi fa «il fallimento più grande della mia vita», riferendosi alla possibilità di realizzare uno stadio nuovo che invece nessuno gli ha mai consentito neanche solo di progettare
Lo aveva definito appena pochi mesi fa «il fallimento più grande della mia vita», riferendosi alla possibilità di realizzare uno stadio nuovo che invece nessuno gli ha mai consentito neanche solo di progettare. Normale, dunque, che dall'altra parte del pianeta l'umore di Rocco Commisso dopo l'ennesimo ostacolo intercorso nell'iter di ristrutturazione del Franchi non possa che essere dei peggiori. Per quanto sull'opera voluta dal Comune di Firenze il patron non abbia mai dato il suo aperto appoggio, il bando per le offerte dei lavori andato deserto dopo sei mesi di attesa è stato preso in casa viola come l'ennesimo passo falso di un percorso a tappe dall'epilogo ancora incerto. E che aveva avuto già un precedente quando, nel 2020, non era stata presentata alcuna proposta per l'acquisto dei terreni della Mercafir, l'area dove all'inizio Palazzo Vecchio aveva proposto a Commisso di realizzare il suo stadio di proprietà («Bisogna fare presto chiarezza sull'argomento» ha ribadito nelle scorse ore il dg Barone). Lo sottolinea il Corriere dello Sport.
Redazione VN
Restyling Franchi al crocevia. Spunta l'ipotesi maxi mutuo: le ipotesi
All'apice delle difficoltà per il restyling dello stadio Franchi, con l'ultima tegola della gara d'appalto andata deserta, Palazzo Vecchio si ritrova di fronte a un crocevia decisivo da sciogliere durante l'estate. Davanti ci sono tre strade
All'apice delle difficoltà per il restyling dello stadio Franchi, con l'ultima tegola della gara d'appalto andata deserta, Palazzo Vecchio si ritrova di fronte a un crocevia decisivo da sciogliere durante l'estate. Davanti ci sono tre strade, scrive Il Tirreno.
PRIMA STRADA
La prima strada consiste nell'aspettare. Che cosa? Tanto per cominciare il verdetto della candidatura italiana agli Europei di calcio del 2032, atteso per il prossimo ottobre, che prevede per le 10 città ospitanti, tra cui Firenze, investimenti per rigenerare gli impianti. Un'occasione irripetibile per agganciare il Franchi al processo di riqualificazione degli stadi, trovando le risorse mancanti. Altrimenti aspettare il ricorso al Tar contro il definanziamento del Governo che sarà depositato da Palazzo Vecchio nei prossimi giorni: qualora venisse accolto, infatti, il Comune potrebbe ricevere, oltre ai danni richiesti, anche dei fondi alternativi per completare il restyling. Infine, ultima opzione, confidare nell'intervento del Governo che ieri, con il ministro dello Sport, Andrea Abodi, si è detto disponibile ad andare incontro alle esigenze fiorentine, magari scovando una nuova linea di finanziamento. Anche nell'ottica di cementare la candidatura per Euro 2032, con la convocazione già a partire da luglio di un tavolo di lavoro tra esecutivo, club e Comune.
SECONDA STRADA
Prevede invece un percorso a tappe: completare il restyling un pezzo per volta, in linea con i fondi a disposizione (130-140 milioni di euro) così come accaduto per il teatro del Maggio.
TERZA STRADA
Scovare una parte delle risorse mancanti nel bilancio comunale e coprire il resto indebitandosi, magari con un maximutuo cinquantennale, altrimenti rincorrendo potenziali sponsor. Naturale interlocutore sarebbe la Fiorentina che però finora si è tenuta ben lontana dall'ipotesi di un possibile coinvolgimento.
Redazione VN
Pres. Firenze Rugby: "Ok al trasferimento al centro Astori, ma a una condizione"
Il Firenze Rugby potrebbe trasferirsi al centro Astori con la Fiorentina, invece, al Padovani
Durante il restyling del Franchi la Fiorentina potrebbe - il condizionale è d'obbligo - traslocare al Padovani, la casa del Firenze Rugby 1931 che si sposterebbe al centro Davide Astori. Su Repubblica Firenze troviamo un breve virgolettato del presidente Fabio Stellini:
Non abbiamo mai posto alcun problema. L'importante è che ci siano alcune caratteristiche, come l'illuminazione che per noi è fondamentale.
Redazione VN
Sopralluogo a Cagliari: tanti aspetti in comune tra Unipol Domus e Padovani
Una delegazione guidata dal dg di Palazzo Vecchio è andata in Sardegna per un sopralluogo alla Unipol Domus È stata costruita in 127 giorni e ha una capienza di 16.412 spettatori
Come scrive Repubblica Firenze, martedì scorso una delegazione guidata dal direttore generale di Palazzo Vecchio, Giacomo Parenti, e composta da tecnici del Comune e progettisti di Arup è andata in Sardegna per un sopralluogo allo stadio provvisorio del Cagliari, l'Unipol Domus, che la squadra utilizza dal 2017 e in cui rimarrà almeno fino al 2025, finché non sarà pronto il nuovo Sant'Elia.
Una struttura che col nuovo Padovani potrebbe avere diversi aspetti in comune. A partire dal nome: inizialmente Sardegna Arena, è diventato Unipol Domus dopo la partnership col gruppo assicurativo, una cosa analoga a quanto potrebbe accadere a Firenze nel caso in cui venisse trovato un accordo con un finanziatore privato. Poi ci sono tempi e struttura. Per quanto riguarda i primi, in Sardegna la costruzione fu rapida: i lavori di edificazione partirono nella primavera del 2017 e vennero conclusi in 127giorni, con l'apertura dell'impianto il 10 settembre, per la terza giornata di campionato. Pochi mesi dunque. Se venissero confermati anche a Firenze potrebbero bastare per farvi traslocare la Fiorentina in tempo per il campionato 2024: la progettazione è previsto che finisca nella prima parte dell'estate, poi ci sarà l'iter di aggiudicazione dei lavori e la partenza.
L'Unipol Domus ha carattere temporaneo e i moduli fabbricati con cui è stato realizzato verranno smontati quando saràpronto il Sant'Elia ( a Firenze, invece, sarà il progetto definitivo a dire quali parti saranno permanenti e quali no). La capienza è di 16.412 posti divisi in 5 settori, molto simile a quella che dovrebbe avere il Padovani, con la tribuna esistente che dovrebbe venir ampliata, un'altra che nascerebbe in corrispondenza di viale Paoli, oltre alle curve e un piccolo settore ospiti. Allo stesso modo, lo stadio non potrebbe avere l'omologazione per le partite nelle competizioni Uefa quindi la Fiorentina, in caso di qualificazione, dovrebbe comunque spostarsi altrove (l'opzione più probabile sarebbe il Mapei Stadium di Reggio Emilia).
Redazione VN
Gli Europei del 2032, salveranno il Franchi? La speranza di Nardella
Europei del 2032: nel 2024 partirebbero i finanziamenti per gli impianti inseriti nella candidatura, tra cui quello di Firenze, e a quel punto Palazzo Vecchio otterrebbe i soldi
Tutto ancora congelato, invece, il fronte relativo ai 55 milioni del PNRR prima assegnati e poi sottratti per l'operazione stadio: il Comune spera in un contributo nell'eventualità in cui all'Italia dovesse spettare l'organizzazione degli Europei del 2032: nel 2024 partirebbero i finanziamenti per gli impianti inseriti nella candidatura, tra cui quello di Firenze, e a quel punto Palazzo Vecchio otterrebbe i soldi che oggi mancano per riqualificare il Franchi come immaginato dal progetto iniziale. Lo riporta il Corriere dello Sport.
Redazione VN
Franchi-PNRR, ricorso: i 9 temi di Palazzo Vecchio contro il taglio dei fondi
Tutti i punti del ricorso presentato entro il termine stabilito da parte del Comune di Firenze
Il Comune di Firenze fa sapere di aver depositato un ricorso presso il TAR del Lazio, contro il taglio degli ormai famigerati 55 milioni facenti parte dei fondi del PNRR destinati in origine alla ristrutturazione dello Stadio Franchi, che comunque sta procedendo in qualche modo per altre vie che vi stiamo raccontando quotidianamente. Da Palazzo Vecchio si apprende che non c'è chiusura verso le istituzioni e che se ci saranno proposte per non lasciare abbandonato l'impianto verranno prontamente prese in considerazione. Di seguito, i 9 temi del ricorso presentato da Firenze:
1 - I fondi sono stati assegnati alle città metropolitane con una legge e non sulla base dei progetti presentati: com'è possibile togliere le risorse?
2 - La proposta di intervento per lo stadio di Firenze è stata dichiarata ammissibile dal Ministero che non ha posto alcun rilievo.
3 - Sono state rispettate le condizioni per la revoca del finanziamento?
4 - Il detto finanziamento è stato confermato in molteplici atti.
5 - C'è una recente e rinnovata attestazione di ammissibilità del finanziamento da parte del Ministero dell'Interno.
6 - Al Comune di Firenze non è mai stata trasmessa nessuna richiesta formale di chiarimenti inviata dalla commissione europea.
7 - Le spese sostenute per un intervento in via di aggiudicazione sono state ingenti.
8 - Non è stato applicato il comma4 ter dell'Art. 14 del DL 13/23 trasformato in legge: il Paese, in sostanza, può procedere con altri fondi (PNC) anche qualora Bruxelles non approvi il progetto, come nei casi di Firenze e Venezia.
9 - Mancano delle motivazioni nel decreto di definanziamento.
Redazione VN
Patto Firenze-Bilbao, Nardella: "Per il Franchi studiamo modello basco"
Sul sito del Comune di Firenze, il comunicato relativo al Patto di Collaborazione Firenze-Bilbao sulla rigenerazione urbana, mobilità, sport, infrastrutture, cultura. Il sindaco Dario Nardella, infatti, oggi si trova nella città basca, dove dialogherà con le istituzioni locali. Ecco un passaggio del comunicato.
"Bilbao ha realizzato uno stadio con soldi pubblici messi a disposizione dal governo basco e dalla provincia, nel centro della città, in collaborazione con la società sportiva: un modello che stiamo studiando per perfezionare il nostro progetto di riqualificazione dello stadio Franchi".
Redazione VN
Ass. Guccione: "Il Padovani arriverà a 16mila posti. Costi? Pagherà il Comune"
L'Assessore allo sport di Firenze, Cosimo Guccione, ha parlato della questione Padovani per la Fiorentina durante i lavori al Franchi
Cosimo Guccione, Assessore allo sport di Firenze, ha parlato durante il Consiglio Comunale di oggi della questione Padovani e della possibilità che la Fiorentina lo utilizzi durante i lavori di restyling del Franchi. Queste le sue parole:
Già due anni fa era stata studiata la possibilità di ampliare il Padovani. Le soluzione proposte comprendono una struttura fissa, che rimarrà allo stadio in modo permanente e un'altra smontabile da sfruttare solo per il periodo calcistico. Queste operazione porteranno la capienza a 16.000 posti e i costi, essendo un bene comunale, si prevede che sia l'amministrazione comunale fiorentina a coprirli.
Redazione VN
93,5 milioni a Venezia, Comune Firenze: "Ora pari trattamento per il Franchi"
La reazione delle istituzioni fiorentine alla decisione del Governo di aiutare la città lagunare
La città di Venezia è oggetto di un decreto del Ministro Piantedosi in concerto con i colleghi Fitto e Giorgetti, che stanzia 93,5 milioni da destinare al recupero del Bosco dello Sport. Il progetto, insieme a quello della ristrutturazione del Franchi a Firenze, ha subito il dietrofront europeo sui fondi del PNRR, e adesso il Governo ha messo una pezza. Cosimo Guccione, assessore allo Sport di Palazzo Vecchio, ha commentato:
Siamo felici per la città di Venezia, con la quale abbiamo condiviso passo passo tutte le problematiche e le riunioni fatte sui nostri due progetti. Il governo ha trovato una soluzione per Venezia, dimostrando che è possibile finanziare questo tipo di interventi. A questo punto ci aspettiamo pari trattamento per Firenze, altrimenti saremmo di fronte a una gravissima e inaudita discriminazione politica.
Ecco invece le parole del Governatore della Toscana Eugenio Giani
Io lo vedo come di buon auspicio. Firenze e Venezia, con i due progetti stadio, erano rimaste fuori da una parte delle risorse del Pnrr. Se il Governo ha provveduto a dare ciò che abbiamo perso col Pnrr a Venezia, lo può fare anche per Firenze. Questa adesso diventa un'aspettativa legittima.
Redazione VN
Fondi stanziati per Venezia, ma Firenze? Poesio: "Situazione complessa, vi spiego"
"Il rischio in questa fase è che possa rimetterci Firenze perchè in ogni caso lo stadio andrà rimesso e questa è un'occasione irripetibile"
Intervenuto ai microfoni del Pentasport di Radio Bruno, il giornalista del Corriere FiorentinoErnesto Poesio ha fatto chiarezza sulla questione stadio dopo la notizia di oggi che riguarda i fondi messi a disposizione dal Governo al Comune di Venezia
La situazione è complessa. Il governo ha messo a disposizione questi fondi, gli stessi che facevano parte della richiesta col Pnrr del comune di Venezia per un progetto più grande che comprendeva il Bosco e vari impianti sportivi. Quando il Pnrr è stato negato, Venezia ha lavorato col Governo per avere quei fondi (93 milioni) esclusivamente sul Bosco con una motivazione ambientale. Così i soldi che erano previsti a bilancio dal comune per questo potranno essere spostati per essere utilizzati sullo stadio. Firenze ha esclusivamente lo stadio nel progetto e non la parte esterna del quartiere di Campo di Marte che spettava ai privati, aspetto pensato per la società Fiorentina. La difficoltà adesso è quella di ricevere questi soldi dal Governo (i 55 milioni che erano previsti dal Pnrr) e spostarli su progetti che riguardano spese che Palazzo Vecchio è in procinto di effettuare e che sono già messe a bilancio, per esempio le scuole. Così quei soldi, già previsti per essere spesi, possono essere utilizzati per lo stadio Franchi. Il rischio in questa fase è che possa rimetterci Firenze perchè in ogni caso lo stadio andrà rimesso e questa è un'occasione irripetibile.
Redazione VN
Franchi: Palazzo Vecchio assegna al Credito Sportivo uno studio preliminare
Un incarico da 30.000 euro all'Istituto del Credito sportivo per studiare formule di gestione del Franchi. Il Comune delibera lo stanziamento
Un incarico da 30.000 euro all'Istituto del Credito sportivo per studiare modelli economici e formule di gestione del futuro Franchi. La Repubblica dà aggiornamenti oggi sulle sue pagine sul tema stadio, riportando la notizia che vuole Palazzo Vecchio ed il Direttore generale Giacomo Parenti deliberare lo stanziamento di una cifra di 30.500 euro per affidare, dopo una procedura di ricerca del preventivo tramite la piattaforma pubblica Start, un «servizio di analisi indipendente tecnico-finanziaria per la definizione di un efficace ed efficiente soluzione di gestione dello stadio Artemio Franchi» all'Istituto per il Credito Sportivo di Roma. In pratica, uno studio preliminare su come provare a tenere in piedi la struttura una volta che sarà finita e dove si esplicita che canone applicare alla Fiorentina, che convenzione strutturare e con quali clausole e criteri, e che gestione applicare alle aree commerciali e direzionali interne. Nella determinazione dirigenziale firmata da Parenti si legge che «aggiornerà i dati e le analisi presenti nel rapporto attuale con definizione dell'analisi preliminare di fattibilità e sostenibilità economico- finanziaria del progetto sulla base del modello gestionale, procedurale ed economico- finanziario previsto». Il Credito, in particolare, si impegna «ad integrare il Rapporto con analisi di scenario, anche in chiave comparativa, in riferimento: 1) all'allocazione di ricavi e costi tra club prevalente utilizzatore dello stadio e Comune, a scenari economico- finanziari e gestionali per la gestione dello stadio, con evidenza delle assunzioni (anche in termini di breakdown dei ricavi tra società veicolo e club); 2) all'identificazione del possibile canone da richiedere al Club prevalente utilizzatore dello stadio, rispetto agli scenari sopra identificati ». Il Credito, dunque, fornirà entro 90 giorni un rapporto al Comune con riflessioni, numeri e proposte economiche sul canone e sulle formule gestionali da usare nel nuovo impianto.
Redazione VN
Così il comune mette i 55 milioni mancanti: il piano di Nardella per il Franchi
Il piano B invece è lo 'splitting' dei fondi, il loro 'salto' cioè su altri capitoli: convincere il governo a finanziare con 55 milioni altre opere o progetti oggi in rampa di lancio a Firenze
La Nazione si sofferma sul piano di Nardella per trovare una soluzione ai 55 milioni mancanti. Cambiare sì, ma in che modo? A dettare la linea sono i tempi. Il nuovo bando di gara per il restyling del Franchi dovrà chiudersi entro il 15 novembre. Al massimo entro l'estate quindi Palazzo Vecchio e Roma dovranno trovare la strada per coprire i 55 milioni mancanti. La prima soluzione è che il governo applichi quanto chiesto dal Comune proprio nel ricorso al Tar: il trasferimento dei 55 milioni dal fondo Pnc (il piano nazionale complementare al Pnrr) allo stadio Franchi, proprio come fatto per Venezia. Un passaggio complesso perché i 93 milioni di Venezia sono stati sborsati da Roma in virtù della motivazione 'ambientale', mentre il progetto del Franchi riguarderebbe unicamente lo stadio e non la rigenerazione del quartiere. Il piano B invece è lo 'splitting' dei fondi, il loro 'salto' cioè su altri capitoli: convincere il governo a finanziare con 55 milioni altre opere o progetti oggi in rampa di lancio a Firenze e destinati a periferie, urbanizzazione, rigenerazione urbana e verde pubblico. Non lo stadio. In questo modo il Comune potrebbe trasferire risorse proprie, pari a 55 milioni, stavolta sul Franchi. Un travaso di fondi che renderebbe tutti contenti. In cambio Palazzo Vecchio potrebbe pensare di ritirare il ricorso al Tar del Lazio. Ma si tratta solo di ipotesi.
Redazione VN
Venezia sì, Firenze no. Doccia gelata sul futuro dello stadio Franchi
Ma se per Venezia i 93,5 milioni usciti dalla porta di Bruxelles sono rientrati dalla finestra del governo, per Firenze i 55 milioni mancanti restano fuori dall'uscio.
La doccia gelata è arrivata ieri mattina. Ad aprire i rubinetti, l'annuncio del ministero dell'Interno d'intesa con quelli di Economia e finanza e Affari esteri: sì ai 93,5 milioni di euro per finanziare il progetto del Bosco dello Sport di Venezia. Un sì al nuovo stadio veneto de finanziato dai fondi Pnrr lo scorso aprile insieme al progetto del Franchi. Ma se per Venezia i 93,5 milioni usciti dalla porta di Bruxelles sono rientrati dalla finestra del governo, per Firenze i 55 milioni mancanti restano fuori dall'uscio. Un colpo d'avvertimento sparato da Roma alla giunta Nardella a sei giorni dal ricorso al Tar contro il governo. Oppure una pietra tombale sui soldi per il nuovo stadio? Secondo fonti di Palazzo Vecchio l'ipotesi più azzeccata è la prima. Anche perché l'ultima telefonata fra il ministro per gli Affari Europei, Raffaele Fitto e il sindaco Dario Nardella è proprio di ieri mattina, a margine dell'annuncio. Il messaggio tra gli addetti ai lavori è di timida fiducia: il governo non potrebbe lasciare mai a piedi una città intera e finanziarne un'altra. Anche perché, al dossier stanno lavorando intensamente pure i parlamentari fiorentini del centrodestra, primo fra tutti Giovanni Donzelli di Fratelli d'Italia. Ma per farlo le cose dovranno cambiare o il prossimo sparo rischia di essere quello fatale per il Franchi. Lo riporta La Nazione.
Anche su La Repubblica di oggi un approfondimento sul tema. Ecco alcuni passaggi.
"Da mesi c'è un negoziato sotterraneo tra il governo Meloni e Palazzo Vecchio sul Franchi. Ministri e mediatori del centrodestra stanno tentando di convincere Nardella a dirottare quei 55 milioni su altri progetti urbani per non perderli. (...) E da Roma rimbalza che il lavoro del centrodestra fiorentino per trovare una soluzione prosegue, Giovanni Donzelli in testa: va bene tenere Nardella ora sulla graticola ma anche a destra sanno che sarebbe difficile fare campagna elettorale nel 2024 col taglio sullo stadio. Nardella accetterà di prendere soldi per altri progetti e poi spostarli sullo stadio? Dura. La convinzione dei suoi resta che la stessa norma usata per Venezia ( art. 14 del Pnrr Ter febbraio 2023) possa essere usata per coprire il budget Franchi". Intanto, il Comune valuta anche altre strategie in caso di un'altra gara deserta per i lavori: "il Comune valuta procedure straordinarie per partire lo stesso coi lavori. Senza i 55 milioni, coi soli 130-140 del Pnc cultura su cui sarà fatto il nuovo bando, cosa si farà? Restauro certo. Copertura sì ma senza fotovoltaico, nuove curve ma niente allestimento commerciale nei sottocurva. In bilico aree vip e lounge, sky box e parcheggi interrati".
Redazione VN
Giani: "Venezia? Grossa ingiustizia. Governo aiuti Firenze per il Franchi"
"Venezia? Mi è sembrato un'ingiustizia. Mi hanno detto che il Bosco è un elemento esterno dallo stadio. Quindi è in un contesto di miglioramento urbano"
Eugenio Giani ha commentato il tema stadio dopo l'accaduto di Venezia. Ecco le sue parole:
Venezia? Mi è sembrato un'ingiustizia. Mi hanno detto che il Bosco è un elemento esterno dallo stadio. Quindi è in un contesto di miglioramento urbano. Però, se il governo integra quello che che la UE non ha dato per Venezia, deve farlo anche per Firenze. Ricorso? Va avviato un rapporto costruttivo con il Governo per far si che Firenze venga aiutata
Redazione VN
Ferrara: "Il Governo non aiuta Nardella. Con Commisso non ci sono buoni rapporti"
Il giornalista de La Nazione ha parlato al Pentasport di Radio Bruno della situazione legata al "nuovo" Artemio Franchi
Ernesto Ferrara, giornalista e firma de La Nazione, è intervenuto al Pentasport di Radio Bruno per parlare del tema stadio
L'intenzione del governo è quella di non aiutare Nardella, sicuramente ci potrebbero essere delle vie di mezzo dove tentare una mediazione. Nel caso di Venezia il comune ha detto che i soldi non servivano a finanziare lo stadio ma l'area intorno, mentre sul Franchi i 200 milioni servono per lo stadio. Giani evoca l'idea che una soluzione possa essere trovata, oppure si faccia il tutto con i soldi che rimangono al comune. Commisso ha escluso più volte la possibilità di investire nel "nuovo" Franchi e quindi non ci possono essere possibilità. Nella vicenda stadio ci sono molte cose irrisolte, è sia uno stadio che un monumento, in più non c'è un grande rapporto tra Fiorentina e comune, con mancanza di collaborazione e senza sintonia, mentre di facciata sembra vada tutto bene. Se ci fosse stato un buon rapporto non si sarebbe arrivati a questo punto, capisco l'idea di Nardella, ma l'ostacolo sta diventando troppo alto, perché mancano le risorse. Secondo me non esiste un altro posto dove fare lo stadio ormai, forse l'unica opzione buona era Campi con l'investimento di Rocco Commisso, ma ormai è troppo tardi. Il rischio è che senza i 55 milioni tutta l'area commerciale salti e con lei gli introiti.
Redazione VN
Franchi, dossier aperto: al lavoro per dirottare i fondi sulle periferie
Caccia ai 55 milioni. In cambio di segnali chiari, il Comune potrebbe ritirare il ricorso al Tar. Va avanti il dialogo con il governo, ecco quali sono gli scenari possibili
Un dietrofront sul ricorso al Tar del Lazio in cambio di una garanzia più che concreta da parte del governo. E' la mossa che Palazzo Vecchio - scrive La Nazione - potrebbe mettere a segno nella partita a scacchi imbastita con Roma sul futuro del Franchi.
Fonti vicine al governo fanno sapere che Piantedosi, oltre al dossier Venezia per il quale sono stati accordati i 93,5 milioni di euro che serviranno a finanziare il progetto del Bosco dello Sport, ha portato avanti anche il fascicolo sullo stadio di Firenze. Ma ancora la città non ha avuto notizia di un centesimo dei 55 milioni.
(...)
La soluzione allo studio è uno split dei fondi: finanziare con 55 milioni mancanti altre opere o progetti oggi in rampa di lancia a Firenze e destinati a periferie, urbanizzazione, rigenerazione urbana e verde pubblico. Non lo stadio. In questo modo il Comune di Firenze potrebbe trasferire risorse proprie, pari almeno a 55 milioni, stavolta sul Franchi e il governo potrebbe coprire il buco lasciato dal trasferimento con i fondi del Pnc. Intanto il nuovo bando per il restyling dovrà chiudersi per il 15 novembre. Entro l'estate Roma e Palazzo Vecchio dovranno trovare l'intesa.
Redazione VN
Abodi: "Niente soldi dal governo per il nuovo Franchi, ma per altri progetti sì"
Il ministro Abodi ha parlato della situazione legata alla ristrutturazione dello stadio Franchi e dei fondi in arrivo dal governo
Il Ministro dello Sport Andrea Abodi ha rilasciato un'intervista a Repubblica toccando tra i vari temi anche quello dei finanziamenti del Pnc-Pnrr per la ristrutturazione dello stadio Artemio Franchi. Ecco le sue parole sulle differenze di trattamento ricevute da Firenze e Venezia:
"Venezia ha riformulato il progetto togliendo lo stadio e potendo così accedere alle misure di finanziamento Pnc-Pnrr. A Firenze sono convinto che, rielaborando il progetto e seguendo le prescrizioni per avere accesso a quel tipo di fondo, si possa arrivare allo stesso risultato. Vuol dire togliere il Franchi dalla voce che deve essere finanziata da noi. Come ha fatto Venezia. Quello che è stato fatto lì costituisce un segnale positivo per Firenze. La progettualità di un Comune è andata incontro allo strumento finanziario».
Redazione VN
Nardella replica ad Abodi: "Non si può non trovare una soluzione per Firenze"
Le parole del sindaco: "Dopo quanto accaduto a Venezia, abbiamo anche noi diritto alle risorse che ci sono state tolte"
"Dopo è stata trovata una soluzione per Venezia, non si può non trovare una soluzione anche per Firenze". Così Dario Nardella, questa mattina, ha risposto alle ultime affermazioni del ministro Abodi sulla possibilità che il Governi destini dei fondi per il restyling del Franchi. "Il mio compito è tutelare la mia città. Io difenderò sempre Firenze da ogni possibile o ipotetica discriminazione e ingiustizia, per i diritti che abbiamo a ricevere le risorse che ci sono state date e poi tolte. Lo faccio con grande spirito costruttivo, perché i canali sono sempre stati aperti e continuano ad esserlo".
Redazione VN
Giani sul Franchi: "130mln devono bastare, si facciano le opere prioritarie"
Il presidente della Regione prospetta un ridimensionamento del progetto: "Si faccia la copertura e poco altro"
Così Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana, a margine di un evento di stamattina, è tornato sul tema dei fondi che il Governo potrebbe destinare a Firenze. Queste le sue parole:
Qualsiasi governo non può dare la concezione che si premia un'amministrazione rispetto all'altra semplicemente perchè è dello stesso colore politico. Sarebbe un venir meno al loro ruolo istituzionale. La presa di posizione del ministro Abodi ha sgombrato tutti i dubbi e quindi a questo punto ci sarà l'opportunità per presentare questi progetti che però non si legano allo stadio. Morale della favola, per lo stadio restano 130 milioni e con quelli bisogna fare. Andranno individuati quegli elementi di rinnovamento dello stadio, che non abbiano costi fantasmagorici, a cui dare la priorità. Abbiamo ad esempio la priorità della copertura dello stadio, si faccia un progetto ad hoc, servono alcuni servizi aggiuntivi, ma oltre i 130 milioni non si può andare. I 55 milioni promessi potranno essere utilizzati solo per le aree esterne allo stadio.
Redazione VN
Nardella chiama Fitto, ma sul tema Franchi manca una soluzione
Il sindaco Nardella ha chiamato Fitto per cercare una soluzione per il Franchi, ma dalla Fiorentina tutte le porte sono chiuse
Sulle pagine di Repubblica troviamo un riferimento al tema viola anche dal punto di vista dello stadio, uno dei principali argomenti di discussione degli ultimi tempi a Firenze. Ieri mattina c'è stata una telefonata fra il sindaco Nardella e Raffaele Fitto, ministro per gli Affari Europei, le Politiche di Coesione e il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Un confronto continuo, volto anche ieri a trovare una soluzione per lo stadio Franchi e il suo rifacimento. Il ministro Abodi aveva suggerito di trovare una nuova soluzione per Firenze come fatto per Venezia, ma si studiano tutti gli scenari possibili. Il primo cittadino che intende tutelare prima di tutto gli interessi della città e difendere il diritto ad avere le risorse che sono state tolte. "Lo faccio con grande spirito costruttivo perché i canali di dialogo e confronto con il governo su questo tema non sono mai stati chiusi e sono tuttora aperti" ha spiegato al quotidiano. Ieri è arrivato l'intervento anche del presidente della Regione Giani, per un tema che continua a far discutere non poco.
Capitolo chiuso
E da parte della Fiorentina, il tema stadio non sembra potersi riaprire in nessun modo. La linea della società, si legge, è quella di concentrarsi sul Viola Park, non rimettendo risorse nell'idea nuovo stadio. Le varie tappe avevano vissuto di tante opzioni, dalla Mercafir a Campi fino al Ridolfi, tutte alla fine archiviate così come il progetto stadio. Repubblica riporta anche la parole di Barone in merito: "Vogliamo continuare a giocare al Franchi, non vogliamo spostarci andando a giocare al Padovani la Fiorentina rischia di perdere più di 10 milioni all'anno e oggi non ci possiamo permettere tutto questo. Non sappiamo neanche quanto dovremo stare lontano dal Franchi. E poi, chi metterà i soldi per adeguare l'impianto provvisorio? Non conosco ancora i dettagli del progetto". Fin troppo chiaro.
Redazione VN
Franchi, ora c'è uno spiraglio: Firenze può fare come Venezia
Possibile svolta positiva per la questione restyling del Franchi dopo quanto accaduto nei giorni scorsi: Firenze può fare come Venezia
Una luce in fondo al tunnel per il restyling dello stadio Franchi che da mesi tiene con il fiato sospeso la città e Palazzo Vecchio, impegnato in un braccio di ferro con il Governo. Dopo il blitz a Roma del sindaco Nardella, il confronto sotto traccia con il ministro agli Affari europei, Raffaele Fitto e l'opera di mediazione del ministro dello Sport, Andrea Abodi, si profila all'orizzonte un accordo sul modello "Bosco dello Sport" di Venezia. Destinare i 55 milioni di euro Pnrr bloccati dalla Commissione europea su altri progetti fiorentini, compatibili con le linee guida dei Piani urbani integrati (Pui) e dirottando le risorse risparmiate sulla ristrutturazione dell'impianto viola per cui sono già stati stanziati 130 milioni di fondi nazionali. Come scrive Il Tirreno, uno schema, legato all'inevitabile ritiro del ricorso fiorentino al Tar sul definanziamento, che permetterebbe ad entrambe le parti di sciogliere un nodo sempre più spinoso.
Come Venezia
Ad imprimere un'accelerazione al dossier Franchi, dopo una serie di inciampi che ne hanno accidentato il percorso, è il recente finanziamento statale per 93,5 milioni del "Bosco dello Sport" di Venezia, un progetto analogo a quello fiorentino. Una mossa che ha scatenato la reazione di Firenze, in ballo oltre a un'opera simbolo per la città c'è anche il destino politico del sindaco Nardella e la futura corsa per Palazzo Vecchio del 2024, spingendo il Governo a mettere nero su bianco una proposta per chiudere la battaglia che presto potrebbe approdare anche nelle aule del tribunale.
La soluzione
Chiusa la porta definitivamente al finanziamento del Franchi con fondi Pnrr o del Piano nazionale complementare (Pnc), la soluzione è il travaso dei fondi: dirottare pur di non perdere i 55 milioni europei su progetti in linea con i Pui cioè "rigenerazione delle periferie metropolitane" e piazzare le risorse comunali risparmiate sul restyling dell'impianto. «Dopo che è stata trovata una soluzione per Venezia non si può non trovare una soluzione anche per Firenze», commenta il sindaco Nardella. «Bene la precisazione di Abodi, al lavoro per un progetto sullo stadio che non costi oltre i 130 milioni a disposizione e dei progetti di riqualificazione delle aree intorno allo stadio che possono impegnare i 55 milioni che il ministro ha promesso arriveranno». Sul restyling servirà un lavoro di spending review ma, chiarisce, rimane centrale «la copertura dell'impianto: si faccia un progetto individuando con una perizia quanto costa, deve essere una priorità».
Redazione VN
Giani sul Franchi: "Bene che rimanga pubblico. A Nardella ho dato un consiglio"
Il presidente della regione Toscana, Eugenio Giani, ha commentato la posizione della Fiorentina espressa da Joe Barone in merito alla questione Franchi. Queste le sue parole:
Se lo stadio non era del Comune di Firenze nel 2002, quando la Florentia Viola ritornò in due anni in Serie A, non l'avrebbe mai potuto fare. Lo stadio è sempre un bene averlo pubblico, perché rappresenta un bene per i cittadini e averlo così ti permette nelle situazioni più critiche di riaverlo a disposizione e riprenderlo. Quindi insisto che lo stadio debba essere comunale a Firenze. Stamani a Dario Nardella ho dato un consiglio: 130 milioni li hai, perché il Pnrr ha abbattuto 55 milioni in più. Quindi con quei soldi che abbiamo possiamo coprire il Franchi e ristrutturarne anche buona parte. Non serve un cambiamento totale. Possiamo farcela con ciò che abbiamo.
Paolo Poggianti
Capitolo stadio, Barone: "Per il Franchi e il Padovani non metteremo un euro"
Le dure parole del direttore generale della Fiorentina, Joe Barone, in merito alla questione stadio: dal Franchi al Padovani
Il direttore generale della Fiorentina, Joe Barone, durante la sua intervista con visita esclusiva all'interno del nuovo centro sportivo viola, ha voluto ribadire ai microfoni de La Repubblica anche la posizione della società gigliata per quanto riguarda il tema stadio. "Il capitolo stadio per noi è chiuso e non si riaprirò più". Il braccio destro di Commisso ha ribadito come la questione stadio fosse tra i loro obiettivi principali da quando sono arrivati a Firenze, ma a causa di problemi di altri non è stato possibile approfondire. "Vogliamo continuare a giocare al Franchi, non vogliamo spostarci".
Poi Barone prosegue il suo discorso sul restyling chiedendo chiarezza sulla questione Padovani, stadio che potrebbe ospitare i viola nelle partite in cui il Franchi diventerà inagibile. "Andando a giocare al Padovani la Fiorentina rischia di perdere più di 10 milioni di euro all'anno e oggi non ci possiamo permettere tutto questo. Non sappiamo neanche quanto dovremo stare lontano dal Franchi. E poi, chi metterà i soldi per adeguare l'impianto provvisorio? Non conosco ancora i dettagli del progetto". Il direttore generale viola poi passa alla questione economica: "Noi non metteremo neanche un euro. Neanche sul progetto del Franchi dove, mi dispiace dirlo per il rapporto che ho col sindaco Nardella, ma a oggi vedo soltanto nubi".
Redazione VN
Montanaro: "Sul futuro del Franchi si sta giocando una partita politica"
Antonio Montanaro è intervenuto nel corso del Pentasport di Radio Bruno. Queste le sue dichiarazioni:
"Io penso che sul Franchi si stia giocando una partita che va oltre Firenze e che è tutta politica. Nardella è stretta in una tenaglia tra la Fiorentina e il governo. Io ho il sospetto che ci sia un disegno che va oltre il Franchi. Il concedere a Venezia ciò che a Firenze è stato tolto lascia perplessi. Mi sembra che si sia una volontà di mettere Nardella all'angolo. Ci sono tanti elementi che lasciano più di un dubbio in questa vicenda. L'errore di Nardella per me è stato quello di non sottolineare con forza l'importanza anche culturale del Franchi. Abodi? Il ministro sta continuando a chiedere alla Fiorentina di entrare in campo ma ogni volta Barone e Commisso legittimamente si disimpegnano dal parlare dell'argomento in pubblico. Non capisco questo gioco delle parti".
Redazione VN
Lega: "Stadio, parole Barone comprensibili. Il comune ha perso grande occasione"
Le parole della Lega in merito al caso Franchi, e in particolare alle dichiarazioni di Joe Barone
La Lega parla del caso Franchi, e della dichiarazioni di Joe Barone. Questo il comunicato emanato dal partito:
Dichiarazioni del Capogruppo in Palazzo Vecchio e segretario provinciale Lega Federico Bussolin e del Commissario comunale Lega Federico Bonriposi.
"Apprendiamo dalla stampa che Il direttore generale della Fiorentina, Joe Barone, durante la sua intervista con visita esclusiva all'interno del nuovo centro sportivo viola, ha voluto ribadire ad un noto quotidiano anche la posizione della Società gigliata per quanto riguarda il tema stadio. "Il capitolo stadio per noi è chiuso e non si riaprirà più". Il braccio destro di Commisso ha ribadito come la questione stadio fosse tra i loro obiettivi principali da quando sono arrivati a Firenze, ma a causa di problemi di altri non è stato possibile approfondire. Come Lega comprendiamo bene le parole di Barone e la sua delusione, che è quella di moltissimi fiorentini ancora oggi in ansia per il futuro dello stadio."
Redazione VN
Franchi, la Fiorentina vorrebbe restare durante i lavori. I dubbi sul Padovani
Lo scenario de La Nazione tra Fiorentina e Palazzo Vecchio sul Franchi e sull'ipotesi trasferimento durante i lavori
Continua il ping pong tra Fiorentina e Comune sul Franchi. Come scrive La Nazione, aumentano i dubbi viola verso il possibile trasloco temporaneo al Padovani dal campionato 2024/25, ma soprattutto c'è la richiesta pressante di avere informazioni specifiche sui dettagli dell'operazione (per ora a Commisso è stato presentato solo un rendering). Non è un no definitivo, ma da ACF c'è preoccupazione per l'assenza di materiale da esaminare per ogni tipo di valutazione.
La volontà viola è quella comunque di restare al Franchi anche durante i lavori e vorrebbero essere coinvolti attraverso un confronto che in questo momento è impossibile per mancanza di chiarezza sulle dimensioni dei lavori. In attesa di capire se una parte dei fondi sarà sbloccata dal governo, la Fiorentina continua a ribadire la propria chiusura assoluta verso la possibilità di contribuire alle spese per una soluzione-tampone che proprio non la interessa. Il resto è ancora avvolto nel mistero, a partire dalla volontà o meno di continuare proprio al Franchi.
Redazione VN
Franchi, Abodi ottimista: "Firenze è nelle condizioni di fare come Venezia"
Così il titolare del dicastero dello sport in riferimento ai due casi relativi a Firenze e Venezia
Andrea Abodi, Ministro dello Sport italiano, è intervenuto ai microfoni di Radio 24 dove ha parlato del caso relativo allo stadio Franchi:
Venezia si è predisposta con un progetto che ha tolto lo stadio dal quadro economico, e quindi il comune pagherà il suo stadio direttamente o come ritiene più opportuno, ma all'esterno di quel perimetro economico. Firenze è stata messa nelle condizioni di fare la stessa cosa, so che il ministro Fitto nei giorni scorsi ha incontrato il sindaco Nardella, con cui ho parlato direttamente anche io e sono fiducioso. È evidente che sono i progetti che si devono predisporre alla natura della chiusura finanziaria o viceversa. Io senza polemiche penso al meglio, penso alla capacità delle amministrazioni di rendere le progettualità compatibili. Per altro è bene ricordare all'opinione pubblica che Firenze ha nel suo quadro economico il nuovo stadio, 95 milioni che poi sono arrivati a 130 di contributo comunque pubblico derivante dal ministero della cultura. Quindi è già una parte molto rilevante già coperta dal contributo pubblico
Redazione VN
Nardella: "Il Franchi ha subito un'ingiustizia. Adesso ci aiuti lo Stato".
Il Sindaco di Firenze Dario Nardella ha parlato ad RTV38. Ecco le sue parole sul nodo Franchi.
"Noi abbiano ricevuto delle risorse pubbliche per realizzare opere pubbliche. Viviamo in un Paese dove purtroppo le opere pubbliche spesso non vengono portate in fondo. Una volta tanto che abbiamo un'amministrazione capace di farlo, non viene messa in condizione. Queste risorse, infatti, vengono sottratte per i motivi che sappiamo... Io credo che bisogna fare di tutto, perché i soldi che sono stati sottratti a Firenze devono essere restituiti alla città. È stata trovata una soluzione per la città di Venezia, alla quale sono stati garantiti ben 93 milioni. Credo che si debba fare altrettanto per la nostra città. Nel frattempo non ci siamo fermati, va avanti il progetto esecutivo ed abbiamo già 130 milioni di euro assegnati. Da un lato, quindi, continuiamo a procedere con la progettazione esecutiva, dall'altro proseguiamo a lavorare anche e soprattutto con il Governo per trovare una soluzione che ci consenta di completare quel finanziamento di cui eravamo stati assegnatari fino a pochi mesi fa grazie al Governo Draghi. Non dimentichiamoci che questa opera pubblica riguarda un monumento nazionale ed un bene culturale che è stato vincolato dallo Stato e non dal Comune. Inizialmente, noi avevamo sostenuto il progetto di Commisso sullo stadio Franchi, come dimostrano le lettere inviate al Ministero. Dopodiché lo Stato ha ritenuto di vincolare lo stadio come monumento nazionale. Riteniamo perciò che sia giusto che intervenga lo Stato non solo per restaurarlo, ma anche per renderlo funzionale. Ritengo, comunque, che quanto deciso in ambito europeo sia per Firenze un'ingiustizia. Fiorentina? Ho garantito a Commisso tutta la collaborazione possibile. Non ho nulla da dire rispetto a quello che ha detto Barone. Conta solo quello che ci siamo detti noi nei nostri incontri".
Redazione VN
Giallo restyling: Franchi usato dal Governo per il rilascio della terza rata?
Potrebbe essere emerso uno scandalo in Commissione europea: la bocciatura dei fondi per il Franchi parte proprio dall'Italia?
Le europarlamentari Daniela Rondinelli e Beatrice Covassi, gruppo S&D (dei socialisti europei), hanno presentato un'interrogazione al Parlamento europeo a Bruxelles, firmata dal vicepresidente esecutivo Valdis Dombrovskis: come riporta La Repubblica nell'edizione fiorentina, la UE adesso pare stia scaricando sull'Italia tutta la responsabilità dello stop ai fondi nell'ambito dei Piani urbani integrati per il restyling del Franchi. Le risposte della Commissione sono: ha deciso il Governo italiano, non valutiamo i singoli progetti ma solo la misura di finanziamento. Nemmeno di Celine Gauer, capo della task force europea sul Pnrr, sono noti testi ufficiali che boccino il Franchi. Tutto è dunque passato dal Governo. È forte il sospetto che si sia usato il Franchi come pretesto per mascherare i problemi per il rilascio della terza rata Pnrr, il che creerebbe un precedente pericolosissimo. Muro contro muro, e le illazioni vengono alimentate dal fatto che il Governo italiano si è opposto alla richiesta di accesso agli atti del Comune di Firenze per visionare le sconosciute "osservazioni" della Commissione sullo stadio: forse non esistono?
Redazione VN
Nardella: "Ora è evidente, parliamo col Governo e non con l'UE. Fiducia intatta"
Sono arrivate notizie molto importanti sul tema stadio, e Palazzo Vecchio coglie la palla al balzo. Le parole di Dario Nardella
Il Sindaco di Firenze Dario Nardella ha voluto esprimersi in merito alla notizia pubblicata sul quotidiano La Repubblica sulla risposta della Commissione UE sui fondi per lo stadio Franchi:
La risposta della Commissione ci sorprende. E' quanto mai evidente che il nostro interlocutore non è l'Unione Europea ma lo Stato Italiano. Per questo motivo continuano con fiducia le nostre interlocuzioni con il Ministro Fitto, con cui c'è un dialogo costante e aperto, al fine di trovare una soluzione per Firenze.
Redazione VN
Commissione UE: "Franchi escluso dal Pnrr perché non ammissibile"
Le parole della portavoce della Commissione UE per quanto riguarda la situazione legata al Franchi e il motivo dell'esclusione dal Pnrr
Attraverso un tweet, la portavoce della Commisione UE con delega agli Affari Economici, Veerle Nuyts, ha parlato dei due progetti degli stadi di Firenze e Venezia. Di seguito le sue parole con la spiegazione della scelta di escluderli dal Pnrr:
La decisione del Governo italiano di ritirare la ristrutturazione degli stadi di Firenze e Venezia è stata presa in seguito alle consultazioni con la Commissione, nell'ambito della valutazione della relativa richiesta di pagamento, dopo che la Commissione ha specificato che questi progetti non erano ammissibili nell'ambito del Pnnr.
Redazione VN
Franchi, l'Europa fa chiarezza: gelo tra Nardella e il governo
Dopo il secco no enunciato dall'Europa per la questione Franchi, si crea un grande gelo tra Nardella e il governo italiano
Dopo una giornata al cardiopalma, fatta di telefonate bollenti e carteggi infuocati sull'asse Firenze-Roma-Bruxelles, sullo stadio Franchi un paio di nuove certezze rimbalzano: la scelta del governo di togliere i denari al progetto stadio è stata spinta dall'Europa e lo scontro tra Palazzo Vecchio e il governo ora rischia di complicarsi. Mosse e contromosse, il tutto ad alta tensione. Come sottolinea La Repubblica, l'Europa ora si intesta il no. Un clamoroso cambio di rotta dopo le parole del commissario Valdis Dombrovskis riportate ieri e contenute in una risposta all'interrogazione dell'eurodeputata Daniela Rondinelli: decisione del governo italiano, la Commissione non è tenuta a fare valutazioni d'impatto sui singoli progetti, aveva scritto il vicepresidente esecutivo, di fatto scaricando tutto su Roma. Poi il dietrofront Ue. Non una spiegazione di merito: nessuno in fondo ancora sa perché il Franchi sia stato "bocciato", sulla base di quali indicatori. Gli atti sono stati negati formalmente a Palazzo Vecchio: «Esistono mail riservate che lo spiegano» si fa sapere da Roma. Quantomeno quella di Nuyts è un'assunzione di responsabilità politica dopo le parole di Dombrovskis. Il problema però è che prima del tweet chiarificatore era stato Dario Nardella a intervenire, ieri mattina, sfidando il governo. Parole che hanno fatto molto irritare il ministro Raffaele Fitto e il colonnello fiorentino di Fratelli d'Italia Giovanni Donzelli. Mentre Nardella provava a ostentare diplomazia da Roma rimbalzava freddezza: «Non capisce che la strada è strettissima, sul Franchi. E se lui continua così rischia di chiudersi». Come risolvere la grana? La soluzione suggerita dal ministro Abodi, cioè dare i soldi del Pnrr ad altri progetti fiorentini finanziati oggi dal Comune con mutui e poi spostare quei soldi sullo stadio? Difficilissimo: pare che in Comune non esistano altri progetti ammissibili al Pnc-Pnrr per tempistiche e caratteristiche. Il negoziato è in salita.
Redazione VN
Nardella: "Si è trovata una soluzione a Venezia, perchè a Firenze no?"
Dario Nardella ha espresso i suoi dubbi riguardo ai mancati finanziamenti ottenuti dalla Comunità Europea
Dario Nardella ha parlato così a Toscana Tv, dei finanziamenti riguardo al Franchi:
"Abbiamo chiesto attraverso una procedura formale, come ente pubblico agli uffici della Commissione Europea le motivazioni, ma non ci sono state date. Credo sia un diritto di tutti i cittadini sapere perchè c'è tutta questa difficùoltà a spiegare la motivazione di sottrazione di fondi che erano stati precedentemente assegnati. Lascia tanti dubbi questa storia e questo rimpallo di responsabilità di competenze. Non perdo il mio obiettivo, abbiamo già una quota importante, che sono i 130 milioni assegnati. Visto che la soluzione si è trovata a Venezia la si può trovare anche per Firenze. Per noi la trasparenza è fondamentale, mi sarebbe piaciuta più trasparenza anche dalla Commissione, che non ci ha consentito di avere le motivazioni formali del definanziamento"
Redazione VN
Fiorentina, oltre 20 milioni di motivi per dire no alla soluzione Padovani
La Fiorentina non nasconde il disappunto per l'opzione di trasferirsi al Padovani durante i lavori al Franchi, "un bagno di sangue economico"
La Fiorentina, in caso di trasloco al "Padovani", stima perdite economiche tra i 25 e i 28 milioni di euro. Sta soprattutto qui - si legga su La Nazione - la ritrosia del club di Commisso nel lasciare il Franchi, per quanto temporaneamente. La Fiorentina - per bocca del Dg Barone - ha ribadito l'intenzione di non voler pagare di tasca propria per l'impianto provvisorio nello stadio del Firenze Rugby.
Spese maggiori e ricavi in picchiata
Molte sono le spese che andrebbero messe in previsione: per l'area prefiltraggio dei tifosi, i maxischermi e gli operatori televisivi, il sistema d'illuminazione e le telecamere. Inoltre con lo spostamento al Padovani, i ricavi diminuirebbero e non poco. La Fiorentina incassa 14-15 milioni di euro dalle gare e questa cifra al Padovani è destinata a dimezzarsi. Anche i diritti tv diminuiranno di circa 10-14 milioni. Sussisterebbero infine problemi per i tifosi viola, la maggior parte dei quali paga per i settori a basso costo: le curve. Al Padovani, invece, dovrebbero essere riposizionati in settori più cari per il prezzo del biglietto o dell'abbonamento. Il giornale chiosa coi ricavi da corporate hospitality che potrebbero passare dagli attuali cinque milioni a 1,5 milioni.
Redazione VN
Franchi e Padovani, Fiorentina perplessa. Rischio perdite per 30 milioni
La Fiorentina resta perplessa sulla prossima sistemazione al Padovani, così come sul restyling del Franchi. E rischia 30 milioni di perdita
Quella attuale non sarà soltanto una settimana di novità per la squadra, che ritroverà i Nazionali. Anche sul fronte infrastrutturale le temperature rischiano infatti di essere più bollenti di quanto già non siano. Fra tre giorni al Viola Park è attesa la visita della Commissione di pubblico spettacolo per confermare l'agibilità ad ospitare i tifosi, ma è soprattutto il fronte stadio a tenere banco.
La situazione
Come riferisce questa mattina il Corriere Dello Sport, infatti, continuano a montare ogni giorno le perplessità sul possibile restyling del Franchi ma anche sull'impianto alternativo scelto, ovvero il Padovani, scelto per almeno due anni di "emigrazione". La soluzione non ha del tutto soddisfatto la società viola ed è un danno economico per tifosi e società. Traslocare significa infatti una perdita di circa 30 milioni di euro: meno ricavi dai diritti TV e dall'hospitality, così come incasso dimezzato nel totale delle gare in casa, che annualmente si aggira sui 14-15 milioni.
Piazza nel mezzo
Anche la tifoseria non vede di buon occhio la soluzione: per due domeniche al mese bisognerà "spartirsi" i 16.000 posti totali, ovvero meno della metà della capienza del Franchi. La media di 30.000 persone della scorsa stagione sarà solo un ricordo. Il Comune va avanti e spera in un convincimento progressivo del club, ma la sensazione è che non sarà così semplice.
Redazione VN
La strada per il Franchi, osservando Venezia: il piano di Palazzo Vecchio
Il Franchi ha già ricevuto 95 milioni ( 140 con il rincaro dei prezzi) e il Governo fa sapere che non vuole fare eccezioni, visto che la cifra supera ampiamente quella riservata per lo stadio del Venezia
La Nazione si sofferma sul futuro del Franchi, tema sempre più caldo. Infatti, Palazzo Vecchio è in attesa di capire se quei 55 milioni del PNRR potranno essere ottenuti o meno. Nardella è sempre a colloquio con Fitto e Abodi, ma le certezze per adesso sembrano essere soltanto due: la prima è che il Franchi non riceverà altri finanziamenti e la seconda, quindi, è che il Comune dovrà trovare altre fonti di finanziamento che non sia il ministero della cultura. Il Franchi ha già ricevuto 95 milioni ( 140 con il rincaro dei prezzi) e il Governo fa sapere che non vuole fare eccezioni, visto che la cifra supera ampiamente quella riservata per lo stadio del Venezia. Insomma, Palazzo Vecchio deve trovare una via alternativo che in questo momento sembra essere questa: verranno finanziate altre opere che gravano sul Comune e i soldi spesi verranno stornati e spesi per lo stadio Franchi. Un po' come è successo a Venezia.
Redazione VN
Padovani-Fiorentina, il Comune mette in sospeso i fondi
Palazzo Vecchio approva a maggioranza la delibera sugli equilibri di bilancio, ma la soluzione dello stadio provvisorio per la Fiorentina, in vista del restyling del Franchi, resta per ora in sospeso.
Palazzo Vecchio approva a maggioranza la delibera sugli equilibri di bilancio, ma la soluzione dello stadio provvisorio per la Fiorentina, in vista del restyling del Franchi, resta per ora in sospeso. Nelle casse dell'amministrazione comunale spuntano risorse importanti con la correzione estiva dei conti: 11 milioni per l'edilizia popolare, un milione per il nuovo museo della lingua italiana, mezzo milione per il nuovo ufficio di sicurezza stradale. Sono solo alcuni degli interventi che l'assessore al bilancio, Giovanni Bettarini, snocciola. Cifre e destinazioni che gli consentono di rivendicare un risultato politico. Alla cultura vengono destinati 1,7 milioni in più, mentre quattro milioni spettano alla tramvia, un altro milione tocca alla manutenzione degli immobili comunali e del verde pubblico. Il piano pluriennale degli investimenti nel complesso lievita da 1,8 a 1,887 miliardi. Incalzato dal capogruppo di Fratelli d'Italia Alessandro Draghi, Bettarini precisa l'iter per la realizzazione dello stadio provvisorio, che dovrebbe sorgere al Padovani: «L'intervento è in fase di progettazione – spiega – appena sarà arrivato a un livello progettuale adeguato saranno inserite risorse e capiremo il quantum. È il motivo per cui non si trova in questa variazione». Lo riporta La Nazione
Redazione VN
"Padovani? Non c'è un progetto serio. Nardella spieghi la situazione"
Alessandro Draghi e Iacopo Cellai, consiglieri di Fratelli d'Italia, hanno commentato la situazione Franchi e l'opzione Padovani. Ecco le sue parole:
Nardella ha sempre ripetuto che l'obiettivo era creare un progetto per far giocare la Fiorentina al Franchi durante i lavori. Poi, magicamente, spunta il problema del capo e l'ipotesi Padovani. Di questo progetto nessuno sa nulla. Quanti eventi ospiterà? Le competizioni? I posti disponibili e i paganti? Senza parlare delle criticità espresse dalla Fiorentina. Nardella ci spieghi perchè non sarà possibile giocare al Franchi. Noi lotteremo per trovare una soluzione comoda per la Fiorentina e per i tifosi
Redazione VN
Ass. Sport: "Fiorentina era d'accordo su lasciare il Franchi per due stagioni"
Cosimo Guccione rivela: "Dopo vari incontri, la Fiorentina aveva dato assenso. Cagliari e Bologna si pagano lo stadio provvisorio"
Si torna a parlare della gestione del Franchi e della soluzione dello stadio Padovani in Consiglio Comunale. Cosimo Guccione, assessore allo sport, ha risposto così nell'intervento di oggi:
Nel 2022 ci sono stati numerosi incontri insieme ai rappresentanti della Fiorentina e ai vari tecnici per un'analisi sul poter utilizzare il Franchi durante i lavori di riqualificazione. La Fiorentina ha dato il suo assenso per la soluzione ibrida, ovvero utilizzare il Franchi nella sua interezza per la stagione 2023-24, con la possibile eccezione della Curva Ferrovia dal gennaio 2024 e non avere il Franchi a disposizione per il 2024-25 e 2025-26. Dalle analisi effettuate era stato infatti definito che non si potevano garantire più di 16mila posti al Franchi durante i lavori. Il Padovani era una soluzione ipotizzata, che la Fiorentina ha illustrato alla stampa prima dell'amministrazione comunale. L'amministrazione ha studiato più soluzioni per il Padovani, con una struttura da 4mila posti più 12 mila posti coperti. Praticamente analoga da quanto fatto dal Cagliari e quanto farà il Bologna. Si ricorda che i costi per la struttura provvisoria a Cagliari e Bologna sono stati finanziati dalle società di calcio, con costi stimati che sono di circa 9 milioni a Cagliari e 12 a Bologna. Nulla a che vedere coi 48 milioni di euro citati nell'ultimo consiglio comunale.
Redazione VN
FdI: "Chiederemo lumi, prima si può lavorare a blocchi sul Franchi e dopo no?"
L'intervento di Cellai denota ancora poca chiarezza sulla questione Padovani-Franchi dopo le parole dell'assessore Guccione di ieri
Jacopo Cellai, consigliere comunale e capogruppo di Fratelli d'Italia, è intervenuto a Lady Radio:
"Il verbo usato dall'assessore allo Sport, "formalizzato", fa pensare a qualcosa di molto preciso e vincolante. Chiederemo lumi sul fatto che esista un documento anche se ho molti dubbi, visto il momento che stiamo vivendo. Ho il dovere istituzionale di credere alle parole di Guccione, semmai spetterà alla Fiorentina rispondere. Il Comune finanzierebbe la struttura fissa del Padovani ma il resto, la parte provvisoria, chi la finanzia? Chiederò approfondimenti anche sullo stop dei lavori, di diversi giorni, in occasione di ogni partita giocata dalla Fiorentina, perché è un discorso che non mi torna. Da questo ragionamento sarebbe nata l'ipotesi di andare a giocare al Padovani. Però da gennaio si giocherà senza Ferrovia, e allora ora si possono fare i lavori a blocchi, più avanti no?".
Redazione VN
Franchi, a ottobre la gara d'appalto: Arup rinuncia al fotovoltaico
Quindi il progetto dovrà prevedere due fasi, nella prima probabilmente Arup rinuncerà a realizzare la complessa e all'avanguardia opera di pannelli fotovoltaici sopra il tetto, limitandosi a tirare su l'attesissima copertura di tutto lo stadio
Qualcosa si muove sul fronte Franchi. La gara sarà bandita a ottobre e dovrà concludersi nel giro di due mesi per consentire l'avvio dei cantieri entro fine anno. Intanto entro settembre si prevede che venga consegnato il progetto esecutivo per la realizzazione del restyling che dovrà essere fatto in lotti successivi senza mai interrompere i lavori. Il primo step di ripartenza è proprio l'assegnazione per determina comunale (firmata il 25 luglio dal direttore generale di Palazzo Vecchio, Giacomo Parenti) della realizzazione del progetto esecutivo ad Arup, la società che aveva vinto il concorso internazionale per la progettazione. Il progetto esecutivo nella gara andata deserta doveva essere fatto dal raggruppamento di imprese partecipanti al bando integrato, ora invece dovrà precedere la gara d'appalto ed essere consegnato in un tempo più rapido. Il costo della progettazione esecutiva di oltre 3 milioni e 600mila euro dovrà essere ribassato del 30% (per un totale di circa 2 milioni e mezzo). Il primo stralcio prevede la realizzazione di lavori con 127 milioni di euro cui aggiungere i 13 milioni di entrate del Comune, che potrebbero anche provenire dall'Art bonus per un totale di 140 milioni. Mentre lo stralcio 2 da 72 milioni è il secondo lotto che al momento è privo di fonti di finanziamento. Quello relativo ai 55 milioni che potrà essere realizzato quando sarà chiusa la partita con il governo e si potranno stornare a bilancio mutui attualmente impegnati su altri progetti. Il costo complessivo previsto è di oltre 212 milioni, ammesso che arrivino i 55, per decreto o con il ricorso al Tar. Ma anche la progettazione esecutiva, che è un lavoro complesso, con tavole millimetriche che consentano di realizzare i lavori, dovrà tenere conto dei lotti. Quindi il progetto dovrà prevedere due fasi, nella prima probabilmente Arup rinuncerà a realizzare la complessa e all'avanguardia opera di pannelli fotovoltaici sopra il tetto, limitandosi a tirare su l'attesissima copertura di tutto lo stadio. Lo riporta La Nazione.
Redazione VN
Fiorentina al Padovani? Telefonata tesa tra Barone e l'assessore Guccione
Il Comune di Firenze vorrebbe far iniziare i lavori al Franchi entro la fine dell'anno. E la Fiorentina dovrà traslocare al Franchi
Come scrive Repubblica Firenze, la volontà del Comune di Firenze è quella di far iniziare i lavori al Franchi entro l'anno. E la Fiorentina dovrà traslocare a maggio 2024 al Padovani. Prospettiva oggetto ancora di altissima tensione. "Come ho già risposto in Consiglio comunale alla fine del 2022 sono state ipotizzate tre soluzioni e la Fiorentina ha confermato al Comune ufficialmente il proprio orientamento verso la soluzione ibrida, ossia totale utilizzabilità dello stadio Franchi nella stagione 23- 24 ad eccezione dell'intera curva Ferrovia da gennaio 2024 e non utilizzo dell'impianto nelle due stagioni successive" ha ripetuto ieri l'assessore allo sport di Palazzo Vecchio Cosimo Guccione. Facendo saltare di nuovo su la Fiorentina. Lunga e tesa telefonata tra l'assessore e il dg viola Joe Barone. Per la Fiorentina sarebbe una verità parziale poichè la soluzione ibrida prospettata era l'unica percorribile a causa dei tempi stretti del Pnrr, che prevedono la fine dei lavori nel 2026 e la necessità di cantieri sprint. Insomma il club viola sostiene di essere stato messo di fronte ad una scelta obbligata che ha reso impercorribili soluzioni tipo Udinese e Atalanta.
Redazione VN
Il Comune rinuncia al parcheggio, sì alle curve nuove: rischio gara deserta
La Nazione fa il punto su ciò che il Comune potrebbe decidere di non inserire nel progetto del restyling del Franchi. Come sottolinea il noto quotidiano, la sensazione è che il Comune voglia fare a meno del parcheggio sotterraneo, almeno per adesso. Lo stesso discorso vale per gli spazi polivalenti nel retro delle curve. Mentre saranno fatte sicuramente le curve nuove. Al progetto esecutivo che dovrà essere consegnato entro settembre farà seguito la gara d'appalto che a metà dicembre possa avere un vincitore certo. Per pensarle tutte, se anche la seconda gara dovesse andare deserta a quel punto si andrebbe a procedura negoziata. All'assegnazione diretta dei lavori per sfruttare i fondi a disposizione e consegnare uno stadio nuovo e funzionale alla città. I lavori dovrebbero partire entro fine dicembre, al più tardi a gennaio. Ma c'è da rispettare il cronoprogramma Pnrr con fine lavori entro il 2026. I lavori partiranno dalla curva Ferrovia, mettendo le fondamenta per la nuova curva e ripristinando il cemento con un lavoro da chirurgo con fibre di carbonio. Un modo per non impattare troppo sulla capienza dello stadio. E consentirne l'utilizzo (anche se parziale) fino alla fine della stagione 2023-'24.
Redazione VN
Franchi: affidato il progetto per 130 milioni. "Procediamo a lotti"
La mossa di Palazzo Vecchio sul restyling del Franchi
Repubblica Firenze si concentra sul restyling dell'Artemio Franchi. Il direttore generale di Palazzo Vecchio, Giacomo Parenti ha firmato nei giorni scorsi la determina con cui autorizza una contrattazione con il raggruppamento già vincitore del concorso internazionale ( Arup- Mario Cucinella- Cupelloni Architettura Srl, Schinelli e Inpro srl) per ottenere entro il 30 settembre un progetto esecutivo rivisto di ristrutturazione del Franchi " lotto B". Non un progetto da 212 milioni come quello che avrebbe dovuto nascere dalla prima gara andata deserta ma un disegno " ristretto", da 127 milioni di euro. Esattamente quelli che sono cioè nelle disponibilità del Comune, frutto non del Pnrr su cui si è abbattuta la scure europea ma del Pnc, cioè il " Piano nazionale complementare". Sulla base di questo lavoro il Comune poi in ottobre ribandirà una nuova gara d'appalto a caccia di una ditta da dicembre. Se non la trovasse, è pronto anche ad applicare la norma nella parte in cui consente una trattativa diretta con un privato per l'affidamento lavori.
Novità alle porte
Da qui all'autunno, tuttavia, novità dovrebbero esserci anche sui 55 milioni per ora sfumati, 73 con rivalutazioni e oneri: il dialogo "tecnico" tra Palazzo Vecchio e il governo sulla possibilità di una partita di giro sono definiti « positivi » da chi conosce i dettagli del negoziato, c'è intesa sul fatto che quei denari non possano essere dati al progetto stadio per il veto Ue ma si cercano ancora altri lavori oggi finanziati con mutui da pagare con soldi statali per permettere poi al Comune di spostare i mutui sul Franchi. Quali? Forse progetti sportivi in periferia, o l'area verde intorno al Franchi. Ma l'intesa politica tra Roma e Firenze ancora non spunta.
La nuova "road map"però è definita. Esecutivo bis affidato ad Arup e nuova gara in autunno per il lotto da 130 milioni ( che conterrà restauro, copertura e curve nuove davanti alle esistenti). Se arrivassero anche gli altri milioni si faranno anche i " lotti opzionali" ( fotovoltaico, parcheggi interrati collegati all'area lounge- vip, allestimenti dei sottocurva con auditorium). Nello schema per ora ipotizzato dal Comune i lotti opzionali sono 3, fonti di finanziamento possibili la partita di giro statale, soldi comunali (da 6 a 11 milioni) e art bonus. L'idea di Palazzo Vecchio è non ripassare da nuove gare, ma di affidare alla ditta del lotto principale anche gli opzionali. Come con la tramvia linea 4.
Redazione VN
La Fiorentina ha già giocato 2 gare ufficiali al "Padovani" in passato
Il Padovani ha già ospitato due gare ufficiali della Fiorentina quasi 80 anni fa
La Fiorentina, secondo il crono-programma comunale, potrebbe andare a giocare al campo Padovani in viale Paoli durante i lavori di ristrutturazione del "Franchi". La squadra viola, in passato, ha già disputato due gare ufficiali sul campo di quello che, all'epoca, veniva definito "Ex Padovani". I gigliati, in quel periodo (primavera 1945), furono costretti ad "emigrare" alle Due Strade e al Padovani in quanto lo stadio era occupato dagli alleati americani, che utilizzavano il "Comunale" (ex Berta) per disputare gare ed allenamenti di football americano. Le due partite dei viola in questione si riferiscono al Campionato di Guerra 1945 e precisamente ad una gara del girone di eliminazione (contro gli ASSI Firenze) e una valida per la fase ad eliminazione diretta (contro la Sangiovannese, anzi il San Giovanni Valdarno come si chiamava in quel periodo). La partita contro gli ASSI Firenze si disputò il 15 aprile 1945 e i viola si imposero per 5-0. Il successivo 29 giugno 1945 la squadra viola ospitò il San Giovanni Valdarno nella gara valida per il ritorno del primo turno della fase ad eliminazione diretta. Il risultato del "Padovani" ricalcò esattamente quello dell'andata, cioé 1-1. La Fiorentina passò il turno grazie al sorteggio.
Roberto Vinciguerra
Nardella: "Gli Europei salvano il Franchi. Sarà uno stadio di prima qualità"
Con una nota riportata dal Comune di Firenze, il sindaco Nardella ha spiegato e annunciato la partecipazione dell'Italia ad ospitare gli Europei 2032. Tutto ciò, implicherà anche su Firenze e lo stadio Franchi:
La comunicazione del Presidente Gravina nella riunione odierna - ha affermato Nardella - è una straordinaria notizia per Firenze e per l'Italia tutta. Ci congratuliamo con la FIGC per aver concluso l'accordo con la federazione turca per ospitare gli Europei di Calcio e lo sosteniamo pienamente nell'obiettivo di confermare tutte e 10 le città candidate per ospitare la manifestazione. Abbiamo assicurato a Gravina che Firenze farà la sua parte per realizzare uno stadio di prima qualità e all'altezza della competizione e delle aspettative. Questa notizia rappresenta una spinta inaspettata ed eccezionale al nostro progetto di riqualificazione dello stadio Franchi e apre la strada in modo inequivocabile ad una soluzione finale con il Governo per sostituire il finanziamento dei 55 milioni di euro che sono stati tolti alla nostra città tre mesi fa".
Redazione VN
Euro 2032, la candidatura italiana riapre uno spiraglio su fondi del Pnrr
La Repubblica riporta di come la candidatura dell'Italia a Euro 2032 abbia riacceso la speranza da parte di Palazzo Vecchio di riavere i 55 milioni
L'asse Roma- Istanbul sugli Europei riapre uno spiraglio per i fondi mancanti per lo stadio Artemio Franchi. Come riporta La Repubblica però, questo spiraglio rimane stretto e pieno di insidie. La Figc non sceglierà gli impianti prima del 2026 e un Franchi moderno avrebbe ottime possibilità di battere la concorrenza di Bologna e Bari come quinto stadio italiano. La partenza dei lavori di restyling è attualmente appesa ai milioni tagliati dall'Europa e la prima grande domanda è se intanto ci saranno si soldi per fare tutto il progetto e non solo il primo lotto da 130 milioni che taglierebbe fuori i parcheggi interrati e il tetto fotovoltaico. Nardella considera una l'Europeo una manna per il Franchi, per ritrovare i 55 milioni tolti dal governo dopo i dubbi Ue. Firenze del resto nel 2032 dovrebbe avere un Franchi rifatto e moderno che incarnerebbe al meglio il concetto di "Nuovo Rinascimento", titolo della candidatura italiana alla Uefa. Palazzo Vecchio spera che 55- 60 milioni arrivino da Roma al Franchi col giro lungo, cioè su altri progetti oggi finanziati con mutuo. E poi sarà il Comune a spostare i mutui sullo stadio.
Redazione VN
Euro 2032, Italia-Turchia dà una spinta inattesa al restyling del Franchi
C'è tempo per mettersi in pari con Bologna e Cagliari, che avanzano le proprie candidature, ma se Firenze non mancherà la deadline del 2026 non ci saranno dubbi sul quinto impianto da presentare
Il sindaco Nardella ha definito una spinta inaspettata al progetto Franchi la notizia della candidatura congiunta Italia-Turchia per ospitare l'Europeo 2032. Alla base della scelta la ritrosia del Governo nell'investire fondi sugli stadi: la riserva dell'Uefa sarà sciolta il 10 ottobre, ma visto che altre candidature non esistono, la scelta appare scontata. Viene così rilanciata l'ipotesi di veder arrivare i 55 milioni mancanti per coprire il progetto Arup sullo stadio di Firenze.
La candidatura congiunta è una straordinaria notizia. L'obiettivo è confermare tutte e 10 le città candidate. Questa notizia rappresenta una spinta inaspettata ed eccezionale al nostro progetto e apre la strada in modo inequivocabile ad una soluzione finale con il Governo per sostituire il finanziamento dei 55 milioni che sono stati tolti alla nostra città tre mesi fa.
Ma se la candidatura è congiunta, ci sono 5 posti e non 10. Firenze è in bilico, Bologna e Cagliari hanno già un loro progetto finanziato per il restyling dei rispettivi impianti, anche se per adesso non c'è fretta di scegliere, cosa che andrà fatta nel 2026, l'anno in cui il nuovo Franche, da programma, dovrebbe sorgere con un restauro realizzato a lotti.
Redazione VN
Il Franchi aspetta, San Siro no: Inter-Milan, accordo per lo stadio
Inter e Milan puntano ad avere l'impianto di proprietà tra il 2028 e il 2029. Uno a Rozzano, l'altro a San Donato. Ovvero a 20-30 minuti di macchina dal Meazza.
Mentre a Firenze, il caso Franchi regna sovrano, a Milano è stata trovata una soluzione sul futuro di San Siro. Infatti, anche San Siro sarà legato al vicolo storico, sempre per le famose rampe del secondo anello. Un po' come lo stadio della Fiorentina. L'Inter però, come riporta la Gazzetta dello Sport, ha trovato un accordo per creare il nuovo impianto a Rozzano. Inter e Milan puntano ad avere l'impianto di proprietà tra il 2028 e il 2029. Uno a Rozzano, l'altro a San Donato. Ovvero a 20-30 minuti di macchina dal Meazza.
Ricorso Pnrr, lo Stato chiede il rinvio dell'udienza. Ma Palazzo Vecchio non ci sta
L'udienza per il ricorso per l'annullamento del decreto ministeriale di definanziamento della riqualificazione dello stadio Franchi era in programma domani
Questo il comunicato ufficiale di Palazzo Vecchio che rende nota la volontà dello stato di rinviare l'udienza per il ricorso per l'annullamento del decreto ministeriale di definanziamento della riqualificazione dello stadio Franchi.
La nota
È stata fissata per domani, mercoledì 2 agosto, l'udienza del Tar Lazio per il ricorso presentato dal Comune di Firenze per l'annullamento del decreto ministeriale di definanziamento della riqualificazione dello stadio Franchi, al quale dall'aprile 2022 erano state assegnate risorse dal fondo per i Piani urbani integrati - Pnrr.
Per poter arrivare a una rapida decisione nel merito, il Comune ha chiesto di fissare un'udienza per discutere della sospensiva, ma l'obiettivo è poter avere in tempi rapidi la data per l'udienza di merito e poter definire un procedimento Pnrr come indicato dalle norme vigenti e avere quindi certezza sui finanziamenti.
Sabato scorso, a distanza di pochi giorni dalla prima udienza, dopo oltre un mese dal ricorso presentato dal Comune, completo di tutti gli allegati, l'avvocatura di Stato ha avanzato richiesta di rinvio in quanto "la vicenda è particolarmente complessa e delicata".
La stessa avvocatura, dopo un mese, sta ancora acquisendo gli elementi necessari per l'istruttoria.
Da parte sua il Comune, nella giornata di domenica, ha presentato istanza per la non accettazione della richiesta di differimento della seduta.
Redazione VN
Franchi: oggi la decisione del Tar del Lazio. Giani: "Sempre più preoccupato"
La Repubblica scrive dei problemi relativi al Franchi ed ai fondi del Pnrr, con il Tar del Lazio che in giornata si pronuncerà sul ricorso del Comune di Firenze per l'annullamento del decreto ministeriale che ha revocato i fondi europei per la riqualificazione dello stadio Artemio Franchi. Una riconversione a cui erano state assegnate risorse dal fondo Piani urbani integrati nell'aprile 2022, ancora rivendicati da Palazzo Vecchio che ora punta ad avere una data certa per l'udienza. Ma, come riferisce il Comune, l'avvocatura dello Stato ha chiesto un rinvio "per la complessità della vicenda", con Palazzo Vecchio che si è opposto. Oggi vedremo che cosa decideranno i giudici amministrativi, mentre nel frattempo sul tema tagli dei soldi europei si dice «sempre più preoccupato» il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, il quale si è mostrato anche critico sulla gestione del governo: « Abbiamo quantificato che sui 7,5 miliardi dei fondi Pnrr per la Toscana ne spariranno circa 900 milioni di euro» - ha affermato il Governatore.
Redazione VN
Ricorso definanziamento Franchi: il 26 settembre la nuova udienza
Il presidente del Tar del Lazio, ha deciso di tenere l'udienza, nonostante la richiesta di posticipo avanzata dall'avvocatura di Stato.
Il restyling dello stadio Franchi continua a restare un tema caldissimo. Come riporta il sito del comune di Firenze, il presidente del Tar del Lazio, in Camera di Consiglio, ha deciso di tenere l'udienza, nonostante la richiesta di posticipo avanzata dall'avvocatura di Stato. Il presidente ha sottolineato in primis la rilevanza della questione e ha, sentite le parti, fissato la nuova Camera di Consiglio per la decisione sull'accesso agli atti al 26 settembre, dove presumibilmente non potrà essere discusso anche nel merito. Riconoscendo comunque l'importanza di un merito a breve per la decisione sul ricorso, ha già fissato anche un'altra udienza, se necessaria, per il 14 novembre dove comunque dovrà definirsi in tutti i modi il merito. Inoltre, ha invitato le parti all'esibizione di tutta la documentazione e dei provvedimenti che venissero eventualmente adottati per evitare ulteriori dilazioni.
Redazione VN
Soldi al Franchi: possibile accordo con il governo
I 55 milioni potrebbero arrivare a settembre prima dell'udienza: un'intesa in cui lo Stato finanzierebbe i progetti extra Franchi
Oltre che sul Viola Park, Repubblica Firenze si concentra anche sulla questione stadio Artemio Franchi. La notizia di mercoledì del Tar del Lazio pronto a pronunciarsi a settembre - al massimo novembre - sul merito del ricorso per i 55 milioni dei Piani Urbani Integrati per il Franchi prima concessi e poi tolti ha rasserenato Palazzo Vecchio.
Il Comune di Firenze è consapevole di giocarsi una partita che non inizierà con una situazione di svantaggio, ma di parità, con l'illegittimità del diniego di accesso agli atti che è già un primo segnale. Oltre alla strada legislativa però è in corso un'intermediazione adesso positiva con il governo: se fino a qualche giorno fa era arrivata una quasi totale indisponibilità alla concessione dei 55 milioni nelle ultime ore è cresciuta la possibilità di trovare un accordo indipendentemente dalla sentenza del Tar. Anzi per Palazzo Vecchio i 55 milioni potrebbero arrivare proprio a settembre prima dell'udienza: un'intesa in cui lo Stato finanzierebbe i progetti extra Franchi, tipo aree sportive o aree verdi, già stanziati dal Comune, il quale viceversa dirotterebbe quelle risorse sullo stadio.
Ieri intanto lunga giornata di incontri fra il direttore generale del Comune Giacomo Parenti e i tecnici di Arup sul progetto esecutivo: la volontà è quella di proseguire per la soluzione ibrida con la Fiorentina che giocherà altrove nelle stagioni 2024- 2025 e 2025- 2026.
Redazione VN
Nardella: "Franchi, che ingiustizia. L'area commerciale subirà dei cambiamenti"
Firenze, la Fiorentina e il Franchi. Dei temi sempre più caldi e il sindaco Dario Nardella non perde occasioni per spiegare ed analizzare la situazione. "Abbiamo affidato ad Arup il progetto esecutivo del primo lotto, per circa 130 milioni, il progetto arriverà dopo l'estate e un istante dopo faremo la gara, divisa in due lotti, con il secondo opzionale così da dare anche più chiarezza alle imprese che vorranno partecipare". Così, alle pagine del Corriere Fiorentino, il primo cittadino di Firenze spiega quale sarà il futuro dell'impianto. Con i 55 milioni che ancora rappresentano un rebus importante, nulla sembra fermarsi, ma qualcosa cambierà. In particolare, l'area commerciale prevista fuori dal Franchi: "Sulla riqualificazione dello stadio e del Campo di Marte andiamo avanti, partendo dal progetto definitivo della linea del tram Campo di Marte-Rovezzano che presenteremo entro l'anno. E sul rione voglio costruire un patto vero con i cittadini, aprire alle loro esigenze: siamo pronti a rivedere per l'area extra stadio il progetto". Non ci sarà? Non sembra essere questa l'idea del Sindaco, ma cercare di trasferire delle risorse altrove. L'idea è inserire attività all'interno del Franchi per renderlo un posto aperto a tutti 365 giorni l'anno. Infine, Nardella tende una mano alla Fiorentina, rispettando e accettando la loro posizione sul tema: "Non è interessata a investire nell'area stadio. Lo hanno detto più volte, rispettiamo la loro volontà".
Redazione VN
Franchi, il quartiere esulta: via hotel e aree commerciali
Le parole del sindaco Nardella sull'ultima idea fronte Franchi: "siamo disponibili a eliminare hotel e gli spazi commerciali"
Come riportato da La Repubblica, il sindaco di Firenze Dario Nardella ribadisce l'ultima idea sul fronte Franchi: eliminare dal progetto originario l'hotel e il centro commerciale, favorire ancora di più il green nel quartiere nell'area dietro la maratona e dei campini e, contestualmente, condensare ristoranti, aree commerciali e fonti di introito all'interno del nuovo stadio, come per esempio tra le vecchie e le nuove curve. Una mossa pensata in primo luogo per venire incontro alle richieste dei cittadini. Soddisfazione anche dal Presidente del quartiere 2 Michele Pierguidi: « Spero che a Campo di Marte con l'ampliamento del giardino Niccolò Galli possa sorgere il parco pubblico più grande e più bello di Firenze e che siano assegnati con bandi il centro sportivo Astori, gli uffici e la bellissima palestra » . Oltre all'aspetto cittadino, condensare tutte le attività commerciali sul nuovo Franchi potrebbe essere utile anche come segnale distensivo nei confronti di Commisso e della Fiorentina. Per quanto la società viola abbia ribadito che sul fronte stadio la partita è chiusa, per Palazzo Vecchio proporre un nuovo Franchi vivibile h24 sette giorni su sette e tutto l'anno, con ristoranti, negozi e altre attività gestite dai viola rappresenterebbe un'opportunità verso quel concetto di stadio di proprietà richiesto dalla Fiorentina stessa. La dirigenza non commenta, attende il progetto definitivo per valutare bene pro e contro ma è indubbio che il total control dello stadio anche da un punto di vista economico era uno dei paletti messi sul tavolo della trattativa. Commisso infatti non era entusiasta di un hotel e di un centro commerciale a ridosso dello stadio, elementi che avrebbero svalutato le attività interne. Poterle organizzare in proprio in maniera esclusiva e guadagnarci sarebbe una svolta importante.
Redazione VN
Capitolo 55 milioni, Nardella fiducioso: "Siamo in contatto con i ministri"
Capitolo 55 milioni del Pnrr, c'è la fiducia del sindaco Nardella: "Abbiamo inviato al governo varie opzioni, riteniamo che sia stata fatta un'ingiustizia a Firenze"
La Repubblica fa il punto sul capitolo 55 milioni del Pnrr, concessi e poi tolti. Detto che la vicenda degli spazi esterni al Franchi non rientra nella gara di appalto dello stadio e nemmeno nei 55 milioni svaniti, Nardella resta fiducioso: "Su questi 55 milioni da tre mesi siamo in contatto con i ministri del governo, abbiamo messo da parte le polemiche, riteniamo che sia stata fatta un'ingiustizia a Firenze ma pensiamo che si possa trovare una soluzione come è successo per Venezia. Abbiamo inviato al governo varie opzioni». In una di queste lo stato finanzierebbe, per un valore di 55 milioni, i progetti extra Franchi già stanziati dal comune, il quale dirotterebbe quelle risorse sullo stadio.
Redazione VN
Fitto: "Franchi? Piano urbano inammissibile per UE, stiamo verificando"
Un aggiornamento sulla questione relativa allo stadio Franchi, ancora non del tutto chiara con la scadenza di dicembre per l'inizio dei lavori che si avvicina
Il progetto di ristrutturazione dello stadio Franchi di Firenze attraverso i fondi del Pnrr "era stato inserito in un piano urbano integrato approvato con decreto ministeriale ad aprile dello scorso anno, quindi atti ufficiali e formali". Lo spiega il ministro con delega al Pnrr, Raffaele Fitto, tornato sul tema nel corso di un incontro svoltosi all'hotel Principe di Piemonte a Viareggio (Italpress):
La Commissione europea lo ha dichiarato inammissibile, cioè non c'è stata una preventiva ammissibilità degli interventi nel Pnrr, tant'è che oggi noi stiamo verificando questa situazione. Oggi non è meglio, alla luce di questa esperienza, proporre subito le proposte di modifica rispetto a questi dati oggetti per risolvere la questione, oppure dobbiamo scoprirlo fra uno o due anni quando non potremmo più fare nulla?
Redazione VN
Vertice Nardella-Commisso per il Padovani: ecco i piani comunali per le spese
Sono giorni caldissimi per la futura sistemazione temporanea della Fiorentina, e di conseguenza anche per i lavori sullo stadio Franchi
Palazzo Vecchio ha fiducia: recuperare i 55 milioni sfumati con l'annullamento del decreto Pnrr si può, attraverso il finanziamento di uno dei progetti alternativi presentati per il nuovo Franchi. Le rassicurazioni sono arrivate al sindaco Nardella direttamente dal ministro dell'Economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti, scrive La Nazione. I progettisti di Arup lavorano incessantemente al progetto esecutivo che dovrà essere consegnato entro settembre.
"La previsione è di lanciare la gara d'appalto per circa 128 milioni di euro, il primo stralcio di lavori dai quali saranno esclusi l'impianto fotovoltaico sulla copertura, il parcheggio sotterraneo, la realizzazione delle aree lounge, le arene dietro le curve. Mentre saranno certamente fatti i lavori di restauri di tutta l'opera in cemento armato, dell'ingresso monumentale, della torre di Maratona, la copertura e le nuove curve". Il secondo stralcio, 72 milioni, ancora non ha finanziamento ma è previsto immediatamente dopo il primo senza pause per il cantiere, mentre saranno fondamentali, per i famosi 55 milioni, le date del 26 settembre e 14 novembre (camera di consiglio, la prima senza possibilità di discutere del merito)
Padovani
Si legge che nei prossimi giorni il sindaco Nardella dovrebbe incontrare Commisso e Barone per affrontare il tema del trasloco della Fiorentina durante i cantieri. "L'idea del Comune prevede uno stanziamento di Palazzo Vecchio di dieci milioni che consenta di realizzare tutte le parti definitive del nuovo stadio che resterà destinato al rugby, mentre all'ampliamento con strutture mobili e smontabili potrebbe concorrere la Fiorentina".
Redazione VN
Nardella sul Padovani: "Pagheremo noi la 'parte fissa'. Il resto vediamo"
Così il sindaco di Firenze a proposito della ristrutturazione del Padovani per accogliere la Fiorentina
Il sindaco di Firenze Dario Nardella è tornato a parlare a proposito dello stadio Franchi e del Padovani. Le sue parole in un lancio di Italpress:
55 milioni definanziati? Ci sono contatti continui da quasi quattro mesi con i vari ministeri coinvolti, quelli che fanno capo al ministro Piantedosi, al ministro Fitto e al ministro Giorgetti, e con gli uffici tecnici, per individuare una soluzione. In attesa di una risposta positiva da parte del governo noi comunque non stiamo fermi perché stiamo andando avanti sul fronte della prima fase, quella dei 130 milioni di euro finanziata dal ministero dei Beni culturali
Il Padovani
Il nostro obiettivo è di rendere il Padovani, che è uno stadio di rugby, più funzionale e più capiente, quindi interveniamo su un impianto sportivo di proprietà nostra che riguarda il rugby. A differenza del caso di Bologna e di Cagliari il Comune sicuramente sosterrà le spese legate a tutta la parte di ristrutturazione definitiva dello stadio di rugby, tutta la parte fissa, ed è tanto, sarà dunque a carico nostro, per il resto vedremo. Dopo che avremo il confronto con la società Fiorentina sicuramente potremmo dare degli elementi in più però è giusto intanto parlare con loro che sono i diretti interessati perché il nostro obiettivo è andare avanti con le opere pubbliche, realizzare le infrastrutture che servono e fare tutto quello che è nelle nostre possibilità per aiutare la società ed i tifosi, e dare alla città uno stadio che la città stessa merita e che attende da tanti anni
Redazione VN
Nardella: "Caso Franchi, non ci spiegano. Forse a Bruxelles sono tutti juventini"
L'uscita tra il serio ed il faceto del primo cittadino che perora sempre la causa del Comune sul tema fondi revocati dall'UE per il Franchi
Il sindaco di Firenze Dario Nardella ha intrattenuto un dibattito sui fondi del PNRR a Scandicci alla Festa dell'Unità, assieme al presidente dell'Emilia Romagna Stefano Bonaccini:
"Quello successo a noi cinque mesi fa, adesso sta succedendo a tutte le amministrazioni d'Italia. Per una non chiara motivazione della Commissione europea ci sono stati tolti i soldi sullo stadio Franchi. Perché? Ci hanno detto che c'è il segreto di Stato. Ho pensato che forse sono tutti juventini a Bruxelles".
Malafede o pressappochismo?
"Siamo stati due anni a dire che bisogna fare presto, i Comuni italiani sono gli enti che stanno correndo più di tutti. E adesso? Non so se ci sia più malafede o pressappochismo. I Comuni hanno fatto progetti, speso soldi per pagare i progettisti, fatto le gare, in molti casi già realizzato le opere. Cosa diciamo alle ditte? Che scherzavamo, di stare tranquilli perché ci hanno promesso che quei soldi verranno rimpiazzati? Vogliono sostituire quei fondi con quelli di sviluppo e coesione? Ma sono già impegnati e vanno alle Regioni che hanno già predisposto progetti e che li devono finanziare".
Redazione VN
L'europarlamentare: "Stop ai fondi per il Franchi precedente pericoloso"
L'opinione tecnica su quello che è successo a Bruxelles, con ripercussioni sul futuro della Fiorentina e dei progetti del Comune di Firenze
L'europarlamentare PD Beatrice Covassi ha parlato a La Nazione anche in merito alla questione relativa allo stadio Franchi e ai fondi del PNRR:
È stato sorprendente l'intervento di Bruxelles e la risposta del commissario Dombrovskis all'interrogazione parlamentare che ho sottoscritto in cui si segnalava che la Commissione non fosse tenuta a fare valutazioni di impatto sui singoli progetti. Lo stop al progetto da parte della Commissione costituisce un precedente pericoloso, soprattutto perché è arrivato dopo un anno e mezzo dal via libera. Il Governo si assuma la responsabilità di trovare una soluzione alternativa, dal momento che il Comune di Firenze ha impegnato circa nove milioni di euro per il bando di gara.
Redazione VN
Padovani-Franchi, Nardella sicuro: il Comune ha trovato i fondi
Palazzo Vecchio avrebbe già trovato una parte rilevantissima delle risorse, sono i 130 milioni di euro legati al ministero della Cultura «e se non li vogliamo perdere dobbiamo fare la gara d'appalto
Per la ristrutturazione dello stadio Franchi «ormai abbiamo imboccato la strada giusta – il commento del sindaco Dario Nardella– Con la Fiorentina abbiamo fatto alcuni passaggi insieme. Lo scetticismo del partecipare alle gare d'appalto per lo stadio? Ho registrato molto interesse, è un'opera importante e una bella sfida sia per il restauro della struttura che dal punto di vista ingegneristico". Palazzo Vecchio avrebbe già trovato una parte rilevantissima delle risorse, sono i 130 milioni di euro legati al ministero della Cultura «e se non li vogliamo perdere dobbiamo fare la gara d'appalto non appena, ed è questioni di giorni, sarà pronto il progetto esecutivo di Arup». Lo riporta La Nazione.
Redazione VN
Marcheschi (Fdi) attacca Nardella: "Altre bugie sul Franchi"
Paolo Marcheschi, senatore di Fratelli d'Italia, è intervenuto questa mattina a Firenze e Dintorni, trasmissione di Radio Bruno, dove ha voluto rispondere alle parole del sindaco di Firenze Dario Nardella:
Stadio? Altra grande bugia. Nardella ha provato a far finanziare lo stadio dall'Europa. Gli stadi in tutto il mondo li fanno i privati o i Comuni. L'Europa non ci è ovviamente cascata e il finanziamento di Venezia è stato reintegrato per il progetto che adesso non contiene lo stadio. A Firenze invece il progetto era fintamente a contorno dello stadio. Quindi è evidente che né il Governo né l'Europa possono finanziare lo stadio di un sindaco. Lui non è stato in grado di finanziarlo di concerto con la Fiorentina. Metta lui mano al portafoglio d'accordo con la società. Non chiami piangendo il Governo, perché non c'entra nulla. Il Miracolo è già stato fatto col Maggio, dovrebbe solamente ringraziare il governo
Redazione VN
Gianassi: "Marcheschi parla a sproposito. Trovi una soluzione per Firenze"
Federigo Gianassi parla della situazione stadio e di come sia necessaria una soluzione in merito come fatto a Venezia
"Invece di attaccare il sindaco di Firenze, il senatore Paolo Marcheschi, che fa parte della maggioranza, incalzi il governo che sul PNRR sta facendo un disastro: ha tolto senza esplicitare le motivazioni i 55 milioni destinati allo stadio Franchi di Firenze che erano già stati assegnati; ha ottenuto solo in grande ritardo il pagamento della terza rata e comunque con il rinvio di 500 milioni di euro; sono stati poi cancellati finanziamenti oltre 16 miliardi di euro, 13 dei quali destinati ai comuni. C'è poco da far la voce grossa: si mettano piuttosto al lavoro, si rimbocchino le maniche e risolvano i problemi che il governo delle destre sta creando al Paese. Sulla questione stadio di Firenze, inoltre, Marcheschi sa bene che l'intervento è già stato finanziato con 130 milioni di euro dal governo in quanto monumento di interesse nazionale e che gli ulteriori fondi del Pnrr erano necessari al completamento dell'opera.
Per Venezia è stata trovata una soluzione, quindi non facciano gli Azzeccagarbugli e non usino due pesi e due misure: come è intervenuto per il capoluogo veneto, il governo ha il dovere di intervenire anche per risolvere la situazione di Firenze" dichiara il deputato dem Federico Gianassi in risposta all'attacco del senatore di FdI Paolo Marcheschi al sindaco di Firenze Dario Nardella sui finanziamenti destinati allo Stadio Franchi.
Redazione VN
Franchi, Marcheschi: "Usare solo i 130 milioni". La risposta di Gianassi
"Stadio Franchi? Ci sono stati vari ipotesi. Ad oggi c'è un progetto concreto, con già 130 milioni versati dal governo per il Franchi. Il comune aveva vinto altri fondi, 55 milioni, all'interno del PNRR"
L'onorevole Federico Gianassi, Partito Democratico, ha affrontato vari temi nel faccia faccia con Paolo Marcheschi ai microfoni di 'Firenze e dintorni' di Radio Bruno. Tra cui lo stadio Franchi:
Stadio Franchi? Ci sono stati vari ipotesi. Ad oggi c'è un progetto concreto, con già 130 milioni versati dal governo per il Franchi. Il comune aveva avuto altri fondi, 55 milioni, all'interno del PNRR. Ma se la Meloni non è in grado di difenderli, allora trovi una soluzione alternativa come ha fatto con Venezia. Il governo dia una risposta. Inoltre, credo che il tema si stia allargando. Il governo sta togliendo altri fondi al PNRR, scegliendo di non dare 55 milioni a Firenze. Ricordiamo il progetto del Franchi ha vinto un bando in modo regolare.
Questa la visione di Paolo Marcheschi senatore di FDI sul tema Franchi, sempre ai microfoni di Firenze e dintorni di Radio Bruno:
Stadio? I due progetti di Venezia e Firenze sono ineleggibili. Abodi ha suggerito a Nardella di fare come Venezia. L'Europa non è cascata nella furbizia del Comune di Firenze. Il Governo però, si è impegnato per 130 milioni. Nessun sindaco d'Italia ha chiesto soldi pubblici per uno stadio. I 55 milioni non sono persi, ma la ricerca di Nardella non coincide con i tempi del PNRR. I soldi arriveranno per la città. Si può fare uno stadio con 130 milioni? Sennò aspetteranno i 55 milioni, che noi non possiamo dare per lo stadio. Per il Franchi sono già stati presi 130 milioni, soprattutto per il vincolo.
Redazione VN
Restyling del Franchi a rilento: a rischio anche due concerti
I lavori di restyling al Franchi rischiano di subire dei rallentamenti: e anche tre concerti in programma restano sub judice
Non solo il Viola Park è in attesa degli ultimi permessi per l'apertura al pubblico, ma anche lo stadio Franchi aspetta... e non se la passa bene. Lo scrive il Corriere Fiorentino, che spiega come non solo la Fiorentina sia in attesa di capire quale sarà il prossimo futuro del suo impianto (dal progetto esecutivo ai tempi) a partire dal 1 giugno, ma anche i fans "musicali".
Tre concerti in programma
Come si legge, sono tre i concerti in ballo allo stadio ma tutti ancora sub judice: Ultimo e Vasco Rossi sono attesi a giugno 2024, Cremonini a giugno 2025. A luglio è andato in scena un incontro fra il Comune e le agenzie degli artisti, che si è concluso con un'attesa per capire le tempistiche dei cantieri. Tutto rimandato a fine mese con una riunione definitiva per capire i margini di azione. La sensazione - spiega il quotidiano - è che la compatibilità fra concerti e lavori sia estremamente difficile, anche se uno spiraglio resta aperto. L'ipotesi su cui si è lavorato è la possibilità di far coincidere i concerti con i lavori di cantierizzazione che partiranno a gennaio ed eventuali concerti sul campo andrebbero concordati con la società fino a maggio e poi con Palazzo Vecchio.
Redazione VN
Giani: "Comprendo la rabbia di Commisso. Franchi? Devono bastare 130 milioni"
Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana, è intervenuto a Firenze e dintorni di Radio Bruno. Ecco tutti i temi toccati del mondo Fiorentina:
La mia esperienza alla Fiorentina è una cosa che ricordo sempre con grande felicità. Un momento intenso, dove si passò dal dramma ma poi riuscimmo a trovare un bravo imprenditore per salvare la squadra. Quegli anni sono momenti cardini del mio impegno politico. Commisso e la burocrazia italiana? Comprendo dal punto di vista umano, soprattutto dopo la sua storia di vita. Torna in Italia, sceglie Firenze per dare il suo contributo e la mentalità americana va a cozzare con la burocrazia italiana. Viola Park? Io so che tutti stanno facendo il massimo per trovare una soluzione. C'è uno spirito costruttivo e penso che noi, come fiorentini, dobbiamo esserne orgogliosi. Se ne parlava dai tempi di Batistuta. I Della Valle fecero i "Campini", ma con il Viola Park si è certo un ambiente per tutte le categorie calcistiche. Si creerà un vero clima viola, che stimolerà i più giovani. Italiano? Oltre alla delega allo sport, gli darei la gestione del bilancio. Sa motivare i giocatori che vanno a superare i meriti tecnici e contemporaneamente, con lui i calciatori di poca valutazione diventano importanti. Italiano è una grande risorsa per la Fiorentina. Franchi? Le parole di Marcheschi sono realistiche. La mia idea che ho sempre portato avanti è quella di prenderne atto e capire che non possiamo seguire i progetti precedenti. Commisso ha spiegato che non ci sarà dal punto di vista economico. Allora con questi 130 milioni, cerchi un architetto per fare le cose che contano: la copertura e un po' di spazi sotto le tribune.
Redazione VN
Nardella: "Con Commisso rapporto eccellente. Franchi? Andiamo avanti insieme"
Le parole del sindaco di Firenze, Dario Nardella, intervistato ai microfoni di Italia 7, sul rapporto tra società gigliata e comune
Il sindaco di Firenze Dario Nardella, intervistato da Italia 7, ha parlato del rapporto tra il comune e la società gigliata, queste le sue parole:
Spesso sento che ci sono polemiche e scontri fra Comune di Firenze e la società viola. Non c'è nulla di tutto questo, io ho grande rispetto per Rocco Commisso, l'ho sempre considerato una persona visionaria, coraggiosa, segue il progetto Fiorentina con grande passione e infatti il mio obiettivo è sostenere la Fiorentina con tutti gli strumenti possibili perché il club viola è anche un patrimonio della nostra città. Invece di perdere tempo in polemiche dobbiamo concentrarci sull'obiettivo, i rapporti con la Fiorentina sono eccellenti perché siamo d'accordo che a questo punto dobbiamo andare avanti sullo stadio. Abbiamo suddiviso il progetto in due lotti: il primo è finanziato al 100%. Io sono fiducioso che l'appalto andrà in fondo. Poi le leggi sono chiare, c'è sempre l'affidamento diretto nel caso in cui la gara non dovesse funzionare. Ma, ripeto, io sono fiducioso".
Redazione VN
Padovani, Nardella fa chiarezza. E nel PD c'è chi si lamenta
Nardella sostiene che il clima con i Viola sia ottimo. Non la pensa così il gruppo del Pd in Palazzo Vecchio, che rimane "sorpreso del mancato tatto istituzionale da parte della Fiorentina per i posti riservati all'amministrazione"
Dieci milioni di euro. È la stima di investimento del Comune per riqualificare lo stadio del rugby «Padovani» che potrebbe ospitare la Fiorentina se partiranno i lavori di ristrutturazione dello stadio Franchi. Lo ha annunciato ieri mattina il sindaco Dario Nardella. L'investimento sarebbe destinato alla realizzazione delle strutture definitive per il rugby (rifacimento della tribuna presente con incremento della capienza a circa 4mila posti), ma qualora l'impianto dovesse ospitare le partite della Fiorentina (per le stagioni sportive 24/25 e 25/26) è necessario un adeguamento con tribune provvisorie per raggiungere la capienza di 16mila. Chi si occuperà dei costi? Nardella sostiene che il clima con i Viola sia ottimo, ma non tutti lo seguono. Non la pensa così il gruppo del Pd in Palazzo Vecchio, che rimane «sorpreso del mancato tatto istituzionale da parte della Fiorentina per i posti riservati all'amministrazione al Franchi». Il tema è emerso lunedì durante una riunione del gruppo. Fino alla scorsa stagione il Comune poteva contare su 126 posti: 16 in tribuna autorità, 55 in poltrona, 25 in poltroncina e 30 in curva Ferrovia. La proroga della concessione dello stadio per la stagione in corso, sottoscritta tra le parti a fine aprile, ha visto un taglio di quasi tre quarti dei suddetti: 30 complessivi (3 in tribuna autorità, 10 in poltrona e 17 in tribuna laterale esterna). Fino all'anno scorso tutti i consiglieri potevano assistere a ogni incontro, quest'anno, vista la disponibilità, a turno e anziché dai posti centrali, seduti al confine della tribuna con la curva Ferrovia. Lo riporta il Corriere Fiorentino.
Redazione VN
Nardella: "Il rapporto con Commisso è eccellente, faremo belle cose"
Il sindaco Dario Nardella ha parlato a margine della presentazione della XXI edizione di Corri La Vita, anche di Rocco Commisso
A margine della presentazione della XXI edizione di Corri La Vita, in programma giovedì 14 settembre alle ore 12, Sala di Lorenzo (Palazzo Vecchio), il sindaco Dario Nardella ha parlato anche del Viola Park e di Rocco Commisso. Queste le sue parole:
Martedì portiamo in giunta la delibera sulla linea della tramvia, che riguarda anche il parcheggio scambiatore e sarà utilizzabile da parte di tutti i tifosi viola e i vari ospiti. Per il premio del Torrino io e Rocco siamo stati a cena insieme, abbiamo parlato di molte cose e per me è stato un onore sentire i discorsi del presidente e del mister Italiano. Il rapporto con Commisso è eccellente, faremo belle cose anche nell'interesse del Viola Park
Niccolò Meoni
Padovani, futuro bloccato: intoppi per la nuova tribuna. E la Fiorentina?
Il partito di Renzi considera l'investimento per dotare lo stadio del rugby di una tribuna da 4 mila posti, «uno spreco di denaro pubblico», oltre che una eventuale mossa per andare incontro alla Fiorentina
Il Corriere Fiorentino si sofferma sul futuro di Padovani. Lo scorso 5 settembre la giunta ha adottato una delibera, in via d'urgenza, per una variazione di bilancio che prevede di investire 10 milioni sullo stadio di rugby a Campo di Marte, assegnando alla riqualificazione, nel documento unico di programmazione per il bilancio finanziario, 5 milioni nel 2023 e altrettanti nel 2024. La delibera, per essere approvata, entro 60 giorni dovrà passare dal voto in Consiglio comunale, ma nella riunione di lunedì scorso Italia Viva ha deciso di esprimere voto contrario. Il partito di Renzi considera l'investimento per dotare lo stadio del rugby di una tribuna da 4 mila posti, «uno spreco di denaro pubblico», oltre che una eventuale mossa per andare incontro alla Fiorentina qualora iniziassero i lavori di ristrutturazione al Franchi e la squadra dovesse giocare in un impianto alternativo durante i cantieri, il Padovani, in questo caso dovrebbe incrementare la capienza a circa 16 mila posti con tribune temporanee. Un ulteriore «approfondimento» dopo il faccia a faccia di ieri con il Pd potrebbe far cambiare idea ai renziani.
Redazione VN
Franchi, Nardella scrive al Governo: "Chiudiamo insieme questa partita"
La lettere del sindaco di Firenze Dario Nardella al Governo per quanto riguarda la riqualificazione del Franchi
Il sindaco di Firenze Dario Nardella ha scritto una lettera ai ministri Fitto, Giorgetti e Piantedosi. Nella lettera il sindaco ripercorre gli eventi degli ultimi mesi relativi alla riqualificazione dello stadio Franchi di Pier Luigi Nervi, originariamente finanziato dal Ministero della Cultura con fondi PNC nell'ambito del Progetto Grandi Attrattori Culturali e dal Ministero dell'Interno con fondi PNR-PNC nell'ambito dei Piani Urbani Integrati.
Le tappe della vicenda sono note, a partire dalle criticità emerse informalmente il 14 marzo 2023, manifestate informalmente dal governo italiano ai Comuni di Firenze e Venezia a seguito di alcune interlocuzioni avute tra la Cabina di Regia PNRR e i Servizi della Commissione Europea e relative alla quota di finanziamento prevista nei Piani Urbani Integrati (a Firenze per il contributo di 55 milioni assegnato nell'aprile 2022).
Da allora le interlocuzioni tra il Comune di Firenze e il governo sono andate avanti alla ricerca di possibili vie di uscita dall'impasse, in una fase in cui - per rispettare i tempi imposti per i fondi PNC e PNRR - erano già avviate le procedure di gara. Fin dall'aprile 2023 il Comune aveva suggerito, quale possibile soluzione per superare le criticità emergenti, quella di porre le quote relative agli impianti sportivi di Firenze e Venezia a valere esclusivamente sul fondo PNC, riservando i contributi PNRR agli altri interventi dei Piani Urbani Integrati. A maggio il governo è andato avanti con il definanziamento, ma allo stesso tempo ha chiesto al Comune di individuare alcuni interventi, anche già finanziati con altri fondi, dove poter indirizzare i contributi PUI, così da liberare risorse da poter destinare all'intervento di riqualificazione dello stadio. Su questo l'amministrazione comunale si è subito attivata, ma i tempi si sono allungati e, in attesa di risposte, si è trovata costretta, nell'ultimo giorno utile, a presentare ricorso contro il provvedimento di definanziamento, anche in considerazione della spesa di circa 8 milioni già sostenuta per progettazioni, verifiche ed intervenenti propedeutici alla riqualificazione dello Stadio Franchi. Pochi giorni dopo, a inizio luglio, si è appreso che al Comune di Venezia erano stato riassegnati i finanziamenti precedentemente tolti, imputati non più agli impianti sportivi ma a differenti progetti già finanziati dal Comune stesso. Il tutto a valere sulla sola quota PNC, in sostanziale analogia con quanto richiesto e suggerito dal Comune di Firenze.
Grazie alle risorse liberate dal contributo statale, il Comune di Venezia ha potuto destinare le nuove disponibilità economiche agli impianti sportivi, che dunque, almeno nella forma, non possono dirsi finanziati dal Governo.
*Dopo la soluzione per Venezia il Comune di Firenze ha inviato a tutti i ministri ancorché informalmente delle soluzioni sul "modello Venezia", chiedendo di finanziare un pacchetto di opere già previste nella programmazione per la riqualificazione della città di Firenze consentendo di liberare risorse da destinare alla riqualificazione dello stadio.
L'intento della lettera di oggi è sempre collaborativo, per definire la situazione della Città di Firenze con l'attivazione di un tavolo tecnico per analizzare e discutere la proposta già informalmente inviata lo scorso luglio, e che prevede, in stretta analogia a quanto già fatto per Venezia, l'assegnazione del contributo di 55 milioni ad altri progetti del Comune di Firenze.
Redazione VN
Franchi, Nardella: "Non solo Venezia, governo risolva anche il caso di Firenze"
Il sindaco Nardella non vuole che il Franchi sia lasciato a sé stesso
Il sindaco di Firenze, Dario Nardella, è tornato a parlare del "caso" Artemio Franchi. Queste le sue parole riportate dall'agenzia di stampa Italpress:
"Noi non ci limitiamo solo a chiedere al governo di risolvere il problema ma proponiamo anche delle ipotesi molto concrete. Ci siamo ispirati alla soluzione che il governo stesso, dopo poche settimane, ha trovato per Venezia, che come Firenze aveva ricevuto un finanziamento del Pnrr comn una legge vigente del governo Draghi per realizzare uno stadio. Quindi partiamo dalla soluzione che hanno trovato" al governo "per Venezia perché riteniamo che come si sia risolto il caso di Venezia sia giusto risolvere quello di Firenze.
Non ci interessano le polemiche, io credo che un progetto così importante come la riqualificazione dello stadio Franchi, monumento nazionale, proprietà del Comune, non possa essere trascurato, pena il rischio di abbandonare uno stadio a sé stesso creando situazioni che abbiamo visto in tutta Italia, penso al Flaminio di Roma. Aspettiamo che il governo con buon senso possa rispondere alle nostre proposte in modo da metterci a sedere e trovare una soluzione definitiva. Nel frattempo va avanti ovviamente il progetto esecutivo per tutta la prima parte, il primo lotto, e subito dopo la gara per l'appalto dei lavori".
Redazione VN
Nardella sullo stadio: "Aspettiamo che il governo risponda alle nostre proposte"
Il sindaco di Firenze Dario Nardella ha risposto ad una domanda sul tema Franchi a margine di un evento a Dreoni Giocattoli a Firenze. Queste le parole riportate da Italpress:
Noi non ci limitiamo solo a chiedere al governo di risolvere il problema ma proponiamo anche delle ipotesi molto concrete. Ci siamo ispirati alla soluzione che il governo stesso, dopo poche settimane, ha trovato per Venezia, che come Firenze aveva ricevuto un finanziamento del Pnrr con una legge vigente del governo Draghi per realizzare uno stadio. Quindi partiamo dalla soluzione che hanno trovato al governo per Venezia perché riteniamo che come si sia risolto il caso di Venezia sia giusto risolvere quello di Firenze. Non ci interessano le polemiche, io credo che un progetto così importante come la riqualificazione dello stadio Franchi, monumento nazionale, proprietà del Comune, non possa essere trascurato, pena il rischio di abbandonare uno stadio a sé stesso creando situazioni che abbiamo visto in tutta Italia, penso al Flaminio di Roma. Aspettiamo che il governo con buon senso possa rispondere alle nostre proposte in modo da metterci a sedere e trovare una soluzione definitiva. Nel frattempo va avanti ovviamente il progetto esecutivo per tutta la prima parte, il primo lotto, e subito dopo la gara per l'appalto dei lavori. Diamo tutto il tempo necessario ai ministri per rispondere anche se ci sono state molte interlocuzioni a livello tecnico per cui le nostre proposte non sono campate in aria, sono il frutto di quattro mesi di interlocuzioni che abbiamo avuto sia a livello politico che tecnico con i Ministeri coinvolti. Sullo stadio tempi confermati, a giorni avremo il progetto esecutivo di Arup. Poi si parte con la gara, l'affidamento di tutta la prima parte, nel frattempo auguriamoci che il governo con buon senso come ha fatto per Venezia risolva anche il problema su Firenze sull'ultima tranche di 55 milioni".
Redazione VN
Fratelli d'Italia: "Definanziamento Franchi? Proveremo a rimediare"
Il responsabile dell'organizzazione e deputato di Fratelli d'Italia, Giovanni Donzelli, ha parlato della questione Franchi
"Stiamo cercando una soluzione, ma se uno fa un disastro, prende il Pnrr e chiede una cosa impossibile per l'Europa...". Con queste parole il deputato e responsabile organizzazione di Fratelli d'Italia, Giovanni Donzelli, in merito al progetto di restyling dello stadio Franchi di Firenze e al definanziamento di 55 milioni. "Proviamo a rimediare, poi però dal sindaco Nardella arrivano insulti per il governo. Noi comunque pensiamo a Firenze. Da politico fiorentino se la città perde 55 milioni mi dispiace, proveremo con mille sforzi a rimediare - ha aggiunto Donzelli -. Poi vedremo se i 55 milioni andranno allo stadio o ad altro. Stiamo provando a rimediare ad un disastro firmato Dario Nardella". Fonte Italpress.
Redazione VN
Franchi, rinviato il ricorso al Tar: ecco la nuova data
La camera di consiglio al Tar del Lazio prevista per oggi, sul ricorso del Comune di Firenze contro il governo per il definanziamento di 55 milioni destinati alla ristrutturazione dello stadio Franchi, è stata rinviata al 10 ottobre. Rimane confermata la data del 14 novembre per la pronuncia sul merito. Queste due settimane di rinvio, decise in autonomia dal Tar, potrebbero essere utili affinché Palazzo Vecchio e Roma individuino una soluzione «su modello Venezia»: ottenere l'assegnazione del contributo di 55 milioni ad altri progetti cittadini, consentendo così di liberare risorse da destinare all'ammodernamento dello stadio (sono tre le proposte dell'amministrazione fiorentina). La scorsa settimana, infatti, il sindaco Nardella ha inviato una lettera ai ministri Fitto (Pnrr), Giorgetti (Economia e Finanze) e Piantedosi (Interno), chiedendo l'attivazione di un tavolo tecnico per chiudere insieme «la partita per la riqualificazione del Franchi». Lo riporta il Corriere Fiorentino.
Redazione VN
"Va bene allargare il Padovani per la Fiorentina. Ma dopo cosa succederà?"
Il Presidente del Comitato Toscano di Rugby, Roberto Bonaccorsi, ha parlato dello stadio Padovani. Possibile casa della Fiorentina, il noto dirigente ha affrontato il tema alle pagine del Tirreno
Il Presidente del Comitato Toscano di Rugby, Roberto Bonaccorsi, ha parlato dello stadio Padovani. Possibile casa della Fiorentina, il noto dirigente ha affrontato il tema alle pagine del Tirreno:
Da quello che so io, il Comune vuole rendere il Padovani un impianto da 16 mila posti. Ovviamente per ospitare la Fiorentina. Il problema è quello che succede dopo. Perchè quando la Viola ritornerà al Franchi, noi ci ritroviamo con uno stadio troppo grande per la nostra tifoseria. Quale sarebbe il numero giusto? Secondo me sarebbero sufficienti posti per circa 5-6mila spettatori in modo da creare un nuovo impianto esclusivamente dedicato a questa disciplina sportiva
Redazione VN
Franchi, tutto deciso: nel 2024 cominceranno le prime demolizioni
i cosa si tratta? A inizio 2024, come da accordi presi con Fiorentina, cominceranno le prime demolizioni lato curva Ferrovia. In particolare delle strutture realizzate per i Mondiali del 1990 che non sono sottoposte a vincolo
Il Comune di Firenze scalda i motori per iniziare i lavori di ristrutturazione dello stadio Artemio Franchi. E lo mette nero su bianco su una determina del 26 settembre che, tra l'altro, approva la spesa per «interventi di demolizioni e di preparazioni propedeutici all'avvio dei lavori». Di cosa si tratta? A inizio 2024, come da accordi presi con Fiorentina, cominceranno le prime demolizioni lato curva Ferrovia. In particolare delle strutture realizzate per i Mondiali del 1990 che non sono sottoposte a vincolo: il progetto di ristrutturazione approvato infatti, prevede la demolizione totale delle cosiddette «superfetazioni» edificate per Italia 90. Il parterre di Ferrovia sarà una delle prime strutture ad andare giù poi toccherà al vecchio tabellone. Tra pochi giorni Arup consegnerà il progetto esecutivo, una volta verificato sarà pubblicato il bando per i lavori, presumibilmente con aggiudicazione entro dicembre, affinché ad anno nuovo siano allestiti i primi cantieri. Lo riporta il Corriere Fiorentino.
Nardella: "Dobbiamo vergognarci per il livello dei nostri stadi. Le polemiche.."
Il sindaco di Firenze Dario Nardella è intervenuto oggi nuovamente sul tema stadio e sul progetto Arup
Nella giornata di oggi il sindaco di Firenze ha risposto una domanda sullo stadio e sul progetto Arup, come riportato da Italpress:
E' ottimista che nel prossimo periodo Arup presenti il progetto definitivo? Non sono ottimista, sono realista, Arup ha un contratto con il comune di Firenze e deve presentare entro pochi giorni il progetto esecutivo. So che oggi c'è una conferenza stampa di alcuni "intellettuali" contro la legge sugli stadi. Io ho contribuito a scrivere quella legge e credo sia buona ma non sufficiente. Gli stadi italiani sono un patrimonio per il nostro paese e dobbiamo soltanto vergognarci per il livello degli stadi italiani. Il fatto che nessuno voglia prendersi la responsabilità di prevedere risorse pubbliche per gli stadi come si fa con qualunque altro impianto sportivo è una colpa gravissima. L'Italia ha un livello degli stadi di calcio che è il peggiore di tutta Europa e questo dibattito polemico non serve a niente. Sono contrario a smantellare la legge sugli stadi e anzi credo che ci voglia un patto tra pubblico e privato come ha fatto la Germania. Noi lavoriamo in silenzio e ci rimbocchiamo le maniche, altri fanno solo polemiche
Redazione VN
Franchi, prima di costruire bisogna demolire: i tempi dei lavori
Prima dei lavori però sarà necessario demolire, partendo proprio dalle strutture realizzate per i Mondiali di Italia '90 lato curva Ferrovia come il parterre o le scale
Il Franchi viaggia verso una nuova vita. Più di 730mila euro per preparare il terreno ai lavori di restyling del Franchi. È la cifra prevista da Palazzo Vecchio che nei giorni scorsi ha ritoccato il quadro economico che porterà ai lavori di riqualificazione dello stadio. Prima dei lavori però sarà necessario demolire, partendo proprio dalle strutture realizzate per i Mondiali di Italia '90 lato curva Ferrovia come il parterre o le scale, non quelle elicoidali del Nervi e dunque non sottoposte a vincolo, che guidano alla vetta dellacurva. Poi toccherà ad altre strutture costruite sempre in occasione dei Mondiali. I lavori propedeutici potranno iniziare già dal prossimo gennaio, come previsto del resto, dalla convenzione siglata fra Comune e Fiorentina che vede la Ferrovia ko e inutilizzabile proprio dall'inizio del 2024. Segno che la macchina che dovrebbe guidare verso il nuovo stadio è accesa e pronta a mettersi in moto. Entro pochi giorni invece Arup, la società di progettazione guidata dall'architetto David Hirsch, che si è aggiudicata il bando per il restyling, dovrà presentare il progetto esecutivo, come previsto dalla nuova road map dopo la prima gara andata deserta. Il progetto consentirà di mettere a gara il lotto principale, cioè copertura e curve nuove. Lo riporta la Nazione.
Redazione VN
Franchi, consegnato il progetto esecutivo: tutto procede secondo i tempi
Le parole del Comune di Firenze per quanto riguarda la questione stadio Artemio Franchi: consegnato il progetto esecutivo. I tempi
Il Comune di Firenze toglie ogni tipo di dubbio sulla questione Franchi. Questo il comunicato riguardante il restyling dello stadio:
Il progetto esecutivo per il restyling dello stadio Artemio Franchi di Pier Luigi Nervi è stato realizzato nei tempi previsti dallo studio Arup, vincitore del concorso internazionale di progettazione. La scadenza del 30 settembre è stata rispettata. Tutto procede secondo i tempi e si parte subito con gli incontri per la verifica del progetto esecutivo tra progettisti, tecnici del Comune di Firenze e società di verifica Rina check. I dettagli del progetto esecutivo verranno illustrati dopo che saranno completati i passaggi formali che porteranno alla gara di affidamento dei lavori, che si prevede di bandire entro ottobre.
Redazione VN
Nuovo Franchi, consegnato il progetto esecutivo: domani la verifica. I passaggi
Va avanti l'iter per il rinnovamento dell'impianto di Campo di Marte: ecco i prossimi passi da compiere
Passo numero uno: il progetto esecutivo dello studio Arup per il restyling dello stadio Franchi è stato consegnato ieri. Ora c'è da marciare verso la nuova gara per individuare le ditte che dovranno realizzare nel dettaglio l'appalto milionario, tramite un bando che dovrà essere pronto entro la fine di ottobre. Già domani, leggiamo su La Nazione, si terranno gli incontri per la verifica del progetto esecutivo tra progettisti, tecnici del Comune di Firenze e società di verifica Rina check. Se tutto andrà come previsto, scatterà l'iter per la nuova gara mentre la città potrà finalmente, mettere gli occhi sul progetto esecutivo realizzato dopo l'ultimo flop.
Intanto i primi abbattimenti, se tutto andrà per il verso giusto, scatteranno già a partire da gennaio e riguarderanno le strutture lato curva Ferrovia, come il parterre di Ferrovia, le scale (non quelle elicoidali) e il tabellone del Franchi. Costo totale: 730mila euro. Si procederà per lotti, affidandoli uno a uno attraverso delle gare. Il primo sarà realizzato con i fondi del Piano nazionale per gli investimenti complementari (Pnc nel Pnrr). I lavori dovranno finire entro il 2026, ma sarà sufficiente che la partenza sia fissata entro marzo del prossimo anno.
Redazione VN
Franchi, Nardella: "Tengo al giudizio di Commisso, vorrei che vedesse il progetto"
Il commento del sindaco di Firenze sull'avanzamento dell'iter di ristrutturazione dello stadio Franchi voluto dal Comune
"Arup ha rispettato i tempi, questa è già una buona notizia, in questi giorni ci saranno gli ulteriori approfondimenti da parte delle autorità competenti sulla correttezza ed il rispetto di tutti i parametri del progetto esecutivo, io stesso avrò modo di vederlo e poi sicuramente, prima
di presentarlo pubblicamente, il mio desiderio e la mia intenzione è vederlo insieme a Commisso e al suo staff perché mi interessa molto il suo giudizio. Ci tengo moltissimo, e ritengo che su un progetto così importante la collaborazione con la Fiorentina sia assolutamente auspicabile". Lo ha detto il sindaco di Firenze, Dario Nardella, commentando l'annuncio della presentazione da parte dello studio di architettura Arup, al Comune di Firenze, del progetto definitivo per il restyling dello stadio Franchi. (ITALPRESS).
Redazione VN
Padovani: al via la progettazione dell'impianto, ma la Fiorentina è preoccupata
Il Comune progetta uno stadio temporaneo da 15 mila posti al Padovani per ospitare le partite della Fiorentina durante i lavori di ristrutturazione del Franchi
Uno stadio temporaneo da 15 mila posti al Padovani per ospitare le partite della Fiorentina durante i lavori di ristrutturazione del Franchi e da sfruttare per gli eventi estivi durante lo stop della Serie A. Il Corriere Fiorentino scrive oggi del progetto illustrato nella riunione di maggioranza (Pd-Iv) di giovedì scorso in Palazzo Vecchio. Il Comune sta definendo la trasformazione dello stadio del rugby, per le prossime due stagioni, in un impianto di calcio. L'idea è quella di rifare la tribuna centrale esistente per ottenere 4000 posti (con servizi, spogliatoi e locali tecnici) e realizzarne una temporanea da 3.500. L'investimento per l'amministrazione è di 10 milioni di euro (sarà votata una variazione di bilancio in merito). Altrettanti 7.500 posti provvisori, per raggiungere la quota di 15 mila complessivi, andrebbero a carico della Fiorentina. In questi mesi il Comune ha preso contatti con aziende specializzate nella costruzione di impianti temporanei che, tra l'altro, prevedono la formula del noleggio delle strutture per allestire gli spalti (anche coperti) e spazi lounge o di ristorazione per l'accoglienza. I lavori al Franchi, assegnato il bando, dovrebbero avviarsi a fine 2023-inizio 2024. Affinché tutto si concretizzi è necessario, però, un accordo con la Fiorentina. Il club viola è preoccupato dai mancati incassi causati dai soli 15 mila posti disponibili al Padovani e per gli investimenti da sostenere.
Redazione VN
Donzelli: "Franchi? Una cialtroneria della Sinistra. Restyling senza senso"
Giovanni Donzelli, deputato della Camera per Fratelli d'Italia, è intervenuto a Firenze e dintorni di Radio Bruno. Ecco il suo intervento sulla stadio Franchi e non solo:
Lo stadio? Io non seguo tanto il calcio, ma quel poco seguo riguarda la Fiorentina. Già Renzi parlava di fare lo stadio nuovo, ma ancora non è stato fatto nulla. La sinistra non ci sta riuscendo. Il PD ha chiesto i fondi alle istituzioni sbagliate, quindi l'errore è loro. Quando erano al governo se li sono presi, ma sapevano della posizione contraria dell'Europa. Poi la Fiorentina vuole lo stadio nuovo, quindi mi sembra una situazione molto complicata. Vedremo se sarà possibile adesso farlo, ma i tifosi sono stati presi in giro. Hanno fatto una cialtroneria e noi, nonostante ciò, stiamo cercando di salvare i 55 milioni per Firenze. Adesso dobbiamo capire se ha senso seguire il progetto dello stadio, parlando anche dei quello che vogliono fare intorno allo stadio. Visto che vogliono complicare la vita ai tifosi
Redazione VN
L'esperto: "Restyling Franchi? Bisognava tener conto delle sue caratteristiche"
L'architetto Gino Zavanella ha parlato oggi su Radio Sportiva, dando un suo parere anche sul restyling del Franchi.
L'architetto Gino Zavanella, esperto in tema di impianti sportivi e progettista dello Juventus Stadium, ha parlato oggi su Radio Sportiva, dando un suo parere anche su altri progetti, tra i quali il restyling del Franchi.
"Europeo 2032? Forse dovremmo essere più preparati. Si parla di 2-3 stadi ad oggi che potrebbero essere pronti. Anche Milano e Roma hanno stadi vecchi. L'attenzione dovrebbe essere di più su queste strutture. In Italia ci sono pochi stadi nuovi. Stiamo lavorando da diversi anni su Bologna, speriamo di poter ripartire da lì. Nel progetto abbiamo mantenuto la torre che è il simbolo dello stadio ed alcuni elementi architettonici importanti, provando comunque a progettare uno stadio moderno, togliendo la pista dell'atletica leggera ed altri elementi. Il progetto è in una fase conclusiva ormai. Notiamo, però, un po' di ritardo per quanto riguarda i parchi stadio italiani. Per quanto riguarda il vecchio Delle Alpi si è avuto il coraggio di demolirlo e costruirci sopra. Dal punto di vista di agibilità per una partita di calcio è evidente, comunque, che le piste di atletica non sono idonee. Firenze? Ci sono dei vincoli per lo stadio. O si abbandona quello stadio per dedicarlo ad altro facendo uno stadio nuovo da un'altra parte, oppure chi interviene su un impianto degli anni 20'-30' deve tenere di conto delle caratteristiche di quello stadio".
Redazione VN
Franchi e i 55 milioni, che notizia: "Il Tar dà ragione al Comune di Firenze"
"Il Comune di Firenze ha vinto il primo round. Il Tar del Lazio ha dato ragione a Palazzo Vecchio sull'accesso agli atti nella vicenda del restyling dello Stadio Franchi". Ottimo notizia, riportato dallo stesso Comune, sul futuro dello stadio viola. Ecco il resto del comunicato:
Una volta venuto a conoscenza del decreto di definanziamento dei 55 milioni precedentemente aggiudicati per la riqualificazione dello stadio Franchi, il Comune aveva inviato al Governo italiano formale istanza di accesso agli atti, per poter conoscere i documenti e le ragioni su cui quella improvvisa decisione si fondava. Il Governo, tuttavia, aveva negato l'accesso, dichiarando che la conoscenza di quei documenti da parte del Comune avrebbe potuto arrecare un "pregiudizio concreto" alla salvaguardia degli interessi pubblici inerenti alle relazioni internazionali e alla politica e stabilità finanziaria ed economica dello Stato. Il Tar ha invece dichiarato illegittimo il diniego opposto dal Governo, rilevando come quel paventato "pregiudizio concreto" fosse in realtà del tutto insussistente. Di conseguenza, il Tar ha ordinato al Governo di rendere visibile al Comune tutta la documentazione relativa al definanziamento dello stadio Franchi
Redazione VN
Ristrutturazione Franchi: a rischio molti posti di lavoro
Le parole del Corriere Fiorentino riguardano di come la ristrutturazione del Franchi possa comportare la perdita di molti posti di lavoro
Una buona notizia e una cattiva. Quella positiva, come riporta Il Corriere Fiorentino, è che il Comune di Firenze è convinto di cominciare i lavori di ristrutturazione dello stadio Franchi; la negativa è che, se partono i cantieri, questa sarà l'ultima stagione per i clienti della piscina e della palestra sotto l'impianto sportivo progettato da Nervi, entrambe in concessione alla Rari Nantes Florentia. Nei mesi scorsi è stato formalmente comunicato alla Rari che il 1 giugno 2024 i locali devono tornare al Comune e i lavoratori sono sul piede di guerra: dal 12 ottobre, su change.org , è online la raccolta firme «Fermiamo la chiusura e l'abbattimento della Piscina e Palestra sotto lo stadio». «Ci sentiamo abbandonati — spiega Daniele Berti, dipendente e promotore della petizione — serve un piano per tutelare chi ci lavora e chi frequenta piscina e palestra. Andava fatta una riflessione al momento del progetto stadio, per ora non abbiamo soluzioni alternative». «Dobbiamo lasciare piscina e palestra — spiega il presidente della Rari Andrea Pieri — ancora una data non è certa, abbiamo ricevuto una indicazione per fine maggio 2024, ma voglio considerare salva questa stagione. Per noi gli spazi acqua sono necessari come l'aria che si respira, così come le palestre per la preparazione a secco dei tesserati». La definizione del cronoprogramma con la ditta che si aggiudicherà la ristrutturazione del Franchi (verosimilmente entro dicembre) potrebbe consentire di posticipare le chiusure di qualche mese. La storica società fiorentina, fondata nel 1904, potrebbe mandare tre atleti alle prossime Olimpiadi, che si terranno a Parigi dal 26 luglio all'11 agosto 2024 e la piena disponibilità di tutte le strutture a disposizione fino all'inizio dei Giochi favorirebbe al meglio la preparazione. I due impianti occupano circa una settantina di collaboratori che, nella migliore delle ipotesi, in caso di chiusura vedranno ridotto l'orario di lavoro e saranno impiegati in altre strutture gestite dalla Rari. «Sono sempre speranzoso — dice Pieri — ricordo quando nel gennaio del 2013 la sede del Lungarno Ferrucci doveva essere completamente abbattuta, ma oggi è sempre lì sana e salva. Siamo fiduciosi che alla fine si possa trovare una soluzione, ricollocando sia i collaboratori, sia i nostri affezionati frequentatori». I disciplinari dei bandi per le concessioni, in scadenza entrambi a metà 2026, stabilivano la possibilità per il Comune di recedere anticipatamente in caso di ristrutturazione del Franchi, «dandone formale comunicazione al concessionario con un preavviso non inferiore a 6 mesi». Ai gestori spetterà un indennizzo per i due anni di cessazione anticipata della convenzione. Le strutture contano ben oltre mille soci che usufruiscono di corsi dedicati a bambini, adulti e diversamente abili. Le attività della palestra potrebbero trasferirsi nel vicino centro sportivo «Astori», lasciato dalla Fiorentina che si è trasferita al Viola Park e a San Bartolo a Cintoia a breve inizieranno i cantieri per due nuove piscine da ultimarsi entro metà 2026, ma per chi lavora servirebbero risposte rapide.
Redazione VN
Il Comune prepara gli appalti per il Franchi. Possibile accordo per i 55 milioni
L'esito del ricorso al Tar è stato chiaro e adesso si apre una nuova ipotesi: fonti del Comune non escludono che nelle settimane che precedono il 14 novembre, Firenze e Roma trovino un accordo
Il Comune di Firenze si prepara a pubblicare il bando per assegnare i lavori di ristrutturazione dello stadio Franchi. Le previsioni ipotizzano l'aggiudicazione della gara per gli interventi (da avviare a novembre) entro il mese di dicembre. I cantieri, che verosimilmente partiranno a inizio 2024, riguarderanno il lotto delle opere coperte dai finanziamenti: circa 130 milioni di euro. Mancano all'appello i 55 milioni tagliati dal governo Meloni (più 15 relativi agli stessi di adeguamento costi a causa dell'aumento dei prezzi dei materiali da costruzione). L'esito del ricorso al Tar è stato chiaro e adesso si apre una nuova ipotesi: fonti del Comune non escludono che nelle settimane che precedono il 14 novembre, Firenze e Roma trovino un accordo che, ricalcando quanto avvenuto per Venezia, consenta di ottenere l'assegnazione del contributo di 55 milioni ad altri progetti cittadini, permettendo così di liberare risorse per completare l'ammodernamento dello stadio (sono tre le proposte contenute in una lettera del sindaco Nardella inviata a metà settembre ai ministri Fitto, Giorgetti e Piantedosi).
Redazione VN
Italia Viva: "Franchi? Il restyling si può fare anche senza i 55 milioni"
Le parole della consigliera di Italia Viva, Barbara Felleca, in merito alla questione riguardante i 55 milioni per il Franchi
Mentre Dario Nardella attende i tanto richiesti 55 milioni per il Franchi, c'è chi la pensa diversamente. Infatti, come scrive La Nazione, Italia Viva di Matteo Renzi è pronta a dare battaglia a questa decisione. Di seguito le parole della consigliera di Italia Viva, Barbara Felleca:
Vogliamo capire innanzitutto da dove provengono questi 10 milioni di euro perché parliamo di un vero e proprio spostamento di bilancio. Questo è per noi un vulnus da chiarire, altrimenti faremo come per la delibera su Airbnb, non la voteremo. Non capiamo come mai, in un momento del genere, quei soldi non siano stati dirottati sugli alloggi Erp e sull'emergenza abitativa. Dalla giunta si fanno tanti bei discorsi sulle case popolari da ristrutturare, sui fondi che mancano, e poi si 'gettano' 10 milioni su un altro impianto sportivo sul quale ci sono ancora troppe ombre, soprattutto sul suo utilizzo. Noi crediamo che facendo qualche aggiustamento sul Franchi si possa andare avanti anche senza i 55 milioni di euro. Come? rinunciando ad esempio alla parte commerciale e ad altre cose inutili e dispendiose.
Redazione VN
Padovani, è battaglia politica sul restyling da 10 milioni
È battaglia fra le istituzioni politiche sul restyling del Padovani, possibile campo alternativo viola. Il motivo? I 10 milioni da spendere
Il campo sportivo Padovani torna a far discutere. Questa volta i protagonisti sono le istituzioni: il PD e Italia Viva sono ormai ufficialmente ai ferri corti proprio sul tema restyling dell'impianto, bisognoso di 10 milioni. Lo stadio di Campo di Marte potrebbe anche ospitare le partite della Fiorentina (al posto del rugby) ma anche alcuni concerti, con la palla ovale che si trasferirebbe al Centro Sportivo Astori con tutte le incognite del caso.
Prossimi step
La delibera con variazione di Bilancio, scrive La Nazione, domani arriverà all'attenzione della Commissione Uno prima di arrivare in Consiglio per l'approvazione, ma Italia Viva è pronta a dare battaglia sulle cifre. Lunedì sarà in corso un nuovo vertice di maggioranza, con il partito di Renzi che chiederà lumi a sindaco ed assessori.
Redazione VN
Padovani, 10 milioni del restyling arrivano dalla tramvia
In Commissione si è discusso dei 10 milioni per lo stadio di rugby. La delibera che assegna il finanziamento sarà in Consiglio il 30 ottobre
Dieci milioni di euro da utilizzare per il restyling dello stadio Padovani verranno presi dai mutui della linea tramviaria Libertà-Rovezzano. E' quanto emerge dal Consiglio Comunale di ieri e, riporta La Nazione, quello che sembrava tema di scontro tra Pd, Italia Viva e centrodestra è rimasta per ora soltanto una discussione tecnica.
Secondo la consigliera Pd Felleca però "Il modello per noi rimane quello del Viola Park", quindi una ristrutturazione del Franchi ma con soldi privati, possibilmente con quelli di Commisso. Da FdI parla Cellai: "Un mutuo da 10 milioni per finanziare uno stadio che dopo il breve periodo di permanenza della Fiorentina sarebbe smontato per due terzi lasciando una tribuna da 5mila posti e tornerebbe al rugby, sport meraviglioso, ma che ad oggi non registra piu' di 500/600 spettatori a partita. Ha senso tutto questo?". La delibera il 30 ottobre.
Redazione VN
Padovani, per la Fiorentina resta piano B. Perché il club preferisce il Franchi
La Fiorentina continua a sperare di rimanere al Franchi durante il restyling: il Padovani non convince
I soldi della tramviadirottati sul Padovani non fanno cambiare idea alla Fiorentina, che durante i lavori di restyling del Franchi spera ancora di poter disputare le gare interne al Franchi. E' quanto filtra da La Nazione, secondo cui il club viola sta aspettando di capire se i lavori "mirati" per settore possono riuscire a conservare l'agibilità di alcuni spazi per gli spettatori.
Il trasloco nel piccolo stadio del rugby resta la seconda opzione, visto che dovrebbe essere rinegoziato col Comune un canone di concessione ridotto rispetto all'attuale corrisposto per l'utilizzo del Franchi. E restano altri punti interrogativi: la capienza minima di 16.000 spettatori (anche se sono possibili deroghe al ribasso), entrate e uscite a norma di sicurezza, spazi commerciali e per le tv. Il tutto senza dimenticare che la capienza ridotta porterà ad incassi più bassi: per questo la linea viola non cambia: priorità al Franchi.
Redazione VN
Italia Viva: "10 milioni da investire sul progetto del Padovani sono un spreco"
Francesco Grazzini, coordinatore cittadino di Italia Viva, tramite un comunicato stampa ha parlato di come sarebbe uno spreco investire 10 milioni sul Padovani
Francesco Grazzini, coordinatore cittadino di Italia Viva, tramite un comunicato stampa ha parlato dei 10 milioni da investire sul Padovani:
In questo contesto, spostare 10 milioni di euro dei fiorentini dal sistema delle tramvie sul progetto del Padovani per noi rappresenta uno spreco di denaro pubblico ed un investimento sproporzionato alla riqualificazione ed all'auspicabile sviluppo del mondo del rugby a Firenze. A maggior ragione se poi l'operazione (come ci hanno confermato anche dagli esponenti del PD oggi) fosse funzionale alla possibilità di "intercettare" la Fiorentina durante i 2/3 anni di lavori al Franchi, dovremmo dirci chiaramente che dopo i 200 milioni di soldi pubblici per lo stadio adesso se ne vogliono mettere altri 10 (e poi probabilmente altri ancora, perché la FIGC richiede almeno 12.000 posti per la serie A) per la soluzione provvisoria, senza peraltro alcuna garanzia che la Fiorentina sia intenzionata a giocarci. In questo caso, come eravamo contrari per il Franchi, rimarremmo contrari per il Padovani. La classe politica ha una grande responsabilità: quella di scegliere con grande attenzione come spendere le risorse che oggi prendiamo a debito e che dovranno rimborsare i nostri figli e nipoti.
Redazione VN
Comune di Firenze, ok per i lavori al Padovani. Ma la Fiorentina...
L'impianto sarà da 7mila posti, servirà in modo strutturale per il rugby e per ospitare eventi musicali: una tribuna principale coperta da 4mila posti e una curva da 3mila unità. Ma la Fiorentina non ci può giocare. E quindi?
Come riportato dall'ANSA, è passata in commissione al delibera che contiene la variazione di bilancio da 10 milioni di euro per la ristrutturazione del Padovani. Il Comune di Firenze, nonostante qualche voto contrario, ha dato l'ok. E adesso che succede? L'impianto sarà da 7mila posti, servirà in modo strutturale per il rugby e per ospitare eventi musicali: una tribuna principale coperta da 4mila posti e una curva da 3mila unità. Ma la Fiorentina non ci può giocare. E quindi? La Commissione è stato spiegato che toccherà al club, se lo vorrà, ampliare il Padovani.
Redazione VN
La Lega: "Spendere 10 milioni per il Padovani è allarmante e incoerente"
Le dichiarazioni di Giovanni Galli, Consigliere regionale della Lega e Federico Bussolin, Capogruppo Lega in Consiglio comunale di Firenze
Queste le dichiarazioni di Giovanni Galli, Consigliere regionale della Lega e Federico Bussolin, Capogruppo Lega in Consiglio comunale di Firenze e Segretario Provinciale. Le parole in conferenza stampa riguardanti i 10 milioni per il Padovani:
L'idea di spendere dieci milioni di euro di soldi pubblici per lo stadio di rugby Padovani non solo è allarmante, ma anche incoerente. Sono passati pochi mesi da quando il Sindaco Nardella ha minacciato di spegnere le luci pubbliche per mancanza di fondi, un atteggiamento sconsiderato di chi gioca sulla pelle delle persone. Condividiamo la volontà di valorizzare altri contesti sportivi alternativi al calcio, ma sul Padovani, il PD porta avanti un investimento enorme utilizzando il Rugby e la bandiera dello sport, pensando però alla Fiorentina e al calcio che, ad oggi, non sappiamo nemmeno se utilizzerà quella struttura, perché non esiste un accordo. Nardella naviga a vista senza confrontarsi con nessuno, come fu per lo Stadio alla Mercafir, salvo poi essere smentito dalla Fiorentina stessa. Rimangono comunque forti perplessità in merito all'effettiva realizzazione di questo sviluppo del Padovani; ad oggi nelle istituzioni non è apparso alcun rendering o progetto concreto.
Redazione VN
Guccione: " La Fiorentina potrà fare altri interventi su Padovani, noi ..."
Le parole dell'assessore allo Sport del Comune di Firenze Cosimo Guccione riguardanti il Padovani e la Fiorentina
Ansa.it riporta le parole dell'assessore allo Sport del Comune di Firenze Cosimo Guccione riguardanti il Padovani e la volontà di creare un impianto da 7mila posti:
La nostra volontà è creare un nuovo Padovani da 7mila posti per ospitare grandi eventi di rugby. La Fiorentina poi sceglierà, secondo le preferenze, dove giocare mentre il Franchi sarà in ristrutturazione consapevoli che tra le opzioni ci sono gli stadi usati durante i lavori al Franchi prima dei Mondiali del 1990, come Perugia. Se poi sarà interessata al Padovani e se lo vorrà potrà fare una serie di interventi temporanei in modo da migliorare questo impianto. Poi io voglio dire: noi giriamo sempre intorno alla Fiorentina e siamo tutti tifosi ma a Firenze abbiamo anche altro. Lo ha detto Cosimo Guccione, intervenendo in Commissione bilancio (convocata in videocollegamento), a proposito della variazione di bilancio al cui interno ci sono i 10 milioni di euro per il restyling dell'impianto sportivo del Padovani. "A Firenze c'erano due impianti potenzialmente utilizzabili per il rugby. Uno è il Ridolfi: in questo caso però i lavori di adeguamento comprometterebbero in modo irreparabile la pista di atletica e le infrastrutture per i lanci. L'altro impianto è il Bozzi delle Due Strade: il problema è che quel campo è molto stretto e corto, non è ampliabile. Per questo resta il Padovani. Gli eventi di rugby che portano pubblico poi non sono solo le partite della nazionale: ad esempio il campionato mondiale di rugby si gioca per club, ogni partita ci sono 5-6mila spettatori, questa potrebbe essere la nostra ambizione. Poi si potrebbero tenere anche eventi di football americano. Il nostro obiettivo è realizzare l'impianto il prima possibile, in modo da non perdere il treno di eventi del mondo del rugby a livello internazionale
Redazione VN
Nardella: "Il Padovani è lo stadio del rugby, l'idea Fiorentina viene dopo"
Il sindaco Dario Nardella ha commentato così la situazione dello stadio Padovani. E la possibilità del suo impiego per la Fiorentina
Il sindaco di Firenze Dario Nardella ha parlato così della vicenda stadio, e del finanziamento per il Padovani:
"Non capisco la polemica per i 10 milioni del Padovani. Noi abbiamo speso 11 milioni per la piscina di San Bartolo a Cintoio, 4 milioni e mezzo per una nuova palestra. E il Ridolfi cosò 27 miliardi di Lire. Perchè prendersela con il rugby, che è uno sport in crescita. La nazionale è venuta più volte a giocare, è giusto dare uno stadio adeguato per questa disciplina a Firenze. Così come abbiamo investito in passato in altri sport. Trovo incomprensibile un attacco simile. Non abbiamo cambiato idea, lo stadio Padovani è lo stadio del rugby. Se poi la Fiorentina dovesse cambiare idea, per un eventuale utilizzo questo è un elemento che vedremo in futuro. Le attività però saranno riservate al rugby, per i 7000 posti, l'eventualità Fiorentina non l'abbiamo mai nascosta ma prima c'è altro"
Redazione VN
Il Padovani diventa un caso politico: crepa tra Italia Viva e Pd
La ristrutturazione del Padovani, campo di rugby nel quale potrebbe andare a giocare anche la Fiorentina, diventa un caso politico
Un'altra crepa tra Italia Viva e Pd. Certo non improvvisa, perché il "non voto" espresso dalle consigliere comunali renziane era già stato ribadito in commissione Bilancio e ieri è stato pure ripetuto. Come scrive La Repubblica, il nuovo strappo si è consumato sulla delibera, approvata con 21 voti favorevoli di Pd e Lista Nardella, 3 non voti e 11 voti contrari per lo scostamento di bilancio dove si destinano10 milioni per la ristrutturazione dell'impianto del rugby Padovani, luogo nel quale potrebbe giocare la Fiorentina durante i lavori al Franchi. Una delibera da 20 milioni, che comunque aveva tanti altri spunti rilevanti, come i 5 milioni per la ristrutturazione degli alloggi Erp, 1,6 milioni da destinare alla cultura. Con la discussione che alla fine però si è incentrata principalmente sul Padovani. «È una delibera molto importante — spiega l'assessore al Bilancio Giovanni Bettarini — che ratifica l'arrivo di finanziamenti attesi e che porta nuovi investimenti in settori strategici come gli alloggi di edilizia residenziale pubblica, la lotta alla marginalità e il welfare, il verde pubblico, la scuola e lo sport».
Un caso politico
Il punto focale resta il Padovani, con tutti i contrari che considerano troppo alto l'investimento di 10 milioni: «La maggioranza non può restare afona — dice la capogruppo di Iv Dardano — dal Pd ci viene detto che "scommettiamo" sul rugby e io penso che non esista niente di peggio che l'azzardo. Tutto questo ci sembra confuso, siamo attoniti e perplessi. Non capiamo tutta questa urgenza». L'altra consigliera Felleca dice che «questa variazione si poteva votare tutti all'unanimità togliendo la parte sul Padovani». Mentre il coordinatore fiorentino Francesco Grazzini parla di «Pd che dà lezioni di arrampicata sugli specchi». Bettarini tira le orecchie alle compagne di maggioranza e il sindaco Dario Nardella commenta che questo non voto di Iv non creerà problemi dentro la maggioranza, dove Iv vuole comunque restare: «Sulla questione della maggioranza andiamo avanti, noi siamo tranquilli».
Ma momenti di tensione ci sono stati anche dentro lo stesso Pd, con Massimiliano Piccioli: «Vorrei esporre perplessità sulla scelta e l'entità dell'investimento. Era necessaria una ristrutturazione del Padovani? Certo, ma da qui a inserire il doppio delle risorse che mettiamo per le ristrutturazioni Erp è un pochino eccessivo». Parole condivise anche da Stefano Di Puccio, ma alla fine hanno votato a favore.
Redazione VN
Commisso non cede, conferma Nardella che attende il Tar per il Franchi
Non vuole infilarsi nella via delle polemiche, né in beghe che non lo riguardano direttamente, il sindaco parlando della vicenda Renzi-Barone per la cessione del club viola.
Non vuole infilarsi nella via delle polemiche, né in beghe che non lo riguardano direttamente, il sindaco parlando della vicenda Renzi-Barone per la cessione del club viola. Per questo, ospite alla trasmissione 'Telegram' di Toscana Tv, tiene a ribadire che al di là di ciò che può essere accaduto, Commisso ha chiarito di non avere alcuna intenzione di cedere la mano. Sul nuovo stadio Dario Nardella ripete che il Comune «ha sempre agito nell'interesse pubblico in modo trasparente».
Redazione VN
Franchi, approvato il progetto esecutivo. Adesso parte la gara
Il Comune di Firenze, sul proprio sito, comunica una novità sul fronte stadio Artemio Franchi. Ecco il comunicato:
Il progetto esecutivo del corpo principale dello stadio Artemio Franchi è stato approvato. Possono così partire le procedure di gara per la riqualificazione dell'impianto progettato da Pier Luigi Nervi. Il bando di gara è stato inviato oggi alla Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea e nelle prossime ore alla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Si prevede quindi che da venerdì 10 novembre i documenti di gara possano essere pubblici e accessibili a chi vorrà partecipare. Già nel mese di gennaio 2024 sono previsti i lavori propedeutici all'appalto principale, a partire dalla Curva Ferrovia, con la demolizione delle strutture realizzate in occasione della coppa del mondo Italia '90.
Redazione VN
Franchi c'è il bando, ma la Maratona e la Ferrovia rimangono scoperte
Con questo taglio, per ora, restano esclusi dai lavori la copertura della curva Ferrovia e della Maratona. Per quest'ultima, sempre in attesa di reperire le risorse tolte, non sarà realizzata la riprofilazione
Il Comune di Firenze, dopo il controllo di circa 1.500 tavole da parte di Rina-check (il soggetto terzo incaricato della verifica), ha approvato il progetto esecutivo realizzato da Arup per la ristrutturazione dello stadio Franchi. Si tratta degli interventi su un lotto da 151 milioni di euro, mentre si attende il pronunciamento del Tar del Lazio (il prossimo 14 novembre), per i 55 milioni prima assegnati e poi definanziati dal governo. Con questo taglio, per ora, restano esclusi dai lavori la copertura della curva Ferrovia e della Maratona. Per quest'ultima, sempre in attesa di reperire le risorse tolte, non sarà realizzata la riprofilazione (per creare sedute più confortevoli), né i nuovi skybox previsti sopra la stessa. L'obiettivo di Palazzo Vecchio è pubblicare il bando (entro venerdì) per individuare chi realizzerà le opere, decretare il soggetto vincitore entro il 31 dicembre prossimo (la scadenza per le offerte è fissata l'11 dicembre) e avviare i cantieri a inizio 2024. Il termine per iniziare opere finanziate con fondi Pnc (Piano nazionale complementare al Pnrr) è marzo 2024, ma il Comune vuole partire in anticipo. Lo riporta il Corriere Fiorentino.
Redazione VN
Franchi, iniziano i lavori: a gennaio si parte con la curva Ferrovia
Il nuovo Franchi prende forma. Già a gennaio sono previsti i lavori propedeutici all'appalto principale, a partire dalla curva Ferrovia, con la demolizione delle strutture realizzate per Italia '90 (per questi interventi una recente determina del Comune ha incrementato le risorse da 731mila a 842mila euro). Qualora vengano ripristinati i finanziamenti, la ditta che si aggiudicherà i lavori potrà proseguire nella realizzazione dell'opera senza necessità di bandire ulteriori gare. Il quadro economico ad oggi approvato è di 151.308.000 euro, determinato dai fondi Pnc, risorse proprie del Comune e anche dai 15 milioni assegnati per l'aumento prezzi dei materiali da costruzione relativi ai 55 tagliati. Lo riporta il Corriere Fiorentino.
Redazione VN
Nardella: "Franchi? Sarà coperto, state tranquilli. Lavori qualcosa di storico"
Dario Nardella, sindaco di Firenze, è intervenuto stamani nel corso di "Firenze e dintorni" su Radio Bruno Firenze:
Franchi? Sono abbastanza tranquillo. La pubblicazione della gara è molto importante. Iniziare i lavori a gennaio è qualcosa di storico, visto che è una cosa che va avanti da 10 anni. Risorse? Quelle che abbiamo a disposizione le stiamo usando. Stiamo combattendo per quei 55 milioni tolti. Il tetto è l'ultima cosa da fare. Il Franchi sarà completato, non scherziamo. Inizieremo dalla Curva Fiesole.
Redazione VN
Franchi, un'opera a tappe: il comune aspetta i 55 milioni o la Fiorentina
Comincia con il brivido dell'opera a tappe, l'avventura del nuovo Franchi. Si parte dalla copertura dal lato curva Fiesole. Poi, quando e se ci saranno anche i 55 milioni tagliati verrà inserito il resto
Intanto si parte dalla copertura dal lato curva Fiesole. Poi, quando e se ci saranno anche i 55 milioni tagliati dal governo e su cui il Tar si pronuncia il 14, nell'appalto verrà inserito tutto il resto della copertura, che è già nel progetto esecutivo. Comincia con il brivido dell'opera a tappe - si legge su Repubblica Firenze - l'avventura del nuovo Franchi. Il quadro economico approvato ieri è di 151,3 milioni su un valore complessivo del progetto di 210 circa. Il budget oggi disponibile, 151 milioni, non include la realizzabilità dell'intera copertura. Si parte dalla Fiesole per questa ragione. Palazzo Vecchio è convinto comunque di farla tutta, perché in un modo o nell'altro conta di recuperare i 55 milioni. La speranza del Comune è che il Tar accolga il suo ricorso contro il definanziamento deciso dallo Stato. Altrimenti sarà coinvolto un privato — il Comune spera la Fiorentina — tramite project financing.
I lavori devono iniziare entro marzo 2024, ma il Comune intende partire in anticipo: già a gennaio i lavori propedeutici all'appalto principale, a partire dalla curva Ferrovia (che chiude), con la demolizione delle strutture realizzate per Italia ' 90. Poi dall'estate il clou: e la Fiorentina dovrà traslocare, al Padovani salvo colpi di scena.
Redazione VN
Ingegneri Firenze: "Ok alla riqualificazione del Franchi, ma ricordiamoci..."
Fiorenzo Martini, coordinatore della Commissione Trasporti dell'Ordine degli Ingegneri di Firenze tramite un comunicato ha voluto parlare della riqualificazione di tutto il quartiere di Campo di Marte. Di seguito le sue parole:
Bene l'approvazione del progetto esecutivo e l'invio del bando di gara. Importante anche la ricerca di nuovi fondi per il restyling dello stadio di Firenze dopo il definanziamento di 55 milioni. Ma non dimentichiamo che la riqualificazione del Franchi ha senso se inserita nel ridisegno di tutto il quartiere di Campo di Marte, a partire da una nuova mobilità e da nuovi parcheggi. Purtroppo la questione parcheggi è totalmente sparita dal dibattito pubblico. Da Campo di Marte passerà la tramvia e c'è la stazione ferroviaria, ecco perché non possiamo lasciarci sfuggire l'occasione di creare un sistema davvero intermodale di trasporto, non dimenticando i parcheggi perché le auto si spera diminuiranno ma di sicuro non spariranno magicamente. La riqualificazione del Franchi è un volano di crescita per la città se diventa l'occasione per riqualificare, nel suo complesso, Campo di Marte. Viceversa, se lo stadio sarà ristrutturato senza toccare ciò che gli sta intorno rischiamo di perdere un'opportunità d'oro per risistemare un quartiere che si ingolfa di traffico ad ogni evento, non solo sportivo
Redazione VN
Lega: "150 milioni per lasciare i tifosi sotto l'acqua? Nardella illude..."
Questo il comunicato stampa da parte di Giovanni Galli, Barbara Nannucci e Stefano Nencioni riguardo il tema del nuovo stadio Franchi e della sua copertura
Questo il comunicato stampa da parte di Giovanni Galli, Barbara Nannucci e Stefano Nencioni, rispettivamente Consigliere regionale della Lega, Segretario cittadino e Capogruppo al Quartiere 2 di Firenze. Il comunicato riguarda il tema del nuovo stadio Franchi e della rispettiva copertura:
Siamo rimasti allibiti nell'apprendere che il tormentato restyling dello stadio Franchi di Firenze non preveda la copertura della Maratona e della Ferrovia. In sostanza non si risolve il problema principale! I tifosi continueranno alle porte del 2030 a vedere la partita sotto l'acqua! Si parla di circa 150 milioni di euro che ci auguravamo potessero essere spesi molto meglio, non sacrificando parte dell'impianto sportivo. Questi soldi devono essere un'opportunità per Firenze, non l'ennesima figuraccia! Nel frattempo si attende il pronunciamento del Tar del Lazio, per i 55 milioni definanziati dal Governo, un'altra forzatura politica del Pd fiorentino davanti alla Ue-proseguono gli esponenti leghisti. La sensazione è che si tratti, quindi, della solita operazione spot del Sindaco Nardella, del classico nastro da tagliare, per avere qualche voto in più di preferenza alle prossime elezioni Europee 2024. Lo stadio per come lo sta immaginando l'Amministrazione comunale è un'offesa a tutti i tifosi, illusi dalle roboanti presentazioni e premesse, con tanto di ospiti Vip, nel salone dei Cinquecento! Che fine hanno fatto i toni trionfanti del Sindaco?-precisano i rappresentanti della Lega. Prima di partire con i lavori, dunque, non avendo più fiducia in questa amministrazione, riteniamo sia doveroso trovare un Commissario ad hoc, un vero e proprio Garante nazionale, per scongiurare questo scempio e gestire i fondi in modo razionale. Ci auguriamo che tutto possa essere gestito da esperti e non da chi è in Campagna elettorale permanente! Caro Nardella, ora basta! I "giochi di prestigio" sono finiti e verrai valutato per quello che hai fatto, e soprattutto non hai fatto, negli anni alla guida della città
Redazione VN
Stadio, la partita è (anche) politica: la Lega chiama, il PD con Vannucci risponde
Dopo i dubbi sollevati da alcuni esponenti del Carroccio, tra cui l'ex viola Giovanni Galli, è arrivata la replica dell'ex assessore allo sport di Firenze, oggi consigliere regionale
Botta e risposta quest'oggi riguardo il tema del restyling dell'Artemio Franchi all'interno della politica fiorentina. Dopo l'intervento di alcuni esponenti locali della Lega, tra cui l'ex calciatore gigliato Giovanni Galli, è arrivata la replica dell'ex assessore allo sport prima ed al welfare poi, oggi consigliere comunale del PD, Andrea Vannucci, che ha detto:
La polemica sollevata dagli esponenti del Carroccio a poche ore dall'approvazione del progetto di restyling dell'Artemio Franchi è surreale. È abbastanza curioso invocare il commissario da parte di esponenti di forze politiche che sono al governo del Paese: un governo che, va ricordato, non è riuscito neanche a difendere in Europa un progetto vincitore di un bando ministeriale, legato ad un piano di riqualificazione destinato a un'importante area della città, atteso dai suoi abitanti e per il quale è stato portato avanti un lavoro senza precedenti.
Redazione VN
Nardella: "Troppo allarmismo sul Franchi, sarà completo. I soldi li troviamo"
Il sindaco scommette sulla propria caparbietà e non molla il progetto del nuovo Franchi nonostante le difficoltà
Dario Nardella, sindaco di Firenze, ha parlato al Corriere Fiorentino a margine della seduta del Consiglio Metropolitano per dissipare il polverone sollevato in questi giorni sul nuovo Franchi, soprattutto sulla copertura o meno dei settori Maratona e Ferrovia: vi riportiamo alcuni passaggi delle sue dichiarazioni.
"Si tratta di un progetto esecutivo che non potrà mai essere lasciato incompleto, in quanto approvato dal ministero della Cultura come coperto del tutto", assicura il primo cittadino. Certo, mancano i famosi 55 milioni di euro, senza i quali non si possono completare tutti gli interventi inizialmente previsti, ma la Maratona ne risentirà solo quanto a poltroncine e skybox. Palazzo Vecchio sta predisponendo un piano B per reperire i fondi mancanti in attesa della sentenza del Tar del Lazio martedì prossimo.
"E' un allarmismo ingiustificato", spiega Nardella, che afferma di aver diviso la gara in lotti per evitare che andasse deserta. "Quando costruisco qualcosa, è inevitabile cominciare dalle fondamenta. I solfi li troveremo, conoscete la mia caparbietà".
Redazione VN
Franchi, lavori anche con gara deserta. E sulla copertura il club attende
Arriva una novità significativa sul futuro del Franchi. Gli interventi si potranno negoziare privatamente anche con gara deserta
Sulle pagine di Repubblica oggi in edicola si torna a parlare del futuro del Franchi, con una importante novità. Nello specifico, si legge, con una procedura speciale si procederebbe ai lavori anche se la gara andasse deserta. Grazie all'articolo 76 del nuovo codice degli appalti, infatti, si potrebbe effettuare una contrattazione diretta con un privato per l'affidamento dei lavori senza ripassare da nuove gare pubbliche. Di conseguenza, dal Comune emerge già il piano B se nessuno si presentasse per il progetto esecutivo del nuovo stadio (cosa che da Palazzo Vecchio non si aspettano). Sui "famosi" 55 milioni mancanti per il progetto (210 totali), se il TAR determinerà che devono arrivare dallo stato il Comune potrebbe fare una gara di project financing stimolando finanziamenti privati oppure la stessa Fiorentina, o reperire altrove le risorse.
Copertura
E anche sul tema della copertura a metà dello stadio, solo della Fiesole, il sindaco Nardella ha tranquillizzato gli animi(pur con qualche dubbio). Uno in particolare, si legge ancora, arriva bello grosso dall'Icomos, ente consultivo dell'Unesco, che ha già addotto più di un allarme sulla ristrutturazione dell'impianto sollecitato da parte della Fondazione Nervi, erede dell'architetto che creò il Franchi. Il TAR ha respinto il ricorso dell'ente, ma ora ci si appella all'Unesco di Parigi con un documento in cui si segnala che nelle carte autorizzative comunali il parere Unesco è arrivato direttamente dal Comune e non dall'ente. Il Corriere Dello Sport ricorda come attualmente, nei 151 milioni a disposizione del Comune per il nuovo Franchi, ci sta dentro la copertura della Fiesole ma non degli altri settori Maratona e Ferrovia, nonostante le sicurezze di Nardella. L'11 dicembre scade il bando per le offerte, il 31 scatterà l'assegnazione e i lavori dovranno cominciare entro marzo 2024
E la Fiorentina?
Cosa farà il club è un altro dei punti chiave. Il club ha avuto contatti con Palazzo Vecchio, ma per ora non si è mosso nulla e la posizione è di attesa. Commisso è ora negli USA ma non intende mettere un euro sul Padovani e non intende pagare gli altri 9.000 posti necessari per arrivare alla capienza di 16.000 e i contatti fra Barone e l'Empoli sono molto intensi.
Redazione VN
"Franchi scoperto? Non vedo il problema, anzi per me è meglio"
Questo le parole di Antonella Ranaldi, Soprintendente per l'Archeologia, le Belle arti e il Paesaggio per la città metropolitana di Firenze. Ecco il suo intervento a RTV38
"Franchi scoperto? Per me non è un problema anzi, sarebbe meglio". Questo le parole di Antonella Ranaldi, Soprintendente per l'Archeologia, le Belle arti e il Paesaggio per la città metropolitana di Firenze. Ecco il suo intervento a RTV38:
Capsico il disagio ei tifosi nello stare in uno stadio scoperto, però la mancata copertura non è un problema. Anzi. Non credo comunque che il Franchi rimarrà scoperto, però bisogna ricordare una cosa. I fondi europei servono alla ristrutturazione dello stadio e il resto viene sempre dopo
Redazione VN
Nardella sul Franchi: "Un progetto esecutivo totale. Va portato in fondo"
Le parole del sindaco di Firenze, Dario Nardella, dopo quanto detto dalla soprintendente Ranaldi sulla questione Franchi
Il sindaco di Firenze, Dario Nardella, ha parlato a margine di un evento a Firenze, commentando le parole di Antonella Ranaldi, soprintendente Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato. Queste le sue parole sul restyling del Franchi:
Il nostro è un progetto esecutivo totale, che prevede tutto. La soprintendente lo conosce bene, la ringrazio per la sua collaborazione. Per quanto ci riguarda il progetto va portato in fondo.
Redazione VN
Franchi, Renzi attacca Nardella: "Sta buttando via centinaia di milioni"
"Deve farla finita con la storia dello stadio, con rabberci dei rabberci, buttando via centinaia di milioni. È una vergogna, quando ci sono case popolari inutilizzate per colpa del Comune"
Matteo Renzi, come sottolinea il Corriere Fiorentino, ha attaccato Nardella sul tema Franchi. Ecco le sue parole:
Deve farla finita con la storia dello stadio, con rabberci dei rabberci, buttando via centinaia di milioni. È una vergogna, quando ci sono case popolari inutilizzate per colpa del Comune. Nardella smetta di fare propaganda con lo stadio. Basta soldi sullo stadio, li metta nelle periferie, sull'Arno, soprattutto nelle case popolari.
Redazione VN
Nardella: "Franchi? Sono fiducioso. Ottimi i rapporti con la Fiorentina"
Dario Nardella, sindaco di Firenze, ha parlato al Corriere Fiorentino. Ecco le sue parole sullo stadio Franchi:
Iniziare i lavori nel 2023 è fondamentale, sennò perdiamo risorse importanti. Sono convinto che troveremo qualcuno che risponderà al bando. Fiorentina? I rapporti con loro sono ottimi, c'è fiducia tra le parti. Il governo Meloni non ha mai risposto alle mail della Commissione europea che chiedeva chiarimenti sul Franchi.
Redazione VN
Le cifre del nuovo Franchi. E se non verrà completata la copertura?
Per le opere, illustrate a base di gara — curve vicino al campo, bagni, spazi per atleti e stampa, riqualificazione delle sedute della tribuna e aree di accoglienza-ristorazione — il bando prevede tre corpi d'opera opzionali.
Franchi, iniziano i lavori. La scadenza per presentare le offerte è l'11 dicembre, entro fine 2023 l'aggiudicazione. Per le opere, illustrate a base di gara — curve vicino al campo, bagni, spazi per atleti e stampa, riqualificazione delle sedute della tribuna e aree di accoglienza-ristorazione — il bando prevede tre corpi d'opera opzionali. Il primo (finanziato), riguarda la copertura della curva Fiesole, ma questo non è inserito come lavoro definito, poiché se non si riuscisse a intercettare i finanziamenti per fare la copertura di tutto l'impianto, sarebbe necessario un progetto esecutivo specifico. La seconda e terza opzione comprendono «tutti i restanti interventi ad oggi non finanziati dell'ambito del quadro economico», per eseguire il progetto definitivo approvato a primavera. Le ipotesi 1, 2 e 3 pesano rispettivamente per 13,9 milioni (copertura della Fiesole già finanziata); 52,3 milioni (copertura dei restanti settori, compresi i nuovi skybox della Maratona); 14,5 milioni (riprofilatura della Maratona per sedute confortevoli, nuovi bar, ristoranti, auditorium, spazi espositivi, eccetera). Per ultimare tutto il progetto firmato da Arup, a Palazzo Vecchio mancano circa 67 milioni perciò, oltre ai 55 milioni tagliati dal governo, ne serviranno altri 12. Lo riporta il Corriere Fiorentino.
Redazione VN
Franchi, la mappa dei lavori: si inizia dalla Ferrovia. E la Fiorentina...
Dal 20 gennaio 2024 infatti è prevista la consegna alla ditta che si aggiudicherà i lavori di alcune aree specifiche. In particolare si tratta della curva Ferrovia, dove inizieranno le demolizioni delle strutture realizzate per Italia '90
Campo di Marte si prepara ad accogliere i primi camion e i primi materiali per i lavori di ristrutturazione dello stadio Franchi. E nel bando per l'assegnazione dei lavori pubblicato da Palazzo Vecchio iniziano a emergere i primi dettagli che interesseranno, in parte, anche la vita del quartiere. Dal 20 gennaio 2024 infatti è prevista la consegna alla ditta che si aggiudicherà i lavori di alcune aree specifiche. In particolare si tratta della curva Ferrovia, dove inizieranno le demolizioni delle strutture realizzate per Italia '90 (il resto del Franchi resterà a disposizione della Fiorentina con l'obbligo, in occasione delle partite, di consentire l'accesso al pubblico negli altri settori in sicurezza mentre verrà meno la disponibilità di parte della adiacente tribuna laterale e il settore ospiti). Oltre all'area sud del Franchi, per consentire il deposito dei macchinari, materiali e allestire spazi destinati alla logistica, si sfrutterà l'area attualmente occupata dal campo sportivo «Cerreti 1», più una porzione del parcheggio prospiciente e parte della struttura del centro sportivo «Davide Astori». Le aree di cantiere non interesseranno la zona del mercato rionale, né lo skatepark, né i giardini «Niccolò Galli», né i campi da gioco del centro «Astori» (qui, infatti, si prevede di trasferire il rugby durante i lavori di ristrutturazione del campo «Padovani»). Nel bando si specifica che, dopo l'avvio dei lavori in coabitazione con le partite della Fiorentina, da maggio-giugno 2024, a chi si aggiudicherà l'esecuzione degli interventi, verrà consegnato tutto lo stadio e il club viola dovrà trovare una nuova casa. Lo riporta il Corriere Fiorentino.
Redazione VN
Nardella: "Franchi, Padovani e la copertura. Facciamo chiarezza"
"Ricorso al Tar per lo stadio? Questa è una settimana importante, perchè domani ci sarà a Roma l'udienza sul ricorso della decisione del governo di toglierci 55 milioni di euro"
Dario Nardella, sindaco di Firenze, è intervenuto a "Firenze e dintorni" di Radio Bruno. Ecco le sue parole:
Ricorso al Tar per lo stadio? Questa è una settimana importante, perchè domani ci sarà a Roma l'udienza sul ricorso della decisione del governo di toglierci 55 milioni di euro. Decisione, per noi, illegittima. Avremmo preferito evitare queste situazioni, abbiamo aspettato mesi, ma non è cambiato nulla. Non è successo ciò che è successo a Venezia. Perchè a Venezia si e Firenze no? Tra le cose che abbiamo contestato è la segretazione della documentazione. A me risulta che non c'è stato da parte del governo, una risposta, al chiarimento chiesto dall'Europa. Padovani? Parto dall'area di Campi, che è stata inondata dall'acqua. Non aggiungo altro. Sul Padovani, non rischia di diventare una "cattedrale nel deserto". Prendiamo lo stadio Ridolfi, quanti giorni all'anno gli spalti sono pieni? Pochi. E quindi non dobbiamo avere uno stadio? Quello del rugby è uno stadio parametrato ad altri stadi esistenti in Italia. Noi abbiamo fatto grandi passi avanti in questo sport. Siamo in Serie A, il movimento rugbistico sta crescendo. Solo a Firenze ci sono critiche perchè c'è un impianto sportivo. La Federazione di Rugby era felice di ciò, non bisogna usare il campo da calcio. Ci giocherà la Fiorentina? Decideranno loro, noi daremo il massimo supporto. L'appalto? Non commento le ipotesi, io sono abituato a fare le cose. Tutti parlano e tutti tifano contro. Io, zitto e buono vado avanti. Credi che mi spaventino 50 milioni? No, vado avanti con i fatti. Intanto abbiamo pubblicato la gara. I 130 milioni di euro? Sono per il Franchi, non per altre cose. Io non abbondonerò mai lo stadio. Se fosse stato possibile demolirlo, la Fiorentina avrebbe costruito uno stadio nuovo. Ma non è possibile. Copertura? Il progetto prevede tutto, anche quella. La gara di appalto copre tutto il progetto. Non servono nuove gare. Lo stadio sarà finito tutto coperto.
Redazione VN
Franchi, si aspetta il verdetto del Tar: possibilità di svolta?
Quello di oggi sarà un giorno importante per quanto riguarda la questione stadio a Firenze: si attende la risposta del Tar
Quella di oggi sarà una giornata importante per quanto riguarda la questione stadio. Il Tar del Lazio è chiamato a decidere nel merito del definanziamento del progetto di restyling del Franchi, che complessivamente vale 210 milioni, ma ha dovuto sin qui rinunciare ai 55 milioni attribuiti con decreto interministeriale nel 2022, dopo che la mannaia della commissione europea si è abbattuta sui finanziamenti degli stadi con Pnrr. Palazzo Vecchio aveva vinto il primo round al Tar, consentendo l'accesso agli atti negati dal governo che consentono di capire con quali appigli normativi si è arrivati al decreto di definanziamento. Dunque giornata da fuori o dentro? Come scrive La Nazione, se il Tar arriverà a sentenza, ci potrebbe essere la svolta. Ma anche se dovesse decidere di dare ragione al governo, il Comune non si arrenderà. Il sindaco Nardella è determinato a portare in fondo il restyling nella sua completezza e dunque attingendo eventualmente fondi da altre fonti, che siano mutui o finanziamenti per Euro 2032. Insomma, il Franchi non rimarrà scoperto, né di soldi né sugli spalti, secondo la ricetta Nardella. Anche se pure sul progetto continuano ad addensarsi nuvoloni. Gli stessi che si scorgono sull'ampliamento dello stadio Padovani. Finché si parla dello stadio del rugby i ruggiti non superano il livello di guardia. Si stizzisce il sindaco a chi gli dice che la struttura sarà una cattedrale nel deserto.
Redazione VN
Nuovo Franchi, ricorso al Tar per i 55 milioni: altri 15 giorni per decidere
Una notizia che non ha colto di sorpresa il sindaco Nardella e la sua giunta, già informati dai legali incaricati di seguire il caso
Altri quindici giorni - al massimo - per sapere se avrà esito favorevole oppure no il ricorso del Comune di Firenze contro il definanziamento dei 55 milioni originariamente concessi dall'Ue come parte dei fondi per la ricostruzione del "Franchi": è quello che ha deciso il giudice del Tar del Lazio nella seduta di ieri per poter rendere noto il dispositivo. Una notizia che non ha colto di sorpresa il sindaco Nardella e la sua giunta, già informati dai legali incaricati di seguire il caso che si trattava di un'udienza necessaria a sentire le parti e a raccogliere elementi utili per poter decidere. Dal Comune, quindi, non si prova a ipotizzare l'esito sulla base di indiscrezioni. Va ricordato che i fondi attualmente a disposizione di Palazzo Vecchio, senza appunto la consistente fetta oggetto del ricorso, ammontano a 151.380.000 euro e serviranno al profondo restyling dello stadio dopo l'approvazione del progetto esecutivo avvenuto la settimana scorsa, ma al momento consentono la copertura soltanto della Curva Fiesole e non della Curva Ferrovia e della Maratona. A riportarlo Il Corriere dello Sport.
Redazione VN
Casini: "Viola Park l'eccezione in una situazione disastrosa"
Lorenzo Casini, Presidente della Lega Serie A, ha elogiato il Viola Park e il lavoro di Rocco Commisso. Ecco le sue parole all'interno di un convegno organizzato a Roma:
La situazione degli stadi in Italia è disastrosa. Quelle sono le fabbriche del Mondo del Calcio per creare risorse. Il problema amministrativo che blocca il tutto è esemplare. Il Viola Park però, è un'eccezione all'interno di questa situazione. Commisso ha investito 110 milioni e in 30 mesi ha costruito qualcosa che Ceferin inserisce nella fascia più alta dei centri sportivi d'Europa. Se si vuole si può investire, anche se con grossi limiti burocratici
Redazione VN
Caso Franchi, Padovani o Empoli: dove giocherà la Fiorentina?
Nel prossimo gennaio dovrebbero partire i lavori e la Fiorentina non sa ancora dove giocherà la stagione seguente
È una storia senza fine e, per certi versi, anche senza un inizio, almeno per ora. Lo stadio di Firenze si farà, forse, e in «un modo o nell'altro» si troveranno «le risorse» per coprirlo tutto quanto, non solo la Fiesole, anche se sulle prime verrà coperta solo quella curva. Il Sindaco spera che il Tar liberi i 55 milioni bloccati dal governo. Se non andrà così, intanto verrà coperta la Fiesole, poi vedremo per la Maratona e la curva Ferrovia. Pensiamo a una tettoia della tribuna centrale di 100 anni fa in muratura, a un'altra tettoia della Fiesole con i materiali di oggi e all'altra metà di stadio scoperto. Lo abbiamo definito il rabbercio del rabbercio e titolato la "toppa delle toppe" e su questo è difficile discutere. «Ai tifosi interessa soprattutto uno stadio nuovo, comodo e funzionale, le modalità riguardo a dove giocare vengono subito dopo». Come subito dopo? Le «modalità riguardo a dove giocare» vengono insieme allo stadio rifatto, o meglio ancora vengono prima: se non si sa dove si gioca, non si parte. Bisognava individuare lo stadio da adottare mesi e mesi fa, non perdere tempo. Calcisticamente non ha senso. O meglio, ha il senso di una perdita sotto tutti gli aspetti:
Punto 1: nel prossimo gennaio dovrebbero partire i lavori e la Fiorentina non sa ancora dove giocherà la stagione seguente. Possiamo definirla una triste incertezza?
Punto 2: ipotesi, la Fiorentina giocherà al "Padovani", lo stadio del rugby dove il record di presenze si aggira sulle centinaia di spettatori. Per rifarlo, per portarlo a 7.000 spettatori servono altri milioni, per costruire altre tribune smontabili e arrivare a 15.000 servono altri soldi.
Chi ce li mette? E quando, dopo due anni, la squadra tornerà al Franchi, cosa ne facciamo di uno stadio da 7.000 posti per il rugby? Chi lo mantiene?
Punto 3: la Fiorentina ha poco meno di 20.000 abbonati e fa una media superiore ai 30.000 spettatori a partita. Chi restituisce quei soldi al club?
Punto 4: altra ipotesi, la Fiorentina si sposta a Empoli. Certo, come no. Al Castellani di Empoli dovrebbero iniziare i lavori nel prossimo settembre e la capienza, durante la ristrutturazione, passerà da 16.000 posti a 12.000.
Punto 5: come fa Empoli, città di 48.000 abitanti, a reggere ogni volta un'ondata di tifosi da Firenze?
Punto 6: chi garantisce l'ordine pubblico?
Punto 7 e siamo a quello che a noi interessa di più e che ribadiamo da mesi e mesi: quanti punti perderà per strada la squadra dovendo giocare due stagioni sempre fuori casa?
Punto 8 e anche questo ci preme tantissimo: il tifoso che vorrà seguire la squadra quanto dovrà spendere in più (viaggi, pranzi, eccetera) in una stagione? Chi lo rimborserà?
Può diventare anche una...banale questione di soldi: per rifare eventualmente il "Padovani" e per altre opere la spesa di Firenze (oltre al PNRR che è un prestito e in buona parte dovrà essere restituito) si aggira intorno ai 15-20 milioni, ma se il Tar non restituisce i 55 in questione, la cifra sale a 70-75 milioni. Si possono sempre trovare in «un modo o nell'altro»? Ce li avrebbe messi Commisso, ma non è andata così... A riportarlo Il Corriere dello Sport.
Redazione VN
Fiorentina, servono 4,4 milioni per giocare al Padovani. E Commisso che dice?
Il Comune di Firenze ha avviato la procedura per ristrutturare lo stadio del rugby «Padovani», con un'opzione per adeguarlo alle gare di serie A della Fiorentina che costerebbe al club di Commisso 4,4 milioni
"Il club di Commisso sceglierà di restare a Firenze durante la ristrutturazione del Franchi, o migrerà altrove?". Questo è quello che si chiede il Corriere Fiorentino, soffermandosi sulla situazione del Padovani. In attesa che la Fiorentina batta un colpo, il Comune di Firenze ha avviato la procedura per ristrutturare lo stadio del rugby «Padovani», con un'opzione per adeguarlo alle gare di serie A della Fiorentina che costerebbe al club di Commisso 4,4 milioni di euro. A inizio 2024 dovrebbero partire i lavori al Franchi e perciò dalla prossima stagione per i viola servirà una nuova casa. Nei documenti si descrivono le esigenze per tre diverse configurazioni: disporre di uno stadio per il rugby da circa 4 mila posti (tribuna coperta permanente con eventuali skybox, oltre a spazi per spogliatoi, ristoro, area stampa, e tutti i servizi necessari per gli eventi sportivi); un incremento ulteriore di 3 mila posti con strutture prefabbricate per eventi non sportivi; infine «poter adeguare la struttura dello stadio da rugby, in modo da poter ospitare anche partite di calcio con circa 15.000 spettatori», compresi tutti gli interventi nell'area sportiva indispensabili per rendere idoneo il complesso. L'importo totale dei lavori è stimato in 13,25 milioni, dei quali 4,4 per incrementare la capienza da 7 mila posti (rugby più tribuna temporanea prefabbricata adiacente) aggiungendone 8 mila. Il Comune recentemente ha stanziato 10 milioni per ristrutturare il Padovani, ma non per fare un impianto adeguato al calcio.
Redazione VN
Fiorentina, vuoi giocare al Padovani? Bene, questa è la cifra
E, per Palazzo Vecchio, rappresenta il primo passo per dare il via all'ampliamento dello stadio da rugby Padovani che, durante il restyling del Franchi, potrà così ospitare le partite della Fiorentina.
Si chiama 'dialogo competitivo'. E, per Palazzo Vecchio, rappresenta il primo passo per dare il via all'ampliamento dello stadio da rugby Padovani che, durante il restyling del Franchi, potrà così ospitare le partite della Fiorentina. A un patto: raggiungere una capienza di 15mila spettatori. La Nazione, infatti, si sofferma sul Padovani e sul futuro della squadra viola. I costi totali dell'operazione? Tredici milioni e mezzo di euro: 7 milioni e 300mila euro per l'opzione 1, 960mila per l'opzione 2 e 4 milioni e 400mila euro per l'ampliamento a 15mila posti, cioè la terza opzione che permetterebbe alla Fiorentina di restare a Firenze durante il restyling del Franchi. Sono proprio questi ultimi 4 milioni e mezzo di euro a cui il club viola dovrebbe contribuire per garantirsi così la possibilità di continuare a giocare a Firenze.
Redazione VN
Nardella: "Con Barone c'è sintonia. Franchi? Aspettiamo il Tar"
Le parole del sindaco di Firenze, Dario Nardella, a margine di un evento tenutosi a Palazzo Vecchio, sulla questione Franchi
Il sindaco di Firenze, Dario Nardella, a margine di un intervento a Palazzo Vecchio, ha parlato ai microfoni di Italpress di quanto accaduto ieri sera durante un evento al Viola Park e della questione restyling del Franchi. Le sue parole:
Ieri siamo stati al Viola Park, è stata una bellissima serata. Devo fare i complimenti a Giovanni Nigro che ha realizzato una serata molto bella dove ha voluto raccontare il progetto Viola Park e organizzare anche una raccolta fondi per i luoghi colpiti per l'alluvione. Penso che il Viola Park debba essere, oltre che a un centro tecnico sportivo, anche un luogo della comunità fiorentina e toscana. Franchi? Con Barone parliamo sempre di quello e devo dire che c'è grande sintonia. Ora aspettiamo il verdetto del Tar del Lazio e poi potremo vedere anche l'esito della gara pubblica. Abbiamo tanti passaggi importanti davanti a noi nei prossimi giorni.
Redazione VN
Donzelli sul Franchi: "I 55 milioni? Errore grave. Nardella collabori"
Giovanni Donzelli, deputato della Camera per Fratelli d'Italia, è intervenuto a Firenze e dintorni di Radio Bruno. Ecco le sue parole:
Franchi? Quei 55 milioni sono stati un errore grave che ha creato dei problemi. Il Governo proverà a recuperarli e dirottarli su Firenze ma su altro opere. Nardella deve collaborare di più. Da sempre il PD parla di una soluzione per lo stadio, ma il tempo passa. Il Franchi è un monumento e ogni tanto, lo stato può intervenire ma senza sprecare soldi. Lo stato non deve sostituirsi al mercato.
Redazione VN
Renzi: "Per gli stadi i soldi dei privati, no al rabbercio del Franchi"
L'ex premier Matteo Renzi commenta sul proprio profilo X (ex Twitter) la sentenza del Tar che respinto il ricorso del comune di Firenze sul Franchi:
Il Comune di Firenze ha perso il ricorso al TAR sullo stadio. È l'ora di finirla di giocare coi soldi dei cittadini: per gli stadi servono i fondi dei privati. I soldi del contribuente devono andare su case popolari, scuole e ospedali. Non sul rabbercio dell'Artemio Franchi.
Redazione VN
Il Tar respinge il ricorso del Comune di Firenze per i 55 milioni del Franchi
Il Tar del Lazio ha respinto il ricorso fatto dal Comune di Firenze per i 55 milioni tolti dal Governo per il nuovo Artemio Franchi. La nota
Il Tar del Lazio ha respinto il ricorso del Comune di Firenze per i 55 milioni sul Franchi. Si tratta dei fondi definanziati dal Governo per il restyling dello stadio di Nervi. Di seguito la nota di Palazzo Vecchio:
Questa mattina abbiamo appreso della sentenza del Tar Lazio. È stato respinto il ricorso del Comune di Firenze contro il decreto di definanziamento deciso dal governo relativo ai 55 milioni di euro per la riqualificazione dello stadio Franchi. Pur rispettando il giudizio del Tribunale, l'amministrazione comunale manifesta stupore per la decisione. Anche alla luce delle motivazioni poste a fondamento e della condotta processuale dell'Avvocatura dello Stato. Il Comune pertanto annuncia immediato ricorso al Consiglio di Stato, convinto ancor di più delle proprie ragioni e dell'ingiusto e immotivato danno alla Città e all'area metropolitana di Firenze. Anche considerando il diverso trattamento riservato dal governo ad altre amministrazioni, come quella di Venezia. Resta in ogni caso la disponibilità del Comune e della Città Metropolitana a collaborare con i Ministeri competenti per una soluzione condivisa nell'interesse della città. Come sempre affermato e dimostrato anche con atti formali ai quali tuttavia fino ad ora non sono mai arrivati riscontri.
Redazione VN
Nardella chiarisce: "La sentenza non intacca nulla, ma siamo amareggiati"
Così il primo cittadino che risponde anche alle dichiarazioni dell'onorevole Donzelli
Il sindaco di Firenze Dario Nardella ha rilasciato alcune dichiarazioni a seguito della sentenza del Tar sul definanziamento del progetto per il restyling del Franchi rispondendo anche a Giovanni Donzelli:
La sentenza del Tar non influisce in alcun modo sulla gara in corso, bandita sulla base delle risorse già sicuramente disponibili, per cui andiamo avanti regolarmente. Siamo amareggiati per la decisione del Tar, perché eravamo e siamo tuttora convinti della finanziabilità del nostro progetto. Eravamo comunque preparati anche a questa eventualità, tanto è vero che abbiamo scritto il bando di gara senza tener conto dei 55 milioni. Ho letto che l'on. Donzelli mi invita a una maggiore collaborazione con il governo per lo stadio Franchi. Non posso che ribadire che non abbiamo mai rifiutato di collaborare, tanto che abbiamo da mesi avanzato anche formalmente delle soluzioni sul modello adottato per Venezia. Se il governo vuole davvero collaborare nell'interesse della nostra città, può farlo partendo già da quelle proposte che abbiamo avanzato
Redazione VN
Franchi, vertice Nardella-Barone. La Fiorentina valuta il trasloco ad Empoli
Da valutare anche l'ipotesi mutuo con la Città Metropolitana. Il retroscena svelato da Il Tirreno
In seguito alla sentenza del Tar del Lazio che ha rigettato il ricorso del Comune di Firenze sul finanziamento da 55 milioni di euro per il restyling del Franchi, c'è stato un vertice tra Joe Barone e il sindaco Dario Nardella. A svelare il retroscena è Il Tirreno. Il Dg della Fiorentina - si legge - voleva informazioni utili per consentire al presidente di "fare una riflessione" sul futuro della squadra. La società viola, a cui non piace l'ipotesi Padovani, sta pensando a due opzioni: o il trasloco temporaneo al "Castellani" di Empoli o la possibilità di disputare comunque le gare casalinghe al Franchi durante i lavori. Questo è ciò che riferisce una fonte qualificata della Fiorentina.
Se davvero la riqualificazione dello stadio si fermerà al primo lotto, e cioè a 130 milioni (anzi, 150 visto che la spesa, a stare al bando, è salita a quella cifra), allora potrebbe anche essere possibile che lavori meno impattanti consentano la presenza dei tifosi durante i cantieri. Ma Barone è andato anche per sondare le reali possibilità di vedere prima o poi il Franchi riqualificato. Nardela ha confermato la volontà di non mollare la presa. Il sindaco ha spiegato al dg che sul Franchi si sta giocando una partita politica. (...). Il ricorso al Consiglio di Stato è una strada obbligata. Se Palazzo Vecchio non lo facesse, potrebbe essere perfino la Corte dei Conti a chiedergliene conto dato che il Comune ha speso oltre 10 milioni per la progettazione e le procedure di gara. Ma sul tavolo di Nardella c'è già un piano B: un mutuo. Da accendere per ottenere i 55 milioni "scippati". Ma non potrebbe essere Palazzo Vecchio a sobbarcarselo poiché già troppo indebitato. Semmai la Città Metropolitana. Una carta da tirare fuori dal cilindro in emergenza.
Redazione VN
Franchi: e adesso? Nel piano B un nuovo mutuo oppure il project financing
La speranza altrimenti è ottenere soldi per altre opere. Resta il rebus sull'arrivo di offerte per la gara che scade l' 11 dicembre
Il Tar del Lazio ha rigettato il ricorso del Comune di Firenze sul finanziamento pari a 55 milioni di euro che sarebbero dovuti servire a ristrutturare lo stadio Franchi. Adesso cosa succede? La domanda è lecita. Repubblica Firenze prova a fare chiarezza:
"Detto che sul piano giuridico ci sarà un immediato ricorso al Consiglio di Stato e che la speranza pur tenue di avere i denari dal governo Meloni rimane, la prima attesa è tutta per il prossimo mese, quando si capirà se si presenterà qualcuno per il bando del Franchi da 150 milioni oppure se la gara andrà ancora una volta deserta come successo in passato. La scadenza per la presentazione delle offerte è lunedì 11 dicembre e dopo la valutazione della commissione giudicatrice e le verifiche amministrative del caso l'eventuale assegnazione dovrà essere fatta entro la fine dell'anno per poter permettere l'inizio dei lavori a gennaio. Nell'ipotesi peggiore di un bando deserto, Palazzo Vecchio potrebbe procedere all'affidamento diretto ad una ditta, come previsto dal nuovo codice degli appalti articolo 76. Superato questo step attenzione ai 55 milioni: ilgoverno potrebbe decidere di dare a Firenze quei 55 milioni finanziando altre opere pubbliche come scuole o giardini e permettendo così al Comune di stornare sue risorse sul Franchi. Potrebbe essere la mossa a effetto della destra nella prossima campagna elettorale. Se così non fosse però a Palazzo Vecchio serve un piano B. Un project financing coinvolgendo la Fiorentina. Mutui. Oppure altri finanziamenti nazionali. Ieri mattina in Palazzo Vecchio il direttore generale viola Joe Barone ha incontrato Nardella. Niente di clamoroso, bocche cucite con la dirigenza che smentisce novità impellenti o un rinnovato coinvolgimento di Commisso sul tema stadio. La Fiorentina aspetterà l'evolversi della questione e non metterà un euro senza avere un controllo diretto".
Redazione VN
Franchi: la patata bollente è destinata a finire in mano al prossimo sindaco
Le quattro opzioni sul tavolo per completare i lavori
Il Corriere Fiorentino si chiede cosa succederà ora dopo che il Tar del Lazio ha rigettato il ricorso del Comune di Firenze sul finanziamento da 55 milioni di euro che sarebbero dovuti servire a ristrutturare il Franchi. Ecco quanto si legge sul quotidiano:
"Di certo, in questa storia intricata, c'è che sarà difficile pensare a una sentenza del Consiglio di Stato prima delle elezioni. E anche per questo, la patata bollente del Franchi, è destinata a finire in mano al prossimo sindaco. Le alternative per evitare una ristrutturazione monca, sono sostanzialmente due: l'extrema ratio è quella di aprire dei mutui (Cassa depositi e prestiti, Credito sportivo, Banca europea per gli investimenti), anche se in questo caso si dovrà tener conto che una Pubblica amministrazione non può accendere prestiti in misura illimitata (per il 2024 il Comune si è già impegnato con le tramvie), ma deve rispettare le regole per l'indebitamento degli enti territoriali. L'altra pista riguarda il supporto dei privati e il cosiddetto naming rights del nuovo Franchi (cioé battezzarlo col nome di una grande azienda finanziatrice che riceverebbe la conseguente pubblicità).
Improbabile, invece, un supporto da parte della Fiorentina: il club, per bocca dello stesso Commisso, ha ribadito di «non voler mettere un penny» sullo stadio, neanche nell'eventualità di ottenere una concessione di 50 anni (a prezzo calmierato) sul modello Juventus. Ecco dunque che l'alternativa più credibile, almeno agli occhi del sindaco, resta la diplomazia con Roma".
Redazione VN
Nardella: "Dopo il Milan rivedrò Barone, lo stadio sta a cuore a tutti"
Il commento del sindaco, sotto pressione per via della questione stadio che sta portando avanti nonostante gli intoppi
Il sindaco di Firenze Dario Nardella ha parlato ai cronisti presenti a Palazzo Vecchio nel giorno degli Stati Generali delle società sportive della città:
L'incontro di ieri con Joe Barone è stato interlocutorio, abbiamo valutato la risposta al ricorso con tutte le motivazioni. Ce ne sarà un altro la prossima settimana, dopo la partita contro il Milan. Abbiamo tutti a cuore il futuro dello stadio, affronteremo tutto con pazienza e pragmatismo nei prossimi giorni.
Alessandro Guetta
De Ponti: "Il Franchi-enstein mezzo coperto e mezzo no è un problema di tutti"
Nardella ha giocato d'azzardo e, secondo l'editorialista, ha sbagliato. Ora come risolvere l'intricata faccenda?
Vi riportiamo in forma integrale il commento di Roberto De Ponti sul Corriere Fiorentino in merito alla questione stadio:
Il punto di non ritorno è già stato superato da un pezzo. Incassati i 120 milioni dal ministero della Cultura per la risistemazione del Franchi, monumento nazionale progettato dal Nervi e stampato sul passaporto come eccellenza italiana eccetera eccetera, Dario Nardella è obbligato a spenderli entro il 2026 per lo stadio (e solo per lo stadio, è il caso di ribadirlo), pena la restituzione immediata dei quattrini senza se e senza ma. L'opera andava completata con altri 55 milioni che il governo Draghi aveva promesso tra le pieghe del Pnrr, ma quei 55 milioni si sono volatilizzati da un giorno con l'altro perché il nuovo governo, a guida Giorgia Meloni, li ha cancellati (lasciandone invece 93 a Venezia, ma questo è un altro discorso). E il Franchi, nel progetto, è diventato di colpo un Frankenstein con metà stadio coperto e metà no. Ieri il Tar del Lazio ha chiuso la questione dando ragione al governo e rigettando il ricorso di Palazzo Vecchio, lasciando il sindaco solo in mezzo alle critiche e con un dubbio grande così: proseguire si prosegue, ma con quali soldi? Il ricorso al Consiglio di Stato è un atto estremo ma dovuto, se non altro per continuare a sostenere le proprie ragioni, ma non è da lì che arriveranno i quattrini, anche il più ottimista dei funzionari di Palazzo Vecchio se ne rende conto. Il fatto è che 10 milioni sono già stati spesi per concorsi e gare, e che i 120 devono giocoforza essere spesi: il punto di non ritorno, come detto, è già stato superato. È innegabile che quello di Nardella è stato un azzardo sotto ogni punto di vista, soprattutto nella solitudine di cui si è circondato nel cercare di perseguire in maniera ostinata e contraria l'obiettivo del nuovo stadio. Prima di tutto sarebbe stato logico coinvolgere la Fiorentina, che in quello stadio ci dovrebbe giocare, barattando un contributo economico con una concessione a lunghissimo termine dello stadio. Sarebbe stato più opportuno poi riunire consensi bipartisan per un'opera che la città attende da decenni, anziché sfidare petto in fuori le critiche degli scettici. Che peraltro in periodo preelettorale sanno tanto di strumentale. A Venezia, le opposizioni hanno lavorato di comune accordo con il sindaco per riottenere i finanziamenti che le erano stati tolti, a Firenze per definizione no: di Tafazzi è piena la città, quelli che meglio i privati, quelli che copriamolo e basta, quelli che prima case e scuole. Insomma, quelli che non conoscono le leggi. E a proposito di Venezia, sindaco di centrodestra accontentato dal governo di centrodestra, ben venga l'apertura di Donzelli a Nardella: magari collaborando una strada si troverà. Perché se l'operazione dovesse essere solo elettorale, è bene sapere che il problema stadio resterà anche quando Nardella sarà altrove. E magari il candidato in pectore Eike Schmidt si ricorderà di aver fatto parte anche lui della commissione che ha votato il progetto Arup per il nuovo Franchi.
Redazione VN
Barone chiama, Nardella risponde. Il sindaco: "La sua un'apertura importante"
Il sindaco di Firenze è soddisfatto dell'intervento e del pensiero del dirigente gigliato in merito all'annosa questione del restyling dell'impianto fiorentino
Così Dario Nardella dopo le parole del d.g. violaJoe Barone riguardo alla situazione attuale dello stadio Franchi:
Ho sentito le dichiarazioni del direttore generale della Fiorentina Joe Barone. È un'apertura molto importante sullo stadio Franchi. Parole significative che confermano un lavoro condiviso che non parte da ieri, perché da tempo ci stiamo confrontando con Rocco Commisso e Joe Barone nell'interesse di Firenze, dei fiorentini e della Fiorentina. Da parte nostra confermiamo tutte le scadenze della gara in corso per i lavori allo stadio Franchi, che si basa su risorse economiche certe, ovvero quelle stanziate dal Ministero della Cultura per il restyling dello stadio Franchi in quanto monumento nazionale. Vale la pena ricordare che quelle risorse sono vincolate espressamente a questo scopo e non possono essere assolutamente utilizzate per altro. Allo stesso tempo ribadiamo che il progetto dí restyling dello stadio verrà realizzato nella sua interezza e che non ci preoccupa l'individuazione di modalità per recuperare le risorse economiche necessarie. Anche per questo apprezziamo la disponibilità della Fiorentina per procedere nel dialogo con il Comune e col governo, alla ricerca di soluzioni concrete e condivise per il nuovo stadio Franchi e confermiamo che ci saranno nuovi incontri già nei prossimi giorni. Di questo ho avuto modo di parlare oggi col ministro Abodi in una conversazione molto positiva.
Redazione VN
Incredibile apertura della Fiorentina al Franchi, ma il tempo stringe
. Entro il prossimo 31 dicembre dovrà essere aggiudicata la gara, pena perdere i fondi Pnc-Pnrr. E rifare un progetto da capo basto sui soldi disponibili, consentirebbe di coprire l'impianto e restaurare gli spalti
Il giorno dopo la delusione del respingimento del ricorso al Tar del Lazio contro il definanziamento dei 55 milioni assegnati alla ristrutturazione dello stadio Franchi, il Comune va avanti lungo la strada tracciata dal sindaco Nardella, alla quale si aggiunge l'apertura del dg della Fiorentina Barone. Partire coi lavori d'altra parte è un obbligo. Entro il prossimo 31 dicembre dovrà essere aggiudicata la gara, pena perdere i fondi Pnc-Pnrr. E rifare un progetto da capo basto sui soldi disponibili, consentirebbe di coprire l'impianto e restaurare gli spalti, ma il procedimento prevederebbe tempi incompatibili con i finanziamenti ricevuti. Lo riporta il Corriere Fiorentino.
Redazione VN
Franchi, incontri fitti tra Nardella e Barone. Ipotesi project financing
Task force a tre per il restyling del Franchi
Repubblica Firenze si concentra sulla vicenda nuovo Franchi. Il sindaco Dario Nardella e il direttore generale della società viola Joe Barone - si legge - già da alcune settimane avevano infittito i loro dialoghi e incontri per arrivare a una soluzione. Quindi già da prima della sentenza del Tar che venerdì aveva bocciato il ricorso del Comune per l'assegnazione dei 55 milioni tolti dal governo. Interlocuzioni che ci sono state anche a prescindere di come si sarebbe poi pronunciato il tribunale amministrativodel Lazio. La partita ora si sta giocando su due fronti, con Nardella da una parte e Barone dall'altra che stanno lavorando ai fianchi il ministro dello Sport Abodi. Nardella ha infatti scritto al ministro per chiedere un supporto legale amministrativo al ministero. E proprio su questo fronte a breve, non c'è ancora una data precisa, ma comunque nei prossimi giorni, ci sarà un incontro tra le tre parti, una vera e propri task force per trovare la soluzione migliore. Un'ipotesi su cui potrebbero lavorare le parti è quella del project financing per i 55 milioni mancanti, che metterebbe nelle mani della Fiorentina la gestione dello stadio attraverso una concessione della durata di molti anni. Con tutto ciò che ne consegue soprattutto per quanto riguarda gli spazi commerciali.
Redazione VN
Franchi: Barone punta sul ministro per entrare nel progetto di restyling
Pagando un quarto del valore complessivo dell'intervento, la Fiorentina avrebbe una stadio con concessione lunga
Repubblica Firenze si concentra sulla vicenda nuovo Franchi. Insieme agli incontri con Nardella e all'interlocuzione tra i tecnici della società e quelli del Comune sul fronte progetto esecutivo, il direttore generale viola Barone ha parlato spesso con il Ministro dello Sport Andrea Abodi, presente svariate volte al Viola Park non soltanto nella giornata inaugurale. Telefonate e incontri in cui la Fiorentina ha ribadito al governo la necessità di un vero piano operativo sul fronte degli stadi, sia con una legge ad hoc che aiuti i club nelle concessioni – con la previsione di accordi di lungo periodo per lo sfruttamento degli impianti - sia piano piano sul dossier Firenze. E così nel momento in cui il Tar del Lazio bocciando il ricorso del Comune sembrava consegnare sul fronte Franchi l'ennesima doccia fredda, Barone, insieme a Nardella a Palazzo Vecchio gettava le basi per un nuovo ingresso in campo della Fiorentina.
La società chiede una partecipazione del governo alla trattativa. Anche le tempistiche della nuova entrata in scena della società di Commisso nonsono casuali: adesso i viola si inseriscono in un contesto in cui hanno estrema forza, rappresentano per il Comune un grosso asso nella manica — basti pensare al peso del bando del prossimo dicembre con la Fiorentina accanto a Palazzo Vecchio e non defilata — ma soprattutto hanno compreso che senza i 55 milioni lo stadio, seppur restaurato nell'impianto del Nervi originario con le curve più vicine, perderebbe la parte più succosa del progetto, le aree commerciali. Ecco quindi che un investimento della società sulle parti carenti comporterebbe da un lato una spesa ridotta, un quarto rispetto al progetto totale, ma dall'altro un guadagno assicurato: la Fiorentina gestirebbe infatti tutte le aree all'interno del nuovo Franchi, dai bar ai ristoranti per passare ai negozi e alle altre sale, avendo una rendita annuale importante, già ipotizzata dal primo studio targato Deloitte e voluto da Commisso nel 2020.
Redazione VN
Franchi, attesa per l'Europeo con la Fiorentina che guarda interessata
Normale allora che in questo contesto la Fiorentina sia interessata a sapere che ne sarà del Franchi e quale sia l'idea di Roma circa l'Europeo 2032
Il Corriere Fiorentino si sofferma sul Franchi, con la Fiorentina in attesa. Normale allora che in questo contesto la Fiorentina sia interessata a sapere che ne sarà del Franchi e quale sia l'idea di Roma circa l'Europeo 2032: il presidente federale Gravina ha parlato del 2026 come dead line per scegliere i 5 stadi ospitanti, ma è logico che far partire i lavori e trovare le finanze per coprire tutto lo stadio, metterebbe Firenze — già di per sé brand internazionale — in posizione di enorme vantaggio rispetto alla concorrenza.
Redazione VN
Commisso, Barone e il Franchi: cosa si nasconde dietro l'apertura viola
Per capire se Commisso potrà realmente tornare sui suoi passi e investire denaro fresco sul restyling è ancora presto, di sicuro però l'eventuale arrivo di un evento internazionale come l'Europeo potrebbe portare nuovi introiti
Il Corriere Fiorentino si sofferma sul Franchi. La bocciatura del Tar al ricorso di Palazzo Vecchio sul definanziamento, non ha fermato il progetto stadio. L'improvvisa apertura della Fiorentina annunciata dal dg viola Joe Barone («Franchi progetto serio, chiediamo l'apertura di un tavolo col ministro Abodi») anzi, ha fatto emergere il lungo lavoro diplomatico all'interno delle cosiddette «task force»: l'apprezzamento viola, fanno sapere dagli uffici dell'amministrazione cittadina, non nasce da ieri. Da settimane infatti, il dialogo con la Fiorentina si è infittito alla ricerca di una soluzione che risolva il problema dei fondi mancanti (circa 80 milioni) per coprire le spese previste per l'intero restyling dell'opera progettata da Pier Luigi Nervi. Tanto che lo stesso Barone avrebbe già avuto contatti informali con esponenti di governo. L'uscita pubblica della Fiorentina, dopo mesi di «no» («Neanche un penny sul Franchi»), si può riassumere in due punti: la necessità assoluta di trovare uno stadio in cui far giocare la squadra nei prossimi due anni di lavori e l'occasione di poter arrivare a una concessione lunga nel tempo e vantaggiosa dal punto di vista economico. Per capire se Commisso potrà realmente tornare sui suoi passi e investire denaro fresco sul restyling è ancora presto, di sicuro però l'eventuale arrivo di un evento internazionale come l'Europeo potrebbe portare nuovi introiti e visibilità anche alla stessa Fiorentina (ma anche il Viola Park quell'estate potrebbe ospitare una grande Nazionale e far entrare denaro fresco al club), soprattutto se, come è logico pensare, nel frattempo fosse arrivato il già citato accordo per la concessione a lungo termine del Franchi.
Redazione VN
Nardella soddisfatto: "L'apertura della Fiorentina sul Franchi ci dà solidità"
Così il primo cittadino sugli ultimi sviluppi sul tema del rifacimento dello stadio
Dario Nardella è intervenuto sul tema stadio dopo le parole di apertura della Fiorentina. Le sue parole a margine di un evento all'Auditorium di Sant'Apollonia:
Vogliamo proseguire il lavoro avviato, una partnership fra le parti credo sia un modello convincente. Proseguiremo con grande convinzione con questa apertura della Fiorentina. Ho parlato con Abodi e gli chiediamo il supporto del Ministero perché il progetto del nuovo stadio può essere il primo caso di attuazione della nuova norma sulla realizzazione dei progetti degli stadi grazie al contributo delle società di calcio. La discesa in campo della Fiorentina dà grande solidità al progetto di realizzazione. Confido che questo lavoro della task force agevoli anche la doverosa collaborazione istituzionale fra Comune e Governo.
Redazione VN
Casini sul Franchi: "Il ministro Abodi sta dando un aiuto importante"
Lorenzo Casini, presidente della Lega Seria A, ha parlato all'evento "RCS Sport Industry Talk". Ecco le sue parole raccolte da TMW:
Io ricordo come sempre, che gli stadi hanno un peso importante per il calcio italiano. Sono contento nel vedere molta collaborazione con il Governo. In questo il ministro Abodi, anche sul caso Franchi, sta dando una risposta molto positiva
Redazione VN
Abodi annuncia: "Europeo? Il progetto del Franchi sta decollando"
Andrea Abodi, Ministro dello Sport, è intervenuto all'evento "RCS Sport Industry Talk". Ecco le sue parole sul Franchi e sull'Europeo del 2032:
Sono molto contento di quello che sto vedendo. Stanno decollando i progetti di Firenze, Bologna, Cagliari e Parma: sta andando avanti quello di Bergamo, si svilupperà il progetto a Verona. Il governo aiuterà dove possibile, ma la scelta è ancora da fare. Torino, Milano e Roma ci saranno. Dovremo scegliere una tra Udine, Bologna, Firenze, Verona e Genova e una tra Napoli, Palermo, Bari e Cagliari. Non sarà facile
Redazione VN
Cari tifosi viola, un nuovo Franchi sotto l'albero? Il piano della Fiorentina
Prima un altro incontro Nardella-Barone, già questa settimana poi la task force Abodi-Barone-Nardella per trovare una soluzione: le parti potrebbero lavorare su un project financing per i 55 milioni mancanti
La Nazione fa il punto sul tema stadio. Prima un altro incontro Nardella-Barone, già questa settimana poi la task force Abodi-Barone-Nardella per trovare una soluzione: le parti potrebbero lavorare su un project financing per i 55 milioni mancanti, con la Fiorentina che a quel punto avrebbe la gestione dello stadio attraverso una maxi-concessione. L'incontro della task force dovrebbe esserci prima delle vacanze di Natale, quindi entro giovedì 23 dicembre. E quindi chissà che, sotto l'albero, i tifosi della Fiorentina non trovino altre aperture per il nuovo Franchi oltre all'inizio dei lavori previsto per gennaio 2024. Un lieto fine di una storia complicata che ormai ci trasciniamo dietro da anni e anni. Il nuovo Franchi se lo meritano tutti, per primi i tifosi della Fiorentina che in tanti anni hanno riempito gli spalti con acqua, gelo. Con qualsiasi condizione climatica. E ora meritano un impianto all'altezza del 2023. Con la possibilità che il Franchi nuovo possa ospitare anche le gare di Euro 2032, quello che l'Italia organizzerà insieme alla Turchia.
Redazione VN
Niente trasloco durante i lavori al Franchi: il piano della Fiorentina
Prime interlocuzioni sull'asse Fiorentina-Palazzo Vecchio-governo
La Fiorentina potrebbe restare al Franchi durante i lavori di restyling dell'impianto di Campo di Marte. Sarebbe un colpo di scena ma nelle prime interlocuzioni in corso sull'asse Palazzo Vecchio- Fiorentina- governo il tema è già affiorato, scrive La Repubblica Firenze. Si tratterebbe di fare un piano di cantierizzazione tale per cui la squadra possa rimanere a giocare nel Franchi, magari con una capienza ridotta, nella fase dei lavori, senza necessità di spostarsi al Padovani, che in quel caso verrebbe semplicemente ammodernato, con una previsione di spesa molto minore rispetto a quella fin qui formulata dal Comune che si aggira intorno ai 7- 8 milioni di euro e pure prevederebbe lavori sprint. Per farlo tuttavia c'è un solo modo: spostare il termine del 2026 come fine dei lavori, attualmente previsto dalle regole del Pnc, il piano nazionale complementare ( di fatto un " allegato" del Pnrr) che al momento finanzia il Franchi con circa 140 milioni di euro. Si tratta di una richiesta che potrebbe peraltro essere la stessa Fiorentina a fare a Roma nei suoi rapporti con il ministro dello sport Abodi.
Una deroga ad hoc per spostare il termine del dicembre 2026 (magari di un anno) permetterebbe di far giocare al Franchi la Viola togliendo dal campo Empoli e Padovani. L'ipotesi non dispiace alla società che fin dal primo momento aveva ribadito pubblicamente che continuare a giocare al Franchi era la scelta migliore. Commisso è sempre stato poco convinto dal Padovani mentre Empoli è stata un'opzione ma tramontata presto tra l'irremovibilità della sindaca Brenda Barnini e i problemi logistici. La società azzurra infatti è pronta per iniziare il restyling del Castellani, proprio negli anni in cui ci sarà quello del Franchi e la capienza per le gare interne calerà dai sedicimila spettatori attuali ai dodicimila della fase di cantierizzazione.
Redazione VN
Tirreno: Fiorentina in pressing per restare al Franchi. No al Padovani
La Fiorentina chiede in cambio al Comune di Firenze un aiuto per risolvere il nodo trasloco per le stagioni 2024-25 e 2025-26
Pressing alto per restare a giocare al Franchi anche durante i lavori di restyling dell'impianto di Campo di Marte. Dopo aver offerto una mano a Palazzo Vecchio nel braccio di ferro col governo per un potenziale project financing, adesso la Fiorentina chiede in cambio un aiuto per risolvere il nodo trasloco per le stagioni 2024-25 e 2025-26. La società però - scrive Il Tirreno - sembra chiudere la porta quasi definitiva all'ipotesi Padovani per il quale il Comune di Firenze ha già stanziato dieci milioni di euro in bilancio per l'ampliamento e fissando come contropartita per il sostegno alla riqualificazione la possibilità di restare al Franchi. Nel frattempo Palazzo Vecchio prende tempo.
Redazione VN
Nardella: "Franchi? Collaboriamo. Con la Fiorentina rapporti eccellenti"
Il primo cittadino di Firenze Dario Nardella si è soffermato anche sullo stadio Franchi, dopo le dichiarazioni di ieri sera del Dg Barone
Il sindaco di Firenze Dario Nardella, era presente stamani ai festeggiamenti per il 150° anniversario del mercato di Sant'Ambrogio. Il primo cittadino si è soffermato anche sullo stadio Franchi, dopo le dichiarazioni di Barone. Le sue parole riprese da Italpress:
Ieri ho visto qualche sprazzo di partita, l'importante è vincere e si è vinto. I rapporti con Barone e Commisso sono eccellenti, continuiamo a lavorare. I tecnici e i legali, da una parte e dall'altra, hanno aperto questo tavolo di lavoro. Stanno lavorando giorno per giorno a individuare un possibile strumento di collaborazione e cooperazione tra il comune e la Fiorentina. Padovani? Non ci sono novità, c'è la gara pubblica per i lavori che per le ditte si concluderà subito dopo Natale.
Redazione VN
Franchi, Fiorentina a colloquio con le alte sfere: cambiano le carte in tavola?
Le ultime sulla questione stadio, che Barone ha portato direttamente a Roma per uscire dallo stallo fiorentino
Il dg della Fiorentina Joe Barone ha ammesso prima della partita contro il Parma di aver dialogato con il Governo a Roma sul tema stadio: quale l'argomento specifico? Informazione top secret sulla quale riflette oggi il Tirreno in edicola. Probabile che il dirigente viola abbia chiesto una proroga per continuare a giocare nello stadio di casa senza doversi trasferire, oppure dei chiarimenti su quale sia l'effettiva possibilità che Firenze sia una delle sedi di Euro 2032 in Italia e Turchia. In ogni caso, la società ha sempre fatto sapere di non volerci mettere un euro, ma le cose potrebbero cambiare se verranno considerate concessioni nell'ambito delle aree commerciali, in un discorso di project financing. Al momento il club viola è sempre tenuto a comunicare entro aprile la propria sede provvisoria per la stagione 2024-25, e su questo rimane grande incertezza. Intanto, fra quattro giorni scade il termine per la presentazione delle offerte per aggiudicarsi i lavori di restyling.
Redazione VN
"A Empoli sarebbe un fallimento": la tifoseria chiede di rimanere a Firenze
E si avvicinano le elezioni: anche sulla partita stadio si giocheranno molte delle sorti della prossima votazione
La Nazione riporta alcune dichiarazioni di Federico De Sinopoli, presidente dell'Associazione Tifosi Fiorentini, in merito alla questione stadio: si afferma che il problema degli stadi non è solo di Firenze e che gli impianti andrebbero svincolati dall'ottica della rappresentazione storica. E poi dove si va a giocare? "I tempi andranno rispettati: se dovessimo andare a Empoli dove comunque dovranno fare dei lavori sarebbe un fallimento. Noi come tifoseria organizzata abbiamo chiesto di rimanere a Firenze". Dove? Non è un problema dei cittadini, che tra l'altro sono anche elettori e questa faccenda, inutile negarlo, avrà un peso alle prossime elezioni.
Redazione VN
Franchi, Barone a colloquio con Abodi: il piano della Fiorentina
Lunedì la data X per scoprire quando inizieranno i lavori del Franchi: il piano della Fiorentina per intervenire
La Fiorentina, mercoledì scorso, ha chiesto al governo di fare da garante sulla questione Franchi, vigilando sui tempi di realizzazione del restyling ma anche su tutti i costi dell'opera. In sintesi sono state queste le parole del direttore generale viola Joe Barone verso il ministro dello Sport Andrea Abodi. La società viola è preoccupata da tutta una serie di interrogativi non risolti: da dove giocherà la squadra negli anni dei lavori, fino all'esatta cifra del canone di affitto una volta terminato il restyling e ha cercato e ottenuto una sponda governativa in attesa dell'evolversi della situazione.
Attesa per lunedì
Lunedì, come scrive La Repubblica, si conoscerà l'esito del bando per la prima tranche dei lavori, quelli coperti dai fondi che arriveranno dal Pnrr da 150 milioni di euro. Nei giorni successivi ci sarà il tavolo a tre con la Fiorentina, il governo e Palazzo Vecchio. Un incontro tecnico in cui si saprà con esattezza se la gara sarà andata deserta o meno, dove si inizieranno a mettere nero su bianco le prossime mosse. In caso di fumata bianca, con una ditta vincitrice, sarà programmata con esattezza la data di inizio dei lavori, prevista per gennaio 2024, in caso di fumata nera Palazzo Vecchio procederà all'affidamento diretto dei lavori, magari con il placet della ditta proprio dello stesso Commisso.
L'urgenza principale per i dirigenti viola è quella di sapere dove giocherà la Fiorentina la prossima stagione. Il Padovani resta un'opzione su cui Commisso continua a non essere intenzionato a mettere un euro. Empoli e Bologna sono piste impercorribili ed ecco quindi la terza via.
Il piano della Fiorentina
Alla società non dispiacerebbe continuare a giocare pur a capienza limitata al Franchi durante i lavori. Resta però da superare lo scoglio del 2026, anno inderogabilmente previsto come fine dei lavori per ottenere i finanziamenti. Per spostare il termine del 2026 previsto dal Pnc (piano nazionale complementare un allegato del Pnrr) c'è bisogno di un'azione governativa d'accordo con Bruxelles. Un tema che la Fiorentina ha posto ad Abodi mercoledì, presentando anche un dossier in cui si dichiarava come giocare fuori da Firenze significherebbe per la società perdere tra i 12 e i 15 milioni di ricavi l'anno.
55 milioni reali o finzione?
L'altra questione riguarda invece la partita dei 55 milioni: scottata dalla questione Mercafir agli albori della gestione Commisso (opera in cui i costi iniziali nascondevano in realtà investimenti ancora più ingenti). La Fiorentina prima di entrare ufficialmente nella partita e investire sulla parte mancante del progetto intende capire se effettivamente la cifra indicata corrisponde a realtà o necessita di altre aggiunte che farebbero aumentare l'esborso.
L'investimento in cambio di una lunga concessione e di una gestione delle aree commerciali interne allo stadio resta però un'idea che piace molto a Commisso. Il presidente viola vuole vederci chiaro e capire a quanto ammonterà anche il canone di affitto a lavori terminati. Anche questo è stato posto all'attenzione del ministro. «Noi come governo faremo la nostra parte» , aveva detto Abodiqualche settimana fa, parole confermate alla società viola, a cui è stato ribadito che da Roma non arriveranno i 55 milioni mancanti. Intanto anche l'interlocuzione tra Fiorentina e Palazzo Vecchio procede per il meglio: «I rapporti con Commisso e Barone sono eccellenti, i tecnici e i legali continuano a lavorare da una parte e dall'altra su questo tavolo di lavoro», ha detto il sindaco Nardella giovedì.
Redazione VN
Franchi, oggi alle 13 scade il bando, il Comune è ottimista: il motivo
In Palazzo Vecchio, visto l'esito della procedura per l'appalto integrato andata deserta lo scorso giugno, incrociano le dita. Stavolta però c'è da essere ottimisti, perché il bando è per gli interventi che sono interamente coperti dai...
Oggi alle 13 scadono i termini per presentare le offerte del bando di gara per i lavori di ristrutturazione dello stadio Franchi di Firenze. In Palazzo Vecchio, visto l'esito della procedura per l'appalto integrato andata deserta lo scorso giugno, incrociano le dita. Stavolta però c'è da essere ottimisti, perché il bando è per gli interventi che sono interamente coperti dai finanziamenti (a giugno pesava negativamente il definanziamento di 55 milioni del governo a fine aprile), e sono ben 32 le richieste di chiarimenti sulla gara pervenute al Comune: 4 volte quelle ricevute per la procedura ristretta che non produsse alcuna offerta. Entro il 31 dicembre la commissione giudicatrice dovrà assegnare i punteggi per decretare il soggetto vincitore (o il raggruppamento temporaneo di imprese).Qualora non dovessero arrivare offerte, o nessuna delle presentate fosse idonea, il Comune potrà ricorrere all'affidamento diretto degli interventi di ristrutturazione. Lo riporta il Corriere Fiorentino.
Redazione VN
Franchi, finalmente ci siamo: presentate due offerte per i lavori
Immediatamente la commissione si metterà al lavoro per la valutazione delle offerte tecniche. Una volta conclusa questa fase, sarà individuata una data per comunicare il punteggio assegnato alle offerte tecniche
Si è chiuso oggi il bando di gara per i lavori di riqualificazione dello stadio Artemio Franchi di Firenze. Alle ore 13, termine ultimo per la ricezione, sono state presentate 2 offerte. Il rup (responsabile unico del progetto) oggi stesso nominerà la commissione giudicatrice che domani alle ore 15, come già indicato nel bando di gara, procederà all'apertura delle offerte tecniche in seduta online, alla quale possono assistere solo i soggetti che hanno presentato offerta. Immediatamente la commissione si metterà al lavoro per la valutazione delle offerte tecniche. Una volta conclusa questa fase, sarà individuata una data per comunicare il punteggio assegnato alle offerte tecniche e procedere all'apertura delle offerte economiche. Sarà quindi stabilita la migliore offerta e l'ufficio gare potrà procedere alle verifiche amministrative propedeutiche all'aggiudicazione, che ricordiamo dovrà avvenire entro il 31/12/2023.
Redazione VN
Nardella: "Oggi giornata importante. In continuo contatto con la Fiorentina"
Dario Nardella, sindaco di Firenze, ha commentato le ultime novità sullo stadio Franchi. Ecco le sue parole:
Oggi è una giornata molto importante. Il fatto che siano state presentate ben due offerte conferma la correttezza e la bontà della gara e ci infonde fiducia per i prossimi passaggi. Abbiamo raggiunto un traguardo impensabile fino a pochi mesi fa, per il bene del quartiere di Campo di Marte e di tutta la città. Proseguono contatti costanti e proficui con la Fiorentina per tutte le fasi di sviluppo del progetto e per le relative implicazioni logistiche
Redazione VN
TGR sullo stadio: "Barone e la Barnini si incontreranno domani"
Altre novità importanti sul fronte stadio, ma non quello viola. Incontro in programma per Barone sul Castellani
La giornata di oggi è stata importante sul fronte resyling del Franchi. Sono arrivate due attese offerte al tavolo. Ma il TGR Rai Toscana fa sapere che la Fiorentina ancora è in attesa di capire dove giocherà il prossimo anno, vista la durata dei lavori a Campo Di Marte. Per questo ci sarebbe in incontro in programma nella giornata di domani tra il dg viola Joe Barone, e la sindaca di Empoli Brenda Barnini
Redazione VN
Franchi, e ora? La Fiorentina spera di allungare i tempi grazie al ministro
Spostare oltre il 2026 il termine per riuscire a restare a giocare a Firenze. L'obiettivo è evitare una Mercafir due
Repubblica Firenze si concentra sulle reazioni in seguito alla presentazione di due offerte per i lavori di restyling dell'Artemio Franchi.
La notizia delle due offerte per il bando per lo stadio - si legge sul quotidiano - è stata accolta con piacere dalla Fiorentina, con i dirigenti viola pronti a sedersi al tavolo a tre con il sindaco Nardella e il ministro dello Sport Andrea Abodi per mettere nero su bianco il raggio d'azione della società viola. Nell'incontro, previsto nei prossimi giorni, Commisso è pronto ad accelerare la propria discesa in campo in una situazione decisamente accattivante, un vero e proprio jackpot: con il progetto già coperto per tre quarti infatti il presidente viola chiederà garanzie al governo sull'investimento preciso che la Fiorentina dovrà fare per portare a compimento l'elaboratodi Arup. L'idea di mettere 55 milioni in cambio di una lunga concessione e della gestione delle aree commerciali stuzzica la Fiorentina, la quale però vuol vederci chiaro per evitare una Mercafir due.
Quanto dobbiamo investire precisamente? Quale sarà il canone preciso di affitto una volta avviato e concluso il progetto? Sono queste le principali domande che verranno rivolte dalla società nell'incontro a tre, quesiti per i quali è già stato chiesto sostegno e un ruolo di vigilanza al governo la settimana scorsa nell'incontro tra Barone e il Ministro Abodi. Parallelamente l'altra questione in cima all'agenda di Commisso riguarda il futuro prossimo. Le due offerte presentate ieri tengono il cronoprogramma in linea con i tempi immaginati da Palazzo Vecchio e da gennaio 2024 partiranno i lavori in Curva Ferrovia. La Fiorentina ha già ottenuto un canone di affitto scontato per la stagione sportiva corrente che tenesse conto dei mancati introiti da gennaio della curva, che sarà chiusa, ma la società dovrà ricalibrare adesso in maniera ufficiale i prezzi del botteghino senza un settore.
Redazione VN
Nuovo Franchi: si lavora al piano B se le offerte non risultassero adeguate
Ora l'obiettivo è dar vita a un tavolo a tre con Comune di Firenze, Fiorentina e governo
Il Corriere Fiorentino si concentra sul restyling del Franchi.
Ieri il sindaco Dario Nardella ha dato la notizia delle offerta e del nuovo scenario telefonando personalmente a Joe Barone, direttore generale della Fiorentina, e poi al ministro dello sport Abodi. Primo obiettivo, il tavolo politico a tre con ministero e Fiorentina, ma intanto si lavorerà pancia a terra per rispettare i tempi del bando di gara, con in tasca il piano B, cioè l'affidamento diretto se le due offerte non fossero ritenute alla fine adeguate alla sfida di un cantiere complesso, in mezzo ad un rione, con solo due anni di tempo per fine lavori.
Il lotto a gara comprende il restauro totale dell'impianto di Pier Luigi Nervi dichiarato monumento nazionale, la realizzazione di due nuove curve davanti alle attuali, la copertura della Fiesole. Il bando di gara prevede poi la possibilità di assegnare, quando ci saranno i soldi, al soggetto vincitore i lotti restanti, cioè la copertura delle tribune e della Fiesole, gli sky box, l'auditorium, la riprofilatura delle gradinate della Maratona, gli spazi vip e commerciali, insomma tutto quanto previsto dal progetto di Arup.
Nel frattempo si intende procedere con la riqualificazione e ampliamento delle tribune dello stadio del rugby Padovani, con la possibilità che la Fiorentina giochi lì le sue partite per le stagioni 2024/24 e 2025/26, pagando a proprie spese una parte dell'ampliamento dell'impianto a due passi dal Franchi. Ma soprattutto si punta a coinvolgere la società viola e Roma nella partita dei 55 milioni di euro mancanti.
Redazione VN
Nuovo Franchi, dall'esame delle offerte alla conferenza dei servizi: gli step
Cinque mesi dopo il flop della gara da 200 milioni di euro per il restyling del Franchi, la gara bis ha ricevuto due offerte
Il Corriere Fiorentino si concentra sui passi che porteranno (o, molto probabilmente, dovrebbero portare) al restyling del Franchi. Ecco quanto si legge:
"Cinque mesi dopo il flop della gara da 200 milioni di euro per il restyling del Franchi, la gara bis ha ricevuto due offerte. Niente bando deserto, quindi, come lo scorso giugno, ma due soggetti industriali, i cui nomi saranno resi noti oggi (12 dicembre), per i lavori da 151 milioni, tutti finanziati perché Palazzo Vecchio ha messo a gara solo il primo lotto della ristrutturazione dello stadio, rimandando le restanti opere per 55 milioni.
Il termine per presentare le offerte per la gara per i lavori di riqualificazione del Franchi scadeva l'11 dicembre alle ore 13, e poco dopo è stata resa nota la presentazione delle due offerte. Ieri è stata nominata la commissione giudicatrice che oggi, alle ore 15 procederà all'apertura delle offerte tecniche in seduta online, alla quale possono assistere solo i soggetti che hanno presentato offerta, soggetti i cui nomi saranno resi poi noti dall'amministrazione.
Subito dopo partirà una procedura lampo, che si deve chiudere entro il 31 dicembre. Primo passo, le verifiche della corrispondenza dei soggetti in gara alle caratteristiche richieste dal bando e se la verifica sarà positiva si passerà all'esame delle offerte tecniche (che valgono 80 punti sui 100 complessivi). Una volta conclusa questa fase, sarà individuata una data per comunicare il punteggio assegnato alle offerte tecniche e procedere all'apertura di quelle economiche. Sarà quindi stabilita la migliore offerta e l'ufficio gare potrà procedere alle verifiche amministrative propedeutiche all'aggiudicazione, entro l'anno.
Poi sarà la volta della conferenza dei servizi, con i cantieri preliminari che partiranno a gennaio-febbraio perché non collegati al bando principale e renderanno la curva Ferrovia già inagibile. A giugno poi il via al maxi cantiere che dovrà chiudere entro il 2026 dato che è legato al Pnrr".
Redazione VN
Stadio, Empoli resta un'opzione: oggi l'incontro tra Barone e i sindaci
Giornata molto importante per la logistica della Fiorentina, che si prepara alla ristrutturazione dello stadio Franchi
Oggi si terrà un incontro fra il sindaco di Empoli, Brenda Barnini, il sindaco Dario Nardella il dirigente viola Joe Barone e il presidente dell'Empoli Calcio, Fabrizio Corsi. Lo scrive La Nazione: l'obiettivo è capire se esistano gli estremi per ospitare allo stadio Castellani le partite dei viola durante i lavori di ristrutturazione. Un'ipotesi che sarebbe accolta con un groppo in gola dai tifosi viola, ma anche dalla società che negli ultimi giorni, proprio con Barone, ha battuto su questo tasto: la casa della Fiorentina resti il Franchi. Eppure, è utile rendersi conto di quali siano gli effettivi margini di manovra...
Redazione VN
FOTO VN – Barone e la sindaca Barnini a Palazzo Vecchio, si parla di Empoli
Il meeting è cruciale per stabilire la viabilità dell'ipotesi Fiorentina al Castellani
Joe Barone, dg della Fiorentina, e Brenda Barnini, sindaca di Empoli, sono arrivati in mattinata a Palazzo Vecchio per incontrare il primo cittadino di Firenze Dario Nardella. Il simposio odierno è molto importante per tracciare i margini di un eventuale spostamento temporaneo dei viola al Castellani durante i lavori di ristrutturazione dello stadio Franchi. Il dirigente gigliato è entrato intorno alle 10:30, la Barnini circa 45 minuti dopo. Di seguito le foto realizzate dal nostro inviato:
(https://images2-gazzanet.gazzettaobjects.it/w-2LdAHQluwbWtdin7PwPyz00oQ=/full-fit-in/528x329/smart/www.violanews.com/assets/uploads/202312/1c105cacc11ebe138daf7f6f932537ad.jpg)
SEGUIRANNO AGGIORNAMENTI
Alessandro Guetta
Sindaca Empoli pre-incontro: "Sapete come la penso, ma sentiamo cosa propongono"
La prima cittadina Barnini mantiene lo scetticismo sulla possibilità di ospitare la Fiorentina al Castellani
Brenda Barnini, la sindaca di Empoli che in mattinata ha incontrato Barone e Nardella per parlare della possibilità di un trasferimento temporaneo della Fiorentina al Castellani, ha parlato a Lady Radio:
Incontro con Barone? Confermo che ci sono stati contatti, voluti soprattutto dal Sindaco di Firenze che in queste ore sta cercando di gestire una partita molto difficile. Io ho già detto che cosa penso e le ragioni per le quali è complicato che la nostra città possa ospitare le partite della Fiorentina, ma ascoltarsi tra persone è utile. Vedremo che cosa avranno da dire. Io sono una persona cortese ma ferma, non solo sul tema stadio. Con la stessa sincerità affronterò la questione. I problemi sono di ordine pubblico, di accessibilità alla città, far giocare la Fiorentina a Empoli significa avere 16mila tifosi ospiti che fanno finta di essere in casa. Questa discussione riguarda Firenze e la Fiorentina e noi facciamo anche a meno di entrarci che abbiamo i nostri di problemi. Io prima di tutto devo difendere Empoli e l'Empoli. Sono settimane in cui anche la nostra società sta immaginando di proporre un restyling del Castellani. Prima vengono le nostre esigenze poi le altre. Aiuto dalla città metropolitana? Nell'ipotesi dell'irrealtà che possa esserci questa situazione questo è il minimo, ma l'ipotesi è molto difficile. Siamo sotto Natale ascoltare si ascolta tutti.
Redazione VN
"Con questi tempi, come fa la Fiorentina a dire dove giocherà?"
Valentina Tisi, giornalista del Tirreno, ha parlato della situazione Franchi a Radio Bruno. Ecco le sue parole:
Il nodo più complicato della vicenda Franchi credo sia capire dove giocherà la Fiorentina durante i lavori. La questione Padovani è ancora aperta, con il Comune che sta cercando di capire i margine dell'operazione. La cifra per adattare l'impianti è di 250 milioni e prima di Primavera non inizieranno i lavori. Come fa la Fiorentina dire, entro aprile, a dire dove giocherà? La strada di giocare al Franchi durante i lavori, secondo Barone, è una strada percorribile. Serve però una proroga per quanto riguarda i tempi. Empoli? Non sembra una strada percorribile
Redazione VN
Nardella toglie ogni dubbio: "La Fiorentina non giocherà a Empoli"
Dario Nardella, sindaco di Firenze, ha parlato a margine dell'incontro con Barone per il futuro del Franchi. Ecco le sue parole:
Abbiamo parlato con la sindaca di Empoli e possiamo dire che non ci sono le condizioni necessarie per far giocare la Fiorentina al Castellani. L'incontro è stato cordiale e adesso siamo pronti a controllare varie opzioni. Padovani? La collaborazione con la Fiorentina è massima. Oggi capiremo quale sarà il soggetto che si occuperà dei lavori, che adesso sono diventati realtà
Redazione VN
Gara per la riqualificazione dello Stadio Franchi: ecco le due offerte
Il Comune di Firenze rende noti i nomi e i dettagli dei due soggetti che hanno presentato un'offerta per la riqualificazione dello stadio Franchi:
Gara per la riqualificazione dello Stadio Franchi. Hanno presentato offerte:
1 ) C.D.S costruzioni s.p.a. Brescia
2) costituendo R.T.I. (raggruppamento temporaneo di imprese) con capogruppo COBAR s.p.a. Bari e SAC s.p.a. Roma.
Redazione VN
Tutti i dettagli sulla scelta del soggetto vincitore per la gara del Franchi
Il Comune di Firenze ha riportato ulteriori dettagli sulle aziende che si occuperanno del restyling dello stadio Franchi. Ecco il comunicato:
Si è riunita oggi alle 15 la commissione giudicatrice, che ha il compito di valutare le offerte tecniche ed economiche dei concorrenti.
Entro la scadenza del termine di gara - ieri, 11 dicembre alle ore 13 - hanno presentato offerte due concorrenti:
1 ) C.D.S costruzioni s.p.a. Brescia
2) costituendo R.T.I. (raggruppamento temporaneo di imprese ) con capogruppo COBAR s.p.a Bari e SAC s.p.a Roma.
La commissione giudicatrice è composta da tre membri: ing. Filippo Cioni (presidente), arch. Giorgio Caselli, ing. Giacomo Parenti.
La commissione si è riunita oggi in seduta pubblica per l'apertura delle offerte tecniche e prosegue subito il suo lavoro per l'esame della documentazione contenuta nelle offerte tecniche.
Una volta conclusa questa fase, sarà individuata una data per comunicare il punteggio assegnato alle offerte tecniche e procedere all'apertura delle offerte economiche.
Il bando di gara prevede l'aggiudicazione all'offerta economicamente più vantaggiosa. Su un punteggio complessivo di 100, il prezzo vale 10 punti, il tempo 10 punti e l'offerta tecnica 80 punti.
Sarà quindi stabilita la migliore offerta e l'ufficio gare potrà effettuare le verifiche amministrative propedeutiche all'aggiudicazione, che dovrà avvenire entro il 31/12/2023.
Redazione VN
Ferrara: "Alcuni dubbi sono sciolti. Presentata un idea per i lavori dello stadio"
Intervenuto ai microfoni di Radio Bruno Ernesto Ferrara per parlare della situazione stadio e quale idea può essere la più funzionale
Intervenuto ai microfoni di Radio Bruno Ernesto Ferrara. Queste le sue dichiarazioni:
"Le pedine si sono mosse molto velocemente nelle ultime settimane sciogliendo alcuni dubbi rimasti. Ci sono una serie di incastri che portano ad un unico piano, l'ipotesi più gettonata era proprio fare i lavori durante il campionato. Questa idea ha un potenziale margine di sviluppo importante, andando a toccare un settore alla volta. Per fare i lavori però durante la stagione è necessaria una deroga che al momento la Fiorentina non ha. La difficoltà che si va a riscontrare senza il possesso di questa specifica deroga è l'impossibilità di iniziare i lavori non prima del 2026 e con l'obbligo di effettuarli solo nei periodi in cui la squadra non gioca. Questo porterebbe a lavori abbastanza massicci e non compatibili con i tanti impegni della Serie A."
Redazione VN
Parla la sindaca Barnini: "Vi spiego il mio no al trasloco della Fiorentina"
La sindaca di Empoli, Brenda Barnini ha parlato a margine dell'incontro tra Nardella e Barone per il futuro del Franchi. Ecco la sua posizione
La sindaca di Empoli, Brenda Barnini ha parlato a margine dell'incontro tra Nardella e Barone per il futuro del Franchi. Ecco la sua posizione:
Ho ascoltato con attenzione le problematica del Comune di Firenze e della Fiorentina per quanto riguarda il Franchi e sulla loro idea di venire a giocare ad Empoli. Il Padovani non sarà pronto per il prossimo campionato e quindi serve una soluzione diversa. Io mi sono soltanto limitata a sottolineare le problematiche del passaggio della Fiorentina in un'altra città. Per ricapitolare: non saremmo in grado di gestire il flusso dei tifosi viola e ospiti, per non parlare poi dei problemi di ordine pubblico e di viabilità. Inoltre, ci saranno dei lavori anche al Castellani e quindi andrebbero controllati i tempi. Insomma, rimane una scelta impraticabile
Redazione VN
Barone: "Prima di far partire i lavori, vogliamo sapere dove giocheremo"
"Come possono partire i lavori se la Fiorentina non sa dove giocare? La nostra richiesta è bloccare i lavori finché non verrà trovata una soluzione"
Joe Barone è intervenuto al TGR Toscana per parlare dello stadio Franchi. Ecco le sue parole:
Come possono partire i lavori se la Fiorentina non sa dove giocare? La nostra richiesta è bloccare i lavori finché non verrà trovata una soluzione. Abodi? Anche lui è molto attento a questa esigenza, perchè si tratta di spostare una società. Dobbiamo metterci ad un tavolo e capire. Il Padovani? Non è una realtà in questo momento, servono più dei 10 milioni messi dal Comune. La politica? Noi rispettiamo i suoi tempi ma noi dobbiamo anche seguire la volontà della Fiorentina. Ho bisogno di certezze e non possiamo seguire i tempi della politica ma proteggere gli investimenti di Commisso
Redazione VN
Franchi, tutti i dettagli sulle aziende in corsa: Real Estate e il Colosseo
Chi sono le due aziende che hanno presentato le offerte per la ristrutturazione dello stadio Franchi?
Chi sono le due aziende che hanno presentato le offerte per la ristrutturazione dello stadio Franchi? La prima si chiama C.D.S costruzioni s.p.a. Brescia. Fondata nel 1993, è una ditta a gestione familiare che con il passare del tempo si è affermata nella costruzione di strutture a destinazione commerciale, logistica, direzionale e alberghiera, agendo come sviluppatore e general contractor. Adesso è una delle aziende migliori nell'industria Real Estate e sono ben 70 le strutture completate nell'arco di 25 anni.
L'altra invece è in R.T.I. (raggruppamento temporaneo di imprese) con capogruppo COBAR s.p.a. Bari e SAC s.p.a. Roma. Partendo da SAC, si tratta di un azienda composta da più uffici di esperti nel mestiere dell'edilizia. COBAR, invece, si occupa di realizzazione di opere di ogni genere, con la specializzazione in restauro. Da sottolineare il loro intervento alla Loggia di Caserta e Colosseo.
Redazione VN
L'idea della Fiorentina è chiara: "Stoppate i lavori al Franchi"
E' l'esito del tavolo a tre di ieri mattina in Palazzo Vecchio tra Nardella, Barnini e Barone. La strada indicata dal club è chiara
La Fiorentina ha chiesto al Comune di Firenze di fissare l'inizio dei lavori per la ricostruzione del nuovo "Franchi" quando il "Padovani" sarà in grado di ospitare le partite della squadra viola, soluzione alternativa e temporanea in uno stadio al massimo da 15mila posti e di per sé un problema solo considerando, ad esempio, gli abbonati viola (quest'anno oltre 17mila, ma spesso sopra i 20mila). E' la strada indicata dal club di Commisso per impedire che la Fiorentina debba traslocare da Firenze per due, lunghissimi anni, ovvero per la durata prevista dei succitati lavori, limitando in parte una clamorosa anomalia calcistica e non solo: ovvero, costringere una squadra a giocare lontano da casa anche le partite in casa da calendario, con tutti gli effetti che ne conseguirebbero intanto sulla regolarità del campionato e non in second'ordine sull'aggravio economico ai danni della società e dei tifosi per le rispettive esigenze. Adesso l'istanza sarà rivolta ufficialmente anche al Governo, ben sapendo tutte le parti in causa che l'Unione Europea ha posto come "conditio sine qua non" che la ricostruzione sia conclusa entro il 2026 per poter beneficiare dei fondi all'interno del Pnrr (151 circa i milioni al momento stanziati, da individuare il "recupero" dei 55 inseriti nei Piani Urbani Integrati prima concessi e poi definanziati). Ieri il Comune di Firenze ha reso noti i nomi dei due soggetti che hanno depositato le offerte relative al bando della gara d'appalto per la "riqualificazione del Franchi" e sono la C.D.S costruzioni s.p.a. Brescia e il costituendo R.T.I. (raggruppamento temporaneo di imprese) con capogruppo COBAR s.p.a. Bari e SAC s.p.a. Roma: adesso la Commissione (presidente ing. Filippo Cioni, membri arch. Giorgio Caselli e ing. Giacomo Parenti) valuterà se i requisiti sono stati soddisfatti e poi stabilirà per punteggio la migliore delle due offerte assegnando l'appalto entro il 31 dicembre. Lo riporta Il Corriere dello Sport.
Redazione VN
Svolta Padovani, ma chi paga? Al Franchi occorre posticipare i cantieri
È percorribile la soluzione di continuare a far giocare la Fiorentina ancora al Franchi finché non sarà pronto il Padovani? Tutti i dubbi e i nodi da sciogliere
L'arrivo di due offerte per i lavori di ristrutturazione dello stadio Franchi ha accelerato il dialogo tra il comune di Firenze e la Fiorentina. La società viola però, per bocca del dg Joe Barone, chiede lo stop all'avvio dei cantieri finché non saranno definite alcune questioni. Lo si legge nel pezzo dedicato alla questione stadio sul Corriere Fiorentino. Ieri è definitivamente tramontata l'ipotesi di trasloco temporaneo al Castellani, per bocca della stessa sindaca di Empoli. Si fa largo invece la soluzione stadio temporaneo al Padovani, ma Barone ha sollevato molte perplessità. È percorribile la soluzione di continuare a far giocare la Fiorentina nel suo stadio finché non sarà pronto il Padovani? Gli accordi siglati tra Comune e club viola prevedono che, con l'inizio delle opere, da giugno 2024 lo stadio sia completamente a uso esclusivo di chi effettua gli interventi. Il bando di gara prevede tempi e disponibilità dell'impianto definiti, per le ditte che effettueranno le opere. Pertanto occorrerebbe una proroga alle scadenze imposte per le opere finanziate coi fondi del Pnrr.
Redazione VN
Franchi, tutti i dettagli sulle aziende in corsa: tra Real Estate e Colosseo
Chi sono le due aziende che hanno presentato le offerte per la ristrutturazione dello stadio Franchi? La prima si chiama C.D.S costruzioni s.p.a. di Brescia. Fondata nel 1993, è una ditta a gestione familiare che con il passare del tempo si è affermata nella costruzione di strutture a destinazione commerciale, logistica, direzionale e alberghiera, agendo come sviluppatore e general contractor. Adesso è una delle aziende migliori nell'industria Real Estate e sono ben 70 le strutture completate nell'arco di 25 anni. L'altra invece è un R.T.I. (raggruppamento temporaneo di imprese) con capogruppo COBAR s.p.a. di Bari e formata anche da SAC s.p.a. di Roma. Partendo da SAC, si tratta di un azienda composta da più uffici di esperti nel mestiere dell'edilizia. COBAR, invece, si occupa di realizzazione di opere di ogni genere, con la specializzazione in restauro. Da sottolineare il loro intervento nel restauro della Loggia di Caserta e del Colosseo.
Redazione VN
La Nazione rivela: "L'opzione Castellani, per la Fiorentina, non è chiusa"
L'opzione Castellani, per la Fiorentina, potrebbe non essere del tutto chiusa. Se infatti i Viola dovessero andare a giocare a Empoli, c'è ancora qualche possibilità
L'opzione Castellani, per la Fiorentina, potrebbe non essere del tutto chiusa. Se infatti i Viola dovessero andare a giocare a Empoli soltanto per pochi mesi, in attesa che il Padovani sia pronto con la capienza portata dagli attuali tremila a sedicimila posti, probabilmente la sindaca Brenda Barnini – che ieri l'altro ha fatto capire a Dario Nardella e a Joe Barone che «per motivi di ordine pubblico» era impensabile che la sua città ospitasse anche le gare della Fiorentina – potrebbe forse cambiare idea. Ma questa per ora è solo ed esclusivamente una suggestione. O una speranza. Lo riporta La Nazione.
Redazione VN
Franchi, i soldi li mette Commisso? Ma da Palazzo Chigi frenano
Inoltre, da Palazzo Chigi nicchiano: ora sono alle prese con la Finanziaria e poi come giustificare uno slittamento per la città del Giglio e non per le altre amministrazioni ritardatarie?
Innanzitutto il prezzo reale per il restyling del Franchi che non è, come noto, di 151 milioni come prevede il bando di Palazzo Vecchio, ma di circa 100 milioni. Questa la cifra che sarebbe emersa in un recente confronto tra Joe Barone e Dario Nardella. Mancherebbero infatti i fondi per le rifiniture, bar compresa la copertura di Maratona e Ferrovia. Anche se da casa viola al momento non è arrivata alcuna conferma, 50 milioni potrebbero venir fuori nientemeno che dalle tasche del presidente Rocco Commisso (già, ma a quali condizioni? Andrebbero con tutta probabilità ridiscusse le concessioni che a quel punto la società chiederebbe fossero gratuite per diversi anni in modo da rientrare della spesa), gli altri 50, invece, potrebbero arrivare da un mutuo che chiederebbe il Comune con l'avallo del Credito Sportivo. Inoltre, da Palazzo Chigi nicchiano: ora sono alle prese con la Finanziaria e poi come giustificare uno slittamento per la città del Giglio e non per le altre amministrazioni ritardatarie? Certo, la partita in campagna elettorale è anche politica. E soprattutto gli eventuali meriti o demeriti.
Redazione VN
La Fiorentina frena sul restyling del Franchi: spunta la 'grana' affitto
La Fiorentina pronta a tappare i buchi per quanto riguarda il restyling del Franchi, ma prima vuole delle certezze: la situazione
Si parla da giorni del possibile coinvolgimento della Fiorentina nella partita per il restyling del Franchi. L'idea, come scrive Il Tirreno, sarebbe quella del project financing per tappare il buco rimasto dei 55 milioni di euro persi dopo la decisione del Governo e confermata dal Tar. Sul piatto, per convincere la società viola, ci sarebbe anche la gestione degli spazi commerciali. Anche se Commisso non avrebbe ancora sciolto del tutto le sue riserve sull'argomento.
La motivazione principale
Il motivo principale riguarda soprattutto l'affitto. La società viola vuole chiarezza su questo aspetto, prima di impegnarsi, chiedendo delle certezze sulla cifra che dovrà sborsare a riqualificazione completata. Il timore è che il Comune possa sparare troppo in alto, costringendola a rimettere tutto in discussione. Un costo che salirebbe a 10/15 milioni sarebbe insostenibile. Una cifra del genere potrebbe spingere Commisso a cercare una casa diversa dal Franchi, rivedendo i propri piani. L'argomento è sicuramente scivoloso, ma determinante, soprattutto ora che la corsa per il restyling, con due realtà imprenditoriali interessate, è partita veramente.
Dove andrà a giocare la Fiorentina?
L'altro aspetto da prendere in considerazione riguarda lo stadio che ospiterà la Fiorentina durante i lavori. L'ipotesi Castellani sembra ormai tramontata, dopo le parole della sindaca Barnini. La strada migliore per la società viola sarebbe quella di ottenere una proroga per fermare l'avvio dei lavori, almeno finché non sarà pronto il Padovani, giocando fino a quel momento al Franchi. I tempi iniziano a farsi stretti, con i vari fronti che vorrebbero delle risposte nel minor tempo possibile.
Redazione VN
L'opinione: "Sarebbe folle per la Fiorentina pagare certe cifre sullo stadio"
L'argomento stadio tiene ancora banco in casa Fiorentina. Questa l'opinione su un possibile aiuto economico viola
Valentina Tisi del Tirreno al Pentasport di Radio Bruno ha parlato della complessa vicenda Franchi:
"Quando verrà fatta la valutazione sull'affitto che la Fiorentina deve pagare? Verrà fatta quando il progetto viene fuori. Sarebbe folle per i viola pagare determinate cifre, portandoli così ad opzioni esterne. La soluzione che piacerebbe di più alla Fiorentina è quella di una proroga per l'inizio dei lavori. Per me sarebbe una spesa folle quella del Padovani, con tutte le problematiche del caso."
Redazione VN
Concluso l'esame delle offerte per la riqualificazione del Franchi
E' finita la valutazione della commissione per l'offerte tecniche della riqualificazione del Franchi. Ecco la data della comunicazione del punteggio finale
Tramite una nota sul sito del comune di Firenze è stato comunicato la fine delle valutazioni delle offerte tecniche dei due concorrenti per la riqualificazione del Franchi. Di seguito la nota:
Oggi alle 13:30 la commissione giudicatrice ha terminato la valutazione delle offerte tecniche dei due concorrenti nella gara per la riqualificazione dello Stadio Artemio Franchi.
Ricordiamo che i concorrenti sono:
1 ) C.D.S costruzioni s.p.a. Brescia
2) costituendo R.T.I. (raggruppamento temporaneo di imprese ) con capogruppo COBAR s.p.a Bari e SAC s.p.a Roma.
La commissione giudicatrice tornerà a riunirsi lunedì 18 dicembre per comunicare il punteggio assegnato alle offerte tecniche e procedere all'apertura delle offerte economiche. Sarà quindi stabilita la migliore offerta e l'ufficio gare potrà effettuare le verifiche amministrative propedeutiche all'aggiudicazione, che dovrà avvenire entro il 31/12/2023.
Redazione VN
Franchi, lunedì i punteggi per la gara d'appalto: i prossimi passi
Nella giornata di lunedì verranno messi in luce i punteggi per la gara d'appalto riguardante la ricostruzione dello stadio Artemio Franchi
Nella giornata di ieri la commissione giudicatrice, nominata dal Comune di Firenze, ha finito di valutare le offerte tecniche dei due concorrenti (C.D.S costruzioni s.p.a. Brescia e costituendo R.T.I. con capogruppo COBAR s.p.a Bari e SAC s.p.a Roma) nella gara d'appalto per la ricostruzione dello stadio "Franchi" e lunedì comunicherà il punteggio assegnato. Come scrive il Corriere dello Sport, poi si procederà all'apertura delle offerte economiche, che a loro volta saranno da valutare per le verifiche amministrative propedeutiche all'aggiudicazione dei lavori entro il 31 dicembre.
Redazione VN
Individuata la migliore offerta per la riqualificazione del Franchi. I punteggi
Ecco svelati i punteggi delle due imprese che avevano fatto l'offerta per riqualificare il Franchi. La nota del Comune di Firenze
Il Comune di Firenze con una nota ha reso pubblico il risultato dei punteggi della gara tra le due imprese che avevano presentato l'offerta per la riqualificazione del Franchi. Di seguito la nota:
Alle ore 15 si è tenuta la seduta della gara alla quale hanno partecipato on line i rappresentanti delle imprese che avevano presentato offerta.
Dopo la lettura dei punteggi attribuiti dalla commissione alle offerte tecniche e il loro inserimento in piattaforma Start si è proceduto all'apertura delle offerte economiche.
I dati delle offerte economiche sono state inserite sulla piattaforma Start che ha provveduto a calcolare i punteggi dell'offerta economica.
Dalla somma dei punteggi della offerta tecnica e della offerta economica è risultato quanto segue :
- CDS Costruzioni s.p.a Punti 80,5
- RTI Cobar S.p.a - SAC S.p.a 86,662
La migliore offerta risulta quindi quella del RTI Cobar Sac.
Sarà quindi convocata una nuova seduta della commissione giudicatrice per l'apertura della documentazione amministrativa e quindi si procederà alla verifica della stessa per poi procedere con il provvedimento di aggiudicazione
Redazione VN
Fiorentina, il Franchi e l'attesa per la "letterina" di Nardella al Governo
La Fiorentina vuole assolutamente restare al Franchi. E per rimanere al Campo di Marte serve una proroga, quella che permetterebbe di utilizzare i fondi stanziati per il restyling anche oltre la scadenza fissata del 2026.
Niente Castellani, no al Padovani (anzi, ni, ma solo come extrama ratio), figuriamoci poi l'ipotesi di traslocare a Modena o a Cesena. La Fiorentina vuole assolutamente restare al Franchi. E per rimanere al Campo di Marte serve una proroga, quella che permetterebbe di utilizzare i fondi stanziati per il restyling anche oltre la scadenza fissata del 2026. Tutto ruota intorno ad una lettera (potremmo anche definirla una bella letterina di Natale) che il sindaco Nardella, in rappresentanza del Comune, proprietario dell'impianto, dovrebbe inviare al Governo per chiedere un intervento legislativo che permetta di ritardare i lavori del Franchi. In questo modo la Fiorentina continuerebbe a giocare allo stadio, i cantieri procederebbero a blocchi e i famosi 151 milioni necessari per la ristrutturazione (parziale) dell'impianto sarebbero comunque garantiti indipendentemente dalla data di fine lavori. La società viola, che ha chiesto al sindaco Nardella di scrivere al Governo, non ha ancora visto nero su bianco, ma proprio ieri sera, durante il Consiglio comunale, il primo cittadino ha aperto alla possibilità della richiesta. Lo riporta La Nazione.
Redazione VN
Laurientè piace per due motivi, ma rimane sempre "l'esoso" problema
La Fiorentina vuole intervenire sul mercato. La priorità al momento, oltre all'innesto di un nuovo terzino destro al posto di Pierozzi, resta quella relativa all'esterno di sinistra. Con un solo nome in pole, ovvero Armand Laurienté del Sassuolo. Il francese piace per due motivi: perché conosce già bene la Serie A e per il fatto che, come Gonzalez (e a differenza di tutti gli esterni già presenti nella rosa viola), ha dimostrato in carriera di avere una certa confidenza con il gol. Il problema? Il costo: 15-20 milioni. Lo riporta il Corriere dello Sport.
Redazione VN
Franchi, non mancano solo 55 milioni. E la rifinitura interna?
Come ormai tutti sanno il finanziamento da 151 milioni non basterebbe a completare il restyling del Franchi, ma ne servirebbero altri 55 a cui, secondo la Fiorentina, ne dovrebbero essere aggiunti 40-45 per le opere di rifinitura interna
La Fiorentina sta cercando di congelare i fondi in attesa di una sistemazione alternativa al Franchi. Finita qui? Macchè. Anzi, il bello arriva proprio nel momento in cui si affronta l'argomento soldi extra. Come ormai tutti sanno il finanziamento da 151 milioni non basterebbe a completare il restyling del Franchi, ma ne servirebbero altri 55 a cui, secondo la Fiorentina, ne dovrebbero essere aggiunti 40-45 per le opere di rifinitura interna, non contemplate nel bando per l'assegnazione dei lavori. Chi paga? Il punto è proprio questo. Una volta trovati i 55 milioni di euro (a questo secondo la Fiorentina dovrebbe pensare l'Amministrazione comunale) la società viola potrebbe poi essere disposta ad occuparsi dei lavori di finitura interna, sempre che la spesa di concessione per l'uso dell'impianto non venga innalzata fino ad arrivare a cifre fuori mercato. Insomma, la soluzione definitiva non è ancora stata trovata. Le parti si sentono e si mandano messaggi in codice. La Fiorentina attende l'invio della famosa letterina, mentre il Comune sta cercando di capire se i 55 milioni potrebbero arrivare attraverso un mutuo con l'avallo del Credito Sportivo. La partita a scacchi continua, ma il tempo stringe. E se non si trova una soluzione rapida rischiano tutti di restare con il cerino in mano.
Redazione VN
Barone e il dilemma stadio: "Mercafir una presa in giro! Nardella trovi i 55 milioni"
"La Mercafir è stata una truffa. La più grande presa in giro della storia della Fiorentina". Queste le parole di Joe Barone riportate dal Tirreno che, riporta qualche passaggio del direttore generale della Fiorentina sul tema stadio. "Nardella? Trovi i 55 milioni che mancano, poi ne parliamo. Bisogna dire infatti, che non ne mancano solo 55 ma anche altri 40 per le infrastrutture interne". Il tema che sta a cuore al dirigente viola è quello del futuro della squadra e dove giocherà: "Empoli? Abbiamo incontrato la sindaca 10 volte e ci ha sempre detto di no. Ci sono soluzioni, ma vanno a discapito dei tifosi. Quindi? Si gioca al Franchi?". La posizione della Fiorentina sembra essere molto chiara e attende risposte: "Adesso aspettiamo che Nardella scriva questa lettera al governo e poi decideremo cosa fare".
Redazione VN
Gazzetta sul Nuovo Franchi: "Viola in attesa e mancano almeno 55 milioni"
La Gazzetta dello Sport stamani in edicola dedica due pagine all'approfondimento sugli stadi della Serie A. In particolare la rosea si dedica ai progetti per la costruzione di nuovi impianti come quello dell'Inter nell'area di Rozzano. Oppure, come nel caso della Fiorentina sul "Franchi", di restauro e intervento migliorativo di quelli esistenti. Ecco quanto si legge in merito all'impianto di Campo di Marte:
"Per il restyling del Franchi stanziati 150 milioni dal Governo. Per il Comune i lavori sarebbero dovuti iniziare a gennaio, ma i viola hanno chiesto tempi diversi per capire dove giocare nel frattempo. E vanno trovati almeno altri 55 milioni".
Redazione VN
Nardella: "Franchi? A Milano fanno il questionario, noi iniziamo i lavori"
Dario Nardella, sindaco di Firenze, ha parlato del tema Franchi. Ecco le sue parole da Palazzo Vecchio:
Chi si sarebbe mai immaginato che avremmo trovato la ditta per i lavori del Franchi? Nessuno! Tutti mi hanno sempre detto che avrei fallito, ma non ho mai mollato. A Milano sono a fare il questionario e noi siamo ai lavori, così come Napoli, Genova e Roma. Tutti stanno ancora decidendo cosa fare, mentre noi siamo molto avanti. Purtroppo l'Italia è la maglia nera per l'infrastrutture del mondo del calcio. L'ho detto ad Abodi, questo risultato vale per tutta l'Italia, non solo per Firenze. La lettere al Governo? Confido in una collaborazione per conciliare l'esigenza dei lavori e quella della Fiorentina.
Redazione VN
Padovani: arrivate le manifestazioni d'interesse. Al via il dialogo competitivo
L'impianto del rugby potrebbe ospitare le partite della Fiorentina durante i lavori allo stadio Franchi
Ieri (venerdì 22 dicembre 2023, ndr) alle 12 si è chiusa la prima fase della procedura per la riqualificazione del Padovani, l'impianto del rugby che, con le opportune modifiche, potrebbe ospitare le partite della Fiorentina durante i lavori allo stadio Franchi.
"Sono arrivate manifestazioni di interesse in numero congruo per poter avviare il dialogo competitivo", spiegano dal Comune. Adesso Palazzo Vecchio valuterà i requisiti dei soggetti che hanno manifestato l'interesse a partecipare e, successivamente, invierà agli ammessi le richieste di presentazione delle proposte progettuali.
Le linee guida prevedono un corpo principale dell'intervento che consiste nell'ampliamento della tribuna coperta a 4mila posti, un primo corpo opzionale con una tribuna provvisoria da 3mila posti (soluzioni entrambe finanziate dal Comune) e una terza opzione (non finanziata) che consenta di raggiungere i 15mila posti netti, dotando l'impianto dei dispositivi per omologarlo per le partite di serie A. A inizio 2024 la gara vera e propria, dove gli ammessi saranno invitati a presentare la loro migliore offerta tecnico-economica sulla base di quanto scaturito dal dialogo competitivo.
Redazione VN
Nardella: "Franchi, l'unica è con soldi privati in cambio di una concessione"
Il primo cittadino, in vista delle prossime elezioni, lascerà al successore una questione stadio abbastanza ben definita dopo tanti mesi di duro lavoro in una sola direzione, quella del restyling
Alla vigilia di Natale, La Nazione propone una lunga intervista al sindaco di Firenze Dario Nardella, che ovviamente parla in maniera diffusa anche dell'argomento stadio Franchi:
Certo che ho scritto al Governo - esordisce - e ho parlato con il ministro Abodi. L'unico modo per allungare i lavori e conciliare il cantiere con le esigenze della squadra è una piccola modifica normativa che solo il Governo può fare. Per questo stiamo facendo tutto il possibile perché si apra il tavolo con l'esecutivo e la Fiorentina e si raggiunga l'obiettivo senza rinunciare all'avvio dei lavori propedeutici previsti entro la fine di gennaio.
Mancano i 55 milioni
E' chiaro che per arrivare a uno stadio con frigoriferi e bicchieri negli skybox la cifra sarà sensibilmente superiore. Per questo è possibile utilizzare la norma voluta proprio da Abodi che facilita l'intervento del privato per completare tutto, in cambio di una concessione molto lunga e un abbattimento sul canone. Confidiamo nel ricorso al Consiglio di stato per i piani urbani integrati, dati dal governo Draghi e tolto dal governo Meloni con la commissione europea.
Commisso e la politica
Apprezzo le parole di Commisso laddove riconosce l'importanza della ristrutturazione del Franchi e si augura che il Comune la porti avanti, e quando fa appello alla politica a smetterla con polemiche e strumentalizzazioni di un'opera pubblica che dovrebbe invece mettere tutti d'accordo. Se secondo me vuole influenzare le elezioni? A Commisso non credo proprio interessi la politica locale fiorentina. I cittadini non considerano la questione stadio una priorità maggiore di opere come le tramvie, anche se è un argomento gustoso per tifosi e non. Non penso proprio che sia il tema decisivo delle elezioni.
Redazione VN
Il comune: "Le parole di Barone irrispettose. Non decidiamo dove si gioca"
Ecco al risposta del Comune alle dure parole di Barone, ritenute una mancanza di rispetto. E arriva la puntualizzazione sulla scelta della città dove giocheranno i viola
Il Comune Di Firenze ha risposto così alle parole di Joe Barone sulla questione stadio:
"Le parole del dg Barone, come riportate dagli organi di informazione, sono una grave mancanza di rispetto per le istituzioni, per il Comune, la città di Firenze e i fiorentini rappresentati dall'amministrazione comunale, tanto più alla luce degli ottimi rapporti con la proprietà di Acf Fiorentina. Il Comune di Firenze non ha mai fatto mancare la propria disponibilità a collaborare con Acf Fiorentina, ma perché la collaborazione sia efficace serve rispetto reciproco. Il Comune non decide dove gioca la squadra né tantomeno ha mai fatto il nome di Modena o di Cesena.
Il Comune può supportare la squadra nella individuazione della migliore soluzione come ha sempre fatto e come sta continuando a fare.
La soluzione ideale su dove giocare durante i lavori si può ancora trovare se c'è la volontà di tutti e, a questo fine, il Comune ha chiesto la collaborazione del governo, della Lega Calcio e della Figc perché il nuovo stadio Franchi è un progetto che interessa non solo la città ma tutto il Paese, visto che Firenze è ufficialmente candidata a ospitare gli Europei 2032. Questo prescinde dal fatto che si debba procedere con gli interventi propedeutici al restyling, per non perdere i 150 milioni di euro per lo stadio Franchi, che non può essere abbandonato e che va restituito alla città e al quartiere più bello e funzionale che mai. Occasione storica per Firenze, per la Fiorentina e per i tifosi, che altre città italiane non hanno".
Redazione VN
"La Fiorentina non deve pagare la "Tassa Nardella" per avere uno stadio nuovo"
Francesco Grazzini, coordinatore fiorentino di Italia Viva, ha commentato il tema Franchi dopo le parole di Barone e Nardella:
Lo avevamo detto che saremo andati a sbattere contro un muro. Non siamo stati ascoltati, e le parole di Joe Barone confermano che avevamo ragione: l'operazione stadio sta per rivelarsi un clamoroso boomerang per Firenze, per la Fiorentina e per i suoi tifosi. Si stanno per avviare i lavori di un'opera senza avere tutto il denaro necessario, mancherebbero circa cento milioni, senza avere certezze sui tempi e soprattutto senza sapere dove la squadra giocherà nei prossimi anni. È paradossale che nel momento in cui la Fiorentina sta recuperando le posizioni che le competono sia proprio il Comune a metterle i bastoni fra le ruote. Joe Barone, a cui vogliamo esprimere la nostra vicinanza, ieri ha esternato la legittima amarezza di chi dopo tanto lavoro rischia di veder vanificato tutto per scelte avventate e prive di visione da parte di chi governa la città. Andando a giocare fuori Firenze, oltre al danno ci sarebbe anche la beffa delle pesanti ripercussioni economiche per la società: una vera e propria "Tassa Nardella" che Firenze e la Fiorentina dovrebbero pagare per far fronte a una decisione francamente incomprensibile.
Il Comune, anziché rispondere con note e ripicche, si sieda al tavolo con la Fiorentina e operi per cancellare o almeno limitare i danni del disastro che ha concepito."
Redazione VN
Saccardi: "Il dolore e la preoccupazione di Barone sono quelle di tutta Firenze"
Stefania Saccardi, candidata Sindaco di Firenze per Italia Viva, ha commentato le parole di Joe Barone sulla Stadio Franchi e il Comune di Firenze:
Confesso di essere rimasta colpita dalle parole di Joe Barone. Non solo per il concetto espresso, ma per il dolore e la preoccupazione che traspariva dalla sua voce. È la stessa preoccupazione che ogni politico fiorentino oggi dovrebbe provare. È lo stesso dolore che ogni tifoso viola oggi dovrebbe sentire. Sullo stadio il Pd ha voluto prendere una strada rivelatasi completamente sbagliata. L'assurdo convincimento che i soldi del Pnrr dovessero servire per uno stadio e non per case popolari, strade e scuole è stato giustamente smentito dalla Ue. A quel punto mi sarei aspettata una riflessione, magari proprio con la società viola. In un momento in cui la Fiorentina sta ottenendo risultati straordinari dal punto di vista sportivo, risultati che la vedono dopo molto tempo in lotta nella zona Champions, c'è bisogno di serenità e tranquillità per i giocatori e la società. Fermiamo le ipotesi di una ristrutturazione parziale dello stadio orfana di una visione complessiva del suo sviluppo, troviamo un luogo dove la Fiorentina possa giocare anche le coppe e solo dopo riprendiamo le ipotesi di ristrutturazione dello stadio, coinvolgendo una proprietà che ha dimostrato di voler investire sulla squadra e sul territorio. Andare avanti a testa bassa su un progetto che non ha tutte le risorse necessarie e non ha una valida alternativa per far giocare la squadra nel periodo della ristrutturazione, sarebbe un danno enorme prima di tutto per i tifosi costretti a spostarsi e poi per la società
Redazione VN
La Lega si schiera con Barone: "Chi è causa del suo mal pianga se stesso"
Barbara Nannucci, segretario Lega sezione Firenze, ha parlato del tema Franchi. Ecco le sue parole su caso Franchi:
Apprendiamo dalla stampa delle reazioni indispettite giunte oggi da Palazzo Vecchio in merito alle parole espresse ieri sera dal direttore generale della Fiorentina Joe Barone sulla situazione Stadio a Firenze. Come Lega lo diciamo chiaro: chi è causa del suo mal pianga se stesso. Ha ragione da vendere il dg Barone quando afferma 'Costringerci a portare la squadra lontano è uno schiaffo per la città, per i tifosi e per il club. Una mancanza di rispetto'. Il sindaco soffre ad ascoltare parole di verità. Comprendiamo il suo imbarazzo
Redazione VN
Franchi, continua la polemica: "Nardella risponda a Firenze, non a Barone"
I consiglieri di Fratelli d'Italia Jacopo Cellai e Alessandro Draghi hanno espresso le loro perplessità sul futuro dello stadio Franchi:
Il direttore generale dell'ACF Fiorentina ha posto un quesito semplice : dove giocherà la Fiorentina l'anno prossimo ? Il PD e Nardella hanno scelto la strada della riqualificazione dello stadio Franchi e sin dall'inizio sapevano che fosse necessario individuare una soluzione per giocare durante i lavori. Soluzione che, scritto nero su bianco nel progetto vincitore del concorso di idee, era indicata nello stesso stadio Franchi in concomitanza con gli stessi. Poi la Giunta ha cambiato idea ritenendo impossibile la concomitanza delle partite casalinghe con i lavori e ben prima del noto definanziamento europeo, tanto che il PD in Consiglio Comunale ha votato contrario, lo scorso luglio, al nostro ordine del giorno che chiedeva di valutare tutte le possibilità per rimanere al Franchi. Eppure non ha mai indicato con chiarezza alcuna strada. Nardella risponde oggi al direttore generale della Fiorentina dicendo che il Comune non decide dove gioca la squadra, ma in realtà dovrebbe rispondere alla città e ai fiorentini e dire semplicemente se il Padovani come stadio provvisorio è la soluzione fattibile per tempi e finanziamenti necessari. Altrimenti farebbe meglio a dire che la Fiorentina deve cavarsela per conto proprio
Redazione VN
Caso stadio, l'appello di Del Re: "La Fiorentina deve rimanere al Franchi"
La candidata sindaca di Firenze prende posizione a proposito del caso dei lavori dello stadio Franchi
Cecilia Del Re, che ha da poco annunciato l'entrata in corsa alle amministrative di Firenze del 2024 con una lista civica, ha scritto in un post Facebook il proprio pensiero per quello che concerne il caso dei lavori di restyling del Franchi:
Si resti a giocare al Franchi durante i lavori di restyling. Era previsto dal concorso, e questa strada può essere ancora percorsa. Il concorso di progettazione per il restyling dello stadio Artemio Franchi richiedeva espressamente ai partecipanti la possibilità di far giocare la Fiorentina al Franchi durante la fase dei lavori. Come peraltro è già avvenuto in molte altre città (vedi Bergamo e Udine), dove si è ristrutturato l'impianto garantendo l'attività sportiva. Questa prescrizione fu pensata proprio per tutelare i tifosi viola e la Fiorentina, che altrimenti sarebbero stati costretti a continue trasferte durante i lavori. Tra l'altro, una scelta analoga fu fatta anche dall'assessora Albini nel 1990 quando per una stagione la Fiorentina giocò al Franchi durante i lavori, e solo nella seconda stagione andò in "trasferta" a Pistoia/Perugia. Quando, un paio di mesi fa, la giunta ha stanziato 10 milioni per rifare il Padovani (ipotizzato come impianto temporaneo da usare durante i lavori), ho espresso perplessità per la suddetta soluzione (assai onerosa per il comune) e per i tempi che non parevano concordanti con le esigenze della squadra viola e il presunto inizio dei lavori allo stadio. La soluzione di giocare al Franchi durante i lavori continua dunque ad essere quella da preferire, chiedendo al Governo di far slittare il termine del 2026 (i fondi utilizzati per il restyling saranno fondi PNC), e con Fiorentina che si è dichiarata disponibile a coprire la cospicua parte di fondi mancanti.
Redazione VN
"Franchi? La politica è nemica del calcio. Commisso voleva rifarlo a spese sue"parole dure da parte del giornalista Giovanni Capuano sulla vicenda dello stadio Franchi
Il giornalista Giovanni Capuano, editorialista di Panorama e conduttore su Radio 24, ha espresso la sua posizione in un tweet a proposito della disputa fra Fiorentina e Comune di Firenze in merito al Franchi:
Altro esempio di come la politica italiana sia nemica del calcio. Commisso avrebbe rifatto il Franchi a spese sue, il Comune ha scelto di usare soldi pubblici (nemmeno tutti a disposizione) e ora crea un danno irreparabile alla Fiorentina. La spiegazione del sindaco Nardella? "Dal club grave mancanza di rispetto per città e istituzioni". Dal club. Che brucia ogni anno decine di milioni per tenere il calcio che conta a Firenze
Redazione VN
"L'ingresso della Fiorentina nell'agone politico aiuterà Firenze?"
Particolare il passaggio del giornalista del Corriere Fiorentino, Franco Camarlinghi che commenta le ultimi novità in casa Fiorentina, segnate dalle parole di Barone:
L'ingresso della Fiorentina nell'agone politico spingerà a risolvere le contraddizioni che Firenze ha di fronte? C'è da dubitarne, anche se il partito di Renzi ci si è buttato a pesce, in nome di che non si capisce, ma tutto può servire per un gioco politico come sempre spregiudicato. L'augurio che si può fare è che con l'anno nuovo le classi dirigenti di maggioranza o di opposizione trovino la forza d cambiare, in una città e in una regione che vivono le tragedie del mondo di questi tempi e che devono fare i conti con l'incerto destino che le attende
Redazione VN
A febbraio via ai cantieri al Franchi. Dove sorgeranno e tutti gli interventi
Da febbraio prenderanno il via i lavori allo stadio Franchi, anche se manca una data. Ecco dove sorgeranno e tutti gli interventi previsti
Sulle pagine de La Nazione questa mattina in edicola non mancano le novità sul tema stadio Franchi. I lavori di riqualificazione, infatti, partiranno a febbraio (pur non avendo ancora una data precisa) e con l'aggiudicazione definitiva dello scorso 29 dicembre si inizieranno a montare i ponteggi a cominciare dalla Curva Ferrovia: prima l'abbattimento del tabellone e poi il consolidamento dell'impianto. La Fiorentina, che nei giorni scorsi ha avuto un secco botta e risposta col Comune, giocherà lo stesso nel suo stadio per tutta la stagione, poi dovrà trovare una nuova sistemazione, più vicina possibile e con diverse opzioni già vagliate.
Il piano
Si procederà a lotti e con i 151 milioni accantonati si realizzeranno tutti gli interventi di restauro, il rinforzo delle strutture esistenti (pensilina storica, palazzina d'onore, torre Maratona e scale elicoidali). Poi le nuove gradinate e la Ferrovia, più le quattro colonne a supporto della copertura, i nuovi spazi per atleti e stampa e i servizi igienici. Infine la riqualificazione di tutte le sedute, per un modello analogo utilizzato per la ricostruzione del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino e delle nuove linee tramviarie. I cantieri - si legge - sorgeranno nell'area del campo Cerreti e in parte della struttura del centro sportivo Davide Astori senza interessare il mercato, i giardini o i "campini".
Redazione VN
Manfredini (Centro): "La Fiorentina resterà al Franchi nonostante i guastatori"
Infuria il dibattito sul nuovo Franchi, che ancora deve vedere dato il via ai lavori di ristrutturazione voluti dal Comune di Firenze
"È veramente vergognoso che alcuni candidati sindaci, o politici in genere, in questi giorni, abbiano cercato di sfruttare le dichiarazioni del direttore generale della Fiorentina, Joe Barone, pronunciate durante un incontro informale con alcuni tifosi viola al Viola Park, di cui è stato diffuso il video. Questi sono politici che hanno sede a Palazzo Vecchio e in Regione Toscana da almeno dieci anni, non in Veneto".
L'attacco è lanciato da Fabrizio Manfredini, leader di Centro, il movimento che parteciperà alle elezioni amministrative per il Comune di Firenze. "A nome del nostro direttivo, ho incontrato i vertici della Fiorentina per ascoltare le richieste del club, che ho prontamente presentato al Comune. La società - sottolinea Manfredini - desidera continuare a giocare a Firenze durante i lavori al Franchi, e sono certo che, grazie alla nostra mediazione e al buon senso delle istituzioni attuali e future, di cui sicuramente faremo parte, troveremo la soluzione migliore, superando eventuali fraintendimenti tra le parti. Cercheremo di contrastare coloro che cercano solo di seminare discordia, buttando tutto in caciara, dimostrando che non hanno contenuti per Firenze e per i fiorentini, i quali sono principalmente interessati alle tre "S": sicurezza, salute e soldi. Soldi ottenuti attraverso il proprio lavoro senza essere martoriati da leggi e burocrazia assurde".
Redazione VN
Giani sicuro: "I fiorentini non si faranno condizionare da certi appelli"
La rassicurazione del numero uno della Regione sulla volontà di occuparsi della Fiorentina d'accordo con la società. E poi un riferimento alle ultime dichiarazioni sul fronte politico...
Il governatore della Toscana Eugenio Giani ha parlato a LaRepubblica in edicola oggi, toccando anche la questione politica sollevata nei giorni scorsi dal dg viola Joe Barone:
Il mio amore per la squadra viola è documentato dal fatto che con il sindaco Domenici nel 2002 trovammo la soluzione per salvare la sua storia. Chi lavora per Firenze e la Fiorentina mi troverà sempre pronto a sedermi al tavolo per contribuire. Per il resto non credo che i fiorentini siano condizionabili da questi appelli. Sapranno sempre scegliere quale sia il bene della città.
Redazione VN
All'ultimo stadio: la Fiorentina trasloca? Ma in Toscana situazione fatiscente
La Fiorentina lontana dal Franchi durante il restyling? In Toscana non ci sono grosse alternative, impianti logori e poco curati
A partire dalla prossima stagione la Fiorentina potrebbe traslocare lontano dal Franchi, visto che il restyling prenderà il via nelle prossime settimane dalla Curva Ferrovia e rischia di slittare almeno al 2027. Il club viola chiede di ritardare i lavori in modo da trovare un alternativa, ma è molto complicato restare in Toscana. Il Corriere Fiorentino ha passato in rassegna i principali impianti della regione che però versano in uno stato fatiscente.
Empoli
Il 2024 sarà un anno cruciale per il Castellani di Empoli. Entro la fine dell'anno il club vorrebbe cominciare i lavori per la ristrutturazione. Il cronoprogramma, in realtà, prevede di partire addirittura a fine campionato: non è escluso che succeda, ma servirà correre. L'Empoli, infatti, deve ancora presentare al Comune il project financing pubblico in collaborazione con tre partner che aiuteranno la società a realizzare i lavori. Per varie ragioni la presentazione del progetto è slittata dall'autunno all'inizio del 2024, ma entro un paio di mesi dovrebbe essere sul tavolo del Comune, che a sua volta avrà tre mesi per valutazioni e via libera. A quel punto non ci sarebbe più nessun ostacolo. Non è previsto il trasloco della squadra nelle tre stagioni stimate per la conclusione dei lavori.
Gli altri
A Pistoia lo stadio Melani è tornato nelle mani del Comune visto che il club versa in pessime acque, ma nonostante alcune migliorie che avevano portato alla riapertura di alcuni settori l'impianto elettrico è vecchio di 40 anni e servirebbe addirittura un nuovo piano antincendio. Anche a Lucca si parla di restyling, mentre l'altro Franchi (quello di Siena) è chiuso da nove mesi e versa in stato di abbandono. A Viareggio lo Stadio dei Pini è chiuso dal 2018 ma è sotto ristrutturazione fino al 2025, mentre ad Arezzo lo stadio dal 1961 non ha subito migliorie e si parla di una concessione a lungo tempo alla società che provvederebbe al rifacimento della struttura. Infine Pisa e Livorno: l'Arena Garibaldi è un impianto logoro, da tempo a capienza limitata. Dal 2017 quando si è insediato il presidente Corrado non si è mosso nulla e i rapporti col Comune non sono limpidi. Al Picchi invece si è deciso di optare per una ristrutturazione per step, ma per ora le uniche migliorie riguardano il terreno di gioco. Nessuno di questi dunque, può ospitare la Fiorentina.
Redazione VN
Franchi, slittamento al 2027? Mancano 100 milioni, ma il Padovani non convince
La Fiorentina sarà costretta a giocare lontana dal Franchi nelle prossime stagioni? Le criticità a Campo di Marte
Dove giocherà la Fiorentina a partire dalla prossima stagione? Una domanda da risolvere nel giro di pochi mesi, che si è chiesta il Corriere Fiorentino e sta inasprendo i rapporti tra il club viola e l'amministrazione della città. Difficile trovare alternative in Toscana, mentre la Fiorentina preferirebbe restare al Franchi. Il Comune spinge ancora per il Padovani, ma Commisso non è convinto né dal dover sborsare 5 milioni per un progetto non suo né dai tempi di realizzazione visto che per lo stadio del rugby non siamo ancora neppure alla conferenza dei servizi.
Il quadro è critico - si legge - visto che il sindaco di Firenze Dario Nardella vuole chiedere al governo uno slittamento almeno fino al 2027 rispetto alla fine dei cantieri prevista nel 2026 dal Pnrr. L'altra criticità riguarda chi metterà circa 100 milioni non coperti dal Pnc: il restyling vale 151 milioni, ma stime parlano di una cifra vicina ai 250. Ecco perché i viola vorrebbero ritardare i cantieri in modo da prendersi il tempo per trovare un'alternativa al Franchi.
Redazione VN
ACCVC: "Pretendiamo risposte sul Franchi. Vogliamo restare a Firenze"
L'associazione centro coordinamento viola club ha preso posizione sul tema stadio. Il dubbio su dove giocherà la Fiorentina attanaglia i tifosi viola e non solo. Questo il pensiero dell'associazione:
"PRETENDIAMO RISPOSTE!
"In merito alla "questione stadio" ci siamo già espressi molte volte ed in modo dettagliato indicando le responsabilità e la nostra volontà; quindi, riteniamo inutile farlo ancora quando il tempo ormai è "quasi" scaduto.
Adesso vogliamo risposte concrete e fattibili alle seguenti domande:
- Dove giocherà la Fiorentina?
- Per quanto tempo il Franchi sarà inaccessibile?
- Come sarà il "nuovo" Franchi?
- Una volta ultimati i lavori quanto sarà il costo degli abbonamenti e dei biglietti visto l'aumento del canone di affitto di cui si parla?
Questi sono i temi che riguardano i tifosi, in particolare la loro passione ed il loro portafoglio.
Abbiamo già scritto più volte che vogliamo restare a Firenze, vogliamo sapere come sarà in dettaglio il "nuovo" Franchi con circa la metà dei soldi stimati necessari in fase di presentazione del progetto (la rimodulazione), vogliamo capire perché una ristrutturazione fatta con soldi pubblici (quindi dei cittadini, dei tifosi) porti l'aumento del canone di affitto di circa 11 volte (I tifosi della Fiorentina devono finanziare le casse comunali? La futura manutenzione sarà così onerosa?)
Altro discorso è quello della ripercussione sul piano finanziario di questa situazione che senza dubbio inciderà sul progetto sportivo... ovvero la nostra passione.
Chiediamo a gran voce risposte certe a queste domande, soluzioni concrete... nessun discorso inutile, nessun rimpallo di responsabilità, nessun tentativo di "tirarci per la giacca".
E se non siete in grado di risolvere allora non resta che non fare niente... a volte è l'unica soluzione praticabile: non iniziare i lavori finché tempi, costi e alternative saranno ben definite ed effettivamente praticabili.
dovegiocherà la Fiorentina?
per quanto tempo il Franchi sarà inaccessibile?
come sarà il Franchi?
quanto costeranno abbonamenti e biglietti?
Associazione Centro Coordinamento Viola Club
Associazione Solo Viola
P.S. A concretizzare la richiesta di avere risposte saranno organizzate alcune iniziative da ciascuna Associazione a cadenza temporale."
Redazione VN
Modena, Cesena, Empoli e Padovani: tutte le ipotesi per la Fiorentina
Franchi, dove potrà giocare la Fiorentina? Ipotesi Modena. Dal palazzo comunale della città emiliana viene confermato che non sono arrivate ufficialmente richieste, né dal Comune di Firenze né dalla società viola per esplorare più a fondo una possibilità che Modena accoglierebbe a braccia aperte. Con il Sassuolo che gioca a Reggio Emilia per Modena ospitare la Fiorentina significherebbe far tornare la serie A in città. Un bel giro d'affari che disegna il simbolo dell'euro negli sguardi interessati dell'amministrazione comunale. Il sindaco Gian Carlo Muzzarelli non si tirerebbe certo indietro dal convincere della convenienza anche i vertici della società modenese, con il presidente Carlo Rivetti che – da uomo di moda – ha una mentalità aperta alle novità. Lo stadio Alberto Braglia può ospitare 20mila spettatori. Ipotesi Cesena: Qui l'assessore allo sport, nonché vicesindaco, Christian Castorri è letteralmente entusiasta della possibilità che la Fiorentina arrivi a Cesena, foss'anche per giocare qualche partita della stagione che farebbe vivere i brividi della serie A ai cesenati. Convinto che l'Orogel Stadium per la Fiorentina sia la soluzione migliore tra quelle prospettate, Castorri non fa parola ufficialmente. Anche perché formalmente non sono intercorsi rapporti né con l'amministrazione comunale fiorentina né con il club gigliato. Non è escluso che le due società possano avere avuto contatti tra loro, la proprietà del Cesena è del gruppo americano Jrl Investments che ha sede a New York. LO stadio ha 23mila posti Ipotesi Empoli: La sindaca Brenda Barnini quando ha ridetto no per l'ultima volta non aveva lasciato grandi margini di speranza per futuri ripensamenti. Ma va detto che, oggettivamente, fuori da Firenze, quella di Empoli sarebbe la soluzione migliore. La più pratica e indolore. Chissà che i buoni uffici di qualche politico amico non possano aiutarla ad ammorbidire la sua posizione. Ipotesi Padovani Per il nuovo Padovani, che sarà lo stadio del rugby, il Comune èha messo a bilancio di poter spendere fino a 10 milioni di euro. Lo stadio avrà una capienza di 7mila posti: 4mila in tribuna coperta, 3mila in curva. Servirà anche per altri eventi sportivi e spettacolari. Ma qualora si voglia, con una struttura temporanea, ampliarne la capienza a 15mila posti, dovrà essere l'investitore privato a fare il passo ulteriore. Al momento la Fiorentina pare meno che poco intenzionata a compierlo. Lo riporta La Nazione.
Redazione VN
"Franchi? Non è facile per nessuno. Guardate cosa succede a Bologna"
Ecco il commento della Nazione sulla situazione che riguarda lo stadio Franchi di Firenze:
Non si sfugge al tempo che corre inesorabilmente. E a meno che un altro terremoto non finisca di distruggere il piano di Palazzo Vecchio per dare allo stadio Franchi una nuova vita, i cantieri presto arriveranno. Oltre alle polemiche e ai veleni sarà inevitabile dover pensare alle soluzioni alternative che possano ospitare le partite della Fiorentina qualora il vertice della società dovesse esprimere un no tombale alla soluzione Padovani.Che sia un disagio per i tifosi e per il club ospitare i lavori al Franchi è evidente. Avere uno stadio rinnovato e coperto però si potrebbe rivelare un vantaggio anche per Euro 2032. Basta dare un'occhiata all'impiantistica del nostro Paese per rendersi conto che non è facile per nessuno procedere speditamente per avere uno stadio nuovo. Qui le avversità non sono mancate. Il Bologna mentre si faranno i lavori al Dall'Ara andrà a giocare in uno stadio temporaneo che sarà realizzato vicino alla fiera alimentare Fico, una soluzione che assomiglia tanto a quella del Padovani
Redazione VN
Del Re: "Per ARUP si può giocare al Franchi durante i lavori"
Cecilia De Re, candidata sindaco di Firenze Democratica, è intervenuta a Toscana TV per parlare del tema Franchi. Ecco le sue parole:
Noi abbiamo sempre dato precedenza alla Fiorentina e al suo progetto sportivo. Guardando in Italia abbiamo visto com'è possibile giocare durante i lavori, procedendo a lotti come a Udine o Bergamo. Questo sarebbe un vantaggio per tutti e come ha fatto Barone, basterebbe chiedere di prolungare il termine dei fondi. Arup si è reso disponibile a realizzare un piano di lavori che preveda la disputa delle partite durante i lavori.
Redazione VN
Lavori e fruibilità del Franchi: ecco la lettera di Nardella ai Ministri
Lavori allo Stadio Franchi: il Comune di Firenze scrive ai Ministri Giorgetti (Economia e Finanze), Fitto (Affari Europei) e Sangiuliano (Cultura)
Con una lettera, Dario Nardella ha posto all'attenzione dei ministri dell'economia, della cultura e degli affari, la situazione legata allo stadio Artemio Franchi di Firenze. Di seguito vi riportiamo la lettera integrale:
All'attenzione dei ministri
Giancarlo Giorgetti
Raffaele Fitto
Gennaro Sangiuliano
Egregi Ministri,
con la presente desidero portare alla vostra attenzione lo stato dell'iter amministrativo in corso relativo al progetto di riqualificazione dello stadio Artemio Franchi di Firenze, inserito dalla FIGC come possibile sede italiana degli Europei di calcio 2032.
La procedura di gara ha portato alla individuazione della migliore offerta e all'aggiudicazione al raggruppamento di imprese vincitrici entro la fine dell'anno, come richiesto dai finanziamenti ottenuti nell'ambito del PNC PNRR. Risulta quindi ad oggi obbligatorio rispettare anche gli altri obbiettivi previsti dal finanziamento, ovvero l'inizio lavori entro il 31 Marzo 2024 e la fine lavori/collaudo entro dicembre 2026.
Come condiviso con il Ministro Abodi, con queste scadenze risulta impossibile portare avanti i lavori di riqualificazione e allo stesso tempo mantenere la fruibilità dello Stadio per ACF Fiorentina per le due prossime stagioni sportive e per lo svolgimento di qualsiasi altro evento. Ovviamente il mancato utilizzo dell'unico impianto sportivo della città adeguato agli standard di Serie A, crea un forte disagio per la società viola, per i tifosi e rappresenta una problematica da attenzionare da parte di tutte le istituzioni, anche per le sue implicazioni di ordine pubblico. Con ACF Fiorentina stiamo definendo delle soluzioni che potrebbero consentire di poter disputare a Firenze a partire da gennaio 2025 le partite di calcio di serie A. Per poter utilizzare lo stadio Franchi fino a tale data sarebbe necessario modificare gli obiettivi del finanziamento PNC PNRR in particolar modo quello legato alla fine lavori/collaudo al 31 dicembre 2026, definito con decreto del Ministero delle Finanze del 15 Luglio 2021 e riportato nei disciplinari sottoscritti dal Comune di Firenze con il Ministero della Cultura titolare del Piano.
In considerazione della importanza dell'opera che ci apprestiamo a realizzare e delle conseguenti problematiche di ordine pubblico, sono a richiedere un vostro interessamento diretto a verificare la possibilità di una modifica degli obiettivi connessi al finanziamento PNC PNRR.
Certo della sensibilità all'urgenza dei temi sopra richiamati e del vostro spirito di collaborazione, resto a disposizione per qualunque chiarimento.
Cordiali saluti
Il Sindaco di Firenze, Dario Nardella
Redazione VN
Franchi, arriva l'idea di Giani: "Ecco dove potrebbe giocare la Fiorentina"
Viola in 'trasferta'... ma non troppo. L'idea ronza in testa al governatore Eugenio Giani che quale non va giù l'idea che la Fiorentina, durante i lavori per la ristrutturazione del Franchi, debba allontanarsi troppo dalle sponde dell'Arno per disputare le gare casalinghe. Modena? Cesena? Ipotesi più che concretema «troppo distanti per i tifosi» per il presidente della Regione. Ecco allora che Giani scende prudentemente in campo: «Ho da poco parlato con la prefetta e sono intenzionato a preparare un'istruttoria entro pochi giorni per passare in rassegna tutti gli impianti calcistici delle città toscane e vedere se si può fare qualcosa per avvicinare le gare casalinghe della Fiorentina». Il governatore, che premette di essere d'accordo con il ragionamento della società viola – provare a far slittare l'vio dei cantieri finché non si avranno le idee chiare su quale sarà per un paio di stagioni almeno la casa 'provvisoria' della Fiorentina – ha già avviato i primi contatti. Con Lucca per esempio («C'è stata una telefonata interlocutoria con l'assessore allo sport» dice il governatore). A tre quarti d'ora di autostrada ci sarebbe infatti il Porta Elisa. L'impianto al momento dispone di 12mila posti, estendibili fino a 16mila. Lo riporta la Nazione.
Redazione VN
Fiorentina, rimani in Toscana? La situazione è preoccupante
Prato non ha un impianto da serie A, all'Arena Garibaldi di Pisa (al netto della rivalità) ci sono infiltrazioni e settori inagibili. Una riflessione si potrebbe al limite fare su Arezzo
Giani cerca una soluzione per il Franchi e la Fiorentina. Oltre Lucca, di recente sono stati fatti degli interventi di maquillage tali da farlo diventare – oltre ovviamente al Castellani di Empoli (unico omologato per la serie A) ma per il quale la sindaca Brenda Barnini ha chiuso ogni porta – l'unico sul quale forse si può fare un ragionamento. Ci sarebbe anche Pistoia segnata in agenda ma il Melani (13mila posti) è malconcio. Ha dalla sua però la grande vicinanza a Firenze. Prato non ha un impianto da serie A, all'Arena Garibaldi di Pisa (al netto della rivalità) ci sono infiltrazioni e settori inagibili. Una riflessione si potrebbe al limite fare su Arezzo. Giani prende comunque tempo. Lo riporta la Nazione.
Redazione VN
Modena-Cesena, parlano i sindaci: "Nessuna richiesta da parte della Fiorentina"
"Non chiudiamo la porta alla Fiorentina, ma nessuno ci ha contatto". Muzzarelli, sindaco di Modena, sottolinea come l'impianto sia adeguato alla Serie A ma occorre prima parlare con la Fiorentina"
Joe Barone era stato chiaro: "Saremo costretti a giocare a Modena o Cesena". Allora il Tirreno ha interpellato i due sindaci delle città chiamate in causa che hanno detto in coro l'esatto concetto: "Non chiudiamo la porta alla Fiorentina, ma nessuno ci ha contatto". Muzzarelli, sindaco di Modena, sottolinea come l'impianto sia adeguato alla Serie A ma occorre prima parlare con la Fiorentina che, ad oggi, non ha mandato nessuno richiesta. Vale lo stesso per il primo cittadino di Cesena, Lattuca che non chiude le porte alla possibilità di vedere i Viola a Cesena, ma per adesso dal Viola Park tutto tace.
Redazione VN
Il Comune vuole rifare il Padovani, ma mancano i soldi della Fiorentina
In attesa di capire quale città e quale stadio ospiteranno la Fiorentina durante i lavori di restyling del Franchi, Palazzo Vecchio continua a portare avanti il progetto di adeguamento del campo da rugby Padovani per il quale ha chiesto e ottenuto dal Consiglio comunale il via libera a una variazione di bilancio da 10 milioni di euro. In verità, per poter rendere fruibile l'impianto sportivo servirebbero altri 3,253 che in un primo momento sembrava dovesse metterli la società viola. Ma dopo lo scontro istituzionale – con tanto di botta e risposta – tra il direttore Joe Barone e l'amministrazione Nardella, l'ipotesi appare sempre più utopistica. Lo riporta la Nazione.
Redazione VN
Repubblica: "Barone ha incontrato la Meloni. Proroga? Si va verso il no"
Come sottolinea Repubblica però, la premier Meloni non sarebbe disposta ad accettare la situazione attuale. Si tratta tutto di un gioco politico, con Fdl pronti ad andare contro il PD e separarsi da Renzi.
Continua il caos intorno allo stadio Franchi di Firenze. Ieri, il sindaco Dario Nardella ha inviato una lettera al Governo per ottenere la proroga sui tempi del nuovo impianto. Come sottolinea Repubblica però, la premier Meloni non sarebbe disposta ad accettare la situazione attuale. Si tratterebbe di un gioco politico, con Fdl pronti ad andare contro il PD e contemporaneamente prendere le distanze da Renzi. Negli scorsi giorni, Barone ha anche incontrato la Premier, ma senza ottenere nulla di concreto.
Redazione VN
Fiorentina a Lucca? Arriva subito la frenata: "Largamente impraticabile"
Arriva una nota firmata direttamente dall'assessore allo sport del Comune di Lucca
Arriva subito una brusca frenata direttamente da Lucca per quello che riguarda l'idea sollevata dal governatore Giani di far giocare la Fiorentina allo Stadio Porta Elisa. Con una nota ripresa da gonews.it, l'assessore allo sport del Comune di Lucca Fabio Barsanti ha parlato così:
La vedo una soluzione largamente impraticabile. La telefonata interlocutoria non c'è stata, almeno con il sottoscritto. A mio personale avviso l'ipotesi giornalistica formulata è largamente impraticabile per una serie di motivi facilmente immaginabili, a partire dal traffico, dall'ordine pubblico e dalla sua gestione in generale per citarne alcuni, senza contare i requisiti che servirebbero per la serie A. Da ciò che emerge dalle dichiarazioni del presidente Giani mi pare che la questione Fiorentina riguardi o possa riguardare non solo Lucca ma anche altre città, e dai contenuti dell'articolo dovremmo casomai aprire una riflessione seria a livello regionale sulla situazione e le condizioni degli stadi in Toscana. Si attribuisce al Porta Elisa una capienza attuale di 12.000 posti. Cosa attualmente non corrispondente alla realtà, perché con gli ultimi interventi dell'attuale società siamo arrivati a una capienza complessiva di 5.217 posti. Ricordo inoltre come il futuro del Porta Elisa sia prima di tutto nelle mani della Lucchese e dell'Aurora Immobiliare. Una cosa è sicura: sullo stadio di Lucca decidono e decideranno i lucchesi, e qualsiasi soluzione che si intenderà portare avanti non potrà prescindere dall'opinione di chi da sempre del Porta Elisa è il maggiore fruitore, ovvero i tifosi
Redazione VN
E. Ferrara: "Il governo non considera una priorità la lettera di Nardella"
Il giornalista di La Repubblica Ernesto Ferrara è intervenuto al Pentasport di Radio Bruno per parlare del tema stadio e commentare le parole di Barone:
La mossa di Nardella arriva dopo mesi di tensione, ma risponde ad un criterio razionale. Nel momento in cui le ipotesi di trasloco fuori Firenze hanno difficoltà e trovano i dubbi di tifoseria e dirigenza viola, si pensa ad una delle idee originali. Fare i lavori mentre la Fiorentina gioca all'interno del Franchi. Se il governo spostasse la proroga dei soldi del Pnrr per il Franchi creerebbe un precedente non da poco. E soprattutto non è detto che il governo voglia togliere le castagne dal fuoco al comune di Firenze. Non sembra che il governo abbia intenzione di rispondere velocemente alla lettera di Nardella.
Redazione VN
Il Franchi non è solo: il governo tratterà con la Ue. E sul Padovani...
Nei prossimi giorni il governo tratterà con la Ue per la questione legata al restyling del Franchi: ecco come si svilupperà il tutto
Un mese di tempo per avere risposte dal governo e poi il Comune andrà avanti con la ristrutturazione dello stadio Franchi. Sono i tempi che per ora si è dato Palazzo Vecchio, dopo l'invio della lettera di Nardella, l'altro ieri, ai ministri Giorgetti (Economia e Finanze), Fitto (Affari Europei) e Sangiuliano (Cultura). Il sindaco chiede al governo di verificare se ci sia la possibilità di procrastinare le scadenze dettate dalle opere finanziate con fondi Pnrr, affinché la Fiorentina possa abbandonare il Franchi una volta adeguato, per le fare di Serie A, l'impianto del rugby Padovani.
Quello che può fare aprire uno spiraglio è che molti comuni italiani sono in ritardo con i termini dettati dalle opere finanziate dal Pnrr. Come scrive il Corriere Fiorentino, fonti del governo spiegano che si sta lavorando per cercare di ottenere dall'Europa una proroga per non far perdere le risorse assegnate ai progetti di tanti comuni ed enti locali, ma allo stesso tempo i margini per riuscirci, riconoscono fonti governative, appaiono strettissimi.
Visita al Padovani
Intanto, ieri, tecnici del Comune e della Lega Serie A hanno effettuato un sopralluogo al Padovani, per verificare gli interventi che sarebbe necessario realizzare. Il confronto, spiegano fonti di Palazzo Vecchio, ha avuto «esito positivo».
Sul Franchi, invece, si tira il freno a mano. Fino a poche settimane fa il Comune, forte degli accordi sottoscritti con il club gigliato, contava di avviare i primi lavori propedeutici già a gennaio, ma almeno fino al 28 di questo mese la curva Ferrovia rimarrà a disposizione del pubblico: in quella data si giocherà Fiorentina-Inter, un match che richiamerà molti spettatori non solo di fede viola e la disponibilità del settore ospiti faciliterà l'organizzazione della sicurezza (con i lavori il settore ospiti dovrà essere ricollocato).
Come si svilupperà il progetto
Dopo il 28 gennaio, in caso di risposte negative da Roma, entro poche settimane, il via alle opere propedeutiche (si partirà dalla demolizione del vecchio tabellone segnapunti) però ci sarà e poi i lavori entreranno nel vivo con la consegna dei cantieri al consorzio che a fine 2023 si è aggiudicato il bando (Cobar e Sac). Il termine improcrastinabile è il 31 marzo.
A prescindere dalla proroga per i cantieri al Franchi, qualora la Fiorentina optasse per trasferirsi al Padovani, la scelta andrà formalizzata col Comune, affinché vengano stabiliti gli impegni tra le parti. Sul tavolo ci sono 5 milioni di euro, il costo stimato per raggiungere, con tribune temporanee, una capienza di 15 mila posti netti (Palazzo Vecchio ha già stanziato 10 milioni per farne 7 mila).
Queste settimane di attesa, per un riscontro sulle istanze di Nardella al governo, dovrebbero essere sfruttate per raggiungere un'intesa tra Comune e Fiorentina: più presto si farà e prima il Padovani potrà essere pronto per ospitare la serie A.
Redazione VN
Radio Bruno: ecco perché non si giocherà a Franchi durante il restyling
50 milioni per l'utilizzo delle gru per illuminare il Franchi durante i lavori di restyling: una cifra monstre
Durante i lavori di ristrutturazione del Franchi sarà praticamente impossibile giocare nell'impianto di Campo di Marte. Come rivelato a Radio Bruno da Movimento Centro infatti, dalle carte in possesso della Fiorentina emerge che serviranno 50 milioni in più per avere le gru a noleggio per alimentare l'impianto di illuminazione. Una cifra extra rispetto ai fondi del PNC decisamente fuori dalla portata...
Redazione VN
Franchi, Meloni cambia idea? Modena pista viva e il Castellani torna in corsa
Il governo Meloni «sta ragionando sul prolungamento» dei lavori di restyling all'Artemio Franchi. Ipotesi per il trasloco? Le varie ipotesi
Franchi, arrivano novità? Il governo Meloni «sta ragionando sul prolungamento» dei lavori di restyling all'Artemio Franchi. Ipotesi per il trasloco? Oltre al Padovani, che andrebbe adeguato e per il quale l'amministrazione ha accantonato 10 milioni di euro (ma ne servirebbero altri 4 per i lavori), nelle ultime ore sarebbe tornato di nuovo in auge il Castellani, nonostante la ferma opposizione, per «motivi di ordine pubblico», della stessa prima cittadina. Ma ieri proprio il sindaco metropolitano, sollecitato dai giornalisti, si sarebbe mostrato possibilista. Empoli, ha detto Nardella, «è un'opzione realistica che va vista in piena sintonia con le istituzioni: dalla Regione all'amministrazione comunale alle società di calcio interessate. Io ho sempre detto che le soluzioni si trovano solo se tutti fanno la loro parte, perché la straordinaria opportunità storica di rifare i lavori al Franchi e di avere uno stadio nuovo non ce l'ha nessun'altra città italiana. E per questo noi non la dobbiamo sciupare e dobbiamo mettere insieme tutte le energie per trovare la soluzione sul luogo in cui far giocare i viola durante i lavori. Le due cose possono e devono stare insieme: il restyling per avere il nuovo Franchi da un lato, e penso che non ci sia cosa più bella che celebrare il centenario della Fiorentina, nel 2026, in un impianto nuovo, e dall'altro l'impegno a provocare meno disagi possibili alla squadra e ai tifosi. Firenze è una città – ha concluso il sindaco – che ha sempre abbracciato le grandi sfide e dovrà affrontare anche questa con orgoglio». Anche se ieri, prima della partita col Sassuolo, Joe Barone si è fermato a Modena per un sopralluogo allo stadio Braglia.Il direttore generale della Fiorentina, ai microfoni di SkySport ha tenuto a sottolineare, non senza una vena polemica, che «la proroga nasce da un'idea della Fiorentina. Abbiamo incontrato il Modena nove mesi fa e abbiamo visto l'impianto: è una bella realtà. Dove giocheremo? Ancora non lo so. La cosa ideale sarebbe giocare nel Franchi ma la siuazione è complicata. Vedremo dove andremo a finire. Ne siamo tutti danneggiati: tifosi, Firenze e noi». Lo riporta la Nazione.
Redazione VN
Il piano di Palazzo Vecchio: Fiorentina al Franchi ancora per un anno
L'asse Nardella-Giani punta allo slittamento dei lavori: la Fiorentina resterebbe a Campo di Marte per tutto il 2024 e poi traslocherebbe per metà stagione a Empoli. Ma serve l'ok di Roma
La Nazione si sofferma sul caso Franchi. Ecco quanto si legge:
"Palazzo Vecchio (e il Pd) ha un piano, che giovedì al summit in Prefettura non sarà più segreto, per risolvere il problema stadio e ricucire con la Fiorentina: iniziare i lavori al Franchi esattamente tra un anno, e nel frattempo attrezzare il Padovani affinché il club viola possa trasferircisi nella stagione 2025/2026.
Questa ipotesi, consentirebbe ai viola di restare tutto quest'anno a Campo di Marte e li costringerebbe ad emigrare dalla città di Firenze (per il campionato) soltanto nei primi mesi del 2025. E in quel periodo sarebbe il Castellani di Empoli la casa temporanea della squadra di Rocco Commisso. Una bella scommessa, per il sindaco Dario Nardella, che potrebbe incamerare il sì della Fiorentina, a patto che il cronoprogramma dei lavori, su più fronti, funzioni come un orologio svizzero: non c'è un minuto da perdere nell'ammodernamento dello stadio del rugby - sulla cui realizzazione il Comune ha già messo in bilancio dieci milioni che probabilmente potrebbero non bastare (ne mancano 3/4) - e il Governo deve accordare la proroga all'avvio dei lavori e garantire che i mesi di slittamento del cantiere non inficeranno il contributo di circa 150 milioni stanziato dai ministeri per il restyling del Franchi.
Per la riuscita dell'operazione serve anche il benestare della sindaca di Empoli Brenda Barnini, finora contraria perché preoccupata dall'invasione di tifosi e i problemi logistici che ne conseguirebbero. Ma ora la sua posizione potrebbe ammorbidirsi davanti alla prospettiva di un'ospitalità limitata nel tempo e con tempistiche ben scandite.E poi non è sottovalutare l'asse della politica: al tavolo di giovedì a casa del prefetto Francesca Ferrandino - che è anche il rappresentante del governo in città -, siederà per la prima volta il presidente della Regione Eugenio Giani, sponsor di questa soluzione "toscana", alimentatasi su un sentiero targato Pd".
Redazione VN
Ecco l'ipotesi staffetta per la Fiorentina. Prima Empoli e poi al Padovani
Prende corpo l'ipotesi di una possibile staffetta per il prossimo anno. Empoli e poi al Padovani, la Fiorentina avrà due case provvisorie?
La steffetta Rivera-Mazzola rivisitata in versione stadi. Questa la possibile soluzione di cui parla Repubblica. Infatti dopo il no del Modena, il quotidiano parla di una possibile alternanza. Stagione 2024-25 che potrebbe dividersi a metà. La prima parte a Empoli, e poi la seconda metà, quando sarà pronto al Padovani. Altrimenti uno slittamento dei lavori del Franchi, e poi l'ipotesi Padovani anche qui per il finale di annata. Una proroga di uno o due anni del Franchi potrebbe portare ad una nuova cantierizzazione, e una possibile revisione sul Padovani, questa l'altra opzione. Alla Fiorentina il duo Empoli-Padovani non dispiacerebbe. Le tempistiche potrebbero tornare, fino a dicembre a Empoli, e poi il cambio. Il precedente di Spezia e Atalanta facilita il tutto, ma va comunicato entro giugno. Per le coppe sarebbe tutto diverso. Ma intanto la situazione Franchi continua ad evolvere.
Redazione VN
Guccione sul Padovani: "Lavoro in tre lotti. E sul Franchi passaggi noti"
Le parole dell'assessore dello Sport di Firenze, Cosimo Guccione, in merito alla questione Padovani e il restyling del Franchi
L'assessore allo Sport di Firenze, Cosimo Guccione, ha parlato della questione "Padovani" per la Fiorentina, durante i lavori di ristrutturazione del "Franchi":
Il procedimento in corso per la realizzazione del nuovo campo Padovani prevede un intervento suddiviso in tre lotti: i primi due, finanziati dal Comune, hanno come obiettivo la riqualificazione della struttura per essere usata come stadio del rugby. Il terzo lotto, che consentirà di trasformare il Padovani in un impianto di calcio fruibile per la Serie A, non è finanziato dal Comune. Abbiamo comunicato alla Fiorentina tutti i passaggi relativi alla riqualificazione del Franchi. Tali passaggi sono riportati nei due addendum alla convenzione per l'uso dello stadio sottoscritto negli ultimi anni.
Redazione VN
Rep.Fi: "Giocare al Franchi con i lavori del cantiere costa 50 milioni in più"
Servono tra 40 e 50 milioni di euro in più per una lavorazione più lunga e più onerosa al Franchi durante il cantiere, chi li metterebbe?
Giocare dentro il Franchi durante i cantieri? Servirebbero tra 40 e 50 milioni di euro in più per il tipo di lavorazione che andrebbe impostata, più lunga e più onerosa. Ne scrive oggi Repubblica nella sua edizione fiorentina. E chi li metterebbe, visto che ne mancano già 55 di Pnrr? In più ci sarebbero una serie di complicazioni burocratiche notevolissime. È tutt'altro che scontato, che un cantiere più lungo imporrebbe ottenga ok del governo e dell'Europa per una proroga almeno al 2027 dei fondi vincolati al Pnrr, cioè al 2026. E poi con l'impattante cantiere in corso dentro lo stadio, ottenere l'autorizzazione ad ogni partita della commissione di pubblica vigilanza della Prefettura per gli spettatori non sarebbe affatto banale. E infine, le partite avrebbero una capienza molto ridotta. In un modello Franchi con lavori di restyling e partite contemporanee difficilmente si potrebbe ipotizzare di far entrare più di 13-14 mila spettatori per volta. Persino meno del Padovani versione 15 mila posti che Palazzo Vecchio spera di riuscire a fare sfruttando i suoi 10 milioni e 5 che arrivino dalla Fiorentina. Che tuttavia non ne vuole al momento sapere. E ieri allo stadio sono apparsi due striscioni di protesta in Maratona e Ferrovia firmati dal Centro di coordinamento e Soloviola: «#Dove giocherà la Fiorentina?». Un'altra sfida, alla vigilia del vertice in Prefettura domani.
Redazione VN
Franchi, oggi la Fiorentina incontra l'Empoli: tanti i nodi da sciogliere
Alle 17 la riunione in prefettura tra Fiorentina, Empoli e gli amministratori per sciogliere i nodi sul futuro stadio della squadra viola
Nella giornata di oggi ci sarà un summit tra Fiorentina, Empoli e gli amministratori in prefettura. Molti i nodi da scioglier sul futuro campo di gioco dei viola, scrive La Nazione. La Fiorentina chiede con forza di far slittare i lavori per continuare a giocare al Franchi, ma gli interrogativi sono tanti. Perché cambiando i tempi, le imprese aggiudicatarie potrebbero avere la facoltà di tirarsi indietro e far pagare le penali al Comune di Firenze. La seconda questione è la disponibilità dell'Empoli ad ospitare il club per una parte del prossimo campionato. La sindaca Barniniha più volte espresso la propria perplessità, legate alla vivibilità del quartiere dello stadio. E di conseguenza tutti gli aspetti dell'ordine pubblico.
Il vertice di oggi
L'appuntamento programmato alle 17.00 dal prefetto Francesca Ferrandino vedrà partecipe anche il questore Maurizio Auriemma. L'ultimo nodo è quello legato al "Padovani": Palazzo Vecchio ha messo a bilancio 10 milioni di euro ma ne mancano altri (3/5 milioni), che al momento il presidente Commisso non ha intenzione di spendere. La società viola sembrerebbe maggiormente interessata ha spendere per il secondo lotto di lavori al Franchi (oltre 100 milioni di euro tra rifiniture e fondi già mancanti) attraverso il Piano previsto dal decreto Dpcm del 2023 che prevede una partnership pubblico-privato. Per l'Europa la pista più plausibile è invece il "Mapei" di Reggio Emilia.
Redazione VN
"Giocare al Franchi? Si può! Chiesti troppi sacrifici ai tifosi viola"
Giovanni Fittante, candidato a Sindaco di Firenze, della lista civica Anima Firenze 2030, ha parlato così del tema Franchi:
Far continuare a giocare la Fiorentina al Franchi durante i lavori un dovere ed è tecnicamente fattibile e gestibile. Non possiamo continuare a far ricadere sui tifosi viola le scelte sbagliate e costringerli a fare centinaia di chilometri per andare a vedere la Fiorentina con costi e tempi che sarebbero per la maggior parte degli stessi impraticabili
Redazione VN
FOTO VN – Incontro Fiorentina-Empoli per lo stadio in corso, dibattito serrato
Appena iniziato l'incontro in prefettura fra tutte l'amministrazione, la Fiorentina e l'Empoli oltre che i vari tecnici.
Incontro appena iniziato in prefettura per la questione stadio e il futuro della Fiorentina. Come potete vedere dalle foto dei nostri inviati, presenti il sindaco Nardella, Eugenio Giani, l'assessore Guccione, il prefetto Francesca Ferradino, il direttore Joe Barone e Alessandro Ferrari. Presenti anche la sindaca di Empoli Brenda Barnini, Luca Lotti come consulente esterno, Andrea Butti come rappresentate della Serie A e il questore Maurizio Auriemma oltre ai vari tecnici.
AGGIORNAMENTO 18.45 - L'incontro è ancora in corso, il dibattito tra le parti si fa serrato. L'incontro in Prefettura per la questione Franchi e per capire se la Fiorentina giocherà a Empoli rischia di andare per le lunghe.
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Redazione VN
Pref. Ferrandino: "Non potevamo pensare di avere risposte dopo due ore"
Il prefetto di Firenze Francesca Ferrandino parla così dopo l'incontro tra Fiorentina e istituzioni per il Franchi
La Prefetta di Firenze Francesca Ferrandino ha commentato così l'incontro appena concluso tra istituzioni, Fiorentina ed Empoli per lo stadio Franchi: "Questo era il primo incontro che abbiamo deciso d'intesa con il presidente della Regione e con i sindaci, con l'aiuto indispensabile della Polizia, della Lega Calcio e dei rappresentanti delle squadre. Ci siamo chiariti, confrontati e concessi del tempo, non potevamo pensare di avere delle risposte dopo due ore. Tutto ciò che ruota attorno alle partite di calcio è stato messo sul tavolo, in termini di tempistica, sostenibilità, volontà della città. Ci siamo dati un tempo molto breve per sviscerare delle questioni che ognuno poi valuterà nel suo specifico".
Giovanni Zecchi
Giani su Franchi e PNRR: "Opportuno mettere tutto in campo. Incontro molto utile"
Le dichiarazioni di Eugenio Giani all'uscita dalla Prefettura: "Messo in campo tutte le soluzioni che sono auspicate dalle istituzioni"
"Credo che sia stato un incontro molto utile, abbiamo messo in campo tutte le soluzioni che sono auspicate dalle istituzioni presenti, per quello che mi riguarda anche per il coordinamento degli interventi sul PNRR". Così il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani ha parlato dopo l'incontro in Prefettura tra Fiorentina, Empoli e istituzioni per il futuro del Franchi e dell'impianto che ospiterà la società viola nei prossimi due anni. "Ringrazio la prefetta per il ruolo di coordinamento - continua -, ci prendiamo qualche ora o giorno e poi cerchiamo di trovare una sintesi. Soluzioni? Oggi era opportuno mettere in campo tutto, mi sembra di poter dire, vedendo oggi, tutti insieme".
Giovanni Zecchi
Sindaca Empoli: "Ribadito nostro no al Castellani. Comprese nostre ragioni"
Da Empoli, posizione ferma da parte della sindaca Barnini che ribadisce il no alla Fiorentina per l'utilizzo del Castellani
Appena uscita dalla Prefettura di Firenze, la sindaca di Empoli Brenda Barnini ha ribadito la sua posizione sul Castellani: "Quello di oggi era il primo momento in cui tutti i soggetti venivano messi insieme ad un tavolo istituzionale. Il Comune di Empoli ha ribadito la sua posizione che era già nota. Non mi hanno convinta? No, assolutamente, così come siamo entrati siamo usciti e le ragioni esposte dal Comune di Empoli sono state maggiormente comprese".
Giovanni Zecchi
Nardella: "Obiettivo è salvare 150M per il Franchi. Parlato di slittamento lavori"
Le parole di Nardella dopo l'incontro in Prefettura. Al centro il futuro del Franchi e della Fiorentina
Intervenuto fuori dalla Prefettura, il sindaco di Firenze Dario Nardella ha parlato così ai giornalisti presenti: "E' la prima volta che ci troviamo tutti insieme con Fiorentina, Regione Toscana, Prefettura e abbiamo vagliato tutte le opzioni. Per noi è fondamentale salvare i 150 milioni di euro ottenuti a fatica per il nuovo Franchi e dall'altra parte andare incontro alla società individuando la migliore soluzione possibile. Ritengo che le due cose possano stare insieme e possiamo agire insieme assumendoci ognuno il proprio compito e lavorando nell'interesse della città, dell'opera pubblica, dei tifosi. Barone? Abbiamo parlato a lungo e condiviso le valutazioni su tutte le opzioni possibili. Slittamento per i lavori del Franchi? Ne abbiamo parlato".
Giovanni Zecchi
Castellani o Padovani? No, Barone vuole solo il Franchi: che gelo in prefettura
Per il dg Barone, c'è solo il Franchi. Quindi ok allo slittamento dell'inizio dei lavori («Questa è un'opzione di cui abbiamo parlato», dice Nardella) possibilità comunque da vagliare
La Nazione si sofferma sulla riunione di ieri in prefettura per lo stadio Franchi. La Fiorentina - che ha commentato il summit con un «nulla da dichiarare» - è ancora senza un campo (che dal canto suo significa anche perdere introiti da botteghino e sponsor) e si percepisce freddezza per ognuna delle soluzioni prospettate al tavolo: né Castellani, né Padovani. Per il dg Barone, c'è solo il Franchi. Quindi ok allo slittamento dell'inizio dei lavori («Questa è un'opzione di cui abbiamo parlato», dice Nardella) possibilità comunque da vagliare dal punto di vista tecnico e con il Governo per non perdere i fondi del Pnc. Il tutto reso più intricato dalle prossime elezioni. Ci sono altri paletti temporali a rendere ogni giorno più complicata l'operazione. Il 30 aprile, la Uefa deve sapere dove la Fiorentina giocherà le Coppe: a questo punto Reggio Emilia, o Bologna in considerazione del buon rapporto fra Commisso e Saputo. Il 4 giugno, si deve comunicare il campo di gioco per il campionato. La Lega, presente al tavolo, ha spiegato che non può esistere incognita su più campi. E i tempi sulla realizzazione del Padovani non possono essere definiti in altro modo. Per Nardella «è fondamentale da un lato salvare i 150 milioni di euro che abbiamo ottenuto con grande fatica, cosa che nessun'altra città italiana ha ottenuto, per il nuovo stadio 'Franchi', e dall'altro andare incontro alle esigenze della squadra, dei tifosi e della società viola, individuando la migliore soluzione possibile perché ritengo che le due cose possano stare insieme. Abbiamo la possibilità di esaminare ed anche agire su più fronti in questi giorni insieme, assumendoci ognuno il proprio compito». Il governatore Eugenio Giani auspica che prosegua il dialogo. Ma a quel tavolo, c'era il gelo.
Redazione VN
Altro no di Empoli. Franchi: l'unica soluzione è far slittare i lavori
Incontro in prefettura, per rinviare il cantiere serve l'ok del governo. La Fiorentina respinge ogni proposta e pensa di andare fuori regione
Repubblica Firenze si sofferma sull'incontro tenutosi ieri in Prefettura sui lavori di restyling dell'Artemio Franchi. Ecco quanto si legge sul quotidiano:
"Un altro no di Empoli, l'ennesimo. Il muro della Fiorentina sul Padovani e addirittura la minaccia della proprietà viola di portare la squadra fuori regione se non ci sarà una proroga dei lavori al Franchi tale da permettere la coesistenza cantieri- partite. Due ore e mezzo di incontro ieri in Prefettura tra club e istituzioni non sbrogliano la matassa dello stadio della Fiorentina durante i lavori. E anzi suggeriscono ora uno scenario sempre più teso e complicato: la Fiorentina non vuole giocare fuori dal Franchi, nè a Empoli che comunque è contraria nè al Padovani dove non intende mettere un euro; Palazzo Vecchio chiede di non perdere i denari ottenuti per il restyling ma si dice disponibile a posticipare l'avvio dei lavori. Servirà un ok del governo però, altrimenti nulla. Se non salterà fuori una soluzione procedere con i lavori del restyling diverrà mission impossible per Palazzo Vecchio.
(...)
Per il momento la linea è muso duro: no al Castellani e a Empoli, no al Padovani, dove è stato ribadito che la Fiorentina non metterà un euro, sì soltanto alla proroga e a giocare al Franchi il più possibile. Altrimenti senza proroga l'ipotesi lanciata da Barone è stata quella di portare la squadra fuori regione. Nardella avrebbe invece trovato un'intesa con Butti, rappresentante della Lega Serie A sul fronte Padovani: anche con i due lotti previsti dal Comune, con investimento di 10 milioni di euro e 8mila posti disponibili, si potrebbe ospitare la Serie A. Anche questa soluzione però non ha incontrato i favori della Fiorentina, preoccupata su come gestire il flusso degli spettatori — la squadra ha 17 mila abbonati — e di ricavi da stadio che scenderebbero. La tensione in casa viola è palpabile. L'uscita di Barone scuro in volto e senza dichiarazioni lo dimostra",
Redazione VN
Giani: "Importante tavolo con tutti, non vogliamo turbare la Fiorentina"
Il numero uno della Regione ribadisce la disponibilità totale alla mediazione e alla facilitazione della questione Franchi
Eugenio Giani, governatore della Toscana, ha parlato a margine della conferenza stampa sulla firma del contratto della linea tranviaria 4.2 Piagge-Campi Bisenzio:
Ieri sono state valutate tante situazioni, occorre adesso qualche giorno. Abbiamo messo tutto insieme, magari anche il fatto di partire qualche tempo dopo purché l'intervento si faccia. Non vogliamo turbare la Fiorentina, che sta vivendo un buon momento, con l'ipotesi di un allontanamento.
Paolo Poggianti
"Franchi? La Fiorentina vuole negoziare con il coltello dalla parte del manico"
Il Corriere Fiorentino riporta l'idea di Carlo Fusaro, professore di diritto pubblico all'università di Firenze, ex deputato e anche tifoso viola. "L'impressione che ho è che la Fiorentina tenda a negoziare cercando di tenere sempre il coltello dalla parte del manico». Durante la campagna elettorale il tema sarà tra i più cavalcati, considerate pure le critiche che praticamente ogni partito, dal centrodestra a Italia Viva, ha rivolto al progetto del sindaco Dario Nardella. «La scelta influenzerà il voto perché coinvolge direttamente la vita dei cittadini. Tutte le grandi opere pubbliche creano fastidi a coloro che ci vivono vicino, ma credo che nei prossimi anni Campo di Marte diventerà un quartiere più bello però per la politica è inevitabile "patire" questa fase. Qualcosa che mi sorprende sempre è sapere che ci sono cittadini ancora contrari alla tramvia a causa dei cantieri quando credo che sia l'opera più importante realizzata in città dal Dopoguerra, che ha dato più respiro europeo a Firenze». Secondo Fusaro, infine, «il buon senso prevedrebbe la Fiorentina trasferita a Empoli». Nell'interesse non solo della politica cittadina, ma anche di quella regionale. «Non capisco il "no" della sindaca Brenda Barnini, anche se ha tutto il diritto di mettere le proprie carte sul tavolo. Il Castellani è comunale e i soldi della Fiorentina potrebbero essere usati per pagare le spese dei prossimi anni. Da cittadino ne sarei felice». Comunque, conclude, «l'amministrazione attuale subisce critiche, ma alla fine città e Fiorentina avranno uno stadio nuovo. Sul piano politico la partita ora si gioca nel riuscire a fare in modo che i disagi per gli abitanti e la società siano limitati».
Redazione VN
Fittante: "Sul tema stadio commessi troppi errori. Ecco la possibile soluzione"
Le parole del candidato sindaco Giovanni Fittante sulla questione relativa alla ristrutturazione dello stadio Artemio Franchi
Giovanni Fittante, imprenditore e candidato sindaco per le prossime elezioni comunali a Firenze, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni al Pentasport di Radio Bruno sul tema legato alla ristrutturazione dello stadio Artemio Franchi:
"Se guardiamo indietro sul tema stadio gli errori sono statui clamorosi. Oggi però va data una risposta e tutti questi errori non si possono far ricadere sui tifosi. La Fiorentina senza il suo tifo cos'è? Il calcio è uno sport popolare da sempre e non possiamo permettere che la gente ci rinunci per distanze e mancanza di strutture. Le soluzioni ci sono e si devono perseguire, c'è però bisogno di una volontà politica e anche tecnica e di concretezza. Se tutti oggi dialogassero con la volontà di trovare una soluzione si risolverebbe tutto. Va capito qual'è il motivo del mancato dialogo tra la Fiorentina il comune e la regione. L'unica idea per uscire da questa situazione è mettere attorno ad un tavolo tutti i soggetti interessati ossia, la ditta che ha vinto l'appalto, il comune e la Fiorentina stessa e farli ragionare su come fare i lavori. Sarà poi interessante capire relativamente al Pnnr quanti dei progetti previsti verranno realizzati entro il 2026. Ecco perché anche quella della scadenza per me è un finto problema. La priorità ad oggi deve essere trovare una soluzione per far giocare la Fiorentina a Firenze. Lo stadio Franchi non è da buttare giù ma da restaurare, e per i restauri il problema è semplicemente organizzativo, tecnico e forse anche un po' economico con i 5 milioni che mancano che la Fiorentina non vuole mettere. Un viatico d'uscita potrebbe essere quello di spostare i soldi dal Padovani al Franchi. Alternative? Tutte quelle uscite fino ad oggi, come quella di andare a Lucca, mi sembrano campate in aria e poco serie".
Redazione VN
Nardella: "Peccato per Empoli, ipotesi non praticabile. Ecco cosa faremo ora"
Scartata la soluzione Empoli, il sindaco si rimbocca le maniche e promette un doppio impegno
Il sindaco di Firenze Dario Nardella ha parlato a margine della conferenza stampa sulla firma del contratto della linea tranviaria 4.2 Piagge-Campi Bisenzio:
L'incontro di ieri è stato positivo, per la prima volta eravamo tutti attorno a un tavolo. E' un peccato che per una serie di resistenze l'ipotesi di Empoli sia andata in fumo, oggi non è praticabile. Ma l'impegno comune è quello di fare di tutto per non perdere i 150 milioni che servono per l'intervento. Dai tempi di Fabiani nel 1950 si parla di ristrutturare lo stadio, noi siamo i primi ad aver avviato la macchina. Dall'altra parte la sfida a questo punto è far sì che la Fiorentina rimanga al Franchi o comunque non giochi lontano dalla città.
Paolo Poggianti
Galli sul Franchi: "Qualcuno pensa ai tifosi? Sono solo spettatori"
Le parole dell'ex portiere viola adesso Consigliere regionale per la Lega. "Sarebbe stato bello che al Tavolo in Prefettura sedesse anche una rappresentanza della tifoseria viola"
"Probabilmente sarebbe stato bello che al Tavolo in Prefettura sedesse anche una rappresentanza della tifoseria viola che è sicuramente parte in causa della questione relativa a dove giocherà la Fiorentina - afferma Giovanni Galli, Consigliere regionale della Lega - Anche perchè, i primi a subirne le conseguenze se la squadra fosse costretta a giocare lontano da Firenze, sarebbero inevitabilmente loro, dato che avrebbero il disagio di spostarsi e conseguenti oneri economici. Peccato che nessuno, dunque, abbia pensato ad un maggiore coinvolgimento della tifoseria, non solamente ieri, ma, ci sembra, pure nel complesso, da quando è partito questo tormentone... Immaginiamo, poi, il disorientamento della stessa Proprietà che, guarda caso, ci risulta come dopo la riunione dal Prefetto non abbia voluto rilasciare alcuna dichiarazione per bocca di Barone. Insomma, nebbia fitta, con idee poche e confuse sulla questione stadio - insiste Galli - Con buona pace dei tifosi che, a fronte di un motivato e ritrovato entusiasmo per i risultati conseguiti dalla formazione di Italiano, continuano a scrutare la cartina geografica per capire dove giocherà la loro squadra che, peraltro, una casa ce l'avrebbe già e si chiama "Artemio Franchi"; perchè, dunque, perdere tempo per guardare altrove, quando la soluzione, magari con qualche mirato accorgimento tecnico, è a portata di mano?".
Redazione VN
Pierguidi sul Franchi: "La Fiorentina sapeva cosa sarebbe accaduto"
Il Corriere Fiorentino riporta oggi sulle sue pagine le dichiarazioni del Presidente del Quartiere 2 Michele Pieguidi sul tema Franchi. All'interno del Pd fiorentino, infatti, c'è chi ritiene che la comunicazione sui lavori del Franchi abbia peccato di chiarezza, altri sostengono che il club viola fosse certo che la ristrutturazione non sarebbe mai partita e questo giustificherebbe l'immobilismo della società gigliata che non ha in mano una struttura alternativa. Tra le voci che si rincorrono, il presidente del Quartiere 2 Michele Pierguidi ha parlato al quotidiano dell'ipotesi che che la Fiorentina, per la prima volta, sia stata messa a conoscenza di ciò che accadrà con i lavori al Franchi: "È falso. La Fiorentina lo sa dall'aprile 2023 quando ha rinegoziato la convenzione del Franchi. Ha un contratto che arriva fino a giugno 2024. La Fiorentina sapeva per filo e per segno quello che sarebbe accaduto". E sull'ipotesi Padovani come impianto alternativo, senza un investimento da parte del club viola per Pierguidi: "Non avrebbe senso posticipare i cantieri del Franchi se significasse stopparli definitivamente, e nel caso di individuare uno stadio alternativo a quello del rugby il compito spetta alla società di calcio. Mi pare che il Comune abbia fatto uno sforzo importante mettendo 10 milioni di euro sul Padovani, anche pensando che ci possa giocare la Fiorentina. A Bologna e Cagliari lo stadio provvisorio è stato costruito a spese delle società sportive".
Redazione VN
Lavori al Franchi, la Sindaca Barnini: "Soluzione Castellani non sostenibile"
La Sindaca di Empoli Brenda Barnini ha puntualizzato con un post su Facebook la sua posizione in merito alla possibilità per la Fiorentina di utilizzare il Castellani durante i lavori al Franchi. Ecco le sue parole: "Continuo a leggere un sacco di fantasiose ricostruzioni sul perché la posizione dell'amministrazione comunale rispetto al tema Fiorentina al Castellani sia così irremovibile. Chi mi conosce sa che non è mia abitudine prendere decisioni e posizioni istintive ma cerco sempre di valutare e soppesare le diverse componenti di un problema e di una situazione per capire quale sia il modo di massimizzare di volta in volta l'interesse pubblico e ovviamente gli interessi della mia città. Ho sempre detto fin dalla prima volta che l'argomento fu tirato in ballo sulla stampa che questa soluzione non era sostenibile e l'ho fatto dopo aver ascoltato in diversi incontri le associazioni sportive che utilizzano il sotto maratona e il PalaAramini, i commercianti del centro storico e della zona stadio, gli ambulanti del mercato e tantissimi cittadini di Serravalle. Mi dispiace che questa valutazione venga scambiata per una ripicca, ognuno conosce la propria città e credo sia buona regola rispettare le posizioni degli altri quando manifestate con correttezza e serietà. Mi auguro sinceramente per Firenze e la Fiorentina che possano trovare una soluzione che tenga insieme il progetto di riqualificazione del Franchi e le necessità della società perché questo è quello che sta a cuore a tutti".
Redazione VN
Stadio, Pres. Coni Toscana: "Padovani scelta più sensata. Empoli? Vi dico la mia"
Simone Cardullo, il Presidente del Coni per la regione Toscana, è intervenuto ai microfoni di Radio Bruno. Queste le sue dichiarazioni sul tema relativo allo stadio Franchi:
La mia preoccupazione è per tutte le discipline sportive. Essendo arrivato a Firenze 51 anni fa ed Empoli 49 anni, mi ritengo un abitante della città. Empoli è una piccola cittadina e ha uno stadio da sedici mila posti che si trova in una zona sportiva importante. Se si facesse giocare anche la Fiorentina ad Empoli, si rischia di far morire tutte le altre discipline sportive più povere. Ci sono 16mila persone che si dovrebbero spostare per venire da Firenze. Ma poi pensate alla spesa dei tifosi per venire ogni volta al Castellani? La scelta più sensata è quella del Padovani, con il buon senso di tutti si può trovare i 5 milioni in più che servono
Redazione VN
Franchi? Da Bologna arriva una doccia freddissima per la Fiorentina
Doccia ghiacciata da Bologna per la Fiorentina. Chi pensava che i viola potessero giocare al Dall'Ara nel prossimo campionato non aveva fatto i conti con una serie di variabili che rendono difficile questa opzione. Lo stadio del capoluogo emiliano, infatti, ospiterà la squadra di casa fino all'estate del 2025 per poi chiudere a causa dei lavori di restyling. Il Bologna, durante i cantieri, si sposterà in un impianto satellite che la società inizierà a realizzare nell'arco di quest'anno fuori dalla città (avrà una capienza di 16mila posti), di fianco a Fico, il parco del cibo italiano, e dove disputerà tutte le gare fino al 2027. Sarà dunque molto improbabile (nonostante i buoni rapporti tra i due club), che i rossoblù e i viola possano trovare un accordo per dividersi il campo di gioco. E comunque, l'amministrazione comunale di Bologna, a oggi, non avrebbe ricevuto alcuna proposta o richiesta dalla società del patron Rocco Commisso. Sulla soluzione Castellani, invece, anche ieri – e dopo le esternazioni di Dario Nardella che ha parlato di «forti resistenze» riferendosi sia alla sindaca di Empoli che all'atteggiamento poco collaborativo della Fiorentina – Brenda Barnini ha voluto dire la sua e spiegare, nei particolari, il motivo del suo 'niet'. Lo riporta La Nazione.
Redazione VN
Lavori al Franchi: presi di mira Nardella e Giani
Ancora polemiche sull'incertezza del futuro della Fiorentina durante i lavoro allo stadio Franchi.
Un abbraccio caloroso tra il sindaco Dario Nardella e il presidente della regione Eugenio Giani con la scritta "Franchi traditori". L 'immagine che è comparsa ieri sera in tarda serata su volantini all'esterno dello stadio Franchi. è un evidente il gioco di parole relativo al restyling dello stadio e all'incertezza su dove andrà a giocare la Fiorentina durante i lavori. Questo riporta l'edizione online de La Nazione.
Redazione VN
Casini: "Franchi? C'è solo una soluzione. Fermarsi e rivedere il progetto"
Anche il sindaco di Bagno a Ripoli, comune che ospita il Viola Park, dice la sua riguardo al caso che sta attanagliando ormai da mesi Firenze: il restyling dell'Artemio Franchi
Il quotidiano La Nazione riporta delle dichiarazioni del sindaco di Bagno a Ripoli Francesco Casini sul futuro della Fiorentina e dello Stadio Franchi:
Per lo stadio lo dico da mesi. C'è solo una soluzione. Fermarsi. Ottenere il rinvio delle scadenze dal governo nazionale che non può far finta di nulla ma deve attivarsi per Firenze. Sfruttare questo tempo per rivedere il progetto affinché preveda la possibilità della compresenza dei cantieri con il pubblico. Si può fare. Così facendo la Fiorentina non sarà costretta a spostarsi. Contemporaneamente, lavorare con il club viola per trovare una soluzione definitiva e condivisa perché si abbia uno stadio all'altezza della storia di Firenze e della Fiorentina.
Redazione VN
Nardella: "La Fiorentina ha cambiato i piani. Era d'accordo su lavori e trasloco"
Dario Nardella in una lunga dichiarazione fa chiarezza sull'operato del comune, e sulle idee della Fiorentina
Il sindaco di Firenze Dario Nardella è intervenuto stamattina sul tema stadio, facendo chiarezza dopo la contestazione subita ieri dalla Curva Fiesole:
"I tifosi che hanno manifestato hanno diritto, come tutti i cittadini ad avere chiarezza. Ci siamo concentrati sul lavoro da fare e poco sulla comunicazione, ma da oggi in modo rispettoso ma netto cominciamo a farla. Che si dovessero fare i lavori al Franchi lo si sapeva da 2 anni. Abbiamo fatto un concorso internazionale di cui tutti ne hanno parlato. C'è un progetto che ha vinto, a abbiamo portato a casa 200 milioni di Euro. Purtroppo il governo ne ha persi 50, per i motivi noti. E per questo ricorreremo al consiglio di stato, Firenze ha diritto ad avere uno stadio nuovo. Però ci sono 150 milioni assegnati, e abbiamo il dovere di sfruttarli. Nessuno si può permettere di buttare dei fondi pubblici, vincolati e destinati al Franchi"
"La Fiorentina, come tutti lo sapeva. Tant'è che nel 2022 la società ci ha chiesto di rimanere a giocare al Franchi nel 23-24. E di giocare fuori per le stagioni 24-25 e 25-26. Perchè preferiva questo tipo di soluzione, e noi abbiamo detto che il nostro compito era di fare i lavori, fare uno stadio e supportare la Fiorentina. Poi sono cambiate le preferenze, e a quel punto ci siamo organizzati ancora una volta per supportare la società. Abbiamo fatto molti sopralluoghi a Firenze, al Ridolfi, la Caserma dei carabinieri a Castello e visto che è stato detto che si preferiva giocare a Firenze abbiamo convenuto che fosse giusto rimanere vicino al Franchi. E abbiamo individuato il Padovani, ispirandoci al Bologna e il Cagliari. Abbiamo investito 10 mililoni, a Cagliari e a Bologna hanno investito le società. Ma noi ci teniamo così tanto che abbiamo deciso di investire in prima persona. Certo se avessimo saputo questa cosa nel 2022 ci saremmo mossi prima, i fatti sono questi. La Fiorentina ci aveva espressamente detto di giocare un anno al Franchi e due anni fuori. Il mio rapporto di grande rispetto con la famiglia Commisso è sincero. Ma abbiamo il dovere di parlare in modo netto alla città. Io non lascerò il Franchi abbandonato. Abbiamo passato anni a dire che lo stadio era fatiscente, che doveva essere rimesso, che non si vedeva. Io sono il sindaco, e con l'amministrazione mi sono fatto carico delle responsabilità, e continueremo a farlo."
Sui tifosi: "Con molti tifosi avevamo concordato di confrontarci, perchè credo che il dialogo sia la cosa migliore."
Sull'opzione Empoli: "Mi dispiace per come si sia chiusa la vicenda, ma noi continuiamo a lavorare. Lo ribadisco, non è il sindaco che ha l'ultima parola sul dove si deve giocare. Il mio compito è quello di realizzare un'opera pubblica fondamentale per tutti i cittadini, perchè così come è il Franchi è fatiscente. Per questo ho portato i soldi, non l'ha fatto nessuno in Italia. Io 150 milioni di Euro non li butto, ho il compito di portare in fondo il progetto Franchi, ma bisogna fare chiarezza. E giustamente i cittadini non chiariscono, quindi Empoli tramontata. L'ultima parola ce l'ha la Fiorentina. Tra qualche settimana cominciamo i lavori al Padovani"
Redazione VN
FdI: "Serve consiglio ad hoc sul Franchi". PD: "Firenze merita stadio coperto"
La politica fiorentina è attivissima sulla questione stadio, ormai dirimente in vista delle prossime elezioni comunali
Si sono espressi, rispettivamente in Consiglio comunale e a RTV 38, il capogruppo di Fratelli d'Italia Alessandro Draghi e la candidata sindaca del Partito Democratico Sara Funaro: vi riportiamo i loro interventi sulla questione stadio, partendo dal primo.
Per la valenza che ha il tema, credo che qualcosa in più debba dire. Spero che anche un membro di questo consiglio debba essere invitato all'incontro con il Prefetto, oltre che a un esponente del tifo organizzato. Credo non si possa far finta che migliaia di tifosi non esistano. Gli striscioni di ieri sera non sono razzisti e la parola "napoletano" non è una parolaccia, il sindaco per la carica che ricopre deve essere pronto ad essere contestato. Siamo giunti al momento che debba essere considerato un consiglio ad hoc per il tema, che si debba andare in presenza al Franchi. Adesso, prima della fine del mandato, serve un consiglio speciale per discutere l'argomento
Funaro: "Penso che l'amministrazione comunale stia facendo un lavoro molto importante su questo tema, lo ha detto chiaramente il sindaco. Stiamo cercando di dare risposte per far sì che la Fiorentina rimanga a giocare a Firenze e in tal senso c'erano proposte come quella del Padovani. La città di Firenze e i tifosi viola hanno il diritto di avere uno stadio coperto, ristrutturato e all'altezza della città".
Redazione VN
Ancora Nardella: "Cori sulle mie origini? Brutto anche per la storia di Firenze"
"Da napoletano mi hanno votato due volte. E poi Giorgio La Pira era siciliano". E poi auspica una presa di posizione della Fiorentina
Dopo aver dato la sua ricostruzione dettagliata della vicenda del restyling del Franchi, Dario Nardella ha commentato anche i cori e gli striscioni che hanno tirato in ballo le sue origini napoletane.
"Ho visto il riferimento al fatto che sono napoletano. I fiorentini mi hanno votato per due volte al primo turno, sapendo che sono napoletano. Un po' dispiace anche perchè il più grande sindaco della storia di Firenze è stato un siciliano come Giorgio La Pira. Credo che Firenze sia di tutti i fiorentini che la amano, non necessariamente solo di chi è nato a Firenze. Io da napoletano, non mi pento affatto delle mie radici e anzi ne sono orgoglioso, ho dato tutto me stesso a Firenze". E poi alla domanda di una giornalista se si aspetta che la Fiorentina dica qualcosa di fronte a questi riferimenti razzisti, Nardella ha risposto: "Beh, l'ha detto lei".
Redazione VN
Incontro tra Giani e il ministro Fitto: i lavori al Franchi potrebbero slittare
Sarebbe emersa la possibilità concreta di posticipare l'intervento e dare 'fiato' a società, politica e tifosi
Sta facendo discutere, e non poteva essere altrimenti, la polemica dei tifosi della Fiorentina contro il sindaco Dario Nardella, attaccato con duri striscioni domenica in occasione della partita contro l'Udinese.
Intanto, sul tema Franchi, La Nazione scrive che si lavora ancora all'ipotesi di far slittare i lavori allo stadio almeno fino all'inizio del 2025. Della questione ha parlato ieri il governatore Eugenio Giani con il ministro Raffaele Fitto durante un incontro sui fondi sviluppo coesione. Secondo quanto trapela sarebbe emersa la possibilità concreta di posticipare l'intervento e dare 'fiato' a società, politica e tifosi.
Redazione VN
Caso Franchi, De Sinopoli: "Stufi della politica, vogliamo risposte"
Il parere del presidente dell'ATF
Gli ultras della Curva Fiesole si sono schierati contro il trasloco dal Franchi durante i lavori di restyling e, di conseguenza, contro il sindaco di Firenze Dario Nardella. Federico De Sinopoli, presidente dell'ATF, non è stato tra gli organizzatori della protesta, ma ne condivide i motivi:
"Siamo stufi della politica e delle attese, ora vogliamo risposte", dice al Corriere Fiorentino.
Prosegue: "Sono mesi che ci sentiamo dire le stesse cose, la verità però è che soluzioni non ce ne sono. Nardella ha scartato l'ipotesi Ridolfi e parlato più volte del Padovani, ma il progetto dov'è? E perché ci siamo ridotti a questo punto? Sono tutte domande che contribuiscono allo stato d'animo attuale del tifoso. (...) La contestazione non è al Pd, nè ad altri partiti. La politica con il pensiero della curva non c'entra nulla. In Fiesole conta un colore solo, il viola. Pensi che una volta l'allora sindaco Renzi ci portò a pranzo per anticiparci il progetto Mercafir, era il 2011 e il mercato ortofrutticolo è sempre lì... È la politica di questa città che non funziona, non un singolo protagonista. Noi vogliamo che venga risolto il problema e che il tifoso non venga costretto a emigrare in Emilia o chissà dove. Non è solo una questione di soldi, si rischia la disaffezione".
Redazione VN
Funaro: "Striscioni? Non si deve confondere la politica con il tifo"
Sara Funaro, candidata sindaco del PD, ha parlato della situazione Franchi. Ecco le sue parole a Toscana TV:
Posso assicurare che l'amministrazione sta lavorando al meglio per far si che la Fiorentina giochi al Franchi e che i tifosi non si spostino più di tanto. C'è sempre stata la massima collaborazione ma è chiaro a tutti che l'importante e non abbandonare un impianto come quello del Franchi. Striscioni? Non si deve confondere il tifo con la politica. E poi voglio ricordare che a Firenze avevamo La Pira, siciliano. Fiorentini si è se si ama e si vive a Firenze.
Redazione VN
Sen. Marcheschi: "Firenze domenica ha presentato il conto al Pd"
Il post del senatore Paolo Marcheschi a seguito della contestazione in Curva Fiesole avvenuta domenica scorsa nel corso della gara contro l'Udinese.
Paolo Marcheschi, Senatore di FdI e grande tifoso della Fiorentina esprime sulla sua pagina Facebook il suo pensiero sulla contestazione avvenuta in Curva Fiesole contro l'Udinese
Non è uno striscione, non è un'offesa, è una condanna di popolo. Stavolta è diverso, Firenze presenta il conto al Pd di Giani, Nardella e Funaro. Non credono a quello che vedono (gazebo, striscioni, ma anche città piena di traffico, banditi di ogni tipo ecc) nè a quello che sentono (nelle radio, per le strade, o i fischi e cori allo stadio) ne' a quello che leggono (sulle loro bacheche piene da mesi di insulti e polemiche su tanti temi). Tantomeno ascoltano chi dice loro che il vento è cambiato anche a Firenze e che qualche autocritica non guasterebbe. Mai come oggi si è avuta una plastica raffigurazione della pessima considerazione che i fiorentini hanno del loro Sindaco. Nonostante il silenziatore messo dai troppi giornali che difendono l'apparato, ormai il rapporto del Pd con la Città è palesemente finito. E questa mia considerazione non è per prenderci meriti dell'opposizione, tutt'altro, è proprio per sottolineare l'inedito fatto - nella storia dei Sindaci Fiorentini – di una contestazione di popolo talmente profonda che passerà alla storia. E' così. Forse Nardella pensava di passare alla storia per il suo sospetto balzo da supereroe a difesa degli imbrattamenti di Palazzo Vecchio, e invece sarà indissolubilmente legato a Cantieri, multe e Stadio Nardella.
Redazione VN
Nardella: "Franchi, siamo a un miglio dal successo. C'è chi tifa contro..."
Le ultime dichiarazioni di Nardella che lamenta come una parte dell'opposizione politica tifi contro. Gli striscioni? Vengono presi con filosofia
Vi riportiamo un estratto delle dichiarazioni del sindaco di Firenze Dario Nardella a Corriere TV:
Abbiamo cominciato a fare chiarezza. Il Franchi è un monumento, questo ci ha permesso di essere l'unica città a ricevere un finanziamento per lo stadio. Purtroppo sono stati persi 55 milioni, ma gli altri 150 dobbiamo assolutamente utilizzarli. E questa cosa qui la sanno tutti da sempre. Abbiamo superato tutti gli ostacoli della burocrazia per arrivare al progetto finale e all'assegnazione dei lavori. Non riconoscere tutto quello che è stato fatto sarebbe gravissimo: siamo ad un miglio dal successo.
E poi ancora: "Se fosse tanto facile in Italia fare uno stadio nuovo, lo avrebbero fatto tutti. Negli ultimi trent'anni non si sono fatti impianti in aree nuove, lo si sono fatti in aree dove c'erano quelli vecchi. Il Comune ha firmato una lettera assieme alla Fiorentina per togliere i vincoli, ma il ministero non ha dato l'ok, quindi noi, che volevamo evitare di avere uno stadio abbandonato, ci siamo messi al lavoro. Purtroppo c'è un pezzo di politica che tifa per il fallimento, perché non ha a cuore Firenze e Campo di Marte, ma noi non ci facciamo intimidire e se poi c'è qualche striscione, pazienza, dobbiamo prenderla con ironia.
Redazione VN
Franchi, arriva la decisione: consiglio comunale ad hoc alle porte
Questa mattina i capigruppo hanno dato l'ok che nel giro di un mese verrà organizzato un consiglio comunale ad hoc sullo stadio Artemio Franchi di Firenze e il suo restyling
Entro un mese sarà organizzato un consiglio comunale ad hoc sullo stadio Artemio Franchi di Firenze e il suo restyling. È quanto deciso stamani dalla conferenza dei capigruppo e riportato dall'ANSA. Sono state le opposizioni - in testa Fdi e Iv - a chiedere una seduta tematica e a portare le firme necessarie (almeno un quinto) per poter rendere operativa la proposta. Sempre durante la riunione dei capogruppo si è parlato dell'eventuale conflitto di interessi del consigliere ex Pd e ora Firenze Democratica Stefano Di Puccio: il consigliere è stato nominato di recente presidente del Firenze Rugby 1931, società sportiva che riceve contributi dal Comune di Firenze. Adesso Di Puccio avrà del tempo per fornire le controdeduzioni. Polemica da parte delle opposizioni. "Tanti consiglieri sono nella sua condizione, le regole devono valere per tutti", ha detto il capogruppo della Lega Federico Bussolin. "Di Puccio può essere anche in conflitto, ma allora in quanti lo sono? L'ho chiesto al segretario Ascione, il quale mi ha detto di presentare i nomi. Ma questa non è politica".
Redazione VN
Nardella: "Gli ultras non devono fare politica. La Fiorentina è di tutti"
Dario Nardella, sindaco di Firenze, ha rilasciato un'intervista al Corriere Fiorentino dove ha toccato tanti temi sullo stadio Franchi:
Cosa dice il Governo sul Franchi? Io ho scritto, con rispetto, a tutti i ministri su questo e a oggi non ho avuto alcuna risposta. Sto solo interloquendo con il ministro dello sport Abodi. E il Padovani? Si farà? Certo, è lo stadio del rugby e si va avanti. A fine mese arriveranno le proposte progettuali delle ditte che stanno partecipando al "dialogo competitivo", un numero congruo di imprese, a marzo individueremo la ditta cui affidare i lavori. E sul Franchi siamo a un miglio dal traguardo. Abbiamo fatto almeno quattro miracoli per essere arrivati ad aggiudicare i lavori entro il 2023; la gara di progettazione internazionale, la conferenza dei servizi senza pareri negativi, la prima gara per i lavori, la seconda, ci sono stati 45 passaggi amministrativi per la partenza dei lavori. Come ho detto a Corriere Tv c'è una pezzo di politica che tifa per il fallimento del progetto ed è contro la città e contro Campo di Marte. Ma non ci facciamo certo intimidire e andiamo avanti. Chi o cosa c'è dietro gli striscioni del Franchi? Non so cosa c'è dietro e non lo voglio sapere. Spero che dietro quegli striscioni non ci siano finalità politiche: sarebbe la prima volta nella storia di Firenze che pezzi di ultras entrano nella campagna elettorale. Se gli ultras entrano in politica fanno il danno più grave, clamoroso, storico, mai visto a tutta la tifoseria e al valore della Fiorentina, ma credo che non cadranno in questo errore. La Fiorentina è di tutti e non può essere utilizzata da nessuno per fini elettorali. Alla società viola abbiamo già risposto
Redazione VN
Incontro segreto Nardella-tifosi: ecco la preferenza della Curva Fiesole
Ieri, in gran segreto e dopo le contestazioni di domenica, si è tenuto un incontro tra il sindaco Dario Nardella e i rappresentanti delle associazioni dei tifosi (Atf; Accvc; Solo viola) e della curva Fiesole per discutere dei lavori al Franchi e le possibili soluzioni da adottare. Presenti anche l'assessore allo sport Cosimo Guccione e il presidente del Quartiere 2 Michele Pierguidi. Senza una proroga da parte del governo sui termini di inizio (31 marzo 2024) e fine interventi (31 dicembre 2026) imposti dai finanziamenti Pnc-Pnrr, la squadra dovrebbe lasciare l'impianto da giugno e per due stagioni. Il confronto, nella sede della Città Metropolitana di via Cavour, è andato avanti per quasi due ore. Un incontro positivo visto che la soluzione stadio temporaneo al Padovani sarebbe accettata favorevolmente dai tifosi. Se si realizzassero le opere di ristrutturazione lasciando il Franchi aperto parzialmente al pubblico la capienza, in certe fasi, sarebbe inferiore a quella dei 15 mila che garantirebbe il Padovani adattato alla serie A. Una delle priorità dei tifosi è la certezza dei tempi, oltre due stagioni fuori da Firenze non sarebbero tollerate. Lo riporta il Corriere Fiorentino.
Redazione VN
Nardella incontra i capi del tifo viola: "Troppi se, cercavamo risposte"
Pare che l'ascia di guerra sia stata sotterrata, ma i "se" sono ancora tanti
Giovedì pomeriggio in Palazzo Medici Riccardi (sede della Città Metropolitana di Firenze) si è svolto l'incontro tra Dario Nardella e i tifosi. Attorno al tavolo, oltre al sindaco, il presidente del centro di coordinamento viola Filippo Pucci e Federico De Sinopoli, dell'associazione tifosi fiorentini. I nodi - scrive La Nazione - sono sempre gli stessi: i tempi per il restyling del Franchi, i lavori al Padovani e soprattutto dove andrà a giocare la Fiorentina durante la ristrutturazione dell'impianto di Pier Luigi Nervi. Una corsa contro il tempo, anche perché il club di Rocco Commisso ha tempo fino agli inizi di giugno per comunicare alla Lega Calcio in quale stadio disputerà le gare della prossima stagione (mentre per la Uefa la comunicazione andrà fatta entro marzo).
Redazione VN
Padovani: presto un nuovo incontro con Comune e Lega Calcio[
Questione Stadio Padovani. Palazzo Vecchio sulla relazione della Lega Calcio: "tutto come previsto. I lavori di ampliamento dello stadio di rugby stanno per partire. Nel possibile adeguamento per la serie A di calcio saranno rispettate le indicazioni della Lega Calcio. Nessuna sorpresa da Palazzo Vecchio sulla relazione della Lega Calcio in merito allo stadio Padovani. I tecnici della Lega Calcio dicono che il parere allo stato attuale non può essere completo. Hanno dato quindi indicazioni progettuali di cui si terrà conto nel possibile utilizzo del Padovani come stadio temporaneo di calcio durante i lavori al Franchi, da concordare con Acf Fiorentina. Nel frattempo il Comune va avanti con i lavori al Padovani per il progetto di ampliamento dello stadio di rugby. La procedura di dialogo competitivo si è già avviata e proseguirà sino ad individuare, nel mese di marzo, la ditta che eseguirà i lavori che termineranno entro il 2024. Ci sarà presto un nuovo incontro del Comune con la Lega Calcio per ulteriori aggiornamenti".
Redazione VN
Padovani: le condizioni per l'adeguamento. Ma per la Lega mancano i requisiti
La domanda è sempre la stessa: dove giocherà la Fiorentina durante i lavori al Franchi?
Il Corriere dello Sport scrive oggi sulle sue pagine del caso Padovani, stadio attualmente destinato al rugby che potrebbe ospitare la Fiorentina durante i lavori al Franchi. Il tempo scorre inesorabile e si porta dietro la domanda che ancora non ha risposta: dove giocherà la Fiorentina per le due stagioni 2024-25 e 2025-26? A Firenze con un'auspicata sinergia in extremis tra politica/istituzioni e club viola oppure lontano da Firenze, sempre fuori casa, quindi, per produrre una delle più evidenti storture sportive? Va ricordato che la Fiorentina, unica designata del compito di indicare la destinazione, ha come limite massimo il 30 aprile per avere la licenza Uefa e il 4 giugno la licenza Figc. La soluzione Padovani per tenere la Fiorentina a Firenze, ad esempio, necessita di due condizioni: lo slittamento in avanti a gennaio 2025 dell'inizio dei lavori per la costruzione del nuovo Franchi e l'innesto dei fondi mancanti (si stimano dai 3 ai 5 milioni), in aggiunta ai dieci già garantiti dall'amministrazione comunale che non ne metterà altri, per farlo diventare stadio da 16.000 posti. Al momento mancano perfino i requisiti: lo dice uno studio compiuto per conto della Lega Calcio dopo un sopralluogo fatto al Padovani all'inizio del mese. «Per una concreta e reale valutazione del futuro impianto del "Padovani" - si legge - occorrono concreti sviluppi e documentazioni sia dal lato di progettazione che dal lato economico e temporale. Risulta impossibile oggi dare un giudizio su un'area destinata al rugby amatoriale e con la totale assenza, oltre che di progetti esecutivi finali, di tutte le strutture di sicurezza preventive e necessarie per un impianto che dovrebbe ospitare il Campionato di Calcio Professionistico italiano».
Secondo La Repubblica, invece, resta da convincere la Fiorentina, che continua a dichiararsi contraria nell'investire cinque milioni per uno stadio temporaneo. A spingere la società verso l'opzione stadio provvisorio in Viale Paoli potrebbero essere però gli stessi tifosi: nel confronto con Nardella di giovedì le associazioni del tifo ( Atf- Accvc e Solo Viola) hanno detto al sindaco di essere pronti a fare da mediatori per un tavolo a tre Fiorentina- Comune- Tifo che cerchi la soluzione migliore per il bene della Fiorentina. Per il momento la società avrebbe però detto di no a tale proposta ma le parti si riaggiorneranno. Un conto infatti è l'agone politico e il braccio di ferro tra società e comune, un conto sarebbe per la dirigenza ignorare delle richieste che arrivano direttamente dai propri tifosi.
Redazione VN
Salvini oggi al Viola Park: si parlerà anche e soprattutto dello stadio Franchi
Il Ministro delle infrastrutture e trasporti sarà nella giornata odierna nel capoluogo toscano e visiterà anche il nuovo centro sportivo della Fiorentina
Quest'oggi il Vicepremier e Ministro delle infrastrutture e trasporti Matteo Salvini sarà a Firenze e visiterà anche il Viola Park. Di sicuro non mancheranno interventi e riferimenti anche alla questione delicata relativa allo stadio Artemio Franchi ed al suo restyling. Il leader della Lega avrà un incontro con i giornalisti intorno alle 12:30, con Violanews presente sul posto con un proprio inviato.
Redazione VN
Salvini dal Viola Park: "Impensabile veder giocare i viola fuori dalla Toscana"
L'intervento del Vicepremier dal centro sportivo della Fiorentina, che ha appunto visitato nella mattinata odierna: tema principale, quello dello stadio cittadino
Così il Ministro delle infrastrutture e trasporti Matteo Salvini in conferenza stampa, dopo la visita al Viola Park:
Il Viola Park è la casa di una comunità, complimenti alla Fiorentina per l'investimento strepitoso. C'è bisogno di stadi nuovi in questo Paese, non solo a Firenze ma in tutte le città e come Ministero faremo di tutto per rendere sempre meno complessa la burocrazia legata alla realizzazione di nuovi impianti. Per quanto riguarda il Franchi, non voglio entrare nel merito delle polemiche ma una cosa la voglio dire: è veramente un peccato quando un privato vuol investire e portare soldi per costruire uno stadio nuovo ed all'avanguardia e non gliene viene data la possibilità. Questo purtroppo è successo qui a Firenze, così come a Milano. Da appassionato di calcio mi rifiuto di pensare che i tifosi e gli appassionati della Fiorentina debbano andare a centinaia di chilometri di distanza, fuori dalla Toscana, per seguire la loro squadra, sarebbe una mancanza di rispetto. Il tema del PNRR riguarda il governo precedente ed il discorso relativo al Franchi è stato bocciato dalla Commissione europea, mi auguro che a questo punto le istituzioni possano dialogare con la società gigliata per trovare una soluzione, pensando anche e soprattutto ad un nuovo impianto. Sono a disposizione per trovare un'area adatta in città per la sua realizzazione. Il recupero del Padovani? Mi sembra molto complesso. L'adeguamento di strutture vecchie in un sistema urbanistico vecchio ne rende difficile l'utilizzo per eventi sportivi importanti e prestigiosi, mi auguro che Firenze possa ospitare gli Europei del 2032. Allungare i tempi per il restyling del Franchi? La vedo molto ambiziosa come ipotesi, difficilissimo che l'Europa dia l'ok.
Giovanni Zecchi
Salvini, Firenze e quelle parole del 2020. Cosa è cambiato?
Le parole nell'ormai lontano 2020 di Matteo Salvini sulla questione stadio a Firenze sono completamente in conflitto con quanto detto oggi al Viola Park: cosa è cambiato?
Quanto detto questa mattina direttamente dal Viola Park dal Vicepremier Matteo Salvini è completamente in conflitto con quelle parole sulla questione stadio a Firenze nel lontano 2020. Cosa è cambiato da quel momento? Andiamo a rivederle insieme:
Da sportivo e da tifoso ho incontrato più di una persona che si occupa di Fiorentina e di calcio a Firenze e mi domando come fra Comune" di Firenze "e Regione" Toscana "non siano ancora riusciti a trovare una ubicazione" adatta alla squadra viola. "Mandare la Fiorentina a giocare a Campi Bisenzio mi sembra una scelta quantomeno bizzarra. Secondo me superando la burocrazia della Sovrintendenza avere il nuovo 'Franchi' è l'unica soluzione realistica.
Redazione VN
Guccione replica a Salvini: "Fa confusione! Noi sempre al fianco della Fiorentina"
Le parole dell'assessore allo sport del Comune di Firenze, Cosimo Guccione, in risposta a quanto detto da Matteo Salvini
In risposta a quanto detto questa mattina dal Vicepremier Matteo Salvini arriva Cosimo Guccione, assessore allo sport del Comune di Firenze. Queste le sue parole:
Il ministro Salvini fa confusione e non conosce gli atti. Il Comune non ha mai fatto mancare la propria disponibilità a collaborare con la Fiorentina. I fondi attualmente a disposizione per il nuovo stadio Franchi sono legati a finanziamenti del Pnc. La proroga dei lavori è quindi di stretta competenza del governo del quale è vicepremier. Per il rinvio, dunque, è sufficiente un atto del governo stesso. Quanto al definanziamento di 55 milioni di euro del Pnrr aspettiamo la decisione del Consiglio di Stato: erano fondi assegnati a Firenze sotto il governo Draghi e poi tolti dal governo nel quale lui svolge un ruolo di primo piano. Come dimostrano gli atti ufficiali in tutti questi anni il Comune di Firenze non ha mai fatto mancare la propria disponibilità a collaborare con la Fiorentina. Il nuovo stadio Franchi è un progetto che interessa non solo la città ma tutto il Paese, visto che Firenze è ufficialmente candidata a ospitare gli Europei 2032.
Redazione VN
Nazione: "Salvini ha in mente un terreno per la Fiorentina? L'ipotesi"
Il pensiero vola alla caserma Perotti, vecchio pallino della proprietà Commisso. In passato, ci è stato fatto anche uno studio di fattibilità. Tutto è rimasto in sospeso
Matteo Salvini boccia il restyling del Franchi. Boccia pure lo stadio B, il Padovani, e rilancia l'investimento privato del patron Rocco Commisso.Ma il ministro delle infrastrutture ha in mente un terreno che faccia al caso della Fiorentina? «Posso fare una ricognizione con altri ministeri per vedere se ci sono delle aree pubbliche, dismesse, disponibili e che rispondono a quelle che sono le normative Uefa, sperando che non ci siano dei no ideologici da parte della sovrintendenza, del Comune o di chiunque altro», dice durante la sua visita al Viola Park di Bagno a Ripoli. Il pensiero vola alla caserma Perotti, vecchio pallino della proprietà Commisso. In passato, ci è stato fatto anche uno studio di fattibilità. Tutto è rimasto in sospeso, ma la situazione è in piena ebollizione. Lo riporta La Nazione.
Redazione VN
Marcheschi (FdI): "Franchi, amministrazione come un elefante in cristalleria"
Il senatore parla del caso relativo al Franchi e della partita per le amministrative del 2024, riferendosi anche alle dichiarazioni rilasciate da Matteo Salvini al Viola Park
Il Senatore per Fratelli d'Italia Paolo Marcheschi è intervenuto ai microfoni di Radio Bruno dove ha detto la sua sul tema stadio Franchi dopo le parole del Ministro dei Trasporti Matteo Salvini:
Rinviare la consegna dei lavori non è una cosa semplice da ottenere. Se si fa per lo stadio va fatto per tutti i progetti. I soldi sono vincolati e quindi non devono esserci distinguo. Chi dice che le cose sono pronte mente sapendo di mentire. Non è stata trovata un'alternativa a giocare al Franchi durante i lavori e ci sono mille altre questioni da risolvere. Quella di Salvini credo che fosse una suggestione stimolata dalla bellezza del Viola Park. Non credo abbia un'area in mente, anche se non lo so. 55 milioni? Il progetto è stato bloccato dall'UE. Noi non privilegiamo destra o sinistra nelle amministrazioni locali. Premiamo i progetti dignitosi. Noi i soldi li abbiamo conservati, e le scadenze non le decide il governo, ma i piani di coesione. Lavoriamo per far utilizzare quei soldi, ci vuole pazienza e ci vuole attenzione. A me l'amministrazione pare un elefante in cristalleria. Piangono ma chiedono costantemente aiuto al Governo. E ora ci dicono che Salvini ha cambiato idea sullo stadio, siamo al grottesco. E intanto continuano a chiedere soldi. Scmidt? Noi siamo pronti e abbiamo il nostro candidato, anche se non l'abbiamo ufficializzato: lo abbiamo. Decideremo quando ufficializzarlo. Stiamo lavorando e siamo pronti a governare. Vedremo se sarà fra 15-20 giorni."
Redazione VN
Gianassi (PD): "Stadio, Salvini non ha idea. Ricordate Campi? Si è contraddetto"
Il deputato dem attacca duramente il Governo dopo le dichiarazioni del Ministro dei Trasporti in visita al Viola Park
Il deputato PD Federico Gianassi ha parlato ai microfoni di Radio Bruno a proposito delle parole di Matteo Salvini pronunciate ieri al Viola Park sul tema stadio:
Ieri c'era il congresso di FdI ed è arrivato Salvini al Viola Park per far loro concorrenza. Salvini non ha idea di dove possa esser fatto lo stadio. Salvini intervenne anche su Campi, e la definì un'idea bizzarra. Credo si sia contraddetto. A me pare che si stiano facendo cose solo contro Firenze. I 55 milioni li ha persi il Governo, che li ha ritrovati a Venezia. Qui 150 milioni servono per il primo lotto, se dobbiamo buttarli via credo che sia un errore. Sono risorse nazionali. Una proroga è possibile da assegnare. Questo sforzo può essere fatto. Il Governo non deve fare la guerra a Firenze, serve uno sforzo collettivo anche da parte delle istituzioni sovralocali. Se il Governo concede una proroga si semplifica tutto, anche il problema dell'area in cui giocherà la Fiorentina durante i lavori.
Redazione VN
Galli: "150 milioni per rifare metà Franchi? Siamo alla follia"
Le parole dell'ex portiere della Fiorentina, Giovanni Galli, sulla questione Franchi
L'ex portiere della Fiorentina, Giovanni Galli, ha parlato ai microfoni di Lady Radio della questione stadio. Di seguito le sue parole:
Stadio? C'è preoccupazione alla base perché si farebbe un investimento con soldi pubblici per un restyling fatto a metà. Se quei 150 milioni servissero per fare un impianto tutto coperto ci starebbe anche come scelta. Prima quella zona doveva essere adibita per intero allo sport, mentre adesso ci troviamo a parlare di uno stadio a metà. Siamo alla follia.
Redazione VN
Guccione sul Padovani: "Ecco cosa possiamo fare con 10 milioni"
Le parole dell'assessore allo sport del Comune di Firenze, Cosimo Guccione, sui lavori di restyling del Padovani
Dopo la replica a Salvini di ieri, l'assessore allo sport del Comune di Firenze, Cosimo Guccione, è stato interpellato in merito ai lavori di restyling del Padovani durante il Consiglio Comunale. Queste le sue parole:
Si parla di un'ipotesi progettuale in fase di discussione con gli operatori economici. La ditta che eseguirà i lavori lo farà in base alle indicazioni della Lega Calcio. Infatti, ogni volta che si realizza un impianto sportivo, ovunque esso sia, deve avere una serie di collaudi e omologazioni. Sicuramente il progetto definitivo dovrà rispondere a questa serie di omologazioni. Funziona così per tutti. Quali opere possono essere realizzate con 10 milioni? Sono stati stanziati per la ristrutturazione dell'impianto Padovani con una tribuna coperta da 4mila spettatori con tutti i servizi e una tribuna scoperta da 3mila spettatori. Lo abbiamo sempre detto che queste sono le risorse per rendere l'impianto sportivo del rugby un impianto di eccellenza. Tante altre sono le attività che potrebbero essere fatte ma per aumentare la capienza servono altre risorse.
Redazione VN
Casini: "Il Comune dialoghi con la Fiorentina. I fondi vanno congelati"
Francesco Casini, sindaco di Bagno a Ripoli, è intervenuto a Firenzedintorni.it per parlare del caso Franchi:
Non so se ci sarà una svolta, ma lo dico da tempo: bisogna fermare l'iter del restyling del Franchi. Una cosa che si può fare, solo 15 milioni sono del PNRR quindi non ci sarebbero problemi. Questi fondi possono essere congelati momentaneamente e nel mentre, servirebbe rivedere il progetto per aiutare la Fiorentina. Il Governo deve fare la sua parte e deve agire, ma il Comune di Firenze deve aprire un dialogo con la Fiorentina al più presto. Perché, ricordiamolo, ché in queste condizioni i tifosi subirebbero il danno maggiore.
Redazione VN
La battuta di Nardella: "Franchi? Pensa a tutto Salvini"
"Franchi? Ci pensa Salvini, fa tutto lui". Ecco le parole del sindaco Dario Nardella a Firenzedintorni.itsul tema Franchi. Il primo cittadino di Firenze ha deciso di commentare così le ultime dichiarazioni del vicepremier e ministro Matteo Salvini, arrivate dalla pancia del Viola Park.
Redazione VN
Padovani, opzione Franchi e lavori posticipati. Lo stadio resta un rebus
Prosegue il rebus stadio per la Fiorentina: fra l'opzione Padovani e il posticipare in avanti i lavori, ecco tutte le possibilità
Sulle pagine del Corriere Dello Sport oggi in edicola tiene banco il caso stadio della Fiorentina, che ancora non sa dove giocherà nella prossima stagione. La prima idea resta sempre quella di virare sullo stadio del rugby "Padovani", per rimanere in città ed evitare grandi trasferte. Questa è la linea intrapresa dal Comune, che non vuole rinunciare ai 150 milioni di beneficio e allo stesso tempo cerca di indurre una decisione che spetta poi solamente alla Fiorentina: decidere dove giocherà la squadra nelle prossime due stagioni.
Altri fondi
I cantieri, si legge, andranno avanti di pari passo con l'inizio e la fine dei lavori, motivo per cui non si potrà mantenere l'agibilità dell'impianto. L'idea è quindi quella di sborsare 10 milioni per trasformare il Padovani con capienza minima da 15.000 spettatori. Tuttavia, si legge, per completare il tutto serviranno altri 5 milioni: si tratta di fondi che però Palazzo Vecchio non intende mettere a disposizione e la Fiorentina nemmeno. Non esistono altre soluzioni al momento. E la tempistica è ulteriormente un problema: entro il 30 aprile il club dovrà comunicare alla Uefa la sede delle partite ed entro il 4 giugno alla FIGC e serviranno certezze strutturali. Tradotto: l'opzione Padovani sarà possibile soltanto se si sposteranno i lavori al Franchi a gennaio 2025, quindi più avanti nel tempo. E in questo Nardella e Regione sono concordi.
Redazione VN
Nuovo Franchi: dal progetto sparisce il centro commerciale
Dal progetto di riqualificazione dello stadio Artemio Franchi sparisce la destinazione commerciale di un'area pari a 15mila metri quadri: significa niente centro commerciale e saranno felici gli abitanti del Quartiere di Campo di Marte, da sempre contrari a questa opzione. L'indicazione di Palazzo Vecchio – anticipata nell'agosto scorso dal sindaco Dario Nardella – è ora ufficiale anche se la scheda su Campo di Marte dovrà comunque passare dal vaglio del Consiglio comunale, quando si voterà il Piano operativo. Il Comune, si legge nella controdeduzione a un'osservazione presentata da Italia Nostra il 23 giugno 2023, ha deciso di «eliminare la previsione di trasformazione delle superfici dedicate ad attività economiche, lasciando il parco, variamente attrezzato, come unico elemento caratterizzante l'area di Campo di Marte nord». Lo riporta la Nazione.
Redazione VN
Casini: "Bisogna congelare i fondi del Franchi. La Fiorentina va coinvolta"
Il sindaco di Bagno a Ripoli, Casini torna così sul tema Franchi. Proponendo un congelamento dei fondi per lo stadio
Il sindaco di Bagno a Ripoli, Francesco Casini ha parlato dei fondi del Franchi, e dell'ipotesi trasloco. Questa la sua ipotesi:
"Mi pare che la situazione non sia per niente chiara. Per me bisognerebbe congelare i fondi, lo vado dicendo da tempo. A parte 15 milioni che sono del PNRR legati allo sport, gli altri 148 a disposizione sono fondi del governo. Congelarli perchè innzanzitutto il Comune riapra dei dialoghi con la Fiorentina, e individuare la soluzione più giusta. Oppure se ci sono altre possibilità, e vedere se la Fiorentina può giocare al Franchi anche durante i lavori, con delle modifiche. Quello è un dispendio di energie, di passione, economico enorme. Il Padovani se va bene, verrà realizzato nel 2025. C'è poi un altro tema, che manca metà delle risorse per far accedere il pubblico al Franchi durante i lavori. 150 milioni da lasciare in eredità alla prossima amministrazione sono pesanti. A questo punto aspetterei le elezioni. Anche per coinvolgere la Fiorentina al meglio. Nel frattempo rivedere il progetto"
"Questo è un caso amministrativo. Italia Viva è stata chiara, tutti i limiti di un progetto di questo tipo, che è partito senza risorse, Il primo lotto non è in grado nemmeno di fare la copertura dell stadio, e nemmeno le poltroncine nello spazio della Maratona. Il secondo lotto deve essere eseguito, quindi servono fondi. O della Fiorentina, o del comune. Che dovrà trovare queste risorse"
Redazione VN
Nardella: "Nei prossimi giorni novità sul Franchi. Salvini? No comment"
Il sindaco non replica alla Sinistra e neanche a Salvini: "Tutti parlano dello stadio, io preferisco lavorare"
A margine di un evento cittadino, stamattina Dario Nardella non ha voluto rispondere a chi gli chiedeva un commento sui lavori del Franchi (con la proposta della Sinistra che sia il Comune ad aggiungere i 5 milioni che mancano per i lavori al Padovani) e neanche commentare il recente "interessamento" del ministro Salvini alle vicende di Firenze e della Fiorentina. Queste le parole del sindaco:
Lo sapete, tutti parlano dello stadio, io preferisco lavorare. Ne ho sentite così tante da tutti, che mi pare inutile aggiungere altre parole. Noi stiamo andando avanti per una soluzione e nei prossimi giorni vi faremo sapere. La visita di Salvini al Viola Park? No comment.
Redazione VN
Economia e politica: ecco perché la Fiorentina vuol "boicottare" il Franchi
La società viola stima che l'operazione Franchi le costerebbe oltre 105 milioni di euro
Non solo la partita contro l'Inter. Repubblica Firenze si concentra anche sulla questione stadio della Fiorentina. La società viola farà di tutto affinché i cantieri al Franchi non partano a marzo. Perché? La strategia - si legge - ha due motivi ben precisi, uno economico e uno politico. Da un punto di vista contabile la stima che ha fatto la società è di una perdita precisa di risorse, presente sia nel caso in cui Commisso decida di investire sia nel caso in cui la società viola resti fuori dalla partita Franchi. Sul primo punto la Fiorentina è consapevole che non basterebbero 55 milioni per completare il progetto Arup: Barone lo aveva già detto che servirebbero ulteriori 50 milioni per arredi e allestimenti. Investire sul Franchi significherebbe quindi per i viola mettere almeno 105 milioni, pur avendo comunque dei vantaggi come la gestione delle aree commerciali e una lunga concessione (ipotesi però in questo momento lontana): il sindaco Nardella insiste per questa soluzione ma nei contatti avvenuti negli scorsi giorni con il direttoregenerale Joe Barone non ha avuto un sì.
Anche restare fuori dall'operazione Franchi avrebbe però un costo alto, ha calcolato la Fiorentina: due anni e mezzo al Padovani o in altre sedi porteranno per la società 50 milioni di euro tra perdite (meno ricavi da stadio, botteghino e anche diritti televisivi) e spese extra per le partite fuori. Quindi: se la Fiorentina entra nell'operazione Franchi avrebbe 150 milioni tra spese e perdite. Se non ci entra e il Franchi va avanti ci perderebbe 50 milioni. Questo è il conto che spinge i viola a "boicottare" il Franchi nella versione Nardella.
Dietro al no ai lavori c'è peraltro anche una motivazione politica. La società spera che con le nuove elezioni ci possa essere un avvicendamento a Palazzo Vecchio che porti una nuova area e un nuovo terreno su cui costruire lo stadio di proprietà, proprio sulla scia di quanto detto da Salvini. La Caserma Perotti? Ci sono vincoli idraulici e paesaggistici da superare, il prolungamento del viadotto Marco Polo da fare, la bonifica e servirebbero 5-6 anni.
Però è vero che Salvini ne ha parlato con il ministro della Difesa Crosetto. C'è l'area dei campini per un Franchi bis. Oppure aree fuori Firenze. Il ragionamento viola è anche manageriale: nell'ottica di una futura vendita della società, pur remota e lontana, un conto è trattare con la partita Franchi già decisa e con i lavori iniziati, un conto è mettere sul piatto la possibilità di costruire un nuovo stadio con dei terreni individuati.
Redazione VN
Il parlamentare Pd: "Stadio nuovo? Salvini lancia idee strampalate"
Le parole di Federico Gianassi, da presidente di Quartiere a parlamentare
Intervistato da La Nazione, Federico Gianassi, parlamentare del Partito Democratico, ha parlato anche dello stadio della Fiorentina. Queste le sue parole:
"Il governo Meloni ha perso i soldi del Pnrr esattamente come per Venezia, ma per la città lagunare, amministrata dal centrodestra, ha trovato una soluzione e per Firenze, amministrata dal centrosinistra, no. Il Governo, inoltre, non risponde alla richiesta del Comune di Firenze che ha chiesto una proroga della fine dei lavori oggi prevista nel dicembre 2026. La proroga consentirebbe a tutte le parti di mettersi intorno a un tavolo e trovare le soluzioni migliori, mantenendo le risorse nazionali assegnate per l'opera. Poi viene a Firenze Salvini e lancia idee strampalate. Dice facciamo uno stadio nuovo da un'altra parte. Bene e dove? Quando? Con quali risorse? E' da trent'anni che se ne parla e non se ne è mai fatto nulla. Rilanciare ipotesi fantasiose oggi significa solo non fare niente. Quella del Ministro per le infrastrutture è stata una farsa. Penso che alla fine ancora una volta sarà il sindaco Nardella a mettere in campo le soluzioni. Dario non è uno che si gira dall'altra parte, ha detto che è impegnato a trovare le soluzioni e mi fido che lo farà".
Redazione VN
Padovani: le ipotesi per i 5 milioni mancanti. Ordine del giorno della sinistra
I dettagli dell'ordine del giorno che Sinistra progetto comune presenterà in aula lunedì
Il Tirreno si concentra sullo stadio Padovani. I consiglieri comunali di Sinistra progetto comune presenteranno un ordine del giorno che porteranno in aula lunedì. Ecco quanto si legge sul quotidiano:
"Una soluzione dai privati per sbrogliare il nodo del trasloco della Fiorentina o l'impegno del Comune a trovare la cifra mancante nelle pieghe del bilancio. Queste le ipotesi messe in campo nell'ordine del giorno che i consiglieri di Sinistra progetto comune porteranno in aula lunedì. L'odg propone tre possibili tappe per risolvere il problema dei 5 milioni mancanti per l'adeguamento del Padovani. La prima, tornare a chiedere alla Fiorentina se è intenzionata a metterci i soldi ma escludendo dal progetto qualsiasi ipotesi di galleria commerciale, in seconda battuta cercare privati disponibili a sponsorizzare l'intervento e, come terza soluzione, che sia il Comune a trovare i 5 milioni nel proprio bilancio per uscire dall'impasse. L'odg prevede anche che a quel punto venga rivisto il canone di concessione, così da non penalizzare il rugby. Il tutto ovviamente dovrà essere fatto in tempo utile, cioè prima dell'avvio dei lavori al Franchi".
Redazione VN
La Fiorentina e il Padovani. Sponsor di 5 milioni per l'ammodernamento
Uno sponsor per coprire i fondi necessari ad adeguare il Padovani a stadio omologato per la serie A. La Fiorentina ci pensa
Uno sponsor per coprire i fondi necessari ad adeguare il Padovani a stadio omologato per la serie A. Nelle scorse settimane la società gigliata, aveva fatto capire la volontà di non investire sullo stadio del rugby. Palazzo Vecchio in autunno ha stanziato dieci milioni di euro, ma i fondi sono sufficienti soltanto a rifare la tribuna permanente coperta per 4 mila spettatori e una curva provvisoria da 3mila. Per raggiungere i 15 mila posti complessivi (con altre due tribune provvisorie) e dotare l'impianto dei dispositivi necessari all'adeguamento per la serie A, mancano all'appello 4,4 milioni di euro.
Se la Fiorentina si trasferisse al Padovani, il naming dello stadio garantirebbe di finanziare l'opera, senza che la Fiorentina investa un centesimo. La sponsorizzazione si concretizzerebbe se tutte le parti in causa si trovassero d'accordo e formalizzassero l'intesa. In caso contrario il Comune procederà con la sola riqualificazione dell'impianto del rugby: a marzo sarà individuata la ditta che eseguirà i lavori.
Resta da capire, se così fosse, cosa accadrebbe nei circa 5 mesi di campionato 2024-25, prima che il Padovani sia pronto. I viola si trasferiranno provvisoriamente fuori Firenze, oppure rimodulando le cantierizzazioni stabilite nel bando per la ristrutturazione, resteranno al Franchi (causando un inevitabile allungamento dei tempi e dei costi per i lavori). Da Palazzo Vecchio le bocche sono cucite, ma presto potrebbero esserci novità. Lo ha fatto capire l'altro ieri il sindaco Dario Nardella che, interrogato sulla questione Franchi, ha dichiarato:
"Tutti parlano dello stadio, io preferisco lavorare. Noi stiamo andando avanti per una soluzione e nei prossimi giorni vi farò sapere".
Lo riporta il Corriere Fiorentino.
Redazione VN
Nardella e Giani disertano il Franchi: clima teso in tribuna
Non pervenuto ieri sera neanche il governatore Eugenio Giani, tifosissimo viola ma anch'egli non esattamente nelle grazie della famiglia Commisso.
La tribuna vip di uno stadio è un po' da sempre il termometro di una città. E Firenze di questi tempi ha una febbriciattola costante che va e torna con la colonnina di mercurio del termometro che si alza e si abbassa a seconda dell'irruenza del dibattito. Al centro di questo c'è, da un pezzo a questa parte, proprio l'Artemio Franchi, il suo discusso restyling appeso ancora alle incognite sulle risorse per la copertura totale e i punti interrogativi – lontani da diventare esclamativi – sull'impianto che ospiterà la Fiorentina durante i mesi del cantierone al Campo di Marte. E i ricaschi, a pochi mesi dalle elezioni, non possono non essere anche e soprattutto politici.
Gli assenti
Così il principale sostenitore dell'ammodernamento del Franchi, il sindaco Dario Nardella, bersagliato dalla Fiesole durante la gara interna con l'Udinese, da qualche tempo non si vede nelle poltroncine del Campo di Marte. Ieri sera assente per assistere, nonostante la sfida del Franchi contro l'Inter fosse una delle più chic della stagione, alla gara di pallavolo della figlia. Cuore di babbo. Non pervenuto ieri sera neanche il governatore Eugenio Giani, tifosissimo viola ma anch'egli non esattamente nelle grazie della famiglia Commisso. A sostenere i gigliati non c'era, per altri impegni, il leader di Italia Viva Matteo Renzi, lui però in rapporti sostanzialmente cordiali con la società che certo non disdegna il suo sdegno (scusate il gioco di parole) per l'investimento sul Franchi fortemente voluto dal suo ex amico e delfino Dario Nardella.
Redazione VN
Nardella: "La Fiorentina giocherà al Franchi nel 2024/25. Padovani dal 2025/26"
Le novità sul nuovo Franchi direttamente dal Sindaco di Firenze Dario Nardella dalla Sala Lorenzo di Palazzo Vecchio
Nella Sala di Lorenzo a Palazzo Vecchio ha parlato il Sindaco Dario Nardella dando novità sui lavori del nuovo Franchi e sul Padovani. Queste le sue parole:
La Fiorentina potrà giocare allo stadio Franchi durante i lavori per tutta la stagione 24/25. Abbiamo raggiunto questa soluzione, dopo un mese complesso di lavoro paziente e attento, con i progettisti del nuovo stadio, il gruppo ARUP. E ovviamente con i nostri uffici tecnici. Abbiamo accelerato su questa soluzione, dopo aver provato tutte le soluzioni che conoscete. E dopo la riunione con il governatore Giani, che ringrazio, e la sindaca di Empoli abbiamo preso atto di tutti questi sforzi, e per tanto abbiamo accelerato. Abbiamo cambiato l'organizzazione dei lavori, ma non modificando i tempi previsti dai fondi PNC, collegati al PNRR. Quindi fine lavori nel 2026. La cifra è di 150 milioni di Euro. Le ditte vincenti hanno fatto un'offerta riducendo i tempi dei lavori di 3 mesi. La rimodulazione dei lavori consentirà alla Fiorentina di giocare i prossimi mesi, e il prossimo anno al Franchi. La capienza può arrivare ai 22mila posti. Oltre agli abbonati, e allo stadio di Sassuolo. Così come quello dell'Atalanta. Abbiamo ridotto anche il canone, che già oggi è ridotto. Il canone passerà da 750mila Euro, alle sole spese di manutenzione dello stadio. Cioè intorno ai 600mila Euro. Tutto questo è contenuto nella delibera approvata dal comune. Stamattina ho informato il direttore Joe Barone e il Presidente della Lega di Serie A Casini. I quali hanno accolto con soddisfazione questa soluzione, che permette di lavorare serenamente. La prossima settima comincerà l'abbattimento del vecchio tabellone, i lavori propedeutici. Tra fine febbraio e primi di marzo partiranno i lavori principali, con il restauro della curva Ferrovia, sarà un percorso in crescendo. Abbiamo avuto un dialogo costante con le tifoserie, che ringrazio. Abbiamo sempre risposto con pazienza e con i fatti alle critiche. Ci siamo impegnati con loro per farli rimanere a Firenze. Oggi le ditte presenteranno le offerte per i lavori del Padovani. Per quanto riguarda lo sviluppo dello stadio di rugby. La possibilità di metterlo a disposizione per la Serie A riguarda la stagione 25/26. E sarà pronto per gli inizi dell'anno prossimo. La capienza per la Serie A sarà di 18mila posti. I lavoro inizieranno ad inizio aprile. Siamo contenti che questa soluzione tagli la testa al toro. Non è stato facile. Lo abbiamo fatto per la città e per i tifosi, Firenze e la Fiorentina sono un tutt'uno. Non ci saremmo perdonati di perdere 150 milioni, per quello che è stato considerato un monumento nazionale. Non abbiamo mai pensato di lasciare il Franchi abbandonato, alla criminalità. Avremo 1000 motivi per polemizzare, rispondiamo con i fatti a tutto ciò. Lavoriamo seriamente. La Fiorentina non può essere usata politicamente e elettoralmente da nessuno, la città e la squadra sono legate per sempre. Noi siamo orgogliosi di questo progetto, Firenze deve pensare in grande. Lo stadio realizzato con il più complesso progetto di sempre. Lo stadio avrà 40mila posti, connesso con tutta la città attraverso la tramvia. Il parcheggio scambiatore di Rovezzano avrà quasi 800 posti. Siamo stati lasciati un po' soli, ma non ci siamo mai fermati. E oggi portiamo una svolta. Abbiamo scritto più volte ai ministri, che non ci hanno risposto. Ma rimaniamo aperti al dialogo. Se il ministro Abodi ci vorrà noi ci faremo trovare pronti. Non ci interessano le beghe da bar.
Niccolò Meoni
Nardella/2: "Inizieremo i lavori dalla Curva Fiesole. Il Franchi avrà 20mila posti"
Ancora Dario Nardella direttamente da Palazzo Vecchio sulla questione parcheggi e l'inizio dei lavori al Franchi
Altre dichiarazioni del Sindaco di Firenze Dario Nardella direttamente da Palazzo Vecchio sui parcheggi e sull'inizio dei lavori:
I parcheggi saranno all'avanguardia. Come quello citato di Rovezzano. Inoltre stiamo lavorando al progetto del parcheggio di 3500 posti che sarà in zona Campo D'Arrigo. Oltre a quelli vicino allo stadio di 400 posti. Non esiste uno stadio che abbia tutta questa disponibilità. I documenti firmati prevedevano che la Fiorentina lasciasse il Franchi. Ma ci siamo presi anche il carico di questo. Non ci saranno costi aggiuntivi per la rimodulazione dei lavori, l'aumento dei costi dei lavori erano stati stimati prima della gara. Il confronto che abbiamo avuto con le ditte ci consente di andare avanti a settori. Si chiuderanno alcuni settori alla volta. Prima di tutto avremmo dovuto chiudere il settore della Ferrovia, che avrebbe dovuto aumentare i costi. Visto che lì sono concentrati i punti nevralgici del Franchi. Chiuderla per prima avrebbe messo lo stadio nelle condizioni di dover usufruire di strutture provvisorie. Ma inizieremo dal settore opposto, la Curva Fiesole. Cominceremo con i lavori esterni di restauro, che saranno meno impattanti. Abbiano rimodulato il piano iniziale. Evitando i costi aggiuntivi, e permettendo alla Fiorentina di svolgere le sue attività sportive. Noi apparecchiamo tutto per la prossima amministrazione. La convenzione dovrà essere rinnovata a maggio, e con queste condizioni favorevoli. Stamattina la prima cosa che ho fatto è stata chiamare Barone, è stato il primo che ho informato. Ovviamente era soddisfatto. Chiaro che poi si dovrà firmare la nuova condizione. Noi non cerchiamo rivincite, facciamo il bene di Firenze. Le ditte hanno promesso un accorciamento di lavori di 3 mesi. E su questo abbiamo organizzato la rimodulazione dei lavori. Prima di parlare con loro non era possibile trovare questa soluzione. Questo stadio verrà progettato da uno dei migliori studi al mondo. Abbiamo già avuto contatti con soggetti privati per i costi del Padovani. E prevediamo di sostenere quasi tutti i costi, se non tutti, attraverso la pubblicità. L'amministrazione futura si prenderà la responsabilità di cambiare o tenerla. I settori verranno chiusi durante i lavori. La capienza sarà oltre le aspettative. Arrivare fino a 22 mila posti per il Franchi si parte con un dato sicuro di 20mila. A Bergamo per esempio sono a 20mila. Lo stadio dell'Empoli non arriva nemmeno a 18mila. Per l'Europa bastano 9000 posti. Non ci saranno problemi. Il Firenze Rugby si sposterà al centro sportivo Davide Astori. Stiamo lavorando anche per i 55 milioni. I lavori dovranno essere finiti tutti. Barone mi ha detto testualmente: siamo contenti. Sugli aspetti tecnici ci metteremo a sedere.
Niccolò Meoni
Giani: "Sullo stadio grande gioco di squadra. Adesso la copertura per i tifosi"
La notizia data dal sindaco Nardella sullo stadio ha fatto rumore. E anche il governatore Giani la commenta così
Eugenio Giani, governatore della Toscana è tornato sulla vicenda stadio. Commentando così gli sviluppi annunciati da Dario Nardella stamani:
"Credo che ci debba essere reciproca soddisfazione. Indubbiamente grazie all'impegno prioritario di Nardella, ma facendo gioco di squadra, ad ottenere questi 155 milioni. Che vengono a comporre un disegno di stadio che non tradisce la priorità che ci eravamo imposti. Quella di togliere la Fiorentina dallo stadio, bisognerà calibrare bene sul progetto. E ci si concentri sul fare il prima possibile la copertura. I soldi per essa man mano che si procede si trovano. Poi io confido che il comune, una convenzione con la Fiorentina, che allunghi il periodo la trovi. Se la Fiorentina non viene spostata dallo stadio magari entra in un mood più ragionevole"
Redazione VN
Barnini sulla Fiorentina al Franchi: "Soluzione perfetta per tutte le esigenze"
La sindaca di Empoli interviene in seguito all'annuncio del sindaco di Dario Nardella sulla questione Artemio Franchi
"Una soluzione che mette d'accordo tutti e fa sintesi delle esigenze di tutto il territorio metropolitano, comprese quelle della città di Empoli che come spiegato più volte non avrebbe potuto diventare sede di riferimento per due squadre nella massima serie". E' quanto ci tiene a sottolineare la sindaca di Empoli, Brenda Barnini, dopo l'annuncio da parte del sindaco di Firenze, Dario Nardella, che la Fiorentina potrà giocare allo stadio Franchi per tutta la prossima stagione 2024-25, durante i lavori per il rinnovamento dello stesso stadio.
"Sono molto felice che il sindaco Nardella e i tecnici del Comune di Firenze abbiano trovato una soluzione che garantisce alla Fiorentina la possibilità di continuare a disputare le partite casalinghe del prossimo campionato nello stadio Franchi - continua Barnini - A questo punto aspettiamo che anche l'Empoli presenti la proposta di project per intervenire sul Castellani e mi auguro che possa rappresentare un punto di partenza positivo rispetto alle esigenze della nostra città oltre a quelle della società. Se così fosse tra pochi anni la Città Metropolitana di Firenze potrebbe essere l'unica in Italia ad avere due stadi ammodernati e pronti per ospitare l'appuntamento degli europei del 2032, grande opportunità economica per tutto il territorio regionale e nazionale". Lo riporta il sito del comune di Empoli
Redazione VN
Pierguidi: "Stadio? Porterà benefici a tutti. Fiorentina poteva dire qualcosa"
Il commento del presidente del Quartiere 2 Michele Pierguidi alle parole del sindaco Nardella sulla questione stadio
Intervenuto a Radio Bruno, il presidente del Quartiere 2 Michele Pierguidi ha commentato così le parole del sindaco Nardella sul Franchi:
Il Franchi restaurato restituisce un valore a Campo di Marte e diventa un fiore all'occhiello del quartiere senza che diventi un rudere come è successo al Flaminio. Sono contento che i lavori comincino dalla prossima settimana, è una cosa positiva per Firenze così come mi fa certamente piacere che la Fiorentina possa giocare tutta la prossima stagione nel suo stadio. Il sindaco ha trovato questa soluzioneche accontenta la società e i tifosi e ha fatto un capolavoro per il restauro di uno stadio come il Franchi che il Ministero dei Beni Culturali considera un monumento. Gli abitanti di Campo di Marte possono tirare un sospiro di sollievo perché avranno uno stadio rinnovato, un parcheggio da 3.500 posti e la tramvia che aiuterà gli spettatori a raggiungere il Franchi grazie anche ai parcheggi scambiatori di Rovezzano e Piazza della Libertà. Certo che dopo le parole del Sindaco Nardella mi sarei anche aspettato un commento da parte della Fiorentina.
Redazione VN
La Fiorentina e il Padovani. Sponsor di 5 milioni per l'ammodernamento
Uno sponsor per coprire i fondi necessari ad adeguare il Padovani a stadio omologato per la serie A. La Fiorentina ci pensa
Uno sponsor per coprire i fondi necessari ad adeguare il Padovani a stadio omologato per la serie A. Nelle scorse settimane la società gigliata, aveva fatto capire la volontà di non investire sullo stadio del rugby. Palazzo Vecchio in autunno ha stanziato dieci milioni di euro, ma i fondi sono sufficienti soltanto a rifare la tribuna permanente coperta per 4 mila spettatori e una curva provvisoria da 3mila. Per raggiungere i 15 mila posti complessivi (con altre due tribune provvisorie) e dotare l'impianto dei dispositivi necessari all'adeguamento per la serie A, mancano all'appello 4,4 milioni di euro.
Il naming dello stadio garantirebbe di finanziare tutta o quasi l'opera, senza che la Fiorentina investa un centesimo. La sponsorizzazione si concretizzerebbe se tutte le parti in causa si trovassero d'accordo e formalizzassero l'intesa. In caso contrario il Comune procederà con la sola riqualificazione dell'impianto del rugby: a marzo sarà individuata la ditta che eseguirà i lavori.
Redazione VN
Franchi, Fiorentina moderatamente soddisfatta. Ma ha ancora quattro dubbi
L'approfondimento sullo stadio dopo gli importanti aggiornamenti arrivati ieri da Palazzo Vecchio
La Nazione riporta stamani in edicola la moderata soddisfazione della Fiorentina in merito al tema stadio, potendo la squadra viola rimanere al Franchi per un'altra stagione e poi spostarsi al Padovani per quella successiva, dopo la quale si festeggerà il centenario. Però ci sono ancora delle questioni irrisolte.
La diplomazia ha fatto il proprio corso, ma la Fiorentina non ha ancora espresso ufficialmente la propria posizione in merito e c'è perplessità, si legge, sui fondi mancanti per completare il progetto Arup; non solo, perché gli interrogativi riguardano anche le distribuzioni dei costi per completare le finiture interne dell'impianto, che ancora non sono stati affrontati. Infine, rimane pendente l'adeguamento alla Serie A del Padovani, con la società viola che ha fatto sapere di non voler contribuire economicamente. Per non parlare del costo della concessione del Franchi per la stagione col cantiere, la prossima. Tutte domande cui, presto o tardi, verrà data risposta.
Redazione VN
Nuovo Franchi e non solo: la tramvia, i parcheggi, niente albergo nel progetto
Tutto quello che c'è da sapere su infrastrutture e logistica per quanto riguarda il nuovo Franchi
Il Corriere Fiorentino scrive oggi sui lavori che riguarderanno il nuovo stadio Franchi e l'area circostante: si partirà la prossima stagione dalla curva Fiesole, con la Fiorentina ancora dentro lo stadio per le partite di campionato, quindi in quella successiva il trasferimento al Padovani. Lavori che comprenderanno anche l'area di Campo di Marte, ma non prevedranno la costruzione di un albergo e di un centro commerciale, fortemente avversata dal quartiere. I lavori per la tramvia Piazza della Libertà-Stadio-Rovezzano dovrebbero partire entro l'anno e dovrebbe essere realizzato anche un tunnel per il tram da viale Don Minzoni a piazza delle Cure.
Capitolo parcheggi: 800 posti saranno ricavati con lo scambiatore a Rovezzano, raggiungibile sia via autostrada sia con il treno; va avanti il progetto da 3mila posti in via Campo d'Arrigo, mentre nell'impianto rimodernato dovrebbero entrarcene altri 400. Un totale di 4200 posti al servizio del nuovo Franchi. Nella stagione 2025/26 i rugbisti si trasferiranno al centro sportivo Davide Astori, che con l'inaugurazione del Viola Park non è morto ma ospita i giovanissimi viola al di sotto della Primavera.
Redazione VN
Nardella: "Così la Fiorentina ha accolto la notizia sul Franchi"
Dario Nardella, intervenuto a Firenzedintorni di Radio Bruno ha parlato del tema Franchi. Ecco una parte dell'intervista che potete leggere su Firenzedintorni.it:
Ho sentito subito Barone e i rapporti con la società sono caratterizzati dalla collaborazione e dalla disponibilità. Questa notizia l'hanno accolta con felicità. Io non ho mai nascosto la mia stima per Commisso, è appassionato e ambizioso. Io credo che il progetto del Franchi sia all'altezza delle ambizioni del Presidente
Redazione VN
Svolta di Nardella sul Franchi, ma Commisso resta a guardare: "Chi paga?"
La Fiorentina per ora resta a guardare sul Franchi, le mosse del comune di Firenze per convincere Commisso sul progetto del Franchi
Eugenio Giani ieri s'è lasciato scappare una frase sibillina, quasi rivelatrice di ciò che adesso sognano il governatore e lo stesso Dario Nardella. «Se la Fiorentina non viene spostata dallo stadio, può darsi che entri in un mood più ragionevole». Lo riporta Il Tirreno che racconta della speranza di "folgorare Commisso sulla via del restyling". Palazzo Vecchio spera che Rocco si faccia un po' Rockefeller e mecenate di Firenze, e si convinca a investire sullo stadio. E dunque a rendere possibile il completamento dell'opera al momento scoperta, non solo dei famosi 55 milioni rimossi dall'Europa, ma pure della tettoia che dovrebbe riparare da pioggia e gelo i tifosi.
La reazione della Fiorentina e la volontà di Commisso
Dal Viola Park per ora trapela solo una "avara soddisfazione" per la soluzione presentata dal sindaco. Perfino irritata: «Finalmente! Siamo contenti di restare a giocare al Franchi , ma quelle trovate da Nardella sono le soluzioni che noi prospettiamo da mesi. A cosa è servito perdere tutto questo tempo?». E restano comunque gli interrogativi sui soldi: chi finanzia il resto del restyling? Chi finanzia il Padovani? Questo il senso del messaggio - scrive il quotidiano - che filtra dai vertici della Fiorentina. Il Dg Barone si è compiaciuto con il sindaco per la "svolta", ma resta inalterata la volontà di Commisso. Il patron continua a non prevedere investimenti né sul Franchi né sul Padovani. La Fiorentina non erogherà i 5 milioni che servono a trasformare il campo da rugby in uno stadio agibile per la serie A da 15mila o addirittura 18mila posti pronto per la stagione 2025-26; e continua ad essere determinato a non voler mettere i soldi per realizzare la copertura totale. Semmai potrebbe pensare di fare le finiture, ma è una partita che valuterà se arriveranno davvero i 100 milioni che servono a finire il lavoro. Perché nel frattempo, complice l'aumento de i costi delle materie prime, la spesa prevista è salita.
Redazione VN
I tifosi viola: "Bene rimanere a Firenze, ma quanto costa questo stadio..."
Il parere a campione raccolto da La Nazione sugli ultimi sviluppi della vicenda stadio
La Nazione riporta oggi il parere di alcuni tifosi, sentiti a campione nel giorno dell'annuncio da parte del sindaco di Firenze Dario Nardella in merito alla permanenza della Fiorentina in città durante i lavori al nuovo Franchi, prima nello stesso impianto a capienza ridotta e poi al Padovani.
Monia Dainelli: "Sempre meglio giocare a Firenze, anche se allo stadio non vado più da tanto; Qualche disagio per il cantiere? Ok, ma le trasferte costano..."
Giovanni Di Matteo: "Ci vogliono troppi soldi per rifare lo stadio. Io lo avrei lasciato com'era, meglio avere la squadra forte e lo stadio debole che viceversa".
Graziano Scorteccia: "Ventiduemila posti di capienza non sono pochi, quindi è una buona notizia. Al limite c'è ancora lo stadio Curi di Perugia dove già abbiamo giocato: segnò la rinascita dalle proprie ceneri della Fiorentina, ci portò bene!".
Alessandro Caruso e Sabrina Marotta: "Meglio così, non c'è da spostarsi. Il Padovani era una soluzione rabberciata. Noi siamo rimasti indietro rispetto al resto d'Italia".
Alessandro: "Ho avuto 30 anni l'abbonamento in curva Fiesole, ma mi sono promesso di non tornare finché non è coperto: comincio ad avere un'età".
Francesco Rossi e Veronica Bindoli: "Meglio spendere per altre cose. Ci sono altre priorità, come il caro affitti, facciamo piuttosto degli studentati con quei soldi".
Poi ci sono pareri di tifosi che preferiscono restare anonimi: "Lo stadio era meglio farlo più periferico, è un caos in centro quando ci sono le partite. D'altronde lo sport dove girano più soldi vince sugli altri, ma sarebbe meglio occuparsi anche degli impianti minori e degli altri sport, riqualificando la zona attraverso le altre strutture, come il Padovani e il Ridolfi". "E investiamo di più sugli impianti più periferici, renderebbe lo sport più fruibile a tutti, sono sempre stata sportiva, da ragazzina facevo atletica ma è una disciplina dove non si investe. Se ci sono strutture belle, le persone sono più incentivate ad andare".
Marco Magnanelli: "Commisso disse 'lo stadio lo faccio da me' e sarebbe stata la scelta giusta Guardiamo cosa succede in Europa. Se anche Firenze avesse lo stadio di proprietà sarebbe meglio, Comunque al di là dei cantieri che rovinano l'immagine, meglio rimanere in città. Credo che per una squadra in odore di Champions, giocare fuori non sia il massimo anche per ragioni di flusso turistico-economico".
Redazione VN
De Ponti: "Commisso ha vinto, ma alla fine sarà davvero contento?"
Roberto De Ponti, direttore del Corriere Fiorentino, ha commentato la vicenda Franchi. Ecco le sue parole:
Se c'è qualcuno che ha vinto, nella vicenda Franchi, quella è la Fiorentina, o meglio il suo proprietario Rocco Commisso e il braccio destro Joe Barone: approfittando della contingenza elettorale, la dirigenza viola ha — come dice la parola stessa — diretto, o quantomeno indirizzato, il mal di pancia dei tifosi a proprio favore, facendo capire a chiare lettere (comprese quelle scritte in bella calligrafia sugli striscioni) che non avrebbero mai accettato di emigrare fuori regione e che comunque dalle casse della Fiorentina non sarebbe uscito un penny per stadi nuovi, ristrutturati o provvisori, arrivando a offrire la passerella del Viola Park a un ministro delle Infrastrutture ricco di proclami ma povero di conoscenze locali. È da questa manovra a tenaglia che è uscita la replica di Dario Nardella, al quale va riconosciuta sulla vicenda una cocciutaggine che merita in qualche modo di essere alla fine premiata. In sintesi: il prossimo campionato si giocherà ancora al Franchi, mentre ruspe e gru già si daranno da fare, e come d'incanto i lavori che non si potevano fare in concomitanza con gli impegni della Fiorentina adesso non intralcerebbero più tempi di consegna e impegni agonistici; tra due anni invece sarà disponibile il Padovani riadattato alla serie A, in modo che i tifosi viola non debbano lasciare la città per seguire la squadra. Resta il piccolo particolare dei milioni necessari per arrivare a fine lavori, per l'uno e per l'altro stadio, ma quello sarà un problema per la prossima amministrazione.
Redazione VN
Polverosi: "Franchi, finalmente un po' di saggezza, ha vinto Firenze"
Almeno per la prossima stagione, la Fiorentina giocherà al Franchi anche durante i lavori: "Ha vinto Firenze", l'unica buona e sana idea
"Dopo mesi di sole follie e di attentati al calcio, oltre che alla logica, è arrivata finalmente una decisione che sa di saggezza, di giustizia e di attenzione". Si apre così il corsivo in tema stadio Franchi di Alberto Polverosi, sulle colonne del Corriere dello Sport-Stadio. L'editorialista commenta con soddisfazione che almeno per la prossima stagione, la Fiorentina giocherà al Franchi anche durante i lavori di rifacimento dello stadio. Se fin dall'inizio era una vicenda assurda - continua Polverosi - in quest'ultimo periodo, ovvero nei sei mesi che precedono le elezioni a Firenze, stava diventando sgradevole.
Spostare una squadra per due stagioni fuori dal proprio stadio significava alterare, se non falsare, la classifica. La Fiorentina in due anni avrebbe giocato una sessantina di partite in trasferta e un'altra sessantina in campo neutro. Più o meno centoventi partite fuori casa. Era mai possibile? Quanti punti avrebbe perso? E soprattutto quante difficoltà avrebbero dovuto affrontare e quanti soldi avrebbero dovuto spendere i tifosi per seguire la squadra?.
Non è proprio da escludere che sulla decisione del Comune di Firenze abbiano pesato la recente contestazione dei tifosi e le interferenze politiche di questi mesi. Fatto sta che questa è l'unica buona e sana idea di una storia iniziata con la madre di tutte le follie, il "no" ai 300 milioni che avrebbe investito Commisso per rifare lo stadio, anche se in parte diverso dal progetto poi approvato. Il commento completo di Alberto Polverosi si può leggere sulle colonne del Corriere dello Sport in edicola oggi.
Redazione VN
Casini: "Mi auguro che le parole di Nardella non siano solo campagna elettorale"
Così il presidente provinciale di Italia Viva Firenze, Francesco Casini, sindaco di Bagno a Ripoli, intervenendo ai microfoni di Lady Radio:
"Buona notizia giocare al Franchi la prossima stagione. Noi lo diciamo da mesi che cantieri, eventi e presenza di pubblico potevano convivere, era un'opzione fattibile. Ben venga quindi la soluzione prevista dal Comune di Firenze, anche se arriva con grave ritardo, ma come dice il proverbio 'meglio tardi che mai'. Costringere la squadra a giocare fuori senza ancora sapere né dove né per quanto, sarebbe stato un danno grandissimo per la società, i tifosi e tutta Firenze. Farla rimanere a Firenze era indispensabile.
Redazione VN
Restyling, staffetta tra le Curve. E la Fiesole resterà chiusa per due stagioni
I tifosi saluteranno la Curva Fiesole alla fine di questa stagione e potranno tornarci solo all'inizio del 2026/27
L'annuncio di Dario Nardella è una buona notizia per la Fiorentina e i suoi tifosi: nel 2024/25 la squadra continuerà a giocare all'Artemio Franchi. Seppur a capienza ridotta. Scongiurate dunque le ipotesi più scomode di un trasloco lontano da Firenze, mentre nella stagione 2025/26 verrà sfruttato lo stadio Padovani come impianto provvisorio.
Prima la Ferrovia e poi la Fiesole
E La Repubblica di oggi si sofferma su un dettaglio non da poco, il cronoprogramma dei lavori nelle due Curve. I primi cantieri saranno aperti in Ferrovia già da qualche settimana e il settore sarà chiuso fino alla fine di questo campionato, per poi riaprire a settembre e poter ospitare i gruppi organizzati del tifo. Perchè nel prossimo campionato resterà interamente chiusa la Curva Fiesole che i tifosi viola potranno tornare a frequentare - nella sua versione rinnovata e più vicina al campo - solo nella stagione 2026/27 quando sarà riaperto lo stadio.
Redazione VN
Sì al nuovo Franchi, ma Campo Di Marte? L'analisi dell'area dimenticata
Nuovo Franchi, nuovi problemi. Adesso ci si concentra sull'area attorno allo stadio. Che fine farà la cosiddetta onda viola?
L'annuncio dell'inizio dei lavori del nuovo Franchi, e del dove giocherà la Fiorentina ha risolto molti problemi in ottica cittadina. Ma il Corriere Fiorentino porta alla luce alcune perplessità sull'area adiacente allo stadio. Il concorso vinto dal grupppo ARUP prevedeva anche la riqualificazione di essa, la cosiddetta onda viola. Ma il tutto è stato cancellato dalla commissione e col voto in Consiglio Comunale si metterà fine al progetto.
Ma cos'era l'onda viola?
Il progetto prevedeva una rivoluziona attorno allo stadio. A fianco della Maratona doveva sorgere un'are rettangolare verde, comprendente due punti panoramici per la città. Sotto al parco 15mila metri quadri di nuove funzioni, quali hotel e centri commercaili per esempio. Oppoure una nuova piscina, in sostituzione di quella negli interrati del Franchi, che andrà in disuso. Ma per tutto questo c'è sempre stato un grande ma, non c'erano i soldi. Il comune sperava che questa iniziativa suscitasse l'interesse della Fiorentina, che avrebbe potuto ottenere la concessione per gli spazi commerciali sovracitati. Finanziando il tutto. Ma la dirigenza ha risposto in modo negativo. Le ultime parole sul tema risalgono ad agosto. Quando Nardella disse di voler eliminare gli spazi commerciali e l'hotel.
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Redazione VN
Stadio, Ing. Firenze: "Bene organizzazione dei cantieri, ma i parcheggi?"
Martini (commissione Trasporti dell'Ordine): "Non va tralasciato il progetto complessivo di riqualificazione di Campo di Marte, altrimenti si rischia di avere uno stadio nuovo ma col consueto caos attorno"
"Bene l'organizzazione dei cantieri che permetterà alla Fiorentina, durante la prossima stagione, di giocare al Franchi, ma i fondi per i parcheggi ci sono? Realizzare un maxi parcheggio è infatti altrettanto importante del restyling dello stadio. Altrimenti si rischia di avere un Franchi nuovo ma col consueto caos attorno".
A dirlo è Fiorenzo Martini, coordinatore della Commissione Trasporti dell'Ordine degli Ingegneri.
Oltre al restyling del Franchi è fondamentale la riqualificazione del quartiere Campo di Marte e la realizzazione di nuovi parcheggi. Di lì passerà la tramvia e cambierà il traffico ferroviario dopo la fine dei lavori per l'Alta velocità, una ghiotta occasione per creare un sistema intermodale di mobilità - ricorda Martini -. Il progetto non prevede soltanto la riqualificazione dell'impianto dello stadio ma anche del sistema di mobilità della zona. Campo di Marte è un quartiere densamente abitato con molte attività economiche. C'è la necessità di rafforzare i servizi per un adeguato collegamento con il resto della città e per una migliore vivibilità dei residenti stessi.
Redazione VN
Guccione: "Franchi? Nessun finanziamento aggiuntivo. Sul Padovani..."
L'assessore allo Sport di Firenze, Cosimo Guccione, ha voluto fare chiarezza sulla questione restyling del Franchi e del Padovani
Cosimo Guccione, assessore allo Sport del Comune di Firenze, ha voluto fare chiarezza sulla questione Franchi e Padovani dopo le varie risposte scettiche arrivate riguardo questi due temi legati anche alla Fiorentina. Le sue parole:
Il Comune ha sottoscritto un accordo con ACF Fiorentina un accordo che prevede il non utilizzo del Franchi per le partite dal Primo giugno 2024 e un utilizzo a capienza ridotta, esclusa Curva Ferrovia e settore ospiti, a far data dal Primo gennaio 2024. Successivamente ACF Fiorentina ha comunicato verbalmente di voler giocare le partite al Franchi, pur a capienza ridotta, comunicando formalmente di non avere ad oggi altre soluzioni definite. Non si comprende in quale norma si preveda che i progetti previsti con risorse non comunitarie debbano essere sottoposti alla C. E. e non si capisce in quale norma sia prevista un'autorizzazione della Commissione per l'utilizzo di fondi FNC. L'intervento di riqualificazione dello stadio è finanziato con fondi PNC (Piano Nazionale Complementare). La riqualificazione dello stadio Franchi è finanziata dal Ministero della Cultura nell'ambito del Progetto Grandi attratti culturali. Ad oggi il quadro economico dell'intervento prevede finanziamenti per circa 150 milioni di euro. Le opere previste nel corpo principale sono articolate in funzione del finanziamento ad oggi presente, con cui è possibile riqualificare lo stadio e renderlo agibile per eventi sportivi e non solo. Ulteriori finanziamenti necessari per il completamento del progetto potranno essere definiti anche per stralci, entro la fine dei lavori previsti nel quadro economico complessivo, e quindi entro il 2026. Ad oggi per procedere con i lavori, non sono necessari finanziamenti aggiuntivi. La differente organizzazione del cantiere, con la possibilità di utilizzare lo stadio a capienza ridotta per 12 mesi, pur nel rispetto delle tempistiche PNC-PNRR, si è manifestata grazie alle riduzioni dei tempi offerti dalle ditte in sede di gara. L'elemento riduzione dei tempi era uno dei criteri di aggiudicazione. Grazie anche al serrato lavoro svolto in questo mese è stato possibile prevedere una redefinizione della cantierizzazione nel rispetto della fruibilità dell'impianto e dei tempi imposti dal finanziamento. Per quanto attiene al Padovani, si ribadisce che il finanziamento previsto è uguale a 10 milioni di euro. Col finanziamento da 10 milioni di euro è prevista la riqualificazione dell'impianto sportivo con una capienza fino a 7000/8000 posti. Durante la procedura di gara in corso era già stato richiesto di proporre una soluzione fino a 15.000 posti, e oggi stiamo verificando anche una soluzione fino a 18.000. Non è necessario aver individuato ad oggi il finanziamento mancante.
Redazione VN
Barone sul Franchi: "Tanti temi aperti e da definire"
Accanto alle parole di Rocco Commisso arrivano quelle del Direttore Generale Joe Barone
Il tema Franchi è caldo, ho sentito tanti proclami politici e spero che la vittima non siano i tifosi e la Fiorentina. Ci sono tanti temi aperti come il costo dell'affitto e la durata della concessione. Vorrei capire se veramente al Franchi ci saranno 22.00 posti come dice il Sindaco. Vorrei poi capire la situazione del Padovani che non è abbastanza chiara.
Giovanni Zecchi
Il nuovo Franchi: tempi e costi. A giugno si inizia, poi tutto sul Padovani
Il Tirreno questo mattina fa il punto della situazione sulla situazione che riguarda lo stadio Franchi e la sua ristrutturazione.
Il Tirreno questo mattina fa il punto della situazione sulla situazione che riguarda lo stadio Franchi e la sua ristrutturazione. Il Comune di Firenze ha reso nota la data d'inizio dei lavori: giugno 2024, con la Fiesole che sarà la prima parte che subirà gli interventi del restyling. Poi si passerà alla Tribuna e poi alla Maratona, per concludere con la Ferrovia, la parte più complicata da ristrutturare. Quanto dovrà pagare la Fiorentina per giocare al Franchi? Circa 600 mila euro, divisi in tre parti da pagare in date differenti. Per quanto riguarda i costi, mancano all'appello ancora 70 milioni per completare il progetto Arup, senza contare che poi andrà reso il Padovani agibile per la Serie A. Tema su cui la Lega Serie A è giustamente interessata. Entro giugno 2026 deve finire il tutto e il Comune, così come la Fiorentina, ha fretta di mettersi alle spalle questa scomoda situazione.
Redazione VN
L'Artemio Franchi avrà un settore dedicato a Kurt Hamrin
Con tutta probabilità il nuovo stadio Artemio Franchi avrà un settore dedicato al grande Kurt Hamrin
Con tutta probabilità il nuovo stadio Artemio Franchi avrà un settore dedicato al grande Kurt Hamrin, il super bomber della Fiorentina scomparso lo scorso 4 febbraio. Il passo decisivo è stato fatto a Palazzo Vecchio, nella commissione Cultura e sport presieduta da Fabio Giorgetti (Pd): è stato Alessandro Draghi (capogruppo Fdi) a proporre la mozione, che poi è stata firmata da Ubaldo Bocci (gruppo Centro) ed ha ricevuto la totale approvazione di tutta la commissione. Unanimità in nome di Hamrin. Campione eccezionale, a tal punto da mettere d'accordo pure tutta la politica. E' un bel gesto per un grande uomo, che ha unito e continua ad unire Firenze. Adesso è corsa contro il tempo per far arrivare l'atto in Consiglio comunale: l'idea è quella di discutere, prima della fine della consiliatura, in una seduta apposita tutti quegli atti che hanno avuto il via libera nelle commissioni all'unanimità. Incluso dunque questo su Hamrin. Se si arriverà all'approvazione in aula poi il documento verrà portato all'attenzione della commissione per la Toponomastica di Palazzo Vecchio ma quella discussione potrà essere rinviata dopo l'elezione del sindaco. «Ringrazio tutte le forze politiche per avere sposato la mia iniziativa di dedicare un settore dello stadio ad un vero signore, nel campo e nella vita – ha detto Draghi -. A colui che ha scelto per se e per la famiglia Firenze come residenza elettiva, ove c'e rimasto fino alla fine dei suoi giorni. Operaio, campione e cittadino. Chi entrerà nel nuovo Franchi troverà io tuo nome fra le stelle viola». «Il mondo di oggi è senza bandiere dal punto di vista calcistico, Hamrin è stato invece un campione bello e pulito – ha aggiunto Bocci -. E' stato un grandissimo giocatore, che ho seguito, così come ho seguito tutti i protagonisti del secondo scudetto». Lo riporta la Nazione.
Redazione VN
Telenovela Franchi: Comune irritato dalla Fiorentina. I dettagli
Continua il capitolo infinito legato al restyling della attuale casa dei viola
La Repubblica scrive oggi sulle sue pagine del restyling del Franchi, analizzando lo stato dell'arte del progetto ed i rapporti tra Fiorentina e Comune. Come scrive il quotidiano, i lavori partiranno a breve, con la rimozione del tabellone segnapunti più l'intervento sulla curva Ferrovia, mentre da giugno chiuderà la Fiesole che la prossima stagione sarà oggetto del restyling con la costruzione della nuova curva. Intanto i rapporti tra Fiorentina e Comune continuano a vacillare: ufficialmente Palazzo Vecchio non risponde al club, ma secondo quanto riporta il quotidiano ieri è stata una giornata di forte irritazione. Pur apprezzando le parole diplomatiche di Commisso non è stato gradito, infatti, il non riconoscimento dello sforzo fatto dall'amministrazione per venire incontro alle richieste della società viola e dei tifosi. Quanto al tema dei 55 milioni mancanti, il Comune è pronto a ricorrere al Consiglio di Stato dopo la sentenza del Tar del Lazio che aveva confermato il definanziamento: una mossa che servirà per scongiurare il rischio che anche i 150 milioni già stanziati dal Pnc venga revocata. Nell'impianto del Tar una delle motivazioni che aveva portato al definanziamento era il considerare i 55 milioni come aiuti di stato. Se fossero considerati tali, anche per i restanti 150 milioni potrebbe scattare il definanziamento totale dell'opera da parte del governo. Una doccia fredda da evitare.
Redazione VN
Franchi, Nardella: "Felice che la Fiorentina abbia riconosciuto il nostro lavoro"
Così il primo cittadino fiorentino a proposito del tema stadio
Il sindaco di Firenze Dario Nardella è intervenuto sul tema stadio Franchi rispondendo alle dichiarazioni di Commisso e Barone:
Io credo che abbiamo dato una grande svolta al tema dei lavori. La preoccupazione dei tifosi, della società e della città era anzitutto quella di conciliare i lavori con le partite della Fiorentina e noi abbiamo dato una risposta. Sono contento che il presidente Commisso abbiamo riconosciuto questo risultato, come sempre noi lavoriamo nell'interesse della città, del quartiere, dei tifosi, e l'inizio dei lavori è imminente. Quello che io ho detto in conferenza stampa non è un auspicio ma è un impegno concreto sia sui tempi sia anche sulla capienza
Redazione VN
Nardella: "Franchi? Troveremo le risorse e lo stadio sarà coperto"
Le parole del sindaco Nardella a Toscana Tv sulla questione stadio. Tanta fiducia e volontà di iniziare in poco tempo i lavori
Il sindaco Dario Nardella è tornato a parlare del tema stadio stamani su Toscana Tv. Ecco le sue dichiarazioni:
Non mi ritengo preoccupato per il futuro dello stadio Franchi. Siamo stati molto bravi a non abbatterci alle difficoltà e alle critiche, arrivate tra l'altro da persone che non hanno trovato soluzioni. Ci siamo concentrati sui 150 milioni e sul fatto che il Franchi non potesse essere abbandonato a sé stesso come successo al Flaminio di Roma. Ci siamo concentrati anche sulla necessità di restaurare l'impianto, nonostante i vincoli del ministero che abbiamo provato a togliere insieme alla Fiorentina. Alla fine abbiamo avuto ragione noi. Cominceremo tra pochi giorni i lavori propedeutici di demolizione. Sono fiducioso che si troveranno le risorse, in un modo o nell'altro, per completare i lavori del Franchi. A Firenze, da quando ci sono io, abbiamo realizzato molte opere e la stessa cosa sarà fatta per il Franchi, che sarà completamente coperto
Redazione VN
Iniziano i lavori al Franchi: prima la Curva Ferrovia e da Giugno la Fiesole
Partono i lavori al Franchi. Prima di tutto verrà demolito il tabellone segnapunti. A Giugno invece inizieranno i lavori in Curva Fiesole
Come comunicato dal sindaco Nardella dalla prossima settimana inizieranno i lavori propedeutici che prevedono la demolizione del tabellone elettronico situato in Curva Ferrovia. All'interno dell'impianto è già possibile vedere i macchinari della "RAD Service" ditta di Gubbio che si è aggiudicata l'appalto. La demolizione del tabellone dovrà concludersi in 30 giorni e arriverà a costare 120 mila euro, comprese le recinzioni di sicurezza. Da Giugno i lavori si sposteranno in Curva Fiesole che ad inizio stagione chiuderà al pubblico insieme ad una parte di tribuna coperta e Maratona, mentre la Ferrovia tornerà disponibile. Il settore ospiti, che fino alla fine del campionato in corso rimarrà agibile, sarà poi ricollocato in Maratona nel lato adiacente alla curva Fiesole. Palazzo Vecchio procederà nelle prossime settimane alla firma del contratto con Cobar e Sac, il raggruppamento temporaneo di imprese che si è aggiudicato il bando per ristrutturare il Franchi. Il termine ultimo per consegnare i lavori è il 31 marzo. Lo riporta il Corriere Fiorentino
Redazione VN
"Franchi? La Fiorentina manca di rispetto a Firenze, ma il Comune esegue"
Ecco quanto ha affermato, in Consiglio comunale, il consigliere di Sinistra Progetto Comune Dmitrij Palagi sul tema Franchi: "A proposito al restyling dello stadio Franchi di Firenze a dicembre doveva essere restituita la curva Ferrovia. A gennaio invece si è continuato a utilizzarla. Ma Palazzo Vecchio non ha chiesto nessuna cifra in cambio, neanche una percentuale sulla bigliettazione erogata. Non importa quanto la dirigenza dell'attuale proprietà della Fiorentina manchi di rispetto alla Città di Firenze. La proprietà della Fiorentina chiede e il Comune esegue". Lo riporta Italpress.
Redazione VN
Al via i lavori sul Franchi. Nessun annuncio per rispetto della tragedia di Via Mariti
Sono iniziati oggi i lavori sul tabellone della Curva Ferrovia, volutamente in silenzio per rispettare la tragedia di Via Mariti
Già nei giorni scorsi le prime macchine erano presenti sotto la Ferrovia, ma oggi con una nota il comune di Firenze ha voluto comunicare l'inizio dei lavori. Ecco la nota
Al via oggi i lavori per la rimozione del vecchio tabellone in Curva Ferrovia. Si tratta del primo intervento del progetto per il restyling dello Stadio Artemio Franchi. Si prevede di concludere questa fase dei lavori propedeutici entro metà marzo, dopo di che inizieranno i lavori del corpo principale dell'appalto stadio, affidato a Cobar spa e Sac spa. Il Comune di Firenze ha avviato questi lavori volutamente sottotono - senza alcun annuncio, incontro media o evento ufficiale - per rispetto della tragedia di via Mariti. Il sindaco si recherà sul cantiere dello Stadio Franchi nei prossimi giorni.
Redazione VN
Franchi, il restyling è iniziato: rimosso il tabellone della Curva Ferrovia
Il restyling dello stadio "Artemio Franchi" è iniziato. Ieri mattina i lavori propedeutici hanno preso il via con la rimozione del vecchio tabellone in Curva Ferrovia. Il primo passo di una serie di opere di ristrutturazione che coinvolgeranno tutto l'impianto. E che andranno avanti fino al 31 dicembre 2026, come previsto per i fondi stanziati nel Pnc. «Si tratta del primo intervento del progetto e si prevede di concludere questa fase entro metà marzo, dopo di che inizieranno i lavori del corpo principale dell'appalto stadio». Così il comune di Firenze in una nota, dove ha specificato di aver cominciato volutamente sottotono, senza eventi ufficiali, per rispetto del dolore causato in città dal crollo del cantiere del supermercato. Lo riporta la Gazzetta dello Sport.
Redazione VN
Fiorentina-Lazio senza Curva Ferrovia: i tempi dei lavori al Franchi
La Gazzetta dello Sport fa il punto sullo stadio Franchi, il suo futuro e i tempi dei lavori che vedranno la Fiorentina spostarsi al Padovani:
Il posticipo di lunedì sera fra Fiorentina e Lazio sarà quindi la prima gara con un settore chiuso, la Curva Ferrovia che rimarrà invalicabile fino alla fine di questa stagione. Riaprirà all'inizio della prossima quando diventerà off limits la Curva Fiesole per poi andare a coinvolgere tutte le altre zone, ma con una capienza che dovrà rimanere sempre sui 20/22 mila posti. Il canone d'affitto per la Fiorentina sarà abbassato a circa 600 mila euro rispetto ai 750 attuali. La ristrutturazione dello stadio ha acceso un forte dibattito a Firenze nei mesi scorsi. Uno dei punti centrali è sempre stata la necessità di non far traslocare la Fiorentina fuori città o addirittura fuori Regione. Attraverso la riprogrammazione della tempistica dei lavori, l'amministrazione comunale ha trovato così il modo di far giocare i viola al Franchi nella stagione 2024-'25 durante la ristrutturazione, sia per le gare di campionato che per un'eventuale competizione europea. È la soluzione che era stata chiesta dalla società e dai tifosi. Per il 25-'26 i viola potranno poi usufruire del "Padovani", lo stadio del rugby (che nel frattempo verrà ristrutturato), prima di fare ritorno al Franchi in occasione del centenario del club. Ieri i lavori sono ufficialmente iniziati, ma rimangono altre due sfide aperte: chi metterà i 5 milioni mancanti per portare il "Padovani" ad essere un impianto idoneo per la Serie A e dove verranno reperiti i 55 milioni, prima stanziati e poi definanziati, per concludere l'intera opera. Problemi superabili secondo il sindaco Dario Nardella che ha sempre assicurato che il progetto verrà integralmente terminato
Redazione VN
De Sinopoli: "Nuovo Franchi? Rimarremo a Firenze. Siamo soddisfatti"
Il Corriere dello Sport, per carpire il clima del tifo viola, ha intervistato Federico De Sinopoli, presidente dell'Associazione Tifosi Fiorentini
I lavori per il nuovo Franchi sono iniziati. Il Corriere dello Sport, per carpire il clima del tifo viola, ha intervistato Federico De Sinopoli, presidente dell'Associazione Tifosi Fiorentini:
La nostra prima, unica e vera richiesta era di rimanere a Firenze. Ed è stata soddisfatta. In fin dei conti - prosegue - se i lavori devono essere fatti, si fanno. E come ho già detto, siamo stati accontentati. Ci tureremo il naso, ma all'atto pratico siamo in linea con le migliori aspettative, considerati i presupposti. Padovani? «Inutile mettere troppa carne alla brace. Se il "Padovani" ci sarà, lo sa solo Dio. Hanno in mano un progetto, vedremo
Redazione VN
Franchi: la timeline dei lavori. Ma al sopralluogo la Fiorentina non c'è
Su La Repubblica un approfondimento sui lavori al Franchi dopo il sopralluogo del Sindaco Nardella, occasione nella quale la Fiorentina non era presente a causa di impegni al Viola Park.
La Repubblica riporta oggi sulle sue pagine la timeline dei lavori di restyling del nuovo Artemio Franchi. A seguito del sopralluogo del Sindaco Nardella, infatti, ci sono stati aggiornamenti riguardanti i lavori. Via il tabellone segnapunti di Italia 90 entro marzo, chiusura della curva Ferrovia da lunedì sera con la Lazio per tutta la stagione, cantieri in curva e Fiesole inagibile per l'annata 2024- 2025, Padovani pronto per la Serie A 2025- 2026 e cronoprogramma dei lavori che terminerà per l'agosto del 2026, data del centenario della Fiorentina. Il tutto in attesa di capire come reperire i 55 milioni mancanti del progetto e, in caso di assenza dei soldi, copertura dello stadio che potrebbe slittare oltre il 2026. Il primo sopralluogo del Sindaco Nardella sul cantiere per il restyling dello stadio Franchi è stata l'occasione per tracciare una road map precisa delle prossime mosse sull'impianto del Nervi. Fino all'estate, dunque, lavori di ristrutturazione del cemento armato in Ferrovia, chiusa al pubblico, da agosto-settembre Fiesole chiusa per permettere di costruire la nuova curva dentro la curva e tifosi spostati in tutti gli altri settori. L'area cantiere sarà allestita dentro il campo del Cerreti 1, ex Olimpia, dove risiederanno anche gli operai, mentre una delle palazzine del vecchio centro sportivo Davide Astori sarà la sede ufficiale dei tecnici del cantiere stesso. Rimarranno attivi il mercato rionale dietro la Fiesole e lo skate park. In tutto il mosaico, però, stona l'assenza della Fiorentina. La società viola ieri era stata invitata al sopralluogo ma ha declinato, con Commisso che continua a essere staccato dalla vicenda Franchi.
Redazione VN
Il Corriere dello Sport: "Nel 2026 serviranno altri interventi per il Franchi"
Nell'editoriale di Polverosi sul Corriere dello Sport, alcuni dubbi riguardanti le tempistiche ed i risultati del restyling del Franchi.
Su il Corriere dello Sport di oggi, un editoriale firmato da Alberto Polverosi sul tema restyling Artemio Franchi. Ecco alcuni passaggi del testo.
"Era troppo bello l'annuncio del mese scorso: la Fiorentina giocherà al Franchi anche nella stagione 2024-25. Così bello, e giusto, che ne eravamo rimasti sorpresi. Ma ieri, eccone un altro di annuncio, messo fra le righe dal Sindaco Nardella: «I lavori termineranno entro il 31 dicembre 2026, altrimenti perdiamo tutti i soldi del PNRR. Quel giorno lo stadio sarà agibile. La parte rimanente per completare la copertura dello stadio si potrà fare anche l'anno successivo». L'anno successivo? Per sintetizzare: si spendono 151 milioni di euro per rifare lo stadio, oggi uno dei pochi stadi scoperti d'Italia, per portare le due curve dietro le due porte, per migliorare i servizi e crearne di nuovi, ma il rifacimento più importante, ovvero la copertura del Franchi, si farà più avanti. Così, alla fine dei lavori, ovvero nel dicembre 2026, Firenze avrà uno stadio che ha bisogno di altri interventi, quelli fondamentali, quelli che potranno renderlo agibile in senso proprio. Perché altrimenti al Franchi la gente continuerà a inzupparsi d'acqua o ad abbronzarsi ai 30 gradi della primavera fiorentina. Per la copertura però servono altri finanziamenti. Dovrà trovarli la nuova amministrazione dopo le elezioni di giugno".
Redazione VN
Nardella: "Daremo alla città di Firenze un Franchi moderno e all'avanguardia"
I lavori allo stadio Franchi sono iniziati e il sindaco di Firenze Dario Nardella, sui social, ha commentato così l'inizio del cantiere: "In questi giorni sono iniziati i lavori allo stadio Franchi. Andiamo avanti per dare alla città un nuovo impianto moderno e all'avanguardia". Questa sera, per Fiorentina-Lazio, oltre all'assenza del tabellone, c'è da segnalare anche la chiusura della Curva Ferrovia.
Redazione VN
Il commento: "Franchi? Da sistemare la questione legata alla copertura"
Le parole del presidente della commissione cultura e sport di Firenze, Fabio Giorgetti, ha parlato della questione restyling Franchi
Il Consigliere Comunale e presidente della commissione cultura e sport di Firenze, Fabio Giorgetti, ha parlato durante Il Pentasport di Radio Bruno della questione stadio e del restyling del Franchi. Queste le sue parole:
Franchi? Ieri in consiglio comunale ne abbiamo parlato. Il restyling è partito, abbiamo svolto un ottimo risultato. C'è da sistemare la questione per la copertura. I soldi ci dovevano essere per completarlo, ma così non è stato. Spero che possa sbloccarsi questa situazione. Siamo fiduciosi per coprire questa ultima parte. Vogliamo e dobbiamo fare uno stadio all'altezza della società. Vedere quella pinza togliere il vecchio tabellone, ultimo ricordo degli anni '80, mi è scesa la lacrimuccia, lo ammetto.
Redazione VN
Franchi, inizia il restyling della Ferrovia: tabellone demolito
Franchi, completata la demolizione del tabellone segnapunti in Ferrovia: ora inizia il vero restyling dello stadio di Firenze
Nella giornata di ieri sono finiti per intero i lavori di demolizione del vecchio tabellone segnapunti in Curva Ferrovia. Come scrive La Gazzetta dello Sport, era questo il primo passo per il restyling del Franchi. Così, in questi giorni, inizieranno i lavori del Comune in quel settore (già chiuso per la prima volta nella partita con la Lazio) per poi consegnare il cantiere, entro fine marzo, alle due ditte appaltatrici che si occuperanno della ristrutturazione vera e propria della curva.
Redazione VN
Nardella fa chiarezza: "Il Franchi sarà coperto tutto, ma in due fasi"
Il sindaco sicuro: "Troveremo i soldi per completare tutto. La Fiorentina avrà uno stadio Franchi nuovo, coperto e all'avanguardia"
Nel corso del suo lungo intervento a Rtv38, Dario Nardella è sceso nel dettaglio di alcuni aspetti inerenti al restyling dello stadio Artemio Franchi. Così ad esempio sui 55 milioni venuti a mancare dai fondi europei, queste le sue parole:
"Mancano i 55 milioni per terminare tutti i lavori, poi ci saranno da fare degli interventi di rifinitura stimabili in 25-30 milioni in più. Ma tutti i lavori pubblici funzionano così. Quando finisce l'appalto di una scuola, poi c'è da comprare i banchi, le sedie eccetera, questo è sempre stato chiaro. Queste risorse che mancano, se non dovessero arrivare dal Governo come noi continuiamo a sperare, abbiamo due strade. Se la Fiorentina ritiene di tornare chiedere una concessione, che può arrivare anche a 99 anni con un canone simbolico è una strada, altrimenti se lo stadio rimane al Comune si possono trovare comunque le risorse senza che siano i cittadini a mettere un euro. Pensiamo solo al title sponsor dello stadio, so che a Cagliari ricavano 6 milioni all'anno, a Firenze credo che si potrebbe guadagnare anche di più. I 5 milioni del Padovani? Anche quello, abbiamo già la strada con un'agenzia di sponsor e un title sponsor. Ci tengo a dire che a Bologna e Cagliari lo stadio provvisorio viene pagato dai club, a Firenze è il Comune a farsi carico dei costi".
Nardella parla della copertura del Franchi
"Facciamo chiarezza anche su questo. I 150 milioni che abbiamo, devono essere realizzati entro il 2026, anno in cui la fiorentina tornerà a giocare al Franchi per i 100 anni dalla sua fondazione, era il sogno di Commisso e sarà rispettato. Per quell'anno noi faremo anche la copertura della Curva Fiesole, con le risorse che già abbiamo. Per completare la copertura dello stadio mancano pochi soldi e si può tranquillamente completare nel giro di pochi mesi, successivi al 2026. Avremo il Franchi nuovo e con tutta la copertura e all'avanguardia".
Redazione VN
Nardella: "Mai opposto a stadio privato. Chiesi di abbattere le curve del Franchi"
Nardella rivendica: "Ci hanno chiesto di rimanere al Franchi e poi di avere un impianto alternativo, lo abbiamo fatto"
Il sindaco di Firenze Dario Nardella è tornato a parlare della questione stadio nel suo intervento di ieri sera a RTV38, ripartendo anche dal progetto - mai decollato - a Campi Bisenzio. Queste le dichiarazioni più importanti: "Non sono mai stato contrario all'investimento privato, io ho fatto la legge sugli stadi nel 2013 che favorisce gli investimenti privati. Non mi convinceva il fatto che lo stadio si facesse fuori da Firenze perché in quel periodo ricevevo tante richieste da parte dei tifosi e dei cittadini affinché la Fiorentina non uscisse da Firenze. Io non sono mai stato contro l'investimento del privato così come non ho mai compiuto nessun atto per impedire alla Fiorentina di realizzare uno stadio altrove. Certo con il senno di poi nella zona (di Campi Bisenzio) in cui sarebbe dovuto sorgere lo stadio a novembre c'erano due metri d'acqua. Sarebbe stata una tragedia. Con il senno di poi forse quell'area l'avremmo considerata diversamente".
Nardella sul progetto del Franchi
"Verso il presidente Commisso ho sempre avuto grande rispetto e stima. Sono stato al suo fianco in tante occasioni come quando abbiamo chiesto al Ministero della Cultura di abbattere le curve del Franchi perché Commisso si era convinto di rifare il Franchi con l'abbattimento delle curve, io ho firmato una richiesta per chiedere di togliere quel vincolo. Ho partecipato a tante riunioni con il soprintendente Pessina a cui chiedevamo di dare giudizio favorevole al progetto Casamonti per il nuovo Franchi. Quel progetto mi piaceva, ma fu dato un parere negativo. Non ho mai fatto mancare la mia disponibilità al dialogo con la Fiorentina. Ci hanno chiesto di trovare una soluzione per far giocare la Fiorentina al Franchi durante i lavori? Abbiamo lavorato e l'abbiamo trovata. Ci hanno chiesto di trovare uno stadio alternativo con un certo numero di posti? Abbiamo trovato il Padovani. Ci hanno chiesto di aiutare la Fiorentina nelle sue opere? E lo abbiamo fatto, facendo alcuni atti anche per il Viola Park. Non chiudiamo mai le porte perché il nostro compito è fare gli interessi di Firenze aiutando chi vuole fare delle cose buone per la nostra città".
Redazione VN
Nardella: "Abbiamo presentato il progetto della linea Franchi-Rovezzano"
Il sindaco Dario Nardella parla così del progetto sulla linea che porterà al parcheggio scambiatore di Rovezzano
Il sindaco di Firenze Dario Nardella ha parlato a margine della visita della Commissaria europea per la Coesione e le riforme Elisa Ferreira: vi riportiamo i passaggi interessanti in chiave infrastrutture per la Fiorentina:
"La linea stadio Franchi-Rovezzano? Con la commissaria Ferreira abbiamo parlato anche di questa linea. Una linea molto importante, a Rovezzano ci sarà un parcheggio scambiatore, con più di 300 posti. Il quale servirà a chi arriva dall'autostrada per arrivare allo stadio, oppure parcheggiare per il centro. Ieri è stato presentato alla conferenza dei servizi il progetto definitivo. Così sapremo il parere del ministrero dei trasporti. Ci sono due opzioni, una più impattante dal punto di vista delle alberature, che poi verranno ripiantati ovviamente. Noi preferiremmo quella meno impattante, quella ad un binario. In ogni caso i tempi sono garantiti, i lavori per la linea dello stadio dipenderanno da quando si chiude la conferenza dei servizi"
I fondi mancanti? "Abbiamo inviato delle lettere ai ministeri, ci sono interlocuzioni in corso ocme già detto, da parte del Comune c'è disponibilità a collaborare col ministero dello sport, il ministero delle politiche europee, il ministero dell'economia e finanze, non è mai venuta meno e continuiamo a lavorare in questa direzione"
Paolo Poggianti
Nardella: "Contenti che il Governo ci abbia ascoltato. Ora i 55 milioni"
Le parole del sindaco Dario Nardella in merito alla notizia legata al prolungamento dei lavori al Franchi fino al 2028
Dopo la notizia del prolungamento dei lavori al Franchi fino al 2028, arrivano anche le parole del sindaco Dario Nardella:
Siamo molto contenti che il governo sia venuto incontro alle nostre lettere di tre mesi fa con la proposta di allungamento dei termini dei lavori, anche se nel frattempo come è noto avevamo già trovato la soluzione per far giocare la Fiorentina al Franchi per tutto il prossimo campionato 2024-2025.
Se decade l'obbligo di rispettare la scadenza dei lavori del dicembre 2026, la prossima amministrazione comunale avrà tutto il tempo di valutare come gestire il cantiere dalla metà del 2025 in poi sfruttando questa opportunità in più.
Tutto ciò in ogni caso conferma che la decisione di iniziare i lavori è stata giusta. Quindi avanti tutta con il restyling come abbiamo sempre detto. A questo punto ci aspettiamo che il Governo possa risponderci positivamente anche sulla richiesta di restituire alla città di Firenze i 55 milioni di euro a suo tempo tolti, analogamente a quanto fatto con il progetto dello stadio della città di Venezia.
Redazione VN
Franchi, i 55 milioni mancanti potrebbero arrivare dall'Europeo
Infatti, nel caso in cui Gravina dovesse scegliere lo stadio Franchi come possibile impianto per il torneo, il Comune riceverà dei fondi che potranno essere utilizzati per il Franchi.
Con gioia e soddisfazione è stata accolta la notizia della proroga dei tempi dei lavori per il Franchi. Fino al 2028, la Fiorentina ha tempo per accogliere il nuovo impianto. Come riporta la Nazione però, la bella notizia ha una nota stonata. Si tratta di quei 55 milioni che il sindaco Dario Nardella chiede a gran voce da tempo. Nonostante ciò, la speranza del Comune di Firenze è una sola: l'Europeo del 2032. Infatti, nel caso in cui Gravina dovesse scegliere lo stadio Franchi come possibile impianto per il torneo, il Comune riceverà dei fondi che potranno essere utilizzati per il Franchi. Certo, non 55 milioni, ma per iniziare è già qualcosa.
Redazione VN
Nardella al governo: "Ridateci indietro i 55 milioni per il Franchi"
Il sindaco di Firenze, Dario Nardella ha commentato così la situazione Franchi e i 55 milioni che mancano. Ecco le sue parole a Italpress:
A questo punto visto che l'interlocuzione con il governo non si è mai interrotta ci auguriamo davvero di poter avere indietro per la città i 55 milioni di euro che servirebbero a completare il progetto così come era stato selezionato nel concorso internazionale, e allo stesso tempo trovare una soluzione come era stato fatto per Venezia che aveva un progetto simile al nostro per lo stadio. Con tutto il rispetto per il senatore Marcheschi noi vogliamo avere una risposta dal governo, e quindi da esponenti del governo che hanno la responsabilità e la possibilità di dare una risposta definitiva visto alle nostre lettere sui 55 milioni, con tanto di proposte fatte sul modello Venezia, non è mai arrivata una risposta formale del governo
Redazione VN
L'opinione: "Franchi? La Fiorentina potrà giocare il centenario a casa"
Le parole del giornalista Ernesto Ferrara in merito alla questione restyling del Franchi e il prolungamento dei lavori fino al 2028
Il giornalista Ernesto Ferrara, intervenendo durante il Pentasport di Radio Bruno, ha parlato della questione Franchi. Le sue parole:
Franchi? Dopo tante discussioni il Governo ha scelto di slittare la possibilità di avere fondi per finire il lavori di restyling. Il Comune aveva trovato il modo di rimandare il problema di giocare fuori dallo stadio per un altro anno e mezzo, ma così c'è la possibilità di continuare a giocarci senza far trasferire la Fiorentina. Cosa vuol dire questo allungamento? Che c'è più tempo per fare i lavori e la possibilità di trovare un nuovo accordo tra il Comune e la società viola cambiando la cantierizzazione e lasciando la possibilità alla Fiorentina di giocare il centenario nel suo stadio. Timore che possano crearsi nuove problematiche?
Redazione VN
NOVITÀ, Nardella: "Il Governo ha confermato i 55 milioni, che vittoria!"
Arrivano importantissime novità per quanto riguarda il restyling del Franchi: le parole del sindaco Dario Nardella sono chiare!
Dopo l'importante notizia dei giorni scorsilegata al prolungamento dei lavori fino al 2028, ne arriva un'altra dal valore assoluto. Infatti, quest'oggi, il sindaco di Firenze Dario Nardella ha svelato in anteprima un'importante novità per completare i lavori di ristrutturazione del Franchi. Queste le sue parole:
C'è una straordinaria novità, abbiamo visionato il decreto legge 19/2024 in tema e in allegato 3 che riguarda i fondi alle città metropolitane ed è confermata la quota di 55 milioni di euro che era stata definanziata in precedenza, contenuta nel contributo complessivo per la città metropolitana. Nella tabella ci sono infatti 157 milioni di euro, quindi comprensivi dei 55 milioni di euro che noi avevamo chiesto al Governo. Sono davvero felice, non abbiamo mai perso la fiducia e non abbiamo mai smesso il dialogo con i ministri, confidando sempre nella collaborazione istituzionale. Abbiamo appreso la notizia dalla Gazzetta Ufficiale, dove è pubblicato il decreto, dopo le dichiarazioni dell'Anci De Caro che si diceva soddisfatto del fatto che il Governo ha restituito 10 miliardi ai comuni tra cui quelli dei fondi bui e guardando con attenzione le norme è confermato che ci sono i 55 milioni nel budget complessivo per la città metropolitana di Firenze. Nei prossimi giorni parlerò con i ministri per verificare come utilizzare questa cifra. Noi abbiamo sempre parlato del modello Venezia, in base al quale certe cifre sono state trasferite ad altri progetti liberando quelle destinate allo stadio. Se ci sono le condizioni applicate a Venezia, come abbiamo sempre chiesto, sarò la persona più felice del mondo. Riconosco al Governo di aver risposto alle nostre sollecitazioni e ringrazio i ministri che si sono adoperati in tal senso. Io sono pronto a confermare la massima collaborazione perché questa è una vittoria di tutta Firenze. Non abbiamo mai smesso di crederci. Una volta trovata la soluzione per far giocare la Fiorentina durante i cantieri, ora abbiamo anche le risorse per finire le coperture così come era previsto dall'inizio. Per i nostri tifosi, la nostra città e voglio anche dire per il prestigio di Firenze, visto che ora la nostra città è in dirittura per gli Europei del 2032.
Redazione VN
Giani: "Così il Franchi sarà pronto per Euro2032. Ha prevalso il buon senso"
Eugenio Giani esprime tutta la sua soddisfazione sull'ottenimento dei fondi per il Franchi. E guarda verso Euro2032
Eugenio Giani ha parlato così a margine della notizia di oggi sui fondi del Franchi:
"Una grande giornata per Firenze e la Toscana. Una vera e propria svolta che permetterà di ridurre al massimo i disagi per tifosi e squadra e ridare nuova linfa al quartiere di Campo di Marte. Spero davvero sia stata messa la parola fine ad una vicenda che si stava trascinando pericolosamente. Adesso ci sono tutto il tempo e le risorse necessarie per completare i lavori e mettere a disposizione di Firenze un impianto moderno, pronto a ospitare le gare dei campionati Europei del 2032".
Sulla decisione: "E' prevalso il buon senso, a seguito anche delle varie interlocuzioni che ho avuto con i ministri Andrea Abodi e Raffaele Fitto, durante le quali ho stimolato il Governo a prevedere i 55 milioni, che in origine erano stati definanziati, su un impianto sportivo che è un vero e proprio bene culturale di interesse nazionale: fu la prima opera in cemento armato precompresso che il 13 settembre 1931 vide la luce. E' quindi molto importante, al di la dei valori dello sport e dell'attenzione verso il calcio, considerare lo stadio Artemio Franchi come un bene culturale, di prima importanza, non solo per Firenze ma per l'Italia."
Redazione VN
Italia Viva attacca: "Firenze non è il bancomat di Nardella"
I 55 milioni riottenuti da Dario Nardella spaccano l'ambiente politico. E Italia Viva attacca direttamente il primo cittadino
Il caso finanziamenti del Franchi tiene banco, e tutte le forze politiche stanno dicendo la propria. Tra questi anche Stefania Saccardi, candidata sindaca di Firenze. E il primo cittadino di Bagno a Ripoli Francesco Casini, e coordinatore metropolitano di Firenze. I due esponenti di Italia Viva si pronunciano così sui 55 milioni:
"Siamo francamente stupiti dal tono trionfale con cui il sindaco di Firenze, Dario Nardella, annuncia che il Governo avrebbe reinserito fra i progetti del Pnrr della Città metropolitana i 55 milioni per lo stadio precedentemente definanziati. Comprendiamo l'ansia elettorale del sindaco di far vedere che aveva ragione e che ha trovato le risorse mancanti per il restyling dello stadio, ma in realtà le risorse del governo non sono affatto destinate allo stadio, ma fanno parte del Piano Urbano Integrato della Città metropolitana.
Di fatto, con una sorta di gioco delle tre carte, il sindaco riposizionerebbe questi soldi su progetti già finanziati dal Comune di Firenze per liberare denaro che andrebbe sullo stadio e non ad esempio su case o scuole.
Si tratta poi di una scelta penalizzante per tutti gli altri comuni della città metropolitana nei confronti di realtà che hanno bisogno di interventi prioritari, come scuole superiori che pur avendo progetti di fattibilità già pronti non sono ancora state finanziate.
Peraltro questa scelta non è stata minimamente condivisa con i sindaci mentre noi continuiamo a pensare che i fondi destinati dal Governo alla Città metropolitana debbano essere destinati alle esigenze di tutti i comuni dell'area fiorentina, e in particolare alle scuole, alla lotta al dissesto idrogeologico, alla viabilità e ai trasporti pubblici, non certo allo stadio che non è di competenza della Metrocittà. La città metropolitana non è il bancomat del sindaco Nardella."
Redazione VN
Fitto: "Nardella dovrebbe ringraziare il governo". Ecco la risposta del sindaco
Il Ministro degli affari Europei e del PNRR Raffaele Fitto ha commentato le parole del sindaco Nardella sui fondi del Franchi
Raffaele Fitto, ministro degli Affari Europei e del PNRR, ha commentato così la decisione sui fondi del Franchi. Questo quello che si può leggere sulle pagine dell'ANSA:
"Il sindaco, anziché confondere le idee con dichiarazioni strumentali, dovrebbe solo ringraziare il governo per aver assicurato per intero la dotazione finanziaria assegnata alla città di Firenze anche in assenza di progetti, e farebbe bene a lavorare per presentare progetti credibili e per cercare di non perdere per una seconda volta questi finanziamenti per la sua città. Sicuramente non tirare in ballo lo stadio dopo aver proceduto all'indizione della procedura di gara senza disporre dell'integrale copertura finanziaria. La ristrutturazione dello stadio di Firenze era stata originariamente finanziata con risorse Pnrr per 55 milioni di euro nell'ambito della misura Piani Urbani Integrati. L'intervento era inoltre finanziato con 95 milioni provenienti dal Piano di investimenti strategici sui siti del patrimonio culturale, edifici e aree naturali, previsto nel Piano nazionale complementare di competenza del ministero della Cultura, che nulla c'entra con i Piani urbani integrati. La Commissione europea, nella valutazione sulla terza rata, ha dichiarato non ammissibile l'intervento per lo stadio nell'ambito dei Piani Urbani integrati del Pnrr, chiedendo al nostro Paese di definanziare i 55 milioni di euro assegnati alla città di Firenze per l'ammodernamento dello stadio. Tale definanziamento è stato disposto con decreto del ministro dell'Interno di concerto con il ministro dell'Economia e delle Finanze del 28 aprile 2023"
Puntuale è arrivata la risposta del sindaco di Firenze Dario Nardella:
"Certo che abbiamo ringraziato il governo. L'ho già detto questa mattina e lo ribadisco, riconoscendo l'attenzione che i ministri ci hanno riservato accogliendo le nostre richieste. E ci fa anche molto piacere che il ministro Fitto citi la nostra lettera del 20 settembre e il modello Venezia che è esattamente quello al quale ci siamo ispirati. Siamo pronti a sederci al tavolo col governo per definire i progetti a cui destinare i 55 milioni di euro così da poter liberare altre risorse da destinare ad altri progetti come lo stadio, proprio come ha fatto il Comune di Venezia. La collaborazione istituzionale è la migliore strada che abbiamo davanti; ringrazio per questo nuovamente i ministri Fitto, Giorgetti, Piantedosi e Abodi"
Redazione VN
Franchi, Nardella e i 55 milioni: così i fondi arrivano a Campo di Marte
Il sindaco Dario Nardella ribalta la partita 'restyling del Franchi' in zona Cesarini proprio quando le cose per Palazzo Vecchio sembravano essere precipitate
Prima la proroga della copertura finanziaria fino al 2028. Poi i soldi alla Metrocittà che, attraverso un meccanismo di 'travasi' di risorse, garantisce (sulla carta) l'arrivo al Campo di Marte dei 55 milioni che mancavano ancora all'appello per il completamento della ristrutturazione dello stadio con le coperture di tutti i settori. Sfruttando i due assist (uno involontario...) del governo il sindaco Dario Nardella ribalta la partita 'restyling del Franchi' in zona Cesarini proprio quando le cose per Palazzo Vecchio sembravano essere precipitate. In pochi giorni la doppia svolta che fa esultare il Comune, non senza un codazzo di veleni. Lo riporta la Nazione.
Redazione VN
Casini: "Franchi? I soldi pubblici dovrebbero servire per altri progetti"
Il Sindaco di Bagno a Ripoli ha espresso su Radio Bruno il suo parere sul caso Franchi
Il Sindaco di Bagno a Ripoli Francesco Casini ha parlato oggi su Radio Bruno del tema Artemio Franchi e della Fiorentina di Italiano. Ecco le sue parole.
"Le risorse che arrivano alla Città Metropolitana devono essere utilizzate per investimenti pubblici mirati. Franchi? Non credo che lo stadio Artemio Franchi sia diventato il nuovo Flaminio. È un monumento ed è giusto che sia restaurato con risorse pubbliche, ma 90 milioni erano già utili alla ristrutturazione. La Fiorentina avrebbe potuto realizzare un proprio impianto privato, cosa che succede un po' in tutto il mondo. Solo in Italia ed in Francia abbiamo ancora il concetto di realizzare stadi di calcio con soldi pubblici. Il tema è che i soldi pubblici servono per lo più per altri progetti: per riqualificazioni urbane e progetti sociali, oltre che scuole superiori, viabilità ed altro ancora. A noi sembra sbagliato che certi soldi vengano messi per coprire lo stadio piuttosto che per realizzare altre opere. Fiorentina? La Conference League tiene la squadra più impegnata e tiene la concetrazione alta. Porta anche a maggior risultati per la nostra squadra. Domani non sarà da prendere sotto gamba, ed ho fiducia di questa seconda parte di campionato. Riniziamo questo finale di campionato, comunque, con Belotti, un attaccante in più, e giocheremo partite importanti nelle coppe ed in Serie A".
Redazione VN
Franchi, il lieto fine è arrivato dunque? Il piano del Comune per i 55 milioni
Finanziare con 55 milioni altre opere o progetti oggi in rampa di lancio. E dirottare risorse proprie sul Franchi. Il lieto fine è arrivato dunque?
Un faccia a faccia a strettissimo giro fra i tecnici di Palazzo Vecchio e quelli del ministero. E una tabella di marcia ridefinita con nuove scadenze e tempistiche sui lavori di restyling dello stadio da compilare entro due mesi. Sono le prossime due mosse nel destino del Franchi, alla luce dei 55 milioni di euro di fondi per i Piani urbani integrati riassegnati dal governo. Le risorse che fanno parte del tesoretto da 157 milioni di euro per la Metrocittà confermato da Roma, consentiranno a Firenze uno 'splitting' dei fondi: finanziare con 55 milioni altre opere o progetti oggi in rampa di lancio a Firenze e destinati a periferie, urbanizzazione, rigenerazione urbana e verde pubblico. E dirottare risorse proprie sul Franchi. Il lieto fine è arrivato dunque? Forse. Lo sottolinea La Nazione.
Redazione VN
La Lega sul Franchi: "Barone inequivocabile. Siamo a disposizione"
Queste le dichiarazioni del Consigliere Regionale Lega Giovanni Galli e di Federico Bussolin, Capogruppo Lega in Consiglio Comunale a Firenze e Segretario Provinciale sul caso Franchi:
Le parole del DG della Fiorentina sono inequivocabili, mentre in Palazzo Vecchio si procede alla programmazione dei lavori per il restyling del Franchi, sul campo da calcio rimangono interrogativi ai quali la Giunta comunale ha il dovere di dare una risposta chiara. Prima fra tutte con quali soldi verrà fatta la ristrutturazione, perché non è pensabile lasciare i lavori a metà, considerato che già stiamo chiedendo alla Fiorentina di perdere quattro anni di ricavi. Dopodiché come Lega troviamo fuori luogo non comunicare alla stessa società quale sarà il costo dell'affitto dello stadio in futuro. Insomma, il Sindaco ha fatto del restyling dello stadio il suo giocattolo politico, un trofeo sul quale mettere la bandiera in vista della campagna elettorale delle europee; Firenze e i tifosi della Fiorentina non meritano questo. La Lega conferma quanto affermato dal Ministro delle Infrastrutture Salvini poco tempo fa al Viola Park: restauriamo il Franchi per la sua destinazione a cui sono stati assegnati i fondi: il Governo è, comunque, a disposizione per individuare le alternative migliori a realizzare uno stadio nuovo, di proprietà, moderno ed efficiente.
Roberto Vinciguerra
Barone: "Franchi giocattolo della politica. Nessuno pensa alla Fiorentina"
Joe Barone, direttore generale della Fiorentina, ha toccato vari temi ai canali ufficiali del club. In particolare, è arrivata la risposta del club di Rocco Commisso sullo stadio Franchi:
Sullo stadio Franchi? Lo stadio è diventato il giocattolo della politica. La questione Franchi, infatti, è diventata oggetto di discussione politica in vista delle elezioni imminenti. Le voci sono molte e contrastanti, ma sembra che nessuno stia realmente pensando al bene della Fiorentina. Nonostante i nostri incontri con il Comune, ancora non abbiamo ricevuto risposte alle nostre domande fondamentali: qual è l'affitto che dovremo pagare? Qual è la programmazione prevista? Si parla di 4 anni senza entrate, il che suscita molti dubbi. Ancora mancano 100 milioni e chiedo al governo di concentrarsi su questo progetto, perché sono noi e i nostri tifosi a pagarne le conseguenze. Desidero ringraziare il Comune di Bagno a Ripoli. Il lavoro di squadra ha dimostrato che è possibile realizzare progetti importanti come il Viola Park quando si lavora insieme.
Redazione VN
"100 milioni per il Franchi? Non torna. Botteghino e rifinitura, siamo sotto 40"
L'analisi che tende a confutare la stima di Barone sui soldi che ballano in merito al restyling dello stadio Franchi
I conti non tornano, scrive il Corriere Fiorentino sul tema stadio, riferendosi ai 100 milioni e passa di cui parla il dg viola Joe Barone.
Con i 55 milioni si terminano tutti i lavori. Poi ci sono degli interventi di rifinitura, stimabili in 25-30 milioni in più.
"Ovviamente però il Franchi a capienza limitata farà diminuire i ricavi da biglietteria. Di quanto? Nella stagione 2022-23 i dati del bilancio indicano che la Fiorentina ha ricavato 14,1 milioni di euro (8,8 dai biglietti e 5,3 da abbonamenti), con un'affluenza media (per le gare di serie A) di 32.200 spettatori. La prossima stagione, per via dei cantieri, la curva Fiesole (assieme a parte di Maratona e Tribuna) sarà inibita al pubblico, facendo scendere la capienza a 22 mila spettatori. I posti disponibili nel 2024-25 saranno pari a circa due terzi della media registrata nel 2022-23, perdendo la possibilità di vendere i tagliandi del settore più popolare. In prospettiva, considerando che la domanda biglietti sarà sempre superiore all'offerta, la perdita da biglietteria per il 2024-25 è stimabile in circa 5 milioni. E dopo? Sarebbe più conveniente rimanere al Franchi a capienza ridotta anche nelle stagioni successive, o trasferirsi al Padovani adeguato a spese del Comune per la serie A con 18 mila posti? Con i viola al Franchi per tutti i cantieri aumenterebbero tempi e costi, mentre un trasferimento al Padovani consentirebbe di avere prima a disposizione un impianto ammodernato, beneficiando in anticipo dei ricavi della nuova arena coperta, con 50 skybox e curve vicino al campo".
Redazione VN
Barone e la critica al comune. La Fiorentina stima una perdita notevole nei ricavi
La Fiorentina continua a non credere al nuovo Franchi e ad alzare ancora una volta la posta è il direttore generale Joe Barone.
Non è bastata la proroga fino al 2028, né il recupero dei 55 milioni per completare il progetto. La Fiorentina continua a non credere al nuovo Franchi e ad alzare ancora una volta la posta è il direttore generale Joe Barone. Queste le sue dichiarazioni:
Il Franchi è diventato il trofeo, la medaglia, il giocattolo della politica. Tutto viene fatto in funzione delle elezioni, ci sono tanti proclami, l'uno contro l'altro, ma nessuno pensa alla squadra. Ci siamo riuniti lunedì pomeriggio con il Comune, ma tante delle domande che avevamo preparato non hanno avuto risposte. Vogliamo sapere quanto sarà il canone di affitto del futuro? Quale sarà il cronoprogramma, quando si inizia, quando si finisce? Si sta parlando di quattro anni, quindi la Fiorentina non avrà i ricavi che ha avuto nelle ultime stagioni. Mancano tanti soldi, la nostra previsione è più di 100 milioni.
Un atto di accusa importante al Comune proprio nei giorni in cui tutte le richieste della Fiorentina sono state accontentate. La sensazione è che la dirigenza aspetti le prossime elezioni tifando per un cambio di colore alla guida di Palazzo Vecchio. Con un centrodestra al governo cittadino la Fiorentina spera di poter riaprire la partita nuovo stadio, magari allertata da qualche ipotesi già sul tavolo, tipo la Caserma Perotti.
Redazione VN
Nardella: "Giocattolo? Franchi una cosa seria. Se poi arrivasse un titolo..."
La risposta del primo cittadino alle parole di Barone: c'è soddisfazione circa l'inizio dei lavori e il programma del restyling
A margine dell'inaugurazione della riqualificazione di Via Faenza, il sindaco di Firenze Dario Nardella ha voluto rispondere alle parole di Joe Barone, che ha parlato di "giocattolo della politica" riferendosi al tema Franchi: di seguito le dichiarazioni raccolte dal nostro inviato:
Guardi, io non so per gli altri, per me è una cosa molto seria. E credo lo sia anche per i cittadini di Campo di Marte, per il nostro Paese e per la nostra citta, quindi io la porto avanti e siamo contenti perché i lavori sono partiti, le risorse ci sono e potremo coprire lo stadio. Abbiamo anche trovato la soluzione per far giocare sempre la Fiorentina durante i lavori, direi che possiamo essere contenti. E se poi arrivasse un titolo prima della fine del mio mandato, lo saremmo ancora di più.
Paolo Poggianti
De Ponti: "Interessanti le parole di Barone, colui che ha ospitato Salvini"
Roberto De Ponti, direttore del Corriere Fiorentino, ha commentato la questione stadio e le parole del dg Barone. Ecco il suo commento:
L'ultima perla è di ieri: «Il Franchi è diventato il giocattolo della politica». Parole del dg Joe Barone, interessanti perché pronunciate dallo stesso dirigente che ha ospitato 18 giorni fa il comizio di un ministro al Viola Park. Lo stesso che un mese e mezzo fa ha suggerito «votate per i soliti e le cose non cambieranno». Chi ha l'età per essere andato a letto dopo Carosello forse ricorderà gli spot con Adolfo Celi e famiglia, gli Incontentabili. Un po' come Barone.
L'articolo prosegue con una serie di dichiarazioni del DG viola l'ultima delle quali è di ieri "Le nostre domande sono rimaste senza risposte". De Ponti ricorda infine che Lo spot di Carosello si chiudeva con il commesso del negozio che spazientito diceva ad Adolfo Celi: ma lei è incontentabile! «Sempre!», era la risposta. Nella versione moderna, la controrisposta avrebbe potuto essere: allora si compri un terreno e lo stadio se lo costruisca lei .
Renzi attacca ancora sul Franchi: "Uno scandalo 55 milioni per un rabbercio"
Il senatore di Firenze Matteo Renzi torna ad attaccare il comune e il sindaco Nardella per la scelta dell'impiego dei fondi sullo stadio Franchi
Dal palco della Leopolda, in svolgimento a Firenze, ha parlato il leader di Italia Viva, Matteo Renzi. L'ex sindaco e presidente del consiglio è tornato a parlare anche dello stadio Franchi (parole riportate da Italpress):
Firenze è la città in cui si mettono 55 milioni di euro pubblici per fare lo stadio. È uno scandalo fare lo stadio con i soldi pubblici, vi dobbiamo fare un disegnino o lo capite da soli?. Lo dico da dieci anni perché è un decennio che si parla di questa roba. C'è bisogno di mettere soldi nello sport, ce lo ha spiegato ieri Silvia Salis. Volete mettere i soldi nelle periferie, sul parco delle Cascine, magari dare un po' più di sicurezza per chi ci va a passeggiare, nelle scuole e negli ospedali? Mettono 55 milioni di euro nella copertura del "rabbercio stadium". È una cosa che non ha niente a che fare con la nostra visione di sinistra. I soldi invece che sullo stadio si mettano sul sociale, a sostegno delle realtà del terzo settore, mettetele a beneficio degli ultimi.
Redazione VN