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UC SAMPDORIA - ACF FIORENTINA 0:0

Started by Chiesa, 29/03/14, 00:17

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Chiesa

Mihajlovic, dagli attributi a Jfk

Una mattina Sinisa detto "persciò" arrivò col suo bolide davanti al distributore di piazza Ferrucci. Era allenatore della Fiorentina da pochi giorni e i tifosi "sprandellati" confidavano nel suo credo. Chi molto, chi poco, chi zero, chi faceva finta di confidare perché avvolto da un drammatico senso di solitudine. Quella mattina il benzinaio tifoso e simpatico lo salutò con ammirazione, poi gli disse una cosa del tipo "Forza mister" e il mister, dopo aver risposto al saluto, fece una specie di smorfia e quindi soffiò una frase del tipo: «Mah, la vedo dura».

Due anni e mezzo e molte delusioni dopo, il tecnico più sciarpato della seria A, insieme ai suoi "persciò", travolge tutti dopo aver ribaltato la Samp e pure se stesso. Le sue teorie sugli uomini veri, sul calcio degli attributi, tutte quelle storie che facevano ridere e piangere ai tempi di Kharja, adesso sono vangelo per appassionati di pallone e versi di poesie per far felici i cronisti troppo spesso prigionieri tra le sbarre delle banalità. L'uomo che non deve chiedere mai, il caratterista del machismo pallonaro è salito sul palco a raccogliere applausi. Ora ci sono 31 punti in diciotto partite, una media da paura e la dimostrazione che Sinisa c'è. Eccome se c'è. E nel frattempo ha pure aggiornato il suo repertorio, travolgendo con versi di Dante e citazioni di Jfk le interviste del prima e dopo, diventando una specie di star e cancellando i giorni bui della Firenze che scappava dallo stadio, tradita da una squadra pallida, da un allenatore tutto chiacchiere e distintivo e da una società immobile davanti al bivio: mollare o rilanciare? La seconda, certo.

L'articolo integrale di Benedetto Ferrara su Repubblica in edicola!
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De Silvestri: "Fiorentina avversaria di spessore"

Di seguito vi proponiamo gli stralci più interessanti della lunga intervista concessa al blucerchiato ex viola (ma ancora di proprietà della Fiorentina) Lorenzo De Silvestri a Il Secolo XIX: "Già, dall'anno scorso a questo si sono aggiunti altri giovani in squadra. E così mi sono ritrovato fra i più esperti. A inizio stagione avevo intrapreso questo discorso, diventare un punto di riferimento, un aiuto per tutti. Poi io sono così anche di carattere, mi sono concentrato un po' di più. Mihajlovic? Ha compreso subito dove c'era da intervenire e ha saputo tirar fuori quelle qualità che c'erano. Anche con questo mister abbiamo perso delle partite, però sempre con un certo metodo, imponendo il nostro gioco. A Roma abbiamo perso 3-0, ma nel primo tempo avevamo risposto colpo su colpo. Se si vanno a guardare i risultati, con lui la Samp ha fatto 31 punti in 18 partite. Quindi ha meriti altissimi. Però io mi sento di dare un merito grosso anche alla squadra.

Alla Samp sono convinto che si possa aprire un ciclo, ma qui c'è bisogno anche di altre cose: centro sportivo di livello, settore giovanile di qualità e uno stadio... però sì, un ciclo si può fare. Sampdoria o Fiorentina nel mio futuro? Come l'anno scorso ci ho capito di nuovo poco. Sono ancora in prestito ma la Samp stavolta ha il diritto di riscatto della metà. Chissà, magari adesso costo un po' meno, non lo so (ride, ndr). Tutto è rimandato a giugno. Prima di arrivare là ho ancora otto partite da disputare con la Samp al massimo, anche perché a giugno c'è il Mondiale. Non voglio pensarci, so che devo disputare otto grandi partite. Voglio finire nel miglior modo questo percorso. Ci aspetta un trittico di spessore: Fiorentina, Lazio e poi Inter. I 40 punti in classifica ci permettono di affrontarlo con la massima serenità.

I nostri obiettivi non sono finiti. Quali sono? Li sappiamo io e Mihajlovic. Ve li diremo a fine anno. Mihajlovic mi ha fatto crescere tanto. Ho avuto dei momenti in cui pensavo di esser già maturo, sia alla Lazio che alla Fiorentina. Invece probabilmente quello era il percorso particolare preparato per me, per la mia crescita. Ora mi sento pronto, dentro e fuori dal campo. Mihajlovic mi ha dato molta autostima e mi ha fatto migliorare nella fase difensiva, dove avevo più bisogno. Ora mi sento un terzino completo: prima lo pensavo, ma non lo ero. Oltre i numeri, è una rappresentazione di maturità. E nello stesso tempo la constatazione di come abbia raggiunto un buon livello di continuità di prestazione nelle due fasi".

ALE.CRO.
Twitter: @AlessioCrociani
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Flachi: "Assurdo contestare Montella"

Il grande doppio ex della sfida di domani a Marassi, Francesco Flachi, è intervenuto nel corso di Anteprima Pentasport su Radio Blu: "Siamo alla vigilia di una partita che per me valeva tanto perché sono un tifoso viola che ha giocato tanti anni nella Samp. Da giocatore la sentivo di più rispetto ad oggi ma resta comunque una partita che guardo volentieri. La Sampdoria è una squadra che gioca e che sta bene, è la squadra che sta meglio in questo momento e non ha niente da perdere. Potrà fare ancora meglio da qua alla fine perché in ballo ci sono molti punti. Matri? Per un attaccante è importante fare gol e per lui è difficile farlo in questo momento. Sarebbe importante se si sbloccasse mentalmente. Anche un assist o una prestazione importante sarebbero fondamentali. I gol li ha sempre fatti e prima o poi tornerà a farli. Ritrovare Matri significherebbe avere un valore aggiunto in rosa per la Fiorentina. Gabbiadini? E' sempre stato un giocatore determinante, ha prospettive molto buone. Mihajlovic è riuscito a dare ancora più risalto alle sue qualità.

Le lamentele del Napoli? Forse non si ricordano della partita d'andata... Le critiche a Montella? Fanno parte del calcio, l'importante è che siano costruttive. La delusione di qualche tifoso ci può stare dopo le speranze riaccese a Napoli. Tutti sono consapevoli di quello che ha fatto Vincenzo in questi due anni. Marassi è l'ideale sia per i giocatori che per i tifosi. E' un campo che ti fa venire voglia tanto che Del Piero mi diceva che ero fortunato. Montella ha portato delle idee nuove e quest'anno in Uefa se l'è giocata alla pari con la Juventus, senza dimenticarsi della finale di Coppa Italia e del buon piazzamento in campionato. In un progetto si vince con il passare degli anni, la Fiorentina ci sta arrivando. Montella è riuscito ad imporre regole molto importanti fuori dal campo, ha fatto un gran lavoro anche sotto questo punto di vista.

Errori nel mercato? Io avrei preso tutti quelli che sono stati presi. Chi non avrebbe preso Anderson e Matri? Poi alla fine in campo ci va il giocatore, non la società, quindi sta a lui. Quando le cose non vanno per il meglio, noi fiorentini critichiamo anche chi non merita di essere critichiamo. Non lo facciamo per cattiveria ma per troppo amore. Per il prossimo anno prenderei due giocatori forti in difesa e due giocatori forti a centrocampo. I Della Valle saranno i primi a fare dei sacrifici per il futuro, soprattutto se arriverà la vittoria della Coppa Italia".

ALE.CRO.
Twitter: @AlessioCrociani
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Palombo: "Siamo stati bravi dopo un momento difficile"

Le parole del centrocampista della Sampdoria Angelo Palombo in conferenza stampa, alla vigilia della partita contro la Fiorentina: "Abbiamo passato anche momenti difficili, ma siamo stati bravi a compattarci con lo spogliatoio, e con l'aiuto del mister, e a rispondere sempre sul campo. La più grossa gioia che possiamo dare ai tifosi è quella di uscire sempre con la maglia sudata, al di là di andare a raccogliere un applauso sotto la gradinata. Dobbiamo ancora inseguire i nostri obiettivi fino a fine campionato. E' giusto che certe cose rimangano all'interno del gruppo." (sampdorianews.net)
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Chiesa

Gastaldello: "Sampdoria diversa rispetto all'andata"

Presente alla conferenza stampa di vigilia di Sampdoria-Fiorentina anche il capitano dei blucerchiati Daniele Gastaldello, queste le sue parole: "Rispetto alla partita di andata è una Sampdoria diversa, e il merito è del grande lavoro fatto. Avevamo l'obiettivo della salvezza, e l'abbiamo raggiunto. Penso che il rispetto per questa maglia e per questi tifosi sia di dare il 100% in campo. I nostri obiettivi ce li siamo detti all'interno dello spogliatoio, e lì rimangono. Se a fine anno li avremo raggiunti lo diremo. Non parlo del futuro: il mio futuro è il presente. Poi a fine campionato si parlerà dei possibili obiettivi futuri. Non voglio parlare di questo adesso, perchè domani c'è una partita importante da vincere." (sampdoria.news)
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Matri: fiducia confermata

"Matri? Deve restare sereno perché ha la fiducia di tutti, stia pure tranquillo perché domani giocherà". Sono state queste le parole che Vincenzo Montella ha usato per rassicurare il suo centravanti. L'attaccante viola quindi, salvo sorprese dell'ultimo minuto, partirà titolare domani a Marassi contro la Sampdoria. Sulla sua presenza si erano fatte largo alcune perplessità principalmente dovute alla brutta prestazione di mercoledì, proprio contro alcuni dei suoi ex compagni, nonché la squadra in cui potrebbe fare ritorno a fine stagione, ma l'allenatore viola oggi ha voluto togliere qualsiasi dubbio. Contro il Milan Matri ha avuto dei buoni palloni a disposizione ma non è riuscito a rimanere freddo sottoporta, mancando ripetutamente il bersaglio. Il senso della posizione c'era, perché il numero 32 della Fiorentina si è sempre fatto trovare nel posto giusto al momento giusto, ma è mancata la precisione, fondamentale per trovare la via del gol.

A gennaio, il primo approccio dell'attaccante lombardo in maglia viola era stato grandioso: prima partita da titolare a Catania e subito una doppietta. Dopo quell'inizio fulminante sono arrivati altre 2 reti, contro l'Esbjerg in Europa League e contro il Chievo in campionato, nel frattempo è tornato Mario Gomez che ha permesso così all'allenatore di alternare le sue due punte di ruolo. Adesso però, con il nuovo infortunio dello sfortunato attaccante tedesco, la presenza di Matri torna ad essere indispensabile, motivo per cui Montella punterà su di lui anche domani, sperando che l'ex Milan possa fare una grande partita e ritrovare la via del gol, il pane quotidiano di ogni centravanti.

ALESSANDRO GUETTA
twitter @AleGuetta93
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Probabile formazione: 4-3-3 con Cuadrado terzino

La Fiorentina che sfiderà la Sampdoria domani a Marassi (ore 15) dovrà fare a meno di molti giocatori infortunati, oltre ai soliti noti Gomez e Rossi infatti, non sono convocati per Genova Pasqual, Compper, Pizarro e Anderson. Il modulo che Vincenzo Montella dovrebbe scegliere per mettere in campo la sua Fiorentina dovrebbe essere il 4-3-3, così disposto: Neto in porta; Cuadrado terzino destro, Tomovic a sinistra, Savic e Diakitè i centrali difensivi; a centrocampo Aquilani in regia insieme a Mati Fernandez e Borja Valero; in attacco Matri è stato confermato dalle parole di Montella in conferenza stampa, alle sue spalle dovrebbero agire Ilicic e Wolski, con ques'ultimo favorito su Joaquin.

Radio Blu
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Chiesa

Il veleno di Sinisa-Einstein (con la forza dei numeri)

Gonfia il petto Mihajlovic, che oggi ha l'occasione di prendersi una rivincita, non tanto sulla Fiorentina, quanto sui suoi tifosi: «All'inizio rimpiangevano Prandelli, poi volevano Rossi. Ma con Delio si sono salvati soltanto alla fine. Ha ragione Einstein: è più facile spezzare un atomo che un pregiudizio».

Sinisa strizza l'occhio e mostra il ghigno dell'uomo che non deve chiedere mai. La Sampdoria con il serbo in panchina viaggia più spedita dei viola: 31 punti contro 27 (in diciotto partite, praticamente un girone), 9 vittorie contro 7. Insomma la trasferta di Marassi, che chiude un durissimo tour de force, sarà davvero complicata per gli uomini di Montella. La Samp è una specie di macchina da guerra. (...)

Miha ha restituito anima e dignità ai blucerchiati e ora vuole consumare la sua personalissima rivincita. Affronterà la Fiorentina per la prima volta dal giorno dell'esonero e ha una voglia matta di vincere questa partita. Ha preso la Samp in una situazione disperata e ora, raggiunta la quota salvezza, potrebbe accarezzare l'idea di entrare in Europa League. «Proveremo a vincere sempre, anche se ci saranno degli ostacoli come lo sono i viola. Ma gli ostacoli sono fatti per essere superati...». (...)

L'allenatore oggi va a caccia della decima vittoria. Genova, dove Sinisa ha giocato, è stata il trampolino per il suo rilancio dopo l'amara esperienza viola e anche quella, tutt'altro che felice, alla guida della nazionale serba. Mihajlovic è tornato quello che era a Catania. Un tecnico pratico e vincente, che bada al sodo, che sa toccare le corde giuste. La Samp è la tipica squadra di Sinisa, che alla vigilia si permette il lusso di scherzare: «Montella è un caro amico, spero che la Fiorentina mi faccia soffrire meno di quanto mi faceva soffrire lui da giocatore». Ora la sfida si ripropone in panchina. Vincenzino punterà al possesso palla, Miha proverà a ribaltare il fronte con veloci percussioni e ad aprire la lenta e malconcia difesa viola. Sinora due precedenti, 2-2 entrambe le volte. Stavolta ci sarà un vincitore? La Samp ha un'occasione irripetibile contro una Fiorentina stanca, depressa e, come al solito, falcidiata da infortuni e squalifiche. Montella, per confermare la tradizione favorevole a Genova, dovrà inventarsi qualcosa.

Corriere Fiorentino
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