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Verso lo spareggio

Started by Chiesa, 17/10/17, 13:41

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Chiesa

Figc, Tavecchio: "Pago per Ventura, che non ho scelto io. Con un gol sarei stato un eroe"

Dimissionario, sì, ma una furia. Carlo Tavecchio, ormai ex presidente della Figc travolto dal fallimento mondiale della Nazionale, è un fiume in piena durante la conferenza stampa di congedo. "Ho rassegnato le dimissioni e per mero atto politico le ho chieste al Consiglio federale, ma nessuno le ha rassegnate – le parole di Tavecchio -. Siamo arrivati a un punto limite di speculazioni. La Lega Pro non è mai stata alleata, la settimana scorsa mi era stato inviato il documento programmatico, avevo interpretato in buona fede una volontà di alleanza e invece siamo di fronte a un sistema sportivo che si permette di prendere decisioni gravi quando il soggetto più importante che è il fornitore del sistema Italia è assente, quando la Serie A e la Serie B non ci sono: il 23 e 27 eleggeranno i loro presidenti, oggi siamo al 19: ma aspettare 8 giorni sembrava la tragedia mondiale del calcio italiano".

LO STRAPPO LND — "Nella riunione di mercoledì credevo che il quadro fosse cambiato ma quando oggi ho avuto la sensazione che la mia componente, nella quale ho 18 anni di militanza che ho consegnato in un modo e ho trovato in un altro, ha fatto considerazioni che non promettevano un sostegno non ho esitato e ho dato le dimissioni per un fatto politico e non certo sportivo – prosegue Tavecchio -. Non dobbiamo riverenze a nessuno, abbiamo dato al Coni 30 milioni in questi ultimi anni.

MALAGÒ, LIPPI E VENTURA — "Ieri sera Malagò ha detto che il c.t. lo ha scelto Lippi dopo un'analisi di quattro soggetti. Io non l'ho mai detto, perché le riunioni private non le porto in pubblico: ora lo sapete che Ventura non lo ha scelto Tavecchio. Tavecchio paga per Ventura. Io sono disperato per non aver centrato la qualificazione mondiale: e questo diventa la tragedia? E se quel palo fosse entrato (il palo di Darmian in Svezia-Italia 1-0 dell'andata del playoff mondiale, ndr) , Tavecchio chi era, un eroe? Ditemi quali sono i risultati delle altre federazioni. Secondo voi le 4 squadre in Champions sono venute perché Tavecchio ha la giacca blu o perché abbiamo cambiato gli equilibri europei? Uva è vicepresidente Uefa perché è bello? La Christillin è nel Consiglio Fifa grazie agli gnomi dietro la scrivania? Pensate che a 74 anni ho bisogno di sedermi su una sedia? Se ritengo di avere colpe per la mancata qualificazione al mondiale? Forse non essere intervenuto a Milano per cambiare allenatore alla fine del primo tempo...". Sulla proposta di Malagò di commissariare la Figc: "È molto grave, in Italia ci sono gli statuti e le garanzie".

VAR — "Sulla Var prima Biscardi, poi è venuto Tavecchio. Volevo la Var dal 2014, sono stato il primo a chiamare Blatter".
MENZOGNE — "Ho parlato con 4-5 grandi allenatori. Sono tutti impegnati, potranno dire la loro fra poco o fra tanto ma nessuno non viene per Tavecchio, dire il contrario è una menzogna!" Tavecchio aveva chiesto di spostare di 10-15 giorni il confronto in Consiglio per aspettare le Leghe di A e B "ma in questo lasso di tempo si doveva consumare l'apocalisse. Abbiamo le prime amichevoli a marzo, avevamo bisogno del grande conduttore prima di allora? Non potevamo tenerci i nostri tecnici disponibili per due amichevoli?".

NON TIRO I RIGORI — "Gli italiani sono persone serie e perbene, che meritavano la soddisfazione di andare ai Mondiali. Ce l'ho messa tutta ma so fare qualche tiro col portiere fuori, ai cross ci arrivo a malapena e i rigori non li so tirare altrimenti forse, in Francia, ci qualificavamo".

Gazzetta.it

redazione nc.it
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Chiesa

FIGC, stop all'ipotesi commissariamento con il voto subito: gli scenari

Le dimissioni di Tavecchio hanno scatenato l'ennesimo scontro istituzionale tra Coni e Federcalcio, con Malagò che annunciato il commissariamento di quest'ultima, scatenando reazioni unite o quasi delle varie componenti del pallone nel respingere l'ipotesi

Su La Gazzetta dello Sport si fa il punto della situazione in casa FIGC. Le dimissioni di Tavecchio hanno scatenato l'ennesimo scontro istituzionale tra Coni e Federcalcio, con Malagò che annunciato il commissariamento di quest'ultima, scatenando reazioni unite o quasi delle varie componenti del pallone nel respingere l'ipotesi. Il commissariamento allungherebbe i tempi e porterebbe a votare, magari con pesi elettorali diversi, in estate. Una strada che non entusiasma la Lnd di Sibilia, ma anche l'Aic di Tommasi è tentata dal voto subito, cioè entro 90 giorni. Anche nel caso in cui non arrivasse domani, l'ipotesi commissario resterebbe in piedi. I nomi: l'attuale dg della FIGC Michele Uva affiancato da un grande ex (fra i nomi più quotati c'è Costacurta).

Redazione VN
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Chiesa

Una dirigente accusa: "Tavecchio mi molestava e ne ho le prove. Lo denuncio"

All'indomani delle dimissioni da presidente della Figc, arrivano pesanti accuse per Carlo Tavecchio

Il Corriere della Sera propone la testimonianza di una dirigente sportiva, una professionista, una donna (per il momento rimasta anonima) che accusa Carlo Tavecchio di molestie reiterate. Ecco le sue parole: «Ero entrata nel suo ufficio per parlare di calcio, di lavoro. Lui mi ha fatto entrare, mi ha fatta sedere alla sua scrivania, nella sede della Figc, a Roma. Non ho fatto nemmeno in tempo a dire "Presidente, come sta?" che lui, guardandomi dritta negli occhi, mi ha risposto: "Ti trovo in forma, si vede che scopi tanto". E poi: "Fammi toccare le tette, vieni, dai". Ero in imbarazzo. Ho provato a dirgli di smettere. Lui per tutta risposta ha chiuso le tende dello studio, per non correre il rischio di essere visto. L'ho respinto, sono riuscita a divincolarmi. Ed è solo un episodio. Gliene potrei raccontare molti altri. Le molestie che sono stata costretta a subire da Carlo Tavecchio sono accadute in tempi recenti».

«Non è più pensabile che una donna che vuole lavorare, che vuole parlare di calcio, sia costretta a subire violenze di questo tipo — continua —. Molte ragazze in passato hanno provato a denunciare, a raccontare. Ma senza prove non vengono credute. Io invece quelle prove ce le ho, audio e video, e ieri le ho consegnate al mio avvocato, dandogli il mandato di presentare denuncia alla Procura della Repubblica. Questo palazzo, il palazzo della Figc, va rifondato e ricostruito partendo dalle fondamenta. Bisogna azzerare il sessismo che c'è qui dentro. E spero che la mia testimonianza possa servire ad altre donne che hanno subito violenze di questo tipo a farsi avanti. Bisogna trovare il coraggio e parlare».

Redazione VN
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Chiesa

VIDEO – Il Tavecchio show: gnomi, olive e scleri in francese

I passaggi più accesi della conferenza stampa di Carlo Tavecchio, dimissionario presidente della Figc



Redazione VN
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Chiesa

Lega Serie A, club in attesa. La Fiorentina spinge per un distacco da Lotito

C'è malumore per il possibile commissariamento di Malagò. E sul nuovo presidente ci sono due fronti, la Fiorentina...

Cosa succederà nella Lega Serie A dopo le dimissioni di Tavecchio? Se lo chiede La Gazzetta dello Sport, che illustra la situazione. I club si erano dati la scadenza del 30 novembre per eleggere il nuovo presidente e amministratore delegato della Serie A, ma adesso sono in posizione d'attesa. E non guardano di buon occhio alle mosse di Malagò e alle pressioni della politica: un commissariamento della Federazione verrebbe visto come un'ingerenza e un attentato all'autonomia del calcio. «Vogliono sfilarci il pallone», mormora un dirigente. In calendario c'è un'assemblea convocata per lunedì: all'ordine del giorno, oltre al bando domestico dei diritti tv, c'è il «processo di selezione dell'amministratore delegato». Nessuna traccia del rinnovo delle cariche interne.

Quanto al presidente non c'è ancora convergenza sul profilo. Il fattore-Lotito è una mina per gli equilibri di Lega. Il patron della Lazio vorrebbe suggerire il nome del presidente e tenere per sé una poltrona di consigliere federale e magari anche di consigliere di Lega. Ci sono club quali Roma, Fiorentina, Inter che spingono per un distacco e si chiedono: è opportuno che a rappresentare la Lega nella ricostruzione del calcio italiano ci sia chi è stato corresponsabile del fallimento di questi anni? Il fronte lotitiano, sebbene meno forte del passato, ha ancora la possibilità di esercitare un blocco. Insomma, l'impasse è tutt'altro che superata.

Redazione VN
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Chiesa

Lega Serie A, l'assemblea del 27 novembre diventa elettiva: la situazione

L'assemblea della Lega Serie A prevista per lunedì 27 novembre è diventata anche elettiva. All'indomani delle dimissioni del presidente della Figc Carlo Tavecchio, che è anche commissario della Lega, l'ordine del giorno della riunione, inizialmente incentrata sull'approvazione del bando per la vendita dei diritti tv, è stato integrato con l'elezione del presidente, dell'ad e delle altre cariche previste dal nuovo statuto della Lega Serie A. E' stato inserito anche l'esame del canale televisivo della Lega.

Redazione VN
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Chiesa

Abete: "Differenza Prandelli-Ventura, è stata di gestione"

"Quando ci fu l'eliminazione (della nazionale ai mondiali del Brasile n.d.r.)  la prima cosa fisiologica che avvenne fu che io andai negli spogliatoi e naturalmente incontrai Cesare Prandelli, che mi disse: 'Guardi presidente, io avevo già maturato la decisione di dimettermi. Mi dimetto perché il progetto sportivo non si è realizzato". Lui aveva due anni di contratto, legittimi perché aveva fatto un secondo posto agli Europei, e  un terzo posto alla Confederation Cup. Dico : 'Guardi Prandelli, la comprendo, anch'io darò le mie dimissioni irrevocabili perché non voglio anzitutto che la Federazione sia sotto scacco, perché la Federazione anche in crisi è un grande patrimonio del nostro paese, e merita rispetto"

Così' Giancarlo Abete, ex Presidente della FIGC intervenuto a Tutti Convocati su Radio 24 racconta delle dimissioni di Prandelli in Brasile dopo l'eliminazione della nazionale dai mondiali e spiega: "Volevo favorire un'assunzione di responsabilità del mondo del calcio, perché poi sembra che in questi tre anni e mezzo ci sia stato soltanto Tavecchio. Io ho votato ovviamente per le sue dimissioni, però il mondo del calcio è stato fatto da tantissimi protagonisti, c'è stato un ruolo anche importante del CONI, lo ha ricordato il presidente Malagò quando parlava dell'incontro a casa sua con Lippi proiettato all'individuazione del commissario tecnico".

Alla domanda se Prandelli prese dei soldi per andarsene Abete risponde a Radio 24 "Assolutamente no" e spiega che rispetto al caso Ventura "C'è una differenza di gestione penso, perché, Ventura ha fatto un contratto di due anni, ed è giusto che a un certo punto, come avviene quando viene esonerato un allenatore, il contratto venga rispettato"

Redazione VN
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Chiesa

Malagò: "Commissariare la Figc? Se entro l'11 dicembre non ci saranno nuove cariche..."

"La mia posizione è sempre quella di commissariare la Federcalcio. Ma c'è un problema formale, i pezzi di carta. Così come sono scritte le regole, se noi oggi avessimo portato in Giunta una delibera di commissariamento della Figc saremmo stati oggetto di un ricorso da parte di questi signori che vogliono evitarlo. Un ricorso che avrebbe grande possibilità di successo e non posso esporre il Coni a questo rischio. Non si può finire nel disastro che si creerebbe se il ricorso fosse accettato". Lo dice il presidente del Coni, Giovanni Malagò, al termine della riunione di Giunta.

"Sarebbe da persone non serie fare finta che non sia successo niente – continua Malagò -. Sotto questo punto di vista la mia posizione è netta e categorica: il calcio italiano va riformato. E non si può che passare da un commissariamento lungo e con poteri ampi, perché il male è profondo ed ha radici anche di carattere statutario. E questo statuto della Figc secondo il mio punto di vista e di tutta la Giunta è uno statuto che di fatto impedisce di riformare il calcio. E' un dato di fatto".

All'orizzonte c'è un'assemblea della Lega di A che dovrà dare risposte: "So che è stata convocata per il 27 novembre – chiude il presidente del Coni -. Se non vengono rinnovate le cariche, se entro l'11 dicembre non si arriva a dama, il commissariamento di Tavecchio non può essere procrastinato perché si andrebbe nella straordinaria amministrazione, mentre il presidente dimissionario deve limitarsi all'ordinaria amministrazione. In questo caso, a quel punto, riconvocheremmo la Giunta e prenderemmo le decisioni conseguenti".

Redazione VN
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